Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 24 Luglio 2012
NUOVO SERVIZIO ONLINE IPAD ANSA VALLE D’AOSTA  
 
 Aosta, 24 luglio 2012 - La Presidenza della Regione informa che è online un nuovo servizio dell’Ansa Valle d’Aosta sulla piattaforma iPad. L’applicazione è scaricabile, utilizzando il browser Safari, dal sito www.Ansa.it  dove, in alto a sinistra, è indicato un pulsante da cliccare per avviare il veloce download. Tramite l’applicazione è possibile trovare le principali notizie a livello nazionale, mentre in basso al centro si trova la sezione Regioni da cui si accede alla pagina Valle d’Aosta. Nella pagina regionale, sono presentate, in evidenza e corredate da foto, le tre notizie del giorno continuamente aggiornate, mentre a fianco scorrono le altre news. Sono anche disponibili, in basso a destra, degli spazi riservati agli Appuntamenti, al Turismo, a Economia e Lavoro e al Meteo. La pagina è infine arricchita da sezioni riservate ai video e alle photostory. Il servizio, denominato Ansa web news plus Valle d’Aosta, che a breve sarà disponibile anche sui tablet che utilizzano sistema Android, è stato affidato all’Agenzia Ansa con una deliberazione di Giunta approvata lo scorso 20 luglio 2012, e si propone di fornire le principali notizie sulla realtà valdostana, corredate da fotografie, in un formato digitale adatto ad essere pubblicato sul sito regionale e su applicazioni per tablet e smartphone.  
   
   
GRAZIE A TRENTINO NETWORK 16 MILIONI DI TIFOSI SEGUONO IL NAPOLI  
 
Trento, 24 luglio 2012 - È il secondo anno consecutivo che la Società Sportiva Calcio Napoli sceglie Dimaro in Val di Sole per il ritiro estivo. Il merito va sicuramente alle montagne e all’aria salubre, ma anche ai servizi che il Trentino sportivo e tecnologico offre ai migliori club del panorama europeo: su tutti i vicecampioni europei del Bayern Monaco, Inter e, appunto, Napoli. Infatti, oggi, non solo la maggior parte dei rifugi trentini sono connessi ad Internet, le più importanti aree industriali sono state cablate in fibra ottica, mentre nei prossimi mesi sarà ultimata la dorsale di oltre 700 chilometri. Il Napoli Calcio sta sfruttando al meglio, durante il ritiro estivo di Dimaro, i servizi di connettività avanzata e l’infrastruttura di Trentino Network, ad incominciare dalla fibra ottica, attraverso cui i giornalisti, le emittenti tv e le radio trasmettono in diretta gli allenamenti e spediscono alle redazioni video, foto e testi. E’ lo stesso servizio che Trentino Network garantisce a tutti i grandi eventi della provincia: il Festival dell’Economia e Fiemme 2013, i Mondiali di sci. "Non solo sport, ma anche innovazione", per dirla con le parole dell´assessore Mellarini, che ha curato i dettagli dell´operazione "ritiri di grandi squadre sportive in Trentino". “La fibra ottica – afferma Nicola Lombardo, direttore dell´area comunicazione del Napoli – è per noi fondamentale per coltivare il rapporto con i nostri tifosi in tutto il mondo attraverso i canali web e televisivi. Solo con un’infrastruttura di questo tipo possiamo garantire in tempo reale informazione su ciò che sta accadendo in campo in tempo reale”. E proprio da Dimaro il Napoli Calcio ha inaugurato il suo nuovo canale Twitter. La società partenopea ha infatti deciso di inaugurare il proprio profilo Twitter in occasione del ritiro in Trentino. “Il primo tweet – prosegue Nicola Lombardo – lo abbiamo fatto partire da Castel Volturno, e arrivati in Val di Sole abbiamo continuato ad aggiornare il social network riscontrando subito un grande successo”. I tifosi del Napoli, infatti, sono 6 milioni in Italia e si possono stimare circa dieci milioni nel resto del mondo. “Abbiamo notato – riportano i tifosi – che quest’anno riusciamo a seguire le varie attività della squadra con maggiore facilità. Fino a due anni fa non riuscivamo a guardare un video collegandoci a internet, ora invece, riusciamo a navigare velocemente”. Il sito del Napoli è uno dei più cliccati nell’ambiente sportivo, la squadra infatti, è ben voluta in Italia, o per meglio dire, riportando le parole di Nicola Lombardo è ”coccolata dai media e in particolare dalle Tv nazionali”. Per questo, in occasione dell’arrivo della squadra partenopea, Trentino Network ha subito attivato un’infrastruttura con una rete wireless che consente di navigare a 10 Mbps. “Il progetto – spiega Oscar Azzolini, account manager di Trentino Network – ha visto l’implementazione di un collegamento radio a partire dal comune di Dimaro che avevamo già collegato in fibra lo scorso anno. Con una banda di questo tipo la società può sicuramente anche riuscire a trasmettere sul proprio canale sport Skytv”.l’infrastruttura di Trentino Network era già stata utilizzata lo scorso anno dal Calcio Napoli con questo specifico scopo andando ad alimentare i canali televisivi di Sky con tutte le attività realizzate durante l’estate in Val di Sole. Per la prossima settimana, fino al 23 luglio, la società azzurra potrà continuare a contare su un’infrastruttura di rete all’avanguardia per trasmettere ventiquattro ore su ventiquattro in tutta Italia e nel resto del mondo attraverso la rete internet. I fan del Napoli possono, quindi, stare tranquilli perché la grande estate azzurra potrà essere seguita attraverso i canali web, i social network e i canali televisivi della società, come il precampionato che – come è già stato riportato sul sito ufficiale della squadra - si svolgerà nella perla della Dolomiti.  
   
   
E’ NATA “CAMILLA”, LA TAXI CARD PREPAGATA  
 
Firenze, 24 luglio 2012 - Si chiama “Camilla” ed è la nuova carta prepagata per il taxi proposta dalla So.co.ta, la società cooperativa taxi di Firenze. Si tratta di un modo innovativo per pagare la corsa senza aver bisogno di contanti, utile soprattutto a chi lavora (le fatture arrivano a casa) ed è disponibile anche nella versione ‘a consumo’ per chi usa spesso il taxi. “Camilla” è stata presentata stamani dal presidente della cooperativa fiorentina Maurizio Ciardi all’assessore provinciale al turismo Giacomo Billi e alla direttrice di Convention Bureau Carlotta Ferrari, i quali hanno accolto positivamente la nuova card, “Un nuovo strumento pratico e utile per coloro che vorranno usufruire dei taxi in città e nei comuni limitrofi”. “Camilla” è stata presentata anche al vicesindaco del comune di Firenze Dario Nardella con il consigliere comunale Michele Pierguidi, durante un breve incontro davanti a Palazzo Vecchio “L’amministrazione accoglie con molto favore le iniziative che puntano a migliorare un servizio importante per la città come è quello dei taxi – afferma il vicesindaco – e sono certo che ‘Camilla’ riscuoterà un buon successo fra gli utenti”. La tessera prepagata, con le dimensioni di una carta di credito, può essere ricaricata recandosi alla sede della So.co.ta (via Valdinievole, 44c), prossimamente anche tramite banca, e chi l’acquista potrà usufruire di uno sconto del 5%. “E’ una vera e propria rivoluzione nel sistema dei trasporti – ha sottolineato il presidente Ciardi - è comoda e veloce, si può usare sempre e senza il rischio di rimanere senza contanti, e si può dare ai figli da utilizzare all’uscita della discoteca”. La card inoltre è pensata anche per i professionisti. Come omaggio a chi utilizza spesso il taxi, la tessera è disponibile nella versione a consumo con la fattura che arriva direttamente a casa a fine mese, eliminando così il problema delle raccolte ricevute. Insomma, d’ora in poi, lasciare la macchina a casa sarà più semplice, niente più problema di parcheggio e di code interminabili, basta portare con sé “Camilla”, la nuova carta prepagata della So.co.ta. Informazioni allo 055-410133 oppure direttamente ai tassisti del radiotaxi 055 4242 o 055 4798. Www.4242.it    
   
   
INV-FACTOR - ANCHE TU GENIO!  
 
 Roma, 24 luglio 2012 - Inv-factor, la competizione rivolta agli istituti superiori, organizzata da Consiglio nazionale delle ricerche e Rappresentanza in Italia della Commissione europea, conferma anche in questa terza edizione la creatività degli studenti italiani. Dal dispositivo antiribaltamento per trattori alla carrozina per disabili con comando vocale, dal robot contro le fughe di gas alle etichette in braille. Le migliori invenzioni saranno presentate e premiate il 20 settembre a Roma. Un ombrellone fotovoltaico in grado di catturare i raggi per ricaricare lo smartphone mentre si sta pigramente sdraiati in spiaggia. Oppure, passando dall’ambiente alla sicurezza, l’ "Alpha track", dispositivo antiribaltamento per trattori, una delle maggiori cause di mortalità sul lavoro nel settore agricolo, o lo "snif snif", un robot che rileva le fughe di gas segnalando il pericolo anche con la mimica facciale; o ancora, per i disabili, carrozzine con comando vocale. Così vedono il futuro i ragazzi che hanno partecipato con le loro invenzioni alla terza edizione di ‘Inv-factor: Anche tu genio!’, competizione rivolta agli studenti delle scuole superiori italiane e organizzata dall’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche (Irpps-cnr) e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Le tecnologie più creative e di maggior interesse sociale e scientifico, messe a punto durante l’anno scolastico dai ragazzi con l’aiuto degli insegnanti, saranno esposte il 20 settembre a Roma presso lo Spazio Europa, (via Iv Novembre, 149), nell’ambito di una manifestazione durante la quale saranno premiate le tre vincitrici per il 2012. L´edizione 2012 del concorso conferma la sensibilità e l’interesse dei più giovani verso temi di attualità come la sicurezza sul lavoro, la tutela dell’ambiente e l’aiuto alle categorie svantaggiate. L’evento ha ottenuto per la terza volta la medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica per la novità e la rilevanza dell’iniziativa e i vincitori di Inv-factor 2012 saranno invitati a esporre e illustrare le loro tecnologie in occasione di "Light: accendi la luce sulla scienza" manifestazione organizzata dall’Irpps-cnr in collaborazione con la Rappresentanza della Commissione, nell’ambito della Notte europea dei ricercatori, che si terrà al Planetario di Roma il 28 settembre. Http://www.invfactor.com/    
   
   
ARRIVA A PRATO L´UNIVERSITÀ DI NEW HAVEN A FINE AGOSTO L´AVVIO DEI CORSI A PALAZZO VESTRI. GLI STUDENTI AMERICANI ABITERANNO IN CENTRO.  
 
Prato, 24 luglio 2012 - il primo campus internazionale dell´università di New Haven che apre aule e uffici a palazzo Vestri, nella sede della Provincia di Prato. I primi 36 alunni arriveranno il 23 agosto per la sessione autunnale, ma a regime saranno oltre un centinaio gli studenti americani che seguiranno annualmente i corsi e abiteranno in diverse strutture del centro. Ma non solo. Anche il comune di Poggio a Caiano mette a disposizione gli spazi delle ex scuderie medicee per iniziative organizzate e promosse dall´accademia americana. Tutto grazie all´impegno di Provincia e Comune di Poggio e all´accordo sottoscritto questa mattina da Lamberto Gestri e Marco Martini con il presidente dell´università di New Haven, Steve H. Kaplan. L´intero progetto è stato seguito dall´assessore provinciale al Patrimonio Ivano Menchetti. “Dopo l´Australia ora anche l´America sceglie Prato per la propria università, lo considero un segnale importante che apre uno spettro di ampie possibilità per il nostro territorio – ha ricordato Gestri – E´ un´ottima opportunità per farsi conoscere e intrecciare rapporti, scambi e conoscenze reciproche.” L´operazione con la prestigiosa università di New Haven (Connecticut) è stata tessuta in questi mesi da Menchetti, che ha tenuto stretti rapporti con Kevin Murphy, direttore del neo centro, e Rossi che per primo ha lanciato l´idea. “Gli studenti americani saranno un eccellente veicolo di promozione della nostra provincia e consentiranno un notevole ritorno di immagine, e anche economico, per Prato” hanno sottolineato Gestri e Menchetti. E la nostra città si prende anche la sua rivincita su Firenze, dato che è stata preferita al capoluogo toscano per la nascita del campus. “Oltre a possedere una storia e una vitalità artistica eccezionale Prato offre in più la possibilità, per i nostri ragazzi, di vivere un´esperienza culturale e linguistica autentica – ha sottolineato Kaplan – E´ un luogo ideale per immergersi nell´arte e nella cultura italiana proseguendo al tempo stesso il percorso di studi e vivendo a contatto con persone simpatiche e di qualità.” Se l´attività dei corsi si concentrerà a palazzo Vestri per gli studenti e gli insegnanti americani il Comune di Poggio a Caiano mette invece a disposizione gli stupendi spazi delle Scuderie per incontri e convegni. “Si conferma con questa nuova collaborazione lo stretto legame che Poggio ha stretto con gli Stati Uniti e che parte da lontano”, ha ricordato Martini. A fine agosto, come dicevamo, la partenza delle lezioni nelle aule allestite al primo piano di di palazzo Vestri, in piazza Duomo. Dopo i primi 35, che seguiranno un seminario di criminologia, altri 60 studenti sono attesi per la sessione primaverile del 2013 per partecipare a corsi di marketing, musica e arte. Per il futuro sono previste nuove interazioni, come l´organizzazione di corsi di lingua inglese riservati ad allievi italiani. Universita´ Di New Haven - L’università di New Haven (Unh) è un’istituzione privata riconosciuta come leader nazionale nella formazione esperienziale. Fondata nel 1920, sul campus dell’università di Yale in cooperazione con la Northeastern University, la Unh conta circa 6.400 studenti che includono quasi 1.800 studenti post laurea. Con i suoi College of Arts and Sciences, College of Business, Henry C. Lee College of Criminal Justice and Forensic Sciences, Tagliatela College of Engineering, e University College, Unh offre complessivamente 75 corsi di laurea e post laurea. L’università si è impegnata in un processo strategico di pianificazione, denominato Unh 2020 vision, che mira a sviluppare, rafforzare e ampliare l’Università in tutti i suoi collegi attraverso una formazione esperienziale, introducendo corsi didattici all’estero con partnership strategiche. Nell’ambito di questa nuova programmazione l´Università di New Haven ha avanzato la proposta di apertura a Prato di una sede distaccata con corsi universitari rivolti a studenti stranieri e non  
   
   
TRENTO: I CRITERI PER IL FINANZIAMENTO DEI PROGETTI DEL FONDO PER LA QUALITÀ DELLA SCUOLA  
 
 Trento, 24 luglio 2012 - Le scuole provinciali e paritarie potranno continuare a proporre e realizzare i progetti educativi nell’ambito del Fondo per la qualità del sistema educativo provinciale, ma dovranno precisare e rispettare i criteri e le modalità contenuti nella delibera approvata il 20 luglio dalla Giunta e proposta dall’assessore Marta Dalmaso. Sono 86 mila euro, i fondi messi a disposizione. Si tratta di un vero e proprio bando, che definisce nel dettaglio “criteri e delle modalità per la concessione di finanziamenti per la realizzazione di progetti educativi proposti ed attuati dalle istituzioni scolastiche e formative provinciali e paritarie per l’anno scolastico/formativo 2012-2013”, come previsto dalla Legge provinciale n. 5/2006. Un provvedimento, con criteri e le modalità per la concessione di finanziamenti, nell’ambito del Fondo per la qualità del sistema educativo provinciale, per progetti ed iniziative particolarmente significativi ai fini della qualificazione dell’offerta scolastica, nonché progetti per percorsi di istruzione caratterizzati dall’innovazione della didattica. Sono individuate quattro tipologie di ambiti di intervento, nei quali devono rientrare i progetti che possono essere presentati dalle istituzioni scolastiche/formative provinciali o paritarie: Tipologia A: azioni volte a valorizzare il territorio e l’ambiente montano, sia attraverso attività di tipo prettamente didattico/culturale, sia attività sportive; Tipologia B: azioni volte a sviluppare tematiche culturali, artistiche e ludiche, anche attraverso la cooperazione con scuole o enti non strettamente legati al territorio provinciale; Tipologia C: azioni volte ad approfondire tematiche di tipo storico, religioso o linguistico, che possono prevedere anche percorsi di formazione interculturali; Tipologia D: azioni volte a favorire l’integrazione tra formazione umanistica curriculare e cultura musicale all’interno delle istituzioni scolastiche provinciali del secondo ciclo. In questo caso si tratta di specifici progetti volti a favorire la cultura musicale degli studenti, attraverso laboratori didattici da tenersi in classe in orario curriculare e diretti ad integrare con elementi musicali di carattere letterario-storico-filosofico-artistico-sociologico i contenuti specifici in parallelo con la programmazione di classe in funzione complementare per tempistica ed argomentazioni alle tematiche (letterarie, storiche, artistiche, linguistiche, filosofiche, scientifiche) trattate dai docenti nelle singole classi in una prospettiva interdisciplinare.Il Servizio provinciale che si occupa dell’approvazione della graduatoria e della concessione dei finanziamenti e al quale vanno presentate le domande è il Servizio Amministrazione e attività di supporto. I termini di scadenza sono fissati per l’anno scolastico 2012-2013 al 10 settembre 2012 nel caso di progetti rientranti nella tipologia D e al 30 settembre 2012 nel caso di progetti rientranti nelle tipologie A, B e C. I fondi a disposizione sono pari a euro 86.000,00 di cui 26.000,00 sono destinati al finanziamento dei progetti di cui alla tipologia D. La modulistica concernente le domande di finanziamento e l’erogazione dei fondi sarà resa disponibile sul sito internet istituzionale della Provincia. La versione completa della delibera si può consultare e scaricare, a partire da martedì prossimo, 24 luglio 2012, dal portale della scuola trentina www.Vivoscuola.it    
   
   
PIEMONTE: A RISCHIO LA RIAPERTURA DELLE SCUOLE SUPERIORI  
 
Torino, 24 luglio 2012 - “Senza colpire alcuno spreco, i tagli lineari del Governo Monti agli enti locali rischiano di avere effetti devastanti al Nord, tanto che senza modifiche ai criteri di riparto, che devono basarsi non sui consumi intermedi ma sui costi standard, è addirittura a rischio la riapertura delle scuole superiori”: a lanciare l’allarme è l’assessore regionale agli Enti locali, Elena Maccanti. “E’ inaccettabile che vengano penalizzate realtà come le Province piemontesi, che da anni, anche a seguito del trasferimento di funzioni da parte delle Regioni, svolgono competenze importanti come i trasporti e la formazione professionale. E’ in atto un vero e proprio attacco alle autonomie locali del Nord: queste realtà svolgono senza sprechi e con competenza, un ruolo fondamentale nel garantire i servizi ai cittadini, a differenza di altri territori che non hanno investito risorse”. Maccanti si dichiara d’accordo sul fatto che “sotto il profilo istituzionale sia indispensabile una politica di riordino, che però deve partire dalle Regioni, cui deve spettare la competenza in ordine a criteri, funzioni e fiscalità in base alle specificità territoriali. Il Piemonte ha 1206 Comuni, di cui 1077 sotto i 5000 abitanti. Per noi, le aree vaste con enti di primo livello sono indispensabili per dare risposta e voce ai territori. Il Governo faccia la sua parte e inizi a ridurre la sua presenza sul territorio, a partire da Prefetture e uffici periferici vari. Siamo e restiamo convinti - conclude l’assessore - che, se bene organizzate, le Province siano uno strumento indispensabile che semplifica i livelli di governo e consente alle Regioni di svolgere appieno le funzioni di programmazione e l´attività legislativa. Per questo occorre dare autonomia ordinamentale alle Regioni”. Sul tema è poi intervenuto il 21 luglio il presidente Roberto Cota, che in un´intervista a Skytg24 ha sostenuto che "il Governo disegna una nuova geografia senza conoscere territorio. Taglia le Province, ma non taglia le Prefetture: non si può pretendere di tracciare da Roma nuove cartine geografiche senza conoscere il territorio. Come presidente di Regione sono molto attento alla razionalizzazione delle risorse, tant´é che per primo, insieme ai presidenti delle Province piemontesi, ho proposto una suddivisione del Piemonte in quattro province anziché in otto. Ma queste proposte devono partire da chi ha esperienza delle esigenze del territorio. Il Governo invece - ha proseguoto Cota - pensa di utilizzare la campagna contro le Province come specchietto delle allodole per nascondere la mancanza di veri tagli agli sprechi nelle spese dello Stato. Se avesse cominciato dal taglio delle Prefetture avrei avuto una diversa considerazione".  
   
   
PRIMO INCONTRO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO DEL PROGETTO CALABRIA JONES ORGANIZZATO DAL DIPARTIMENTO CULTURA E FONDAZIONE FIELD  
 
Catanzaro, 24 luglio 2012 - Si è tenuto, nel centro studi della Fondazione Field di Tiriolo, il primo incontro del comitato tecnico scientifico del progetto Calabria Jones. Erano presenti, oltre al presidente della Fondazione Field Mimmo Barile, anche il dirigente generale del dipartimento Cultura Massimiliano Ferrara e la dirigente Maria Antonella Cauteruccio. Hanno partecipato inoltre i rappresentanti dei soggetti inerenti al progetto: Unical, Università di Messina, Censis e Normale di Pisa. Con Calabria Jones, progetto fortemente voluto dall’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, sono state finanziate 110 scuole medie tra quelle ricadenti nei comuni ad alta densità criminale e sono stati coinvolti oltre quattromila studenti che, dall’1 luglio al 15 ottobre, potranno svolgere, coi loro insegnanti, attività didattiche sui siti archeologici e sui beni culturali calabresi. “Si tratta – ha detto Ferrara - senza dubbio di una iniziativa unica e non solo per la nostra regione, è l’esempio concreto di come sia possibile fare cultura in modo coinvolgente e diretto, promuovendo nel contempo il patrimonio regionale. Se gia il risultato raggiunto di far visitare e conoscere i nostri siti archeologici ad oltre 4.000 giovani calabresi è più che positivo, siamo intenzionati, insieme al nostro comitato scientifico di pura eccellenza, insediatosi oggi, ad implementare sempre di più il progetto nei contenuti e negli obiettivi, puntando alla valorizzazione del nostro patrimonio archeologico e culturale in ambito nazionale e, step by step, internazionale, come la Calabria merita”. “Il gruppo di lavoro della Fondazione Field, soggetto attuatore del progetto – ha detto invece Barile -, affronta Calabria Jones con entusiasmo e una particolare attenzione. C’è la consapevolezza di trattare un tema di importanza assoluta. Far conoscere ai giovani calabresi il patrimonio culturale della Calabria va infatti ben oltre gli aspetti didattici. Si tratta di una grande operazione sociale e motivazionale oltreché di cultura. Ricostruire un positivo senso di appartenenza verso la Calabria è condizione essenziale affiché le nostre nuove generazioni possano guardare al futuro con fiducia”.  
   
   
ISTRUZIONE: GATTI, PROVE INVALSI L´ABRUZZO MIGLIORA  
 
L´aquila, 23 luglio 2012 "E´ un´ottima notizia, un segnale del miglioramento del sistema scolastico regionale e della nostra offerta formativa". Così Paolo Gatti, assessore alla Formazione e Istruzione della Regione Abruzzo, commenta gli esiti delle Prove Invalsi, resi noti oggi dall´istituto e comunicati dal Miur, secondo cui l´Abruzzo fa registrare risultati che il Ministero definisce "decisamente incoraggianti", distinguendosi tra le uniche regioni del Mezzogiorno, tra cui Puglia e Basilicata, che riducono il divario con quelle del Nord. "Sono risultati lusinghieri tanto più se consideriamo le caratteristiche di queste prove, ovvero test a carattere nazionale oggettivi e standardizzati. Il merito - ha aggiunto Gatti - è degli insegnanti e degli studenti, che sono i veri protagonisti di questo processo di miglioramento. Un processo che la Regione sta accompagnando, convinti - conclude - che la ripresa economica non può che passare dalla formazione, dalla conoscenza e dall´investimento nella risorsa più preziosa: il talento dei nostri ragazzi".  
   
   
GLI STUDENTI TRENTINI, TRA I PRIMI IN ITALIA, MIGLIORANO IL LIVELLO DI PREPARAZIONE  
 
 Bolzano, 24 luglio 2012 - “Sono certamente soddisfatta per le prestazioni dei nostri studenti nei risultati delle prove Invalsi e per la posizione della scuola trentina ai massimi livelli. Ringrazio studenti, insegnanti e tutti gli operatori che sono i veri protagonisti di tale percorso, ma ricordiamoci che la valutazione di sistema non ha tanto lo scopo di stilare classifiche, quanto quello di dare alle scuole uno strumento per riflettere sui propri punti di forza e di debolezza. Da questo punto di vista diventa fondamentale il supporto alle scuole e il coinvolgimento degli insegnanti per mantenere e migliorare tali livelli”. Così l’assessore provinciale all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, ha commentato i dati del Rapporto Invalsi, presentati il 20 luglio a Roma, presso l’Istituto di Istruzione Superiore Statale “E. Ferrari”, alla presenza del Sottosegretario all’Istruzione, Università e Ricerca Elena Ugolini, il Rapporto sulle prove Invalsi 2012. Per la Provincia autonoma di Trento ha partecipato la referente dell’Iprase per il Servizio Nazionale di Valutazione, Chiara Tamanni La presentazione, avvenuta alla presenza dei massimi dirigenti dell’Invalsi, ha restituito i risultati della rilevazione campionaria (prova di italiano e di matematica) riguardante le classi seconda e quinta della scuola primaria, la classe prima della scuola secondaria di primo grado e la classe seconda della scuola secondaria di secondo grado. Nei dati è inoltre compreso un campione di studenti che hanno svolto la prova per gli Esami di Stato del primo ciclo (18 giugno 2012). La somministrazione del Servizio Nazionale di Valutazione è stata realizzata nei giorni 9, 10 11 e 16 maggio 2012 ed ha riguardato tutte le scuole del Paese (32.000 circa) e tutti gli studenti di tali scuole (2.850.000). Il campione fa invece riferimento a circa 9000 classi e 196000 studenti. Il rapporto ha confermato il buon livello degli apprendimenti degli alunni trentini, che in alcuni casi hanno migliorato le loro performance rispetto allo scorso anno. Gli esiti in italiano e matematica nei vari livelli scolastici sono quasi sempre significativamente superiori ai punteggi medi italiani e a quelli delle regioni del Nord Est. Solo nel caso del punteggio medio di Italiano nella seconda elementare l’esito è inferiore di un punto alla media nazionale (lo scorso anno era leggermente superiore alla media italiana). All’interno del positivo andamento generale è da segnalare la buona performance in matematica degli alunni della quinta elementare che colloca il Trentino in testa alla classifica dei rendimenti regionali. Lo stesso vale per il punteggio medio in italiano sia in terza media, dove il Trentino (assieme al Veneto) è la migliore regione italiana, sia in seconda superiore, dove gli studenti della Provincia Autonoma Trentina hanno raggiunto, assieme alla Lombardia e alla Valle d’Aosta, il punteggio più alto. La tabella allegata illustra i risultati in modo specifico. Viene confermata anche la bassa variabilità tra le scuole della nostra Provincia e una bassissima propensione al cheating, cioè alla copiatura da parte degli alunni o al suggerimento delle risposte da parte degli insegnanti. L’analisi del rapporto, scaricabile dal sito dell’Invalsi, permetterà di ricavare ulteriori informazioni rispetto alla scuola nazionale e quella della nostra Provincia: infatti i dati sono restituiti con riferimento alle differenze di genere, di cittadinanza (italiana/immigrata), di regolarità o meno di percorso scolastico, di tipi di Istituto (per la scuola secondaria di secondo grado) e di background sociale. Inoltre la restituzione che verrà fatta alle scuole permetterà un utilizzo didattico degli esiti complessivi e delle diverse componenti delle prove (contenuti e processi cognitivi attivati). E Siti Della Rilevazione Campionaria Snv 2012 P Ercentuale Di Risposte Corrette Per A Rea Geografica E R Egioni
Classe e materia Trentino Italia Nord Est Nord Oves t Regione migliore
2^ Primaria
Italiano 199 200 201 204 214 (Valle D’aosta)
Matematica 205 200 198 198 206 (Valle D’aosta)
5^ Primaria
Italiano 203 200 202 202 204 (Umbria, Basilicata)
Matematica 207 200 201 200 207 Trentino
1^ Sec . Primo Grado
Italiano 206 200 205 206 207 (Valle D’aosta)
Matematica 213 200 208 207 215 (Friuli V. Giulia)
3^ Sec Primo Grado
Italiano 198 183 196 193 198 Trentino (Veneto)
Matematica 194 183 196 194 200 (Friuli V. Giulia)
2^ Sec . Secondo Grado
Italiano 214 200 211 211 214 Trentino ( Valle
D’aosta, Lombardia)
Matematica 212 200 211 208 213 (Veneto)
 
   
   
IMMATRICOLAZIONI APERTE DAL 23 LUGLIO ALL’UNIVERSITÀ DI PAVIA.  
 
 Pavia, 24 luglio 2012 - Da quest’anno l’immatricolazione si effettua esclusivamente on line ( http://www.Unipv.eu/site/home/matricole2012.html ). Per tutti i futuri studenti, è aperto nei Saloni del Rettorato “infoMatricole 2012”: un punto informativo e di orientamento sui corsi di laurea, sulla procedura di immatricolazione, su tasse, borse di studio e servizi dell’Ateneo. Lo sportello è aperto tutta l´estate (tranne dal 13 al 17 agosto). Personale specializzato del Centro orientamento, delle Segreterie e dell’Edisu fornisce informazioni dettagliate sull’offerta formativa, sulla procedura di immatricolazione, sui test d´ingresso e sui servizi dell’Ateneo: il campus e i collegi, le strutture sportive e le borse di studio. Presso “infoMatricole 2012” sono presenti anche uno sportello Isee e uno sportello bancario per informazioni o per il pagamento delle tasse, oltre a un pc point con alcune postazioni, per procedere alla immatricolazione on line. “infoMatricole 2012”, che si trova presso i saloni del Rettorato dell’Università, in Strada Nuova 65, è aperto dal 23 luglio al 30 settembre per le immatricolazioni ai corsi di laurea e al 15 ottobre per le immatricolazioni ai corsi di laurea magistrale. Orari di apertura: da lunedì a venerdì, ore 9.00 – 12.00. Infomatricole 2012 resterà chiuso dal 13 al 17 agosto.  
   
   
ADISU: 13 MLN PER NUOVE RESIDENZE STUDENTI UNIVERSITARI A TERNI, DI CUI OLTRE 6 MLN E MEZZO DA COFINANZIAMENTO DELLA REGIONE UMBRIA  
 
Perugia, 24 luglio 2012 - "La presenza dell´Università in Umbria rappresenta un capitale di straordinario valore. Valorizzare e qualificare le attività universitarie, anche al fine di incrementare l´attrazione di studenti fuori sede è l´obiettivo che come Giunta regionale, enti locali e Università degli studi di Perugia ci siamo posti in questi anni". Lo ha detto l´assessore regionale al bilancio Gianluca Rossi intervenendo il 20luglio, a Terni, insieme al Sindaco della Città Leopoldo di Girolamo e all´Amministratore unico dell´Adisu Maurizio Oliviero, alla conferenza stampa di presentazione delle nuove residenze universitarie che sorgeranno a Terni nell´area di via Trampolini. "L´intervento - ha proseguito Rossi, che rientra nell´ambito del Programma abitativo per studenti universitari, prevede la realizzazione di 84 posti letto all´interno di un vero e proprio campus universitario, per un importo complessivo di 13 milioni di euro di cui oltre 6 milioni e mezzo finanziati dalla Regione Umbria. Al fine di arrivare alla realizzazione dell´opera, pochi mesi fa Regione Umbria e Comune di Terni - ha proseguito Rossi - hanno sottoscritto un contratto per la concessione gratuita in diritto di superficie del terreno di Via Prampolini su cui sorgerà i complesso. L´intervento - ha ricordato l´assessore - affianca la serie di consistenti investimenti realizzati dalla Regione Umbria sul territorio della provincia di Terni, tra cui la Facoltà di Medicina e Chirurgia e il Polo Didattico-scientifico di Pentima Bassa con l´obiettivo di ridefinire i poli didattici e la relativa riorganizzazione dei servizi. Da qui la decisione di incrementare e migliorare l´offerta di alloggi residenziali universitari, realizzandoli in prossimità delle strutture didattiche e con caratteristiche di qualità allineate agli standard stabiliti a livello nazionale. Tutto ciò - ha concluso Rossi - per dare attuazione al diritto allo studio universitario e consentire con ogni mezzo a nostra disposizione il successo negli studi e l´integrazione degli studenti nella comunità locale".  
   
   
TRENTO: ULTERIORE RIDUZIONE DEGLI INSEGNANTI DISTACCATI DALLE SCUOLE  
 
Trento, 24 luglio 2012 - Ulteriore riduzione di otto unità di insegnanti distaccati dalle scuole e in utilizzo presso il Dipartimento della Conoscenza o presso altre Istituzioni ed Enti vari. È quanto deciso con la delibera approvata oggi dalla Giunta, su proposta dell’assessore Marta Dalmaso, sulla “Utilizzazione dei docenti e dei dirigenti delle istituzioni scolastiche e formative per compiti connessi alla scuola: determinazione del contingente da assegnare a strutture ed enti per l’anno scolastico 2012/2013.” Da 52 a 44 la riduzione delle unità di personale insegnante che per il prossimo anno scolastico 2012/2013 potranno essere distaccate dall’insegnamento per essere “utilizzate” altrove. Già lo scorso anno c’era stata una riduzione da 61 a 52 unità. Lo ha deciso stamattina la Giunta, approvando la delibera proposta dall’assessore Dalmaso “Legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5, articolo 84 comma 4, lettera a). Utilizzazione dei docenti e dei dirigenti delle istituzioni scolastiche e formative per compiti connessi alla scuola: determinazione del contingente da assegnare a strutture ed enti per l´anno scolastico 2012/2013. ”Sarà una successiva determinazione del Dirigente generale del Dipartimento Istruzione, Università e Ricerca a stabilire in modo definitivo nomi e destinazione degli “utilizzi”, ma la delibera approvata oggi mette dei paletti precisi sia sul tetto massimo di utilizzi per il prossimo anno sia sulle strutture, Enti ed associazioni dove verranno destinati per svolgere comunque “compiti connessi alla scuola”. Complessivamente le unità di personale utilizzato sono così distribuite: Strutture provinciali , enti strumentali e agenzie della Provincia 25 unità, Iprase 6 unità, Università di Trento ed enti pubblici non provinciali 6 unità, Enti privati e associazioni 4 unità, Contingente a disposizione 3 unità. Nel predetto limite sono comprese unità di personale già in utilizzo nell’anno scolastico 2011/2012 per le quali si è valutata l’opportunità della conferma in utilizzo per l’anno scolastico 2012/2013. Nel limite massimo sono altresì ricomprese 3 unità per l’eventuale impiego in compiti connessi alla scuola che emergessero in corso d’anno scolastico connotati da qualificazione in ambito didattico ed educativo e non dilazionabili. La delibera precisa che la proposta di ripartizione del contingente, sia complessiva sia ripartita nelle varie tipologie di utilizzo, si ritiene adeguata alle finalità definite dalla normativa di riferimento e corrispondente alle esigenze rappresentate dalle diverse strutture ed enti di utilizzo del personale. La versione integrale della delibera si può consultare e scaricare, a partire da martedì 24 luglio 2012, dal portale della scuola trentina www.Vivoscuola.it    
   
   
RICERCA INVALSI: QUALITÀ SCUOLA LUCANA  
 
 Potenza, 24 luglio 2012 - “La ricerca dell’Invalsi, l’Istituto che si occupa delle valutazioni del Ministero dell’istruzione- conferma il dato, che avevo già anticipato, derivandolo da alte fonti ufficiali il quale testimonia, pur in un quadro che denuncia le criticità della Scuola nel Mezzogiorno, che sul piano della qualità degli apprendimenti, la Basilicata, insieme con la Puglia e l´Abruzzo, non solo ha compiuto notevoli passi in avanti ma, per la maggior parte delle scuole ha raggiunto o è prossima a raggiungere lo standard nazionale”. E’ quanto afferma l’assessore alla Formazione della Regione Basilicata, Vincenzo Viti alla luce dei dati riportati nel rapporto 2012 dell’istituto. “Ho chiesto di disporre dei dati disaggregati per istituto, classe e per singola domanda - ha affermato Viti - al fine di approfondire eccellenze e lacune riscontrate, anche per concorrere con i responsabili regionali dell’amministrazione scolastica ad una lettura attenta dei fattori che vanno o rimossi o implementati. Colgo l’occasione per confermare l’avvio, a breve, di un ampio confronto con la Direzione regionale della scuola e con le forze sociali e produttive, sul modello di riordino della scuola lucana anche alla luce della recente pronuncia della Corte Costituzionale e in coerenza con la missione affidata dal Consiglio al Governo regionale, di individuare una linea di ricomposizione e di rilancio dei profili della scuola lucana in costanza degli obblighi che vengono dal dimensionamento scolastico”.  
   
   
FORMAZIONE E STAGE: NASCE L’ASSE API AVELLINO-UNIFORTUNATO PATTO FORMATIVO TRA MONDO ACCADEMICO ED IMPRENDITORIALE  
 
 Avellino, 24 luglio 2012 - Patto formativo tra mondo accademico ed imprenditoriale. L’associazione Piccole Imprese della provincia di Avellino e l’Università Telematica “Giustino Fortunato” di Benevento danno il via ad una convenzione biennale in grado di mettere in virtuosa relazione la realtà accademica con il mondo produttivo irpino. Un link che corre sul binario della formazione universitaria per migliorare e valorizzare maggiormente le competenze professionali di chi lavora nel tessuto aziendale endogeno. Sul fronte didattico, le aziende iscritte all’Api Avellino avranno, infatti, la possibilità di usufruire di agevolazioni economiche per l’iscrizione ai corsi universitari programmati dall’Ateneo sannita. In più, l’Associazione s’impegnerà a promuovere presso le proprie aziende associate, dottorandi di ricerca, allievi di corsi di perfezionamento, di specializzazione e di master universitari dell’Unifortunato per attività di stage e tirocini di formazione ed orientamento. Ambizioso l’obiettivo. Costruita sull’asse formazione-stage, la sinergia, da un lato, vuol sviluppare sempre più, attraverso lo strumento dell’alta formazione, il know-how delle imprese provinciali che gravitano intorno all’universo Api. Dall’altro, l’Unifortunato, per agevolare le scelte professionali dei suoi allievi con la conoscenza diretta delle attività svolte dalle aziende associate all’organismo irpino, intende rafforzare il suo ruolo di orientamento post-universitario finalizzato ad aiutare gli studenti nel passaggio al mondo del lavoro. Entusiasta Giuseppe Colucci, direttore dell’Api Avellino, che ha proposto, al presidente della Confapi Campania, di sviluppare una simile ed eventuale convenzione anche con l’Associazione Piccole Imprese di Benevento. Www.unifortunato.eu    
   
   
LE FORESTE PLUVIALI ESISTONO ANCHE NEI CLIMI NORDICI  
 
Bruxelles, 24 luglio 2012 - Quando pensiamo alle foreste pluviali di solito non pensiamo ai climi estremi del nord, ma in realtà le foreste pluviali si trovano anche nelle regioni settentrionali dove le temperature sono molto più basse della zona equatoriale dove si trovano quelle tropicali. Anche se è difficile vedere un uccello colorato o una scimmia saltare da un albero all´altro, queste foreste hanno tanta diversità quanto le loro parenti meridionali e sono anche seriamente in pericolo. Adesso, un nuovo studio condotto da ricercatori norvegesi, pubblicato sulla rivista Molecular Genetics, esplora questa diversità genetica protetta nei frammenti rimasti di queste foreste pluviali del nord. La biologa Olga Hilmo dell´Università norvegese di scienza e tecnologia (Ntnu) dice che questa fantastica diversità può risultare a prima vista nascosta ma si può scorgere negli organismi che drappeggiano rami di alberi in lunghi viticci di verde o crescono su corteccie o roccie su macchie crostose o ricche di fogliame verde o grigio. Questi organismi, chiamati licheni, sono in realtà due o più specie che vivono insieme in un rapporto simbiotico, nel quale un fungo fornisce la struttura e un´alga fornisce le sostanze nutritive. Lo studio mostra che esiste una diversità genetica estremamente alta per gli individui di una specie di licheni, Lobaria pulmonaria, che cresce sullo stesso albero. La Lobaria pulmonaria è in declino ed è considerata una specie a rischio in molte parti d´Europa. Le implicazioni dello studio sono che la diversità genetica può resitere, anche se le specie in questione si trovano solo in piccolissimi frammenti di un habitat che una volta era ricco, come le foreste pluviali del nord. Il lichene si riproduce per lo più in modo vegetativo, il che significa che si propaga in piccoli frammenti. Ogni frammento, se cade in un punto favorevole, è in grado di dare vita a una nuova pianta, geneticamente identica alla sua pianta "madre". Poiché questi piccoli frammenti, delle dimensioni circa di un grosso granello di zucchero, sono relativamente pesanti, non ci si aspetterebbe che vadano molto lontano e ci si aspetterebbe che i licheni che crescono sullo stesso albero siano geneticamente molto simili. Il team però ha scoperto che non è così, il che significa che le popolazioni di Lobaria sono estremamente antiche o che in un modo o nell´altro la specie è molto abile a propagarsi. Al contrario, le loro scoperte mostrano anche che le popolazioni di Lobaria nei frammenti vicini di foresta pluviale sono piuttosto simili. Anche se questi frammenti di foresta pluviale boreale possono essere alquanto lontani gli uni dagli altri, c´è chiaramente un qualche collegamento tra di loro che permette alla Lobaria di condividere materiale genetico con i suoi vicini. "Sembra esserci una differenziazione genetica limitata tra le diverse popolazioni di Lobaria, il che significa che c´è stato uno scambio genetico tra diversi frammenti di foresta pluviale," dice Olga Hilmo. Le foreste pluviali boreali norvegesi sono come piccole isole in un mare di piantagioni di alberi e zone coltivate. Meno dell´1% della zona boschiva produttiva a Namdalen, una zona della Norvegia centrale che ha alcune delle foreste pluviali boreali più a nord, ospita ancora questo raro habitat. Qui, le precipitazioni annue possono arrivare a 1.350 mm l´anno e piove in media circa 230 giorni l´anno. Di conseguenza, l´umidità è sempre molto alta e la volta della foresta raramente si dirada, il che lo rende un habitat unico per le specie che amano l´umidità come la Lobaria. Nonostante le condizioni di crescita favorevoli, non ci sono foreste pluviali boreali intatte in Norvegia e i cambiamenti delle pratiche di abbattimento degli alberi nel paese dopo la Seconda guerra mondiale, hanno ridotto la zona coperta da foreste pluviali boreali naturali. "Tutte queste foreste sono colpite dal taglio degli alberi in un modo o nell´altro. Prima della Seconda guerra mondiale l´abbattimento degli alberi era selettivo, ma dopo la Seconda guerra mondiale sono passati al taglio a raso. La maggior parte delle zone naturali sono rimaste nei burroni dove è troppo difficile tagliare gli alberi," dice Olga Hilmo. L´aspetto positivo è che specie come la Lobaria sono riuscite e mantenere una diversità genetica alta in questi piccoli frammenti e che il taglio degli alberi intorno a esse non sembra aver avuto un effetto negativo sui frammenti di foresta pluviale. A causa di ciò, Olga Hilmo e i suoi colleghi sperano che le guardie forestali e i boscaioli in Norvegia possano trovare il modo di proteggere questi pezzettini rimasti di foresta, che sono importanti serbatoi di diversità. "Dobbiamo sapere molto di più sulle specie che crescono in queste foreste, in particolare specie rare come la Lobaria. Se vogliamo stabilire misure mirate per proteggere queste specie, dobbiamo sapere molto di più su di esse, sia in termini della loro ecologia che della biologia della popolazione," dice Olga Hilmo. "Queste foreste sono fantastiche, ci sono tronchi coperti di muschio dappertutto sul terreno e i licheni drappeggiano i tronchi e i rami degli alberi, mentre i licheni penduli scendono dagli alberi. È un paesaggio affascinante. Tutti dovremmo visitare una foresta pluviale come questa, specialmente quando piove." Per maggiori informazioni, visitare: Università norvegese di scienza e tecnologia (Ntnu): http://www.Ntnu.edu/    
   
   
EFFETTI SANITARI INQUINAMENTO, PUGLIA: DISARMARE AGGRESSORI PROTEZIONI SOCIALI  
 
Bari, 24 luglio 2012 - “Un mondo di miliardari con un miliardo di persone che vivono e muoiono nella fame. Un mondo in cui l´umanità sta annientando se stessa, massacra le forme di vita non umane, distrugge le condizioni della propria esistenza. Secondo l´assunto, quando il livello di sviluppo è ancora basso l´attenzione ai temi sociali è ugualmente bassa. Raggiunti elevati livelli di sviluppo, il tema dell´ambiente e della sua tutela entra nella cultura collettiva”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro ha aperto ieri i lavori del workshop “Valutazione economica degli effetti sanitari dell´inquinamento atmosferico: la metodologia dell’Eea", organizzato da Arpa Puglia, con il patrocinio dell’Università di Bari, del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, di Assoarpa e dell’Ares in svolgimento a Taranto. “La conseguenza di questa acquisita maturità non può essere la delocalizzazione delle produzioni ambientalmente più impattanti, versi altri paesi. Sarebbe un ripetere gli errori già fatti senza contare che, in questo momento difficile sul piano finanziario internazionale, un asset perso, oggi, è quasi certamente un asset perso per sempre. Valutare in termini economici gli outcame sanitari delle forme di inquinamento, non può significare solo quantificare “quanto costa aver fatto cosa”, per poi avere un metro su cui misurare le proprie pretese di risarcimento. L´economia - ha proseguito Nicastro nel suo intervento - è la scienza che studia la gestione delle risorse “scarse” per soddisfare i bisogni individuali e collettivi, e allora, se è vero quello che abbiamo appena detto, compito dell´economia è anche quello di individuare modalità di messa in sicurezza delle comuni e assai scarse risorse, dal pericolo di perderle definitivamente, e con esse, di perdere tutte le altre risorse (lavoro, sviluppo, ricerca) che ne costituiscono il precipitato di fatto”. “Taranto in questo momento storico, più che mai, è il simbolo di un dibattito che, partendo dal nostro territorio è approdato ai tavoli nazionali di discussione. Il tema è quello della sostenibilità di un insediamento industriale, cercando di mettere a sistema tra loro tutte le componenti della rete di aspettative sociali: dal diritto al lavoro, al diritto alla salute dei cittadini e degli stessi lavoratori, dalla protezione della cifra ambientale a quella degli asset economico finanziari. Oggi più che mai le domande sui rapporti tra queste componenti sociali hanno urgenza di trovare risposta in scelte politiche basate su evidenze scientifiche. Il rapporto tra le scelte politiche ed evidenze scientifiche in materia ambientale è strettissimo: per questo abbiamo deciso di investire cspicue risorse economiche per i monitoraggi e l´elaborazione dei dati. Per questo stiamo lavorando, in questi giorni, ad un riassetto della rete di monitoraggio della qualità dell´aria, con un lungo e proficuo lavoro di confronto con gli enti locali e con il mondo dell´impresa. Il workshop di oggi, ancorché rivolto ad addetti ai lavori, offre una straordinaria prospettiva alla politica: quella di una rete di dati scientifici che è sempre più organica, sempre più capace di fornire alle scelte dei decisori uno straordinario supporto tecnico. Nello specifico il passaggio dall´analisi epidemiologica (il dato sulle patologie) passiamo alla valutazione del danno sanitario, collegando l´andamento delle patologie alle fonti di inquinamento: in questo processo aggiungiamo uno step decisivo, valutare il danno economico degli effetti sanitari dell´inquinamento. Come strumento di individuazione delle fonti, di applicazione del principio ´chi inquina paga´, di compartecipazione economica alle bonifiche ed alle opere di ambientalizzazione. Ma anche e soprattutto per immaginare – ha concluso Nicastro - un percorso che concretamente possa contrastare l´esternalità negativa degli effetti sanitari indesiderati dell´inquinamento atmosferico, piuttosto che di qualche altra aggressione alla matrice ambientale di un territorio, come buon esercizio di economia sanitaria, ma, soprattutto per disarmare la mano di chi pervicacemente e da tempo, proclami a parte, lavora alla demolizione dei sistemi di protezione sociale”.  
   
   
AMBIENTE: 268,4 MILIONI DI EUR PER 202 NUOVI PROGETTI AMBIENTALI  
 
Bruxelles, 24 luglio 2012 - La Commissione europea ha approvato il finanziamento di 202 nuovi progetti nel quadro del programma Life+, il fondo per l´ambiente dell’Unione europea. I progetti presentati riguardano interventi nei settori della tutela della natura, della politica ambientale e dell’informazione e comunicazione in tema di questioni ambientali. L’investimento complessivo è pari a 516,5 milioni di Eur, di cui 268,4 milioni saranno coperti dal contributo unionale. Janez Potočnik, Commissario per l´Ambiente, ha dichiarato: "In occasione del ventennale del programma Life e della direttiva "Habitat", ho il piacere di annunciare la prosecuzione del finanziamento di progetti ambientali di qualità elevata in tutta l´Ue. Questi nuovi progetti Life+ si inseriscono in una tendenza instauratasi due decenni fa, a favore di azioni innovative e di migliori pratiche per rafforzare la tutela della natura, migliorare l´ambiente e affrontare i cambiamenti climatici". Nel quadro dell’ultimo invito a presentare proposte, conclusosi in luglio 2012, dai 27 Stati membri dell´Ue sono pervenute 1 078 richieste, di cui 202 sono state selezionate per un cofinanziamento nell’ambito delle tre componenti del programma, ossia Life+ Natura e biodiversità, Life+ Politica e governance ambientali e Life+ Informazione e comunicazione. I progetti selezionati sono illustrati nell’elenco dei progetti allegato al presente comunicato stampa (cfr. Memo/12/585). I progetti Life+ Natura e biodiversità migliorano lo stato di conservazione di specie e habitat in pericolo. Tra le 268 proposte ricevute, la Commissione ha scelto 76 progetti da finanziare nell’ambito di partenariati conclusi da organismi di conservazione, enti governativi e altre parti interessate. Situati in 22 Stati membri, tali progetti rappresentano un investimento complessivo di 241,8 milioni di Eur, a fronte dei quali il contributo comunitario sarà di circa 136 milioni di Eur. La maggior parte dei progetti (71) riguardano la natura e contribuiscono all´attuazione delle direttive "Uccelli" e/o "Habitat" e alla realizzazione della rete Natura 2000. Gli altri cinque sono progetti che affrontano temi più ampi connessi alla biodiversità. I progetti Life+ Politica e governance ambientali sono progetti pilota che contribuiscono allo sviluppo di strategie, tecnologie, metodi e strumenti innovativi. Tra le 607 proposte ricevute, la Commissione ha scelto 113 progetti che saranno finanziati da una vasta gamma di organizzazioni del settore pubblico e privato. I progetti selezionati rappresentano un investimento complessivo pari a 258,4 milioni di Eur, di cui 124,4 milioni saranno coperti dal contributo dell’Ue. Nell´ambito di questo componente la Commissione sosterrà con oltre 31,4 milioni di Eur 23 progetti sui cambiamenti climatici per un investimento totale di 67,8 milioni di Eur. Inoltre, molti altri progetti che trattano temi diversi eserciteranno anche un impatto indiretto sulle emissioni di gas a effetto serra. Altri due importanti settori di interesse con rispettivamente 29 e 19 progetti sono i rifiuti e l´acqua. I progetti Life+ Informazione e comunicazione divulgano informazioni e mettono in rilievo le questioni ambientali, oltre a promuovere la formazione e la sensibilizzazione sulla prevenzione degli incendi boschivi. Tra le 203 proposte ricevute, la Commissione ha scelto 13 progetti presentati da una serie di organizzazioni del settore pubblico e privato che si occupano di natura e/o dell’ambiente. I progetti in questione, coordinati in nove diversi Stati membri, rappresentano un investimento globale di 16,2 milioni di Eur, al quale l’Ue contribuirà con circa 7,2 milioni di Eur. Contesto Life+ è lo strumento finanziario europeo dedicato all’ambiente con una dotazione pari a 2,143 miliardi di Eur per il periodo 2007-2013. La Commissione pubblica ogni anno un invito a presentare proposte di progetti Life+. Per ulteriori informazioni Cfr. L´allegato per un riepilogo e i dati di contatto di ciascuno dei nuovi progetti, ripartiti per paese: http://ec.Europa.eu/environment/life/news/press/index.htm#annexes2011 "    
   
   
LOMBARDIA/SISMA.FORMIGONI: RIEQUILIBRATA STIMA DEI DANNI  
 
Milano, 24 luglio 2012 - "Ho avuto ragione a protestare due settimane fa con il Governo, che nella prima versione del riparto delle risorse destinate al terremoto aveva fissato inderogabilmente la proporzione 95 per cento, 4 per cento e 1 per cento rispettivamente per Emilia Romagna, Lombardia e Veneto". E´ quanto afferma il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, in merito all´erogazione di fondi per la realizzazione delle prime opere dopo il sisma nel Mantovano. Le Rassicurazioni Di Monti - "Allora, grazie a una mia conversazione con il premier Monti, - prosegue Formigoni - ottenni che fosse stabilita la provvisorietà di questa ripartizione con l´obiettivo di andare poi a conteggiare definitivamente i danni subiti nelle diverse Regioni e provvedere alla distribuzione delle risorse secondo criteri oggettivi. Oggi l´impostazione che abbiamo voluto ottiene una grande vittoria. Infatti siamo in presenza di un primo dato asseverato che quantifica il danno. Si tratta del documento che il dipartimento della Protezione Civile del Governo ha predisposto per l´invio alla Commissione Europea, al fine di poter accedere alle provvidenze del fondo di solidarietà comunitario per le calamità". Ripristinare Rapporto Corretto Tra Danni E Risorse - "Tale dato - prosegue Formigoni - riequilibra decisamente le proporzioni fra Emilia Romagna e Lombardia e corrisponde alle prime valutazioni che la nostra Regione aveva stilato". Il rapporto della Protezione Civile parla, infatti, di un danno complessivo di 980 milioni di euro per Regione Lombardia e 9,1 miliardi per l´Emilia Romagna (con proporzione di circa 10 e 90 per cento). "Se poi isoliamo il dato del comparto produttivo, utile per il riparto dell´articolo 11 del "decreto terremoto", il riequilibrio è ancora più consistente perché tale documento evidenzia danni per 450 milioni di euro in Regione Lombardia e 2,6 miliardi in Emilia Romagna (con una percentuale di risorse ancora più elevata per Regione Lombardia)". "Lavoreremo ora - ha concluso il presidente lombardo - perché le somme vengano erogate secondo questa proporzione e rapidamente. La ricostruzione deve avvenire in tempi e in modi tali da permettere al più presto la ripresa del lavoro e della vita normale per tutti i cittadini delle aree colpite dagli eventi sismici".  
   
   
SENTENZA CORTE SU SERVIZI PUBBLICI LOCALI. VENDOLA: "HA VINTO LA DEMOCRAZIA"  
 
Bari, 24 luglio 2012 - “La Puglia ha vinto, ma soprattutto, con la Puglia, hanno vinto la democrazia e il popolo del referendum”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha commentato la sentenza della Corte Costituzionale che, accogliendo il ricorso presentato dalla Regione Puglia (ricordiamo che la Puglia aveva sollevato una questione di legittimità costituzionale degli articoli 3 e 4 del cosiddetto “decreto di ferragosto”) ha di fatto e sostanzialmente ripristinato il risultato del referendum sui servizi pubblici locali del giugno del 2011. La sentenza infatti riconosce alle regioni la competenza di affidare ad enti pubblici o ad enti in house la gestione dei servizi pubblici. Ma, cosa ancora più importante, è la motivazione della sentenza secondo la quale le norme sono in contrasto con l’esito referendario. “Sono molto contento. Oggi è una giornata da ricordare - ha aggiunto Vendola – perché la nostra perseveranza nella battaglia che abbiamo condotto, giorno dopo giorno, contro il tentativo di privatizzare i servizi pubblici fondamentali per i cittadini e le comunità, ci ha dato ragione. Con questa sentenza, sono stati cancellati gli interventi legislativi, in perfetta continuità e sintonia, prima del governo Berlusconi e poi del governo Monti”. “Ma c’è di più” ha aggiunto Vendola “perché – ha spiegato - la sentenza della Corte Costituzionale si configura come un preavviso di incostituzionalità dell’art 4 del decreto legge sulla spending review” che mira a fissare gli stessi identici limiti sulle società in house, contenuti nelle norme oggi abrogate. “Per questo – ha detto Vendola - chiediamo che il Parlamento ne prenda atto immediatamente, cancellando questo obbrobrio dell’art 4 che ha come unico effetto la disoccupazione per migliaia e migliaia di lavoratori delle società in house. Vorrei infine cogliere l’occasione – ha concluso Vendola – per ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto questa battaglia di civiltà e democrazia, in particolare i professori Alberto Lucarelli e Ugo Mattei che hanno difeso gratuitamente la Regione Puglia davanti alla Corte Costituzionale”.  
   
   
TRENTO: PUBBLICATO IL BILANCIO SOCIALE DEL SERVIZIO CONSERVAZIONE DELLA NATURA E VALORIZZAZIONE AMBIENTALE  
 
 Trento, 24 luglio 2012 - La questione della tutela delle risorse ambientali coinvolge tutti ed è quanto mai urgente nel contesto della crisi economica che stiamo attraversando. In Trentino infatti sviluppo economico e salvaguardia ambientale formano un sistema integrato, dal quale dipendono strumenti utili anche per affrontare problematiche di carattere occupazionale. Forte di questa consapevolezza, il Servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale ha dedicato una particolare attenzione alla cura alla pubblicazione del proprio Bilancio sociale 2011, consultabile al´indirizzo: http://www.Naturambiente.provincia.tn.it/pubblicazioni/  Il Bilancio contiene un´esposizione ed un´analisi attente dell´attività del Servizio nello scorso anno. Non un documento "freddo o prettamente analitico, come sottolineato dall´assessore provinciale all´ambiente Alberto Pacher, quanto piuttosto una raccolta di best practices da cui il lettore può trarre un´idea d´insieme su come in Trentino vengano sostenute e valorizzate le bellezze del territorio, grazie al sostegno e alla valorizzazione della persona e attraverso la dignità del lavoro. "Questo sentimento - scrive Pacher nella sua introduzione - è dovuto soprattutto al fatto che il documento è stato redatto dai dipendenti del Servizio stesso; è frutto quindi, di quotidianità, di professionalità, di passione per il lavoro svolto. Ci piace pensare che tutto ciò contribuisca, oltre a raggiungere lo scopo di questo bilancio sociale, ad attivare quell´azione partecipativa mirata a coinvolgere tutta la cittadinanza per far maturare in ognuno la consapevolezza del valore sociale ed economico della tutela della natura e la coscienza di ciò che in Trentino si sta già facendo, con passione, a favore del nostro futuro." Il Servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale si occupa della conservazione del patrimonio ambientale e delle aree protette, e della sua valorizzazione, intesa nel senso ampio del termine, anche storico-culturale. Si occupa quindi, di salvaguardare il “bello” del nostro territorio, fungendo da modello virtuoso per ogni cittadino che responsabilmente intende prendersi cura e valorizzare l´ambiente, anche per le generazioni future. Al Servizio fa capo anche il cosiddetto Progettone, uno strumento altamente funzionale a fornire risposte e soluzioni a problemi sociali derivanti da problematiche occupazionali e a contribuire nel contempo alla conservazione ed al miglioramento ambientale, fattori essenziali per la qualità della vita.  
   
   
ACQUA: 50 MILIONI PER 49 INTERVENTI GIUNTA LOMBARDIA HA APPROVATO RIPARTO PER MIGLIORAMENTO SERVIZIO IDRICO SI INTERVIENE SU SITUAZIONI CRITICHE PER EVITARE SANZIONI UE  
 
 Lecco, 24 luglio 2012 - Oltre 50 milioni di euro per migliorare la qualità delle acque. A tanto ammontano i contributi congiunti di Regione Lombardia e Stato (27.019.931,16) e Ambito territoriale ottimale (Ato) (23.738.254,77) per finanziare 49 interventi in tutte le province del territorio. Il piano è stato illustrato questa mattina dall´assessore all´Ambiente, Energia e Reti di Regione Lombardia Marcello Raimondi, a Lecco, nel corso di un convegno dedicato proprio al tema delle risorse idriche. "Con questi stanziamenti - ha spiegato Raimondi - Regione Lombardia rinnova il proprio impegno per affrontare mancanze particolarmente gravi nel servizio idrico sul territorio lombardo. Si tratta di investimenti mirati a risolvere situazione difficili e in procedura di infrazione comunitaria". L´unione Fa La Forza "L´inquinamento delle acque - ha continuato l´assessore - è un nemico particolarmente subdolo da affrontare e, per farlo, è importante intervenire con modalità di sistema, coinvolgendo i gestori, le autorità competenti, gli Enti locali e cercando di fornire gli strumenti più adeguati per la programmazione, per la definizione delle tariffe e degli investimenti. Quello di oggi è un intervento importante, che però dovrà essere sostenuto e portato avanti nei prossimi anni attraverso continui e ingenti investimenti da parte delle autorità competenti, perché sono molto ampie le necessità del settore idrico nella nostra regione". Una Riforma Ad Hoc - In questo senso la riforma del servizio idrico approvata alla fine del 2010 da Regione Lombardia era volta a rendere più efficace la programmazione degli interventi e la definizione di un servizio più completo. "Stiamo sollecitando le diverse realtà presenti sul territorio regionale - ha concluso Raimondi - a dare piena attuazione alla riforma del 2010, perché è solo da una riorganizzazione completa del servizio che possono derivare i benefici attesi in termini di investimenti e qualità delle acque". Sono 49 gli interventi finanziati, di seguito la ripartizione per provincia e il contributo Regione + Stato e quello degli Ato. - Bergamo: 8.981.240 euro, di cui 4.571.639 da Regione e Stato e 4.409.600 euro di cofinanziamento dell´Ato; - Brescia: 5.765.065 euro (2.962.165 e 2.802.900); - Como: 5.515.334 euro (3.872.563 e 1.642.771); - Lecco: 4.587.165 euro (1.870.607 e 2.716.558); - Lodi: 2.395.130 euro (1.101.037 e 1.294.092); - Milano 10.673.545 euro (6.495.407 e 4.178.137); - Pavia 4.411.274 euro (2.796.068 e 1.615.206); - Sondrio 7.308.568 euro (2.521.440 e 4.787.127); - Varese 1.120.861 euro (829.003 e 291.858). Totale: 50.758.185 euro (27.019.031 e 23.738.254). Di seguito il dettaglio degli interventi. Bergamo - 8.981.240 euro (da Regione e Stato 4.571.639 e cofinanziamento Ato 4.409.600): - Carona, adeguamento dell´impianto di depurazione delle acque reflue urbane: 558.000 euro (390.600 e 167.400); - Colere e Viminore di Scalve, collettore tratto Santuario Dezzo - Località Sant´andrea: 1.178.500 euro (316.186 e 862.313); realizzazione impianto di depurazione intercomunale della Val di Scalve: 1.711.730 euro (459.250,59 e 1.252.479); - Vilminore di Scalve e Schilpario, Terzo lotto, collettore tratto località Sant´andrea/barzesto: 1.059.769 euro (284.332 e 775.437); - Cortenuova, adeguamento dell´impianto di depurazione delle acque reflue urbane: 300.000 euro (210.000 e 90.000); - Castione della Presolana, realizzazione collettore per la raccolta dei reflui nella località Lanzana 700.000 euro (488.322 e 211.677); - Castelli Calepio, realizzazione impianto di depurazione acque reflue urbane realizzazione collettore: 3.473.240 euro (2.422.946 e 1.050.293). Brescia - 5.765.065 euro (2.962.165 e 2.802.900): - Chiari, adeguamento dell´impianto di depurazione: 800.000 euro (560.000 e 240.000) e 1.225.000 euro per la realizzazione del collegamento fognario della località Santelleone alla rete esistente (857.500 e 367.500) e 2.540.065 euro per il collettamento e la depurazione comprensoriale degli scarichi fognari (740.903 e 1.799.162); - Orzinuovi, fognature e il colletta mento: 1.200.000 euro (803.762 e 396.237). Como - 5.515.334 euro (3.872.563 e 1.642.771): - Cremia, completamento della rete fognaria sulla statale Regina: 180.800 euro (126.560 e 54.240); - Argegno, collettore di collegamento al depuratore di Colonno, primo lotto: 900.000 euro (630.787 e 269.212); - Laglio, collettore di collegamento al depuratore di Colonno, terzo lotto: 1.550.000 euro (1.086.085 e 463.915); - Brienno, collettore di collegamento al depuratore di Colonno, secondo lotto: 2.100.000 euro (1.479.956 e 620.043); - Carugo, fognatura di via Marconi: 431.004 euro (301.703 e 129.301) e 91.530 euro per completamento di piccoli tratti fognari (64.071 e 27.459); - Civenna, lavori di collettamento dei reflui urbani: 262.000 euro (183.400 e 78.600); - Lecco - 4.587.165 euro (1.870.607 e 2.716.558): - Oliveto Lario e Civenna, realizzazione delle opere necessarie a sottoporre a trattamento di depurazione le acque reflue urbane: 3.252.962 euro (1.262.507 e 1.990.454); - Calco, completamento seconda linea a dell´impianto con interventi accessori: 386.989 euro (180.183 e 206.806); - Torre De´ Busi, separazione reti fognarie: 529.375 euro (133.887 e 395.487); - Calco, opere complementari presso l´impianto di acque reflue località Toffo: 417.839 euro (294.028 e 123.810). Lodi - 2.395.130 euro (1.101.037 e 1.294.092): - Livraga, opere di collettamento fognario di Pantigliate: 675.400 euro (472.780 e 202.620); - Salerano sul Lambro, impianto di trattamento: 340.000 euro (125.000 e 215.000); - Sant´angelo e Castiraga Vodardo, potenziamento impianti i trattamento: 780.000 euro (283.000 e 497.000); - Mairago e Turano, potenziamento impianti di trattamento: 599.730 euro (220.257 e 379.472). Milano - 10.673.545 euro (6.495.407 e 4.178.137): - Varedo, raddoppio fase biologica lotto: 1.153.000 euro (577.500 e 575.500); - Baranzate, Cesate, Lainate, Pregnana, Rho e Pero, nuovi tratti fognari: 1.800.000 euro (1.260.000 e 540.000); - Bresso, denitrificazione, seconda fase, primo lotto: 1.544.545 euro (1.088.181 e 466.363); - Melegnano, eliminazione scarichi fognari via Xiii Marzo totale: 500.000 euro (350.000 e 150.000); rifacimento collettore sponda sinistra del Lambro e collettamento scarichi: 500.000 euro (350.000 e 150.000); - Capriano e Locate Triulzi, collettamento della rete fognaria: 1.700.000 euro (983.281 e 716.718); - Monza, estensione del servizio di fognatura: 1.825.000 euro (1.123.623 e 701.376); - Cisliano, allacciamento fognatura della località Bestazzo e potenziamento impianto, secondo lotto: 855.000 euro (214.000 e 641.000); - Vimercate, rifacimento rete acquedotto nelle vie Goito, Piave e Velanova: 160.000 euro (111.621 e 48.378); - Pessano con Bornago, rifacimento acquedotto Cascina Canepa: 626.000 euro (437.200 e 188.800) Pavia - 4.411.274 euro (2.796.068 e 1.615.206): - San Martino Siccomario, completamento della stazione di sollevamento di via Marconi: 179.538 euro (125.676 e 53.861); - Vidigulfo, realizzazione impianto di depurazione comunale: 2.442.763 euro (1.709.934 e 732.828); - Vigevano, collettamento scarichi non trattati all´interno del capoluogo - zona via Carrel: 434.941 euro (304.458 e 130.482); - Depuratore Voghera - frazione Oriolo: 229.560 euro (68.868 e 160.692); - Voghera, tombinatura fognatura comunale a cielo aperto tratto Voghera-oriolo: 500.000 euro (150.000 e 350.000); - Mortara, Collettamento scarichi non trattati all´interno del capoluogo e realizzazione scolmatore in via Gorizia: 624.471 euro (437.129 e 187.341); Sondrio - 7.308.568 euro (2.521.440 e 4.787.127): - Raddoppio collettore fognario "Ardenno-san Pietro di Berbenno di Valtellina" e collettamento Comuni in sponda orobica, primo lotto: tratto Ardenno-buglio in Monte, zona industriale: 570.000 euro (243.720 e 326.279); - Comune di Aprica, adeguamento del sistema fognario e depurativo comunale: 3.000.000 euro (813.623 e 2.186.376); - Aprica, lavori di separazione acque bianche nei Comuni di Tirano, Villa di Tirano, Bianzone e Teglio: 808.568 euro (219.290 e 589.278); - Raddoppio collettore fognario "Ardenno-san Pietro di Berbenno di Valtellina" e collettamento Comuni in sponda orobica, secondo, terzo e quarto lotto: 2.929.000 euro (1.224.800 e 1.685.193); Varese - 1.120.861 euro (829.003 e 291.858): - Somma Lombardo, adeguamento depuratore Cà Bagaggio, primo lotto: 2.930.000 euro (1.685.192 e 1.244.806); - Somma Lombardo, nuova condotta di deflusso acque depurate e di piena in località Cà Bagaggio e via Villoresi: 499.861 euro (349.903 e 149.958); - Castelseprio, rifacimento condotte fognarie: 33.000 euro (23.100 e 9.900); - Golasecca, adeguamento impianto di depurazione sud - Località Bizzorra: 180.000 euro (126.000 e 54.000); - Golasecca, adeguamento impianto di depurazione nord - Località Presualdo: 260.000 euro (182.000 e 78.000); - Leggiuno, ampliamento e manutenzione straordinaria del bacino dell´acquedotto comunale in località Monte Cellina: 148.000 euro (tutti Stato/regione). Totale - 50.758.185 euro (27.019.931 e 23.738.254).  
   
   
IL BASSO POLESINE ARSO DALLA SICCITÀ. È UNA DISPERAZIONE. CAMBIARE SISTEMA  
 
Adria (Rovigo), 24 luglio 2012 - Il Basso Polesine è stato arso dalla siccità e dal caldo: un paradosso per uno dei territorio che si snoda tra i due più grandi fiumi d´Italia e termina con il Delta del Po. Eppure in almeno 30 mila dei 60 mila ettari di mais del Polesine le pannocchie non sono neppure nate e le piante stanno avvizzendo. Per gli altri 30 mila ettari si vedrà, anche se la perdita del prodotto si farà sentire in ogni caso pesantemente. Sorte analoga tocca anche alle altre tradizionali colture estensive della zona e soffre anche l´ortofrutta. “Uno spettacolo desolante, molto peggio di quanto uno possa aspettarsi”, lo ha definito l´assessore all´agricoltura del Veneto Franco Manzato, che ieri ha voluto visitare alcune aziende del primario tra Adria e Taglio di Po per rendersi conto direttamente della situazione. Disperati gli agricoltori: c´è chi ha perso tutto, chi tenta di salvare il salvabile sapendo di vedersi comunque tagliato il reddito, altri che si dannano ad irrigare, dove possibile e dove vi sono le strutture, a costi altissimi rispetto ad un raccolto immiserito. Tra tanta acqua, infatti, la realizzazione di impianti irrigui non è ovunque diffusa perchè finora non era stata ritenuta necessari. Nel Delta del Po questa situazione è oggi visibile ai due lati della stessa strada: dal lato dove si è potuto irrigare qualcosa si è salvato, dall´altro c´è un´agricoltura morta di sete. “Non possiamo affrontare una situazione di questo genere con mentalità e strumenti tradizionali e contingenti – ha ribadito Manzato – prima di tutto perchè per avversità di tal genere e su colture come queste si è risarciti solo se si è provveduto ad assicurarsi. Ma soprattutto dobbiamo ragionare e operare in prospettiva, riprogettando il sistema irriguo, qui e in tutta Italia, per razionalizzare la risorsa idrica e garantire la massima estensione dell´irrigazione in tutte le situazioni. Ne va non solo dell´agricoltura veneta, ma di quella nazionale. Discutiamo da subito – ha insistito l´assessore – un progetto nuovo per dare un futuro certo ai nostri imprenditori agricoli e sicurezze al territorio, che è la risorsa più preziosa che abbiamo. In ogni caso, di questa situazione eccezionale, che comunque merita una risposta eccezionale, parleremo a breve con il ministro Mario Catania, al quale Veneto, Emilia Romagna e Lombardia hanno chiesto un incontro specifico”.  
   
   
PARCO DELLA GRANCIA, DE FILIPPO: INDOTTO TURISTICO-ECONOMICO  
 
Potenza, 24 luglio 2012 - “Il parco tematico della Grancia negli anni ha svolto una molteplicità di funzioni. Oltre ad essere un attrattore turistico soprattutto per le vicina Puglia, da dove giunge la maggior parte dei visitatori (circa il 65%) e dalla Campania (il 20%), si è rivelato un’occasione di lavoro per tanti giovani che all’inizio per passione hanno scommesso su questa avventura, iniziando un percorso professionale che li ha portati a farsi apprezzare fuori dai nostri confini regionali o a dar vita ad attività imprenditoriali direttamente collegate al Parco. Si è sviluppato così un vero indotto economico creando benefici indiretti anche per strutture ricettive e di ristorazione dell’area, oltre a creare opportunità di reddito per agenzie di promozione turistica, di pubblicità, nel campo editoriale, della sartoria, dello spettacolo tra operatori economici, associazioni no profit e agenzie culturali”. Lo afferma il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo partecipando alla presentazione delle novità 2012 del parco storico-rurale e ambientale. “Inoltre - ha continuato il presidente – il parco ha rappresentato per il territorio un’occasione di sviluppo, recuperando un senso di identità attraverso la messa in scena di uno spettacolo che con i nuovi linguaggi della multimedialità ha saputo portare in scena le vicende delle rivolte contadine. Un modo per far conoscere agli stessi lucani pagine della nostra storia regionale. Se tutto questo è stato possibile, oltre alle professionalità che hanno contribuito a far diventare la Grancia l’unico parco del genere in Italia, un riconoscimento particolare ai tanti volontari che negli anni con spirito di sacrificio e dedizione hanno permesso che il cinespettacolo fosse una realtà apprezzata”. Sul cambio di gestione, il presidente ha ribadito che “è sempre più necessario rafforzare le azioni congiunte tra soggetti pubblici e privati, coinvolgendo le popolazioni locali, rendendoli protagonisti della crescita delle comunità”. Parco Grancia, la Storia bandita - La scheda - Il parco storico-rurale e ambientale della Grancia nasce il 23 giugno 2000 nella foresta demaniale Grancia a Brindisi di Montagna. Esteso su circa 12 ettari e primo nel suo genere in Italia. Cos’è: il parco tematico è un progetto di sviluppo fondato sulla valorizzazione della memoria storica e sul recupero delle radici culturali del mondo rurale lucano, dando vita ad un’azione coordinata di imprenditoria, come possibilità per rilanciare l’economia di un’area in un qualificato progetto turistico. Obiettivo: fulcro della strategia iniziale è stata la costruzione di un centro gravitazionale dell’intero sistema individuato nel parco come microcosmo entro cui ritrovare tracce, indizi, esempi di quella cultura materiale e immateriale. In 10 anni ha superato le 300 mila presenze. Cinespettacolo ‘La storia bandita’: spettacolo polimediale di teatro popolare che ripropone in chiave epica il periodo delle insorgenze e del brigantaggio nel sud Italia. Con effetti speciali, tecnologie di luci., del suono e delle immagini, di un’originale colonna sonora impreziosita dalle voci di grandi attori (Michele Placido, Orso Maria Guerrini, Paolo Ferrara e Lina Sastri) e musicisti italiani come Dalla, Venditti, Eddy Napoli. Modello: esperienza fatta a Puy du Fou, parco storico in Vandea, punto di riferimento internazionale. Direttore artistico: Jean Francois Touillaud (artista e animatore di eventi internazionali come la cinescena di Puy du Fou). Autore dei testi: Gianpiero Perri. Consulenza storica: Tommaso Pedio. Consulenza tecnica: Carlo Rambaldi (il figlio Victor ha curato la regia). Costumi, scenografie: Gerardo Viggiano. Protagonista principale: Carmine Crocco generale dei briganti, attorno a cui è costruita la vicenda storica e umana di una comunità. Nel racconto autobiografico di Carmine Crocco prende vita il controverso fenomeno del brigantaggio. Attori: centinaia di volontari (400 figuranti, 35 danzatori, 18 cavalieri). Scena: si estende su 20 mila metri quadrati Anfiteatro: 3500 posti. Programmazione spettacoli: dal 27 luglio al 15 settembre tutti i venerdì e sabato (parco e cinespettacolo), la domenica solo parco. Dall’8 agosto aperto anche il mercoledì. Orari: Cinespettacolo: ingresso anfiteatro entro le ore 21.00, inizio ore 21.30. Costi del biglietto: Parco e Cinespettacolo: 24 € (intero) 20 € (ridotto). Solo Cinespettacolo: 16 € (intero) 13 € (ridotto). Solo Parco 10 € Prenotazioni: Comune Brindisi di Montagna (tel. 347-8794269) Sito internet: www.Parcograncia.it    
   
   
PIEMONTE: LO STATO DELL’AMBIENTE 2012, BENE LE ACQUE, DA MIGLIORARE LA QUALITÀ DELL’ARIA, I LAGHI TOTALMENTE BALENABILI  
 
Torino, 24 luglio 2012 - In Piemonte le acque vanno bene, c’è qualcosa da migliorare per la qualità dell’aria, i laghi sono totalmente balenabili: a dirlo è “Lo stato dell’ambiente 2012”, messo a punto dalla Regione e dall’Arpa per offrire un quadro completo e dinamico della situazione e delle politiche adottate in materia. La presentazione è stata effettuata il 20 luglio nel Museo regionale di Scienze naturali dall’assessore all’Ambiente, Roberto Ravello, e dal direttore generale di Arpa Piemonte, Silvano Ravera, in quanto per la prima volta i documenti annuali dei due enti sono stati raccolti in un’unica pubblicazione che riporta tutti i dati e le informazioni utili per conoscere e capire le dinamiche ambientali, le loro ricadute sul nostro territorio e sulle sue risorse. Il documento riporta in modo chiaro, sintetico ma approfondito i dati, le analisi, i monitoraggi e i trend degli indicatori, frutto dell’attività di Arpa, ed affianca ad ogni matrice (aria, acqua, suolo, rifiuti, ecc.) gli obiettivi dettati dal quadro normativo e pianificatorio e le azioni intraprese dalla Regione per conseguire i livelli essenziali che garantiscono qualità della vita e dell’ambiente che ci circonda. Il risultato è un’agevole e approfondita rappresentazione dello stato di salute del nostro ambiente, con i numeri e i dati sulla realtà territoriale, che costituiscono solidi strumenti per orientare le politiche e le strategie ambientali, consentendo ad operatori di settore ma anche al singolo cittadino di accedere ad un’informazione puntuale e fruibile sulle problematiche ambientali e il loro andamento nel tempo. In un’ottica di sostenibilità ambientale, “Lo Stato dell’Ambiente 2012”, come già avvenuto negli scorsi anni, è consultabile solamente in formato elettronico sul sito della Regione e su quello di Arpa Piemonte , senza il supporto di altri strumenti e senza l’utilizzo di carta. Un applicativo web rende agevole la consultazione grazie a numerose funzionalità di visualizzazione, download, stampa e condivisione via e-mail e attraverso i principali social network. Tra i dati analizzati, particolarmente significativi sono quelli relativi alla qualità dell’aria. Il 2011 conferma la tendenza degli ultimi anni, ovvero una situazione stabile per monossido di carbonio, biossido di zolfo, benzene e metalli tossici, i cui livelli di concentrazione si mantengono inferiori ai limiti previsti dalla normativa vigente, mentre restano critici i livelli di polveri sottili (pm10), biossido di azoto e ozono. Per un rilevamento ancor più preciso dei dati, nel corso dell’anno la rete regionale è stata interessata da adeguamenti, effettuati da Arpa su mandato della Regione, sia nella collocazione di alcune stazioni sia nella dotazione strumentale. Per quel che riguarda le acque del Piemonte, trend positivo sulla balneabilità dei laghi, che ad inizio della stagione 2012 ha registrato il 100% di zone idonee, di cui l’80% in classe eccellente, mentre i dati sulla qualità delle acque superficiali e sotterranee non registrano particolari variazioni rispetto agli anni precedenti. Centrale anche il tema del consumo di suolo, che costituisce uno dei nodi portanti del nuovo Piano territoriale (Ptr) approvato a luglio 2011, che disincentiva l’espansione edilizia su aree libere, favorendo la riqualificazione delle aree urbanizzate e degi insediamenti esistenti con il ricorso a misure di compensazione ecologica e l’utlizzo di tecniche perequative. “I dati - ha sostenuto l’assessore Ravello - rappresentano un generale consolidamento delle tendenze di miglioramento delle diverse matrici ambientali. Ad esempio, per quanto riguarda lo stato di salubrità dei corsi d’acqua piemontesi, l’analisi dello stato chimico attesta ad uno stato “buono” l’89% dei punti rilevati ed uno stato “buono” il 36% dei casi se consideriamo le componenti biologiche. Sono cifre su cui riflettere, soprattutto in considerazione di quanto emerso dalla Conferenza europea dell’acqua, ovvero che oltre il 50% dei corpi idrici sul territorio europeo non raggiungerà gli obiettivi fissati dalla direttiva comunitaria. Per perseguire questo e gli altri obiettivi fissati in sede europea, la Regione opera attraverso un ampio ventaglio di attività. Partecipiamo, ad esempio, all’attuazione del Piano di gestione del distretto idrografico del Po, portando un contributo fondamentale nella predisposizione del Programma operativo regionale, strumento teso ad una pianificazione quanto più armonica possibile con la programmazione di bacino. A livello locale, invece, abbiamo maturato la consapevolezza dell’importanza dei Contratti di fiume e di lago per superare eventuali criticità e rivitalizzare anche il contesto socio-economico che si sviluppa intorno al bacino. Sul fronte della qualità dell’aria, accanto ad una situazione stabile per la maggior parte delle sostanze, si è registrata, come prevedibile, una lieve criticità sulle concentrazioni di biossido di azoto e particolato, la cui causa è da ricercare, come più volte abbiamo rappresentato all’Unione Europea, nelle proprietà orografiche e nelle condizioni meteoclimatiche sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti che caratterizzano le regioni del bacino padano. Siamo quindi di fronte a condizioni oggettive e non ad inadempienze da imputare all’assenza di politiche virtuose”. “E’ stato un anno importante - ha concluso Ravello - in cui abbiamo anche ridisegnato il sistema di governo legato al ciclo dei rifiuti: una vera e propria riforma strutturale, che prevede il riordino e la riduzione degli ambiti, superando così le regole dettate dalla geografia amministrativa, criterio che non sempre permette di rispondere alle reali esigenze del territorio. Siamo convinti che il modello individuato, attraverso la responsabilizzazione e la partecipazione dei diversi livelli istituzionali e frutto di un percorso di confronto con i soggetti a vario titolo coinvolti dalla riforma, possa essere vincente per continuare a garantire i livelli di qualità raggiunti e possibilmente migliorarli”. “La situazione è pressoché immutata rispetto agli anni precedenti - ha dichiarato Ravera - Anche il peggioramento della qualità dell’aria del 2011, così come il miglioramento del 2010, paiono da imputare alle particolarità climatiche che si sono verificate. Un’attività interessante e innovativa è stata l’indagine svolta sul rumore a cui sono soggetti i giovani. Altri aspetti che merita segnalare sono il monitoraggio delle tracce radioattive nei rottami ferrosi e della presenza di amianto”. Con la presentazione del documento si sono così conclusi gli approfondimenti svolti nel contesto delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, caratterizzati dalla mostra “Bulloni e Farfalle”, realizzata con la collaborazione del Museo regionale di Scienze naturali e che ha registrato circa 100.000 visitatori, e gli incontri di Forum naturae: conversazioni sull’ambiente, che hanno consentito una riflessione sui mutamenti ambientali e sulla centralità delle risorse naturali per lo sviluppo del territorio, ed hanno apportato un significativo contributo alla diffusione di una diversa cultura sull’ambiente e i comportamenti responsabili.  
   
   
ACQUA PUBBLICA: SENTENZA CONSULTA RICONOSCE RAGIONI DEL RICORSO REGIONE UMBRIA"  
 
Perugia, 24 lug. 012 - "Soddisfazione" è stata espressa dall´assessore regionale all´ambiente, Silvano Rometti, per la sentenza emessa ieri dalla Consulta che di fatto ha bocciato la gestione privata dell´acqua. "Sono state dunque accolte - ha detto l´assessore - le motivazioni che portarono la Regione Umbria, insieme a Puglia, Lazio, Marche, Emilia-romagna e Sardegna, a ricorrere contro il provvedimento davanti alla Corte Costituzionale, in quanto con la norma veniva aggirato il verdetto referendario che lo scorso anno sancì la natura di bene comune non alienabile del cosiddetto oro blu». "La sentenza, che cancella l´art.4 della Finanziaria-bis 2011 del Governo Berlusconi - ha proseguito l´assessore, rappresenta una vittoria di istituzioni, movimenti e cittadini che in tutto questo tempo hanno combattuto per vedere riconosciuto un diritto inalienabile e non negoziabile, ma soprattutto rappresenta la vittoria della democrazia rispetto a chi intendeva non rispettare la volontà popolare e lasciare spazio a possibili speculazioni su una risorsa comune. Come Giunta regionale - ha concluso Rometti - abbiamo sempre improntato la nostra azione per garantire sul territorio umbro l´applicazione di quanto stabilito dal referendum sull´acqua e la sentenza della Corte ci conferma nella giustezza del nostro operato e ci spinge a proseguire su questa strada».  
   
   
ERIDIO, NUOVO ACCORDO CON LAVENONE E BAGOLINO : SICUREZZA DEL LAGO PRIMA DI TUTTO  
 
 Brescia, 24 luglio 2012 - L´assessore regionale al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti ha firmato il 20 luglio , con i sindaci dei Comuni di Lavenone Claudio Zambelli e di Bagolino Gianluca Dagani, il nuovo Accordo di programma per la realizzazione delle opere di valorizzazione del Lago d´Idro. All´incontro era presente anche l´assessore provinciale Aristide Peli. "L´accordo arriva finalmente dopo un parto travagliato - ha detto l´assessore Belotti -. Obiettivo della nuova intesa è la realizzazione delle opere di valorizzazione del Lago d´Idro, proposte dai due Comuni, a completamento dell´obiettivo più complesso di messa in sicurezza dell´area del Lago d´Idro previsto nel medesimo Accordo di programma, per un totale di 48 milioni di euro". Interventi Urgenti E Non Più Rinviabili - "Interventi che vogliamo assolutamente realizzare - ha sottolineato Belotti - soprattutto dopo che abbiamo avuto conferma della precarietà della situazione della galleria e della paleofrana, che insiste in quella zona. Per questo abbiamo voluto, anzi dovuto, accelerare la messa in sicurezza dell´area". Belotti ha ricordato come, in seguito a un sopralluogo effettuato alla galleria, gli amministratori locali presenti hanno potuto constatare la situazione in cui versava il tratto in galleria lungo circa 900 metri. C´è poi la questione dell´escursione del livello del lago e la querelle in atto con la provincia di Trento, o meglio con la Hde, la società idroelettrica partecipata dall´Ente autonomo trentino. "Se entro una settimana non pioverà - ha detto l´assessore lombardo - l´irrigazione per gli agricoltori nella valle del Chiese diventerà un grosso problema", anche perché non vogliamo ridurre il livello del lago proprio durante la stagione turistica per non penalizzarne l´attrattività". Acqua Per L´agricoltura - "Ci sono da tempo colloqui in corso con la Provincia autonoma di Trento e con la sua società, la Hde - ha detto l´assessore -, affinché questa rilasci acqua dai suoi laghi alpini a monte del Lago d´Idro. Il problema sta nel fatto che, per questi volumi d´acqua, da Trento, chiedono circa 2 milioni di euro". "E´ assurdo - ha tuonato Belotti -, e sarebbe un precedente gravissimo, che chi sta a monte chieda di far pagare l´acqua per l´agricoltura a valle, per di più in un periodo non vantaggioso per la produzione di energia elettrica. Una vera e propria ´gabella´". "Se la trattativa tra la Lombardia e la Provincia trentina non andasse in porto - ha poi sottolineato Belotti - non esiteremmo un attimo a sollevare la questione in sede ministeriale". I Progetti Proposti Da Bagolino E Lavenone - Questi i progetti proposti. - Comune di Bagolino: progetto di valorizzazione e promozione culturale e ambientale a supporto del turismo, 250.000 euro; messa in sicurezza dei percorsi naturalistici ciclopedonali sui fiumi Caffaro e Chiese, 480.000 euro; restauro della chiesa medioevale in località San Giacomo e realizzazione di un nuovo percorso ciclopedonale attrezzato, 620.000 euro; opere di riqualificazione ambientale e di valorizzazione mirate a ridurre gli effetti ambientali e sanitari negativi delle spiagge a lago del Pian d´Oneda, 450.000 euro; realizzazione di un percorso e creazione di strutture di servizio finalizzate alla valorizzazione degli ambienti naturali del Pian d´Oneda, 750.000 euro; realizzazione di spazio museale per la valorizzazione delle tradizioni storico-culturali locali nell´area di piazza Mercato presso la palestra comunale, con riqualificazione del parco circostante nella frazione Ponte Caffaro di Bagolino, 450.000 euro. In totale al Comune di Bagolino sono destinati 3.000.000 euro, 85.463 euro dei quali già erogati come anticipazione. - Comune di Lavenone: realizzazione di un sistema di connessione ciclo pedonale ad anello per la valorizzazione ambientale e culturale del territorio comunale, 730.000 euro; realizzazione di struttura a servizio della fruizione turistico-culturale con annesso archivio storico del Lago d´Idro, 400.000 euro. In totale al Comune di Lavenone sono stati destinati 1.130.000 euro, di cui 33.073 euro già anticipati. Per quanto riguarda, invece, i contributi anticipati ad Anfo e Idro - rispettivamente 105.000 euro e 76.000 euro - "saremo costretti a presentare ricorso alla Corte dei conti per danno erariale, visto che questi due Comuni non hanno sottoscritto l´Accordo; a meno che rientrino successivamente". L´ipotesi di accordo, approvata mercoledì scorso dalla Giunta regionale, prevede, infatti, che anche i Comuni di Anfo e Idro, qualora accettassero le condizioni per ritirare i ricorsi pendenti sulla realizzazione delle opere di messa in sicurezza del Lago d´Idro (nuova traversa e nuova galleria), potranno aderire al nuovo Adp e avere la possibilità di vedere finanziati alcuni loro progetti. I Comuni di Bagolino e Lavenone si impegnano a realizzare le opere di rispettiva competenza nel termine di 30 mesi dalla sottoscrizione dell´Accordo.  
   
   
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DI 5 AZIENDE DI IGIENE URBANA FA “STARE MEGLIO TUTTI”  
 
Firenze, 24 luglio 2012 - La prima campagna di comunicazione congiunta in Toscana. Aer Spa, Asm Prato, Cis Srl, Publiambiente Spa e Quadrifoglio Spa insieme per sensibilizzare i cittadini. Cinque aziende toscane di igiene urbana insieme per migliorare le perfomances della raccolta differenziata e rendere esplicito il percorso che ha come fine il riciclo dei materiali raccolti, con l’intento di salvaguardare l’ambiente e valorizzare materie seconde. Questo l’obiettivo della prima campagna di comunicazione congiunta presentata oggi e realizzata da Aer Spa, Asm Prato, Cis Srl, Publiambiente Spa e Quadrifoglio Spa, le aziende che svolgono il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti nell’Ato Toscana Centro, su ben 61 Comuni, per un totale circa di un milione e mezzo di persone e una superficie territoriale di 4.844 kmq. Il lavoro comune delle cinque aziende ha lo scopo di aumentare la consapevolezza dei cittadini riguardo al percorso che inizia con il semplice gesto quotidiano della separazione dei rifiuti e attraverso un’articolata filiera garantisce l’avvio al riciclo dei singoli materiali. Per questo è stata sviluppata una campagna di comunicazione ad ampio spettro che coinvolge numerosi media toscani (radio, tv e carta stampata), un sito internet (www.Tornicomenuovo.it) e affissioni sul territorio delle tre province. La raccolta differenziata è uno strumento fondamentale per ottenere molteplici obiettivi, tra cui la riduzione del materiale destinato alla discarica ed il riutilizzo del materiale raccolto come materia prima o semilavorato, preservando le riserve naturali esistenti. Aer Spa, Asm Prato, Cis Srl, Publiambiente Spa e Quadrifoglio Spa hanno sviluppato un tema così attuale e sentito anche dai cittadini facendo leva soprattutto sugli aspetti positivi del processo di riduzione e riciclo dei rifiuti, “La raccolta differenziata fa stare meglio tutti!”. Ogni singolo rifiuto è solitamente associato al concetto di inutilità, scarso valore e “fine vita”; attraverso la raccolta differenziata, invece, anche gli oggetti più “sfruttati” tornano come nuovi”, pronti per un loro ri-utilizzo. La carta torna ad essere carta; il vetro torna ad essere vetro; alluminio, ferro e acciaio si riciclano completamente; la plastica e i poliacoppiati, come il tetrapak, tornano prodotti o parti di prodotto; gli scarti di cucina possono diventare un ottimo fertilizzante. Il target della campagna è stato identificato principalmente nell’utenza domestica; ogni messaggio è stato realizzato con una grafica accattivante, accompagnata da un tono ironico e, a tratti, ambiguo con l’intento di attrarre l’attenzione degli utenti e coinvolgerli in un processo virtuoso che “fa stare meglio tutti”. Tra i risultati che si propone di raggiungere questo progetto comune c’è lo sviluppo di una nuova sensibilità ecologica, oltre al miglioramento della qualità dei rifiuti differenziati, una riduzione dell’impatto della produzione dei rifiuti nell’Ato Toscana Centro, favorendo la partecipazione attiva delle nuove generazioni su questi temi. Fondamentale in questo senso è l’uso del colore e delle frasi che si ripetono come un ritornello positivo “ prova la raccolta differenziata che fa stare meglio tutti”. Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato i presidenti delle cinque aziende coinvolte; per Aer Spa Silvano Longini, per Asm di Prato Alessandro Canovai, per Cis Srl Edoardo Franceschi, per Publiambiente Spa Paolo Regini e per Quadrifoglio Spa Giorgio Moretti.  
   
   
ACQUISTI VERDI, SI RIAPRONO I BANDI PER I CONTRIBUTI AI COMUNI DELLA TOSCANA  
 
Firenze, 24 luglio 2012 – Si riaprono i bandi per assegnare contributi ai Comuni per fare acquisti verdi. A disposizione adesso ci sono circa 5 milioni di euro che potranno essere usati sia per comprare altalene e dondoli per parchi giochi, cordoli spartitraffico, bidoni per la raccolta differenziata, che per le campane dedicate alla raccolta monomateriale del vetro da posizionare per strada: tutti prodotti derivanti dell’attività di selezione delle raccolte differenziate di plastica che la Regione adesso invita a comprare tramite due bandi in corso di pubblicazione e con scadenza il prossimo 2 ottobre. Così, dopo il successo dei bandi chiusi a luglio dell’anno scorso, si replica. Come nel 2011, i fondi dei due bandi andranno ad aggiungersi a quelli dedicati alla raccolta differenziata. Questi atti sono la conseguenza dei Protocolli d’intesa, promossi e firmati dalla Regione Toscana per favorire e promuovere il riciclo e il mercato dei materiali e dei prodotti derivati dalla raccolta differenziata della plastica e del vetro. Il primo bando, da 3.056.000,00 euro, riguarda gli acquisti verdi di prodotti in plastica riciclata ovvero realizzati con plastiche miste derivate dall’attività di selezione delle raccolte differenziate degli imballaggi in plastica effettuate in tutta la Toscana. Sono materiali per arredo urbano, prodotti per la viabilità e allestimento percorsi, per parchi giochi e strutture ludiche, contenitori per la raccolta differenziata tutti con marchio Ippr Plastica Seconda Vita o equivalenti. Il contributo sarà concesso nella forma del conto capitale nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di euro 75.000,00. Nel caso di progetti presentati da più comuni, l’importo massimo del contributo sarà di 100.000,00 euro. Saranno ritenute ammissibili al finanziamento le spese sostenute dal 1 gennaio 2012 fino al 28/02/2013. Nel 2011 sono stati ammessi a finanziamento 62 progetti presentati per lo più da Comuni. Gli investimenti riguardano prevalentemente l’acquisto di arredo urbano per oltre 2,5 milioni di euro a cui sono stati assegnati contributi per circa 950.000 euro. Il secondo bando assegna contributi per finanziare gli investimenti che i gestori devono sostenere per passare alla raccolta monomateriale del vetro, da effettuare attraverso campane dedicate da posizionare per strada. Le risorse disponibili ammontano a euro 1.440.000,00. Sono beneficiari dei finanziamenti i Comuni e i soggetti gestori del servizio di igiene urbana. Saranno erogati contributi per l’acquisto di campane per la raccolta del vetro da collocare per strada, realizzate con plastiche derivanti da raccolta differenziata e/o da scarto industriale nella misura minima del 30%. Le campane dovranno avere il marchio Ippr – Plastica Seconda Vita – Mix Eco o equivalente. Il contributo sarà concesso nella forma del conto capitale nella misura massima del 50% delle spese ammissibili. Saranno ritenute ammissibili al finanziamento le spese sostenute dal 1 gennaio 2012 fino al 28/02/2013. Nel 2011 sono stati ammessi a finanziamento 10 progetti presentati da soggetti gestori, che acquisteranno circa 4.000 campane dedicate alla raccolta monomateriale del vetro per un investimento complessivo di circa 1,6 milioni di euro a cui sono stati assegnati contributi per circa 500.000 euro.  
   
   
CHIETI VINCE LE CARTONIADI 2012 E 25 MILA EURO A BREVE BANDO DA 12 MLN PER LA DIFFERENZIATA  
 
Pescara, 24 luglio 2012 - Dopo un mese di gara in cui i quattro capoluoghi d´Abruzzo si sono sfidati a colpi di carta e cartone è Chieti ad aggiudicarsi le Cartoniadi 2012. Grazie all´incremento della raccolta differenziata di carta e cartone passata da 75 kg/ab a 95 kg/ab (+ 26%), i cittadini di Chieti superano quelli dell´Aquila, Pescara e Teramo, aggiudicandosi il titolo di "Campioni del riciclo" e il premio in denaro di 25.000 euro messo a disposizione dalla Regione Abruzzo. Al secondo posto si classifica Teramo passata da 88 kg/ab a 89 kg, aggiudicandosi il premio di 12.500 euro messo a disposizione da Comieco. Terzo gradino del podio per Pescara (cui va il premio di 8.000 euro); al quarto, infine, l´Aquila che si aggiudica i 5.000 euro in palio. L´abruzzo, nel mese di gara, ha fatto registrare il maggior incremento di raccolta nell´area del sud Italia e per le priiezioni per l´anno in corso segnalano un trend di crescita vicino al 13 per cento. Il montepremi di 50 mila 500 euro, assegnato ufficialmente, questa mattina, a Pescara, nel corso della conferenza stampa di premiazione alla presenza dell´assessore all´Ambiente, Mauro Di Dalmazio, del responsabile dell´Area Riciclo e Recupero di Comieco, Roberto Di Molfetta, dei rappresentanti dei Comuni in gara e dei gestori del servizio, Asm L´aquila, Attiva, Mantini e Te.am., verrà utilizzato per l´attivazione di progetti di educazione ambientale nelle scuole, l´acquisto di attrezzature ludiche e di arredo urbano ecocompatibili, di cestini tripartiti per la raccolta differenziata stradale e di contenitori per la raccolta del cartone da destinare alle utenze commerciali. "Le Cartoniadi sono uno strumento importante per potenziare e diffondere politiche sulla raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti - ha spiegato l´assessore all´Ambiente, Mauro Di Dalmazio, - la collaborazione ormai consolidata con il Comieco, il Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi, prevederà in futuro altre importanti iniziative. Le Cartoniadi hanno, infatti, il merito di innescare meccanismi virtuosi. L´iniziativa conferma le potenzialità che esistono nella nostra regione per aumentare la raccolta differenziata dei rifiuti riciclabili, impegno questo che vede la Regione pronta a cogliere tutte le opportunità possibili per raggiungere gli obiettivi fissati dalla programmazione di settore". Per Roberto Di Molfetta, responsabile Area Riciclo e Recupero di Comieco "oltre a decretare un vincitore, le Cartoniadi hanno fatto registrare un andamento più che positivo della raccolta differenziata di carta e cartone, con un incremento della raccolta media pro-capite della raccolta delle famiglie del 12,5%. La risposta positiva dei cittadini - ha proseguito - è stata la dimostrazione concreta che attraverso piccoli gesti quotidiani e l´impegno di tutti è possibile incrementare le quantità di carta e cartone raccolte in modo corretto. Desidero sottolineare, infine, l´impegno costante della Regione ed in particolare dell´assessorato all´Ambiente nel tenere le fila della collaborazione con il Comieco e con le amministrazioni comunali per favorire una raccolta differenziata sempre più corposa". Sulla scia dei buoni risultati riscontrati con le Cartoniadi, la Regione e Comieco hanno già in cantiere altre iniziative volte ad incrementare sempre più la raccolta differenziata ed il riciclo di carta e cartone in tutto l´Abruzzo. Si sta lavorando per fare delle Cartoniadi un appuntamento annuale e nei prossimi mesi verrà lanciato il Club dei Comuni virtuosi dell´Abruzzo, un modello di buone pratiche rappresentato dai Comuni che hanno raggiunto risultati di eccellenza nella raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone. Intanto, l´assessore Di Dalamzio ha annunciato che, a breve, verranno pubblicati due bandi (il primo da 12 milioni di euro) per favorire, da un lato, l´ulteriore incremento della raccolta differenziata e, dall´altro, determinare la riduzione della produzione di rifiuti.  
   
   
RIFIUTI: DUE PROVVEDIMENTI PER RIATTIVAZIONE IMPIANTI SI TRATTA DEI POLI DI NOTARESCO E CASTEL DI SANGRO  
 
Pescara, 24 luglio 2012 - La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell´Assessore, Mauro Di Dalmazio, due importanti provvedimenti relativi alla nomina di commissari "ad acta" per provvedere, con urgenza, alla funzionale riattivazione di poli tecnologici per il trattamento e recupero di rifiuti urbani. I poli tecnologici sono di titolarità di Cirsu Spa di Notaresco (Te) e della Comunità Montana Altosangro e Altopiano Cinquemiglia di Castel di Sangro (Aq). "I commissariamenti ad acta avranno lo scopo di individuare e mettere in atto, da parte della Regione Abruzzo, tutte le azioni tecnico-amministrative necessarie per la riattivazione degli impianti complessi che da troppo tempo sono fermi (v. Cirsu Spa) o sono caratterizzati da continue emergenze gestionali (v. Comunità Montana Altosangro e Altopiano Cinquemiglia), influenzando in modo negativo l´intero sistema regionale delle attività di trattamento e recupero dei rifiuti urbani, in particolare per le frazioni organiche provenienti dalle raccolte differenziate" ha dichiarato l´assessore Mauro Di Dalmazio. "Purtroppo, - ha roseguito - la crisi impiantistica e gestionale di queste due realtà di Notaresco e di Castel di Sangro, ha creato un´insufficiente autonomia del territorio regionale per la gestione di questa importante filiera (ca. Il 30-35% dei rifiuti urbani), costringendo numerosi Comuni abruzzesi a conferire in altre realtà extra-regionali le frazioni organiche provenienti dalle raccolte differenziate (umido e rifiuti verdi). La conseguenza è il notevole aggravio di costi per i Comuni e per i cittadini, i quali non si vedono adeguatamente ripagati dalla buona pratica della raccolta differenziata e riciclo dell´umido. E´ necessario, dopo le infruttuose diffide che sono state notificate ai soggetti interessati, dare ora una svolta operativa per i due impianti tecnologici e ricreare un ciclo virtuoso del riciclo dei rifiuti organici nei rispettivi territori" - ha continuato l´assessore Mauro Di Dalmazio. I commissari "ad acta" si avvarranno del supporto delle strutture tecniche del competente Servizio regionale e dell´Arta Abruzzo.