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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 30 Gennaio 2013 |
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PIANO AEROPORTI, EMILIA ROMAGNA: NE DISCUTERANNO LE REGIONI COL PROSSIMO GOVERNO |
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Bologna, 30 gennaio 2013 – In relazione al piano nazionale degli aeroporti annunciato dal ministro alle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera, l’assessore regionale Alfredo Peri ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Apprendiamo solo attraverso i comunicati stampa dell´avvenuta approvazione del Piano Aeroporti da parte del Governo uscente. E´ evidente che ne dovrà seguire un’attenta analisi, in particolare da parte delle Regioni che non sono state preventivamente informate nel merito. Ancor più in relazione al fatto che, secondo la proposta del Governo, alle Regioni verrebbero attribuite competenze poco chiare. La proposta formalizzata da questo Governo non potrà che essere rivalutata dal nuovo Governo che uscirà dalle prossime elezioni e dal necessario ed approfondito confronto con le Regioni". |
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TOSCANA: PIANO AEROPORTUALE, ROSSI, FILIPPESCHI E RENZI AL MINISTRO: RIVEDERE IL RUOLO DI PERETOLA E DEL GALILEI |
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Firenze, 30 gennaio 2013 – Pisa e Firenze, con i loro 6,35 milioni di passeggeri, rappresentano il quarto polo aeroportuale italiano dopo Roma, Milano e Venezia. Non appare quindi comprensibile che l’“L’atto di indirizzo per la definizione del Piano Nazionale per lo sviluppo Aeroportuale”, licenziato ieri dal Ministero delle infrastrutture, non inserisca i due aeroporti toscani nel “core network”, ovvero tra gli scali considerati di rilevanza strategica a livello Ue in quanto pertinenti a città o nodi primari, inserendoli invece nella “comprehensive network”, dove si trovano gli impianti con movimenti superiori al milione di passeggeri anno e indispensabili ad assicurare la continuità territoriale. E’ quanto sostengono il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il sindaco di Pisa Marco Filippeschi e quello di Firenze Matteo Renzi in una lettera inviata al responsabile del Dicastero, chiedendogli un incontro urgente per illustrare lo stato di attuazione del processo di integrazione delle società dei due aeroporti toscani e di ammodernamento di quello di Firenze. I firmatari ricordano anche che nella proposta di Piano nazionale degli aeroporti, approvata dal cda dell’Enac nel febbraio 2012 e trasmessa al Ministero, pur recependo anche le categorie Ue “Core/comprehensive” relative alle reti Ten-t, si inserivano gli aeroporti di Pisa e di Firenze tra gli aeroporti strategici nell’ambito del sistema aeroportuale italiano. La suddivisione degli aeroporti di interesse nazionale in aeroporti strategici e primari non appare invece nell’Atto di Indirizzo emanato. Questo porta al mancato riconoscimento del ruolo strategico degli aeroporti toscani nell’ambito del sistema aeroportuale nazionale: un dato che è invece attestato innanzitutto dai numeri e confermato dal processo in corso di costruzione di un sistema integrato regionale. Anzi, sottolineano i tre amministratori toscani, proprio il processo di integrazione tra i due aeroporti, che sta muovendo i suoi primi importantissimi passi, e il fatto che si sia in presenza di due società di gestione quotate in Borsa, con sistemi di governance mista (compresenza di capitali pubblici e privati), richiede particolare attenzione. Di qui le richiesta di mantenere e confermare il carattere strategico dei due aeroporti internazionali della Toscana e quella dell’incontro con il ministro. |
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AEROPORTO: REGIONE SODDISFATTA PER SCELTA MINISTRO TRASPORTI SCALO PESCARA INSERITO IN ELENCO DI "INTERESSE NAZIONALE" |
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L´aquila, 30 gennaio 2013 - L´aeroporto di Pescara rimane scalo di interesse nazionale. È quanto ha deciso il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture che nell´atto di indirizzo inviato all´esame della Conferenza Stato-regioni ha individuato un elenco di 31 scali aeroportuali di interesse nazionale. E tra questi figura quello di Pescara, mentre gli aeroporti appartenenti ad un altro elenco rimarranno in attività solo per decisione delle regioni e degli enti locali. Per l´aeroporto d´Abruzzo si tratta di un grande risultato, che allontana del tutto ipotesi di ridimensionamento che avrebbero avuto pesanti ripercussioni sull´intera regione. Di "risultato importante che apre nuove prospettive per lo scalo abruzzese", parla il presidente della Regione che aggiunge come "la decisione del governo è il riconoscimento del lavoro della regione Abruzzo e delle scelte di programmazione che questo esecutivo ha fatto negli ultimi anni". "Abbiamo sempre pensato - aggiunge - che lo sviluppo dell´intero territorio regionale passasse attraverso la valorizzazione e il potenziamento dell´aeroporto d´Abruzzo. Su quella struttura abbiamo investito risorse umane e finanziarie, abbiamo avviato un processo di razionalizzazione dei costi che ha convinto il governo stesso che la struttura non è un carrozzone a servizio della politica ma che possiede delle forti potenzialità con una finalità strategica ben definita. Ora - conclude il presidente della Regione - l´essere presente nell´elenco degli scali nazionali di serie A non fa altro che incrementare le possibilità di crescita dello scalo aeroportuale". Parole di grande soddisfazioni sono arrivate anche dall´assessore al Turismo, un settore che molto ha investito sulla struttura. "Abbiamo investito, in un momento di grande difficoltà, ingenti risorse per la sopravvivenza e la crescita dell´aeroporto - dice l´assessore -. Questa nostra scelta ci ha permesso di raggiungere quegli standard qualitativi tali da far ritenere anche dal governo nazionale strategico lo scalo pescarese". |
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ELBA: VOLI PER PISA, FIRENZE E MILANO NEL NUOVO BANDO TRIENNALE PER LA CONTINUITÀ TERRITORIALE |
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Firenze, 30 gennaio 2013 – Un bando triennale per la continuità territoriale dello scalo elbano, grazie anche alle risorse previste dalla Regione Toscana, con collegamenti aerei tra l’aeroporto dell’Isola d’Elba e le città di Pisa, Firenze e Milano. E’ questo quanto definito ieri dalla Conferenza dei Servizi per la continuità territoriale dello scalo di Marina di Campo, convocata dalla Regione Toscana, a cui hanno partecipato rappresentanti del Ministero dei Trasporti, dell’Enac, della Provincia e della Camera di Commercio di Livorno, della società Alatoscana che gestisce l’aeroporto, degli enti locali elbani. La Regione, in collaborazione con gli enti locali, si è posta fin da subito l’obiettivo di una nuova articolazione degli oneri di servizio pubblico da imporre sui collegamenti aerei, che garantisse una prospettiva certa ai voli da e per l’isola d’Elba. Tale impegno si è concretizzato grazie al contributo straordinario della Regione, pari a 350mila euro l’anno per tre anni (2014, 2015, 2016), previsti dall’ultima legge finanziaria regionale. Questo contributo andrà a sommarsi a quanto già stanziato a suo tempo dal Ministero dei Trasporti, pari ad 1,5 milioni di euro. La decisione assunta oggi permetterà di rendere più duratura la continuità territoriale attraverso l’aeroporto di Marina di Campo, assicurando una prospettiva più forte ai servizi di continuità territoriale nell’interesse dei residenti e del territorio elbano, prevedendo collegamenti tra l’isola d’Elba e Pisa, Firenze e Milano. Adesso il prossimo passo spetta al Ministero dei Trasporti e all’Enac, che dovranno definire ed avviare le procedure di gara per la selezione dei vettori aerei. Per i collegamenti arerei di continuità territoriale è infatti prevista la partenza all’inizio della stagione estiva del prossimo anno, ovvero dall’ultima domenica del mese di marzo 2014. La decisione di oggi è un’ulteriore tappa del processo di sviluppo dello scalo elbano e dei suoi servizi, che ha visto nei mesi scorsi la nomina del nuovo Amministratore Unico, l’allargamento della compagine sociale di Alatoscana Spa, la definizione del nuovo Piano industriale per il triennio 2012-2014, l’impostazione del progetto di fusione tra le due società Alatoscana Spa e Aerelba Spa prevista nel 2013. Inoltre, nel giugno 2012, la Regione ha stabilito uno stanziamento di risorse per il triennio 2012/2013/2014 per un importo massimo annuale di 470.000 euro per far fronte agli oneri connessi alle attività di sicurezza, antincendio, controllo del traffico aereo connessi alla natura di servizio economico generale costituito dall’aeroporto di Marina di Campo. |
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AEROPORTI, PRESIDENTE REGIONE UMBRIA: PIANO IRRICEVIBILE DA GOVERNO SCADUTO, SE NE DOVRÀ OCCUPARE IL PROSSIMO GOVERNO |
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Perugia, 30 gennaio 2013 - "L´atto d´indirizzo varato ieri dal ministro Passera, che esclude l´aeroporto ´San Francesco´ dagli scali di interesse nazionale, sorprende in quanto non si capiscono i criteri tecnici né gli elementi che hanno portato a tali scelte". È quanto afferma la presidente della Regione Umbria. "Un atto - sottolinea - che come Regioni abbiamo conosciuto solo ora, oltretutto attraverso un comunicato stampa, dopo che per mesi abbiamo sollecitato e atteso invano un confronto, anche sotto il profilo tecnico, sui criteri per la definizione della proposta, in sede di Conferenza Stato-regioni. È questa, voglio ricordare, la sede competente di confronto e discussione di un tale atto, confronto e discussione che si impone soprattutto a cominciare da quelle Regioni che, nell´ipotesi di esclusione, dovrebbero assumere su di sé significativi oneri". "La proposta di escludere l´aeroporto umbro da quelli di interesse nazionale - aggiunge la presidente - sorprende perché il Ministro e la struttura tecnica sanno molto bene che questo nostro aeroporto è stato realizzato principalmente con una partecipazione finanziaria rilevante della Regione Umbria, che ha investito dodici milioni di euro per il suo allestimento, mentre il completamento è stato finanziato con i fondi per i 150 anni dell´Unità d´Italia e quindi non gravando su fondi statali dedicati ad interventi sulle infrastrutture". "Voglio ancora ricordare - rileva - che l´aeroporto regionale umbro è stato in questi anni sostenuto esclusivamente dal territorio, in primis dalla Regione Umbria, da Provincia e Comune di Perugia, dalla Camera di Commercio e con il contributo indiretto della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Dunque, nessun apporto di risorse statali, mentre con fatica abbiamo assicurato la funzionalità dell´aeroporto pur in assenza delle decisioni del ministro Passera in merito alla concessione ventennale che avrebbe potuto assicurare la ricerca di partner privati per la gestione e valorizzazione dello scalo". "Gli umbri - sostiene la presidente - sanno bene che gli unici investimenti pubblici per l´aeroporto sono stati quelli assicurati dal nostro territorio e dal governo Prodi. È davvero sorprendente, inoltre, che il governo Monti e il ministro Passera a 25 giorni dal voto tirino fuori un piano custodito nei cassetti per dodici mesi, senza peraltro motivare pubblicamente le ragioni tecniche che hanno portato alla ipotesi di escludere lo scalo di Perugia dalla classificazione degli aeroporti d´interesse nazionale; classificazione resa ancora più dubbia dall´ipotesi di scali inseriti". "Per quanto mi riguarda - conclude la presidente della Regione Umbria -, non c´è nessuna condizione perché questa ipotesi di piano possa essere discussa con l´attuale governo, peraltro a fine mandato. Penso invece che il confronto dovrà avvenire con il futuro governo. Motivo per il quale chiederò alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni di dichiarare irricevibile questa proposta, ferma restando ovviamente la mia decisione di non concedere nessuna intesa come Regione Umbria a questo documento". |
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AEROPORTO DELLE MARCHE RICONOSCIUTO DI INTERESSE NAZIONALE, SPACCA: “GRANDE RISULTATO”. |
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Ancona, 30 gennaio 2013 - “Il riconoscimento dell’interesse nazionale dell’Aeroporto delle Marche è un grande risultato. E’ straordinariamente significativo perché agevola la strategia di valorizzazione dell’infrastruttura aeroportuale in una prospettiva interregionale che guarda all’Adriatico e che diviene utile nell’integrazione del sistema nazionale dei trasporti aerei”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, commenta la notizia dell’inserimento dell’Aeroporto delle Marche tra gli scali di interesse nazionale del nuovo Piano di riassetto varato oggi dal ministro delle Infrastrutture Corrado Passera. “Assume in particolare un significato di enorme rilievo – dice Spacca - il fatto che il nostro aeroporto sia stato inserito nella rete europea Comprehensive Network. L’aeroporto delle Marche, già di rilevanza nazionale per il traffico merci, ora lo è ufficialmente anche per quello passeggeri. Un’iniezione di nuova e ulteriore fiducia sul ruolo che lo scalo ricopre a livello nazionale, uno stimolo a crescere ancora di più, anche alla luce del fatto che, nel Centro Italia, solo Pescara e Ancona sono inseriti tra gli aeroporti di rilievo nazionale nel Piano di riassetto, al medesimo livello”. |
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VEICOLI COMMERCIALI E INDUSTRIALI: NEL 2012 FLESSIONE DEL -31,7%
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Roma, 30 gennaio 2013 – Come già ampiamente previsto, il dato Acea (Associazione Costruttori Europei di Autoveicoli) diffuso ieri conferma l’andamento negativo del mercato continentale di veicoli commerciali e industriali nel 2012, all’interno del quale spicca la flessione del 31,7% registrata in Italia. In particolare, i veicoli commerciali segnano una flessione del -32%, i veicoli industriali medi e pesanti del -29,4%, tutte percentuali che mostrano una situazione di mercato estremamente grave, e nel complesso anche più difficile rispetto a quella dei principali mercati europei. Tutto ciò è da ascriversi alla perdurante contrazione dell’attività economica ed alle ripercussioni sul traffico merci che, tra l’altro, ha determinato la progressiva chiusura di molte imprese dell’autotrasporto che, secondo i dati delle scorse settimane dell’Albo trasportatori conto terzi, nel periodo luglio-dicembre 2012 hanno visto la scomparsa di ben 3.000 aziende, alle quali di debbono aggiungere le aziende che hanno delocalizzato le proprie sedi in altri Paesi della Ue per usufruire di condizioni organizzative e di gestione più favorevoli rispetto all’Italia. Secondo Massimo Tentori, responsabile della divisione Trucks di Federauto “L’inizio del 2013 si è aperto in un clima di incertezza, legata in parte al risultato delle prossime elezioni politiche e in parte all’eredità di una eccessiva fiscalità con difficoltà di reperimento di risorse finanziarie e creditizie da impiegare, anche nell’acquisto di mezzi nuovi. Confidiamo in una rinnovata politica economica del prossimo Governo più sensibile e rassicurante per la ripresa di fiducia del mercato interno e delle imprese e, più in generale, per un recupero dell’economia reale. In tal senso un valido ‘aiuto’ al settore potrebbe derivare, a breve, dal Decreto ministeriale che preciserà gli interventi da attuare nel 2013 con l’impiego del fondo di 400 milioni, di cui 50 destinati agli investimenti, previsti dalla spending review della scorsa estate”. |
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RISCOSSIONE BOLLO AUTO: REGIONE VENETO PROROGA INCARICO DI SEI MESI A GEC CONCORDANDOLA CON I MAGISTRATI PIEMONTESI |
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Venezia, 30 gennaio 2013 - La Giunta regionale ha deliberato ieri la proroga di sei mesi dell’incarico alla società Gec per il servizio di riscossione del ‘bollo auto’ nel Veneto. Lo ha comunicato l’assessore al bilancio, intervenendo nel corso del consueto ‘punto stampa’ del martedì a Palazzo Balbi. “Stiamo attuando una procedura pienamente concordata con i magistrati piemontesi che stanno conducendo l’inchiesta sul bando della gara per la gestione di questo servizio – ha spiegato l’assessore –, gara che, voglio ricordarlo, noi stessi come Regione abbiamo sospeso nel marzo dello scorso anno dopo una sentenza del Tar Veneto. Questa proroga, quindi, è stata decisa in accordo con la Procura di Torino, per non interrompere un’attività indispensabile che garantisce un gettito necessario per il nostro bilancio: stiamo parlando di un’entrata che annualmente, tra l’ordinario e la lotta all’evasione, porta nelle casse regionali più di 670 milioni di euro”. “Ma oltre all’esigenza di dare continuità al servizio, di non interrompere le attività di controllo e informazione e di acquisire le risorse derivanti dal ‘bollo auto’ – ha proseguito l’assessore –, mi preme sottolineare che la prosecuzione del rapporto con la Gec, alla cui guida adesso c’è un Commissario Giudiziale nominato dal Gip di Torino, ha anche lo scopo di impedire che la società chiuda improvvisamente i battenti, lasciando a casa qualche centinaio di lavoratori che non hanno responsabilità nella vicenda al vaglio della Magistratura. Se non avessimo assunto questa decisione, quindi, la situazione di impasse che ne sarebbe derivata avrebbe causato danni ancor peggiori a tutti: all’ente Regione, ai lavoratori, ai cittadini”. “In ogni caso – ha concluso l’assessore al bilancio – quella che stiamo amministrando, in attesa del parere del Consiglio di Stato che mi auguro venga reso noto al più presto, è una fase del tutto transitoria. Il 2013 sarà l’anno in cui si dovranno porre le basi per una soluzione definitiva: mentre la ‘nuova’ Gec gestisce il servizio in questi primi sei mesi, prorogabili per altri sei, noi stiamo già lavorando per interiorizzare questo servizio. Il nostro obiettivo, infatti, è quello che siano gli uffici regionali a gestire direttamente un’attività delicata ma essenziale per la nostra Amministrazione”. |
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TRASPORTO REGIONALE: CONTRATTI REMUNERATIVI E CERTEZZA DEI PAGAMENTI PER MIGLIORARE IL SERVIZIO |
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Roma, 30 gennaio 2013 Contratti con le Regioni remunerativi, con Regole Chiare e esigibili. Queste le Condizioni arroccato il Gestore del Trasporto ferroviario regionale Possa offrire delle Nazioni Unite Servizio all´altezza delle Aspettative dei Suoi Clienti. Vincenzo Soprano, Ad di Trenitalia, in Una Recente Intervista al Messaggero , ha ricordato venire per la Società il Trasporto struttura regionale rappresenti il primo. Un affari Che l´Azienda interessata E un sviluppare e per il Quale il Capitale investito E di circa 4 Miliardi di euro. L´intervista a Soprano, Oltre a lanciare interessanti Spunti di Riflessione, Aiuta una tariffa chiarezza do Quali Siano le Competenze dei vari Attori coinvolti a Questa partita. Sono le Regioni, infatti, il Che Hanno Competenza per Legge sul Trasporto ferroviario regionale. Gli Enti, quindi, programmano e finanziano il Servizio, coprendo con corrispettivi circa Onu Terzo del Costo, e ne commissionano la Gestione attraverso affidamento Diretto o through gare Europee. Trenitalia, per il Servizio ferroviario regionale Che fornisce e gestisce, Offre Quanto E commissionato e acquistato da Ogni singola Regione. E lo fa Nel Rispetto Onu di Contratto di Servizio stabilisce that also Parametri di Qualità, puntualità e regolarità. Parametri Che devono Essere incorrere Garantiti per non in Sanzioni. Vincenzo Soprano ha ricordato, poi, sono disponibili in Italia i ricavi per il Traffico regionale Siano di 12,8 centesimi di euro per Ogni Chilometro Percorso da Onu passeggero. Circa La metà Rispetto una Germania (18,4) e Francia (24,4). Inoltre, in Italia l´Acquisto dei Treni E A Carico dell´Impresa di Trasporto, mentre in Francia e Germania Sono Gli statisti oi Land (Germania) Che acquistano i Treni. Parlando delle gare l´Ad di Trenitalia ha avuto parole nette: " Sono Più di Dieci Anni Che le Regioni possono affidare i Servizi through gare Europee. Chi le ha indette le ha viste, Pero, Andare deserte. Successo E ´in Liguria. Oppure Si E Presentata solista Trenitalia, in Associazione Temporanea con Imprese Locali, sono disponibili in Veneto e in Emilia Romagna. Evidentemente Il Mercato ha Trovato poco attrattive queste gare. Oggi, infatti, il Servizio per il Trasporto regionale e metropolitano E Ancora poco profittevole e presentazione Rischi elevati, viste le Difficoltà delle Regioni di onorare Questi, contratti ". Un tema, Questo, Anche Spesso evidenziato dall´Ad del Gruppo Fs Italiane, Mauro Moretti . Nell´intervista Non E Un Mancato riferimento Agli Investimenti. Quando ci s´interroga Sulle Caratteristiche del Trasporto regionale, e non lo reputa all´altezza delle Si Aspettative, bisogna Aver ben Presenti a causa Aspetti Important. Primo, negligenza Ultimi causa / tre decenni Gli Investimenti Pubblici In this Settore have been scarsi. Risultato, il Servizio E effettuato con Treni Che Hanno un´età supporto di 25 Anni e Oltre. Secondo, Ancora Oggi Trenitalia ha corrispettivi Pubblici e tariffe fra le Più basse d´Europa e pari a circa la Metà Rispetto una Quelle delle Nazioni con le Quali vengono abitualmente Fatti i Confronti. "Spetta Alle Regioni, e non al Fornitore - ha sottolineato Soprano -. Potenziare l´offerta Nelle Aree metropolitane a maggiore densita di: domanda, e là la colomba: domanda E Troppo bassa, sostituire i Treni con Altri Vettori " negligenza Ultimi Anni, grazie ai Flussi finanziari dei Contratti di Servizio sottoscritti between the 2009 e il 2010 , Trenitalia ha investito 2,5 Miliardi di euro per l´Acquisto di Nuovi Treni e la Ristrutturazione del parco Attuale. Con contratti di Durata Più lunga e corrispettivi Più elevati sarebbe possibile tariffa Investimenti Ancora Più sostanziosi. |
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PASSO AVANTI PER IL TRENO-TRAM SULLA FOGGIA-MANFREDONIA |
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Bari, 30 gennaio 2013 - La Regione potrà rilevare da Rfi la linea ferroviaria Foggia-manfredonia per sperimentare il progetto del treno-tram. Sono gli effetti dello schema di accordo di programma fra Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Regione Puglia e Rfi per il trasferimento della tratta approvato ieri dalla giunta regionale. Era un provvedimento molto atteso, ha commentato l’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità, al quale abbiamo lavorato a lungo con Rfi. L´accordo di programma farà entrare la linea nella piena disponibilità regionale e potremo avvicinarci all´ambizioso progetto del treno-tram, già sperimentato con successo in altre aree Europee. La tecnologia che la regione intende sperimentare prevede un uso promiscuo della rete ferroviaria aperto sia alla circolazione di treni che di tram che potranno entrare nel tessuto urbano lungo linee predefinite. Nel caso specifico della dorsale Lucera-foggia-manfredonia, prevista dal piano regionale dei trasporti, il treno-tram avrebbe una serie di ricadute positive che l´assessore alle infrastrutture elenca: elimina l’effetto barriera creato dalla ferrovia all’interno di Manfredonia contribuendo in maniera significativa al recupero e alla valorizzazione di importanti aree della città, crea un collegamento diretto da Foggia al porto di Manfredonia per l’imbarco verso il Gargano, migliora l’accessibilità diretta da Lucera e Manfredonia verso alcuni dei poli più importanti del capoluogo riducendo drasticamente la sovrapposizione con i servizi automobilistici, permette di recuperare risorse impegnate per le corse sostitutive automobilistiche destinandole, in parte, al potenziamento del trasporto pubblico locale su gomma verso altre aree meno servite. La valutazione del sedime ferroviario, necessaria per procedere al trasferimento, sarà effettuata dall´Agenzia del Territorio. |
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PO ITALIA FRANCIA MARITTIMO, 10 MILIONI DI RISORSE AGGIUNTIVE PER 14 PROGETTI TOSCANI |
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Firenze, 30 gennaio 2013 – Trasporti multimodali destinati alle persone e alle merci, anche attraverso l’utilizzo di strumenti Ict, gestione integrata delle risorse naturali e della prevenzione del rischio marino, servizi alle imprese, supporto alla ricerca e sostegno al mercato del lavoro nel settore della nautica e del turismo. Sono questi gli ambiti in cui si muovono i progetti ammessi a finanziamento dal comitato direttivo del Po Italia Francia Marittimo, un programma europeo che prevede la realizzazione di interventi di cooperazione fra regioni affacciate sulle opposte sponde del Mediterraneo e del quale fanno parte Toscana, Liguria, Sardegna e Corsica. Grazie al Programma di cooperazione transfrontaliera ” Marittimo” Italia -Francia, che ricordiamo, ha come obiettivo principale quello di “Migliorare e qualificare la cooperazione fra le aree transfrontaliere in termini di accessibilità, di innovazione, di valorizzazione delle risorse naturali e culturali e di integrazione delle risorse e dei servizi al fine di accrescere la competitività, a livello mediterraneo, sud europeo e globale e assicurare la coesione dei territori e favorire nel tempo occupazione e sviluppo sostenibile”, è stato possibile finanziare proposte per la realizzazione di interventi di tipo materiale o immateriale legati a progetti già precedentemente finanziati dallo stesso Programma. Il comitato direttivo si è riunito a Livorno il 24 gennaio scorso e ha fatto il punto sul bando per l’assegnazione di risorse aggiuntive, che si era concluso in agosto. Sono stati approvati tutti i 34 progetti presentati, dei quali 15 hanno per capofila un partner toscano. Di questi ne sono stati finanziati 14, 6 dei quali con capofila toscano, per un ammontare complessivo di 24 milioni di euro. Di queste risorse, sono state destinate al partenariato toscano circa 10 milioni. Ecco quali sono i partner toscani coinvolti nei progetti: Regione Toscana, ,Province di Livorno, Grosseto, Lucca, Massa, Pisa, Ires Toscana, Lamma, Comune di Bibbona, Unione comuni Lunigiana, Asl 2 Lucca. L’assessore alle attività produttive lavoro e formazione sottolinea come il programma abbia rappresentato, per la Toscana e per le altre regioni, un’opportunità in più per fronteggiare la crisi e innescare lo sviluppo, grazie ad uno strumento efficace di cooperazione e scambio fra realtà diverse che, al di là delle frontiere, lavorano insieme per lo stesso obiettivo. Per questo sono state accolter con grande entusiasmo le nuove opportunità di finanziamento realizzatesi nel 2012 con il bando risorse aggiuntive, che hanno dato la possibilità di implementare i progetto e i prodotti precedentemente finanziati. Altri dettagli sono disponili sul sito del Programma: www.Maritimeit-fr.net |
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