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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Marzo 2012
PIROGASSIFICATORE, LA REGIONE TOSCANA RICORRE AL CONSIGLIO DI STATO  
 
Firenze, 22 marzo 2012 – Nel suo provvedimento relativo al progetto di pirogassificatore della Waste Recycling il Tar ha riconosciuto la conformità dell’atto regionale rispetto al dettato della legge 35, con la quale si dà impulso alle opere considerate strategiche. “L’intervento della Regione – è scritto nell’ordinanza – appare comunque giustificato dalla previsione della legge regionale 35 relativa alle opere strategiche, quindi sull’opportunità di intervenire per accelerarne la realizzazione”. Al tempo stesso però il Tar ha valutato come “significative” le differenze tra l’impianto previsto nel progetto preliminare e quello rappresentato nella progettazione definitiva. In particolare, per quel che riguarda il consumo dell’acqua, i rifiuti trattati e i volumi di traffico che sembrano destinati ad aumentare – “anche se di poco” spiega l’ordinanza – considerata la decisione di alimentare l’impianto con rifiuti provenienti dall’esterno. Il Tar accoglie la domanda di sospensiva presentata dagli Enti locali e fissa la trattazione di merito per il 20 novembre 2012. Per questo la Regione sosterrà per vie legali le sue ragioni e annuncia il ricorso al Consiglio di Stato.  
   
   
QUARTIERE ECOLOGICO DI VIALE DRUSO: NUOVE OPPORTUNITÀ PER PROGETTISTI A BOLZANO  
 
Bolzano, 22 marzo 2012 - Legacoopbund promuove un’innovativa procedura di ricerca e selezione dei progettisti per la nuova zona di edilizia abitativa agevolata in viale Druso a Bolzano: saranno gli interessati a presentarsi tramite un’apposita pagina sul sito di Legacoopbund (www.Legacoopbund.coop  ). In questo modo le cooperative di abitazione aderenti a Legacoopbund effettueranno una selezione per profili professionali tra architetti, al fine di affidare poi l‘incarico di progettazione delle loro nuove case di Viale Druso. La nuova zona residenziale sarà costruita interamente all’insegna del risparmio energetico diventando il primo quartiere a zero emissioni di Co2 a Bolzano. Si tratta di un’importante sfida per coloro che vi parteciperanno. Saranno ammessi alla selezione esclusivamente professionisti strutturati in forma stabile dal punto di vista operativo con un proprio staff adeguato ad un lavoro di medie dimensioni e con esperienza in campo residenziale. Condizione indispensabile per la partecipazione alla selezione è la disponibilità ad un intenso lavoro di informazione e collaborazione attiva con le cooperative stesse e i loro soci nell’ottica dell’edilizia partecipata. Saranno considerati titoli preferenziali: la presenza nello staff di un professionista al di sotto dei 35 anni, la comunicazione bilingue, la profonda conoscenza dell’urbanistica e delle prassi operative del Comune di Bolzano e una solida competenza nel campo di Casaclima. La scelta avverrà ad insindacabile giudizio di una apposita commissione nominata da Legacoopbund. Gli interessati troveranno fino al 13.04.2012 sul sito di Legacoopbund il modulo per partecipare alla preselezione ( www.Legacoopbund.coop ).  
   
   
MILANO, IMU: APPELLO SINDACI CITTA´ METROPOLITANE A GOVERNO E PARLAMENTO PER MODIFICARE DISCIPLINA  
 
Milano, 22 marzo 2012 -“I sindaci delle Città metropolitane rivolgono al Governo e al Parlamento un pressante invito a modificare la disciplina dell´Imu contenuta nel decreto legge n.201/2011 (legge 214/2011) e ad accogliere gli emendamenti presentati dall´Associazione Nazionale dei Comuni Italiani nel decreto legge n.16/2012 varato dal Governo, e attualmente in corso di conversione al Senato. Va in particolare modificata la norma del decreto che sottopone a tassazione Imu i beni di proprietà comunale, che erano esenti dall’Ici e dall’Imu a regime prevista dal d.Lgs. N.23/2011 sul federalismo municipale". Questo il testo dell´appello al Governo sottoscritto dai nove sindaci delle Città Metropolitane: Michele Emiliano (Bari), Virginio Merola (Bologna), Massimo Zedda (Cagliari), Matteo Renzi (Firenze), Giuliano Pisapia (Milano) Luigi de Magistris (Napoli), Piero Fassino (Torino), Roberto Cosolini (Trieste), Gianni Alemanno (Roma) e Giorgio Orsoni (Venezia). "Con questa norma i Comuni avranno l’obbligo di versare allo Stato il 50% del relativo gettito e, per l’altra metà, vedranno ridursi ulteriormente il Fondo sperimentale di riequilibrio, già oggetto di ripetuti tagli. I Comuni dovranno pagare allo Stato l’Imu sulle case popolari di loro proprietà; la stessa cosa dovranno fare i vari Istituti Case Popolari presenti nei Comuni italiani. Si tratta di una norma profondamente ingiusta che toglie ulteriori risorse ai Comuni e mette in ulteriore grande difficoltà gli enti locali che hanno maggiormente investito sulle politiche per la casa. E´ questo il caso dei grandi Comuni che hanno un cospicuo patrimonio di edilizia residenziale pubblica”, conclude l´appello dei nove sindaci.  
   
   
VARESE, LE PRATICHE EDILI DIVENTANO ´ON DEMAND´  
 
Varese, 22 marzo 2012 - Servizi di edilizia urbana, urbanistica e Sportello unico per le attività produttive più funzionali per operatori e cittadini, grazie all´uso del web e degli sms. Questi gli obiettivi dell´Accordo di collaborazione interistituzionale sottoscritto ieri a Varese dall´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia, Carlo Maccari con il sindaco Attilio Fontana. Procedure Snelle E Costi Minori - Si tratta di un progetto che vede Regione Lombardia e Comune di Varese collaborare per realizzare azioni di semplificazione dei procedimenti amministrativi e di riduzione dei costi attraverso la digitalizzazione. "L´accordo - ha spiegato l´assessore Maccari - che riceve un contributo regionale di 112.500 euro, è compreso nelle azioni previste dall´Agenda digitale lombarda ed è risultato tra i 14 finanziati dall´apposito bando, che la Regione ha indetto per promuovere processi di digitalizzazione dei servizi nelle Pubbliche amministrazioni, investendo circa 2 milioni di euro". Edilizia Privata Con Nuovi Applicativi - Grazie alle innovazioni proposte sarà migliorata, attraverso nuovi applicativi software, la gestione dell´edilizia privata con la possibilità di creare la banca dati immobiliare in relazione con gli archivi comunali e catastali oltre al collegamento col sistema cartografico. L´avvio del progetto è previsto per il territorio del Comune di Varese, ma già si profilano, su base volontaria, le adesioni dei comuni di Azzate, Barasso, Bardello, Biandronno, Bodio Lomnago, Brebbia, Bregano, Brinzio, Cadrezzate, Caravate, Casale Litta, Casciago, Castiglione Olona, Cazzago Brabbia, Cocquio Trevisago, Comerio, Crosio della Valle, Daverio, Galliate Lombardo, Gemonio, Lozza, Luvinate, Malnate, Morazzone, Ternate, Vedano Olona e Venegono Superiore. Un Sms Per Conoscere Le Risposte - Per i cittadini e i professionisti è prevista inoltre l´attivazione della funzione di pratica edilizia ´digitale on demand´ con avviso via sms dell´esito del procedimento. Suap Di Velocità Innovativa - "Non solo l´edilizia - ha aggiunto l´assessore - ma anche la gestione dello Sportello unico delle attività produttive sarà rivisitata e implementata, garantendo alle imprese un´informazione più aggiornata e tempestiva grazie anche al collegamento alla banca dati Stelnet che contiene l´intero archivio di leggi nazionali e regionali nonché i regolamenti comunali strutturati in un unico database". La partenza da Varese consentirà di testare il sistema e quindi di esportarlo negli altri comuni che hanno manifestato interesse a fruire delle novità digitali e tecnologiche del progetto. Imprese Più Competitive E Cittadini Agevolati - "Anche questo progetto - ha concluso l´assessore Maccari - si avvale dell´utilizzo, come strumento di identificazione, della Crs (Carta Regionale dei Servizi) e si inserisce nella strategia di Regione Lombardia di promuovere servizi sempre più efficienti e raggiungibili con un solo click".  
   
   
PROGETTO SAFECAST: A ROMA I RISULTATI DEL TRIENNIO DI LAVORI OGGI VENGONO PRESENTATI I RISULTATI SUL COMPORTAMENTO SISMICO DELLE STRUTTURE PREFABBRICATE. UNO STUDIO CHE CONFERMA COME QUESTI IMMOBILI SIANO SICURI E LONGEVI, ANCHE E SOPRATTUTTO, IN REGIONI SOGGETTE A RISCHIO SISMICO.  
 
 Roma, 22 marzo 2012 – Oggi la presentazione dei risultati del progetto Safecast, finanziato dalla Commissione Europea all´intero del 7° Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo, che ha visto Assobeton ricoprire il prestigioso ruolo di coordinatore. Lo studio si è occupato dell´analisi del comportamento sismico delle strutture prefabbricate, con particolare riferimento alle connessioni. Il consorzio di ricerca ha coinvolto 16 partner tra associazioni di categoria, prefabbricatori, progettisti ed enti di ricerca provenienti da tutta Europa. Lo scopo finale è stato quello di ricavare regole di progetto riguardanti le connessioni e la struttura prefabbricata nel suo complesso. Notevole importanza, infatti, è stata data al comportamento sismico delle strutture multipiano, in particolare quelle che prevedono orizzontamenti incernierati ai pilastri. A tal proposito è stata pianificata una campagna sperimentale unica al mondo, unicità che risiede nelle dimensioni e nella versatilità del prototipo che è stato sottoposto a prove di simulazione sismica. Il prototipo aveva infatti dimensioni in pianta 15 x 15 metri, era costituito da due campate in entrambe le direzioni e da tre piani, per un’altezza totale di poco più di 11 metri. I risultati di questa campagna sperimentale potrebbero contribuire alla realizzazione di strutture sempre più sicure soprattutto per tutte quelle regioni che hanno subito ingenti danni causati dagli effetti devastanti del terremoto. Soffermandoci sulla sola Italia, che recentemente ha registrato numerose attività sismiche, ricordiamo il terribile terremoto dell´Aquila del 2009. Secondo le stime inviate dal Governo Italiano alla Commissione Europea per accedere al Fondo Europeo di Solidarietà, il danno ammontava a circa €10.212.000.000 (Fonte: Adnkronos). L´evento di presentazione di terrà mercoledì 22 marzo dalle ore 13:30 nella sede del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, presso la sala del Parlamentino Programma del convegno: 13:30 Introduzione: Prof. Michael Fardis, Past President fib; 14.30 Discorso di apertura: Prof. Francesco Karrer (Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici); 14.40 Presentazione dei tre anni di lavoro: Dr. Antonella Colombo (coordinatrice del progetto); 15.00 Presentazione delle attività del Lnec di Lisbona: Dr. Paulo Candeias (responsabile dei test strutturali); 15.20 Presentazione delle attività del Politecnico di Milano: Prof. Fabio Biondini (analisi strutturale, test sui collegamenti); 15.40 Presentazione delle attività dell’Università di Lubiana: Prof. Matej Fischinger (analisi strutturale, test sulle connessioni); 16.20 Presentazione delle attività del Ntua di Atene: Prof. Joannis Psycharis (analisi strutturale, test sulle connessioni); 16.40 Presentazione delle attività dell’Itu di Istanbul: Prof. Faruk Karadogan (analisi strutturale, test sulle connessioni); 17.00 Presentazione delle attività di Labor di Roma: Dr. Paolo De Stefanis (monitoraggio strutturale); 17.20 Presentazione delle attività del laboratorio Elsa (Joint Research Centre): Dr. Paolo Negro (test pseudodinamico sulla struttura a tre piani); 17.40 I principali risultati del progetto: Prof. Giandomenico Toniolo (regole per la progettazione delle connessioni); 18.00 Tavola rotonda: Prof. Marco Menegotto (Presidente della Commissione Prefabbricati della fib); 18.30 chiusura del convegno.  
   
   
SOSTENIBILITÀ & RISORSE UMANE: UNA SINERGIA PER LO SVILUPPO DELL’ IMPRESA PRESENTATI I RISULTATI DI RICERCHE INTERNAZIONALI E ITALIANE SULL’INTEGRAZIONE TRA GESTIONE HR E CSR. LA “HUMAN SUSTAINABILITY” FATTORE ESSENZIALE DI BENESSERE PER LE PERSONE E SUCCESSO PER L’AZIENDA.  
 
Milano, 22 marzo 2012 – Si è svolto ieri a Milano il seminario “La gestione delle risorse umane per la sostenibilità dell’organizzazione”, promosso da Fondazione Sodalitas e Mip Politecnico di Milano e dedicato a come, e perché, integrare in azienda le dimensioni della Gestione Hr e della Sostenibilità. Come costruire “Sustainable work organisations”. Questo è il tema trattato da Mari Kira, Professor and Academy Research Fellow Helsinki University of Technology e punto di riferimento accademico a livello internazionale sul tema. Come emerge dalla letteratura scientifica internazionale, investire nella capacità di rigenerare le proprie risorse, quelle umane anzitutto, è funzionale al raggiungimento degli obiettivi di business dell’impresa. Mantenere elevato il livello di coinvolgimento (engagement) dei propri collaboratori passa attraverso il presidio costante di tre dimensioni fondamentali: il senso del lavoro, il benessere psicologico, la consapevolezza di avere le risorse per svolgere il proprio ruolo. Tre concetti richiamati anche dalle due ricerche empiriche presentate da Marco Guerci, Ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano e Direttore del Corso Executive in Advanced Hrm del Mip Politecnico di Milano. La prima, condotta su un campione di 89 manager italiani - 48 Csr/sustainability Manager e 41 Hr Manager – ha fatto emergere che le due popolazioni manageriali hanno percezioni non del tutto coincidenti su quali processi Hr siano più funzionali ad attuare gli obiettivi di Sostenibilità dell’azienda: mentre i Sustainability manager considerano centrale il ruolo dei sistemi di compensation, da allineare alla strategia di Sostenibilità, e di Employee caring, gli Hr manager ritengono che l’aspetto su cui focalizzarsi debba soprattutto essere lo sviluppo delle competenze e le condizioni fisiche di lavoro. Un punto fortemente condiviso è il fatto che orientare i comportamenti delle persone verso gli obiettivi di sostenibilità dell’impresa incoraggia le persone a fare più di quanto espressamente richiesto dall’impresa, cioè a mettere in campo quello “sforzo discrezionale” che può fare la differenza anche in termini di business e di competitività. La seconda indagine, realizzata intervistando 35 Direttori delle Risorse Umane di grandi imprese italiane, ha messo in luce che l’interesse della maggior parte degli intervistati risulta focalizzato su stakeholder diversi dai dipendenti: top management, azionisti e investitori, organi di controllo, manager di linea. Gli Hr manager intervistati da un lato condividono l’importanza che la funzione risorse umane sviluppi un approccio maggiormente multistakeholder, al tempo stesso sottolineando che ciò è possibile a condizione che questo approccio sia condiviso e praticato dall’impresa nel suo complesso. “La sostenibilità dell’impresa, oggi – ha dichiarato Marco Guerci - è un elemento talmente importante che tutti i manager e tutti i lavoratori sono chiamati ad orientare in tal senso le loro scelte quotidiane. Affinché questo accada è necessario che, insieme al lavoro dei manager deputati al tema della sostenibilità, anche i Direttori delle Risorse Umane forniscano il loro contributo nell’indirizzare i comportamenti e gli orientamenti valoriali di tutti i membri dell’organizzazione. Questo ha due grandi implicazioni. In primo luogo, dato che in pochi casi la sostenibilità rientra nei percorsi formativi di chi si occupa di gestione delle risorse umane, è necessario che questi manager siano formati alla sostenibilità e ai suoi principali approcci e strumenti. In secondo luogo, dato che il tema è molto “giovane”, è necessario organizzare processi di ricerca che forniscano indicazioni alle imprese in merito alle scelte più efficaci in tal senso”. La seconda parte del seminario ha ospitato le testimonianze di tre imprese aderenti a Fondazione Sodalitas, che hanno presentato percorsi concreti per integrare gestione Hr e Sostenibilità. Sono intervenuti: Liliana Gorla, Human Resources Responsabile Talent Acquisition Siemens Italia; Gabriella Zafferi, Innovation & Sustainability Officer di Solvay Italia; Corrado Biumi, Direttore Risorse Umane Gruppo Feralpi. Giuseppe Pitotti, Responsabile per Fondazione Sodalitas dell’Osservatorio Risorse Umane nel Nonprofit, ha sottolineato il filo rosso che lega le tre esperienze aziendali: “I comportamenti che fanno la Sostenibilità dell’impresa sono quelli praticati ogni giorno dalle persone che lavorano nell’organizzazione. Il top management non deve solo incoraggiare questi comportamenti nei collaboratori, ma anzitutto adottarli per se stesso. Le risorse umane devono partecipare all’elaborazione di strumenti credibili, come ad esempio il codice etico, che possano contribuire a prevenire opportunismi e a gestire i conflitti di interesse specifici dell’organizzazione in cui operano”. In conclusione di evento, Fondazione Sodalitas e Mip Politecnico di Milano hanno sottolineato in modo condiviso l’importanza di condurre ricerche che, coinvolgendo un numero più ampio di imprese, esplorino in modo ancora più approfondito le opportunità derivanti dall’integrazione fra la gestione Hr e la Sostenibilità e con quali processi implementare questo approccio.  
   
   
TONDO E ZAIA A MINISTRO PASSERA, POTENZIARE FINEST  
 
Trieste, 22 marzo 2012 - Ampliare l´operatività di Finest, sia dal punto di vista geografico che finanziario, nella sua azione di accompagnamento e sostegno delle imprese del Nord Est sui mercati internazionali. È la richiesta che i presidenti della Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, che detengono la maggioranza del capitale della società di Pordenone, hanno rivolto al ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera. In una lettera congiunta inviata al ministro, Renzo Tondo e Luca Zaia sottolineano la "necessità da noi condivisa di valutare opportuni interventi atti a potenziare l´operatività di Finest, fornendo quindi gli strumenti d´intervento necessari a rispondere alle crescenti esigenze di consulenze e supporto finanziario richieste dai nostri imprenditori nei loro processi di internazionalizzazione". Tondo e Zaia formulano tre proposte specifiche: allargamento dell´area geografica di operatività anche ai Paesi dell´Africa che si affacciano al Mediterraneo; possibilità di accedere alla Cassa Depositi e Prestiti; possibilità per Finest di partecipare al capitale di società costituite nell´Unione europea, potendo così accompagnare imprese estere interessate a investire nel Nord Est.  
   
   
I RISULTATI 2011 DEL GRUPPO CATTOLICA: UTILE NETTO: CONSOLIDATO PARI A 42 MILIONI (-40,7%) (89 MILIONI ESCLUDENDO GLI EFFETTI STRAORDINARI)  
 
Verona, 22 marzo 2012 - Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni, presieduto da Paolo Bedoni, ha approvato all’unanimità in data odierna il Bilancio Consolidato e il Progetto di Bilancio d’Esercizio 2011 della Capogruppo Cattolica. Nel corso del 2011 il Gruppo ha contrapposto ad una difficile congiuntura economico finanziaria una gestione industriale positiva, in ulteriore miglioramento rispetto all’esercizio precedente. Il Gruppo ha chiuso il 2011 con un utile netto consolidato di 42 milioni di euro rispetto ai 70 milioni del 2010 (-40,7%); sull’utile hanno gravato 93 milioni di svalutazioni su investimenti in portafoglio. Al netto delle componenti straordinarie1 l’utile netto consolidato sarebbe pari a 89 milioni di euro. L’utile netto di gruppo risulta pari a 38 milioni di euro contro i 62 dell’esercizio precedente (-39,6%). Al netto degli effetti non ricorrenti sopra citati, l’utile netto di Gruppo si attesterebbe a 69 milioni. La raccolta premi complessiva del lavoro diretto ed indiretto danni e vita3 ha raggiunto i 3.961 milioni di euro, in decremento del 17,8% rispetto ai 4.817 milioni dell’esercizio precedente, di cui 1.642 milioni di euro nei rami danni (+2,1%) e 2.319 milioni nel vita (-27,7%). Gestione Danni - La raccolta premi del lavoro diretto passa da 1.594 milioni di euro al 31 dicembre 2010 a 1.627 milioni a fine 2011 (+2,1%). Nel comparto auto si registra una raccolta pari a euro 927 milioni, in crescita del 4,5% rispetto a fine 2010. I rami non auto, con una raccolta premi pari a euro 700 milioni, registrano un decremento dell’1,1% rispetto all’anno precedente conseguente ad una attività di riqualificazione del portafoglio nel settore corporate. Nel comparto danni la buona performance industriale raggiunta si riflette nel combined ratio, che mostra un ulteriore miglioramento rispetto al 2010 passando da 97,7% a 96,9%. Gestione Vita - La raccolta del lavoro diretto si conferma in calo rispetto all’anno precedente, attestandosi a 2.319 milioni di euro rispetto a 3.209 milioni a fine 2010. In particolare la raccolta attraverso il canale bancario, che nel 2010 aveva beneficiato di una congiuntura particolarmente favorevole, nel 2011 ha risentito negativamente della grave situazione di mercato. In termini di tipologia di prodotto, il business vita è stato caratterizzato da un incremento della raccolta di prodotti tradizionali di ramo Iii (+148,9%) e da una riduzione dei prodotti di ramo I e V (-35,2%). Gestione finanziaria e situazione patrimoniale - Il risultato degli investimenti5 è pari a 262 milioni (rispetto a 433 milioni al 31 dicembre 2010). Tale risultato è stato ottenuto nonostante le svalutazioni su titoli azionari e obbligazionari per un totale di 179 milioni di euro e svalutazioni relative a partecipazioni per 10 milioni di euro. Gli investimenti ammontano a 15.095 milioni (16.310 milioni al 31 dicembre 2010). Le riserve tecniche lorde dei rami danni sono pari a 2.957 milioni (2.941 milioni al 31 dicembre 2010) e le riserve dei rami vita, comprese le passività finanziarie, si attestano a 12.303 milioni (13.105 milioni al 31 dicembre 2010). I dati al 31 dicembre 2011 confermano la solidità patrimoniale del Gruppo con un patrimonio netto consolidato pari a 1.223 milioni di euro (1.353 milioni di euro al 31 dicembre 2010). La diminuzione consegue principalmente alle minusvalenze latenti nette, sui titoli disponibili per la vendita, iscritte al 31 dicembre 2011. Si segnala che alla data attuale tali minusvalenze, strettamente correlate all’andamento dei prezzi dei titoli di Stato Italiani si sono fortemente ridotte. Il margine di solvibilità del Gruppo si attesta a 1,40 volte il minimo regolamentare a fine 2011 (1,25 volte al netto dei provvedimenti anti crisi). Il margine di solvibilità, con riferimento alle quotazione del 16 marzo 2012, è pari a 1,40, senza alcun contributo derivante dai suddetti provvedimenti. Rete Distributiva - Prosegue il processo di razionalizzazione della rete agenziale che a fine 2011 contava 1.398 agenzie (1.389 a fine 2010) così distribuite: 54,2% nel nord d’Italia, 25,2% nel centro e 20,6% nel sud e isole. Gli sportelli di istituti bancari che collocano prodotti del Gruppo al 31 dicembre 2011 erano 5.990 (5.888 a fine 2010), i promotori finanziari 973. La Capogruppo - I premi contabilizzati del lavoro diretto e indiretto della Capogruppo hanno raggiunto 2.062 milioni di euro (1.879 milioni al 31 dicembre 2010; +9,7%6), di cui 1.313 milioni del lavoro diretto dei rami danni (996 milioni al 31 dicembre 2010; +31,9%) e 592 milioni nel vita (861 milioni al 31 dicembre 2010; -31,2%). L’utile netto in base ai principi contabili nazionali ammonta a 5 milioni. Remunerazione degli azionisti - Il Consiglio di Amministrazione, aderendo all’invito rivolto dall’Istituto di Vigilanza a tutto il mercato assicurativo, ha ritenuto di non dover prendere in considerazione ipotesi di distribuzione di dividendo, e proporrà pertanto all’Assemblea dei Soci la remunerazione agli azionisti tramite la distribuzione di una azione gratuita ogni 20 azioni possedute. Indicazioni dai primi mesi del 2012 - Per l’esercizio 2012 si prevede un miglioramento del risultato della gestione Danni e Vita, atteso uno scenario di mercato in via di progressiva stabilizzazione. Particolare attenzione sarà dedicata ai rami vita in relazione alla complessa situazione di mercato, fermo restando il perseguimento di un’adeguata redditività. La gestione degli investimenti proseguirà secondo i consueti criteri di prudenza in un contesto di mercato che ha visto nei primi mesi del 2012 una significativa riduzione dei tassi di interesse dei titoli governativi italiani. Il Presidente Paolo Bedoni ha dichiarato: “I buoni risultati ottenuti in un anno così difficile dimostrano due cose: la prima, che nonostante i riflessi negativi della crisi finanziaria, il Consiglio di Amministrazione di Cattolica è in condizione di presentare un bilancio che testimonia la solidità, l’efficienza e la competitività del Gruppo; la seconda, che proprio le scelte di grande equilibrio e responsabilità compiute quest’anno aprono orizzonti positivi e consentono di guardare con motivata fiducia già nel breve termine a prospettive di sviluppo e di redditività”. L’amministratore Delegato Giovan Battista Mazzucchelli ha dichiarato: “Nell’anno di maggior impatto della crisi del debito sovrano Cattolica presenta un utile di bilancio che sconta l’impatto negativo del quadro finanziario italiano ed internazionale. I risultati confermano la solidità e l’efficienza complessiva del Gruppo rafforzate dal positivo andamento della gestione industriale. I risultati futuri beneficeranno di un ulteriore miglioramento della redditività industriale e del progressivo stabilizzarsi del quadro economico finanziario”. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre verificato i requisiti di indipendenza degli Amministratori in base a quanto previsto dal Codice di Autodisciplina. Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica ha pertanto qualificato quali indipendenti gli amministratori non esecutivi Barbara Blasevich, Giovanni Maccagnani, Giuseppe Manni, Angelo Nardi, Aldo Poli, Pilade Riello, Domingo Sugranyes Bickel e Enrico Zobele. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari relativa all’esercizio 2011. Il Bilancio d’Esercizio di Cattolica Assicurazioni, il Bilancio Consolidato e la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari saranno resi disponibili, con le modalità e nei termini previsti dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari. Si ricorda che l’Assemblea dei Soci di Cattolica Assicurazioni è stata convocata, in seduta ordinaria e straordinaria, per i giorni 20 e 21 aprile 2012, rispettivamente in prima e seconda convocazione.  
   
   
SERBIA, NUOVI INVESTIMENTI ITALIANI  
 
Belgrado, 22 marzo 2012 - L´azienda italiana Riv investirà 1,5 milioni di euro nella ristrutturazione e l´avvio delle attività produttive di uno stabilimento della Ei (Elektronska Industrija) di Nis. Il presidente del Comune ha comunicato che l´azienda italiana, operante nel settore della produzione di vetro ha intenzione di aprire 200 posti di lavoro e ha scelto Zitoradja per la vicinanza del corridoio X. Ne dà informazione l´Ice. Un altro fattore importante è l´esistenza di un impianto produttivo che potrebbe diventare operativo in poco tempo, ma anche l´alto tasso di disoccupazione a Zitoradja. I primi 50 operai saranno inviati in Italia per un corso di formazione, mentre ulteriori 150 saranno assunti con l´allargamento delle attività produttive. L´impianto della Ei di Nis è fermo dal 2001 e anche dopo la privatizzazione, avvenuta nel 2004, non ci sono state attività industriali. Altro investimento italiani annunciato in Serbia è quello della Paci & Paglieri, azienda operante nel settore di alimenti per animali, che aprirà un impianto per la produzione di pellet in legno a Svilajnac, per un investimento complessivo di oltre 4 milioni di euro. A comunicarlo è sempre l´Ice, riprendendo quanto annunciato dal presidente dell´azienda, Patrizio Paci, e dal Vice Sindaco di Svilajnac, Predrag Milanovic. La nuova fabbrica impiegherà 50 operai e avrà un output di 30.000-50.000 tonnellate di pellet di legno all´anno, la maggior parte del quale sarà esportata sul mercato Ue. La produzione dovrebbe iniziare entro la fine dell´anno e il comune ha già provveduto a rilasciare tutti i permessi necessari. Si tratta del primo investimento italiano nella città di Svilajnac.  
   
   
VERTENZA SARDEGNA, APERTO CONFRONTO REGIONE-SINDACATI. CAPPELLACCI: "VOLONTÀ DI TROVARE MASSIMO LIVELLO DI CONDIVISIONE POSSIBILE"  
 
 Cagliari, 22 Marzo 2012 - Aperto ieri a Cagliari il confronto tra la Giunta regionale e i sindacati sulla vertenza Sardegna. Dopo un primo esame sulle questioni ancora aperte con il Governo nazionale, da parte dei rappresentanti dei lavoratori è stata ribadita la richiesta di un coinvolgimento delle forze sociali in un tavolo politico a Palazzo Chigi. La riunione è stata aggiornata all´inizio della prossima settimana per consentire un approfondimento delle rispettive proposte, anche alla luce del dibattito svoltosi durante l´assemblea degli Stati Generali. "Il contributo in termini di idee, di partecipazione e di valori che può essere dato dai sindacati può essere il propulsore sociale idoneo a moltiplicare la forza di un´azione unitaria sulla questione sarda che coinvolga non solo la politica ma l´intera società sarda. Il dialogo aperto con l´incontro di oggi ricomincia da questa consapevolezza e dalla volontà di individuare quei punti sui quali sarà possibile portare avanti un´azione che trovi il massimo livello di condivisione possibile".  
   
   
CHIUDONO LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE CHIUDE L’ITALIA 22 MARZO 2012 COME AVVIENE IN TUTTA ITALIA LA CONFESERCENTI PROVINCIALE DI REGGIO CALABRIA SOSTIENE LA “GIORNATA DI SENSIBILIZZAZIONE E MOBILITAZIONE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE”  
 
 Reggio Calabria, 22 marzo 2012 - Cresce la preoccupazione delle Pmi per la tenaglia nella quale vengono sempre più strette, fra balzelli che crescono e i nuovi maggiori costi che rischiano di abbattersi, solo su di loro, dalla annunciata riforma del mercato del lavoro. E’ profondamente sbagliato e assai poco lungimirante caricare le Pmi di nuovi oneri sul lavoro proprio mentre è in atto un forte appesantimento degli oneri sul piano fiscale e i consumi calano in modo sempre più allarmante. Da uno studio di Confesercenti sulle ricadute fiscali degli ultimi provvedimenti si ricava che un piccolo imprenditore (fatturato 50 mila euro, con un locale di 100 mq.) dovrà sopportare un onere aggiuntivo annuo fra i 3530 euro e i 5180 a seconda del luogo dove opera. Questa nuova “legnata” è la conseguenza dell’aumento dei contributi sociali (450 euro nel 2012 e 1200 nel 2018), dei costi amministrativi conseguenti l’uscita dal regime dei minimi che riguarda 500 mila situazioni (1500 euro), dell’aumento ormai prossimo dell’Imu (ad es.: 700 euro a Milano, 1600 euro a Roma), della nuova tassa dei rifiuti (30 euro) e del mancato trasferimento sui prezzi di metà dell’aumento dell’Iva (850 euro). Lo studio Confesercenti passa in rassegna i più importanti capitoli delle varie manovre con gli effetti che esse hanno provocato in particolare sulle Pmi. Gli aumenti dell’Iva - L’innalzamento delle aliquote Iva porterà, dal primo gennaio 2014, un aumento di prelievo di più di 20 miliardi e 600 milioni di euro, ossia il 20% in più circa rispetto al 2011. Un aggravio che si rifletterà sull’inflazione, per circa 2,5 punti. Inoltre sarà colpito anche il reddito disponibile delle famiglie: l’impatto su ciascuno dei 24 milioni di nuclei familiari italiani sarà di circa 680 euro l’anno. L’effetto non si è fatto attendere sui consumi, come già testimoniato dai consuntivi 2011, che segnalano un calo nell’ultimo trimestre rispetto alla media dei primi nove mesi del 2011. A soffrire di questa situazione saranno gli operatori economici e in particolare le Pmi. Che per ovviare alla caduta di redditi e consumi delle famiglie, sono spesso costretti ad “assorbire” gli aumenti Iva per non aumentare i prezzi di vendita. L’aumento di contributi per artigiani e commercianti - Le maggiori aliquote contributive pensionistiche previste dal 2012 per gli artigiani e i commercianti iscritti alle gestioni autonome dell’Inps aumenteranno l’onere complessivo dai poco più di 900 milioni del 2012 ai 2,7 miliardi del 2014. La misura inciderà pesantemente sugli equilibri economici: si può stimare che, per un piccolo esercizio commerciale, l’aggravio oscillerà a regime tra i 1200 e i 2000 euro l’anno. Turismo in difficoltà, due volte - Doppia la penalizzazione per il turismo. In primo luogo, a causa della tassa di soggiorno; ma anche il previsto aumento dell’aliquota intermedia, operativo da ottobre, accentuerà l’onere del prelievo su servizi alberghieri e ristorazione, aprendo una forbice rispetto ai paesi concorrenti: la media Ue delle aliquote Iva su alberghi e ristoranti è, infatti, rispettivamente, dell’8,3% e del 12,2%. Dal 2014, quella italiana sarà del 12,5% in entrambi i settori. Minimi? Solo se giovani - Dal 2012, al regime fiscale dei minimi introdotto nel 2008 potranno accedere solo le persone di età inferiore a 35 anni e le startup. Di conseguenza, verranno espulsi 500mila operatori, la metà dei quali esercenti commerciali e artigiani. Per loro non ci sono alternative: passare al regime semplificato, con un aumento di costi quantificabile in non meno di 1500 euro l’anno, oppure chiudere i battenti. Il peso dell’Imu e dei rifiuti - L’arrivo anticipato dell’Imu penalizzerà ulteriormente gli immobili strumentali delle Pmi, come anche gli immobili posseduti da società di capitali, in virtù dell’aumento della base imponibile per immobili classificati come negozi e botteghe e l’aumento dell’aliquota base (a 7,6 per mille, contro la vecchia Ici di 6,4 per mille). A queste maggiorazioni di spesa si aggiungerà, dal 2013, anche la rivisitazione della tassazione comunale sui rifiuti, da cui si attende un aumento di gettito di 1 miliardo l’anno che graverà in larga parte sui locali adibiti a esercizi commerciali e laboratori artigianali. In sintesi: Iva: aumento dell’aliquota ordinaria (dal 20% al 23,5%) e di quella ridotta (dal 10% al 12,5%) per un maggior prelievo di 20 miliardi e 600 milioni. Aumento contributi per artigiani e commercianti: tra i 1200 e i 2000 euro l’anno, per un totale di 2,7 miliardi di euro. Spese di passaggio al regime semplificato: non meno di 1500 euro l’anno. Tassa rifiuti: più 1 miliardo l’anno, gravante soprattutto su locali commerciali e laboratori artigiani. Il Governo ci impone di mettere al rischio il futuro delle nostre imprese, se chiudono le micro piccole e media imprese chiude l’Italia, le micro piccole e medie imprese in Italia producono il 46% del Pil nazionale, le micro piccole e media imprese in Italia danno lavoro al 54% dell’occupazione nel settore privato, negli ultimi 10 anni le micro piccole e medie imprese hanno prodotto un milione di posti di lavoro in più, in Italia le micro piccole e medie imprese occupano oltre 10 milioni di addetti.  
   
   
EVASIONE FISCALE IN SICILIA: BENE CONTROLLI GDF NEL TERRITORIO NISSENO  
 
Roma, 22 marzo 2012 - "Una evasione fiscale quasi sistematica attraverso la mancata emissione di scontrini e ricevute fiscali. In alcuni casi addirittura, la mancata installazione del ricevitore di cassa. I risultati dell´operazione condotta sul territorio di Caltanissetta dalla Guardia di Finanza testimoniano come sia ancora lungo il cammino da percorrere che porta al rispetto delle regole, della legge secondo principi di legalita´". Lo ha detto l´assessore regionale alle Attivita´ produttive, Marco Venturi, commentando l´esito dell´operazione di ieri delle Fiamme gialle nel nisseno. "Stiamo vivendo - ha aggiunto l´assessore - un´epoca particolare, difficilissima per la tenuta delle casse dello Stato e la stessa convivenza sociale. Tutti dobbiamo fare la nostra parte, in primis pagando le tasse, ma anche emettendo o pretendendo lo scontrino. Fin quando ci saranno ancora furbetti che pensano di vivere alle spalle dei contribuenti, alimentando il ´nero´ - inteso come fatturato, buste paga gonfiate, parcelle non registrate - la nostra Regione, il nostro Paese, non potranno vedere la luce. Ben vengano dunque operazioni e verifiche come quelle condotte dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta al quale voglio rivolgere un plauso sincero e un invito a proseguire con uguale intensita´ nel perserguire ogni forma di evasione e di mancato rispetto delle leggi, a tutela di tutti i cittadini onesti che vedono nelle Fiamme Gialle un baluardo di cui fidarsi ciecamente".  
   
   
BOSNIA, FORUM PER ATTRAZIONE INVESTIMENTI A SARAJEVO  
 
Sarajevo, 22 marzo 2012 - Dal 16 al 18 maggio prossimi, Sarajevo ospiterà la Terza Conferenza Internazionale sugli Investimenti "Sarajevo Business Forum 2012", un´occasione per promuovere il Paese e le sue potenzialità economiche, dando modo agli investitori stranieri di conoscere le realtà imprenditoriali dell´intera regione, informa l´Ice. L´evento, organizzato dalla Bosnia Bank International, anche quest´anno vedrà la partecipazione di numerosi esperti e investitori provenienti da tutto il mondo e la presentazione di vari progetti nei settori dell´energia, delle infrastrutture, dell´edilizia, dell´agricoltura e altro.  
   
   
DE TOMASO: SUBITO LA CASSA INTEGRAZIONE PER I LAVORATORI  
 
Firenze, 22 marzo 2012 – “Non abbiamo potuto che prendere atto del fatto che, ad oggi, il nuovo investitore il cui ingresso era stato preannunciato, non è ancora entrato nella società De Tomaso. Per questo abbiamo chiesto all’azienda di attivarsi immediatamente presso il ministero del Lavoro per chiedere la cassa integrazione per crisi e insieme all’Assessore Porchietto della Regione Piemonte e al responsabile dell’unità di crisi Giampiero Castano, abbiamo avuto garanzia dal ministero del lavoro che entro la fine della settimana ci sarà la convocazione delle parti per garantire il reddito dei lavoratori”. Lo ha detto l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini dopo l’incontro del 20 marzo a Roma presso il ministero dello sviluppo economico, insieme al sindaco di Livorno Cosimi e al presidente della Provincia Kutufà. “Abbiamo registrato anche – ha proseguito Simoncini – la dichiarazione di Rossignolo sulla volontà di proseguire nel percorso intrapreso con l’acquisizione dello stabilimento ex Delphi di Livorno. Ma, a questo punto, abbiamo bisogno di vedere dei fatti concreti, sono troppi i rinvii e le assicurazioni che abbiamo subito in questi anni. Inoltre abbiamo fatto presente che non potranno esserci ritardi nell’erogazione della Cassa integrazione straordinaria ai lavoratori. Con il ministero dello sviluppo economico abbiamo concordato di convocare presto un nuovo tavolo di verifica della situazione”.  
   
   
TSK TERNI: CAMBIO VERTICE, MARINI: CON ESPENHAHN RAPPORTI CORRETTI  
 
Perugia, 22 marzo 2012 – “Vorrei ringraziare Harald Espenhahn per aver in questi anni svolto con professionalità, impegno e competenza il difficile lavoro di amministratore delegato di Tk a Terni, mantenendo sempre un rispettoso e positivo rapporto di collaborazione confronto con le Istituzioni, pur nel rispetto delle proprie funzioni e del differente ruolo di ciascuno”. E’ quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in riferimento al cambio al vertice di Thyssenkrupp annunciato quest’oggi dall’azienda che vedrà l’avvicendamento tra Harald Espenhahn e Marco Pucci. “La notizia dell’avvicendamento ci era stata anticipata nella giornata di ieri. Tale decisione avviene in una fase di passaggio importante per questa azienda, che ha visto in questi anni una significativa crescita sia delle produzioni, sia degli investimenti, soprattutto in innovazione e ricerca scientifica. Se oggi Tk a Terni rappresenta un punto importante dell’industria italiana, questo lo si deve anche alla strategia di investimenti, ad una capacità di guardare verso il futuro che Espenhahn ha avuto negli anni in cui ha ricoperto il ruolo di amministrare delegato. Sento quindi il dovere di ringraziarlo in particolar modo per il lavoro svolto e per l’aver sempre mantenuto con i rappresentati delle istituzioni regionali e locali un rapporto di corretta collaborazione. Così come sempre corretto e rispettoso è stato il confronto tra azienda, lavoratori ed organizzazioni sindacali. Una attenzione segno della consapevolezza del grande significato che ha questa industria per l’Umbria e per terni in particolare. Pur non essendo italiano Espenhahn ha da subito compreso quanto importante fosse il rapporto tra questa presenza industriaòe ed il territorio. L’avvicendamento avviene in un momento delicato per il futuro di Tk in Umbria. Ciò impone ai rappresentanti delle istituzioni un compito di attenta vigilanza affinché il passaggio di proprietà non determini alcun impoverimento per il territorio, ma al contrario possa rappresentare una occasione di ulteriore crescita e sviluppo. Un sincero augurio di buon lavoro va a Marco Pucci, che dal prossimo primo aprile assumerà l’incarico di amministratore delegato.  
   
   
WORKSHOP A UDINE ORGANIZZATO DA AREA SCIENCE PARK E CONFARTIGIANATO MATERIALI INNOVATIVI E CREATIVITÀ PER RILANCIARE IL SETTORE ARREDO  
 
Udine, 22 marzo 2012 - Legno termoformato, tessuti di pietra, vetroceramica termoformabile e nuovi trattamenti estetici e/o funzionali: la scelta corretta di materiali e tecnologie si pone in primo piano anche nel settore del mobile e dell’arredo, dove nuove opportunità possono essere colte attraverso un sapiente utilizzo del trasferimento tecnologico. Soluzioni innovative possono essere trovate guardando a materiali e tecnologie di recente introduzione, provenienti da settori apparentemente distanti ma che, a ben considerare, possono essere in grado di sostenere la competitività sul mercato delle imprese dell’arredamento e dell’interior design. Il tema, di sicuro interesse per gli operatori del comparto, è affrontato nel workshop di ieri pomeriggio a Udine "Arredo e finiture: soluzioni e creatività dai materiali innovativi", organizzato da Area Science Park e Confartigianato, in collaborazione con Matech Point Friuli Venezia Giulia. Oggi il legno, materiale tradizionale nel settore del mobile, può essere affiancato a nuovi materiali in modo tale da fornire al prodotto un valore aggiunto interessante. E’ significativo il fatto che prodotti tradizionalmente associati al legno siano oggi sviluppati con altri materiali per soddisfare esigenze di performance molto specifiche. Il legno termoformato rappresenta sicuramente un ottimo esempio di come la tecnologia riesca a integrarsi in modo proficuo con l’abilità dell’artigiano. Questa tecnologia consente a sottili fogli di legno di faggio (impiallacciature) di essere curvati tridimensionalmente per la copertura di bordi curvi e per il rivestimento di superfici tridimensionali. In questo modo vengono raggiunti livelli di modellazione che superano di molto i limiti che si possono raggiungere sottoponendo le impiallacciature comuni ai tradizionali processi di lavorazione tridimensionale. Un altro esempio significativo è rappresentato dalla vetroceramica termoformabile, un materiale che unisce i pregi del vetro, quali la lucentezza, alla solidità e alla duttilità della pietra. E’ così in grado di fornire soluzioni nuove per il settore dell’arredo, con risultati estetici e strutturali che, pur affidandosi a strumenti manuali classici e all’esperienza dell’artigiano, lascia spazio a risultati fino ad oggi inaspettati. Per le aziende italiane si fa sempre più pressante la necessità di innovare i propri prodotti per mantenere un vantaggio competitivo rispetto ai paesi esteri, tanto più nel settore del legno-arredo dove è necessario puntare sulla diversificazione, sull´alta qualità e sulla forza del made in Italy. Matech, realtà del Pst Galileo di Padova, è il centro europeo al servizio delle aziende e dei professionisti che offrono o cercano materiali innovativi e dal 2006, grazie ad un accordo con Area Science Park, è presente anche a Pordenone e a Trieste con operatori specializzati e due esposizioni permanenti. Presso il Matech Point Friuli Venezia Giulia le imprese possono trovare oltre 1.100 materiali innovativi e altri 100.000 già consolidati in alcuni settori e potenzialmente innovativi in altre applicazioni.  
   
   
UMBRIA, ART. 18 E RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO: UN PASSO INDIETRO DAL GOVERNO  
 
Perugia, 22 marzo 2012 - Di seguito una dichiarazione Dall’assessore regionale Stefano Vinti: “La protervia del Governo sulla riforma dell’art. 18 e le dichiarazioni del Presidente Monti, che lascia intendere la volontà di procedere a dispetto della Cgil, rasentano l’incredibile. Il Governo con un colpo di mano vuole cancellare un sistema consolidato di tutele e ammortizzatori sociali, a cominciare appunto dall’articolo dello Statuto dei Lavoratori, e contemporaneamente un metodo di concertazione ultradecennale. Difficile non scorgere la cristallina volontà dell’esecutivo del voler approfittare di una congiuntura economica difficile per scardinare l’impianto delle garanzie e delle tutele nel nostro Paese. Prima la riforma delle pensioni ora la riforma del mercato del lavoro, una tenaglia in cui a farne le spese sono soprattutto i lavoratori che rischiano di essere lasciati in balia del mercato e delle esigenze delle imprese con contratti nazionali sempre più marginali e deboli. Abbiamo appreso da fonti autorevoli, Eurostat e Ocse, quanto la teoria che vorrebbe il lavoro in Italia come il piombo nelle ali per il rilancio dell’economia nazionale sia destituita di ogni fondamento. I lavoratori italiani lavorano in media più ore dei loro colleghi europei con stipendi e salari che sono tra i più bassi nel vecchio continente. Nel 2003, con l’introduzione della legge 30, sembrava che la flessibilità, leggasi precarietà, rappresentasse la panacea di tutti i mali. Oggi si insiste sulla stessa strada senza rendersi conto che, da un lato, sono proprio quelle scelte che hanno contribuito all’impoverimento generale e generalizzato dei lavoratori italiani, dall’altro che sarebbe opportuno rafforzane le tutele e lo stato sociale per uscire dalla crisi e non il contrario. Maggior libertà di licenziamento non contribuisce a far crescere l’occupazione ma aumenta solo gli effetti sociali devastanti della crisi economica. Analogamente il taglio degli ammortizzatori sociali, riducendo ruolo, entità e durata della cassa integrazione in deroga, penalizza sia chi il lavoro ce l’ha sia chi lo perde. Tutto questo considerato è scontato il giudizio negativo su una manovra che rischia di avere pesanti ripercussioni negli anni avvenire su coloro che continueranno a pagare il costo più alto di una crisi pur non avendone alcuna responsabilità. Il 23 marzo del 2002 scesero in piazza tre milioni di persone in difesa dell’art. 18, contro chi voleva mettere un’ipoteca pesante sul loro futuro e su quello dei loro figli. Possibile che ciò che allora non andava bene diventa oggi invece una iniziativa da sostenere? Una domanda che poniamo a tutti gli attori coinvolti nella difficile trattativa di questi giorni ma che vogliamo rivolgere soprattutto a quelle forze politiche presenti in Parlamento che dieci anni fa riempirono il Circo Massimo. “  
   
   
BANDI, COMMERCIO IN LOMBARDIA: 11 MILIONI PER IL RILANCIO DELLE AZIENDE  
 
 Milano, 22 marzo 2012 - E´ di 11 milioni di euro lo stanziamento messo a disposizione da Regione Lombardia e dalle Camere di Commercio per due bandi a favore delle Piccole e medie imprese del Terziario. Aggregazioni, Strada Del Futuro - Il primo bando, di complessivi 5 milioni di euro (3 da Regione Lombardia e 2 dal sistema camerale), riguarda la costituzione di reti di impresa. "Nuovi modelli d´impresa lombarde - ha detto l´assessore al Commercio, Turismo e Servizi della Regione Lombardia Stefano Maullu - per dare ossigeno alle Piccole e medie imprese: l´esperienza ci insegna che aggregarsi facendo ´rete´ è davvero l´unica strada possibile per affrontare con successo le sfide del futuro, razionalizzando i costi e continuando a essere competitivi sul mercato nonostante la crisi. E poi, certo, occorre innovare. Che non vuol dire solo produrre cose nuove, ma in questo caso valorizzare i processi produttivi più moderni, efficienti e creativi". Possono partecipare al bando le reti di imprese costituite da almeno tre soggetti, che propongono progetti da realizzarsi tramite investimenti localizzati esclusivamente in Lombardia o all´estero, se all´interno di progetti di internazionalizzazione. Le domande possono essere presentate, solo online, sul sito http://gefo.Servizirl.it dal 15 maggio al 30 luglio 2012. Innovazione Per Lo Sviluppo - Il secondo bando dedicato allo sviluppo dell´innovazione delle imprese lombarde, ha una dotazione di 6 milioni di euro, messi a disposizione dal ´Fondo per l´innovazione delle micro, piccole e medie imprese dei settori commercio, turismo e servizi´, in gestione a Finlombarda. Ogni settore (commercio, turismo e servizi) avrà a diposizione 2 milioni di euro. "Il bando - ha sottolineato l´assessore Maullu - ha l´obiettivo di sostenere le imprese dei settori commercio, turismo e servizi, per la realizzazione di interventi per l´innovazione e investimenti in beni materiali e nuove tecnologie destinate allo sviluppo delle imprese stesse". Possono presentare domanda le Micro, piccole e medie imprese, che hanno sede operativa in Lombardia. "Il bando - ha concluso Maullu - promuove tipologie di progetti innovativi, finalizzati al miglioramento del sistema infrastrutturale, gestionale o organizzativo delle imprese". Le domande dovranno essere presentate online sul sito https://gefo.Servizirl.it, dal 16 aprile al 29 giugno 2012.  
   
   
MADE IN ITALY SOSTENIBILE: STORIE DI SUCCESSO IN UN INCONTRO ORGANIZZATO DA VIU  
 
Venezia, 22 marzo 2012 - L’adozione di strategie green contraddistingue le aziende con una posizione di leadership competitiva, afferenti a gruppi e strutturate dal punto di vista della gestione dell’innovazione e delle strategie di marca. È questo uno dei principali dati che emerge dall’indagine “Sostenibilità ambientale e made in Italy” realizzata dall’Osservatorio Tedis di Venice International University, e presentata il 20 marzo in occasione del simposio “Made in Italy sostenibile: storie di successo”. L’evento, organizzato dalla Viu nella propria sede sull’isola di San Servolo a Venezia, ha rappresentato un importante momento di confronto sullo stato dell’arte dell’imprenditoria italiana in relazione ai temi della green economy e della sostenibilità, grazie alla presentazione di alcuni case study di eccellenze imprenditoriali in tema di sostenibilità (Acqua Minerale San Benedetto, Gruppo San Marco, Riello Group, Lefay Resorts, Latteria Montello). Il professore Stefano Micelli ha aperto i lavori ribadendo “l’impegno di Venice International University sui temi della green economy, in particolar modo sui percorsi di innovazione delle imprese del Made in Italy in materia ambientale”. Il professor Micelli ha inoltre presentato il portale “www.Atlantegreen.it”, piattaforma dedicata al Green Made in Italy promossa da Venice International University, con il supporto del Ministero dell’Ambiente, che ha visto il suo debutto on-line nei giorni scorsi negli spazi della Triennale di Milano alla presenza del Ministro Corrado Clini e di una ventina di grandi e medie aziende italiane. Il portale è stato realizzato dal Gruppo Rem con la collaborazione di Enzo Argante. La professoressa Eleonora di Maria, responsabile dello studio per la Venice International University, ha quindi preso la parola per illustrare i dati emersi dalla ricerca “Sostenibilità ambientale e Made in Italy”. In media il 44,5% delle imprese italiane con un fatturato superiore al milione di euro ha adottato strategie green. Tale dato risulta essere influenzato dalle dimensioni aziendali: il 75% nelle imprese grandi (oltre 50 mln di fatturato) ed il 66,7% nelle medie (tra 10 e 50 mln) adotta strategie green, contro il 40,5% nelle piccole (2-10 mln) e il 38% nelle micro imprese (fatturato 1-2 mln). Le piccole imprese risultano comunque molto dinamiche sul fronte green. L’indagine ha interessato un campione di circa 500 imprese italiane, con un fatturato superiore a 1 milione di euro, specializzate nei tradizionali settori del Made in Italy. Da un’analisi settoriale emerge che le strategie green risultano essere particolarmente diffuse tra le imprese sistema casa (50%) e della meccanica-elettronica-gomma plastica (46,6%); seguono i produttori di altri prodotti manifatturieri (36,4%) e le imprese del sistema moda (35,9%). Quanto alle tipologie di innovazione green presenti, per il il 34% delle imprese si può parlare di eco-innovazione di processo, per il 17,6% di certificazioni ambientali e per il 9,6% di eco-innovazione di prodotto. Pietro Lucchese, presidente di Gruppo Rem, agenzia specializzata in “green consultancy” e new media, ha moderato la tavola rotonda di case study aziendali “che - ha detto Lucchese – rappresentano autentiche eccellenze per l’impegno profuso e per le esperienze maturate nel campo della sostenibilità ambientale”. Vincenzo Tundo, direttore marketing di Acqua Minerale San Benedetto, ha esposto l’esperienza dell’azienda di Scorzé divenuta un punto di riferimento nel suo settore, essendo stata la prima impresa in Italia ad aver sottoscritto un accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente per il calcolo dell’impronta di carbonio della propria produzione. Di questo percorso rappresenta un importante traguardo “Easy”, la prima bottiglia di San Benedetto ad anidride carbonica compensata, eletta prodotto dell’anno 2011 nella categoria acque, che utilizza il 30% di plastica rigenerata (R•pet). Alcide Leali, managing director di Lefay Resorts, ha spiegato come questo luxury eco-resort, il cui modello non ha precedenti in Italia, realizzi appieno il principio che il benessere della persona non può prescindere dal benessere ambientale, soprattutto oggi che l’impatto dell’uomo sulla natura e i suoi effetti non possono più essere ignorati. Per questo nella progettazione e nella realizzazione dei suoi Resort, Lefay fa riferimento all’ecosostenibilità, alla bioarchitettura, alle fonti energetiche pulite e rinnovabili: ogni cosa è pensata nel rispetto della bellezza dei luoghi e della natura. Giovanni Marsili, direttore scientifico di Gruppo San Marco, ha sottolineato l’interesse dell’azienda di Marcon per il tema della sostenibilità ambientale e, in particolare, per l’analisi del ciclo di vita del prodotto e la relativa diffusione di modelli sostenibili nel settore della produzione di pitture e vernici edilizie professionali. Sia per Lefay Resorts sia per Gruppo San Marco è stata l’occasione per ricordare l’importanza degli accordi stipulati dalle aziende a fine 2011 con il Ministero dell’Ambiente per definire la contabilizzazione delle emissioni di Co2 prodotte. Con Ettore Riello, presidente e Ceo di Riello Group si è parlato di risparmio energetico dal momento che il gruppo con sede nel veronese ha puntato da tempo sull’utilizzo di energie rinnovabili, focalizzando l’attenzione sui pannelli solari. Oggi l’azienda è all’avanguardia nelle tecnologie dei gruppi termici e dei sistemi di climatizzazione più sofisticati. Silvia Lazzarin, responsabile marketing di Latteria Montello, ha raccontato come sia utilizzata l’energia sostenibile in tutto il sito produttivo di Giavera del Montello (Tv), con l’obiettivo di abbattere del 100% le emissioni di anidride carbonica, evitando così di immettere nell’atmosfera 4.284 tonnellate annue di C02, con tutte le conseguenze positive per la salvaguardia del pianeta.  
   
   
BOLZANO: PREMIATI AD APPIANO I MIGLIORI PROGETTI DI "CULTURA SOCIALIS"  
 
Bolzano, 22 marzo 2012 - L’iniziativa “Cultura socialis. Dare esempio – dare risalto” è giunta al suo 6° anno di vita. Dal 2007 la Ripartizione provinciale Famiglia e Politiche Sociali raccoglie e premia iniziative e progetti sociali particolarmente validi. Si è svolta il 21 marzo 2012, ad Appiano presso la Sala della Cultura alla presenza dell´assessore provinciale Richard Theiner è avvenuta la premiazione dei migliori progetti presentati nel 2011. Il lavoro della Giuria non deve essere stato particolarmente facile in considerazione del fatto che nel corso del 2011 sono stati presentati ben 180 progetti, fra i quali ne sono stati selezioneti 80 particolarmente interessanti ed esemplari, 20 nel settore "informale", 16 progetti in quello "formale", 13 nel settore "imprese", 9 in quello "politica/amministrazione comunale" e 22 progetti nel settore "mass media". Durante la cerimonia odierna l’assessore Theiner ha sottolineato l’importanza di creare comunità e collaborazione nell’ambito sociale. "Sono convinto che i progetti premiati nell´ambito di Cultura Socialis saranno emulati", così Theiner che ha evidenziato come "Tutti i progetti presentati meritano il nostro riconoscimento e il nostro plauso". L´iniziativa è particolarmente vicina alla popolazione: cittadine e cittadini impegnati richiamano l´attenzione su interessanti progetti sociali e Cultura Socialis ne raccoglie la documentazione rendendo così visibile l´impegno sociale, stimola l´emulazione, contribuisce alla vitalità della cultura del sociale ed alla creazione di reti di solidarietà. In Alto Adige ci sono molte iniziative e progetti noti solo a una parte ridotta della popolazione. Dare visibilità a queste idee sociali è uno dei principali obiettivi di Cultura Socialis. Il concorso è suddiviso in cinque categorie riguardanti rispettivamente: settore informale (iniziative individuali, volontariato, società civile); settore formale, pubblico e privato (lavoro sociale a tempo pieno nelle politiche sociali, nel lavoro giovanile, nel settore lavoro, scuola, sanità, edilizia); settore imprese; settore politica/amministrazione a livello comunale; settore mass media: comunicare il sociale-cronaca-lavoro coi media. Categoria Imprese: Vincitore: L’economia del bene comune - Committente: Terra Institute, Bressanone e Libera Università di Bolzano (Günther Reifer e Evelyn Oberleiter) Si pone come obiettivo il mutamento del pensiero economico: basta al profitto, spazio alle economie che fanno il bene di tutti, Stop alla concorrenza. Venti piccole e medie imprese altoatesine sono state analizzate secondo i 18 criteri dell’economia del bene comune. Gli imprenditori si impegnano ad operare secondo la logica del bene comune, diffondendo una diversa cultura economica. Categoria Mass Media: Vincitori: „Alta Voce – Stille Post“ - Partecipanti: Edizioni alphabeta Verlag, Rai Sede di Bolzano Centro ciechi e ipovedenti St. Raphael, con contributi di Fondazione Cassa di Risparmio e Rip. 15 – Cultura italiana. 10 autori altoatesini affrontano vari temi sociali. I racconti sono stati distribuiti in tutta la provincia, e anche come audiolibri agli abbonati delle lettere audio del Centro Ciechi St. Raphael. Categoria Politica Comune Vincitore : „Bressanone incontra Pakistan“ - Partecipanti: Comune di Bressanone, Diocesi Bolzano-bressanone, Ecumenismo e dialogo interreligioso, De Pace Fidei, Kvw Bressanone, Filmclub Bressanone, Associazione Minhaj, Pakistan Welfare Association, Narratori di fiabe, Mercato contadino di Bressanone. Attualmente vivono 272 pakistani a Bressanone. Tramite il progetto “Bressanone incontra” si vuole fornire alla popolazione locale l’opportunità di conoscere più da vicino i migranti che vivono in città. La seria è stata inaugurata nel 2011 dal Pakistan con vari eventi, si continua quest’anno con Albania. Categoria Formale Vincitore: „Mentori per l’apprendistato“ - Committenti del progetto: Scuola professionale provinciale per il commercio, artigianato e industria „Luis Zuegg“, Merano e Kolpingjugend Südtirol. Il progetto prevede che delle persone adulte (volontari) accompagnino dei giovani durante la formazione scolastica e lavorativa. I giovani hanno sempre più difficoltà di trovare un posto come apprendista. I mentri entrano nella vita del ragazzo e lo sostengono in una fase decisiva. Lo scopo è che questi giovani arrivino a conseguire un profilo professionale qualificato, che consenta loro di affrontare il futuro con delle buone carte in mano. Categoria Informale: Vincitore: „Manifesto 2019“ - Iniziativa nata da cittadini di diversi gruppi linquistici, obiettivo è far sì che i gruppi linguistici non si limitino a vivere “uno accanto all’altro” bensì “l’uno assieme all’altro” tramite pubbliche discussioni, mediazione di conoscenze, approfondimenti storici. I progetti dovevano avere naturalmente alcune caratteristiche, come, ad esempio, essere rivolti in maniera specifica alla prevenzione ed avere per obiettivo il mantenimento e il miglioramento di tutti oppure di una categoria di persone, trasmettere gioia e mettere in risalto il personale arricchimento che si prova attraverso l’impegno sociale, coinvolge, andando oltre il settore sociale in senso stretto, gli altri settori della società (formazione, lavoro, economia, ecc.) e anche cittadini di altre culture, aumentare nella popolazione la percezione di problematiche sociali e gruppi problematici e rafforzare l’identificazione con aspetti sociali, garantire spazio e sostegno anche alle attività del volontariato e a quelle messe in atto all’interno della famiglia, nella cerchia degli amici, del vicinato ecc., contribuire all’intensificazione della comunicazione e del dialogo e al collegamento delle iniziative di aiuto e sostegno, agire in modo non burocratico, semplice, diretto e orientato al bisogno di prestazioni di sostegno, rendere possibile il dialogo e la partecipazione, come anche incentiva l’iniziativa e la responsabilità del singolo (anche di chi abbisogna di sostegno), perseguire idee e concetti e dà spazio alla creatività sociale. Maggiori informazioni sui progetti partecipanti si possono trovare sulla pagina web di Cultura Socialis www.Cultura-socialis.it