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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Aprile 2013
SCOPERTA NUOVA TERAPIA PER LA SINDROME DEL CROMOSOMA X FRAGILE  
 
Bruxelles, 16 aprile 2013 - Ricercatori dell´Università dei Paesi Baschi (Upv/ehu) e il centro per le neuroscienze Achucarro hanno scoperto una nuova terapia per la sindrome del cromosoma X fragile, la più diffusa causa di autismo e ritardo mentale tra i bambini maschi. Questa nuova terapia propone la modulazione del sistema cerebrale endocannabinoide per alleviare i sintomi della malattia. Questa rivoluzionaria scoperta scientifica è stata recentemente pubblicata su Nature Medicine. "Una cura è ovviamente fuori portata, a causa dell´origine genetica della malattia, ma il fatto che possiamo migliorare le condizioni di vita dei pazienti è una cosa molto positiva", ha affermato la sig.Ra Susana Mato, ricercatrice al dipartimento di neuroscienze alla Upv/ehu e al centro Achucarro. La sindrome del cromosoma X fragile (Fxs) è una malattia genetica, con un´incidenza stimata di 1 caso ogni 4 000 individui. La sindrome deriva da un deficit nell´espressione della proteina Fmrp (proteina ritardo mentale X fragile), che gioca un ruolo fondamentale nella regolazione dell´attività neuronale. I pazienti con Fxs presentano ritardo mentale, deficit di attenzione, ansia, autolesionismo e comportamento autistico, ridotta sensibilità al dolore e un´elevata frequenza di crisi epilettiche. Tutte queste espressioni neuronali anomale sono regolate dal sistema endocannabinoide. La ricerca, effettuata usando topi modificati geneticamente privi della proteina Fmrp e che riproducevano parzialmente la sintomatologia della sindrome del cromosoma X fragile negli umani, ha mostrato che il blocco dei recettori Cb1 dei cannabinoidi con il farmaco Rimonabant normalizza le alterazioni cognitive, la sensibilità al dolore e le crisi epilettiche. Questa scoperta suggerisce che la somministrazione di farmaci che bloccano l´attività del sistema cerebrale endocannabinoide potrebbe rappresentare una nuova strategia per trattare pazienti con la sindrome del cromosoma X fragile. Il farmaco Rimonabant è stato presente sul mercato per un certo periodo "per il trattamento dell´obesità", ha spiegato la sig.Ra Mato. "Tuttavia, esso era usato in dosi molto più alte e in questi dosaggi elevati dava luogo ad alcuni problemi psichiatrici, e per questo motivo venne tolto dal mercato". Ciononostante, il farmaco è stato usato molto nella ricerca preclinica sul sistema endocannabinoide, e il suo meccanismo di azione è stato accertato molto bene. Il prossimo passo, segnala la sig.Ra Mato, dovrebbe essere quello di caratterizzare meglio il meccanismo di azione di questo trattamento, e di testare vari dosaggi per vedere quale dovrebbe essere quello ottimale per normalizzare il deficit. Soltanto allora potrebbero iniziare gli studi clinici. "In effetti, noi riteniamo che questo sarebbe relativamente fattibile, poiché esso è già stato commercializzato e tutta quella fase preclinica riguardante la tossicità del farmaco per gli esseri umani è già stata svolta, e si tratta quindi di un farmaco relativamente sicuro", ha ribadito. Anche se la sig.Ra Mato considera questa scoperta un grande progresso, ha sottolineato l´importanza degli studi clinici che potrebbero ancora portare a risultati deludenti. "Questo è un fenomeno molto comune quando si sviluppano terapie per le malattie psichiatriche", ha detto. Per maggiori informazioni, visitare: R+s+i basca http://www.Basqueresearch.com/berria_irakurri.asp?berri_kod=4473&hizk=i#.uwfghvel5ic  
   
   
12ª CONFERENZA EUROPEA SULLA VITA ARTIFICIALE (ECAL 2013)  
 
Taormina, 16 aprile 2013 - Dal 2 al 6 settembre 2013 si svolgerà a Taormina, in Italia, la 12ª conferenza europea sulla vita artificiale (Ecal 2013). La vita artificiale è un campo interdisciplinare che studia le proprietà fondamentali dei sistemi viventi mediante la simulazione e la sintesi di esseri e processi biologici. Inoltre, tenta di progettare e costruire sistemi artificiali composti da parti abiotiche o virtuali, i quali mostrano le proprietà di organismi o società di organismi. La conferenza riunirà i ricercatori impegnati in questo campo per discutere argomenti quali: computazione evolutiva, computazione quantistica, computazione molecolare, computazione neurale, intelligenza dello sciame, sistemi artificiali delle formiche, sistemi immunitari artificiali, sistemi auto-organizzati e comportamenti emergenti. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Dmi.unict.it/ecal2013/    
   
   
SANITA: CORTE DEI CONTI PROMUOVE RISANAMENTO CHIODI, MAGISTRATI, NEL 2010-2011 REGIONE ABRUZZO AVVIA ANCHE RIFORME  
 
Pescara, 16 aprile 2013 - "Negli esercizi 2010 e 2011 l´adozione di Programmi operativi nella gestione della sanità ha consentito da un lato l´arresto dei disavanzi e il raggiungimento dell´equilibrio economico- finanziario del Servizio sanitario regionale, dall´altro l´avvio di una più mirata riqualificazione dell´offerta regionale ospedaliera". E´ la positiva conclusione alla quale è arrivata la Corte dei conti nel corso dell´adunanza pubblica che si è svolta questa mattina all´Aquila, convocata dalla Sezione regionale di controllo per l´Abruzzo, presso la Corte dei conti, avente ad oggetto "Indagine sulla sanità pubblica nella Regione Abruzzo (dati contabili al 31.12.2011 e aspetti gestionali sino al 31.12 2012). All´adunanza ha partecipato anche il commissario ad acta per la sanità, Gianni Chiodi, che ha accolto visibilmente soddisfatto anche il complesso esame della Corte dei conti, a pochi giorni dal monitoraggio del Tavolo ministeriale, che riconosce accanto all´attività contabile anche azioni di riforma del sistema. Significativo il passaggio dei magistrati in ordine alle motivazioni dell´efficacia dei Piani operativi per gli esercizi 2010-2011, i cui obiettivi sarebbero stati conseguiti grazie alla "razionalizzazione dell´utilizzo dei fattori produttivi, attraverso l´incidenza sui costi più evidenti del sistema e un riordino di tipo strutturale del medesimo". Secondo la Corte, infatti, la "sottoscrizione del Piano di rientro di per sé non è stata sufficiente". "Si è rilevato del tutto carente per contrastare il persistere della maturazione di un disavanzo legato più a carenze strutturali che non a problemi contabili. Infatti - proseguono i magistrati - fino al 2009, si è contestata anche da parte di questa Sezione, la mancanza di incisive azioni sul tessuto organizzativo che sottendeva alla realizzazione del Piano medesimo". Quindi, tutto cambierà con gli esercizi successivi, 2010-1011, quando si interverrà anche ad un significativo riordino strutturale del sistema. La Sezione di Controllo della Corte dei Conti oggi ha illustrato i risultati dell´Indagine sulla sanità abruzzese davanti a tutti i maggiori esponenti del settore e nell´esprimere il proprio apprezzamento sull´attività compiuta dalla Regione, prende atto che "è stato effettuato un controllo più stringente rispetto agli esercizi passati, a partire dal 2009, sui bilanci aziendali, in sinergia con quanto sollecitato nei precedenti referti". La valutazione del processo di risanamento e riqualificazione dell´assetto strutturale del Ssr ha riguardato anche i numerosi provvedimenti commissariali che hanno interessato il settore, toccando sia la rete ospedaliera che le strutture sanitarie pubbliche e private, le procedure di accreditamento e autorizzazione, i tetti di spesa dell´assistenza ospedaliera, specialistica ambulatoriale, riabilitativa ex articolo 26, le cure palliative e la spesa farmaceutica. Nell´indagine vengono riprese anche le parti principali dei verbali del tavolo di monitoraggio dei Ministeri ed in quello del 23 luglio 2012 è riportato un elogio all´Abruzzo per la ricostruzione puntuale dei crediti e debiti verso il bilancio regionale. Tale rigore ha permesso una maggiore consapevolezza per tutti gli attori coinvolti, contribuendo a dare trasparenza all´operato della Regione, in termini di discontinuità rispetto ai comportamenti contabili adottati nel passato, causa perfino della distrazione del Fondo sanitario regionale e dei fondi regionali preordinati alla copertura delle perdite. La Corte de Conti conclude affermando che la "programmatica riforma del sistema avviata con i programmi operativi , che ha portato all´assunzione di misure globalmente incisive sulla riorganizzazione dell´assistenza sanitaria in Abruzzo, che hanno bloccato l´andamento dei costi orientando la programmazione aziendale in maniera più confacente al raggiungimento di obiettivi di risanamento e contenimento, deve proseguire e completarsi da un punto di vista attuativo". "Il buon esito degli esami di questi giorni ai Ministeri e alla Corte dei Conti ? commenta il commissario Chiodi - è il riconoscimento che stiamo lavorando bene, ma anche uno stimolo a porre in essere, con forza ed efficacia, azioni che permettano di offrire al cittadino una sanità di qualità, migliorando l´accessibilità ai servizi sanitari e ottimizzando e valorizzando le risorse umane e materiali. A una settimana esatta dal Tavolo di monitoraggio dei Ministeri dell´Economia e della Salute - ha proseguito - oggi la sanità abruzzese è stata sottoposta ad un nuovo esame, questa volta dalla Sezione di Controllo Regionale della Corte dei Conti, per discutere dell´Indagine sulla sanità pubblica regionale". Secondo il Commissario appare con forza, anche da questa indagine, la volontà riformatrice della Regione Abruzzo che, accanto alla razionalizzazione dei costi, ha consentito la svolta in termini di innovazione strutturale del sistema. Dice Chiodi: "E´ la stessa Corte ad affermare che il Piano di rientro di per sé non è stato efficace a contrastare il disavanzo legato più a carenze strutturali che non a problemi contabili. Fino al 2009, si è contestata, anche più volte dallo stesso organo di controllo, la mancanza di incisive azioni sul tessuto organizzativo che sottendevano alla realizzazione del Piano medesimo. Quelli adottati erano provvedimenti frammentari, scollegati da una vera programmazione". "Il numero di posti letto eccessivo e l´alto tasso di ospedalizzazione sono state riconosciuti dal Ministero della Salute e dal Ministero dell´Economia - ha precisato meglio il Commissario - quali cause strutturali del disavanzo, accumulato negli ultimi anni dalla spesa sanitaria regionale abruzzese. La Corte dei Conti ha ribadito che prima il Piano di rientro ha dettato le azioni miranti, in particolare, alla riduzione del numero dei posti letto ma poi il Programma Operativo 2010 ha riorganizzato e rimodulato la rete ospedaliera regionale".  
   
   
AUTISMO: DA REGIONE BASILICATA IMPEGNI CONCRETI PER MIGLIORARE ASSISTENZA  
 
Potenza, 16 aprile 2013 - Un incontro operativo per affrontare i disagi connessi alla sindrome autistica e per assumere impegni concreti volti al miglioramento dei servizi erogati sul territorio lucano. L´assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano, e il direttore generale del Dipartimento, Domenico Tripaldi, hanno incontrato le associazioni e gli operatori preposti all´assistenza dei soggetti affetti da disturbi dello sviluppo e dell´apprendimento, che hanno indicato le priorità e i bisogni di cui necessitano le persone autistiche. L´assessore, dopo aver ascoltato e discusso le diverse istanze - erano presenti le associazioni Globus, Il Gabbiano, Dumbo, Con noi e dopo di Noi e Ala - ha pianificato una serie di interventi concreti che saranno immediatamente resi operativi con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, tra cui le Aziende sanitarie locali e il sistema della scuola e dei servizi sociali. "La complessità della patologia - ha spiegato Martorano - necessita di un approccio multidisciplinare e integrato: è questa la vera sfida che questi articolati disturbi ci impongono. Sia il sistema sanitario che quello scolastico - ha aggiunto l’assessore - presentano margini di miglioramento su cui è necessario intervenire per garantire un´assistenza adeguata e servizi differenziati a seconda dell´età e dei fabbisogni del soggetto. Si tratta di un percorso che va organizzato dopo aver ascoltato le istanze di chi, quotidianamente, interagisce con persone affette da autismo, e che dev’essere realizzato e verificato con loro sistematicamente attraverso un Tavolo permanente". Sono stati quindi individuati alcuni punti a cui sarà data immediata attuazione: il recepimento a livello regionale dell´accordo tra Governo, Regioni, Province, Comuni e Comunità montane sulle ´Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell´appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore dei Disturbi pervasivi dello sviluppo (Dps)´ con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico; l´istituzione del tavolo tecnico regionale con le famiglie, le scuole, le associazioni e gli esperti del settore; l´istituzione di un tavolo di coordinamento con le Aziende sanitarie, Asp e Asm, per intraprendere iniziative volte anche al controllo e alla specializzazione delle strutture riabilitative. "I servizi - ha aggiunto Martorano - nonostante le ingenti risorse utilizzate dal sistema pubblico, grava ancora troppo sul contributo economico delle famiglie. Ma quando le risorse o i familiari vengono a mancare, le persone autistiche si trovano in situazioni di grande disagio che vanno a peggiorare le condizioni di vita già problematiche a causa della patologia. Bisogna fare ´rete´ intorno a questi soggetti e provvedere in maniera corale e multidisciplinare - ha concluso l´assessore - ad intervenire laddove il sistema deve essere migliorato".  
   
   
SANITÀ, CONGRESSO CISL:VOLTARE PAGINA  
 
Milano, 16 aprile 2013 - Dimenticare l´ultimo anno e mezzo ´durante il quale a leggere i giornali sembrava che nella sanità lombarda andasse tutto male´ e ´voltare pagina´ perché ´dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo realizzato anche e soprattutto grazie alla grande professionalità dei medici e degli operatori´. E´ questo il messaggio che il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia, Mario Mantovani, ha lanciato il 12 aprile intervenendo al terzo Congresso delle Federazione regionale Cisl Medici della Lombardia. Valorizzare Professionalità - ´Accanto ad una buona organizzazione - ha aggiunto Mantovani che ha portato anche il saluto del presidente Roberto Maroni - devono essere valorizzate le professionalità di chi opera nel campo della salute. Questo è il messaggio nuovo. La Lombardia ha molte eccellenze in virtù dell´azione delle passate amministrazioni che dobbiamo valorizzare´. No Ai Tagli Lineari - La Lombardia si trova di fronte a un periodo in cui dovrà mettere mano al riordino delle unità d´offerta, a seguito dei tagli lineari imposti dal Governo. ´Non capiamo perché - ha detto Mantovani - dobbiamo essere soggetti a tagli lineari dal momento che abbiamo il bilancio in pareggio da molti anni. In qualunque impresa non si fanno tagli nei rami che danno una buona qualità del prodotto´. Linee Per Il Futuro - Nonostante le difficoltà però, la Lombardia sta progettando il futuro. ´Stiamo ragionando sul taglio delle liste d´attesa - ha spiegato Mantovani - con un investimento di 25 milioni di euro e sulla questione dell´occupazione per il 2013 con le necessarie stabilizzazioni perché avendo un posto sicuro si lavora in maniera più serena e tranquilla´. ´Si potrà discutere anche - ha concluso Mantovani - su interventi di risparmio sull´organizzazione e l´amministrazione ma certamente non ci saranno riduzioni sulla ricerca e sulle sperimentazioni, che sono i fattori di qualità più importanti´.  
   
   
FVG, SALUTE: APPROVATA PROCEDURA PER ACCREDITAMENTO STRUTTURE SANITARIE  
 
Trieste, 16 aprile 2013 - La giunta regionale ha approvato i requisiti e la procedura che porteranno all´accreditamento in via definitiva delle strutture residenziali sanitarie assistenziali (Rsa) e degli Hospice. Si tratta della conclusione di un iter iniziato nel 2011, con l´approvazione del provvedimento con il quale è stato concesso l´accreditamento definitivo alle strutture sanitarie ambulatoriali e di degenza provvisoriamente accreditate. Un provvedimento che rappresenta un´ulteriore tappa del programma regionale di accreditamento e che mette ordine e garantisce chiarezza al complesso tema della gestione delle Rsa e degli Hospice, garantendo così ai cittadini il livello di servizi e di qualità definito dalla norma. Sulla base della documentazione approvata dalla giunta regionale, tali strutture, il cui accreditamento risulta attualmente in via provvisoria, saranno sottoposte a verifica da parte della Direzione regionale alla salute per quanto riguarda tutti gli aspetti strutturali, organizzativi e tecnologici.  
   
   
REGIONE TOSCANA-MUNICIPALITÀ DI SHANGHAI, A MAGGIO UN’INTESA IN AMBITO SANITARIO  
 
Firenze, 16 aprile 2013 – Cresce e si rinsalda il rapporto di collaborazione Toscana-cina, in particolare in sanità. A maggio Regione Toscana e Municipalità di Shanghai sottoscriveranno un’intesa sulla formazione manageriale in ambito sanitario rivolta ai professionisti dei rispettivi sistemi sanitari, già in corso di sperimentazione all’interno del progetto “Health Management School”. L’ha annunciato l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, in una sua comunicazione nel corso dell’ultima giunta. Il progetto “Health Management School” (Hms) è nato nel luglio 2010, quando è stato presentato in Cina, all’Expo di Shanghai, il modello toscano della sanità in termini di management e organizzazione. Questo modello ha richiamato l’interesse delle autorità e degli esperti cinesi del settore, impegnati nell’importante riforma sanitaria avviata dal governo cinese per garantire il diritto alla salute di tutti i suoi cittadini. “La Health Management School – sottolinea l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni – è un importante strumento di promozione all’estero del sistema sanitario toscano e delle eccellenze pubbliche e private che operano nel settore scienze della vita, della cooperazione scientifica tra università e strutture sanitarie e dell’attrazione di investimenti specializzati nel nostro territorio. L’intesa che firmeremo con la Municipalità di Shanghai aggiungeràun nuovo tassello alla collaborazione, già stretta e proficua, tra Toscana e Cina, e consoliderà le basi delle relazioni amichevoli avviate negli ultimi anni con la Municipalità di Shanghai”. La Hms è una piattaforma regionale che promuove percorsi di alta formazione in ambito sanitario (sia a livello professionale che manageriale) rivolti ai professionisti provenienti da Paesi partner, in particolare la Cina, attraverso la valorizzazione delle eccellenze pubbliche e private presenti sul territorio toscano e offre ad amministratori e operatori sanitari dei Paes partner un meccanismo per interagire con i loro omologhi toscani, scambiare esperienze, formulare programmi di collaborazione a vari livelli, dalla pianificazione alla ricerca medica. Ad oggi hanno preso parte al programma formativo (con oneri a proprio carico) 234 professionisti di nazionalità cinese (24 nel 2009, 30 nel 2010, 100 nel 2012), e altri 150 frequenteranno il programma nel 2013. La maggior parte di questi professionisti viene selezionata dal Dipartimento Risorse Umane del ministero della salute cinese, con cui la Regione Toscana ha avviato attività dal 2008. Nell’ambito dell’intesa tra Regione Toscana e Municipalità di Shanghai è previsto anche lo sviluppo dell’integrazione dei rispettivi modelli sanitari, a partire da una sperimentazione annuale su una porzione del territorio di Shanghai, il distretto di Jiading. I temi che interessano la sperimentazione sono la medicina di base, la gestione degli anziani e dei non autosufficienti, la prevenzione delle malattie croniche, le procedure di trattamento e il management, i sistemi di valutazione delle performance. La realizzazione delle attività previste nella sperimentazione sarà condotta attraverso la collaborazione operativa fra la Asl 11 di Empoli e l’omologa struttura sanitaria del distretto di Jiading, che sottoscriveranno un accordo specifico.  
   
   
INAUGURATO IL DISTRETTO SANITARIO DI CHIERI  
 
Torino, 16 aprile 2013 - Il nuovo distretto sanitario di Chieri è stato inaugurato il 15 aprile alla presenza del presidente Roberto Cota e dell’assessore alla Sanità, Ugo Cavallera. I locali hanno una superficie di 14.615 mq, di cui la metà destinati ad ambulatori ed uffici e la restante parte ad autorimessa, e sono strettamente collegati all’ospedale. Comprendono il Centro prenotazioni uniche con 5 sportelli e sale di attesa, i locali della commissione di medicina legale, gli spazi del 118 (con locale autorimessa, ambulanza, soggiorno e due camere), gli ambulatori del distretto (neurologia, geriatria, dermatologia, cardiologia, oculista, dentista, otorino e chirurgia), due locali per l’assistenza domiciliare, un’area per la fisioterapia (con accettazione/segreteria, sala di attesa, tre studi medici, tre locali per le terapie manuali, uno per le terapie strumentali, quattro per la logopedia e tre palestre), il consultorio familiare, il centro prelievi, oltre agli uffici amministrativi, della direzione generale e ai parcheggi in grado di assicurare all’utenza comodità di accesso. L’investimento è stato di oltre 12 milioni di euro. “L’inaugurazione - ha affermato Cota - rappresenta la dimostrazione concreta di come la medicina del territorio possa rappresentare una risposta efficace alle esigenze della sanità e dei cittadini piemontesi.” “Con i nuovi locali - ha proseguito Cavallera - raggiungiamo l’obiettivo di una effettiva integrazione socio-sanitaria che è uno dei cardini della riforma che la Giunta regionale ha avviato in questa legislatura e sulla quale intendiamo continuare a lavorare, favorendo un approccio complessivo dei problemi e delle relative soluzioni”.  
   
   
OSPEDALI ECCLESIASTICI, VENDOLA: "PREOCCUPATO PER POSSIBILI RISVOLTI SOCIALI"  
 
Bari, 16 aprile 2013 - “Sono molto preoccupato della sorte degli Enti ecclesiastici e dei possibili risvolti sociali che possono scaturire da questa situazione”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola in merito alle difficoltà che stanno vivendo gli ospedali ecclesiastici, dopo che alcune sentenze del Consiglio di Stato hanno stabilito che il ripiano di eventuali debiti da parte della Regione non è consentito. “Il quadro giuridico che emerge – ha spiegato Vendola – dalle recenti sentenze, ci tranquillizza dal punto di vista delle finanze regionali, perché mette al riparo il Bilancio dalle pretese di ripianare i disavanzi che pure gli Enti avevano proposto. Tuttavia, siamo altresì consapevoli di trovarci di fronte a strutture ospedaliere che hanno accumulato in questi anni, chi più chi meno, una consistente partita debitoria con i propri fornitori e che, tuttavia, fanno buoni servizi apprezzati dai cittadini”. “Confido molto - ha concluso Vendola – nella capacità degli amministratori degli Enti di contemperare l’obbligo di risanare le aziende, con la necessità di mantenere personale e servizi adeguati. Sono sicuro che tutto il sistema farà in modo di contribuire ad una soluzione che sia il meno possibile dolorosa per tutti”.  
   
   
BRESCIA, ONLUS ANT ACCREDITATA DA REGIONE LOMBARDIA  
 
Brescia, 16 aprile 2013 - L´assessore regionale Viviana Beccalossi, è intervenuta il 12 aprile a Brescia alla conferenza stampa di presentazione dell´accreditamento, da parte della Regione Lombardia e della Asl di Brescia, alla Fondazione Ant Onlus, ente erogatore di cure palliative. Successo Per Tutta La Comunità - ´Grazie a tutti i volontari - ha detto Viviana Beccalossi - per l´impegno che dedicano alle famiglie di quelle persone che hanno bisogno di aiuto e sostegno in un momento difficile della loro vita. Termina un lungo percorso, nel quale abbiamo dovuto superare anche una serie di ostacoli, che oggi culmina in un successo di tutta la nostra comunità´. Durante l´incontro, al quale erano presenti il sindaco Adriano Paroli e il direttore generale dell´Asl Carmelo Scarcella, l´assessore Viviana Beccalossi ha sottolineato come i quasi 4.000 pazienti assistiti ogni giorno da Ant in 9 regioni italiane trovino nei volontari di questa Onlus qualcosa che va oltre al sostegno sanitario. Volontari Bene Prezioso - ´La generosità di Ant, che nella provincia di Brescia ha finora offerto l´assistenza a domicilio a 2.500 malati - ha concluso l´assessore Beccalossi - è il bene più prezioso che questa associazione, come molte altre realtà di volontariato, può offrire a una città, a una provincia e a una regione lavorando in rete e in stretta collaborazione con il servizio sanitario pubblico´.  
   
   
SANITÀ, L´AUSL UNICA DELLA ROMAGNA AL VIA IL 1° GENNAIO PROSSIMO. AL LAVORO UN COORDINAMENTO POLITICO E UNO TECNICO PER SPIANARE LA STRADA AL PROCESSO DI UNIFICAZIONE DELLA ATTUALI AZIENDE SANITARIE ROMAGNOLE  
 
Bologna, 16 aprile 20123  – La meta è arrivare alla costituzione dell’Azienda Sanitaria unica della Romagna il 1° gennaio 2014, scelta che consentirà di migliorare e qualificare i servizi resi ai cittadini, garantendone la sostenibilità economica anche in tempi di risorse pubbliche calanti. Per raggiungere questo obiettivo, nel corso di un incontro tenuto oggi in Regione – presieduto dall’assessore regionale alle politiche per la salute Carlo Lusenti, alla presenza dei Presidenti e dei rappresentanti delle Conferenze Territoriali Sociali e Sanitarie delle Aziende Usl della Romagna (erano presenti Paolo Zoffoli e Guglielmo Russo - Ctss di Forlì, Claudio Casadio e Fabrizio Matteucci - Ctss di Ravenna, Paolo Lucchi - Ctss di Cesena, Stefano Vitali - Ctss di Rimini) – è stato definito un percorso condiviso grazie al quale sarà possibile rendere operativi tutti gli strumenti (legislativi e regolamentari), necessari a dar vita al nuovo motore unico della sanità romagnola, rispetto al quale si sono già espresse positivamente le quattro Conferenze Territoriali Sociali e Sanitarie (Ctts) delle Aziende Usl della Romagna. Saranno due coordinamenti, uno a livello politico e uno a livello tecnico, a facilitare la realizzazione di quanto necessario ad arrivare al traguardo del 1° gennaio 2014. Il primo, politico, sarà presieduto dall’assessore regionale alle politiche per la salute e sarà composto dai sindaci dei Comuni capoluogo, dai presidenti delle Province e dai presidenti delle Ctts delle Aziende Usl della Romagna. Avrà il compito di definire i principi e gli obiettivi generali del riordino, le modalità di realizzazione, gli elementi fondamentali dell’organizzazione e del funzionamento della futura Azienda unica, con particolare riferimento agli aspetti di governance che assicurino una piena ed efficace partecipazione dei territori ai processi di programmazione, di organizzazione e di valutazione. Sul versante tecnico vedranno la luce coordinamenti specifici, presieduti dal Direttore generale sanità della Regione, con la partecipazione delle Direzioni generali delle Aziende sanitarie della Romagna. Essi avranno il compito di predisporre, sulla base degli indirizzi del coordinamento politico, le analisi e i provvedimenti legislativi e regolamentari propedeutici all’unificazione delle attuali Aziende sanitarie. Si occuperanno anche del riassetto societario ed organizzativo dell’Istituto di Ricovero e Studio dei Tumori di Meldola. Riassetto che si è reso necessario a seguito del riconoscimento della qualità di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico e dell’ingresso della Regione nella compagine societaria dello stesso. Dall’incontro di stamani in Regione è uscita anche l’esigenza di predisporre un piano di comunicazione verso i territori e l’insieme degli attori coinvolti, istituzionali e professionali. Obiettivo del piano sarà quello di illustrare le finalità, le modalità e i tempi di realizzazione del progetto. Destinatari principali di questo strumento saranno le Conferenze Territoriali, i Collegi di direzione delle Aziende sanitarie e le Organizzazioni sindacali. Secondo quanto deciso nell’incontro di oggi, è stato anche definito un piano di lavoro con incontri a cadenza mensile, il primo dei quali è già stato fissato per il 16 maggio prossimo.  
   
   
TICKET, REGIONE BASILICATA E SINDACATI: SI VA VERSO LA SEMPLIFICAZIONE  
 
Potenza, 16 aprile 2013 - Garantire alle fasce più deboli l’esclusione dal pagamento del ticket per le visite specialistiche e rimodulare il sistema di partecipazione alla quota fissa sanitaria in una logica di equilibrio e di semplificazione. E’ la volontà congiunta della Regione Basilicata e dei sindacati di categoria, manifestata ieri mattina in un incontro convocato dall’assessore alla Salute Attilio Martorano, a cui hanno partecipato il direttore generale Domenico Tripaldi e i rappresentanti sindacali Angelo Summa (Cgil), Donato Allegretti (Cgil), Enrico Gambardella (Cisl) e Giuseppe Pietrantuono (Uil). Nell’incontro sono state avanzate diverse ipotesi alternative, alcune delle quali sono state giudicate utili. Sulla rimodulazione complessiva del ticket sanitario, avrà un ruolo determinante la compartecipazione alla quota fissa sull’acquisto dei farmaci. “In questo incontro – ha dichiarato l’assessore Martorano – è stata acquisita una prima parte della discussione che porterà ad individuare la soluzione più adeguata. Per noi – ha aggiunto - è di assoluta importanza sostenere la massima attenzione verso le fasce sociali più deboli e i livelli di equità, all’interno dei vincoli imposti dal Ministero”. I sindacati, soddisfatti dell’incontro e delle ipotesi di semplificazione, hanno tuttavia evidenziato “la complessità della ridefinizione” che “nasce soprattutto dall’impossibilità di utilizzare i parametri ‘Isee’ come misura di riferimento, sostituiti dal ‘reddito familiare’ per espressa indicazione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze”. Il tavolo, dopo alcune approfondite verifiche sulle soluzioni ipotizzate, tornerà a riunirsi entro la fine della settimana.  
   
   
FVG, SALUTE: APPROVATO IN VIA PRELIMINARE NUOVO REGOLAMENTO F.A.P.  
 
Trieste, 16 aprile 2013 - La giunta regionale ha approvato in via preliminare il nuovo regolamento di attuazione del Fap, il Fondo per l´autonomia possibile e per l´assistenza a lungo termine. Con questo provvedimento si intende apportare alcune modifiche al precedente regolamento - peraltro già condivise con il mondo della disabilità - per gestire e distribuire ancor meglio le risorse a disposizione delle persone disabili e ammalate che vengono accudite dalle famiglie, le quali avranno a disposizione maggiori strumenti. In particolare il nuovo regolamento mira a diminuire i tempi di attesa nell´erogazione dei fondi e a garantire maggiore omogeneità sul territorio regionale. Prima della definitiva approvazione, il provvedimento passa ora all´esame della competente commissione consiliare e della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria e dovrà acquisire il parere del Consiglio per le autonomie locali e della Consulta regionale delle associazioni dei disabili.  
   
   
FONDO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA, DALLA REGIONE TOSCANA 80 MILIONI NEL 2012  
 
Firenze, 16 aprile 2013 – Anche per il 2012 la Toscana ha garantito i servizi per la non autosufficienza e la vita indipendente, con un finanziamento di 80 milioni, in assenza di qualsiasi contributo a livello nazionale. L’utilizzo del Fondo per la non autosufficienza da parte delle 34 zone/distretto toscane sarà oggetto di una relazione che l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni terrà prossimamente in Consiglio Regionale. La relazione è stata approvata ieri dalla giunta. Dunque, nel 2012 la Regione ha trasferito alle 34 zone/distretto complessivamente 80 milioni di euro (di cui 5.200.000 per il Progetto Vita Indipendente), con una ripartizione fatta in base a indicatori: di carattere demografico; relativi all’incidenza della popolazione in condizioni di disabilità e di non autosufficienza; relativi alle persone non autosufficienti, disabili e anziane accolte nelle strutture residenziali e semi-residenziali. Le risorse sono state utilizzate per l’erogazione delle prestazioni previste dal Piano di assistenza personalizzato (Pap), nell’ambito di queste tipologie: interventi domiciliari sociosanitari, di aiuto alla persona, forniti in forma diretta dal servizio pubblico; interventi in forma indiretta, domiciliari o per la vita indipendente; inserimenti in strutture semiresidenziali; inserimenti temporanei o di sollievo in residenza; inserimenti permanenti in residenza. 30 zone su 34 hanno completato la rendicontazione delle risorse, le 4 rimanenti sono in fase di completamento. “Dai dati in nostro possesso registriamo un forte incremento del numero di anziani assistiti – sottolinea l’assessore Marroni -Nel 50% dei casi la presa in carico avviene immediatamente dopo la segnalazione, e nei restanti casi comunque entro 3 mesi. Per quanto riguarda le liste di attesa per il ricovero in Rsa, il dato è andato progressivamente calando: dai 3.304 del 2007 agli 880 del 2012. Ma stiamo lavorando per ridurre ulteriormente le liste di attesa”. Nel 2012, le segnalazioni effettuate ai Punti Insieme sono state complessivamente 86.023, corrispondenti a circa il 9,9% della popolazione residente toscana ultrasessantacinquenne. Mensilmente ci si attesta intorno a una media di 7.000 segnalazioni. Da queste segnalazioni sono derivate 66.634 prese in carico corrispondenti al 7,7% della popolazione residente toscana ultrasessantacinquenne. Le prese in carico sono state caratterizzate per il 26% da un bisogno socio sanitario complesso, che ha portato quindi a una valutazione da parte dell’Unità di Valutazione Multidisciplinare (Uvm), con la relativa stesura di un Piano assistenziale personalizzato (Pap), per un totale di 17.643 Pap redatti. Le restanti prese in carico hanno portato ad una risposta assistenziale di tipo sociale o sanitario semplice.  
   
   
PER L´UNIVERSIADE TRENTINO 2013 UNA SETTIMANA DI INCONTRI FISU  
 
Trento, 16 aprile 2013 - Una vera e propria radiografia sull’operatività del Comitato organizzatore a 240 giorni dall’evento, che dall’11 al 21 dicembre prossimi catalizzerà sul Trentino l’attenzione del mondo degli sport invernali e del ghiaccio. È questo lo spirito con il quale i vertici della Fisu sono impegnati a Trento in una serie di stringati appuntamenti con i vertici dell’Universiade Invernale 2013. Una serie di intensi incontri iniziati giovedì scorso e che si concluderanno venerdì. Si è iniziato con il Swiss Timing Seminar che ha portato ad affrontare tutti gli aspetti connessi da un lato all’accredito degli oltre 3.000 ospiti di 50 nazioni attesi in Trentino e dall’altro a tutti i dettagli relativi ai cronometraggi, con la gestione della relativa diffusione internet. Un aspetto, particolarmente complesso che vede impegnata la realtà elvetica, partner di Fisu e coinvolta nei maggiori eventi mondiali, nella realizzazione di un sistema capace di implementare i risultati di tutte le discipline in calendario: Sci alpino, Sci nordico, Combinata nordica, Salto, Biathlon, Snowboard, Freestyle, Pattinaggio di figura, Pattinaggio sincronizzato, Pattinaggio velocità, Short track e Curling. Mai un evento aveva portato in Trentino una simile complessità tecnico-organizzativa, coinvolgendo più federazioni sportive internazionali contemporaneamente analogamente a quanto avviene solo con le Olimpiadi. Domani e martedì sarà la volta del Fisu Seminar incentrato su tutti gli aspetti organizzativi (dai trasporti agli alloggi, dai siti di gara alla loro brandizzazione, dalla produzione televisiva all’ufficio stampa, dal catering all’assistenza sanitaria, fino al doping) con uno scambio di valutazioni tra gli esponenti della Federazione internazionale dello sport universitario e i responsabili di settore del Comitato organizzatore. Due intense giornate di lavoro ospitate alla Facoltà di Lettere di Via Tommaso Gar con inizio dei lavori alle 9e chiusura nel tardo pomeriggio. Mercoledì sarà quindi il Rettorato dell’Università in via Belenzani ad ospitare il confronto-ispezione tra i vertici Fisu e il C.o. Di Trentino 2013. Tre giorni caratterizzati da un’intensa agenda di lavori per analizzare, in tutti i settori, lo stato di avanzamento dell’organizzazione presieduta da Sergio Anesi, con vicepresidente il prof. Paolo Bouquet (in rappresentanza dell’Università di Trento), e coordinata da Filippo Bazzanella e Stefano Ravelli. A fianco dell’intenso scambio di valutazioni sono previsti anche dei sopralluoghi alle strutture ricettive a Canazei e Baselga di Piné. http://www.universiadetrentino.org/