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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Aprile 2013
ROMA - AEROPORTI "MINORI", SE NE PARLA IL 18 APRILE A UNIONCAMERE  
 
Roma, 16 aprile 2013 - Solo 31 dei 46 aeroporti commerciali, dopo l’Atto di indirizzo per la definizione del Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale varato nel gennaio scorso, sono considerati “di interesse nazionale”. Per gli aeroporti “minori”, quindi, si è aperto un percorso in salita che potrebbe portare ad una ridefinizione della geografia aeroportuale del Paese. Ma queste strutture sono solo fonte di costi o sono anche un volano per le economie di tanti territori? Su questo tema si confronteranno alcuni dei maggiori esperti del settore nell’ambito del convegno organizzato da Unioncamere e Capo Horn a Roma il prossimo 18 aprile - nella sede di Unioncamere in piazza Sallustio 21, con orario 10.30-13.00 - traendo spunto anche dalla risultanze di una analisi realizzata con il supporto di Uniontrasporti. All’incontro, introdotto dal Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, partecipano: Antonio Paoletti, presidente di Uniontrasporti; Stefano Paleari, Rettore Università di Bergamo e Direttore Iccsai-international center for competitiveness studies in the aviation industry; Fulvio Cavalleri, vice presidente vicario Assaeroporti; Pierluigi Di Palma, presidente Centro studi Demetra; Mario Fagotti, presidente aeroporto di Perugia e presidente Commissione aeroporti minori in Assaeroporti; Alessio Quaranta, direttore generale Enac; Sergio Vetrella, Conferenza delle Regioni e delle province autonome. Conclude il vice ministro Sviluppo economico e infrastrutture, Mario Ciaccia.  
   
   
"CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLE TECNOLOGIE AUTOMOBILISTICHE E DEI VEICOLI 2013 (AVTECH´13)"  
 
Istanbul, 16 aprile 2013 - Dal 2 al 4 ottobre 2013 si terrà a Istanbul, in Turchia, la "Conferenza internazionale sulle tecnologie automobilistiche e dei veicoli 2013 (Avtech´13)". La tecnologia dei trasporti si sta sviluppando a un ritmo molto più lento rispetto ad altri campi scientifici come le tecnologie dell´informazione, la biotecnologia e la nanotecnologia. Riuscire a comprendere gli elementi motore "libertà e controllo" è fondamentale per accelerare questo progresso. Un altro fattore importante sono le abitudini di spesa. Quando i consumatori modificano le proprie abitudini, essi spingono le industrie verso direzioni impreviste. La risposta a queste tendenze ruota intorno agli atteggiamenti verso il possesso dell´automobile e l´impatto della tecnologie degli smartphone sull´industria automobilistica sarà grandissimo. Infine, le tecnologie innovative dei motori e gli approcci al trasporto influenzeranno produttori di automobili, grossisti, rivenditori, clienti e guidatori nel corso del prossimo decennio. La conferenza si concentrerà su tecnologie verdi, efficienza del consumo di carburante, sicurezza e comodità e recenti proposte progettuali. Le parti interessate discuteranno alcuni delle ultime conquiste ed esperienze per produrre veicoli più puliti, più sicuri, più facili da usare per gli utenti e con minori consumi di carburante. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Avtechconference.org/  
   
   
AUMENTA LA RETE DI DISTRIBUZIONE DEL METANO SULLE AUTOSTRADE DEL PIEMONTE  
 
Torino, 16 aprile 2013 - L’assessore regionale al Commercio, Agostino Ghiglia, ha firmato il 12 aprile a Torino un accordo per lo sviluppo della rete di distribuzione del metano per autotrazione sulla rete autostradale, che prevede l’aumento dei punti di erogazione ed individua le aree di servizio per l’installazione. Il Piemonte è stata la prima Regione a sottoscrivere formalmente il documento, che vede coinvolte anche l’Emilia-romagna, la Liguria e la Lombardia con Aiscat (Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori), Unione Petrolifera e Legambiente con l’obiettivo di promuovere politiche integrate di sviluppo dell’offerta di carburanti eco-compatibili in ottica di salvaguardia ambientale e di costante miglioramento della qualità dell’aria, con particolare attenzione al contrasto dell’inquinamento da polveri sottili. Sul territorio delle quattro Regioni insiste un elevato volume di traffico di attraversamento, ed il progressivo aumento degli automezzi alimentati a metano ha reso opportuno estendere la rete distributiva lungo le tratte autostradali, che attualmente possono contare su 30 aree di servizio metanizzate su 460. In Piemonte gli impianti a metano sono 76 su un totale di 1400. I criteri adottati prevedono una distanza del punto di distribuzione dal metanodotto inferiore al chilometro, una pressione del tubo del metanodotto tra i 5 e i 24 bar ed una distanza tra le stazioni di circa 150 chilometri. “L’accordo - ha dichiarato Ghiglia - è frutto di un’analisi condotta insieme ai vari portatori di interesse e risponde all’esigenza condivisa da tutte le Regioni coinvolte di considerare la mobilità verde come obiettivo primario a cui le amministrazioni devono tendere, proprio perché in grado di assicurare benefici in termini di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni nocive per l’ambiente e la salute. In tal senso si è reso necessario estendere la rete di distribuzione per predisporre un’offerta capillare in grado di soddisfare pienamente la domanda crescente da parte dell’utenza. E’ ovvio come le azioni da mettere in campo sono molteplici e non riguardano solo lo sviluppo della rete distributiva, ma anche, ad esempio, le criticità legate al trasporto del gas, che potrebbero essere ridotte ricorrendo anche al metano liquido, esperienza che il Piemonte ha già promosso ed avviato”.  
   
   
CAMPANIA CAPOFILA PER LO SVILUPPO CARBURANTI ECO-COMPATIBILI  
 
Napoli, 16 aprile 2013 - "La Campania è in prima linea per lo sviluppo dei carburanti eco-compatibili." Così Fulvio Martusciello, consigliere del presidente Caldoro alle Attività produttive e allo Sviluppo economico, a margine di Energymed. "La Regione è impegnata nell´attivazione di un tavolo di coordinamento delle Regioni del Centro-sud Italia finalizzato ad ammodernare ed incrementare la rete di metano per auto. "Il metano - continua Martusciello - è una fonte di energia inesauribile a differenza delle altre fonti di energia ad oggi utilizzate. Per questo ci proponiamo come Regione capofila per la costituzione di un tavolo che sviluppi indirizzi comuni per la rete di distribuzione dei carburanti sulle autostrade, raccordi autostradali e tangenziali, tra le Regioni del Centro-sud, allo scopo di arrivare all’adesione all´Accordo già sottoscritto fra Emilia - Romagna, Liguria, Lombardia e Piemonte con Aiscat, Legambiente e Unione Petrolifera." Tra gli obiettivi dell´Accordo, l´implementazione dei punti di erogazione di metano per autotrazione sulla rete autostradale, l´ammodernamento della rete delle aree di servizio autostradali, il miglioramento dell’efficienza della rete e dei servizi resi all’utenza, anche al fine di accelerare il processo di conversione dell’alimentazione dei mezzi pesanti da gasolio a metano. Nei primi tre mesi del 2013, si registrano, su un mercato totale di 357.665 impianti di distribuzione carburante, 15.191 a metano benzina, 2.225 solo metano e 33.950 Gpl.  
   
   
CAMION PIÙ SICURI E PIÙ ECOLOGICI SULLE STRADE D´EUROPA  
 
Bruxelles, 16 aprile 2013 - Normativa Ue sui camion: la Commissione europea ha proposto ieri nuove norme per consentire ai costruttori di sviluppare automezzi più aerodinamici che permetteranno di ridurre i consumi del 7-10%, tagliare le emissioni di gas a effetto serra e di aumentare la sicurezza degli utenti della strada più vulnerabili. La proposta autorizzerà cabine con una forma arrotondata e l’uso di alettoni aerodinamici sulla parte posteriore del rimorchio. Queste misure miglioreranno notevolmente l’aerodinamica del veicolo, con un risparmio di circa 5 000 Eur l’anno in spese di carburante per un tipico automezzo che opera su lunghe distanze e con una percorrenza di 100 000 km: un risparmio che si tradurrà in una riduzione del 7-10% delle emissioni di gas ad effetto serra (o di 7,8 tonnellate di Co2 per lo stesso automezzo che opera su lunghe distanze e con una percorrenza di 100 000 km). Al tempo stesso, migliorerà il campo di visibilità del conducente, contribuendo ogni anno a salvare tra 300 e 500 vite di utenti stradali vulnerabili, quali pedoni e ciclisti. Siim Kallas, Vicepresidente e Commissario per i trasporti, ha dichiarato: “Un mattone è la forma meno aerodinamica si possa immaginare, per questo è necessario migliorare la forma degli automezzi pesanti sulle strade. Questi cambiamenti renderanno il trasporto stradale più pulito e sicuro, ridurranno i costi del carburante per gli autotrasportatori e daranno ai costruttori europei un vantaggio nella progettazione dell’automezzo del futuro, un automezzo più ecologico per il mercato mondiale.” Le norme che stabiliscono le specifiche per i veicoli commerciali pesanti risalgono al 1996 (direttiva 96/53/Ce) e devono ora essere aggiornate per tener conto degli sviluppi tecnologici. I principali vantaggi della proposta sono: Migliori prestazioni ambientali: nell’Ue, i trasporti dipendono dal petrolio e dai prodotti petroliferi per circa il 96% del loro fabbisogno di energia([1]). Ridurre il consumo di carburante per il trasporto stradale di merci a lunga distanza tra il 7 e il 10% fornirà un contributo molto importante dal punto di vista economico e ambientale. Inoltre, la proposta autorizza un peso supplementare specificamente per permettere l’uso di batterie più pesanti previste dai sistemi di propulsione alternativi (ibrido, elettrico) per automezzi pesanti, principalmente urbani, e autobus. Tuttavia, la capacità di carico degli automezzi non verrà modificata. Più sicurezza stradale: l’attuale “forma a mattone” della parte anteriore della cabina può accrescere la gravità delle lesioni agli utenti della strada in caso di collisione e riduce inoltre il campo visivo laterale del conducente. Ciò è particolarmente pericoloso per i ciclisti e i pedoni in corrispondenza degli incroci. Una forma più arrotondata aumenta il campo di visibilità e in caso di collisione a bassa velocità — tipica in ambiente urbano — riduce il rischio di lesioni gravi. Vantaggi per i trasportatori: una migliore aerodinamica dei veicoli consentirà di risparmiare circa 5 000 Eur l’anno in costi di carburante per un tipico automezzo attivo su lunghe distanze con una percorrenza di 100 000 km. Un’opportunità industriale per i costruttori di autoveicoli: i costruttori europei di veicoli pesanti sono leader di mercato e il settore costituisce uno dei maggiori investitori industriali in ricerca e sviluppo. La progettazione delle nuove cabine aerodinamiche e degli alettoni posteriori fornirà un’occasione ai costruttori per lo sviluppo di nuovi modelli, e favorirà la creazione di posti di lavoro e la crescita economica in Europa. Controlli su strada più efficaci e danni stradali ridotti: fino a un terzo dei veicoli controllati sono sovraccarichi, causando danni alle strade e compromettendo la sicurezza. I sistemi di pesatura a bordo collegati al tachigrafo digitale e stazioni per il rilevamento del peso con il veicolo in movimento sulle strade principali consentiranno un controllo più efficace da uno Stato all’altro. Si stima che attualmente il sovrappeso degli automezzi abbia un costo di 950 milioni l’anno per il contribuente. Promozione del trasporto intermodale: la riduzione delle pratiche amministrative consentirà un trasferimento più facile dei container di 45 piedi tra navi, strade e ferrovie. Nel giugno 2012 il Vicepresidente Kallas ha fornito delle linee guida sulle condizioni alle quali gli automezzi più lunghi possono attraversare le frontiere. L’aspetto principale di tali linee guida consiste nel sottolineare che l’uso di veicoli più lunghi è di competenza dei singoli Stati membri, in linea con il principio di sussidiarietà, in funzione delle diverse condizioni locali. Nessuno Stato membro è tenuto ad autorizzare l’uso di veicoli più lunghi se non lo ritiene opportuno. Tuttavia, le linee guida specificano che l’uso di veicoli più lunghi può essere autorizzato da Stati membri confinanti finché rimane limitato al trasporto unicamente tra quei due Stati membri che già lo consentivano, e non incide sensibilmente sulla concorrenza internazionale. Le suddette linee guida sono ora incorporate nella revisione della direttiva. Prossime tappe La proposta attuale deve essere adottata dal Parlamento europeo e dagli Stati membri prima di diventare legge. I nuovi automezzi potranno presumibilmente essere visti sulle strade entro il 2018-2020. Per ulteriori informazioni cfr.: http://ec.Europa.eu/transport/modes/road/weights-and-dimensions_en.htm L’attuale direttiva 96/53/Ce.  
   
   
DOMANDE FREQUENTI: NUOVE NORME UE PER RENDERE GLI AUTOMEZZI PESANTI PIÙ SICURI ED ECOLOGICI LA SITUAZIONE ATTUALE  
 
Bruxelles, 16 aprile 2013 - Attualmente sono 6,5 milioni i veicoli commerciali pesanti (ossia con un peso massimo superiore a 3,5 tonnellate) in circolazione nell’Ue. I costruttori di automezzi pesanti dell’Ue figurano tra i leader mondiali nella progettazione intelligente e innovativa dei veicoli. La fabbricazione degli automezzi e il settore del trasporto di merci su strada impiegano circa sei milioni di persone nell’Ue. Il trasporto di merci su strada è essenziale per la crescita economica dell’Europa in quanto rappresenta oltre il 70% del trasporto terrestre di merci (in tonnellate-km) nell’Ue - oltre l’80% del volume (tonnellate) e oltre il 90% del valore delle merci (euro) - e rappresenta circa l’1,5% del Pil. Poiché la maggior parte delle merci in Europa verranno probabilmente trasportate su strada nel prossimo futuro, il settore dei trasporti deve impegnarsi maggiormente per gestire la domanda esistente in modo sostenibile ed efficiente dal punto di vista delle risorse. Nell’ue i trasporti dipendono dal petrolio e dai prodotti petroliferi per circa il 90% del loro fabbisogno di energia. La riduzione del consumo di carburante nel trasporto stradale di merci a lunga distanza darà un contributo molto importante dal punto di vista economico e ambientale. La normativa attuale Le norme Ue relative ai veicoli commerciali pesanti sono state stabilite negli anni ‘80 (direttiva 96/53/Ce) al fine di raggiungere tre obiettivi principali: proteggere le infrastrutture, garantire la sicurezza stradale e garantire la libertà di concorrenza nel mercato unico. Al momento dell’adozione della direttiva le norme erano concepite senza tener conto dei criteri di efficienza energetica o di obiettivi ambientali. La direttiva 96/53/Ce limita il peso massimo di veicoli commerciali pesanti a 40 tonnellate (44 nel trasporto combinato) e la lunghezza a 18,75 metri. Esistono eccezioni possibili a queste dimensioni, ma la decisione spetta a ciascuno Stato membro sulla base del principio di sussidiarietà e delle condizioni locali. In pratica oggi le norme attuali impediscono effettivamente l’introduzione di progetti innovativi, ad esempio le cabine dalla forma più arrotondata, che sono fondamentali per aumentare l’efficienza dei carburanti e la sicurezza. Circa un quinto delle emissioni totali di Co2 dell’Ue proviene dal trasporto su strada, di cui i veicoli commerciali pesanti rappresentano un quarto. Nonostante alcuni miglioramenti in termini di efficienza dei carburanti ottenuti negli ultimi anni, le emissioni dei veicoli commerciali pesanti continuano ad aumentare, soprattutto a causa dell’aumento del traffico di merci su strada. Le norme esistenti necessitano urgentemente di un aggiornamento per tenere il passo con il progresso tecnologico. Dei 6,5 milioni di automezzi pesanti attualmente presenti sulle strade europee, almeno un milione, che opera regolarmente su lunghe distanze, potrebbe trarre vantaggio dai nuovi veicoli più aerodinamici. Che cosa proponiamo? Una migliore aerodinamica: le proposte della Commissione sono dirette a facilitare l’introduzione di veicoli più aerodinamici, in particolare consentendo ai costruttori di progettare le cabine degli automezzi pesanti con una forma arrotondata e di dotare i veicoli di alettoni aerodinamici sulla parte posteriore del rimorchio. Si tratta di piccoli cambiamenti che tuttavia hanno un impatto considerevole sull’aerodinamica e l’efficienza dei consumi, soprattutto nelle percorrenze più lunghe. Insieme questi miglioramenti possono ridurre il consumo di carburante e le emissioni fino al 10%, senza alterare la capacità di carico. Essi permetterebbero di risparmiare fino a 5 000 Eur l’anno in costi di carburante per un tipico automezzo che opera su lunghe distanze e con una percorrenza di 100 000 km. Una maggiore sicurezza stradale: l’attuale forma a mattone può accrescere la gravità delle lesioni agli utenti della strada in caso di collisione e riduce inoltre il campo visivo laterale del conducente. La forma più arrotondata delle cabine aerodinamiche aumenterà il campo visivo del conducente e, in caso di urto a bassa velocità, può ridurre l’impatto su un utente vulnerabile della strada, contribuendo a salvare ogni anno da 300 a 500 vite di utenti stradali vulnerabili: una riduzione del 10% della mortalità stradale nell’Ue nei casi che coinvolgono automezzi pesanti. Le nuove cabine dovrebbero inoltre aumentare il comfort del conducente grazie ad uno spazio maggiore e consentire l’uso degli airbag. Un migliore trasporto intermodale: per agevolare il trasporto intermodale saranno ridotte le pratiche amministrative per facilitare il trasferimento dei container di 45 piedi (i container più usati per le lunghe distanze) tra navi, strade e ferrovie. Ad esempio, non sarà più necessario un permesso speciale. Miglioramenti per le imprese europee e per la creazione di posti di lavoro nella produzione automobilistica: i costruttori europei di veicoli pesanti sono leader del mercato globale e il settore costituisce uno dei maggiori investitori industriali nella ricerca e nello sviluppo. La produzione dei nuovi automezzi pesanti con cabine aerodinamiche e alettoni posteriori aerodinamici fornirà un’occasione ai produttori europei per sviluppare nuovi modelli diretti a soddisfare la domanda globale di automezzi pesanti più ecologici ed efficienti. Sovraccarico: oggi, fino ad un terzo dei veicoli controllati sono sovraccarichi; tale situazione causa danni alle infrastrutture, compromettendo la sicurezza stradale e generando un costo per i contribuenti di circa 950 milioni di Eur l’anno. L’uso di sistemi di pesatura a bordo e di stazioni per il rilevamento del peso con il veicolo in movimento sulle strade principali consentiranno di concentrare automaticamente i controlli sui veicoli sovraccarichi. Lo sviluppo di un controllo automatico mirato consentirà di evitare di fermare inutilmente circa 75 000 veicoli l’anno e permetterà alle autorità di controllo di risparmiare circa 140 000 ore di lavoro inutile. Favorirà inoltre i processi di fabbricazione basati su consegne in tempi stretti, in quanto le fermate superflue saranno eliminate. La proposta interessa i veicoli commerciali pesanti e gli autobus, ma anche altre categorie più piccole di veicoli specificate nella direttiva. Nel giugno 2012 il Vicepresidente Kallas ha fornito delle linee guida sulle condizioni alle quali gli automezzi più lunghi possono attraversare le frontiere. L’aspetto principale di tali linee guida consiste nel sottolineare che l’uso di automezzi più lunghi è di competenza dei singoli Stati membri, in linea con il principio di sussidiarietà, in funzione delle diverse condizioni locali. Nessuno Stato membro è tenuto ad autorizzare l’uso di veicoli più lunghi se non lo ritiene opportuno. Le linee guida specificano inoltre che i veicoli più lunghi possono attraversare le frontiere tra due Stati membri confinanti che autorizzano il loro uso finché ciò rimane limitato al trasporto tra quei due Stati membri e non incide sensibilmente sulla concorrenza internazionale. Le suddette linee guida sono ora incorporate nella revisione della direttiva. In poche cifre • Le cabine con forma arrotondata dell’automezzo e gli alettoni aerodinamici sulla parte posteriore del rimorchio potrebbero consentire di risparmiare fino a 5 000 euro l’anno in costi di carburante per un tipico automezzo che opera su lunghe distanze e con una percorrenza di 100 000 km. • Dei 6,5 milioni di automezzi pesanti attualmente presenti sulle strade europee almeno un milione, che opera regolarmente su lunghe distanze, potrebbe trarre vantaggio dalle nuove misure. • La combinazione di alettoni aerodinamici (spoiler posteriori) e di cabine dalla forma arrotondata degli automezzi pesanti può ridurre il consumo di carburante fino al 10%; • La modifica del modello della cabina degli automezzi pesanti potrebbe salvare tra 300 e 500 vite l’anno nell’Ue, • mentre una percentuale relativamente elevata di automezzi pesanti è in sovraccarico, circa 75 000 automezzi di questo tipo vengono fermati ogni anno senza motivo e costano alle autorità di controllo 140 000 ore che potrebbero essere risparmiate o utilizzate per altri scopi.  
   
   
ANAS E REGIONI MARCHE E UMBRIA MONITORERANNO LA RIPRESA DEI LAVORI SULLA DIRETTRICE PERUGIA-ANCONA.  
 
Ancona, 16 aprile 2013 – Il presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, hanno incontrato l’amministratore unico di Anas Spa, Pietro Ciucci, per una valutazione sulla grave situazione in cui versa l’esecuzione del progetto Perugia–ancona affidato dalla Società Quadrilatero al Contraente generale Dirpa scarl. L’anas ha riaffermato la sua volontà di continuare a esercitare un diretto controllo sull’esecuzione dei lavori della Direttrice Perugia-ancona; al riguardo l’amministratore unico Pietro Ciucci ha confermato il suo diretto impegno a seguire l’evoluzione del progetto, anche attraverso un incontro che si terrà nel territorio con le Istituzioni regionali e le forze economiche e sociali locali, nel prossimo mese di maggio. Umbria, Marche e Anas pur prendendo atto della dichiarazione del Contraente generale, secondo la quale i lavori riprenderanno tra fine aprile e inizio maggio, della conferma del rispetto del cronoprogramma in essere e delle assicurazioni ricevute per la prosecuzione delle opere finalizzate al raggiungimento degli obiettivi prefissati, monitoreranno con assiduità l’effettiva capacità di mantenere gli impegni assunti verificando, se nel caso, tutte le possibili alternative per completare il progetto. Nello stesso tempo i presidenti Marini e Spacca hanno voluto rendere atto all’amministratore unico dell’Anas Pietro Ciucci, che sulla stessa Direttrice Perugia-ancona, i cantieri di diretta competenza dell’Anas sulla strada statale 318 “di Valfabbrica” affidati all’Impresa Carena, proseguono con regolarità e saranno ultimati entro il mese di giugno 2014, così come programmato.  
   
   
PERUGIA-ANCONA, INCONTRO CON ANAS; PRESIDENTE MARINI: “SOLLECITATO IMPEGNO AFFINCHÉ RIPRENDANO AL PIÙ PRESTO I LAVORI”  
 
Perugia, 16 aprile 2013 - "È stato un incontro molto importante ed operativo nel corso del quale abbiamo posto con molta fermezza la necessità che Anas non solo ´presidi´ la realizzazione delle opere della Perugia-ancona, ma si impegni anche nella valutazione dei problemi che riguardano le aziende aggiudicatrici degli appalti, al fine di individuare anche eventuali soluzioni alternative". È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, al termine dell´incontro svoltosi a Roma con l´amministratore unico dell´Anas, Pietro Ciucci, presente anche il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca. "L´interesse di tutta l´Umbria - ribadisce la presidente Marini - è che riprendano al più presto i lavori sulla Perugia-ancona e che si rispettino i tempi che sono stati definiti. Così come è altrettanto importante che vengano rispettati i tempi per la realizzazione del tratto Pianello-valfabbrica della Perugia-ancona di diretta competenza dell´Anas, la cui apertura prevista per giugno 2014 rappresenterebbe per la nostra viabilità, e quindi per tutta la comunità regionale, un importante passo in avanti". "All´amministratore Ciucci, che ha dato la sua disponibilità, abbiamo anche chiesto di venire presto in Umbria - sottolinea - per un incontro sia con le istituzioni regionali e territoriali, ma anche con tutti i rappresentanti delle forze economiche e sociali e delle organizzazioni sindacali per proseguire il confronto in sede locale".  
   
   
DIRETTISSIMA ANCONA-PERUGIA, SPACCA: “PRENDIAMO ATTO DELLE RASSICURAZIONI DEL CONTRAENTE GENERALE, MA VIGILEREMO IN MANIERA SERRATA”.  
 
Ancona, 16 aprile 2013 - Incontro-fiume sulla Direttissima Ancona-perugia, ieri a Roma, tra i presidenti delle Regioni Marche e Umbria, Gian Mario Spacca e Catiuscia Marini, e l’amministratore unico di Anas spa, Pietro Ciucci. Oltre 3 ore di faccia a faccia per valutare le misure da adottare in merito alla grave e difficile situazione in cui versa l’esecuzione dei lavori per la Ss76, meglio conosciuta come Direttissima Ancona-perugia. L’incontro era stato richiesto da Spacca e Marini di fronte allo stallo in cui versano i cantieri della Quadrilatero, dovuto alle difficoltà finanziarie attraversate da Impresa spa, la società affidataria dei lavori. “Nel corso della riunione – ha detto il presidente Spacca – l’amministratore unico Ciucci ha confermato la volontà dell’Anas di proseguire nel controllo diretto sull’avanzamento dei lavori e sull’evoluzione del progetto, annunciando a tal proposito per maggio un incontro sul territorio con le istituzioni, le forze economiche e sociali. Tale posizione corrisponde alla richiesta che la Regione Marche e la Regione Umbria hanno avanzato, circa una forte assunzione di responsabilità da parte dell’Anas in questa vicenda, alla luce del fatto che si tratta del socio di maggioranza, con il 94%, di Quadrilatero spa. La priorità della Regione è il completamento di questa importantissima infrastruttura nei tempi previsti dal cronoprogramma, anche recentemente sottoposto alle istituzioni regionali dai responsabili di Quadrilatero e di Impresa spa. Per questo motivo, nel corso del lungo incontro con l’amministratore unico Ciucci, non abbiamo tralasciato alcun aspetto della vicenda”.  
   
   
AREZZO: INAUGURAZIONE DEL NUOVO VIVALTO. DIRITTO ALLA MOBILITÀ FONDAMENTALE. CON I PENDOLARI CONFRONTO COSTRUTTIVO  
 
Arezzo 16 aprile 2013 -”Il diritto alla mobilità, come il diritto alla salute, è un diritto fondamentale che deve essere garantito ai cittadini.” Lo ha ribadito il 13 aprile ad Arezzo l’assessore ai trasporti della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli, che ha partecipato all’inaugurazione, insieme al presidente Rossi, del nuovo treno Vivalto, destinato alla linea Stia-arezzo- Sinalunga, gestita da Tft Spa. “Questo treno rappresenta una prima risposta alle esigenze degli utenti del servizio pubblico su ferro – ha detto Ceccarelli – e dovranno seguirne molte altre. La Regione – ha ricordato Ceccarelli – ha sostenuto il 75% del costo dell’investimento per questo treno, ma anche per l’acquisto di altre 150 carrozze (30 delle quali già consegnate) e 12 locomotori diesel che dovranno entrare in servizio sulle linee della Toscana. Abbiamo voluto dare un segnale importante per la qualità del servizio, per gli investimenti sul materiale rotabile e per gli investimenti in generale e sui problemi della sicurezza. La sicurezza è uno dei temi più importanti e la stessa Agenzia Nazionale per la sicurezza ferroviaria ha ricordato pochi giorni fa che in Italia non ci sono abbastanza investimenti sulla sicurezza.” Rispondendo alle domande dei giornalisti sull’incontro avuto nella giornata di ieri con i comitati dei pendolari, Ceccarelli ha definito l’incontro “sereno e costruttivo”. “I comitati dei pendolari – ha riassunto Ceccarelli – hanno sollevato problematiche reali e hanno avanzato possibili soluzioni in modo costruttivo (anche se da qualche parte ho letto sulla stampa ricostruzioni fantasiose, come è avvenuto per la linea Lucca – Firenze ). Sarà questo materiale prezioso di cui terremo conto anche in vista della gara per il trasporto pubblico su ferro che si terrà il prossimo anno, pur nella consapevolezza che non tutto è nelle nostre possibilità come Regione. In questo contesto nella futura gara e nel futuro capitolato si terrà conto anche delle esigenze che sono state avanzate e che in questa fase non sono state ancora soddisfatte.”  
   
   
FERROSUD: DICHIARAZIONI DELL’ASSESSORE DELLA BASILICATA DOPO INCONTRO A MATERA  
 
Potenza, 16 aprile 2013 - “Abbiamo messo a punto un cronoprogramma che consentirà allo stabilimento Ferrosud, nel giro di qualche settimana prevedibilmente entro la prima decade di Maggio, di utilizzare la tratta ferroviaria di Casalsabini lungo la quale far transitare i locomotori e i mezzi ferroviari oggetto della produzione e delle competenze tecniche dello stabilimento materano”. Lo dichiara l’Assessore regionale al Lavoro, Vincenzo Viti, al termine di un incontro che si è svolto ieri a Matera. “Già nella mattinata di venerdì prossimo e per effetto della interlocuzione regionale – continua Viti - i dirigenti della Rfi, i responsabili del Consorzio Industriale Asi Valbasento e i manager dell’Azienda Ferrosud, unitamente all’impresa aggiudicataria dei lavori terranno un sopralluogo che consentirà di individuare i punti di intervento prioritari sulla tratta al fine di renderla utilizzabile e per far uscire o entrare in Azienda le carrozze e i locomotori in produzione o in manutenzione. L’avvio a soluzione di un problema che minacciava di compromettere l’attività di un’Azienda simbolo del territorio materano – continua Viti - consentirà, nel corso di un incontro tra Azienda e Sindacati convocato per mercoledì prossimo, di affrontare il tema non solo del consolidamento degli organici in servizio, ma anche di ipotizzare, a seguito delle commesse acquisite e in via di acquisizione, il pieno rientro degli operai ancora in cassa integrazione e un realistico incremento dei livelli occupazionali: una promettente inversione di tendenza in una congiuntura sociale particolarmente difficile”.  
   
   
FERROVIE, GALLERIA BIASSA, ASSESSORE LIGURE: INTERVENTO MOLTO ATTESO E RISOLUTIVO VERRÀ SEGUITO IL MODELLO RUTA  
 
Genova, 16 aprile 2013 - "Lavori attesi da tempo che noi avevamo più volte sollecitato a causa dei continui allagamenti che producevano pesanti blocchi alla circolazione dei treni. Per questo vorremmo fare tesoro di un´esperienza in cui tutto che ha funzionato bene, il cantiere alla galleria Ruta di due anni, attivando anche in questo caso un´informazione puntuale e completa e una serie di accorgimenti per limitare i disagi". Lo ha detto l´assessore ai trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco venerdì 12 arile presentando, insieme a Rfi e Trenitalia, i lavori nella galleria ferroviaria di Biassa, tra Riomaggiore e La Spezia, che inizieranno l´8 settembre per concludersi il 14 dicembre. "Già da giugno – ha spiegato Vesco – il nuovo orario riporterà tutte le variazioni del servizio che saranno effettuate a causa della riduzione a un unico binario in quella tratta, e saranno pronti tutti i necessari accorgimenti per evitare il più possibile disagi all´utenza, dalla reperibilità del personale di Trenitalia e Rfi, a locomotori disponibili in caso di blocco del convoglio per limitare gli inconvenienti". "Come Regione naturalmente – continua l´assessore ai trasporti - chiediamo anche una garanzia sui tempi di esecuzione dei lavori che non devono superare i tre mesi". L´assessore ai trasporti della Regione Liguria ha mostrato ottimismo sul risultato e sulla possibilità di limitare il più possibile i disagi ai pendolari, riducendo la contrazione dei convogli. "Faremo in modo – ha concluso Vesco - di garantire i posti a sedere, ampliando la disponibilità sui treni circolanti e aggiungendo fermate ad altri treni, andando incontro soprattutto alle fasce di pendolarismo, visto il grande utilizzo del mezzo ferroviario in quel territorio".  
   
   
CREARE MATERIALI COMPOSITI PIÙ SICURI PER LA COSTRUZIONE NAVALE  
 
Bruxelles, 16 aprile 2013 - Proprio come qualsiasi altra modalità di trasporto pubblico, le navi sono soggette a rigide norme di sicurezza. Queste riguardano non solo l´uso e la manutenzione delle imbarcazioni, ma anche la loro costruzione e i materiali di cui sono composte. Fino a pochi anni fa, la legislazione Reach (registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche), una norma dell´Unione europea che riguarda la produzione e l´uso delle sostanze chimiche, indicava che i materiali compositi non potevano essere usati nella costruzione di traghetti commerciali e navi da crociera, a causa di timori legati alla sicurezza. Reach, quale parte della Convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare (Solas), prescriveva che le componenti navali come sovrastrutture, paratie, ponti e tughe dovessero essere fatte di acciaio o di un materiale equivalente. I materiali compositi, in particolare quelli contenenti schiuma e plastica, erano considerati a rischio poiché potevano essere infiammabili e potevano rilasciare fumi tossici in caso di incendio. Tuttavia, nel 2002, una nuova norma in Solas permetteva l´uso di materiali diversi dall´acciaio nella costruzione navale poiché i progressi tecnologici avevano portato molti materiali compositi agli stessi livelli di sicurezza dell´acciaio in termini di non infiammabilità. Grazie a questo e ad altri emendamenti normativi, i costruttori navali iniziarono quindi a sperimentare nuovi materiali leggeri sempre nel rispetto delle rigide norme di sicurezza riguardanti la costruzione di imbarcazioni per il trasporto di passeggeri. Lo sviluppo di materiali per la costruzione navale sempre più leggeri continua anche oggi, mentre nuovi standard sui ritardanti di fiamma nell´ambito di Solas significano che questa ricerca prevede anche la garanzia di un più alto livello di sicurezza antincendio. Il progetto Nanocore, finanziato dall´Ue, ha sviluppato una nuova tecnologia di produzione efficiente in termini di costi per le strutture a sandwich, materiali con un´anima di schiuma polimerica con ritardanti di fiamma non tossici e proprietà meccaniche migliorate, che rispetterà questi nuovi standard. La maggior parte degli attuali sistemi additivi di ritardanti di fiamma (Fr) usati nelle schiume polimeriche non riescono a soddisfare i nuovi standard Solas. Quindi i materiali con un´anima di schiuma per la costruzione a sandwich, usati per produrre strutture leggere e rigide, richiedono una nuova generazione di sistemi di additivi Fr per ridurre la tossicità del fumo e conferire proprietà di resistenza al fuoco. Nanocore sta sviluppando un nuovo sistema Fr basato su una combinazione di nanoparticelle modificate con un ritardante di fiamma contenente fosforo. La tecnologia sviluppata durante il progetto sarà trasferibile in modo semplice e diretto ad altri materiali a base polimerica, come materiali termoplastici di larga diffusione, polimeri termoindurenti, compositi e altre schiume, permettendo ad essi di soddisfare i nuovi requisiti definiti in Solas. In effetti, si prevede che l´uso di questa tecnologia non sarà limitato all´industria della costruzione navale. Il team del progetto si aspetta che tutte le applicazioni di materiali plastici che richiedono proprietà Fst (tecnologia e scienza antincendio) possano essere soddisfatte dal sistema Nanocore. Per maggiori informazioni, visitare: Progetto Nanocore http://www.Nanocore-project.eu/  
   
   
FINCANTIERI RIVA TRIGOSO : ATTUARE SUBITO LEGGE DI STABILITÀ INCONTRO CON I SINDACATI  
 
Genova, 16 aprile 2013 - L´assessore allo Sviluppo Economico della Regione Liguria Renzo Guccinelli ha incontrato le rappresentanze sindacali dello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso. I lavoratori del cantiere navale hanno espresso forte preoccupazione per la progressiva diminuzione dei carichi di lavoro del settore meccanico e hanno sottolineato l´importanza di ottenere in tempi brevi nuove commesse. Fondamentale la realizzazione di due nuove Fremm per la Marina Militare il cui finanziamento è già stato messo a bilancio. "Ho percepito grande preoccupazione nelle parole dei rappresentanti sindacali" ha commentato Renzo Guccinelli "occorre attivarsi immediatamente per attuare quanto previsto nella legge di stabilità". In serata l´assessore proseguirà gli incontri visitando le rappresentanze dello stabilimento Fincantieri Muggiano della Spezia.