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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Gennaio 2012
LA COMMISSIONE SOLLECITA RISPARMI NELLE ISTITUZIONI DELL´UE  
 
Bruxelles, 24 gennaio 2012 - Per il Secondo anno consecutivo, la Commissione Europea invito Tutte le istituzioni dell´Ue una sfida Prova della Massima moderazione nell´elaborazione del Loro Stato di Previsione per il Bilancio Amministrativo Nel 2013. Ieri Janusz Lewandowski, commissario per la programmazione Finanziaria e di Bilancio, ha inviato Una Lettera ai capi di Tutte le istituzioni dell´Ue, Nella Pasquale ha dichiarato il Che numerosi statisti Membri online Stanno tagliando le proprie Spese Amministrativo uno Causa della Crisi Economica e Finanziaria in corso . "Pertanto, ha aggiunto il commissario Lewandowski, e di Fondamentale importanza continuare uno dimostrare Che le istituzioni dell´Ue agiscono in Modo responsabile nell´attuale clima di austerità". La Commissione intende osare l´Esempio e Nel 2013 prevede di ridurre il Numero di posti in organico dell´1%, Pasquale Primo passo verso Una riduzione del Personale del 5% Prossimi Cinque Anni. This page decisione e Conforme alla Sua proposta per il Quadro Finanziario pluriennale (Qfp) 2014-2020, il Che auspica Una riduzione in Tutte le istituzioni dell´Ue. Nel 2012 la Commissione ha congelato volontariamente le proprie Spese Amministrativo, Che Hanno Registrato Onu aumento nominale dello 0,0% Rispetto al Bilancio del 2011. Risultato racconto e riducendo ottenuto Stato in Maniera significativa le relative Agli Spese Immobili, Alle Tecnologie dell´Informazione e della Comunicazione, agli Studi, Pubblicazioni e Alle Alle Missioni, Conferenze e Riunioni. Contesto Nei Primi Mesi di Ogni anno la Commissione Europea Elabora il Progetto di Bilancio dell´Ue in base un Una Stima di Spesa trasmesse da Tutte le istituzioni dell´Ue. L´articolo 314 del Trattato di Lisbona prevede il Che " la Commissione raggruppa Tali staticamente di Previsione delle Nazioni Unite Progetto di Bilancio, il Che si puo comportare Previsioni divergenti i ". Nel febbraio scorso (2011), Il commissario Lewandowski Aveva trasmesso Una Lettera di Contenuto Analogo ai capi di Tutte le istituzioni dell´Ue, invitandoli uno ridurre le Spese in Settori Quali l´informatica, le Pubblicazioni, le Spese di Viaggio, ecc. Le Spese Amministrativo (Costi di appliance for operation delle istituzioni dell´Ue) rappresentano il 5,8% circa del Bilancio complessivo dell´Ue. Nel 2012 la Commissione europaea ha congelato le Spese Amministrativo uno Causa dell´attuale Crisi Economica e Finanziaria. Del 5,8% del Bilancio costituito Dalle Spese Amministrativo, la altera parte della Commissione rappresenta il 40% circa Rispetto annuncio Altre istituzioni dell´Ue. Pertanto, l´Evoluzione Globale delle Spese Amministrativo dipende also Dalle esigenze di Bilancio delle Altre istituzioni Ue.  
   
   
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE BARROSO A SEGUITO DI UN INCONTRO INFORMALE CON LE PARTI SOCIALI  
 
Bruxelles, 24 gennaio 2012 - Oggi più di cinque milioni di cittadini europei di età inferiore ai 25 non riescono a trovare lavoro. La Commissione è determinata a fare la sua parte per affrontare questa realtà inaccettabile. Che la determinazione è incarnata nella Iniziative giovani opportunità abbiamo presentato il mese scorso e che le parti sociali avranno un ruolo chiave nella realizzazione. L´iniziativa contiene idee per mobilitare finanziamenti Ue per una garanzia per i giovani, per lo sviluppo delle competenze e per aumentare la mobilità del lavoro, così come azioni concrete gli Stati membri possono adottare per affrontare la questione come parte dei loro programmi nazionali di riforma 2012. E ´a livello nazionale che l´azione decisiva per combattere la disoccupazione giovanile è più urgente ed è per questo il coinvolgimento attivo e costruttivo delle parti sociali è così essenziale. E ´della massima importanza che gli Stati membri attivare completamente i meccanismi nazionali di utilizzare gli strumenti dell´Unione europea nel modo più efficace possibile. Fondi Ue può ancora essere riprogrammato a dare priorità alla occupazione giovanile. La Commissione è pronta a sostenere questi sforzi in ogni modo possibile. "  
   
   
IL Sí DELLA CROAZIA È "UN SEGNALE PER TUTTA LA REGIONE SUDORIENTALE DELL´EUROPA"  
 
Strasburgo, 24 gennaio 2012 - Secondo i risultati provvisori ufficiali, più del 67% dei votanti in Croazia si sono espressi a favore dell´entrata nell´Unione europea. "Il risultato positivo di questo referendum indica la capacità di attrattiva dell´Unione europea. L´adesione all´Ue rappresenta la giusta ricompensa per i grandi progressi svolti dalla Croazia negli ultimi anni", ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. Come indicato dal presidente Schulz, i cittadini croati hanno inviato "un messaggio chiaro a tutta la regione sudorientale dell´Europa: quando vengono fatte le giuste riforme l´Unione europea risponde di conseguenza, anche se nel futuro immediato saremo in una fase di stabilizzazione interna". Nel 2011 la Croazia ha firmato un trattato di adesione all´Unione europea: una volta che tutti gli altri stati avranno ratificato il trattato, la Croazia potrebbe diventare il 28° Stato membro dall´1 luglio 2013.  
   
   
LA PRESIDENZA DEL COMITATO DELLE REGIONI ACCOGLIE CON FAVORE IL "SÌ" DELLA POPOLAZIONE CROATA IN EUROPA  
 
 Bruxelles, 24 gennaio 2012 - "A nome del Comitato delle regioni, desidero estendere le mie più sincere congratulazioni ai cittadini croati per essere a favore dell´adesione del loro paese per l´Unione europea. Sono lieto di vedere che nonostante il periodo complesso attraversa l´Unione resta una calamita per i popoli d´Europa e continua ad essere considerata come la migliore opzione per assicurare la stabilità e la prosperità. " Con queste parole il Presidente del Comitato delle regioni (Cdr), Mercedes Bresso, ha accolto il risultato positivo del referendum sull´adesione della Croazia alla Ue che ha avuto luogo ieri. "Città e contee in Croazia hanno fatto per tutto il periodo di preparazione all´adesione, notevoli sforzi per sostenere il loro paese sulla via dell´adesione. Sono convinto che questo processo non può avere successo senza uno forte radicamento locale e senza il coinvolgimento e il lavoro di enti locali e regionali croate ", ha affermato Bresso. "Il Comitato delle regioni, siamo attivamente mobilitati per sostenere tali sforzi e in collaborazione con il nuovo governo croato, continueremo in questa direzione per preparare le migliori regioni croate e le loro responsabilità comuni per il futuro attraverso tre europei principali aree di azione:. Integrazione istituzionale, rafforzando la comunicazione amministrativa decentrata ´con grande gioia mentre ci prepariamo ad accogliere al più presto un certo numero di loro rappresentanti nelle varie riunioni del comitato ", ha aggiunto . Il Cdr ha infatti fortemente sostenuto gli sforzi delle autorità locali e regionali nel contesto di integrazione della Croazia nell´Ue, in particolare con l´istituzione dal 2010, il Comitato consultivo misto con la Croazia. Nel 2012, il Cdr continuerà a favorire il loro pieno coinvolgimento nel sistema istituzionale europeo. In primo luogo, il Comitato delle regioni ospiterà il più presto possibile, i rappresentanti di nove locali e regionali, autorità croate per familiarizzare con il lavoro dell´istituzione, mentre beneficia dei suoi contributi. Questi saranno associati ai lavori del comitato in qualità di osservatori per l´ingresso ufficiale della Croazia nell´Ue, sotto un ° luglio 2013, dopo di che i rappresentanti croati siedono come membri a pieno . In collaborazione con la Commissione europea, il Cdr continuerà inoltre a rafforzare le autorità amministrative nella parte croata dello strumento di governo locale (Laf - Fondo per l´amministrazione locale), compresa l´organizzazione di seminari nelle regioni di Croazia e la creazione di visite di studio di rappresentanti locali e regionali a Bruxelles croato. Infine, condivide informazioni e di comunicazione per i cittadini croati e della società civile sarà condotto, ad esempio, la creazione di eventi decentrati nelle città croate come parte di " Open Days  
   
   
UE: TONDO, CROAZIA NELL´UNIONE RAFFORZA STABILITÀ BALCANI  
 
Amaro, 24 gennaio 2012 - "Il referendum popolare ha confermato la strada che porta la Croazia ad essere uno Stato dell´Unione europea. Per la nostra regione è un segnale importante che rinforza ed assegna una nuova dimensione ad anni di collaborazione e di cooperazione, avvicinando sempre più le popolazioni in questa parte dell´Europa". Lo afferma il presidente della Regione Renzo Tondo sottolineando ieri che "sono diverse le Regioni croate con le quali abbiamo rapporti sia nell´ambito della collaborazione bilaterale che nella prospettiva delle politiche euroregionali che coinvolgono le due sponde dell´Adriatico". "C´è anche da sottolineare un altro aspetto. La soddisfazione per la scelta della popolazione croata espressa dal presidente serbo Tadic - rileva Tondo - mostra come l´indirizzo di consolidare la stabilità dei Balcani attraverso l´appartenenza alla stessa Unione europea, che il Friuli Venezia Giulia ha sempre sostenuto, trova riscontro nei fatti anche in questi giorni".  
   
   
"CONFRONTING UNCERTAINTY IN EUROPEAN LABOUR MARKETS IN THE CRISIS"  
 
Bruxelles, 24 gennaio 2012 - Un evento intitolato "Confronting uncertainty in European labour markets in the crisis" si svolgerà il 15 febbraio 2012 a Bruxelles, in Belgio. La crisi finanziaria del 2008 e le sue conseguenze hanno risollevato la questione delle politiche europee in materia di flessibilità e sicurezza nel mercato del lavoro. Si stanno cercando nuovi approcci e politiche. Negli ultimi tre anni, un team di ricercatori del progetto Gusto ("Meeting the challenges of economic uncertainty and sustainability through employment, industrial relations, social and environmental policies in European countries"), finanziato dall´Ue, ha lavorato su questi temi. Un certo grado di incertezza è necessario e addirittura auspicabile affiché un programma di cambiamento economico abbia successo. Ma il lavoro di Gusto rivela diverse aree, quali i sistemi pensionistici, le politiche di immigrazione e le riforme del mercato del lavoro, in cui le politiche stanno inutilmente e negativamente intensificando l´incertezza della vita dei lavoratori, proprio nel momento in cui ai lavoratori viene richiesto un maggiore impegno. Inoltre, i frequenti cambiamenti nelle politiche creano in sé incertezza, a prescindere dalla natura dei cambiamenti. La conferenza prenderà in esame le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori di Gusto e ciò che possono rappresentare per i responsabili delle politiche e le parti sociali. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www.Etui.org/events/confronting-uncertainty-in-european-labour-markets-in-the-crisis  Per maggiori informazioni sul progetto, visitare: http://www.Gusto-project.eu/    
   
   
PO ITALIA-FRANCIA MARITTIMO, CREATI OLTRE 2400 POSTI DI LAVORO  
 
Firenze, 24 gennaio 2012 – “I risultati che attestano il successo del programma Italia Francia Marittimo sono un motivo in più per credere nell’Europa. Un’europa, di cui c’è ancora più bisogno in questa fase di crisi per reggere alla competizione internazionale ed agli attacchi speculativi all’euro. Un Europa che deve rafforzarsi, anche dal punto di vista politico. All’interno di questa Europa rafforzata, credo sia cruciale il ruolo giocato dalle Regioni, un ruolo che deve essere riconosciuto e potenziato, in particolare nelle scelte politiche e strategiche determinanti per il futuro dell’unione, scelte di cui le Regioni sono necessariamente i principali attori”. Lo ha detto il 20 gennaio l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini a conclusione della mattinata di lavoro dell’evento annuale del programma di cooperazione transfrontaliera Italia-francia Marittimo 2007-2013, un programma europeo che coinvolge le cinque province della costa toscana insieme alle regioni Sardegna, Liguria e Corsica. Lo scopo dell’incontro era quello di presentare i risultati dei progetti attualmente finanziati dal programma e di informare sui nuovi progetti recentemente ammessi a finanziamento e le opportunità che l’anno a venire offrirà sul piano di nuovi finanziamenti (nuovi bandi verranno lanciati nel primo semestre del 2012). I settori attorno ai quali ruotano le iniziative approvate e finanziate sono quelli dei trasporti multimodali destinati alle persone e alle merci, anche attraverso l’utilizzo di strumenti Ict, energia rinnovabile e paesaggio, servizi culturali, progetti integrati di rinnovamento urbano e rurale, servizi socio sanitari. Fra i progetti presentati, anche Momar (di cui la Regione Toscana è capofila con il Lamma), attualmente impegnato nella gestione del caso dei bidoni in mare al largo dell’isola di Gorgona. I progetti finanziati ad oggi sono 50, di cui 7 progetti strategici per circa 46 milioni di euro, 38 progetti semplici per circa 66 milioni, 5 progetti per la mobilità tranfrontaliera degli studenti per un totale di 439 mila euro. In totale i partner coinvolti sono stati 124 per la Toscana, 86 per la Liguria, 115 per la Sardegna e 85 per la Corsica, a dimostrazione di un forte attivismo e di una capacità di spendere adeguatamente le risorse messe a disposizione. “In questi mesi abbiamo lavorato insieme alle altre regioni – ha detto Simoncini – in vista del nuovo periodo dei fondi, in modo da renderli sempre più coerenti con le scelte politiche di ciascuna regione. Possiamo comunque già dire che questo programma ha rappresentato, per la Toscana e per le altre regioni, un’opportunità in più per fronteggiare la crisi e innescare lo sviluppo, grazie ad uno strumento efficace di cooperazione e scambio fra realtà diverse che, al di là delle due frontiere, lavorano insieme per lo stesso obiettivo”. L’assessore ha ricordato come, fra il 2009 e il 2013, con 109 milioni di euro investiti, il programma ha generato un Pil di 124 milioni di euro e la creazione di 2408 unità di lavoro. La futura programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali è stata al centro della sessione plenaria di stamani. “Il 2012 rappresenta un anno chiave per le decisioni sul futuro dei programmi di cooperazione territoriale – ha aggiunto l’assessore – questo evento si propone come primo incontro pubblico ed elemento di riflessione per un confronto che dovrà intensificarsi a tutti i livelli”. Simoncini ha quindi sottolineato, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca, l’importanza di interventi che, come quelli finanziati dal Po Italia-francia Marittimo, hanno al centro il mare, la sua tutela e gli strumenti di monitoraggio e di gestione in campo ambientale. Altri dettagli sono disponili sul sito del Programma Italia/ Francia Marittimo (News): www.Maritimeit-fr.net    
   
   
PATTO DELLE ISOLE, CAPPELLACCI: DOPO RICONOSCIMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO, PROPONIAMO NOSTRO MODELLO AL GOVERNO MONTI  
 
Roma 24 Gennaio 2012 - "Siamo orgogliosi del risultato raggiunto e auspichiamo che la Commissione Europea mobiliti risorse adeguate per sostenere il percorso del Patto delle Isole." Così Ugo Cappellacci, presidente della Regione Sardegna e della commissione Isole del Cmpr (Comitato delle Regioni Periferiche e Marittime) ha commentato il 20 gennaio l’adozione da parte del Parlamento Europeo di una Dichiarazione che riconosce il Patto delle Isole come iniziativa ufficiale dell´Unione Europea. "Il Patto delle Isole - ricorda il presidente - è un progetto pilota cofinanziato dalla Commissione europea (Direzione Generale dell´Energia) per la definizione di un approccio innovativo con cui ‘aggredire’ le criticità delle isole europee in materia di politica energetica, promuovere la green economy e lo sviluppo sostenibile. E’ una notizia importante per la Sardegna, che con un cofinanziamento regionale e l’inserimento delle attività progettuali all´interno di Sardegna Co2.0 si propone Regione antesignana di questi indirizzi politici. Le azioni della nostra Isola per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e la promozione delle energie rinnovabili sono state al centro anche dell’ultimo confronto con il Governo Monti. Auspichiamo - ha concluso Cappellacci- che, come accennato durante il vertice, le azioni condotte a livello locale, nel pieno spirito delle politiche europee per lo sviluppo sostenibile possano combinarsi efficacemente con quelle che saranno intraprese dall’esecutivo nazionale per il perseguimento degli obiettivi “20-20-20”. Dopo il rifiuto del nucleare, la Sardegna si propone come modello da seguire per uno sviluppo che migliori non solo gli indici economici, ma anche e soprattutto la qualità della vita dei cittadini".  
   
   
EUROREGIONE ADRIATICA, IORIO TRACCIA LINEE PROGRAMMATICHE  
 
 Dubrovnik, 24 gennaio 2012- Si è riunito ieri in mattinata a Dubrovnik, in Croazia, sotto la Presidenza di Michele Iorio (Regione Molise), il Comitato esecutivo dell´Euroregione adriatica. Iorio ha presentato le Linee programmatiche della sua Presidenza al Comitato che le ha approvate all´unanimità, facendole proprie. Il Presidente dell´Euroregione, quindi, dopo aver ringraziato per l´apporto operativo profuso dal suo predecessore Jakovčić, ha tracciato brevemente il percorso fatto fino ad oggi dal network delle Regioni e delle realtà locali che affacciano sull´Adriatico. Organismo che mosse i primissimi passi a Termoli nel 2004. Iorio poi ha delineato le linee di azione dell´Euroregione. Un Programma di azioni che intende vedere l´organismo interregionale quale interlocutore attento, interessato e partecipe delle varie iniziative in essere a livello comunitario ed internazionale nel Bacino adriatico e ionico. Un esempio di tale impegno può essere, senza dubbio, l´interlocuzione che l´Euroregione adriatica vorrà avere con tutti i soggetti coinvolti nell´ambito dello sviluppo della Strategia macroregionale adriatico-ionica. Iorio ha poi voluto sottolineare la positiva coincidenza della riunione del Comitato esecutivo dell´Euroregione con il referendum che ha visto la Croazia esprimersi positivamente per l´adesione all´Europa. «Siamo felici di constatare - ha detto - che il popolo croato, con molto entusiasmo e partecipazione, ha voluto dare il proprio consenso a costruire il futuro della nazione in una logica comune europea. Di tale entusiastica convinzione noi, come Euroregione, avevamo avuto grossa testimonianza negli anni da parte delle comunità croate che hanno voluto partecipare attivamente ai nostri programmi e iniziative, molte delle quali di interesse e di prospettiva europea». Si avvia, dunque, una nuova fase dell´Euroregione che, secondo Iorio e tutti i componenti dell´Comitato esecutivo, dovrà agganciare, svolgendo un ruolo attivo e da protagonista, tutte le iniziative messe sul tappeto, ricercando collaborazioni, programmazioni comuni e prospettive per una maggiore aggregazione della presenza del network su tutti i tavoli interistituzionali in atto. «Dal dibattito è emersa anche - ha aggiunto Iorio - una piena condivisione da parte di tutti delle idee che sostengono la Strategia macroregionale adriatico-ionica. Sono queste le basi su cui possiamo agevolmente lavorare e impegnarci, ritenendo tale azione parte attuativa del programma dell´Euroregione adriatica». Considerato l´interesse che ha suscitato l´azione e la proposta dell´Euroregione anche in altre realtà regionali e locali che affacciano sul bacino Ionico, il Comitato esecutivo, su proposta del Presidente Iorio, ha dato mandato ad un´apposita commissione di avviare le procedure per la modifica dello Statuto e per giungere, quindi, nell´arco dell´anno, ad una riunione dell´Assemblea generale che apra il network all´adesione delle altre realtà che hanno mostrato già interesse, o che vorranno farlo in futuro. Presenti, oltre ai rappresentanti eletti dall´Assemblea dell´Euroregione, il Prefetto della Contea di Dubrovnik, e Vicepresidente della stessa Euroregione, Nikola Dobroslavić, e l´Assessore alle Politiche dello sviluppo della Regione Molise, Michele Scasserra.  
   
   
PIÙ EUROPA, VIA AGLI ACCORDI DI PROGRAMMA CON LE CITTÀ DI AFRAGOLA, BATTIPAGLIA, CASTELLAMMARE DI STABIA, SCAFATI, TORRE DEL GRECO  
 
Napoli, 24 gennaio 2012 - Sono stati firmati ieri a palazzo Santa Lucia, presenti il presidente Stefano Caldoro e l´assessore all´Urbanistica ed al Governo del Territorio Marcello Taglialatela, gli Accordi di Programma con le città di Afragola, Battipaglia, Castellammare di Stabia, Scafati e Torre del Greco, in attuazione del programma Piu Europa. Sono intervenuti i sindaci di Afragola Vincenzo Nespoli, di Battipaglia Giovanni Santomauro, di Castellammare di Stabia Luigi Bobbio, di Scafati Angelo Pasqualino Aliberti e di Torre del Greco Ciro Borriello. Le intese danno seguito alle decisioni assunte nel corso del "Tavolo Città", svoltosi il 12 dicembre dello scorso anno, nel corso del quale è stato definito l’iter per l’accelerazione delle procedure e per la sottoscrizione degli Accordi di programma necessari per dare attuazione alla programmazione del Piu Europa a livello territoriale. Il Programma Piu Europa, che trova fondamento sul principio di ampia responsabilizzazione delle città medie regionali, attraverso una forma negoziale di delega di compiti e funzioni programmatici ed amministrativi, rappresenta uno strumento chiave posto in atto dalla Regione per intervenire a supporto dei processi di riqualificazione diffusa delle città e, contestualmente, arginare il disagio socio-abitativo e socio economico, peraltro progressivamente intensificatosi in ampie aree del nostro territorio anche come conseguenza della crisi economica ancora in atto. Si tratta di obiettivi complessi che hanno richiesto in fase preparatoria e richiederanno per il futuro un’intensa attività di confronto e concertazione fra le Amministrazioni coinvolte, e i soggetti economici pubblici e privati. I programmi di sviluppo delle città - pur interpretando le strategie di intervento per il recupero delle singole realtà comunali - si muovono in una visione unitaria del territorio. I temi del Tavolo Città, nel riconfermare l’importanza attribuita dalla Regione ai Programmi Piu Europa, hanno riguardato inoltre le nuove condizioni di attuazione dei Fondi comunitari e l’esigenza di rimodulazione delle risorse e degli interventi, derivante dai più recenti accordi fra lo Stato italiano e la Commissione europea, con effetti diretti sulle politiche regionali, come peraltro recepito dalla Dgr 726/2011. Con la firma odierna, salgono a 14 gli Accordi di programma sottoscritti: accanto a quelli di oggi, sono già stati firmati gli Accordi per Salerno, Benevento, Cava dei Tirreni, Ercolano, Avellino, Aversa, Giugliano in Campania, Marano e Portici. Restano, tra le città coinvolte nell’attuazione del Programma Piu Europa, oltre Napoli, Acerra, Casalnuovo di Napoli, Caserta, Casoria, Pozzuoli, per le quali sono in corso di definizione le procedure attuative.  
   
   
FVG VALUTA RISOLUZIONE CONTRATTO CON AGENZIE RATING  
 
Trieste, 24 gennaio 2012 - Il Friuli Venezia Giulia valuterà l´opportunità di risolvere il contratto con le agenzie di rating. Lo ha deciso il presidente della Regione Renzo Tondo, assieme all´assessore alle Finanze Sandra Savino. Su indicazione del presidente e dell´assessore alle Finanze, è stato infatti dato mandato agli uffici di approfondire questa possibilità, purché senza conseguenze per la Regione. La decisione è maturata alla luce dell´indagine aperta dalla Magistratura italiana nei confronti di Standard & Poor´s, ma anche dalla prospettiva che possa nascere un´agenzia di rating in Europa, che agisca nell´interesse del merito di credito degli emittenti europei.  
   
   
IL DESTINO DELL’EURO. CONFRONTO A VENEZIA. CAUSE DI UNA CRISI ANNUNCIATA ED EFFETTI SUI CONSUMATORI  
 
 Venezia, 24 gennaio 2012 - “Il destino dell’euro. Cause di una crisi annunciata ed effetti sui consumatori” è il tema di un seminario di approfondimento che si svolgerà mercoledì 25 gennaio prossimo, con inizio alle ore 14,30, nella Sala Europa di Unioncamere del Veneto, Edificio Lybra del Vega di Marghera. L’iniziativa è stata promossa dalla stessa Unioncamere e dalla Regione del Veneto per valutare quale sia la situazione della moneta unica europea in una fase nella quale sta vivendo la più drammatica crisi dalla sua nascita, quali gli scenari che si prospettano per assicurarne il futuro, che pare legato ad una vera e propria politica fiscale unitaria, o le conseguenze di un eventuale crollo sull’economia europea, dei singoli Paesi e sui consumatori. Il confronto, coordinato dal giornalista Enrico Cisnetto, sarà introdotto e concluso dall’assessore alla tutela del consumatore del Veneto Franco Manzato. Vi interverranno Gian Angelo Bellati segretario generale Unioncamere del Veneto; Carsten Zinkan funzionario della Divisione Politica fiscale del Ministero delle Finanze della Repubblica federale tedesca; Ignazio Musu ordinario di economia politica all’Università Ca’ Foscari di Venezia; Fabrizio Pezzani ordinario di programmazione e controllo nelle pubbliche amministrazioni all’Università Bocconi di Milano; Fabio Sdogati ordinario di economia internazionale al Politecnico di Milano Mip; Alessandro Bianchi presidente Unioncamere del Veneto.  
   
   
VENETO E REGIONE RUSSA DI CHELYABINSK PER NUOVI RAPPORTI ECONOMICI TRA IMPRESE E TERRITORI  
 
Venezia, 24 gennaio 2012 - In ogni auto europea c’è un pezzo di Veneto, come meccanica, elettronica e componentistica, rappresentativi delle capacità di un settore industriale e manifatturiero di altissimo livello, i cui imprenditori potrebbero realizzare ottime partnership con le realtà economiche della regione russa di Chelyabinsk, negli Urali meridionali. Le rispettive istituzioni regionali, dal canto loro, opereranno per favorire e spalancare le porte ad ogni possibilità di sviluppo economico. E’ l’impegno preso il 20 gennaio a Palazzo Balbi nel corso dell’incontro tra delegazioni di Chelyabinsk e Veneto, guidate rispettivamente dal ministro dell’industria e delle risorse naturali Vladimir Viktorovich Pavlov e da Marino Finozzi, assessore all’internazionalizzazione. Della rappresentanza della regione russa, accompagnata dalla vicepresidente di Finest Alessandra Camposampiero, facevano parte anche il viceministro dello sviluppo economico Igor Lashmanov e il presidente della Camera di Commercio degli Urali del Sud Fedor Degtyarev, mentre da parte veneta c’erano il presidente di Veneto Promozione Giovanni Franco Masello, il direttore generale di Veneto Innovazione Giorgio Simonetto, il consigliere delegato all’internazionalizzazione di Confindustria Venezia Massimo Gatti, il consigliere diplomatico Stefano Beltrame. Nel corso del lungo e cordiale confronto sono stati presentati i profili economici e le potenzialità, sottolineando gli interessi reciproci per lo sviluppo economico dei due territori. La delegazione di Chelyabinsk, che conclude oggi a Venezia la sua visita nel Nord Est, si è recata ieri in una trentina delle 13 mila imprese presenti nel Veneto, operanti nei settori avanzati considerati di maggiore interesse, mentre nei giorni precedenti era in Friuli Venezia Giulia, accompagnata da esponenti di Finest, dove pure ha trovato un fertile terreno per collaborazioni economiche e produttive. Al termine del colloquio il ministro Pavlov ha invitato Finozzi e gli esponenti dell’economia veneta a Chelyabinsk, per una verifica delle potenzialità di quella regione. Questa ha un’estensione pari a 5 volte il Veneto, è abitata da 3 milioni e mezzo di persone ed è fra i 10 più grandi distretti industriali e culturali della Russia, con una fiorente industria siderurgica, meccanica e farmaceutica, cui si aggiungono una significativa produzione di cereali, uno sviluppato sistema legno e aziende dell’abbigliamento.  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER HA INCONTRATO IL CAPO DEL GOVERNO DEL LIECHTENSTEIN TSCHüTSCHER  
 
Bolzano, 24 gennaio 2012 - Nel corso della sua recente visita nel principato del Liechtenstein il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ha incontrato il capo del governo, Klaus Tschütscher, con il quale ha avuto un cordiale colloquio nel corso del quale sono stati toccati temi di comune interesse. Nel corso del colloquio con il capo del governo del Liechtenstein, Klaus Tschütscher, il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ha avuto modo di sottolineare i buoni rapporti esistenti tra le due realtà territoriali che da anni intrattengono proficui scambi soprattutto nel settore agricolo e forestale. In particolare l’Alto Adige sarà ospite d’onore nel corso della prossima edizione della fiera dell’industria, commercio ed attività produttive (Lihga) che si svolgerà nel principato del Liechetnstein dall1 all’8 settembre 2012. Il presidente Durnwalder ha sottolineato che nel corso della fiera l’Alto Adige presenterà i propri punti di forza per quanto riguarda le piccole e medie imprese, ma anche come meta turistica e come provincia che vanta una forte tradizione nel settore agricolo.  
   
   
LOMBARDIA: IN RETE 840.000 IMPRESE  
 
Milano, 24 gennio 2012 - ´Business Act: idee a confronto per far crescere le piccole imprese´. E´ su questo tema che Andrea Gibelli, vice presidente di Regione Lombardia, è intervenuto nell´ambito della presentazione alle aziende del progetto Sbalombardialab, costruito con la collaborazione di Unioncamere Lombardia. "Regione Lombardia - ha detto Gibelli - ha messo a punto questo progetto, per affrontare concretamente l´importante tema della semplificazione amministrativa, attraverso un confronto continuo proprio con le imprese". Il Progetto - Sbalombardialab è il laboratorio permanente per lo Sba Lombardo, il luogo di dibattito economico culturale con un taglio operativo sui temi della piccola e media impresa che mette in comunicazione, attraverso un portale internet www.Sbalombardialab.it  le aziende, le associazioni di categoria, le camere di commercio, istituzioni responsabili dell´attuazione delle politiche per le imprese. Sei i punti su cui si regge il laboratorio: credito, internazionalizzazione, innovazione di processo, innovazione di prodotto, nuova imprenditoria e i piccoli imprenditori e l´ Europa. Tre i livelli di lavoro: il laboratorio permanente dello Sba lombardo, il Cruscotto e il ´Position Paper´. Regione Attenta Ai Temi Di Lomardialab - Il vice presidente della Giunta regionale ha sottolineato come Regione Lombardia abbia subito messo in atto lo Small Business Act anche attraverso una " politica dei piccoli passi". "Affronteremo - ha detto Gibelli - queste tematiche che Lombardialab ha messo al centro del suo lavoro, visto anche gli strumenti che su questi temi Regione ha già licenziato da tempo". ´Credito Adesso´ - Gibelli sul tema del credito ha sottolineato come "Regione Lombardia ha dato il via all´iniziativa ´Credito Adesso´, che permette, in collaborazione con Bei e con una serie di istituti bancari, di accedere al credito da parte delle piccole e medie imprese e sostenere le loro commesse sui mercati". Internazionalizzazione - Altro tema fondamentale è quello dell´internazionalizzazione. "Come Regione Lombardia abbiamo lavorato per portare piccole e medie imprese su mercati internazionali che prima non potevano raggiungere a causa dei costi alti". "Inoltre - ha detto ancora il vice presidente - abbiamo lavorato sui nuovi criteri per l´erogazione di fondi". "Da un sistema di eccellenze - ha detto ancora Gibelli - ad un sistema organizzato di eccellenze. Serve un consolidamento di reti di impresa in forma stabile". Nuovo Provvedimento Per Lo Sviluppo - Agli imprenditori e alle associazioni di categoria Gibelli ha ricordato che è allo studio un nuovo provvedimento regionale per lo sviluppo. "Il nuovo pacchetto prevede: flessibilità, agenda digitale, semplificazione dei processi amministrativi. Si sta ragionando - ha detto ancora Gibelli - su uno spacchettamento degli appalti sotto soglia a favore dei piccoli imprenditori a chilometro zero. La logica degli strumenti è quella di avere Regione Lombardia dentro una piattaforma che consentirà trasferimento delle conoscenze. Il nostro obiettivo è quello di mettere rete le 840.000 imprese lombarde". Gli Eventi - Il progetto prevede una serie di Focus sui principali temi di cui si occupa lo Small Business Act. Si partirà da Mantova il prossimo 7 febbraio con il tema del ´Credito´. A Milano, il 22 febbraio si parlerà di ´Internazionalizzazione´; il 6 marzo a Monza il Focus sarà sull´´Innovazione di prodotto´; il 21 marzo a Lecco si tratterà di ´Innovazione di processo´; il 4 aprile a Varese si parlerà di ´Nuova imprenditoria´ e il 18 aprile a Como il tema sarà ´I piccoli imprenditori e l´Europa´. Evento finale previsto a Milano. All´incontro sono intervenuti anche Giandomenico Auricchio vice presidente di Unioncamere Lombardia e Antonio Tajani, vice presidente della Commissione europea e commissario per l´industria e l´imprenditoria.  
   
   
DELLAI: È IL MOMENTO DEGLI "STATI GENERALI" DELL´AUTONOMIA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA IERI AL CDA DELLA FEDERAZIONE TRENTINA DELLA COOPERAZIONE  
 
Trento, 24 gennaio 2012 - "Penso che sia arrivato il momento nel quale tutti i cittadini sono chiamati a manifestare la loro idea dell´Autonomia. Per questo vanno convocati, entro marzo, gli stati generali dell´Autonomia. Devono riguardare tutti, non certo le sole istituzioni. Dovrà essere una sorta di analisi collettiva: dove siamo partiti, dove vogliamo andare. Dobbiamo chiamare a questa giornata anche chi ci descrive senza conoscerci, fidandosi delle soffiate di qualche utile idiota; dobbiamo rivolgerci ai nostri amici dell´Abruzzo, della Liguria, ai protagonisti della solidarietà internazionale, ai professori universitari che arrivano da tutto il mondo in Trentino. Dobbiamo dare l´idea che l´Autonomia non è una congettura istituzionale, ma un grande sogno collettivo che abbiamo ereditato e che vogliamo passare alle future generazioni". Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai - riprendendo la proposta fatta dal presidente Diego Schelfi -, ha chiuso ieri il suo intervento al consiglio di amministrazione della Federazione trentina della Cooperazione. In precedenza si è rivolto ai vertici della Cooperazione sottolineando come questo sia "un momento importante ed il mio augurio è che voi sappiate viverlo con grande unità, coscienti del vostro ruolo, sapendo che il vostro è un percorso di democrazia e partecipazione. Vi ringrazio dunque per l´invito ad essere con voi, oggi. Ciò mi permette anche di condividere con voi forti preoccupazioni, non disgiunte da motivi di fiducia, che non mancano".  
   
   
DERIVATI, ANNULLATI IN PIEMONTE GLI ATTI CHE PORTARONO A SOTTOSCRIVERE I CONTRATTI  
 
Torino, 24 gennaio 2012 - La Giunta regionale ha deciso nella riunione del 23 gennaio l’annullamento di parte della delibera approvata nel 2006 con cui si autorizzava la conclusione dell’operazione in derivati che portò alla sottoscrizione di cinque contratti con Merrill Lynch, Dexia Crediop e Biis. “Un atto - precisa l’assessore al Bilancio, Giovanna Quaglia - conseguente alle precedenti decisioni della Giunta sulla vicenda dei derivati, in linea con le osservazioni della Corte dei Conti e a tutela dell’interesse dei cittadini piemontesi”. L’annullamento in autotutela è il risultato dell’istruttoria avviata nel febbraio 2011 per accertare eventuali irregolarità dei contratti, anche alla luce delle osservazioni della Corte dei Conti illustrate nella “Relazione sulla gestione finanziaria relativa all’esercizio finanziario 2009”. L’analisi ha evidenziato violazioni normative che rendono i contratti incoerenti con le disposizioni prescrittive all’epoca vigenti: nello specifico, è stata accertata l’applicazione, da parte delle banche, di commissioni “implicite” di cui l’amministrazione non era stata debitamente informata. Il provvedimento non pregiudica in alcun modo i diritti relativi e connessi all’emissione del Bor (Buono ordinario regionale), rispetto al quale resta immutato da parte della Regione il rispetto della corresponsione degli interessi e del rimborso alla scadenza.  
   
   
REGIONI: MARINI PRESIDENTE UMBRIA RICEVE A PALAZZO DONINI PRESIDENTE REGIONE LAZIO POLVERINI  
 
perugia, 24 gennaio 2012 - La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha ricevuto nel pomeriggio di ieri a Perugia, Palazzo Donini, in visita di cortesia, la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, in Umbria per alcune iniziative politiche. L´incontro, avvenuto in un clima di estrema cordialità, è stato l´occasione per uno scambio di opinioni tra le due Presidenti circa le principali questioni nell´agenda dell´attività istituzionale della Conferenza delle Regioni italiane, dal "Patto per la salute", agli investimenti per la realizzazione di opere infrastrutturali, alcune delle quali vedono un comune interesse delle due Regioni.  
   
   
IL CIPE ASSEGNA OLTRE MEZZO MILIARDO DI EURO AL VENETO. ZAIA: RISORSE PER IL POTENZIAMENTO INFRASTRUTTURALE E STRAORDINARIO VOLANO PER FAR RIPARTIRE  
 
 Venezia, 24 gennaio 2012 - Ammontano a 513,419 milioni di euro le risorse del Fondo per lo sviluppo e coesione che il Cipe, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, ha assegnato alla Regione del Veneto nella riunione svoltasi il 20 gennaio a Roma, approvando il suo programma attuativo Fas (Fondo Aree Sottoutilizzate) 2007-2013. “Attendevamo questo via libera da parte del Cipe – sottolinea il presidente veneto Luca Zaia – che apre nuovi e promettenti orizzonti di intervento in settori strategici per la nostra regione e innesca un importante meccanismo di rivitalizzazione del tessuto economico e sociale. L’assegnazione di oltre mezzo miliardo di euro è il giusto riconoscimento dell’ormai proverbiale capacità progettuale del Veneto e soprattutto del suo pragmatismo nell’affrontare i problemi prioritari che caratterizzano l’attuale situazione congiunturale, quelli che interessano davvero alla gente: il rilancio economico, la sicurezza del territorio, i trasporti, la tutela dell’ambiente e il risparmio energetico”. “All’approvazione di questa delibera da parte del Cipe – prosegue Zaia – dovrà far seguito la concreta messa a disposizione delle risorse da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, cosa che noi auspichiamo avvenga al più presto, perché, come il Veneto ha sempre dimostrato in passato nell’impiego dei Fas, questi fondi garantiscono l’avvio di nuove opportunità di sviluppo e di investimenti, il potenziamento del sistema infrastrutturale, l’apertura di cantieri e la creazione di nuova occupazione. Segnalo l’importanza dei finanziamenti destinati alla difesa del suolo, obiettivo al quale lavoriamo guardando oltre l’emergenza vissuta con l’alluvione del 2010, prevedendo interventi strutturali e duraturi di messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico. Ma anche gli investimenti nel settore del trasporto pubblico consentiranno alla nostra regione di dotarsi di una rete più moderna di collegamenti, per garantire un adeguato standard di servizi nonostante i penalizzanti tagli fatti dal Governo nei trasferimenti alle Regioni in quest’ambito”. Cinque sono gli Assi prioritari relativi ad attività infrastrutturali e uno di assistenza tecnica che, come previsto dal Governo, serve a finanziare azioni per una miglior realizzazione del programma. A ognuno di questi Assi corrispondono diverse linee di intervento: - asse 1, “atmosfera ed energia da fonte rinnovabile” (100 milioni): riduzione dei consumi energetici, efficientamento degli edifici pubblici; sostegno alla mobilità collettiva con priorità alla propulsione ecocompatibile; - asse 2, “difesa del suolo” (61 milioni): prevenzione e mantenimento della risorsa idrica, riduzione del rischio idrogeologico e difesa degli insediamenti; contrasto all’erosione costiera e di ripristino ambientale; - asse 3, “beni culturali e naturali” (76 milioni): conservazione e fruizione dei beni culturali e promozione di attività ed eventi culturali; valorizzazione e tutela del patrimonio naturale e della rete ecologica regionale; - asse 4, “mobilità sostenibile” (182 milioni): Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (Sfmr); impianti a fune; sistemi di trasporto collettivo a basso impatto ambientale; piste ciclabili; - asse 5, “sviluppo locale” (80 milioni): servizi sovra-comunali sostenibili e recupero di siti produttivi ed artigianali di pregio architettonico; progetti integrati di area o di distretto turistici culturali e sostenibili; riqualificazione dei centri urbani e della loro capacità di servizio; - asse 6, “assistenza tecnica” (14 milioni): programmazione, gestione, attuazione, monitoraggio e controllo; valutazione, studi e ricerche. “L’approvazione di questa delibera del Cipe testimonia l’ottima capacità programmatoria del nostro Ente – commenta Marino Zorzato, vicepresidente e assessore regionale alla programmazione del Fas – che si è sempre distinto a livello nazionale prima per l’oculatezza e la concretezza dei progetti presentati e poi per l’efficace e puntuale attività di attuazione degli stessi. Un Veneto bravo a programmare e a realizzare, dunque, virtù sempre riconosciuteci da tutti e che consentono alla nostra Regione, anche in questa fase di grande difficoltà di reperimento di risorse per le amministrazioni pubbliche, di attuare iniziative ambiziose in grado di migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini, grazie all’effetto moltiplicatore di questi finanziamenti”.  
   
   
CIPE APPROVA PIANO ATTUATIVO FVG FAS PER 160 MLN EURO  
 
Trieste, 24 gennaio 2012 - Nella seduta del 20 gennaio del Cipe è stato approvato il Piano attuativo regionale e Fondo Aree sottoutilizzate (Par Fas) della Regione Friuli Venezia Giulia per un importo che eccede i 160 milioni di euro. Il Programma fornisce informazioni strutturate sulla politica regionale di coesione e si concentra sulle scelte di programmazione assunte dalla Regione Friuli Venezia Giulia in tema di politica regionale unitaria 2007-2013, con l´obiettivo di fornire un contributo significativo agli obiettivi di sviluppo europei e nazionali. Quattro le principali aree di intervento strategico: si spazia dal miglioramento dell´accessibilità ai servizi (in particolare, nel potenziamento e miglioramento degli standard del Trasporto pubblico locale/Tpl con particolare attenzione alla qualità del servizio ferroviario) alle tematiche di ordine ambientale (riduzione della pressione del sistema degli insediamenti sull´Alto Adriatico), al rafforzamento della competitività del sistema economico regionale e, infine, allo sviluppo locale volto a favorire una crescita territoriale equilibrata, con particolare attenzione per le zone di montagna. "È con soddisfazione che prendo atto della decisione odierna del Cipe - ha dichiarato l´assessore regionale alla Programmazione Sandra Savino" - la quale fornisce importanti risorse finanziarie per diverse questioni strategiche di rilievo per l´intero territorio regionale". L´approvazione del Par Fas contribuirà, secondo gli auspici, in maniera determinante a migliorare l´accessibilità, garantire qualità e quantità di servizi forniti, così come un´adeguata tutela l´ambiente. Nel dettaglio, sono state identificati alcuni interventi chiave diretti a favorire lo sviluppo e la coesione interna della regione, tra queste: 1) il tema dell´accessibilità, analizzato sotto il duplice profilo della qualità dei servizi di Tpl e dell´accessibilità delle aree produttive, così come della loro connessione con le infrastrutture per la mobilità ed i sistemi di trasporto; 2) la particolare criticità ambientale, rappresentata dall´area sensibile dell´Alto Adriatico, sul quale gravano in particolare due fattori di pressione rappresentati dal Sito Inquinato d´Interesse Nazionale (Sin) di Trieste e dal depuratore di Servola, i quali richiedono un´azione congiunta a più livelli di governo e l´ingente disponibilità di risorse finanziarie; 3) la competitività dei sistemi locali di sviluppo, che si trovano di fronte a diverse sfide, in primis il tradurre l´innovazione in un durevole vantaggio competitivo, poi il migliorare la competitività dei fattori di produzione ed infine una migliore reazione alle crisi anche per il tramite della progettazione di nuove vie per lo sviluppo locale, con particolare attenzione per le aree marginali. Su tali elementi chiave si concentrano più del 70 per cento (73,01 p.C., pari a 117,1 milioni di euro) delle risorse assegnate al Friuli Venezia Giulia per il periodo di programmazione Par Fas 2007-2013, le quali ammontano - nel loro complesso - ad oltre 160 milioni di euro.  
   
   
PONTE STRETTO. LUCA ZAIA: CON RISORSE RECUPERATE AIUTARE IL VENETO A METTERSI IN SICUREZZA  
 
 Venezia, 24 gennaio 2012 - “Non possiamo che essere contenti per le decisioni del Cipe di ieri, non solo per ciò che riguarda direttamente gli investimenti nel Veneto, ma anche perché viene aperta la strada al recupero di risorse necessarie a mettere in sicurezza il territorio, interventi dei quali la nostra regione ha bisogno”. Lo ha detto il governatore Luca Zaia commentando la nuova filosofia che emerge dalle decisioni prese nella riunione del Comitato Interministeriale della Programmazione Economica: iniziative già concordate con il territorio e interventi diffusi, effettivamente utili e cantierabili, piuttosto che mega opere dai tempi lunghi.  
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: INFANZIA, NEVE.  
 
Torino, 29 gennaio 2012 - Servizi per la prima infanzia, contributi per le famiglie numerose ed emergenza neve sono i principali argomenti esaminati il 23 gennaio dalla Giunta regionale. La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Servizi per la prima infanzia. Viene riproposto, su iniziativa dell’assessore Paolo Monferino, l’atto di indirizzo per il finanziamento di centri di custodia oraria e nidi in famiglia nei Comuni privi di servizi per la prima infanzia, dopo che al bando della primavera scorsa sono pervenuti 5 progetti. Lo stanziamento disponibile di 872.000 euro intende consentirne la realizzazione anche in centri già sede di nidi in famiglia, il riavvio dei centri e dei nidi già attivati e successivamente chiusi o sospesi, l’apertura di centri di custodia oraria a seguito di riconversione di asili nido o micronidi. L’importo massimo del contributo assegnabile sarà di 65.000 euro per i centri di custodia oraria e 15.000 euro per i nidi in famiglia e potrà servire per la parziale copertura delle spese di avviamento e gestione fino ad un massimo di dodici mesi in luogo dei sei precedentemente previsti (chi è già stato ammesso al finanziamento potrà quindi chiedere un contributo aggiuntivo per altri sei mesi). Famiglie numerose. Su proposta dell’assessore Paolo Monferino è stata definita un 453,61 euro la quota di contributo spettante a ciascuno dei 3476 nuclei famigliari con quattro o più figli ed un indicatore Isee non superiore a 29.000 euro individuati quali beneficiari della sperimentazione delle iniziative di abbattimento dei costi dei servizi. Emergenza neve. E’ stata formalizzata, su proposta dell’assessore Alberto Cirio, la costituzione del tavolo operativo di crisi incaricato di promuovere e sostenere azioni concrete rivolte all’intero sistema turistico invernale, gravemente colpito dall’assenza di precipitazioni nevose significative sulle montagne. Ne faranno parte, oltre alla Regione, Finpiemonte, le Province, le associazioni del Comuni e delle Comunità montane, le Camere di Commercio, l’Associazione bancaria italiana, l’associazione degli esercenti degli impianti di trasporto a fune in concessione, la Cuneo Neve, il Club alpino italiano, il collegio dei maestri di sci e guide alpine, le organizzazioni sindacali ed i consorzi turistici, e sarà aperto alla partecipazione di altre categorie direttamente coinvolte. Sono stati inoltre approvati: - su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, l’autorizzazione all’Atc di Vercelli per l’utilizzo di 1.100.000 euro per la manutenzione straordinaria di 67 alloggi ubicati in alcuni fabbricati di proprietà dell’agenzia stessa; - su proposta dell’assessore Michele Coppola, la proroga al 31 dicembre 2012 dei tempi di attuazione dell’accordo di programma tra Regione, Provincia di Biella e Comuni di Candelo, Cossato, Ronco, Soprana, Mezzana, Zubiena, Sordevolo e Salussola per la realizzazione di interventi in campo ecomuseale e la parziale modifica del testo mediante la sostituzione del consolidamento di via di Lizza a Candelo con la manutenzione straordinaria della cellula ecomuseale situata all’interno del Ricetto; - su proposta dell’assessore Elena Maccanti, il documento di programmazione 2012-2014 presentato da Finpiemonte S.p.a in vista dell’assemblea sociale; - su proposta dell’assessore Paolo Monferino, un disegno di legge che sostituisce la norma della Finanziaria regionale 2008 sulle partecipazioni delle aziende sanitarie ai programmi di sperimentazione gestionale; - su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, la richiesta al Ministero delle Politiche agricole e forestali della declaratoria dell´esistenza del carattere di eccezionalità delle piogge a carattere alluvionale avvenute dal 4 all’8 novembre 2011 nelle province di Alessandria, Biella, Cuneo, Novara e Torino, che comprende i danni subiti dalle infrastrutture rurali per un ammontare complessivo di 5.125.000 euro.  
   
   
PIANO SUD: CHIODI, DA CIPE NESSUNA PENALIZZAZIONE AD ABRUZZO ASSEGNATA A REGIONE INTERA QUOTA FAS SENZA TAGLI  
 
 L´aquila, 24 gennaio 2012 - "L´abruzzo non ha avuto alcuna penalizzazione dalla delibera Cipe che ha sbloccato 5,5 miliardi euro per il Piano nazionale per il Sud, in quanto tale piano di si finanzia con i Fondi Fas che invece all´Abruzzo sono stati integralmente riconosciuti". Lo ha affermato ieri il presidente della Regione, Gianni Chiodi, rispondendo alle dichiarazioni del senatore Alfonso Mascitelli. "E´ necessario chiarire - aggiunge Chiodi - che la dotazione finanziaria del Piano per il Sud è stata individuata defalcando per ogni regione del Sud una precisa quota dei Fondi Fas assegnata. Tale operazione non ha interessato l´Abruzzo in quanto il via libera al Par-fas da parte del precedente governo Berlusconi ha comportato il riconoscimento integrale dei fondi assegnati. Bisogna inoltre tener conto - sottolinea il presidente della Regione - che nel Piano del Sud si contemplano solo grandi infrastrutture di livello nazionale e le regioni interessate hanno dovuto impegnare in tal senso risorse dei rispettivi Fas. Il Par-fas abruzzese, invece, è già una realtà in quanto è stato sbloccato e ora attende la registrazione da parte della Corte dei Conti". Diversa è invece la problematica legata alla presunta esclusione dell´Abruzzo dal cosiddetto Piano del ministro Barca su infrastrutture e banda larga. L´esclusione di fatto "conferma la virtuosità della Regione Abruzzo". "Nel senso che la dotazione finanziaria del Piano è legata al reimpiego del disimpegno dei fondi comunitari delle regioni che non hanno rispettato gli impegni di spesa fissata dall´Unione europea. L´abruzzo è fuori proprio perché non è interessata da alcuna azione di disimpegno dei fondi strutturali. Proprio questa esclusione - ripeto - conferma che l´Abruzzo ha rispettato tutte le scadenze imposte dall´Ue e non è dunque soggetta ad alcuna azione di revoca dei fondi europei".  
   
   
EQUITA SOCIALE E FORCONI. MANZATO: NO A ULTERIORI TRATTAMENTI DI FAVORE PER LA SICILIA  
 
Venezia, 24 gennaio 2010 - “La protesta dei forconi, che esprime al suo interno anche un malcontento legittimo contro una manovra che mi pare più orientata ad annichilire l’economia che a spronarla, non deve essere un pretesto per ulteriori trattamenti di favore alla Sicilia”. Franco Manzato, assessore alla tutela del consumatore e all’agricoltura del Veneto, mette in guardia contro atteggiamenti di accondiscendenza verso le proteste rumorose, contrapposte al pugno di ferro nei confronti di chi ha gli stessi motivi di malcontento e insoddisfazione, ma li esprime con il dialogo e proteste pacifiche. “La cosa peggiore che questo, governo, qualunque governo, potrebbe fare, sarebbe di rendere ancora più inique le iniquità differenziando le penalizzazioni a seconda della ‘forza’ espressa da chi ne contrasta le azioni. Se così fosse, informo che i veneti sapranno essere molto ma molto rumorosi, ancorché impegnati a tirare la carretta dell’economia locale e nazionale”. “Quanto alla Sicilia, i manifestanti hanno certo motivi per protestare, ma è bene ricordare che tutte le tasse pagate in quella Regione restano lì, con l’aggiunta dei soldi dello Stato, per semplicità diciamo anche dei veneti, per pagare gli apparati non regionali presenti nell’isola: prefetture, magistratura, forze armate, vigili del fuoco, uffici delle entrate ecc. Ecc.. E faccio salva, doverosamente, la buona fede dei protestatari, anche se devo tenere presente le parole pronunciate da Pietro Grasso, capo della Procura Nazionale Antimafia, presentando ieri la prima relazione sulla contraffazione e pirateria nell’agroalimentare: ‘Alla tavola di ciascun cittadino mangia un convitato di pietra: la mafia’, che si trangugia 12,5 miliardi di euro”.  
   
   
ABRUZZO: CHIODI,UNICA SOLUZIONE RIDUZIONE SPESA PUBBLICA  
 
Pescara, 24 gennaio 2012 - "La politica deve avere il coraggio di raggiungere il consenso dicendo la verità". E´ la premessa del Presidente della Regione, Gianni Chiodi, nell´intervenuto del 20 gennaio alla tavola rotonda organizzata dal quotidiano "La Discussione", all´auditorium "De Cecco" di Pescara, sul tema "La solidarietà sociale, un ponte tra economia ed etica. "Non è più proponibile il paragone con i bei tempi - ha precisato Chiodi - perché siamo in un contesto completamente diverso. Prima l´economia occidentale dominava, mentre adesso è incastrata. Oggi lo scenario è difficile, io penso di poter porgere la testimonianza diretta di chi ha affrontato il problema dal punto di vista pratico e posso affermare che nei prossimi venti anni il compito principale sarà quello di ridurre la spesa pubblica. I diritti sono tutti giusti, ma in un contesto reale saremo costretti a ridurli". Il Presidente ha quindi rappresentato l´esempio dell´Abruzzo. "Noi nel 2007 eravamo come la Grecia, la prima regione italiana che si è trovata nell´impossibilità di pagare i fornitori, perciò siamo stati costretti ad aumentare la pressione fiscale. Allora i cittadini non capivano, ora cominciano a rendersi conto. Non potevamo aumentare le tasse e anche il debito, dovevamo ridurre la spesa pubblica, non c´erano alternative. Un politico non deve solo evocare il giusto, ma sapere fare i conti. E non con il bilancio, ma con la realtà". Il Presidente ha poi toccato un tema che gli sta particolarmente a cuore, l´eredità in termini di deficit che si lascerà alle future generazioni. "Se si accontentano tutti i diritti si sottraggono quote di futuro e speranza ai nostri figli. Il mondo, piaccia o non piaccia, è cambiato. Non esistono diritti senza i correlati doveri. Per ogni euro che si spende bisogna capire come finanziarlo. Prima la spesa pubblica era come la morfina, per tanti anni si è andati avanti trascinandola, adesso la bolla si è sgonfiata e bisogna cominciare a ricostruire il futuro".  
   
   
ISTAT, NEL MOLISE CRESCE IL NUMERO DEGLI OCCUPATI  
 
Campobasso, 24 gennaio 2012 - Il Presidente della Regione Michele Iorio, commentando i dati forniti dall´Istat sull´occupazione e la disoccupazione in Molise, ha dichiarato: «In un clima difficile e pesante per il mercato del lavoro occorre fare chiarezza sui dati del sistema occupazionale della nostra regione. La crisi è indubbia e l´emergenze sono all´ordine del giorno, soprattutto per la perdita di posti di lavoro che si consuma nel giro di poche settimane, dovute alla chiusura o alle difficoltà a mantenere i livelli occupazionali di attività produttive locali che impongono scelte e soluzioni immediate che spesso sfuggono alle logiche della programmazione o delle politiche pianificate a medio e lungo periodo. Nonostante l´incertezza del contesto, l´ultimo dato fornito dall´Istat restituisce una lettura tendenziale e congiunturale dell´occupazione regionale positiva che vede un consistente aumento annuale di 3000 occupati, confortato anche da un risultato trimestrale di 3600 posti di lavoro in più che consegnano al Molise segnali di fiducia verso una ripresa. Il Governo regionale non ha mai abbassato la guardia, i provvedimenti anticrisi adottati sono riusciti in parte ad emarginare le criticità ed a reggere le sorti di un mercato del lavoro che in altre realtà si è dimostrato molto più fragile e scoperto. L´intero quadro finora descritto ricalca l´andamento degli indicatori trimestrali di riferimento, con un tasso di occupazione regionale che cresce di due decimi di punto fino a toccare il 52,5% e quello di disoccupazione che si riduce di un punto percentuale, passando dal 9,6% all´8,4%. La positività della tendenza in atto viene confermata, sia nel confronto ripartizionale, che a livello Italia, dalla buona performance del tasso di occupazione che restituisce, nel pieno della crisi, solo al Molise una variazione positiva».  
   
   
BASILICATA: NELLO STATUTO PIÙ FORZA AL VALORE DEL LAVORO E DELL’IMPRESA  
 
Potenza, 24 gennaio 2012 - Nel nuovo Statuto della Regione occorre evidenziare con forza il valore del lavoro e dell’impresa, ma anche la necessità che la pubblica amministrazione sia in grado di programmare lo sviluppo insieme ai soggetti sociali del territorio. Lo hanno rivendicato i rappresentanti di imprenditori, sindacati, associazioni di categoria e professionisti il 21 gennaio nel secondo appuntamento de “I giorni dello Statuto”, il ciclo di incontri voluti dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e dalla prima Commissione permanente (Affari istituzionali) per raccogliere le opinioni e i suggerimenti della società regionale sulla riforma delle regole e dei principi fondamentali della Regione. “Istituzioni, economia, soggetti sociali: programmazione e condivisione” era appunto il titolo dell’incontro di oggi che si è svolto a Matera nella sala convegni di Palazzo Lanfranchi. Il Consiglio regionale “intende sostenere le funzioni del mondo produttivo – ha detto il presidente dell’Assemblea, Vincenzo Folino, aprendo i lavori – mettendo in campo le ragioni delle persone, delle imprese, della sostenibilità e della partecipazione”. E di “una Regione che risponda meglio e di più alle esigenze del mondo produttivo” ha parlato nella sua relazione anche il presidente della prima Commissione, Vincenzo Santochirico, aggiungendo che “proprio mentre, a livello globale, Stati Uniti ed Europa stentano a trovare una risposta alla crisi, bisogna ripensare il rapporto fra il sistema pubblico e il mercato. In Basilicata cerchiamo di fare la nostra parte per costruire un nuovo patto fra istituzioni e cittadini, con una Regione che sia in grado di dare risposte in tempi certi alle autonomie territoriali ed al sistema delle imprese”. “Un documento partecipato e condiviso per la riforma dello Statuto è l’elemento trainante di una Regione che valorizza il protagonismo dei cittadini”, ha detto il presidente della Provincia di Matera Franco Stella, che ha partecipato ai lavori con il sindaco del capoluogo Salvatore Adduce e i consiglieri regionali Benedetto, Sarra e Viti. Mentre il vicepresidente vicario di Confindustria Pasquale Lorusso ha sottolineato la necessità di un documento “che orienti lo sviluppo del territorio e interpreti i diritti delle persone e delle imprese, assicurando chiarezza nei tempi di intervento e sostenibilità delle azioni del sistema pubblico”. Paolo Laguardia, presidente di Legacoop e portavoce del manifesto “Pensiamo Basilicata” (che raccoglie il mondo della cooperazione, dell’artigianato e delle pmi) ha auspicato una “riorganizzazione del sistema Basilicata e del profilo della governance”, chiedendo “di spostare le risorse dalle attività improduttive verso le attività produttive”. Gli ha fatto eco il vicepresidente di Confapi Matera, Nicola Fontanarosa, che ha auspicato “nel nuovo Statuto una riconsiderazione ed un pieno riconoscimento del valore economico e sociale dell’impresa”. Considerazioni analoghe hanno svolto anche il presidente dei commercialisti di Matera, Antonio Longo e Leo Montemurro della Cna. Mentre Antonietta Tarsia di Cittadinanza attiva ha auspicato che “ciò che c’è scritto nel documento programmatico in tema di partecipazione dei cittadini diventi realtà”. “La riscrittura dello Statuto non è un’operazione di ingegneria istituzionale”, ha detto Angelo Vaccaro della Cgil auspicando invece “un processo costituente in grado di misurarsi con la società per riconfigurare la Regione rispetto alle scommesse dell’oggi”. Ed anche per Franco Coppola della Uil “occorre una nuova capacità di programmare e di promuovere la partecipazione dei soggetti sociali, assicurando efficienza e razionalizzazione degli enti pubblici”. Mentre Margherita Dell’otto della Cisl ha insistito sul fatto che “la modifica della Statuto, attraverso il confronto e la valorizzazione delle parti sociali può costituire un volano per lo sviluppo della regione”. Paolo Carbone della Cia ha sottolineato invece che “il carattere rurale della nostra identità non va camuffato o nascosto”. Al centro del dibattito di oggi anche alcuni temi generali (partecipazione, forma di governo) già affrontati nel primo incontro di una settimana fa con ex consiglieri ed ex parlamentari. Ne ha parlato innanzitutto Giuseppe Pace, per il quale “la partecipazione non può essere solo affidata alla benevolenza dei cittadini e il nuovo Statuto deve dotarci dei mezzi necessari per incentivare la partecipazione democratica”. Critico un altro ex consigliere, Giovanni Caserta, che ha definito “fumoso e retorico” il documento programmatico sullo Statuto e in riferimento ai principi (la Regione della persona, la Regione della solidarietà, la Regione della democrazia, la Regione della sostenibilità) ha osservato che “quello della persona è un altissimo concetto ma chiaramente limitativo”, e che occorrerebbe “incentrare il nuovo Statuto intorno ai principi della Regione e della democrazia, dell’uomo e del cittadino, concetti che comprendono quelli della persona come somma di libertà e di dignità”. “Lo Statuto non è uno strumento neutro – gli ha risposto il capogruppo del Pd Vincenzo Viti – ma è l’immersione nel clima civile e storico che viviamo. E quindi occorre ricostruire la democrazia dal concetto di persona che non è individualità e soggetto isolato, ma principio fondativo della democrazia”. Un altro ex consigliere, Nicola Savino, è tornato invece sul tema della “razionalizzazione”, sostenendo che “la programmazione non può non tenerne conto, ma la razionalizzazione non è solo un calcolo aritmetico ma l’interpretazione della complessità”, e la manutenzione del territorio, tanto indispensabile nelle aree dove lo spopolamento rischia di mettere a repentaglio il futuro delle comunità, “è assicurata anche da tribunali, scuole ed altre istituzioni pubbliche”. A tirare le fila del dibattito è stato il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Nicola Pagliuca, che ha sottolineato la necessità di “armonizzare il testo, frutto della visione condivisa proposta con il documento programmatico, riprendendo alcune istanze emerse dal dibattito”. Per Pagliuca “occorre fare i conti con il futuro, inserendo la funzione della programmazione nello Statuto e garantendo maggiore trasparenza al sistema di relazioni fra Regione e territorio anche attraverso l’Albo della partecipazione”. Nel sottolineare positivamente i numerosi riferimenti al valore sociale dell’impresa emersi dal dibattito, Pagliuca ha infine sottolineato la necessità “di contemperare due esigenze antitetiche: quella dello snellimento delle procedure e quella del controllo che è indispensabile per evitare abusi nell’uso delle risorse pubbliche”.  
   
   
FORUM PROFESSIONI: RIFORMA MERCATO LAVORO OCCASIONE DA NON PERDERE  
 
Napoli, 24 gennaio 2012 - L´assessore al Lavoro Severino Nappi ha partecipato ieri al Forum delle Professioni, organizzato dall´Ordine dei commercialisti e dal Comitato Unitario delle Professioni, per discutere sugli impatti del cosiddetto "decreto liberalizzazioni" sulle attività professionali. "Gli oltre 200mila professionisti della Campania - ha detto Nappi - sono un pilastro centrale della nostra comunità. Sul loro impegno, anche culturale, poggia una fetta significativa del futuro del nostro territorio. Condivido le critiche di metodo e merito sollevate dal mondo delle professioni. L´eliminazione delle tariffe rischia di non aprire il mercato; né aiuta i giovani professionisti un tirocinio svolto presso le università che non hanno né fondi, né strutture idonee per garantirlo. "Del resto, l´esperienza del mondo sanitario dove, da molti anni, il riferimento alle tariffe è nei fatti venuto meno, dimostra che l´assenza di standard nel costo dei servizi libero-professionali non produce automaticamente qualità e selezione. Al contrario la vera liberalizzazione di cui i cittadini hanno bisogno è quella che premia i servizi professionali qualificati e competenti. "Quanto ai giovani professionisti, nel nome dei quali molte cose vengono proposte, l´autentica priorità, che nasce dal confronto, è quella di costruire un welfare che li accompagni nell´inserimento professionale: la riforma del mercato del lavoro rappresenta un´occasione che non si può perdere. Su questo, così come stiamo già facendo con aziende e sindacati, con il presidente Caldoro siamo disponibili ad aprire qualsiasi forma di dialogo anche con il mondo delle professioni", ha concluso Nappi.  
   
   
CALABRIA: DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE GIUSEPPE SCOPELLITI SUI FONDI CIPE  
 
Catanzaro, 24 gennaio 2012 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha dichiarato, con riferimento ai Fondi Cipe: “Prendiamo atto degli stanziamenti disposti dal Cipe per la Calabria, la discussione con il governo conferma il nostro costante impegno. Dalla riunione del 19 gennaio sono stati confermati 220 milioni per il contrasto del rischio idrogeologico, 26,1 milioni per l’università, la ricerca e l’innovazione, 240 milioni per l’asse ferroviario Salerno - Reggio Calabria. Il governo Monti procede nel solco tracciato dall’esecutivo Berlusconi ma ci aspettiamo scelte più coraggiose, vogliamo che l’alta velocità arrivi in Calabria. Senza infrastrutture valide e trasporti, compresi i collegamenti aerei, ogni azione di crescita intrapresa da questa giunta non potrà essere veramente efficiente da poter rilanciare l’economia della nostra terra. Per questo il nostro controllo sull’operato del governo sarà costante”.  
   
   
OK CIPE PZ-FG; DE FILIPPO: CONFERMA IMPEGNO CHE DÀ FIDUCIA  
 
Potenza, 24 gennaio 2012 - “Con il varo del programma da 200 milioni per il potenziamento dell’asse ferroviario Potenza-foggia che consentirà l’aggancio della Basilicata all’alta velocità sulla tratta Napoli Bari, pure oggi finanziata con 790 milioni, arriva una conferma degli impegni presi dal Governo con la nostra regione”. E’ il commento del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, al provvedimento adottato questa mattina dal Cipe nell’ambito di interventi su reti ferroviarie e infrastrutturali. “L’impegno che oggi ottiene il via libera dal Cipe – continua De Filippo - è partito con le interlocuzioni con l’allora ministro Fitto e ha trovato una linea di continuità nel governo Monti con l’impegno del ministro per la Coesione Barca. Questi elementi non possono che rafforzare la fiducia con cui da sempre abbiamo deciso di intraprendere la strada del dialogo e che appare ancor più fruttuosa oggi con un Governo che mostra attenzione ai temi del Mezzogiorno e che dà costanza ai propri interventi: il rilancio del Mezzogiorno e della Basilicata – ha concluso De Filippo – non può essere questione di atti eroici e isolati, ma necessita di un’attenta programmazione e di una costante declinazione delle scelte fatte ”:  
   
   
MONTAGNA FVG: TONDO ILLUSTRA A SINDACI "VOUCHER" PER DISOCCUPATI  
 
 Amaro (Ud), 24 gennaio 2012 - Uno strumento semplice, veloce, innovativo per permettere ai Comuni della montagna del Friuli Venezia Giulia di affrontare il disagio sociale determinato dalla crisi, offrendo la possibilità ai disoccupati di rendersi utili alla comunità e ottenere in cambio un sostegno economico. Il presidente della Regione Renzo Tondo ha illustrato ieri ad Amaro (Udine), nella sede dell´Agemont, ai sindaci dei 104 Comuni montani, l´obiettivo dei "contributi per il sostegno all´utilizzo di prestazioni occasionali di tipo accessorio (voucher)", messi a punto dalla Regione con una dotazione complessiva di 2 milioni di euro nel 2012. Assieme a Tondo erano presenti all´incontro il vicepresidente e assessore alla Protezione civile Luca Ciriani, l´assessore al Lavoro Angela Brandi, che ha spiegato nel dettaglio il provvedimento, l´assessore alle Risorse rurali e forestali Claudio Violino, numerosi consiglieri regionali assieme a dirigenti e funzionari della direzione Lavoro della Regione che hanno potuto chiarire ai sindaci gli aspetti tecnici. "Da tempo gli amministratori della montagna - ha detto Tondo - mi avevano segnalato situazioni di difficoltà occupazionale e di emarginazione, con conseguenti preoccupazioni per la tenuta del tessuto sociale. Quella che offriamo non è certo una risposta globale, ne siamo consapevoli, ma pur tuttavia un importante segnale di attenzione, uno strumento che consente di incidere concretamente sul territorio". Per questa iniziativa sperimentale e innovativa, la Regione ha stanziato 1,7 milioni di euro per l´acquisto di "voucher" previsti da una norma nazionale con cui retribuire i disoccupati e altre persone in situazione di disagio, in cambio di prestazioni occasionali di tipo accessorio per lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzioni degli edifici, strade, parchi e monumenti. Altri 300 mila euro serviranno per l´acquisto delle attrezzature e per corsi di formazione, che si svolgeranno al Cesfam di Paluzza, con il concorso della Protezione civile e della direzione Risorse rurali e forestali della Regione. Numerosi sindaci e amministratori hanno sottolineato, nel corso dell´incontro all´Agemont, l´importanza del provvedimento, un´iniziativa "azzeccata e molto concreta". Il presidente Tondo ha anche assicurato che se i "voucher" per la montagna dovessero ottenere un successo, nuove risorse potrebbero essere reperite in sede di variazioni di bilancio nel corso dell´anno. Come ha rilevato l´assessore Angela Brandi, i "voucher" si affiancano ad altri strumenti largamente incoraggiati e sostenuti dall´Amministrazione regionale in questo periodo di crisi, come i Lavori socialmente utili (Lsu) ed i Lavori di pubblica utilità (Lpu). I Comuni montani, dopo aver stilato una graduatoria e individuato così i potenziali beneficiari, potranno presentare le domande entro il 15 febbraio al servizio Lavoro e Pari opportunità della direzione centrale Lavoro dell´Amministrazione regionale, che è a disposizione per qualsiasi chiarimento.  
   
   
FVG: PRESENTATO VADEMECUM PER L´OCCUPAZIONE  
 
Trieste, 24 gennaio 2012 - Un guida completa su tutti gli strumenti, regionali e statali, che i lavoratori e le imprese hanno a disposizione per orientarsi in tempo di crisi, dalla cassa integrazione ai lavori socialmente utili, dalla formazione alle pari opportunità. Si intitola "Le politiche del lavoro in Friuli Venezia Giulia", ed è un vero e proprio vademecum sugli interventi per l´occupazione messo a punto dall´Amministrazione regionale, con la collaborazione di tutta la "rete" dei soggetti che hanno competenza in materia, dall´Inps alle Province. La pubblicazione è stata presentata il 20 gennaio a Trieste in un incontro con la stampa dall´assessore regionale al Lavoro, Angela Brandi, assieme al direttore dell´Agenzia regionale del Lavoro, Domenico Tranquilli. "Gli strumenti e le soluzioni per affrontare i problemi del lavoro ci sono - ha detto l´assessore Brandi - ma non sarebbero di alcuna utilità se non fossero adeguatamente divulgati e conosciuti da chi potrebbe utilizzarli". Una prima edizione della guida era stata pubblicata un paio d´anni fa dalla Regione, ma conteneva soltanto le misure specificamente adottate per affrontare la crisi. Con l´esperienza, come ha rilevato il direttore dell´Agenzia Tranquilli, è maturata l´esigenza di disporre di uno strumento completo, che sintetizzi tutte le opportunità che il sistema pubblico offre, sia le misure statali che quelle regionali, sia quelle straordinarie che quelle ordinarie. La guida avrà una diffusione allargata (parti sociali, associazioni di categoria, datori e consulenti del lavoro, singoli lavoratori e persone in cerca di occupazione), ed è disponibile in forma cartacea ma anche consultabile sul sito internet istituzionale della Regione, con accesso direttamente dalla pagina frontale all´indirizzo www.Regione.fvg.it  Vi sarà un aggiornamento molto frequente della guida, ogni due mesi, soprattutto in vista delle profonde riforme del mercato del lavoro, del ripensamento dei meccanismi che lo regolano, che sono state annunciate dal Governo nazionale e che entreranno probabilmente in vigore già nel corso del 2012. Il vademecum è suddiviso in dieci capitoli, ciascuno dedicato a uno dei gruppi di azioni o progetti disponibili per favorire l´occupazione. In ogni sezione, con linguaggio semplice, sono illustrati i vari tipi di intervento, i potenziali beneficiari, i requisiti per accedervi. Per ogni singola azione, ed è questa una novità, è indicato il responsabile o i responsabili da contattare per chiarimenti e approfondimenti, con nome e cognome, indirizzo di posta elettronica, numero di telefono diretto (in alcuni casi anche il cellulare). E non solo dell´amministrazione regionale o dell´Agenzia del lavoro ma anche di tutta la "rete" di strutture pubbliche e di soggetti privati che sono in un modo o nell´altro coinvolti nella "rete" delle politiche del lavoro: Province, Inps, Italia Lavoro, Banche di credito cooperativo e così via. I dieci capitoli in cui è suddiviso il vademecum danno l´idea dell´ampiezza della gamma degli strumenti che la pubblica amministrazione è in grado di mettere in campo per il lavoro: sostegno al reddito, formazione, servizi per l´impiego pubblici e privati, agevolazioni per l´occupazione (due capitoli), tirocini e lavori socialmente utili e di pubblica utilità, progetti speciali del ministero del Lavoro, conciliazione e pari opportunità (due capitoli), contratti di solidarietà e responsabilità d´impresa, professioni, stati di crisi.  
   
   
MARCHE: RINNOVATO IL PROTOCOLLO A SOSTEGNO DEI LAVORATORI DI AZIENDE IN CRISI.PER ANTICIPARE I TEMPI DI EROGAZIONE DELLA CASSA INTEGRAZIONE.  
 
Ancona, 24 Gennaio 2012 - L´intesa per il sostegno ai lavoratori e alle imprese in crisi - gia` sottoscritta da Regione Marche, Banche, Organizzazioni sindacali e datori di lavoro il 31 marzo 2009- sara` rinnovata per un altro anno con le stesse condizioni, diritti, obblighi e parti firmatarie. Lo ha deciso ieri la giunta regionale approvando lo schema di rinnovo del protocollo che interessa purtroppo molti lavoratori marchigiani. ´Nonostante gli indicatori parlino di un lieve segnale di riduzione delle ore di cassa integrazione richieste, la crisi permane ´ ha spiegato l´assessore regionale al Lavoro-formazione, Marco Luchetti portando la deliberazione all´esame dei colleghi ´ e resta su un volume complessivo 5-6 volte superiore al numero di ore del 2007, ultimo anno prima della crisi. La situazione attuale determina un continuo ricorso da parte delle aziende marchigiane alla cassa integrazione nelle sue diverse forme e induce quindi a rinnovare questo documento di intesa, rivelatosi molto utile nella sua flessibilita`. Consente infatti a chi ha gia` problemi di non dover subire i ritardi dei tempi procedurali per l´erogazione delle indennita`. Anche se le procedure sono state snellite e velocizzate, tuttavia rimangono situazioni in cui si registrano ritardi. Per questo il sistema economico-sociale e creditizio ha risposto con grande disponibilita` e collaborazione alle finalita` di questo accordo: l´anticipo degli assegni di cassa integrazione dalle Banche ai lavoratori che ne hanno diritto, in attesa che siano definite le procedure dall´Inps e quindi la restituzione delle somme. Le Banche coinvolte ´ sottolinea Luchetti ´ hanno dimostrato un forte impegno per il sostegno ai lavoratori e alle imprese assicurando l´applicazione dell´accordo anche dopo la scadenza naturale.´ Nel protocollo sono previste le modalita` con le quali le banche anticiperanno l´assegno mensile ai lavoratori in cassa integrazione, che hanno diritto, secondo la stessa intesa, anche alla possibilita` di sospendere e posticipare i ratei dei mutui contratti. L´accordo, che sara` operativo non appena le parti che hanno condiviso la proposta avranno firmato il documento, scadra` il 31 dicembre prossimo ma potra` essere prorogabile automaticamente per altri 12 mesi.  
   
   
EQUITALIA, CAPPELLACCI E LA SPISA: AVVIATE AZIONI IMPORTANTI PER ALLEGGERIRE SISTEMA RISCOSSIONE  
 
 Cagliari, 24 Gennaio 2012 - "La Regione sta seguendo con la massima attenzione le problematiche delle imprese indebitate con Equitalia e, nel rispetto delle norme vigenti, sta portando avanti in modo deciso ogni azione che possa condurre, attraverso soluzioni condivise, a un alleggerimento del sistema di riscossione". È quanto affermato dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci e dal vice presidente e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, in merito alle proteste su Equitalia. "Attraverso il rifinanziamento per il 2012, stiamo dando seguito alla delibera di Giunta 23/3 del 12.5.2011 – sottolineano Cappellacci e La Spisa - che prevedeva interventi urgenti per le imprese e i contribuenti indebitati con Equitalia e ci sono già dei riscontri positivi su alcune misure, come la disposizione che in caso di dilazione del pagamento non si proceda a iscrizione ipotecaria salvo che il debitore non sia moroso per due rate consecutive, adottate dal Governo Monti proprio su indicazione del presidente della Regione Sardegna. Si sta lavorando ad una proposta di disegno di legge che modifichi l’articolo 9 dello Statuto in modo funzionale ad assicurare la riscossione dei tributi anche in forma compartecipata; è stata richiesta al Governo la dichiarazione dello stato di crisi ai sensi dell’articolo 2 della legge 99 del 2009; è stata richiesta al Governo la sospensione delle azioni esecutive in atto ai sensi dell’articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica 603 del 1972 e dell’articolo 51 comma secondo dello Statuto Speciale. Sono allo studio - concludono presidente e vice presidente - una serie di altre iniziative che possano restituire ossigeno alle imprese sarde attraverso un perfezionamento degli strumenti di accesso al credito già avviati dalla Giunta in questi anni".  
   
   
SPORTELLO STAGE – ACTL IL TIROCINIO? UN’ESPERIENZA FORMATIVA E DI ORIENTAMENTO PER IL 96% DEI TIROCINANTI  
 
Milano, 24 gennaio 2011 – “I dati confermano quanto noi da sempre sosteniamo, ovvero che lo stage non è un rapporto di lavoro ma un importante strumento di formazione e orientamento e svolge un compito fondamentale nell’accompagnare i giovani nel mondo del lavoro. Tuttavia troppo spesso viene dimenticata la vera natura dello stage. Il tirocinio è lo strumento che completa la formazione teorica acquisita dai giovani a scuola e in università”. Dichiara Marina Verderajme, Presidente di Actl – Sportello Stage. Il 96% dei giovani considera lo stage un’esperienza formativa. E’ quanto emerge dalle indagini realizzate su un campione di 352 giovani che hanno fatto uno stage nel nord-centro Italia da Sportello Stage – Actl che annualmente monitora l’andamento degli stage, Sportello Stage (da 13 anni ente promotore di stage) nel 2011 ha attivato 7284 sul territorio nazionale, di cui 4569 nel nord – Centro Italia (per centro Italia si intendono i dati rilevati fino a Firenze), di cui il 64% nel territorio milanese. In particolare la valutazione sullo stage risulta positiva per oltre l’80% dei giovani indipendentemente dall’esito occupazionale al termine dello stage. Il giudizio molto positivo sul tirocinio sembra derivare da un insieme di considerazioni soggettive e oggettive ed in particolare da due aspetti: acquisizione competenze trasversali e spendibilità. “E’ proprio su questi due aspetti che Sportello Stage – Actl organizza incontri di orientamento gratuiti rivolti ai giovani che si accingono ad iniziare o concludere uno stage presso aziende ed enti della città di Milano e provincia”. Dichiara Marina Verderajme Attraverso questi incontri, tenuti da orientatori professionisti, Sportello Stage intende preparare al meglio i giovani che vogliano intraprendere un percorso di stage, mostrando loro come comportarsi in azienda, quali sono i loro diritti/doveri e come saperlo valorizzarlo una volta concluso, oltre che offrire degli strumenti per la ricerca del lavoro al termine dello stage. Gli incontri si svolgono ogni venerdì del mese presso la sede di Actl Sportello Stage via G. Agnesi 3, a Milano. Per partecipare è necessario inviare il proprio cv all’indirizzo marco.Russo@actl.it  . Per informazioni: Tel 02-58430691  
   
   
LA GIUNTA DELLA CALABRIA HA NOMINATO LA COMMISSIONE PER LA SELEZIONE DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA DELLA SUA  
 
Catanzaro, 24 gennaio 2012 - La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Scopelliti. Su proposta del Presidente Scopelliti la Giunta ha deliberato la nomina del Commissione per la selezione dei componenti il Comitato di Sorveglianza della Sua (Stazione Unica Appaltante). Ne fatto parte Giovanni Montera, Mario De Stefano e Vincenzo Adamo. I tre neo commissari svolgeranno il loro compito a titolo gratuito. Su proposta dell’Assessore all’Ambiente Francesco Pugliano la Giunta ha preso atto del “Piano di assetto naturalistico delle riserve naturali regionali del lago di Tarsia e della foce del Crati”.  
   
   
GIORNATA DI STUDIO A LAMEZIA TERME SU “CALABRIA AL LAVORO. ISTRUZIONE E UNIVERSITÀ PER LO SVILUPPO ECONOMICO DELLA REGIONE”  
 
Catanzaro, 24 gennaio 2012 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha introdotto ieri la prima giornata di studio sul tema “Calabria al lavoro. Istruzione e università per lo sviluppo economico della regione”. L’iniziativa, organizzata dall’assessorato e coordinata dal presidente della Field Domenico Barile, si è conclusa con l’intervento dell´economista Paolo Savona. Una riunione, a porte chiuse, che si è svolta nella sede della Fondazione “Terina” di Lamezia Terme, durante la quale si sono susseguiti interventi e proposte per offrire elementi utili alle definizioni di possibili linee politiche regionali, partecipate e condivise dalla società regionale. L’assessore Caligiuri, che ha portato i saluti del Presidente Scopelliti, ha illustrato le ragioni di questo primo incontro, tendente ad un efficace utilizzo dei fondi europei in direzione della creazione di competenze professionali indispensabili per lo sviluppo della regione, incrociando la formazione scolastica ed universitaria con le esigenze delle imprese per realizzare lo sviluppo economico della Calabria. La relazione introduttiva è stata tenuta dal direttore del Centro studi di Unioncamere Domenico Mauriello che ha presentato in anteprima i risultati della nuova indagine “Excelsior” sulla domanda delle professioni da parte delle imprese. La giornata si è articolata in due sessioni: la prima su “Scuola e Lavoro”, coordinata dal direttore dell´Ufficio scolastico regionale Francesco Mercurio e la seconda su “Laurea e Lavoro”, coordinata dal direttore del Censis Giuseppe Roma. Sono intervenuti Gianfranco De Simone della Fondazione “Agnelli”, Gaetano Mercadante di Confcultura, Angelo Guerriero di Almadiploma, Giovanni Latorre Rettore dell´Università della Calabria, Francesco Ferrante di Almalaurea, Donatella Romeo direttrice di Unioncamere Calabria, Enzo Moi direttore Generale di “Area Science Park” e Antonino Zumbo pro-rettore dell´Università per Stranieri di Reggio Calabria. Dall´incontro sono emersi utili spunti per definire efficaci politiche regionali, con il contributo di esperti ed operatori regionali e nazionali. Il resoconto dei lavori verrà pubblicato dalla Fondazione Field che ha curato l´organizzazione dell’iniziativa.  
   
   
REGIONE LAZIO, OGGI GIORNATA DI PRESENTAZIONE SU NUOVO APPRENDISTATO  
 
Roma, 24 gennaio 2012 - Ad aprire i lavori la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. Interverranno Mariella Zezza, assessore regionale al Lavoro e alla Formazione, Michel Martone, viceministro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elena Ugolini, sottosegretario del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Giuseppe Roma, direttore generale del Censis e Cesare Fumagalli, segretario generale Confartigianato. Al centro dell’incontro le novità contenute nel “Testo Unico dell’Apprendistato” e nel “Regolamento regionale del Lazio” e le prime iniziative che la Regione Lazio sta mettendo in campo in materia di apprendistato. Roma, 22 gennaio 2012. Il nuovo apprendistato sarà al centro di una di una giornata di presentazione promossa dalla Regione Lazio, che si tiene oggi a partire dalle ore 10,00 presso l’Opificio, Spazio Contemporaneo, via dei Magazzini Generali 20/A.  
   
   
MAFIA: OGGI A PALAZZO MARINO DIBATTITO “IL FENOMENO MAFIOSO E LA LOTTA ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA SUL TERRITORIO MILANESE”  
 
 Milano, 24 gennaio 2012 - Abbiamo il dovere di conoscere, affrontare ed estirpare le mafie nel nostro Paese. Anche a Milano e in Lombardia è importante avere gli strumenti necessari per porre gli argini a un fenomeno terribile, come quello della presenza criminale. Di questo si parla, martedì 24 gennaio, alle ore 18, nella Sala Alessi di Palazzo Marino, durante il dibattito aperto al pubblico“Il fenomeno mafioso e la lotta alla criminalità organizzata sul territorio milanese”, moderato da Adriana Santacroce, giornalista di Telenova. Con lei, discuteranno il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, Marta Chiavari, autrice del libro “La Quinta Mafia” edito da Ponte alle Grazie e giornalista di La7, Mario Portanova, Giampiero Rossi, Franco Stefanoni, autori di “Mafia a Milano” edito da Melampo e gli esperti del Comitato antimafia nominato dal Sindaco e presieduto da Nando dalla Chiesa, Umberto Ambrosoli, Luca Beltrami Gadola, Maurizio Grigo e Giuliano Turone. Partendo dalle parole dei due libri e dalla nascita del Comitato antimafia del Comune al quale si aggiungerà la Commissione consiliare antimafia, gli ospiti vogliono lanciare un messaggio alla città: non possiamo nasconderci dietro a un’illusione. Le inchieste degli ultimi anni hanno dimostrato che le organizzazioni criminali sono presenti anche al Nord. Milano è pronta ad affrontare e a respingere ogni tentativo di infiltrazione mafiosa.  
   
   
IMMIGRAZIONE, CENTRO ANTI-DISCRIMINAZIONI AL VIA DOMANDE DI PARTECIPAZIONE  
 
Genova, 24 Gennaio 2012 - Avranno tempo fino al 16 febbraio le associazioni, i soggetti del terzo settore, e gli Enti locali per presentare la domandare alla Regione Liguria per la partecipazione al centro regionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni. Lo ha comunicato l´assessore regionale all´immigrazione, Enrico Vesco, rendendo noto i requisiti minimi e gli standard necessari a partecipare. "L´obiettivo – spiega Vesco – è quello di arrivare alla costituzione di un centro regionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni di genere, identità, nazionalità, religione in linea con tutti gli interventi attuati dalla Regione fino ad oggi". Le domande dovranno essere inviate al settore sicurezza, qualità del lavoro, immigrazione e emigrazione della Regione Liguria.  
   
   
PRIMO INCONTRO TRA REGIONI E MINISTERO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE  
 
Genova, 24 Gennaio 2012 - Si è svolto ieri a Roma il primo incontro ufficiale tra il Ministro dell´integrazione e della cooperazione internazionale, Andrea Riccardi, la coordinatrice nazionale della commissione Politiche Sociali, Lorena Rambaudi e una delegazione degli assessori regionali con deleghe sociali. L´incontro ha affrontato diverse tematiche che interessano il Ministero: famiglia, giovani, immigrazione e servizio civile. Gli assessori hanno chiesto al Ministro Riccardi di poter utilizzare metodi e sistemi di lavoro integrati tra Ministeri in modo da convogliare le risorse a disposizione in progetti coordinati. Per quanto riguarda le politiche per la famiglia, il Ministro ha condiviso le critiche degli assessori regionali sul piano della famiglia che risulta essere molto distante dalla possibile attuazione concreta e quanto espresso dagli assessori sugli obiettivi e l´ottimizzazione delle risorse. Sul tema dell´immigrazione, il Ministro Riccardi si è soffermato sulla recente emergenza in Nord Africa ma ha anche parlato di nuove generazioni di immigrati e di integrazione sociale sul nostro territorio nazionale. Sul servizio civile e sul blocco degli avvii dopo la recente sentenza del tribunale di Milano sul possesso della cittadinanza italiana quale requisito di selezione dei volontari, non sono però ancora trapelate le decisioni del Ministro che è al lavoro per risolvere la questione.  
   
   
FVG, PARI OPPORTUNITÀ: PALMISCIANO NUOVA CONSIGLIERA DI PARITÀ  
 
Trieste, 24 gennaio 2012 - In occasione della nomina della consigliera di Parità della Regione Friuli Venezia Giulia, l´assessore al Lavoro e Pari opportunità Angela Brandi ha incontrato Raffaella Palmisciano, che ha sostituito l´uscente Gina Fasan. Raffaella Palmisciano, nata a Tripoli nel 1964, è da anni impegnata nelle tematiche relative al mercato del lavoro e del riconoscimento delle pari opportunità. E´ componente nazionale del Comitato Unico di Garanzia presso la Direzione Generale Inps di Roma e della Commissione regionale pari opportunità tra uomo e donna presso la Regione Friuli Venezia Giulia, nonché della commissione pari opportunità della Provincia di Udine. E´ altresì segretario generale del sindacato Fialp Cisal-friuli Venezia Giulia - Pubblico Impiego. "La Consigliera di Parità è una figura istituzionale con compiti molto importanti - sottolinea l´Assessore Brandi -, primo fra tutti il controllo del rispetto della normativa antidiscriminatoria nell´ambito del lavoro". "Questa nomina - continua l´assessore - rappresenta la continuità di una collaborazione già ben avviata in passato, che ha portato ad una maggiore sensibilizzazione sul tema delle pari opportunità nei campi dell´azione amministrativa e politica". "Uno dei miei primi impegni - dichiara la nuova Consigliera, Raffaella Palmisciano - sarà quello di pubblicare e diffondere un testo dedicato alla "Guida per la conciliazione in azienda", traendo spunto da un progetto già elaborato dalla Commissione pari opportunità della provincia di Udine, con l´obbiettivo di rafforzare gli elementi di conoscenza presenti nella legge 53/2000, che regola la materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità". "Questo progetto - concludo Pamisciano e Brandi - persegue l´obiettivo di diffondere a tutte le parti datoriali e sindacali la tematica della conciliazione dei tempi, che è un argomento di importanza prioritaria, soprattutto in questa difficile fase di crisi economica nella quale la donna non deve essere ulteriormente discriminata".  
   
   
FVG, FAMIGLIA: NUOVI FONDI PER RIDURRE COSTI ENERGIA ELETTRICA  
 
Amaro, 24 gennaio 2012- Dal 13 febbraio al 13 aprile i titolari di "Carta famiglia" potranno presentare domanda per accedere ai fondi che la Regione mette a disposizione per la riduzione del costo dell´energia elettrica. Su proposta dell´assessore all´Istruzione, Università, Ricerca, Famiglia, Cooperazione ed associazionismo, Roberto Molinaro, lo ha stabilito ieri la Giunta regionale, approvando l´erogazione di 10.860.500 di euro ai Comuni, o agli enti gestori del Servizio sociale dei Comuni, che si faranno carico delle funzioni amministrative connesse all´attivazione di questo beneficio regionale. "In tal modo abbiamo attivato, anche per il 2011, un provvedimento adottato nei tre anni precedenti con l´obiettivo di abbattere il carico di spesa sostenuto dalle famiglie per la fornitura dell´energia elettrica" spiega l´assessore Molinaro. Il contributo verrà dato sulla base delle fatture emesse dall´1 gennaio al 31 dicembre 2011, in misura differenziata a seconda dello scaglione di consumo di appartenenza del beneficiario, della condizione economica del nucleo familiare e dei figli a carico. Gli scaglioni di consumo previsti sono 4 e vanno dai 600 ai 1.500 euro, mentre per quanto riguarda gli altri due parametri è stato stabilito che il reddito I.s.e.e. Del nucleo familiare non sia superiore ai 30 mila euro e l´intensità del beneficio vada da un minimo di 200 euro (famiglie con un figlio e basso scaglione di consumo) ad un massimo di 720 euro (famiglie con 3 o più figli e scaglione di consumo alto). "La raccolta delle domande, la loro istruttoria, il relativo inserimento nel sistema informatico e l´erogazione dei contributi saranno di competenza dei Comuni e degli enti gestori del Servizio sociale dei medesimi", ricorda l´assessore, sottolineando che, per meglio andare incontro alle esigenze delle famiglie, gli importi da erogare saranno individuati tendendo conto, oltre che delle risorse disponibili, delle domande presentate ed ammesse a finanziamento.  
   
   
ILLUSTRATI IN CALABRIA TRE NUOVI BANDI A FAVORE DI FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ  
 
Catanzaro, 24 gennaio 2012 - L’assessore regionale al Lavoro e alle Politiche sociale Francescantonio Stillitani ha illustrato, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta ieri nella sede del Dipartimento, tre nuovi bandi per la realizzazione di servizi domiciliari a favore dei nuclei familiari in difficoltà. I bandi, che rientrano all’interno del Piano Famiglia, riguardano il sostegno agli enti iscritti nell’albo regionale delle associazioni familiari di mutuo aiuto, il servizio di preparazione pasti e consegna a domicilio e l’educativa familiare domiciliare. All’incontro con la stampa erano presenti anche il dirigente generale del dipartimento Bruno Calvetta e i dirigenti del settore Politiche sociali Giuseppe Nardi e Alessandra Celi. “I tre avvisi pubblici, presentati questa mattina – ha dichiarato l’assessore Stillitani – puntano al sostegno di quelle famiglie che vivono in condizioni di vita estremamente disagiate, nel riconoscimento della centralità della famiglia come istituzione di bene comune socialmente rilevante. Il Piano Famiglia elaborato – ha aggiunto Stillitani – è fondamentale ed estremamente urgente, per far fronte alle numerose istanze e segnalazioni che ogni giorno pervengono al settore Politiche sociali. Richieste – ha sottolineato - che fanno emergere una situazione di grave disagio sociale che investe centinaia di famiglie calabresi oppresse da condizioni di vita estremamente precarie, dovute a problemi socio-ambientali, economici, psicologici, per carenza di cure sanitarie e per uno stato di povertà estrema che ha messo in ginocchio diversi nuclei familiari sparsi su tutto il territorio regionale”. Con il bando rivolto alle organizzazioni iscritte nell’albo regionale delle associazioni familiari sono finanziabili specifici progetti per attività di cura, custodia e assistenza, realizzate mediante forme di auto mutuo aiuto tra le famiglie al cui interno sono presenti soggetti affetti da particolari patologie, o in condizioni di handicap grave specie se a tali condizioni cliniche si associano difficoltà economiche, ambientali, ed emarginazione sociale delle famiglie stesse. L’iniziativa si prefigge di rimuovere le cause economiche, psicologiche, culturali, ambientali e sociali che provocano l’insorgenza di situazioni di bisogno e di esclusione sociale; prevenire gli interventi di istituzionalizzazione privilegiando azioni che consentano la permanenza delle persone affette da malattie, o disabili, nel proprio ambiente familiare e sociale e il mantenimento della propria rete di relazioni; favorire lo sviluppo delle reti di solidarietà locale (solidarietà “corta” o “di vicinato”) al fine di fornire risposte sempre più articolate e differenziate in rapporto alla specificità delle esigenze e dei bisogni individuali; stimolare e recuperare l’autodeterminazione delle persone e delle famiglie, superando interventi assistenzialistici. Le risorse finanziarie sono di 150 mila euro. L’importo per ogni singolo progetto non potrà superare i 20 mila euro. “La valorizzazione e il sostegno di queste associazioni – ha detto Stillitani - è un atto doveroso nei confronti di organizzazioni senza fine di lucro che operano con fini esclusivi di solidarietà sociale, spesso autonomamente e con scarse o scarsissime risorse”. La finalità dell’avviso per il sostegno alimentare a famiglie in difficoltà e quella di attivare un servizio di preparazione ed erogazione di pasti a soggetti e famiglie che vivono situazioni di disagio economico e sociale per favorire l’autonomia, la vita di relazione, l’indipendenza e la permanenza nella propria abitazione di persone sole con problemi di salute, anziani e portatori di handicap. La durata del progetto è di 18 mesi. Possono partecipare al presente bando le cooperative sociali, le associazioni di volontariato, gli enti ecclesiastici e tutti i soggetti no profit. Ogni soggetto potrà presentare esclusivamente una proposta progettuale. Le risorse finanziarie disponibili e importo fornitura del servizio. La dotazione finanziaria disponibile è di € 500 mila euro. L’importo massimo finanziabile per ogni singola proposta progettuale è di 50 mila euro. “Con questo bando – ha spiegato l’assessore Stillitani - puntiamo al sostegno dei servizi mensa già esistenti, gestiti prevalentemente da organizzazioni di volontariato vicine alla Chiesa, con l’obiettivo di incrementarne i servizi considerato che sono sempre di più le persone che si rivolgono a queste organizzazioni per avere anche un solo pasto al giorno”. Il servizio regionale di educativa familiare domiciliare nasce dalla necessità di prevenire e contrastare il fenomeno dell’istituzionalizzazione, supportare e valorizzare nuclei familiari disgregati con presenza di minori, creare un collegamento tra le diverse strutture operanti sul territorio (Tribunale per i minori, consultori, neuropsichiatrie infantili, ecc), stimolare il processo di crescita sociale dei minori e delle loro famiglie. Il progetto si configura come azione sperimentale su due ambiti provinciali dove insiste una forte caratterizzazione di situazioni critiche temporanee o strutturate che incrinano le condizioni dei nuclei familiari compromettendo il benessere psico-fisico dei bambini. L’intervento si rivolge a bambini da 0 a 12 anni in nuclei familiari residenti in Calabria, in condizioni di disagio socio-ambientale, segnalati dal Tribunale per i minori, dai servizi sociali territoriali, comunali e da altre istituzioni e viene effettuato o nel domicilio o presso un alloggio a disposizione di una famiglia con l’ausilio della figura dell’Educatore Familiare. Le attività previste avranno la durata complessiva di 12 mesi. Il progetto sperimentale di educativa familiare domiciliare, sarà gestito dalla fondazione in house “Calabria Etica”, presieduta da Pasqualino Ruperto, che sta procedendo all’acquisizione di personale altamente qualificato in materia, attraverso la pubblicazione di un bando che punta al reperimento di otto educatori professionisti da reperire tra i giovani disoccupati calabresi, che possano garantire assistenza ai minori che altrimenti dovrebbero essere istituzionalizzati. “È volontà dell’assessorato regionale alle politiche sociali – ha affermato Stillitani – attraverso questo bando riuscire a ridurre non solo i costi, ma anche i tempi della permanenza dei minori presso le strutture, permanenza che spesso si protrae per diversi anni. Pertanto, la logica di questo progetto è di riuscire a mantenere il più possibile i minori a casa”.  
   
   
A FEBBRAIO PARTE LA SPERIMENTAZIONE DEGLI “ASILI DOMICILIARI” SARANNO REALIZZATI A BRINDISI DI MONTAGNA, MIGLIONICO E CASTRONUOVO DI S. A. DE FILIPPO: “PUNTIAMO A CURA DELL’INFANZIA E REINSERIMENTO AL LAVORO DELLE DONNE DOPO LA MATERNITÀ”  
 
 Potenza, 24 gennaio 2012 - Partirà il prossimo mese la sperimentazione degli “asili domiciliari”, ossia un servizio di assistenza a un massimo di 5 bambini, con orario flessibile, fornito presso un domicilio familiare da una mamma, coadiuvata da un operatore specializzato. L’iniziativa, che è stata presentata agli operatori lo scorso 5 dicembre nel corso di un convegno organizzato dalla regione, è ora nella fase di individuazione delle famiglie che saranno coinvolte in questa prima fase del progetto. I primi “asili domiciliari” che serviranno ad una sperimentazione che avrà la durata di 2/3 mesi, saranno realizzati a Brindisi di Montagna, Miglionico e Castronuovo di S.a. E da questa esperienza si partirà per valutare la realizzazione di un nuovo servizio da estendere su tutto il territorio. L’iniziativa, realizzata dall’Ufficio programmazione della Presidenza della Giunta Regionale rientra negli interventi programmati nel quadro dell’Intesa sui criteri di ripartizione delle risorse, le finalità, le modalità attuative, nonché il monitoraggio del sistema degli interventi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e per migliorare i servizi di cura per bambini da 0 a 3 anni. L’obiettivo è quello di offrire un servizio innovativo per la prima infanzia, pensato “su misura”, che tenga insieme la dimensione della "socialità" (la possibilità di stabilire relazioni significative con coetanei) e la dimensione della “domiciliarità”, ovvero la connotazione dell’esperienza come molto vicina a quella della vita familiare, in uno spazio e all’interno di un sistema di relazioni che si rifanno direttamente alla vita familiare. L servizio è nato nell’Europa settentrionale, dove è chiamato “Tagesmutter” - mamme di giorno - e negli ultimi anni si sta diffondendo anche nel nostro Paese. La mamma-educatrice che apre un asilo nido in famiglia nella propria abitazione sta diventando una figura professionale di rilievo, in grado di sopperire alle croniche mancanze dell´assistenza infantile pubblica. L’asilo in famiglia garantisce un’elevata personalizzazione del servizio e la massima flessibilità negli orari, caratteristiche che rispondono alle esigenze dei genitori moderni e non sempre sono soddisfatte in un asilo classico, che ha generalmente orari rigidi e chiude anche per lunghi periodi durante le festività. Il nido famigliare trova quindi un favore crescente, in modo particolare tra le mamme che lavorano e quelle che cercano un’occupazione alternativa, che permette anche di passare molto tempo con il proprio figlio. “Uno dei principali indicatori di civiltà di una comunità - commenta il Presidente della Regione Vito De Filippo – è la cura che rivolge ai propri bambini. E un altro, mi sento di dire, è la capacità di realizzare concretamente le pari opportunità uomo donna. Questo intervento – spiega – persegue entrambi gli obiettivi favorendo il ritorno al lavoro delle donne dopo la maternità che è un valore sia sociale che economico: la nostra società non può fare a meno di risorse quali quelle rappresentate dal potenziale lavorativo delle donne”.  
   
   
PARI OPPORTUNITA´: OCCORRE CAMBIAMENTO CULTURALE SI VALUTA IPOTESI DI INTRODURRE DOPPIA PREFERENZA DI GENERE  
 
 Pescara, 24 gennaio 2012 - "La donna, oltre ad essere manager di un´economia familiare, troppo spesso con esigue risorse, ed ove creatività ed organizzazione diventano aspetti fondamentali per far quadrare il bilancio a fine mese, può e deve essere presente dove vengono prese le decisioni. Le donne devono essere maggiormente rappresentate". Lo ha scritto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, nel messaggio inviato al convegno organizzato dalla Commissione regionale Pari Opportunità "Esserci dove vengono prese le decisioni", in corso di svolgimento alla Facoltà di Economia di Pescara. A fare gli onori di casa nell´aula "Federico Caffè", il presidente della Cpo, Manuela Villacroce, ed il vice presidente, Annarita Frullini. "Ho preso atto della richiesta della consigliera di parità della Regione di modificare la legge elettorale regionale con l´introduzione della doppia preferenza di genere e ne valuto gli effetti sicuramente positivi - ha proseguito Chiodi nel suo indirizzo di saluto -. Non a caso la normativa, voluta fortemente a livello nazionale dal Ministro Carfagna e forte del parere favorevole del Consiglio dei Ministri, ora è all´esame della Camera. Intanto, - ha aggiunto Chiodi - è stata già introdotta nelle legge elettorale della Campania e questo ha portato il numero dei consiglieri regionali donna da due a quattordici. Ritengo questo un buon risultato per un cammino di parità". Dal canto suo l´assessore alle Pari Opportunità, Federica Carpineta, ha ricordato come "in Abruzzo ci siano autorevoli esempi di donne che occupano ruoli di vertice nei vari settori dell´economia a differenza di quanto accade in politica e nelle istituzioni dove, invece, rappresentano un´eccezione. Eppure nella nostra regione, - sottolinea l´assessore Carpineta - la percentuale di donne che frequentano l´Università e che riesce a completare brillantemente il proprio corso di studi è decisamente superiore a quella degli uomini e questo non solo nelle materie umanistiche ma anche in quelle scientifico-economiche. Purtroppo, a questo eccellente capitale di talenti non viene permesso di esprimere appieno le proprie potenzialità. A mio avviso, - ha sostenuto Carpineta - andrebbe modificato il mondo di pensare la donna. Come Regione - ha spiegato l´assessore - stiamo cercando di porre in essere delle politiche che sostengano un cammino di cambiamento culturale senza, ovviamente, dimenticare il fondamentale ruolo della donna all´interno della famiglia". Riguardo alle cosiddette "quote rosa", l´assessore ha, poi, sostenuto che "anche se da un lato possano apparire discriminatorie, al momento rappresentano l´unico strumento per aprire davvero le porte di quelle stanze che troppo spesso sono chiuse per le donne". Infine, l´assessore ha ricordato la Risoluzione europea sul corretto utilizzo dell´immagine della donna nel marketing e nella pubblicità che il Consiglio regionale dell´Abruzzo è stato il primo in Italia a recepire facendo da battistrada per altre Regioni e per molte amministrazioni comunali.