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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Dicembre 2012
LA7: DA GENNAIO PARTE UNA NUOVA SFIDA  
 
Roma, 20 dicembre 2012 - Nell’anno delle elezioni politiche, più spazio all’informazione e all’approfondimento con le migliori firme del giornalismo italiano Maggiori efficienze dalla rimodulazione del day time con significativa riduzione dei costi Importanti accordi di prodotto con Sky e Google La7 rivede il suo palinsesto per renderlo ancora più efficiente sul fronte degli ascolti, della raccolta pubblicitaria e del contenimento dei costi, facendo leva sulla sua riconosciuta vocazione editoriale: la capacità di lettura e di racconto della realtà e dell’attualità in un momento particolarmente importante per la vita del nostro Paese. L’amministratore Delegato di La7 Marco Ghigliani sintetizza così i principali cardini della nuova offerta editoriale: “La volontà di consolidare e migliorare i nostri ascolti ci ha portato alla decisione di avviare un piano di razionalizzazione del nostro palinsesto che, come è nella vocazione della Rete, punterà sull’informazione e l’approfondimento in prime time con il grande valore della nostra squadra. Abbiamo previsto alcuni importanti cambiamenti nel day time che ci permetteranno di conseguire da subito anche una significativa riduzione dei costi. Puntiamo a uscire rafforzati da questo percorso anche grazie a importanti iniziative come l’accordo siglato con Sky e la partnership in esclusiva video con Google”. Nell’anno delle elezioni politiche la Rete rafforza quindi l’offerta in prime time schierando la sua squadra al completo. Corrado Formigli e Piazza Pulita traslocano al lunedì a partire dal 7 gennaio. Michele Santoro non si ferma se non per le due settimane di Natale, e dal 10 gennaio torna in onda tutti i giovedì, così come Lilli Gruber che, con Otto e mezzo, riprenderà già dal 2 gennaio e la coppia Telese-porro nuovamente “In Onda” dal 5 gennaio. Il nuovo programma di Gad Lerner debutterà il 25 gennaio, al venerdì, in un inedito slot di palinsesto subito dopo l’one man show di Maurizio Crozza: dalle 22.15 alle 24.00. Non mancherà l’impegno di Enrico Mentana con i suoi speciali preelettorali. E La7, grazie alla propria capacità di innovazione anche in termini di integrazione tra le diverse piattaforme, sarà il partner tv di Google, con i propri contenuti video, in un progetto speciale legato alle elezioni. Partirà il 23 gennaio il nuovo ciclo de Le Invasioni Barbariche;il programma di Daria Bignardi avrà quest’anno una copertina di Geppi Cucciari, che preparerà intanto il suo nuovo programma di prime time in onda nella primavera inoltrata. La Rete ha in programma, inoltre, nelle prossime settimane tre prime serate con Corrado Guzzanti. La7 ha infatti acquisito i diritti degli show di Corrado Guzzanti Aniene e Aniene 2, e di Recital, il suo ultimo show teatrale. In preparazione anche alcuni speciali di Enrico Mentana con lo stesso Guzzanti. Sempre in un’ottica di potenziamento del prime time, La7 ha raggiunto un importante accordo triennale che porterà nel palinsesto della Rete a pochi mesi di distanza dalla programmazione in payTv e in esclusiva il meglio della produzione di fiction originale di Sky Italia; tra i titoli già prodotti o in corso di realizzazione spiccano il grande successo "Faccia d´Angelo" con Elio Germano e Katia Ricciarelli, il film "Un Natale coi fiocchi" con Alessandro Gassman e Silvio Orlando, il remake italiano della serie "In treatment" il cui protagonista sarà Sergio Castellitto e la trasposizione televisiva della trilogia del Barlume di Malvaldi. Il day time del nuovo anno sarà più snello. In seguito alla già prevista chiusura di G’day, Benedetta Parodi e i suoi menu si spostano nella fascia pre-tg: dalle 18.50 alle 20. Mentre chiude a fine anno il programma di Cristina Parodi, che resta a La7, e con la quale si lavorerà ad un nuovo progetto. Per perseguire una continua ottimizzazione della redditività del palinsesto, saranno anticipatamente chiusi altri programmi del day time, tra i quali Ti Ci Porto Io e L’erba del vicino. Sul fronte delle produzioni internazionali in arrivo su La7 nel 2013 la produzione Cbs per Showtime "I Borgia" per la regia di Neil Jordan, con Jeremy Irons e la miniserie "Mondo Senza Fine", tratta dall´omonimo romanzo di Ken Follet e prodotta da Tony e Ridley Scott di recente presentata al Roma Fiction Fest. In arrivo, sempre nel 2013, alcune prime visioni in chiaro di grande richiamo come "The Social Network, le due commedie romantiche "Mangia, Prega, Ama" con Julia Roberts e Javier Bardem e "Il cacciatore di ex" con Jennifer Aniston e Gerard Buttler. Si aggiungeranno "I ragazzi stanno bene" con Annette Bening, Julianne Moore e Mark Ruffalo e, già a partire da queste feste, il delizioso capolavoro francese "Il piccolo Nicolas e i suoi Genitori", tratto dal successo editoriale per bambini "Le petit Nicolas" di Goscinny e Sempe´, il film candidato all´Oscar "Albert Nobbs" in cui spicca l’interpretazione di grande intensità della protagonista Glenn Close e il film pluripremiato “Il Concerto”.  
   
   
I TRENTINI E LA COMUNICAZIONE: RETI, LINGUAGGI, MEDIA  
 
Trento, 20 dicembre 2012 - La nuova pubblicazione della collana Comunicazioni, curata dal Servizio Statistica della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università degli Studi di Trento nell’ambito di un progetto pluriennale finalizzato ad aumentare la conoscenza statistica dei trentini, presenta un approfondimento su alcuni dei principali aspetti relativi alle pratiche della comunicazione interpersonale in Trentino. La ricerca si propone l’obiettivo di fornire una visione di insieme delle pratiche comunicative e focalizza l’attenzione su tre aspetti di particolare importanza: le reti comunicative, i linguaggi ed i media utilizzati. Propone utili confronti con il contesto nazionale laddove somiglianze e differenze risultano significative. L’analisi si basa sui dati raccolti dal Servizio Statistica per conto dell’Istat nell’ambito dell’indagine multiscopo “I cittadini e il tempo libero”, avente cadenza quinquennale. Nella prima parte della pubblicazione viene affrontato il tema delle relazioni comunicative che i trentini intrattengono con familiari, amici, vicini di casa e conoscenti, per indagare il progressivo ampliamento della rete di relazioni attivate nella vita di tutti i giorni. L’analisi è volta ad indagare la frequenza con cui i soggetti intrattengono relazioni interpersonali, analizzando le differenze di genere e le differenze fra i vari gruppi di età, il tipo di reti comunicative in cui sono inseriti, nonché le attività (ad esempio conversazione, andare al cinema o al museo, fare sport o sentire musica) e i luoghi che caratterizzano queste interazioni (luoghi privati come le case o luoghi pubblici quali locali, centri di ritrovo, strade e piazze). Nel complesso l’analisi condotta mette in evidenza che i trentini sono inseriti in reti di comunicazione intense ed estese, costituite sia da parenti sia da amici e vicini di casa. Circa l’11% dei trentini incontra i familiari tutti i giorni e il 28% più volte alla settimana; oltre la metà dei rispondenti ha incontri con gli amici molto frequenti, che avvengono quotidianamente o più volte nel corso della settimana. L’analisi ha evidenziato alcune differenze rilevanti di genere e fra le classi di età. Gli anziani, in particolare le donne anziane, risultano avere maggiori probabilità di trovarsi in posizione di marginalità ed isolamento sociale rispetto ai soggetti delle altri classi di età. I legami familiari ed amicali sembrano rafforzarsi a vicenda: le persone che intrattengono rapporti frequenti con parenti tendono anche ad avere relazioni amicali e di vicinato più intense. L’attenzione è poi rivolta all’analisi della lingua utilizzata nelle relazioni: si è indagato in particolare l’uso dell’italiano e del dialetto in diversi contesti comunicativi (sfera familiare, sfera amicale e rapporti con estranei) e la capacità di esprimersi utilizzando lingue straniere. Oltre il 38% dei rispondenti dichiara di parlare unicamente o prevalentemente il dialetto con i membri della famiglia, un quarto dei rispondenti alterna dialetto ed italiano, ed il 30% parla solo o per la maggior parte del tempo in italiano. Per quanto riguarda il rapporto con gli amici, circa un terzo dei trentini usa in maniera prevalente il dialetto, circa un terzo preferisce l’italiano e circa il 27% alterna i due idiomi. Il dialetto viene utilizzato principalmente da persone con un tasso di scolarizzazione basso, ma anche le persone diplomate e laureate mostrano una propensione ad utilizzare l’idioma locale. L’utilizzo del dialetto nelle conversazioni non si deve ritenere, quindi, solo una scelta obbligata dovuta a limitazioni linguistiche, ma piuttosto rappresenta il segnale di una precisa volontà di utilizzare il dialetto nella vita quotidiana, sia in ambito familiare che nella sfera amicale. Per quanto riguarda l’utilizzo delle lingue straniere, le due più diffuse sono l’inglese e il tedesco, apprese principalmente a scuola. In termini assoluti la conoscenza e l’uso delle lingue straniere appaiono limitati, sebbene in linea con le medie nazionali. L’inglese è del tutto sconosciuto al 63% dei rispondenti, il tedesco al 57%, il francese all’89% e lo spagnolo ad oltre il 94%. Questi dati nascondono comunque fondamentali differenze delle conoscenze possedute dalle varie generazioni. Prendendo a riferimento l’inglese per la sua rilevanza globale si nota che è del tutto sconosciuto fra gli ultra-sessantenni e quasi sconosciuto fra i cinquantenni, mentre i livelli di conoscenza sono decisamente superiori fra le generazioni più giovani. La conoscenza della lingua tedesca risulta leggermente più diffusa fra le persone di almeno 50 anni. Per quanto riguarda l’uso delle lingue straniere le occasioni di utilizzo sono rare sia nelle attività di studio che di lavoro, che nel tempo libero. Oltre il 60% degli adolescenti non utilizza mai la lingua straniera nel tempo libero. Fra gli occupati la maggioranza non utilizza lingue straniere nell’ambito della propria attività lavorativa (solo il 16% interagisce regolarmente in una lingua straniera). Nella terza parte l’analisi verte sui mezzi di comunicazione più utilizzati e sulla diffusione di nuove tecnologie, quali la connessione ad internet e il telefono cellulare, e la loro potenzialità in termini di intensificazione delle reti di relazione. Quasi la metà dei trentini utilizza il personal computer, un quarto della popolazione lo usa quotidianamente, il 15% più volte alla settimana e il 10% sporadicamente. I trentini che non lo usano sono il 51% (6 punti percentuali in meno rispetto al dato nazionale). Dall’analisi emerge l’esistenza di un divario fra uomini e donne per quanto riguarda l’accesso alle tecnologie informatiche, alle quali le donne hanno un accesso leggermente meno esteso. La disparità di genere in questo caso è dovuta principalmente al diverso tasso di partecipazione al mondo del lavoro e alle differenti mansioni in cui sono occupate le donne. Tutti i dati e gli approfondimenti sono disponibili sul sito del Servizio Statistica all’indirizzo: www.Statistica.provincia.tn.it  
   
   
CINEMA. AL FESTIVAL DI LOCARNO IL “PARDO ALLA MIGLIORE OPERA PRIMA CITTÀ DI MILANO” IL NUOVO PREMIO SARÀ ASSEGNATO PER LA PRIMA VOLTA L’ESTATE PROSSIMA PER LA 66ESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL  
 
Milano, 20 dicembre 2012 - E’ stata annunciata ieri presso la Terrazza Martini da parte della presidenza e della direzione del Festival di Locarno, insieme all’assessore alla Cultura Stefano Boeri, l’intenzione di istituire il “Pardo alla Migliore Opera Prima Città di Milano”, segno di una volontà di una collaborazione che si vuole sempre più forte tra il Comune di Milano e il Festival. Il Pardo sarà assegnato per la prima volta la prossima estate a conclusione della 66° edizione del Festival, che si terrà dal 7 al 17 agosto 2013, e sarà destinato alla migliore opera prima fra quelle presentate nelle tre sezioni di lungometraggi “Concorso internazionale”, “Concorso Cineasti del presente” e “Piazza Grande”. L’assessore Boeri ha affermato che “L´intitolazione a Milano del Premio alla miglior opera prima presentata al Festival di Locarno è solo l´inizio di una collaborazione tra uno dei festival più prestigiosi della scena internazionale e una città che vuole tornare ad essere protagonista nel mondo del cinema. Un omaggio al Festival di Locarno". Il Presidente Marco Solari ha dichiarato che “il fatto che Milano voglia istituire un premio al Festival del film Locarno è un riconoscimento del valore artistico della manifestazione e rafforza ulteriormente il nome del Festival di Locarno sul piano internazionale”. Il Sindaco di Locarno Carla Speziali si felicita “per questo segnale concreto di stima manifestato dalla metropoli Lombarda nei confronti del nostro Festival, che rafforza lo spirito di collaborazione tra Locarno e Milano anche in vista di Expo 2015”. Il programma completo di tutte le sezioni del Festival sarà reso noto a luglio 2013. Tutti gli aggiornamenti sul Festival sono pubblicati sul sito www.Pardo.ch    
   
   
OGGI A PARMA GLI INEDITI DI FLAMINIO MUSA  
 
Parma, 20 dicembre 2012 – E’ “Care al mio tempo” il nuovo libro di poesie inedite di Flaminio Musa, un’opera postuma curata da Rocco Caccavari che sarà presentata domani alle 17 in Provincia. All’incontro che si terrà alle 17 nella sala Savani interverrà Vincenzo Bernazzoli, presidente della Provincia di Parma e parteciperanno Enzo Molina, presidente della Giuria del Premio Letterario per Medici scrittori “Flaminio Musa”, Stefania Pugolotti, presidente Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Parma, Italo Comelli, presidente dell’Università Popolare di Parma L’opera sarà illustrata da Stefano Mazzacurati, psichiatra, scrittore e membro del Pen Club International, associazione internazionale degli scrittori. Nel corso dell’incontro che sarà moderato da Rocco Caccavari , Gioancarlo Ilari leggerà alcune poesie tratte dal volume di Giancarlo Ilari. Flaminio Musa era un personaggio poliedrico, di quelli che lasciano un segno indelebile nella comunità in cui hanno operato. Nato a Compiano nel 1921, si impegnò nella Resistenza e divenne comandante partigiano con il nome di “Marco”. Anche dopo la guerra mantenne sempre vivo il suo spirito antifascista, fu dirigente dell’Anpi e si impegnò attivamente per divulgare fra i giovani gli ideali e i valori della Resistenza. Laureato in medicina all’Università di Parma, Flaminio Musa fu a lungo primario del pronto soccorso al Maggiore. Da uomo di cultura qual’era, seppe sempre coniugare la sua naturale inclinazione al “fare” con la sensibilità verso l’arte e la capacità di riflettere e descrivere le vicende umane: fu anche scrittore (numerose sono le sue pubblicazioni) e apprezzato poeta. Ma Flaminio Musa verrà ricordato soprattutto per ciò che ha creato e per il “patrimonio” sociale e culturale che ha saputo regalare alla comunità di Parma. A lui si devono la vigorosa crescita dell’Università Popolare (centenaria istituzione, ancora molto attiva nella città) che ha presieduto per quarant’anni, e la fondazione della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori, alla quale ha dedicato tanta parte del suo tempo (ha speso lì le ultime energie), di cui era ancora presidente onorario. Tramite questa istituzione ha istituito e patrocinato il premio letterario nazionale riservato ai medici scrittori. Era anche presidente onorario del Cnupi (Confederazione Nazionale Università Popolari Italiane). A Compiano, il suo paese natale, ha realizzato il Museo dela Massoneria Italiana, ubicato nel castello, che custodisce una preziosa e significativa raccolta di testimonianze storiche della Massoneria del diciottesimo e diciannovesimo secolo.  
   
   
AL VIA I LAVORI DI COMPLETAMENTO DEL NUOVO TEATRO DELL’OPERA DI FIRENZE  
 
Firenze, 20 dicembre 2012 – Chiusa la prima parte dei lavori del Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze, che riguardava i volumi esterni e la sala del teatro lirico con una spesa complessiva intorno ai 157 milioni di euro, la volontà di tutti i soggetti coinvolti in questa operazione di grande respiro culturale, avviata in occasione dei 150 dell’Unità d’Italia, è ora rivolta al completamento funzionale della struttura teatrale più importante della Toscana. Per questo la firma di ieri, a Palazzo Strozzi Sacrati, di un nuovo accordo di programma da parte del Ministero per le infrastrutture e trasporti, del Ministero dei beni artistici e culturali, della Regione e del Comune di Firenze, esprime la comune volontà di portare a fondo quanto iniziato, e dotare davvero Firenze di un complesso teatrale di prestigio europeo. “Una firma – ha sottolineato il presidente Enrico Rossi – che grazie all’impegno di Governo, Regione e Comune rende possibile la realizzazione della macchina scenica che consentirà l’utilizzo di questa struttura per le finalità per le quali è nata. Non possiamo che essere soddisfatti che si possa concludere la strumentazione scenica fondamentale per fare spettacoli in questo grande teatro comunale, un teatro della lirica che forse diventerà il più importante d’Italia quando sarà terminato. Abbiamo fatto bene a investirci, e a considerarlo una priorità nell’ambito del piano delle opere pubbliche. Grazie al governo che ha fatto i suoi sforzi. E credo che il Comune di Firenze – ha aggiunto il presidente – in tempi rapidi potrà garantire la piena fruibilità di questa struttura che darà un contributo al risanamento del Maggio, questione aperta su cui stanno lavorando l’assessore Scaletti e il sindaco, e anche a qualificare l’offerta culturale della Toscana”. Si tratta di investire altri 100 milioni di euro suddivisi in due distinti segmenti di opere da completare. Il primo lotto di questo secondo stralcio, subito esecutivo, prevede un investimento complessivo di 46 milioni euro che doterà il Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze, prima dell’estate del 2014, delle opere di scenotecnica indispensabili al funzionamento della torre scenica del teatro lirico e degli arredi della sala teatrale. La cifra è ripartita tra Ministero infrastrutture e trasporti (15mln dal fondo infrastrutture stradali e ferroviarie di interesse strategico, legato al recupero dell’area ex Fs di Porta a Prato), Regione Toscana (21mln da fondi Fas) e Comune di Firenze (10mln di euro). Successivamente resteranno da completare le sale prove, i camerini e gli uffici, gli spazi ristorazione, oltre ad alcuni settori impiantistici. Quanto poi ad un presunto mancato versamento di una parte dei fondi regionali al Maggio, notizia apparsa oggi sulla stampa, l’assessore Scaletti sottolinea che la Regione è in perfetta regola con i contributi. E per questo ha immediatamente scritto al Collegio dei revisori e ai membri del Cda per chiarire l’esatto stato dei finanziamenti regionali e della loro erogazione. “La Fondazione ha nel suo bilancio 2012 un contributo complessivo da parte della Regione Toscana pari a 3mln 392.500, in accordo con gli impegni presi. Per venire incontro alle note difficoltà della Fondazione, la Regione ha infatti poi incrementato la dotazione annua di 2mln 950mila euro con un contributo straordinario di 442.500 euro per l’anno in corso” scrive l’assessore. “D’altra parte le modalità di erogazione devono seguire un preciso iter amministrativo – conclude Scaletti – Il saldo del 20 per cento del contributo ordinario, pari a 590mila euro, già impegnato per il 2012, sarà erogato, come previsto da apposita decisione della Giunta regionale, dietro presentazione da parte della Fondazione del Maggio musicale Fiorentino della relazione sull’attività svolta nel 2012, del bilancio consuntivo e della relativa scheda di monitoraggio. Lo stanziamento di 2mln 360mila euro è stato invece liquidato il 29 giugno scorso. Analogo percorso ha seguito lo stanziamento straordinario: 354mila euro già liquidati, il 20 per cento a consuntivo presentato”.  
   
   
FINANZIAMENTO A ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO  
 
Venezia, 20 dicembre 2012 - Un finanziamento di 50 mila euro è stato assegnato dalla giunta regionale, su proposta del vicepresidente e assessore alla cultura Marino Zorzato, a favore della Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto. Costituita nel 1966, nel corso di oltre quarant’anni di attività si è affermata come una delle principali orchestre da camera italiane nelle più prestigiose sedi concertistiche in Italia e all’estero. “L’orchestra – sottolinea Zorzato - ha dato, attraverso la propria produzione concertistica, un grande impulso alla vita musicale di Padova e del Veneto e, per questo impegno, è stata riconosciuta dallo Stato come l’unica Istituzione Concertistico-orchestrale (I.c.o.) operante nel Veneto. La trasformazione dell’Orchestra di Padova e del Veneto in Fondazione, di cui la Regione è uno degli enti fondatori, ha risposto all’esigenza di favorire la stabilità e lo sviluppo dell’Orchestra mediante la creazione di un soggetto giuridico più idoneo alla gestione di un organismo di grande rilevanza culturale”. Con un provvedimento dello scorso ottobre la Giunta regionale aveva impegnato a favore della Fondazione la quota di partecipazione della Regione, quantificata dalla legge di bilancio in 250.000 euro. Successivamente la Giunta regionale ha disposto l’incremento di questa quota di ulteriori 50.000 euro e con questo provvedimento è stata impegnata tale somma da destinare al fondo di dotazione della Fondazione.