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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Ottobre 2012
SCIENZIATI IDENTIFICANO LA CONNESSIONE TRA I GENI E LA FORMA DEL VISO  
 
Bruxelles, 15 ottobre 2012 - Ricercatori in parte finanziati dall´Ue hanno scoperto che cinque geni hanno un ruolo chiave nel determinare le forme del viso umano. Presentato sulla rivista Plos Genetics, lo studio di associazione di tutto il genoma sul fenotipo facciale può aiutare gli scienziati a identificare più geni per altri fenotipi umani complessi, come l´altezza. La ricerca può aiutare a far andare avanti le conoscenze sulle interazioni molecolari complesse che governano le differenze normali e patologiche nella forma del viso (quando sono associate a sofisticate tecniche di imaging tridimensionali). Lo studio è stato in parte finanziato dai progetti Gefos, Engage e Genomeutwin. Gefos ("Genetic factors for osteoporosis") e Engage ("European network for genetic and genomic epidemiology") sono entrambi finanziati nell´ambito del tema "Salute" del Settimo programma quadro dell´Ue (7° Pq) per un importo di 3 milioni di euro e 12 milioni di euro, rispettivamente. Genomeutwin ("Genome-wide analyses of European twin and population cohorts to identify genes in common diseases") ha ricevuto oltre 13,6 milioni nell´ambito del programma tematico "Qualità della vita e gestione delle risorse viventi" del Quinto programma quadro (5° Pq). Il progetto ha utilizzato forze europee nel campo della genetica, epidemiologia e bioinformatica per individuare importanti fattori di rischio genetici e legati allo stile di vita. Sappiamo tutti che i visi dei gemelli identici sono estremamente simili. Anche i fratelli hanno visi più simili rispetto alle persone che non sono imparentate. I geni quindi sono una parte importante di come appare un viso umano. Ma non si è fatta abbastanza ricerca sul ruolo che i geni hanno nella morfologia facciale degli esseri umani. Qui entrano in gioco scienziati provenienti da Australia, Canada, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito che hanno condotto questo recente studio, per conto del consorzio International Visible Trait Genetics (Visigen). Hanno usato immagini di risonanze magnetiche della testa con fotografie di primi piani per mappare i punti di riferimento del viso, a partire dai quali sono state stimate le distanze facciali. Hanno poi applicato il metodo dell´associazione sull´intero genoma (genome-wide association o Gwa), con replicazione indipendente, e hanno identificato le varianti dell´acido deossiribonucleico (Dna) coinvolte nelle forme del viso di quasi 10.000 persone. Tre dei cinque geni che il team ha identificato erano già stati identificati con altri metodi per essere coinvolti nello sviluppo cranio facciale dei vertebrati e nelle malattie. Uno di questi tre è stato identificato per essere coinvolto nella morfologia facciale in uno studio Gwa sui bambini pubblicato quest´anno. I ricercatori hanno detto che gli altri due geni possono rappresentare fattori completamente nuovi nelle reti molecolari che governano lo sviluppo facciale. "Sono primi risultati molto interessanti che segnano l´inizio della comprensione genetica della morfologia facciale umana," ha detto l´autore principale, il professor Manfred Kayser del Centro medico dell´Università Erasmus nei Paesi Bassi. "Forse un giorno sarà possibile disegnare un ritratto immaginario di una persona a partire solamente da tracce di Dna, il che potrebbe avere importanti applicazioni nel campo delle indagini della polizia. Possiamo già prevedere dal Dna alcuni colori di occhi e capelli con una precisione abbastanza alta." Per maggiori informazioni, visitare: Centro medico dell´Università Erasmus http://www.Erasmusmc.nl/?lang=en  Plos  Genetics http://www.Plosgenetics.org/home.action    
   
   
"POLARITÀ CELLULARE: DAI MECCANISMI ALLA MALATTIA"  
 
Londra, 15 ottobre 2012 - Il 15 e 16 aprile 2012 si terrà a Londra, nel Regno Unito, un workshop intitolato "Polarità cellulare: dai meccanismi alla malattia". La polarità cellulare si riferisce a differenze spaziali nella forma, struttura e funzione delle cellule. Quasi tutti i tipi di cellule mostrano una sorta di polarità, che consente loro di svolgere funzioni specializzate. La disregolazione della polarità cellulare può causare disturbi dello sviluppo e il cancro. Benché sia ampiamente noto che molte cellule sono polarizzate, il meccanismo con cui si manifesta questa polarità non è ben chiaro. Il workshop riunirà un gruppo interdisciplinare di scienziati per parlare degli ultimi progressi nel campo della ricerca sulla polarità cellulare, dai principi di base fino alle implicazioni mediche. Per ulteriori informazioni, visitare: http://royalsociety.Org/events/2013/cellular-polarity/    
   
   
GREENLIGHT: IN SALA OPERATORIA LA SPENDING REVIEW E´ DALLA PARTE DEL PAZIENTE GREENLIGHT, UN NUOVO LASER "A RAGGIO VERDE" PER RISOLVERE DEFINITIVAMENTE IN UN GIORNO E IN ANESTESIA LOCALE L’IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA  
 
 Milano 15 Ottobre 2012 Una concreta risposta alla spending review, che tra i suoi effetti principali ha quello di ridurre drasticamente i posti letto negli ospedali italiani arriva dalle innovative tecniche di chirurgia mininvasiva che si effettuano in day hospital in grado di offrire numerosi vantaggi per il paziente e di risparmiare tempo e denaro pubblico. Tra queste Greenlight, giunta dagli States e già in uso anche nel nostro Paese, che si avvale di un nuovo laser "a raggio verde" per risolvere definitivamente in un giorno e in anestesia locale (spinale) l’ipertrofia prostatica benigna - l’ingrossamento della prostata - (Ipb ) , un disturbo che colpisce circa l’ 80 % degli italiani over 50. Una Nuvola Di Vapore “La metodica”,spiega il professor Andrea Tubaro, Professore Associato di Urologia all’ Università La Sapienza di Roma e Direttore dll’ Unità Operativa di Urologia all’ Ospedale Sant’ Andrea, Roma, “sfrutta l’azione di un potente laser al triborato di litio (un cristallo in grado di emettere una luce con una particolare lunghezza d’onda altamente assorbita dai tessuti), che vaporizza selettivamente milimmetro per millimetro solo l’eccesso di tessuto prostatico, trasformandolo in tante bollicine di vapore. Rispetto agli interventi del passato, salvaguardia la potenza sessuale, la fertilità, la continenza urinaria e affronta con efficacia l’ emergenza prostata in Italia dove l’Ipb e’ in continuo aumento a causa del progressivo invecchiamento della popolazione maschile”. E’ L’unica Tecnica Laser Che Ammette Anticoagulanti E Pacemaker “Greenlight laser ” aggiunge il professor Bruno Frea, Professore Ordinario di Urologia Università di Udine e Direttore dell’ Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine, “grazie alle sue caratteristiche induce una coagulazione immediata dell’area trattata che consente di intervenire in tutta sicurezza anche su pazienti ad alto rischio come quelli affetti da malattie cardiovascolari e della coagulazione in cura con farmaci anticoagulanti, che ora possono essere operati senza più sospendere la terapia come si impone sempre per un intervento chirurgico . Non solo, Greenlight è indicato anche per pazienti con pacemaker, in quanto non richiede impiego di energia elettrica”. La Parola Ai Numeri “I suoi vantaggi dal punto di vista della spending review”,dice il professor Giovanni Ferrari , Professore a contratto di Urologia, Università di Modena e Primario di Urologia e Andrologia , Hesperia Hospital Modena “sono dimostrati dai numeri. Ogni anno in Italia vengono effettuati oltre 40mila interventi, 15mila dei quali con tecniche invasive con un ricovero di 3-5 giorni, con un´occupazione di letti di 52mila giorni. Con Greenlight effettuata in one day surgery con sosta solo notturna, l´"occupazione" cala a 13mila , con un risparmio di 39mila giornate-letto. Riduzione dei tempi in lista di attesa, che secondo recenti dati di Cittadinanzattiva ( rapporto Pit Salute 2011) sono di oltre 8 mesi, riduzione dei tempi di convalescenza e minore stress per il paziente” . La nuova tecnica laser impiegata con successo su più di 500mila pazienti nel mondo di cui alcune migliaia in Italia è disponibile, a totale carico del Ssn, in vari ospedali della Penisola. In Un Giorno La Vita Migliora “L’ipertrofia prostatica benigna - l’ingrossamento della prostata - dice il professor Frea, “è la malattia più diffusa negli uomini incrementata sempre di piu dall’invecchiamento tanto che in Italia si pone ai primi posti per diagnosi effettuate ogni anno, seconda all’ipertensione arteriosa. L’ipb incide pesantemente sulla qualità di vita con sintomi che comprendono disturbi alle vie urinarie (dalla difficoltà a urinare , urgenza e frequenza anche notturna e nei casi più seri alla completa ritenzione urinaria che richiede il ricorso al catetere per lo svuotamento della vescica),disfunzioni sessuali, impotenza e problemi di eiaculazione”. “Greenlight “spiega il professor Giovanni Ferrari, “si effettua per via endoscopica in one day surgery con anestesia spinale o locoregionale a volte associata a una leggera sedazione: la fibra laser, introdotta dal pene nell’uretra attraverso un sottile cistoscopio, vaporizza millimetro per millimetro con estrema precisione l’area interessata senza alcun sanguinamento. La maggior parte dei pazienti torna a casa dopo una notte di ricovero e riprende le normali attività nel giro di una settimana” . Greeelight vs Turp: Il Confronto E’ Vincente “Rispetto alla Turp (Trans Urethral Resection of Prostate)”, resezione endoscopica transuretrale della prostata” precisa il professor Tubaro, “l’intervento chirurgico più impiegato negli ultimi 50 anni, recenti studi internazionali e multicentrici dimostrano che la nuova tecnica ottiene gli stessi risultati della resezione transuretrale ma con modestissimi rischi e complicanze intra e post operatorie , immediata e duratura risoluzioni dei sintomi e breve ricorso al catetere - solo qualche ora - che si applica sempre dopo gli interventi chirurgici alle vie urinarie per facilitare lo svuotamento della vescica”. “Nella Turp” , evidenzia il professor Frea, “la prostata malata viene asportata frammentandola, attraverso uno speciale strumento endoscopico - resettore - inserito nell’ uretra. Sono presenti però disturbi post operatori come problemi erettivi nel 2-3% dei casi , eiaculazione retrograda (emissione di sperma "al contrario", e cioè verso la vescica anziché all´esterno) nel 70-80%, infezione urinaria nel 5-10%, significativo sanguinamento nel 13% , trasfusione nel 2-5%, incontinenza urinaria 1-5%. Con Greenlight si sono riscontrate complicanze solo nel 12% dei pazienti: disturbi minzionali di tipo irritativo di durata limitata nel 10% , ematuria tardiva nel 3%, stenosi del collo vescicale nel 1,5 % , eiaculazione retrograda solo nel 26% dei casi. A due anni dall’intervento il 95% dei pazienti si dichiara molto soddisfatto con la completa risoluzione dei sintomi, ripresa immediata della minzione e netto miglioramento delle disfunzioni sessuali”. Il Sesso E’ Salvo …E Anche La Coppia “Greenlight laser”, evidenzia il professor Ferrari, “tutela la potenza sessuale: nessun paziente ha sviluppato impotenza - il laser non causa infatti danni ai nervi deputati all’ erezione posti a ridosso della prostata , preserva la fertilità riducendo l’ eiaculazione retrograda , non causa incontinenza urinaria e soprattutto evita recidive con la necessità di un secondo intervento a conferma che la metodica offre una reale e definitiva soluzione per l’Ipb”. “Il ricorso al laser nella chirurgia della prostata ingrossata,” prosegue il professor Tubaro, “è già un’arma ben consolidata e in continua evoluzione tecnica . Greenlight Xps laser semplifica l’intervento: rimuove il tessuto vaporizzandolo ed evita il ricorso - come invece avviene nella resezione con i laser ad olmio e al tullio - alla frantumazione - con un morcellatore (un vero e proprio frullatore endoscopico) delle aree trattate per poterle estrarre dal canale uretrale con possibili rischi correlati, come ad esempio lesioni alla vescica”. In Italia Come Negli Usa “In Usa e in Inghilterra”, conclude il professor Tubaro, “Greenlight, grazie all’ assenza di sanguinamento e alla rimozione del catetere dopo poche ore dall’intervento, si esegue in regime di day surgery e cioè ambulatorialmente e il paziente può essere dimesso nello stesso giorno. In Italia l’obiettivo è di effettuare con Greeenlight il 60- 70% della chirurgia per l’Ipb con intervento e dimissioni in giornata”. Nel nostro Paese i centri che utilizzano questa tenica laser sono al momento 15 con una casistica di oltre 1.000 interventi.  
   
   
SANITÀ: DA REGIONE UMBRIA 60MILA EURO ALLE “ASL” PER POTENZIARE RETE DEFIBRILLATORI  
 
Perugia, 15 ottobre 2012 - Ammonta a 59 mila 570 euro la quota del finanziamento ministeriale trasferita dalla Regione Umbria alle singole Aziende Sanitarie Locali, per l´acquisto di nuovi defibrillatori. E´ quanto stabilito dalla Giunta regionale dell´Umbria, su proposta dell´assessore regionale alla sanità, Franco Tomassoni. In seguito alla deliberazione all´Asl n.1 andranno 8 mila 881,75, all´Asl n.2 24 mila 698,37, all´Asl n.3 10mila724,54, all´Asl n.4, 15 mila 265,34: "Le quote così ripartite - ha precisato l´assessore Tomassoni - debbono essere finalizzate e vincolate esclusivamente all´acquisto dei defibrillatori, con priorità per i Centri di Salute dell´Umbria, che attualmente ne sono sguarniti. Ovviamente, le somme saranno impiegate anche per la manutenzione degli strumenti acquistati e di quelli preesistenti, nonché alla formazione del primo gruppo di personale non medico dipendente del Sistema Sanitario regionale o all´aggiornamento del personale abilitato all´uso della strumentazione. Inoltre, - ha aggiunto l´assessore - della spesa di tali quote dello stanziamento ministeriale dovrà essere data apposita rendicontazione come presupposto indispensabile per l´erogazione delle ´tranche´ successive". L´assessore Tomassoni ha quindi precisato che "è a totale discrezione delle singole Aziende Sanitarie locali decidere il quantitativo e la collocazione dei defibrillatori da acquistare in questa prima fase, in base agli indicatori che provengono dal proprio territorio di competenza ed al numero dei soggetti da formare". In un primo momento la formazione e l´aggiornamento saranno indirizzati prevalentemente al personale non medico delle strutture del Servizio Sanitario Regionale, con particolare riferimento al personale dei Centri di Salute. E´ prevista anche una fase successiva che prevede un´ampia e diffusa informazione diretta a tutta la popolazione regionale sull´implementazione di defibrillatori sul territorio, gestiti da enti pubblici e privati che intendano metterli a disposizione della cosiddetta "catena della sopravvivenza", curata dalle Centrali Operative 118, gestita dalle Centrali Operative 118 e dal Sistema della Emergenza-urgenza.  
   
   
BOLZANO: BANDO DI CONCORSO PER LA FORMAZIONE DI 20 MEDICI DI MEDICINA GENERALE  
 
Bolzano, 15 ottobre 2012 - Bando di concorso per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale 2013-2016 L´ufficio formazione del personale sanitario informa che è stato indetto un concorso pubblico per esami per l´ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale relativo agli anni 2013-2016 per 20 posti di formazione nella Provincia di Bolzano. Requisiti di ammissione: cittadinanza italiana o di uno degli stati membri dell´Unione europea, laurea in medicina e chirurgia, abilitazione all´esercizio della professione (esame di stato), iscrizione all´Albo dell´Ordine dei medici e degli odontoiatri. Le domande dovranno essere presentate entro le ore 12 di giovedì 25 ottobre 2012. Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi all´Ufficio formazione personale sanitario, tel. 0471 418145 o consultare il sito: www.Provincia.bz.it/sanita/personale-sanitario/specialistica.asp   
   
   
MAL DI SCHIENA, A CIASCUNO IL SUO “EQUILIBRIO”. UN SOFTWARE RIPRISTINA IL GIUSTO ASSETTO, PIANIFICANDO OPERAZIONI TAILOR-MADE  
 
 Rimini, 15 ottobre 2012– Modifiche dell’ordine di millimetri e gradi possono fare la differenza tra un’operazione chirurgica che restituisce al paziente una vita libera dal dolore e un intervento che, a lungo termine, si rivela inefficace, determinando l’insorgenza di nuovi disturbi. Siamo nell’ambito della chirurgia spinale, volta al ripristino del giusto spazio tra due vertebre eccessivamente ravvicinate a causa di un’ernia discale. Un nuovo software made in Germany, “Vertaplan”, permette di pianificare e condurre operazioni estremamente precise e in grado di rispettare la geometria spinale specifica di ogni paziente. Fa parte di un’innovativa piattaforma tecnologica realizzata dalla tedesca spontech e denominata Vertasystem, che comprende anche procedure diagnostiche e dispositivi impiantabili con una varietà di dimensioni ed angolazioni mai vista prima. Il software, inizialmente sviluppato per intervenire solo sul tratto lombare, è stato di recente implementato per il trattamento di tutta la colonna vertebrale. Da poco disponibile anche in Italia, la metodica ha già visto numerosi interventi condotti con successo in diverse cliniche universitarie tedesche. E proprio il trattamento chirurgico della patologia degenerativa del rachide è tra i principali temi del 61° Congresso Nazionale della Società Italiana di Neurochirurgia (Sinch) che si apre oggi a Rimini (11-14 ottobre), dove l’azienda è presente con il proprio prodotto di punta. Una delle cause più frequenti alla base del mal di schiena, che solo in Italia colpisce oltre 15 milioni di persone, è la degenerazione dei dischi intervertebrali. Questi ultimi, perdendo spessore, non assolvono più appieno la loro funzione di ‘cuscinetto’ tre le vertebre, che quindi si avvicinano al punto di comprimere le radici nervose in uscita dalla colonna, causando dolore. Finora, nei casi in cui si rendeva necessario l’intervento chirurgico, la valutazione di quale dimensione e angolatura dovesse avere il distanziatore impiantabile non sempre poteva essere “personalizzata” sulla base della peculiare conformazione del paziente. Si trattava quindi di operazioni piuttosto standardizzate. Ma la colonna vertebrale è una complessa catena di articolazioni dipendenti l’una dall’altra: se il dispositivo impiantato tra due vertebre non rispetta la specifica curvatura di quel segmento, può causare un sovraccarico in quelli adiacenti che, con il tempo, possono anch’essi degenerare. Grazie a Vertaplan, durante la fase pre-operatoria è invece possibile calcolare in modo preciso al millimetro e grado la correzione chirurgica necessaria, ossia quale lunghezza, spessore e inclinazione deve avere il distanziatore da impiantare, affinché si inserisca armoniosamente all’interno della successione di vertebre del paziente. “Stiamo utilizzando Vertaplan da più di sei mesi”, afferma il dottor Kostantinos Kafchitas, chirurgo presso la clinica ortopedica dell’Università di Magonza. “Il sistema è molto interessante e promette ulteriori miglioramenti nell’arco dei prossimi anni. In particolare, consente il ripristino dell’equilibrio sagittale del singolo paziente, una delle principali sfide della chirurgia vertebrale del futuro. Per questo motivo, è uno strumento pioneristico che potrà fornire al chirurgo spinale un supporto davvero prezioso ”. Sul cosiddetto ‘piano sagittale’, che attraversa idealmente il corpo umano dividendolo in una parte destra e una sinistra, la colonna vertebrale presenta due curvature all’indietro (cifosi), alternate a due curvature in avanti (lordosi). Queste curve possono essere più o meno accentuate, disegnando la specifica geometria spinale di ogni individuo, ma in ogni caso viene raggiunto automaticamente un equilibrio definito appunto “sagittale”, che permette di stare in piedi senza cadere. Inoltre, ogni persona possiede un proprio coordinamento tra testa, spalle e cintura pelvica – dettato in parte dalla conformazione, in parte dallo stile di vita e dalle posture assunte – che influenza anch’esso il movimento della colonna vertebrale. Prima di un’operazione di correzione della schiena, per ottenere migliori risultati clinici e una maggiore efficacia nel medio periodo, occorre quindi considerare nel modo più dettagliato possibile tutte queste variabili. La carica innovativa di Vertaplan consiste proprio nel rendere fattibili calcoli così complessi e nel facilitare la loro introduzione nelle routine della struttura ospedaliera. Inoltre, anche durante l’operazione chirurgica, il chirurgo può avvalersi del software per condurre l’intervento in modo sicuro ed efficiente. Dal marzo 2012 spontech è attiva anche nel Nord del nostro Paese con un distributore ufficiale, al quale ora se ne affianca un secondo, da poco selezionato per l’area Sud. In tal modo, l’azienda conferma ulteriormente il proprio interesse ad investire nel nostro Paese. Il Sistema Vertasystem si compone di Vertaplan, Vertaconnect e Vertacontrol. Vertaplan è il software che, in fase pre-operatoria, esegue la misurazione dei corpi vertebrali e degli spazi intervertebrali, elabora i parametri motori del paziente e fornisce al chirurgo l’indicazione del dispositivo impiantabile più adatto al caso specifico. Inoltre, supporta il chirurgo durante l’intervento e permette di valutarne gli effetti su tutto il profilo spinale. Vertaconnect è un dispositivo impiantabile che funge da distanziatore, ripristinando tra le vertebre la giusta inclinazione. L’inserter Vertacontrol è invece uno strumento sulla cui superficie è riportata una scala che permette al chirurgo di controllare esattamente la profondità di inserimento del distanziatore all’interno dello spazio intervertebrale.  
   
   
SANITA’: ZAIA INAUGURA SALE OPERATORIE OSPEDALE DI CAMPOSAMPIERO, “IN VENETO ECCELLENZE, BUONA GESTIONE E UN NUOVO PSSR. BASTA TAGLI DA ROMA, PAGHI CHI SPRECA”.  
 
Camposampiero (Pd), 15 ottobre 2012 - “In sanità basta tagli da Roma, paghi chi spreca. Il Veneto e i veneti non possono più sopportare di essere trattati allo stesso modo di chi paga una siringa 6 volte tanto che da noi”. Lo ha detto il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, inaugurando l’ 11 ottobre le nuove sale operatorie dell’ospedale di Camposampiero, in provincia di Padova. “Per continuare ad essere virtuosi – ha aggiunto Zaia – noi abbiamo accettato la vera sfida del futuro, che non è nei posti letto o nel numero degli ospedali, ma nell’organizzazione, nella buona gestione, nella qualità delle cure, nell’innovazione scientifica e tecnologica, nella capacità di umanizzare il rapporto con i cittadini, nel far sì, e qui c’è ancora da lavorare, che non si debba aspettare troppo per avere una prestazione. In Veneto questo percorso – ha aggiunto – lo abbiamo già avviato e lo porteremo a compimento con il nuovo Piano Sociosanitario, nell’ambito del quale nessuno deve temere di perdere le proprie eccellenze e le proprie peculiarità”. “Siamo già oggi la miglior sanità d’Italia – ha proseguito il governatore – con i conti in attivo e con un ottimo livello tecnico-scientifico, come dimostrano le nuove sale operatorie di questo ospedale. Anche per questo, e perché lo dobbiamo ai nostri cittadini, combattiamo, e continueremo a farlo, contro i tagli lineari del Governo di Roma, che non fanno la benché minima distinzione tra virtuosi e spreconi; tra chi, come il Veneto, ha ad esempio un tasso medio di ospedalizzazione di 7 giorni rispetto ad altre parti d’Italia che arrivano a 30 giorni. Mentre altrove si cura un malato, qui ne curiamo quattro; mentre qui si chiudono i bilanci in attivo, altrove quattro Regioni fanno miliardi di buco. Con i tagli come li hanno concepiti nei palazzi romani – ha aggiunto Zaia – noi andiamo in grave sofferenza mentre chi spreca continuerà a farlo, solo che un po’ meno. Così non può andare avanti”. Le sette sale operatorie inaugurate oggi sono state realizzate con le più moderne tecnologie e possono eseguire anche interventi in collegamento istantaneo con altre strutture sanitarie in tutto il mondo. Serviranno per la chirurgia d’urgenza, per quella generale, per l’ortopedia e per la ginecologia. Il costo totale, interamente coperto con fondi della Regione e dell’Ulss 15, è di 6 milioni 350 mila euro. All’inaugurazione sono intervenute numerose autorità locali e nazionali. Per la Giunta regionale erano presenti anche il vicepresidente Marino Zorzato, l’assessore alla sanità Luca Coletto e quello all’ambiente Maurizio Conte.  
   
   
PRESENTATI ALLO SHOWCASE DEL 28° CONGRESSO ECTRIMS I NUOVI DATI DELLA RICERCA SULLA SCLEROSI MULTIPLA  
 
Lione, 15 Ottobre, 2012 - Teva Pharmaceutical Industries Ltd ha annunciato il 10 ottobre che, nel corso del 28° Congresso del Comitato Europeo per il trattamento e la Ricerca sulla Sclerosi Multipla (Ectrims) di Lione in Francia, che si tiene dal 10 al 13 ottobre 2012, saranno presentati i dati chiave provenienti dalle ultime ricerche sulla sclerosi multipla (Sm), La presentazione dei dati fornirà nuove evidenze sul Copaxone (glatiramer acetato), primo farmaco al mondo per il trattamento della sclerosi multipla recidivante-remittente (Rrms) e su laquinimod, farmaco orale in fase di sperimentazione, oltre che sui risultati degli studi in corso Top Ms e Narcoms. “Per più di 20 anni, Teva è stata in prima linea nella ricerca e sviluppo nell’ambito della sclerosi multipla, focalizzata a fornire trattamenti sicuri ed efficaci che potessero incontrare le esigenze dei pazienti affetti da questa malattia complessa e degenerativa” ha dichiarato il Dr.michael Hayden, Global R&d President e Chief Scientific Officer di Teva Pharmaceutical Industries Ltd. “I dati presentati all’Ectrims dimostrano il nostro impegno costante per migliorare l’esperienza del trattamento per il paziente con Rrms e per fornire ai neurologi utili strumenti per effettuare scelte terapeutiche appropriate, specialmente in un questo settore in continua evoluzione”. Oltre alla presentazione dei nuovi dati al Congresso, Teva ospiterà un simposio satellite intitolato “New Concepts in Ms Pathology Shed Light on Ms Treatment Approaches”, che si svolgerà giovedì 11 ottobre 2012 dalle 19:15 alle 20:15. Sempre giovedì 11 ottobre 2012, alle ore 12:00, Teva ha inoltre organizzato un evento stampa indirizzato ai giornalisti accreditati, focalizzato sui progressi fatti nel campo della Rrms e sugli sviluppi futuri nel trattamento della patologia. Gli aggiornamenti sulla ricerca Teva includono: Glatiramer Acetato: Lo studio multinazionale di Fase Iii randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo su Glatiramer Acetato a bassa frequenza di somministrazione (Gala) ha esaminato l´efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di glatiramer acetato 40 mg/1 ml somministrato tre volte a settimana, rispetto al placebo, in pazienti con Rrms. I dati clinici dettagliati verranno presentati durante una sessione parallela di late-breaking news il 13 ottobre 2012, mentre le caratteristiche demografiche al basale dei pazienti coinvolti nello studio verranno presentate tramite poster. I poster chiave includono: [P 912] A multinational, multicenter, randomized, parallel-group study to access efficacy, safety and tolerability of Glatiramer Acetate 40 mg injection three times a week in subjects with Rrms: Baseline Patient Characteristics of the Gala study(Poster Session 2: immunomodulation, 12 ottobre, 15:30-17:00 Cet) O. Khan, P. Rieckmann, Boyko A., K. Selmaj, R. Zivadinov (Detroit, Stati Uniti; Bamberga, De; Mosca, Ru; Lodz, Pl; Buffalo, Stati Uniti) [166] A phase 3 trial to assess the efficacy and safety of glatiramer acetate injections 40mg administered 3 times a week compared to placebo (Parallel Session 13: Late Breaking News, 13 Ottobre, 8:30 – 8:45 Cet) O. Khan, P. Rieckmann, A. Boyko, K. Selmaj, R. Zivadinov (Detroit, Us; Bamberg/erlangen, De; Moscow, Ru; Lodz, Pl; Buffalo, Us) Laquinimod: Laquinimod è un farmaco in fase di sviluppo nel trattamento della Rrms; è un farmaco immunomodulante orale da assumere una volta al giorno, con un nuovo meccanismo di azione. I nuovi dati che verranno presentati all’Ectrims dimostrano ulteriormente i benefici clinici di questo farmaco unico. Le analisi ancora in corso sui dati della fase di estensione open label dello studio clinico Allegro, che valuta l’effetto di laquinimod sul decorso della malattia in pazienti trattati per tre anni, e in pazienti originariamente trattati con placebo e poi passati al trattamento con laquinimod per un anno, potrebbero fornire ulteriori possibili evidenze sull’efficacia del farmaco nel ridurre le recidive. Saranno discusse, inoltre, ulteriori analisi effettuate su altri endpoints clinici come la disabilità e sulla sicurezza.I risultati di uno studio supplementare condotto attraverso diverse tecniche di risonanza magnetica (Mri) sensibili al danno tissutale irreversibile, come le misure del volume cerebrale o il Magnetic Transfer Ratio (Mtr) si sono rivelati consistenti con la riduzione significativa della progressione di disabilità dimostrata con la terapia. I poster chiave includono: [P. 516] Oral laquinimod in patients with relapsing-remitting multiple sclerosis: Clinical effects at 36 months in the open-label extension phase of the Allegro study (Poster Session 1: Long-term Treatment Monitoring, 11 ottobre, 15:30 – 17:00 Cet) g. Comi, Jeffery D., L. Kappos, X. Montalban, A.n. Boyko, M.a. Rocca, M. Filippi, a nome del gruppo di studio Allegro - [P. 762]Assessing prognostic factors of severe relapse requiring hospitalisation and/or Iv methylprednisolone in Rrms treated with placebo or laquinimod: pooled analysis from the Allegro and Bravo trials (Poster Session 2: Economic Burden, 12 ottobre, 15:30 – 17:00 Cet) C.a. Carroll, P. Lindgren, A. Lang, a nome del gruppo di studio di Bravo & Allegro - [P. 861] Evidence for a neuroprotective effect of oral laquinimod in relapsing remitting multiple sclerosis(Poster Session 2: Imaging, 12 ottobre, 15:30 – 17:00 Cet) M. Filippi, M.a. Rocca, N. De Stefano, D. Jeffery, L. Kappos, X. Montalban, A.n. Boyko, G. Comi, a nome del gruppo di studio Allegro - Sclerosi Multipla: I risultati dello studio Top Ms (Therapy Optimization in Multiple Sclerosis), il più ampio studio prospettico di fase Iv condotto nella Sm, forniscono nuove informazioni sull’impatto che l’aderenza alla terapia e la progressione dei sintomi hanno sulla salute e sulle attività giornaliere dei pazienti affetti da Sm. La presentazione dei dati dimostrerà che una migliore aderenza alla Dmt (Disease-modifying Treatment) è associata a un minor numero di ricadute, come osservato attraverso la misura del Mpr (Medication Possession Ratio). Inoltre, indipendentemente dalla non aderenza alla terapia, l’utilizzo precedente di una o più terapie per la Sm è associato a unaumentato rischio di ricadute. In termini di effetto negativo dei sintomi della Sm, una presentazione mostrerà che il cambiamento misurato nella Fatigue Severity Scale (Fss) è un predittore significativo del tempo percentuale di assenza dal lavoro.I posters chiave includono: [P 260] Relationship between Ms therapy adherence and relapse episodes (Poster Session 1: Databases and Pharmacoepidemiology, 11 Ottobre, 15:30 – 17:00 Cet) T. Leist, H. Zwibel, M. Schwartz, B. Cohen, M. Tullman, P. K. Coyle on behalf of the Top Ms Steering Committee - [P 1035] Predictors of change in work productivity and activity impairment scores (Poster Session 2: Comprehensive Care and Rehabilitation) M. Tullman, T. Leist, H. Zwibel, B. Cohen, P.k. Coyle, M. Lage on behalf of the Top Ms Study Steering Committee - Il Comitato di ricerca sulla Sclerosi Multipla del Nord America (Narcoms) è un registro longitudinale globale, che raccoglie informazioni riguardanti gli effetti a lungo termine della Dmt in un database attivo composto da più di 35.000 pazienti. I ricercatori hanno analizzato i dati del registro, per descrivere le caratteristiche della malattia nei pazienti affetti da Sm che hanno continuativamente preso la stessa Dmt per un minimo di 5 anni e per valutare la probabilità di cambiamenti nei Pdds (Patient-determined Disease Steps) e Ps (Performance Scales). I risultati rivelano fattori che potrebbero risultare utili a supportare le scelte terapeutiche del medico . I poster chiave includono: [P 698] Comparative effectiveness of long-term users of disease-modifying therapy (Poster Session 2: Epidemiology, 12 Ottobre, 15:30 – 17:00 Cet) A. Salter, Y. Tang, L. Hornung, S. Kolodny, D. Hurtukova, S. Glenski, S. Cofield, X. Zhang, G. Cutter (Birmingham, Kansas City, Us).  
   
   
RISULTATI POSITIVI PER GLATIRAMER ACETATO 40MG/1ML SOMMINISTRATO TRE VOLTE ALLA SETTIMANA IN PAZIENTI AFFETTI DA SCLEROSI MULTIPLA RECIDIVANTE REMITTENTE  
 
 Gerusalemme, 15 Ottobre 2012 - Teva Pharmaceutical Industries Ltd ha annunciato i dati dello studio clinico di fase Iii Gala (Glatiramer Acetate Low-frequency Administration). Lo studio Gala è stato disegnato per valutare l’efficacia, sicurezza e la tollerabilità di un dosaggio sperimentale di glatiramer acetato (Ga), il principio attivo di Copaxone (glatiramer acetato soluzione iniettabile) un farmaco indicato nel trattamento della sclerosi multipla recidivante-remittente (Rrms). I risultati dettagliati dello studio saranno presentati a Lione, al 28° Congresso Ectrims (European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis) nel corso della sessione parallela late-breaking news il 13 Ottobre 2012. “Siamo entusiasti della possibilità di offrire ai pazienti affetti da Rrms, un’altra opzione di trattamento sicura ed efficace per questa malattia cronica e disabilitante”, ha dichiarato il Dr. Michael Hayden, Presidente del Global R&d e Chief Scientific Officer di Teva Pharmaceutical Industries Ltd. “Lo studio Gala testimonia l’impegno di Teva nella ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, per rispondere alle esigenze specifiche dei pazienti con Rrms.” Nello studio Gala, della durata di un anno, randomizzato, in doppio-cieco, controllato verso placebo, Ga 40 mg/1 ml ha ridotto significativamente il tasso annualizzato di recidive (Arr) del 34.4 % (p<0.0001) rispetto al placebo. Inoltre, rispetto al placebo, nei pazienti trattati con Ga 40 mg/1 ml è stata osservata una riduzione significativa del 34.4% nel numero cumulativo di lesioni in T2, nuove o ingranditesi (p<0.0001) e del 44.8% nel numero cumulativo di lesioni captanti gadolinio (Gde) (p<0.0001), . Dopo 12 mesi di trattamento non è stata osservata alcuna differenza significativa nella variazione percentuale del volume cerebrale, tra Ga e placebo. I tassi di interruzione del trattamento nel gruppo di pazienti trattati con Ga e in quelli trattati con placebo erano comparabili. Ga 40 mg/1 ml ha mostrato un profilo di sicurezza e tollerabilità favorevole. La frequenza complessiva di eventi avversi è stata paragonabile a quella osservata nel gruppo placebo. Gli eventi avversi più comunemente riportati nello studio sono state le reazioni al sito di iniezione, mal di testa e nasofaringiti. “Lo studio Gala è stato progettato allo scopo di valutare uno schema di dosaggio alternativo del Copaxone (20 mg/1 ml glatiramer acetato somministrato una volta al giorno con iniezione sottocutanea), una terapia per la Rrms sulla quale medici e pazienti hanno fatto affidamento per quasi vent’anni” ha dichiarato il promotore dello studio Dr. Omar Khan, Professor and Interim Chair, Department of Neurology and Director, Multiple Sclerosis Clinical Research Center & Image Analysis Laboratory, Wayne State University School of Medicine, Detroit, Mi. “I risultati mostrano che Ga 40 mg/1 ml somministrato per iniezione tre volte alla settimana potrebbe costituire un’opzione terapeutica alternativa per i pazienti con Rrms, basata su un dosaggio superiore di Ga ed una ridotta frequenza di somministrazione, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di trattamento del paziente senza compromettere l’efficacia o la sicurezza del farmaco” Attualmente è in corso la fase di estensione open-label dello studio, durante la quale verranno effettuate ulteriori analisi, attraverso follow-up pianificati oltre gli iniziali 12 mesi previsti dalla fase controllata con placebo. Teva ha intenzione di lavorare con le autorità sanitarie per definire i prossimi passi. Lo studio internazionale di Fase Iii, denominato Gala (Glatiramer Acetate Low-frequency), è stato progettato allo scopo di valutare l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità del glatiramer acetato (Ga) 40 mg/1 ml somministrato per iniezione tre volte alla settimana, in uno studio randomizzato in doppio-cieco, controllato verso placebo. In questo studio sono stati reclutati oltre 1,400 pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente. Attualmente, Copaxone (glatiramer acetato iniettabile) è commercializzato nel dosaggio di 20 mg/1 ml, da somministrare con un’iniezione al giorno. L’endpoint primario dello studio era il numero totale di recidive confermate durante i 12 mesi della fase controllata contro placebo. Copaxone (glatiramer acetato iniettabile) è indicato nella riduzione della frequenza di ricadute nella sclerosi multipla recidivante-remittente, anche nei pazienti che hanno avuto un primo episodio clinico con caratteristiche di Mri riconducibili alla sclerosi multipla. Gli effetti indesiderati più comuni di Copaxone sono: arrossamento, dolore, gonfiore, prurito o reazione cutanea nella sede dell’iniezione, vampate, eruzioni cutanee, dispnea e dolore al petto.  
   
   
“FURBETTI DEL TICKET”: GRAZIE A GDF. SEGNALE FORTE E CHIARO. UN RISULTATO CHE DEDICO AI TANTISSIMI CITTADINI ONESTI  
 
Venezia, 15 ottobre 2012 - “Un segnale forte e chiaro a chiunque pensi di poter imbrogliare, nella sanità come in tutti gli altri settori del welfare, per il quale ringrazio la Guardia di Finanza. Chi ha pensato di fregare le Istituzioni pubbliche in realtà ha fregato altri cittadini onesti, a cominciare da anziani, pensionati, categorie deboli, ai quali è giusto dedicare questa vittoria della legalità”. Con queste parole l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto commenta l’operazione della Guardia di Finanza che ha portato a scoprire oltre 4.000 “furbetti del ticket” che usufruivano indebitamente di esenzioni dalla compartecipazione sanitaria. “Tutte le nostre Ullss – aggiunge Coletto – sono state, sono e saranno a totale disposizione della Guardia di Finanza per proseguire e, se necessario, intensificare la preziosa collaborazione che sta portando buone notizie come quella di oggi. In un momento in cui bisogna stare attenti anche a come si spende un euro, e ai cittadini è chiesto anche un aiuto sotto forma del ticket, mi auguro che quanto sottratto da chi ha imbrogliato venga quanto prima recuperato e riportato nelle tasche dei cittadini onesti!”.  
   
   
SANITA´ IN ABRUZZO: AL VIA 10 CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE  
 
Pescara, 15 ottobre 2012 - Prende il via la prima delle dieci campagne di Comunicazione Istituzionale sulla Sanità, curata dalla Regione Abruzzo, sulle dipendenze patologiche che durerà un mese e si muoverà su un piano di comunicazione coordinata con manifesti, brochure, spot televisivi, spazi sui quotidiani, siti web, social network, news-letter, promocard, gadgets e oasi informative in diversi centri commerciali, dove sarà distribuito il materiale. I temi delle restanti campagne informative riguarderanno la salute mentale, le malattie cardiovascolari e cerebrovascolari, le malattie oncologiche, il diabete, obesità/bulimia /anoressia, gli incidenti sul lavoro, le chirurgie specialistiche, le donazioni organi/trapianti, le cure primarie.La complessità del sistema sanitario rende necessaria l´adozione di strumenti in grado di far conoscere agli utenti i servizi, i modi per accedervi e gli stili di vita da adottare per prevenire le più importanti patologie. Il Commissario ad Acta per la Sanità, Gianni Chiodi: "La Campagna di comunicazione istituzionale che presentiamo ai cittadini abruzzesi è coerente con la volontà di tessere con loro un dialogo sempre aperto sulla sanità. Dopo lo sforzo compiuto e ben riuscito per risanare i conti, siamo ora tutti impegnati nel migliorare la qualità dei servizi, secondo standard ministeriali. Da questa attività discende l´esigenza di dare informazioni sulle possibilità di prevenzione e di cura che il sistema sanitario regionale può loro offrire. Va detto che cambiamenti così complessi nel pianeta sanità non possono prescindere dalla interazione di tutti i soggetti che partecipano, a vario titolo, all´affermazione del diritto alla salute che si ispira alle performance più virtuose a beneficio della qualità dei servizi e, quindi, a beneficio della tutela delle cure sanitarie per tutti noi. Il Piano della Comunicazione Istituzionale in Sanità è stato il frutto di un lavoro collettivo che ha favorito l´integrazione fra gli attori coinvolti nel sistema sanitario regionale, mettendo insieme le esperienze e le professionalità di tutti gli operatori che lavorano negli specifici settori interessati dalle varie Campagne; questa collaborazione ha dato un contributo prezioso nell´individuare target specifici di utenza e altrettanto specifici messaggi da divulgare".  
   
   
REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE: LA GIUNTA REGIONALE APPROVA LA DELIBERAZIONE SUI FONDI SANITARI LOCALI L’ASSESSORA REGIONALE MARTHA STOCKER DICHIARA: “PENSPLAN MED” FORNIRÀ SOSTEGNO ALLE PARTI SOCIALI  
 
Trento, 15 ottobre 2012 – Nella seduta del 12 ottobre della Giunta regionale è stata approvata la deliberazione presentata dall’Assessora Martha Stocker con la quale si conferisce a Pensplan l’incarico di avviare la costituzione di un fondo sanitario integrativo su base territoriale. L’obiettivo è quello di creare un’agile struttura di servizio – Pensplan Med – in grado di fornire supporto dal punto di vista tecnico-giuridico e organizzativo ai fondi sanitari che saranno istituiti a livello provinciale. Nelle province di Bolzano e Trento il sistema sanitario pubblico copre la maggior parte delle spese sanitarie, e ciononostante sul fronte della salute le famiglie devono spesso far fronte a ulteriori esborsi non indifferenti, ad esempio per le cure dentarie o i trattamenti di riabilitazione. “Vi è quindi bisogno di un pilastro supplementare in tale ambito, e un fondo sanitario integrativo a livello locale risulta essere lo strumento adatto”, ha affermato l’Assessora regionale Martha Stocker. È quindi importante che le parti sociali in Sudtirolo e in Trentino diano vita a fondi sanitari locali. La Regione fornirà loro il massimo sostegno attraverso Pensplan Centrum, garantendo anche il necessario supporto tecnico-giuridico e organizzativo per il tramite di Pensplan Med. Ai fini dell’effettiva attuazione del progetto, ha precisato Martha Stocker, è determinante che oltre alla struttura di servizio rappresentata da Pensplan Med siano istituiti quanto prima i fondi sanitari locali veri e propri, in modo da poter effettuare la contribuzione. Al momento i circa 10 milioni di euro versati dalla popolazione al fondo sanitario nazionale confluiscono verso Roma, anche se già ora una notevole parte delle prestazioni viene erogata dal sistema sanitario pubblico locale. Con i fondi sanitari territoriali, ha aggiunto l’Assessora, potrebbero essere determinati in maniera più mirata i servizi aggiuntivi di cui abbiamo necessità. Inoltre il fondo sanitario potrebbe essere esteso anche ad altre categorie che attualmente ne sono ancora sprovviste.  
   
   
ASSEGNO DI CURA: UNA LETTERA DI INTENTI COI SINDACATI TRENTINI  
 
Trento, 15 ottobre 2012 - Sottoscritta il 10 ottobre, dall´assessore provinciale alla salute e politiche sociali Ugo Rossi e dai rappresentanti dei sindacati confederali e di categoria (pensionati) Cgil, Cisl e Uil, una lettera di intenti relativa al nuovo strumento dell´assegno di cura, introdotto dalla legge provinciale 15/2012 che tutela le persone gravemente non autosufficienti e le loro famiglie. Accolte alcune richieste presentate dai sindacati trentini, relative alle modalità di valutazione della condizione economico-patrimoniale, finalizzate a garantire l´accessibilità alla misura alle situazioni più problematiche o in condizione di fragilità economica e sociale. I rappresentanti dei sindacati, che hanno sostanzialmente condiviso l´impostazione generale della procedura, hanno chiesto alcune modifiche rispetto alle modalità di calcolo dell´Icef, che è stata integrata modulando le detrazioni forfettarie in questo modo: persone minorenni 8.100 euro, persone adulte (fino a 64 anni) 5.400 euro, persone anziane (dai 65 anni) 2.000 euro. Su sollecitazione delle parti sociali si è concordato di reincontrarsi non oltre il mese di giugno 2013 per un esame congiunto dei primi dati relativi all´impatto del nuovo intervento e per studiare eventuali modifiche che dovessero essere necessarie. A sottoscrivere la lettera di intenti con l´assessore Ugo Rossi vi erano: Claudia Loro Cgil, Renata Greggio Spi, Gianna Marzari Cisl, Giuliano Zambelli Fnp, Nicola Paoli Cisl (medici), Walter Alotti Uil, Claudio Luchini Uilp.  
   
   
BOLZANO: GIORNATA MUSEALE EUREGIO 2012 INCENTRATA SU PSICHIATRIA ED EUTANASIA NAZISTA  
 
Bolzano, 15 ottobre 2012 - La Giornata museale 2012 dell´Euregio che si svolgerà mercoledì prossimo 17 ottobre 2012 presso il Kurhaus ad Hall in Tirol, è dedicata alla storia della psichiatrica e del programma nazista di eutanasia nella prassi museale. Lo spunto per il tema è giunto dai rinvenimenti archeologici del 2011 nel cimitero della clinica psichiatrica di Hall, nel Land austriaco del Tirolo, di cadaveri di vittime in una fossa comune, testimonianza probabile di una strage compiuta tra il 1942 e il 1945 di 360 ospiti della struttura nell´ambito di un programma nazista di "eutanasia". In futuro dovrebbe essere realizzato un luogo del ricordo di queste vittime. La Giornata museale dell´Euregio 2012, che si svolgerà mercoledì prossimo 17 ottobre 2012 presso il Kurhaus ad Hall in Tirol, sarà caratterizzata da un convegno specialistico sulla storia della psichiatria nel Tirolo storico tra il 1830 ed il presente, a cui sono abbinati otto workshop di approfondimento incentrati sulle modalità espositive dei temi trattati in ambito museale con la presentazione di progetti di ricerca e di mostre. Durante la Giornata sarà ospitata presso il Kurhaus di Hall in Tirol la mostra "Non vi permetterò più di farmi passare per matto" dedicata alla storia della psichiatria in Tirolo, Alto Adige e Trentino realizzata dagli storici dell´Archivio provinciale di Bolzano in collaborazione con il gruppo "Storia e regione/Geschichte und Region", sotto la direzione scientifica dell´Università di Innsbruck, nell´ambito del progetto Interreg "Psichiatria e confini". La mostra è nata dalla rilettura storica attenta delle cartelle cliniche di una trentina di pazienti psichiatrici, uomini e donne provenienti dall´area del Tirolo storico, e degenti nei due manicomi tirolesi di Hall (1830) e di Pergine Valsugana (1882) e della Clinica psichiatrica di Innsbruck (1891) tra gli anni Trenta dell´Ottocento e gli anni Settanta del Novecento.  
   
   
SALUTE, APPROVATO IN GIUNTA PROGRAMMA DI RIORGANIZZAZIONE DELL´OFFERTA SANITARIA ASSESSORE MONTALDO: "FONDI FAS PER I NUOVI OSPEDALI"  
 
Genova, 15 Ottobre 2012 - È stato approvato il 12 ottobre in Giunta su proposta dell´assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo il programma di riorganizzazione dell´offerta sanitaria ligure che riguarda la riorganizzazione dell´offerta territoriale sanitaria, dell´offerta ospedaliera e il dimensionamento della rete del sistema di emergenza. "Come le altre regioni – spiega Montaldo – la Liguria contesta duramente i tagli lineari effettuati dal Governo in sanità. Perché alcune regioni, tra cui la nostra, hanno già effettuato notevoli risparmi e si sono già adoperate sul fronte del contenimento della spesa. Nonostante ciò non ci sottraiamo alla necessità di riposizionare il servizio sanitario regionale, anche per evitare l’aumento delle tasse, potenziando i servizi sul territorio, non solo in termini di costruzione della rete di Case della Salute e piastre ambulatoriali, ma come modello organizzativo che consenta la presa in carico dei pazienti cronici". Territorio La nuova organizzazione prevede il potenziamento dei distretti territoriali che dal 2013 avranno un proprio budget e diventeranno il fulcro dell´assistenza territoriale per i malati cronici affetti ad esempio da diabete, ipertensione, bronchiti croniche. Previsto inoltre un ulteriore sviluppo degli hospice con 30 posti in più e nuove strutture di cure intermedie, a metà strada tra l´ospedale e la residenzialità socio-sanitaria per accogliere, per un breve periodo di tempo, i pazienti dimessi da reparti per acuti e che non possono essere immediatamente accolti nelle Rsa. Ospedale Il piano persegue l´obiettivo di arrivare ad un numero di posti letto per acuti per mille abitanti non superiore al 3 per mille e allo 0,7 per mille posti letto destinati riabilitazione/lungodegenza come è stato stabilito dalla legge 135 del Governo sull´aggiornamento degli standard dei letti. È previsto pertanto una riduzione di letti nelle aree territoriali dove lo standard era superiore per un totale di 800 posti letto per acuti in meno e un incremento di 332 posti letto per la riabilitazione/lungodegenza. Inoltre è prevista la chiusura di 38 strutture complesse cliniche. Nella Asl 1 Imperiese sono previsti meno 45 posti letto per acuti e 89 posti letto in più per la riabilitazione. Inoltre verranno eliminate tre strutture complesse. Nella Asl 2 Savonese previsti 133 posti letto per acuti in meno e l’attivazione di 33 posti letto di riabilitazione e per la lungodegenza. Vengono inoltre disattivate 6 strutture complesse. Nella Asl 3 Genovese vengono chiusi 146 posti letto per acuti e attivati 51 posti letto per la riabilitazione. Vengono disattivate 6 strutture complesse. Ospedale Evangelico – Voltri chiude 18 posti letto per acuti e ne apre 4 per la riabilitazione, disattivando tre strutture complesse. All´irccs San Martino – Ist sono disattivati 223 posti letto per acuti e attivati 94 posti letto di riabilitazione e lungodegenza. Le strutture complesse di cui è prevista la disattivazione ammontano a 13. Ospedale Galliera disattiva 100 letti per acuti, apre 21 letti per la riabilitazione e chiude una struttura complessa. L´istituto Gaslini chiude 80 letti per acuti e ne attiva 20 per la riabilitazione. Disattiva inoltre 2 strutture complesse. Asl 4 Chiavarese chiude 33 posti letto per acuti, attiva 18 per la riabilitazione e la lungodegenza. Strutture complesse disattivate 4. Asl 5 Spezzina la Giunta non prevede operazioni in quanto la dotazione di letti ospedalieri è inferiore allo standard previsto a livello nazionale. Ulteriori 26 letti per acuti verranno disattivati nelle pediatrie ospedaliere. Cambiamenti anche per alcune specialità ospedaliere: chirurgia maxillo-facciale oggi presente sia all´ospedale San Martino-ist che al Galliera potrebbe essere accorpata presso l´unica sede di San Martino. Stesso percorso per la neurochirurgia che verrebbe unificata al San Martino-ist. Chirurgia vascolare rimane invece sia al Galliera che all´ospedale San Martino. "Per quanto riguarda la nuova edilizia ospedaliera – spiega l´assessore Montaldo - il piano conferma nella sostanza l´impianto già fissato con i nuovi ospedali che dovranno essere riadattati in termini di posti letto, anche se, vista l´assenza di risorse nazionali, pensiamo di destinare una quota dei prossimi Fas". Emergenza È confermata la chiusura entro 60 giorni della Centrale operativa di Asl 4 Chiavarese, le cui funzioni saranno svolte dalla Centrale del San Martino. Il piano prevede inoltre di concentrare in un´unica centrale regionale le rimanti 4. A questo punto si porta a termine un percorso di trasformazione di 4 strutture di pronto soccorso regionali in punti di primo intervento ospedaliero (Ppi) aperti 24 ore. Negli stessi ospedali parte inoltre la collaborazione con i medici di medicina generale prevista dal decreto Balduzzi. Le sedi individuate sono: Bordighera, Cairo Montenotte, Albenga e Sestri Ponente. Rimangono aperti a 12 ore i punti di primo intervento di Pontedecimo e Rapallo. "Questo quadro – conclude Montaldo - suggerisce di portare a completamento le misure strutturali che modificano l´organizzazione territoriale e ospedaliera per affrontare il 2013 da una base più sicura. Tenendo conto che nel 2013 ci saranno ulteriori riduzioni nazionali delle risorse e non abbiamo avuto ancora nessuna risposta dal Governo nemmeno sulla richiesta delle Regioni di rivisitare i livelli di assistenza per un nuovo Patto della salute e non è stato ancora ripartito il fondo sanitario nazionale per il 2012".  
   
   
LIGURIA: NESSUN PAGAMENTO PER I MALATI CHE HANNO DIFFICOLTÀ A MUOVERSI  
 
Genova, 15 ottobre 2012 - Sono stati ricevuti il 10 ottobre in Regione dal presidente Claudio Burlando e dall´assessore alla salute, Claudio Montaldo i rappresentanti dei disabili dopo le proteste dei giorni scorsi davanti al Salone Nautico di Genova di alcuni malati costretti a pagare il trasporto con auto medica per effettuare esami o cure. Ai rappresentanti dei disabili l´assessore alla salute ha assicurato che tutti i disguidi verranno risolti, in modo da garantire a tutti coloro che hanno difficoltà a muoversi di accedere alle cure necessarie utilizzando gratuitamente le ambulanze. Nei giorni passati lo stesso assessore aveva inviato una lettera ai direttori generali delle Asl affinché si impegnassero direttamente per garantire il trasporto a chi ne aveva diritto. "Le difficoltà economiche del momento – ha ribadito Montaldo – non possono infatti andare a svantaggio dei cittadini ammalati che vengono privati di un diritto. Pertanto anche se non costretti a letto immobili i disabili potranno continuare ad usufruire gratuitamente delle ambulanze, evitando ogni tipo di abuso".  
   
   
SANITA’ ULSS 21 LEGNAGO FINALISTA OSCAR BILANCIO P.A. 2012.  
 
Venezia, 15 ottobre 2012 - L’ulss 21 di Legnago (Verona), unica del Veneto, è stata selezionata tra i 16 finalisti che si contenderanno l’Oscar di Bilancio della Pubblica Amministrazione 2012 e tra le tre aziende sanitarie (con l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento e l’Usl di Bologna) candidate all’Oscar riservato alle Aziende sanitarie pubbliche. Il Premio, promosso e organizzato dalla Federazione Relazioni Pubbliche Italiana – Ferpi e dall’Anci, si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, e sarà assegnato nel corso di una cerimonia che si terrà il 29 ottobre a palazzo Marino, sede del Consiglio Comunale di Milano. L’oscar viene attribuito alle pubbliche amministrazioni che si sono dimostrate “campioni di trasparenza” per aver saputo presentare bilanci economici, sociali ed ambientali comunicativamente efficaci, trasparenti e chiari. “Ancora una volta – dice l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto complimentandosi con i responsabili dell’Ulss 21 – il Veneto viene così riconosciuto come virtuoso in materia di trasparenza e questo è particolarmente significativo, sia perché ciò accade in un momento nel quale, per le malefatte di alcuni, le pubbliche amministrazioni regionali sono poste tutte, indiscriminatamente, sul banco degli imputati, sia perché a concorrere per l’Oscar è una struttura del sistema sanitario che già oggi, prima del responso finale della giuria, è tra le 16 più trasparenti d’Italia in generale e tra le 3 nella sezione dedicata alla sanità. Trasparenza – aggiunge Coletto – qui da noi vuol dire molte cose: buona gestione, rispetto per il cittadino, attenzione al rapporto tra spesa e servizi erogati, chiarezza di comunicazione verso l’esterno. Non so se chi spreca in giro per l’Italia può dire altrettanto”. I bilanci e le attività delle aziende pubbliche candidate all’Oscar di bilancio della Pubblica Amministrazione sono stati esaminati sotto svariati punti di vista da numerose associazioni ed istituzioni che collaborano al premio. Tra queste, la Corte dei Conti, la Ragioneria Generale dello Stato, la Cassa Depositi e Prestiti l’Associazione Italiana Analisti Finanziari, l’Associazione Internal Auditors, l’Associazione Nazionale Direttori Amministrativi e Finanziari, l’Associazione Italiana Revisori Contabili, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, il Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale, la Società Italiana di Economia Pubblica.  
   
   
REGISTRAZIONE EMAS PER L’AUTODROMO DEL MUGELLO PRIMO CIRCUITO IN ITALIA. IN PISTA BUONE PRATICHE PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE  
 
Scarperia, 15 ottobre 2012 - Si potrà fregiare della registrazione Emas (Eco-management and Audit Scheme) l’Autodromo del Mugello, primo circuito in Italia. L’impegno ambientale del circuito Ferrari ha fatto un ulteriore passo avanti con la registrazione Emas, una supercertificazione europea ottenuta – al 15 settembre 2012 - da meno di 1500 fra enti ed aziende in tutta Italia. L’impianto toscano è da tempo impegnato nel controllo degli impatti ambientali generati dalle sue attività: dal 2010, infatti, è in possesso della certificazione Iso 14001, che testimonia una gestione sostenibile, attraverso un sistema organizzato di controllo degli impatti ambientali, nell’ambito di un rapporto corretto e consapevole con il territorio circostante. Per il raggiungimento di questa registrazione europea, l’Autodromo del Mugello ha seguito un percorso, nell’ottica di un miglioramento continuativo e di aggiornamento rispetto alle novità tecnologiche del settore, che ha portato a numerosi interventi. Dall’ottimizzazione del consumo di risorse naturali e di energia (realizzazione impianto fotovoltaico sulla tribuna centrale che consente di risparmiare ogni anno emissioni in atmosfera per 200 tonnellate di Co2) alla realizzazione di un impianto di trattamento delle acque di prima pioggia. Dalla prevenzione dell’inquinamento dell’aria mediante la scelta di materiali specifici per la realizzazione della nuova tribuna (che hanno portato al territorio del Mugello, in termini di riduzione di polveri sottili, l’equivalente di oltre 1.200 alberi di grande fusto) al recupero delle acque piovane per uso igienico; dagli sforzi fatti per gestire in maniera efficace la raccolta differenziata alla sensibilizzazione dei fornitori che gestiscono aspetti ambientali indiretti “Aver attivato un Sistema di Gestione Ambientale, spiega l’Amministratore Unico del circuito Paolo Poli, non comporta solo il rispetto dell’ambiente e la protezione della salute del territorio, ma anche lo stimolo ad acquisire uno specifico senso di responsabilità sociale da parte di tutti gli attori in campo: dirigenti, dipendenti, fornitori ed utilizzatori dell’impianto. La registrazione Emas e la certificazione Iso 14001 dimostrano, nel fatti, come sia possibile fare sport motoristico - e di alta qualità - in un territorio che ha nell’ambiente il suo valore aggiunto, nel pieno rispetto delle procedure di salvaguardia ambientale”.  
   
   
SPORT: 200 MILA EURO A 96 ASSOCIAZIONI DEL FVG  
 
Trieste, 15 ottobre 2012 - Ammontano a quasi 200 mila euro i fondi che la Giunta regionale - su proposta dell´assessore Elio De Anna - ha deliberato a favore di 96 associazioni ed enti sportivi della Regione per il sostegno di altrettante iniziative. In particolare 176 mila euro serviranno per contribuire alla realizzazione di manifestazioni mentre 20 mila 500 euro verranno destinati alla realizzazione di convegni o corsi di aggiornamento e formazione in ambito sportivo. Dei complessivi 196 mila euro, 20 mila andranno a società della provincia di Gorizia (10 beneficiari), 33 mila a quelle della provincia di Trieste (15 beneficiari), 54 mila euro a quelli della provincia di Pordenone (27 beneficiari) e 91 mila 500 a quelli della provincia di Udine (44 beneficiari). Questo ulteriore riparto si associa ai due precedenti già deliberati della giunta (736 mila euro, ad aprile, agli eventi "Top 50", quelli di maggior prestigio che si svolgono in Fvg - 1 milione 104 mila, a maggio, con il cosiddetto "ripartone") definendo così un ammontare complessivo destinato alle associazioni di oltre 2 milioni di euro. In totale, con questa delibera, beneficeranno delle provvidenze regionali ben 282 sodalizi. "Con questo nuovo intervento - spiega l´assessore regionale allo Sport Elio De Anna - diamo risposta alle piccole manifestazioni che non hanno trovato sostegno all´interno delle iniziativa Top 50 o nel cosiddetto "ripartone". Ciò è stato reso possibile dalle ulteriori risorse reperite, nelle variazioni di bilancio e destinate al mondo dello sport, che consente di venire incontro alle richieste di altre 100 associazioni. Il metodo con il quale sono state finanziate le società richiedenti è frutto di un regolamento specifico di settore, che definisce con esattezza i beneficiari, senza alcun tipo di discrezionalità. In particolare sono state finanziate le domande che hanno raggiunto un punteggio inferiore ai 15 punti. Questo intervento - conclude De Anna - dimostra ancora una volta l´attenzione che il Consiglio regionale ha nei confronti del mondo sportivo, inteso quindi non come un centro di spesa quanto invece una forma di investimento con ricadute positive tanto sulla formazione della persona quanto sulla nostra economia".