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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Febbraio 2013
BOLZANO: “FONDAMENTALE LA CARTA DIGITALE DEGLI OSTACOLI AL VOLO PER COLORO CHE OPERANO NELL’ELISOCCORSO”  
 
Bolzano, 20 febbraio 2013 - È stata presentata ieri mattina a Palazzo Widmann dal presidente Luis Durnwalder nel corso di una conferenza stampa la “Carta digitale degli ostacoli al volo” gestita dalla Ripartizione foreste nella quale vengono indicati i principali ostacoli lineari e verticali per il volo in ambito provinciale. "Grazie alla legge provinciale approvata nel 2006 è stata creata la "Carta digitale degli ostacoli al volo" che attualmente contiene complessivamente 2514 ostacoli lineari (teleferiche, elettrodotti, impianti di risalita,ecc.) e 750 ostacoli verticali (antenne e ripetitori)" ha sottolineato il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, nel corso della conferenza stampa odierna ed ha sottolineato che "La Carta digitale, elaborata dalla Ripartizione foreste rappresenta un supporto fondamentale per i piloti ed il servizio di elisoccorso della Provincia per evitare incidenti e poter così operare efficacemente con maggiori margini di sicurezza". Gli ostacoli al volo rappresentano un grave pericolo per squadre di soccorso e piloti. Anche a seguito del tragico incidente che nel 2000 coinvolse un elicottero all´inizio della Val Sarentina La Giunta Provinciale ha stabilito che l´incremento della sicurezza aerea in Provincia dovesse essere un tema prioritario. Con la Legge Provinciale 1/06 "Disciplina degli impianti a fune e prescrizioni per gli ostacoli alla navigazione aerea" la Ripartizione Foreste è stata incaricata di predisporre la carta digitale degli ostacoli al volo sul territorio Altoatesino. Gli ostacoli alla navigazione aerea esistenti, quelli di nuova costruzione, nonché quelli smantellati devono essere comunicati dai gestori alla Ripartizione provinciale Foreste. Oggi la Carta digitale fornisce ai piloti dei velivoli tutte le informazioni necessarie ad evitare tali ostacoli (elettrodotti, cavi delle linee telefoniche, funivie , ripetitori ed antenne) e con ciò contribuisce sensibilmente ad aumentare la sicurezza aerea. La Carta viene aggiornata quotidianamente ed è accessibile agli interessati tramite internet. Per poter usufruire del servizio che è gratuito gli utenti devono registrarsi all´indirizzo http://www.Provincia.bz.it/foreste/studi-progetti/newsletter-ostacoli-navigazione-aerea.asp. La realizzazione della carta digitale degli ostacoli al volo ha avuto inizio già nel 2004. In una prima fase sono stati rilevati con l´aiuto del personale delle stazioni forestali gli impianti di piccole dimensioni funzionali al comparto agroforestale. Tramite l´Ufficio Pianificazione forestale ha avuto inizio nel 2007 il rilievo degli impianti di maggiori dimensioni, funzionali ad attività commerciali o pubbliche infrastrutture, come impianti di risalita, elettrodotti, ripetitori, ecc. Questo rilievo non è ancora completato, poiché alcuni gestori rispondono alle richieste di comunicazione con lentezza o solamente dopo ripetute sollecitazioni. Attualmente la carta digitale contiene 2.514 ostacoli lineari e 750 ostacoli verticali. Per i piloti soprattutto gli impianti temporanei (p.E. Le teleferiche) rappresentano un grosso pericolo. Per questo motivo dal 2011 i piloti vengono informati tramite newsletter sui nuovi ostacoli e su quelli smantellati. Con ciò i piloti si risparmiano la consultazione della carta digitale degli ostacoli prima del decollo, che per questioni di tempo non è sempre possibile. La newsletter viene spedita automaticamente e contiene i dati essenziali degli ostacoli: tipo impianto, distanza massima dal suolo, segnalazione, coordinate e quote della stazione a valle e a monte, ecc. Inoltre è possibile la loro visualizzazione diretta sul Geobrowser della Provincia tramite un apposito link nella newsletter e la visualizzazione dei dati di dettaglio dell´impianto. La newsletter è bilingue ed il servizio gratuito. Tutti gli interessati possono registrarsi sulla homepage degli ostacoli al volo. Dal giugno 2012 è inoltre possibile richiedere gratuitamente all´Ufficio Pianificazione forestale la possibilità di scaricare i dati relativi agli ostacoli al volo in formato digitale. Tali dati vengono aggiornati quotidianamente. Già dal 2010 questi dati sono stati implementati all´interno di un apposito sistema automatico di posizionamento e navigazione negli elicotteri di soccorso. Per la realizzazione della carta digitale degli ostacoli al volo la Ripartizione Foreste ha collaborato strettamente con la Ripartizione Informatica. In particolare il rilievo degli impianti di piccole dimensioni non sarebbe stato possibile senza l´aiuto della struttura capillare delle stazioni forestali sul territorio. Va citata anche la produttiva collaborazione con le autorità militari competenti in materia (C.i.g.a. Di Roma, il Comando 1° Regione Aerea dell´ Aeronautica Militare con sede a Milano, Comando Militare Esercito Trentino Alto Adige, il Dipartimento Marittimo Militare "Adriatico" Maridipart di Ancona), che ci hanno dato la possibilità di semplificare notevolmente il carico burocratico gravante sui gestori degli impianti, legato alla comunicazione obbligatoria degli ostacoli: In passato il gestore doveva - come previsto dalla legge - comunicare sia la costruzione che lo smantellamento di ogni singolo impianto ad almeno 6 autorità militari competenti in materia ed agli enti nazionali dell´aviazione civile (Enac ed Enav) tramite posta prioritaria. Dal 2012 questo servizio viene offerto dall´Ufficio Pianificazione forestale in maniera digitale e a titolo gratuito. Solamente nel 2012 i gestori si sono risparmiati con questo servizio ben 13.000 Euro, contando soltanto le spese di spedizione. Attraverso l´introduzione della comunicazione degli ostacoli al volo in formato digitale e la conseguente semplificazione burocratica si è potuto notare un aumento notevole delle comunicazioni di ostacoli , soprattutto di quelli temporanei e perciò più pericolosi per i piloti. Nel corso della conferenza stampa il responsabile dell´elisoccorso dell´Azienda sanitaria, Manfred Brandstätter, ha sottolineato l´importanza della Carta digitale degli ostacoli al volo per i piloti che grazie al costante aggiornamento assicura standard di sicurezza molto elevati e rappresenta un supporto ormai irrinunciabile per tutti coloro che operano nel campo dell´elisoccorso.  
   
   
BASE ELICOTTERISTI DI VENARIA, SAITTA INCONTRA IL COMANDANTE DELLA REGIONE MILITARE NORD OVEST  
 
 Torino, 20 febbraio 2013 - Continua l’impegno del presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta per evitare la minacciata chiusura della base di Venaria del 34° gruppo squadroni aviazione esercito “Toro” decisa dal Governo nella manovra di spending review. Dopo aver scritto al Ministero della Difesa Di Paola segnalando il rischio che tutto il nord Italia resti senza supporto agli interventi aerei di protezione civile e di emergenza (come allarme incendi, trasporto notturno di organi per trapianti), Saitta ha incontrato a Palazzo Cisterna il generale Paolo Bosotti, comandante della Regione militare nord ovest, con il quale si è confrontato sulle prospettive future e sulle iniziative possibili per salvare la base. “Sono sempre più convinto che chiudere la base di Venaria, trasferire i 7 elicotteri e i 200 militari con le loro famiglie non serva affatto a ridurre le spese dell’esercito, piuttosto ad aumentarle. Senza la base di Venaria, i reparti volo più vicini saranno Bolzano o Rimini: la sicurezza di un vastissimo territorio sarà a rischio e il prossimo Governo dovrà ripensare questa scelta”. Saitta ha confermato la propria volontà di spiegare al prossimo Parlamento e al prossimo Governo la necessità di modificare urgentemente il progetto.  
   
   
FEDERAUTO: IMMATRICOLAZIONI, ITALIA MAGLIA NERA D’EUROPA A GENNAIO PERSO IL DOPPIO RISPETTO A MEDIA UE  
 
 Roma, 20 febbraio 2013 . “Il dato comunicato oggi sulle immatricolazioni Ue di gennaio (-8,7%) sta facendo clamore in Europa mentre in Italia sta passando quasi inosservato. Il -17,6% nostrano conferma che anche a gennaio siamo riusciti a raddoppiare la perdita rispetto alla media Ue – ha detto ieri il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi commentando i dati sulle immatricolazioni diffusi dall’Acea nei 27 paesi Ue piu´ Efta. “Ma se l’Italia nell’Ue detiene da 14 mesi la maglia nera sulle immatricolazioni, con il dato negativo sempre in doppia cifra, la responsabilità è in gran parte da addebitare alle terapie di accanimento fiscale sull’automotive da parte del nostro Governo”. Per il presidente della federazione che rappresenta i concessionari di tutti i marchi commercializzati in Italia di auto, veicoli commerciali, camion e autobus: “L’inasprimento fiscale nei confronti dell’acquisto, della proprietà e del possesso degli autoveicoli ha contratto la domanda di autoveicoli riducendola dal 2007 quasi del 50%. Senza una politica che dia risposte immediate, si produrranno danni irreversibili per la filiera dell’automotive”. Per il vicepresidente della Federazione e responsabile dei rapporti con Bruxelles, Mario Beretta: “Dietro nomi rassicuranti, come ‘Legge di stabilità’ o ‘Manovra salva Italia’, si sono celate misure senza precedenti ai danni del nostro settore che ci hanno permesso di conquistare il triste primato europeo di inasprimento fiscale sull’auto. La detraibilità sulle vetture aziendali, ad esempio, è passata dal 40 al 20%, mentre nei principali Paesi Ue è al 100%, senza contare le accise, il superbollo sulle auto prestazionali, l’Iva e tanto altro”.  
   
   
IL NUOVO MAGGIOLINO CABRIOLET  
 
Verona, 20 febbraio 2013 - Con il nuovo Maggiolino Cabriolet già il momento dell’ordine può essere speciale, grazie a possibilità di personalizzazione senza precedenti. É infatti possibile scegliere fra cinque versioni (Maggiolino, Design, Design Exclusive, Sport e Sport Exclusive) e tre modelli speciali (50s Edition, 60s Edition e 70s Edition). La gamma si completa con dodici colori di carrozzeria e due per la capote, undici rivestimenti diversi, in tessuto e in pelle, dodici modelli di cerchi, innumerevoli dotazioni, tecniche ed estetiche, e con efficienti motori benzina e Diesel con livelli di potenza tra 105 e 200 Cv. Tutti sovralimentati, i propulsori sono disponibili a richiesta in abbinamento a cambi a doppia frizione a 6 e 7 rapporti. La gamma di consumi di questi efficienti 4 cilindri va da 4,5 a 7,8 l/100 km. In Germania a partire da 21.350 Euro. “Il nuovo Maggiolino Cabriolet”, dichiara Ulrich Hackenberg, Membro del Consiglio di Amministrazione della marca Volkswagen con Responsabilità dello Sviluppo Tecnico, “riprende il design del primo Maggiolino e della New Beetle scoperta, reinterpretandone le linee in chiave moderna e arricchendo il tutto con un’elevata dose di sportività. Nella maggior parte dei Paesi europei il nuovo Maggiolino Cabriolet può già essere ordinato, e ha prezzi molto interessanti”. In Germania, la base è di 21.350 Euro, cosa che fa del Maggiolino Cabriolet la decapottabile più accessibile della gamma Volkswagen. In 9,5 secondi si apre il cielo. Il nuovo Maggiolino Cabriolet è diventato più grande e imponente. Inoltre è più lungo, più largo e ha un andamento del tetto più piatto con proporzioni più dinamiche. Accanto a prestazioni su strada e consumi, un altro dato che conta per una cabriolet è quello relativo al tempo impiegato per aprirsi: sul Maggiolino Cabriolet, la capote ad azionamento elettroidraulico, di serie, si apre in soli 9,5 secondi e in pressoché totale assenza di rumore. La capote si può azionare anche a vettura in movimento, fino a 50 km/h, ripiegandosi dietro i sedili posteriori per garantire una visibilità ottimale. Per la chiusura, il tetto in tessuto del Maggiolino Cabriolet impiega 11 secondi. L’azionamento elettrico si concede gli altri 1,5 secondi per agganciare automaticamente il tetto alla cornice del parabrezza. 565.000 classiche cabriolet. Già nel giorno della consegna, i Clienti del nuovo Maggiolino Cabriolet avranno tra le mani un grande classico. É accaduto lo stesso anche per gli oltre 565.000 Maggiolino e Beetle in versione decapottabile venduti. E così sarà anche in futuro.  
   
   
PEUGEOT AL SALONE INTERNAZIONALE DI GINEVRA PRIMA MONDIALE PER 2008 E OFFENSIVA AMBIENTALE  
 
 Milano, 20 febbraio 2013 - Fra i 31 veicoli di serie e concept car esposti sui 2 700 m2 dello stand Peugeot a Ginevra, i 700 000 visitatori attesi al Salone potranno scoprire, nello spazio 2008, almeno 7 esemplari rappresentativi dell’offerta di lancio del nuovo crossover urbano del Marchio. Peugeot 2008: il crossover urbano a vocazione mondiale In Europa, in Cina e in America Latina, ingegneri e designer hanno lavorato di concerto per progettare il crossover urbano 2008, che sintetizza la notevole esperienza del Marchio nel mondo delle city car e il suo ben noto know-how nel segmento dei Crossover, testimoniato dal successo della 3008, già commercializzata in più di 440 000 esemplari. Offerta automobilistica inedita nel segmento B, 2008 è chiamata a conquistare nuovi clienti in tre continenti, contribuendo alla dinamica di internazionalizzazione del Marchio, che nel 2012 ha registrato una nuova accelerazione. 2008 è un crossover compatto (4,16 m), agile e polivalente, dallo stile raffinato e molto deciso, pensato per i giovani cittadini di Sao Paulo o Shanghai, di Parigi, Kuala Lumpur o Mosca, che amano la città, ma apprezzano anche evadere da essa - e conciliano piacere automobilistico e rispetto dell’ambiente. Coerentemente con il dinamismo evocato dal profilo della sua silhouette, 2008 cela sotto il cofano motorizzazioni di ultima generazione dai consumi particolarmente contenuti: con i suoi motori diesel e-Hdi e 3 cilindri benzina, il crossover urbano di Peugeot si distingue per emissioni di Co2 a partire da 98g/km. 2008 è l’espressione dei punti forti di Peugeot già apprezzati dalla maggior parte di clienti di 208 : design dinamico, nuova esperienza di guida grazie al volante piccolo e all’head-up display, comfort di alto livello abbinato a un comportamento su strada che è un punto di riferimento, qualità dei materiali e delle finiture. 2008 è presentata in una versione arancione ramato esclusiva e stimolante, che sottolinea l’identità del crossover. La tonalità a base di cromo richiamata l´offerta di personalizzazioni che sarà proposta ai clienti in una livrea arancio intenso, con riflessioni avviate da Peugeot su colori e materiali innovativi. 2008 sarà prodotta in prossimità dei suoi clienti, inizialmente in Francia (Mulhouse), poi in Cina e in Brasile. 208: l’ampliamento della gamma - Dopo lo storico successo delle vetture che l’hanno preceduta, nel 2012 208 ha reinventato i codici del suo segmento, con un unico obiettivo: conquistare la leadership nella categoria delle berline del segmento B in Europa. Nel dicembre 2012, a soli pochi mesi dal lancio, l’erede della saga della serie 2 Peugeot ha conquistato infatti il 1° posto nella categoria molto concorrenziale delle berline del segmento B europeo. Prodotta in Francia e in Slovacchia, lanciata in Europa nella primavera del 2012, nel secondo semestre 208 ha continuato il lancio nei mercati internazionali, lancio che sarà completato nel 2013 con la sua commercializzazione in Russia e il lancio industriale e commerciale in Brasile. Tra il lancio e fine dicembre 2012, 208 aveva già conquistato oltre220 000 clienti nel mondo. A poche settimane dal loro lancio commerciale, 208 Xy, l’urban-chic esclusiva, e 208 Gti, che fa rivivere un mito, sono in mostra a Ginevra a coronamento di un’offerta 208 ormai completa. Versioni 3 porte dalla forte identità esterna, con una firma luminosa del frontale, cerchi da 17’ esclusivi, lavorazione raffinata dei materiali e dei colori, ambienti interni unici : ancora prima di mettersi in marcia, 208 Xy e 208 Gti, espressioni di uno stile Peugeot personale, dinamico ed elegante, hanno in comune la capacità di attirare gli sguardi. L’appuntamento con il piacere di guida è assicurato. 208 Xy propone motorizzazioni benzina ed e-Hdi prestazionali e sobrie nei consumi, da 92 a 155 Cv. La 208 Gti sarà esaltata dalle prestazioni del motore 1.6l Thp da 200 Cv, abbinato al cambio meccanico a 6 rapporti corti e limiterà le sue emissioni a 139g/km di Co2. Nelle sue varianti da competizione nei rally e in circuito, 208 trova un’eccezionale accoglienza commerciale e vanta già dei successi, come la doppietta al rally di Montecarlo 2013 (208 R2) nella sua categoria. A Ginevra si apre un capitolo nuovo per la 208 che rispetta il regolamento R5, già intravista al Mondial di Parigi. I geni sportivi del Marchio adesso trovano conferma ora anche nel nome: 208 T16. Chiamata a subentrare alla 207 Super 2000, 208 T16 macina chilometri di test con l’obiettivo di affermarsi a sua volta come arma per conquistare titoli nazionali e internazionali. Ampliamento della gamma ed esperienze di guida esclusive 2008, 208 Xy e 208 Gti sono i nuovi e chiari esempi della strategia di ampliamento della gamma portata avanti dal Marchio. Sullo stand Peugeot di Ginevra, i visitatori potranno anche ammirare, con la nuova Rcz, le rinnovate carte vincenti della coupé sportiva compatta, che ha già sedotto circa 50 000 appassionati sin dal lancio nella primavera 2010. Rcz R Concept, nella sua livrea nero opaco e rame, annuncia la Rcz R, versione emblematica dalla sportività radicale, che vedrà la luce a fine anno. Rcz R sarà dotata di un nuovo motore 1.6l Thp con una potenza di 260 Cv, che farà di questa vettura il modello di serie più potente della storia di Peugeot. La sua efficacia sarà il punto di riferimento, grazie a una potenza specifica tra le più alte del mondo per un veicolo di serie – più di 160 Cv/l – per obiettivi di emissioni di Co2 di…155 g/km. Promessa di sensazioni dinamiche intense, Rcz R beneficerà di sospensioni specifiche, associate a un differenziale a slittamento limitato Torsen. Polo Hybrid: il progresso di Peugeot - Nel 2012 il Marchio ha conquistato la leadership europea in materia di emissioni di Co2, i cui valori medi delle sue gamme hanno raggiunto i 121,6 g/km, contro 128,6 nel 2011, anticipando con largo anticipo l’obbligo dei 130 g/km nel 2015. La politica ambientale del Marchio passa per la costante ottimizzazione dei motori termici (miglioramento del rendimento, downsizing, stop&start e-Hdi) e per l’introduzione di motorizzazioni di nuova generazione, come la famiglia dei motori benzina tre cilindri 1.0 litri e 1.2 litri. Per raggiungere un obiettivo di emissioni medie di 116 g/km Co2 entro il 2015, Peugeot si è impegnata in soluzioni innovative, come quella dei veicoli elettrici, la cui offerta urbana iOn sarà completata prossimamente da quella del Partner Elettrico. Un’altra grande illustrazione del progresso ambientale e dell’ampliamento delle gamme di Peugeot è la tecnologia ibrida diesel Hybrid4: con la catena di trazione Hybrid4, inaugurata in anteprima mondiale su 3008 Hybrid4 e poi adottata su 508 Rxh e 508 Hybrid4, Peugeot propone un’offerta inedita in termini di prestazioni ambientali e di sensazioni di guida. I tre modelli Hybrid4 hanno già sedotto più di 20 000 clienti. 2 Grazie a una potenza complessiva di 200 Cv derivata dalla motorizzazione 2.0 Hdi Fap che muove le ruote anteriori e a un motore elettrico quelle posteriore, i modelli Hybrid4 conciliano una nuova esperienza di guida con la scelta delle loro 4 modalità (automatico, « Zev », sport, 4Wd) ed emissioni di Co2 a partire da 88 g/km. Ma Peugeot continua a innovare Con la tecnologia Hybrid Air, una tappa fondamentale verso l’obiettivo dei 2 litri/100 km, Peugeot si conferma pioniere. 2008, modello a vocazione internazionale, è il supporto naturale di questa nuova catena di trazione, che associa un motore benzina all’aria compressa in una tecnologia dai costi contenuti, applicabile dal 2016 sulle autovetture e i veicoli commerciali dei segmenti B e C e accessibile alla stragrande maggioranza dei clienti nei 5 continenti. 2008 Hybrid Air associa due energie per ottenere il rendimento migliore in funzione delle diverse situazioni: l’aria compressa derivata soprattutto dal recupero di energia in fase di frenata e di decelerazione assiste e in qualche caso subentra al motore 3 cilindri benzina di ultima generazione ottimizzato nei sui migliori punti di funzionamento. Composta, per la parte pneumatica, da un serbatoio ad alta pressione posizionato nel tunnel centrale, da un serbatoio a bassa pressione a livello del retrotreno e da un gruppo motore/pompa installato sulla trasmissione, la catena di trazione Hybrid Air preserva l’abitabilità e la modularità del veicolo e offre al guidatore tre modalità di utilizzo: Aria (Zev), Benzina e Combinata. Con il progetto 208 Hybrid Fe, Peugeot e Total, partner dal 1995, mettono in comune il meglio del loro know-how e si impegnano in una sfida ambiziosa che deve conciliare emissioni innovative e piacere di guida: 208 Hybrid Fe emetterà solo 49 g/km di Co2 – ossia due volte in meno rispetto all’efficientissima 208 1.0 Vti - ma accelererà da 0 a 100 km/h in 8’’- come la 208 Gti… E’ un concetto estremo e Peugeot intende utilizzare le basi tecnologiche -di questo progetto per i suoi veicoli del futuro. Saranno portati avanti numerosi assi di sviluppo: aerodinamica ottimizzata, massa ridotta di 200 kg grazie all’impiego dei materiali compositi e del policarbonato, catena di trazione ibrida benzina che abbina un 3 cilindri benzina con cambio robotizzato a un motore elettrico e una batteria derivati dall’esperienza dell’Endurance, lubrificanti del motore specifici sviluppati da Total Lubrifiant. 208 Hybrid Fe sarà dotata in anteprima di collegamenti al suolo in compositi mentre pneumatici e cerchi specifici ridurranno la resistenza al rotolamento. Onyx : l’ispirazione . Nella grande tradizione delle super-car del Marchio, Onyx non mancherà di colpire l’immaginazione dei visitatori del Salone di Ginevra. Sotto la sua silhouette estrema e dinamica di 4,65 m, abbinata a ruote da 20’’, Onyx nasconde un cuore da atleta : fissati alla scocca in carbonio, il V8 ibrido Hdi 3,7 l da 600 Cv in posizione centrale posteriore, il cambio sequenziale a 6 marce e l’insieme ruote-sospensioni sono il frutto del know-how delle competizioni ai massimi livelli. La carrozzeria conquista l’attenzione per il contrasto dei materiali e dei colori : rame per i parafanghi e le portiere, carbonio nero opaco per gli altri pannelli della carrozzeria. Incorniciato dalle arcate in alluminio, il padiglione vetrato a doppia bombatura rivela la struttura in carbonio e un abitacolo inedito, uno scrigno in un unico pezzo tappezzato in feltro: gli occupanti formano così un tutt’uno con un pezzo omogeneo. O dei comandi in alluminio che sono in modo del tutto naturale a portata di mano. Con Onyx, Peugeot porta avanti la sua riflessione sui materiali: è quanto avviene con il Newspaper Wood, prodotto a partire da giornali usati e compressi, e utilizzato per realizzare la plancia e la consolle centrale.  
   
   
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, REGIONE UMBRIA ACCELERA CONFRONTO SU SISTEMA INTEGRATO REGIONALE  
 
Perugia, 20 febbraio 2013 - Condividere e approfondire le linee guida del piano di riprogrammazione dei servizi del trasporto pubblico regionale locale, che la Regione dovrà adottare entro quattro mesi dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sul riparto delle risorse per il settore. È a questo scopo che l´Assessorato ai Trasporti della Regione Umbria ha convocato una riunione con i rappresentanti delle Province di Perugia e Terni, i Comuni e le società di trasporto operanti in Umbria, che si è svolta nella sede dell´Assessorato regionale a Perugia e fa seguito all´intesa raggiunta tra Stato e Regioni sul riparto del Fondo nazionale per il Tpl (trasporto pubblico locale). La legge di stabilità ci impone un´accelerazione nella riorganizzazione dei servizi, ha sottolineato il rappresentante dell´Assessorato, al fine di garantire e migliorare il sistema del trasporto regionale a fronte di una minore disponibilità di risorse finanziarie. Si dimostra ancora più importante che nel passato, ha aggiunto, la scelta di una programmazione unitaria in ambito regionale, con una stretta integrazione fra le modalità ferro e gomma, che la Regione ha introdotto con la nuova legge regionale sui trasporti (l.R. 5/2012) prevedendo il bacino unico regionale. Per garantire il diritto dei cittadini alla mobilità e allo stesso tempo l´economicità, efficienza ed efficacia nella gestione dei servizi, in un quadro di continua riduzione di finanziamenti statali, secondo l´Assessorato regionale ai Trasporti, è necessaria la massima collaborazione e sinergia da parte di tutti gli enti locali interessati. Il confronto, ha ricordato, si cala in un contesto di concertazione già avviato da tempo per l´elaborazione del Piano regionale dei trasporti, in parte disponibile per la modalità su ferrovia, mentre per le parti restanti sono in corso analisi e approfondimenti. La Regione intende procedere celermente al completamento del documento, per arrivare già a maggio a una prima valutazione collegiale, e imprimere una svolta nell´attuazione della legge regionale sui trasporti, con la sottoscrizione delle convenzioni con gli enti locali. L´obiettivo è quello di coniugare la necessità di incentivare l´utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto con le esigenze economiche delle Aziende del trasporto pubblico locale. Sulle problematiche del Tpl, da anni penalizzato da continui tagli di risorse, ha detto il rappresentante dell´Assessorato regionale ai trasporti, si aprirà un confronto con il nuovo Governo.  
   
   
GOVERNANCE DELLE SOCIETÀ DI TRASPORTO PUBBLICO TRENTINO  
 
 Trento, 20 febbraio 2013 - Con una nota di precisazioni, rispetto alle interpretazioni date in questi giorni dai diversi soggetti intervenuti sulle modifiche allo statuto di Trentino trasporti spa approvate ieri nell´assemblea straordinaria della società, il presidente della Provincia autonoma di Trento fa il punto della situazione. Dal punto di vista normativo va precisato che dopo i decreti sulle liberalizzazioni, il referendum abrogativo e la sentenza della Corte costituzionale che ha ´cassato´ il ripristino del ricorso obbligatorio al sistema della gara per i vari settori dei servizi pubblici, trasporto compreso, il riferimento della normativa provinciale (legge provinciale 6/2004) è ancora più ancorato alla disciplina comunitaria. Il regolamento comunitario (1370/2007), infatti, consente l´affidamento diretto. Secondo tale modalità hanno proceduto Provincia e i Comuni con Trentino trasporti esercizio per la gestione delle corse (affidamento peraltro in scadenza a fine 2013), e la medesima Provincia con Trentino trasporti spa per la gestione ed implementazione degli investimenti finanziati al 100%. Lo stesso regolamento comunitario, però, richiama gli Enti affidanti ad un rigoroso ´controllo analogo´ sulle società in house, il che significa che i principali atti di gestione delle società pubbliche affidatarie in via diretta sono ´indirizzati e controllati´ dagli stessi Enti affidanti, con organi a ciò preposti, tanto che ad esempio per Trentino trasporti esercizio opera esternamente ed in modo permanente un Comitato di indirizzo composto di 3 rappresentanti della Provincia e di 4 rappresentanti dei Comuni soci designati dal Consiglio delle Autonomie locali. Questo assetto normativo-organizzativo implica di conseguenza una attenuazione dei poteri degli organi di amministrazione societaria, che per Statuto, ed a differenza delle ordinarie spa del codice civile non possono esercitare ´i più ampi poteri di amministrazione. L´affidamento diretto, in pratica, richiede quale contrappeso una ´ingerenza´ gestionale dei soci. Per quanto appena chiarito, sulla natura "pubblica" delle società di trasporto, sia Trentino trasporti che Trentino trasporti, va anche in sede di definizione degli assetti della governance (entrambi i consigli di amministrazione sono scaduti a dicembre 2012) trovato un congruo equilibrio tra un´esigenza (pur condivisibile) di collegialità e rappresentatività, ed esigenza di evitare duplicazioni tra organi decisori (organi di amministrazione e apparati provinciali tenuti a compiti di indirizzo e controllo). A rafforzare la necessità di un ragionamento di contesto vi è anche la considerazione che le due società non possono essere viste in modo distinto l´una dall´altra, appurato che ogni investimento infrastrutturale ha una immediata ricaduta sui costi gestionali, e pertanto si impone un assetto che consenta di avere una visione unitaria del "fenomeno trasporti". A fronte di una organizzazione attuale che vede (Trentino trasporti esercizio ha un valore della produzione 2012 di 95.000.000 di euro, Trentino trasporti di 11.500.000 euro) entrambe le società rette da due cda di 5 membri ciascuna, per una spesa pari a circa 350.000 euro annui, diviene doveroso esaminare il miglior assetto tra i due ´estremi" dell´amministratore unico da un lato e di due cda dall´altro per complessivi 10 componenti, individuando una soluzione equilibrata che consenta un risparmio dei costi attuali di amministrazione. Riunificare le due società non è d´altronde percorribile: per rispettare la gamma di soluzioni di affidamento post 2013 previste dalla disciplina citata, ivi inclusa in ipotesi, la gara nella forma più semplice, quella della scelta di un socio privato cui consentire l´ingresso nel capitale sociale, resta necessaria la separazione tra infrastruttura e gestione, per sottrarre la prima alla partecipazione privata. Se si avesse infatti un´unica società, il privato ´associato´ a seguito di gara verrebbe a godere di una "rendita di posizione" (comproprietario degli assets) non consentita dalla legge provinciale. Ipotizzare poi quale alternativa all´in house o alla gara per la scelta di un socio privato, la gara per la gestione totale, implica accettare uno scenario in cui la governance sulla prestazione del servizio è rimessa unicamente allo strumento contrattuale, profilo questo che mal si concilia (per l´esigenza di certezza connaturata ad un contratto di servizio) con un contesto economico finanziario che richiede flessibilità nella modulazione dei servizi in relazione alle risorse disponibili.  
   
   
MOBILITÀ E TRASPORTI - PIANO NAZIONALE SICUREZZA STRADALE: UN BANDO DA OLTRE 7 MILIONI DI EURO RIVOLTO A COMUNI E PROVINCE DELL´EMILIA-ROMAGNA PER INTERVENTI FINALIZZATI AL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA. LA REGIONE HA APPROVATO IL DISCIPLINARE PER L´ACCESSO AI FINANZIAMENTI  
 
 Bologna, 20 febbraio 2013 - Oltre 7 milioni di euro per interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale in Emilia-romagna, in modo da ridurre numero ed effetti degli incidenti. E’ la cifra stanziata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attraverso il quarto e quinto programma di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (Pnss). La Regione, con apposita delibera, ha approvato il Disciplinare per l’accesso al finanziamento statale (complessivamente 7.438.132,70 euro) da parte di Comuni e Province che, in forma singola o associata, avranno novanta giorni di tempo dalla pubblicazione del bando sul Bur per presentare le proposte di partecipazione. Il quarto e quinto programma indicano come interventi prioritari la realizzazione di piani pilota per la valorizzazione delle aree urbane, con l’innalzamento dei livelli di sostenibilità e di sicurezza della mobilità. I piani dovranno dunque articolarsi facendo riferimento a misure di regolamentazione del traffico, utilizzo dei dispositivi di traffic calming, creazione di isole ambientali, messa in sicurezza di percorsi casa-scuola, realizzazione di aree di sosta per l’intermodalità. C’è anche una linea di finanziamento di riserva che riguarda i programmi di controllo integrati e coordinati previsti dagli articoli 186 e 187 del Codice della Strada. La quota percentuale massima di cofinanziamento è del 50%. Per chiarimenti è possibile contattare il Servizio Viabilità, navigazione interna e portualità commerciale della Regione (tel. 051 5273948; 051 5273233); tutti gli interventi della Regione per la sicurezza stradale sono disponibili sul portale Mobilità E-r.  
   
   
VERIFICARE I COSTI PER UNA "METRO" IN SOTTERRANEA A MERANO  
 
Bolzano, 20 febbraio 2013 - In estate è prevista l´apertura del primo tratto della circonvallazione nordovest di Merano, oggi (18 febbraio) la Giunta provinciale ha discusso del secondo lotto. "Ma per decidere l´eventuale realizzazione di una mini metropolitana in sotterranea vogliamo avere chiarezza sulla stima dei costi", ha detto il presidente Luis Durnwalder al termine della seduta. L´apertura del primo tratto della circonvallazione nordovest di Merano è prevista per la prossima primavera: dallo svincolo Mebo si sviluppa attraverso i frutteti di Lagundo e la stazione ferroviaria meranese fino a via Iv Novembre. L´ipotesi di sfruttare il lungo tunnel stradale da 2,6 chilometri che sarà costruito sotto la città verso l´imbocco della val Passiria anche per realizzare una mini-metropolitana è stata analizzata oggi dalla Giunta provinciale, che ha fatto il punto sulla progettazione del secondo lotto. Ma prima di assumere una posizione definitiva vanno chiarite la fattibilità e i costi dell´operazione: "Non abbiamo ancora una stima dell´impegno finanziario per un simile intervento - ha spiegato Durnwalder- perché le stime oscillano dai 20 ai 50 milioni di euro." Ancora entro la settimana dovrebbe essere completata una quantificazione aderente alla realtà, per permettere poi alla Giunta di prendere una decisione in merito. Come noto, l´idea vuole sfruttare il tunnel stradale tra la stazione ferroviaria di Merano e la zona artigianale di Tirolo dopo il passaggio sotto monte Benedetto, praticamente il secondo lotto della circonvallazione, per realizzare una minimetro sotto l´asse stradale. Partenza prevista in superficie alla stazione (zona ex deposito bagagli), arrivo alla polveriera di Tirolo, dove si pensa alla realizzazione di un parcheggio di raccolta e da dove dovrebbe essere costruita la nuova cabinovia per Scena e Tirolo.  
   
   
NUOVO SOTTOPASSO VEICOLARE IN VIA CRETE A QUARTO D’ALTINO. SODDISFATTO L’ASSESSORE ALLA MOBILITÀ DELLA REGIONE DEL VENETO  
 
 Mestre, 20 febbraio 2010 - È stato sottoscritto, martedì 19 febbraio, presso la sede di Veneto Strade, un accordo tra la Regione del Veneto, la Provincia di Venezia ed il Comune di Quarto d’Altino (Ve) per la realizzazione del sottopasso veicolare in via Crete a Quarto d’Altino. L’intervento prevede la realizzazione di un sottopasso , sulla linea ferroviaria Mestre – Trieste, con una corsia veicolare a senso unico alternato di marcia larga non meno di 3,50m affiancata da una corsia ciclopedonale larga 2m. Il costo dell’opera, di rilevante importanza per il territorio, è stimato in 1.880.000 euro. Soddisfatto l’Assessore alla Mobilità della Regione del Veneto, Renato Chisso : “ Un altro “buco nero” della viabilità verrà rimosso grazie a questo sottopasso che garantirà un traffico più fluido sia per i veicoli che per i treni. L’intervento fa parte di un programma generale che va avanti da tempo, sottoscritto insieme alle amministrazioni locali e ad Rfi che ha permesso l’eliminazione di diversi passaggi a livello che hanno riguardato in vari momenti il territorio di Meolo, Musile di Piave, Fossalta di Portogruaro ed ora anche Quarto d’Altino. Un piano di opere dell’importo complessivo di oltre 21 milioni di euro”.  
   
   
BOLZANO: NUOVE STAZIONI FERROVIARIE, ACCORDO PROVINCIA-RFI  
 
Bolzano, 20 febbraio 2013 - Bolzano-casanova, Brunico Nord, Versciaco. Saranno questi i nomi delle tre nuove stazioni ferroviarie oggetto di un accordo sottoscritto tra Provincia di Bolzano e Rfi che oggi (18 febbraio) ha ricevuto il via libera da parte della Giunta provinciale. L´intesa prevede anche interventi per il miglioramento dell´attraversamento dei binari a Ponte Adige. "L´accordo - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - prevede che Provincia di Bolzano e Rfi, con il sostegno dell´Unione Europea, realizzino tre nuove stazioni ferroviarie: la prima, lungo la linea Merano-bolzano, servirà il quartiere bolzanino di Casanova, la seconda sorgerà nei pressi dell´Ospedale di Brunico nella parte nord della città, mentre la terza verrà realizzata a Versciaco e fungerà da collegamento diretto con le piste da sci di Monte Elmo". Per quanto riguarda Casanova, il progetto consiste di una fermata con marciapiede "alto", di una pensilina coperta e di un ponte lungo circa 150 metri per un investimento di 2,08 milioni di euro. Progetto simile anche per la stazione Brunico Nord, nei pressi dell´ospedale: costo previsto 1,7 milioni. Serviranno 2,7 milioni di euro, invece, per realizzare la nuova stazione di Versciaco, che ricalcherà il modello già esistente a Perca per il collegamento treno-piste da sci. L´intesa Provincia-rfi, inoltre, prevede la messa a disposizione di altri 900mila euro per il miglioramento dell´attraversamento dei binari all´altezza della stazione di Ponte Adige, alla periferia di Bolzano. "Si tratta di un intervento tecnico - ha spiegato Durnwalder - per ridurre i tempi di attesa di chi transita lungo quel tratto di strada e trova il semaforo rosso". In totale, il piano oggetto dell´accordo prevede lavori per una cifra di poco inferiore agli 8 milioni di euro.  
   
   
ANTITRUST: LA COMMISSIONE EUROPEA DECIDE DI NON PROLUNGARE LE LINEE GUIDA DI TRASPORTO MARITTIMO ANTITRUST  
 
Bruxelles, 20 febbraio 2013 - La Commissione europea non intendono prorogare o rinnovare una serie di linee guida specifiche per l´applicazione delle norme antitrust dell´Unione europea (articolo 101 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea - Tfue) ai servizi di trasporto marittimo. Le attuali linee guida marittime scadrà quindi il 26 settembre 2013. Nel luglio 2008, la Commissione ha adottato le linee direttrici sull´applicazione dell´articolo 81 del trattato Ce (ora articolo 101 del Tfue) per servizi di trasporto marittimo (cfr. Ip/08/1063 ), che erano ad applicarsi per un periodo di cinque anni, fino al settembre 2013. Un pubblico di consultazione avviato nel maggio 2012 (cfr. Ip/12/446 ), ha confermato il parere preliminare della Commissione secondo cui le linee guida specifiche antitrust nel settore del trasporto marittimo non erano più necessari. Lo scopo principale iniziale di tali linee guida è stato quello di facilitare la transizione da un regime specifico di un concorso generale per il trasporto marittimo dopo l´abrogazione nel 2006 di una deroga delle norme antitrust per le conferenze di linea (vale a dire gli accordi tra compagnie di trasporto marittimo di linea sui prezzi e altre condizioni di a capo) (cfr. Ip/06/1249 e Memo/06/344 ). Questo obiettivo è stato raggiunto. Questo intervallo è in linea con la politica generale della Commissione di eliminare gradualmente le norme antitrust settoriali. Inoltre, le linee guida ora si sovrappongono con le linee guida generali antitrust, come le linee direttrici sugli accordi di cooperazione orizzontale (cfr. Ip/10/1702 ).  
   
   
RIUNIONE SUL RIGASSIFICATORE NELL’AREA DI GIOIA TAURO  
 
Catanzaro, 20 febbraio 2013- La Vicepresidente della Giunta regionale Antonella Stasi, incaricata dal Presidente Scopelliti, ha convocato e coordinato un incontro tenutosi stamani nella Sala consiliare del Comune di San Ferdinando inerente la realizzazione dell´impianto di rigassificazione nell’area di Gioia Tauro-san Ferdinando-rosarno. Alla riunione hanno preso parte, oltre alla Vicepresidente Stasi, il presidente dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro Giovanni Grimaldi, il sindaco di San Ferdinando Domenico Madafferi, il sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi, quello di Gioia Tauro Renato Bellofiore, il segretario generale dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro Salvatore Silvestri e il dirigente dell’area amministrativa dell’Autorità Portuale Pasquale Faraone. In rappresentanza della Confindustria di Reggio Calabria era presente Gualtiero Tarantino, mentre per la società realizzatrice dell’impianto di rigassificazione hanno partecipato i due amministratori delegati: Filippo Di Peio e Valter Pallano, assieme al progettista e responsabile dei lavori, Franco Canepa. Presenti anche gli esponenti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Sul. La Vicepresidente Stasi, sintetizzando le esigenze prospettate dal territorio rappresentato dai sindaci presenti, ha manifestato l’opportunità di rinviare la riunione del Comitato Portuale prevista per domani al fine di consentire un’interlocuzione con la società proponente, alla luce dell’accelerazione procedimentale recata dall’art. 38 della legge 134 del 2012. Anche i rappresentati della società Lng Medgas Terminal hanno concordato sullo slittamento della data stabilita per la riunione del Comitato Portuale. Intanto, è stato stabilito, che il prossimo 27 febbraio, alle ore 12, nel Comune di San Ferdinando sempre su convocazione della Regione Calabria, si terrà una riunione per esaminare il progetto con la società proponente. Ed è stato deciso inoltre, che la Regione provvederà a indire successivi incontri per analizzare e ridiscutere il protocollo in essere tra la Regione stessa e la Lng Medgas. Infine, si è concordato che la riunione del Comitato Portuale, che dovrà occuparsi della deliberazione inerente il rilascio della concessione demaniale marittima a favore della Società Lng, si terrà il prossimo 6 marzo 2013. “Considerato l´imminente appuntamento elettorale – ha dichiarato la Vicepresidente della Giunta regionale Antonella Stasi -, è risultato inopportuno aprire una discussione così importante e strategica che nel bene o nel male inciderà considerevolmente sulla Calabria e sul destino dei territori della Piana di Gioia Tauro. Pertanto, anche su richiesta dei Sindaci, come Regione Calabria abbiamo ritenuto opportuno concordare uno slittamento dei termini, al fine di affrontare la questione con più serenità, d´accordo, peraltro anche con la stessa Lng. Già dalla prossima settimana – ha concluso la Vicepresidente Stasi - partirà un serrato confronto tra le parti ed una interlocuzione con tutti i maggiori rappresentati di interessi del territorio, al fine di individuare una decisione la più condivisa e utile per il territorio".  
   
   
SUL PORTO DI GIOIA TAURO GIÀ ESISTE UN TAVOLO TECNICO  
 
Catanzaro, 20 febbraio 2013 - La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi in merito alla recente visita al porto di Gioia Tauro dell’on. Bersani, ha rilasciato al seguente dichiarazione: “Dispiace evidenziare che nel corso della visita lampo dell’on. Bersani al porto di Gioia Tauro, nessuno dei suoi accompagnatori, gli abbia fatto notare che già esiste un Tavolo tecnico, istituito di concerto con l’ex Ministro Matteoli, sul quale la Regione ha portato delle proposte concrete, concordate insieme con tutte le parti interessate, non solo per il rilancio ma anche per la sua piena affermazione come infrastruttura strategica per l’Italia e per il bacino del Mediterraneo. Ci riferiamo ad esempio alla proposta avanzata dalla Regione Calabria per l´istituzione di una Zes (zona economica speciale) su cui abbiamo avuto la più ampia condivisione da tutti i soggetti istituzionali interessati, l’Autorità Portuale e le componenti sindacali, da sempre coinvolte nel piano di rilancio dell’intera area portuale. Spiace constatare – ha aggiunto la Vicepresidente Stasi - che con l’attuale Governo tecnico, né il Primo Ministro Monti, né il Ministro Passera, la cui nomina è risaputa essere stata sostenuta proprio dall´on. Bersani, abbiano avuto la sensibilità di proseguire il lavoro avviato al tavolo tecnico sul porto di Gioia Tauro. L’on. Bersani, nella sua passeggiata a Gioia Tauro, non ha fatto alcun accenno alla Zes, soluzione più volte discussa con il territorio, grazie al quale è stato definito ed approvato un piano che prevede l´individuazione di un’area portuale e retro portuale che include le aree in concessione alle società terminalistiche, la zona franca e le aree industriali, per una superficie totale di circa 740 ettari. Alla Zes abbiamo fatto richiesta che vengano ammesse aziende che svolgono attività di natura logostico/distributiva o di natura industriale e aziende di servizi in genere. In particolare per consentite operazioni di: importazione, deposito merce, confezionamento, trasformazione, assemblaggio, riesportazione merce, con agevolazioni peraltro, già previste in altre realtà europee e dunque con cedibili dalla commissione Ue. Sulla struttura strategica del porto di Gioia Tauro – ha successivamente dichiarato la Vicepresidente Stasi - c’è stato e continua ad esserci il massimo impegno dal parte della Regione Calabria, riconosciuto in tutte le sedi competenti e da tutti i rappresentanti istituzionali, sindacali e di categoria. Presto saranno visibili i risultati del bando sul gatewey ferroviario e avviati quelli per incentivare le imprese, così come quelli relativamente al miglioramento dell´asse ferroviario e gli investimenti di Rfi che di recente ha riconfermato le risorse sull´alta capacità. Quello che avrebbero voluto sentire i lavoratori del porto, le imprese ed tutti i calabresi é un impegno concreto del futuro Governo nazionale sul riconoscimento della strategicità del porto calabrese, non per il Sud ma per l´Italia, e dunque una promessa solenne sul riconoscimento della Zes, unica possibilità per rendere competitivo il porto rispetto ai porti concorrenti del Nord Africa. Per Gioia Tauro non servono risorse infrastrutturali, quelle già ci sono, ci sono le risorse nazionali e ci sono le risorse che il Presidente Scopelliti ha voluto destinare, non solo quelli racchiusi nell´Apq ma anche quelli di bilancio regionale destinati al transhipment ed al ferrobonus. A tal proposito evidenziamo i ritardi della Commissione Europea in merito alla notifica di questi incentivi, che ad oggi ancora attendono risposta. E´ questo é il vero punto di forza di Gioia Tauro, quello di non aver bisogno di ingenti risorse infrastrutturali ma solo di un´attenzione per ridurre il costo del lavoro. Pertanto ben venga la realizzazione del Ponte sullo Stretto; come nuova importante infrastruttura aggiungerebbe una ulteriore chance di sviluppo ad una Calabria dimenticata nella quotidianità dai tanti esponenti politici nazionali che invece in questi giorni di campagna elettorale si ricordano che proprio in Calabria esiste, e non bisogna realizzarlo, il più grande terminal transhipment del Mediterraneo. Non ricordiamo un impegno simile quando ad esempio era Ministro l’on. Bersani – ha concluso la Vicepresidente della Regione Stasi - il quale, nelle sue visite in Calabria ha sempre parlato di temi astratti, producendo solo demagogia”.