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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 22 Marzo 2012 |
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RICERCA SULLO SVILUPPO DELL´EMBRIONE
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Bruxelles, 22 marzo 2012 - Ricercatori nel Regno Unito hanno identificato un processo vitale nelle prime fasi dello sviluppo dell´embrione mammifero. Hanno sviluppato uno strumento in grado di imitare il tessuto molle dell´utero dei mammiferi nel quale si impianta l´embrione. I risultati potrebbero contribuire allo sviluppo di nuove cure per varie malattie. Presentata sulla rivista Nature Communications, la ricerca è stata finanziata in parte dal progetto Masc ("Materials that impose architecture within stem cell populations"), che ha ricevuto un contributo del Consiglio europeo della ricerca (Cer) del valore di quasi 2,3 milioni di euro nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. Sotto la guida del professor Kevin Shakesheff, della divisione di Somministrazione dei farmaci e ingegneria dei tessuti dell´Università di Nottingham nel Regno Unito, questo studio rivoluzionario rende possibile vedere aspetti mai visti prima dello sviluppo dell´embrione. Il team ha osservato in tempo reale i processi di crescita durante una fase vitale tra il quarto e l´ottavo giorno di sviluppo. "Usando i nostri materiali e le nostre tecniche uniche abbiamo potuto dare ai nostri colleghi di ricerca una visione mai ottenuta prima dell´incredibile comportamento delle cellule a questo stadio vitale dello sviluppo di un embrione," dice il professor Shakesheff. "Speriamo che questo lavoro svelerà altri segreti con i quali migliorare le cure mediche che richiedono tessuti per rigenerare e aprirà ulteriori opportunità di migliorare le tecniche di fecondazione in vitro. In futuro speriamo di sviluppare altre tecnologie che permetteranno ai biologi dello sviluppo di capire come si formano i tessuti." In passato i ricercatori avevano fatto colture di un ovulo fecondato per quattro giorni, nel periodo in cui passava da una singola cellula fino a una blastocisti. Ma finora non era mai stato chiarito cosa avvenisse dopo. In questo studio, il team ha monitorato e registrato nuovi aspetti dello sviluppo di un embrione dopo quattro giorni. Hanno osservato il primo passo della formazione della testa, che comporta il movimento di cellule pioniere a una grande distanza all´interno dell´embrione. Hanno identificato gruppi di cellule extra-embrioniche che segnalano dove si deve formare la testa dell´embrione. I ricercatori hanno determinato come le cellule emergono da una o due cellule nella fase della blastocisti prima di migrare verso la posizione nella quale segnalano lo sviluppo della testa. "Tutti coloro che leggono questo articolo si sono sviluppati a partire da una cellula singola," dice il professor Shakesheff. "Entro qualche settimana dalla formazione dell´embrione si formano tutti i tessuti principali e gli organi, i quali cominciano a funzionare. Se potessimo sfruttare questa straordinaria capacità del corpo umano di auto-formarsi potremmo creare nuove cure mediche in grado di curare malattie attualmente incurabili. Per esempio le malattie e i difetti del cuore potrebbero essere risolti se fossimo in grado di ricreare il processo attraverso il quale i muscoli del cuore si formano e vengono collegati al sistema circolatorio e nervoso." Per maggiori informazioni, visitare: University of Nottingham: http://www.Nottingham.ac.uk/pharmacy/research/ddte/tissueengineering.aspx Nature Communications: http://www.Nature.com/ncomms/index.html Consiglio europeo della ricerca http://erc.Europa.eu |
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"H5N1 RESEARCH: BIOSAFETY, BIOSECURITY AND BIOETHICS" |
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Londra, 22 marzo 2012 - Il 3 e 4 aprile 2012 si terrà a Londra, nel Regno Unito, un convegno internazionale intitolato "H5n1 research: biosafety, biosecurity and bioethics" (Ricerca sull´H5n1: biosicurezza e bioetica). L´influenza A sottotipo H5n1 è anche conosciuta come "influenza aviaria". Si tratta di un sottotipo del virus dell´influenza A che può provocare la malattia negli esseri umani e in molte specie animali. I focolai di H5n1 sono stati segnalati in tutto il mondo. Sono in corso delle ricerche in questo campo che prevedono la creazione di virus H5n1 modificati in laboratorio. Le condizioni di biosicurezza in cui sono condotte tali ricerche hanno recentemente causato qualche preoccupazione. Un virus H5n1 prontamente trasmesso potrebbe essere straordinariamente dannoso e il rischio di fuoriuscita accidentale è notevole. Tuttavia, applicando le adeguate garanzie, le conoscenze acquisite da questi e futuri esperimenti consentirà probabilmente una comprensione più precisa della trasmissione e virulenza dell´influenza. L´evento riunirà ricercatori e studenti per discutere la pratica e le politiche relative alla ricerca sull´H5n1. Per ulteriori informazioni, visitare: http://royalsociety.Org/events/2012/viruses/ |
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PRIMO CONVEGNO SUI BIOMARCATORI NELLA MEDICINA RIPRODUTTIVA |
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Valencia, 22 marzo 2012 - Spagna Primo convegno sui biomarcatori nella medicina riproduttiva avrà luogo il 30 e 31 marzo 2012 a Valencia, in Spagna. La medicina riproduttiva è una branca della medicina che si occupa della prevenzione, diagnosi e gestione dei problemi riproduttivi. Il campo ha visto un aumento dell´interesse in quanto molti paesi europei hanno visto i loro tassi di fertilità precipitare nel corso degli ultimi decenni. Fondata sull´anatomia, la fisiologia e l´endocrinologia riproduttiva, la medicina della riproduzione integra gli aspetti rilevanti della biologia molecolare, della biochimica e della medicina. I biomarcatori sono comunemente usati come indicatori per valutare il potenziale dei contaminanti che perturbano il sistema endocrino. Lo scopo della conferenza sarà quello di fornire ai ricercatori conoscenze relative alle tecnologie diagnostiche in rapido sviluppo che potrebbero aiutare a valutare meglio la riserva ovarica, i gameti, gli embrioni e l´endometrio ai quattro livelli di base della biologia cellulare: Dna, Rna, proteine e metaboliti. Durante l´incontro sarà inoltre studiato come l´ambiente circostante l´embrione può essere valutato riguardo alle proteine ??e metaboliti prodotti dai singoli embrioni e come questi si riferiscono all´attuabilità. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Comtecmed.com/biomarker/2012/welcome.aspx |
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A COPENAGHEN SI È CONCLUSA LA CONFERENCE HIV IN EUROPE DI DUE GIORNI, L’ITALIA È L’UNICO PAESE DELL’UNIONE EUROPEA AD AVERE DELLE PROPRIE ‘LINEE GUIDA’ IL PRESIDENTE ONORARIO DI NPS: “CI SIAMO BATTUTI AFFINCHÉ L’ITALIA DISPONESSE DI UN SUO DOCUMENTO DI CONSENSO SUL TEST PER L’HIV, BENE ORA APPLICHIAMOLO!” QUASI UN TERZO DELLA POPOLAZIONE IN ITALIA NON SA DI ESSERE INFETTA DA HIV |
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Roma 22 Marzo 2012 – Clinici ed esperti da tutta Europa si sono riuniti per fare il punto sullo stato dell’arte della malattia Aids, dopo la recente richiesta fatta dall’Unione Europea, che faceva seguito ad una precedente del Luglio 2008, ad ogni Stato affiliato di intervenire per regolamentare e redigere delle proprie Linee Guida sull’Hiv. L’italia è il primo Stato membro dell’Unione Europea ad aver da poco redatto una propria legislazione che ha riguardato la riaffermazione della necessità di eseguire il test, proposto specifiche modalità di erogazione del test e della consegna dei risultati sul territorio nazionale e individuato i destinatari sensibili ai quali rivolgere l’offerta del test: infatti circa un terzo delle persone in Italia non sa di essere sieropositivo. Il ‘Documento di consenso sulle politiche di offerta e le modalità di esecuzione del test per Hiv in Italia’ è stato redatto dalla Commissione Nazionale per i diritti di lotta contro l’Aids con il contributo di tutti i livelli Politico-istituzionali, Società Scientifiche e soprattutto delle Associazioni di Pazienti. La realizzazione del Documento, ora che è stato approvato dalla Conferenza Stato-regioni, sarà obbligatoria per le Regioni. Questo Documento, che è il maggiore risultato per un ‘Progetto’ portato avanti dai pazienti in prima persona, è stato avviato grazie all’impegno del Parlamento Italiano che ha approvato all’unanimità una serie di mozioni in soli 2 mesi, quando di norma in Italia, per redigere documentazioni del genere c’è bisogno di iter burocratici di almeno 18 mesi. Rosaria Iardino, Presidente Onorario Network Persone Sieropositive (Nps) ha spiegato: “L’italia è stato il primo Paese europeo nel fare un passo importante su come e quando incentivare l’esecuzione del test Hiv: partendo dal presupposto che sono sempre gli Ospedali pubblici i luoghi naturalmente adibiti per l’offerta di un servizio di sanità pubblica e ovviamente l’Hiv ne è ‘regina’. L’unico aspetto che noi non condividiamo, e lo abbiamo fatto presente alla Commissione Aids e all’ex Ministro della Salute il Professor Ferruccio Fazio, è la questione dei grandi minori: cioè quei ragazzi che vanno dai 16 ai 18 anni. Oggi il Documento non permette di poter accedere al test a questa fascia di età senza il consenso dei genitori, mentre prima era previsto solo dai 16 anni in giù. In questo modo andremo a perdere una delle fasce più fragili e che ha una percezione dell’Hiv del tutto irreale dei numeri e delle problematiche.” “Sull’hiv in Italia c’è una situazione di sommerso estremamente importante (pari al 25%) sovrapponibile a molti altri Paesi europei e simile a quella degli Stati Uniti, che favorisce il perpetuarsi della trasmissione del virus. L’implementazione di politiche per l’offerta del test sono estremamente importanti (in questo senso l’Italia si sta facendo e si è fatta parte attiva), anche nell’ottica, come recenti studi hanno evidenziato, di come a seguito del riscontro di positività l’offerta e l’esecuzione del test sia ad oggi il miglior mezzo di prevenzione contro la diffusione del virus dell’Hiv.” Ha detto Giuliano Rizzardini, Direttore Dipartimento Malattie Infettive, Azienda Ospedaliera Luigi Sacco di Milano. |
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PRESIDENTE MALTA IN UMBRIA VISITA CENTRI CURA DISTURBI ALIMENTARI: “INTERESSE PER ANALOGA STRUTTURA A MALTA” |
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Perugia, 22 marzo 2012 – “E’ stato per noi motivo di grande orgoglio far visitare i centri per i disturbi dell’alimentazione di Todi e Città della Pieve al presidente della Repubblica di Malta che ha apprezzato moltissimo la nostra esperienza e un analogo centro sarà realizzato a Malta”. E’ quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, a termine della visita di Stato del Presidente della Repubblica di Malta, George Abela, accompagnato dalla sua consorte, che ieri in Umbria, ha voluto conoscere da vicino a Todi e Città della Pieve le strutture per la cura dei disturbi da alimentazione. Il Presidente Abela è stato accolto in Piazza del Popolo a Todi dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, assieme al Prefetto di Perugia, Enrico Laudanna, ed al sindaco di Todi, Antonino Ruggiano, per poi trasferirsi a Palazzo Francisci e visitare la sede del Centro Disturbi Alimentari. Successivamente, la delegazione maltese si è trasferita a Città della Pieve dove – accolta dal sindaco Riccardo Manganello - era prevista la visita, all’Ospedale “Beato Giacomo Villa”, del Centro dedicato al trattamento dei disturbi da alimentazione incontrollata. “Qui a Todi – ha detto la presidente – è stata realizzata un’esperienza che lo stesso Presidente di Malta ha dichiarato di apprezzare. Oggi i disturbi dei comportamenti alimentari interessano, purtroppo, sempre maggiori fasce della popolazione, in particolare le giovani generazioni. Il nostro servizio regionale, in particolar modo dell’Asl2, ha potuto, in questi 10 anni di attività, realizzare un vero e proprio modello per la cura di questi disturbi. Ai nostri centri oggi possono rivolgersi tutti e non solo i residenti in Umbria. La sua valenza nazionale è stata anche formalmente riconosciuta dal ministro della sanità tant’è, che proprio al Centro di Todi, fa capo il numero verde istituito dal servizio sanitario nazionale per le emergenze dovute ai disturbi alimentari”. “Il presidente di Malta – ha aggiunto la presidente Marini – si è detto particolarmente interessato a stabilire con la nostra struttura sanitaria un rapporto di cooperazione per la realizzazione di un analogo centro a Malta e questo per noi, in particolare per gli operatori, è motivo di particolare soddisfazione”. |
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ROSSI: “LA SANITÀ TOSCANA HA I BILANCI CERTIFICATI E MERITA UNA PREMIALITÀ” |
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Firenze, 22 marzo 2012 – “I bilanci delle nostre Asl sono certificati. Chiediamo che anche le altre Regioni facciano lo stesso, che il governo obblighi le Regioni a certificare i bilanci della sanità e che non si limiti a parlare di “certificabilità”. Non daremo il nostro assenso a una ripartizione del Fondo sanitario nazionale che non tenga conto di questo aspetto e che, accanto alla valutazione dei costi standard o dei problemi di povertà e di arretratezza che possono colpire una regione, non riconosca anche la certificazione di bilancio. Per questo chiediamo una premialità per la Toscana”. Si è espresso così ieri il presidente Enrico Rossi nel corso della sua comunicazione in consiglio regionale, centrata sul processo di certificazione dei bilanci sanitari da parte di soggetti terzi, individuati con gara, e sul tema del buco di bilancio della Asl di Massa. Il presidente ha ripercorso le tappe di un percorso avviato volontariamente dalla Regione, “straordinario e unico nel panorama italiano, faticoso e anche dispendioso”, che oggi presenta questo quadro: 15 aziende già certificate o che concluderanno il loro lavoro nel 2012, una azienda, quella ospedaliera di Pisa, che sta partendo dopo aver introdotto il nuovo sistema contabile, e un’altra, quella di Massa, che inizierà il percorso quest’anno. “Il processo di certificazione delle Aziende – ha proseguito il presidente – ha fatto emergere incongruenze contabili, errori di registrazione e di valutazione, crediti non più esigibili, ammortamenti non coerenti. E’ questo un fatto assolutamente normale che si verifica anche nelle imprese private e costituisce il senso e lo scopo della certificazione. Le incongruenze riscontrate nei bilanci delle Aziende hanno comportato interventi straordinari di varia entità per eliminare gli errori e le imprecisioni riscontrate e garantirne la certificazione. Si tratta di aiuti alle Aziende che hanno oscillato da cifre minime, di qualche milione, fino a cifre più consistenti, ma sempre di una dimensione fisiologica se rapportata alla consistenza dei bilanci stessi”. “Questo processo è stato all’origine dell’emersione del caso Massa, la cui entità dello squilibrio è stata invece assolutamente anomala e rilevante, anche perché, come si è scoperto, frutto di gravi illeciti e di elementi dolosi. Il senso delle mie affermazioni sulla stampa è quindi chiaro: così come noi ci siamo sottoposti a questo processo anche le Aziende di altre Regioni devono fare altrettanto. Altrimenti la veridicità dei bilanci presentati in pareggio non può che essere approssimativa, comunque basata su fattori non certi e quindi non sostenibili nel lungo periodo. E anche le affermazioni di Monti sulla parità del bilancio dello Stato nel 2013 non sarebbero adeguatamente supportate. La fondatezza di queste mie affermazioni è stata riconosciuta anche dal Ministro Passera in un colloquio telefonico, durante il quale ha espresso piena condivisione con quanto ho affermato. Non daremo nessun assenso – ha aggiunto il presidente – a una ripartizione del Fondo sanitario nazionale che non tenga conto, oltre che delle valutazione dei costi standard e al riconoscimento delle situazione di povertà e arretratezza, anche della certificazione dei bilanci. Per questo noi chiediamo una premialità per la Toscana”. “Quanto al caso di Massa – ha proseguito il presidente – è stata proprio la Regione, nella sua attività di controllo, a portarlo alla luce e sono stato io personalmente a denunciarlo alla magistratura. Ma, pur doloroso e complesso, è comunque un caso che si colloca nel quadro di una sanità che ha i conti in pareggio e i bilanci certificati. Noi abbiamo reagito ad un evento avverso e in sanità affrontare bene un evento avverso ha come risultato quello di alzare la soglia di vigilanza complessiva del sistema. La solidità dei nostri bilanci ne è infatti uscita confermata e oggi la Toscana è una delle tre Regioni (con Basilicata e Lombardia) a cui il ministero dell’economia riconosce il pareggio di bilancio in sanità, cosa in discussione per tutte le atre Regioni”. |
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SBLOCCATI SETTANTA MILIONI DI EURO PER IL PAGAMENTO DELLE COMPETENZE 2012 IN FAVORE DELLE STRUTTURE SOCIO-SANITARIE DELLA CALABRIA |
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Catanzaro, 22 marzo 2012 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, insieme al Dirigente Generale del Dipartimento Presidenza Francesco Zoccali e al Dirigente Generale del Dipartimento Politiche Sociali Bruno Calvetta, ha incontrato a Catanzaro i Direttori Generali delle Asp e una rappresentanza delle strutture socio-sanitarie della Calabria, gli enti Anasta, Ares, Uneba, Agidai e Aiop. Oggetto della riunione il pagamento delle competenze per l’anno 2012 in favore delle suddette strutture. Il Presidente Scopelliti, nella qualità di Commissario ad acta per il Piano di Rientro, grazie al lavoro della Struttura Commissariale, dei Dipartimenti e delle Aziende, ha comunicato le risorse destinate al pagamento di una importante parte delle spettanze. L’ammontare complessivo, tra la quota sanitaria e quella sociale, raggiunge quasi i 70 milioni di euro. Questo consentirà la copertura finanziaria del primo semestre del 2012 e di parte del residuo 2011 mentre, in riferimento ai debiti pregressi, verrà valutata la possibilità di utilizzare per tali strutture una parte dei 220 milioni di euro di premialità sbloccati dal Tavolo Massicci, oltre all’impegno di destinare ulteriori somme in sede di assestamento di bilancio. Le Asp hanno provveduto a stilare i piani riguardanti le prestazioni fornite dai privati e, analogamente, il Dipartimento Politiche sociali per le quote di competenza. E’ stato, quindi, individuato un percorso condiviso e le risorse verranno erogate alle strutture socio-sanitarie della regione entro la fine del mese di Aprile. “E’ un risultato molto importante – ha affermato il Presidente Scopelliti – in quanto verranno immessi sul territorio calabrese decine di milioni di euro per tante aziende private, in virtù delle prestazioni erogate. Ci saranno ricadute positive sul territorio, in termini di risposte concrete soprattutto per i dipendenti delle strutture socio-sanitarie e, di conseguenza, per migliaia di famiglie. E’ un altro passo per la normalizzazione di un settore che per troppo tempo non ha avuto la giusta attenzione. Dopo mesi dedicati ad affrontare criticità – ha dichiarato il Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti – oggi andiamo avanti per rendere il sistema sanitario calabrese efficiente, con risposte concrete in un settore molto delicato, finalizzato alle fasce deboli attraverso l’erogazione di servizi resi da strutture quali case protette per anziani e disabili, rsa per anziani e disabili e centri riabilitativi a ciclo diurno. Un’attenzione, quindi – conclude il Presidente Scopelliti – sia per la sanità che per il settore delle Politiche Sociali, sempre a tutela dei cittadini”. |
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I DATI SULLA DONAZIONE E SUI TRAPIANTI AL 31 DICEMBRE 2011 - DAL 22 AL 24 A MONTECATINI IL XXIII CONVEGNO DELL´ASSOCIAZIONE INTERREGIONALE TRAPIANTI DI CUI FA PARTE L´EMILIA-ROMAGNA. |
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Bologna, 22 marzo 2012 – Con 21,8 donatori utilizzati per milione di abitanti, l’Emilia-romagna nel 2011 si conferma al di sopra della media nazionale (18,4). A livelli di eccellenza il trapianto di cuore (32 interventi in Emilia-romagna, prima in Italia) e sopra la media nazionale il trapianto di rene e di fegato. Nel 2011 si è registrato tuttavia un calo delle donazioni (nel 2010 il dato era pari a 26,7 per milione di abitanti) che ha avuto riflessi anche nell’attività di trapianto (297 gli organi trapiantati, rispetto ai 325 dell’anno precedente). L’emilia-romagna resta comunque sempre ad alti livelli per donatori segnalati (47,3 per milione di abitanti rispetto al 37,4 a livello nazionale). “La diminuzione dei donatori potenziali – commenta Lorenza Ridolfi, direttrice del Centro regionale di riferimento per i trapianti dell’Emilia-romagna (Crt-er) – è dovuta in parte al fatto che, fortunatamente, diminuiscono le persone che muoiono a seguito di traumi da incidente, e questo vuol dire che c’è più attenzione ad indossare il casco, ad usare le cinture di sicurezza e rispettare i limiti di velocità. In questo contesto positivo, la nostra attenzione – continua – deve essere comunque puntata al massimo utilizzo delle opportunità di donazione, anche di persone anziane colpite da emorragia cerebrale o ictus, e su questo le Aziende sanitarie sono impegnate a migliorare ulteriormente la propria efficienza. Il nostro impegno continua anche nella promozione della donazione, con la campagna informativa “Una scelta consapevole” realizzata con la collaborazione delle associazioni di volontariato e dei pazienti e degli Enti locali.” I dati citati emergono dal rapporto annuale curato dal Centro regionale di riferimento per i trapianti dell’Emilia-romagna (Crt-er). Il rapporto viene presentato al Xxiii convegno dell’Associazione interregionale trapianti (Airt) che si tiene a Montecatini (Pistoia) da giovedì 22 a sabato 24 marzo. L´emilia-romagna, assieme a Piemonte, Val d’Aosta, Toscana, Puglia, Provincia autonoma di Bolzano è parte di Airt e ne ha la presidenza per il triennio 2010-2012. Airt costituisce un sistema di integrazione interregionale che ha permesso di sviluppare, attraverso programmi collaborativi, le attività di donazione e trapianto nell’area, raggiungendo i livelli delle Regioni più avanzate d’Europa. Airt, insieme a Ocst (Organizzazione centro sud trapianti) e a Nitp (Nord Italia Transplant program), fa riferimento al Centro nazionale trapianti che coordina l’attività a livello nazionale. Il rapporto sull’attività di donazione e trapianti in Emilia-romagna nel 2011 - Nel 2011 i donatori utilizzati sono stati 96, pari a 21,8 per milione di abitanti. L’età media è stata di 58,4 anni. Il protocollo regionale per la sicurezza del donatore e la qualità degli organi donati ha consentito di utilizzare donatori che solo pochi anni fa non erano considerati idonei (di questi, 20 i donatori di età superiore a 75 anni). Le opposizioni al prelievo sono state il 28,4% (27,1% l’anno precedente, 28,3% la media nazionale). Le fasce di età dei potenziali donatori tra i 55 e i 64 anni sono quelle dove le opposizioni hanno raggiunto i livelli più elevati. Complessivamente sono state 267 le persone che hanno ricevuto un trapianto in Emilia-romagna nel 2011. Sono stati 297 gli organi trapiantati, poiché sono stati effettuati alcuni doppi trapianti di rene, e trapianti combinati di più organi nella stessa persona. Sono stati 136 i trapianti di rene nei tre Centri di Parma (Ospedale Maggiore), Modena (Policlinico), Bologna (S. Orsola-malpighi). Di questi, 105 sono stati trapianti di organo singolo, 3 doppi, 3 combinati rene/pancreas, 5 rene/fegato, 1 rene/cuore. Sono stati 19 i trapianti da donatore vivente. Rispetto alla popolazione regionale, il numero di trapianti di rene è stato di 30,9 per milione di abitanti, sempre al di sopra della media nazionale. L’indice di trapianto (percentuale di reni impiantati rispetto a quelli prelevati in regione), che fornisce un riscontro significativo della qualità del processo di donazione e prelievo, è stato del 94,4%, in costante crescita negli ultimi anni (lo scorso anno era stato del 90,7%, nel 2006 dell’88,5%). In Emilia-romagna è attiva la lista di attesa unica per il trapianto di rene, che assicura ogni trapianto al ricevente più compatibile con il donatore (indipendentemente dalla sede di iscrizione in lista: Bologna, Modena, Parma). Al 31 dicembre 2011 le persone in lista d’attesa erano 1237. I tempi medi di attesa delle persone iscritte in lista sono di poco superiori ai 3 anni. La sopravvivenza dei pazienti trapiantati in Emilia-romagna a 1 anno dal trapianto è vicina al 98% (un po’ superiore al dato nazionale, intorno al 97%). Rispetto alla prevenzione, prosegue il progetto dedicato all’insufficienza renale progressiva (Pirp): sono 11.784 le persone inserite nel registro regionale e seguite congiuntamente da nefrologi e medici di famiglia per ritardarne al massimo, se non evitare, l’entrata in dialisi. I trapianti di cuore eseguiti dal Centro del S. Orsola-malpighi di Bologna sono stati 32, il numero più alto a livello nazionale, di cui 3 combinati con fegato e 1 combinato con rene. Il dato corrisponde a 7,3 trapianti per milione di abitanti. L’indice di trapianto è stato pari al 110,3% a dimostrazione dell’efficienza del Centro trapianti nell’utilizzo degli organi provenienti anche da altre regioni. Al 31 dicembre 2011 le persone in lista d’attesa erano 48. I tempi medi di attesa per le persone in lista sono di poco superiori di 1 anno. La sopravvivenza in Emilia-romagna a 1 anno dal trapianto è del 92,5% (il dato per l’Italia è 83,8%). Sono stati 105 i trapianti di fegato, nei Centri di Bologna (S. Orsola-malpighi) e Modena (Policlinico). Due di questi trapianti sono stati effettuati con la tecnica split, che permette da un donatore di effettuare trapianti su due persone. Due trapianti sono stati invece effettuati con la tecnica “domino” che consente di utilizzare il fegato di una persona affetta da una malattia metabolica, l’amiloidosi, e sottoposta a trapianto, e di trapiantarlo in un altro paziente affetto da patologie epatiche in fase terminale, consentendogli una aspettativa di vita di almeno altri venti anni. Rispetto alla popolazione regionale, il numero di trapianti è stato di 23,4 per milione di abitanti, che supera i livelli di eccellenza mondiale (tradizionalmente raggiunti dalla Spagna). L’indice di trapianto si conferma molto alto: 121,2%, a conferma dell’efficienza dei Centri trapianto regionali che utilizzano organi non trapiantati per vari motivi in altre regioni. In Emilia-romagna è attiva la lista di attesa unica per il trapianto di fegato. Questo prevede l’allocazione di ogni organo donato al ricevente in condizioni più gravi, indipendentemente dalla sede di iscrizione in lista (Bologna o Modena). Al 31 dicembre 2011, le persone in lista d’attesa erano 248. I tempi medi di attesa sono di circa 2 anni. La sopravvivenza in Emilia-romagna a 1 anno dal trapianto è superiore all’84% (paragonabile al dato italiano). Nel 2011 sono stati 2 i trapianti di intestino e 1 multiviscerale (trapianto di stomaco, duodeno, intestino tenue, pancreas, fegato). Il Centro regionale (S. Orsola-malpighi di Bologna) è ancora oggi l’unico attivo in Italia per tale trapianto nell’adulto. Al 31 dicembre 2011, le persone in lista d’attesa erano 21. E’ inoltre proseguito il programma clinico di riabilitazione intestinale: nel 2011 altre 6 persone sono state sottoposte a recupero chirurgico della funzionalità dell’organo senza ricorrere a trapianto (sono complessivamente 53 i pazienti sottoposti negli anni a questo trattamento). La sopravvivenza vicino al 100%, il buon recupero della funzionalità intestinale nella maggior parte delle persone e il fatto che costituisca una alternativa al trapianto, induce a insistere ulteriormente su questo programma. Sono stati 5 i trapianti di polmone, tutti bipolmonari, effettuati al S. Orsola-malpighi di Bologna. Al 31 dicembre 2011 le persone in lista d’attesa erano 6 per il trapianto di polmone e 5 per il trapianto combinato polmone/cuore. I tempi medi di attesa, per entrambe le liste, sono di 1 anno e mezzo circa. L’attività delle banche regionali dei tessuti ha permesso di trapiantare in Emilia-romagna 476 cornee e 57 sclere (membrana bianca dell´occhio), 9 valvole cardiache, 67 segmenti vascolari. 77 persone sono state sottoposte a 108 trapianti di cute, a 42 pazienti sono stati effettuati 44 trapianti di Ded (derma de-epidermizzato) e 5 malati sono stati sottoposti a trapianto di Dec (derma de-cellularizzato). 569 sono stati i trapianti di segmenti ossei massivi e 1896 quelli di osso lavorato. In Emilia-romagna sono stati inoltre eseguiti 109 trapianti allogenici (da donatore familiare o da registro) di cellule staminali emopoietiche (fonte delle cellule il midollo osseo, il sangue periferico o il sangue cordonale); sono stati inoltre eseguiti 384 trapianti di midollo osseo autologo (cellule dello stesso paziente). Sono state raccolte e certificate dalla Banca regionale 304 unità di sangue cordonale, pronte per essere utilizzate in bambini affetti da leucemia in tutto il mondo. Grazie alle donazioni delle mamme emiliano-romagnole, infatti, nel 2011 sono state utilizzate per trapianto 9 unità di sangue cordonale: 3 in Centri ematologi italiani e 4 in Centri europei, 1 negli Stati Uniti, 1 in Sudamerica. |
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BASILICATA: I NUOVI DIRETTORI GENERALI DEL S. CARLO E DELL’ASM |
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Potenza, 22 marzo 2012 – Di seguito i nominativi dei nuovi direttori generali del S. Carlo e dell’Asm : Giampiero Maruggi, 55 anni, potentino ma residente a Matera, è il nuovo direttore generale dell’Azienda Ospedaliera regionale San Carlo di Potenza. Ancora non ventenne inizia a lavorare alla Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania, poi tra i fondatori del Mediocredito di Basilicata, nel 1982, poi una lunga carriera ai vertici della Banca Popolare del Materano di cui ha seguito tutta la fase di crescita fino alla fusione, nel 2008, con la Banca Popolare di Crotone nella Banca Popolare del Mezzogiorno di cui diviene Direttore Generale. Da gennaio 2012, finora, è direttore generale dell’Asm. Rocco Maglietta, nato a Corleto Perticara nel 1952, medico chirurgo, è il nuovo direttore generale dell’Asm. Vanta una lunga esperienza nell’ambito della gestione della sanità lucana. Ha collaborato alla realizzazione di vari progetti, fra i quali lo Screening per la prevenzione del tumore della cervice uterina. Ha svolto, tra le altre, le funzioni di direttore sanitario dell’Ospedale San Carlo di Potenza ed è stato direttore generale dell’Irccs Crob di Rionero in Vulture. |
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TOSCANA: ESENZIONE TICKET, VALIDITÀ DEGLI ATTESTATI PROROGATA AL 31 MARZO 2013
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Firenze, 22 marzo 2012 – Prorogata di un anno, dal 31 marzo 2012 al 31 marzo 2013, la validità degli attestati di esenzione dal ticket per motivi di reddito con codice di esenzione E01, E03, E04. Lo stabilisce una delibera approvata nel corso dell’ultima giunta, per semplificare gli adempimenti, riducendo i disagi per i cittadini e nello stesso tempo alleggerendo la pressione sugli uffici delle Asl. Dal 1° dicembre 2011 è entrata in vigore la nuova procedura di rilevazione e autocertificazione del diritto all’esenzione per motivi di reddito, prevista dalla normativa nazionale (decreto ministeriale dell’11 dicembre 2009). In allineamento alla data di recepimento degli elenchi ministeriali, relativi ai soggetti esenti, i certificati di esenzione scadono il 31 marzo 2012, comportando per i cittadini la necessità di recarsi nuovamente alla Asl per eseguire la procedura di rinnovo. Da qui la decisione di prorogare di un anno la scadenza per gli esenti E01, E03, E04. In attesa della piena funzionalità e del completo recepimento delle procedure relative alla prescrizione elettronica, il medico, sulla base del certificato esibito dal cittadino, riporterà sulla ricetta il relativo codice di esenzione per motivi di reddito (E01, E02, E03, E04). Dunque, fino al 31 marzo 2013, i cittadini esenti E01, E03, E04 potranno utilizzare l’attestato di esenzione, attualmente in loro possesso, sotto la loro responsabilità : vale a dire, solo nel caso in cui permangano le condizioni personali e di reddito dichiarate dall’attestato (il reddito complessivo fiscale del nucleo familiare, considerato ai fini dell’esenzione, deve essere sempre riferito al reddito dell’anno precedente). Le aziende sanitarie effettueranno controlli sulla effettiva validità degli attestati. Per i soggetti disoccupati aventi diritto all’esenzione (E02) sono confermate le procedure di rinnovo previste dalla normativa nazionale. In questo caso, occorrerà rinnovare l’esenzione presso gli uffici della Asl alla naturale scadenza dell’attestato, presentando la relativa autocertificazione. Queste, lo ricordiamo, le categorie degli aventi diritto all’esenzione: - cittadini di età inferiore a sei anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro (E01); - disoccupati e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito (E02) complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico; - titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico( E03); - titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant’anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico ( E04). Per tutte le informazioni, si può contattare il numero verde regionale, 800556060, o il numero verde di ciascuna azienda. |
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NON SOTTOVALUTARE LE ALLERGIE DA POLLINI |
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Bolzano, 22 marzo 2012 - Di allergie da polline, di prevenzione attraverso monitoraggio del volo pollinico, di informazione e comportamenti attenti hanno informato il Laboratorio biologico dell´Agenzia provinciale per l’ambiente ed il Reparto di pneumologia dell´Ospedale di Bolzano in occasione della Vi Giornata nazionale dei pollini. In questi giorni nel sud dell´Alto Adige si schiudono le infiorescenze della betulla con polline della categoria "agressiva". Tra il 15 ed il 20 per cento della popolazione altoatesina soffre di allergie da polline. I primi sintomi delle allergie da polline, come goccia al naso, naso chiuso, starnuti frequenti non devono essere sottovalutati, perché a lungo andare possono trasformarsi in asma bronchiale. “Il servizio d’informazione pollinica dell’Alto Adige è un’importante premessa per la prevenzione, la diagnosi e la terapia”, sottolinea il Giulio Donazzan, Primario del Reparto di Pneumologia dell’Ospedale di Bolzano. L’allergia ai pollini è causata da un’iperreazione del sistema immunitario; i disturbi quindi non devono essere sottovalutati. Una leggera rinite può trasformarsi negli anni in asma bronchiale. Conoscere i propri pollini ´critici´, aiuta nella prevenzione, limitando o possibilmente evitando il contatto con gli allergeni pollinici e assumendo in modo mirato le medicine per ridurre al minimo i disturbi. È importante rivolgersi al medico di fiducia e se necessario assumere in modo mirata farmaci per alleviare i disturbi". Non tutti i pollini sono in grado di indurre allergia: la reazione al polline dipende dalla specie, dalla concentrazione in aria, dal tipo di contatto e dallo stato di salute della persona. Per la prevenzione risultano assai utili gli strumenti di informazione messi a disposizione dei cittadini dal Servizio di informazione pollinica dell’Agenzia provinciale per l’ambiente Appa. Dal 1994 il Laboratorio Biologico dell´Agenzia provinciale per l´ambiente effettua analisi del volo pollinico un varie stazioni distribuite sul territorio provinciale e partecipa alla rete nazionale di rilevamento www.Polnet.it Il compito principale del monitoraggio pollinico, come ha sottolineato il direttore dell’Agenzia provinciale per l’ambiente, Luigi Minach, è il rilevamento dei differenti tipi di pollini aerodiffusi e delle relative concentrazioni, oltre alla determinazione del periodo di fioritura delle varie piante che causano il maggior numero di allergie. Le informazioni sul volo pollinico sono di notevole interesse sia per i medici curanti (per diagnosi e terapie) che per i soggetti allergici, che possono limitare le attività all´aria aperta durante il periodo di fioritura delle piante verso le quali sono allergici. Nel periodo compreso fra febbraio a settembre è possibile consultare il servizio di informazione pollinica, che riporta le concentrazioni polliniche rilevate nella settimana precedente e le previsioni per i giorni successivi. Per ricevere settimanalmente il bollettino dei pollini direttamente nella propria casella di posta elettronica è possibile abbonarsi alla newsletter Info pollini. Il servizio è gratuito. Le conoscenze sul volo pollinico e sulle piante allergeniche rappresentano il primo passo verso la prevenzione delle allergie. Il Servizio di informazione pollinica dell’Agenzia provinciale per l’ambiente grazie ad una rete di rilevamento monitora le concentrazioni dei pollini più frequenti in aria e maggiormente significativi dal punto di vista allergologico. I dati raccolti riferiti ad un lungo periodo vengono predisposti i calendari dei pollini che indicano gli andamenti stagionali e la carica dei diversi tipi di polline per zone. Si tratta di uno strumento importante ai fini della prevenzione. Attualmente sono disponibili i calendari dei pollini relativi alle stazioni di rilevamento di Bolzano (tutto l´anno), Silandro, Brunico, Predoi (Valle Aurina), Grub (Valle Lunga) e Solda. Informazioni e consigli utili sulla pagina web www.Provincia.bz.it/pollini |
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INAUGURATO IL NUOVO POLIAMBULATORIO MEDICO A VILLA SANT’ANGELO (AQ) |
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Bologna. 22 marzo 2012 - E’ stato inaugurato a Villa Sant’angelo in provincia dell’Aquila il nuovo poliambulatorio medico di base donato dall’Emilia-romagna, a tre anni dal terremoto che ha duramente colpito le popolazioni e il territorio dell’Abruzzo. La sua costruzione è uno dei due progetti (l’altro è la centrale operativa 118 all’Aquila) approvati dalla Cabina regionale di regia istituita dal presidente della Giunta regionale Vasco Errani, con la partecipazione di Province, Comuni e Comunità Montane, per coordinare gli aiuti del “sistema Emilia-romagna” a favore delle popolazioni colpite dal sisma del 6 aprile 2009. Il nuovo polo sanitario è stato realizzato con il finanziamento dall’azienda Gd di Bologna mentre gli arredi sono stati acquistati grazie alle donazioni dei cittadini emiliano-romagnoli. Su indicazione della Giunta regionale, l’Agenzia regionale di Protezione civile attivò all’indomani del terremoto un conto corrente postale (causale “Pro-abruzzo”) finalizzato alla raccolta di donazioni per sostenere la realizzazione dei progetti di rilevanza socio-sanitaria nelle aree colpite dal terremoto e stanziò un milione di euro. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore regionale alla protezione civile Paola Gazzolo. “Tanti piccoli e importanti gesti di solidarietà da parte singoli cittadini - ha sottolineato - si sono uniti al contributo determinante di un’impresa del nostro territorio, a dimostrazione di come la solidarietà sia un tratto distintivo del tessuto sociale e produttivo dell’intera regione Emilia-romagna”. Villa Sant’angelo - insieme all’Aquila e Sant’eusanio Forconese - è uno dei tre Comuni in cui il sistema regionale di Protezione civile dell’Emilia-romagna, per i sette mesi successivi al sisma, ha allestito e gestito i campi di assistenza alla popolazione. All’inaugurazione del poliambulatorio hanno preso parte, oltre al sindaco di Villa Sant’angelo Pier Luigi Biondi, dirigenti e funzionari dell’Agenzia regionale di Protezione civile dell’Emilia-romagna, la presidente della Gd Isabella Seragnoli e una rappresentanza sindacale dell’azienda. |
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RAZZISMO: IMPORTANTE LANCIARE MESSAGGIO CHE OGNI VITA È SACRA E DEGNA |
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Roma, 22 marzo 2012 - «Quello che parte oggi da questo luogo-simbolo della Capitale è più di un messaggio simbolico: è l’invito forte, rivolto a tutti, a difendere la sacralità e la dignità della persona. Non bisogna sottovalutare mai le derive che rischiano di equivocare la nostra vera natura: quella di appartenere tutti all’unica famiglia umana». Così l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale Gianluigi De Palo, intervenendo alla catena umana intorno al Colosseo organizzata dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, alla quale hanno preso parte anche scuole e famiglie della Capitale. L’iniziativa si svolge il 21 marzo perché è il giorno in cui, nel 1960, gli abitanti di Sharpeville, in Sud Africa, si sollevarono per protestare contro il regime dell’apartheid, subendo la repressione della polizia, che uccise 69 manifestanti. L’onu ha istituito la Giornata a partire dal 1967, all’interno di una settimana di sensibilizzazione sui temi del razzismo e della discriminazione. «In questo senso - prosegue l´Assessore - Roma è una città accogliente e deve esserlo sempre di più. Ce lo racconta la sua storia. Perciò dobbiamo dire no al razzismo, ma sì all´integrazione, che non va banalizzata, ma costruita giorno per giorno con il contributo di tutti». «Sempre oggi, per la prima volta, viene celebrata la Giornata Mondiale della Sindrome di Down. Credo sia importante ricordare anche questo aspetto, accanto alla tematica per cui si svolge stamane questa catena umana al Colosseo: perché la vita umana, ogni vita umana, è degna e ha in sé un valore assoluto», concludeva ieri De Palo. |
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“ANZIANI X PADOVA” DAL 7 AL 13 MAGGIO 2012 SETTIMANA DI INIZIATIVE SUI TEMI DELL’INVECCHIAMENTO ATTIVO E DELLA SOLIDARIETÀ INTERGENERAZIONALE, PROMOSSA DAL DIPARTIMENTO DELL’ANZIANO DI PADOVA. |
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Padova, 22 marzo 2012 - Pieni di interessi, autonomi e di supporto ai figli per la cura e l’educazione dei nipoti, occupati in diversi hobby, impegnati nel volontariato… Sono oltre 11 milioni gli over 65 che in Italia hanno una vita sociale attiva: una fotografia in contrasto con l’immaginario comune che, spesso, giudica l´invecchiamento come una minaccia anziché un’opportunità e una conquista della società contemporanea, e vede gli anziani solo come “pazienti” da assistere o “pesi” economici da sostenere. Proprio dall’esigenza di ridare valore al ruolo sociale dell’anziano nella sua globalità - obiettivo a cui invita anche l’Unione Europea che ha proclamato il 2012 Anno europeo dell´invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni - nasce il progetto “Anziani X Padova”, in programma nella città del Santo dal 7 al 13 maggio prossimi. Una settimana di iniziative promossa dal Dipartimento interaziendale ad attività integrata dell’anziano dell’Azienda ospedaliera di Padova, l’Ulss 16 e l’Università di Padova, insieme all’Assessorato ai Servizi sociali del Comune di Padova, all’Ufficio scolastico provinciale e all’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, in collaborazione con Csv-centro servizi per il volontariato della provincia di Padova, di enti e istituti di cura, e con l’ampio coinvolgimento della rete di associazioni che operano sul territorio. Invecchiamento attivo, dialogo e solidarietà tra le generazioni sono i temi al centro del ricco calendario: convegni medico-scientifici, seminari e dibattiti, laboratori, mostre, spettacoli,... Pensati per riflettere sugli stili di vita che consentono di vivere e restare in salute più a lungo, ma anche per creare occasioni di confronto intergenerazionale, grazie al coinvolgimento delle scuole padovane, alcune delle quali saranno impegnate nel progetto anche a livello organizzativo. In una società che vede allungarsi gradualmente l’aspettativa di vita - l’Italia è il Paese più “vecchio” d’Europa con la percentuale più alta di ultraottantenni (6% della popolazione)-, accanto ai progressi della medicina e della scienza, resta fondamentale costruire un contesto culturale e sociale che dia nuova dignità alle persone anziane e le renda consapevoli delle proprie potenzialità: perché la qualità della loro vita non si misura solo in termini di salute fisica, ma anche di ben-essere sociale. Una sfida per associazioni e volontari, istituzioni e amministratori pubblici, da un lato a immaginare insieme azioni e modalità di intervento che migliorino gli anni dell’invecchiamento e aiutino i senior a restare attivi e a condurre una vita autonoma, dall’altro a favorire spazi e tempi di incontro e di reciproca collaborazione tra giovani e anziani. Un’occasione importante anche per disegnare nuovi modelli di relazione e solidarietà. |
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GIORNATA CONCLUSIVA CONVEGNO SU POLITICHE SOCIALI INNOVATIVE IN EUROPA. RIUNIONE CDA ELISAN CHE RAFFORZA PROGETTI COMUNI SU INVECCHIAMENTO ATTIVO |
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Treviso, 22 marzo 2012 - Terzo e ultimo giorno di lavoro per le politiche sociali internazionali ieri a Treviso. Il meeting che ha visto i protagonisti del welfare di Paesi europei, oltre al nostro Francia, Spagna, Svezia e molti altri, si è concluso con il consiglio di amministrazione di Elisan (European Local Inclusion and Social Action Network) di cui la Regione del Veneto è Presidente tramite l’Assessore ai Servizi Sociali Remo Sernagiotto. Elisan è uno strumento di riflessione, analisi ed elaborazione di proposte e scambio di esperienze per far sentire la voce dei rappresentanti politici locali responsabili dell’azione sociale in Europa. Riconosciuto e finanziato dall’Unione Europea, il network di Elisan comprende 1200 tra Città e Regioni d’Europa appartenenti a 12 Stati membri per complessivi 30 milioni di abitanti. Partendo dai principi di sussidiarietà, coesione sociale e coesione territoriale, l’azione di Elisan punta a garantire i diritti sociali della collettività dei cittadini dell’Unione Europea in materia di welfare, della sua tenuta e del suo rilancio. Il Cda di Elisan ha visto presenti oggi a Treviso nella Sala degli Arazzi della sede comunale presenti 25 amministratori locali di 8 diversi Paesi Europei che hanno votato, tra l’altro, l’ingresso di due nuovi membri, la Regione Liguria e il Comune di Liverpool. Il punto fondamentale all’ordine del giorno è stato l’invecchiamento attivo e la solidarietà intergenerazionale, oltre al tema della povertà energetica (con l’indicazione di politiche ambientali che promuovano l’efficacia energetica negli alloggi, con obblighi mirati dei fornitori per avere un controllo dei prezzi e quindi arrivare a delle tariffe sociali che aiutino le famiglie precarie). Sul tema della precarietà energetica è in programma l’evento Electrabel, il 28 novembre, in collaborazione con l’azienda Gdf Suez Energia (Azienda attiva lungo l’intera filiera, nel settore dell’elettricità e del gas naturale). E’ stato poi definito il programma di attività per il 2012 iniziando dal meeting Desing4all che si terrà a Creta dal 17 al 19 maggio. E sono state create le basi per una collaborazione con la Fondazione Roi Baudoin per l’innovazione sociale sull’invecchiamento sano e attivo (Age-friendly Ue 2012), per favorire l’integrazione con i servizi sociali e migliorare la qualità di vita dell’invecchiamento. |
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BASETALKS(!) |
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Firenze, 22 marzo 2012 - Basetalks(!) consiste in una serie di incontri con altre associazioni indipendenti e non profit, italiane ed internazionali. In questo primo ciclo cinque "talks" si svolgeranno all´interno della mostra di Lawrence Weiner “Never so much / mai così tanto” in corso presso Base / progetti per l’arte di Firenze. L´opera di uno dei protagonisti dell’arte concettuale diviene un luogo fisico per stabilire un dialogo non solo tra la vita culturale cittadina e le ricerche internazionali più interessanti, ma anche con le nuove realtà del non profit ideate da artisti e attive adesso in Italia: Gum studio, Carrara-torino; Brown project space, Milano; 26 cc, Roma; Sottobosco, Venezia e Trastevere 259, Roma. Questo ciclo di incontri è il primo di una serie che prevede il coinvolgimento di altre realtà italiane (tra cui Peep Hole, Milano e Neon, Bologna per citarne alcune) e straniere (di Berlino, Londra, Parigi, New York) di spazi non profit e indipendenti gestiti da curatori. Base è nata nel 1998 per creare un luogo di incontro democratico in cui mettere in connessione la città con le ricerche di livello internazionale in un momento in cui il territorio fiorentino era privo di luoghi istituzionali. Gli spazi indipendenti di più recente fondazione, ospitati in questa rassegna, sono nati per mettersi al riparo dall’invadenza del mercato e dalle coercizioni del pensiero globale. Gli incontri di Basetalks(!) oggi, hanno l’intenzione di innescare un nuovo dibattito e nuove riflessioni, attorno al ruolo dell’arte all’interno della società in cui si esprime e in particolare sui doveri, i diritti e il ruolo dello spettatore. Venerdì 23 marzo, alle 17,30, 26 cc. 26cc e´ uno spazio indipendente per l´arte contemporanea nato dall´iniziativa e dalle riflessioni di un gruppo di giovani artisti e curatori, con lo scopo di proporre la cultura contemporanea sulla base della condivisione, della discussione delle idee e percorsi, in collaborazione con organizzazioni simili in Europa. 26cc organizza ed ospita workshop, seminari, conferenze, mostre, rassegne ed eventi, ponendosi come punto focale, allo stesso modo luogo fisico e di idee da dove far partire percorsi, collegamenti, confronti e relazioni con le piu attuali ricerche in Italia e, soprattutto, all´estero. Http://www.26cc.org Venerdì 30 marzo 2012, alle 17,30, Gum studio. Gum studio nasce nel novembre del 2008 a Carrara come uno spazio indipendente, gestito da artisti per gli artisti. Dall´autunno 2011 si sposta a Torino. Tra le mostre che ha prodotto ricordiamo quella degli artisti dell´est della generazione successiva a quella di Jiří Kovanda nel 2010, la mostra degli artisti degli spazi che partecipavano ad Artissima Lido a Torino nel 2011. La mostra che attualmente stanno ospitando è un progetto di Lucie Fontene. Http://gumstudiomostre.blogspot.com Venerdì 13 aprile, alle 17,30, Brown project space. Brown Project Space è stato fondato nel 2008 a Milano, da Valentina Suma, Luca Francesconi e Luigi Presicce, direttore unico del progetto dal 2010. Concependo la curatela come disciplina alla pari del disegno o della scultura, le scelte direttive si sono orientate verso temi vicini alla loro ricerca da artisti, quali la spiritualità, la metafisica, l´alchimia e l´arte popolare. Tra le mostre ospitate ricordiamo nel 2011 Alik Cavaliere. La scultura, presa in sé, non esiste, a cura di Lorena Giuranna;imparare a narrare il magico. Iris Touliatou e Jonatah Manno, presso Artissima Lido, Torino, e Fabrizio Prevedello, Fa un po´ freddo ma non preoccuparti. Http://brownprojectspace.tumblr.com Venerdì 20 aprile, alle 17,30, Sottobosco. Sottobosco è un progetto di condivisione, nato nel 2009, finalizzato alla creazione di una piattaforma indipendente per la progettazione culturale. Un modo di pensare, di progettare, di stare insieme e di produrre. Un´organizzazione orgogliosamente non profit che produce cultura senza scendere a compromessi. Un incubatore di idee e buone pratiche che agisce in modo cooperativo, lavorando sul campo: tra arte e vita quotidiana, in stretto contatto con i contesti, gli artisti e i cittadini. Da pochi mesi Sottobosco è anche uno spazio multifunzionale a Venezia, composto dallo studio di progettazione del collettivo, da una piccola officina di produzione per artisti che hanno bisogno di utensili, materiali e consigli per la produzione di opere, da L!brer!a un progetto dedicato alle produzioni editoriali pubblicate dalle realtà non profit italiane e infine da un punto di distribuzione di riviste gratuite e materiali informativi su eventi e progetti per la città. Lo spazio ospiterà incontri, letture, laboratori e proposte condivise e sarà anche il luogo dove si svolgeranno le Sottobosco Poetry Lectures e gli Showdesk Venezia. Www.sottobosco.net Venerdì 27 aprile, alle 17,30, Trastevere 259. Trastevere 259 è un´iniziativa partita, in collaborazione con Valentina Vetturi, i primi di aprile del 2009. Come racconta il fondatore, Cesare Pietroiusti: "avevo deciso di aprire il mio studio a occasioni di discussione, di incontro e, perché no, di divertimento. Il primo appuntamento fu una due-giorni che si intitolava Fecale, dedicata a Pier Paolo Pasolini e Piero Manzoni, con proiezioni di film, presentazione di opere e performance e finanche un catering, tutto sul tema della cacca. Poi ci sono state piccole mostre o azioni di artisti "outsider" come Fausto Delle Chiaie o Giuliano Nannipieri o Anna Scalfi, seminari "a numero chiuso" come quello con Francesco Matarrese, con Nicola Valentino o progetti di giovani artisti come quello Yuki Ichihashi, Vittorio Cavallini, Irina Kholodnaya e Enrico Vezzi e molto altro ancora. Non c´è alcuna regolarità negli appuntamenti, ma la disponibilità di uno spazio che, proprio nell´inevitabile interferenza con i materiali "personali" (l´archivio i libri ecc.) secondo me dimostra, una volta di più, quanto la pretesa di confinare l´arte contemporanea agli spazi presunti neutrali della galleria o del museo sia miope, o almeno fuori tempo". Base / Progetti per l’arte è un’idea di artisti per altri artisti. Base è un luogo unico per la pratica dell’arte in Italia, la cui attività iniziata nel 1998, viene curata da un collettivo di artisti che vivono e operano in Toscana e che si fanno promotori di presentare a Firenze alcuni aspetti, tra i più interessanti dell’arte del duemila. Base è un dialogo sulla contemporaneità aperto ad un confronto internazionale. Attualmente fanno parte del collettivo di Base / Progetti per l’arte: Mario Airò, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Maurizio Nannucci, Paolo Parisi, Remo Salvadori. Fino adesso si sono tenute a Base mostre di Sol Lewitt, Marco Bagnoli, Alfredo Pirri, Cesare Pietroiusti, Jan Vercruysse, Niele Toroni, Michael Galasso, Luca Pancrazzi, John Nixon & Marco Fusinato, Heimo Zobernig, Ingo Springenschmid, Paolo Masi & Pier Luigi Tazzi, Antonio Muntadas, Robert Barry, Luca Vitone, Gino De Dominicis, Liliana Moro, Claude Closky, Remo Salvadori, Pietro Sanguineti, Liam Gillick, Massimo Bartolini, Mario Airò, Eva Marisaldi, Rainer Ganahl, François Morellet, Bernhard Rüdiger, Nedko Solakov e Slava Nakovska, Olaf Nicolai, Giuliano Scabia, Kinkaleri, Steve Piccolo & Gak Sato, Rirkrit Tiravanija, Matt Mullican, Michel Verjux, Elisabetta Benassi, Pedro Cabrita Reis, Pietro Riparbelli, Simone Berti, Jeppe Hein, Gerwald Rockenschaub, Jonathan Monk, Peter Kogler, Carsten Nicolai, Surasi Kusulwong, Franz West, Tino Sehgal, Nico Dockx, Grazia Toderi, Armin Linke, Davide Bertocchi, Pierre Bismuth, Olivier Mosset, Stefano Arienti, Erwin Wurm, Thomas Bayrle, Christian Frosi e Diego Perrone, Hans Schabus, Maurizio Mochetti, Lawrence Weiner che hanno presentato progetti inediti pensati per lo spazio di Base. |
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ROSSO TANGO, MOSTRA PERSONALE DELLA PITTRICE E BALLERINA VIVIANA ZINETTI: FINISSAGE D’ECCEZIONE SUL FILO DELLA DANZA ALLA CASA DELLA MUSICA DI TRIESTE |
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Trieste, 22 marzo 2012 - Un originale finissage concluderà venerdì 23 marzo alle 19.30 alla Casa della Musica (Via Capitelli 3) “Rosso tango”, mostra personale della pittrice Viviana Zinetti, che sarà introdotta dall’architetto Marianna Accerboni. Danzatrice classica di origine torinese, l’artista, che ha solcato come solista e prima ballerina i palcoscenici di alcuni dei più importanti teatri italiani, da La Fenice di Venezia e L’arena di Verona al Regio di Torino, dal Verdi di Trieste al Comunale di Bologna, al Bellini di Catania, vi espone fino al 24 marzo un’intensa sequenza di opere, realizzate nel 2011 e 2012 a olio e stucco su tela con preziosi e luminosi inserti in foglia d’oro, cristalli plastici e swarovsky e dedicate alla celebre danza argentina: coppie di “tangueros” sono vivacemente ritratte, protagonista il colore rosso, simbolo della passione, mentre eseguono i passi più noti di questo ballo popolare, nato nelle periferie di Buenos Aires, Rosario e Montevideo nella seconda metà dell’’800 e successivamente divenuto una forma artistica comprendente musica, danza, testo e canzone. Perché - come disse Miguel Ángel Zotto, argentino di origine italiana, eletto tra i tre più grandi ballerini di tango di tutti i tempi - “Il tango non è maschio, è coppia”. A seguire, fino alle 23, la stessa Zinetti, il ballerino classico solista argentino Alessandro Viviani e Vittorio Fasano danzeranno una milonga con esibizione di tango escenario, presentati da Giancarlo Cattarin, musicalizzador Jabalì Mauro Pasqualini. Gradito abbigliamento rosso, bianco, nero, colori ricorrenti nelle opere esposte (info 3480552889). Il filo rosso della passione - scrive Accerboni - accomuna i molteplici interessi artistici di Viviana Zinetti, ballerina classica con un importante curriculum alle spalle, che, accanto alla danza, ha sempre amato anche l’arte visiva, sì da frequentare il Liceo Artistico A. Modigliani di Torino, studiando disegno, pittura e scultura con grandi maestri quali per esempio Casorati, Carena e Tabusso, mentre attualmente si sta perfezionando a Trieste sotto la guida del pittore Livio Mozina. Da alcuni anni ha in fatti ripreso a dipingere e ora si dedica all’interpretazione pittorica del tango argentino, splendido linguaggio del corpo e dell’anima, che studia dal 2004 con Ubaldo Sincovich, esibendosi ripetutamente in spettacoli con Alessandro Viviani, anch’egli allievo dello stesso maestro. Così la passione per la pittura, intrecciata a quella per la danza e il teatro, fa magicamente brillare le opere della Zinetti, consegnandoci intatto il fascino e il sapore indimenticato del palcoscenico e i suoi effimeri momenti di bellezza, assieme alle luci che si riflettono negli swarovski, nei cristalli e nell’oro come nel silenzio incantato di una sartoria teatrale. |
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AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA APRE UN´INDAGINE SUL FINANZIAMENTO DI COMPLESSI MULTIFUNZIONALI DI COPENAGHEN E DI UPPSALA |
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Bruxelles, 22 marzo 2012 - La Commissione europea ha avviato due distinte indagini per stabilire se i fondi pubblici concessi per la costruzione del complesso multifunzionale a Copenhagen (Danimarca) e Uppsala (Svezia) hanno rispettato norme Ue sugli aiuti di Stato. A questo punto, la Commissione è preoccupata che i fondi pubblici non forniscono un ingiusto vantaggio economico per il nuovo complesso a scapito dei loro concorrenti, in tal modo distorsioni della concorrenza nel mercato interno. L´apertura di indagini approfondite dà alle parti interessate la possibilità di presentare osservazioni sulle misure in questione. Essa non pregiudica l´esito della procedura. Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione responsabile della politica della concorrenza, ha reso la seguente dichiarazione: " La Commissione accoglie con favore la costruzione di impianti che possono ospitare eventi sportivi e altri, a beneficio del pubblico in generale. Gli Stati membri sono tuttavia tenuti a garantire che gli aiuti di Stato per tali investimenti sono necessari e non falsa eccessivamente la concorrenza a scapito di altri impianti e altri investitori. " In Danimarca, Copenhagen comune progetta di costruire un complesso multifunzionale in grado di ospitare eventi musicali, culturali e sportivi internazionali. Le parti principali del progetto sono il Comune e la Realdania fondazione privata che forniscono parte dei fondi. In & Havn, controllata dal comune di Copenhagen e lo stato danese, assegnare a titolo gratuito, il diritto di utilizzare il terreno su cui sorgerà il complesso. Come operatore di quest´ultimo, è stato selezionato a seguito di una gara d´appalto aperta aperta e trasparente. La Commissione ha ricevuto due denunce relative al finanziamento di questo nuovo complesso multifunzionale. Il complesso di Uppsala in Svezia, sarà progettato per ospitare diversi sport (hockey, basket), spettacoli, vari tipi di incontri (conferenze, fiere), ecc. Il comune di Uppsala contribuire al suo finanziamento come sovvenzione diretta. In cambio, lei sarà concessa un´opzione di acquisto della società immobiliare, proprietario di un futuro del complesso. La seconda ad essere costruita su un terreno appartenente a lui, il comune entrerà in un contratto di locazione a lungo con la società immobiliare. Si istituirà inoltre un contratto di locazione con l´operatore del complesso, la Società Eventi. Dopo un esame preliminare di due progetti, la Commissione nutre dubbi sul fatto che il settore privato non può soddisfare l´esigenza di nuovi complessi multifunzionali e complessi che non possono soddisfare la domanda esistente. Per quanto riguarda il complesso di Uppsala, una soluzione potrebbe essere l´ampliamento o la ristrutturazione di complessi esistenti. |
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AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UN´INDAGINE APPROFONDITA SUGLI AIUTI CONCESSI A CIRCUITO NüRBURGRING IN GERMANIA |
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Bruxelles, 22 marzo 2012 - La Commissione europea ha avviato un´indagine approfondita per valutare se i € 524 milioni delle misure di aiuto a sostegno della pista e parco di divertimenti al Nürburgring in Germania è in linea con le regole sugli aiuti di Stato. La Commissione dubita che tali misure promuovere servizi di interesse economico generale o alleviare un default fondi causata dalla crisi finanziaria ed economica. L´avvio di un´indagine approfondita dà alla Germania e ai terzi interessati la possibilità di presentare osservazioni sulle misure in esame. Essa non pregiudica l´esito. Le varie strutture del complesso Nürburgring, vicino alla città tedesca di Nürburg, includono principalmente una pista da corsa e un parco di divertimenti. Il complesso ha beneficiato di misure di sostegno diverse, principalmente sotto forma di prestiti, garanzie, aumenti di capitale ei ricavi da una tassa gioco d´azzardo. Queste misure sono state concesse dal Land tedesco Renania-palatinato e da imprese pubbliche controllate dal Land. Il sostegno riguarda le spese per la costruzione e il funzionamento di impianti, sia direttamente legati alla pista (soprattutto una tribuna), per la costruzione e la gestione di impianti per la promozione del turismo (attività ricreative, ricettive, eventi, negozi, ristoranti e gioco d´azzardo) e per l´organizzazione di gare di Formula 1. In questa fase la Commissione ritiene in via preliminare che tutte queste misure, che non sono stati notificati alla Commissione, può essere concesso a condizioni più favorevoli rispetto alle condizioni di mercato e può quindi conferire un indebito vantaggio economico ai proprietari e agli operatori del complessi nei confronti dei loro concorrenti. Questa sarebbe una distorsione della concorrenza nel mercato interno, in violazione delle norme sugli aiuti di Stato. La Germania ha sostenuto che Nürburgring è un´infrastruttura "generale", costruito nel pubblico interesse e aperto ad uso pubblico e che le misure per la promozione del turismo e per l´organizzazione di gare di Formula 1 sono le compensazioni per obblighi di servizio pubblico. In questa fase la Commissione ha forti dubbi che le infrastrutture per lo sport del motore possono essere esentati dalle norme sugli aiuti di Stato e che un parco il tempo libero e il circuito di gara possono essere considerati come servizi di interesse economico generale che non potrebbero essere forniti dalle forze di mercato. La Commissione non può escludere che i beneficiari erano in difficoltà finanziarie al momento in cui le misure sono state accordate. Se confermato, ciò significherebbe che nessuna delle misure potrebbero essere considerati compatibili con le norme allora vigenti temporanee per sostenere le imprese durante la crisi. |
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AIUTI DI STATO: IL VICE PRESIDENTE UE ALMUNIA E IL PRESIDENTE DELLA UEFA PLATINI FINANZIARI CONFERMANO LE REGOLE DI FAIR PLAY NEL CALCIO PROFESSIONISTICO SONO IN LINEA CON LA POLITICA DEGLI AIUTI DI STATO |
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Bruxelles, 22 marzo 2012 - Vice Presidente Joaquín Almunia e il presidente della Uefa Michel Platini hanno rilasciato ieri una dichiarazione congiunta l´interazione tra l´applicazione al calcio professionistico del Financial Fair Play (Ffp) norme dalla Uefa e il controllo degli aiuti di Stato nel calcio professionale da parte del della Commissione. Entrambe le discipline mirano a raggiungere una situazione in cui squadre di calcio professionistiche vivere entro i propri mezzi. La dichiarazione congiunta fornisce una base per un´ulteriore cooperazione tra la Commissione e Uefa al fine di favorire una concorrenza equa tra le società calcistiche. Vice Presidente della Commissione responsabile della politica di concorrenza Joaquín Almunia ha commentato: "Sono un appassionato di calcio e spero che le generazioni future sarà anche in grado di guardare e godersi il calcio di prima classe professionale basato su solide basi Sono profondamente preoccupato per il crescente livello di. Indebitamento di molti club europei. Questa situazione non è sostenibile. Entrambe le norme Ue sugli aiuti di Stato e gli obiettivi Uefa contribuire a introdurre la disciplina e razionalità delle finanze del club di calcio. " Club professionistici svolgere la loro attività in molti mercati: partecipazione a concorsi, compravendita e locazione di giocatori, sponsor, merchandising, gli accordi di diffusione e di pubblicità e altri. Il sostegno finanziario pubblico (aiuti di Stato) per questi club è quindi suscettibile di falsare la concorrenza e incidere sugli scambi tra Stati membri. Tali aiuti sono in linea di principio incompatibile con il mercato interno e può essere autorizzato solo a condizioni rigorose. Gli aiuti devono, inoltre, notificati alla Commissione. In effetti, le misure di aiuto a pochissime squadre di calcio professionistiche sono stati finora notificati alla Commissione. Quando le loro finanze non sono della sana gestione e, di conseguenza, i club calcistici difficoltà finanziarie, c´è un particolare rischio che le autorità pubbliche potrebbero essere tentati di concedere aiuti di Stato. La dichiarazione congiunta annuncia che la Commissione e Uefa collaboreranno e discutere temi quali il trattamento fiscale dei club e il trattamento dei club che ricevono aiuti al salvataggio e alla ristrutturazione da parte delle autorità pubbliche. |
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A PIETRAMURATA (TN) UNA PROVA DEL MONDIALE MOTOCROSS MX3
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Torino, 22 marzo 2012 - Dopo molti anni di assenza, torna a Pietramurata, sul circuito Al Ciclamino, una prova valida per l´assegnazione del Campionato Mondiale di Motocross Mx3, organizzato in collaborazione con Youthstream Events. E´ stata infatti assegnata dagli Organizzatori alla pista trentina, gestita da uno staff ben collaudato, la quarta prova del Campionato Mondiale Motocross Mx3, che avrà luogo sul circuito internazionale Al Ciclamino in data 19-20 maggio 2012, che torna ad impegnarsi per un altro grande evento internazionale, dopo i quattro mondiali organizzati sullo storico tracciato. Lo staff del Moto Club Arco è già in pieno fermento per preparare al meglio questa importante manifestazione mondiale, che vedrà confermate tutte le strutture già collaudate nelle precedenti gare e arricchite per una configurazione più consona all´evento. |
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OKTAGON ´UNIVERSITÀ´ DELLE ARTI MARZIALI |
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Milano, 22 marzo 2012 Ci sarà anche l´assessore regionale allo Sport e Giovani Monica Rizzi, sabato 24 marzo, ad assistere alla Xvii edizione di ´Oktagon´, l´evento di maggior rilievo dedicato alle arti marziali ospitato al Mediolanum Forum di Assago. L´assessore lo ha anticipato oggi nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione, avvenuta a Palazzo Pirelli, in cui sono stati illustrate le sfide sul ring che consentiranno di vedere atleti impegnati nelle principali arti marziali. Sport Motore Economia - "´Oktagon´ è il momento più alto e più importante - ha sottolineato l´assessore Rizzi - per chi pratica e ama le arti marziali. Gli organizzatori sapranno offrire, anche questa volta, spettacolo ed emozioni, coinvolgendo non solo chi fa kick boxing ma anche chi ama lo sport. Senza dimenticare che eventi come questo contribuiscono a muovere l´economia, in una situazione critica a livello internazionale, attirando appassionati e turisti a Milano e in Lombardia". Oltre Un Milione Di Sportivi - "La Lombardia è tra le prime Regioni d´Italia - ha ricordato l´assessore Rizzi - per numero di atleti e di persone che praticano sport". In Italia, insieme agli istruttori, sono 1.300.000 gli sportivi impegnati nelle diverse discipline che rientrano tra le arti marziali: dalla kick boxing, alla muay thay, dal savate alla boxe. "E´ rilevante - ha commentato l´assessore Rizzi - anche il deciso incremento delle donne che si misurano con gli sport che si fanno sul ring, boxe e kick boxing". Non a caso il programma di ´Oktagon´ prevede anche una sfida di boxe tutta femminile. Sabato Le Sfide Sul Ring E Nella "Gabbia" - A partire dalle 19.30 di sabato oltre 13.000 appassionati potranno seguire il più importante torneo europeo di kick boxing, ma anche una interessante serie di combattimenti dentro la "gabbia". "E´ crescente l´interesse del grande pubblico - spiega Carlo Di Blasi, il promoter di Oktagon - verso i cage fights, ossia incontri di Mixed Martial Arts (Mma), che si svolgono all´interno di un apposito recinto che si chiama ´gabbia´". Nella "gabbia" si affronteranno due colossi, il polacco Michal Kita e l´olandese Valentjin Overeem, che si fronteggeranno senza esclusione di colpi. In programma anche 8 match di alta qualità, che coinvolgeranno 16 atleti di 8 nazionalità diverse. Tra i protagonisti anche un bi-campione del mondo, oltretutto italiano: Giorgio Petrosyan. |
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