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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Novembre 2011
NITRATI: DA UE OK DEFINITIVO A DEROGA LE RICHIESTE PRESENTATE IN REGIONE LOMBARDIA ENTRO IL 15 FEBBRAIO 2012  
 
Milano - ´Abbiamo avuto la conferma ufficiale che la Commissione europea, in seguito al parere positivo espresso dal Comitato nitrati, con decisione del 3 novembre, ha accettato in via formale di concedere la deroga richiesta dall´Italia ai limiti imposti dalla Direttiva 91/676/Cee´. Lo ha detto il 4 novembre Giulio De Capitani, assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia, in merito alle richieste dell´Italia per le deroghe ai nitrati. ´Le aziende agricole che vorranno avvalersi di questa opportunità - ha spiegato ancora De Capitani - dovranno presentare la richiesta entro il 15 febbraio 2012. Si tratta infatti di un provvedimento molto atteso dagli allevatori lombardi e che introduce però nuove procedure alle quali sarà necessario adeguarsi. Entro dicembre Regione Lombardia comunicherà quindi a tutti gli agricoltori le modalità per presentare la richiesta´. ´La semplificazione che ci siamo imposti tra le priorità dell´azione di Governo regionale - ha concluso il responsabile dell´Agricoltura - passa anche dalla chiarezza e dalla tempestività con le quali sapremo aggiornare i nostri agricoltori´.  
   
   
SALUMI ITALIANI: L’EXPORT CONTINUA LA CRESCITA NEL PRIMO SEMESTRE 2011 L’AUMENTO È A DUE CIFRE , +10% IN QUANTITÀ E VALORE  
 
 Milanofiori - Secondo i dati Istat, elaborati da Assica (Associazione Industriali delle Carni) nel periodo gennaio-giugno le spedizioni dei prodotti della salumeria italiana hanno raggiunto quota 63.000 tonnellate (+9,5%) per un valore di 490 milioni di euro (+10%). Dopo la straordinaria performance messa a segno nel 2010, il comparto non si è fermato e ha continuato a consolidare la propria presenza sui principali mercati Ue ed extra Ue. Bene in particolare l’export verso i partner comunitari cresciuti del 10% sia in valore sia in quantità. “Siamo davvero orgogliosi di questo risultato che dimostra come l’eccellenza dei nostri prodotti sia sempre più riconosciuta e apprezzata in Europa e nel resto del mondo. Una crescita come questa, che ha coinvolto tutti i nostri principali prodotti e tutti i principali mercati, soprattutto quelli comunitari tradizionalmente più esigenti, conferma che i salumi italiani hanno le caratteristiche giuste per mantenere un rapporto privilegiato con i consumatori di tutto il mondo. Per questo Assica in questi mesi ha continuato a lavorare con passione e costanza al fianco delle Istituzioni perché abbattere le barriere che ancora limitano le nostre possibilità di esportare rimane un obiettivo prioritario per la crescita del nostro settore” ha commentato Lisa Ferrarini, Presidente di Assica. A fare la parte del leone nel primo semestre sono state le esportazioni di prosciutti crudi arrivate a quota 26.850 tonnellate (+10,9%) per un valore di 251,1 milioni di euro. Considerando la categoria nel complesso, hanno evidenziato un trend decisamente brillante e crescente le spedizioni verso i partner comunitari: Francia (+11,2%), Germania (+9,5%), l’Austria (+34,4%) e Regno Unito (+17,2%) . Bene anche quelle verso i Paesi terzi: importante segno positivo le spedizioni verso Usa (+4,2%) e Svizzera (+4,3%). Entrambi questi mercati, poi, hanno evidenziato un rilevante aumento dei fatturati confermandosi piazze fondamentali per l’export dei nostri prosciutti. Notizie positive sono arrivate anche dalla Croazia (+17,2%). Positive e in accelerazione le esportazioni di salami. Grazie al buon andamento della domanda comunitaria, in particolare tedesca e belga, le spedizioni di questi prodotti si sono attestate sulle 11.000 tonnellate (+5,5%) per un fatturato di 102,2 milioni di euro (+6,8%). Fra i principali Paesi di destinazione ottima la performance verso la Germania (+9,8%) saldamente al primo posto fra le piazze di destinazione e il Belgio (+8,3%) al quinto posto. In crescita anche gli invii verso il Regno Unito, la Francia e quelli verso l’Austria. Importante incremento a due cifre anche per l’export di mortadelle e wurstel arrivati nel corso della prima metà del 2011 a toccare quota 14.300 tonnellate (+11,6%), per un valore di 49,8 milioni di euro (+12,6%). Un risultato, questo, molto importante perché segna una notevole accelerazione rispetto al già eccezionale andamento della prima metà del 2010. All’interno del mercato unico da sottolineare il risultato della Spagna (+66,4% per 2.470 tonn. E +57,6% per 7,5 milioni di Euro), balzata al primo posto nella classifica dei nostri mercati di destinazione. Ottime anche le conferme di Francia (+14,3% in quantità e +10,3% in valore) e Germania (+16,2% e 12,1%). Fra i Paesi terzi, in accelerazione la Croazia (+25,8%) e gli Usa (+16%). Buono il trend evidenziato dalle esportazioni di prosciutti cotti che con un +5,2% in quantità e un +10,1% in valore hanno raggiunto il traguardo delle 5.600 tonnellate e dei 38,5 milioni. Particolarmente dinamica, anche in questa seconda frazione d’anno, è stata la domanda dei Paesi extra Ue aumentata del 9,8% in quantità e del 19,8% in valore, ma segnali positivi sono arrivati anche dai partner comunitari complessivamente cresciuti del 4,9% in quantità e del 9,1% in valore. All’interno del mercato unico hanno mostrato importanti progressi le prime due piazze di riferimento: Francia (+10,7%) e Germania (+5,3%). Fra i Paesi terzi, fondamentale per la crescita complessiva è stato l’aumento della Svizzera (+41,7% in quantità), mentre hanno registrato qualche difficoltà gli verso gli Usa. Chiusura di semestre discreta per le pancette stagionate salite a 1.750 tonnellate (+5,7%) per 13 milioni di euro (+13,7%). Fondamentale per questa categoria è stato l’aumento evidenziato dai mercati extra Ue che hanno visto le nostre pancette arrivare a 362 tonn. Dalle 111 del periodo gennaio – giugno 2010 per un fatturato di 2,5 milioni di euro. Un trend, questo, essenzialmente riconducibile al balzo in avanti evidenziato dall’export verso il Giappone (307 tonn. Contro le 51 del primo semestre 2010) divenuto secondo mercato di riferimento per questi prodotti. Primo semestre molto positivo, infine, anche per la bresaola: +8% per 1.236 tonnellate e +10% per 21,5 milioni di euro. Ottima in particolare la performance sui mercati comunitari cresciuti complessivamente di 14,1 punti percentuali in quantità e 17,3 in valore (per 967 tonn. E 16,7 milioni di euro). Determinante per l’ottenimento di questo risultato è stato l’andamento del mercato francese (+83,7%) a cui ha fatto eco il buon andamento del Regno Unito (+36,3%).  
   
   
PUGLIA ARRIVA IL DISEGNO DI LEGGE SULLA ZOOTECNIA  
 
“Un altro tassello importante si aggiunge alla impalcatura normativa che questo governo regionale ha costruito in materia agricola”: così l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno commenta l’approvazione di ieri del testo definitivo del ddl riguardante gli interventi di valorizzazione del comparto zootecnico. “Un disegno di legge – prosegue Stefàno – che consentirà al sistema agricolo di innovarsi profondamente e che dimostra, sin dalle dichiarazioni programmatiche, l’attenzione del governo regionale verso il comparto della zootecnia pugliese, uno dei modelli più apprezzati del Mezzogiorno”. Un testo atteso da tutto il mondo agricolo, poiché dopo l’abrogazione della L.r. N° 7/75 il comparto zootecnico pugliese non ha mai avuto una legge esclusiva, da qui la necessità di redigere una legge appropriata, che disciplina le attività zootecniche e quelle ad esse collegate. Tra gli obiettivi principali: lo sviluppo dei servizi di assistenza tecnica a favore delle aziende zootecniche, il miglioramento genetico del patrimonio zootecnico regionale e della salvaguardia delle razze autoctone di rilevante valore genetico, l’utilizzo di moderni sistemi d’identificazione del bestiame (anche al fine di arginare il fenomeno dell’abigeato) e la etichettatura dei prodotti zootecnici rispondenti a requisiti di Qualità superiore. “Il ddl – sottolinea Stefàno - ha lo scopo di realizzare una maggiore stabilità economica del settore, garantendo una più ampia sicurezza alimentare delle produzioni zootecniche e favorendo un cambiamento sostenibile dei sistemi di produzione e dei processi produttivi agricoli inerenti alle produzioni animali, nonché la conservazione ed il miglioramento del patrimonio genetico delle popolazioni animali allevate nella regione”. Per raggiungere gli obiettivi il provvedimento prevede finanziamenti per appositi Programmi di attività zootecnica, proposti da Allevatori pugliesi singoli, Consorzi e Cooperative del comparto, Organismi ed Enti specificatamente delegati dalla Regione Puglia (solo per la gestione delle aziende zootecniche appartenenti al patrimonio regionale) ed Associazioni degli allevatori pugliesi giuridicamente riconosciute. Il testo approvato ridisegna il ruolo di quest’ultime, che hanno sinora svolto attività di supporto alle aziende agricole ed agli imprenditori zootecnici: per la prima volta ad esse viene riconosciuto con legge regionale un compito primario decisivo per lo sviluppo dell’intero comparto. Il testo normativo prevede per ogni soggetto beneficiario, competenze e compiti distinti, nell’ambito delle attività del comparto zootecnico. A tal fine sono stati separati i compiti già previsti dalle leggi vigenti - come la tenuta dei Libri genealogici e dei Registri anagrafici, l’Assistenza tecnica, i Controlli funzionali ed attitudinali del bestiame, ecc., di esclusiva competenza delle Associazioni provinciali e regionali degli allevatori - da quelli concernenti le iniziative rivolte alla Valorizzazioni delle produzioni zootecniche regionali, attraverso progetti di promozione e valorizzazione delle produzioni regionali tipiche, o di qualità e di marchio, di costituzione di "filiere" locali e/o regionali, comunque rivolte al sostegno economico delle aziende zootecniche. In tale ambito si prevede di sostenere anche gli accordi commerciali tra gli allevatori e le industrie di trasformazione, indirizzati a valorizzare l’offerta dei prodotti zootecnici regionali.  
   
   
FAUNA, ´APRE´ SCALA RISALITA PESCI L´INFRASTRUTTURA CREATA NELLA CENTRALE ENEL DI ARDENNO (SO)  
 
Ardenno/So - L´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani ha presenziato oggi all´inaugurazione della scala di risalita dei pesci presso la centrale Enel di Ardenno, in provincia di Sondrio. De Capitani ha sottolineato come ´la costruzione di centrali elettriche e altre infrastrutture di indubbia necessità sul percorso naturale dei fiumi, in anni di minor sensibiltà verso l´importanza della biodiversità anche negli ambienti acquatici, abbia creato vere e proprie barriere al passaggio della fauna ittica, che non può più risalire o ridiscendere i corsi d´acqua in base alle necessità legate ai cicli vitali stagionali e riproduttivi; questa impossibilità ha generato variazioni su tutta la catena biologica con influenze negative sulla biodiversità´. Gli interventi di deframmentazione, come la struttura di Ardenno, hanno lo scopo di ricreare, attraverso scale di risalita opportunamente modulate e progettate, i passaggi che consentono alla fauna ittica di risalire i fiumi e di riprendere il loro ciclo vitale. In prospettiva, l´obiettivo è quello di consentire ai pesci di muoversi tra la foce del Po e le sorgenti dell´Adda. In questa stessa direzione l´assessorato all´Agricoltura della Regione Lombardia, attraverso il Fondo Europeo per la Pesca, ha finanziato quest´estate l´intervento di deframmentazione delle briglie di sostegno del ponte stradale tra Gera Lario e Colico, con 300.000 euro assegnati alla Provincia di Como. Non appena sarà realizzato il passaggio, verrà ripristinata la naturale connessione tra il Lario e il lago di Novate Mezzola. Si tratta quindi di intervento complementare rispetto a quello di Ardenno. Con l´apertura del passaggio di Ardenno, l´asta fluviale sarà infatti percorribile, dal Lario fino a Chiuro, per 55 chilometri. Queste iniziative sono inoltre positive per la pesca professionale e contribuiscono ad ampliare la presenza di fauna ittica alloctona, evitando costi per il ripopolamento o per il mantenimento di specie a rischio estinzione. Sotto il profilo alimentare ed economico il pescato ha qualità organolettiche e di gusto superiori al pesce allevato e garantisce al pescatore un più alto valore aggiunto. Alla cerimonia erano presenti anche l´assessore provinciale all´Agricoltura Severino De Stefani, il sindaco di Ardenno Riccardo Dolci, il consigliere regionale Ugo Parolo e dirigenti dell´Enel e di Gaia srl, azienda che progettato la scala di risalita.  
   
   
AUSTRIA, DATI SULLA RACCOLTA E IL CONSUMO DI VERDURA  
 
Dai dati resi noti dall´Istituto nazionale di statistica, Statistik Austria, risulta che nel 2010 sono state raccolte 589.575 tonnellate di verdura. La regione della Bassa Austria si colloca al primo posto con 308.000 tonnellate, seguita da Alta Austria e Vienna rispettivamente con 76.000 e 61.000 tonnellate. Gli austriaci consumano mediamente all´anno 110 chili di verdura a testa: secondo le statistiche di Rollama, società specializzata in analisi del settore alimentare, nel 2010 sono stati spesi 87 milioni di euro per pomodori, 53,9 milioni per peperoni e 31,6 milioni per cetrioli.  
   
   
IL SUINO NERO DI PARMA E I SUOI SALUMI  
 
Parma – Si parlerà del suino nero di Parma giovedì 10 novembre all’Azienda agraria sperimentale Stuard, in un appuntamento in cui si traccerà un bilancio del progetto di ricerca Qubic condotto dalla Stazione sperimentale per l’industria delle conserve alimentari: un progetto nel quale è stata studiata la filiera del suino nero coinvolgendo allevamento, trasformazione e commercializzazione. L’incontro del 10 novembre ospiterà la presentazione degli esiti del secondo anno di attività del Progetto Qubic (Quality Biodiversity Innovation and Competitiveness), finanziato nell’ambito del Programma Med 2007-2013 e nato dall’esigenza di preservare la biodiversità degli animali e il loro habitat per sviluppare una produzione agricola sostenibile nelle regioni dove i salumi sono prodotti tipici con un’importante tradizione. L’incontro, cui partecipano le aziende che allevano e trasformano il Suino nero di Parma, si concluderà con la degustazione dei salumi di suino nero di Parma ottenuti da differenti tecniche produttive. L’iniziativa è realizzata con il sostegno della Provincia e della Camera di commercio di Parma. Dopo la registrazione dei partecipanti, alle 17,15 sono previsti i saluti del vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, del direttore della Stazione sperimentale Luigi Palmieri e del presidente della Camera di commercio Andrea Zanlari. A seguire la presentazione del progetto Qubic e le relazioni di Valentino Beretti e Alberto Sabbioni dell’Università di Parma (facoltà di Medicina veterinaria) su “Allevamento del suino nero di Parma: dalla storia all’attualità”. In programma poi gli interventi di Giovanna Marani di Agrieco (“Vendita e marchio collettivo nella commercializzazione del suino nero di Parma”), di Carlo Diaferia (coordinatore del progetto) e Pietro Baldini della Stazione sperimentale (“I salumi di Suino nero di Parma: tecniche di stagionatura e caratteristiche finali”), e intorno alle 18,30 l’incontro con i produttori e la degustazione, condotti da Marco Epifani. La partecipazione è gratuita, ma i posti sono limitati. Per questo è bene prenotare telefonando all’Azienda agraria sperimentale Stuard al numero 0521 1812735, oppure al 338 7036775, o inviando una e-mail a emporio@poderestuard.It    
   
   
SVILUPPO RURALE. GIUNTA VENETA PREVEDE ALTRI 45 MILIONI PER INSEDIAMENTO GIOVANI AGRICOLTORI  
 
Venezia - La Giunta veneta ha adottato ieri i nuovi bandi di attivazione del Programma di Sviluppo Rurale. “Il provvedimento – ha spiegato l’assessore all’agricoltura Franco Manzato – passa ora all’esame della Competente Commissione consiliare prima della definitiva approvazione. Contiamo di pubblicarli, fornendo agli imprenditori agricoli della nostra regione tutte le informazioni necessarie, entro la fine dell’anno corrente”. “Complessivamente vengono attivati interventi per 228 milioni di euro – ha sottolineato Manzato – dei quali 45 milioni sono stati indirizzati per il pacchetto giovani B, comprensivo delle Misure 111 azione 3 ‘Formazione professionale’, 112 ‘Insediamento di giovani agricoltori’, 114 ‘Utilizzo di servizi di consulenza’, 121 ‘Ammodernamento delle aziende agricole’ e 132 ‘Partecipazione a sistemi di qualità’. Pensiamo di poter finanziare circa 400 iniziative, che porteranno a oltre 1550 i giovani che in quattro anni abbiamo accompagnato a insediarsi come imprenditori a capo di una azienda rurale. Il nostro futuro è nelle loro mani, giovani ma molto preparati sull’intero fronte lungo il quale dovranno confrontarsi con la mondializzazione, capaci di innovazione e coraggiosi. Ricordo per inciso che diventare imprenditore agricolo è un impegno sotto ogni profilo, compreso quello finanziario: la terra è carissima e incominciare significa indebitarsi”. Gli altri bandi riguardano misure distribuite tra Asse 1 “Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale”, Asse 2 “Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale”e Asse 3 “Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia”. Alla montagna sono destinati altri 11 milioni, per contribuire superare gli svantaggi a causa della conformazione territoriale.  
   
   
BOLZANO: LABORATORIO DEL GUSTO MELA – ENTRO IL 15 NOVEMBRE LE ISCRIZIONI  
 
Entro il 15 novembre 2011 le persone interessate a partecipare al "Laboratorio del gusto mela" organizzato in lingua italiana per il 6 dicembre dalla Scuola professionale di economia domestica e agroalimentare Aslago possono presentare la propria adesione. I „laboratori del gusto“ della scuola professionale per l’economia domestica e agroalimentare Aslago offrono la possibilità di migliorare le proprie capacità percettive, di scoprire la straordinaria varietà dei sapori e riconoscere le differenze qualitative dei singoli alimenti. Organizziamo delle presentazioni di prodotti selezionati, in cui – in combinazione con diverse tecniche gastronomiche – si possono affinare le proprie capacità sensorali. Oltre a ricevere informazioni sui singoli alimenti e sulle loro varie possibilità d’utilizzo, i partecipanti possono imparare a distinguere il sapore di cibi di qualità diversa e nelle diverse fasi di preparazione e a percepire l’alterazione dell’aroma in abbinamento ad altri ingredienti. Destinatari dell´iniziativa sono persone interessate e buongustai. Il "Laboratorio del gusto" in lingua italiana è incentrato sulla "mela" e si svolgerà presso la Scuola professionale per l’economia domestica e agroalimentare Aslago, in piazza Angelika Nikoletti 14 a Bolzano, martedì, 6 dicembre 2011, dalle ore 19.30 – 22.00 (3 ore informative). Il costo per partecipare è di 40 Euro materiale incluso. Le persone interessate possono comunicare la propria adesione all´iniziativa entro il 15 novembre 2011, tel. 0471 440990. È previsto un numero massimo di 20 partecipanti.  
   
   
IN.AL.PI., UN ANNO DI TORRE DI SPRAYATURA DEL LATTE  
 
È tempo di bilanci in casa In.al.pi.: un anno fa veniva inaugurato presso la sede dell’azienda a Moretta la torre di sprayatura del latte. Alto 28 metri, l’impianto, il primo in Italia, in un anno di lavoro ha prodotto le 18.000 tonnellate previste di latte in polvere. Realizzato grazie ad un importante accordo stipulato tra In.al.pi., Coldiretti e Ferrero, permette a quest’ultima di utilizzare un semilavorato fondamentale per la sua produzione, realizzato a pochi chilometri dalla sede di Alba. L’obiettivo di assicurare la massima qualità della materia prima e dei semilavorati, la tracciabilità e sicurezza della filiera, la garanzia di continuità nell’approvvigionamento, la razionalizzazione e la semplificazione degli aspetti logistici, ottenendo così importanti vantaggi per tutte le parti coinvolte, è stato raggiunto appieno. I vantaggi economici della costruzione dell’impianto sono ricaduti sulla comunità locale, dal momento che In.al.pi. Ha incrementato di 45 unità la forza lavoro complessiva distribuita nelle varie funzioni. La produzione della torre di sprayatura ha contribuito inoltre all’incremento del fatturato di In.al.pi., che si prevede nel 2011 superiore ai 110 milioni di Euro. Già nel 2010, quando il giro d’affari dell’azienda era cresciuto del 260% rispetto all’anno precedente, il latte in polvere aveva inciso per circa un 50%. Oltre 5000 quintali di latte fresco al giorno, per un totale di 180 milioni di litri pari al 20% della produzione piemontese, viene acquistato dai produttori locali sulla base del prezzo indicizzato, adottato dalla Regione Piemonte qualche mese fa e calcolato sull’algoritmo studiato dalla stessa In.al.pi. Insieme a Compral-latte (Coldiretti) e all’Università di Piacenza. Attualmente, nella nostra regione il 60% del latte viene remunerato sulla base di questa tariffa, che non solo è equo-solidale nei confronti del consumatore, ma riconosce anche il giusto ruolo a tutti gli attori della filiera: dall’allevatore, al trasformatore, all’utilizzatore finale. Il prezzo indicizzato ha riscontrato pareri favorevoli anche in altre regioni d’Italia e molte di esse, tra cui la Lombardia e la Puglia, ne stanno valutando a loro volta l’adozione  
   
   
IL CONSUMO DEI FORMAGGI IN AUMENTO SIA A LIVELLO NAZIONALE CHE MONDIALE. RITMI RALLENTATI RISPETTO AL 2010, MA VALORI ANCORA POSITIVI. LE ANALISI DI CLAL.IT E ISMEA PRESENTATE ALLA 66ESIMA FIERA INTERNAZIONALE DEL BOVINO DA LATTE  
 
Il consumo di formaggio si conferma in crescita: sono in aumento sia la domanda mondiale che quella interna. Ad annunciarlo sono stati il responsabile di Clal.it (società di consulenza che analizza il mercato lattiero caseario) Angelo Rossi e il rappresentante di Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) Claudio Federici nel corso del convegno a tema a cura delle aziende produttrici di impianti di mungitura Interpuls e Tdm che si è svolto a Cremonafiere nella cornice della 66esima Fiera Internazionale del Bovino da Latte. Nel periodo gennaio-luglio di quest’anno il mercato mondiale ha fatto registrare un +3,34% rispetto al medesimo periodo del 2010: “L’europa si conferma il principale esportatore – ha sottolineato Rossi -, anche se rispetto all’anno passato il ritmo di crescita è notevolmente rallentato”. I principali acquirenti a livello globale sono i Paesi del Sud-est asiatico, del Centro-sud America e del Medio Oriente. I formaggi italiani confermano il trend continentale con un incremento del +3,93% rispetto ai dodici mesi precedenti: “E’ un momento piuttosto favorevole – ha commentato di nuovo Rossi -; l’unica nota dolente è rappresentata dal costante aumento delle importazioni di formaggi duri non Dop nel nostro Paese”. L’analisi si sofferma anche sui rispettivi prezzi: Parmigiano Reggiano e, a ruota, Grana Padano occupano le prime due posizioni, davanti a simil-grana, edamer e cheddar. Anche sul piano del mercato interno la domanda di formaggi è in progressivo aumento (+1% costante nell’arco dell’ultimo decennio), ma “a discapito della diminuzione dei consumi di latte e di burro” ha evidenziato Federici. Tanto che negli ultimi mesi il comparto lattiero-caseario nella sua totalità ha perduto un punto percentuale. L’esperto, inoltre, ha ribadito come “oggi gli acquisti avvengono soprattutto all’interno della grande distribuzione, prima di tutto nei discount”. Nel complesso dei formaggi consumati in Italia il 35% dei prodotti è Dop; inoltre gli italiani sembrano sempre più preferire i freschi (34% del totale) ai duri (28%). Federici si è concentrato in particolare sul modello di famiglia ‘alto acquirente’ (ovvero quella che produce un elevato volume di consumi), ribattezzata ‘famiglia Dop’, che sviluppa il 27% dell’acquisto di formaggi pari a 30 kg all’anno (il triplo rispetto alla media dei consumatori); ha un paniere d’acquisto più articolato e spende 776 euro all’anno in formaggi. In coda, un’annotazione non proprio positiva: nell’ultimo anno le vendite nazionali di Parmigiano Reggiano sono calate del 3,5%, quelle del Grana Padano dello 0,5%. In crescita, specularmente, i numeri relativi ai formaggi molli e industriali  
   
   
"FESTIVOL" TREVI TRA OLIO, ARTE, MUSICA E PAPILLE V EDIZIONE - TREVI  
 
Grande successo per la V edizione di "Festivol", con migliaia di persone soprattutto provenienti da fuori regione che per due giorni hanno invaso il piccolo borgo umbro per festeggiare l´olio nuovo: Trevi si conferma la capitale dell´oro verde, con originali eventi a carattere gastronomico e culturale che hanno rinnovato "Festivol" come punto di riferimento per valorizzare e promuovere i prodotti agroalimentari di qualità, vista anche l´apertura ai presidi Slow Food umbri e a quelli di altre regioni ospiti. Molto frequentati i "laboratori di cucina", che hanno messo in evidenza il cibo come elemento di condivisione fra le persone Trevi - Sta nella semplicità ed autenticità dei suoi ingredienti il segreto del suo successo. Un bilancio davvero positivo è quello della V edizione di Festivol, che ancora una volta ha messo in mostra tutte le anime di Trevi. Tra olio, sedano nero e altri presidi slow food, arte, musica e "papille", l´evento è sempre più ormai entrato nei cuori degli amanti del buono, del bello e del giusto. Durante lo scorso week end Trevi si è animata attraverso un´esplosione di gusti, suoni e colori con una serie di iniziative dedicate alle eccellenze agroalimentari, paesaggistiche, ambientali ed artistiche della città. Per due giorni migliaia di persone hanno invaso il piccolo borgo umbro e i numerosi frantoi aperti del territorio, creando così in occasione del primo fine settimana dell´iniziativa "Frantoi Aperti" anche una vasta interazione tra la città e i suoi frantoi. Trevi ancora una volta ha accolto a braccia aperte anche i tanti visitatori arrivati da fuori regione per festeggiare l´olio nuovo e per celebrare la prima spremitura con due giorni di originali eventi a carattere gastronomico e culturale che hanno confermato "Festivol" come punto di riferimento per valorizzare e promuovere i prodotti agroalimentari di qualità. Il successo di Festivol, alla luce soprattutto degli arrivi extraregionali con i numerosi camperisti presenti e il tutto esaurito nelle strutture ricettive e nei ristoranti della zona, è il risultato di un progetto di marketing territoriale che va oltre la singola iniziativa e che permette di portare a compimento quell´azione di promozione, anche grazie alla realizzazione di pacchetti turistici mirati, la quale è riuscita a creare una vera e propria rete fra istituzioni, produttori, ristoratori, consumatori e turisti e che permette di lasciare dei segni concreti in tutte le varie attività del territorio. Festivol si conferma come l´evento di maggior rilievo fra quelli organizzati dal Comune di Trevi, il tutto realizzato con il sostegno della Regione Umbria e la collaborazione di Slow Food, dell´Associazione Produttori di Olio di Trevi, dell´Associazione Produttori del Sedano Nero, dell´Ente Palio dei Terzieri, dei ristoranti, delle strutture ricettive e di tutti gli operatori economici del settore. L´iniziativa, pertanto, ha raggiunto in poche edizioni un alto livello qualitativo, testimoniato dai numeri e dai contenuti delle singole iniziative. La manifestazione trevana si è caratterizzata ancora di più non solo come vetrina per l´olio di qualità (molto apprezzata ancora è stata la mostra-mercato dell´olio extravergine di oliva dop Umbria delle colline di Trevi presso Villa Fabri), ma anche per i tanti presidi slow food, umbri e non solo, che erano presenti in degustazione nei palazzi nobiliari e nelle taverne, aperte quest´anno in via del tutto eccezionale. Lunga la lista delle iniziative da "tutto esaurito": degustazioni, frantoi aperti, menu ad hoc nei ristoranti del borgo, mercato del contadino con oltre 30 produttori da tutta la regione, mercato dei presidi Slow Food (insieme ai presidi umbri c´erano anche quelli della Toscana, regione ospite di quest´anno, e quelli delle altre regioni presenti pure durante le scorse edizioni: Lazio, Campania, Abruzzo, Trentino Alto Adige), bruschette in piazza, concerti per le vie di Trevi, mercatino delle pulci (presenti oltre 100 espositori), trekking urbano e naturalistico a piedi, a cavallo e con i muli, raccolta delle olive, visite guidate per la città, spettacoli musicali a cielo aperto con scenografie d´eccezione come Villa Fabbri o il centro storico cittadino, suggestive mostre fotografiche e di arte contemporanea. Da segnalare anche il successo dei laboratori di cucina denominati "La storia è servita", con racconti, profumi e sapori della tradizione umbra che sono stati presentati ai numerosi commensali dalla chef-foodblogger Flavia Biscarini, la quale è stata accompagnata in questo suo percorso gustoso e sensoriale dall´esperienza di Frate Bernardino dell´Eremo della Romita di Cesi, il quale ha parlato del cibo come momento importante di condivisione fra le persone. Numerose le persone che sono state coinvolte nel cucinare cibo semplice, con momenti di riflessione prima del pasto  
   
   
POMÌ, BUONO E LEGGERO ANCHE PER L’AMBIENTE. MINOR IMPATTO AMBIENTALE. ECCO LA NOSTRA EMISSIONE  
 
Con etichetta Per Il Clima di Legambiente, Pomì sceglie la sostenibilità! Pomì è il primo marchio del settore alimentare a fregiarsi dell’etichetta Per il Clima per dichiarare l’impronta di carbonio dei suoi prodotti durante il ciclo di vita, scegliendo quindi concretamente di stare dalla parte dell’ambiente. Il progetto di etichetta Per Il Clima è stato ideato da Legambiente che insieme ad Ambiente Italia, partner tecnico, accompagna le aziende che partecipano, prima nella fase di istruttoria tecnica e poi nella comunicazione. “L’etichetta Per Il Clima – dichiara Costantino Vaia, Ad Boschi Food & Beverage e Consorzio Casalasco del Pomodoro – rappresenta per noi una tappa fondamentale nel lungo percorso di investimenti, sia economici che di risorse umane, atto a formalizzare il nostro impegno quotidiano per la riduzione dell’impatto ambientale in tutte le fasi del processo, dal campo allo scaffale. Collaborare quindi a stretto contatto con un partner come Legambiente, garantisce la possibilità di offrire un alimento “buono” sia per il consumatore che per l’ambiente. Come azienda perseguiamo da sempre l’alta qualità, assicurando al consumatore un prodotto 100% italiano, certificato in tutte le fasi della filiera, e che sia sostenibile per il nostro ambiente” “Oggi mettiamo in tavola l’ambiente, facciamo toccare, assaporare e mangiare a tutti, in Italia e all’estero, i benefici, anche ambientali, della nostra dieta mediterranea. – dichiara Andrea Poggio, vicedirettore nazionale Legambiente – Le basse emissioni di Co2 delle Passate Pomì sono il risultato di annose scelte territoriali (pomodori da aziende vicine), di qualità produttive (controllo dei consumi d’acqua e di sostanze chimiche artificiali) e tecnologiche (efficienza negli impianti). E non ci fermeremo qui: vorremmo proseguire la collaborazione, migliorare gli ottimi risultati raggiunti e dimostrare che in Italia si può produrre il cibo a livello industriale più pulito e più buono del mondo” Sono nove i prodotti Pomì che da oggi riportano sul pack l’etichetta Per Il Clima : passate e polpa realizzate con pomodori, coltivati nelle province di Parma, Piacenza, Cremona e Mantova, che vengono lavorati immediatamente negli stabilimenti limitrofi seguendo un percorso breve dal campo alla tavola, riducendo così al minimo l’emissione di gas a effetto serra. Il calcolo è stato effettuato sulle diverse fasi del ciclo di vita dei prodotti ciascuno dei quali è accompagnato da una dichiarazione specifica: sono quindi stati presi in considerazione la coltivazione, la produzione, il trasporto e il fine vita dell´imballaggio mentre la fase d´uso non è stata inclusa, data la versatilità del prodotto e dei modi con cui può essere cucinato  
   
   
L’AZIENDA BAYERNLAND, REALTÀ LEADER NELLA DISTRIBUZIONE E PRODUZIONE DI PRODOTTI LATTIERO CASEARI, HA DATO IL VIA AI LAVORI DI COSTRUZIONE DELLA NUOVA SEDE DI VIPITENO.  
 
All’inaugurazione ufficiale dei lavori hanno partecipato il direttore della casa madre, Gerhard Meier e i dirigenti di Bayernland Italia: Dietmar Bacher, Thomas Siller e Ulrich Hofer. Sia i dirigenti che l’intero staff di Bayernland sono entusiasti di questo nuovo e importante traguardo: l’attuale sede è infatti diventata troppo stretta e non soddisfa più le esigenze dell’azienda che in questi ultimi anni ha avuto uno sviluppo esponenziale. La nuova sede di Bayernland Italia sorgerà su un terreno di ca. 5.000 m², nelle immediate vicinanze della zona industriale di Vipiteno, a circa 600 m da quella attuale. Il nuovo fabbricato che sarà terminato entro un anno, moderno e funzionale, verrà realizzato in conformità agli elevati standard costruttivi di Casaclima A, mentre la vecchia sede verrà ceduta alla Latteria Vipiteno. Bayernland è un’azienda moderna e dinamica e con la costruzione della nuova sede, esprimerà ancora meglio queste sue peculiarità. Numerosi sono gli accorgimenti che renderanno apprezzabile la nuova costruzione: dagli uffici pensati per offrire il miglior benessere nel luogo di lavoro, all’utilizzo di materiali ecosostenibili, al risparmio energetico. “La disposizione degli spazi consentirà di far fronte alle esigenze di ulteriore sviluppo dell’azienda”, afferma Dietmar Bacher, Amministratore Delegato di Bayernland Srl. La Bayernland Italia nata nel 1970 è una affiliata di Bayernland Norimberga. L’azienda impiega attualmente 50 dipendenti, 20 presso la sede principale di Vipiteno e i rimanenti nel centro logistico a Verona. “Dopo oltre 40 anni di attività è giunto il momento di realizzare finalmente la nuova sede per la nostra filiale italiana”, dichiara soddisfatto Gerhard Meier, Direttore Generale della casa madre. La Bayernland fondata nel 1930 a Norimberga, è oggi uno degli interlocutori primari per il settore lattiero caseario, producendo una vasta gamma di prodotti quali burro, latte, panna e yogurt, venduti in tutto il mondo. La Bayernland di Vipiteno commercializza nel mercato italiano i prodotti caseari dalla Baviera nella distribuzione organizzata, nel settore industria, grossisti e canale Horeca. Nel 2010 l’azienda ha raggiunto in Italia un fatturato di quasi 120 milioni di Euro con un trend in costante crescita, successo ottenuto anche grazie alla scelta di appoggiarsi, dal 1998 al moderno Centro Logistico Quadrante Europa di Verona che ha permesso alla Bayernland di migliorare notevolmente la logistica ottimizzando al massimo i trasporti. Attualmente la piattaforma di Verona dispone di una superficie di 4.000 m² e di 2.200 posti palett, da dove ogni giorno vengono distribuiti circa 150 t di prodotti caseari. Www.bayernland.it  
   
   
LA STORIA DELLA CUCINA ITALIANA ATTRAVERSO L’ARTE DI APPARECCHIARE LA TAVOLA: A IL BONTÀ LE MISE EN PLACE DAL NOVECENTO AD OGGI.  
 
Nel ricco programma di eventi de Il Bontà (Cremona, 11-14 novembre), anche un appuntamento per ripercorrere la tradizione della tavola tra cucina, sociologia e simbologia. Ospite il critico gastronomico Edoardo Raspelli. “L’apparecchiatura della tavola, il piacere di stare a tavola”: è con questo titolo che richiama tutto l’appagamento della convivialità intorno al tavolo da pranzo, che si aprirà uno degli eventi del ricco calendario proposto quest’anno da Il Bontà, il salone delle eccellenze enogastronomiche in programma alla Fiera di Cremona dall’11 al 14 novembre. L’appuntamento è fissato per sabato 12 novembre alle 15,30. La mise en place deve rispettare regole ben precise a seconda degli ospiti e delle portate. In occasioni particolari, ma anche nella vita di tutti i giorni, il modo in cui è apparecchiata la tavola contribuisce a creare l’atmosfera di un pasto tanto quanto il cibo e il vino. Ogni epoca ha i suoi materiali e le sue regole, ecco perché Cremonafiere in collaborazione con il Club delle Fornelle, presenterà quattro mise en place, che ripercorreranno la storia del ‘900 fino ai giorni nostri: una tavola borghese, a cura delle Fornelle, una tavola contadina, preparata in collaborazione con il Museo della Civiltà Contadina del Cambonino (Cr), una tavola moderna curata da Giorgio Soldi del negozio Tè per Due (Cr), e una tavola per le imminenti feste di Natale, curata invece dal negozio cremonese Living. La tavola da sempre è grande protagonista della nostra vita quotidiana ed è rivelatrice di tendenze culinarie e di costume di ogni epoca storica. Si può tranquillamente affermare che l’evoluzione sociale e civile dell’uomo è passata proprio dalla tavola in ogni periodo storico. Per questo l’evento oltre all’esposizione delle quattro mise en place allestite nell’area eventi per tutta la durata della manifestazione, sarà accompagnato da una tavola rotonda, che sviscererà i temi storici, sociologici, psicologici e simbolici dello stare a tavola. Ospiti della tavola rotonda saranno il critico gastronomico Edoardo Raspelli, la presidente internazionale delle Fornelle Gisella Corvi, e lo storico Gian Carlo Corada  
   
   
FESTA DEL TORRONE DI CREMONA – “TORRONE & TORRONI” “TORRONE & TORRONI”, UNA FESTA “A MISURA” DI BAMBINO  
 
Festa del Torrone a Cremona vuol dire anche divertimento e gioco, un’atmosfera particolare che non può non prevedere qualcosa ad hoc pensato apposta per i tantissimi bambini che verranno a Cremona con i genitori. Per loro, l’occasione di mettersi alla prova in laboratori, creazioni e visite guidate, fra cucina e viaggio, per stimolarne la creatività e la fantasia. Si parte venerdì 18 novembre al Teatro Filodrammatici con la presentazione del libro “Le Mani in Pasta” , a partire dalle ore 10.30. Sarà un originale momento di approccio educativo che vedrà impegnati i bambini delle scuole dell’Istituto Sacra Famiglia, gli alunni dell’Istituto Agrario “Stanga” e quelli dell’Azienda Speciale Servizi di Formazione “Cr Forma”. Con loro si presenterà il libro “Le Mani in Pasta”: la storia, gli ingredienti, le procedure di produzione e le caratteristiche nutrizionali di una specialità tipica cremonese: la Mostarda. Alle 17.00 presso la Libreria Timpetill andrà in scena “Un viaggio da sgranocchiare”, un magico laboratorio in cui i bambini impareranno a costruire dei mezzi di trasporto utilizzando materiali di riciclo, quindi con un occhio di riguardo all´aspetto ecologico. Un modo divertente per avvicinare i bambini all´ecologia. Sabato 19, invece, nello spazio comune in Piazza Stradivari, presentazione del libro “Ciao mamma! Il mio primo viaggio da solo”. Dalle 10.00 alle 12.00, tutte le risposte alle domande: "sai come si prepara uno zaino da scalatore? Sai che cosa fare se perdi l’aereo? Sai che cosa ti serve per attraversare la giungla misteriosa? Sei pronto a rinunciare agli spaghetti della mamma per una succulenta tarantola?” Per tutti i viaggiatori in erba, una serie di consigli e scoperte da non perdere durante l´incontro con l´autrice Mariagrazia Bertarini, attraverso giochi e test alla ricerca del viaggiatore che c’è in ciascuno di noi. In Piazza Marconi, dalle10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.30, ecco i laboratori di viaggio intorno alla “Paper Boat”. A cura del Crac Centro Ricerca Arte Contemporanea e di iPac, un bellissimo appuntamento creativo dove si potranno costruire piccole barche di carta. La piazza sarà invasa da una moltitudine di oggetti, piccoli figli della barca madre. Si ricreerà un rito collettivo, una festa come quando si vara una nuova imbarcazione, una festa nella festa, una speranza e una scommessa alla ricerca della conoscenza piena dell’altro, di un mondo nuovo. Alle 10.30 invece, nella sede della Banca Cremonese in Via Dante, i bambini diventeranno veri e propri piccoli chef grazie al laboratorio “Bambini in cucina”. A partire dai cinque anni, tutti i ragazzini verranno invitati a preparare semplici ricette a base di torrone, per scoprire il piacere di "cucinare" insieme lavorando con tanti ingredienti semplici e legati alla nostra tradizione. L’appuntamento replicherà nel pomeriggio di sabato alle 17.00 presso la Libreria Timpetill. Il sabato prosegue alle 16.00 al Teatro Filodrammatici con lo spettacolo di burattini “Una fiaba per tutti”. Da secoli le favole mantengono invariato il loro fascino ed incantano generazioni di bambini che non si stancano di ascoltarle, vederle e leggerle. Qui le vedranno raccontate e animate da bravissimi burattinai, che li porteranno mano nella mano nell’incanto e nella magia della fiaba. Mentre dalle 16.30 alle 18.00, “Viaggio attraverso i mezzi di trasporto” il negozio Don Chisciotte in Galleria Xxv Aprile aspetterà tutti i bambini per affrontare, assieme a loro, un viaggio avventuroso tra i mezzi di trasporto. I bambini si divertiranno a costruire razzi, jet, macchine e navi e proveranno a viaggiare grazie a macchinine che funzionano senza consumare, sentendosi protagonisti per eccellenza di un viaggio tutto dedicato ai più piccoli. Nella Sala Mercanti della Camera di Commercio di Cremona, sabato 19 e domenica 20, il grande laboratorio Cremona “Pret à porter” in cui bambini e famiglie potranno giocare con la città e la sua storia. Sarà anche possibile effettuare un viaggio nella città, e a tutti i bambini che parteciperanno verrà consegnato materiale informativo e ludico, per guidare i genitori e con loro giocare scoprendo Cremona. Per la gioia dei più piccoli, ricordiamo il graditissimo ritorno di Cremoncino, mascotte della Festa del Torrone nato dalla collaborazione con “Centro Fumetto Andrea Pazienza”, che accompagnerà anche l’edizione 2011 di Torrone & Torroni. Pensato proprio per i più piccini, Cremoncino, con il suo stile cartoon accompagnerà i turisti con la sua carica di simpatia durante tutta la kermesse. Per ogni ulteriore informazione: www.Festadeltorronecremona.it  
   
   
IN DIRITTURA D´ARRIVO I RISULTATI DEI NOVE GRUPPI DI LAVORO FORMATISI A MAGGIO DURANTE LA PRIMA SESSIONE IL “MEDITERRANEAN LIFESTYLE” INIZIA A TAVOLA SALUTE, PAESAGGIO, MARKETING E COMUNICAZIONE I TEMI AFFRONTATI DAI WORKING GROUP A IMPERIA, DOVE E´ GIA´ INIZIATO IL CONTO ALLA ROVESCIA PER IL FORUM DIETA MEDITERRANEA  
 
Dalla promozione alla componente salutistica: una ricerca trasversale che i paesi del Mediterraneo partecipanti al Forum presenteranno a Imperia dal 17 al 19 novembre Il “Mediterranean Lifestyle” inizia a tavola. Non un semplice regime alimentare da seguire per mantenersi in forma, ma un vero e proprio stile di vita basato sull´assunzione equilibrata degli alimenti della piramide alimentare accompagnata da sane abitudini quotidiane e da una regolare attività fisica in un ambiente sano e rispettoso delle tradizioni. Di tutto questo, del valore salutistico degli alimenti che rientrano nella Dieta Mediterranea - olio extravergine di oliva in primis – e di una corretta educazione alimentare unitamente all´importanza del paesaggio e di efficaci strategie di marketing territoriale legate al concetto di Dieta Mediterranea e al significato di life style, si parlerà insieme ai rappresentanti istituzionali e scientifici di 15 paesi che si affacciano sul Mare Nostrum dal 17 al 19 novembre a Imperia in occasione della seconda sessione di lavori del Forum Dieta Mediterranea, organizzato dalla Camera di Commercio di Imperia, Comitato Oleicolo Internazionale, Associazione Città dell´Olio con la collaborazione di Regione Liguria, Unioncamere Liguria, Provincia di Imperia, Comune di Imperia e il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, del Mipaaf (Ministero Italiano delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali), del Miur (Ministero Italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), del Mae (Ministero Italiano degli Affari Esteri e/o Ice, Istituto Commercio Estero), Unioncamere Italia, le organizzazioni di categoria di riferimento e l´intera filiera produttiva del sistema territoriale. Il coinvolgimento di 15 paesi tra cui Italia, Albania, Algeria, Croazia, Francia, Grecia, Israele, Libano, Marocco, Montenegro, Portogallo, Slovenia, Spagna, Tunisia e Turchia, rende il progetto dall´alto valore scientifico, anche un importante esempio di Cooperazione Internazionale che apre le porte a una nuova stagione di scambi economico-culturali volti alla valorizzazione e alla promozione dell´olivicoltura nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. “La componente salutistica e alimentare – commenta il Presidente dell´Associazione Nazionale Città dell´Olio Enrico Lupi - non rappresenta l´unico perno su cui girano i lavori dei nove gruppi di lavoro costituiti a maggio durante la prima sessione del Forum: i rappresentanti dei 15 paesi partecipanti si riuniranno ancora una volta attorno a un tavolo per parlare anche di paesaggi da tutelare, di territori olivetati, di tradizioni e conoscenze sull´olio d´oliva mediterraneo da tramandare, ma soprattutto per proporre all´Unesco, con una mozione condivisa da tutti i firmatari della Rete Mediterranea delle Città dell´Olio, l´inserimento del Paesaggio Olivicolo Mediterraneo tra i siti Patrimonio dell´Unesco. I lavori, che si terranno all´Auditorium della Camera di Commercio di Imperia rappresentano un importante momento di condivisione di valori, durante il quale ogni paese attraverso i propri rappresentanti è invitato ad apportare il proprio contributo, costruito in questi sei mesi nei paesi di provenienza con la collaborazione di istituzioni, esperti e accademici di riferimento”. L’inaugurazione della seconda fase del Forum si terrà giovedì 17 novembre e coincide con il primo anniversario dal riconoscimento a Nairobi il 17 novembre 2010 della Dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell´Umanità Unesco. Le conclusioni saranno rese pubbliche sabato 19 novembre, durante un talk show condotto e animato dal giornalista di Rai 2 e curatore della rubrica Tg2 Eat Parade, Bruno Gambacorta.  
   
   
DALLA FATTORIA ALL’ENOTECA FERRARA:PARTE DOMENICA 13 NOVEMBRE IL MERCATINO DEI PRODOTTI A KM ZERO “BRANCIA E COMPRA” ALL’ENOTECA FERRARA DI ROMA. PROSSIMI APPUNTAMENTI IL 4 DICEMBRE E IL 18 DICEMBRE CON IL MERCATINO DI NATALE.  
 
L’enoteca Ferrara, scaccia via la tristezza autunnale programmando in calendario, tre gustosissimi eventi ad ingresso libero da non perdere. Domenica 13 novembre e domenica 4 dicembre, dalle 11 alle 19, nel cuore di Trastevere, all’angolo tra Piazza Trilussa e Vicolo del Moro, l’Enoteca Ferrara (il ristorante gourmet), che da oltre vent’anni è considerata il tempio dei vini con pochi paragoni a livello nazionale, aprirà i suoi battenti a tutti i buongustai, che vorranno degustare all’interno del Mercatino “Brancia e Compra”, prodotti genuini a km zero, avendo poi la possibilità di assaggiarli in occasione di un ricchissimo e speciale brunch a 20 euro e acquistarli direttamente. Funghi Porcini, Castagne e Nocciole del Cimino, Milele, Frutti di bosco del territorio Viterbese, Carciofi di Cerveteri, Puntarelle realizzate al momento del reatino, Formaggi di capra e pecora delle Crete Viterbesi, Olio di Canino, Olive di Gaeta, Carne della Maremma Laziale, direttamente dalla tradizione Buttera locale, Pesce fresco dei laghi tusci, Cozze di Anzio, Porchetta di Ariccia, Acqua cotta con il Baccalà e Coregone fritto, questi sono solo alcuni dei prodotti che si potranno assaggiare in abbinamento a vini pregiati, di cui l’Enoteca è grande e nota selezionatrice. Gli stessi prodotti potranno essere anche acquistati domenica 4 per essere confezionati nelle Scatole dei Sapori di diverse dimensioni per un’idea originale e sfiziosa da regalare a Natale. Ma gli appuntamenti non finiscono qui. In occasione del prossimo Natale, domenica 18 dicembre, l’Enoteca Ferrara ospiterà il suo Mercatino di dolci natalizi, un trionfo di Panettoni, Torroni, e altre dolci prelibatezze (sempre locali e a Km 0) per coccolare la tavola della vigilia di natale. In ognuna di queste tre imperdibili occasioni, dalle 18 in poi, rimarrà aperta La Mescita, il Wine Bar dell’Enoteca Ferrara, dove sarà previsto l’Aperitivo per proseguire al meglio una serata da non dimenticare. Enoteca Ferrara – Piazza Trilussa, 41 – Tel 06 58333920 – info@enotecaferrara.It – www.Enotecaferrara.it - http://ferrarino.Enotecaferrara.it  
   
   
IN LIBRERIA IL MANGIAROZZO 2012 L’ANTIGUIDA ALLA CUCINA DI TRADIZIONE GIUNGE ALLA SETTIMA EDIZIONE ED È LA SOLA CHE OFFRE VANTAGGI AI LETTORI. IL VERO LIBRO ANTI-CRISI  
 
Torna in libreria il Mangiarozzo di Carlo Cambi edito da Newton Compton. È un viaggio per biografie, luoghi e sapori nella vera cucina italiana. È un libro dei primati: è il più venduto, il più autorevole e il primo che ha posato gli occhi sui piatti territoriali e le gestioni familiari ora che va di moda il revisionismo gastronomico. Il 40 per cento delle trattorie e osterie recensite offre ai lettori uno sconto o un omaggio. Un modo di fare un baedeker gastronomico diverso: i ristoratori invece di spendere in pubblicità fanno risparmiare i clienti. Torna in libreria Il Mangiarozzo l’antiguida alla cucina di territorio e di tradizione che è giunta alla settima edizione. Anche quest’anno, con il convinto sostegno dell’editore Newton Compton, Carlo Cambi ha compiuto un viaggio per biografie, racconto dei luoghi, narrazione dei piatti nella vera cucina di tradizione e di territorio dell’Italia. Spenti i fornelli dei tanti emuli della molecolare e della cucina “astrusiana” ora che tra i critici va di moda il revisionismo gastronomico con la riscoperta della cucina di tradizione Il Mangiarozzo rivendica i suoi primati: è il più venduto, il più autorevole, il primo che ha posto attenzione e dato giusto protagonismo alle trattorie e osterie d’Italia dove la gestione è familiare, la consuetudine con il far da mangiare storica, i piatti sono quelli legati all’agricoltura di specialità e il conto è leggero. Anche nell’edizione 2012 Il Mangiarozzo non fa classifiche, si limita alla narrazione di un’Italia buona e ha imposto questo modo di raccontare la cucina per il piacere di farlo anche ad altri, visto che molte delle cosiddette guide stanno abbandonando i rating. Al proposito Carlo Cambi afferma: “Prometto che i locali recensiti sono tutti buoni: li ho visitati personalmente o li hanno visitati i miei collaboratori, ma quanto siano buoni spetta al lettore volta per voltastabilirlo. Il rapporto con il cibo e con la piacevolezza di un locale poiché ha una forte componente sensoriale è altamente soggettivo. Pretendere di fare classifiche è ergersi a giudice e io sono solo un cronista” Ma Il Mangiarozzo rivendica anche un altro primato: quello di essere il primo libro anti-crisi. Non solo per il fatto che le oltre mille tavole recensite dalla Valle d’Aosta alla Sicilia praticano prezzi (bevande escluse) che devono stare sotto i 45 euro, ma perché offre reali vantaggi ai lettori. Per scelta dell’autore condivisa dall’editore nel Mangiarozzo non c’è pubblicità, né alcuna recensione che comporti il pagamento di alcunché da parte dei ristoratori. C’è invece un concreto vantaggio per i lettori. Oltre il 40% dei locali recensiti ha aderito alla proposta dell’autore di praticare uno sconto (varia dal 5 al 20%) o di offrire un prodotto (dall’olio ai biscotti, dal vino ai salumi) ai lettori che si presentano nei ristoranti con l’edizione 2012 de Il Mangiarozzo. È unmodo nuovo di fare un libro diverso che si propone con una triplice chiave di lettura: è un racconto per medaglioni dell’Italia più vera e buona, è utile per trovare il pasto giusto nel posto giusto, è un saggio sulla cucina come valore culturale e antropologico. Immutati sono i criteri di selezioni: i locali devono essere storici o trovarsi in località storiche, devono praticare una cucina di tradizione e di territorio, devono essere a gestione familiare, devono far pagare un pranzo non più di 45 euro a persona (bevande escluse). Immutata è anche la mission che Il Mangiarozzo si è data: quella di difendere e valorizzare la cucina di tradizione come ha sempre fatto in tutti questi anni. E per diffondere talecultura in libreria torna, sempre a cura di Carlo Cambi, Le ricette d’oro del Mangiarozzo, il primo e più ampio compendio della cucina di territorio italiana. Sonooltre mille le ricette che raccontano la cultura del cibo di ogni provincia del nostro Paese. Anche Le Ricette d’Oro sono a triplice chiave di lettura: ogni ricetta è infatti eseguibile quindi il libro è di immediata valenza come ricettario, ogni ricetta è commentata e quindi il volume è un saggio complessivo sulla nostra cultura gastronomica, ad ogni ricetta è abbinato un vino e dunque Le Ricette d’Oro è anche un efficace strumento per orientarsi nelle scelte della “Cantina Italia”. Tornando a Il Mangiarozzo come ogni anno Carlo Cambi si è preso la libertà di indicare i “Dieci da non perdere”. Come dice l’autore: “Non vuole affatto dire che siano le migliori tavole d’Italia, né che siano le migliori di quelle recensite nel libro. Sono soltanto i locali che mi hanno emozionato”. E persoddisfare la curiosità di chi si appresta a leggere e acquistare Il Mangiarozzo 2012 ne diamo l’elenco: Ristorante Clemente di Sulmona (Aq), Oasis Sapori Antichi di Vallesaccarda (Av), Trattoria Antichi Sapori di Andria, Ristorante Pret a Porter di Bagno di Romagna (Fc), Il Coccorone di Montefalco (Pg), Da Delfina di Carmignano (Po), Ristorante Il Goccino di Lucignano (Ar), Casa del Vino della Vallagarina a Isera (Tn), Il Cantuccio di Matera, Ristorante La Vecchia Cartiera a Fabriano (An). Sono solo indicazioni del cuore, niente di più perché per Il Mangiarozzo più che una questione di etichetta è una questione di forchetta! Il Mangiarozzo 2012 di Carlo Cambi edizioni Newton Compton ppgg 1005, euro 19,90  
   
   
ARIOSTO: TUTTO IL SAPORE TRADIZIONALMENTE ECCELLENTE E NATURALE CHE DA MEZZO SECOLO ARIOSTO REGALA ALLA CUCINA ITALIANA, ORA LO TROVI ANCHE NEL SACCO BUONO PER CARNE O PER PESCE  
 
Il rivoluzionario sistema pratico per cucinare nel forno con semplicità , senza sporcarlo e senza spargere odori per casa ed ottenendo “sapori speciali”. Nel Sacco Buono ora c’è la mitica bustina Ariosto e potrai spargerne il contenuto nel sacco per insaporire la carne o il pesce in maniera proporzionata per un risultato superbo. Ogni confezione, per due pasti, contiene due sacchi e due bustine. Se già conosci la bontà degli insaporitori Ariosto, usando il Sacco Buono li troverai con un’intensità particolare. Se per caso ancora non li conoscessi, è il momento di fare questa esperienza unica, perché Ariosto…lo ha messo nel sacco a tutti ! Ogni Sacco Buono contiene due bustine speciali Ariosto da grammi 15 Costo suggerito € 2,10  
   
   
MEGLIO PRENOTARE, STORIE ITALIANE DI RISTORANTI AFFERMATI PRESENTATA LA PRIMA EDIZIONE 2012  
 
In occasione di Host, il salone dell’ospitalità professionale, il giornalista Maurizio Di Dio, curatore della rivista La Pentola d’Oro, ha presentato al pubblico professionale di Host gli autori della guida “Meglio prenotare – Storie italiane di ristoranti affermati” in due distinti talk-show. Entrambi gli eventi hanno visto un pubblico composto da chef, ristoratori e giornalisti molto incuriosito dalla formula che sta alla base della guida: “Non abbiamo scritto una guida con l’intento di assegnare punteggi, ma di raccontare storie di ristoratori, cuochi, imprenditori e famiglie che hanno portato al successo il loro locale. Abbiamo voluto mettere in evidenza un aspetto a cui raramente si dà voce: quali sono i motivi e le scelte per cui un locale è apprezzato dalla clientela fino a creare fidelizzazione, passaparola positivo, la necessità di prenotare perché è spesso pieno. E lo abbiamo fatto selezionando 160 locali italiani, trasversali come tipologia che vanno dal ristorante stellato alla pizzeria, per offrire un ideale viaggio in Italia per i viaggiatori golosi e curiosi. Ma soprattutto per dare ad altri ristoratori la possibilità di conoscere i motivi di un successo, trarne eventuali spunti di riflessione per il loro locale” ha spiegato Roberto Martinelli, direttore di Edizioni Catering e della rivista Catering, autore della approfondita introduzione alla guida. Meglio Prenotare, alla sua prima edizione, raccoglie dunque 160 storie di ristorazione italiana, selezionate grazie ad un pool di suggeritori esperti di ristorazione distribuiti in tutte le regioni italiane. Il criterio di indicazione era appunto quello di indicare locali premiati dalla clientela per i motivi più diversi: dalla cucina al rapporto qualità-prezzo, dal servizio alla selezione delle materie rime di qualità, dalla storia del locale all’innovazione. Intorno a queste segnalazioni hanno poi lavorato i cinque autori della guida: Alfredo Antonaros, Luigi Franchi, Alessandra Locatelli, Antonio Longo, Roberto Martinelli. “Non è certo una base statistica quella che abbiamo voluto rappresentare, il numero è sicuramente esiguo rispetto alle migliaia di luoghi di consumo fuori casa che ci sono in Italia. Ma abbiamo volutamente scelto, coprendo comunque tutte le province italiane, locali che corrispondono ai desideri di chi li frequenta e tale frequentazione testimonia palesemente la capacità del ristoratore di assecondare buona parte delle aspettative della clientela. Non diciamo tutte ma con molta probabilità un buon numero: altrimenti il locale non sarebbe gradito e quindi nemmeno affollato. Gli elementi che confermano la fortuna di queste attività emergono casualmente e sono state trascritte senza alcuna priorità. Sono state evidenziate come così ci sono apparse dai racconti dei protagonisti. È molto probabile che il lettore possa avvertire nelle sue riflessioni altri elementi oltre quelli evidenziati da noi. Se ciò fosse sarebbe una ulteriore conferma della scelta di quel locale” ha ribadito Roberto Martinelli nel corso delle presentazioni. La guida è in vendita, al costo di 13 euro, online sui principali bookshop (Amazon e Ibs). Per ulteriori informazioni: segreteria@edizionicatering.It  
   
   
LE SERRE NUOVE DELL’ORNELLAIA 2009 LA NUOVA ANNATA SEGNA LA TREDICESIMA PRODUZIONE DEL “SECOND VIN” DELLA TENUTA  
 
Arriva Le Serre Nuove dell’Ornellaia 2009: la nuova annata del “Second Vin” della celebre Tenuta vitivinicola bolgherese sarà distribuito da novembre 2011 nel mercato italiano e internazionale. La Tenuta continua così, con l’uscita della tredicesima annata di Le Serre Nuove dell’Ornellaia, la propria storia, ricca di successi e riconoscimenti eccellenti per i propri vini. Le Serre Nuove dell’Ornellaia è un vero e proprio “Second Vin”, nato nel 1997 al fine di effettuare un’ulteriore selezione nella fase di assemblaggio dei vini base che danno vita a Ornellaia, abbina l’impronta del vino simbolo della Tenuta a caratteristiche di freschezza, accessibilità e morbidezza con una struttura, equilibrio e intensità tipiche del grande terroir dell’Azienda. “Figlio di un’annata calda e soleggiata, Le Serre Nuove dell’Ornellaia 2009 esprime principalmente la grande maturità dei frutti - dichiara Axel Heinz, Direttore di produzione ed enologo della Tenuta - di colore rosso intenso, il naso presenta intense note di frutta nera e confettura sottolineate da una delicata speziatura. In bocca è ampio ma rotondo con un tannino particolarmente fine e setoso. Il tutto viene bilanciato da una bellissima vena acida prolungando il finale con grande freschezza”. Le Serre Nuove dell’Ornellaia 2009 è l’espressione di un elaborato blend composto per il 54% da uve Merlot, 31% Cabernet Sauvignon, 10% Petit Verdot e per il 5% Cabernet Franc. La raccolta delle uve, provenienti dai vigneti più giovani, viene eseguita esclusivamente a mano, i grappoli vengono controllati e selezionati singolarmente, sotto la supervisione di Leonardo Raspini, Direttore Generale e agronomo della Tenuta dell’Ornellaia, con la stessa scrupolosa filosofia che caratterizza la qualità del “Grand Vin” della Tenuta: Ornellaia. Ultimata la selezione dell’uva, l’enologo Axel Heinz prende in mano la direzione del processo di vinificazione e guida lo staff tecnico in tutte le fasi della procedura al fine di ottenere il blend desiderato. Una volta che il blend è compiuto, la conclusione del processo spetta al tempo: Le Serre Nuove dell’Ornellaia viene, infatti, invecchiato 15 mesi in antichi barili per migliorare la struttura del vino e la dolcezza del tannino. La Tenuta dell’Ornellaia comprende una superficie vitata di 97 ettari sulla costa Toscana, a pochi passi dal borgo medioevale di Bolgheri e dal celebre viale dei cipressi. Il costante lavoro del team e le condizioni microclimatiche e geologiche ottimali hanno portato in un ventennio - il 1985 è stata la prima annata di Ornellaia - i vini della tenuta a grandi successi internazionali. La prima annata di produzione di Le Serre Nuove dell’Ornellaia avvenne nel 1997 in qualità di Second Vin dell’Ornellaia e ha raccolto numerose critiche positive dalle testate nazionali e internazionali specializzate nel settore del vino compreso l’ottenimento di 92/100 punti nella graduatoria di Wine Spectator e di The Wine Advocate per l’annata del 2007 . L’annata dell’ Ornellaia del 1998 è stato nominata vino dell’anno nel 2001 dalla rivista americana Wine Spectator. Nel 2011 ha ricevuto il premio “Weinlegende” dalla testata di settore tedesca “Der Feinschmecker”. Numerosi anche i riconoscimenti ottenuti a livello nazionale e internazionale, soprattutto la presenza costante ai vertici delle principali guide enologiche italiane, Gambero Rosso, Espresso, Veronelli,duemilavini Ais, Luca Maroni