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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 28 Febbraio 2012 |
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LA SOSTENIBILITÀ DELLA PESCA È IN PERICOLO
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Un team internazionale di scienziati ha scoperto che gli effetti delle pesca del tonno e di specie simili a partire dall´inizio degli anni 1960 ha portato a un declino in queste popolazioni ittiche di circa il 60%. Lo studio, presentato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, è stato in parte finanziato dal progetto Metaoceans ("Elucidating the structure and functioning of marine ecosystems through synthesis and comparative results"), che ha ricevuto una borsa Marie Curie per la formazione iniziale per la ricerca (Est) del valore di 2,23 milioni di euro nell´ambito del Sesto programma quadro (6° Pq) dell´Ue. I risultati hanno messo gli scienziati in allarme, sottolineando che diverse specie di pesci sono state sfruttate eccessivamente e in particolare che la maggior parte delle specie di tonno sono state sfruttate fino ai limiti della sostenibilità. Ricercatori provenienti da Canada, Italia, Regno Unito e Spagna hanno determinato che il tonno delle acque fredde è la specie maggiormente colpita dallo sfruttamento, i dati mostrano infatti che il loro numero si è ridotto dell´80%. I tonni pinne azzurre dell´Atlantico e i pinne azzurre del sud fanno parte di questo gruppo, che è noto per le grandi dimensioni, la longevità e il suo significativo valore economico. Anche un´altra specie, lo sgombro, ha risentito degli effetti dello sfruttamento. Anche se è più piccolo e vive meno a lungo, lo sgombro fa parte di una preoccupante tendenza in aumento. I risultati dello studio suggeriscono che la pesca non conosce confini: piccole o grandi, tutte le specie sono a rischio. "I risultati di questo studio, che si basano su una raccolta di stime più precise, mostrano una situazione globale delle popolazioni di tonno che si discosta da interpretazioni precedenti più cupe," spiega l´autrice principale María José Juan-jordá dell´Università di A Coruña in Spagna. Uno studio precedente, pubblicato su Nature nel 2003, aveva riscontrato che i numeri di pesci pelagici, come il tonno, erano diminuiti del 90% nel corso del secolo scorso. La Juan-jordá, una dottoranda, dice che "ci sono preoccupanti fattori di cui le organizzazioni regionali per la pesca dovrebbero tener conto per assicurare un futuro sostenibile in queste zone di pesca". Gli autori dello studio osservano che la gestione delle popolazioni di tonno può essere una soluzione applicabile. Il ricercatore dell´Università di Simon Fraser (Canada), Nicholas Dulvy, uno degli autori dello studio, aggiunge: "... Per alcune specie, la gestione della pesca ha bisogno di aiuto. Quelle con il più alto valore economico sono le più sfruttate. Ci sono chiaramente ancora persone che traggono vantaggi economici dalla pesca illegale del tonno pinne azzurre, un caso nel quale il commercio internazionale va al di là dei regolamenti della pesca, che sono di solito efficaci." La Juan-jordá dice: "Le organizzazione di gestione della pesca non devono usare le loro risorse solo per gestire specie di grande valore, come i grandi tonni, ma anche per le specie che hanno un valore economico più basso, che sono importanti perché sono una notevole fonte di proteine per molti paesi in via di sviluppo." I risultati suggeriscono che aumentare la pesca potrebbe continuare a essere rischioso e che tutte le attività di pesca globali devono essere seguite con grande attenzione visto che la domanda continua a crescere. "Tutti devono quindi concentrarsi adesso sulla creazione di un vero futuro per queste popolazioni e per le zone di pesca che dipendono da esse," commenta il co-autore, Iago Mosqueira, uno scienziato della pesca del Centro comune di ricerca della Commissione europea a Ispra, in Italia. Commentando quello che deve essere fatto per assicurare la sostenibilità delle specie, il co-autore, professor Juan Freire dell´Università A Coruña, dice: "Sono necessari un impegno serio e azioni efficaci per ridurre la pesca eccessiva in tutto il mondo, per ripristinare le popolazioni eccessivamente sfruttate e regolare il commercio che le mette a rischio. Solo allora possiamo garantire maggiori quantità, profitti economici stabili e ridurre il nostro impatto sugli ecosistemi marini." Per maggiori informazioni, visitare: Centro comune di ricerca (Jrc): http://ec.Europa.eu/dgs/jrc/index.cfm Pnas: http://www.Pnas.org/ |
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AGRICOLTURA: LA COMMISSIONE EUROPEA INVITA LA FRANCIA A RISPETTARE LE NORME COMUNITARIE IN MATERIA DI COMMERCIALIZZAZIONE DI ACQUAVITI DI VINO E DISTILLATI
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Bruxelles - La Commissione europea ha formalmente invitato la Francia di modificare le norme sulla produzione e la commercializzazione di alcuni prodotti ottenuti dalla distillazione di fecce e le vinacce. In effetti, questo caso riguarda l´autorizzazione concessa dalle autorità francesi, ha approvato distillatori per produrre, in via sperimentale, spiriti delle acque di distillati di vino e di vino ottenuta dalla distillazione dei sottoprodotti del vino ( vinacce e delle fecce), per la commercializzazione sotto i nomi "spiriti delle acque di vino" e "distillati di vino." Accettando commercio con una denominazione fa riferimento al vino, mentre le materie prime utilizzate nella loro produzione sono sottoprodotti della vinificazione, la Commissione ritiene che la Francia non adempia ai suoi obblighi ai sensi del regolamento (Ce) n 110/2008 relativo alla definizione, alla designazione, alla presentazione, all´etichettatura e alla protezione delle indicazioni geografiche delle bevande spiritose. Dopo l´invio alla Commissione una lettera di messa in mora, le autorità francesi si sono impegnate a porre fine alla pratica dei prodotti ottenuti da vinacce, ma hanno mantenuto a quelli ottenuti dalle fecce. La Commissione ha pertanto deciso di inviare un parere motivato (seconda fase della procedura d´infrazione), alle autorità francesi in cui si cerca di cambiare le regole in questione. In mancanza di conformità entro due mesi, la Commissione può adire la Corte di giustizia dell´Unione europea. Pratica in contrasto con le norme dell´Unione oggetto del presente procedimento ha avuto un impatto economico per i produttori in aree di spiriti dell´acqua di distillati di vino e di vino, così come del vino che tradizionalmente questi prodotti in altri Stati membri, che hanno perso quote di mercato significative. Infatti, l´uso di una materia prima ottenuta ad un prezzo simbolico (come sottoprodotto) ha conferito un vantaggio competitivo nella commercializzazione dei prodotti in questione (spiriti dell´acqua di distillati di vino e di vino), rispetto ai distillatori di altri Stati membri che utilizzano vino in conformità con le disposizioni comunitarie in vigore. |
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“NUOVA PAC, TRA INSIDIE E OPPORTUNITÀ” E’ IL TITOLO DEL CONVEGNO PROMOSSO DALLA CIA EMILIA ROMAGNA DOMANI, 28 FEBBRAIO, A CESENA |
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Bologna - Le insidie - ma anche le numerose opportunità - offerte dalla nuova Pac, Politica agricola comunitaria, in un convegno promosso dalla Cia Emilia Romagna il 28 febbraio a Cesena. L’iniziativa, che si terrà alle ore 16,00 presso la Sala Verde del Centro Fiera , sarà presentata dal presidente della Confederazione emiliano romagnola, Antonio Dosi a cui seguiranno gli interventi di Mauro Vicini (responsabile Politiche economiche di impresa Cia), e Fabrizio Prudente (tecnico della Cia Forlì) che spiegheranno nel dettaglio le principali misure previste dalla Pac e che andranno a determinare le nuove scelte imprenditoriali degli agricoltori. Interverrà quindi Tiberio Rabboni, assessore all’Agricoltura Regione Emilia Romagna che descriverà le strategie della regione mentre le conclusioni sono affidate a Giuseppe Politi, presidente Cia nazionale. |
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PSR: OK DA UE A MIGLIORIE TOSCANA: PIÙ SOLDI IN ANTICIPO E SEMPLIFICAZIONE
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Firenze – Programma di Sviluppo Rurale: buone nuove per gli agricoltori della Toscana. La Commissione Europea ha infatti approvato le modifiche proposte dalla Toscana all’ultima versione del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 e relativi allegati. Le modifiche apportate permetteranno agli agricoltori di usufruire di una serie di semplificazioni e di vantaggi. Ecco quali sono: Incremento al 50% della percentuale richiedibile a titolo di “anticipo” per le misure a investimento, invece del 20% precedentemente concesso. Semplificazioni e integrazioni per permettere l’adesione dei giovani alle misure per l’imprenditorialità giovanile, attraverso l’utilizzo del “pacchetto giovani”. Il “pacchetto giovani”, per il quale sono disponibili in agricoltura circa 30 milioni di euro, assicura la possibilità di accesso congiunto ad un insieme di misure finalizzate alla creazione e allo sviluppo dell’impresa agricola. In questo modo si consente al giovane imprenditore una strategia di azione complessiva per lo sviluppo della sua impresa attraverso il ricorso a differenti tipologie di interventi finanziati dal Psr. Una nuova redazione della scheda della Sottomisura 321.D) ‘Reti tecnologiche di informazione e comunicazione (Tic)’, con la ridefinizione delle modalità di sostegno che la Regione Toscana ha adottato per la diffusione delle tecnologie di informazione e comunicazione nelle aree rurali a forte marginalizzazione. La somma stanziata è di 6 milioni e 700 mila euro. Sulla misura 121 ‘Ammodernamento delle aziende agricole’ è stata introdotta una semplificazione per applicare il tasso di contribuzione maggiorato per gli investimenti che ricadono in zone montane, mentre nell’azione 214b.2 ‘Conservazione delle risorse genetiche vegetali per la salvaguardia della biodiversità’, è stato individuato un unico beneficiario che provvede direttamente a tutti gli adempimenti tecnico amministrativi relativi alla conservazione delle varietà vegetali in pericolo di estinzione. Soddisfatto l’assessore regionale all’agricoltura, Gianni Salvadori: “Quella che viene da Bruxelles – sottolinea – stavolta è davvero una buona notizia. Vuol dire che la Commissione ha apprezzato e condiviso la linea d’azione della Regione Toscana, che ha scelto di privilegiare gli investimenti, ha puntato sui giovani e sul sostegno alle aziende, aumentando al 50% la percentuale di anticipo che si può ottenere. Sono interventi significativi – rimarca Salvadori – che in un periodo di crisi e di scarsità di credito per le aziende significano ‘soldi veri’ da ottenere e da spendere per investire. Importanti sono anche le altre misure, come quella che punta a diffondere le tecnologie internet nelle zone più marginali, con quasi 7 milioni di euro di dote, quelle che servono a semplificare la vita alle aziende che si impegnano alla conservazione della biodiversità e quelle – conclude – che servono a semplificare l’accesso ad un tasso di contribuzione maggiorato per le aziende che operano in aree montane.” |
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AGRICOLTURA, 1,3 MLN PER PRODUZIONI DOP, IGP, BIO PRONTO NUOVO BANDO DEDICATO A PROMOZIONE NOSTRI PRODOTTI LA LOMBARDIA TUTELA LA QUALITÀ REGIONALE CONTRO CONTRAFFAZIONE |
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Milano - La Regione Lombardia stanzia 1,3 milioni di euro per promuovere le produzioni a marchio Dop e Igp, i vini a denominazione di origine controllata e i prodotti biologici. Sarà questo l´importo del bando 2012 sulla misura 133 del Programma di Sviluppo Rurale, che finanzia le attività di informazione e promozione dei prodotti agroalimentari di qualità. A partire dal 1 marzo, giorno di pubblicazione del bando sul Burl, e fino al 12 aprile, i Consorzi di tutela delle produzioni Dop/igp e dei vini a denominazione Dogc e Doc, e le associazioni di produttori biologici potranno presentare domanda e ottenere il cofinanziamento regionale, fino a un massimo di 100.000 euro, per le loro iniziative promozionali e pubblicitarie. "Con un patrimonio di oltre 300 prodotti agroalimentari di qualità - ha dichiarato l´assessore all´Agricoltura Giulio De Capitani - la competitività delle aziende agricole lombarde e la tutela delle nostre produzioni dalla concorrenza dei mercati sempre più aggressivi delle contraffazioni e dei similari passano necessariamente attraverso una costante attività di promozione. In questa stessa direzione, con la modifica alla legge 31, Testo unico agricoltura, abbiamo introdotto la possibilità per le aziende agricole di dotarsi di un´etichettatura facoltativa non equivocabile che, accanto a quella già obbligatoria per alcuni alimenti, precisi ancora di più l´origine e le caratteristiche organolettiche delle nostre produzioni". I dettagli del Bando sono consultabili sul sito della Direzione generale Agricoltura ( www.Agricoltura.regione.lombardia.it ) e sul Burl a partire da giovedì 1 marzo. |
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AGRICOLTURA. IPOTESI DI COLLABORAZIONE TRA VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA
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Venezia - Le ipotesi di collaborazione tra il Friuli Venezia Giulia e l’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura sono state al centro dell’incontro del 23 febbraio tra l’assessore regionale Claudio Violino e il collega del Veneto Franco Manzato. E’ stato un primo confronto su queste tematiche, al quale era presente anche il direttore generale di Avepa. L’obiettivo dell’iniziativa è migliorare il servizio offerto al sistema agricolo e alle imprese del settore, garantendo efficienza e rapidità con un contenimento dei costi. A questo proposito verranno approfondite alcune ipotesi organizzative a livello tecnico, per testare le possibili economie di scala praticabili. “Avepa rappresenta un agenzia esemplare in Italia – ha affermato Manzato – che opera con un meccanismo ben ponderato che garantisce efficienza e rapidità ai pagamenti dei premi che spettano agli imprenditori agricoli. L’incontro con il Friuli Venezia Giulia è un’occasione per ampliare questa esperienza positiva anche in un territorio regionale che condivide con noi attività affini e comuni obiettivi strategici rispetto alle esigenze del mondo agricolo”. “Stiamo valutando tutte le possibili strade per cercare di garantire la rapidità dei pagamenti agli agricoltori – ha commentato l’assessore Violino – e l’incontro con l’assessore Manzato si inserisce proprio in questo quadro. Credo che approfondire la conoscenza di realtà vicine e simili alla nostra come quella del Veneto possa riuscire a individuare il migliore percorso possibile alla nostra Regione in questo campo”. |
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PUBBLICATA LA “GRADUATORIA SPECIALE” DELLA MISURA 121
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L´assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha comunicato il 23 febbraio l’avvenuta pubblicazione della “graduatoria speciale” della misura “121” del Psr. "Sono molto soddisfatto – ha detto Trematerra - di potere constatare come, a meno di un anno dalla fine del bando, scaduto il ventuno marzo dell’anno scorso, siamo già in grado di dare concrete risposte a tutti gli imprenditori che da anni aspettavano una reale opportunità per gli investimenti nelle loro aziende. Insieme alla misura “123”, siamo oggi nelle condizioni di garantire un costante e corretto apporto di finanza pubblica alle dinamiche di sviluppo di settore che, associate al fondo di garanzia per il credito attivato presso Fincalabra per garantire anche il giusto cofinanziamento, sicuramente porterà ad un accrescimento del livello competitivo delle nostre aziende”. Trematerra ha continuato assicurando l’impegno a “quanti, in questa fase, non hanno avuto accesso alle risorse, poiché il Dipartimento è attivo con le sue strutture a valutare modalità e sistemi affinchè ogni impresa meritevole possa trovare soddisfazione alle legittime aspettative d’ investimento. Questo, naturalmente, sempre nell´alveo della massima trasparenza ed oggettività delle procedure, nel rispetto del solco oramai tracciato dall’amministrazione Scopelliti che vuole procedure e metodi valutativi oggettivi ed uguali per tutti. La vera sfida che abbiamo di fronte è quella della trasparenza, dell´innovazione e della reciproca credibilità. In questo mi sento di dire che oggi la Calabria è cresciuta. Registro, altresì, un’ aria positiva e collaborativa con tutto il mondo della ruralità e con quello delle professioni e registro anche una univocità di intenti nel tendere, insieme, verso una agricoltura migliore e più competitiva". Nella graduatoria speciale sono state finanziate sessantacinque imprese, tutte con spesa già pronta per la rendicontazione finale; insomma si tratta di una promessa mantenuta rispetto agli impegni assunti al momento dell’emanazione del bando, allorché si disse che si sarebbero tutelati gli investimenti compiuti”. L’assessore ha assicurato che anche la pubblicazione della graduatoria definitiva relativa alla misura “121” ordinaria, avverrà in tempi brevi. |
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L’AGROALIMENTARE ITALIANO PROGRAMMA IL SUO FUTURO A CIBUS 2012 |
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Parma – Mentre tutti i settori manifatturieri cercano faticosamente di recuperare l’export del 2008, l’industria alimentare italiana cresce ancora: + 10,3% nel 2011 su un + 10,5% del 2010, venendo da un triennio di crescita sempre a doppia cifra, e si posiziona sui 4 miliardi, ovvero del + 20% al di sopra dell’ultimo anno prima della grande recessione (dati Federalimentare). Un crescita che si sta confermando anche a gennaio e sembra senza soluzione di continuità. Questo sviluppo qualitativo del nostro export agroalimentare è stato ottenuto anche grazie a fiere come Cibus, prossima edizione a Parma dal 7 al 10 maggio 2012 (dove si terrà anche l’assemblea annuale di Federalimentare), che si confermano appuntamenti fondamentali per sostenere questo sviluppo, vendendo un “territorio”, ovvero l’Italia del Made in Italy alimentare. La buona notizia è che il margine di crescita è ancora elevato, non solo perché le quote export di altri Paesi come la Francia sono storicamente più elevate, ma anche perché il goodwill per il nostro modo di vivere (e mangiare) cresce a ritmi vertiginosi in tutto il mondo e, sorprendentemente, anche nei paesi Bric. Basti pensare che il booking effettuato dai buyers overseas per Cibus 2012 ha già raggiunto numeriche triple rispetto al 2010 anticipando la presenza di tutte le insegne leader nei Paesi emergenti (dalla cinese A-best Supermarket al Gruppo Russo X5). Si registra anche un incremento del 30% nelle prenotazioni da parte di mercati storici di sbocco (Usa, Germania, Gb, ecc) con la partecipazione di tutti i retailer di riferimento (Costco, Delhaize, Rewe, Maxvalu Japan, e vi dicendo). Partecipazione di massa resa possibile dal servizio “incoming” di Fiere di parma (“Cibus Export Desk”) che si prende in carico, anche economicamente, i buyers e i category selezionati per consentire loro una visita piacevole e proficua non solo agli stand, ma anche al territorio o, nel caso venga richiesto, agli stabilimenti di tipologie produttive di loro particolare interesse. Parte del crescente interesse è dovuto anche all’alleanza con la fiera alimentare Anuga, ovvero la fiera Koln Messe, che ha condiviso con Fiere di Parma un progetto strategico di sviluppo volto a fare di Parma e Colonia gli appuntamenti di riferimento – rispettivamente negli anni pari e dispari – per la business community mondiale del Food. Sempre nel “Cibus Export Desk” sarà presente uno ‘Sportello India’ per dialogare con gli operatori indiani ed informarsi sulle opportunità e le modalità per entrare in quel mercato. Uno focus particolare sarà dedicato ai key player del “fuori casa” americano a cui verrà dedicato un incoming specifico per illustrare concretamente le differenze qualitative tra il vero made in italy e l´italian sounding. Grazie a Federalimentare, Cibus si conferma una delle poche fiere al mondo organizzata “per le aziende dalle aziende”, tanto che il Cibus Export Desk sta diventando un istituto permanente dove le aziende alimentari sviluppano relazioni con i retailers esteri. Cibus 2012 sarà teatro dell“International Cibus Award” (un premio ai retailers che meglio hanno saputo esprimere gli assortimenti più efficaci con le eccellenze del made in italy agroalimentare) e della presentazione di una approfondita ricerca di Nielsen e del prof. Giampiero Lugli dell’Università di Parma sulla evoluzione internazionale delle “store brand”, la marca commerciale, come driver di crescita dell’alimentare italiano sui mercati esteri. Il Programma Di Cibus 2012 - I visitatori della 16° edizione di Cibus, a Parma da lunedi 7 a giovedì 10 maggio 2012, troveranno un quartiere fieristico completamente rinnovato, con maggiori servizi, nuovi parcheggi, un’area espositiva di 120 mila metri quadrati, alimentata da un grande impianto fotovoltaico. Cresce il numero di espositori che rappresentano le realtà più dinamiche della produzione italiana, come i prodotti biologici (“Cibus Organic”), i prodotti freschi di 4° e 5°gamma, i piatti pronti freschi, con tante novità espositive, dallo spazio per i surgelati a quello del vending. L’esposizione è organizzata seguendo la logica di un continuum coerente con le merceologie fresche (salumi, formaggi, gastronomia, pasta fresca e via dicendo) più il nuovo polo dei surgelati nei grandi padiglioni 2 e 3, mentre il grocery (pasta, olii, condimenti, dolciario e altro) sarà riunito nei padiglioni 5,6 e 7. Tra le novità, oltre al già citato Cibus Frozen, uno spazio di 4.000 mq per le aziende del settore dei cibi surgelati, Micromalto con i birrifici artigianali, e “Venditalia Self Expo”, dove il negozio automatizzato verrà presentato come partner ideale e complementare del canale retail. “Il nostro impegno è stato quello di riunire tutta la filiera – ha spiegato Elda Ghiretti, Cibus brand manager – dagli agricoltori di Confagricoltura ai Consorzi produttori di prodotti Dop e Igp, dai produttori industriali di salumi, formaggi e pomodoro a quelli del surgelato, dai produttori di prodotti tipici delle varie Regioni alla Grande Distribuzione. L’obiettivo è quello di ragionare assieme, anche grazie ad una sezione convegnistica ancor più ricca, su come affrontare uniti la difficile situazione economica e la conquista dei mercati esteri”. Rilevante come sempre la presenza delle tipiche produzioni italiane di carne, salumi, prodotti lattiero-caseari e pomodoro. Grande risalto sarà dedicato alla “Piazza dei prodotti Dop e Igp”, realizzato in collaborazione col Ministero dell’Agricoltura in cui esporranno i Consorzi di tutela Italiani. Sul fonte del lattiero-caseario, la “Scuola Internazionale di Cucina Italiana Alma” ha organizzato il concorso “Alma Caseus” che premia i migliori formaggi italiani. Un’area dedicata alla ristorazione fuori casa (bar, ristoranti, mense, etc.) sarà organizzata in collaborazione con Fipe/confcommercio. Anche in questa edizione sarà organizzato “Cibus in città”, un "fuori salone" nelle strade e nelle piazze di Parma cui parteciperanno alcune aziende espositrici. Complementari a Cibus 2012 la 5°edizione del Salone del Dolciario ed il forum scientifico “Pianeta Nutrizione”. Per quanto riguarda il Salone del Dolce, realizzato in collaborazione con Aidepi, l’Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane, Fiere di Parma ha iniziato a lavorare ad un rilancio strategico di questo evento, favorendo l’attività di incoming dei buyer del settore. Alla terza edizione di Pianeta Nutrizione (7/10 maggio), Forum multidisciplinare sulla sana e corretta nutrizione parteciperanno medici, nutrizionisti e società scientifiche, coordinati dai Presidenti del Comitato Scientifico, il Prof. Michele Carruba (Università di Milano) e Prof. Sergio Bernasconi (Università di Parma). Tra i temi principali che verranno trattati: le differenze tra maschi e femmine nel modo di alimentarsi e le possibili conseguenze sulla salute; l’obesità infantile; come una sana alimentazione possa contribuire ad allungare sia le aspettative che la qualità della vita; l’etichettatura nutrizionale e i claims pubblicitari basati su corrette sperimentazioni scientifiche che possono contribuire a scelte alimentari più adeguate alla salute; la nutrizione e integrazione anti-aging. Per quanto riguarda il calendario di tutti gli altri convegni di Cibus 2012, e per ogni aggiornamento, si rimanda al sito www.Cibus.it completamente rinnovato, ed ai canali social network: Twitter ( http://twitter.Com/cibusparma - nickname: @Cibusparma), Facebook ( http://www.Facebook.com/cibusparma ) Linkedin ( http://www.Linkedin.com/groups?about=&gid=4271609 ), sulla cui piattaforma è stato un gruppo, chiamato “inCibus” che utilizzerà la tecnica del passaparola virale per creare una community di utenti fidelizzati al fine di snodare dibattiti, discussioni e interazione intorno ai temi inerenti l´agroalimentare. |
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PERONOSPORA DELLA VITE: DAL 23 FEBBRAIO LE DOMANDE PER I RISARCIMENTI
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Firenze – Nuovo bando della Regione Toscana a favore delle imprese agricole danneggiate dalla peronospora della vite (Plasmopara viticola) verificatasi nell’anno 2008 I beneficiari sono aziende agricole in attività ricadenti in tutti i comuni delle province di Arezzo e Siena. Per Firenze i beneficiari sono aziende che ricadono nei comuni di Bagno a Ripoli, Barberino Val d’Elsa, Calenzano, Campi Bisenzio, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Dicomano, Empoli, Fiesole, Figline Valdarno, Firenze, Fucecchio, Gambassi Terme, Greve in Chianti, Impruneta, Incisa Valdarno, Lastra a Signa, Londa, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Rufina, San Casciano Val di Pesa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa, Tavarnelle Val di Pesa, Vaglia, Vinci. In provincia di Massa Carrara, i territori interessati sono quelli dei comuni di Massa, Carrara, Montignoso. In Provincia di Pisa: comuni di Crespina, Fauglia, Montescudaio, Palaia, Peccioli, Pontedera, Riparbella, San Miniato, Terricciola. In Provincia di Pistoia, comuni: Lamporecchio, Larciano, Monsummano Terme, Montale, Pieve a Nievole, Pistoia, Quarrata, Serravalle Pistoiese. Per accedere all’aiuto le aziende, che sono situate nei comuni indicati, dovranno aver avuto un danno economico derivante da perdite di reddito per la mancata produzione di uva da vino a causa della peronospora della vite, uguale o superiore al 30% della produzione media per ettaro del triennio precedente al 2008, cioè degli anni 2005-2007. Il limite minimo del valore economico del danno subito per poter inoltrare domanda di aiuto è 1.000 euro mentre il contributo massimo è di € 7.500,00 erogabile in regime “de minimis”. Inoltre le aziende dovranno dimostrare l’ effettuazione dei normali trattamenti di difesa contro la peronospora. Il bando è pubblicato sul Burt numero 8 del 22 febbraio 2012 nella parte terza. Http://www.regione.toscana.it/regione/multimedia/rt/documents/2012/02/22/c25c06c 5b871f30490b057aee8117642_parteiiin8del22022012.pdf Il termine per la presentazione delle domande è 30 giorni di calendario dalla data di pubblicazione del bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana quindi le domande possono essere presentate fino al 23 marzo 2012. |
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RIUNIONE COMMISSIONE POLITICHE AGRICOLE: PAC, MALTEMPO E MAROCCO |
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Un ordine del giorno particolarmente ricco quello della Commissione Politiche Agricole nazionale riunitasi il 23 febbraio a Roma, coordinata dall’assessore regionale alle Risorse agroalimentari della Puglia Dario Stefàno. Tra i diversi argomenti trattati anche un primo bilancio sull´avvio delle attività della Cabina di Regia in tema di Politica Agricola Comune, costituita insieme al Ministero delle Politiche agricole e che prevede la partecipazione di sei componenti in rappresentanza delle Regioni, con l´obiettivo di concertare e rafforzare la posizione italiana da presentare poi al difficile negoziato europeo sulla riforma della Pac. Dopo una prima fase di rodaggio la cabina di regia è entrata in pieno regime, e la riunione di ieri ha voluto essere occasione per condividere un metodo con cui essere più efficaci in sede europea. “Ci siamo battuti per anni per rafforzare la posizione del nostro Paese – spiega l’assessore Stefàno. Ora siamo evidentemente contenti che, finalmente, sia stato riconosciuto anche dal Ministero il valore strategico della nostra partecipazione attiva ad un processo che ha un significato importantissimo per il futuro della agricoltura italiana. Adesso spetta a noi Regioni affinare al meglio un metodo capace di costruire le migliori proposte per essere in linea con le aspettative del mondo agricolo italiano”. Altro tema spinoso trattato nella seduta di ieri, i danni provocati dall´ultima ondata di maltempo, sia sulle infrastrutture che ai prodotti: “La Commissione – ha sottolineato Stefàno - ha deciso all´unanimità di chiedere al Mipaaf di attivarsi per ottenere dall´Unione Europea misure straordinarie di sostegno, così come è stato per l´emergenza E.coli. Perché se è vero che il quadro normativo chiama gli agricoltori, da tempo, alla necessità di legare il valore delle produzioni al sistema assicurativo è altrettanto vero che ad eventi di portata straordinaria, come l´ultima ondata di maltempo si è appalesata, si possano e si debbano motivare risposte di carattere straordinario. Noi chiediamo che l´Unione Europea non si sottragga a questa responsabilità, per alleviare il sistema produttivo agricolo dei danni conseguenti a questa ennesima emergenza." Forte preoccupazione, inoltre, è stata espressa dagli Assessori all’Agricoltura per il recente accordo Ue-marocco, poiché “acuisce le criticità già esistenti in materia di controlli e di concorrenza sleale". Per tali ragioni è stato deciso di presentare un ordine del giorno alla prossima Conferenza delle Regioni che richiami il tema alla attualità del dibattito politico e, parallelamente, sollecitare un confronto con Mipaaf e Ue “con l’intento – spiega l’assessore Stefàno - di proporre in ambito europeo strumenti che garantiscano controlli molto più efficaci e che proteggano i produttori dalla concorrenza sleale che espone le produzioni italiane al meccanismo del confronto impari con prodotti, spesso spacciati anche per italiani, ma aventi standard qualitativi e di sicurezza alimentare totalmente diversi”. |
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FIRENZE - 28MILA EURO PER PROMUOVERE LA ZOOTECNIA FIORENTINA
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La Camera di Commercio ha destinato la somma di euro 28.000,00 per finanziare iniziative promozionali del settore zootecnico della provincia di Firenze, che favoriscano la conoscenza, la valorizzazione e il consumo dei prodotti della filiera zootecnica, con particolare riguardo alle principali razze allevate in Toscana e che prevedano un coinvolgimento diretto delle imprese del settore zootecnico. Restano escluse le iniziative a vantaggio della sola impresa richiedente il contributo camerale. Possono accedere al cofinanziamento: - Enti e organismi privati portatori di interessi diffusi e collettivi, quali ad esempio associazioni imprenditoriali, consorzi di imprese, associazioni dei consumatori e di rappresentanza dei lavoratori, nonché soggetti del terzo settore, con sede operativa in provincia di Firenze; - Singole imprese e professionisti con sede operativa in provincia di Firenze, cittadini residenti in provincia di Firenze. Tutte le attività devono essere realizzate entro il 31.12.2012. Le domande di partecipazione, redatte utilizzando il modulo scaricabile dal link in fondo pagina, devono essere inviate, a pena di non ammissibilità: • all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata cciaa.Firenze@fi.legalmail.camcom.it oppure • a mezzo raccomandata con avviso di ricevuta, alla Camera di Commercio - Unità Operativa Marketing Territoriale e Tutela Prodotti Tipici - Piazza dei Giudici, 3 50122 Firenze entro il 19 marzo 2012. A ciascuna domanda verrà attribuito un punteggio complessivo determinato dalla somma dei punteggi assegnati per ogni indicatore di cui alla scheda di valutazione. Si precisa che verranno presi in considerazione solo i progetti che avranno ottenuto un punteggio superiore a 10. Per ciascuna domanda sarà calcolato l’ammontare del contributo previsto pari al 50% delle spese ammissibili e, in ogni caso, non superiore al contributo richiesto con il massimale di euro 14.000,00. |
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GRANDE SUCCESSO DEI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI CALABRESI A “FRUIT LOGISTICA 2012” DI BERLINO, LA PIÙ IMPORTANTE MANIFESTAZIONE MONDIALE DEL SETTORE
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Grande successo dei prodotti ortofrutticoli calabresi nell’azione commerciale di promozione organizzata dall’Assessorato all´Agricoltura in occasione della “Fruit Logistica 2012”, la più importante manifestazione mondiale del settore ortofrutticolo, svoltasi recentemente a Berlino. “Abbiamo fortemente voluto mettere in vetrina e far consumare un paniere scelto di prodotti ortofrutticoli calabresi - ha affermato l’Assessore all’Agricoltura Michele Trematerra - anche nel corso di una importante manifestazione collaterale all’evento fieristico, in cui abbiamo organizzato la distribuzione e la vendita dei nostri prodotti nelle blasonate “Galerie Gourmet” dei centri commerciali della catena “Galeria Kaufhof”, presente in Germania con 27 filiali nelle più importanti città. I prodotti coinvolti rappresentano eccellenze ortofrutticole molto gradite al ricco mercato tedesco e vanno dalle fragole di Lamezia, alle Clementine di Calabria, alle patate della Sila, alle arance calabresi moro e tarocco, ai limoni di Rocca Imperiale, ai finocchi di Isola Capo Rizzuto, senza dimenticare i pomodori prodotti sullo Ionio Reggino, la già affermata Cipolla di Tropea e concludendo con i Kiwi della Piana di Gioia Tauro. L’azione promozionale avviata per la durata di una settimana nel corso del mese di febbraio, è stata presentata in via ufficiale da Christian Hintze, Category Manager di Frutta e Vegetali della grande catena di Gdo tedesca, nei locali della “Galeria Kaufhof” di Berlino sita nella bellissima Alexanderplatz. Lo stesso manager ha visitato gli stand della nostra Regione presso il padiglione fieristico, intrattenendosi con i produttori al fine di arricchire ancora di più il paniere espositivo. Alla presentazione ha ovviamente partecipato una corposa delegazione di produttori ortofrutticoli che ha avuto la possibilità di allacciare importantissimi rapporti commerciali. Con tale modalità – ha continuato Trematerra - associata alla riconoscibilità delle produzioni racchiuse nel paniere “Calabria Gusto Naturale”, intendiamo intraprendere una campagna di conoscenza dei prodotti ortofrutticoli di eccellenza orientando la promozione per singoli prodotti di stagione che possono, per la bontà e l’unicità dei gusti, catturare le preferenze dei consumatori tedeschi. In occasione della presentazione dell’iniziativa sono state distribuite presso l’entrata del centro commerciale le gustose Clementine di Calabria Igp, mentre nell’area espositiva sita nel reparto ortofrutta avveniva la degustazione di tutti i prodotti messi in vendita. In conclusione – ha aggiunto Trematerra - dobbiamo essere consapevoli di rappresentare la quinta regione ortofrutticola Italiana, con interessanti prospettive di crescita nel comparto della qualità certificata (Dop e Igp), nel biologico e nelle produzioni ortofrutticole di quarta gamma (frutta pronta), ed il nostro compito istituzionale è quello di fornire prospettive di allargamento dei mercati commerciali contribuendo nel contempo a far conoscere la nostra Regione e le molteplici potenzialità possedute”. |
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AGRICOLTURA: COMMISSIONE REGIONI APPROVA PROPOSTA DELL’ ABRUZZO
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Pescara - Importante risultato raggiunto dall´assessore alle politiche agricole, Mauro Febbo, che oggi si è recato a Roma per partecipare alla riunione della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni. "La commissione - spiega Febbo - ha approvato all´unanimità la proposta che io stesso avevo presentato circa le risorse finanziarie per le aziende agricole danneggiate dagli eventi del terremoto. Attraverso questa importante decisione, infatti, sarà possibile destinare alle aziende abruzzesi i fondi messi a disposizione dalla Misura 126 del Programma di sviluppo rurale". Il passaggio successivo prevede la richiesta al Ministero per un rifinanziamento che consenta di concedere il giusto ristoro ai danni subiti in occasione dei drammatici eventi del 2009. La Commissione Politiche agricole ha evidenziato la necessità di dare seguito alle iniziative prese già nel corso di quell´anno e con le quali si era deciso di utilizzare risorse derivanti dall´Healt Check ma per questioni di natura istituzionale che hanno riguardato la Conferenza Stato-regioni e il Governo centrale, questa opportunità era sfumata. Oggi, finalmente, viene riconosciuto, con un voto unanime degli assessori regionali alle Politiche agricole, il diritto delle aziende agricole danneggiate dal sisma di riceve il giusto risarcimento. "Si tratta di un importante riconoscimento - sottolinea Febbo - anche per l´Abruzzo che in occasione di eventi simili che hanno colpito il Paese non aveva mai fatto mancare il proprio supporto e contributo alle altre regioni. Questo appuntamento, che si è svolto presso gli uffici della Regione Puglia a Roma, era propedeutico all´incontro con il Ministro Mario Catania, che sarà fissato a breve. In quell´occasione potremo avere indicazioni certe per capire tempi e modalità di ristoro alle nostra aziende". |
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EMERGENZA UNGULATI ALL’ELBA, CONCORDATI IMPEGNI E AZIONI |
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Firenze – Un patto fra tutti i soggetti interessati per risolvere la questione ungulati all’Elba. E’ questo il risultato dell’incontro che si è tenuto il 24 febbraio presso la Prefettura di Livorno. Presenti, oltre al prefetto Domenico Mannino e al viceprefetto di Livorno, gli assessori regionali all’ambiente Anna Rita Bramerini, all’agricoltura Gianni Salvadori, l’assessore provinciale alla caccia Anselmi, i sindaci dell’isola, il presidente e il direttore del Parco, i rappresentanti del Cfs, dell’Atc, dell’Ispra, delle associazioni venatorie ed agricole. L’incontro era stato convocato per trovare insieme le soluzioni possibili ed a breve termine per arginare il problema del sovrapopolamento di cinghiali e mufloni. L’eccessiva presenza di questi ungulati è ritenuta responsabile di seri danni alle produzioni agricole, incidenti stradali e inconvenienti vari agli abitanti dell’isola ed ai turisti, e di una consistente diminuzione della biodiversità complessiva del territorio elbano. Nel corso della riunione è stato espresso apprezzamento da parte dei rappresentanti delle istituzioni per l’impegno del Parco per le iniziative di contenimento numerico degli ungulati già attivate. “Iniziative – è stato sottolineato – che hanno portato nel complesso a risultati importanti, mai registrati prima, con il “prelievo” di circa 1.200 cinghiali effettuato nell’ultimo anno. Un numero – si è rilevato ancora – davvero imponente in rapporto alle dimensioni e soprattutto alle caratteristiche oro geografiche dell’isola, che conferma l’eccessivo, ed insostenibile, carico di ungulati selvatici.” Pur rilevanti i risultati ottenuti, non sono ritenuti comunque sufficienti rispetto all’entità dl fenomeno, a riportare alla normalità la situazione. Per questo si è ritenuto di far sedere intorno ad un tavolo tutti i soggetti interessati con lo scopo di concordare, programmare e mettere in atto azioni di maggiore impatto, che in accordo con le normative e le esigenze di tutela e valorizzazione delle aree naturali e la conservazione della biodiversità, fossero in grado di raggiungere lo scopo. Sono stati concordati un insieme di impegni aggiuntivi rispetto alle azioni già attuate con l’obiettivo di ristabilire una situazione di normalità sull’isola. Fra le misure decise, in primo luogo, c’è il potenziamento delle strutture di cattura, chiamate “chiusini”, che per giudizio unanime stanno dando ottimi risultati. Verranno aumentati di numero e ne sarà ampliata la distribuzione sul territorio, soprattutto nelle zone ricomprese nel Parco e nelle aree esterne con la possibilità di gestione, per l’esterno, anche da parte dell’Atc (Ambito territoriale di caccia) E’ stato inoltre deciso l’aumento del numero dei cacciatori di selezione da impiegare all’interno dell’area protetta che saranno abilitati con una speciale procedura semplificata. A seguito del “vertice” viene rivolto anche un invito ai cacciatori dell’isola a partecipare a corsi di abilitazione per “selecontrollori”, che la Provincia di Livorno attuerà nella zona, in accordo con il Parco. Ciò consentirà anche di ottenere l’autorizzazione complessiva, su tutto il territorio elbano, per la caccia di selezione. “Si è concordato – sottolineano insieme gli assessori regionali Gianni Salvadori e Anna Rita Bramerini – un pacchetto di misure, sicuramente incisive e prontamente realizzabili, per dare risposte alla situazione che non era più sostenibile. Determinante – concludono gli assessori regionali – è stato l’apporto delle Istituzioni presenti, in primo luogo quello del Prefetto e di tutti i soggetti interessati. Per quanto riguarda la Regione vi è inoltre l’impegno a cercare risorse aggiuntive da dedicare alla risoluzione del problema.” |
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RICONOSCIMENTO DEL “LIMONE DI ROCCA IMPERIALE IGP”
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È con grande soddisfazione che l’Assessore all’agricoltura Michele Trematerra accoglie la pubblicazione del Regolamento 149/2012 recante l’iscrizione al registro delle Denominazioni di Origini Protette e delle Indicazioni Geografiche Protette (Igp), con la quale si chiude l’iter di riconoscimento del “Limone di Rocca Imperiale Igp”. “Il riconoscimento del prodotto – ha detto L’assessore Trematerra -, per la forte connessione dimostrata nella cura del rapporto con il territorio e le sue tradizioni legate storicamente allo sviluppo della coltura del prezioso agrume, rappresenta un successo sia per i tempi, che per le modalità di ottenimento. Per questo un plauso va fatto al comitato promotore. La Calabria delle eccellenze – ha proseguito - mostra la sua unitarietà nell’affermazione complessiva dei prodotti che interessano tutto il territorio regionale, evidenziando con fatti concreti le potenzialità possedute dal sistema. La nostra Regione, con questo ulteriore riconoscimento proveniente dall´aerale cosentino, si evidenzia ulteriormente nel panorama nazionale per i suoi distretti di eccellenza a cui le altre aree agricole devono guardare come modello di sviluppo integrato. A conferma di quanto detto, la recente individuazione da parte del Ministero della Coesione Sociale, della Piana di Sibari quale area di sviluppo potenziale, anche in forza del distretto agroalimentare di qualità, rappresenta un risultato concreto; dimostrando che l’organizzazione dei sistemi produttivi costituirà la vera sfida del futuro. Devo però aggiungere – ha continuato Trematerra - che accanto alle nostre produzioni e al ricco paniere di marchi Dop e Igp posseduti dalla nostre Regione è necessaria una politica strategica da parte dello Stato Italiano. Infatti accordi di libero scambio come quello recente tra l’Ue ed il Marocco rappresentano negative involuzioni di metodo, a scapito di territori e prodotti con livelli di qualità elevati. In conclusione - ha aggiunto Trematerra - l’ottenimento di un marchio Igp rappresenta un grande successo che va accompagnato dalla produzione alla riconoscibilità del prodotto, attivando una connessione di filiera. Solo con tale metodo riusciremo a rilanciare la nostra agricoltura e l’agroalimentare calabrese”. |
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CIA: AMIANTO, CHIEDIAMO UN URGENTE INTERVENTO ALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA QUALE CONTRIBUTO PER ABBATTERE I COSTI AGGIUNTIVI NECESSARI PER SMALTIRE |
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Bologna - “Chiediamo adeguate risorse alla Regione Emilia Romagna da destinare agli imprenditori agricoli per contenere i costi aggiuntivi necessari per smaltire l’amianto dei fabbricati rurali”. Lo sollecita la Cia dell’Emilia Romagna che denuncia ingenti danni alle strutture agricole che hanno subito crolli delle coperture a causa delle ingenti nevicate delle settimane scorse. Fin dalle prime precipitazioni nevose l’associazione ha segnalato i disagi della nevicata eccezionale ed aveva immediatamente richiesto alle Regione la dichiarazione dello stato di calamità naturale “consapevole della straordinarietà degli eventi e dei danni che da subito iniziavano ad intravedersi”. Le prime stime prudenziali valutano in oltre 25 milioni di euro i danni alle sole strutture agricole. Si tratta di stalle, fienili e capannoni, ricoveri attrezzi, prevalentemente concentrati nelle province di Forlì-cesena e Rimini. “Tale importo inevitabilmente è destinato ad aumentare con il procedere delle valutazioni ed in particolare se si considera che buona parte delle coperture crollate sotto il peso della neve erano realizzate in cemento amianto (eternit) – osserva Antonio Dosi, presidente della Cia Emilia Romagna – e trattandosi di materiali estremamente pericolosi i costi per la loro rimozione e smaltimento, nel rispetto delle normative vigenti, sono decisamente elevati, dovendosi effettuare in condizioni di assoluta sicurezza, allo scopo di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini”. La Confederazione emiliano romagnola sollecita pertanto la Regione, fermi restando gli interventi previsti per le strutture dal Fondo di Solidarietà Nazionale, a stanziare un adeguato finanziamento finalizzato “ad alleviare i costi aggiuntivi”. “Le condizioni di difficoltà in cui si trova da anni la nostra agricoltura e l’esigenza di dare rapide risposte alle aziende in difficoltà impongono l’approvazione di misure rapide, incisive e di non eccessivo impegno finanziario per le istituzioni, capaci di dare adeguato sostegno a chi ne ha giustificato bisogno – conclude Dosi - allo scopo di evitare processi di crisi e la chiusura di imprese vitali ed indispensabili per la tutela e la salvaguardia del nostro territorio”. |
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AGROALIMENTARE FVG: RICCO PROGRAMMA PER PROMUOVERE IL TERRITORIO |
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Udine - Il ricco programma per la promozione enogastronomica e agroalimentare del Friuli Venezia Giulia, che sarà sviluppato in regione, in Italia, e nel mondo, è stato presentato a Udine, nella sede dell´Amministrazione, dal direttore generale dell´Ersa, Enzo Mirko Bellini, alla presenza dell´assessore regionale alle Risorse Rurali Agroalimentari e Forestali, Claudio Violino. Violino, in apertura dell´incontro, ha evidenziato che quest´anno si concretizzerà la direttiva della Giunta regionale che assegna la promozione dell´agroalimentare all´Agenzia regionale per lo sviluppo dell´agricoltura (Ersa). Pur, ha precisato, nell´ambito di una collaborazione concertata con Turismo Fvg, e avvalendosi dell´apporto del neo costituito organismo che raccorda i produttori del vino del Friuli Venezia Giulia. Il riferimento dell´assessore era al Consorzio dei Consorzi delle Doc, all´interno del quale "manca ancora la ciliegina rappresentata dall´adesione della Doc Collio-carso". Nei confronti del quale Violino ha ribadito la massima disponibilità. Nelle prossime settimane, ha aggiunto l´assessore, assieme all´assessore alle Attività Produttive, Federica Seganti, sarà convocata una riunione con tutti i soggetti interessati alla promozione del territorio e delle sue produzioni e attrattive, affinché la promozione agroalimentare e turistica del Friuli Venezia Giulia, sia sempre più efficace. Violino ha anche sostenuto che l´impegno della Regione per la promozione dell´agroalimentare tiene conto della necessità di ´far sapere´ all´esterno, cioè di comunicare le carature delle produzioni del mondo rurale della nostra realtà. E nonostante l´Ersa disponga quest´anno di 2,2 milioni di euro di risorse in meno rispetto al 2011, il programma organizzativo, di eventi e collaborazioni che avrà quale protagonista l´Ente di sviluppo risulta essere davvero articolato. Prevede infatti la partecipazione dell´Ersa, direttamente e indirettamente, a una sessantina di eventi, in Italia e nel mondo. Si tratta di un programma, come ha specificato Bellini, che tiene conto delle nuove realtà del settore enologico: ovvero il Consorzio dei Consorzi Doc, quale interlocutore privilegiato nella scelta degli obiettivi della campagna di promozione dell´Ersa. Bellini ha auspicato che anche i consorzi che operano nell´agroalimentare del Friuli Venezia Giulia possano individuare una forma di raggruppamento atta a consentire alla Regione, tramite l´Ersa, di essere presente in forma coesa a ulteriori eventi, rispetto a quelli già programmati ed enunciati oggi, come ad esempio il Salone del Gusto e Cibus. Il programma che egli ha poi illustrato è stato condiviso con i consorzi dell´agroalimentare. Bellini ha infine confermato la collaborazione con Turismo Fvg, che in occasione della presentazione odierna era rappresentata dal direttore Edi Sommariva. Venendo ai dettagli del programma di promozione dell´agroalimentare e dell´enogastronomia del Friuli Venezia Giulia che sarà sviluppato quest´anno, il direttore dell´Ersa Enzo Mirko Bellini ha premesso che la scelta degli eventi ha privilegiato i reali mercati di riferimento delle produzioni del Friuli Venezia Giulia, assegnando priorità a rassegne agroalimentari ed enologiche di riferimento: per Vinitaly, Prowine di Dusseldorf, Saloni di Londra e di Bordeaux, l´Ersa investirà un milione di euro. L´ersa parteciperà altresì ad un importante salone in Brasile, avviando così la promozione su mercati nuovi, ma di grande interesse, come quelli cinese, russo e indiano, che dovrebbero essere raggiunti nel prossimo futuro dalla campagna dell´Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (Ersa). Bellini ha quindi ricordato il successo della selezione di vini bianchi Friulano & Friends, che sarà inserita nel Congresso dei giovani ristoratori d´Europa, in programma l´11 e il 12 marzo. Quest´anno, come ha aggiunto l´assessore Violino soffermandosi nuovamente sul settore enologico, sarà rilanciato il premio Noè di Gradisca d´Isonzo. Mentre, il 4 maggio, in 60 ristoranti d´Italia sarà servito un aperitivo rappresentato dal vino Friulano e dal prosciutto di San Daniele. Il 9 maggio, a Milano, si terrà invece l´evento ´Il friulano migliora invecchiando, non solo il vino´, mentre dall´1 al 3 giugno è in programma, alla Fiera regionale dei vini di Buttrio, una selezione di vino Ribolla spumantizzato. La manifestazione Friulano & Friends 2012, sui grandi vini bianchi del Friuli Venezia Giulia e i prodotti agroalimentari del territorio, si svolgerà il 21 e 22 giugno a San Daniele, e a Roma all´Hotel Cavalieri Hilton, il 4 luglio. Occasioni di promozione del vino Friulano saranno sviluppate tra l´altro anche ad Amsterdam, Zurigo, Stoccolma. Accanto alla partecipazione ad eventi e manifestazioni particolari a Londra, Monaco, Venezia, Lignano e Roma; così come sarà rinnovata la presenza dell´Ersa a Milano, ad Artigiano in Fiera. Numerose le collaborazioni, che saranno mantenute, con le Guide specializzate, e con le Associazioni del settore enogastronomico. Per esempio con l´Ais, Associazione Italiana Sommelier, sarà realizzata una guida rivolta ai 36 associati in Italia a tale sodalizio, dedicata esclusivamente al vigneto regionale. Tra i tanti eventi e manifestazioni che vedranno l´Ersa presente, come fiere tradizionali e iniziative del territorio, in chiusura della presentazione Violino ha anticipato una grande iniziativa che si terrà l´anno prossimo a Cividale a conclusione della campagna per la promozione del vino Friulano. Nel corso della presentazione è intervenuto il direttore generale di Turismofvg Edi Sommariva per ribadire la positività del bilancio del settore turistico del Friuli Venezia Giulia nel 2011. Ma anche per confermare che la collaborazione tra Turismofvg ed Ersa rappresenta un ´atto dovuto´, volto a concretizzare una collaborazione indispensabile all´intera economia regionale. |
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SOCIAL MARKET, CIRCUITO VIRTUOSO LE DERRATE ALIMENTARI INVENDUTE MA UTILIZZABILI RIDISTRIBUITE AD ASSOCIAZIONI DI SOLIDARIETÀ. OLTRE 191MILA KG DI ALIMENTI RECUPERATI NEL 2011. CIRCA 700 LE PERSONE SERVITE. |
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Parma - Oltre 191mila kg di derrate alimentari recuperati nel 2011, 628 al giorno, circa 700 persone servite. Sta già nei numeri la forza del Social Market, circuito di recupero di generi alimentari invenduti nato a Parma nel 2005. Un circuito virtuoso, che puntando su un’idea semplicissima ha avuto significative ricadute in chiave sociale, ambientale ed economica. Semplice appunto l’idea: recuperare le derrate alimentari ancora utilizzabili ma che le attività commerciali e le aziende avvierebbero comunque al ciclo dei rifiuti (per la prossimità alla data di scadenza o per difetti di confezionamento) e donarle ad organizzazioni (onlus) che li utilizzano per fini di solidarietà. “È un’operazione importante, tanto più in un momento di difficoltà come questo – ha detto oggi in Provincia il presidente Vincenzo Bernazzoli, alla presentazione dei dati 2011 del Social Market -. Un’operazione dai risvolti sociali, perché permette di aiutare tante persone, dai risvolti ambientali, perché consente di ridurre la quantità dei rifiuti prodotti, e dal profondo valore culturale. Noi facendo questa operazione mandiamo un messaggio ben preciso: diciamo che siamo una realtà comunitaria, che non lascia solo nessuno”. Il Progetto Social Market è un’iniziativa ideata dalla Cooperativa sociale Eumeo, condivisa dalla Provincia di Parma e sostenuta dalla Fondazione Cariparma. Coinvolge numerosi partner commerciali (soprattutto della grande distribuzione organizzata) e ha come beneficiarie una quindicina di realtà caritative del territorio. Il bilancio del 2011 è molto positivo: nell’arco dell’anno sono stati recuperati 191.521 Kg (628 al giorno) contro i 171.500 kg del 2010, con un incremento di circa 20.000 kg da un anno all’altro. Si stima che siano circa 700 le persone del territorio servite, cioè destinatarie dirette dell’azione di solidarietà: sono loro che ogni giorno mangiano gli alimenti che arrivano dal Social Market. “Per avere un’idea di cosa significhi questa iniziativa – ha osservato l’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcella Saccani - basta farsi una domanda: tutte le persone che vengono raggiunte dagli alimenti del Social market, se queste donazioni non ci fossero come se la caverebbero?” Il progetto, cui la Provincia destina ogni anno 10mila euro, è gestito dalla Cooperativa sociale Eumeo, che ogni giorno raccoglie le donazioni dai diversi partner commerciali (una dozzina di grandi centri di distribuzione sul territorio di Parma) e in un ristretto arco di tempo (sempre entro la giornata stessa) distribuisce i generi alimentari ritirati agli enti benefici che fanno parte del circuito Social Market. Utilizzando il mezzo acquistato con il contributo della Fondazione Cariparma, Eumeo garantisce il tutto attraverso un operatore proprio (assunto), adempiendo così anche alla propria finalità istituzionale che è quella dell’inserimento lavorativo. “Il progetto è nato nel 2005 con il coordinamento della Provincia, che non ha mai fatto mancare il suo sostegno. Nel 2010 si è arrivati a un traguardo molto importante: Comune di Parma e Iren hanno infatti concesso uno sconto sulla parte variabile della tariffa rifiuti alle aziende virtuose che attestano una riduzione del quantitativo di rifiuti prodotti. Coop Nordest e Conad Centro nord hanno usufruito di questi sconti grazie alla partecipazione al circuito Social market, e hanno trasformato nel corso del 2011 i minori costi in termini di tassa rifiuti in erogazioni benefiche a sostegno del nostro progetto: da Coop sono arrivati oltre 14.300 euro, da Conad circa 7mila euro”, ha spiegato il presidente di Eumeo Remo Azzolini, che ha parlato di bisogni crescenti: “La domanda da parte delle associazioni è in continuo aumento. Per questo ho proposto un tavolo di coordinamento qui in Provincia con tutte le realtà e le istituzioni coinvolte, per fare il punto e coordinarci al meglio”. Piena disponibilità a esserci da parte di Coop Nordest e Conad Centro Nord, rappresentati rispettivamente da Violetta Libassi, membro del Cda, e dal vice presidente Paolo Incerti. “La crisi è un problema che Coop sta affrontando in modo efficace, a partire dalle offerte che propone, per declinare al meglio il suo essere cooperativa. Anche questo progetto – ha commentato Violetta Libassi di Coop - è un modo per essere vicini alle persone e ai loro bisogni”. “Conad è assolutamente convinto della bontà di questo progetto, che ha sostenuto fin dall’inizio e che oggi grazie ai risparmi sulla tariffa rifiuti possiamo sostenere ancora di più”, ha detto Paolo Incerti di Conad, che ha aggiunto: “Siamo pronti a metterci al tavolo con tutte le altre realtà coinvolte, per far sì che si compiano passi avanti e per testimoniare, se ancora ce ne fosse bisogno, il nostro attaccamento al territorio”. I partner commerciali del Social Market - 13 i partner commerciali di Parma dai quali si ricevono donazioni continuative di prodotti alimentari: Conad Il Parco (viale Piacenza), Conad Cronos (via Venezia), Conad Emilia Est, Conad Parri (via Sidoli), Conad Millennium (via G. Rossa), Conad Campus, Conad Visconti (via Volturno), Ipercoop Centro torri, Negozio Coop Eurotorri, Ipercoop Eurosia, Conad San Pancrazio, Supermercato Coop via Gramsci, Azienda Rizzoli Emanuelli. I beneficiari - Nel complesso 15 le realtà associative solidaristiche che ricevono in dono le derrate alimentari del Social Market: coop. Sociale Avalon, coop. Sociale Il ciottolo, coop sociale Oltretorrente, coop. Sociale La bula, Istituto Buon Pastore, Centro aiuto alla vita, coop. Sociale Insieme, Associazione Pim, coop. Sociale Cabiria, mensa di Padre Lino, Casa della giovane, Mensa Caritas, Associazione San Cristoforo, Parrocchia San Giovanni Battista, Emporio. |
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WINE FOR ART - WINE FOR MART
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Con Wine for Art – Wine for Mart, il Mart e de Tarczal danno una nuova veste al Marzemino, uno dei vini più celebrati della Vallagarina e del Trentino in generale. Per tre anni sarà scelto un tema a cui sarà dedicata l’immagine dell’etichetta del Marzemino de Tarczal. Per il 2012 il tema riguarda il prestigioso decennale della nascita del Mart. Nel corso del 2012 saranno realizzate diverse etichette, ognuna con un colore diverso. A dicembre in concomitanza del compleanno del Mart l’etichetta sarà di colore oro. L’edizione speciale della bottiglia di Marzemino sarà in vendita al Mart, ma anche in molti punti vendita della Vallagarina. All’acquisto di ogni bottiglia, un piccolo ma essenziale contributo verrà devoluto al museo a sostegno delle sue attività. Il Mart e l’Azienda Agricola de Tarczal hanno presentato il 23 febbraio alla stampa Wine for Art - Wine for Mart, un progetto inedito a sostegno dell’arte e della cultura. Erano presenti Ruggero de Tarczal, l´assessore alla Cultura della Provincia autonoma di Trento Franco Panizza, il direttore del Mart Cristiana Collu, l´assessore alla Contemporaneità del comune di Rovereto Luisa Filippi e il sindaco di Isera Elena Rigotti. Azienda Agricola de Tarczal, produttrice secolare di vini della Vallagarina, punta sulla cultura, l’arte e il Mart allo scopo di creare sinergie tra le eccellenze del proprio territorio. Il Mart, riconosciuto come importante polo culturale a livello nazionale ed internazionale oltre che locale, è stato coinvolto dall’azienda vitivinicola a condividere un progetto innovativo che unisce produzione, arte e cultura. L’azienda de Tarczal e le cantine, alla fine del 1800, furono portate in dote alla famiglia de Tarczal grazie al matrimonio fra la Contessa Irma Alberti di Poja, nobile famiglia trentina nota fra l’altro per aver dato i natali a un Principe Vescovo di Trento, e Gèza Dell’adami de Tarczal, ammiraglio della Imperial Regia flotta austroungarica. L’azienda, che iniziò il suo sviluppo negli anni d’oro dell’Impero Austroungarico, quando sulle tavole di corte il Marzemino era di rigore, oggi si estende su 17 ettari "sparpagliati" lungo l´asta del fiume Adige e il centro aziendale si trova a Marano d´Isera nelle antiche cantine del palazzo di campagna degli Alberti di Poja. Con Wine for Art – Wine for Mart, il museo e de Tarczal hanno deciso di dare una nuova veste ad uno dei vini più celebrati della Vallagarina e del Trentino in generale: il Marzemino, vino tanto amato da Mozart. Il progetto avrà durata triennale e per ogni anno sarà scelto un tema a cui sarà dedicata l’immagine dell’etichetta del Marzemino. Per il 2012 il tema riguarda il prestigioso decennale della nascita del Mart. Nel corso del 2012 saranno realizzate diverse etichette, ognuna con un colore diverso. A dicembre in concomitanza del compleanno del Mart l’etichetta sarà di colore oro. L’edizione speciale della bottiglia di Marzemino sarà in vendita al Mart, ma anche in molti punti vendita della Vallagarina. All’acquisto di ogni bottiglia, un piccolo ma essenziale contributo verrà devoluto al museo a sostegno delle sue attività. Si tratta di un impegno su un fronte del tutto nuovo per la casa vitivinicola, che insieme al museo da vita ad un’alleanza unica a conferma di un rapporto sempre consolidato tra i protagonisti del territorio. Cultura del vino a sostegno dell’arte, l’arte e la cultura a sostegno della società e del suo territorio. |
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CULINARY EXCELLENCE: LA CUCINA SOFISTICATA È IN TAVOLA SULLE NAVI HOLLAND AMERICA LINE
RAPPRESENTATA IN ITALIA DA GIOCO VIAGGI,
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La crociera si svela a tavola con Holland America Line, rappresentata in Italia da Gioco Viaggi, Tour & Cruise Operator. Una meravigliosa varietà che conquista gli occhi e appaga il palato e si rivela nei gustosi ed informali buffet, nei pranzi tradizionali con menu da cinque portate, nella cucina panasiatica fino alle cene raffinate e vive degli influssi gastronomici delle regioni toccate durante la navigazione, della creatività del team di chef di fama internazionale e dei consigli del personale di sala, due per ogni tavolo. As You Wish è la formula che vi consente di scegliere in piena libertà come e con chi cenare, potreste trascorrere una romantica serata in un tavolo per due persone a lume di candela e il giorno dopo optare per una conviviale tavolata fra amici. Pinnacle Grill Raffinato, elegante, esclusivo, il Pinnacle offre un’eccezionale esperienza culinaria con portate di carne e pesce di altissima qualità. Mise en place firmata Bulgari, Riedel e Frette, una lista vini ineccepibile con etichette provenienti dalle cantine di tutto il mondo, dalla California alla Francia e Italia, dal Cile all’Australia. Le Cirque E per una sera durante ogni crociera il Pinnacle Grill si trasforma nel leggendario ristorante newyorkese di Sirio Maccioni, Le Cirque dove le parole cibo, moda, arte e cultura si incontrano. Dall’insalata alla creme brulee, il menu è di chiara impronta francese accompagnato da una scelta dei migliori vini disponibili. Canaletto La cucina italiana va in scena in questo ristorante di specialità che propone pasta, risotti, carne alla griglia e piatti deliziosi provenienti dalla tradizione gastronomica italiana. Ricette della cucina lombarda, umbra e toscana fanno il loro ingresso nel menu accompagnati da gustosissimi antipasti e popolari dessert come il tiramisù. Tamarind In esclusiva sulle navi di ultima generazione, Eurodam e Nieuw Amsterdam, il Tamarind vi condurrà direttamente in Oriente per degustare il meglio della cucina panasiatica, speciali menu a base di sushi e sashimi creati in esclusiva dal Master Chef Rudi Sodamin. Lido Buffet Meravigliosa varietà al Lido Deck con i gustosissimi buffet direttamente affacciati sul mare. Salad Bar, sandwich, specialità cucinate al momento, sushi, pizza, carne alla griglia, nachos, pasta. E ancora servizio in cabina 24 ore su 24 e tè del pomeriggio |
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IL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO PUGLIA DIVENTA CONSORZIO
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Costituito a Bari il Consorzio Movimento Turismo del Vino Puglia, nuova realtà che, naturale evoluzione dell´associazione, offrirà alle aziende vitivinicole aderenti inedite opportunità mirate a una sempre più efficace promozione dell´enoturismo in Puglia. L´assemblea straordinaria, che ha visto la partecipazione di produttori giunti da ogni parte della regione, si è tenuta a Bari nella sede di via Sangiorgi 15. Presidente del Consorzio è stato eletto Sebastiano de Corato, proprietario delle Cantine Rivera di Andria, punta di diamante nell´area di produzione di Castel del Monte, mentre vice presidente sarà Gianvito Rizzo, amministratore della cantina Feudi di Guagnano, azienda ubicata nel cuore del Parco del Negroamaro e punto di riferimento nella produzione vitivinicola del Salento. Direttore sarà Vittoria Cisonno, già presidente dell´associazione e attiva protagonista dei successi di questi anni. Con quattordici anni di attività fra eventi, pubblicazioni, fiere in Italia e all´estero, il Movimento Turismo del Vino è stato protagonista di una rivoluzione culturale ed economica senza precedenti, portando in Puglia appuntamenti di rilievo nazionale come Cantine Aperte, Calici di stelle o Benvenuta Vendemmia. Più forte, più trasparente, più motivato, con la nuova identità il Movimento sarà dunque in grado di confermare e arricchire il calendario delle proprie attività, recependo e interpretando le diverse istanze di crescita e sviluppo del territorio e delle sue imprese |
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GIOVEDI´ 1° MARZO, LA PRESTIGIOSA CORNICE DELL’ENTERPRISE HOTEL DI MILANO, OSPITERÀ L’EVENTO DI PRESENTAZIONE DELLA NUOVA GUIDA 2012 DELL’UNIONE ITALIANA RISTORATORI.
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L’associazione leader in Italia nella promozione della cucina italiana di qualità, arrivata al 41° anno di vita, presenterà alla stampa e agli opinion leader la nuova guida che contiene i 100 chef italiani e i loro ristoranti. L’evento sarà anche l’occasione per illustrare gli ambiziosi programmi futuri del sodalizio presieduto da Gianfranco Isola. Confermate le partnership con Sapori&dintorni Conad, con Fiera Milano e con numerose Istituzioni, Consorzi di tutela e realtà di rilievo del panorama enogastronomico nazionale, l’Unione Italiana Ristoratori, sarà impegnata per tutto il 2012 in numerosi eventi in Italia e all’estero, che vedranno protagonisti gli “Chef for Events” nelle manifestazioni più significative, nelle fiere di settore e nei numerosi appuntamenti che verranno creati ad hoc per valorizzare i prodotti simbolo dell’agroalimentare italiano. Sono già in agenda il Premio “Ambasciatori del Gusto” che si terrà al Casinò di Campione d’Italia, il Vinitaly, il Salone del Mobile, il Cibus, la prestigiosa 1000Miglia, Umbria Jazz, le settimane gastronomiche a San Pietroburgo e a Mosca e il 41° Congresso Nazionale del’Associazione. Igles Corelli, Giuseppe Ricchebuono, Peppe Aversa, Salvatore Tassa, Luigi Pomata, Pircarlo Zannotti, Nicola Batavia, Fabrizio Barontini, Beppe Sardi, Max Spallino, Massimo Martina e tutti gli altri “Chef for Events” della U.i.r. Si cimenteranno in attività di show cooking e serate di gala che metteranno in evidenza la loro grande creatività e capacità di valorizzare i migliori prodotti che utilizzeranno per la creazione dei loro piatti. L’evento del 1° marzo costituirà anche un momento di confronto e riflessione per affrontare con impegno ed energia la situazione economica del nostro paese. I ristoratori della U.i.r. Vogliono essere in prima linea, accanto alle Istituzioni e alla Fipe nel valutare soluzioni che possano essere di aiuto a tutta la ristorazione italiana. Al termine della conferenza stampa, 15 “Chef for Events” della U.i.r. Realizzeranno un buffet degustazione con piatti della tradizione e creativi finger food ai quali verranno abbinate le referenze vinicole del Consorzio Vini del Montello e dei Colli Asolani. Partner della serata: Sapori&dintorni Conad, Eos, Assopiemonte Dop e Igp, Pentole Agnelli, Zanussi Professional, Dutch Fish Marketing Board, Cecchi, Gruppo Coltiva, Santa Margherita Vini, Cantine Riunite, San Benedetto |
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VINO VENETO E COMPETITIVITÀ MONDIALE. CONFRONTO A LONIGO
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Venezia - “Vino veneto. Strumenti per la competitività – Scenari, mercati, opportunità” è il tema del confronto sull’enologia regionale in programma per mercoledì 29 febbraio prossimo a Lonigo, in provincia di Vicenza, nella sala convegni della Cantina dei Colli Berici – Gruppo Collis, in viale Vicenza, 29. L’incontro, promosso da Veneto Agricoltura tramite il suo sportello Europe Direct Veneto, d’intesa con Regione e Avepa, chiude il trittico di appuntamenti dedicati dalle istituzioni regionali alla vendemmia 2011. Nell’occasione sarà presentato il sistema informativo per il settore vitivinicolo sviluppato da Avepa, in attuazione delle disposizioni della Giunta regionale. L’incontro sarà anche l’occasione per discutere con alcuni esperti di marketing gli scenari che si stanno delineando per il vino del Veneto, regione che esporta una quantità di vini e mosti pari a oltre il 60 per cento della propria produzione, ponendosi al primo posto in Italia nel campo dell’export enologico con circa il 30 per cento del totale in quantità e valore. I lavori, che inizieranno alle ore 10, saranno chiusi dall’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato. |
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KIKKOMAN: IL NOME DELLA SALSA DI SOIA NEL MONDO
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La lingua giapponese è senza dubbio ostica e sconosciuta ai più, c’è però un termine che arriva dal Paese del Sol Levante ed è diventato talmente familiare da non aver di traduzione. Kikkoman è infatti da oltre 300 anni uno dei vocaboli giapponesi più conosciuti, sinonimo della salsa di soia più prestigiosa ed apprezzata dai gourmet nei cinque continenti. Prodotta già nel Xvii secolo dalla famiglia Mogi secondo un’antica ricetta tradizionale, la salsa di soia Kikkoman trovò da subito grandi estimatori presso la casa reale giapponese. Oggi come allora è attivo lo stabilimento di Noda (città situata a N/e di Tokyo) che utilizza solo materie prime altamente selezionate e lavorate secondo la più classica tradizione giapponese per far fronte alla richiesta sempre più massiccia di questo straordinario condimento. La salsa di soia infatti è diventata ovunque il primo sostituto dell’aceto nel grande mercato dei condimenti disponibili, oltre che essere l’accompagnamento ideale dei più famosi piatti etnici che in questi anni hanno visto un vero exploit delle cucine cinesi e giapponesi. Oltre che essere buona, è riconosciuto che la salsa di soia è ricca di importanti proprietà nutritive che contribuiscono al nostro benessere. La soia infatti possiede un alto valore nutrizionale grazie alla presenza di proteine ed estrogeni di origine vegetale ma con un apporto calorico molto limitato! Se la salsa di soia è Kikkoman abbiamo in più la sicurezza di poter utilizzare un prodotto ottenuto solo dalla fermentazione naturale di soia, frumento, acqua, sale e ben trecento spezie il cui sapiente mix costituisce il segreto del successo internazionale di questa salsa di soia. Per produrre Kikkoman non vengono utilizzati coloranti, esaltatori del gusto o aromi artificiali. Con un procedimento completamente naturale viene prodotta una salsa unica per consistenza, limpidezza, profumo e gusto grazie soprattutto a una fermentazione lenta a temperatura controllata. Solo dopo questo scrupoloso processo la salsa di soia Kikkoman classica è pronta per essere confezionata nella originale bottiglietta dispenser da 150 ml con il famoso tappo rosso. Chi ama invece i gusti meno decisi opta per la deliziosa salsa di soia Less Salt Kikkoman, riconoscibile dal caratteristico dispenser da 150 ml con il tappo verde. Meno salata della versione classica, la salsa di soia Less Salt Kikkoman è perfetta per ogni tipo di carne cotta, per il pesce e per le insalate. Grazie al suo aroma delicato si adatta ottimamente ad ogni tipo di preparazione gastronomica, sia utilizzata per intingere sia come un classico condimento. La traduzione giapponese del sushi e del sashimi ha dato vita anche alla Sushi and Sashimi Sauce, un vero vanto di casa Kikkoman. Oggi che i ristoranti più prestigiosi in tutto il mondo si sono convertiti alla moda del cibo sushi, Kikkoman non poteva che mettere a punto una salsa dolce e delicata per riproporre a casa propria il fascino e il gusto delle più classiche specialità “made in Japan”. Per accompagnare infatti tutte le preparazioni a base di pesce crudo tipiche del sushi più tradizionale, Kikkoman è riuscita a mantenere inalterate le gustose caratteristiche della salsa di soia tradizionale ma, grazie ad una elaborata preparazione, la salsa Sushi e Sashimi possiede un gusto più dolce e delicato. Una volta aperte, le salse di soia Kikkoman, non contenendo additivi, devono essere conservate in frigorifero per mantenere intatte le loro caratteristiche di gusto e profumo. Tutta la gamma Kikkoman è distribuita in Italia da Eurofood, il marchio leader che da tanti anni importa e distribuisce solo le migliori specialità alimentari da tutto il mondo. Kikkoman Salsa di Soia classica dispenser 150 ml € 5,45 Kikkoman Salsa di Soia Less Salt dispenser 150 ml € 5,65 Kikkoman Sushi & Sashimi Sauce bottiglietta 250 ml € 6,27 |
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TUTTI I NUOVI, SORPRENDENTI GUSTI DEI GELATI BEN&JERRY’S: SCEGLIETE IL VOSTRO PREFERITO TRA CHOCOLATE FUDGE BROWNIE, COOKIE DOUGH, CARAMEL CHEW CHEW, WICH E CHUNKY MONKEY.
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Non potrete fare a meno di notarli. Vi sapranno conquistare con la loro fantasia e cremosità. Chi tra loro vi farà salire di più l’acquolina in bocca? Per scoprirlo assaggiate tutti i nuovi, sorprendenti gusti dei gelati Ben&jerry’s: scegliete il vostro preferito tra Chocolate Fudge Brownie, Cookie Dough, Caramel Chew Chew, Wich e Chunky Monkey. La ricetta segreta di questa esplosione di piacere? Semplice: prendete due geniali e irriverenti amici con la passione del gelato, fate loro scegliere i migliori ingredienti naturali con certificazione Fairtrade, aggiungete latte e panna e mescolate bene fino ad ottenere una densissima consistenza. Infine, guarnite con nomi curiosissimi ma spassosi e siete pronti per servire. Da oggi potrete trovare i deliziosi gusti di gelato Ben&jerry’s non solo nelle selezioni dei migliori bar della vostra città, ma anche nei supermercati vicino a casa! Volete sapere qualcosa in più sui vostri prossimi, golosi compagni di scorpacciate? Vi sveliamo in anteprima esclusiva i loro identikit… Chocolate Fudge Brownie: squisito gelato al cacao con morbidissimi pezzi di brownies. Tra gli ingredienti, zucchero, cacao e vaniglia sono certificati Fairtrade, garanzia che attesta il loro acquisto ad un prezzo equo. Disponibile sia nei migliori bar (nel formato da 150 ml) che nei principali supermercati (coppone da 500 ml). Wich: superbiscottone che racchiude tra due morbide frolle un delizioso gelato alla vaniglia con gocce di cioccolato. Tra gli ingredienti con certificazione Fairtrade zucchero, polvere di cacao ed estratti naturali di vaniglia e caffè. Lo potete trovare in una selezione dei migliori bar della vostra città. Cookie Dough: cremoso gelato alla vaniglia che racchiude al suo interno gustosi pezzettoni di cookies. Zucchero, cacao e gli estratti di vaniglia e caffè sono tutti ingredienti con garanzia Fairtrade. Il coppone da 500 ml è disponibile nei punti vendita, mentre la confezione da 150 ml nei principali bar della vostra città. Caramel Chew Chew: cremosissimo gelato al caramello con variegatura dello stesso gusto, in cui sono immersi golosi pezzettoni di cioccolato ricoperti da caramello. Vaniglia, cacao e zucchero sono tutti ingredienti certificati Fairtrade. Scoprite la sua deliziosa consistenza nel formato da 150 ml, nei migliori bar della vostra città. Chunky Monkey: delizioso gelato al gusto banana con tanti pezzetti di noci e cioccolato. Sia le banane da cui si estrae la purea, che lo zucchero e il cacao sono certificati Fairtrade, ovvero acquistati attraverso i canali del commercio equo-solidale. Il barattolone da 500 ml lo trovate nei punti vendita, mentre la coppetta da 150 ml nei principali bar. Ben&jerry’s: Peace, Love & Fairtrade! I consumatori sono sempre più attenti a cosa acquistano e tra i loro criteri di consumo, oggi, c’è anche l’impatto che gli acquisti possono avere sulla vita di produttori e lavoratori nel Sud del Mondo. Per questo sempre più spesso decidono di adottare e condividere comportamenti eticamente responsabili, ad esempio affidandosi a marchi che garantiscono il rispetto e la dignità dei soggetti coinvolti nella filiera. Fedele al motto “Ridare indietro alla comunità”, Ben&jerry’s sceglie quindi il commercio equo certificato Fairtrade per sottolineare l’eticità dell’approccio adottato nella produzione degli ingredienti dei propri gelati. La certificazione Fairtrade, infatti, è l’unico standard che garantisce, oltre al rispetto delle colture locali, un prezzo equo e stabile ai produttori del Sud del Mondo e un margine aggiuntivo (il Fairtrade premium) da investire in progetti sociali e sanitari per le comunità. Almeno tre quarti dei consumatori ritiene che solo una certificazione indipendente accerti davvero le dichiarazioni di eticità di un prodotto e l’Italia è al primo posto tra i paesi che la stimano un plus imprescindibile. Chi conosce il marchio Fairtrade lo giudica garanzia di standard elevati e severi, un’assicurazione sul fatto che quell’acquisto sia stato la “scelta giusta”, perché prodotto eticamente. I nostri amici Ben e Jerry si impegnano ogni giorno affinché i propri gelati nascano nel rispetto della dignità di tutti i soggetti coinvolti nella produzione. E per continuare ad essere la “scelta giusta” ogni momento che lo desiderate, Ben&jerry’s quest’anno ha convertito a livello europeo tutti gli ingredienti che rendono il loro mondo così speciale, in ingredienti con certificazione Fairtrade ed entro il 2013 otterrà la certificazione anche a livello globale. Ora una carica di squisito gelato, con ingredienti certificati Fairtrade, è pronto per arrivare nella vostra città e travolgervi con tutta la sua autentica bontà. Mangiare un gelato non ha mai fatto tanto bene al prossimo! |
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BISTEFANI COLOMBA CLASSICA CONFEZIONE REGALO
LA TRADIZIONE PASTICCERA SPOSA L’ELEGANZA
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La Pasqua 2012 per Bistefani è nel segno dell’esclusività e della raffinatezza con l’elegante confezione regalo rigorosamente incartata a mano. Il prezioso incarto evoca il calore della pasticceria di una volta e il nastro di raso rosso aggiunge un tocco di eleganza e di stile: il risultato rende la Colomba Bistefani un regalo perfetto e raffinato per il pranzo pasquale. Per una dolce Pasqua, ricca di gusto e bontà, la vera «regina» rimane la Colomba Classica Bistefani, preparata seguendo con passione una tradizione pasticcera lunga oltre 50 anni. Soffice e naturale, la Colomba Classica Bistefani è il risultato di una sapiente combinazione di ingredienti di primissima qualità. Il gustoso impasto viene lavorato soltanto con farine dei mulini locali, canditi e scorze d’arancia provenienti dalla Sicilia e infine ricoperto da un abbondante strato di mandorle intere e granella di zucchero. * Calorie della porzione = 7,5% della Gda giornaliera Gda = fabbisogno giornaliero indicativo di 2000 kcal / giorno (fabbisogno che varia in funzione del sesso, dell’età e dell’attività fisica svolta) www.Bistefani.it |
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PER UNA PASQUA DELIZIOSA LE PROPOSTE DI
GIUSTO® SENZA GLUTINE E GIUSTO® SENZA ZUCCHERO
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Per chi segue una dieta priva di glutine o un’alimentazione controllata, Pasqua non è più tempo di rinunce. In occasione della festività imminente la linea Giusto, nata dalla Ricerca Nutrizionale Giuliani e specialista dell’alimentazione in farmacia, propone diverse tentazioni golose con la linea Giusto Senza Glutine, capace di venire incontro alle esigenze alimentari dei celiaci, e con la linea Giusto Senza Zucchero, in grado di esaudire coloro che vogliono o devono ridurre l’apporto calorico gior-naliero e la quantità di zucchero all’interno del proprio regime alimentare. Grazie a Giusto Senza Glutine, la linea di alimenti per celiaci e intolleranti al glutine, il piacere di festeggiare in dolcezza torna con il Dolce Pasquale Senza Glutine. Sulle tavole imbandite non può mancare questo classico prodotto da forno pasquale, ispirato alla ricetta tradizionale e arric-chito da mandorle e deliziosa granella di zucchero in superficie. Privo di canditi, non contiene grassi idrogenati. Per chi non resiste alle piccole tentazioni, ci sono anche i Cuor di Gianduia, golosi ovetti confet-tati ripieni di morbida crema alla nocciola, privi di grassi idrogenati. Giusto Senza Glutine contempla una vasta scelta fra pane, pasta, prodotti da prima colazione, biscotti, merende e snack, per garantire, in ogni momento della giornata, un´alimentazione sana, equilibrata, ma anche gratificante e gustosa per il palato. Il Bollino Ministeriale, apposto su tutte le confezioni, assicura che ogni prodotto sia approvato dal Ministero quale alimento senza glutine e quindi idoneo al celiaco, avendo un contenuto di glutine inferiore a 20 ppm (parti per milione). Giusto Senza Zucchero è invece una gamma di proposte dal sapore dolce pensata per chi è più attento all’alimentazione, grazie alla sostituzione del saccarosio (comune zucchero da cucina) con dolcificanti o loro miscele. Ogni prodotto, con un apporto calorico inferiore rispetto ai dolci tradizionali, consente di conce-dersi il piacere di qualche golosità, mantenendo al tempo stesso una dieta equilibrata e andando ad influire scarsamente sulla curva glicemica. Anche a Pasqua. Nel soffice Dolce Pasquale Senza Zucchero c’è infatti tutta la dolcezza della tradizione; il pro-dotto contiene uva sultanina ed è senza zuccheri aggiunti e senza grassi idrogenati. Per momenti quotidiani di dolcezza, ci sono anche gli Ovetti di Cioccolato Fondente o al Latte, golosi ovetti di cioccolato, senza zuccheri aggiunti e privi di grassi idrogenati, semplicemente deli-ziosi. I prodotti della linea Giusto Senza Glutine e Giusto Senza Zucchero sono in vendita in farma-cia e nei negozi specializzati. Confezione e prezzo Giusto Senza Glutine Dolce Pasquale Senza Glutine Confezione da 420 g € 8.90 Cuor di Gianduia Confezione da 200 g € 6.80 Giusto Senza Zucchero Dolce Pasquale Senza Zucchero Confezione da 600 g € 14.50 Ovetti di Cioccolato Fondente Confezione da 250 g € 9.80 Ovetti di Cioccolato al Latte Confezione da 250 g € 9.80 |
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