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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Maggio 2012
UE-CINA, INCONTRI AD ALTO LIVELLO SU ENERGIA, BARROSO: LAVORARE INSIEME PER AFFRONTARE LE SFIDE GLOBALI  
 
Bruxelles, 3 maggio 2012 . Di seguito il discorso tenuto il 3 maggio dal Presidente della Commissione europea Barroso nel corso dell’incontro Ue-cina in materia di energia: “Vice Premier, Eccellenze, Illustri Ministri sui cinesi e la parte europea, Caro Günther Oettinger, Eccellenze, ospiti d´onore, signore e signori. E ´con particolare piacere che accolgo il vice premier Li oggi a Bruxelles. Abbiamo già avuto colloqui molto aperta e costruttiva oggi dalle nostre relazioni bilaterali per questioni internazionali di interesse comune. La visita del vice premier Li e il recente vertice Ue-cina a Pechino sono la testimonianza della crescente importanza che entrambi attribuiscono al nostro rapporto bilaterale. L´unione europea e la Cina sono due dei principali attori dell´economia globale, anzi l´Unione europea come il più grande mercato unico con un valore di 12,6 miliardi di euro e la Cina come la seconda più grande economia del mondo, con reddito nazionale di 5,2 miliardi di euro, rispettivamente. Il mercato europeo dell´energia è di per sé vale circa 620 miliardi di euro. Le nostre azioni quindi importante per il mondo nel suo complesso. Siamo entrambe le parti interessate a livello mondiale. Anche se abbiamo avuto un passato molto diverse, una cosa è chiara: condividiamo in larga misura un futuro comune, un futuro che sarà determinato dal modo in cui usiamo le risorse del nostro pianeta. Ciò è particolarmente vero di energia. L´energia è una questione in cui non vi è chiara l´interdipendenza globale, dove il nostro pianeta è realmente collegati. La nostra sfida comune è quindi quello di assicurare la prosperità dei nostri cittadini, per permettere loro di soddisfare le loro esigenze e le aspirazioni per una vita migliore, mentre allo stesso tempo garantire una crescita globale e la sostenibilità. In questa luce, è evidente che l´Ue e la Cina creare valore per il nostro mondo, impegnandosi insieme in una partnership forte energia, che abbiamo costruito nel corso degli ultimi anni. Prima di esaminare più da vicino il modo in cui ci stiamo impegnando con voi sulla questione dell´energia, vorrei innanzi tutto delineare il punto di partenza per l´Unione europea. Con il nostro impegno europeo 20-20-20 per ridurre le emissioni di gas serra del 20%, più che raddoppiato la nostra quota di energie rinnovabili nel nostro mix energetico, e migliorare l´efficienza energetica del 20%, tutto questo entro il 2020, abbiamo lanciato una grande ambiziosa politica energetica europea. E stiamo ottenendo su di essa! Queste azioni sono pietre miliari della nostra agenda Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva: poiché semplicemente non si può avere una crescita sostenibile senza produzione di energia sostenibile e l´uso. Ma liberare il potenziale di questa nuova rivoluzione energetica sta anche creando opportunità di lavoro enormi. E ci consentirà di conservare e investire nelle principali risorse naturali. L´ue sta determinando in tal modo quello che alcuni chiamano la terza rivoluzione industriale, stiamo dimostrando non solo che i nostri obiettivi del 2020 può e saranno soddisfatte, ma può positivamente a beneficio dei nostri cittadini e fornire risposte al problema del cambiamento climatico, e sostenere la nostra auto a lungo crescita sostenibile. Il perseguimento di una politica energetica sostenibile è anche una parte essenziale delle relazioni esterne dell´Ue. Per esempio, al recente "Energia sostenibile per tutti" vertice Ue a metà aprile qui a Bruxelles, ho annunciato con il Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon che è venuto qui per quella conferenza un impegno ambizioso che ci aiuterà paesi in via di sviluppo nel fornire l´accesso all´energia per 500 milioni di persone entro il 2030, sostenuta da un notevole sostegno dell´Ue. Questo è solo un filone della nostra politica energetica esterna. Un altro è quello di approfondire la nostra cooperazione in materia di energia con altri consumatori principali del mondo. Qui il nostro rapporto con la Cina è assolutamente fondamentale, e sono sicuro che la sua importanza continuerà a crescere. La nostra energia la cooperazione bilaterale è stata lanciata al vertice Ue-cina 2005 Summit. In meno di 7 anni, abbiamo stabilito alcuni politici "dialoghi". Questi aspetti di copertura chiave della politica energetica, dalle tecnologie del carbone pulito e le politiche per le energie rinnovabili, dalle misure di efficienza energetica al miglioramento dei quadri normativi. I nostri esperti e l´industria incontrano su base regolare, si uniscono le forze nelle sedi internazionali e costruire la fiducia e condividere conoscenze. La nostra cooperazione potrebbe essere basata su una serie di "dialoghi", ma facciamo molto di più che parlare. Abbiamo messo in piedi strutture concrete di cooperazione: nel 2010, ho inaugurato l´Ue-cina Clean Energy Centre presso l´Università Tsinghua di Pechino, che è unico nel suo genere. A Shanghai, gestiamo un progetto di formazione per architetti e ingegneri su edifici ad alta efficienza. E il prossimo settembre, verrà inaugurata in Wuhan primo vertice Ue-cina Master in Energie Rinnovabili, che farà in modo che la nostra giovane generazione di futuri leader ha questa tecnologia verde pensare profondamente radicata. In questo contesto, l´incontro di oggi rappresenta un´altra pietra miliare: per la prima volta, abbiamo raccolto i più importanti produttori europei di energia decisionali di tutti i 27 Stati membri dell´Ue, insieme con i ministri cinesi, responsabili di attuazione della politica ambiziosa di energia della Cina. Vorrei ringraziare tutti voi per lavorare su una vera e propria, se così posso dire, partnership "energica" al di là dipartimenti e delle frontiere. La nostra cooperazione non è solo espansione in termini di numero di partecipanti: Abbiamo concordato di estendere la nostra partnership per aree chiave come i mercati dell´elettricità, la sicurezza energetica e l´urbanizzazione. Una parola sulla urbanizzazione: 690 milioni di cinesi vivono in aree urbane è più della metà della sua popolazione intera e più grande di tutta la popolazione dell´Unione europea. La Cina è ora, possiamo dire "un paese urbano". Mentre l´urbanizzazione è un indicatore evidente della crescita economica, la sua rapidità pone grandi sfide. L´obiettivo della nostra Partnership urbanizzazione è di fornire una piattaforma aperta per la politica dell´Ue e le parti interessate cinesi a cooperare e condividere le esperienze su come affrontare le sfide economiche, sociali e ambientali di urbanizzazione. L´approvazione e il sostegno concesso a livello governativo centrale, in Cina consentirà a Cina organismi nazionali, città, regioni e rappresentanti delle imprese di impegnarsi con i partner nell´Unione europea. La Cina ha i requisiti enormi investimenti nelle infrastrutture locali e servizi sociali. Ma soprattutto la Cina sta sviluppando una visione a lungo termine per la sua nuova e città. Il modello europeo di città dense, che è meno esigente in termini di uso delle risorse naturali, ben organizzati a sostegno dell´attività economica e qualità della vita, è stata ampiamente riconosciuta dagli esperti cinesi preferibile alle conurbazioni tentacolare che si trovano in altre parti del mondo . Siamo in grado di condividere con i nostri omologhi cinesi il razionale per il nostro sviluppo della città, le infrastrutture tecnologiche e di governance che consentono loro di funzionare e anche le nostre esperienze del nostro processo di urbanizzazione. Per quanto riguarda la sicurezza energetica, il nostro obiettivo è quello di impegnarsi congiuntamente giocatori responsabili energetico mondiale in modo da fare le scelte migliori, gli investimenti energetici più sostenibili, in modo da soddisfare per la stabilità dei mercati mondiali e raggiungere una crescita sostenibile. Le scelte che facciamo oggi hanno un impatto globale e si farà sentire sono sicuro per le generazioni a venire. Cina e l´Ue pertanto condividono una responsabilità globale. Infine, oggi stiamo espandendo la nostra collaborazione alla regolamentazione del mercato dell´energia elettrica. L´ue è un luogo unico, nel senso che ha preso i mercati frammentati dei suoi Stati membri e ha creato un mercato interno dell´energia elettrica di oltre 500 milioni di cittadini, che è uno dei fondamenti della nostra crescita e la prosperità. Cina è interessata a apre il suo mercato dell´energia elettrica ed è con grande entusiasmo che abbiamo sostenere questo importante processo attraverso lo scambio di know-how e supporto tecnico. Insieme, discuteremo una serie di questioni legate al mercato, come i prezzi, l´accesso al mercato e le norme tecniche per l´integrazione sostenibile delle energie rinnovabili alle reti. Il vice premier Li, Quando si entra in un nuovo impegno, è importante comprendere e rispettare non solo il singolo punto di partenza di ogni partner, ma anche per avere una visione condivisa di ciò che ognuno di noi può portare alla nostra cooperazione e dei risultati che ci aspettiamo. Come ho già indicato, l´Unione europea ha accumulato grande esperienza nello sviluppo di fonti energetiche pulite e sostenibili, migliorando la gestione della domanda di energia compreso il collegamento aree remote alle reti in modo efficiente e moderno. Approfondire la nostra cooperazione in questi campi saranno di beneficio per tutti noi. Ci aspettiamo inoltre che la nostra cooperazione per portare ad un più ampio rafforzamento delle nostre relazioni strategiche, ad esempio attraverso la formazione della giovane generazione e di collaborare per garantire la sicurezza nel campo dell´energia nucleare, sulla base del recente Vertice di sicurezza nucleare a Seoul. Siamo lieti di avere la Cina come un partner che si impegna a livello internazionale, una Cina che partecipa nella definizione delle nostre politiche energetiche internazionali e nei mercati energetici. Per essere efficace, questo sarà anche necessario garantire "parità di condizioni", compreso l´accesso aperto e non discriminatorio ai nostri rispettivi mercati. Negoziazione di un accordo bilaterale di investimento e garantire l´accesso ai mercati degli appalti sono elementi importanti per le nostre relazioni commerciali, che consentirà inoltre di migliorare la nostra cooperazione nei mercati energetici a lungo termine. Ho fiducia nei nostri partner cinesi e gli amici condividono questo punto. Dopo i colloqui molto aperto e costruttivo di oggi, sono fiducioso che il vice premier Li e avrò molte occasioni di più per fare il punto dei progressi che ci sarà senza dubbio realizzare insieme in "energizzante" La nostra partnership: Progress, che trarranno beneficio sono certo la Cina , l´Unione europea e credo che anche la comunità globale nel suo complesso. Vi ringrazio molto per la vostra cortese attenzione.  
   
   
NEELIE KROES, VICE-PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA RESPONSABILE PER L´AGENDA DIGITALE: UTILIZZARE LE TIC PER COSTRUIRE CITTÀ SOSTENIBILI  
 
Bruxelles, 7 maggio 2012 Di seguito l’intervento del 3 maggio del Vice-presidente della Commissione europea responsabile per l´Agenda digitale su come Utilizzare le Tic per costruire città sostenibili; Signore e Signori, Oggi, in Europa, siamo di fronte a enormi sfide. In un periodo di cambiamento climatico, la sfida della gestione delle risorse energetiche. In un momento di crisi economica, la sfida di fare le cose in modo più efficiente. Ma abbiamo anche una grande opportunità: la straordinaria potenza delle nuove tecnologie dell´informazione e della comunicazione. E oggi vorrei parlarvi di come questi sistemi Ict può contribuire a raggiungere i nostri obiettivi energetici e climatici. In particolare nelle nostre città, dove avviene il 70% del consumo energetico . Ci sono tre cose in particolare che vorrei parlare oggi. A proposito di come le Tic possano rendere il nostro mondo più intelligente, migliore collaborazione con altri settori quali l´energia ei trasporti, e di come il settore Ict si può ridurre la propria impronta di carbonio. Ma prima, lasciate che vi ricordi come l´Ict può aiutarci abbellire le nostre città e le nostre reti elettriche. Con città più intelligenti, potremmo ridurre l´uso delle risorse; messo facili da usare strumenti nelle mani di tutti, e migliorare la qualità della vita. Immaginate innovazioni come i lampioni che sanno quando c´è gente in giro - e regolare di conseguenza. Sistemi di riscaldamento per la casa che rispondono al loro ambiente, e che è possibile controllare a distanza. I veicoli elettrici che sono completamente integrati con la rete. E una migliore informazione, che abilita le persone a prendere decisioni intelligenti, verdi in tutto ciò che fanno. Questo è il tipo di Smart mondo Ict in grado di fornire. Le Tic possono anche darci una rete elettrica intelligente bidirezionale, soprattutto a livello retail: ottenere informazioni in tempo reale sul tempo e la quantità dei consumi energetici; e consentendo alle famiglie di diventare fornitori di energia alla rete. Questo sarebbe attivato: in primo luogo, dalle attuali comunicazioni collegamenti tra le infrastrutture edili in tutta la catena di distribuzione di energia, in secondo luogo, per il controllo avanzato della griglia, e in terzo luogo, immagazzinamento di energia decentralizzata. In breve, possiamo fare molto per tagliare carbonio. E rende molto più facile per le persone a scegliere stili di vita più sostenibili. La seconda cosa che dobbiamo vedere di più è per i settori diversi, Ict, trasporti ed energia - di lavorare insieme. Rompendo le barriere settoriali, possiamo trovare il modo di collaborare: sulle infrastrutture, sui servizi, sui modelli di business. T qui sono numerose sinergie tra questi settori in attesa di essere sfruttati. Per esempio, le società di telecomunicazioni hanno grande esperienza nella fatturazione e prezzi. E ´facile vedere come la conoscenza può aiutare altre utilità migliorare le loro prestazioni in questo settore. Inoltre, quelle aziende con esperienza nella lavorazione in tempo reale, le enormi quantità di dati in grado di offrire un valore straordinario per l´implementazione e la gestione di reti intelligenti. Ma esistono anche le sinergie in più con i piedi per terra aree - come stendere le infrastrutture. Spesso diverse reti - energia, telecomunicazioni, acqua e trasporti - inutili duplicati "infrastrutture passive": cose del genere condotte per il trasporto di cavi. Questo è uno spreco! Se siamo arrivati ​​meglio a pianificazione, consentendo l´accesso, il riutilizzo e la condivisione di questi beni, quindi tutti potevano salvare. La cosa più importante, potrebbe tagliare il costo di nuove reti ad alta velocità a banda larga. Ricordate che, senza queste reti, non abbiamo potuto iniziare a reti intelligenti o città intelligenti, in primo luogo! La convergenza dei settori precedentemente distinti è una tendenza irreversibile, con molte opportunità per nuove imprese e servizi. Coloro che riconoscono questo e pensare al futuro saranno i vincitori di domani. La stagnazione non è semplicemente un´opzione. Quindi è nell´interesse di tutti per rendere questa convergenza più facile. Il europeo di Consiglio ci ha chiesto di esaminare i mezzi per sfruttare queste sinergie. Spero che ti unirai alla consultazione abbiamo appena lanciato, davanti a una proposta entro l´inizio del prossimo anno. E lasciatemi essere chiaro sulle mie intenzioni. Come si può essere a conoscenza, non credo a difendere un comportamento anticoncorrenziale. Io credo nella rimozione di ostacoli nuovi entranti sul mercato. E la terza cosa l´Ict può fare è diventare essa stessa un settore verde. Tic consuma già dall´8 al 10% dell´energia elettrica dell´Ue e per il 2020 che può raddoppiare, con data center in Europa occidentale consumano fino a 100 miliardi di chilowattora all´anno. Questo è più o meno il consumo totale di elettricità dei Paesi Bassi. Per meglio comprendere e gestire tale impatto, dobbiamo concordare un modo per misurarli. Insieme con i principali organismi di normalizzazione abbiamo ora concordato comuni, le norme trasparenti per misurare l´impatto ambientale dell´Ict. Sono molto contento che molte aziende sono ora "prove su strada" questi principi nella vita reale. Con una norma concordata sarà possibile migliorare le prestazioni del settore sulla base di prove suono. Detto tutto questo, mi rendo conto quanto sia difficile cambiare i sistemi consolidati e portare idee intelligenti sul mercato. La Commissione è disposta e in grado di fornire un sostegno finanziario, così come individuare e affrontare gli ostacoli normativi. Per dare un segnale forte, insieme alla mia collega Commissari Siim Kallas e Guenther Oettinger, stiamo sviluppando una Smart Cities Initiative e Comunità, che sarà lanciata nel mese di luglio. Il partenariato funziona su quelle strozzature, piscina risorse della Commissione e la cooperazione trigger tra attori pubblici e privati, e tra i settori energia, trasporti e Ict. E infatti spero che molti di voi saranno coinvolti attivamente. Signore e signori, L´europa deve affrontare molte sfide economiche al momento. Ma ci sono punti luminosi all´orizzonte: e per me, nessuno è più luminoso rispetto al potenziale delle Tic. Andiamo in Europa in grado di offrire strumenti intelligenti per l´ambiente, offrire ai nostri cittadini, e fornire per la nostra economia. Grazie.  
   
   
FVG: TONDO, OK A RIGASSIFICATORE E AGLI ELETTRODOTTI  
 
Udine, 7 maggio 2012 - "Vogliamo fare il rigassificatore a terra e realizzare due elettrodotti, verso Somplago e verso il Friuli centrale, anche a costo di giocarci una parte del consenso, per dare alle nostre imprese, oltre agli strumenti finanziari e alle indispensabili infrastrutture, anche la possibilità di avere a disposizione energia a costi accettabili, quali elementi fondamentali per creare occupazione ed essere competitive". Lo ha ribadito il 3 maggio a Udine il presidente della Regione Renzo Tondo intervenuto all´assemblea generale di Confindustria Udine, promossa sul tema "Efficienza, innovazione, ambiente: il nostro futuro", cui hanno partecipato il ministro dell´Ambiente Corrado Clini e, in teleconferenza, la presidente uscente di Confindustria Emma Marcegaglia. Rispondendo alle precise richieste del presidente di Confindustria Udine Adriano Luci, della stessa Marcegaglia e del presidente regionale Alessandro Calligaris, Tondo ha pertanto sottolineato che sul rigassificatore l´Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia è disponibile ad assumersi le proprie responsabilità, stando su questo aspetto dalla stessa parte del Governo, che peraltro ha già completato le procedure per la valutazione di impatto ambientale, come ha precisato lo stesso Clini. Quindi Tondo, riallacciandosi alle affermazioni del presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini, che nel suo indirizzo di saluto aveva detto che il Friuli Venezia Giulia non può continuare a fare troppo da solo (in tema di infrastrutture, di sanità, ecc.) all´esponente del Governo nazionale ha invocato "non maggiori risorse ma più responsabilità, in termini di fiscalità di vantaggio, per consentire alla Regione di decidere chi favorire e chi no, a seconda delle opportunità del momento, politiche, geografiche, territoriali". In quella che il ministro Clini ha definito "acuta rappresentazione, con un approccio positivo di cui abbiamo bisogno", Tondo, richiamandosi all´appello al Governo di Luci e Marcegaglia di uscire dalla sola logica del rigore e dell´austerità per avviare politiche di crescita, di sviluppo, di autentica riduzione della spesa pubblica, di maggiore semplificazione e sburocratizzazione, Tondo ha rivendicato l´operato della sua Amministrazione in quattro anni di governo, anche nell´intento di "immettere qualche elemento di fiducia in un momento in cui è montante un clima antipolitico". "Dopo essere stati i primi, quattro anni fa, ad abbattere il debito, abbiamo l´ambizione di essere tra i primi a mettere importanti paletti nella direzione della crescita", ha detto, pur consapevole dei limiti dell´azione di una regione piccola nel contesto della crisi europea e mondiale. Su questo per Tondo è centrale il tema del lavoro, con la necessità di continuare ad aiutare le imprese a creare e sostenere l´occupazione. Ecco che il Fvg ha liberato ingenti risorse per lo sviluppo: "Dal 2009 al 2011 la Regione ha destinato ai diversi comparti produttivi 648 milioni di euro - ha ricordato - e altri 85 ne ha messi in circolo a fine marzo attraverso i Fondi di rotazione. Sempre in tema di occupazione e sviluppo Tondo ha anche parlato della vicenda Caffaro, conclusa positivamente, con il salvataggio di 150 posti di lavoro e le basi per un rilancio del polo chimico di Torviscosa. Rilancio peraltro ancora a rischio a causa di regole e costi di bonifica difficilmente sostenibili nel Sito di Interesse Nazionale (Sin) dell´Aussa Corno, come aveva indicato anche il presidente Fontanini. Ancora in tema di infrastrutture il presidente della Regione ha salutato come intelligente la decisione del Governo sulla piattaforma logistica. Infine, in risposta alle domande del moderatore, il giornalista Andrea Cabrini, che aveva sollecitato maggiore semplificazione anche nell´azione del governo regionale, Tondo si è detto disponibile ad un tavolo di confronto per accelerare ulteriormente l´allocazione delle risorse disponibili, mentre sul rischio che alcune aziende scelgano di delocalizzare la propria attività, ha concluso ribadendo che offrire energia a costi più bassi e fiscalità di vantaggio vanno proprio nella direzione di trattenere le imprese sul territorio del Friuli Venezia Giulia. All´assemblea di Confindustria ha portato il saluto della città di Udine il sindaco Furio Honsell il quale ha chiesto un decreto "salva italiani" dopo quello noto come "salva Italia", chiedendo politiche di sviluppo per creare occupazione e favorire un invecchiamento attivo.  
   
   
MILANO, A2A: PISAPIA DESIGNA COMPONENTI CONSIGLIO SORVEGLIANZA  
 
Milano, 7 maggio 2012 - Il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha designato i sei rappresentanti del Comune nel Consiglio di Sorveglianza diA2a. Pisapia ha designato Pippo Ranci Ortigosa, Professore fuori ruolo di Politica Economica dell’Università Cattolica di Milano e primo Presidente dell’Autorità per l’Energia elettrica e il gas dal 1996 al 2003. Ranci Ortigosa è indicato dal Comune per la carica di Presidente del Consiglio di Sorveglianza. Il Sindaco ha poi designato Marina Brogi, vice Preside della Facoltà di Economia dell’Università di Roma ‘La Sapienza’ e Professore ordinario di ‘Economia e Tecnica dei Mercati Finanziari’; Michaela Castelli, avvocato civilista, già dirigente di Borsa Italiana Spa; Marco Manzoli, dottore commercialista, già Presidente e amministratore di società pubbliche e private e sindaco di numerose società e aziende pubbliche; Marco Miccinesi, Professore ordinario di Diritto Tributario presso l’Università Cattolica di Milano, oltre che Presidente e amministratore di numerose società e fondazioni private e Presidente e sindaco di numerosi collegi sindacali. Miccinesi è consigliere uscente; Stefano Pareglio, professore di Economia ed Estimo Rurale presso l’Università Cattolica (Sede di Brescia).  
   
   
GAS RIVARA, LA REGIONE EMILIA ROMAGNA FORMALIZZA L´ATTO DI DINIEGO ALL´INTESA CON IL GOVERNO.  
 
Bologna, 7 maggio 2012 - L’opposizione della Regione Emilia-romagna alla costruzione dello stoccaggio di gas naturale in località Rivara di San Felice sul Panaro (Modena) diventa definitiva. La Regione, con una delibera, il 27 aprile ha formalizzato ufficialmente il proprio diniego all´intesa con il Governo. L’indisponibilità all’intesa, comunicata al Ministero dello Sviluppo Economico, chiude così ogni possibilità di realizzazione del deposito. Nella delibera la Regione ricorda, tra l’altro, che la posizione di contrarietà è frutto del lavoro di tavoli tecnici provinciali e regionali che hanno stabilito che il progetto non risponde al principio di precauzione e sicurezza che va particolarmente assicurato per un progetto di stoccaggio di gas di questo tipo (primo caso in Italia di deposito in acquifero), in una zona simicamente attiva ed abitata da oltre 80 mila persone. L’assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli sottolinea che è «un diniego motivato, doveroso e non ideologico. L’emilia-romagna è tra le Regioni più attive nella sfida dell’energia: sono presenti 5 concessioni di stoccaggio (di cui 3 operative con una capacità complessiva di 4,976 miliardi di metri cubi, circa il 32% del totale in Italia, e altre due che lo diventeranno entro il 2020) e siamo convintamente impegnati a raggiungere gli obiettivi di Europa 20-20-20, assunti nel Piano Energetico Regionale. Il progetto a Rivara non assicurava però la sicurezza necessaria, a partire dal rischio sismico elevato in quel territorio». La delibera rappresenta l’ultimo e definitivo passo di un lungo percorso, durante il quale la Giunta regionale già a luglio 2007 prima ed a febbraio 2010 poi ha espresso parere negativo sulla compatibilità ambientale  
   
   
RIVOLUZIONE NEL MONDO DELL’ILLUMINAZIONE CON LA LUCE A LED: DESIGN E TECNOLOGIA PER SOLUZIONI ADATTE AD OGNI AMBIENTE  
 
 Milano, 7 maggio 2012 - Philips presenta nuove e complete soluzioni luminose dedicate ad ogni ambiente domestico e studiate ad hoc per il benessere della persona. L’utilizzo della tecnologia a Led ha permesso a Philips di giocare un ruolo da protagonista nell’offerta di sistemi e apparecchi di design in grado di gestire le infinite possibilità della luce. Il passaggio alle fonti di luce Led garantisce un risparmio energetico fino all’80%: questa tecnologia offre, infatti, possibilità senza precedenti nella digitalizzazione del controllo di luce, per creare atmosfere luminose creative ed intelligenti. Grazie alle novità presentate in occasione di Light&building 2012, Philips riconferma la propria leadership tecnologica, e di mercato, nel settore dell’illuminazione proponendo soluzioni personalizzabili adatte ad ogni ambiente, indoor e outdoor, e in grado di migliorare con l’utilizzo della luce il benessere delle persone. Innovazioni Lighting Design at Home - Philips ha presentato alla fiera di Francoforte anche un’ampia offerta di apparecchi di design per la casa; nuove soluzioni per l’illuminazione domestica accomunate dal design e dalla possibilità di creare nuove forme, nuovi volumi ed inaspettati effetti luminosi. Grazie all’innovazione e all’estetica di alta qualità, nel 2012, nove apparecchi di illuminazione Philips hanno ricevuto i prestigiosi premi dell’iF Product Design Awards. I premi vinti rappresentano un successo eccezionale per Philips e i suoi prodotti considerati emblemi del buon design in tutto il mondo. Soluzioni luminose per città più intelligenti - Oltre alle soluzioni per rispondere alle esigenze degli ambiti domestici, sempre più attenzione viene rivolta all’importanza dell’illuminazione degli spazi urbani. La luce assorbe il 20% dell’utilizzo globale di elettricità, mentre gli edifici pubblici e commerciali da soli rappresentano il 60% del fabbisogno di luce elettrica. Philips propone soluzioni intelligenti a 360°. Philips presenta sistemi Smart Cities: tecnologie, controlli di sistema e innovazioni in grado di creare soluzioni creative con una luce sempre di alta qualità che rende le città più vivibili, le strade più sicure, i negozi più appealing e consentono al tempo stesso un notevole risparmio energetico. Uno sguardo al futuro - Philips continua la sua ricerca sui temi degli Oled, coniugando l’alta qualità della luce, con una forma snella e diffusa della luce, utilizzabile per svariate applicazioni di design. L’introduzione del pannello Lumiblade Oled ad alte prestazioni riconferma ancora una volta l´avanguardia di Philips nel mercato Oled con prodotti che incrementano la qualità della luce, offrono dimensioni sempre maggiori e si prestano ad un uso sempre più ampio.  
   
   
LOMBARDIA: BASTA CON SECONDE CASE PRESENTATO IL ´PTRA´ PER SVILUPPO DI OROBIE E VALSASSINA IL NUOVO PIANO D´AREA RIDISEGNERÀ IL FUTURO DELLE VALLI  
 
Bergamo, 7 maggio 2012 - ´Questo piano d´area non vuole essere una Nuova sommatoria di vincoli, ma un qualcosa da costruire insieme al territorio, di concerto con le Amministrazioni comunali e le realtà territoriali e rappresenta un´opportunità per perseguire uno sviluppo ordinato e una crescita più omogenea e moderna, riordinando lo sviluppo turistico e preservando l´identità dei territori e del loro tessuto economico ´tipico´´. Sintetizza così il Piano Territoriale d´Area delle Valli Alpine (Ptra) Daniele Belotti, assessore regionale al Territorio e Urbanistica, che ha riunito il 3 maggio a Bergamo sindaci e rappresentanti dei 45 Comuni che saranno ´parte attiva´ nella formazione del Piano, di cui 41 dell´Alta Valle Brembana e della Valle Seriana e 4 della Valsassina, le due Province di Lecco e Bergamo, il Parco delle Orobie bergamasche e tre Comunità montane (Valle Brembana, Valle Seriana e Valsassina - Valvarrone). Enti Locali Coinvolti Nel Definire Gli Obiettivi Del Piano -Per redigere questo Piano, previsto dalla legge 12 del 2005 e individuato dal Piano Territoriale Regionale come approfondimento di maggior dettaglio di un ambito territoriale sotto il profilo dello sviluppo socioeconomico - ha spiegato l´assessore Belotti -, verrà messo a disposizione dei Comuni di quest´area - tutti per lo più molto piccoli - un supporto tecnico da parte di tecnici della Regione Lombardia e dell´Università di Bergamo, che parteciperà alla definizione del Piano d´area stesso. ´Tengo a sottolineare - ha ribadito Daniele Belotti - che nulla sarà calato dall´alto. Il Piano sarà, infatti, al contrario, il frutto della partecipazione e della collaborazione degli enti locali e territoriali. L´obiettivo è quello di definire un nuovo modello di sviluppo, che valorizzi le Orobie bergamasche e l´altopiano della Valsassina, esaltando le loro peculiarità e risorse e dando vita a un nuovo ordine urbano e a nuovi scenari di sviluppo´. Perché - ha proseguito Daniele Belotti - ´con le seconde case abbiamo raggiunto il limite. Il territorio è già stato pesantemente compromesso da questa ormai superata tipologia di turismo e lo sviluppo futuro delle valli bergamasche e della parte montana della provincia di Lecco, non dovrà più passare per la villetta in montagna da 59.000 euro ´svenduta´ in televisione, perché questo non potrà essere più elemento trainante di un sano sviluppo´. Pianificazione Attenta E Semplificazione Normativa - ´Si è costruito tanto, troppo - ha proseguito Belotti - e in molti casi, purtroppo, anche male. Il dato di utilizzo medio delle seconde case, pari a soli 17/20 giorni l´anno è desolante. Dobbiamo quindi puntare a uno sviluppo più omogeneo e duraturo, che costituisca le basi di un´economia interna in grado di offrire possibilità di lavoro e crescita ai residenti, che punti a evitare lo spopolamento e attiri nuovi abitanti. Dobbiamo impedire che l´ambiente venga sfruttato in modo indiscriminato, anche perché la prima forma di prevenzione del dissesto idrogeologico, è la pianificazione attenta´. ´Con i sindaci - ha poi concluso l´assessore - lavoreremo anche e soprattutto per semplificare le norme´. Attueremo un processo di ascolto, un lavoro di approfondimento dei bisogni del territorio, per arrivare, entro un paio d´anni, a fissare i paletti necessari per una crescita sana, ove la qualità dell´ambiente e del paesaggio non siano messi in discussione da scelte urbanistiche penalizzanti´.  
   
   
UNIVERSITÀ E CITTA’: DUE CASI DI RIGENERAZIONE ECONOMICA E URBANA  
 
Roma, 7 maggio 2012 - “Lunedì dell’Architettura” - Università E Citta’: Due Casi Di Rigenerazione Economica E Urbana - i Nuovi Campus Universitari di Forlì (Bologna) e Novara (Piemonte Orientale) lunedì 7 maggio ore 20.00 sede dell’Acer via di Villa Patrizi, 11 Roma. Introduce: Luca Zevi Presidente In/arch Lazio - Intervengono: Federico Bilò architetto; Roberto Balzani, Sindaco di Forlì; Cesare Emanuel, Pro-rettore Università del Piemonte Orientale; Lamberto Rossi, capogruppo progettista dei Campus di Forlì e Novara, Ottavio Di Blasi, progettista del Campus di Novara; Lorenzo Sette Presidente Giovani Ance/lazio. Coordina, Massimo Galletta del Direttivo In/arch Lazio. Per l’appuntamento tradizionale dei lunedì, il 7 maggio prossimo, l’Istituto Nazionale di Architettura porrà l’accento sulla crescita economica e lo sviluppo urbano riprendendo alcuni temi del recente “Piano per la Città” lanciato dall’Ance e calandoli all’interno di una duplice esperienza concorsuale che ha visto la realizzazione di due campus universitari italiani. A partire dall’esperienza storica di Giancarlo De Carlo a Urbino, Pavia e Siena, è ormai ampiamente provato come il connubio tra Università e Città è uno dei principali fattori di sviluppo architettonico ed economico di comuni di media dimensione così come di contesti metropolitani. Quando questa dinamica coinvolge aree strategiche o complessi di pregio monumentale dismessi, dimostra che l’Università è una delle poche macrofunzioni capaci di rigenerare la città dal suo interno senza consumo di nuovo territorio, avviando processi virtuosi di riqualificazione urbanistica, ambientale, culturale e, soprattutto, rappresentando un volano duraturo di crescita economica. Nel corso della serata saranno presentati i progetti in fase di realizzazione avanzata - entrambi vincitori di concorsi internazionali - dei due Campus universitari di Forlì (polo del sistema “multicampus” dell’Università di Bologna) e di Novara (una delle tre sedi dell’Università del Piemonte Orientale). Localizzati in città di circa 110.000 abitanti, già attivi da oltre 10 anni, affini anche per numero di studenti e struttura disciplinare, questi due campus presentano altre analogie che ne fanno un caso-studio esemplare: sono situati al confine tra centro storico e città contemporanea, comprendono grandi complessi monumentali vincolati otto-novecenteschi dismessi: l’ospedale nel caso di Forlì e una grande caserma a Novara. Entrambi rappresentano un “ponte” tra le due parti della città, tra il passato, il presente e il futuro, divenendo fattore strategico di sviluppo dell’intero organismo urbano e volano per la rigenerazione urbana sostenibile del territorio.  
   
   
AUSTRIA, CRESCONO PREZZI MERCATO IMMOBILIARE A VIENNA  
 
Vienna, 7 maggio 2012 - Da un´analisi stilata dalla Università Tecnica di Vienna emerge che dal 2008 al 2011 i prezzi per l´acquisto di un appartamento non di nuova costruzione sono cresciuti a Vienna del 37 per cento a fronte di un incremento dei prezzi al consumo attorno al 5,7 per cento. Gli affitti, invece, registrano aumenti grosso modo in linea con il tasso di inflazione.  
   
   
FARE GREEN RIPARTE “SULL’ACQUA”  
 
Rovereto, 7 maggio 2012 - È online il bando per partecipare alla terza edizione di Fare Green, la mostra concorso dell’eccellenza green trentina organizzata da Habitech. Le aziende, gli enti locali e i professionisti trentini sono chiamati a presentare i loro progetti, prodotti o servizi che dimostrino un reale contributo verso la sostenibilità in relazione al tema dell’anno, l’acqua. I migliori progetti, selezionati da Habitech, saranno esposti durante la Notte Verde di Rovereto (1-2 giugno 2012) e fino al 16 giugno presso l’Urban Center della città. Riparte con grandi novità la terza edizione di Fare Green, la mostra concorso dell’eccellenza green trentina organizzata da Habitech, in collaborazione con Do.it e Ambiente Trentino. Quest’anno Habitech e il Comune di Rovereto hanno intrapreso un percorso di collaborazione per creare attorno a Fare Green e alla Notte Verde un nucleo di iniziative sulla sostenibilità ambientale all’interno del Festival dell’Economia di Trento. Pertanto quest’anno la mostra concorso ha come argomento specifico l’“acqua”, in sintonia con il tema della Notte Verde di Rovereto, evento che si svolge in collaborazione con il concomitante Festival dell´Economia. Fare Green invita le imprese, gli enti locali e i professionisti trentini a proporre progetti, prodotti o servizi che si pongono l’obiettivo di un risparmio e di un impiego più efficiente della risorsa idrica. “Utilizzare la risorsa acqua in maniera intelligente è ormai diventato un imperativo anche in riferimento al fatto che la domanda di acqua sul pianeta è aumentata più del doppio rispetto al tasso di crescita della popolazione – commenta Gianni Lazzari, Amministratore delegato di Habitech - Di fronte a questa continua crescita e alla necessità di modificare i modelli di consumo, i settori produttivi e dei servizi sono chiamati, da una parte, a utilizzare tecnologie e processi sempre più avanzati per migliorare l’efficienza delle loro opera¬zioni e, dall’altra, a proporre prodotti atti a migliorare l’efficienza nell’utilizzo della risorsa idrica”. Il bando di selezione scadrà il 18 maggio 2012 alle ore 24 ed è scaricabile con i relativi moduli di adesione dal sito dedicato www.Faregreen.it   Habitech giudicherà i progetti avvalendosi di un Comitato di valutazione esterno, composto da riconosciuti esperti del settore. I progetti selezionati saranno esposti presso l’Urban Center di Rovereto (Corso Rosmini, 58) durante la Notte Verde (1-2 giugno 2012) e fino al 16 giugno. Per informazioni sul bando e sull’iniziativa, consultare il sito www.Faregreen.it , telefonare allo 0464 443459, oppure scrivere a info@faregreen.It  
   
   
RAPPORTO UNIONCAMERE: PIL: -1,5% NEL 2012, +0,8% NEL 2013 IL SUD SOFFRE DI PIÙ DARDANELLO: “UN PACCHETTO DI PROPOSTE PER LO SVILUPPO” LE IMPRESE PREVEDONO 130MILA POSTI DI LAVORO IN MENO  
 
Roma, 7 maggio 2012 – Anche la recessione ha due velocità – quella del Centro-nord e quella del Mezzogiorno – così come l’attesa ripresa del ciclo economico che dovrebbe concretizzarsi nel 2013. Secondo le previsioni contenute nel Rapporto Unioncamere 2012, diffuso in occasione della 10ª Giornata dell’Economia, a fronte di un calo medio del Prodotto interno lordo dell’1,5%, saranno le regioni del Sud a pagare lo scotto più consistente della crisi, segnando un decremento del Pil dell’1,8%, con l’Abruzzo, il Molise e la Basilicata destinate a registrare una contrazione del 2%. Anche i consumi delle famiglie e la spesa per investimenti sono previsti quest’anno in ulteriore, sensibile calo (rispettivamente -2,1% e -3,8%), più incisivo nelle aree meridionali. Il segno più tornerà a comparire nel 2013 (+0,8% l’incremento atteso del Pil), con un’accelerazione maggiore nel Nord-est (+1,3%) e un velocità decisamente più contenuta al Sud (+0,2%). Come prevedibile in un contesto recessivo quale quello che stiamo vivendo, l’occupazione dipendente, delineata dalle prime anticipazioni del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, diminuirà dell’1,1%, provocando la perdita di ulteriori 130mila posti di lavoro, causata soprattutto dalla riduzione delle assunzioni che le imprese dell’industria e dei servizi prevedono di effettuare nell’arco dell’anno. Di poco superiori alle 633mila unità, esse saranno oltre 200mila in meno di quelle preventivate nel 2011. “I dati ci confermano la necessità di favorire gli investimenti per rilanciare l’economia e sostenere l’occupazione”, ha detto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. “Dopo quattro anni di crisi, il tessuto produttivo del Paese appare provato. Fra gennaio e marzo di quest’anno, sono andate perdute 26mila imprese. In pericolo sono tanti piccoli e piccolissimi imprenditori che rischiano di fallire per crediti non riscossi o perché vedono ridursi il credito dalle banche. Ovviamente l’occupazione risentirà di questo contesto, soprattutto quella creata dalle microimprese con meno di 10 addetti. Per questi motivi abbiamo avanzato proposte concrete prive di oneri per le casse statali su cinque temi chiave per lo sviluppo: semplificazione, internazionalizzazione, investimenti, credito e lavoro”. Pil 2012: per Abruzzo, Molise e Basilicata il calo sarà del 2% - E’ ancora il Mezzogiorno l’area del Paese che maggiormente soffrirà nel 2012 la crisi che ha investito il Paese. Secondo gli Scenari delle economie territoriali contenuti nel Rapporto Unioncamere 2012, a fronte di una riduzione del Pil dell’Italia dell’1,5%, le regioni del Sud dovrebbero registrare un -1,8%. Il Centro invece sarà in linea con la media nazionale (-1,5%) mentre Nord-ovest e Nord-est dovrebbero presentare una riduzione del Pil rispettivamente dell’1,4% e dell’1,3%. L’andamento relativamente migliore del Prodotto interno lordo dovrebbe riguardare, quindi, oltre alla Valle d’Aosta (-1,2%), alcune regioni nord-orientali (-1,1% in Trentino Alto Adige, -1,3% in Friuli Venezia Giulia e in Emilia Romagna). Attorno al -1,4% si attesteranno Piemonte, Lombardia, Veneto e Lazio, mentre, tra le regioni del Mezzogiorno, la dinamica peggiore dovrebbe coinvolgere in particolare Abruzzo, Molise e Basilicata (-2%), Sicilia e Sardegna (-1,9%). La ripresa arriverà col nuovo anno, quando tutti gli indicatori – ad eccezione dei consumi - torneranno in positivo, a cominciare dal Pil, atteso in crescita dello 0,8%. All’emilia Romagna e al Veneto la medaglia d’oro della crescita prevista nel 2013 (rispettivamente +1,4% e +1,3%). Il Mezzogiorno arrancherà ancora, segnando in tutte le regioni incrementi piuttosto deboli, compresi tra il +0,3% dell’Abruzzo, della Campania e della Puglia e il +0,1% della Sicilia. -2,1% i consumi; - 3,8% gli investimenti - Sarà la componente interna a evidenziare il calo più ampio: infatti, le politiche restrittive connesse al risanamento dei conti pubblici, da un lato, e un mercato del lavoro ancora in pesante difficoltà, dall’altro, avranno ricadute significative sul reddito delle famiglie e contribuiranno a rendere estremamente caute le scelte di consumo. La spesa per consumi, pertanto, dovrebbe ridursi del 2,1%, mentre gli investimenti subirebbero un calo del 3,8% a seguito di persistenti difficoltà di accesso al credito, di una domanda ancora debole, di margini di capacità produttiva inutilizzata. I consumi delle famiglie, in particolare, dovrebbero contrarsi del 2,4% nel Mezzogiorno (con punte del -2,8% in Molise, -2,7% in Basilicata e -2,6% in Campania, Puglia e Sardegna), del 2,2% nel Centro, del 2% nel Nord-ovest e dell’1,8% nel Nord-est. Dal lato degli investimenti, il 2012 vede un calo generalizzato, ma più marcato, nell’area meridionale del Paese: rispetto alla flessione media nazionale del 3,8% (cui si allinea il Centro), il Mezzogiorno segna -4,5%, mentre Nord-ovest e Nord-est si attestano rispettivamente sul -3,6% e sul -3,4%. L’export tiene: +2,8% - Il miglioramento dell’economia italiana che gli Scenari prospettano per la seconda parte dell’anno è favorito soprattutto all’andamento delle esportazioni, che, pur rallentando rispetto all’anno precedente, dovrebbero evidenziare un aumento del 2,8%, contribuendo ad avviare una ripresa degli investimenti. La performance migliore caratterizza Nord-est e Centro (3,1% e 3%, rispettivamente), mentre il Nord-ovest si allinea alla media nazionale (2,8%) e il Mezzogiorno si ferma all’1,8%. Le prospettive migliori in termini di export dovrebbero coinvolgere alcune tra le maggiori regioni esportatrici, più precisamente Veneto (3,7%), Lombardia (3,2%), Toscana (3,1%), Emilia Romagna e Lazio (2,9% entrambe). 130mila posti di lavoro in meno nel 2012 - Il difficile contesto economico continuerà a colpire soprattutto le imprese con meno di 10 dipendenti, più fortemente legate ai consumi interni. Esse genereranno un numero di assunzioni inferiore a quello delle aziende con 50 dipendenti e oltre (244mila contro 262mila). A fine anno, il saldo si prospetta quindi pari a quasi 62mila unità in meno per la classe 1-9 dipendenti, superiore alle -33mila per quella 10-49 e alle -35mila per le imprese di 50 dipendenti e oltre. Se il calo dell’occupazione dipendente sarà numericamente consistente soprattutto nel settore degli Altri servizi (44mila i posti di lavoro che Excelsior prevede vengano ridotti), in termini di variazione percentuale sono le Costruzioni l’ambito dal quale ci si attende la più elevata emorragia occupazionale: più di 34mila i posti di lavoro che, tra entrate e uscite, si dovrebbero ridurre nell’arco dell’anno, con un calo dell’occupazione dipendente che in quest’ambito raggiungerà il –3,3%. Proseguirà purtroppo anche quest’anno la riduzione della forza lavoro presente nelle nostre imprese manifatturiere (ammonta a oltre -38mila il saldo tra entrate e uscite previste dalle imprese, con una variazione percentuale del –1,1%), con il tessile, abbigliamento e calzature al quale si dovrà il decremento maggiore (-8mila unità). Nel settore dei Servizi (che, preso nel suo complesso, a fine anno dovrebbe registrare un saldo negativo superiore alle 56mila unità), le imprese commerciali prevedono un saldo tra entrate e uscite di oltre 12mila unità in meno, mentre tra gli Altri servizi è soprattutto il comparto turistico e della ristorazione quello che presenta le previsioni più negative: -16mila i posti di lavoro nel 2012, ben 13mila dei quali dovuti alle imprese fino a 9 dipendenti. Unico ambito in controtendenza sono i Servizi avanzati di supporto alle imprese, che quest’anno prevedono di accrescere di mille unità il proprio personale dipendente. Territorio: è ancora allarme Sud - In un Paese che stenta ad agganciare la ripresa, è ancora il Mezzogiorno l’area più colpita sotto il profilo dell’occupazione dipendente. Se il più consistente calo delle entrate (65mila in meno rispetto a quelle preventivate nel 2011, con un saldo negativo di oltre 35mila unità, pari al -0,9%) interesserà il Nord-ovest (le cui imprese prevedono di effettuare 162mila assunzioni entro l’anno), la contrazione più consistente coinvolgerà il Sud e Isole: 42mila i posti di lavoro in meno prodotti dal saldo negativo in questa ripartizione (con un calo dell’1,7%), derivanti dalla differenza tra le 174mila entrate totali programmate e le 217mila uscite per pensionamento, scadenza di contratto o altri fattori. Negative ma meno penalizzanti le dinamiche delle altre ripartizioni, con il Nord-est che comunque dovrebbe contrarre l’occupazione dipendente nel settore privato di 24mila unità (-0,9%) ed il Centro di 28mila (-1,2%). A livello regionale, ad eccezione della Valle d’Aosta dove i posti di lavoro dovrebbero ridursi del -2,3% (con la perdita di 640 unità), sono tutte regioni del Meridione quelle in cui si prospettano le variazioni peggiori. La più consistente in Sicilia (-2,2%), seguita da Molise, Calabria, Puglia, Abruzzo e Sardegna (che percentualmente perderanno tra il -2,0% della prima e il -1,7% dell’ultima). In valori assoluti, tuttavia, sarà la Lombardia (dalla quale si attende un calo dell’occupazione dello 0,7%) la regione che dovrebbe presentare il saldo negativo più elevato, pari a quasi 19mila posti di lavoro in meno. Anche Toscana e Marche (-1,4% entrambe) dovrebbero chiudere l’anno con una contrazione occupazionale superiore alla media. Enna, Ragusa e Siracusa le province in cui è attesa la variazione più elevata, prossima o di poco superiore al -3%, ma sono 25 le province soprattutto (ma non solo) del Mezzogiorno in cui il calo dell’occupazione dovrebbe raggiungere o superare il 2%. Scenario al 2013 per il Pil delle regioni italiane Tassi di var. % su valori concatenati (anno di riferimento 2000)
2011 2012 2013
Piemonte 0,9 -1,4 0,8
Valle d´Aosta 0,6 -1,2 1,0
Lombardia 0,8 -1,4 1,1
Trentino-alto Adige 0,9 -1,1 1,1
Veneto 0,8 -1,4 1,3
Friuli-venezia Giulia 0,6 -1,3 1,0
Liguria 0,3 -1,5 0,4
Emilia-romagna 1,0 -1,3 1,4
Toscana 0,3 -1,6 0,9
Umbria 0,0 -1,5 0,9
Marche 0,0 -1,7 0,9
Lazio 0,2 -1,4 0,6
Abruzzo -0,4 -2,0 0,3
Molise -0,2 -2,0 0,2
Campania -0,2 -1,8 0,3
Puglia -0,2 -1,6 0,3
Basilicata -0,4 -2,0 0,2
Calabria -0,1 -1,8 0,2
Sicilia -0,1 -1,9 0,1
Sardegna -0,3 -1,9 0,2
Nord-ovest 0,8 -1,4 0,9
Nord-est 0,9 -1,3 1,3
Centro 0,2 -1,5 0,7
Mezzogiorno -0,2 -1,8 0,2
Italia 0,4 -1,5 0,8
Scenario di previsione 2012-2013 per la spesa per consumi delle famiglie, gli investimenti fissi lordi e le esportazioni di beni verso l´estero delle regioni italiane Tassi di var. % su valori concatenati (anno di riferimento 2000)
Spesa per consumi delle famiglie Investimenti fissi lordi Esportazioni di beni verso l´estero
2012 2013 2012 2013 2012 2013
Piemonte -2,0 -0,1 -3,4 1,3 1,9 3,0
Valle d´Aosta -2,2 -0,1 -3,8 1,2 2,3 3,9
Lombardia -1,9 -0,1 -3,7 1,5 3,2 4,4
Trentino-alto Adige -1,9 0,0 -3,4 1,5 1,3 3,0
Veneto -1,8 0,1 -3,2 1,6 3,7 4,7
Friuli-venezia Giulia -1,7 0,1 -3,8 1,6 2,7 3,9
Liguria -2,4 -0,3 -3,6 0,9 1,5 3,1
Emilia-romagna -1,8 0,1 -3,5 1,4 2,9 4,0
Toscana -2,1 -0,2 -3,8 1,3 3,1 3,6
Umbria -2,3 -0,3 -3,7 1,0 2,6 3,0
Marche -2,3 -0,7 -3,7 1,1 2,8 3,1
Lazio -2,2 -0,4 -3,7 1,3 2,9 3,5
Abruzzo -2,5 -0,7 -4,8 0,7 2,6 3,6
Molise -2,8 -0,6 -3,9 0,5 2,6 3,5
Campania -2,6 -1,1 -3,7 0,7 1,7 3,4
Puglia -2,6 -0,7 -4,1 0,6 1,1 2,9
Basilicata -2,7 -0,3 -6,3 0,2 2,3 3,6
Calabria -2,2 -1,0 -6,4 0,1 1,1 2,8
Sicilia -2,1 -0,7 -4,1 0,4 1,7 2,9
Sardegna -2,6 -0,6 -5,7 0,2 2,0 3,5
Nord-ovest -2,0 -0,1 -3,6 1,4 2,8 4,0
Nord-est -1,8 0,1 -3,4 1,5 3,1 4,3
Centro -2,2 -0,4 -3,8 1,3 3,0 3,5
Mezzogiorno -2,4 -0,8 -4,5 0,5 1,8 3,2
Italia -2,1 -0,3 -3,8 1,2 2,8 3,9
Occupati dipendenti a fine 2011, movimenti e tassi occupazionali previsti dalle imprese nel 2012 per settore di attività, ripartizione territoriale e classe dimensionale
Dipendenti Movimenti previsti nel 2012 Tassi previsti nel 2012**
31 12 2011 (valori assoluti)*
(v.A.)* Entrate Uscite Saldo Entrata Uscita Saldo
Totale 11.456.620 633.470 764.060 -130.590 5,5 6,7 -1,1
Industria 4.805.960 166.670 240.960 -74.290 3,5 5,0 -1,5
Industria in senso stretto 3.520.080 101.260 139.670 -38.410 2,9 4,0 -1,1
Estrazione di minerali 43.430 1.100 1.740 -640 2,5 4,0 -1,5
Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco 296.150 24.000 26.320 -2.330 8,1 8,9 -0,8
Industrie tessili, dell´abbigliamento e calzature 441.260 12.030 20.320 -8.300 2,7 4,6 -1,9
Industrie del legno e del mobile 229.120 5.440 9.540 -4.100 2,4 4,2 -1,8
Industrie della carta, cartotecnica e stampa 143.660 3.330 4.930 -1.600 2,3 3,4 -1,1
Industrie chimiche, farmaceutiche e petrolifere 192.310 4.590 6.760 -2.160 2,4 3,5 -1,1
Industrie della gomma e delle materie plastiche 165.400 3.560 5.050 -1.490 2,2 3,1 -0,9
Industrie della lavorazione dei minerali non metalliferi 184.020 3.550 7.120 -3.580 1,9 3,9 -1,9
Industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo 680.930 15.700 21.340 -5.640 2,3 3,1 -0,8
Ind. Fabbric. Macchin. E attrezzature e dei mezzi di trasporto 646.030 15.360 18.880 -3.530 2,4 2,9 -0,5
Industrie elettriche, elettroniche, ottiche e medicali 349.320 8.070 11.290 -3.220 2,3 3,2 -0,9
Lavori di impianto tecnico: riparazione, manutenz.E install. 91.940 3.200 4.200 -1.000 3,5 4,6 -1,1
Ind. Beni per la casa, tempo libero e altre manifatturiere 56.520 1.360 2.180 -820 2,4 3,9 -1,5
Public utilities (energia, gas, acqua, ambiente) 240.740 8.120 9.880 -1.760 3,4 4,1 -0,7
Costruzioni 1.045.150 57.290 91.410 -34.120 5,5 8,7 -3,3
Servizi 6.650.660 466.800 523.090 -56.290 7,0 7,9 -0,8
Commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli 236.850 6.480 9.360 -2.870 2,7 3,9 -1,2
Commercio all´ingrosso 582.060 20.330 24.210 -3.880 3,5 4,2 -0,7
Commercio al dettaglio 1.050.490 62.310 67.810 -5.510 5,9 6,5 -0,5
Servizi di alloggio e ristorazione; servizi turistici 790.010 167.280 183.340 -16.060 21,2 23,2 -2,0
Servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio 929.780 34.470 44.590 -10.120 3,7 4,8 -1,1
Servizi dei media e della comunicazione 86.050 4.650 5.520 -870 5,4 6,4 -1,0
Servizi informatici e delle telecomunicazioni 376.080 12.420 12.590 -170 3,3 3,3 0,0
Servizi avanzati di supporto alle imprese 335.100 19.060 18.040 1.020 5,7 5,4 0,3
Servizi finanziari e assicurativi 488.660 11.060 13.480 -2.410 2,3 2,8 -0,5
Servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone 706.620 49.850 58.080 -8.240 7,1 8,2 -1,2
Istruzione e servizi formativi privati 115.120 7.950 9.370 -1.410 6,9 8,1 -1,2
Sanità, assistenza sociale e servizi sanitari privati 475.550 30.920 32.790 -1.870 6,5 6,9 -0,4
Servizi culturali, sportivi e altri servizi alle persone 265.240 31.190 32.640 -1.450 11,8 12,3 -0,5
Studi professionali 213.030 8.830 11.290 -2.450 4,1 5,3 -1,2
Ripartizione Territoriale
Nord Ovest 3.834.250 162.430 198.290 -35.860 4,2 5,2 -0,9
Nord Est 2.807.520 170.200 194.440 -24.240 6,1 6,9 -0,9
Centro 2.358.240 126.250 154.330 -28.080 5,4 6,5 -1,2
Sud e Isole 2.456.610 174.590 217.000 -42.410 7,1 8,8 -1,7
Classe Dimensionale
1-9 dipendenti 3.225.940 244.320 306.090 -61.770 7,6 9,5 -1,9
10-49 dipendenti 2.839.170 127.120 160.520 -33.400 4,5 5,7 -1,2
50-249 dipendenti 2.119.090 87.390 111.070 -23.680 4,1 5,2 -1,1
250-499 dipendenti 692.660 42.030 46.280 -4.250 6,1 6,7 -0,6
500 dipendenti e oltre 2.579.760 132.610 140.100 -7.490 5,1 5,4 -0,3
Movimenti e tassi occupazionali previsti dalle imprese nel 2012 per regione
Movimenti previsti nel 2012 Tassi previsti nel 2012**
(valori assoluti)*
Entrate Uscite Saldo Entrata Uscita Saldo
Piemonte 40.620 53.340 -12.730 4,3 5,7 -1,3
Valle d’Aosta 3.680 4.320 -640 13,3 15,6 -2,3
Lombardia 99.500 118.420 -18.920 3,9 4,6 -0,7
Liguria 18.630 22.200 -3.570 6,3 7,5 -1,2
Trentino Alto Adige 28.030 30.070 -2.030 11,0 11,8 -0,8
Veneto 60.880 68.670 -7.790 5,1 5,8 -0,7
Friuli Venezia Giulia 14.200 17.340 -3.140 5,2 6,4 -1,2
Emilia Romagna 67.090 78.360 -11.280 6,1 7,2 -1,0
Toscana 43.960 54.390 -10.430 5,7 7,1 -1,4
Umbria 7.880 9.760 -1.890 4,7 5,8 -1,1
Marche 17.340 21.820 -4.480 5,2 6,6 -1,4
Lazio 57.070 68.350 -11.280 5,2 6,2 -1,0
Abruzzo 16.010 20.160 -4.160 7,0 8,9 -1,8
Molise 2.690 3.480 -800 6,7 8,7 -2,0
Campania 46.180 54.410 -8.230 6,8 8,0 -1,2
Puglia 34.510 43.830 -9.320 6,8 8,7 -1,8
Basilicata 4.650 5.820 -1.170 6,2 7,8 -1,6
Calabria 14.520 17.980 -3.460 8,1 10,0 -1,9
Sicilia 36.210 47.800 -11.590 6,9 9,1 -2,2
Sardegna 19.830 23.510 -3.690 8,9 10,6 -1,7
Totale 633.470 764.060 -130.590 5,5 6,7 -1,1
Movimenti e tassi occupazionali previsti dalle imprese nel 2012 per provincia
Movimenti previsti nel 2012 Tassi previsti nel 2012**
(valori assoluti)*
Entrate Uscite Saldo Entrata Uscita Saldo
Torino 20.780 28.440 -7.660 4,0 5,5 -1,5
Vercelli 1.440 2.140 -700 4,2 6,2 -2,0
Novara 3.150 3.700 -550 4,1 4,8 -0,7
Cuneo 6.200 7.440 -1.250 5,0 6,0 -1,0
Asti 1.330 1.810 -480 3,8 5,1 -1,3
Alessandria 3.730 4.800 -1.080 4,1 5,3 -1,2
Biella 1.290 1.850 -560 3,3 4,8 -1,5
Verbano-cusio-ossola 2.700 3.170 -470 9,9 11,6 -1,7
Aosta 3.680 4.320 -640 13,3 15,6 -2,3
Varese 6.400 8.050 -1.650 3,2 4,0 -0,8
Como 5.440 6.050 -610 4,3 4,8 -0,5
Sondrio 2.820 3.320 -500 7,9 9,3 -1,4
Milano (1) 42.070 47.650 -5.580 4,0 4,5 -0,5
Bergamo 9.550 11.880 -2.320 3,4 4,2 -0,8
Brescia 14.210 16.980 -2.770 4,5 5,4 -0,9
Pavia 3.260 4.090 -830 3,7 4,7 -0,9
Cremona 2.570 3.410 -840 3,7 4,9 -1,2
Mantova 3.520 4.810 -1.290 3,7 5,1 -1,4
Lecco 2.200 2.960 -760 2,9 3,8 -1,0
Lodi 1.670 1.830 -160 4,3 4,8 -0,4
Monza e Brianza (1) 5.790 7.410 -1.620 3,1 4,0 -0,9
Imperia 2.980 3.530 -550 10,3 12,2 -1,9
Savona 4.400 5.100 -700 9,4 10,9 -1,5
Genova 8.900 10.730 -1.830 4,9 5,9 -1,0
La Spezia 2.350 2.840 -480 5,9 7,2 -1,2
Bolzano 13.600 14.050 -450 10,5 10,8 -0,3
Trento 14.430 16.020 -1.590 11,5 12,8 -1,3
Verona 16.270 17.390 -1.120 7,1 7,5 -0,5
Vicenza 7.890 8.910 -1.020 3,6 4,0 -0,5
Belluno 3.330 3.850 -520 6,6 7,6 -1,0
Treviso 6.930 8.820 -1.880 3,2 4,0 -0,9
Venezia 15.750 17.480 -1.730 8,2 9,1 -0,9
Padova 8.310 9.250 -950 3,6 4,0 -0,4
Rovigo 2.400 2.970 -570 5,2 6,4 -1,2
Udine 6.800 8.350 -1.560 5,8 7,1 -1,3
Gorizia 1.690 1.870 -180 5,9  
   
   
CREDITO, INCONTRO TRA REGIONE EMILIA ROMAGNA E ISTITUTI BANCARI: 700 MILIONI DI EURO LE RISORSE AGGIUNTIVE ANCHE PER IL 2012 PER SOSTENERE IL CREDITO A FAVORE DELLE IMPRESE REGIONALI  
 
Bologna, 7 maggio 2012 - Prosegue il confronto tra Regione ed istituti di credito. Ammontano a 700 milioni di euro aggiuntivi le risorse garantite, da banche ed anche dai confidi, per favorire i finanziamenti del sistema bancario alle imprese regionali anche per il 2012. Questo è l´esito dell´´incontro che si è tenuto nei giorni scorsi in viale Aldo Moro tra la Regione Emilia-romagna e gli istituti di credito emiliano romagnoli. «L´importo, equivalente a quello erogato nel 2011, rafforza il sostegno degli istituti di credito all´economia regionale, nell´ambito delle strategie e dello sviluppo delineato dal nuovo Programma delle Attività produttive e della Ricerca» ha sottolineato l´assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli. «L´accesso al credito per le imprese - ha proseguito l´assessore Muzzarelli - è uno dei presupposti chiave per uscire dalla crisi economica, e le risorse a disposizione- destinate in particolare a sostenere liquidità, investimenti e internazionalizzazione, che grazie ai prodotti emiliano-romagnoli di qualità e con l´anima green dà le migliori opportunità ai nostri imprenditori - rafforza la collaborazione del sistema bancario nei diversi tavoli di lavoro. Nell´incontro, la Regione ha ribadito la volontà di rafforzare i confidi e la loro ricapitalizzazione, per essere sempre più una robusta interfaccia tra imprese e banche. L´impegno è quello di reagire alla spirale negativa, per dare nuovi stimoli all´economia e agli imprenditori che continuano ad investire, reagendo alla crisi con vivacità imprenditoriale, innovazione, idee di qualità». La Regione ha anche deciso, insieme alle banche, di proseguire la collaborazione per favorire la provvista con fondi rotativi e fondi Bei ma anche approfondimenti sul settore dell´edilizia e delle cosstruzioni. Diverse le piste di lavoro: integrazione fra progetti delle imprese, contributi pubblici e finanziamento degli investimenti, impegno per smobilizzo credito verso la pubblica Amministrazione, azioni informative, di formazione e di accompagnamento sui mercati esteri; inoltre, sostegno alle reti d’impresa e ai progetti in forma aggregata nonché impegno per percorsi di capitalizzazione delle imprese in grado rafforzare il rapporto fra imprese e banche.  
   
   
BOLZANO: INNOVAZIONE E RICERCA, 37 MILIONI DI EURO IL BUDGET PER IL PROGRAMMA 2012  
 
Bolzano, 7 maggio 2012 - Sfiorano i 37 milioni di euro, con una crescita netta di 7 milioni rispetto all´anno precedente, i fondi assegnati al programma 2012 per l´innovazione e la ricerca scientifica. Il 26 aprile è arrivato il via libera della Consulta provinciale presieduta da Luis Durnwalder. Presenti anche gli assessori competenti Roberto Bizzo e Sabina Kasslatter Mur. "Viviamo in una terra economicamente solida - ha spiegato il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder - ma per garantire lo stesso standard di benessere anche alle future generazioni siamo chiamati ad investire sempre di più in ricerca e innovazione. I fondi per il 2012 sono in crescita rispetto al passato, ma è importante distribuirli rispettando determinate priorità e dando più valore ai progetti maggiormente qualificati. Fondamentale, inoltre, è la collaborazione fra tutti gli enti e le organizzazioni che fanno ricerca sul territorio". Per quanto riguarda l´innovazione, i contributi ai progetti sia di singole imprese, che di imprese ed enti di ricerca, ammontano a 20,7 milioni di euro (compreso gli 1,5 milioni di contributi per formazione e consulenza) mentre sono circa 6 milioni i fondi destinati al Tis per lo svolgimento di determinati servizi. Da segnalare che nel bilancio 2012 del Tis figurano anche i 315mila euro necessari a coprire le spese di organizzazione dell´Innovation Festival in programma dal 27 al 29 settembre. Altri 5,1 milioni sono destinati a Fraunhofer Italia, Iit e al progetto per l´acquisto di autobus ad idrogeno (3,9 milioni), con il totale dei fondi a disposizione del programma 2012 per l´innovazione che sfiora quota 33 milioni di euro (nel 2011 erano di poco superiori ai 26 milioni). Capitolo Parco tecnologico: nell´anno in corso prenderanno il via i lavori di ristrutturazione del primo lotto (centrale 1, edificio a fianco, garage sotterraneo) e dovrebbe essere approvato il progetto esecutivo per il secondo lotto. "La sfida che l´Alto Adige deve affrontare - ha sottolineato l´assessore Roberto Bizzo - è quella della crescita. Lo stretto rapporto tra formazione professionale e microimprese, che in passato è stata la chiave del successo, non basta più, e l´unica strada percorribile è quella che punta su innovazione e ricerca. La Giunta provinciale, da questo punto di vista, sta facendo molto, basta pensare che nel giro di due anni la quota di bilancio destinata a innovazione e ricerca è passata dallo 0,47% all´1,9% del totale". 3,8 milioni, infine, i fondi destinati al programma 2012 della ricerca scientifica. La fetta principale (2 milioni) è destinata all´avvio di un progetto interdisciplinare sull´ambiente alpino, ampliabile in ottica Euregio, che vede la collaborazione di Lub, Eurac, Tis e Laimburg, mentre per il secondo bando di ricerca sono stati messi a disposizione 1,6 milioni. "Si tratta del prolungamento del bando già avviato lo scorso anno - ha specificato l´assessore Kasslatter Mur - per il quale erano stati presentati addirittura 132 progetti, molti dei quali altamente qualificati, con una richiesta di contributi di 28 milioni di euro".  
   
   
SLOVENIA, UNICREDIT CHIUDE 2011 CON UTILE DI 18 MILIONI DI EURO  
 
Lubiana, 7 maggio 2012 - La filiale della banca Unicredit in Slovenia ha annunciato a fine marzo di aver realizzato nel 2011 circa 18 milioni di euro di utili lordi (+13,8 per cento rispetto al 2010), dovuti principalmente all´aumento del 10,5 per cento delle entrate della banca, che hanno raggiunto il valore di 82,9 milioni di euro. L´unicredit ha aperto nell´anno precedente otto nuovi sportelli raggiungendo il numero totale di 28 agenzie nel Paese. La banca ha concluso l´anno 2011 con un totale attivo di bilancio pari a 2.946 miliardi di euro. L´unicredit detiene in Slovenia una quota di mercato del 6 per cento ed è al quinto posto tra tutte le banche slovene.  
   
   
OGGI SEMINARIO "LA SARDEGNA VERSO LA GREEN ECONOMY"  
 
 Cagliari, 7 maggio 2012 – Oggi alle ore 10, presso la sala anfiteatro di via Roma n. 253 a Cagliari, si terrà il seminario “La Sardegna verso la green economy” organizzato dall´Assessorato della Difesa dell´Ambiente. A sei enti locali e sei imprese che si sono distinti per la qualità, l’innovazione e l’efficacia delle iniziative realizzate, in particolare per aver sviluppato progetti miranti a ridurre l’impatto delle loro attività sull’ambiente e sulla società, verrà consegnato il premio "La Sardegna verso la green economy". Questi i premi che saranno assegnati: alle pubbliche amministrazioni "miglior bando verde" e "miglior politica di sostenibilità ambientale realizzata"; alle imprese "migliore gestione e processo tecnologico per la sostenibilità ambientale" e "migliore prodotto/servizio di sostenibilità ambientale". Il tema centrale del seminario saranno gli acquisti pubblici ecologici o Green public procurement (Gpp) che costituiscono uno degli strumenti principali che ha a disposizione la pubblica amministrazione per promuovere la green economy. Nel corso del seminario verranno presentate le strategie e i piani a livello nazionale e le azioni realizzate a livello regionale. In particolare verranno illustrati i risultati raggiunti dall’amministrazione regionale, la prima in Italia ad essersi dotata di un Piano per gli acquisti pubblici ecologici, e verranno lanciate le attività di accompagnamento e supporto agli enti pubblici e alle imprese.  
   
   
FORMAZIONE SUI FONDI COMUNITARI AD ALESSANDRIA  
 
Alessandria, 7 maggio 2012 - Promosso dalla Provincia di Alessandria, il corso, che si svolgerà il 10 e 11 maggio ad Alessandria, nella sala Castellani della Camera di Commercio di via Vochieri 48, e destinato ad enti pubblici, cittadinanza, imprese, università e organizzazioni non governative è strutturato in due moduli: una prima parte informativa dedicata alla presentazione delle politiche comunitarie dei cicli finanziari 2007-2013 / 2014-2020 e dei fondi a gestione diretta erogati dalla Commissione Europea. Una seconda parte, di carattere operativo, è orientata ai soggetti interessati ad occuparsi della predisposizione del budget di progetto. I partecipanti, secondo le proprie esigenze, avranno la possibilità di iscriversi ad entrambi o ad uno solo dei due moduli. Www.provincia.alessandria.it/    
   
   
GRUPPO CIR: UTILE NETTO IN CRESCITA A 15,2 MILIONI DI EURO(+5,5%)  
 
 Milano, 7 maggio 2012 – Il Consiglio di Amministrazione di Cir-compagnie Industriali Riunite Spa, riunitosi il 27 aprile sotto la presidenza di Stefano Micossi, ha approvato il resoconto intermedio di gestione del primo trimestre del 2012. Il gruppo Cir opera in cinque settori: energia (Sorgenia), media (Espresso), componenti auto (Sogefi), sanità (Kos) e investimenti non-core (private equity, venture capital e altri investimenti). Andamento della gestione - Il gruppo Cir, nonostante un contesto economico in progressivo peggioramento, ha chiuso il primo trimestre del 2012 riportando una crescita dell’utile netto del 5,5% rispetto al corrispondente periodo del 2011. Il risultato ha beneficiato del contributo positivo delle principali controllate operative e soprattutto della ripresa dei mercati finanziari che ha consentito, nel trimestre, di ottenere un significativo recupero del fair value dei titoli in portafoglio rispetto alla fine del 2011. I ricavi di gruppo sono cresciuti dell’11,6% a oltre 1,2 miliardi di euro grazie agli incrementi registrati da Sorgenia, Sogefi e Kos, mentre la riduzione dei margini è dovuta essenzialmente alla minore redditività di Sorgenia ed Espresso, solo parzialmente compensata dalla crescita dei risultati di Sogefi. Risultati consolidati - I ricavi del gruppo Cir nel primo trimestre del 2012 sono ammontati a 1.244,9 milioni di euro, in crescita a doppia cifra (+11,6%) rispetto a 1.115,5 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2011 grazie soprattutto alle maggiori vendite riportate da Sorgenia, Sogefi e Kos. L’ebitda è stato pari a 99,2 milioni di euro (8% dei ricavi), in calo del 20,6% rispetto a 124,9 milioni di euro (11,2% dei ricavi) nel primo trimestre del 2011. Il risultato operativo (Ebit) è ammontato a 47,3 milioni di euro rispetto a 76,8 milioni di euro nel 2011. La riduzione dei margini, nonostante il significativo incremento registrato da Sogefi, è riconducibile soprattutto alla minore redditività di Sorgenia ed Espresso per effetto della negativa congiuntura economica italiana. Il risultato netto della gestione finanziaria, negativo per 12,3 milioni di euro (negativo per 22,4 milioni di euro nel primo trimestre del 2011), è stato determinato da oneri finanziari netti per 28 milioni di euro parzialmente compensati da dividendi e proventi netti da negoziazione e valutazione titoli per 15,7 milioni di euro. L’utile netto del gruppo Cir nel trimestre è stato di 15,2 milioni di euro, in crescita del 5,5% rispetto a 14,4 milioni di euro nell’analogo periodo del 2011. Il risultato è stato determinato dal contributo delle principali controllate operative, positivo anche se in riduzione rispetto al primo trimestre 2011, e dal favorevole adeguamento a fair value dei titoli in portafoglio, che grazie alla ripresa dei mercati finanziari nel trimestre hanno ottenuto un significativo recupero rispetto alla fine del 2011. L’indebitamento finanziario netto del gruppo Cir al 31 marzo 2012 ammontava a 2.437,9 milioni di euro rispetto a 2.335,1 milioni di euro al 31 dicembre 2011. L’indebitamento finanziario netto consolidato è determinato da: - un’eccedenza finanziaria netta aggregata a livello holding di 24,6 milioni di euro (10,8 milioni di euro al 31 dicembre 2011). L’incremento è dovuto essenzialmente al positivo adeguamento a fair value dei titoli in portafoglio; - un indebitamento netto complessivo delle società operative di 2.462,5 milioni di euro (2.345,9 milioni di euro al 31 dicembre 2011). La variazione rispetto al dato della fine dello scorso anno è riconducibile essenzialmente a Sorgenia, in considerazione degli investimenti in nuova capacità produttiva e dell’incremento del capitale circolante, legato anche a fattori stagionali. Il patrimonio netto consolidato totale al 31 marzo 2012 era pari a 2.480 milioni di euro rispetto a 2.479,7 milioni di euro al 31 dicembre 2011. Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo ammontava a 1.447,3 milioni di euro da 1.438,1 milioni di euro al 31 dicembre 2011. Al 31 marzo 2012 il gruppo Cir impiegava 14.050 dipendenti (14.072 al 31 dicembre 2011). Attività industriali Energia: Sorgenia - I ricavi del gruppo Sorgenia nel primo trimestre del 2012 sono ammontati a 601,9 milioni di euro, in crescita del 9,5% rispetto al dato dell’analogo periodo del 2011 (549,7 milioni di euro). L’ebitda adjusted è ammontato a 26,8 milioni di euro, in calo del 41,1% rispetto al dato del primo trimestre del 2011 (45,5 milioni di euro). L’ebitda, invece, è stato pari a 27,5 milioni di euro rispetto a 51,1 milioni di euro del 2011. Il sensibile calo dei risultati operativi rispetto allo scorso anno è riconducibile essenzialmente a tre fattori: la riduzione dei margini di generazione termoelettrica, penalizzati in particolare dal significativo rallentamento della domanda, dall’aumento del prezzo del gas in centrale, dalla sovraccapacità produttiva del sistema elettrico e dalla concorrenza delle fonti rinnovabili nelle ore di picco; i maggiori accantonamenti effettuati sui crediti vantati verso i clienti a causa del deterioramento della situazione economica; la diminuzione dei volumi di vendita di gas naturale e dei relativi margini. Il risultato netto di gruppo è stato negativo per 14,7 milioni di euro rispetto a un utile di 6,8 milioni di euro dell’analogo periodo del 2011. Media: Espresso - I ricavi del gruppo Espresso nel primo trimestre del 2012 sono ammontati a 206,5 milioni di euro, in calo del 7,1% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2011 (222,2 milioni di euro) prevalentemente per effetto della flessione dei prodotti collaterali. I ricavi diffusionali, esclusi i prodotti opzionali, sono stati pari a 64,1 milioni di euro, sostanzialmente in linea con l´esercizio precedente. I ricavi pubblicitari, pari a 120,8 milioni di euro, hanno registrato una flessione del 5,3% rispetto al 2011 mentre l’intero mercato, nel periodo gennaio-febbraio, è sceso del 5,7% (dati Nielsen Media Research). Molto positiva è stata la raccolta su internet (+16%) che ha confermato, in un contesto particolarmente sfavorevole, la brillante dinamica degli ultimi anni. I ricavi dei prodotti opzionali, pari a 14 milioni di euro, hanno registrato un forte calo (-40,9%) rispetto al primo trimestre del 2011, mentre i ricavi diversi, ammontati a 7,6 milioni di euro, sono cresciuti del 20%. L’ebitda è stato pari a 29,6 milioni di euro, in diminuzione del 19,5% rispetto a 36,8 milioni di euro del primo trimestre del 2011. Escludendo l’effetto dei prodotti collaterali, l’Ebitda sarebbe stato stabile. L’utile netto è stato pari a 10,1 milioni di euro contro 13,1 milioni di euro nel 2011 (-23,2%). Componentistica per autoveicoli: Sogefi - I ricavi di Sogefi nel primo trimestre del 2012 si sono attestati a 346,9 milioni di euro, in crescita del 35,6% rispetto a 255,8 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2011 grazie al consolidamento delle attività di Systèmes Moteurs a partire dal 1 agosto dello scorso anno. A parità di perimetro i ricavi sarebbero stati pari a 254,1 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il 2011. Il dato più significativo è rappresentato dal continuo processo di rafforzamento nel Nord America, dove Sogefi ha ottenuto ricavi per 36,8 milioni di euro, quadruplicati rispetto al 2011. Il Nord America contribuisce ora al 10,6% dei ricavi totali rispetto al 6,2% di fine 2011. Prosegue anche la crescita in India (ricavi +75%), mentre nell’area Mercosur si è registrata una contrazione del 4,3% dovuta all’andamento del mercato locale nel periodo. In Europa Sogefi ha registrato ricavi per 243,6 milioni di euro, in crescita del 32% rispetto allo scorso anno per effetto del contributo di Systèmes Moteurs (stabili a 184,1 milioni di euro a parità di perimetro, malgrado la contrazione del mercato). L’ebitda del trimestre è stato pari a 34,3 milioni di euro (9,9% dei ricavi), in aumento del 37,3% rispetto a 25 milioni di euro del 2011 (9,8% dei ricavi). A parità di perimetro il rapporto tra Ebitda e ricavi sarebbe stato del 9,5%. L’utile netto è ammontato a 9,2 milioni di euro, con una crescita del 37,5% rispetto al dato dell’esercizio precedente (6,7 milioni di euro). Sanità: Kos - I ricavi di Kos nel primo trimestre del 2012 sono ammontati a 88,3 milioni di euro, in crescita dell’1,5% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2011 (87 milioni di euro), grazie allo sviluppo delle tre aree di attività (residenze sanitarie assistenziali, centri di riabilitazione, gestioni ospedaliere) e alle acquisizioni effettuate nel 2011. L’ebitda è stato pari a 11,9 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato del primo trimestre del 2011 (12,1 milioni di euro) nonostante i maggiori costi per locazioni generati dalla cessione di tre immobili strumentali avvenuta nel terzo trimestre dello scorso anno. L’utile netto è ammontato a 1,9 milioni di euro rispetto a 2,8 milioni di euro nell’esercizio precedente. L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2012 era pari a 171,5 milioni di euro rispetto a 165,1 milioni di euro al 31 dicembre 2011. Il gruppo Kos gestisce a oggi circa 60 strutture, prevalentemente nel centro nord Italia, per un totale di oltre 5.700 posti letto operativi, ai quali se ne aggiungono oltre 1.000 in fase di realizzazione. Investimenti non-core - Gli investimenti non-core del gruppo sono rappresentati dalle iniziative di venture capital, private equity e altri investimenti. Cir, in particolare, detiene un portafoglio diversificato di fondi e partecipazioni minoritarie nel settore del private equity (fair value al 31 marzo 2012 pari a 89,6 milioni di euro) e il fondo di venture capital Cir Ventures (fair value al 31 marzo pari a 14 milioni di dollari). Tra gli altri investimenti si segnala la partecipazione del 20% della società Swiss Education Group, uno dei leader mondiali nella formazione di figure manageriali nel settore dell’hospitality. Il gruppo Cir, infine, detiene un portafoglio di crediti problematici (non performing loans): il valore netto dell’investimento in tale attività al 31 marzo 2012 ammontava a 63,7 milioni di euro. Evoluzione prevedibile dell´esercizio 2012 - L’andamento del gruppo Cir nel 2012 sarà influenzato dalla evoluzione del quadro macroeconomico, attualmente caratterizzato da uno scenario recessivo di intensità e durata al momento non prevedibili, e dall’andamento dei mercati finanziari. In questo contesto le principali controllate operative del gruppo proseguiranno la strategia di affiancare le azioni di efficienza gestionale alle iniziative di sviluppo delle attività. Obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 31 marzo 2012 - La società, che ha un rating Bb con outlook stabile rilasciato da Standard&poor’s, non ha obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 31 marzo 2012. Fatti di rilievo avvenuti dopo il 31 marzo 2012 - In data 20 aprile 2012 Il Consiglio di Amministrazione di Kos ha deliberato un aumento di capitale da 17,5 milioni di euro che verrà sottoscritto dal socio Axa Private Equity. L’operazione, funzionale allo sviluppo delle attività, rientra nell’ambito dell’accordo siglato tra gli azionisti del gruppo Kos alla fine del 2010. A seguito dell’aumento di capitale, Cir resterà il principale azionista di Kos con il 51,26% del capitale, Axa Private Equity salirà al 46,70% mentre la quota del management e degli altri azionisti sarà pari al 2,04%.  
   
   
PORTOVESME S.R.L: SARDEGNA INCONTRA AZIENDA E SINDACATI  
 
 Cagliari, 3 Maggio 2012 - "La Regione sostiene la vertenza Portovesme S.r.l. Presso tutte le istituzioni coinvolte. La questione energetica è una partita complessiva per la quale il presidente Cappellacci ha chiesto la convocazione di un incontro alla presidenza del Consiglio dei Ministri. A breve dovrebbe essere definita la proroga del provvedimento sulla ‘super-interrompibilità’ per abbattere il costo dell´energia". Lo ha affermato l´assessore dell’industria, Alessandra Zedda, durante l’incontro con la Provincia del Sulcis, l´azienda, le parti sociali e datoriali, convocato il 3 maggio in viale Trento. All´ordine del giorno il progetto di autoproduzione di energia eolica. L´ 8 e il 9 maggio si terrà a Roma la conferenza Stato- Regioni per definire il contenuto del decreto sulle rinnovabili. In quella sede la Regione proporrà un emendamento a tutela dell’ azienda di Portovesme che tenga conto dei certificati verdi attestanti la data dell´autorizzazione unica, concessa all’esercizio dell’ autoproduzione. L’assessorato dell’Industria, inoltre, ha sollecitato al Ministero dello Sviluppo Economico la sottoscrizione del contratto di programma, per il quale si attende il pronunciamento dell´Unione Europea. Per quanto riguarda il problema delle carenze infrastrutturali, l’esponente dell’esecutivo ha garantito che il Piano Sulcis prevede lo stanziamento di 9 milioni di euro a favore del potenziamento del porto di Portovesme, ai quali si aggiungono altri 6 milioni di finanziamento aggiuntivo. La Regione, la Provincia, l´azienda, i sindacati e la Confindustria presenteranno una richiesta congiunta di incontro al Ministro Passera.  
   
   
COMMERCIO, DISTRETTO BUSTO A.ESEMPIO DA IMITARE CERTIFICAZIONE EUROPEA PUNTO DI PARTENZA PER CRESCERE  
 
 Busto Arsizio/va, 7 maggio 2012 - I Distretti urbani del Commercio (Duc) come risorsa per lo sviluppo. E´ stato questo l´argomento trattato alla Tavola rotonda che si è svolta il 3 maggio a Busto Arsizio (Va) e che ha visto l´intervento dell´assessore al Commercio, Turismo e Servizi della Regione Lombardia Margherita Peroni. Al dibattito, tra gli altri, hanno partecipato l´assessore regionale allo Sport e Giovani Luciana Ruffinelli, il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli e il segretario generale di Confcommercio Lombardia Giovanna Mavelia. ´Busto Arsizio - ha detto l´assessore Peroni -, per il suo impegno, per la sua costanza, per il percorso seguito, che lo ha portato a ottenere la certificazione europea Tocema, è un riferimento per tutti gli altri Distretti del Commercio´. I Distretti del Commercio che perseguono la qualità urbana e l´attrattività dei centri cittadini possono essere definiti, grazie a una strategica collaborazione tra pubblico e privato, anche come la risposta dei negozi di vicinato alla concorrenza dei centri commerciali. Il Distretto urbano del Commercio di Busto Arsizio è stato presentato ufficialmente il 28 luglio 2010 e, un anno e mezzo dopo, cioè nel febbraio di quest´anno, ha ottenuto la certificazione europea che valuta la qualità dei Duc. Su 190 Distretti lombardi, solo sette, tra cui Busto Arsizio, hanno ottenuto la certificazione Tocema. ´Tocema - ha aggiunto l´assessore Peroni - è un riconoscimento per l´eccellente lavoro svolto, ma dev´essere lo stimolo per fare sempre meglio. Busto Arsizio può farcela, grazie all´impegno, all´intelligenza dei varesini e al dialogo, una delle caratteristiche tipiche di questa terra´. La tutela delle tipicità del territorio è stato l´argomento affrontato anche dall´assessore regionale Luciana Ruffinelli. ´Il Consiglio regionale della Lombardia - ha precisato l´assessore regionale allo Sport e Giovani Luciana Ruffinelli, nell´ambito della Tavola rotonda dedicata ai Distretti urbani del Commercio - ha approvato la cosiddetta ´Legge Harlem´, che tutela i centri storici con caratteristiche storico-artistiche, dalla crescita indiscriminata di attività che non rispettano il decoro urbano. La Legge prevede anche, a tutela del consumatore, che per cibi e bevande somministrate in esercizi di ristorazione, gli ingredienti debbano riportare la traduzione in lingua italiana. Il testo è stato impugnato, perché giudicato discriminante per le lingue straniere. Noi non ci arrenderemo, la corretta informazione alimentare sarà difesa fino in fondo´.  
   
   
RIDARE SPERANZA: CONCLUSI I PRIMI 40 STAGE NELLE AZIENDE NOVARESI  
 
Novara, 7 maggio 2012 - Si è concluso in questi giorni, con la consegna degli attestati ai partecipanti, il progetto Ridare Speranza, che ha visto tra settembre 2011 e aprile 2012 l’attivazione di 40 tirocini formativi retribuiti, ognuno della durata di 6 mesi, con un una borsa lavoro di 700 euro mensili. Nel suo complesso, il progetto è stato finanziato con 180 mila euro, tra fondi regionali, provinciali e contributi dalle Fondazioni Banca Popolare di Novara per il Territorio, De Agostini, e della Comunità del Novarese Onlus. Ridare Speranza ha contribuito alla creazione di un percorso formativo di eccellenza, offrendo concrete chance occupazionali a giovani che si sono laureati presso le facoltà del Piemonte Orientale. Www.provincia.novara.it    
   
   
RCM BEVAGNA, IN REGIONE RIUNITO TAVOLO PER SUPERARE CRISI AZIENDA  
 
Perugia, 7 maggio 2012 - Presieduto dall´assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi, si è riunito il 3 maggio a Perugia, nella sede dell´Assessorato, il tavolo di crisi per la Rcm spa di Bevagna. La riunione era stata convocata urgentemente dall´assessore Riommi in seguito all´avvio della procedura di liquidazione della società. Durante la riunione, la Regione Umbria ha formalizzato la volontà di intraprendere "ogni utile e concreta iniziativa ai fini della ripresa dell´attività produttiva e della salvaguardia dei posti di lavoro diretti e relativi all´indotto della Rcm". A tale scopo, è stato individuato un percorso tecnico che nelle prossime ore, con il supporto delle Agenzie regionali e con l´auspicata fattiva partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, compresi tutti gli attuali soci dell´azienda, possa portare alla definizione di ogni iniziativa "utile alla rivalutazione e revoca della messa in liquidazione della società, in modo da garantire la ripresa immediata dell´attività produttiva caratterizzata, come noto, anche da un alto contenuto di stagionalità".