|
|
|
MARTEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Martedì 16 Aprile 2013 |
 |
|
 |
SCOPERTA NUOVA TERAPIA PER LA SINDROME DEL CROMOSOMA X FRAGILE |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 16 aprile 2013 - Ricercatori
dell´Università dei Paesi Baschi (Upv/ehu) e il centro per le neuroscienze
Achucarro hanno scoperto una nuova terapia per la sindrome del cromosoma X
fragile, la più diffusa causa di autismo e ritardo mentale tra i bambini
maschi. Questa nuova terapia propone la modulazione del sistema cerebrale
endocannabinoide per alleviare i sintomi della malattia. Questa rivoluzionaria
scoperta scientifica è stata recentemente pubblicata su Nature Medicine.
"Una cura è ovviamente fuori portata, a causa dell´origine
genetica della malattia, ma il fatto che possiamo migliorare le condizioni di
vita dei pazienti è una cosa molto positiva", ha affermato la sig.Ra
Susana Mato, ricercatrice al dipartimento di neuroscienze alla Upv/ehu e al
centro Achucarro.
La sindrome del cromosoma X fragile (Fxs) è una malattia genetica, con
un´incidenza stimata di 1 caso ogni 4 000 individui. La sindrome deriva da un
deficit nell´espressione della proteina Fmrp (proteina ritardo mentale X
fragile), che gioca un ruolo fondamentale nella regolazione dell´attività
neuronale. I pazienti con Fxs presentano ritardo mentale, deficit di
attenzione, ansia, autolesionismo e comportamento autistico, ridotta
sensibilità al dolore e un´elevata frequenza di crisi epilettiche. Tutte queste
espressioni neuronali anomale sono regolate dal sistema endocannabinoide.
La ricerca, effettuata usando topi modificati geneticamente privi della
proteina Fmrp e che riproducevano parzialmente la sintomatologia della sindrome
del cromosoma X fragile negli umani, ha mostrato che il blocco dei recettori
Cb1 dei cannabinoidi con il farmaco Rimonabant normalizza le alterazioni
cognitive, la sensibilità al dolore e le crisi epilettiche. Questa scoperta
suggerisce che la somministrazione di farmaci che bloccano l´attività del
sistema cerebrale endocannabinoide potrebbe rappresentare una nuova strategia
per trattare pazienti con la sindrome del cromosoma X fragile.
Il farmaco Rimonabant è stato presente sul mercato per un certo periodo
"per il trattamento dell´obesità", ha spiegato la sig.Ra Mato.
"Tuttavia, esso era usato in dosi molto più alte e in questi dosaggi
elevati dava luogo ad alcuni problemi psichiatrici, e per questo motivo venne
tolto dal mercato". Ciononostante, il farmaco è stato usato molto nella
ricerca preclinica sul sistema endocannabinoide, e il suo meccanismo di azione
è stato accertato molto bene.
Il prossimo passo, segnala la sig.Ra Mato, dovrebbe essere quello di
caratterizzare meglio il meccanismo di azione di questo trattamento, e di
testare vari dosaggi per vedere quale dovrebbe essere quello ottimale per
normalizzare il deficit. Soltanto allora potrebbero iniziare gli studi clinici.
"In effetti, noi riteniamo che questo sarebbe relativamente fattibile,
poiché esso è già stato commercializzato e tutta quella fase preclinica
riguardante la tossicità del farmaco per gli esseri umani è già stata svolta, e
si tratta quindi di un farmaco relativamente sicuro", ha ribadito.
Anche se la sig.Ra Mato considera questa scoperta un grande progresso,
ha sottolineato l´importanza degli studi clinici che potrebbero ancora portare
a risultati deludenti. "Questo è un fenomeno molto comune quando si
sviluppano terapie per le malattie psichiatriche", ha detto.
Per maggiori informazioni, visitare:
R+s+i basca
http://www.Basqueresearch.com/berria_irakurri.asp?berri_kod=4473&hizk=i#.uwfghvel5ic
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
12ª CONFERENZA EUROPEA SULLA VITA ARTIFICIALE (ECAL 2013) |
|
|
 |
|
|
Taormina, 16 aprile 2013 - Dal 2 al 6 settembre 2013 si
svolgerà a Taormina, in Italia, la 12ª conferenza europea sulla vita
artificiale (Ecal 2013).
La vita artificiale è un campo interdisciplinare che studia le
proprietà fondamentali dei sistemi viventi mediante la simulazione e la sintesi
di esseri e processi biologici. Inoltre, tenta di progettare e costruire
sistemi artificiali composti da parti abiotiche o virtuali, i quali mostrano le
proprietà di organismi o società di organismi.
La conferenza riunirà i ricercatori impegnati in questo campo per
discutere argomenti quali: computazione evolutiva, computazione quantistica,
computazione molecolare, computazione neurale, intelligenza dello sciame,
sistemi artificiali delle formiche, sistemi immunitari artificiali, sistemi
auto-organizzati e comportamenti emergenti.
Per ulteriori informazioni, visitare:
http://www.Dmi.unict.it/ecal2013/
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SANITA: CORTE DEI CONTI PROMUOVE RISANAMENTO CHIODI, MAGISTRATI, NEL 2010-2011 REGIONE ABRUZZO AVVIA ANCHE RIFORME |
|
|
 |
|
|
Pescara, 16 aprile 2013 - "Negli esercizi 2010 e 2011 l´adozione
di Programmi operativi nella gestione della sanità ha consentito da un lato
l´arresto dei disavanzi e il raggiungimento dell´equilibrio economico-
finanziario del Servizio sanitario regionale, dall´altro l´avvio di una più
mirata riqualificazione dell´offerta regionale ospedaliera". E´ la
positiva conclusione alla quale è arrivata la Corte dei conti nel corso
dell´adunanza pubblica che si è svolta questa mattina all´Aquila, convocata
dalla Sezione regionale di controllo per l´Abruzzo, presso la Corte dei conti,
avente ad oggetto "Indagine sulla sanità pubblica nella Regione Abruzzo
(dati contabili al 31.12.2011 e aspetti gestionali sino al 31.12 2012).
All´adunanza ha partecipato anche il commissario ad acta per la sanità, Gianni
Chiodi, che ha accolto visibilmente soddisfatto anche il complesso esame della
Corte dei conti, a pochi giorni dal monitoraggio del Tavolo ministeriale, che
riconosce accanto all´attività contabile anche azioni di riforma del sistema.
Significativo il passaggio dei magistrati in ordine alle motivazioni
dell´efficacia dei Piani operativi per gli esercizi 2010-2011, i cui obiettivi
sarebbero stati conseguiti grazie alla "razionalizzazione dell´utilizzo dei
fattori produttivi, attraverso l´incidenza sui costi più evidenti del sistema e
un riordino di tipo strutturale del medesimo". Secondo la Corte, infatti,
la "sottoscrizione del Piano di rientro di per sé non è stata
sufficiente". "Si è rilevato del tutto carente per contrastare il
persistere della maturazione di un disavanzo legato più a carenze strutturali
che non a problemi contabili. Infatti - proseguono i magistrati - fino al 2009,
si è contestata anche da parte di questa Sezione, la mancanza di incisive azioni
sul tessuto organizzativo che sottendeva alla realizzazione del Piano
medesimo". Quindi, tutto cambierà con gli esercizi successivi, 2010-1011,
quando si interverrà anche ad un significativo riordino strutturale del
sistema. La Sezione di Controllo della Corte dei Conti oggi ha illustrato i
risultati dell´Indagine sulla sanità abruzzese davanti a tutti i maggiori
esponenti del settore e nell´esprimere il proprio apprezzamento sull´attività
compiuta dalla Regione, prende atto che "è stato effettuato un controllo
più stringente rispetto agli esercizi passati, a partire dal 2009, sui bilanci
aziendali, in sinergia con quanto sollecitato nei precedenti referti". La
valutazione del processo di risanamento e riqualificazione dell´assetto
strutturale del Ssr ha riguardato anche i numerosi provvedimenti commissariali
che hanno interessato il settore, toccando sia la rete ospedaliera che le
strutture sanitarie pubbliche e private, le procedure di accreditamento e
autorizzazione, i tetti di spesa dell´assistenza ospedaliera, specialistica
ambulatoriale, riabilitativa ex articolo 26, le cure palliative e la spesa
farmaceutica. Nell´indagine vengono riprese anche le parti principali dei
verbali del tavolo di monitoraggio dei Ministeri ed in quello del 23 luglio 2012
è riportato un elogio all´Abruzzo per la ricostruzione puntuale dei crediti e
debiti verso il bilancio regionale. Tale rigore ha permesso una maggiore
consapevolezza per tutti gli attori coinvolti, contribuendo a dare trasparenza
all´operato della Regione, in termini di discontinuità rispetto ai
comportamenti contabili adottati nel passato, causa perfino della distrazione
del Fondo sanitario regionale e dei fondi regionali preordinati alla copertura
delle perdite. La Corte de Conti conclude affermando che la "programmatica
riforma del sistema avviata con i programmi operativi , che ha portato
all´assunzione di misure globalmente incisive sulla riorganizzazione
dell´assistenza sanitaria in Abruzzo, che hanno bloccato l´andamento dei costi
orientando la programmazione aziendale in maniera più confacente al
raggiungimento di obiettivi di risanamento e contenimento, deve proseguire e
completarsi da un punto di vista attuativo".
"Il buon esito degli esami di questi giorni ai Ministeri e alla
Corte dei Conti ? commenta il commissario Chiodi - è il riconoscimento che
stiamo lavorando bene, ma anche uno stimolo a porre in essere, con forza ed
efficacia, azioni che permettano di offrire al cittadino una sanità di qualità,
migliorando l´accessibilità ai servizi sanitari e ottimizzando e valorizzando
le risorse umane e materiali. A una settimana esatta dal Tavolo di monitoraggio
dei Ministeri dell´Economia e della Salute - ha proseguito - oggi la sanità
abruzzese è stata sottoposta ad un nuovo esame, questa volta dalla Sezione di
Controllo Regionale della Corte dei Conti, per discutere dell´Indagine sulla
sanità pubblica regionale". Secondo il Commissario appare con forza, anche
da questa indagine, la volontà riformatrice della Regione Abruzzo che, accanto
alla razionalizzazione dei costi, ha consentito la svolta in termini di
innovazione strutturale del sistema. Dice Chiodi: "E´ la stessa Corte ad
affermare che il Piano di rientro di per sé non è stato efficace a contrastare
il disavanzo legato più a carenze strutturali che non a problemi contabili.
Fino al 2009, si è contestata, anche più volte dallo stesso organo di
controllo, la mancanza di incisive azioni sul tessuto organizzativo che
sottendevano alla realizzazione del Piano medesimo. Quelli adottati erano
provvedimenti frammentari, scollegati da una vera programmazione".
"Il numero di posti letto eccessivo e l´alto tasso di ospedalizzazione
sono state riconosciuti dal Ministero della Salute e dal Ministero
dell´Economia - ha precisato meglio il Commissario - quali cause strutturali
del disavanzo, accumulato negli ultimi anni dalla spesa sanitaria regionale
abruzzese. La Corte dei Conti ha ribadito che prima il Piano di rientro ha
dettato le azioni miranti, in particolare, alla riduzione del numero dei posti
letto ma poi il Programma Operativo 2010 ha riorganizzato e rimodulato la rete
ospedaliera regionale".
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AUTISMO: DA REGIONE BASILICATA IMPEGNI CONCRETI PER MIGLIORARE ASSISTENZA |
|
|
 |
|
|
Potenza, 16 aprile 2013 - Un
incontro operativo per affrontare i disagi connessi alla sindrome autistica e
per assumere impegni concreti volti al miglioramento dei servizi erogati sul
territorio lucano. L´assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano, e il
direttore generale del Dipartimento, Domenico Tripaldi, hanno incontrato le
associazioni e gli operatori preposti all´assistenza dei soggetti affetti da
disturbi dello sviluppo e dell´apprendimento, che hanno indicato le priorità e
i bisogni di cui necessitano le persone autistiche.
L´assessore, dopo aver ascoltato e discusso le diverse istanze - erano
presenti le associazioni Globus, Il Gabbiano, Dumbo, Con noi e dopo di Noi e
Ala - ha pianificato una serie di interventi concreti che saranno
immediatamente resi operativi con il coinvolgimento di tutti i soggetti
interessati, tra cui le Aziende sanitarie locali e il sistema della scuola e
dei servizi sociali.
"La complessità della patologia - ha spiegato Martorano -
necessita di un approccio multidisciplinare e integrato: è questa la vera sfida
che questi articolati disturbi ci impongono. Sia il sistema sanitario che
quello scolastico - ha aggiunto l’assessore - presentano margini di
miglioramento su cui è necessario intervenire per garantire un´assistenza
adeguata e servizi differenziati a seconda dell´età e dei fabbisogni del
soggetto. Si tratta di un percorso che va organizzato dopo aver ascoltato le
istanze di chi, quotidianamente, interagisce con persone affette da autismo, e
che dev’essere realizzato e verificato con loro sistematicamente attraverso un
Tavolo permanente".
Sono stati quindi individuati alcuni punti a cui sarà data immediata
attuazione: il recepimento a livello regionale dell´accordo tra Governo,
Regioni, Province, Comuni e Comunità montane sulle ´Linee di indirizzo per la
promozione ed il miglioramento della qualità e dell´appropriatezza degli
interventi assistenziali nel settore dei Disturbi pervasivi dello sviluppo
(Dps)´ con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico;
l´istituzione del tavolo tecnico regionale con le famiglie, le scuole, le
associazioni e gli esperti del settore; l´istituzione di un tavolo di
coordinamento con le Aziende sanitarie, Asp e Asm, per intraprendere iniziative
volte anche al controllo e alla specializzazione delle strutture riabilitative.
"I servizi - ha aggiunto Martorano - nonostante le ingenti risorse
utilizzate dal sistema pubblico, grava ancora troppo sul contributo economico
delle famiglie. Ma quando le risorse o i familiari vengono a mancare, le
persone autistiche si trovano in situazioni di grande disagio che vanno a
peggiorare le condizioni di vita già problematiche a causa della patologia.
Bisogna fare ´rete´ intorno a questi soggetti e provvedere in maniera corale e
multidisciplinare - ha concluso l´assessore - ad intervenire laddove il sistema
deve essere migliorato".
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SANITÀ, CONGRESSO CISL:VOLTARE PAGINA |
|
|
 |
|
|
Milano, 16 aprile 2013 - Dimenticare l´ultimo anno e mezzo ´durante
il quale a leggere i giornali sembrava che nella sanità lombarda
andasse tutto male´ e ´voltare pagina´ perché ´dobbiamo essere
orgogliosi di quello che abbiamo realizzato anche e soprattutto
grazie alla grande professionalità dei medici e degli
operatori´. E´ questo il messaggio che il vice presidente e
assessore alla Salute di Regione Lombardia, Mario Mantovani, ha
lanciato il 12 aprile intervenendo al terzo Congresso delle Federazione
regionale Cisl Medici della Lombardia.
Valorizzare Professionalità - ´Accanto ad una buona
organizzazione - ha aggiunto Mantovani che ha portato anche il
saluto del presidente Roberto Maroni - devono essere valorizzate
le professionalità di chi opera nel campo della salute. Questo è
il messaggio nuovo. La Lombardia ha molte eccellenze in virtù
dell´azione delle passate amministrazioni che dobbiamo
valorizzare´.
No Ai Tagli Lineari - La Lombardia si trova di fronte a un
periodo in cui dovrà mettere mano al riordino delle unità
d´offerta, a seguito dei tagli lineari imposti dal Governo. ´Non
capiamo perché - ha detto Mantovani - dobbiamo essere soggetti a
tagli lineari dal momento che abbiamo il bilancio in pareggio da
molti anni. In qualunque impresa non si fanno tagli nei rami che
danno una buona qualità del prodotto´.
Linee Per Il Futuro - Nonostante le difficoltà però, la
Lombardia sta progettando il futuro. ´Stiamo ragionando sul
taglio delle liste d´attesa - ha spiegato Mantovani - con un
investimento di 25 milioni di euro e sulla questione
dell´occupazione per il 2013 con le necessarie stabilizzazioni
perché avendo un posto sicuro si lavora in maniera più serena e
tranquilla´.
´Si potrà discutere anche - ha concluso Mantovani - su
interventi di risparmio sull´organizzazione e l´amministrazione
ma certamente non ci saranno riduzioni sulla ricerca e sulle
sperimentazioni, che sono i fattori di qualità più importanti´.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FVG, SALUTE: APPROVATA PROCEDURA PER ACCREDITAMENTO STRUTTURE SANITARIE |
|
|
 |
|
|
Trieste, 16 aprile 2013 - La giunta
regionale ha approvato i requisiti
e la procedura che porteranno all´accreditamento in via
definitiva delle strutture residenziali sanitarie assistenziali
(Rsa) e degli Hospice.
Si tratta della conclusione di un iter iniziato nel 2011, con
l´approvazione del provvedimento con il quale è stato concesso
l´accreditamento definitivo alle strutture sanitarie
ambulatoriali e di degenza provvisoriamente accreditate.
Un provvedimento che rappresenta un´ulteriore tappa del programma
regionale di accreditamento e che mette ordine e garantisce
chiarezza al complesso tema della gestione delle Rsa e degli
Hospice, garantendo così ai cittadini il livello di servizi e di
qualità definito dalla norma.
Sulla base della documentazione approvata dalla giunta regionale,
tali strutture, il cui accreditamento risulta attualmente in via
provvisoria, saranno sottoposte
a verifica da parte della
Direzione regionale alla salute per quanto riguarda tutti gli
aspetti strutturali, organizzativi e tecnologici.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
REGIONE TOSCANA-MUNICIPALITÀ DI SHANGHAI, A MAGGIO UN’INTESA IN AMBITO SANITARIO |
|
|
 |
|
|
Firenze, 16 aprile 2013 – Cresce
e si rinsalda il rapporto di collaborazione Toscana-cina, in particolare in
sanità. A maggio Regione Toscana e Municipalità di Shanghai sottoscriveranno
un’intesa sulla formazione manageriale in ambito sanitario rivolta ai
professionisti dei rispettivi sistemi sanitari, già in corso di sperimentazione
all’interno del progetto “Health Management School”. L’ha annunciato
l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, in una sua comunicazione nel
corso dell’ultima giunta.
Il progetto “Health Management School” (Hms) è nato nel luglio 2010,
quando è stato presentato in Cina, all’Expo di Shanghai, il modello toscano
della sanità in termini di management e organizzazione. Questo modello ha
richiamato l’interesse delle autorità e degli esperti cinesi del settore,
impegnati nell’importante riforma sanitaria avviata dal governo cinese per
garantire il diritto alla salute di tutti i suoi cittadini.
“La Health Management School – sottolinea l’assessore al diritto alla
salute Luigi Marroni – è un importante strumento di promozione all’estero del
sistema sanitario toscano e delle eccellenze pubbliche e private che operano
nel settore scienze della vita, della cooperazione scientifica tra università e
strutture sanitarie e dell’attrazione di investimenti specializzati nel nostro
territorio. L’intesa che firmeremo con la Municipalità di Shanghai aggiungeràun
nuovo tassello alla collaborazione, già stretta e proficua, tra Toscana e Cina,
e consoliderà le basi delle relazioni amichevoli avviate negli ultimi anni con
la Municipalità di Shanghai”.
La Hms è una piattaforma regionale che promuove percorsi di alta
formazione in ambito sanitario (sia a livello professionale che manageriale)
rivolti ai professionisti provenienti da Paesi partner, in particolare la Cina,
attraverso la valorizzazione delle eccellenze pubbliche e private presenti sul
territorio toscano e offre ad amministratori e operatori sanitari dei Paes
partner un meccanismo per interagire con i loro omologhi toscani, scambiare esperienze,
formulare programmi di collaborazione a vari livelli, dalla pianificazione alla
ricerca medica. Ad oggi hanno preso parte al programma formativo (con oneri a
proprio carico) 234 professionisti di nazionalità cinese (24 nel 2009, 30 nel
2010, 100 nel 2012), e altri 150 frequenteranno il programma nel 2013. La
maggior parte di questi professionisti viene selezionata dal Dipartimento
Risorse Umane del ministero della salute cinese, con cui la Regione Toscana ha
avviato attività dal 2008.
Nell’ambito dell’intesa tra Regione Toscana e Municipalità di Shanghai
è previsto anche lo sviluppo dell’integrazione dei rispettivi modelli sanitari,
a partire da una sperimentazione annuale su una porzione del territorio di
Shanghai, il distretto di Jiading. I temi che interessano la sperimentazione
sono la medicina di base, la gestione degli anziani e dei non autosufficienti,
la prevenzione delle malattie croniche, le procedure di trattamento e il
management, i sistemi di valutazione delle performance. La realizzazione delle
attività previste nella sperimentazione sarà condotta attraverso la
collaborazione operativa fra la Asl 11 di Empoli e l’omologa struttura
sanitaria del distretto di Jiading, che sottoscriveranno un accordo specifico.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
INAUGURATO IL DISTRETTO SANITARIO DI CHIERI |
|
|
 |
|
|
Torino, 16 aprile 2013 - Il nuovo distretto sanitario di Chieri è stato
inaugurato il 15 aprile alla presenza del presidente Roberto Cota e
dell’assessore alla Sanità, Ugo Cavallera.
I locali hanno una superficie di 14.615 mq, di cui la metà destinati ad
ambulatori ed uffici e la restante parte ad autorimessa, e sono strettamente
collegati all’ospedale. Comprendono il Centro prenotazioni uniche con 5
sportelli e sale di attesa, i locali della commissione di medicina legale, gli
spazi del 118 (con locale autorimessa, ambulanza, soggiorno e due camere), gli
ambulatori del distretto (neurologia, geriatria, dermatologia, cardiologia,
oculista, dentista, otorino e chirurgia), due locali per l’assistenza
domiciliare, un’area per la fisioterapia (con accettazione/segreteria, sala di
attesa, tre studi medici, tre locali per le terapie manuali, uno per le terapie
strumentali, quattro per la logopedia e tre palestre), il consultorio
familiare, il centro prelievi, oltre agli uffici amministrativi, della
direzione generale e ai parcheggi in grado di assicurare all’utenza comodità di
accesso. L’investimento è stato di oltre 12 milioni di euro.
“L’inaugurazione - ha affermato Cota - rappresenta la dimostrazione
concreta di come la medicina del territorio possa rappresentare una risposta
efficace alle esigenze della sanità e dei cittadini piemontesi.”
“Con i nuovi locali - ha proseguito Cavallera - raggiungiamo
l’obiettivo di una effettiva integrazione socio-sanitaria che è uno dei cardini
della riforma che la Giunta regionale ha avviato in questa legislatura e sulla
quale intendiamo continuare a lavorare, favorendo un approccio complessivo dei
problemi e delle relative soluzioni”.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
OSPEDALI ECCLESIASTICI, VENDOLA: "PREOCCUPATO PER POSSIBILI RISVOLTI SOCIALI" |
|
|
 |
|
|
Bari, 16 aprile 2013 - “Sono molto preoccupato della sorte degli Enti
ecclesiastici e dei possibili risvolti sociali che possono scaturire da questa
situazione”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola in merito alle
difficoltà che stanno vivendo gli ospedali ecclesiastici, dopo che alcune
sentenze del Consiglio di Stato hanno stabilito che il ripiano di eventuali
debiti da parte della Regione non è consentito.
“Il quadro giuridico che emerge – ha spiegato Vendola – dalle recenti
sentenze, ci tranquillizza dal punto di vista delle finanze regionali, perché
mette al riparo il Bilancio dalle pretese di ripianare i disavanzi che pure gli
Enti avevano proposto. Tuttavia, siamo altresì consapevoli di trovarci di
fronte a strutture ospedaliere che hanno accumulato in questi anni, chi più chi
meno, una consistente partita debitoria con i propri fornitori e che, tuttavia,
fanno buoni servizi apprezzati dai cittadini”.
“Confido molto - ha concluso Vendola – nella capacità degli
amministratori degli Enti di contemperare l’obbligo di risanare le aziende, con
la necessità di mantenere personale e servizi adeguati. Sono sicuro che tutto
il sistema farà in modo di contribuire ad una soluzione che sia il meno
possibile dolorosa per tutti”.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BRESCIA, ONLUS ANT ACCREDITATA DA REGIONE LOMBARDIA |
|
|
 |
|
|
Brescia, 16 aprile 2013 - L´assessore regionale Viviana Beccalossi,
è intervenuta il 12 aprile a Brescia alla conferenza stampa di
presentazione dell´accreditamento, da parte della Regione
Lombardia e della Asl di Brescia, alla Fondazione Ant Onlus,
ente erogatore di cure palliative.
Successo Per Tutta La Comunità - ´Grazie a tutti i volontari -
ha detto Viviana Beccalossi - per l´impegno che dedicano alle
famiglie di quelle persone che hanno bisogno di aiuto e sostegno
in un momento difficile della loro vita. Termina un lungo
percorso, nel quale abbiamo dovuto superare anche una serie di
ostacoli, che oggi culmina in un successo di tutta la nostra
comunità´.
Durante l´incontro, al quale erano presenti il sindaco Adriano
Paroli e il direttore generale dell´Asl Carmelo Scarcella,
l´assessore Viviana Beccalossi ha sottolineato come i quasi
4.000 pazienti assistiti ogni giorno da Ant in 9 regioni
italiane trovino nei volontari di questa Onlus qualcosa che va
oltre al sostegno sanitario.
Volontari Bene Prezioso - ´La generosità di Ant, che nella
provincia di Brescia ha finora offerto l´assistenza a domicilio
a 2.500 malati - ha concluso l´assessore Beccalossi - è il bene
più prezioso che questa associazione, come molte altre realtà di
volontariato, può offrire a una città, a una provincia e a una
regione lavorando in rete e in stretta collaborazione con il
servizio sanitario pubblico´. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SANITÀ, L´AUSL UNICA DELLA ROMAGNA AL VIA IL 1° GENNAIO PROSSIMO. AL LAVORO UN COORDINAMENTO POLITICO E UNO TECNICO PER SPIANARE LA STRADA AL PROCESSO DI UNIFICAZIONE DELLA ATTUALI AZIENDE SANITARIE ROMAGNOLE |
|
|
 |
|
|
Bologna, 16 aprile 20123 – La meta è arrivare alla costituzione dell’Azienda Sanitaria unica
della Romagna il 1° gennaio 2014, scelta che consentirà di migliorare e
qualificare i servizi resi ai cittadini, garantendone la sostenibilità economica
anche in tempi di risorse pubbliche calanti.
Per raggiungere questo
obiettivo, nel corso di un incontro tenuto oggi in Regione – presieduto
dall’assessore regionale alle politiche per la salute Carlo Lusenti, alla
presenza dei Presidenti e dei rappresentanti delle Conferenze Territoriali
Sociali e Sanitarie delle Aziende Usl della Romagna (erano presenti Paolo
Zoffoli e Guglielmo Russo - Ctss di Forlì, Claudio Casadio e Fabrizio Matteucci
- Ctss di Ravenna, Paolo Lucchi - Ctss di Cesena, Stefano Vitali - Ctss di
Rimini) – è stato definito un percorso condiviso grazie al quale sarà possibile
rendere operativi tutti gli strumenti (legislativi e regolamentari), necessari a
dar vita al nuovo motore unico della sanità romagnola, rispetto al quale si sono
già espresse positivamente le quattro Conferenze Territoriali Sociali e
Sanitarie (Ctts) delle Aziende Usl della Romagna.
Saranno due coordinamenti, uno a
livello politico e uno a livello tecnico, a facilitare la realizzazione di
quanto necessario ad arrivare al traguardo del 1° gennaio 2014.
Il primo, politico, sarà
presieduto dall’assessore regionale alle politiche per la salute e sarà composto
dai sindaci dei Comuni capoluogo, dai presidenti delle Province e dai presidenti
delle Ctts delle Aziende Usl della Romagna. Avrà il compito di definire i
principi e gli obiettivi generali del riordino, le modalità di realizzazione,
gli elementi fondamentali dell’organizzazione e del funzionamento della futura
Azienda unica, con particolare riferimento agli aspetti di governance
che assicurino una piena ed efficace partecipazione dei territori ai processi di
programmazione, di organizzazione e di valutazione.
Sul versante tecnico vedranno la
luce coordinamenti specifici, presieduti dal Direttore generale sanità della
Regione, con la partecipazione delle Direzioni generali delle Aziende sanitarie
della Romagna. Essi avranno il compito di predisporre, sulla base degli
indirizzi del coordinamento politico, le analisi e i provvedimenti legislativi e
regolamentari propedeutici all’unificazione delle attuali Aziende sanitarie. Si
occuperanno anche del riassetto societario ed organizzativo dell’Istituto di
Ricovero e Studio dei Tumori di Meldola. Riassetto che si è reso necessario a
seguito del riconoscimento della qualità di Istituto di Ricovero e Cura a
Carattere Scientifico e dell’ingresso della Regione nella compagine societaria
dello stesso.
Dall’incontro di stamani in
Regione è uscita anche l’esigenza di predisporre un piano di comunicazione verso
i territori e l’insieme degli attori coinvolti, istituzionali e
professionali.
Obiettivo del piano sarà quello
di illustrare le finalità, le modalità e i tempi di realizzazione del progetto.
Destinatari principali di questo strumento saranno le Conferenze Territoriali, i
Collegi di direzione delle Aziende sanitarie e le Organizzazioni sindacali.
Secondo quanto deciso
nell’incontro di oggi, è stato anche definito un piano di lavoro con incontri a
cadenza mensile, il primo dei quali è già stato fissato per il 16 maggio
prossimo. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TICKET, REGIONE BASILICATA E SINDACATI: SI VA VERSO LA SEMPLIFICAZIONE |
|
|
 |
|
|
Potenza, 16 aprile 2013 - Garantire
alle fasce più deboli l’esclusione dal pagamento del ticket per le visite
specialistiche e rimodulare il sistema di partecipazione alla quota fissa
sanitaria in una logica di equilibrio e di semplificazione.
E’ la volontà congiunta della Regione Basilicata e dei sindacati di
categoria, manifestata ieri mattina in un incontro convocato
dall’assessore alla Salute Attilio Martorano, a cui hanno partecipato il direttore
generale Domenico Tripaldi e i rappresentanti sindacali Angelo Summa (Cgil),
Donato Allegretti (Cgil), Enrico Gambardella (Cisl) e Giuseppe Pietrantuono
(Uil).
Nell’incontro sono state avanzate diverse ipotesi alternative, alcune
delle quali sono state giudicate utili. Sulla rimodulazione complessiva del
ticket sanitario, avrà un ruolo determinante la compartecipazione alla quota
fissa sull’acquisto dei farmaci.
“In questo incontro – ha dichiarato l’assessore Martorano – è stata
acquisita una prima parte della discussione che porterà ad individuare la
soluzione più adeguata. Per noi – ha aggiunto - è di assoluta importanza
sostenere la massima attenzione verso le fasce sociali più deboli e i livelli
di equità, all’interno dei vincoli imposti dal Ministero”.
I sindacati, soddisfatti dell’incontro e delle ipotesi di
semplificazione, hanno tuttavia evidenziato “la complessità della
ridefinizione” che “nasce soprattutto dall’impossibilità di utilizzare i
parametri ‘Isee’ come misura di riferimento, sostituiti dal ‘reddito familiare’
per espressa indicazione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze”.
Il tavolo, dopo alcune approfondite verifiche sulle soluzioni
ipotizzate, tornerà a riunirsi entro la fine della settimana.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FVG, SALUTE: APPROVATO IN VIA PRELIMINARE NUOVO REGOLAMENTO F.A.P. |
|
|
 |
|
|
Trieste, 16 aprile 2013 - La
giunta regionale ha approvato in via
preliminare il nuovo regolamento di attuazione del Fap, il Fondo
per l´autonomia possibile e per l´assistenza a lungo termine.
Con questo provvedimento si intende apportare alcune modifiche al
precedente regolamento - peraltro già condivise con il mondo
della disabilità - per gestire e distribuire ancor meglio le
risorse a disposizione delle persone disabili e ammalate che
vengono accudite dalle famiglie, le quali avranno a disposizione
maggiori strumenti.
In particolare il nuovo regolamento mira a diminuire i tempi di
attesa nell´erogazione dei fondi e a garantire maggiore
omogeneità sul territorio regionale.
Prima della definitiva approvazione, il provvedimento passa ora
all´esame della competente commissione consiliare e della
Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e
sociosanitaria e dovrà acquisire il parere del Consiglio per le
autonomie locali e della Consulta regionale delle associazioni
dei disabili.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FONDO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA, DALLA REGIONE TOSCANA 80 MILIONI NEL 2012 |
|
|
 |
|
|
Firenze, 16 aprile 2013 – Anche per il 2012 la Toscana ha garantito i
servizi per la non autosufficienza e la vita indipendente, con un finanziamento
di 80 milioni, in assenza di qualsiasi contributo a livello nazionale.
L’utilizzo del Fondo per la non autosufficienza da parte delle 34
zone/distretto toscane sarà oggetto di una relazione che l’assessore al diritto
alla salute Luigi Marroni terrà prossimamente in Consiglio Regionale. La relazione
è stata approvata ieri dalla giunta.
Dunque, nel 2012 la Regione ha trasferito alle 34 zone/distretto
complessivamente 80 milioni di euro (di cui 5.200.000 per il Progetto Vita
Indipendente), con una ripartizione fatta in base a indicatori: di carattere
demografico; relativi all’incidenza della popolazione in condizioni di
disabilità e di non autosufficienza; relativi alle persone non autosufficienti,
disabili e anziane accolte nelle strutture residenziali e semi-residenziali. Le
risorse sono state utilizzate per l’erogazione delle prestazioni previste dal
Piano di assistenza personalizzato (Pap), nell’ambito di queste tipologie:
interventi domiciliari sociosanitari, di aiuto alla persona, forniti in forma
diretta dal servizio pubblico; interventi in forma indiretta, domiciliari o per
la vita indipendente; inserimenti in strutture semiresidenziali; inserimenti
temporanei o di sollievo in residenza; inserimenti permanenti in residenza. 30
zone su 34 hanno completato la rendicontazione delle risorse, le 4 rimanenti
sono in fase di completamento.
“Dai dati in nostro possesso registriamo un forte incremento del numero
di anziani assistiti – sottolinea l’assessore Marroni -Nel 50% dei casi la
presa in carico avviene immediatamente dopo la segnalazione, e nei restanti
casi comunque entro 3 mesi. Per quanto riguarda le liste di attesa per il
ricovero in Rsa, il dato è andato progressivamente calando: dai 3.304 del 2007
agli 880 del 2012. Ma stiamo lavorando per ridurre ulteriormente le liste di
attesa”.
Nel 2012, le segnalazioni effettuate ai Punti Insieme sono state
complessivamente 86.023, corrispondenti a circa il 9,9% della popolazione
residente toscana ultrasessantacinquenne. Mensilmente ci si attesta intorno a
una media di 7.000 segnalazioni. Da queste segnalazioni sono derivate 66.634
prese in carico corrispondenti al 7,7% della popolazione residente toscana
ultrasessantacinquenne. Le prese in carico sono state caratterizzate per il 26%
da un bisogno socio sanitario complesso, che ha portato quindi a una
valutazione da parte dell’Unità di Valutazione Multidisciplinare (Uvm), con la
relativa stesura di un Piano assistenziale personalizzato (Pap), per un totale
di 17.643 Pap redatti. Le restanti prese in carico hanno portato ad una
risposta assistenziale di tipo sociale o sanitario semplice.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PER L´UNIVERSIADE TRENTINO 2013 UNA SETTIMANA DI INCONTRI FISU |
|
|
 |
|
|
Trento, 16 aprile 2013 - Una
vera e propria radiografia sull’operatività del Comitato organizzatore a 240
giorni dall’evento, che dall’11 al 21 dicembre prossimi catalizzerà sul
Trentino l’attenzione del mondo degli sport invernali e del ghiaccio. È questo
lo spirito con il quale i vertici della Fisu sono impegnati a Trento in una
serie di stringati appuntamenti con i vertici dell’Universiade Invernale 2013.
Una serie di intensi incontri iniziati giovedì scorso e che si concluderanno
venerdì.
Si è iniziato con il Swiss Timing Seminar che ha portato ad affrontare
tutti gli aspetti connessi da un lato all’accredito degli oltre 3.000 ospiti di
50 nazioni attesi in Trentino e dall’altro a tutti i dettagli relativi ai
cronometraggi, con la gestione della relativa diffusione internet. Un aspetto,
particolarmente complesso che vede impegnata la realtà elvetica, partner di
Fisu e coinvolta nei maggiori eventi mondiali, nella realizzazione di un
sistema capace di implementare i risultati di tutte le discipline in
calendario: Sci alpino, Sci nordico, Combinata nordica, Salto, Biathlon,
Snowboard, Freestyle, Pattinaggio di figura, Pattinaggio sincronizzato,
Pattinaggio velocità, Short track e Curling. Mai un evento aveva portato in
Trentino una simile complessità tecnico-organizzativa, coinvolgendo più
federazioni sportive internazionali contemporaneamente analogamente a quanto
avviene solo con le Olimpiadi.
Domani e martedì sarà la volta del Fisu Seminar incentrato su tutti gli
aspetti organizzativi (dai trasporti agli alloggi, dai siti di gara alla loro
brandizzazione, dalla produzione televisiva all’ufficio stampa, dal catering
all’assistenza sanitaria, fino al doping) con uno scambio di valutazioni tra
gli esponenti della Federazione internazionale dello sport universitario e i
responsabili di settore del Comitato organizzatore. Due intense giornate di
lavoro ospitate alla Facoltà di Lettere di Via Tommaso Gar con inizio dei
lavori alle 9e chiusura nel tardo pomeriggio.
Mercoledì sarà quindi il Rettorato dell’Università in via Belenzani ad
ospitare il confronto-ispezione tra i vertici Fisu e il C.o. Di Trentino 2013.
Tre giorni caratterizzati da un’intensa agenda di lavori per analizzare, in
tutti i settori, lo stato di avanzamento dell’organizzazione presieduta da
Sergio Anesi, con vicepresidente il prof. Paolo Bouquet (in rappresentanza
dell’Università di Trento), e coordinata da Filippo Bazzanella e Stefano
Ravelli. A fianco dell’intenso scambio di valutazioni sono previsti anche dei
sopralluoghi alle strutture ricettive a Canazei e Baselga di Piné.
http://www.universiadetrentino.org/
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|