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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Dicembre 2012
LONDRA CONFERENZE PER LO SPAZIO  
 
 Londra 3 Dicembre 2012 – Di seguito la relazione di Antonio Tajani Vicepresidente della Commissione europea responsabile per l´industria e l´imprenditoria: “ Grazie signora Mealing-jones, per la sua introduzione, e il benvenuto a tutti alla conferenza spaziale. Prima di iniziare, vorrei dire grazie a David Willets per il suo continuo supporto per l´organizzazione di questo evento. E ´un privilegio per me condividere questo podio con grandi imprenditori e sostenitori dei servizi spaziali europei. Signore e signori, non sempre comprendere i vantaggi di servizi spaziali e delle loro applicazioni. Sono, comunque, tutto intorno a noi. 77 milioni di europei guardare i canali televisivi trasmessi dai satelliti. Molti di noi hanno smart phone che utilizzano i segnali Gps. Presto sarà portare i telefoni che ricevono il nostro segnale molto personale Galileo. Vorrei iniziare delineando la visione della Commissione. Come sapete la Commissione ha adottato il 10 ottobre la sua strategia per una nuova politica industriale. Il suo obiettivo principale è la Re-industrializzazione dell´Europa. Per questo motivo abbiamo introdotto un nuovo obiettivo: entro il 2020 vogliamo il 20% del Pil dell´Ue provenga da Industry. Lo spazio è al centro di questa nuova rivoluzione industriale. Galileo - Solo poche settimane fa, il 12 ottobre, abbiamo raggiunto un obiettivo chiave del nostro programma Galileo. Due satelliti Galileo sono stati lanciati con successo da Kouru nella Guyana francese. Ora abbiamo quattro satelliti in orbita che ci permette di validare il sistema. Galileo non è più solo una teoria. E ´una realtà. Sono lieto di aggiungere che a causa di controlli rigorosi, siamo stati all´interno del bilancio. Io continuo a perseguire l´accelerazione della distribuzione. Nel mese di febbraio ho ordinato 8 satelliti aggiuntivi. Ora abbiamo ordinato 26 satelliti (compresi i quattro già avviato). I nostri piani di lancio comprendono la distribuzione di 18 satelliti in orbita entro il 2014. Lo spiegamento della costellazione è importante. Ma ciò che è più importante è la creazione di benefici tangibili per i cittadini e le imprese europee. Il mio obiettivo politico è la fornitura dei primi servizi entro la fine del 2014. Perché ciò avvenga, è fondamentale che tutti gli attori coinvolti nella realizzazione del progetto rispettino i loro impegni. Voglio mettere in chiaro: noi non deviare dalla nostra tabella di marcia. Noi non farà eccezioni. A tal fine, una task force sui servizi composto dal, l´Esa Gsa e la Commissione sta preparando la strada da seguire. Il mercato di questi servizi è già un valore di oltre € 100 miliardi. Entro il 2025 si stima un aumento a € 200 miliardi. L´industria deve prepararsi ora per questi servizi. Inoltre, abbiamo bisogno di fare i nostri dispositivi tecnicamente pronta a ricevere i segnali da Galileo. Per questo motivo, abbiamo deciso di dedicare questa conferenza per applicazioni spaziali. Ed è per questo, ai margini di questa conferenza, ho chiamato per un incontro con i rappresentanti di chip di produzione e di servizio Galileo. Il messaggio che vogliamo far passare, e sono sicuro che Willets Ministro sarà d´accordo con me, è la seguente: Abbiamo bisogno di prepararsi! A livello di Ue, ci troveremo ad affrontare questa sfida su due livelli: 1) In primo luogo, lo sviluppo di applicazioni ha bisogno di essere incoraggiato. Pensiamo che Orizzonte 2020, il futuro programma per la ricerca e l´innovazione, è lo strumento migliore per sostenere lo sviluppo delle applicazioni di Galileo. 2) In secondo luogo, dobbiamo garantire che il mercato up-take di Galileo. Gli Stati Uniti, la Russia e la Cina hanno adottato misure per promuovere la diffusione dei loro sistemi, (Gps, Glonass, Compass,), soprattutto nei loro mercati interni. Stiamo quindi studiando, come garantire un assorbimento favorevole del mercato del Galileo, in particolare nei settori strategici o nei servizi pubblici (penso per esempio al numero di emergenza 112). Egnos - Come sapete, non partiamo da zero. Abbiamo già una storia di successo da raccontare: Egnos è ora pienamente operativo. Sono particolarmente soddisfatto di questo risultato. Fornisce tre servizi operativi: -Il servizio aperto; -I Safety-of-life servizio che sta scontando gli aeroporti dell´Ue; -Il servizio Egnos dati di accesso, dichiarato operativo il 26 luglio di quest´anno; La precisione proposto da oggi Egnos, che sarà presto accompagnato da Galileo, i veicoli possono essere ubicati in tempo reale. Le aziende possono ottimizzare le risorse e le merci pericolose possono essere trasportate in modo sicuro. Il trasporto è di gran lunga il più grande dominio di applicazione del Gnss: circa il 60% del mercato utilizza sistemi di trasporto intelligenti (Its) per le strade. Applicazioni Gnss nel settore dei trasporti su strada sono tenuti ad avere una penetrazione del 90% entro il 2020. Ma oltre "soliti sospetti" settori, come quello dei trasporti, ci sono molti altri settori, come l´energia, la finanza e la salute dove Galileo farà la differenza: "Reti intelligenti" migliorare la stabilità e la sicurezza. Tuttavia, hanno bisogno di sincronizzazione precisa. I segnali di clock estremamente accurate dei satelliti Galileo in grado di fornire la sincronizzazione. Per le nostre banche e le imprese, segnali precisi orologi sono anche di vitale importanza per le transazioni finanziarie che richiedono accurate time-stamping. Nel settore sanitario: applicazioni di Galileo può dare una maggiore mobilità per non vedenti e ipovedenti e alle persone a mobilità ridotta. Più tardi oggi, si assisterà queste applicazioni utilizzate durante l´evento assisted living all´Expo spaziale europea. Sarò anche provare il ´inclusione´ mobilità ridotta dispositivo con Paralympian medaglia d´oro, Peter Norfolk. Sono molto impaziente di questo. Sono sicuro che nel corso di questo evento ci si sente molto di più su queste applicazioni. La lista è infinita. Si stima che il 6-7% dell´economia europea dipende dalla disponibilità dei segnali Gnss, attualmente, da Gps. Ben presto dal nostro Galileo. Un´infrastruttura totalmente indipendente possedute al 100% da parte dell´Unione europea. Gmes - Infine, qualche parola sul Gmes, il nostro sistema globale di monitoraggio della Terra, le cui applicazioni sono già in uso. Servizio di emergenza Gmes è operativa dal 1 ° aprile 2012. Solo per fare un esempio, quattro ore dopo un grave terremoto ha colpito la regione italiana Emilia Romagna, nel luglio di quest´anno Gmes fornito mappe di riferimento nuovi per facilitare il lavoro delle squadre di soccorso. Le immagini satellitari sono state utilizzate anche in operazioni che si occupano di alluvioni, incendi boschivi e terremoti in molti paesi europei. Inoltre, Gmes può aiutarci a monitorare gli effetti del cambiamento climatico e qualità dell´aria. Come già avviene a Londra. È un dato di fatto, in occasione delle Olimpiadi di Londra abbiamo sviluppato un´applicazione, Observair, che fornisce ai cittadini informazioni e gli atleti circa la qualità dell´aria della città di Londra Infine, Gmes avrà un impatto positivo sulla crescita economica e la creazione di posti di lavoro. Gli studi dimostrano che i vantaggi socioeconomici superare i quattro a dodici volte il costo. Conclusione Signore e signori, abbiamo le competenze in Europa a fare uso di questi sistemi: attraverso lo sviluppo di altre applicazioni basate su Gnss, e aumentando la penetrazione nel mercato di quelle già disponibili. Pertanto vogliamo ascoltare le idee e le esigenze del settore, che qui presentati questo pomeriggio. Siamo a questo convegno di oggi, di scambiare e scoprire attuali e future soluzioni spaziali europee. Sono qui - è il momento di usarli! Grazie. “  
   
   
AGENDA DIGITALE: LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE NORME PER GARANTIRE A TUTTI L’ACCESSIBILITÀ DEI SITI WEB DEGLI ENTI PUBBLICI  
 
Bruxelles, 4 dicembre 2012 - Le nuove norme proposte oggi dalla Commissione europea in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, intendono rendere più semplice per oltre 100 milioni di cittadini dell’Ue il ricorso a servizi pubblici online per cercare lavoro, per immatricolare un autoveicolo, per presentare la dichiarazione dei redditi e per chiedere il rilascio del passaporto o della patente di guida. La proposta di direttiva della Commissione relativa all’accessibilità dei siti web degli enti pubblici prevede, a partire dalla fine del 2015, l’introduzione di elementi di accessibilità obbligatori e uniformati a livello unionale per 12 tipi di siti internet. L’obbligo di accessibilità si applicherebbe a servizi pubblici fondamentali, quali la sicurezza sociale e i servizi sanitari, la ricerca di un lavoro, le iscrizioni universitarie e il rilascio di documenti e certificati (cfr. L’allegato per un elenco completo). Le nuove norme proposte chiarirebbero inoltre il significato di accessibilità del web (specifiche tecniche, metodo di valutazione, relazioni, verifica bottom-up) e incoraggerebbero le amministrazioni pubbliche ad applicare le norme in tutti i servizi, non limitandosi all’elenco obbligatorio. I principali beneficiari della proposta odierna sarebbero gli 80 milioni di cittadini europei disabili e gli 87 milioni di cittadini europei di età superiore a 65 anni. Le persone affette da menomazioni visive potranno infatti ascoltare le descrizioni delle immagini utilizzando un lettore di schermo, i cittadini affetti da menomazioni uditive potranno leggere le didascalie dei file audio e tutti gli elementi di un sito internet potranno essere esplorati con tastiera e mouse. Una volta attuata, la proposta odierna contribuirebbe a sviluppare un mercato europeo dell’accessibilità del web per un valore stimato a 2 miliardi di Eur. Tale mercato attualmente realizza solo il 10% del proprio potenziale. Le innovazioni generate dalla proposta miglioreranno l’utilizzo di internet per tutti gli utenti grazie a una maggiore funzionalità e ai minori costi per garantirla. La vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes ha dichiarato: “Oggigiorno tutti noi dipendiamo virtualmente dall’accesso a internet per affrontare i vari aspetti della vita quotidiana e abbiamo tutti diritto a un accesso su base equa ai servizi pubblici online. La proposta potrà contribuire a concretizzare questo diritto, a creare migliori condizioni di mercato, più posti di lavoro e a ridurre i costi sostenuti dalle amministrazioni per rendere accessibili i propri siti.” Ioannis Vardakastanis, presidente del Forum europeo delle disabilità, si unisce alla Commissione nell’incoraggiare i progressi: “Il Forum europeo delle disabilità plaude alle proposte legislative in materia di accessibilità dei siti web degli enti pubblici, che potranno contribuire a garantire i diritti di cittadinanza e l’accesso diretto ai servizi pubblici a 80 milioni di cittadini disabili e che rappresentano il primo passo verso l’eliminazione di tutti gli ostacoli che limitano l’accesso ai prodotti e ai servizi online nel mercato unico”. Un’unica serie di norme in materia di accessibilità consentirebbe agli operatori di offrire i propri prodotti e servizi in tutta l’Unione, evitando difficoltà e costi di adattamento supplementari. La proposta di direttiva sarà ora inviata al Consiglio dei ministri dell’Ue e al Parlamento europeo ai fini della sua adozione. Gli Stati membri dovrebbero adottare disposizioni legislative e regolamentari nazionali entro il 30 giugno 2014. Sono 21 gli Stati membri che già prevedono disposizioni legislative e regolamentari in materia di accessibilità del web, ma i progressi sono lenti. Con la proposta odierna la Commissione ha attuato l’azione 64 dell’Agenda digitale europea e l’articolo 9 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (Uncrpd). Contesto La situazione attuale dell’accessibilità del web negli enti pubblici è molto grave. Solo un terzo dei 761 000 siti internet degli enti pubblici europei è pienamente accessibile, sebbene siano disponibili soluzioni tecniche sviluppate anche con i finanziamenti dell’Ue per la ricerca negli ultimi 15 anni. Il concetto di accessibilità del web rimanda ai principi e alle tecniche cui attenersi nella costruzione di siti internet per rendere il contenuto di tali siti accessibile a tutti gli utenti, in particolare alle persone con disabilità1. In questo ambito esistono orientamenti riconosciuti a livello internazionale e neutri sul piano tecnologico: si tratta dei criteri di successo e dei requisiti di conformità al livello Aa contenuti nella versione 2.0 delle Linee guida per l’accessibilità dei contenuti Web (Wcag 2.0) emanate dal World Wide Web Consortium (W3c). Nell’ambito del mandato M/376 conferito dalla Commissione europea è in corso di elaborazione una norma europea concernente l’accessibilità del web basata sulle suddette Linee guida che potrebbe essere disponibile già nel 2014. Un esempio di ricerca finanziata dall’Ue è il progetto Wai-age, che ha analizzato le esigenze specifiche degli utenti anziani ed è stato integrato nel riesame delle Wcag 2.0. La Commissione collaborerà con i governi, le imprese e le organizzazioni del settore, come il Forum europeo delle disabilità, per mettere a frutto gli impegni in atto e le spese nazionali già stanziate a favore dell’accessibilità dei siti web degli enti pubblici, nonché per accelerare l’adozione e l’attuazione di queste norme fondamentali. Http://ec.europa.eu/digital-agenda/en/web-accessibility    
   
   
GETTATE LE BASI PER LA SILICON VALLEY PIEMONTESE  
 
Torino, 4 dicembre 2012 - Venti team imprenditoriali hanno lanciato il proprio prodotto on line, otto progetti sono diventati vere e proprie imprese, altri quattro hanno ricevuto un finanziamento: è davvero lusinghiero il bilancio del primo anno di attività di Treatabit, il programma di supporto per i progetti digitali creato dall’Incubatore di Imprese del Politecnico di Torino e presentato il 3 dicembre dal presidente Marco Cantamessa alla presenza degli assessori regionali Claudia Porchietto e Massimo Giordano. Treatabit, inaugurato a novembre 2011, si rivolge a gruppi o singoli individui con un’idea imprenditoriale ancora ai primi stadi e cerca di aiutarli a sviluppare i progetti fornendo contatti con società e professionisti. Sono stati 49 i team che si sono insediati e grazie al sostegno dell’Incubatore hanno potuto mettere in atto le proprie iniziative per quanto riguarda il business del Web 2.0: marketplace, videogiochi e applicazioni per device mobili. Come ha rilevato l’assessore Porchietto, “in questo anno abbiamo gettato le basi per costruire la nostra Silicon Valley. I numeri espressi da Treatabit e dall’Incubatore in appena un anno sono da record e la nostra attività ha permesso di unire il milione e mezzo che abbiamo stanziato per le start up come Regione Piemonte con gli investimenti privati, che su questo progetto ammontano a 700.000 euro. Il futuro dell’economia passa attraverso la realizzazione di servizi sempre più diffusi nel mobile, Social, E-commerce e Internet”. Soddisfatto anche l’assessore Giordano: “Iniziative come Treatabit hanno il compito di supportare e promuovere le esperienze e le competenze per fare del Piemonte un territorio start up friendly, un luogo di innovazione per crescere, che per ricchezza di iniziative e strutture rappresenti un benchmark di livello europeo. Che evidenzi ruoli e complementarietà dei diversi attori aumentandone in modo significativo l’efficacia dell’azione”. Tra i progetti che si sono trasformati in imprese a tutti gli effetti, e che hanno ricevuto la maggior parte dei finanziamenti, spiccano Sportsquare Games e Natural Booking: la prima è una società di produzione di videogiochi specializzata in social game manageriali sportivi, la seconda si propone di diventare il primo network dedicato alle prenotazioni dei campeggi e villaggi. Il primo gioco che è stato sviluppato è Soccersquare, calcio manageriale per Facebook dove l’utente per creare un team deve invitare i suoi “amici”, contribuendo così alla diffusione. Di particolare interesse sono anche Regalister, un’applicazione per smartphone che consente di indicare agli amici quali regali si desiderano fotografandoli nei negozi, e Amo la Musica, il sito di riferimento per la musica italiana ed internazionale. Http://www.treatabit.com/    
   
   
PROROGATO TERMINE PER PARTECIPARE ALL´APP CONTEST OPENROMA  
 
Roma, 4 dicembre 2012 - E’ stato prorogato, dal 23 novembre 2012 al 7 gennaio 2013, il termine per la presentazione delle App per il concorso “App Contest Openroma”. Sarà quindi possibile, fino a tale data, lavorare alle proprie applicazioni e/o progettare e realizzare altre idee. Si ricorda che il concorso "Open Roma App Contest" – aperto a singoli cittadini, gruppi, associazioni, o aziende – è stato lanciato il 12 ottobre, in occasione della presentazione del nuovo portale “Open Data” dell’Amministrazione provinciale, www.Opendata.provincia.roma.it  Il concorso assegnerà due premi di 4500 euro per le migliori applicazioni, ´Smart Government´ per le applicazioni che favoriscono la trasparenza della Pa e la partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica e ´Smart Life´ per le applicazioni che semplificano, anche nelle piccole cose, la vita dei cittadini. Per maggiori informazioni www.Appcontest.provincia.roma.it    
   
   
SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE: 129 MILIONI PER RIDURRE IL DIVARIO DIGITALE IN TOSCANA. IL PROGRAMMA TRIENNALE È STATO APPROVATO A MAGGIORANZA, CON L’ASTENSIONE TECNICA DEL CENTRODESTRA, DALLE COMMISSIONI MOBILITÀ E INFRASTRUTTURE E AFFARI ISTITUZIONALI RIUNITE IN SEDUTA CONGIUNTA  
 
Firenze, 4 dicembre 2012 - Un programma che impiega risorse per quasi 129 milioni di euro e che si propone, dal 2012 al 2015, di ridurre il divario digitale in Toscana e di promuovere la società dell’informazione. E’ quello licenziato a maggioranza, con l’astensione tecnica del Centrodestra, dalle commissioni Mobilità e infrastrutture (presieduta da Fabrizio Mattei del Pdl) e Affari istituzionali (presieduta da Marco Manneschi dell’Idv) riunite in seduta congiunta. A illustrare il “programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015” c’era anche la vicepresidente e assessore alla Ricerca, Stella Targetti. Gli obiettivi principali che il piano si pone sono il miglioramento delle infrastrutture e la riduzione del digital divide, portando ovunque la banda larga e attivando e gestendo il nuovo centro servizi regionale della rete telematica con fornitura di infrastruttura e piattaforma condivise, sulle quali la pubblica amministrazione toscana abbia la possibilità di appoggiare i propri servizi; ancora, garantire attraverso l’utilizzo delle tecnologie e la semplificazione un rapporto più diretto e immediato di cittadini e imprese con la pubblica amministrazione e promuovere l’integrazione del patrimonio informativo della pubblica amministrazione, per sostenere la lotta contro l’evasione fiscale e garantire il diritto alla detenzione di informazioni da parte di cittadini e imprese. Come ha spiegato Targetti “le sfide che l’Europa pone sono molto elevate, per cui occorre fare delle scelte. La Regione da un lato punterà a un programma di copertura capillare del territorio, dall’altro cercherà, nell’ottica della programmazione territoriale, di accelerare il modello toscano che fin qui è risultato vincente”. Da parte dei membri delle Commissioni molte le domande, le raccomandazioni e anche i dubbi espressi. Se Vittorio Bugli (Pd) ha insistito sulla necessità di completare il catasto delle infrastrutture tecnologiche esistenti in Toscana, Marco Manneschi (Idv) ha sottolineato la preoccupazione che il progetto enunci principi generali ma sia difficilmente applicativo; secondo Giuliano Fedeli (Idv) è necessario puntare sull’integrazione dei linguaggi e dei sistemi delle varie istituzioni; Alberto Magnolfi (Pdl) ha invece espresso perplessità per il fatto che “la Giunta chiede una sorta di approvazione in bianco di un programma molto vasto, senza specificare quali siano le concrete priorità su cui contare”. Per questo il centrodestra, al momento del voto, ha annunciato un voto di astensione tecnica che si riserva di modificare, dopo una serie di approfondimenti, al momento del voto finale in Consiglio. Nelle prossime settimane il provvedimento approderà in aula.  
   
   
TRASPARENZA, CONSULTABILI ON LINE TUTTI I PAGAMENTI EFFETTUATI DAL COMUNE DI SESTO FIORENTINO PRESENTATO ANCHE IL NUOVO SOFTWARE PER LE SEGNALAZIONI VIA WEB DA PARTE DELLA CITTADINANZA  
 
 Sesto Fiorentino, 4 dicembre 2012 - Sono già liberamente consultabili, sul sito internet del Comune di Sesto Fiorentino, i dati relativi a contributi, sovvenzioni, sussidi e compensi erogati dall’amministrazione comunale a imprese, persone ed enti privati. Sesto ottempera dunque già da oggi agli obblighi introdotti dalla legge 134 del 2012, che prevede la pubblicazione on line di queste informazioni entro il 31 dicembre prossimo. L’accessibilità totale dei dati relativi ai pagamenti - seguendo il modello dei paesi scandinavi - è una misura ritenuta utile per prevenire il fenomeno della corruzione nella pubblica amministrazione e per migliorare nel complesso l’erogazione dei servizi al cittadino. Stamani l’assessore all’innovazione Domenico Camardo ha presentato alla stampa questa importante novità mostrando il funzionamento del sistema, che è stato realizzato seguendo le recenti disposizioni normative in materia di trasparenza. Dalla homepage del sito internet del Comune si accede alla sezione “Trasparenza, valutazione e merito” e poi alla specifica pagina “Amministrazione aperta” al cui interno è presente il link con i dati soggetti a pubblicazione. L’elenco comprende il nome dell’impresa o del singolo beneficiario con i suoi dati fiscali; l’importo erogato e la norma o il titolo alla base dell’attribuzione; l’ufficio e il funzionario responsabile del relativo procedimento amministrativo; la modalità seguita per l’individuazione del beneficiario; il link al progetto selezionato, al curriculum del soggetto incaricato, nonché al contratto e capitolato della prestazione, fornitura o servizio. Contestualmente è stato ricordato che a partire dal 1° gennaio 2013, la pubblicazione dei dati relativi a pagamenti e contributi costituirà anche condizione legale di efficacia per la concessione di vantaggi economici di importo superiore ai 1000 euro. L’assessore Camardo ha presentato poi un’altra importante novità destinata a implementare l’interazione tra la cittadinanza e l’amministrazione comunale. Le segnalazioni e le richieste di intervento da parte dei cittadini che finora venivano ricevute all’Urp e al front office della Polizia Municipale via telefono, fax, lettera, posta elettronica o personalmente possono da oggi essere inoltrate anche on line, utilizzando un nuovo servizio web. Dalla homepage del sito internet del Comune si accede alla sezione “Servizi web” e poi alla specifica pagina “Progetto Sestomia”, all’interno della quale è presente il link al form per l’inserimento delle segnalazioni. I cittadini possono compilarlo inserendo una breve descrizione del problema allegando eventuali foto o video, e lasciando i recapiti ai quali possono essere ricontattati. In seguito viene effettuata la verifica della segnalazione e l’invio all’ufficio o all’azienda partecipata competente. Il problema viene infine risolto con un intervento tecnico e con la successiva comunicazione al cittadino.  
   
   
SECONDA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL´INNOVAZIONE IN MATERIA DI ISTRUZIONE E GESTIONE  
 
Roma, 4 dicembre 2012 - La seconda conferenza internazionale sull´innovazione in materia di istruzione e gestione (Second International Conference on Education and Management Innovation - Icemi 2013) si svolgerà il 24 e 25 febbraio 2013 a Roma, in Italia. Nel mondo convergente e frenetico di oggi, l´innovazione continua è necessaria non solo per prosperare, ma anche per sopravvivere. Lo stesso si può dire per le scuole e il sistema educativo. Le istituzioni educative, come altre organizzazioni, richiedono un costante monitoraggio per identificare aree in cui è possibile migliorare. Tuttavia, le riforme dell´istruzione sono spesso implementate male, con conseguente spreco di denaro e di risorse umane, oltre che di possibilità. La "globalizzazione" della società ha prodotto un´urgente necessità di rivalutare continuamente le pratiche per rimanere competitivi. In termini educativi, questo può essere interpretato come una necessità di aggiornare le pratiche allo scopo di stare al passo con le scoperte della ricerca internazionale, e di adeguarsi continuamente alle esigenze economiche nazionali. La conferenza sarà un forum per promuovere le attività di ricerca e sviluppo nell´innovazione dell´istruzione e della gestione. Inoltre permetterà lo scambio di informazioni scientifiche tra ricercatori, sviluppatori, ingegneri, studenti e professionisti. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Icemi.org/index.htm    
   
   
TOSCANA: 2,5 MILIONI PER UNA SCUOLA CHE “DIA DEL TU” ALLE TECNOLOGIE  
 
Firenze, 4 dicembre 2012 – 2,5 milioni di euro a disposizione per le scuole toscane e per la loro volontà di abbattere quel digital divide che troppo spesso separa gli studenti, non a caso definiti nativi digitali, da insegnanti e organizzazione scolastica: soldi messi a disposizione dal Ministero dell’istruzione e dalla Regione Toscana non solo per acquistare strumenti (lavagne interattive, tablet, software, hardware), ma anche per aiutare la formazione degli insegnanti oltreché per effettuare, nelle scuole, i necessari lavori di riorganizzazione degli spazi. Se ne è parlato a Firenze nell’ambito di un seminario, promosso da Regione in collaborazione con Ufficio Scolastico Regionale, sulla cosiddetta “Scuola 3.0” laddove i tre aspetti su cui ci si è soffermati sono la didattica, le tecnologie e gli ambienti messi in sinergia – ha indicato il titolo del convegno – “per il successo formativo di tutti”. Le risorse derivano da un accordo siglato a Roma a metà settembre fra Ministero Istruzione Università Ricerca (Miur) e 11 Regioni italiane, fra cui la Toscana, che – scrisse il ministro Francesco Profumo – rappresentava una “accelerazione dei processi di innovazione tecnologica previsti dal Piano nazionale di Scuola Digitale nell’ambito dell’Agenda Digitale Italiana”. Alla Toscana toccarono 2,5 milioni di euro. Su 2 di questi, adesso, è pronta una “chiamata di progetto” illustrata, nel corso del seminario, ai tanti insegnanti e dirigenti scolastici che affollavano l’auditorium di Santa Apollonia: una sorta di bando che distribuisce quei soldi attorno a due specifiche “azioni”. La prima (“Scuol@ 2.0“) dispone di 1,3 milioni mentre l’altra azione (“Cl@assi 2.0“) è coperta dai restanti 700 mila euro. La differenza fra le azioni sta nel numero di classi coinvolte (un plesso intero oppure solo alcune classi) mentre le voci finanziabili sono le stesse: acquisto di tecnologie e possibilità di adeguare gli impianti per la connettività e di fare interventi, non strutturali, legati alla sistemazione degli spazi (ad esempio acquisto di nuovi arredi) che consentano, appunto, una didattica diversa. E’ proprio questa – sottolinea Stella Targetti riferendosi ai finanziamenti per rinnovare arredi e per adeguare impianti – “la specificità tutta Toscana nell’assegnare le risorse: una specificità voluta dalla Regione perchè investire solo in tecnologia, senza lavorare sulla didattica e senza garantire un ‘ambiente classe’ adeguato, di per sé non significa innovare in modo efficace”. Entrambe le azioni sono poi accumunate da tre obiettivi di base: superare la distanza fra l’attuale didattica e la società digitale in cui i ragazzi sono, ormai, protagonisti; sostenere una adeguata, capillare e continua formazione degli insegnanti; riconsiderare la stessa organizzazione spaziale delle scuole, oggi ancora prevalentemente basata su aule, corridoi, banchi, cattedre, lavagne tradizionali. Per le istituzioni scolastiche dislocate nelle zone montane e/o insulari, nelle quali il ristretto numero di studenti non consente i parametri utilizzati altrove, sarà presto predisposta una specifica “chiamata di progetto” con l’utilizzo dei restanti 500 mila euro. L’obiettivo, per l’intera dimensione finanziarie e cioè per i complessivi 2,5 milioni di euro, è aver distribuito le risorse entro l’inizio dell’anno scolastico 2013/2014. “Con questo bando – precisa Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana – puntiamo ad accelerare, in Toscana, lo sviluppo del Piano Nazionale Scuola Digitale: non soltanto per quanto riguarda gli strumenti, ma anche su una didattica e un ambiente di apprendimento innovativi”. Aggiunto che in alcune scuole toscane esistono già esperienze consolidate di utilizzo delle nuove tecnologie, Targetti invita a considerare il fatto che ” c’è ancora molto da lavorare per ridurre la distanza tra la quotidianità dei nostri bambini, sempre più digitale, e la loro vita sui banchi, che lo è ancora troppo poco. E’ per questo motivo – aggiunge Stella Targetti – che è sbagliato mettere in contrapposizione gli investimenti sulle nuove tecnologie e le priorità come gli interventi necessari per l’edilizia scolastica: la normalità della vita scolastica, che purtroppo in Italia è una specie di conquista, passerà sempre più da entrambe le cose. E poi – conclude – non vorrei che ‘sicurezza contro tablet‘ diventasse l’ennesimo tema su cui ci si scontra per mesi o per anni, senza poi portare a casa né l’uno né l’altro obbiettivo”. Scuole e classi toscane avranno tempi certi per presentare i loro progetti che saranno valutati da una specifica Commissione (i criteri di valutazione sono indicati nel bando: si va dal grado di innovazione alla trasferibilità dell’idea progettuale in altri contesti scolastici simili, dal coinvolgimento di altri soggetti pubblici e privati al grado di coinvolgimento dei docenti). Introdotto dai saluti di Angela Palamone e Giovanni Biondi (la prima direttore generale Usrt, il secondo capo dipartimento Miur) oltre che di Stella Targetti, il seminario è ruotato – nella mattina – attorno a 11 interventi: 4 relazioni di base sulle nuove tendenze pedagogico-didattiche riferite all’utilizzo dei dispositivi tecnologici nella scuola italiana e 7 esperienze con racconti su quanto, di innovativo, si fa in alcune realtà toscane. Nel pomeriggio due laboratori, in collaborazione con “Apple education” e “Google Italia“, dedicati a “strumenti e tecnologie per una nuova didattica”. L’iniziativa ha avuto un grande successo di adesioni: arrivati aquota 300 (il tetto massimo di capienza nel grande auditorium in via San Gallo a Firenze) Regione Toscana è stata costretta a stoppare il numero, provvedendo a una diretta streaming sul suo sito istituzionale.  
   
   
RICERCA. A PADOVA TAVOLA ROTONDA E FIRME PROTOCOLLO D’INTESA REGIONE-CNR  
 
Padova, 4 dicembre 2012 - Ricerca e innovazione sono delle priorità per la Regi9one. Sono molte te iniziative, alcune già intraprese ed altre in via di realizzazione, per consolidare le politiche regionali e gli investimenti per lo sviluppo della ricerca e per valorizzare la presenza sul territorio dei centri di ricerca. Il Cnr in questo ambito ha un ruolo determinante per l’apertura di nuovi scenari nel campo dell’innovazione a sostegno del sistema delle imprese. Lo ha detto l’assessore regionale all’economia, sviluppo, ricerca e innovazione Isi Coppola intervenendo stamane alla tavola rotonda sul tema "Cnr come risorsa per la competitività del territorio veneto", che si è tenuta nella sede dell’Area della Ricerca del Cnr a Padova.. Vi hanno partecipato il presidente del Cnr Luigi Nicolais, Sergio Daolio presidente del Comitato dell’Area della Ricerca di Padova, Massimo Pavin presidente di Confindustria Padova. L’assessore Coppola ha sottolineato che l’azione regionale ha puntato soprattutto alla creazione di una piattaforma di dialogo fra istituzioni, strutture di ricerca e imprese, tali da agevolare uno scambio di conoscenze e di esperienze tra questi soggetti, in modo da supportare in maniera significativa l’evoluzione tecnologica ma anche la gestione stessa delle imprese. La Regione ha investito in particolare su biotecnologie e nanotecnologie. In particolare fin dai primi anni del 2000, con il Cnr, è stata avviate l’azione Biotech con un investimento complessivo di circa 13.000.000,00 di euro, che ha permesso lo sviluppo di importanti sinergie tra istituti di ricerca e imprese del territorio per la realizzazione di 64 progetti nel campo delle biotecnologie. E’ stata, tra l’altro, realizzata la prima edizione del “Master in biotecnologie per l’impresa”. Di recente – ha ricordato l’assessore Coppola - la Regione ha finanziato al Cnr anche due importanti progetti nell’ambito del Por: uno è il progetto Comma, grazie al quale è stato allestito un nuovo laboratorio all’interno dell’Area di Ricerca di Padova, che funga faccia da anello di congiunzione tra gli studi condotti e le richieste di innovazione tecnologica delle imprese venete (circa un milione di euro); l’altro è il progetto Risib, con il quale è stata potenziata la rete infrastrutturale di laboratori, con l’acquisizione di strumentazione scientifica di alto livello, permettendo così di ampliare i risultati di Azione Biotech (circa due milioni di euro). Più recentemente, la Regione ha manifestato l’interesse a sostenere alcuni dei Cluster Tecnologici Nazionali, previsti dall’Avviso del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Si tratta del Cluster Chimica Verde, quale propulsore della crescita economica sostenibile nel campo della Bioeconomia, e del Cluster Scienze della Vita quale soggetto di riferimento per la crescita competitiva delle applicazioni nel campo della salute umana. Al termine della tavola rotonda il presidente Nicolais per il Cnr e l´assessore Coppola per la Regione del Veneto sottoscriveranno un Protocollo di Intesa per la realizzazione di strutture presso l’Area di Padova per la realizzazione di spazi adeguati, dove allocare laboratori, uffici e infrastrutture, rispondenti a moderni criteri di efficienza operativa e risparmio energetico. Per la Regione, in particolare, grazie a questa Intesa, saranno messi a disposizione degli spazi per l’Unità Regionale di Trasferimento Tecnologico (U.r.t.t), prevista dalla legge regionale n. 9/2007. L’u.r.t.t. Supporterà le attività di trasferimento dei risultati della ricerca scientifica pubblica, curando il deposito delle domande di brevetto e promuovendo il trasferimento sul mercato dei diritti di sfruttamento dei brevetti così depositati.  
   
   
INVIATO A TUTTI I DIRIGENTI SCOLASTICI E AI SINDACI CALABRESI L´OPUSCOLO TELEMATICO DAL TITOLO “LA NUOVA ISTRUZIONE TECNICA E PROFESSIONALE  
 
Catanzaro, 4 dicembre 2012 - L´assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri, ha inviato nei giorni scorsi a tutti i dirigenti scolastici e ai sindaci calabresi l´opuscolo telematico predisposto dalla competente Direzione del Ministero della Pubblica Istruzione, dal titolo “La nuova istruzione tecnica e professionale: le chiavi del futuro”. Caligiuri ha anche sottolineato che "una corretta scelta di studi scolastica e universitaria e´ sempre fondamentale per il destino delle persone. Oltre il 40 per cento degli studenti calabresi degli istituti superiori, se potessero tornare indietro sceglierebbero un altro corso di studi. Appunto per questo l´orientamento scolastico e´ una vera e propria emergenza. Com´e´ noto – ha proseguito Caligiuri - ogni anno le imprese italiane potrebbero utilizzare circa 300 mila diplomati in materie tecniche e professionali, mentre il sistema scolastico ne forma solo 130 mila. E´ evidente che questo tipo di studi, sopratutto ben fatti, garantisce maggiori occasioni di lavoro". Infatti, il 75% dei diplomati negli Istituti Professionali e il 63% dei diplomati negli Istituti Tecnici trovano lavoro negli anni immediatamente successivi al diploma, mentre nel solo secondo trimestre del 2012 oltre 38mila offerte di lavoro per tecnici sono rimaste scoperte. Secondo il Ministro Profumo, “la scuola e il lavoro devono tornare a parlarsi, integrandosi. L’italia deve riscoprire la cultura dei mestieri e del lavoro tecnico, che sono stati per anni una risorsa importante della nostra economia”. Caligiuri ricorda ancora che “negli istituti tecnici calabresi, per l’anno scolastico 2012-2013, c’è stato un aumento delle iscrizioni pari al 2,2%, un risultato che colloca la nostra regione al secondo posto dopo l’Emilia Romagna", evidenziando anche l´avvio delle domande di iscrizione per i corsi post-diploma in due dei tre Istituti Tecnici Superiori approvati dalla Giunta Regionale presieduta da Giuseppe Scopelliti: l’Its “Pegasus” di Polistena per la mobilità sostenibile e l’Its “Monaco” di Cosenza per l’efficienza energetica.  
   
   
SICUREZZA STRADALE: PREMIAZIONI A UD PROGETTO SICURAMENTE PER TRE MESI NEI CINEMA DEL FVG IL MIGLIOR VIDEO PRODOTTO  
 
 Udine, 4 dicembre 2012 - Sono stati circa 10 mila gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado del Friuli Venezia Giulia che nello scorso anno scolastico sono stati coinvolti, da protagonisti, nel Progetto Sicuramente finalizzato a sensibilizzare le giovani generazioni, con azioni diversificate per ogni fascia di età, sull´importanza di un comportamento sano e responsabile sulle strade. In particolare ai ragazzi più grandi è stato chiesto di progettare e realizzare in gruppo un elaborato per una campagna promozionale sulla sicurezza stradale da proporre a loro coetanei o a ragazzi più giovani. Il 30 novembre si sono svolte a Udine, in un´affollatissima aula magna dell´Isis Stringher, le premiazioni di questa iniziativa interistituzionale, congiuntamente promossa dalla Regione (attraverso due direzioni, Mobilità e Salute), dall´Ufficio scolastico regionale e da Fvg Strade, con il concreto sostegno di tanti diversi attori, dalla Polizia di Stato alle Aziende sanitarie, dalle due Università all´Aci ed all´Unicef solo per citarne alcuni. Presenti il direttore generale dell´Ufficio scolastico regionale, Daniela Beltrame, l´assessore regionale a Mobilità e infrastrutture di trasporto, Riccardo Riccardi, il presidente di Fvg Strade, Giorgio Santuz, nel corso dell´evento, animato dal duo comico pordenonese I Papu, sono stati numerosi i riconoscimenti assegnati. Sia immateriali, quali attestati di partecipazione o targhe ricordo, che materiali: giochi ma anche premi in denaro per un valore complessivo di 22.500 euro. Alcuni degli elaborati che hanno vinto nella passata edizione del concorso (giochi e un calendario) sono stati riprodotti in migliaia di copie e presentati e distribuiti durante la premiazione. E´ stato anche annunciato che il video vincitore della sezione Musica e Spettacolo dell´edizione 2011 ( http://www.Formativamente.com/concorso_studenti.Html  ), è divenuto un vero spot di comunicazione sociale sull´educazione stradale che verrà proiettato nelle sale cinematografiche regionali nelle prossime settimane a partire da dicembre. Per Riccardi, l´aver coinvolto tanti ragazzi, investendo risorse nel sistema scolastico per offrire momenti di riflessione, è un´operazione straordinaria. "Le scuole - ha detto - rappresentano il luogo più importante per affrontare temi estremamente seri che riguardano la vita delle persone e quindi il futuro dei giovani". "Siamo riusciti a fare una cosa che in questo paese sembrava impossibile", ha aggiunto, ringraziando chi, a cominciare dai ragazzi, ha creduto nell´iniziativa. Un concetto, quest´ultimo, ripreso dal presidente di Fvg Strade, Santuz, che ha sottolineato come il Friuli Venezia Giulia sia l´unica regione in Italia ad aver messo in campo questo tipo di azione. Che per la direttrice dell´Ufficio scolastico costituisce una innovazione metodologica, frutto di una fertile sinergia tra diversi soggetti. Una innovazione dalla quale è emersa la capacità di un autentico protagonismo negli adolescenti. Soprattutto la qualità dei video presentati, sia in termini di immagini che di messaggi proposti, è apparsa in molti casi decisamente elevata. A indicare che i ragazzi possono essere bravi e ed efficaci quanto, se non più, degli adulti, e testimonial responsabili ed incisivi nelle campagne sociali.  
   
   
ISTRUZIONE: SARÀ RIVOLTO AD AGROALIMENTARE TERZO ITS FVG  
 
Udine, 4 dicembre 2012 - I due Istituti tecnici superiori che già esistono in Friuli Venezia Giulia vedranno presto la nascita di un cugino stretto e cioè di un Istituto tecnico nel settore agroalimentare, operazione che la Regione sosterrà con un milione e mezzo di euro. Lo ha confermato l’ 1 dicembre l´assessore regionale alla Formazione, Roberto Molinaro, nel corso dell´evento "Its, la corsia preferenziale che unisce la scuola al lavoro" che, proprio per l´inaugurazione del secondo anno dei corsi dell´Istituto tecnico superiore, ha avuto luogo al Malignani di Udine, definito dal presidente dell´Its e amministratore delegato della Danieli, Gianpietro Benedetti, "la colonna della competitività manifatturiera regionale". Molinaro ha ricordato che, se quelli già esistenti a Udine e Pordenone sono solo due dei 59 Its già distribuiti in Italia, non tutte le regioni italiane hanno provveduto, al contrario della nostra, a farli nascere. Evidenziando le sfide del mondo d´oggi, l´esponente della Giunta ha ricordato quindi che la Regione nel 2010 è riuscita nella loro costituzione perché in Friuli Venezia Giulia già esistevano due presupposti essenziali. Il primo era che la scuola, ed in particolare gli istituti tecnici, avevano da tempo un rapporto con il mondo industriale più concreto che nel resto d´Italia; il secondo fondava su fatto che qui ricerca e trasferimento tecnologico hanno solide radici grazie ad una trentina di realtà tra Università, poli di ricerca e parchi scientifici che in via permanente si occupano solo di questo, in un contesto attraversato ogni anno da 8 mila ricercatori. "Tutto questo ha un effetto positivo sul sistema - ha continuato l´assessore - e rappresenta il background che ci ha consentito di avviare queste due esperienze". Ma parlare di Its significa anche ragionare sulle filiere produttive, ha osservato ancora Molinaro, specie in una regione come questa, fatta di grandi gruppi industriali come la Danieli, ma anche di un tessuto di piccole e medie imprese tra cui vanno individuate "le filiere che, in termini di posti di lavoro, possono essere sia i destinatari che la fonte degli input giusti". Un altro compito che la Regione condivide con l´Ufficio scolastico regionale, ha ricordato quindi l´assessore, è la riorganizzazione del sistema di formazione superiore con la nascita dei poli tecnici professionali quali sede di specializzazione e di valorizzazione delle tante competenze presenti sul territorio. "L´istituto tecnico superiore è una sfida che questo paese ha colto - ha detto Molinaro - ma va fatto ancora un percorso a monte e non a caso stiamo ragionando su quello che sarà l´utilizzo delle risorse comunitarie della programmazione 2014-2020 per avere ben presente il giusto mix tra il sistema delle imprese e quello delle scuole ai fini dell´alta formazione". Una gara, quella per l´aggiudicazione dei fondi comunitari, che il Malignani ha già vinto ottenendo il necessario accreditamento, tanto che "nel suo caso abbiamo già un´autostrada davanti" ha proseguito l´assessore che ha illustrato l´impegno della regione nella programmazione relativa agli istituti dichiarando che essi debbono diventare sempre di più anche strumenti delle imprese per la loro alta formazione. "Una strada da percorrere anche per aumentare i sostenitori di queste strutture", ha concluso infine Molinaro, sottolineando che "in una regione di 1,2 milioni di abitanti la differenza deriva dalla competitività basata sulla valorizzazione del capitale umano".  
   
   
PUGLIA: MASSERIE DIDATTICHE, NUOVE LEGGI REGIONALI, VARATE DAL CONSIGLIO  
 
Bari, 4 dicembre 2012 - “Ringrazio il Consiglio regionale per aver condiviso le finalità delle due leggi regionali approvate oggi e che contribuiranno a rendere tutto il sistema pugliese ancora più moderno e all’avanguardia”. Così l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno commenta l’approvazione il 30 novembre da parte del Consiglio regionale della legge che istituisce i boschi didattici e della legge che norma i Gas, i Gruppi di acquisto Solidale. La prima legge mira a completare il processo di divulgazione e conoscenza delle emergenze culturali ed ambientali da parte dell’Area per lo Sviluppo Rurale, già iniziato con le Masserie Didattiche. “I boschi – commenta l’assessore Stefàno - rappresentano una componente importante della nostra storia ambientale e, attraverso la Legge, si vuole da un lato promuovere la divulgazione del bagaglio esperenziale, di tradizioni e cultura legati al bosco, dall’altro valorizzare le figure agroforestali operanti sul territorio, incentivando fonti di reddito. Punto fondamentale della Legge è il piano delle attività articolato attraverso un progetto didattico-divulgativo che si concreta nel “percorso natura” che si rivolge non solo ai più giovani, ma anche al mondo degli adulti che dal mondo dei boschi si sta allontanando”. La seconda legge approvata oggi riconosce e sostiene i Gruppi di Acquisto Solidale (Gas), ritenuti un importante strumento di avvicinamento tra i produttori ed i consumatori. “In un mercato globale, omogeneizzante e dalla difficile sostenibilità ambientale – spiega Stefàno - ai Gas la legge attribuisce anche l’importante compito di esaltare le potenzialità dei prodotti agricoli e agroalimentari a km zero, da filiera corta, biologici, di qualità certificata e garantita da sistemi partecipativi di qualità, attraverso un modello nel quale la certificazione della qualità vede co-protagonisti i consumatori in un rapporto basato sulla fiducia. La norma non dà solo compiti e ruoli ai Gas, ma li sostiene nelle loro attività, nella diffusione del modello di acquisto e del consumo responsabile, nelle realizzazione di mercati auto-organizzati di piccoli produttori agricoli”. “Con la legge – conclude l’assessore - la Puglia si pone al passo con le sfide future che impongono la valorizzazione dell’agricoltura di qualità e di prossimità, migliorando l’impatto ambientale della produzione e del consumo degli alimenti, restituendo competitività ai sistemi agricoli locali, salvaguardando la biodiversità, la cultura e il paesaggio delle nostre campagne”.  
   
   
AMBIENTE: LA COMMISSIONE PREMIA LE SOLUZIONI INNOVATIVE IN MATERIA DI GESTIONE DELL´ACQUA  
 
Bruxelles, 4 dicembre 2012 - La Commissione europea ha proclamato i vincitori di quest´anno dei premi del sistema europeo di ecogestione e audit (European Eco-management and Audit Scheme - Emas). Le sei organizzazioni vincitrici si sono distinte nel rispetto e nella protezione dell´ambiente nonché nell´adozione di soluzioni innovative per migliorare la propria gestione dell´acqua. I premi sono stati consegnati ieri sera nel corso di una cerimonia a Bruxelles. Il Commissario per l’Ambiente Janez Potočnik ha dichiarato al riguardo: "L´acqua è una risorsa preziosa e occorre prendersene maggior cura. Sono dunque molto lieto di potermi congratulare con tutti i vincitori del Premio Emas per aver gestito in modo tanto efficace le questioni relative all´acqua nell´ambito delle rispettive organizzazioni. Con questi premi la Commissione europea riconosce il valore delle loro prestazioni ambientali in questo settore. Vi esorto a continuare così!" I vincitori di quest´anno, scelti tra 27 candidati, sono: Abwasserverband Anzbach Laabental (Austria), Riechey Freizeitanlagen Gmbh & Co. Kg (Germania), Neumarkter Lammsbräu Gebr. Ehrnsperger e. K. (Germania), Lafarge Cement (Regno Unito), Comune di Tavarnelle Val di Pesa (Italia), Bristol City Council (Regno Unito). Vincitori del settore privato e risultati ottenuti - Micro-organizzazioni: Abwasserverband Anzbach Laabental (Austria) è un´associazione di impianti di depurazione innovativi, fondata nel 1972. Le comunità appartenenti all´associazione trattano le loro acque reflue secondo modalità ecologiche e sensibilizzano i cittadini a uno smaltimento dei rifiuti rispettoso dell´ambiente. Esse registrano tutte le fonti di inquinamento non domestiche per evitare pericolose contaminazioni delle acque e i membri dell´associazione cooperano unicamente con fornitori autorizzati che sono oggetto di una valutazione annuale. Piccole organizzazioni: Riechey Freizeitanlagen Gmbh & Co. Kg (Germania) dirige il campeggio e il parco di vacanze Wulfener Hals sull´isola di Fehmarn nel Mar Baltico. Ha installato un sistema di ciclo integrato dell´acqua e un impianto di trattamento biologico delle acque che consente il riutilizzo di acque reflue riciclate per l´irrigazione dei prati. La società ha inoltre installato meccanismi che consentono un risparmio d´acqua nelle docce e utilizza esclusivamente prodotti di pulizia e di lavaggio biologici. Organizzazioni di medie dimensioni: Neumarkter Lammsbräu Gebr. Ehrnsperger e. K. (Germania) è un birrificio che produce birre e bevande analcoliche biologiche. La società risparmia acqua facendo uso di acque piovane e acque riciclate. Essa impartisce ai propri dipendenti una formazione in materia di risparmio idrico e garantisce un uso responsabile delle acque provenienti dai pozzi di sua proprietà. Poiché le materie prime utilizzate sono esclusivamente biologiche, le acque reflue provenienti dai suoi impianti non contengono pesticidi. Grandi organizzazioni: Lafarge Cement (Regno Unito), il più grande produttore britannico di cemento, ha commissionato uno studio indipendente per valutare l´impronta ecologica dei suoi prodotti sull´acqua lungo tutto il loro ciclo di vita. Ciò ha condotto a una maggiore efficienza idrica nel processo di fabbricazione del cemento: da 1,22 m3 di acqua per tonnellata di Pce (Portland Cement Equivalent – equivalente cemento Portland) nel 2010 a 0,142 m3 di acqua per tonnellata di Pce nel 2011. Nel mettere a punto nuovi tipi di cemento la società tiene ormai conto dell´acqua necessaria per l´utilizzatore finale. Vincitori del settore pubblico e risultati ottenuti - Piccole organizzazioni: il comune di Tavarnelle Val di Pesa (Toscana, Italia) impone l´obbligo di installare tecnologie per il risparmio idrico in tutti gli edifici di nuova costruzione. Esso ha anche introdotto piani di miglioramento agricolo per ridurre l´erosione e il dilavamento. Il consiglio comunale prende ormai in considerazione gli aspetti legati alla gestione idrica nel quadro delle sue decisioni in materia di investimenti di capitale, di appalti pubblici e di altre attività e organizza formazioni ambientali per il settore alberghiero e della ristorazione. Grandi organizzazioni: il Bristol City Council (Regno Unito) promuove sistemi di uso efficiente dell´acqua, tra cui la raccolta delle acque piovane, sistemi sostenibili di drenaggio urbano e la riduzione del consumo idrico nel quadro del programma orticolo della città di Bristol, che hanno permesso di ridurre dell´11% il consumo d´acqua cittadino a partire dal 2009/2010. La strategia per il futuro sviluppo della città include politiche chiave in materia di conservazione delle acque. La qualità delle acque di superficie dei fiumi che attraversano la città sta a sua volta migliorando grazie ad iniziative locali.  
   
   
GMES: BUONO PER L´AMBIENTE, BUONO PER I LAVORI!  
 
Bruxelles, 4 dicembre 2012 - Gmes, Monitoraggio globale per l´ambiente e la sicurezza, secondo l´osservatorio della Commissione europea terra verranno creati 83 000 posti di lavoro in Europa entro il 2030. Questo è il risultato di uno studio presentato dalla vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani ieri nel corso della conferenza di Londra "Soluzioni spaziale europea", un´iniziativa della Commissione europea, ospitati dall´Agenzia Spaziale Regno Unito. Gmes obiettivo primario è quello di fornire servizi di informazione che danno accesso a dati precisi in diversi settori dell´ambiente e della sicurezza e su misura per le esigenze degli utenti. I primi risultati mostrano che il Gmes stimolerà la crescita economica e l´occupazione in una vasta gamma di settori industriali, e entro il 2030 porterà alla creazione o al mantenimento di circa 20 000 posti di lavoro diretti in Europa, se fattori abilitanti sono messe in atto. Con posti di lavoro altamente qualificati in questo settore in genere un impatto occupazione in altri settori, il Gmes-correlato stimolo economico potrebbe anche tradursi in un effetto economico più ampio, con l´aggiunta di 63 000 posti di lavoro indiretti garantiti entro il 2030. Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, commissario per l´industria e l´imprenditoria, ha affermato che questo studio dimostra"che gli obiettivi ecologici ed economici può essere reciprocamente vantaggiosa, in altre parole, la sostenibilità ambientale e la gestione delle risorse naturali in grado di promuovere lo sviluppo economico . La relazione conferma che Gmes politica spaziale europea avrà un impatto significativo sulla crescita economica e la creazione di posti di lavoro, come previsto dal nostro settore della comunicazione di ottobre 2012. Applicazioni spaziali europei consentirà anche di accrescere l´innovazione e creare e mantenere la produzione industriale in Europa. " I satelliti di osservazione della Terra Gmes e in sostegno di molti settori economici - In un mondo di fronte un aumento del rischio di catastrofi naturali e di altro, Gmes mira a monitorare lo stato dell´ambiente a terra, in mare e in atmosfera e anche per migliorare la sicurezza dei cittadini. Ma al tempo stesso, come lo studio rivela, Gmes può essere un driver per la crescita economica e l´occupazione, con il potenziale impatto di quasi 85 000 posti di lavoro nel periodo 2015-2030. Sulla base di un principio di accesso pieno e aperto, i dati Gmes e le politiche di informazioni consentono il rilascio di una grande quantità di dati, a titolo gratuito. Una grande varietà di utenti possono quindi creare valore aggiunto dei prodotti e venderli, generando nuovi mercati o l´ampliamento di quelli esistenti. Gmes e dati satellitari di osservazione della Terra in grado di supportare lo sviluppo di applicazioni utili per un certo numero di differenti segmenti industriali (agricoltura, assicurazioni, trasporti, energia) che creano un interessante mercato a valle dei servizi. Gli esempi includono l´agricoltura di precisione o l´utilizzo dei dati per la modellazione del rischio nel settore assicurativo. Molte di queste applicazioni sarà dimostrato durante la conferenza soluzione spazio oggi. Gmes è quindi non solo uno strumento per re-industrializzazione per l´industria spaziale in sé, ma attraverso il suo settore a valle, può attivare diverse attività economiche. Un esempio di questo è l´agricoltura di precisione, o l´uso di dati per la modellazione del rischio nel settore assicurativo. I servizi Gmes sono già disponibili - Gmes è composto da satelliti e in-situ stazioni di monitoraggio. Due servizi sono già operativi: il servizio del territorio e il servizio di emergenza.Dall´inizio della sua attività il 1 ° aprile 2012 il servizio di emergenza ha completato una ventina di interventi concreti. Per fare un esempio, quattro ore dopo il terremoto in Emilia, nuove mappe di riferimento erano disponibili. Gli altri quattro servizi, Atmosphere, Marine, cambiamento climatico e sicurezza, presto entrare nella fase operativa. Il lancio dei satelliti Sentinel prima è prevista per il 2013 e il Gmes sarà pienamente operativo entro il 2014, fornendo in Europa decisori con informazioni univoche sistema per la evidence-based politiche. Http://www.gmes.info/  
   
   
BOLZANO: AVVIATO IL PROGETTO SLOMOVE PER IL MONITORAGGIO SATELLITARE DELLE DEFORMAZIONI DEL SUOLO  
 
Bolzano, 4 dicembre 2012 - Si è svolta il 30 novembre presso la sede dell’Accademia Europea (Eurac) di Bolzano la conferenza d’apertura del progetto “Slomove - Validazione di sistemi di monitoraggio satellitari e terrestri per deformazioni del suolo” promosso dall’Ufficio geologia e prove materiali della Provincia. Vi hanno preso parte numerosi esperti del settore. Nelle aree di alta montagna, le scelte nella localizzazione di infrastrutture come strade di accesso a valli remote, ferrovie, funivie per l´uso turistico o invasi per la produzione di energia idroelettrica, sono spesso molto limitate dalla mancanza di terreni con idonee caratteristiche geologiche o da altri motivi di tipo vocazionale. D´altro canto, le crescenti necessità di infrastrutture strategiche nei territori del settore alpino inducono continue trasformazioni del territorio che, nel contesto del cambiamento del clima, pongono importanti questioni di sostenibilità e di sicurezza. Affinché le autorità di tutela e salvaguardia territoriale confinanti possano confrontare i dati disponibili, e concordare sulle conseguenti valutazioni, devono condividere anche le scelte sui metodi e gli strumenti impiegati per il monitoraggio. Il geologo David Mosna, addetto al projectmanagement sotto il profilo amministrativo e tecnico e Claudia Strada, coordinatrice e responsabile del progetto Interreg Italia - Svizzera "Slomove" ell´Ufficio Geologia e prove materiali, responsabile del progetto Interreg Italia - Svizzera "Slomove" sottolineano che lo scopo principale del progetto è quello di "Creare in Regione un polo scientifico (Eurac) che sia in grado di analizzare la grande quantità di dati che si possono ricavare dai satelliti Cosmos Skymed lanciati dall´Ente Spaziale Europeo (Esa) in collaborazione con la Protezione Civile anche sotto la spinta dei gestori delle infrastrutture (Ferrovie strade autostrade opere idrauliche) e della Provincia di Trento. Il progetto si propone di analizzare oltre ai dati satellitari anche altri sistemi di monitoraggio di movimenti lenti di versante classici come il Gps e innovativi il telelaserscanning. Avere queste informazioni sul movimento è fondamentale nella pianificazione del pericolo sul territorio di montagna". Nell`ambito di questo progetto vengono analizzate due aree test, che sono ubicate nelle rispettive province dei partner coinvolti. L´area test altoatesina si trova in Val Senales a Nord della località di Maso Corto a circa 2500 m.Sl.m. La zona interessata dal progetto si trova sotto la cosiddetta Punta delle frane, già il nome di questa montagna evidenzia che in quest`area il fenomeno di caduta massi è frequente. L´accumulo di più eventi di caduta massi ha determinato una frana gravitativa che tuttora sta scivolando lentamente verso valle. In questo caso si può parlare di più fenomeni geologici, i più noti sono i "rock glacier" e "rock avalanche". "Il rock glacier", sottolinea Laura Strada, dell´Ufficio geologia e prove materiali, "è un ghiacciaio ricoperto di pietre. Può essere generato da un ghiacciaio relitto o essere un effetto del Permafrost sull´acqua di infiltrazione che si ghiaccia creando una massa ghiacciata al di sotto del detrito di versante. Queste masse possono essere attive o inattive. Le masse attive si muovono a causa della plasticità del ghiaccio e della gravità creando problemi per le infrastrutture di alta montagna". Un altro fenomeno geologico al centro del progetto "Slomove" è quello dei movimenti lenti di versante o "rock avalanche". "Si tratta di frane di scivolamento o scorrimento ovvero dei movimenti che comportano uno spostamento per taglio lungo una o più superfici oppure entro uno strato di terreno plastico. Spesso" prosegue Laura Strada "si tratta di Deformazioni gravitative profonde di versante, attive o quiescenti, ovvero movimenti molto grandi in cui la superficie di scorrimento è molto profonda. Questo tipo di movimenti, seppur lento, può causare danni alle infrastrutture o generare, per l´improvviso rilascio delle tensioni, spesso causato da interferenze antropiche grandi fenomeni di massa catastrofici relativamente veloci. Anche lievi danni ad infrastrutture strategiche come dighe possono causare grosse catastrofi". L`area di studio svizzera si trova a Pontresina (Cantone dei Grigioni) sul monte Schafberg, anche quest`area è collocata sopra "la linea degli alberi" a ca. 2800 m.S.l.m. L`istituto per lo studio della neve e delle valanghe (Slf) analizza questo rock glacier con il nome "Foura da L`amd Ursina" già da anni. Nell´ambito di questo progetto viene osservato il movimento gravitativio. Si sfruttano i seguenti metodi di telerilevamento che vengono usati i contemporanea: Tls - terrestrial laser scanner, Sar (syntetic apertur radar) - multi-interferometry e Gps. Il progetto interreg Slomove intende contribuire a risolvere queste esigenze puntando sulle tecniche di monitoraggio da telerilevamento in Alto Adige e nel Cantone dei Grigioni e sullo sviluppo di una rete di esperti sul campo. Si tiene conto delle caratteristiche tecniche dei sensori più moderni già attivi, come il Terrasar-x ed il Cosmo Skymed, e di quelli che l´Esa, l´Ente Spaziale Europeo, si accinge a rendere disponibili nell´ambito della missione Sentinel-1, oltre che dei servizi di monitoraggio terrestri di ultima generazione, come quelli basati sul laser scanning terrestre. L´assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner ritiene che il progetto possa contribuire in maniera significativa ad elevare la sicurezza delle popolazioni di montagna. "Il progetto Interreg Italia - Svizzera "Slomove" afferma il direttore dell´Ufficio geologia e prove materiali, Volkmar Mair "si prefigge, in primo luogo, di aumentare la capacità e la qualità tecnica dei prodotti realizzati dagli enti di trasferimento tecnologico e dalle piccole e medie imprese operanti nel settore dell´ingegneria e del monitoraggio ambientale nonché la competitività economica delle regioni interessate, tramite lo sviluppo delle capacità delle piccole e medie imprese e società di ingegneria nell´offrire tali servizi in tutta l´area alpina". Il progetto "Slomove" è operativo dal 20 febbraio sino al 20 maggio 2014 il costo complessivo del progetto per la parte italiana è di 550.955 euro ai quali si aggiungono 127.625 euro erogati dalla Svizzera. Al progetto partecipano i seguenti partner: Leadpartner: Ufficio Geologia e prove materiali, Provincia Autonoma di Bolzano; Partner 1: Eurac research, Istituto per il Telerilevamanto Applicato (Alto Adige); Partner 2: Wsl - Istituto per lo studio della neve e delle valanghe, Slf (Davos, Cantone dei Grigioni, Svizzera); Partner 3: Abenis Ag (Chur, Cantone dei Grigioni, Svizzera). La homepage del progetto è: www.Slomove.eu/    
   
   
CLIMA - CONFERENZA NAZIONI UNITE, CAPPELLACCI INTERVIENE SU RUOLO AUTONOMIE  
 
Doha (Qatar), 4 Dicembre 2012 - Inizia con un confronto sul ruolo delle autonomie l’ 1 dicembre, la seconda giornata della missione a Doha del presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, componente della delegazione dell’Unione Europea alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Il governatore interverrà oggi, presso la sede del Cop 18, al confronto su "Fare squadra per centrare gli obiettivi: sostenere la autonomie locali nelle attività per la mitigazione dei cambiamenti climatici", organizzato dal Ministero federale dell’Ambiente del Governo tedesco, dall´Alleanza per il clima e dal Patto dei Sindaci. Il tema dell’incontro è il ruolo di primo piano delle autonomie locali nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di Co2. Al centro del dibattito vi sarà la pluralità di iniziative adottate dai Governi nazionali e regionali per sostenere gli sforzi degli enti locali nella mitigazione ai cambiamenti climatici. Saranno approfondite le singole esperienze e l’impatto che esse hanno determinato nell’economia e nell’ambiente dei territori coinvolti. L’evento è infatti finalizzato a è condividere gli strumenti politici, i meccanismi di finanziamento e le rispettive esperienze al fine di sensibilizzare i decisori politici sul ruolo che le autonomie locali possono svolgere nel concreto raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni, attraverso azioni che siano in grado di tradurre gli indirizzi politici in interventi organici, concreti e capillari nel territorio.  
   
   
MANFREDONIA. AL LAVORO PER EVITARE INONDAZIONI FLUVIALI O MARINE  
 
Bari, 4 dicembre 2012 - "Abbiamo intrapreso l´iter procedurale necessario all´avvio dei lavori strutturali urgenti e a breve termine, utili per evitare le inondazioni sia fluviali che marine, che interessano ormai frequentemente la riviera sud di Manfredonia, nella zona del villaggio turistico Ippocampo, abitato da numerose famiglie anche nel periodo invernale". Lo ha reso noto l´Assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, a conclusione dell´incontro tecnico svoltosi a Bari sull´argomento, al quale hanno partecipato il Sindaco di Manfrefonia Angelo Riccardi, professori del Politecnico di Bari, rappresentanti dell´Autorità di Bacino e del Consorzio di Bonifica della Capitanata e i consiglieri regionali Francesco Damone, Giandomenico Gatta, Giuseppe Lonigro e Francesco Ognissanti. "Sulla base di uno studio da noi finanziato - ha spiegato Amati - eseguito dal Politecnico di Bari e condiviso dall´Autorità di Bacino della Puglia, è emersa la necessità di avviare al più presto lavori di difesa di lotti spesso sommersi dall´acqua a causa di uno sconvolgimento dell´intero reticolo idrografico della zona. Il vento di Scirocco determina, con una frequenza quasi mensile, l´innalzamento del livello del mare, dove la difesa dei gabbioni non esiste praticamente più, e conseguenti inondazioni; inoltre, nel tessuto urbano si verificano esondazioni dei fiumi Cervaro e Carapelle. Nel giro di pochissimi giorni, si riunirà un tavolo tecnico con tutti i soggetti interessati, al quale parteciperanno anche i colleghi consiglieri regionali della Provincia di Foggia, al fine di reperire le risorse necessarie all´esecuzione delle opere". Secondo lo studio del Politecnico, l´intervento urgente prevede la ricostruzione, a circa trenta metri dalla linea di costa, della duna tra il canale di Ippocampo e la foce del canale Peluso e la realizzazione di una scogliera lungo la linea di riva. Previsti anche interventi a breve termine di realizzazione di arginature del canale Peluso, che attraversa l´area di Ippocampo, e di arginature a protezione del villaggio esistente (vasche di laminazione), nonchè l´adeguamento del tombino lungo viale Azzurro. L´ammontare complessivo dei lavori si attesta intorno ai 6 milioni di euro.  
   
   
DISSESTO IDROGEOLOGICO, AUTORIZZATI INTERVENTI PER ULTERIORI 14 MILIONI DI EURO IN PROVINCIA DI SALERNO  
 
 Napoli, 4 dicembre 2012 - L´assessore alla Protezione civile e alla Difesa del Suolo della Regione Campania Edoardo Cosenza, commissario per il dissesto idrogeologico in provincia di Salerno, ha autorizzato interventi per ulteriori 14 milioni di euro. Con una apposita ordinanza, sono stati approvati il settimo piano di interventi urgenti per oltre 10 milioni e mezzo euro per la difesa del suolo di zone a rischio già interessate da importanti alluvioni, e lo stanziamento di altri 3 milioni e mezzo di euro per la pulizia della vasca Cicalesi nel comune di Nocera Inferiore. “Nel piano vengono individuati – ha spiegato l´assessore Edoardo Cosenza - dieci interventi fondamentali per la mitigazione del rischio idrogeologico ed idraulico. In particolare, grazie al cofinanziamento, con 5 milioni di euro, del dragaggio e della sistemazione idraulica del tratto terminale del fiume Sarno nel comune di Scafati, sarà possibile far partire al più presto le gare per l´attuazione dei lavori che ridurranno il rischio di inondazioni, ad integrazione delle opere già appaltate dal commissario per il Fiume Sarno per 39 milioni di euro. Nell´elenco, sono previsti anche interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico di una scuola e di alcuni fabbricati nel comune di Cicerale, della frazione di Ostigliano nel comune di Perito, della frazione Gorga nel comune di Stio Cilento e dei valloni Santa Domenica, Ischitello e Scarpilla a monte del centro abitato di Sapri. “Grande importanza – ha aggiunto Cosenza - viene data alla messa in sicurezza della viabilità. Si interviene sia sulla A3 Salerno-reggio Calabria, tra il km 57 e il km 59 nel comune di Sicignano degli Alburni, dove si erano verificati fenomeni di caduta massi che avevano interessato la sede stradale, con la realizzazione di una apposita barriera paramassi, sia sulla strada provinciale 342 per la mitigazione del rischio crolli in corrispondenza del costone nel comune di Sacco; per tale intervento sono stanziati ben 4,1 milioni di euro, che consentiranno la riapertura della importante arteria stradale degli Alburni con la realizzazione di una galleria paramassi. Previsti pure ulteriori interventi di somma urgenza per il ripristino degli argini destro e sinistro dell´alveo Comune Nocerino, nei territori di San Marzano e Nocera Inferiore e quelli per la rimozione dei detriti che si sono depositati nel letto del fiume Tanagro, a monte del Ponte Romano nel centro abitato del comune di Polla. “Contestualmente, con la stessa ordinanza – ha concluso Cosenza – è stato rimodulato l´intervento per la pulizia della vasca Cicalesi nel comune di Nocera Inferiore, fondamentale per la mitigazione del rischio idraulico della zona, assegnando all´opera già prevista ulteriori risorse per circa 3,5 milioni di euro (l´importo totale è ora di 5 milioni 373mila). Il soggetto attuatore di tale intervento è l´Agenzia regionale per la Difesa del Suolo, Arcadis, che già si sta occupando della realizzazione del Grande progetto per il Fiume Sarno. L´intervento consentirà di aumentare in maniera molto significativa la sicurezza idraulica di tutti i comuni a valle di Nocera inferiore."  
   
   
WATER CORE, I RISULTATI DEL PROGETTO  
 
 Bologna, 4 novembre 2012 - 103 “buone pratiche” contro siccità e carenza idrica di cui 27 già “trasferite” e 58 applicabili in futuro, una guida tematica, un programma di e-learning, 7 piani d´azione per il trasferimento delle esperienze e altrettante raccomandazioni politiche. I sette partner europei del progetto “Water Core”, tra cui la Regione Emilia-romagna, hanno fatto il punto sui risultati conseguiti. Le due giornate di lavoro bolognesi si chiudono oggi con la firma del “Memorandum of Understanding”(approvato dalla Giunta della Regione Emilia Romagna con Delibera n.1692 del 19 novembre 2012) In Emilia-romagna si è avuto un innalzamento medio delle temperature di 1,5 gradi nell’ultimo mezzo secolo, le portate del Po sono diminuite quasi del 15% in un decennio e quella del 2012 è stata una delle estati meno piovose degli ultimi 100 anni, con cinque ondate di calore eccezionali e temperature torride. Mesi senza precipitazioni si sono tradotti in fiumi e laghi in sofferenza idrica e gravi danni per l’agricoltura e per l’intera economia che nella sola Emilia-romagna sono stimate intorno al miliardo di euro (e si sommano a quelli del terremoto). Siccità e carenza idrica sono i temi centrali del progetto europeo Interreg Iv-c“water Core”, ovvero Water scarcity and droughts; Coordinated actions in European regions, volto a garantire un futuro migliore all’acqua, che vede coinvolte 7 regioni europee tra cui l’Emilia-romagna, scelta come coordinatrice delle attività di scambio di esperienze. I risultati ottenuti dal progetto sono stati presentati nel corso della conferenza finale che si chiude oggi a Bologna a Palazzo Re Enzo. All’approssimarsi della conclusione del progetto, prevista per aprile 2013, i responsabili delle politiche ambientali delle regioni europee Assia (Germania),aragona (Spagna) ed Emilia-romagna, insieme a Regione di Maramures(romania), Provincia di Noord-brabant (Olanda), Provincia D´hérault (Francia) eDistretto Lower Tisza (Ungheria), hanno fatto il punto sui risultati conseguiti e sulle prospettive future. Quella di oggi, infatti, è stata una giornata incentrata sulla piattaforma politica, presieduta dall´Assessore all´ambiente e riqualificazione urbanaSabrina Freda, che ha visto la firma del Memorandum of Understanding, la risoluzione con cui i rappresentanti politici delle sette regioni europee sottolineano la bontà dei contenuti e i risultati del progetto, e si impegnano ad adottare i Piani d´Azione e le raccomandazioni politiche che ne derivano. “Water Core ha l’obiettivo di individuare misure sostenibili e durevoli per affrontare la carenza idrica, la siccità e gli effetti del cambiamento climatico nelle regioni d’Europa, e favorirne un efficace trasferimento e una concreta applicazione territoriale– sottolinea l´Assessore Sabrina Freda - partecipando al progetto, la Regione Emilia-romagna ha accresciuto le proprie capacità di gestione delle risorse idriche e di risposta ai fenomeni siccitosi, acquisendo il necessario know-how da altre regioni europee che storicamente sono impegnate su questo fronte. E’ rilevante il contributo derivato dalla condivisione di buone pratiche, considerando che molti elementi tecnici e gestionali delle esperienze “apprese” hanno già trovato concreta applicazione sul nostro territorio”. I risultati in regione e la buona pratica importata dalla Spagna: l’ “Alleanza per l’acqua” - In Emilia-romagna sono già state trasferite, totalmente o parzialmente, 7 buone pratiche e 8 sono applicabili in futuro (in base ai fondi disponibili), per un totale di 15 buone pratiche “utili” al nostro territorio. Tra le 7 buone pratiche che hanno già trovato concreta applicazione va citata l’“Alleanza per l’Acqua” (Deliberazione di Giunta Regionale n. 245 del 5 marzo 2012), quale “replica” di una partnership pubblico-privata realizzata dalla Regione Aragona (Spagna), che ha come obiettivo quello di ridurre i consumi idrici nel settore agroalimentare utilizzando specifici loghi di promozione territoriale e ambientale. Attraverso la sottoscrizione dell’ “Alleanza per l’Acqua” è stato possibile trasferire e applicare concretamente l’esperienza spagnola, prevedendo l’utilizzo di un apposito logo ("Mi applico") da parte dei soggetti privati del settore agroalimentare che aderiscono all´Alleanza. Le prime cinque imprese che vi hanno aderito, in qualità di soggetti promotori della stessa, sono Granarolo, Terremerse, Fruttagel,cooperativa Agricola Cesenate e Italcarni. Tale Alleanza è stata sviluppata nell’ambito del Progetto Life Aqua - Adoption of Quality water Use in Agro-industry sector, rappresentando anche un importante esempio di sinergia tra progetti europei. Elementi tecnici di altre esperienze sviluppate in Assia (Germania), Noord-brabant (Olanda), Romania, Hérault (Francia) e Aragona sono stati in parte già acquisiti e applicati, e riguardano soprattutto gli strumenti di gestione e di monitoraggio della siccità e i relativi sistemi informativi, la modellistica di previsione dei mutamenti climatici e la comunicazione sul tema acqua. Il prossimo aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque consentirà di “formalizzare” il trasferimento di queste buone pratiche apprese grazie a Water Core, valorizzandone le attività e i risultati: in questo modo il progetto europeo avrà una concreta e duratura ricaduta applicativa. Le esperienze apprese da Water Core permetteranno infatti al Piano aggiornato di essere in linea non solo con il programma Blueprint to Safeguard Europe’s Water che l’Unione Europea ha appena pubblicato, ma anche con le più moderne e innovative esperienze già realizzate in altre Regioni europee.  
   
   
RISCHIO VULCANICO, PROGETTO DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE, REGIONE E ISTITUTO NAZIONALE GEOFISICA E VULCANOLOGIA: AL VIA FORMAZIONE PER TECNICI E VOLONTARI COMUNE NAPOLI  
 
Napoli, 4 dicembre 2012 - E´ partito il progetto di formazione sul rischio Vesuvio e Campi Flegrei per il personale dell´amministrazione comunale di Napoli e per le strutture della Prefettura e della Provincia di Napoli. Il corso è stato tenuto a battesimo ieri mattina, a palazzo San Giacomo, dall´assessore regionale alla Protezione civile Edoardo Cosenza, dal vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano e dalla responsabile dell´Ufficio Volontariato, Comunicazione e Formazione del Dipartimento nazionale di Protezione civile Titti Postiglione. L´iniziativa rientra nel progetto, voluto dal Dipartimento della Protezione Civile, dalla Regione Campania e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Osservatorio Vesuviano, dedicato alla formazione di tecnici e volontari del territorio in ordine al rischio vulcanico. L´attività, infatti, è volta a rendere disponibili gli elementi di conoscenza tecnico-operativi a coloro che partecipano all’elaborazione dei piani di protezione civile e alla gestione di un’eventuale emergenza. Il modulo dedicato al Comune di Napoli per il rischio vulcanico legato al Vesuvio e ai Campi Flegrei, si articola su quattro giornate. In quella di oggi, che si è svolta a Palazzo San Giacomo, si è fornito il quadro del funzionamento del Sistema di Protezione civile nazionale e regionale, mentre l´Osservatorio vesuviano ha descritto la storia eruttiva dei vulcani campani e la fenomenologia attesa. Domani, invece, il direttore del Centro di competenza Plinius, si soffermerà sul rischio vulcanico e sull´impatto atteso sui centri urbanizzati, mentre Dipartimento della Protezione civile e Regione Campania detteranno gli indirizzi in ordine alla pianificazione e ai ruoli dei diversi attori coinvolti. Mercoledì e giovedì, invece, le lezioni d´aula lasceranno il posto a visite guidate sul territorio sia ai vulcani del Vesuvio e dei Campi Flegrei, sia alle sedi dell´Osservatorio vesuviano. Il corso segue quello già attuato per le amministrazioni dell´area flegrea, che si è svolto dal 26 al 29 novembre scorso. Dal 10 al 13 dicembre si terranno poi corsi analoghi per i comuni dell´area vesuviana. "Si tratta - ha dichiarato l´assessore regionale alla Protezione civile Edoardo Cosenza - di una campagna fondamentale per il Comune di Napoli che è al centro tra l´area flegrea e il Vesuvio, dunque rappresenta una zona fortemente esposta ad elevato rischio vulcanico. L´iniziativa si fonda sulla convinzione, condivisa dall’intero Sistema Nazionale della Protezione Civile, che la formazione rappresenta uno strumento imprescindibile per attuare una seria azione di prevenzione. La formazione dei tecnici è uno strumento essenziale per arrivare ai cittadini, che sono il cuore di un sistema di protezione civile moderno. Grazie a questo corso i tecnici potranno avere piena conoscenza del controllo operativo, ossia del monitoraggio 24 ore su 24, che viene attuato costantemente dall´Osservatorio vesuviano a tutela della popolazione. In questo modo - ha concluso l´assessore - tutti i soggetti coinvolti nella filiera istituzionale sono informati rispetto al rischio vulcanico e alle attività necessarie nelle varie fasi." Il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano ha dichiarato: "Una campagna fondamentale per il Comune di Napoli e che risponde alla idea di una protezione civile partecipata, dove protagonisti sono appunto i cittadini. L´azione preventiva efficace, infatti, si fonda sull´azione di ogni singolo cittadino. Il volontariato in questo settore è importante, ma appare fondamentale che il governo investa in modo consistente nella cura e nella messa in sicurezza del territorio, così necessarie in Italia ed, in particolare, nella nostra Regione."  
   
   
ACQUA. PISAPIA: “EXPO SARÀ GRANDE CENTRO INNOVAZIONE PER NUOVE STRATEGIE E TECNOLOGIE”LAVORIAMO INSIEME PER UN MODELLO NAZIONALE DI GESTIONE IDRICA  
 
 Milano, 4 dicembre 2012 - “L’esposizione universale sarà un grande centro di innovazione per nuove strategie e tecnologie che partano da Milano per un uso consapevole e responsabile del bene più prezioso che abbiamo, quello dell´acqua. Penso all’efficienza energetica della distribuzione idrica, alla microirrigazione e alla gestione dei bacini di acqua dolce. Nella nostra città, mantenendo una gestione pubblica ed efficiente dell’acqua, siamo riusciti a tenere una tra le tariffe più basse al metro cubo, malgrado i continui tagli agli enti locali”. Lo ha affermato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenuto alla Conferenza Nazionale sulla Regolazione dei Servizi Idrici. “Milano – ha proseguito il Sindaco – è stata il cuore propositivo dei Referendum sull’acqua del 2011, in cui i Sì sono stati oltre il 95%. L’amministrazione comunale, insediatasi quasi contemporaneamente ai Referendum, ha un programma che contiene questa sensibilità diffusa nel Paese che pone al centro del proprio agire l’attenzione ai beni comuni. L’acqua non è una merce, non è un tema di mercato, ma è un tema sociale, nazionale e internazionale. L’acqua accessibile a tutti, infatti, significa pace, sviluppo e progresso. Ma sono ancora troppi i dati negativi che ci arrivano dall’Organizzazione mondiale della sanità. L’osm stima che il 19% delle morti per malattie infettive, sia dovuta alla scarsità d’acqua, mentre la Banca Mondiale prevede che nel 2035 tre miliardi di persone vivranno in Paesi con problemi idrici”. “Nel 2010 l’Onu – ha detto poi Giuliano Pisapia - ha riconosciuto quello all’acqua un diritto umano universale e fondamentale. Il riconoscimento di tale diritto è una delle sfide principali e più urgenti dei prossimi anni. Expo è il primo grande evento del dopo crisi che porrà al centro del dibattito proprio i temi delle risorse, come l’acqua, che danno la vita. “Lavorando insieme a Expo 2015 – ha concluso il Sindaco Pisapia - possiamo scrivere un modello nazionale per la gestione idrica che possa essere utile nello scambio di buone pratiche nazionali e internazionali”.  
   
   
GIUNTA PUGLIESE APPROVA PRIME MISURE PER STATTE  
 
Bari, 4 dicembre 2012 - "La Giunta regionale ha approvato la delibera di richiesta dello stato di emergenza per i territori dei comuni di Taranto e Statte, provvedendo ad erogare in favore del Comune di Statte la somma di 400.000 euro, di cui 300.000 euro per provvedere alle prime necessità e 100.000 euro per avviare le attività di disinquinamento dall´amianto." Lo comunicano il Presidente della Giunta regionale Nichi Vendola e gli assessori alla Protezione civile Fabiano Amati, al Bilancio Michele Pelillo e all´ambiente Lorenzo Nicastro, relatori del provvedimento sulle conseguenze della violenta tromba d´aria scatenatasi mercoledì scorso in quei territori. "Ringraziamo i dirigenti e funzionari dei rispettivi assessorati, che ci hanno consentito di presentare ed adottare già oggi il provvedimento, in anticipo rispetto all´impegno che ieri era stato assunto con il Sindaco di Statte. Siamo consapevoli, tuttavia, che le somme erogate non saranno sufficienti per riportare all´ordinario la vita della Città, ma ogni e più puntuale provvedimento potrà essere adottato dopo una dettagliata stima dei danni e con la collaborazione più che necessaria del Governo nazionale, a cui oggi abbiamo chiesto l´emanazione dell´ordinanza sullo stato di emergenza. Il provvedimento approvato oggi è dotato della particolare destinazione di una quota del finanziamento (100.000 euro) alla speciale attività di bonifica del territorio dal cemento amianto, considerato che Statte si ritrova a dover fare i conti con le conseguenze della distruzione di manufatti realizzati in quel materiale, oltre alla spaventosa distruzione o danneggiamento di un numero elevato di beni immobili e mobili, di natura pubblica e privata."  
   
   
GRANDE PROGETTO REGI LAGNI, ASSESSORE ROMANO INCONTRA VERTICI ACEN E UNIONE INDUSTRIALI NAPOLI  
 
Napoli, 4 dicembre 2012 - L´assessore all´Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano ha incontrato questa mattina, presso l´Associazione Costruttori Edili di Napoli, il presidente dell´Acen Rudy Girardi, il presidente dell´Ance Campania Elio Sava, il vice presidente dell´Acen Francesco Tuccillo, il consigliere incaricato per il Centro Studi dell´Unione Industriali di Napoli Ambrogio Prezioso, e il presidente del Gruppo Piccola Industria dell´Unione Industriali di Napoli Paolo Minucci Bencivenga, per fare il punto sulle attività relative al Grande progetto "Regi Lagni". Si tratta di un piano di 230 milioni di euro finalizzato a garantire il funzionamento dei grandi depuratori campani. L´attuazione del Grande progetto, già giudicato ammissibile dall´Unione Europea, è seguita direttamente dall´assessorato Ambiente della Regione. "E´ stato - ha detto l´assessore Romano al termine della riunione - un incontro proficuo nel quale abbiamo registrato una grande disponibilità da parte di vari settori dell´Unione Industriali e dell´Acen a collaborare per pervenire a soluzioni condivise. Seguendo le indicazioni del presidente Caldoro, cerchiamo, infatti, confronti costruttivi e indicazioni utili per rendere più efficaci le procedure amministrative finalizzate alla pubblicazione dei bandi di gara per la messa a norma di questi grandi impianti e la realizzazione di reti di collettori ad essi collegati, nell´ottica della massima trasparenza e della partecipazione attiva del territorio. "Oggi - ha concluso Romano - abbiamo cominciato la disamina complessiva del Grande Progetto e un nuovo incontro è già fissato fra quindici giorni. Riserveremo a questo intervento la massima attenzione anche nel recepire utili indicazioni perché dalla sua riuscita dipende una consistente parte dell´azione di recupero dell´integrità ambientale del mare prospiciente un territorio che ha grandi potenzialità di sviluppo nel settore della balneazione e dell´economia dell´accoglienza."  
   
   
LA GIUNTA APPROVA LA COLLABORAZIONE TRA INSTITUT AGRICOLE, ARPA E REGIONE VALLE D’AOSTA PER IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO  
 
 Aosta, 4 dicembre 2012 - La Giunta regionale, proseguendo nelle azioni previste dal Programma triennale di riduzione dei rifiuti, ha approvato nella seduta di oggi, venerdì 30 novembre, la convenzione con l’Institut agricole régional e l’Arpa, che prevede una collaborazione per l’attività di monitoraggio delle iniziative relative alle azioni di prevenzione e riduzione della componente organica nei rifiuti urbani, mediante la sperimentazione di compostiere di prossimità. La collaborazione consentirà di integrare i risultati del progetto sperimentale sul compostaggio domestico, promosso negli ultimi due anni e ormai in fase avanzata. «La decisione – dice l’Assessore regionale al territorio e ambiente Manuela Zublena - è il frutto dei risultati ottenuti con le azioni condotte nell’ambito del Programma di riduzione dei rifiuti, avviato dalla Giunta regionale, che hanno consentito alla nostra regione di ridurre ulteriormente la percentuale di frazione organica nei rifiuti di due punti e mezzo percentuali, passando da 18,57 percento a 16,01 percento, valore ben al di sotto dalla media nazionale». Nell’ambito del provvedimento approvato dalla Giunta regionale è stato previsto un finanziamento di 62 mila 500 euro, a favore dell’Institut agricole régional, che servirà per: l’allestimento di due siti dimostrativi della pratica di compostaggio, sia domestico sia di prossimità; lo studio per il confronto di diverse tecniche di compostaggio quali compostaggio tramite composter collettivo; compostiera da giardino e lombricompostiera; il monitoraggio delle fasi di trasformazione dei rifiuti organici nelle diverse compostiere; la valutazione della qualità dei compost prodotti e dell’uso in alcune colture; un’iniziativa volta all’educazione alla tecnica del compostaggio, promossa per gli studenti dell’Institut Agricole Régional e di altri istituti e per i cittadini. L’assessore Manuela Zublena aggiunge: «il progetto complessivo sul compostaggio domestico e di prossimità promosso dalla Regione Valle d’Aosta e i risultati raggiunti, rappresentano un esempio di approccio al tema della riduzione e della prevenzione dei rifiuti di alto profilo educativo ed etico, oltreché rispettoso dell’ambiente, responsabilizzando i cittadini ad agire direttamente su una frazione di rifiuto per la quale l’obiettivo rifiuti zero non è così utopistico».  
   
   
ACQUA, PODESTÀ: «UN DIRITTO INALIENABILE CHE LA PROVINCIA INTENDE TUTELARE CON LA GESTIONE UNITARIA DEL SERVIZIO IDRICO NEL MILANESE»  
 
Milano, 4 dicembre 2012 - Il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, è intervenuto, ieri mattina, al Centro congressi dell’Ente, alla «Conferenza nazionale sulla regolazione dei servizi idrici» promossa dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas. «Il diritto all’acqua è inalienabile, poiché si tratta di un bene comune – ha dichiarato Podestà -. Credo che ogni soggetto impiegato nel settore, oltre a impegnarsi nella riduzione della dispersione, abbia il compito di garantire gli investimenti utili a un’erogazione efficace della preziosa risorsa. Quanto alla tariffazione, è, invece, opportuno che l’autorità regolatrice favorisca le fasce più deboli. A tal proposito, nel Milanese, così come nella Lombardia, i costi per l’utenza sono tra i più bassi, mentre il livello di efficienza è tra i più alti a livello nazionale. Inoltre, abbiamo recentemente varato il riassetto del servizio con l’obiettivo di arrivare, pure in un’ottica metropolitana, a una gestione unitaria».