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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 28 Novembre 2012 |
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UE: PREPARAZIONE DEL CONSIGLIO AGRICOLTURA E PESCA, 28 E 29 NOVEMBRE 2012 |
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Bruxelles - L´ Agricoltura e pesca riunione del Consiglio del novembre 2012 si terrà a Bruxelles il 28 e 29 novembre 2012, sotto la presidenza del Sig. Sofoklis Aletraris, cipriota Ministro dell´agricoltura, delle risorse naturali e dell´ambiente. Seduta di mercoledì si occuperà di questioni agricole (sotto l´egida di Agricoltura e lo sviluppo rurale Commissario Dacian Cioloþ), mentre la sessione Giovedi sarà occuparsi delle attività di pesca (Affari marittimi e della pesca commissario Maria Damanaki) e punti di salute e consumatori (Salute e consumatori commissario Tonio Borg ). Due conferenze stampa si terranno: uno sui punti di agricoltura al termine della sessione di Mercoledì e uno sulle attività di pesca ei punti salute e dei consumatori il Giovedi, al termine della sessione mattutina. Sessioni pubbliche e conferenze stampa verrà trasmesso via web in streaming in diretta al seguente indirizzo: http://video.Consilium.europa.eu Agricoltura Gli elementi principali delle discussioni ministri sull´agricoltura saranno 3 giri di tavolo su aspetti delle proposte di riforma della Pac - greening, le politiche di mercato e di sviluppo rurale. Tutti e 3 i dibattiti sarà "pubblica" - trasmesso in diretta su Internet - e basata su quesiti posti dalla Presidenza. " Greening "- La Commissione ha proposto che il 30% della dotazione dei pagamenti diretti dovrebbe essere pagato specificamente per l´applicazione di talune pratiche agricole sostenibili - per la fornitura di beni pubblici ambientali che non sono remunerati dal mercato. La Commissione ha proposto che ogni imprenditore dovrebbe applicare tre misure specifiche, se del caso. Questi sono: il mantenimento di pascolo permanente, garantendo la diversità delle colture nei terreni arabili, e il mantenimento di una zona di messa a fuoco 7% ecologico in ciascuna azienda, che include tenendo conto dei margini dei campi, siepi e altri esistenti non produttivi le aree che attualmente non sono ammissibili al sostegno. ) Nel mese di aprile, la Commissione ha anche deciso di studiare il modo di conteggio certificati regimi agro-ambientali in parte / completamente "equivalenti" alle misure di greening - in modo che gli agricoltori possono scegliere di applicare standard di 3 misure, o con regimi agroambientali concepite a livello nazionale o regionale, per soddisfare le disposizioni più ecologici. Per il dibattito del Consiglio, il questionario della Presidenza a verificare se vi sia un accordo sull´equivalenza come strumento per raggiungere più ecologici in modo efficiente ed economico; se dell´equivalenza deve essere basata sul guadagno valutato ambientale delle misure alternative in questione, e come raggiungere una valutazione semplice, maneggevole, efficiente e prevedibile di vantaggi ambientali. Infine, il questionario della Presidenza anche affrontare la necessità di trovare una soluzione al fine di evitare un doppio finanziamento, dovrebbe agro-ambiente-clima impegni svolte nell´ambito del pilastro dello sviluppo rurale considerati equivalenti alle misure verdi proposte nell´ambito del pilastro pagamento diretto. Il regime delle quote di zucchero è in scadenza nel 2015, come concordato nella riforma 2006 del settore europeo dello zucchero. La riforma per la ristrutturazione del settore, al fine di renderla più competitiva. La Commissione ritiene pertanto che il settore è pronto per affrontare la concorrenza internazionale, e che il sistema delle quote non è più necessario. Alcuni Stati membri hanno tuttavia chiesto una proroga del regime, mentre altri supportano la scadenza prevista. Il questionario della Presidenza chiede agli Stati membri quali misure, se del caso, si potrebbe prevedere, se necessario ad assicurare il passaggio di tutti gli attori della catena alimentare. Infine, notando che i dibattiti proficui sono stati già dichiarato in merito alle proposte della Commissione per la riforma dello sviluppo rurale, della politica, e che la proposta di regolamento dovrebbe essere valutato nel suo insieme e come un pacchetto con altri regolamenti, la Presidenza invita i ministri a segnalare le questioni più importanti che essi ritengono eccezionale e ha bisogno di ulteriori discussioni. Varie ed eventuali La Commissione riferirà ai Ministri sulla recente relazione della Corte conti annuale per il 2011 che ha trovato un aumento del tasso di errore nello sviluppo rurale e correttive / preventive misure adottate per porvi rimedio. La delegazione spagnola presenterà un documento sull´attuazione della Ue / Marocco agricolo . I partecipanti discuteranno anche una nota su un modello alimentare europeo presentato dalla delegazione austriaca e sostenuta dalla delegazione lettone. Pesca Alto mare Tac - Il Consiglio discute e decide in merito alla proposta della Commissione sulle possibilità di pesca per determinati stock di acque profonde di pesci nel Nord-orientale per il 2013-2014 ( Ip/12/1083 ) In linea con i pareri scientifici, la Commissione ha proposto di aumentare totali ammissibili di catture (Tac) per 3 azioni, con un decremento per 13 azioni, Tac e mantenere al livello attuale per 8 scorte (Tac a zero per 6 titoli), rispetto al 2012 . Per il 2013 la Commissione ha proposto di aumentare del 77% il Tac per il Granatiere granatieri ovest delle Isole Britanniche (a 4.500 tonnellate). Pesca a questi livelli dovrebbe consentire di portare questo stock a livelli sostenibili entro il 2015 (il cosiddetto rendimento massimo sostenibile (Msy)). La Commissione ha inoltre proposto di aumentare del 20% e del 5% i Tac per due stock di pesce sciabola nero nelle acque occidentali (ad ovest della Scozia / Irlanda). Anche per questi stock i pareri scientifici indicano come raggiungere Msy nel 2015. Tac per gli stock rimanenti di pesce sciabola nero e granatiere propone di tagliare o mantenuto invariato. Prendendo l´approccio precauzionale, la Commissione ha proposto di ridurre del 20% la dell´occhialone e molva azzurra Tac, in quanto lo stato di conservazione di questi stock non è pienamente valutato. Alto mare i pesci vengono catturati in acque al di là dei principali fondali della piattaforma continentale. Essi vivono sulla scarpata continentale o intorno alle montagne sottomarine. La maggior parte di queste specie sono a crescita lenta e di lunga durata, che li rende particolarmente vulnerabili alla pesca. Anche se i miglioramenti possono essere visti, i dati scientifici sono ancora per la maggior parte poveri stock di acque profonde. Altri punti di pesca - Il Consiglio ha inoltre uno scambio di opinioni con la Commissione sui Ue-norvegia consultazioni annuali in materia di pesca per il 2013 . Su richiesta della Danimarca, la fissazione del Tac di busbana norvegese e la futura gestione dello stock sarà anche discusso. Su richiesta della delegazione olandese, i partecipanti discuteranno l´ Ue-mauritania protocollo di pesca. Salute Articolo di discussione: Proposta di regolamento del Consiglio relativo l´uso di acido lattico per ridurre la contaminazione microbica superficiale delle carcasse di bovini La possibilità di approvare un trattamento antimicrobico per la decontaminazione superficiale degli alimenti di origine animale è incluso nel vigente legislazione di igiene dell´Ue (regolamento (Ce) n 853/2004), adottata dal Consiglio e dal Parlamento. Un progetto di regolamento della Commissione che approva il ricorso a determinate condizioni, di acido lattico per ridurre la contaminazione di superficie sulle carcasse dei bovini è stato sottoposto al comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali, il 21 settembre 2012, per un parere. Il comitato non ha espresso un parere sul progetto di regolamento della Commissione, in quanto la maggioranza qualificata non è stato raggiunto. Di conseguenza, ai sensi dell´articolo 3 (2) del regolamento (Ce) n 853/2004 e in conformità all´articolo 5 bis della decisione 1999/468/Ce del Consiglio, la Commissione ha presentato al Consiglio e al Parlamento una proposta di regolamento del Consiglio relativa alle misure da adottare. |
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LA CORTE DEI CONTI EUROPEA AFFERMA CHE LA RIPARTIZIONE DEL SOSTEGNO AL REDDITO DEGLI AGRICOLTORI NEI NUOVI STATI MEMBRI DEVE ESSERE RIVISTA
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Lussemburgo - La Corte dei conti europea ha pubblicato la sua prima relazione speciale (Rs 16/2012) sul sostegno al reddito erogato agli agricoltori nei nuovi Stati membri. La Corte chiede di procedere a una riforma che garantisca che il sostegno al reddito sia destinato agli agricoltori attivi che svolgono attività agricole concrete e regolari. In particolare, andrebbero esclusi dal beneficio dell’aiuto gli enti pubblici che gestiscono terreni di proprietà statale e che non svolgono alcuna attività agricola, e non dovrebbero essere erogati aiuti per le particelle non utilizzate o per i terreni principalmente destinati ad attività non agricole. Il regime di pagamento unico per superficie (Rpus) è stato concepito per permettere agli Stati membri che hanno aderito all’Ue nel 2004 e nel 2007 di sostenere il reddito degli agricoltori. Esso viene attualmente applicato in 10 Stati membri dell’Ue e la spesa relativa è ammontata, nel 2011, a 5 miliardi di euro. La relazione della Corte incentrata sui beneficiari della politica, sui terreni ammissibili e su quanto contribuisca detto regime all’obiettivo di sostenere il reddito degli agricoltori. La conclusione generale dell’audit è che l’attuazione del regime ha comportato una serie di aspetti discutibili: La definizione dei beneficiari del regime non è adeguata: essa permette di erogare pagamenti a beneficiari non impegnati, o solo marginalmente impegnati, in attività agricole. Si tratta, ad esempio, di società immobiliari, aeroporti, associazioni venatorie, circoli per la pesca sportiva e per le attività sciistiche. Inoltre, in alcuni degli Stati membri interessati, l’aiuto è stato legalmente erogato a enti pubblici (che hanno ricevuto un sostegno al proprio reddito) che gestiscono terreni di proprietà statale senza essere coinvolti in alcun’altra attività agricola. In Ungheria, lo Stato è il maggior beneficiario dei pagamenti a titolo dell’Rpus (14 milioni di euro nel 2010 per 82 000 ettari di terreno). La superficie agricola totale, in rapporto alla quale deve essere erogato l’aiuto a titolo dell’Rpus, non è stata definita in maniera affidabile dagli Stati membri ma è stata accettata dalla Commissione. Ciò ha influito sull’importo dell’aiuto per ettaro erogato ad ogni agricoltore, che è stato talvolta maggiore, o minore, del dovuto. Alcuni paesi hanno proceduto ad una revisione della superficie agricola totale senza un’adeguata giustificazione. Ciò ha permesso loro di utilizzare completamente le rispettive dotazioni finanziarie. Nonostante gli sforzi compiuti dagli Stati membri interessati, l’aiuto è stato erogato per particelle sulle quali non veniva effettuata alcuna attività agricola. Vi è una contraddizione inerente nella concezione dell’aiuto Rpus: per un verso, esso è destinato a sostenere il reddito individuale degli agricoltori, mentre, per l’altro, l’aiuto è distribuito alle aziende agricole in base alla superficie delle particelle di terreno di cui dispongono. L’rpus beneficia soprattutto le grandi aziende agricole: complessivamente, lo 0,2% dei beneficiari ha ricevuto più di 100 000 euro, equivalenti al 24% del valore totale dei pagamenti. Infine, sebbene l’Rpus sia stato concepito come un regime transitorio, la maggior parte degli Stati membri non si sono preparati per l’introduzione (prevista per il 2014) del sistema (basato sui diritti al pagamento) che è già in vigore negli Stati membri Ue-15. Ciò può comportare, in futuro, notevoli ritardi nei pagamenti. La Corte raccomanda una politica più mirata e maggiormente orientata ai risultati, in virtù della quale il sostegno al reddito degli agricoltori sia destinato agli agricoltori attivi che svolgono attività agricole concrete e regolari, escludendo gli enti pubblici. L’ammissibilità all’aiuto dei terreni dovrebbe essere chiaramente definita e limitata alle particelle che richiedono l’effettuazione di attività agricole concrete e regolari. Si dovrebbe ricercare una ripartizione più equilibrata degli aiuti tra gli agricoltori stabilendo un massimale per i singoli pagamenti più elevati, oppure tenendo conto della situazione specifica delle aziende agricole nelle diverse regioni. La Commissione dovrebbe far fronte alle carenze strutturali nel settore agricolo, sostenere in maniera attiva gli Stati membri e monitorare con maggiore attenzione i loro preparativi in vista dell’introduzione di un futuro regime basato sui diritti. Le proposte legislative della Commissione sulla politica agricola comune dopo il 2013 rispondono solo in parte alle osservazioni formulate dalla Corte (parere n. 1/2012 della Corte dei conti europea su alcune proposte di regolamenti concernenti la politica agricola comune per il periodo 2014-2020). Al momento di discutere e approvare tali proposte, il Parlamento ed il Consiglio sono invitati a considerare se esse debbano essere riesaminate alla luce di quanto suggerito nelle raccomandazioni della Corte. |
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IL PARLAMENTO EUROPEO È INTENZIONATO A PROTEGGERE IL SALMONE DEL BALTICO E INVITO IL CONSIGLIO A AGIRE IN MODO RESPONSABILE
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Giovedi ´ i deputati ha approvato misure legali per proteggere gli stock di salmone del Baltico, ma rinviato il voto sulle misure tecniche di conservazione fino a quando il Consiglio sblocca piani a lungo termine di gestione della pesca. In una votazione per parti separate, il Parlamento ha inoltre chiesto l´eliminazione della pesca illegale, non dichiarata e non in tutto il mondo. Per arrestare l´eccessivo sfruttamento di salmone del Baltico fiume, i deputati modificato un progetto di regolamento Ue per includere una più elevata riproduzione obiettivi progettati per aumentare lo stock di salmone del Baltico .. Per salvaguardare l´integrità e la diversità genetica, hanno anche rafforzato le regole per il rilascio allevati giovani salmoni nei fiumi. "Il piano pluriennale per la protezione del salmone del Baltico è un elemento molto importante della gestione delle risorse di pesca e delle risorse marine nel quadro della politica comune della pesca", ha dichiarato il relatore Marek Józef Gróbarczyk (Ecr, Pl). La risoluzione è stata adottata con 599 voti a favore, 23 contrari e 14 astensioni. Il Parlamento ha inoltre ampliato di applicazione del regolamento a tutte le forme di pesca sportiva, a causa del suo notevole impatto sugli stock di salmone del Baltico. Il regolamento impone quindi pieno controllo e la segnalazione obbligatoria su tutti i tipi di pesca sportiva. Sblocca piani di gestione della pesca, dicono i deputati - Per garantire una gestione sostenibile della pesca e quindi fornire stabilità a lungo termine per i pescatori, il Consiglio deve sbloccare tutti i piani di gestione della pesca che sono già stati approvati dal Parlamento europeo .. Tali piani di gestione comprendono quelli per la gestione sugarello nell´Atlantico occidentale e l´acciuga nel Golfo di Biscaglia. Il piano per la protezione disponibile il salmone del Baltico potrebbe subire la stessa sorte se il Consiglio non cambia la sua posizione. Per mettere ulteriore pressione sul Consiglio ad agire in modo responsabile, i deputati hanno rinviato il voto sulla proroga temporanea di misure tecniche di conservazione redatto dal Pat the Cope Gallagher, Alde, Ie). Promuovere in tutto il mondo di pesca responsabile - I deputati hanno anche chiesto l´eliminazione della pesca illegale, non regolamentata e non dichiarata in tutto il mondo, in una risoluzione da Isabella Lovin (Verdi / Ale, It), sulla dimensione esterna della politica comune della pesca (474 voti a favore, 45 contrari e 13 astensioni). Ue accordi di partenariato con i paesi terzi dovrebbero essere rafforzate per prevenire abusivo cambio di bandiera e dovrebbe includere una clausola sui diritti umani, hanno aggiunto. Infine, i deputati ha inoltre approvato un nuovo protocollo per l´Ue / Groenlandia accordo di pesca. |
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VINO, DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA 3,4 MILIONI DI EURO PER AUMENTARE LA COMPETITIVITÀ. |
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Bologna - Oltre 3,4 milioni di euro dalla Regione per accrescere la competitività del comparto vitivinicolo. E’ quanto prevede un bando che mette a disposizione contributi a fondo perduto per la modernizzazione e il potenziamento degli impianti di trasformazione e delle attività di commercializzazione di cui potranno usufruire sia le imprese agroindustriali che le imprese agricole di base. Le domande vanno presentate entro il 10 gennaio 2013, utilizzando l’apposito sistema operativo pratiche (Sop) di Agrea ( http://agrea.Regione.emilia-romagna.it ). I contributi verranno erogati entro il 30 ottobre 2013, mentre già alla fine di marzo saranno comunicati i progetti ammessi a finanziamento. Il 30 luglio è invece il termine ultimo per concludere e rendicontare gli interventi realizzati. “E’ un provvedimento importante – ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – che ci consente di proseguire anche nel 2013 un impegno alla modernizzazione di un comparto in forte crescita qualitativa e commerciale, vero e proprio traino dell’agroalimentare regionale e dell’export. Dal 2007 a oggi la Regione attraverso lo Sviluppo Rurale e l’Organizzazione Comune di Mercato ha destinato a vigneti e cantine circa 190 milioni di euro per il rinnovo dei vigneti, la modernizzazione delle cantine e la promozione internazionale. Per il 2013 oltre ai 3,4 milioni del bando in pubblicazione sono previsate a vario titolo ulteriori risorse per circa 19 milioni di euro. “ Il bando riguarda sia le imprese agroindustriali di trasformazione e/o commercializzazione, che le imprese agricole di base che effettuano la trasformazione della materia prima e la successiva commercializzazione. Tra i provvedimenti che potranno essere finanziati l’acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature, arredi ed allestimenti, ma anche la creazione e/o implementazione di siti internet e prodotti software. I contributi saranno pari al 40% della spesa ammissibile nel caso di piccole e medio imprese e al 20% nel caso di imprese intermedie. Tra i criteri che verranno considerati nella definizione della graduatoria: le percentuali delle produzioni biologiche e di qualità (Docg, Doc, Igt); le certificazioni di qualità (Ohsas 18001, Uni En Iso 22000/2005, Uni En Iso 22005/2008, Standard Brc e Standard Ifs), i vantaggi per l’occupazione./ |
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CREDITO PER LE IMPRESE AGRICOLE - 106 MILIONI DI EURO A DISPOSIZIONE A UN TASSO DI INTERESSE AGEVOLATO, GRAZIE ALL´INTERVENTO DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA. PRESTITI DA 6 MILA A 150 MILA EURO. LE DOMANDE FINO AL 15 MARZO 2013. |
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Bologna - 1 milione 600 mila euro dalla Regione per rendere più conveniente l’accesso al credito delle imprese agricole regionali. A partire da quelle danneggiate dalla siccità della scorsa estate. A disposizione vi è un volume di finanziamenti pari a 106 milioni di euro, con un abbattimento del tasso di interesse di 1,5 punti percentuali rispetto a quelli normalmente applicati dalle banche. E’ quanto prevede un provvedimento approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’agricoltura Tiberio Rabboni. Il programma operativo è rivolto a tutti i settori di produzione, prevede la concessione di un aiuto de minimis sotto forma di concorso interesse sui prestiti di conduzione ed è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-romagna n.254 (parte seconda) del 20 novembre 2012. Le imprese potranno presentare domanda al proprio Istituto di credito e al Confidi di appartenenza fino al 15 marzo 2013. Il provvedimento rivolge una particolare attenzione alle aree del territorio regionale e alle imprese che nella passata stagione agraria hanno subito i danni della siccità (la relativa individuazione dei periodi e delle zone territoriali interessate, è stata effettuata con la delibera della Giunta Regionale n. 1528 del 23 ottobre 2012) “L´abbattimento di 1,5 punti del tasso di interesse è indirizzato in primo luogo alle imprese agricole che in conseguenza della siccità hanno perso una quota rilevante della produzione e dei ricavi annuali e che, per questo motivo, possono incontrare difficoltà nell´accesso al credito di conduzione per la nuova annata agraria. – ha detto l’assessore all’agricoltura Tiberio Rabboni - In un momento di stretta creditizia generalizzata questi 106 milioni di credito agevolato costituiscono un aiuto significativo ai piccoli e medi agricoltori e una conferma della funzione propulsiva dei Consorzi di Garanzia Agricoli.” Da 6 mila a 150 mila euro gli importi previsti, per una durata di 12 mesi L’importo massimo del prestito per azienda è di 150 mila euro ed è calcolato in base alle superfici coltivate, ai capi allevati o alle attività svolte. Oltre all’abbattimento del tasso di interesse di 1,5 punti percentuali, i prestiti potranno contare sulla garanzia offerta, con capitali propri, dai Confidi nonché sulle condizioni di favore ricomprese all’interno delle convenzioni che gli stessi Confidi hanno stipulato con gli istituti bancari. Come funziona il prestito alle imprese agricole I Confidi provvedono direttamente all’istruttoria della domanda, alla concessione e alla liquidazione del contributo in conto interesse all’impresa beneficiaria, utilizzando le risorse assegnate dalla Regione. I prestiti, che sono a breve termine con durata fino a 12 mesi, coprono le spese che l’imprenditore agricolo deve anticipare per il completamento del ciclo produttivo-colturale, fino alla vendita dei prodotti. Gli Agrifidi in Emilia-romagna Il sistema dei Confidi agricoli è attualmente costituito, a seguito di alcune fusioni, da cinque cooperative che operano a livello provinciale e interprovinciale. Si tratta degli Agrifidi interprovinciali di Bologna-ravenna-forlì-cesena e Rimini e Parma-piacenza e di quelli provinciali di Ferrara, Modena e Reggio Emilia. /Pf Link: Interventi sul credito a breve termine in regime "de minimis" http://www.Ermesagricoltura.it/sportello-dell-agricoltore/aiuti-e-agevolazioni/aiuti-al-credito/interventi-sul-credito-a-breve-termine-in-regime-de-minimis |
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AGRICOLTURA, WORKSHOP SU NUOVI INSETTI. CAMPANIA: COLLABORAZIONE TRA ENTI E FORMAZIONE ADDETTI PER PREVENZIONE RISCHIO |
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Napoli - "A causa della globalizzazione dei mercati è aumentato considerevolmente il rischio dell´introduzione di nuovi parassiti. Per evitare si verifichi nuovamente quanto accaduto con il cinipide del castagno occorre lavorare ed investire sempre più sulla prevenzione." Così Daniela Nugnes, consigliere del presidente Caldoro per l´Agricoltura nel corso del seminario "Nuovi pericolosi insetti di recente introduzione in Campania", che si è svolto questa mattina presso la sede della Regione all’isola A 6. "L´anno scorso – ha aggiunto la Nugnes – è stato stilato un protocollo di intesa con gli enti della ricerca e della sperimentazione in agricoltura presenti in Campania per il contrasto alle emergenze. Su questa strada dobbiamo insistere. E’ fondamentale, infatti, continuare a formare gli addetti ai lavori al fine di affianca gli imprenditori agricoli nel contrasto ai rischi e nelle procedure da seguire." Il workshop ha fatto il punto della situazione sulla tignola del pomodoro, la rhagoletis completa (nota anche come mosca del noce), la drosophila suzukii e l´ultimo insetto avvistato in ordine di tempo, ossia l´aromia bungii che arriva dall´Oriente (Cina e Corea). Nel corso delle attività di monitoraggio e sorveglianza del territorio condotte dal personale del Servizio fitosanitario della Regione Campania ne è stata rinvenuta la presenza sia in alcune aziende che in qualche giardino privato nei quartieri napoletani di Fuorigrotta, Soccavo, Astroni e a Pozzuoli in via Campana su piante di albicocco e susino. Al momento sono una decina gli avvistamenti anche se, quotidianamente, proseguono i monitoraggi degli ispettori fitosanitari che stanno perlustrando l´intero territorio regionale alla ricerca di altri eventuali focolai. L´assessorato all´Agricoltura della Regione Campania ha già approntato un piano di azione che, tra l´altro, prevede di dare immediata comunicazione al Servizio fitosanitario regionale della comparsa effettiva o sospetta di aromia bungii; e continua nell’attività di promozione e monitoraggio in collaborazione con i partner dell´intesa Urcofi (Unità regionale coordinamento fitosanitario), con le amministrazioni comunali e con gli Enti gestori dei parchi. "Ma tutti i cittadini – ha concluso il consigliere Nugnes – devono fare la loro parte. È fondamentale, infatti, in questa fase di monitoraggio, collaborare con i tecnici regionali e con gli ispettori fitosanitari per individuare eventuali piante infette anche nei giardini privati." Il piano di azione chiarisce che in caso di mancata collaborazione si rischiano sanzioni amministrative da mille a seimila euro. Le piante infestate o che presentino sintomi della presenza dell´insetto, infatti, devono essere immediatamente abbattute e le radici devono essere asportate e distrutte. Il materiale, inoltre, deve essere trattato termicamente alla presenza di un ispettore fitosanitario o, altrimenti, deve essere imbustato e smaltito successivamente. Le segnalazioni vanno effettuate al servizio fitosanitario competente per territorio anche attraverso la mail servizio.Fitosanitario@maildip.regione.campania.it. |
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AVVERSITÀ CLIMATICHE E AGRICOLTURA, PUGLIA: CHIESTO PIANO STRAORDINARIO |
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Approvato dalla Conferenza Stato-regioni un ordine del giorno presentato dalla Commissione Politiche agricole nazionale, con il quale si chiede al governo nazionale un Piano di interventi straordinari per il comparto agricolo. L’obiettivo è far fronte alla situazione fortemente critica a causa delle avversità atmosferiche, a tutela delle aziende agricole coinvolte, al fine di evitarne il dissesto e l´uscita dal sistema produttivo. Ne dà notizia l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno, coordinatore della Commissione che riunisce tutti gli assessori regionali all’agricoltura. “Il Piano – spiega l’assessore Stefàno - dovrebbe recare misure di breve periodo che consentano alle aziende agricole di superare la situazione di attuale difficoltà. Pensiamo sia utile adeguare la dotazione finanziaria del Fondo di solidarietà nazionale ma anche pensare ad una deroga al piano assicurativo per consentire l´attivazione di interventi compensativi e, infine, l’attivazione delle misure di riduzione degli oneri previdenziali e assistenziali e di agevolazione al credito anche attraverso le disponibilità e gli strumenti della Cassa Depositi e Prestiti”. “Ma il Piano – prosegue Stefàno – dovrebbe nel contempo prevedere anche interventi strutturali di medio e lungo periodo diretti a fronteggiare il cambiamento climatico in atto, che incrocino dunque il tema della gestione dell´acqua, la manutenzione delle infrastrutture idriche esistenti e l’avvio di nuove infrastrutture, il rilancio delle assicurazione agevolate e il loro inserimento tra le misure della nuova Pac 2014-2020”. |
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PIEMONTE ANTEPRIMA VENDEMMIA 2012 |
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Il castello di Roppolo ha ospitato il 22 novembre “Piemonte Anteprima Vendemmia”, l’annuale appuntamento organizzato da Regione Piemonte e Vignaioli Piemontesi per presentare i dati della vendemmia, dell’annata vitivinicola e per fare il punto sull’andamento di questo importante comparto dell’agricoltura e dell’economia piemontese. “La manifestazione - ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura, Claudio Sacchetto - è stata una bella e interessante, per la ricchezza e certezza dei dati qualitativi e quantitativi della vendemmia 2012, per le relazioni e comunicazioni sullo stato del comparto vitivinicolo e per l’alto livello di partecipazione del mondo dei produttori anche nella discussione sviluppatasi. Ha anche confermato la forza e la vivacità del comparto vitivinicolo in un contesto economico e sociale affetto da recessione e depressione”. Quella del 2012 è stata definita la vendemmia più scarsa, in quantità, del secolo. Un calo della produzione di vino che rispetto al 2011 è stato del 6% a livello mondiale e dell’8% a livello nazionale. In Piemonte, con circa 2,4 milioni di ettolitri, il calo è stato ancor più vistoso: -12%. “Ma in generale - ha sostenuto Sacchetto - il calo della produzione è una buona notizia. Lo è sicuramente per il Piemonte, interessato da sempre alla qualità e non alla quantità delle sue produzioni. Un calo che si aggiunge al fatto che finalmente il Piemonte, dopo decenni, non ha più quelle eccedenze strutturali di vini che hanno sempre svilito i prezzi e mortificato i produttori. Tale situazione ha avuto effetti benefici sugli accordi interprofessionali e sulle trattative per i prezzi delle uve, con meno conflittualità e remunerazioni più adeguate e giuste per i produttori”. “A fronte del calo della quantità - ha concluso l’assessore - abbiamo un’annata viticola classificata tra l’ottimo e l’eccellente. E ne godranno i nostri vini, prodotti tutti in colline e montagna, dove si perseguono, con disciplinare, basse rese per ettaro, proprio per esaltarne le qualità. Vini tutelati da ben 18 docg e 42 doc, il più alto numero, anche in percentuale sul totale prodotto tra le regioni. E su un sistema di grande rilevanza economica e produttiva la Regione conferma l’impegno per sostenerne gli sforzi sul fronte delle tutele, delle leggi e norme di riferimento, e ancor più sul quello finanziario. Pur nella critica situazione attuale, la Regione ha dato attuazione al programma Ocm vino, per un investimento di 21 milioni di euro nel biennio 2012-2013, di cui 10 sulla promozione nei Paesi terzi, 6 sulla ristrutturazione e riconversione dei vigneti, 5 per investimenti produttivi e commerciali delle aziende e cantine, 5 sulla promozione in Italia e Paesi Ue. Dunque, un grande impegno, in collaborazione con le altre istituzioni, rappresentanze professionali e mondo produttivo, per assicurare un futuro ai nostri produttori. E stiamo parlando, oltre a tutto quello che ruota attorno, di 20.000 aziende vitivinicole piemontesi, altrettante famiglie, che producono grandi vini: una grande risorsa economica e simbolo delle eccellenze piemontesi”. |
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REGGIO EMILIA - USO DEL MARCHIO NEL SETTORE AGROALIMENTARE, SEMINARIO
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Si svolgerà l’11 dicembre il prossimo seminario gratuito in materia di tutela della proprietà intellettuale organizzato dalla Camera di Commercio con la consueta collaborazione degli studi di consulenza brevettuale della provincia di Reggio Emilia. Scopo del seminario, dal titolo ´´L’uso del marchio nel settore agroalimentare. Marchi di commercio e marchi collettivi a garanzia della qualità delle caratteristiche e provenienza dei prodotti agroalimentari´´, sarà quello di individuare un confine tra “ i segni distintivi” registrabili da un singolo imprenditore come marchio e quelli che non possono essere registrati in quanto destinati a rimanere patrimonio della collettività. Verranno inoltre trattati casi di registrazione all’estero da parte di imprenditori locali di marchi “di sapore” italiano che possono costituire barriere all’introduzione di prodotti tipici sul territorio ; l’uso e la registrazione di un marchio collettivo per disciplinare le caratteristiche merceologiche o di produzione di un prodotto tipico in alternativa alla tutela specifica come Dop o Igp. |
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PUGLIA: ACCISA AGEVOLATA PER GLI ALLEVAMENTI BUFALINI |
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Varata la determinazione dirigenziale che concede alle aziende pugliesi di allevamento bufalino la maggiorazione dell’accredito d’imposta per il tramite del carburante ad accisa agevolata. “Con questo provvedimento – spiega l’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno - rispondiamo alla sollecitazione delle Organizzazioni Professionali di aprire anche agli allevamenti bufalini le agevolazioni fiscali per l’accesso al carburante con le stesse modalità e quantitativi già previsti per i bovini”. La determinazione dirigenziale ha l’obiettivo di concedere alle aziende agricole che ne faranno richiesta, per l’allevamento di bufalini, i quantitativi di carburante ad accisa agevolata, per l/Uba e l/capo, nelle quantità come indicate nell’allegato 1 al D.m. 26.02.2002 al punto 14 – Allevamenti bovini – e più precisamente sub 14.1, 14.2, 14.3. I quantitativi di carburante concedibile per gli allevamenti bufalini saranno consultabili nel sistema Uma – Web. “Proviamo in tutti i modi – sottolinea Stefàno ad alleviare la situazione di disagio del Sistema allevatoriale pugliese, purtroppo stretto nella morsa di una crisi che continua a far sentire i propri effetti drammatici sui lavoratori e sulle famiglie che operano, spesso con grandi sacrifici, nel comparto dell’allevamento e, più in generale, della produzione agricola primaria”. |
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BIODIVERSITÀ, RICCHEZZA DI LIGURIA E I PESCATORI DI MARE E ACQUA DOLCE STRINGONO UN PATTO |
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Marina di Carrara (Massa). La pesca-turismo della costa e i pescasportivi dei fiumi, dei torrenti e dei laghi dell’entroterra: due realtà solo apparentemente lontane. Anzi, sempre più vicine per dar vita a una offerta integrata e motivata, per contribuire allo sviluppo e al ripopolamento di tanti piccoli comuni dell’Appennino, premiare e incentivare chi promuove il turismo a bordo dei pescherecci. Se ne è parlato a “Mondopesca 2012”, il salone della pesca professionale che si è appena concluso a Marina di Carrara dove la Regione Liguria era presente con uno stand , realizzato su progetto dell’assessorato allo Sviluppo Economico e la partecipazione dell’assessorato all’Ambiente , competente per la pesca sportiva nelle acque interne. Al Salone di Marina di Carrara era presente anche l’Università di Genova e “Mare in Italy” che insieme con Federcoopesca ha curato la partecipazione di aziende -cantieri navali, aziende ittiche, agriturismi, produttori di esche per la pesca sportiva nello stand , l’organizzazione dell’attività didattica e dei laboratori e un seminario sulle nuove disposizioni regionali per l’ittiturismo. Parola chiave che unisce la pesca sportiva nei fiumi, torrenti e laghi , le realtà produttive dell’entroterra e la costa è la “biodiversità.” O meglio, come suggerisce la campagna promozionale Arpal-regione Liguria , il “gusto della biodiversità” nei prati, nei pascoli, in collina e nelle fasce fitte di uliveti, nei boschi, nelle acque di Portofino e di Camogli e in altre dove si pesca con metodi tradizionali come la Tonnarella di Punta Chiappa, nelle valli e nei parchi, tra mieli e frutti del sottobosco. “La biodiversità è una ricchezza di Liguria per valorizzare la qualità del territorio, dei suoi prodotti e delle bellezze ambientali, coinvolgendo il settore agroalimentare con un modello di gestione eco-sostenibile di gestione aziendale”, spiega Rossella D’acqui, direttore scientifico di Arpal Liguria. La pesca sportiva è “un importante volano per lo sviluppo sostenibile del turismo e delle sue eccellenze ambientali, paesaggistiche, agroalimentari con i prodotti di qualità del territorio e va incentivata con nuove forme di ecoturismo e non solo, dobbiamo recuperare terreno”, afferma l’assessore all’Ambiente Renata Briano. Negli ultimi dieci anni l’attività di pesca sportiva nelle acque interne liguri ha segnato, infatti, un sensibile calo. Nel 2000 i pescasportivi in Liguria erano circa 10 mila, scesi nel 2011 a poco meno di seimila, con pesanti contraccolpi per l’economia locale, a cominciare dagli agriturismi, le locande , le trattorie e gli altri esercizi commerciali. |
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37º COLLOQUIO INTERNAZIONALE SULLA PREVENZIONE DEI RISCHI PROFESSIONALI IN AGRICOLTURA |
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Monaco di Baviera - Il 37º colloquio internazionale sulla prevenzione dei rischi professionali in agricoltura (37th International Colloquium on Prevention of Occupational Risks in Agriculture) si terrà dal 28 aprile al 1º maggio 2013 a Monaco di Baviera, in Germania. Molte persone hanno delle fattorie un´immagine tranquillo. In realtà, l´agricoltura è uno dei lavori più pericolosi. Le aziende agricole nascondono molti rischi per la salute e la sicurezza: sostanze chimiche e pesticidi, macchinari, utensili e attrezzature che possono essere pericolosi, aree a rischio, come i bidoni di grano, i silos e i pozzi, così come gli animali che possono diffondere malattie o causare ferite. Ricordiamo tutti l´influenza aviaria che si è diffusa in tutto il mondo o anche l´influenza suina che ha provocato danni a molti allevatori. Indubbiamente l´agricoltura è un´attività umana essenziale fin dalla preistoria. Tuttavia, è necessaria un´attenta valutazione dei rischi per la salute, seguita da adeguate misure di controllo per ridurre i rischi connessi all´esercizio dell´attività agricola. Il convegno fornirà una piattaforma per gli esperti per condividere le loro esperienze rispetto alle sfide di prevenzione dei rischi professionali in agricoltura. L´obiettivo è quello di esplorare e presentare i recenti risultati e mettere in evidenza le buone pratiche per quanto riguarda i vari aspetti della prevenzione in agricoltura, tra cui i seguenti argomenti: - malattie muscolo-scheletriche in agricoltura, silvicoltura e orticoltura; - rischi chimici in agricoltura; - istruzione e formazione in materia di sicurezza sul lavoro; - sicurezza e salute sul lavoro per la produzione di bioenergia. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Issa.int/about-issa/prevention-sections/section-on-prevention-in-agriculture/events2/colloquium-on-prevention-of-occupational-risks-in-agriculture |
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FANO, IL MARCHIO QM CERTIFICA LA FILIERA ITTICA DAL MARE ALLA TAVOLA. |
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“Strategie di tutela e valorizzazione dei prodotti ittici - Il mare a tavola con il marchio Qm” è il tema dell’incontro divulgativo, organizzato da Regione Marche e Assam, con la collaborazione di Gac Marche Nord e Laboratorio di Biologia Marina e Pesca dell’Università di Bologna, che si svolgerà giovedì prossimo, 29 novembre, alle ore 10.30, al Laboratorio di Biologia Marina e Pesca di Fano. L’iniziativa è il momento conclusivo di un progetto d’animazione della filiera ittica finanziato dalla Regione Marche. “Lo scopo - spiega l’amministratore unico Assam, Gianluca Carrabs - è quello di implementare il sistema di tracciabilità Si.tra. E la certificazione di filiera prevista dal marchio regionale Qm. Il consumatore potrà così risalire ai soggetti che hanno pescato, distribuito e venduto il pesce da lui acquistato: tutto questo con una semplice ricerca on line”. Coordinato dall’Assam, il progetto ha coinvolto il Consorzio Ittico Fanese, le Camere di Commercio provinciali, i principali Mercati Ittici regionali, il Gac Marche Nord e Sud, gli operatori della filiera ittica, singoli o associati e si è sviluppato attraverso un’attività volta al rilancio della filiera. Sono stati, infatti, organizzati incontri mirati a presentare i disciplinari di produzione Qm “Filiera Ittica” e “Molluschi” esistenti, allo scopo di individuare le necessarie modifiche e semplificazioni per un loro maggiore utilizzo da parte degli operatori del settore. I risultati saranno presentati nel corso dell’incontro di giovedì, a cui interverranno il direttore del Dipartimento di Biologia Marina e Pesca, Corrado Piccinetti, il presidente del Gac Marche Nord, Tarcisio Porto, il dirigente del settore Attività Ittiche della Regione Marche, Uriano Meconi e l’esperta tecnico Assam – Filiera ittica, Silvia Palladino. L’assam è impegnata a sostenere la filiera concreta che si è attivata con l’applicazione del sistema di certificazione Qm, assicurando la formazione agli operatori sul sistema di rintracciabilità e sul corretto applicativo del disciplinare di riferimento. Così a breve sarà presente sul mercato un prodotto ittico a marchio Qm rilasciato in uso a una filiera concreta il cui capofila è il Consorzio Ittico Fanese. |
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PESCA. A CAORLE PRIMO INCONTRO NAZIONALE DEI GRUPPI DI AZIONE COSTIERA |
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Venezia - l futuro prossimo della pesca italiana e i finanziamenti comunitari per lo sviluppo sostenibile e il miglioramento della qualità della vita nelle aree costiere, saranno al centro del primo incontro nazionale tra i Gac, i Gruppi di Azione Costiera frutto di partenariato pubblico – privato previsti dalla normativa europea, in programma a Caorle, in provincia di Venezia, per lunedì 3 e martedì 4 dicembre prossimi. I Gac, costituiti da rappresentanti del settore della pesca, enti pubblici ed esponenti di altri settori locali di rilievo in ambito socioeconomico e ambientale, sono organismi il cui obiettivo è promuovere un rafforzamento strategico della filiera ittica a livello locale nelle aree costiere dipendenti dalla pesca, mediante l’attuazione di Piani di Sviluppo Locale cofinanziati dall’Ue. In Italia ne sono stati costituiti 37, che interessano tutte le Regioni che si affacciano sul mare. Quello di Caorle è il primo appuntamento che vedrà la presenza di tutti i Gac nazionali ed è organizzato dalla Regione del Veneto per il tramite del Gruppo d’Azione Costiera Veneziano “Vegac”, in collaborazione con la Direzione Generale della Pesca Marittima e Acquacoltura del Ministero Politiche Agricole, anche come occasione di incontro e di confronto con i rappresentanti delle Istituzioni Europee, Nazionali e Regionali e per definire indicazioni operative e soluzioni pratiche che aiuteranno a fronteggiare la “doppia sfida” che attende il settore nei prossimi mesi: ottenere i migliori risultati dall’attuazione dell’Asse Iv edel Fondo Europeo per la Pesca e, allo stesso tempo, promuovere la cooperazione nazionale e transnazionale tra le zone di pesca. I lavori, che si svolgeranno nel Centro Civico di Caorle, in Piazza Vescovado, inizieranno nella mattina di lunedì 3 alle 9,30 con gli interventi dell’assessore alla pesca del Veneto Franco Manzato (coordinatore pro tempore del Distretto di Pesca Alto Adriatico) e dei tecnici della Dg Mare della Commissione Europea sui risultati del periodo di programmazione in scadenza e i risultati per quello prossimo 2014-2020. Nel pomeriggio si procederà con due laboratori: gestione dei Piani di Sviluppo Locale ; diversificazione, integrazione tra settori e competitività. Nella mattinata di martedì 4 dicembre, il confronto riguarderà il Sistema Informativo della pesca e dell’Acquacoltura; l’attuazione in Italia dell’Asse Iv; le buone prassi per l’attuazione dei Psl; le conclusioni operative del confronto. |
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ALSIA, CONVEGNO A ROTONDA SU MAPPATURA BIODIVERSITÀ AGRICOLE |
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Appuntamento a Rotonda per il 29 novembre presso la Sala Michelangelo Lovelli, in contrada Piano Incoronata: l’Alsia - Azienda Agricola Sperimentale Dimostrativa Pollino presenta la mappatura della biodiversità delle specie orticole e cerealicole di campo nel comprensorio del Pollino – Lagonegrese realizzata in collaborazione con l’Ente Parco Nazionale del Pollino, l’Università degli Studi della Basilicata e l’Associazione Vavilov degli agricoltori-custodi. L’attività integra e completa quella in precedenza realizzata sulle specie frutticole nel medesimo comprensorio, e che ha portato all’iscrizione di alcune centinaia di varietà frutticole nell’elenco regionale delle varietà a rischio di estinzione L’evento prevede, oltre il convegno, altre attività: la mostra pomologica degli antichi fruttiferi del lagonegrese; la presentazione del quaderno Alsia sulla biodiversità orticola; la premiazione dell’agricoltore custode 2102; il mercatino degli antichi semi. Nel corso della giornata – aggiunge la nota dell’Alsia - sarà inoltre possibile assistere a: mostra delle conserve del Pollino a cura dell’associazione Vavilov; prova di decorazione zucche a cura degli allievi Pssa di Castrovillari; produzione di sapone artigianale a cura di Maria Giovanni Costanzo; preparazione artigianale di sidro a cura di Accurso Aldo; produzione artigianale estemporanea di cesti a cura di Conte Francesco; mostra attrezzi della civiltà contadina a cura di Gerardo Sangiovanni; la pratica degli innesti a cura di Giulio Fittipaldi; mostra presepiale a cura di Lucio Milani |
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LA CONVIVENZA SI ALIMENTA ANCHE A TAVOLA |
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Anche la tavola può diventare luogo di incontro fra culture. La dimostrazione concreta arriva dalla seconda edizione del corso di cucina rivolto alle “nuove trentine” che ha visto a Tassullo l´evento conclusivo. Un momento conviviale, un pranzo preparato alla fine di un percorso di circa tre mesi che per le donne di origine straniera ha rappresentato un grande passo verso una piena inclusione sociale. Sono proprio le donne, infatti, a rischiare più di altri di “pagare” il prezzo del percorso migratorio in termini di isolamento per le minori opportunità di socializzazione. Ma il corso di cucina, organizzato con il sostegno del Cinformi dell´assessorato provinciale alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza e realizzato in collaborazione con l´associazione “Intrecci”, con le Donne Rurali della Val di Non e con le donne Viola di Cavareno, ha rappresentato una grande opportunità per valorizzare “non solo” le nuove trentine, ma anche le competenze di chi ha seguito queste donne trasmettendo loro la propria competenza. Ed è stato anche stavolta il cuoco Carlo Bacca ad impegnarsi in questa avventura superando la propria malattia, la Sla, attraverso l´impegno a favore della comunità. Il percorso formativo culinario, intitolato “Le tre tazze di tè”, si è articolato in due cicli, nel Comune di Tassullo e nel Comune di Cavareno, coinvolgendo quaranta donne di origine straniera e avvicinandole alle tradizioni del territorio che le ha accolte. Ieri a Tassullo il pranzo conclusivo del progetto ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali della Provincia, delle amministrazioni locali e della Comunità di Valle. “L´evento di oggi – ha detto l´assessore provinciale alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza Lia Giovanazzi Beltrami – esprime l´abbraccio nato dall´incontro fra trentini e nuovi trentini. Trovarsi a tavola diventa il simbolo di una condivisione ben più ampia: il confronto fra tradizioni e culture diverse, ma prima ancora la condivisione dei vissuti personali, delle difficoltà e delle speranze di chi in questo progetto si è messo in gioco per imparare o per insegnare. Ognuno di noi porta con sé una storia e un percorso diversi, ma queste iniziative ci riuniscono sotto un valore pregnante di questa terra, la solidarietà. Una solidarietà che presuppone una comunità aperta - quale è il Trentino - inclusiva e capace di riconoscere il valore della persona in ogni cittadino del mondo, dentro e fuori dai confini provinciali”. Il corso di cucina rientra quindi nell´ampio disegno di convivenza che rende già oggi la provincia di Trento un modello di coesione sociale. L´iniziativa conclusasi ieri è giunta dopo un articolato percorso avviato da alcuni anni in Val di Non a favore delle nuove trentine in collaborazione con la Consigliera di Parità Eleonora Stenico. Per valorizzare ulteriormente la formazione da poco conclusa, è stato realizzato un ricettario (con traduzioni anche in lingua araba e romena) che presenta piatti trentini ma anche pietanze proposte dalle donne che hanno partecipato al progetto. |
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AGRICOLTURA IN LOMBARDIA: TAGLI PAC INSOSTENIBILI PER IL NOSTRO SISTEMA |
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Padenghe sul Garda /Bs Nutrire il pianeta producendo energia per la vita: questo il focus della Xv edizione del ´Seminario bovini´ organizzato dall´Associazione degli allevatori lombardi (Aral) nell´ambito delle attività del Sata, il Servizio di assistenza tecnica agli allevatori, sostenuto dalla Direzione generale Agricoltura della Regione Lombardia. A Padenghe sul Garda (Bs), la prima delle tre giornate, con l´intervento dell´assessore regionale all´Agricoltura Giuseppe Elias, alla presenza del presidente di Aral Germano Pè. Pac, Riduzioni Insopportabili - "L´agricoltura - ha detto Elias, in tema di Pac - resta un settore strategico per l´Unione europea: è folle andare a demolire un sistema come questo, proponendo un taglio del 50 per cento dei contributi. E´ una dimostrazione di poca lungimiranza. Qualunque ipotesi di riduzione consistente del bilancio Pac obbligherebbe a rivedere tutto il sistema dei sostegni all´agricoltura". "Con il nuovo tipo di regionalizzazione prevista dalla riforma della Pac - ha aggiunto l´assessore -, la Lombardia sarà con molta probabilità colpita fortemente da tagli, fino a un 60 per cento rispetto agli attuali contributi. Numeri insopportabili per la prima agricoltura italiana, che genera il 40 per cento della produzione di latte e il 30 per cento della produzione cerealicola. Siamo la regione dove si producono gli alimenti di base, l´intero Paese dovrebbe tenere in considerazione il valore strategico dell´agricoltura lombarda. Noi stiamo tenendo stretti contatti con Bruxelles, ma ho apprezzato molto come il presidente del Consiglio Mario Monti sia andato personalmente a difendere questa posizione sui tavoli Ue". Nitrati: Riflettori Puntati Sulla Direttiva - "Abbiamo mandato segnali a Bruxelles - ha detto Elias -. L´obiettivo è ottenere una revisione della Direttiva nitrati a livello comunitario. In questo momento l´agricoltura viene considerata il principale ´imputato´ nella produzione di nitrati, ma i responsabili dell´inquinamento delle acque sono anche fuori dal mondo agricolo. Alcuni studi, in parte compiuti e in parte in via di conclusione, stanno dimostrando quale sia la reale quota da attribuire agli allevamenti, a livello nazionale e regionale, e quale invece sia da imputare ad inquinamento di altra origine. Il 6 dicembre, a Milano, affronteremo il tema sulla base delle prime risultanze di questi studi. Studi che intendiamo utilizzare per dimostrare all´Europa la necessità di mettere mano alla Direttiva nitrati". "Siamo anche in attesa - ha aggiunto Elias - del decreto attuativo sul digestato, grazie al quale questo diverrebbe concime chimico e non rientrerebbe nel quantitativo di nitrati soggetti ai limiti di spandimento. Un aspetto rilevante soprattutto per quelle aree caratterizzate da una grande sovrappopolazione zootecnica". Aral: Allevatori Strategici Per Economia Lombarda - La collaborazione strategica tra Regione Lombardia e comparto zootecnico ha nei seminari del Sata, giunti quest´anno alla Xv edizione, uno dei suoi fiori all´occhiello - ha dichiarato il presidente degli allevatori lombardi Germano Pè -. Questo incontro ormai tradizionale rappresenta un vero e proprio laboratorio di formazione per l´assistenza tecnica a un settore strategico non solo per l´economia lombarda e nazionale, ma anche per un pianeta che proprio sul tema dell´alimentazione, sicura, di qualità e per tutti, dovrà affrontare una delle grandi sfide del futuro". |
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VINI: SUCCESSO PRODUZIONI ABRUZZESE A VERONA FIERE |
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A Verona Fiere si è appena concluso il Xx Concorso Enologico Internazionale, solitamente abbinato alla manifestazione primaverile del Vinitaly, dove i vini abruzzesi si sono confermati protagonisti. Come ogni anno, la selezione che assegna le medaglie solo al 3 per cento dei campioni partecipanti, anche in questa edizione ha posto alla ribalta le diverse tipologie dei nostri vini regionali, rappresentativi della originalità e tipicità dell´Abruzzo. In particolare, è stato conferito a soli tre produttori il "Premio Speciale Vinitaly Nazione 2012":per l´Italia ha ricevuto il premio la società Cooperativa Vinicola di Orsogna (Ch). Altro importante riconoscimento è stato ottenuto dalla Srl Creavini di Castel Frentano (Ch) per aver ricevuto il premio "Speciale Denominazione di Origine 2012" per il miglior punteggio per ogni Denominazione di Origine conferito solo alle Denominazioni che hanno presentato più di 40 campioni. Gli altri premi più importanti per produttori e vini abruzzesi si possono così sintetizzare: Gran Medaglia d´Oro alla ditta Terzini di Tocco Casauria con il Montepulciano d´Abruzzo Dop 2011, nella categoria "rossi Do/ig ultime due vendemmie"; Gran Medaglia d´Oro alla società Creavini di Castel Frentano con il Montepulciano d´Abruzzo Dop 2009 e Medaglia d´Argento con il Montepulciano d´bruzzo Dop 2009 alla società Olearia Vinicola di Orsogna, per la categoria "Vini tranquilli Do/ig ultimi 3-4 anni";Medaglia di Bronzo alla Citra Vini con il Montepulciano d´Abruzzo Dop 2006 nella categoria "rossi prodotti 5-6 anni"; Medaglia d´Oro alla ditta Casal Thaulero con il vino Doc Montepulciano d´Abruzzo 2005 e Medaglia di Bronzo alla Società Cantine Torri con il vino Montepulciano d´Abruzzo Colline Teramane Docg, nella categoria "vini tranquilli Do/ig oltre 7 anni". Queste quattro categorie hanno visto conferire inoltre ben 32 Gran Menzioni ai vini prodotti da una ventina di cantine abruzzesi. "I premi ai vini rossi ? ha dichiarato l´Assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo - "testimomniano, una volta in più, che le tipologie di vino Do e Ig prodotte dalle uve del vitigno Montepulciano nero in Abruzzo, rappresentano vini top di gamma su ogni mercato, giovani o come affinati a medio e lungo termine, quale espressione della tipicità del territorio e della grande capacità dei produttori viticoli e dei tecnici dell´enologia". |
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CONSUMI: ANCHE NEL 2012 I SURGELATI REGGONO
E SI CONFERMANO “SCUDO” CONTRO LA CRISI
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Praticità; valore di servizio; qualità e naturalità; velocità e facilità di preparazione; prezzi stabili. Ecco spiegate le ragioni del successo dei surgelati. Che anche nel 2012 reggono l’urto della crisi e appaiono orientati verso ulteriori progressi. «In Italia – afferma Vittorio Gagliardi, presidente Iias - il consumo pro - capite di surgelati è tra i più bassi d’Europa (14 kg all’incirca); le potenzialità di crescita sono quindi ancora elevate, nonostante nel nostro Paese l’offerta del fresco sia sicuramente molto più alta di quella rintracciabile nei principali Paesi europei». Dalle rilevazioni (settembre 2012), emerge che il settore sta mantenendo le proprie posizioni (+0.5% totale) e alcuni comparti (ittico, pizze e snack, patate) continuano ad avanzare cautamente. Nei vegetali interessante il dato dei preparati (+4,7%) che il consumatore vive come una vera e propria pietanza anziché quale un semplice contorno. L’ittico totalizza un +1,2% globale; il dato relativo alle vendite di pesce naturale (+3,4%) segnala una nuova tendenza: molti consumatori acquistano prodotti base (leggermente più economici) che personalizzano/valorizzano autonomamente in ambito domestico. Pizze e snack mostrano ancora una volta segnali positivi: il dato globale del +3.5% parla di un consumo non emergenziale ma ormai ben radicato. “Tutti i dati di selling e di atteggiamento testimoniano che la prima dozzina d’anni del terzo millennio segna un’ascesa del loro consumo e del loro credito culturale: anche in questa fase di crisi dei consumi alimentari il comparto dei surgelati mantiene buone performance, con flessioni più o meno marcate nel comparto dei piatti pronti - evidenzia nella sua analisi sociologica il Professor Giovanni Siri, docente di Psicologia all’Università San Raffaele di Milano - I surgelati continuano ad intercettare trend alimentari e sociali importanti e forti: l’individualizzazione, il servizio, l’esplorazione, ma anche il bisogno di informazione e rassicurazione di qualità e controlli, la genuinità, la facilità d’uso”. A giudizio del Dottor Andrea Ghiselli, dirigente di ricerca Inran “un alimento surgelato di qualità sposa a pieno il concetto di stagionalità e prossimità, in quanto le moderne tecnologie consentono di raccogliere (o trattare) le materie prime a maturazione completa, permettendo l’ottenimento di alimenti surgelati di qualità eccellente. La possibilità di conservare per lungo tempo senza alterazione delle qualità nutritive e organolettiche permette di avere a disposizione tutto l’anno e a lunga distanza dal luogo di produzione alimenti “di stagione” e “a km 0”. “Si assiste oggi ad una maturazione delle strategie di consumo delle famiglie italiane – conclude Vittorio Gagliardi, Presidente dell’Istituto Italiano Alimenti Surgelati, - che analizzano a fondo il profilo dei prodotti che acquistano; i surgelati sono oggi gli autentici interpreti della modernità alimentare e, per quanto riguarda il concetto di qualità, possono essere considerati i veri km…sottozero” |
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ZAMPONE MODENA E COTECHINO MODENA INSIEME PER LA RINASCITA DI MIRANDOLA. DOMENICA 2 DICEMBRE 2012 LO ZAMPONE DAY: IN PIAZZA DELLA COSTITUENTE UNA GIORNATA DEDICATA ALLE DUE ECCELLENZE EMILIANE. TRA I TANTI APPUNTAMENTI. LO SHOW COOKING CON MASSIMO BOTTURA E LE “REZDORE”
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Domenica 2 dicembre, a Mirandola (Mo) torna la Festa dello Zampone Modena e del Cotechino Modena, voluta dal Consorzio di tutela. Il fulcro della festa sarà Mirandola, una delle città più colpite dal terremoto. Piazza della Costituente sarà il “quartier generale”. Una giornata, quella del 2 dicembre, piena di appuntamenti. Ricordiamo anche che fu proprio nella città di Mirandola a nascere lo Zampone. La leggenda narra infatti che nel 1511, durante l’assedio dell’esercito papale di Giulio Ii, i cittadini di Mirandola, si inventarono lo zampone, da cui poi avrebbe avuto origine il cotechino. Lo “Zampone Day”, come è stata denominata la giornata, sarà interamente dedicata allo Zampone e avrà uno stretto collegamento con la tradizionale festa del Super Zampone che si tiene in concomitanza a Castelnuovo Rangone. Alle 12.00 è infatti previsto anche un collegamento dalla piazza di Mirandola alla piazza di Castelnuovo Rangone. L’anno scorso, il 3 dicembre di Modena, i due prodotti di eccellenza emiliani, furono sotto i riflettori di tutta Italia per festeggiare il cinquecentenario della loro nascita. Festeggiamenti che coinvolsero la città di Modena attirando molti giornalisti della stampa e delle televisioni. Quest’anno invece, il Consorzio ha voluto replicare un momento di attenzionalità che fosse sì per lo Zampone Modena e il Cotechino Modena, ma soprattutto per il territorio. La volontà è quella proprio di ritrovarsi dopo qualche mese dal sisma, per una giornata di convivialità, di gioia e anche di solidarietà. Se 500 anni fa l’invenzione dello zampone ha aiutato i mirandolesi a resistere strenuamente all’assedio, oggi - dopo le violente scosse del terremoto - è ancora lo zampone, assieme al cotechino, che vuole venire in sostegno della città con un evento che mira a calamitare l’attenzione dei Media nazionali su Mirandola, per incentivare la ricostruzione e la ripresa economica. La formula prevede lo svolgimento di uno Show Cooking con un abbinamento insolito: le “Rezdore”, le massaie-cuoche da secoli custodi e simbolo stesso della cucina tradizionale modenese, animeranno l’evento insieme a colui che è stato definito il più grande ed innovativo chef della cucina mondiale, Massimo Bottura. Format: Piazza della Costituente sarà il cuore pulsante dell’evento. Le iniziative prevedono l’allestimento di una struttura polifunzionale (denominata “Cattedra Ambulante per la Preparazione e la Cottura dello Zampone, del Cotechino e dei loro derivati gastronomici”), protetta da idonea tensostruttura, ove troverà alloggio una performance del gruppo teatrale Koinè (“Dentro lo Zampone: se lo conosci, lo mangi”). I visitatori potranno conoscere da vicino il prodotto, scoprirne tutti i segreti, ed essere successivamente in grado di cucinare abilmente - una volta a casa - lo Zampone Modena (oppure il fratello più giovane: il Cotechino Modena). Ad essere coinvolto non sarà soltanto il solo senso del gusto, ma l’intera sensorialità dei visitatori, che potranno toccare, annusare, osservare, bucare, incidere in prima persona lo zampone. Il prodotto verrà poi avvolto in un telo di cotone, imballato in un contenitore di alluminio e portato a casa per consumarlo con amici e parenti. Ci sarà all’interno della tensostruttura una “Cattedra” che avrà una funzione informativa, utilizzando modalità interattive si illustreranno gli aspetti produttivi, storici e culturali dello Zampone Modena Igp e del Cotechino Modena Igp, e naturalmente proporrà una degustazione mirata, completa di un contributo educativo sulle proprietà nutritive e organolettiche del prodotto. Il momento conviviale sullo Zampone Modena, peraltro, sarà celebrato anche dal Maestro Massimo Bottura che, al termine dello Showcooking delle rezdore in piazza, coordinerà personalmente una degustazione di preparazioni a base di Zampone e Cotechino Modena Igp, a beneficio di tutti coloro che vorranno partecipare alla festa. L’evento si concluderà con una cena di beneficenza ad invito, il cui ricavato verrà devoluto alla città di Mirandola |
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TONNO360.IT ARRIVA IL PRIMO SITO DEDICATO ALLA CULTURA DEL TONNO IN SCATOLA
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Promosso da Ancit (Associazione Nazionale Conservieri Ittici), si candida ad essere il portale di riferimento per tutto ciò che ruota attorno a questo pesce: dalle qualità nutrizionali alle ricette, dalle caratteristiche delle specie alle fasi di lavorazione, dai metodi di pesca fino alla storia del tonno… Insieme al latte e alle uova, è la proteina di origine animale più conveniente sul mercato. Ha una penetrazione altissima nelle case degli italiane, pari a circa il 96% delle famiglie. E una recente indagine dell’Inran lo incorona al secondo posto tra i pesci più diffusi sulle tavole degli italiani… Insomma, una vera e propria passione quella dei nostri connazionali per il tonno in scatola. Ed è proprio con l’obiettivo di fornire al consumatore una adeguata conoscenza di un alimento cardine del carrello della spesa degli italiani, che Ancit (Associazione Nazionale Conservieri Ittici) lancia in rete il sito www.Tonno360.it: una vetrina a tutto tondo sul mondo del tonno in scatola che spazia dalle caratteristiche nutrizionali alla ricettazione, dalla classificazione delle specie alle tecniche di pesca, alle fasi di lavorazione del tonno. Senza dimenticare la storia millenaria legata a questo alimento… “Negli ultimi anni il tonno in scatola si sta affermando sempre di più come piatto principale a tutti gli effetti, versatile e allo stesso tempo di alto profilo nutrizionale, essendo una delle scelte su cui si basa un regime alimentare ispirato alla dieta mediterranea”, afferma Vito Santarsiero Presidente dell’Ancit. “La valorizzazione di questo prodotto - prosegue Santarsiero - passa anche attraverso la creazione di questo spazio informativo sulla rete, utile ad appagare il desiderio di conoscenza degli appassionati di cibo e di tonno in particolare, sempre più attenti a quello che mangiano, con possibilità di soddisfare anche qualche curiosità”. Chi E’ L’ancit: I Numeri Del Settore Costituita nel 1961, Ancit (Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare) è l’Associazione che rappresenta le imprese operanti nel settore delle conserve ittiche, in particolare i produttori di tonno in scatola e di altri prodotti ittici conservati. Tra le 22 aziende associate ad Ancit, 13 aderiscono al gruppo “tonno”. Il valore del settore del tonno in scatola nel 2011 è stato di 1,070 miliardi di euro. La produzione si è attestata a 68.000 tonnellate(+4,6% rispetto al 2010) mentre il consumo da parte degli italiani ha toccato quota 141.000 tonnellate (+6%) pari a circa 2,3 kg pro capite. Dati che collocano l’Italia come uno dei più importanti mercati al Mondo per il consumo di questo alimento e come secondo produttore europeo, dopo la Spagna |
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COOKING CHEF KENWOOD GUEST STAR A “HOLLYFOOD, L´APPETITO VIEN GUARDANDO”
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Al centro del nuovo format televisivo, sviluppato da Prodotto e condotto da Emanuela Folliero su La 5, anche la versatilità della kitchen machine con movimento planetario di Kenwood. Partnership da “Oscar” quella tra Hollyfood e la tecnologia per la food preparation Kenwood. Il nuovo format televisivo, in onda dal lunedì al venerdì alle 18.45 su La5, con alcuni speciali la domenica alle 12.40, mescola in un perfetto connubio buon cinema e una conduttrice di successo che realizza ricette gustose con il contributo dell’estro creativo del giovane chef Roberto Valbuzzi. Ogni puntata è dedicata alla riproduzione di un piatto protagonista di un film famoso: i Cannelloni ai funghi e prosciutto di Rocky Balboa, le frittelle di Rain man l´uomo della pioggia fino alle Uova strapazzate alla Na´vi del kolossal Avatar. Tra i protagonisti del nuovo programma di entertainment anche Cooking Chef Kenwood, l’eclettica kitchen machine in grado di tritare, impastare, sminuzzare, centrifugare e cuocere con un innovativo sistema di cottura ad induzione che fa risparmiare tempo e consumi energetici. “Un nuovo programma con Show Cooking come Hollyfood, che si basa sulla rivisitazione dei piatti inseriti nella trama di film famosi, rappresenta un nuovo banco di prova per gli elettrodomestici Kenwood. Ecco perché abbiamo scelto di essere presenti in questo percorso che va a sottolineare la grande versatilità e tutte le potenzialità del Cooking Chef”, ha dichiarato Paolo Cossi, Direttore Comunicazione ed Eventi De’longhi Italia. |
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A NATALE FILENI REINVENTA I PIATTI DELLE FESTE:
BENESSERE, GUSTO E TRADIZIONE PER RICETTE DA GOURMET
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Il Natale Fileni è più buono per tutti, cuochi provetti o amanti dei piatti pronti: lombatina di suino, cappone ripieno alle mele e cotechino a base di pollo per il banco gastronomia; Cappone e pollo ripieni per il reparto carni bianche. Che si ami mettere alla prova le proprie abilità in cucina o si preferisca affidarsi alla praticità di un piatto pronto all’altezza delle grandi occasioni, le novità proposte da Fileni - terzo produttore avicolo nazionale e primo nel comparto delle carni bianche biologiche – soddisfano tutte le esigenze. In vista delle festività natalizie, Fileni amplia, infatti, la linea di alta gastronomia pronta ‘Sempre Domenica’ con tre nuove proposte, che reinventano i piatti classici della tradizione italiana. Anche l’offerta per il reparto carni bianche si arricchisce con i nuovi pollo e cappone ripieni: proposte in comodi vassoi di alluminio da inserire direttamente in forno, queste novità Fileni saranno gli ingredienti indispensabili per la perfetta riuscita delle ricette da portare sulla tavola delle feste. È già possibile acquistare questi prodotti nel circuito della Grande Distribuzione. “Preparare il perfetto pranzo di Natale sarà presto un compito alla portata di tutti: dal banco gastronomia al reparto carni bianche, il nostro impegno per il prossimo Natale è offrire ai consumatori la serenità di preparare in maniera semplice cibi ricchi del gusto della tradizione e in grado di garantire benessere e leggerezza.” – commenta Roberta Fileni, Direttore Marketing e Comunicazione del Gruppo Fileni – “Durante il periodo natalizio, il consumo di piatti pronti raddoppia: a questo trend rispondiamo con prodotti innovativi e dalle ricette sempre diverse, in grado di far fronte alle esigenze di chi ama stare ai fornelli come di chi preferisce soluzioni veloci ma sempre all’insegna della qualità”. Grazie all’impiego di pregiate carni bianche, i prodotti Fileni presentano un basso contenuto di grassi e un ottimo livello di digeribilità. Suggerimenti, ricette e idee, per gustare al meglio queste ed altre proposte, sono disponibili sui canali Facebook, Twitter e Youtube di Fileni e sul sito www.Fileni.it. Il banco Gastronomia – novità linea Sempre Domenica Cotechino di tacchino, suino e pollo con lenticchie Solo il 6,6% di grassi, per il primo cotechino a base di carni bianche, che regalano al prodotto una maggiore delicatezza e leggerezza, senza rinunciare al gusto della ricetta tradizionale. Pronto in pochi minuti in forno, padella o microonde, il prodotto è accompagnato da un delizioso contorno di lenticchie. Lombatina di suino con salsa alle prugne e cipolle borretane Tenerissima lombata di suino, arricchita con l’esclusiva salsa alle prugne e il tocco finale delle cipolline borretane. Un piatto da gustare nelle occasioni più importanti e per rendere il miglior omaggio alla tavola delle feste. Cappone ripieno con mele, castagne e verdure saltate I sapori più pregiati dell’inverno si fondono in questo piatto, a base di squisita carne di cappone farcita con pollo, suino, mele e castagne. Nel rispetto della tradizione, Fileni propone questa ricetta con un fresco contorno di verdure di campo, cotte in padella. Reparto carni bianche – novità per le ricette delle feste Cappone ripieno Il gusto deciso della carne di cappone incontra un ripieno delicato, a base di selezionate carni di pollo e suino, arricchito con saporite castagne, mele e formaggio Grana Padano. Un prodotto preparato a mano con cura artigianale nei laboratori Fileni, sinonimo di genuinità e garanzia, all’insegna del gusto e della tradizione. Il prodotto è contenuto in un pratico vassoio in alluminio, pronto per la cottura in forno. Pollo ripieno L’antica semplicità delle cose buone è il segreto alla base del gusto di questo pollo allevato a terra. Il ripieno esprime il meglio della tradizione con carni di pollo e suino di prima scelta, formaggio Grana Padano ed erbe aromatiche. Il pollo ripieno Fileni è una proposta intelligente anche nel pack, un vassoio in alluminio adatto all’utilizzo in forno. Il Gruppo Fileni Presente sul mercato dal 1970, il Gruppo Fileni è il terzo produttore italiano nel comparto avicunicolo e primo, in Italia ed Europa, per le carni avicole biologiche. Con i marchi Fileni, Club dei Galli, Magic e Almaverde Bio, attraverso una presenza capillare presso i canali Gdo, Gda, Normal Trade, Ho.re.ca e tramite una serie di collaborazioni con importanti player industriali, Fileni conta oggi su un fatturato di circa 300 milioni di euro (2011). Con sede a Cingoli (provincia di Macerata), il Gruppo ha espresso negli anni numerosi primati: dalla realizzazione del primo stabilimento dedicato ai piatti pronti (1989) all’avvio della produzione biologica (2001) alla messa a punto del sistema di cottura ‘no fry’ (2008). Il rispetto dell’ambiente e il benessere degli animali sono al centro dell’impegno di Fileni, che continua a investire in innovazione tecnologica sul fronte della sostenibilità. Per maggiori informazioni: www.Fileni.it |
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BRINDISI CON VINI “SANGUE DI MIURA” E “PALAZZO DEL VIGNOLA”
DI TONINO LAMBORGHINI
IN OCCASIONE DELLA PRESTIGIOSA CERIMONIA DI PREMIAZIONE
DEL “CORPO CONSOLARE DI MILANO E DELLA LOMBARDIA”.
L’EVENTO HA RADUNATO LE PIÙ GRANDI AUTORITÀ DI MILANO,
DELLA PROVINCIA E DELLA REGIONE LOMBARDIA.
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I vini “Sangue di Miura” e “Palazzo del Vignola” di Tonino Lamborghini nuovamente fra i protagonisti alla cerimonia di Premiazione del “Corpo Consolare di Milano e della Lombardia” svoltasi lo scorso 20 novembre presso gli spazi Seven Stars Galleria, in Galleria Vittorio Emanuele Ii 11/12. Il “Corpo Consolare di Milano e della Lombardia”, che riunisce 108 consolati attivi a Milano, è il secondo più grande al mondo, subito dopo il Corpo Consolare di New York. Anche per questo la cerimonia di premiazione ha un rilevo nazionale e internazionale e costituisce per questa prestigiosa istituzione l’appuntamento più atteso e importante del 2012. A fare gli onori di casa il Decano del Corpo Consolare Emilio Fernández-castaño, Console Generale del Regno di Spagna e il Vice Decano Patrizia Signorini, Console Generale On. Della Repubblica di Lettonia; durante la cerimonia si è svolta l’assegnazione della medaglia ai benemeriti: un importante riconoscimento riservato alle Autorità civili, militari, istituzionali, oltre che a personalità del mondo della cultura e dell’economia, che si sono distinte anche per la loro preziosa collaborazione con il Corpo Diplomatico. A ricevere l’onorificenza figure di spicco del panorama industriale, non profit e culturale italiano, ovvero il Cavaliere del Lavoro Nerio Alessandri (Presidente di Technogym); la Principessa Bona Borromeo (Presidente del Comitato Lombardia Airc) e l’Avvocato Gaetano Galeone (Presidente della Società del Giardino) premiati, rispettivamente, dal Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, dal Presidente della Provincia Guido Podestà e dall’Assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca Cristina Tajani. Nomi e personalità di primissimo piano, che sono stati celebrati con un brindisi finale altrettanto esclusivo. Le etichette scelte per l’occasione, infatti, sono state le pregiatissime “Sangue di Miura” e “Palazzo del Vignola”, prodotte in esclusiva per Tonino Lamborghini da Stefano Agazzi, wine expert che ha selezionato per l’imprenditore bolognese i migliori vitigni per esaltare le tipicità enologiche italiane. L’etichetta “Sangue di Miura” comprende le tipologie Cabernet Sauvignon/merlot, Brachetto Dry, Lugana, Merlot, Vermentino Bio, Pinot Noir/chardonnay e le “Superitaly” Barolo, Brunello di Montalcino e Amarone; “Palazzo del Vignola” invece è composto dalle tipologie Chianti, Gutturnio, Cabernet Sauvignon, Sauvignon, Monterosso, Pinot Chardonnay. Entrambe si caratterizzano per bottiglie di grande classe e riconoscibili dalla nuova label in ceramica rossa lavorata a mano. Tutti gli ospiti hanno potuto assaporare le qualità organolettiche dei vini Sangue di Miura e Palazzo del Vignola Tonino Lamborghini grazie ai preziosi consigli di Stefano Agazzi presente alla serata. Il famoso wine expert ha suggerito quale vino era il più adatto alle diverse portate del ricco buffet allestito a seguito della Premiazione da Seven Stars Galleria con specialità lombarde come un piacevolissimo risotto alla milanese. Vini di assoluto prestigio per un nome simbolo di un’imprenditoria italiana apprezzata in tutto il mondo ed emblema del miglior “made in Italy”: Tonino Lamborghini, vero e proprio “label di qualità” in grado di Tonino Lamborghini Spa. – Via Funo, 41 – 40050, Funo di Argelato (Bo) – Italy Tel: +39.051.86.26.28 fax: +39.051.86.49.56 info@lamborghini.It www.Lamborghini.it esprimere un universo che spazia dagli accessori di lusso al vino di eccellenza, dall’hotellerie a un nuovo energy drink per locali esclusivi. Una capacità di diversificazione all’insegna della qualità indiscussa di quanto prodotto e creato. E proprio per sottolineare il ricco patrimonio di storia e di stile di questo nome, amato tanto in Italia quanto all’estero, nel corso di questa celebrazione è stato dato spazio a preziose teche espositive con alcuni degli oggetti culto – in quanto a design ed innovazione –delle collezioni Tonino Lamborghini Eyewear e Tonino Lamborghini Watches: i due cronografi automatici Competition 10 e 1947 Limited Edition, abbinati – per matrice stilistica e materiali - ai modelli di occhiali da sole e vista della nuovissima linea Eyewear. Fra i nomi noti del mondo imprenditoriale e dell’alta società milanese presenti alla serata: la Marchesa Marta Brivio Sforza, Giuseppina Bruti Liberati, Marinella di Capua, Nathalie Dompè, Gen. C.a. Antonio Girone accompagnato dalla moglie, Giovanni Bozzetti, Carlo Clavarino, Achille Colombo Clerici, il Gen. S.a. Tommaso Ferro, il Prefetto Gian Maria Lombardi, Francesco Longanesi, Beppe Modenese, Gen. B. Marco Scursatone, Piero Pinto. Tutti, grazie alla loro presenza, hanno reso la serata ancor più piacevole ed esclusiva. Tonino Lamborghini Il Gruppo Tonino Lamborghini è stato fondato a Bologna dal commendator Tonino Lamborghini e ha celebrato nel 2011 i suoi Trent’anni. L’officina di progettazione creativa da cui prende vita il lifestyle Tonino Lamborghini oggi ha sede nello splendido Palazzo del Vignola, villa rinascimentale alle porte di Bologna. Traendo ispirazione dalle sue precedenti esperienze professionali nel campo dell’ingegneria, il comm. Lamborghini ha esteso il concetto di lusso a prodotti capaci di evocare un mondo caratterizzato da passione per la meccanica e per un design senza compromessi. Orologi, occhiali, cellulari, profumi, complementi d’arredo, linee di abbigliamento, accessori sportivi, delicatezze alimentari italiane, hotel e ristoranti a marchio: un universo coordinato di complementi di stile che esprimono il Puro Talento Italiano. Vision del Gruppo è, infatti, quella di esportare nel mondo la passione e lo spirito della cultura italiana sotto forma di prodotti dal design unico e distintivo, ispirato al mondo della meccanica, dell’ingegneria e delle auto sportive di lusso |
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CONGUSTO È IL SALOTTO DELLA “CULTURA CONTEMPORANEA CULINARIA” I NUOVI APPUNTAMENTI 2013, INSIEME A CONGUSTO
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Congusto ha inaugurato lo scorso 15 novembre la nuova sede di via Giovan Battista Nazari 3 a Milano. In una giornata Open Day, Congusto Scuola di Cucina ha presentato i nuovi corsi 2013 in anteprima. Molti i partecipanti agli show cooking con chef rinomati della cucina nazionale ed internazionale. Varie le lezioni legate alla tradizione della cucina Milanese, con lo Chef Massimo Moroni, al Cake Design con il Pastry Chef Vincenzo Cipolla e Panelle & Co, con lo Chef Roberto Maurizio. Sono intervenuti anche i Maggiordomi dell’Associazione Italiana Maggiordomi per un momento legato al galateo della tavola. Un’intera giornata dedicata agli amanti della buona cucina. Una breve anticipazione dei nuovi corsi 2013: A gennaio: il 15 riso, sartù ed arancini, il 26 muffins & cupcakes, il 29 in cucina con lo zafferano A febbraio: pasta mon amour con Garofalo il 5, il British style il 9, il 14 Kitchen my Love per coppie, il 19 la cucina per single A marzo: il 14 timballi e lasagne, il 16 pane amore e fantasia, il 18 finger and street food e molti altri i percorsi più lungi legati alla pasticceria, alla cucina naturale o dal mondo, al cucinare vegetariano, alla decorazione ed alla panificazione. Congusto è il salotto della “cultura contemporanea culinaria”. La nuova sede milanese del network di scuole di cucina più glamour è sita nel cuore della città meneghina. Delizie, curiosità e laboratori di gusto hanno come cornice una location di charme, con un´atmosfera ricercata e dai toni ovattati. Il nuovo spazio Congusto di Via Giovan Battista Nazari 3 nasce dalle esigenze di un’azienda in continua crescita, che intende soddisfare le aspettative di un pubblico variegato di appassionati e professionisti, offrendo loro il meglio del settore e garantendo un polo formativo dotato di aule e laboratori accoglienti e tecnologicamente attrezzati, senza mai rinunciare a quel tocco di raffinatezza tipica del mondo Congusto. Www.congusto.it |
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LA 9° EDIZIONE DELLA BOTTIGLIA DELLA BIRRA DI NATALE RITRAE IL RINNOVATO FORSTERBRÄU DI TRENTO
IL REGALO IDEALE PER FESTEGGIARE IL NATALE: FORST CHRISTMAS BREW
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Come da tradizione, in occasione del Natale, Birra Forst propone la sua birra speciale “Christmas Brew”. Disponibile in bottiglia di ceramica da 2 litri che con le sue seducenti decorazioni è diventata un ricercato pezzo da collezione. Quest’anno il motivo che adorna la nona edizione della bottiglia di Natale è il ristorante-birreria Forsterbräu di Trento, completamente ristrutturato incorniciato in un tema che richiama il Natale. La birra di Natale Forst è appositamente creata per le festività natalizie. Dal colore marcatamente ambrato è una birra gradevolmente luppolata con un aroma inimitabile dato dalle migliori miscele di malto. Per questo Forst Christmas Brew è l’accompagnamento ideale per gustose pietanze natalizie. Forst è un´azienda sempre molto attenta alla tradizione e alle proprie radici. Una parte importante della storia di Forst è rappresentata dal Forsterbräu di Trento, ristorante-birreria di lunga tradizione. Correva infatti l´anno 1959 quando il giorno di San Giuseppe fu inaugurato il Forsterbräu Trento in Via Oss Mazzurana. Oggi, a 53 anni dalla sua inaugurazione, la birreria nel centro storico del capoluogo trentino si è completamente rinnovata. Dopo la ristrutturazione a cura di Cellina von Mannstein, il Forsterbräu di Trento risplende in nuovo lustro, ma rispetta lo stile e le caratteristiche di un tempo. La bottiglia mostra il locale ristrutturato adornato da una donna, raffigurante una protettrice dell´edificio, vestita con un cappotto rosso con un collo di pelliccia bianca, un cappello di pelo bianco, il tutto circondato da un paesaggio innevato. La bottiglia Birra di Natale sarà, ovviamente, disponibile presso il Forsterbräu Trento così come in tutti i Ristoranti-birrerie Forst. Inoltre tutti i consumatori interessati all´acquisto della bottiglia, possono trovare questo regalo particolare presso i Mercatini di Natale in Alto Adige e i grossisti di fiducia Forst. Oltre alla bottiglia da due litri, Forst Christmas Brew viene distribuita anche in fusti da 30 litri e nel pratico Forsty da 12,5 litri. Per maggiori informazioni su dove trovare la birra speciale di Natale potete rivolgervi direttamente a Birra Forst Spa al numero telefonico 0473/260111 oppure scrivendo a ucs@forst.It |
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