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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 15 Ottobre 2012 |
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ELETTRODOTTO REDIPUGLIA-UDINE OVEST: SAVINO PROPONE A TERNA VERSAMENTO TRIBUTI IN REGIONE DISPONIBILITÀ DEI 13 COMUNI A COLLABORARE IN FORMA PIÙ STRETTA E PARTECIPATA ALLA DEFINIZIONE DI UN ACCORDO |
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Trieste, 15 ottobre 2012 - Un impegno condiviso tra Regione, Terna ed Amministrazioni comunali interessate al passaggio dell´infrastruttura e finalizzato alla definizione di tutti gli aspetti connessi alle compensazioni ambientali da riconoscere alle amministrazioni stesse, per le quali Terna ha messo a disposizione la somma di 3.600.000 euro. E´ quanto emerso nell´incontro interlocutorio, svoltosi l’ 11 ottobre presso la sede della Regione di Udine, presente l´assessore a Finanze, Programmazione, Ambiente e Politiche per la Montagna Sandra Savino, i vertici della società Terna ed sindaci dei 13 Comuni interessati al passaggio del nuovo elettrodo Redipuglia-udine Ovest ed in particolare alla definizione del nuovo tracciato. L´amministrazione regionale, illustrando i criteri di carattere ambientale che sottendono alla definizione e al raggiungimento di un accordo a garanzia delle compensazioni che potranno essere usufruite dai Comuni, intese quali opere, interventi, progetti di riqualificazione ambientale d´interesse per la collettività, ha accolto la richiesta dei sindaci di contribuire in forma più stretta e fattiva e al raggiungimento di questo obiettivo. In tale contesto è emersa la proposta dell´assessore Sandra Savino incentrata "sull´opportunità di poter sottoscrivere un accordo che sensibilizzi Terna al versamento dei tributi in regione per soddisfare le carenze riscontrabili dai Comuni che subiscono l´insediamento di impianti infrastrutturali importanti. Questo atto darebbe un forte impulso all´economia, garantendo lo sviluppo produttivo e l´occupazione, indirizzandosi positivamente verso le reiterate richieste avanzate dal territorio. Avvantaggiando il bilancio regionale, contribuiremmo allo sviluppo economico non solo delle 13 Amministrazioni comunali coinvolte dal passaggio dell´elettrodotto, per le ricadute di carattere produttivo, economico, ambientale e sociale - ha evidenziato l´assessore - ma dell´intero tessuto produttivo regionale e più in generale del sistema paese". Per la conclusiva definizione delle tematiche affrontate, volte al raggiungimento dell´intesa, è già stato programmato, di concerto con le Amministrazioni comunali interessate, un prossimo incontro per il 19 ottobre. |
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INVESTIRE NELLE REGIONI E NELLE ENERGIE RINNOVABILI PER REALIZZARE L´AMBIZIOSA TABELLA DI MARCIA PER L´ENERGIA 2050 DELL´UE |
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Bruxelles, 15 ottobre 2012 - Il Comitato delle regioni (Cdr) ha dato il suo pieno appoggio al piano della Commissione volto a ridurre il consumo di energia e a promuovere il passaggio a risorse energetiche più sostenibili, ma ha sottolineato che occorre fare molto di più per assistere gli enti locali e regionali nel realizzare questi obiettivi. Nel dicembre dello scorso anno la Commissione ha pubblicato la Tabella di marcia per l´energia 2050, intesa a realizzare l´obiettivo Ue di ridurre, entro il 2050, le emissioni di gas ad effetto serra fino all´80-95 % rispetto ai livelli del 1990, garantendo al tempo stesso l´approvvigionamento energetico e mantenendo la competitività. Ugo Cappellacci (It/ppe), Presidente della regione Sardegna e relatore del parere sulla tabella di marcia adottato oggi, ha dichiarato: "Sosteniamo caldamente la strategia proposta dalla Commissione, ma bisogna prevedere un finanziamento e un sostegno adeguato per consentire agli enti locali e regionali di conseguire questi ambiziosi obiettivi." Nel corso del dibattito sulla tabella di marcia, le città e le regioni europee hanno affermato che i progetti attuali non sostengono a sufficienza gli enti locali e regionali, i quali svolgono una funzione essenziale nel promuovere il passaggio ad una società a basse emissioni di carbonio. Ugo Cappellacci (It/ppe) ha dichiarato che "gli enti locali e regionali sono in prima linea nel mettere in atto i progetti, gestire gli appalti pubblici e la produzione nonché controllare il consumo di energia. Oltre ad essere impegnati nell´attuazione dei piani energetici nazionali, essi sono anche responsabili della produzione, del trattamento, del trasporto, e dello stoccaggio di talune forme di energia e di infrastrutture per il trattamento delle scorie". Il Cdr ha chiesto che queste responsabilità trovino riscontro nella disponibilità di finanziamenti adeguati. Il parere invita a semplificare e a migliorare l´accesso ai finanziamenti della Banca europea per gli investimenti, dando la priorità ai progetti riguardanti l´efficienza energetica e le fonti rinnovabili. Il Cdr si spinge anche oltre, proponendo l´adozione di misure supplementari come quella che prevede di vietare gli aiuti di Stato ai combustibili fossili e di investire direttamente nelle energie rinnovabili. Per quanto riguarda l´energia nucleare, poi, il parere del Cdr fa rilevare la crescente preoccupazione dei cittadini e i costi legati alla produzione e allo smaltimento delle scorie. I sussidi dovrebbero invece essere utilizzati per le forme alternative di energia, così da realizzare il passaggio a un approvvigionamento energetico sostenibile. Il Cdr ha anche espresso preoccupazione per la mancanza di riferimenti, nella tabella di marcia, all´efficienza energetica degli edifici. Infatti, benché gli edifici consumino oltre il 40 % dell´energia primaria nell´Ue, gli investimenti destinati a ridurre le loro emissioni energetiche sono ancora insufficienti. Si tratta, peraltro, di un settore di competenza degli enti locali e regionali. |
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HOUSING SOCIALE, AL VIA NUOVO FONDO PER 800 ALLOGGI IN FVG |
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Udine, 15 ottobre 2012 - "L´housing sociale sarà una delle risposte importanti nelle politiche della casa perché riuscirà a garantire alloggi con un canone di locazione ridotto rispetto ai valori di mercato. E saprà andare incontro al bisogno di casa del ceto medio che, dal 2008, ha subito pesantemente gli effetti della crisi, facendoci conoscere un fenomeno che sta assumendo dimensioni rilevanti". Così l´assessore regionale all´Edilizia Riccardo Riccardi ha inquadrato la valenza del tema l’ 11 ottobre al centro del convegno "L´housing sociale in Friuli Venezia Giulia",che ha avuto luogo nel palazzo della Regione di via Sabbadini a Udine. Riccardi ha tratto le conclusioni di un evento servito a presentare il nuovo Fondo "Finint Abitare Fvg", prima iniziativa di Housing sociale in regione dedicata alla realizzazione di 800 alloggi in diverse località delle quattro province in virtù di una dotazione finanziaria complessiva di 110 milioni di euro anche grazie alla partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti. Di questi, Finint Investments Sgr ne ha già ottenuti 22 attraverso la delibera preliminare del Fondo investimenti per l´abitare, mentre il resto dell´importo verrà raccolto tra soggetti pubblici e privati e vedrà coinvolte alcune fondazioni bancarie. Parlando del problema casa nella sua complessità, Riccardi ha ricordato l´impegno della Regione su questo fronte con il sostegno ai contributi per l´acquisto della prima casa "con regole nuove ed andando incontro ai bisogni delle persone" e con l´impegno profuso nel seguire il sistema delle Ater, "che deve riformarsi razionalizzando e riducendo i costi del sistema". Accennando alla riforma, l´assessore ha notato che "vanno introdotti elementi di differenziazione dei canoni" e che "ci sono regole da ristabilire per un riequilibrio a 360 gradi delle politiche di accesso". Una gamma complessiva di azioni che comprende anche l´housing sociale, "che la Regione si impegna a portare avanti" ha confermato Riccardi, sottolineando i punti di forza del progetto (nuove case con capitali privati, nuove opportunità di lavoro, rigenerazione dei nostri centri storici) ed auspicando la partecipazione anche del sistema bancario e finanziario del Friuli Venezia Giulia. Un contesto in cui la sfida coinvolge anche un modo diverso di governare il nostro territorio ed un nuovo ruolo degli enti locali che - ha osservato Riccardi - saranno strategici nell´attuazione di questo progetto dove il conferimento di aree, beni e patrimoni pubblici rappresenterà la leva in grado di consentire la riduzione dei valori di mercato. Non meno interessante per i sindaci, secondo l´assessore, sarà la possibilità di risolvere i problemi connessi con il possesso di beni che, se lasciati a se stessi, determinano condizioni di insicurezza ed oneri finanziari aggiuntivi. "Finint Investments Sgr - aveva sottolineato nel suo intervento Andrea De Vito, presidente della Società che fa capo al Gruppo Finanziaria internazionale - ha avviato sino ad ora studi di fattibilità su 30 siti e procederà, nei prossimi mesi, con la valutazione di ulteriori progetti di housing sociale su tutto il territorio regionale in collaborazione con i Consorzi Housing sociale Fvg e per l´Edilizia sociale Copes. De Vito ha assicurato infine che nella realizzazione del progetto "la Società perseguirà lo sviluppo di un rapporto propositivo con il territorio, privilegiando l´impiego di imprese e professionisti locali". |
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«CAMBIARE IL MODO DI COSTRUIRE ED ABITARE PER USCIRE DALLA CRISI» LANTSCHNER A PALERMO INDICA SOLUZIONI CONCRETE PER USCIRE DALLA CRISI NELLA SICILIA CHE SI APRE AL SOLARE E ALL’EFFICIENZA ENERGETICA |
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Palermo,15 ottobre 2012 – Straordinaria lezione di Norbert Lantschner a Palermo in occasione del Seminario “Marcello Carapezza” tenutosi l´11 ottobre a Palazzo delle Aquile. «Questa è la situazione -- ha esordito il presidente di Climabita --: nel 2011 l’Europa ha speso 499 miliardi di euro per importare gas e petrolio, il 3.9% dell’intera ricchezza prodotta. Nel 1999 erano 90 miliardi. Ogni giorno consumiamo 84 milioni di barili di petrolio. Qualcosa come 1,27 milioni di autobotti messe in fila. E nel solo 2011, abbiamo riversato in atmosfera 34 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. «Eppure se cercate qualcosa sui cambiamenti climatici e l’energia, sui mass media italiani, semplicemente, non se ne parla. Chi sa che gli edifici da soli contribuiscono alla metà di tali emissioni: più dell’intero settore dei trasporti? «Le tecnologie per risanare gli edifici -- ha aggiunto Lantschner -- sono sul mercato. Non è come nella mobilità, che ancora non sappiamo se useremo l’elettricità o l’idrogeno. «Quello che serve è una nuova cultura del costruire. Dobbiamo mettere in castigo questa casta di progettisti e costruttori che continuano a edificare colabrodi energetici che poi dureranno 50 anni e continueranno a mangiare energia non dovuta. «E fare lo stesso con la casta dei dirigenti pubblici che fino ad ora hanno mostrato indifferenza. Quando invece gli Enti locali hanno tutto ciò che serve, partendo proprio dal semplice Regolamento edilizio, per incentivare il cambiamento nel modo di costruire». «La presenza di Lantschner in questo palazzo -- ha detto l’Assessore all’innovazione del Comune di Palermo, Giuseppe Barbera -- impegna l’Amministrazione ad iniziare un percorso che punti proprio al risanamento energetico e all’autosufficienza basata sull’energia solare.. «Chi di voi -- ha detto il coordinatore del Polo solare della Sicilia Mario Pagliaro rivolgendosi al pubblico fatto in larga parte di progettisti -- conosce questa tecnologia del solare con la quale con 4mila euro è stata risanata questa villa di Terrasini? «Non molti visto che i proprietari l’avevano abbandonata per la formazione di muffe che non riuscivano ad eliminare. Ed ecco perché -- ha concluso Pagliaro -- c’è bisogno di mettere in rete le esperienze migliori del Paese e lavorare in partnership, come faranno adesso Polo solare siciliano e Fondazione Climabita». «Questi sono i risultati dei consumi di questa nuova casa di Mondello -- ha aggiunto il progettista palermitano Giuseppe Di Marzo --: meno di un terzo di quanto previsto dai più stringenti limiti di legge. Di fatto, gli impianti di raffrescamento sono rimasti inutilizzati perché il termocappotto ha tenuto gli abitanti al fresco persino con le temperature altissime di questa estate. «Il Piano di azione per l´efficienza che ho scritto e consegnato al presidente della Regione -- ha aggiunto Salvo Cocina l´Energy manager della Regione Siciliana -- prevedeva la creazione di migliaia di posti di lavoro, solo nell’attività di audit energetico dei 118mila edifici posseduti dalla Regione. «Ma non si è fatto nulla. La Regione Siciliana spende 400 milioni di euro all´anno solo in elettricità. Ma l´energia continua ad essere percepita come una tassa. Bisogna pagarla. E basta. «Io mi onoro di appartenere all´Uffio del Genio civile della Regione -- ha aggiunto Cocina -- Quando i colleghi mi hanno sottoposto il bando per 2 milioni e mezzo di lavori presso il palazzo dell´ex Ente di sviluppo agricolo della Regione a Catania, ho chiesto dove fossero le valutazioni energetiche previste dalla 311. «Quali valutazioni? -- mi è stato risposto? Ho bloccato la gara e ho fatto inserire tutti i requisti per l´efficienza energetica, tanto degli impianti che dell´edificio. «Abbiamo bisogno di nuova formazione e, soprattutto, di fare rete. Come facevamo per la Protezione civile fino a qualche anno fa. E come dobbiamo fare adesso per lo sviluppo sostenibile». |
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TERREMOTO ABRUZZO: INAUGURAZIONE DELL’AREA POLIVALENTE DI LUCOLI REALIZZATA DALLA VALLE D’AOSTA |
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Aosta, 15 ottobre 2012 - La Presidenza della Regione informa che martedì 16 ottobre, a Lucoli, il comune aquilano duramente colpito dal sisma del 6 aprile 2009, sarà inaugurata l’area polivalente realizzata in località San Menna, opera finanziata dalla Regione, dagli Enti locali coordinati dal Celva e dalle donazioni di tanti cittadini valdostani. A rappresentare la Valle d’Aosta sarà il Presidente della Regione Augusto Rollandin. L´impegno complessivo della comunità valdostana è stato di un milione 200 mila euro, per un intervento che ha coinvolto un’area di circa 400 metri quadrati, attrezzata di acquedotto, fognatura, reti elettriche e telefoniche, reti del gas, tubazioni per predisposizioni impiantistiche urgenti e occasionali, parcheggi, e che ospita un edificio su due livelli con funzione di palestra e spazio per le attività sportive, progettata anche per ospitare tende per oltre 300 posti letto, micro-container, cucine da campo e ogni altra attrezzatura utile alla piena e completa operatività quale presidio di protezione civile in caso di calamità naturale. |
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“MATTONE SICURO”: CONTROLLO SULLE AZIENDE EDILI |
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Asti, 15 ottobre 2012 - Rischio di cadute dall’alto per uomini o oggetti, pericolo di folgorazione per impianti elettrici non a norma o di seppellimento nell’attività di scavo a causa del mancato contenimento delle pareti: sono le violazioni più frequenti rilevate dallo Spresal nel corso della campagna di vigilanza in edilizia denominata “Mattone sicuro”. I controlli sono stati disposti dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali e hanno visto operare insieme la Direzione territoriale del lavoro, l’Asl At, il Comando provinciale dei carabinieri. Un primo dato significativo: le aziende dichiarate irregolari (52), sono poco meno della metà di quelle complessivamente controllate (115). Per aver occupato 4 lavoratori in nero, altrettante ditte si sono viste sospendere l’attività; per altri 9 addetti è stato accertato un impiego irregolare. “Una delle violazioni accertate – ha spiegato Roberto Zanelli, direttore dello Spresal – ha riguardato la mancanza di visite mediche per gli addetti in nero (obbligatorie per i soggetti impiegati in edilizia)”. La chiusura di “Mattone sicuro” non segnerà la fine del lavoro comune: “Su disposizioni della Regione – ha rilevato Zanelli – gli enti di controllo dovranno ottimizzare al massimo l’attività di vigilanza e questo risultato si otterrà continuando anche a raccordare gli interventi sul territorio”. |
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ASTI: PRIMA RIUNIONE DEL “TAVOLO SULLA CASA” |
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Asti, 15 ottobre 2012 - Prima riunione del “Tavolo sulla casa” convocato dall’Assessorato ai servizi sociali della Città di Asti. Il Sindaco Brignolo ha illustrato le linee guida dell’amministrazione sul tema casa, che si possono sintetizzare in tre fasi. Innanzi tutto, un’istruttoria sui singoli casi di emergenza abitativa. Ad oggi sono 700 le famiglie che hanno fatto domanda di casa popolare; 98 le famiglie qualificate come in emergenza abitativa, di cui 48 con sfratto esecutivo che potrà essere attuato tra ottobre e gennaio 2013. La seconda fase è quella di tentare di intervenire con un contributo di integrazione dell’affitto in favore delle famiglie bisognose, per prevenire gli sfratti e gli interventi per cercare di mettere in contatto proprietari e potenziali inquilini. La terza fase, nel medio periodo, è legata al tentativo di fare sistema con il privato sociale per progetti di housing sociale. |
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FINANZIATI PROGETTI DI RECUPERO BENI GRANDE GUERRA |
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Venezia, 15 ottobre 2012 - Interventi di recupero e valorizzazione di beni della Prima Guerra Mondiale sono stati finanziati dalla giunta regionale, su proposta del vicepresidente e assessore alla cultura Marino Zorzato, per un importo complessivo di 400 mila euro. “E’ la legge regionale n. 43/1997 – fa presente lo stesso Zorzato – a prevedere misure di sostegno finanziario per Comuni e Comunità Montane in relazione a interventi di recupero e valorizzazione di beni del patrimonio storico della Grande Guerra. Il riparto delle risorse disponibili è avvenuto a conclusione dell’istruttoria delle domande pervenute a seguito di un bando pubblico, che ha avuto un buon riscontro in termini di adesione e proposte progettuali. Entro il termine di scadenza fissato, sono infatti pervenuti complessivamente 26 progetti che hanno evidenziato una positiva rispondenza alle finalità della legge, anche se molte proposte di intervento hanno una dimensione più locale che di carattere sistemico e compartecipato, com’era auspicato”. Il provvedimento della giunta veneta assegnando i contributi ha previsto anche che i soggetti risultati beneficiari concludano gli interventi entro il 30 giugno 2014. Questi i progetti finanziati con le risorse disponibili (in ordine di graduatoria): - Comunità Montana Feltrina: Interventi di censimento, recupero e valorizzazione di beni della Grande Guerra (Museo di Feltre; Aeroporto di Santa Giustina; Cannone a Seren del Grappa; Museo di Alano di Piave) (contributo 67.979 euro); - Comunità Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni: Progetto per la valorizzazione dei luoghi della Grande Guerra nelle Prealpi Vicentine (contributo 30.800 euro); - Comunità Montana Centro Cadore: Interventi di recupero e valorizzazione di beni della Grande Guerra nei Comuni di Auronzo (Monte Agudo), Lozzo (Pian dei Buoi), Pieve (Col Vaccher), Vigo (Monte Tudaio) (contributo 79.700 euro); - Comune di Sernaglia della Battaglia: La Grande Guerra da ponte a ponte. Recupero e valorizzazione di manufatti della prima linea austriaca (contributo 70.970 euro); - Comunità Montana Valle del Boite: Progetto di ripristino della Strada Militare del Genio Sentiero Cai 230 Resinego de Sora Forcella Piria (contributo 80.000 euro); - Comune di Venezia: Recupero dell´ex batteria di artiglieria nord est della cinta esterna di Forte Marghera (contributo 70.550 euro). |
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EXPO. NAPOLITANO, MONTI E FORMIGONI: IMPEGNO PER SUCCESSO |
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Milano, 15 ottobre 2012 - All´international Participants Meeting al Mico di Milano l´Italia parla la stessa lingua. È la lingua di chi crede fermamente nel successo dell´Expo del 2015. Lo ha scritto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio letto alle 101 delegazioni dal presidente della Regione Lombardia e commissario generale dell´Esposizione universale del 2015 Roberto Formigoni, laddove conferma "l´impegno di tutto il Paese per il miglior successo dell´Expo". Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti, sottolineando che "il tema dell´Expo unisce e non divide" e che il documento strategico preparato dal commissario generale "è un documento di ampio respiro". Lo ha rimarcato lo stesso presidente della Regione Lombardia, aprendo la sessione plenaria conclusiva della tre giorni di dibattiti: "Il compito di noi italiani, che ci siamo assunti l´impegno di organizzare questo Expo, è di fare da tessitori di questo grande lavorio per far compiere un passo in avanti all´umanità". Obiettivi Di Ampio Respiro - Alla fiera milanese c´è solo spazio per gli applausi e l´entusiasmo: le 101 delegazioni internazionali applaudono nella sala allestita scenograficamente. Applaudono all´impresa comune lanciata dall´Italia e contenuta nel documento strategico. "Ho condiviso il documento strategico sui temi dell´Expo - ha detto il presidente del Consiglio - che presto invieremo ai Paesi partecipanti. È un documento che ci riporta ai grandi temi dell´agenda del Millennio, di Rio e di Europa 2020. Dobbiamo tutti alzare lo sguardo oltre il breve raggio e guardare alle evoluzioni di decenni". "L´expo - ha aggiunto - si candida a diventare il più grande progetto di passaggio dall´epoca dello sviluppo industriale a quella di un nuovo sviluppo sostenibile centrato sulla valorizzazione delle risorse del territorio". Governo Insieme A Regione Lombardia - Per Monti l´Expo sarà una grande piazza, una grande "agorà", "una grande opportunità di riprogettare il Paese" e per questo esso "necessita di un ruolo forte di coordinamento del Governo". L´obiettivo comune è quello di fare dell´Esposizione del 2015 non solo un grande evento ma "un grande progetto sistemico che deve vedere fianco a fianco il Governo nazionale e le istituzioni territoriali come la Regione Lombardia, il Comune e la Provincia di Milano, ma anche le altre Regioni italiane". Expo Non Fiera Sfarzosa Ma Investimento - Giorno dopo giorno, dunque, cresce la consapevolezza nei confronti dell´Expo, in Italia e fuori dalla nostra nazione. E se l´anno scorso - alla prima edizione dell´International Participants Meeting - erano presenti 57 paesi, quest´anno ne sono giunti 101, quasi tante quante le 105 nazioni che hanno già aderito alla manifestazione in programma nel 2015. "Finalmente tutti hanno visto - ha commentato Formigoni dopo aver ringraziato il Governo Monti per il sostegno alla manifestazione - che l´Expo è decollato e che abbiamo indicato la linea attraverso il documento strategico. Lavoriamo non soltanto per una grande Esposizione ma anche per donare al mondo un impegno esplicito di tutti i Governi sul versante dell´alimentazione, dell´energia, dell´acqua, grandi temi che sono scritti nell´agenda mondiale. L´expo non sarà una sfarzosa fiera su temi distanti dalla vita quotidiana, ma un investimento lungimirante sul nostro presente e per il nostro futuro". Un Cantiere Di 931 Giorni - "L´expo è un opportunità di rilancio e di crescita", ha pertanto rimarcato Formigoni. Lo è anche per il sistema imprenditoriale italiano, rappresentato oggi a Milano dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. Lo è, appunto, per l´umanità. Per questa ragione Formigoni ha richiamato l´attenzione sull´eredità immateriale che l´Expo intende lasciare al mondo e sul quale ha inviato tutti i paesi a collaborare nel corso "dei 931 giorni di cantiere che separano dall´apertura della manifestazione". Quattro Proposte Da Cui Partire - È il documento strategico dell´Expo a indicare quattro proposte concrete di lavoro: la stesura di un codice etico contro gli sprechi alimentari, l´elaborazione di principi legislativi a favore di politiche antispeculative per i prodotti alimentari, la definizione di percorsi formativi che possano promuovere i nuovi mestieri legati al cibo, e lo studio di nuove forme di assistenza per i cittadini che risultano in condizioni di maggiore fragilità come gestanti e bambini di età tra zero e 2 anni. "Sono proposte - ha concluso Formigoni - che non hanno la pretesa di essere esaustive. Il documento strategico intende essere il concept da cui deve nascere e su cui deve crescere una grande opera comune". Nasce Il Comitato Di Redazione - Per consolidare e portare avanti nel modo più efficace questo lavoro, Formigoni ha annunciato la costituzione di un Comitato permanente di redazione che, supportato da un International Advisory Board di altissimo profilo internazionale, avrà il compito di sviluppare le attività connesse all´evoluzione del documento strategico". Alla conclusione della seconda edizione dell´International Participants Meeting al Mico di Milano, 13 Paesi hanno sottoscritto - assieme al presidente della Regione Lombardia e commissario generale di Expo 2015, Roberto Formigoni - i rispettivi contratti di partecipazione. 13 Nuovi Contratti - Arabia Saudita, Bolivia, Emirati Arabi Uniti, Guatemala, Iran, Kazakistan, Kuwait, Kyrgyzstan, Moldavia, Russia, Senegal, Tunisia e Uganda hanno messo la firma alla presenza delle 101 delegazioni che hanno partecipato all´International Participants Meeting. 3 Giorni Di Dialogo - "Con questa sessione - ha detto Formigoni - chiudiamo i lavori di questi giorni. Sono stati intensi, impegnativi e caratterizzati da un clima di dialogo, confronto e collaborazione. Un dato importante da sottolineare è stata la partecipazione attenta e qualificata da parte dei delegati presenti, mossi da un approccio positivo, costruttivo e fortemente orientato al tema". 5 Nuovi Accordi Di Partnership - A testimonianza di ciò, oltre alle firme dei 13 nuovi contratti di partecipazione, il commissario generale ha citato i 5 accordi di partnership sottoscritti ieri pomeriggio con alcuni partecipanti non ufficiali, impegnati a livello internazionale nell´ambito della cooperazione allo sviluppo e presenti all´International Participants Meeting: Action Aid International, Alliance 2015, Caritas Internationalis, Don Bosco Netword e Oxfam International. |
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PROGETTO COCAP: UN MODELLO DI CONDIVISIONE DI BEST PRACTICE DA APPLICARE AD ALTRI SETTORI. IL MODELLO VENETO È UN PUNTO RIFERIMENTO DA IMITARE |
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Venezia, 15 ottobre 2012 - L’assessore regionale al bilancio e agli enti locali, Roberto Ciambetti, ha partecipato l’ 11 ottobre all’evento finale del progetto Cocap, che si è tenuto al palazzo Grandi Stazioni a Venezia. Si tratta di un progetto che vede la collaborazione attiva tra Regione del Veneto e Paesi dell’America Latina per attivare nuove sinergie tra il territorio e il sistema di piccole medie imprese. L’assessore Ciambetti ha aperto i lavori sottolineando l’importanza del progetto: “quello di oggi è un momento che conclude un percorso comune iniziato quattro anni fa. L’obiettivo è stato quello di condividere le buone pratiche correlate alla creazione e al funzionamento dei distretti produttivi e di aumentare la coesione sociale nei territori coinvolti.” Nello specifico, il progetto Cocap ha rafforzato, nei territori dell’America Latina interessati, la coesione sociale attraverso il miglioramento delle catene produttive delle piccole e medie imprese, da un lato mediante il rafforzamento del vincolo fra le istituzioni ed il territorio e dall’altro puntando sul miglioramento del capitale sociale attraverso le politiche di sviluppo locale delle Pmi, tenendo conto del modello innovativo realizzato nel Veneto. “Dal nostro punto di vista – ha detto l’assessore - gli esiti del lavoro svolto in comune sono stati significativi e spero possano costituire la base per ulteriori collaborazioni future. Questo progetto ha avuto il grande merito di avviare delle collaborazioni e di condividere le buone pratiche, ma ha soprattutto inaugurato il cosiddetto “metodo Cocap” che si fonda sul dialogo costante con il territorio, ossia nella creazione del consenso per mezzo di tavoli di concertazione settoriali e attraverso la proposta di politiche pubbliche “attente” alle esigenze dei territori, tese ad aumentare la coesione sociale nei diversi Paesi coinvolti.” L’assessore Ciambetti ha concluso mettendo l’accento sulla virtuosità del modello Veneto “che ha rappresentato un punto di riferimento importante per migliorare i rapporti tra territori e sistemi produttivi di altri paesi. Con questo progetto abbiamo avuto la capacità di porre in relazione alcuni governi locali in rappresentanza di territori così lontani ma legati da profonde connessioni, permettendo loro di assumere un ruolo di protagonisti nello scenario delle relazioni internazionali, nel solco di una prospettiva di agevolazione e stimolo di queste nuove forme di cooperazione dal basso.” |
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LA TOSCANA PREMIATA A MODENA PER LA SICUREZZA SUL LAVORO
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Firenze, 15 ottobre 2012 – La Toscana è stata premiata l´ 11 ottobre a Modena, alla Convention Ambiente Lavoro, per il dépliant “Usato a norma – Io vendo macchine sicure”, realizzato per il progetto regionale di informazione per la riduzione degli infortuni in agricoltura. La premiazione è avvenuta nell’ambito della Viii Rassegna del Concorso Inform@zione 2012, indetto da Regione Emilia Romagna, Azienda Usl di Modena e Inail, inerente la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il dépliant premiato è il veicolo di una campagna informativa e di sensibilizzazione rivolta ai rivenditori/riparatori di macchine agricole. Il progetto, denominato “L’informazione per la riduzione degli infortuni in agricoltura – Io vendo macchine sicure”, ha visto la collaborazione dell’Unione nazionale dei commercianti di macchine agricole (Unacma) e di Inail, ed è stato coordinato dalla Asl 3 di Pistoia. Del progetto facevano parte il dépliant divulgativo che è stato premiato, e una serie di incontri informativi che si sono tenuti nei mesi di ottobre e novembre 2011 nelle sedi Inail di Firenze, Arezzo, Pisa, Siena, Grosseto, Lucca. Il progetto prevedeva la realizzazione di interventi informativi dedicati a rivenditori/riparatori di macchine agricole, in quanto soggetti moltiplicatori per la diffusione di corrette informazioni tecniche e normative nei riguardi di vari soggetti del comparto agricolo: tra questi, i cosiddetti “hobby farmers”, persone dedite all’attività agricola marginalmente e/o saltuariamente, per i quali il rivenditore rappresenta spesso l’unica fonte dalla quale ricevono informazioni utili per la scelta delle attrezzature e sulle modalità di utilizzo. Non è la prima volta che la Toscana riceve un premio alla manifestazione modenese. Due anni fa vinse con la campagna speciale di comunicazione “Sicuro non cado”, e con il manuale “Le regole indispensabili per l’uso in sicurezza delle macchine agricole”. Gli infortuni in agricoltura in Toscana e a livello nazionale - Gli infortuni sul lavoro in agricoltura avvenuti in Italia nel 2011 sono stati 36.761 (su un totale di 478.160 infortuni sul lavoro avvenuti complessivamente in tutti i settori); nello stesso anno in Toscana, 3.196 in agricoltura, su un dato complessivo regionale di 39.715 in tutti i settori. In Toscana, gli infortuni mortali in agricoltura sono stati 11 nel 2012, 6 nel 2011, 7 nel 2010. Di questi, una causa frequente è lo schiacciamento dell’operatore in seguito al ribaltamento del trattore: 4 casi nel 2012, 2 nel 2011 e 2 nel 2010. |
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SEGNO POSITIVO PER LA DOMANDA DI PRESTITI DELLE FAMIGLIE NEL TERZO TRIMESTRE 2012. NON ACCADEVA DAL 2008. |
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Bologna, 15 ottobre 2012 - Nel mese di settembre 2012 l’andamento della domanda dei prestiti da parte delle famiglie italiane (nel suo aggregato di prestiti personali e prestiti finalizzati) conferma per il secondo mese consecutivo un dato positivo, facendo registrare un +6% rispetto allo stesso periodo del 2011. Il dato cumulativo relativo al terzo trimestre dell’anno si attesta sul +1%, come non accadeva dal lontano 2008, e consolida una tendenza iniziata a partire da maggio ed interrottasi solamente nel mese di luglio. Domanda di prestiti (numero di richieste) a parità di giorni lavorativi
Domanda Di Prestiti (numero di richieste) |
Iv trimestre 2011 |
I trimestre 2012 |
Ii trimestre 2012 |
Iii trimestre 2012 |
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-5% |
-13% |
-2% |
+1% | Fonte: Eurisc – Il Sistema Crif di Informazioni Creditizie Di seguito sono riportati i dati di dettaglio della domanda di prestiti rilevata su Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie di Crif che raccoglie i dati relativi ad oltre 78 milioni di posizioni creditizie. Le variazioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente sono indicate in valore ponderato, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi.
Prestiti |
Var. % su anno precedente ponderata (a parità di gg. Lavorativi) |
Totale 2008 |
-4% |
Totale 2009 |
-8% |
Totale 2010 |
-3% |
Totale 2011 |
-4% |
Gennaio 2012 |
-15% |
Febbraio 2012 |
-17% |
Marzo 2012 |
-9% |
Aprile 2012 |
-6% |
Maggio 2012 |
0% |
Giugno 2012 |
0% |
Luglio 2012 |
-4% |
Agosto 2012 |
+1% |
Settembre 2012 |
+6% | Fonte: Eurisc – Il Sistema Crif di Informazioni Creditizie “Evidentemente è ancora presto per dire se siamo di fronte all’avvio di una reale inversione di tendenza – commenta Simone Capecchi, Direttore Sale & Marketing di Crif - anche perché lo scenario dei consumi da parte delle famiglie, specie di quelli di beni durevoli, rimane molto fragile. A questo riguardo dobbiamo infatti considerare che il dato aggregato delle domande di prestiti a partire dal 1 gennaio dell’anno risulta ancora negativo, più precisamente pari a -5% rispetto ai primi 9 mesi del 2011”. Analizzando l’andamento della domanda aggregata nei primi nove mesi dei vari anni rispetto ai precedenti si evidenzia, però, come il dato negativo rilevato nel 2012 (-5%) si stia avvicinando a quelli più contenuti degli anni precedenti (rispettivamente -3% per il 2011, -4% per il 2010), rispetto al -9% del 2009 quando l’avvento della crisi economica rappresentò un elemento di forte discontinuità rispetto alle dinamiche pre-crisi. Domanda Di Prestiti (numero di richieste) a Gennaio-agosto 2012 – a parità di giorni lavorativi
Prestiti |
Var. % 2012 su 2011 |
Var. % 2011 su 2010 |
Var. % 2010 su 2009 |
Var. % 2009 su 2008 |
Gennaio-settembre |
-5% |
-3% |
-4% |
-9% | Fonte: Eurisc – Il Sistema Crif di Informazioni Creditizie Confrontando il numero delle domande di prestiti nei primi 9 mesi del 2012 con quello del 2008, quindi prima che la congiuntura economica negativa si consolidasse, emerge un decremento complessivo del -20%.
Prestiti |
Var. % 2012 su 2010 |
Var. % 2012 su 2009 |
Var. % 2012 su 2008 |
Gennaio-settembre |
-9% |
-12% |
-20% | Fonte: Eurisc – Il Sistema Crif di Informazioni Creditizie Entrando maggiormente nel dettaglio e distinguendo la domanda nelle due tipologie di prestiti (sempre considerando i dati ponderati sui giorni lavorativi rispetto allo stesso mese del 2011), emerge come a settembre 2012 siano stati i prestiti personali a far registrare ancora un calo, con un -1%, rispetto al +12% dei prestiti finalizzati, che riporta in positivo il valore complessivo dei dati. Per quanto riguarda la durata del prestito richiesto, si evidenzia una sostanziale stabilità rispetto al recente passato: la classe oltre i 5 anni continua a risultare la più richiesta con una quota di quasi il 23% del totale, seguita dalla fascia compresa tra i 2 e i 3 anni (con una quota pari a quasi il 20%) e da quella fino ad 1 anno (con il 19%). Disaggregando l’analisi, per i prestiti finalizzati la classe di durata maggiormente richiesta risulta essere quella fino a 1 anno, con quasi un terzo del totale, mentre per i prestiti personali la durata oltre i 5 anni è quella predominante (oltre il 41% del totale).
Classi di Durata prestiti finalizzati |
9 mesi 2011 |
9 mesi 2012 |
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Classi di Durata prestiti personali |
9 mesi 2011 |
9 mesi 2012 |
Fino a 1 anno |
31,21% |
32,69% |
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Fino a 1 anno |
2,40% |
2,84% |
Da 1 a 1,5 anni |
7,69% |
7,37% |
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Da 1 a 1,5 anni |
1,90% |
1,73% |
Da 1,5 a 2 anni |
13,32% |
12,92% |
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Da 1,5 a 2 anni |
7,73% |
7,52% |
Da 2 a 3 anni |
21,02% |
22,81% |
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Da 2 a 3 anni |
15,27% |
15,61% |
Da 3 a 4 anni |
10,37% |
9,08% |
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Da 3 a 4 anni |
11,45% |
11,51% |
Da 4 a 5 anni |
9,49% |
8,00% |
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Da 4 a 5 anni |
21,17% |
19,46% |
Oltre i 5 anni |
6,91% |
7,12% |
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Oltre i 5 anni |
40,09% |
41,33% |
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100% |
100% |
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100% |
100% | Fonte: Eurisc – Il Sistema Crif di Informazioni Creditizie Considerando invece la distribuzione per classi di importo, per i prestiti finalizzati si conferma il trend di redistribuzione verso i ticket più bassi (sotto i 5.000 euro si concentra infatti oltre il 70% della domanda complessiva, fascia in forte crescita rispetto al 2011). Di conseguenza anche l’importo medio totale risulta in calo e si attesta su un valore inferiore a quello del cumulato nei primi nove mesi dell’anno scorso (4.819 euro del 2012 contro i 5.351 euro del 2011).
Classi di Importo prestiti finalizzati |
9 mesi 2011 |
9 mesi 2012 |
fino a 5.000 € |
66,21% |
70,50% |
Da 5 a 10.000 € |
14,12% |
12,08% |
Da 10 a 20.000 € |
15,38% |
13,64% |
Da 20 a 35.000 € |
3,73% |
3,26% |
Oltre 35.000 |
0,55% |
0,49% |
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100% |
100% | Fonte: Eurisc – Il Sistema Crif di Informazioni Creditizie Anche per i prestiti personali è in atto una redistribuzione verso gli importi più bassi: le fasce di importo tra i 5.000 e i 20.000 euro continuano infatti a essere quelle in cui si concentra la maggior parte della domanda arrivando a una quota di quasi il 59% della domanda complessiva. Anche per i prestiti personali l’importo medio cumulato nei primi nove mesi dell’anno risulta in diminuzione e si attesta a 11.819 euro contro i 12.253 dello stesso periodo del 2011.
Classi di Importo prestiti personali |
9 mesi 2011 |
9 mesi 2012 |
fino a 5.000 € |
23,24% |
25,15% |
Da 5 a 10.000 € |
29,57% |
29,78% |
Da 10 a 20.000 € |
29,91% |
28,81% |
Da 20 a 35.000 € |
14,57% |
13,69% |
Oltre 35.000 € |
2,70% |
2,57% |
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100% |
100% | Fonte: Eurisc – Il Sistema Crif di Informazioni Creditizie Analizzando infine l’età dei soggetti richiedenti prestiti, nel complesso di prestiti personali e prestiti finalizzati, nei primi nove dell’anno in corso quella in cui si è concentrata la maggior parte della domanda rimane quella compresa tra i 35 e i 44 anni, con oltre il 26% del totale. “In un contesto caratterizzato dalla perdurante incertezza derivante dalla crisi economica ancora irrisolta e da un clima di fiducia che resta su valori minimi - conclude Capecchi - si può ipotizzare che gli italiani anche nel prossimo futuro saranno ancora fortemente condizionati nelle scelte di indebitamento. Dobbiamo però considerare che, nel complesso, la situazione finanziaria delle famiglie italiane risulta ancora sostanzialmente solida, in virtù di una ricchezza composta per la maggior parte da attività a basso rischio e, soprattutto, da un tasso di indebitamento ancora sotto controllo per quanto in aumento. Alla luce di queste evidenze, appare però oltremodo fondamentale che i consumatori abbiano una chiara consapevolezza del ruolo che il livello di sostenibilità finanziaria e la propria storia creditizia assumono nella valutazione da parte di banche e società finanziarie ai fini dell’erogazione del credito”. |
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FVG: NUOVO DDL PER FONDI A PMI E RIORDINO ARTIGIANATO E TURISMO |
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Udine, 15 ottobre 2012 - Su proposta dell´assessore alle Attività produttive Federica Seganti è stato approvato l’ 11 ottobre dalla Giunta regionale un disegno di legge per la gestione di incentivi a favore del rafforzamento e del rilancio della competitività delle microimprese e delle piccole e medie imprese "Il testo - conferma l´assessore - si propone anche l´adeguamento, il coordinamento e la razionalizzazione delle leggi su artigianato e turismo, aggiornando la normativa regionale in modo da far propri i principi sanciti a livello europeo dallo Smail Business Act, che sostiene questo tipo di imprenditoria con strumenti rispondenti alla realtà economica per agevolarne la crescita attraverso forme aggregative che, sotto forma di contratti di rete, consentono di affrontare la sfida della globalizzazione". "In un quadro di crisi economica che permane non è possibile prescindere dalla centralità assunta, nel contesto regionale, dalle microimprese e dalle piccole e medie imprese, che costituiscono fonte di reddito, di occupazione e di qualificazione professionale", dichiara Seganti. L´assessore ricorda che anche a livello europeo "lo scenario economico è caratterizzato, al pari di quello regionale, dalla prevalenza di imprese di ridotte dimensioni, 23 milioni di piccole e medie imprese che rappresentano il 98% di tutte le aziende dell´Ue". Il Ddl approvato fa tesoro dell´esperienza e non trascura l´osservazione dello scenario economico e normativo internazionale "per cui abbiamo evitato il ricorso a strumenti atti a comportare oneri eccessivi a carico delle imprese in sede di presentazione delle domande - rileva l´assessore - ed optato per l´individuazione di interventi selezionati rivisitando strumenti incentivanti non più attivi, o individuando quelli mancanti. La nuova legge prevede che le Pmi possano proporre progetti da attuarsi attraverso cinque possibili interventi: la promozione della cultura imprenditoriale (manager a tempo) anche attraverso la riorganizzazione aziendale; l´internazionalizzazione dell´impresa, accompagnata da una pianificazione realizzata con l´aiuto di esperti (consulente per l´internazionalizzazione e consulente per la strategia aziendale) e con l´incremento di specifiche tecnologie della comunicazione (commercio elettronico); il miglioramento dell´efficacia e dell´affidabilità aziendale attraverso il conseguimento di una certificazione di qualità. Il Ddl interviene nell´ordinamento regionale di artigianato e turismo, per adeguarlo all´evoluzione legislativa europea e nazionale, rispondendo all´esigenza di introdurre alcune disposizioni di coordinamento normativo allineando la disciplina regionale a quella nazionale. Infine le modifiche alla disciplina organica per il turismo si sono rese necessarie in considerazione delle innovazioni intervenute nel contesto normativo regionale, nazionale e comunitario. La rielaborazione della disciplina in materia di turismo si divide in sette capi e contiene la revisione delle competenze dei Comuni, il recepimento delle disposizioni nazionali sul riconoscimento delle qualifiche professionali conseguite in uno o più stati dell´Ue, la revisione dell´attività di viaggi da parte di soggetti che non siamo agenzie di viaggi e turismo, la certificazione d´inizio attività da parte delle strutture ricettive e degli stabilimenti balneri, nuove disposizioni per i corsi di maestri di sci, modifiche per i bed and breakfast in materia di contribuzione. |
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SISMA/EMILIA DALLA REGIONE OLTRE 10 MILIONI DI EURO PER L´ORGANIZZAZIONE TEMPORANEA DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E COMMERCIALI DEI COMUNI COLPITI DAL TERREMOTO. APPROVATA LA GRADUATORIA: 776 LE IMPRESE SOSTENUTE E 21 LE AREE TEMPORANEE INDIVIDUATE |
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Bologna, 15 ottobre 2012 – Oltre 10 milioni di euro per allestire le aree temporanee delle attività commerciali nelle zone colpite dal terremoto. La Giunta regionale ha approvato la graduatoria che mette a disposizione risorse a fondo perduto per far ripartire le attività, in attesa della sistemazione definitiva, e che consente ai Comuni di allestire le aree temporanee che ospiteranno le attività commerciali, artigianali e di servizi. Le risorse ammontano a 9,2 milioni per i privati e a 1,4 per gli enti locali. Il 50% dei fondi sarà immediatamente trasferito dalla Regione alle Province. Il bando consentirà di sostenere 776 imprese nelle quattro province del cratere e di allestire 21 “aree temporanee” (già individuate dai Comuni) che consentiranno un’aggregazione dell’offerta con caratteristiche simili a quelle dei centri storici. Tutte le imprese saranno finanziate negli importi massimi previsti dal bando, ossia l’80% della spesa ammissibile nei limiti di 15mila euro per progetto. La maggior parte delle domande (645), proviene da realtà produttive localizzate in provincia di Modena. Segue, con 52 domande, la provincia di Ferrara, mentre sono 47 e 32, rispettivamente, le domande di contributo valutate provenienti dai territori di Bologna e Reggio Emilia inclusi all’interno del “cratere”. Il bando di “Sostegno alla localizzazione delle imprese”, pubblicato lo scorso agosto, è finanziato con risorse Por Fesr. A questa misura, a cui potevano aderire persone fisiche o giuridiche e i loro consorzi e le associazioni temporanee di piccole e medie imprese che esercitano un’attività economica nei comuni colpiti dal terremoto, si affianca l’ulteriore attività dell’Asse 4 del Programma Fesr volta all’individuazione di aree, anche temporanee, destinate ad attività economiche e di servizio. Entrambe le misure, “Sostegno alla localizzazione delle imprese” e “Allestimento di aree destinate ad attività economiche e di servizio” sono state realizzate grazie all’intesa, siglata a luglio con i rappresentanti della Commissione europea, che ha portato a formalizzare, in tempi brevissimi, la “riprogrammazione” del Por Fesr 2007-2013 per affrontare, coerentemente con gli obiettivi del Programma, le emergenze del dopo sisma. In particolare, le due nuove attività dell’Asse 4 del Programma sono state messe a punto per contribuire a sostenere i costi degli spostamenti temporanei delle attività, in attesa di poter riaprire le sedi non appena rese agibili, e l’allestimento di aree destinate alle stesse attività economiche. Mentre un’ulteriore attività, “Sostegno agli investimenti delle imprese nell’area colpita dal sisma” (Asse 2), è stata definita con lo scopo di mantenere il livello di competitività del sistema economico, sostenere la ripresa e lo sviluppo delle imprese che operano nell’area |
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TERREMOTO, FIRMATA L´ORDINANZA PER LE IMPRESE. ERRANI: “UN PASSO IN AVANTI PER LA RICOSTRUZIONE” |
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Bologna, 15 ottobre 2012 – “Questo provvedimento per le imprese è molto importante e segna un altro passo nel percorso per la ricostruzione. Molto resta da fare, ma andiamo avanti convinti che abbiamo intrapreso la strada giusta”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione e commissario delegato alla ricostruzione Vasco Errani in merito all’ordinanza (la numero 57 del 12 ottobre 2012) che prevede contributi per la riparazione, il ripristino, il miglioramento sismico e la ricostruzione di immobili ad uso produttivo distrutti o danneggiati, ma anche per la riparazione e l’acquisto di beni mobili strumentali all’attività e per la ricostituzione delle scorte distrutte o danneggiate. Il provvedimento, firmato dal commissario il 12 ottobre, è consultabile sul sito www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto , nella sezione "Atti per la ricostruzione". Gli interventi dovranno essere finalizzati alla ripresa e alla piena funzionalità dell’attività produttiva in tutte le componenti (fisse e mobili strumentali), al recupero a fini produttivi degli immobili e al mantenimento dei livelli occupazionali. Le domande devono essere presentate - mediante modello e procedura informatica – dal al 29 ottobre fino al 15 maggio 2013 al sindaco del Comune dove è ubicata l’impresa danneggiata per i titoli edilizi e al commissario per il contributo. Ci saranno 60 giorni di tempo per concedere il contributo. Tutti gli interventi previsti dall’ordinanza devono essere conclusi entro il 31 dicembre 2015. L’ordinanza consente di finanziare a fondo perduto l’80% dei costi di riparazione, ripristino con miglioramento sismico e ricostruzione degli immobili, nonché degli impianti e dei macchinari delle imprese danneggiate. In presenza di copertura assicurativa, il contributo è riconosciuto sulla differenza tra i complessivi costi (sostenuti ed ammissibili) e gli indennizzi assicurativi corrisposti o da corrispondersi da parte di compagnie di assicurazioni. Il fondo per la copertura del finanziamento è quello previsto dall’art.3 bis della legge 135/2012, il cosiddetto provvedimento normativo sulla spending review. Si tratta di un credito di 6 miliardi concesso alle banche dalla Cassa Depositi e Prestiti, garantito e pagato dallo Stato. Presentando il riconoscimento del contributo presso un istituto bancario sarà possibile ottenere l’apertura di un conto equivalente, a costo zero, al valore riconosciuto: la banca pagherà lo stato di avanzamento lavoro all’imprese esecutrice. |
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SOLVAY, RIUNITO IL TAVOLO. VA AVANTI IL LAVORO PER L’ACCORDO DI PROGRAMMA |
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Firenze, 15 ottobre 2012 – Si è svolto in un clima positivo il tavolo Solvay riunito l’ 11 ottobre presso l’assessorato all’ambiente della Regione Toscana alla presenza dell’assessore Anna Rita Bramerini, dell’assessorato allo sviluppo economico, dei sindaci dei Comuni interessati, delle Province di Pisa e Livorno nonché dei vertici di Solvay e Ati Sale. Tutti i presenti hanno ribadito la volontà di perseguire l’obiettivo della stipula dell’accordo di programma per il presidio sull’intera filiera produttiva di Solvay/ati Sale e l’assessore Bramerini ha chiesto che Solvay e il gestore Asa predispongano il cronoprogramma relativo alla realizzazione dei due impianti che costituiscono il presupposto su cui sono state rinnovate le concessioni Poppiano e Cecina. Nello specifico, Solvay dovrà presentare il cronoprogramma del progetto Idro-s e Asa quello del progetto dell’invaso di Puretta la cui funzione idropotabile costituirà un elemento strategico per l’ approvvigionamento per i Comuni di Volterra, Pomarance e la frazione Saline di Volterra anche in situazioni di forte criticità come quella di quest’anno. Si è ribadito che da questi due progetti non è possibile prescindere. Sui temi aperti dell’invaso di Pian di Goro e dell’ipotetico dissalatore, gli enti hanno quindi condiviso la necessità di disporre di un quadro conoscitivo completo sulla disponibilità delle acque a uso industriale e idropotabile e sui consumi in Val di Cecina e Valdera. Solo sulla base di dati condivisi sarà possibile valutare altre scelte in campo. Questo quadro conoscitivo verrà completato con il contributo che al problema della carenza della risorsa idrica daranno le opere che dovrà realizzare Asa, in particolare la dorsale “Ponte Ginori- Saline/ Saline Volterra” la cui costruzione è prevista nel piano d’ambito e alla quale contribuiranno anche i Comuni di Pomarance e Castelnuovo Val di Cecina utilizzando in parte i fondi della geotermia. Il quadro completo dei dati sarà presentato nel dettaglio alla prossima riunione a cui saranno invitati anche Asa e l’Autorità di Bacino Toscana Costa. Quanto al botta e risposta tra enti locali e Solvay comparso in questi giorni sulla stampa, la Regione ha ribadito a Solvay la necessità di interloquire con i vertici di Bruxelles senza posizioni preconcette. Tra gli impegni c’è infine quello che riguarda il lago di Santa Luce, a proposito del quale è stato dato mandato alla Provincia di Pisa, al Comune di Santa Luce e a Solvay di fare un approfondimento sugli interventi di manutenzione a carico della Solvay per evitare in futuro il ripetersi di quanto accaduto questa estate. Al termine dell’incontro la notizia della lettera che l’assessore Bramerini ha scritto al ministro dell’Economia e delle Finanze Vittorio Grilli il 13 settembre scorso. Nella lettera si chiede che il Ministero si adoperi affinché le royalties che Solvay finora pagava all’Azienda dei Monopoli di Stato possano essere impiegate sul territorio in cui si effettua l’estrazione del salgemma, in particolare tramite progetti di tutela ambientale che compensino le pressioni che nel tempo l’attività estrattiva ha prodotto in quelle aree. Visto che ad oggi da Roma non è arrivata ancora risposta, Bramerini ha chiesto agli enti locali di invitare i parlamentari del territorio a sollecitare il Ministero a darne una in tempi rapidi. |
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RITARDO PAGAMENTI PA E CERTIFICAZIONE DEI CREDITI: “UN DECALOGO A SOSTEGNO DELLE IMPRESE DI SERVIZI” – “UNA PROPOSTA CONCRETA DI DECRETO LEGGE” A ROMA, MERCOLEDÌ 17 OTTOBRE, CONVEGNO ORGANIZZATO DAL TAIIS |
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Roma, 15 ottobre 2012 - “Ritardi di pagamento e certificazione dei crediti: un decalogo a sostegno delle imprese di servizi”. È il tema del convegno, organizzato dal Taiis, che si terrà a Roma mercoledì 17 ottobre, alle ore 9.30, presso l’Hotel Nazionale, Sala Cristallo, Piazza Montecitorio, 131. Il tema del ritardo dei pagamenti, sul quale da anni si concentra l’impegno del Tavolo Interassociativo delle Imprese dei Servizi, è uno dei principali problemi che investe le imprese che lavorano con la pubblica amministrazione e in particolare quelle, attive in molti settori del comparto servizi, che hanno un’alta incidenza di costo della manodopera. Il convegno affronterà, attraverso il contributo di addetti ai lavori e numerose testimonianze, la tematica del recepimento della nuova Direttiva sui ritardi di pagamento della Pa e vedrà la presentazione di una proposta concreta di Decreto Legislativo del Centro Einaudi di Torino; tra i temi approfonditi anche le difficoltà di accesso al credito e le modalità di certificazione dei crediti con la P.a. Di seguito il programma dei lavori: 9.30 Welcome coffee; Introduce e Modera Giuseppe Gherardelli, Fise –Taiis. 10. 00 Il Recepimento della nuova direttiva “ritardi di pagamento” Franco Tumino, Anseb-taiis, Riccardo Viriglio, Centro Einaudi. Testimonianze: Giuseppe Guerini, Federsolidarietà /Confcooperative; Ilario Perotto, Angem - Fipe/confcommercio; Elisabetta Perrotta, Assoambiente – Fise/confindustria; Massimo Stronati, Federlavoro e Servizi/confcooperative. 11.30 Certificazione crediti e accesso al credito: Francesca Brunori, Confindustria; Giuseppe Solarino, Confapi; Alfredo Varrati, Abi. Testimonianze: Claudio Gatti, Univ - Federsicurezza/confcommercio; Claudia Giuliani, Anip – Fise/confindustria; Paola Menetti, Legacoopsociali. 13.00 Conclusioni Ferdinando Palanti, Legacoop Servizi. |
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PRESENTATO IN ROMANIA REPORT CONFINDUSTRIA BALCANI |
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Bucarest, 15 ottobre 2012 - E´ stato presentato nei giorni scorsi in Romania il report sui risultati dell´attività della Associazione delle imprese italiane dalla sua fondazione ed i progetti del sodalizio per il futuro. All´evento ha partecipato il presidente di Confindustria Balcani, Luigi Salvadori, che ha sottolineato il ruolo che il sistema delle imprese italiane può giocare nel rafforzamento dei legami commerciali ed economici tra i mercati dei Paesi balcanici e l´Italia e confermato che, con la prossima inaugurazione della filiale albanese, entro la fine anno Confindustria Balcani sarà presente in tutti e nove i Paesi dell´area. Nella stessa occasione il capo del dipartimento per Finlandia, Bulgaria e Romania presso il direttorato generale per l´Economia e la Finanza della Commissione Europea, Jost Kuhlmann , ha definito la situazione attuale della Romania come quella di un paziente pronto a essere dimesso dall´ospedale: in via di guarigione, ma con ancora alcuni sforzi da fare per rimettersi completamente. Kuhlmann ha sottolineato che dovranno venir evitati gli errori del passato e porre un freno alla crescita incontrollata di salari e pensioni. |
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FERRANIA TECHNOLOGIES: STOP CON LA PROCEDURA DI MOBILITÀ. L´AZIENDA CI RIPENSI INCONTRO IN REGIONE CON AZIENDA, SINDACATI E ASSESSORI |
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Genova, 15 Ottobre 2012 - "Serve una soluzione per evitare la messa in mobilità dei lavoratori di Ferrania Technologies alla scadenza della cassa integrazione in deroga prevista per la fine di novembre". Lo hanno chiesto a Ferrania gli assessori regionali allo sviluppo economico e al lavoro, Renzo Guccinelli e Enrico Vesco nel corso dell´incontro che si è svolto l’ 11 ottobre in Regione alla presenza dei rappresentanti dell´azienda, degli Enti locali e delle organizzazioni sindacali. Una riunione che doveva servire a far emergere soluzioni alternative alla procedura di mobilità richiesta da Ferrania Technologies per 198 lavoratori su un totale di 230, ma che al momento non ha prodotto un risultato concreto. "La Regione – hanno chiarito gli assessori Vesco e Guccinelli – ha messo a disposizione, anche per il 2013, la cassa in deroga per evitare il ricorso al licenziamento, ma l´azienda ha manifestato una certa rigidità nel non voler accogliere questa nostra richiesta. Per questo speriamo che la proprietà faccia le sue riflessioni e accolga la nostra proposta, in attesa della rinegoziazione dell´accordo con il Governo sulla cassa in deroga". "Quel che vorremmo come istituzioni – continuano Vesco e Guccinelli – è evitare la chiusura definitiva della partita industriale di Ferrania Technologies. E finché continua la cassa integrazione permane anche la natura dell´azienda ed è quello che vogliamo, tenendo conto che nel frattempo si stanno facendo avanti sul territorio anche altre iniziative industriali che potrebbero agganciare i lavoratori". Un nuovo incontro si svolgerà a fine mese per dar modo a Ferrania Technologies di esprimersi dopo una riflessione sul tema. Il prossimo 30 novembre scadono infatti i due anni di cassa integrazione straordinaria per 170 lavoratori sul totale dei 230 di Ferrania Technologies. Un periodo a cui potrebbe seguire un´ulteriore fase con la cassa in deroga che deve essere richiesta dall´azienda e garantita economicamente dalla Regione Liguria. |
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CHIESTA PER FERRIERA TRIESTE "CRISI COMPLESSA" |
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Udine, 15 ottobre 2012 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Programmazione Sandra Savino, ha deciso l’ 11 ottobre di chiedere al ministero dello Sviluppo economico di inserire l´area della filiera siderurgica della Ferriera di Servola (Trieste) tra le situazioni di "crisi industriale complessa con impatto significativo sulla politica industriale nazionale", in base al cosiddetto "decreto sviluppo" presentato dal Governo e convertito in legge nell´agosto scorso. L´articolo 27 del "decreto sviluppo" prevede infatti che, in caso di situazioni di crisi industriali complesse, in specifici territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale, possano essere attivati progetti di riconversione e riqualificazione industriale. Questi interventi mirano a promuovere gli investimenti produttivi, anche di carattere innovativo, la riqualificazione delle aree interessate, la formazione del capitale umano, la riconversione di aree industriali dismesse, il recupero ambientale e l´efficienza energetica dei siti oltre alla realizzazione delle infrastrutture funzionali agli interventi. L´iter procedurale prevede venga adottato un decreto di natura non regolamentare del Ministro dello sviluppo economico, sentita la Conferenza Stato Regioni, che disciplina le modalità di individuazione delle situazioni di crisi industriale complessa e contenga i criteri per la definizione e l´attuazione dei Progetti di riconversione e riqualificazione industriale. Al riguardo, pur non essendo stato emanato il provvedimento, si ritiene comunque opportuno attivare la procedura prevista. L´istanza di riconoscimento, in osservanza alla normativa di legge, dovrà essere sottoscritta dalla Regione. Le aree così individuate dovranno riguardare specifici territori gravati da recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale, derivante da una crisi di una o più imprese di grande o media dimensione con effetti sull´indotto o da gravi criticità legate ad uno specifico settore industriale con elevata specializzazione nel territorio, qualora non sia possibile una loro risoluzione con risorse e strumenti di competenza regionale. La crisi dell´Area della filiera siderurgica di Servola riguarda grandi e medie imprese che attualmente impiegano in maniera diretta e indiretta più di mille lavoratori. L´area ricade interamente in zone classificate Sin (Siti di Interesse Nazionale) a seguito della perimetrazione definita con Dm 24 febbraio 2003 e, tale condizione limita fortemente la possibilità di interventi di reindustrializzazione di breve periodo. "Per il polo produttivo di Servola - ha precisato l´assessore Savino - sia pur nella diversità dei settori, ricorrono alcune condizioni (grande e media imprese, dipendenza dai mercati mondiali, presenza di pochi grandi produttori a livello internazionale, significativo indotto, diretto ed indiretto, necessità di processi di riconversione) concentrate in uno spazio geografico limitato, il che produce effetti negativi di carattere economico e sociale di portata rilevante, la cui importanza va ben oltre la dimensione regionale". In provincia di Trieste il settore industriale nel corso dell´ultimo decennio si è notevolmente contratto fino a prevedere, per il 2012, un peso del valore aggiunto inferiore al 10%, e pertanto la crisi di detta filiera siderurgica potrebbe rappresentare, in assenza di interventi di reindustrializzazione e riqualificazione, la marginalizzazione delle attività industriali nell´intero territorio. |
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INAUGURATA A NIMIS IL NUOVO STABILIMENTO DELLA SIRE |
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Nimis, 15 ottobre 2012 - - Il presidente della Regione Renzo Tondo ha partecipato il 12 ottobre a Nimis all´inaugurazione del nuovo stabilimento della Sire, azienda del gruppo Alifax specializzata nella produzione di strumenti di analisi microbiologica esportati in tutto il mondo. Tondo ha auspicato per l´impresa "non solo un presente significativo ma anche un futuro importante", evidenziandone la scelta di ampliare i suoi spazi "da 400 a 7 mila metri quadri a Nimis, un piccolo centro della Pedemontana, a conferma che il Friuli Venezia Giulia è attrattivo anche nelle sue aree meno centrali". Il presidente, intervenuto dopo il sindaco di Nimis, Walter Tosolini, ha espresso la sua soddisfazione per l´evoluzione dell´attività e l´assunzione di 50 nuove unità tra diplomati e laureati in ingegneria e microbiologia. "Sono stato qui tre anni fa ed i passi fatti con la creazione di questa moderna struttura sono notevoli" ha evidenziato il presidente, osservando che "avere sul nostro territorio aziende che nascono e creano sviluppo, fatturato e posti di lavoro restando legate alla nostra regione è molto importante in un momento ancora difficile, anche se negli ultimi 15 giorni ho inaugurato 4 nuove aziende attive in diversi comparti produttivi". Riagganciandosi alle dichiarazioni del ceo della Sire, Paolo Galliano, che aveva osservato come a consentire lo sviluppo dell´azienda siano state le leggi sull´innovazione del Friuli Venezia Giulia, Tondo ha ricordato l´impegno della Regione nel sostenere, forse più di altre amministrazioni regionali, l´innovazione in tutte le sue forme "perché la competitività del nostro sistema produttivo può rafforzarsi solo se offriamo continuamente qualcosa di nuovo". Commentando la tipologia degli strumenti prodotti a Nimis, il presidente ha osservato che la Sire interviene in un settore che interessa tutti i cittadini, immettendo sul mercato internazionale un prodotto di altissima qualità che consente analisi microbiologiche veloci e, di conseguenza, diagnosi più precise ed efficaci. "Questa è un´azienda che innova, fa alta formazione, ha laboratori di ricerca, deposita brevetti ed esporta più del 50 per cento della sua produzione in 97 paesi diversi - ha concluso Tondo - e tutto ciò per il Friuli Venezia Giulia è significativo, perché il nostro futuro si basa sull´export di qualità e sull´innovazione collegata a ricerca e sviluppo". |
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TERREMOTO/EMILIA INCONTRO IN REGIONE TRA IL SOTTOSEGRETARIO BERTELLI E L´ASSESSORE MUZZARELLI CON I SEGRETARI REGIONALI DI CGIL, CISL E UIL |
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Bologna, 15 ottobre 2012 - Incontro l’ 11 ottobre in viale Aldo Moro a Bologna, tra la Regione Emilia-romagna e i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil per fare il punto sul terremoto e, in particolare, sulle tematiche della ricostruzione e della tassazione. Il sottosegretario Alfredo Bertelli e l’assessore alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli e i sindacati hanno condiviso l’importanza di uscire dall’emergenza e ricostruire presto, bene e nella legalità, dando ai cittadini, a partire proprio dalla tassazione, le risposte che aspettano. “L’esecutivo nazionale - hanno detto Muzzarelli e Bertelli - deve assicurare totale attenzione alla ripresa di un territorio che ha dato tanto al paese, assicurando imprese e lavoro di qualità. E’ positivo quanto sinora emerso, con il provvedimento per garantire alle imprese le somme necessarie al pagamento delle tasse dopo il giugno 2013 (seppur con un passaggio non lineare)”. L’emendamento, proposto dalla Regione e assunto nel decreto pubblicato oggi nella Gazzetta Ufficiale, per trattenute Irpef sulle buste paga non superiori al quinto dello stipendio, affronta un´emergenza ma il decreto non risponde appieno alle richieste di sospendere sino al giugno 2013 la tassazione nelle buste paga e sulle pensioni dei cittadini che hanno subito danni con il sisma. C’è piena sintonia tra Regione e sindacati sull’assoluta necessità di evitare l’azzeramento della busta paga: i cittadini non vanno colpiti in un momento in cui ogni sforzo, anche economico, va dedicato alla situazione delle popolazioni colpite dal sisma e alla ricostruzione. |
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VERONA: UNA NUOVA ROTTA VERSO L´INTERNAZIONALIZZAZIONE |
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Verona, 15 ottobre 2012 - Si è tenuto il 10 ottobre, presso la Sala Consiglio della Camera di Commercio di Verona, l’evento di presentazione dei nuovi voli “Verona-zurigo ed il codeshare con Swiss per volare in tutto il mondo”. La manifestazione, realizzata grazie ad una collaborazione tra la Camera di Commercio di Verona e l’Aeroporto di Verona, si è focalizzata sulla presentazione della nuova opportunità per affacciarsi in modo sempre più dinamico ai mercati esteri. Durante l’evento, dedicato agli esponenti della realtà economica veronese, Air Dolomiti ha annunciato la seconda frequenza del nuovo volo Verona –Zurigo; grazie all´accordo con Swiss e ai due voli giornalieri, Air Dolomiti ha quindi aumentato il numero di destinazioni intercontinentali raggiungibili da Verona, con voli in connessione a Zurigo. A partire dal 3 settembre, infatti, la compagnia ha aggiunto una frequenza giornaliera sulla rotta Verona – Zurigo (dal lunedì al venerdì); la rotazione addizionale è andata così a completare il prodotto che consente di raggiungere l´hub svizzero e da lì le numerose destinazioni europee ed intercontinentali offerte dal network Swiss. Con il termine code sharing si intende un accordo tra vettori aerei che consente di commercializzare con il codice di entrambi un servizio operato da uno solo di essi. Ciò permette di offrire ai propri clienti di raggiungere un numero più ampio di destinazioni che non figurano nelle rotte operate da ciascuna compagnia. Nel caso specifico dell´accordo tra Air Dolomiti e Swiss, Air Dolomiti offre ai propri passeggeri di partire da Verona per raggiungere tante destinazioni operate da Swiss con comode coincidenze da Zurigo. Swiss offre ai propri clienti il collegamento Verona-zurigo, che non era fino ad ora presente nel proprio network. “I nuovi collegamenti dell’aeroporto offrono un’ulteriore dimostrazione della centralità della città di Verona e costituiscono un’opportunità per le aziende veronesi che, grazie alla maggiore presenza di voli internazionali, avranno un punto di partenza per tutto il mondo.” commenta Alessandro Bianchi, Presidente della Camera di Commercio di Verona. In questa settimana è stato inoltre deliberato dalla giunta della Camera di Commercio di Verona, socio di maggioranza dell’Aeroporto, un aumento della quota di capitale dell’Aeroporto di Verona. “La Camera di Commercio di Verona, per incentivare ulteriormente la crescita economica del territorio, ha aumentato la propria quota di partecipazione augurandosi che altri soci seguano questo esempio per la loro quota parte” ha concluso Alessandro Bianchi. Il Presidente della Catullo Spa, Paolo Arena, ha commentato: “Ringraziamo la Camera di Commercio e il Presidente Alessandro Bianchi, che credono nell’Aeroporto di Verona e nel suo ruolo di motore dell’economia locale, anche in questa fase delicata che sta vivendo”. |
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THYSSEN-OUTOKUMPU, PRESIDENTE MARINI A MANIFESTAZIONE TERNI: UMBRIA UNITA IN DIFESA ACCIAIERIE |
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Terni, 15 ottobre 2012 - "L´umbria unita si opporrà a ogni ipotesi che pregiudichi l´integrità del sito industriale di Terni". Lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo l’ 11 ottobre a Terni alla manifestazione dei lavoratori della Thyssenkrupp organizzata, in concomitanza con lo sciopero di tre ore, dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Fismic e Ugl contro la decisione di Outokumpu di vendere il sito ternano nell´ambito del piano di fusione con Inoxum. "Le Acciaierie di Terni - ha detto - rappresentano una parte fondamentale dell´industria, dell´occupazione e della storia di questa regione e danno un contributo essenziale alla capacità produttiva dell´Umbria, concorrendo in maniera fondamentale al Pil regionale ed alla sua capacità di esportazione. Oltre a ciò, la Tkast genera un indotto di rilevante importanza per tutto il sistema regionale delle piccole e medie imprese". "L´azienda - ha continuato - grazie agli investimenti effettuati in questi anni, è in Italia e in Europa una eccellenza industriale per qualità delle produzioni, professionalità e competenza delle sue maestranze. Ecco perché la difesa e il futuro industriale e occupazionale delle Acciaierie hanno un rilievo che interessa l´intera comunità regionale. Le istituzioni umbre, con in testa la Regione, le forze sociali, economiche e anche la società civile, in maniera forte ed unitaria seguiranno con determinazione e attenzione l´evoluzione dell´assetto proprietario dell´azienda". "Vorrei ricordare - ha detto ancora la presidente - che la società Outokumpu, dopo aver presentato al Governo italiano e alla Commissione Europea un progetto di mantenimento di tutto l´assetto industriale, ha avanzato alla Commissione Europea una proposta che di fatto smembra e indebolisce lo stabilimento di Terni, rendendo incerto il futuro industriale delle Acciaierie. Per questo auspichiamo che il Governo, nel corso dell´incontro che ci sarà tra il ´ceo´ di Outokumpu e il ministro dello Sviluppo economico Passera - ha sottolineato - chieda alla società di abbandonare questa ipotesi, riaprendo un confronto con le istituzioni nazionali e locali, le parti sociali, nell´interesse non solo delle Acciaierie, ma della realtà siderurgica del Paese". "La stessa Unione Europea - ha affermato la presidente Marini - si dovrebbe preoccupare essenzialmente del mantenimento e della difesa dell´industria e dei posti di lavoro non piegando a regole astratte della concorrenza il destino di sviluppo di un Paese e del lavoro dei cittadini". "Qui ci sono lavoratori, giovani, molto consapevoli per comprendere che la proposta avanzata da Outokumpu significherebbe, se realizzata, aprire all´incertezza e alla deindustrializzazione. Questi lavoratori - ha concluso la presidente della Regione Umbria - devono sapere che hanno al loro fianco non solo tutte le istituzioni regionali, ma l´Umbria intera nella battaglia per la difesa delle Acciaierie". |
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A BIELLA APPRENDISTATO E MESTIERI A VOCAZIONE ARTIGIANALE |
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Biella, 15 ottobre 2023 - E’’ partito il programma Amva (Apprendistato e Mestieri a Vocazione Artigianale), promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e attuato da Italia Lavoro, per favorire l’inserimento dei giovani attraverso la promozione del contratto di apprendistato. Al programma partecipa anche la Provincia di Biella presentando due progetti i cui capofila sono la Bottega Trame Preziose e la Bottega Textile Training. La partecipazione è rivolta esclusivamente a giovani inoccupati/disoccupati tra i 18 e i 29 anni (non compiuti), iscritti presso il Centro per l’Impiego. Le candidature si possono presentare esclusivamente on line attraverso il seguente indirizzo: www.Italialavoro.it/amva a partire dal 4/10/2012 e non oltre le ore 12 del 5/11/2012. |
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