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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Aprile 2013
LA COMMISSIONE EUROPEA ACCOGLIE CON FAVORE IL VOTO DEL PARLAMENTO EUROPEO DI ESTENDERE IL MANDATO DI ENISA E RAFFORZARE LA SICUREZZA INFORMATICA DELL´UE  
 
Bruxelles, 17 aprile, 2013 - La Commissione europea accoglie con favore il voto del Parlamento europeo in seduta plenaria di oggi di estendere il mandato dell´Agenzia per la sicurezza dell´informazione (Enisa), delle reti e dell´informazione. Il voto di ieri (626 favorevoli, 45 contrari) è la conclusione di lunghe discussioni politiche tra Consiglio e il Parlamento europeo. È stato raggiunto un accordo politico alla fine di gennaio 2013, e ministri dell´Ue ha formalmente approvato il regolamento l´8 febbraio. Il nuovo regolamento (cfr. Memo/10/459 ) Enisa concede un nuovo mandato di 7 anni. Ciò è particolarmente significativo dato il ruolo importante che l´Agenzia svolgerà nella realizzazione della strategia di sicurezza informatica dell´Ue adottato dalla Commissione europea nel mese di gennaio (cfr. Ip/13/94 ). Enisa manterrà la sua sede a Heraklion, Creta, ma avrà anche una filiale ad Atene che lo porta più vicino ai suoi stakeholder e rende l´organismo più efficiente. Europeo, vicepresidente della Commissione Neelie Kroes ha dichiarato : "Il voto di oggi offre un nuovo inizio per una nuova Enisa:., con compiti estesi, una organizzazione e di governance più agile ed efficiente Questo aiuterà le reti europee sicure e sistemi informativi, in linea con la nostra strategia di sicurezza informatica ". Il passo finale, dopo il voto di oggi è la pubblicazione del regolamento nella Gazzetta ufficiale. Enisa è stata fondata nel 2004 e ha iniziato le sue operazioni a Creta nel 2005. Oggi, l´agenzia è ben consolidata e offre una gamma unica di servizi di sicurezza informatica tra cui l´organizzazione di esercitazioni di sicurezza informatica a livello europeo (cfr. Ip/12/1062 ), che assiste nel set-up del Computer Emergency Response Team (Cert), che fornisce analisi indipendenti minacce informatiche, reporting civilistico e analisi dei principali incidenti informatici in Europa e consulenza al settore privato sui modelli di business sicure per l´It. Nell´ambito della strategia di sicurezza informatica ha recentemente proposto la direttiva Ue e Nis, Enisa avrà un ruolo chiave nel garantire la sicurezza informatica e la creazione di rete e info r mazioni di sicurezza standard (Nis) per sostenere un settore Nis competitiva a livello internazionale. Link utili http://www.enisa.europa.eu/  
   
   
AIUTI DI STATO: IL REGIME DI SGRAVI FISCALI NEL REGNO UNITO PER I VIDEOGIOCHI È SOGGETTA AL CONTROLLO DA PARTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 17 aprile, 2013 - La Commissione europea ha aperto un´indagine sul programma del Regno Unito proposta di sgravi fiscali per i videogiochi. La misura mira a incoraggiare game designer di produrre giochi che soddisfano determinati criteri culturali. Tuttavia, la Commissione ritiene che ´non c´è un chiaro fallimento del mercato in questo settore in espansione che si caratterizza per il suo dinamismo e gioco di questo tipo sono realizzati anche in assenza di aiuti di Stato. Pertanto, la Commissione dubita, in questa fase, che l´aiuto è necessario. L´apertura di un indagine approfondito non pregiudica il risultato finale. Dà il Regno Unito e le altre parti interessate la possibilità di presentare osservazioni. Il vicepresidente della Commissione responsabile della concorrenza, Joaquín Almunia, ha dichiarato in proposito: "Il mercato per la progettazione di videogiochi è dinamico e promettente mercato. Niente indica che è necessario questa attività è sovvenzionata dal contribuente. Tali sussidi possono anche falsare la concorrenza ". Il Regno Unito intende introdurre una misura di sgravio fiscale del 25% ad un massimo del 80% del budget di fare un videogioco soddisfa i criteri per la spesa per beni e servizi utilizzati o consumati Uk. Tuttavia, sulla base delle informazioni disponibili in questa fase, la Commissione: dubbio che l´aiuto è necessario per stimolare la produzione di questi video giochi; ritiene che limitare le spese ammissibili per tale misura di sgravi fiscali per i beni o servizi "usati o consumati" nel Regno Unito potrebbe essere discriminatorio; ritiene che per fornire tale aiuto potrebbe alimentare una corsa alle sovvenzioni fra gli Stati membri; dubbio che il criterio culturale proposto permette di assicurare che gli aiuti supporta solo i giochi con contenuti culturali senza provocare indebite distorsioni della concorrenza. Le parti interessate sono invitate a presentare le loro osservazioni entro un mese dalla pubblicazione della decisione di oggi nella Gazzetta ufficiale dell´Unione europea .  
   
   
SI CONCLUDE A PERUGIA “#UMBRIADIGITALE/COSTRUIAMO INSIEME L’AGENDA DIGITALE”: “LA SFIDA DELL’UMBRIA ORA DIVENTA REALTÀ”  
 
Perugia, 17 aprile 2013 - Più cultura, più reti di conoscenza, più servizi digitali e più condivisione, meno tecnologia perché già c´è e va piuttosto aggiornata e utilizzata in maniera più interdipendente: in sintesi, è questo il percorso che la coordinatrice regionale Anna Lisa Doria, intervenendo ieri nella seconda giornata del convegno "#umbriadigitale/ costruiamo insieme l´agenda digitale" promosso dalla Regione Umbria, ha tracciato per la realizzazione dell´Agenda digitale, "volàno di sviluppo decisivo per il futuro dell´Umbria e al quale tutta la struttura regionale sta lavorando con impegno e celerità". "Per la sua definizione - ha sottolineato - abbiamo seguito la strada della partecipazione e della collaborazione perché ci crediamo fortemente: vogliamo andare oltre la logica della pubblica amministrazione che eroga servizi a utenti e clienti, cercando il concorso di tutti su scelte prioritarie e la corresponsabilizzazione rispetto a obiettivi misurabili e tangibili. Messo a punto il progetto - ha proseguito - dobbiamo avere la capacità di tradurlo in un servizio. I tre aspetti da sviluppare, è questo che l´Umbria ci chiede, riguardano i processi economici per l´innovazione e lo sviluppo delle imprese umbre, i processi sociali in modo da favorire l´inclusione sociale, l´e-government e la semplificazione amministrativa per facilitare l´accesso ai servizi della pubblica amministrazione". "Non cominciamo da zero", ha detto la coordinatrice regionale, ricordando le normative regionali, gli investimenti per lo sviluppo delle infrastrutture e soffermandosi sull´importanza del confronto e della condivisione. "Anche attraverso l´ideario, lo speciale sito che abbiamo creato per raccogliere proposte e progetti sull´innovazione sociale, la semplificazione e il miglioramento dei servizi, abbiamo voluto rendere il cittadino protagonista nella progettazione e nello stesso modo opereremo per le successive fasi di accompagnamento e per il monitoraggio che attiveremo sull´attuazione e l´efficacia delle azioni, coinvolgendo in particolare i giovani, magari attraverso un rapporto più stringente con l´Università". "È la fase in cui occorre agire e in Umbria ci sono le condizioni per farlo, mettendo a frutto energie e risorse" ha detto l´assessore regionale alle Infrastrutture tecnologiche immateriali, Stefano Vinti, che ha delineato anche le prossime fasi della "road map". Innanzitutto, sulla base dei risultati del confronto della due giorni che si conclude oggi, tra maggio e giugno la Regione convocherà la riunione del Tavolo dell´Alleanza per lo sviluppo - Umbria 2015 per continuare il confronto sull´Agenda digitale con parti sociali, forze economiche, istituzioni, mondo del volontariato, delle professioni e gli altri soggetti rappresentativi della comunità regionale "Entro pochi giorni - ha detto inoltre l´assessore Vinti - la Giunta regionale valuterà la proposta della prima legge regionale in materia di infrastrutture per le telecomunicazioni. Una legge organica con cui la Regione, all´avanguardia nel panorama nazionale, riconosce a tutti i cittadini il diritto dell´accesso a internet e ai servizi tecnologici, promuovendo uno sviluppo delle infrastrutture per le telecomunicazioni in armonia con il patrimonio paesaggistico, ambientale e culturale dell´Umbria". "C´è l´urgenza - ha sostenuto Vinti - che le infrastrutture non penalizzino né territori né cittadini e che la rete diventi uno strumento per lo sviluppo sociale ed economico, per nuove forme di democrazia, che contribuisca alla riduzione del danno della crisi economica. Questa due giorni - ha concluso - segna un passaggio importante nel percorso verso la concretizzazione di uno strumento che la Giunta regionale ha posto tra le sue priorità nel programma di legislatura, quale asse fondante e fondamentale per costruire il futuro dell´Umbria".  
   
   
LA TECNOLOGIA ABBATTE LE FRONTIERE DEL BUSINESS, GLI OTT PERICOLO O OPPORTUNITÀ? DAI BIG DATA AL CLOUD COME CAMBIA IL BUSINESS.  
 
Milano, 17 Aprile 2013 - Lo sviluppo tecnologico incide non solo all’interno delle aziende sull’organizzazione dei processi, la produttività, la collaboration, ma ridefinisce anche i contorni del business e permette di approcciare settori completamente differenti rispetto al passato cambiando in toto lo scenario delle telecomunicazioni. Fedele al suo impegno di informare gli associati e, discutendo con loro nell’ambito degli Osservatori, di disegnare i nuovi contorni del mondo delle Tlc, Anfov nel suo Manifesto descrive il cambiamento in atto che prende spunto dall’unione dei tanti piccoli pezzi di puzzle che disegnano il quadro del mondo tecnologico. I trend sono noti. Il principale è quello relativo alla mobilità. “L´aumento esponenziale del numero di smartphone in tutto il mondo genera presso gli utilizzatori il bisogno di effettuare in mobilità molte delle attività cui sono abituati. La mobilità sarà ancor più accentuata anche dai tablet, dalla diffusione dell´Internet degli oggetti” scrive il documento dell’Associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione. Il Machine to machine è un ulteriore elemento di sviluppo, così come le applicazioni mobili che tenderanno a specializzarsi sia per funzione sia per device. L´espansione dei device mobili consentirà lo sviluppo dei pagamenti tramite smartphone e un’altra evoluzione arriva dalla diffusione del social e il coinvolgimento sempre più marcato del cliente. Questi primi trend sono strettamente correlati a quello dei Big Data basati su quantità enormi di dati strutturati e non, provenienti in tempo reale o differito. Tutte queste applicazioni inoltre si appoggeranno sempre più su piattaforme Cloud nelle sue diverse declinazioni e utilizzi. ”Questo scenario tecnologico permette oggi a operatori che nulla avevano a che fare con le Tlc di entrare nel settore”, spiega Achille De Tommaso, presidente di Anfov. Con alle spalle quarant’anni nel mondo delle Tlc in ruoli di vertice e, da ultimo, amministratore delegato di Skylogic, operatore satellitare per la banda larga, e ora presidente e Ceo di Acquarius Logica, De Tommaso fa riferimento a Google con la sua posta elettronica utilizzata da milioni di utenti, ma anche con il nuovo servizio di videoconferenza. “Gli Over the top, ma anche Microsoft e altri player si muovono verso le Tlc e Youtube si propone come concorrente di Rai e Mediaset”. Nel frattempo si diffondono le smart tv che si collegano a Internet e Netflix, l’operatore americano che vende i film in streaming, si diffonde in Europa. “Secondo Anfov – prosegue De Tommaso – gli operatori di Tlc devono trasformarsi o allearsi con gli Over the top. Non è un caso se Marco Patuano, l’amministratore delegato di Telecom Italia, per conoscere le nuove frontiere delle telecomunicazioni sia andato in Silicon Valley”. Il futuro è quello, tanto che Anfov vorrebbe reclutare anche Microsoft, Facebook e Google nelle proprie fila per avere un panorama completo di una situazione che si fa sempre più complicata. Il Project glasses di Google, con gli occhiali compatibili con quelli da vista che possono anche scattare foto, fare video e inviarle direttamente su Internet spostano il colosso di Mountain View in un settore di business impensabile fino a poco tempo fa che potrebbe solleticare l’interesse dell’occhialeria italiana con giganti come Luxottica. E sempre Google in collaborazione con Adidas ha presentato recentemente la scarpa parlante che permette di offrire di offrire feedback e motivazioni agli utenti, ovviamente, condividendo il tutto sui social. E poi c’è Apple che sta lavorando a iWatch e iTv. Il primo è un orologio digitale tramite il quale si potrà telefonare e fare molto altro, mentre la seconda è la Tv della Mela che dovrebbe arrivare entro l’anno. Infine, Amazon che cresce nel cloud, si allarga nell’editoria e conquista spazio nella distribuzione. Negli stati Uniti in molte città è attivo il servizio di consegne quotidiane. La stessa cosa che intede fare Google. Nuovi concorrenti per Esselunga?  
   
   
PADOVA - CONTRIBUTI ECONOMICI PER LE PMI NEL SETTORE ICT  
 
Padova, 17 aprile 2013 - La Camera di Commercio di Padova nell’ambito delle iniziative promozionali volte a favorire lo sviluppo del sistema economico locale, intende sostenere le imprese padovane operanti nel settore Ict che partecipino alle manifestazioni fieristiche di settore mediante l’erogazione di un contributo economico a fondo perduto. Il bando prevede uno stanziamento totale di € 80.000. Possono partecipare al bando le imprese in possesso dei seguenti requisiti: avere sede legale e/o operativa in provincia di Padova; - essere regolarmente iscritte, alla data di presentazione della domanda, al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Padova, quali imprese del settore Itc; - essere in regola con i pagamenti del diritto annuale; - non avere esposizioni debitorie in sospeso a qualunque titolo con la Camera di Commercio di Padova, - non essere in stato di fallimento, concordato preventivo, amministrazione straordinaria, liquidazione coatta amministrativa o volontaria. I termini di presentazione delle domande di contributo (da presentare successivamente alla partecipazione alla fiera) decorrono dal 2 maggio alle ore 10 fino al 31 dicembre 2013 alle ore 18. Il bando prevede l’erogazione di un contributo a favore delle imprese padovane operanti nel settore Ict (Tecnologie dell´informazione e della comunicazione) che partecipino alle manifestazioni fieristiche per operatori del settore in Italia e all’estero, che si terranno nel periodo da aprile a dicembre 2013. Per quanto riguarda le manifestazioni fieristiche all’estero non potranno essere considerate fiere in cui è prevista l’organizzazione di una collettiva da parte dell’Azienda Speciale camerale Padova Promex. Il contributo è calcolato in percentuale sulle spese sostenute - al netto di Iva - per la partecipazione alla manifestazione fieristica per acquisizione e allestimento dello spazio espositivo. Detto contributo è pari al 50% delle spese sostenute per le voci di cui sopra, fino ad un massimo di € 4.000,00 ad impresa. Ogni impresa potrà presentare domanda di contributo per la partecipazione al massimo a due manifestazioni fieristiche nel corso del 2013. Le domande di contributo, in regola con l’imposta di bollo, sulla base della modulistica disponibile on-line nel sito http://www.pd.camcom.it/ , dovranno essere inviate, successivamente alla partecipazione alla manifestazione fieristica d’interesse, tra il 2 maggio 2013 alle ore 10 e il 31 dicembre 2013 alle modalità telematica con firma digitale attraverso lo specifico sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere scpa – Servizi e-gov (collegato alla banca dati Cerc utilizzata dall’ufficio competente per l’istruttoria della pratica), accessibile dal sito web camerale.  
   
   
SMAU PADOVA. INNOVAZIONE A SUPPORTO DELLE IMPRESE  
 
Venezia, 17 aprile 2012 - Smau Padova, la tappa veneta di Smau, si svolgerà presso Padova Fiere domani e giovedì 18 aprile. E’ un evento fieristico giunto alla sua sesta edizione. L’obiettivo è quello di rilanciare l’utilizzo delle tecnologie digitali presso le imprese e la Pubblica Amministrazione, con particolare attenzione per le Pmi. Nel corso della manifestazione verrà assegnato domani (ore 10.30 - Padiglione 11 Sala 1) il “Premio Innovazione Ict Nordest”, pensato per valorizzare quelle realtà, aziende ed enti, che hanno innovato con successo il proprio business attraverso le tecnologie digitali. Sarà presente l’assessore veneto all’economia, sviluppo, ricerca e innovazione Isi Coppola che parlerà del ruolo della Regione per favorire il conseguimento di questi obiettivi da parte delle imprese. Alle ore 12.00 è in programma invece l’assegnazione del “Premio Lamarck”, il riconoscimento, in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria, rivolto alle più promettenti start up presenti in fiera. Alla premiazione interverranno, tra gli altri, l’assessore Coppola e Giulio Pedrollo presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Veneto Smau Padova si propone come un appuntamento di riferimento per la divulgazione dei casi di successo più significativi del Nordest nel settore della ricerca e dell’innovazione a sostegno delle imprese, dai quali imprenditori, decisori aziendali e pubbliche amministrazioni possano prendere esempio per accrescere la competitività del territorio veneto. A Smau Padova 2013 sarà proposta anche una nuova dimensione dedicata alla ricerca applicata, all’innovazione e agli strumenti finanziari per le Pmi, Innoveneto Expo. Inoltre, nello suo spazio espositivo la Regione ospiterà laboratori e centri di ricerca veneti che offrono supporto al trasferimento tecnologico e all’innovazione delle imprese.  
   
   
ARRIVA L´ALPEUREGIO SUMMER SCHOOL, EDIZIONE 2013 A BRUXELLES DAL 17 AL 27 GIUGNO, DOMANDE ENTRO IL 30 APRILE  
 
Trento, 17 aprile 2013 - Il Land Tirolo, la Provincia Autonoma di Bolzano e la Provincia autonoma di Trento ripropongono, nell’estate 2013, l’Alpeuregio Summer School - scuola di formazione sull´Europa, le sue politiche le sue istituzioni, in lingua inglese - per 30 giovani laureati e laureate provenienti dal Tirolo, dall’Alto Adige e dal Trentino (10 per ogni regione). L’iniziativa si svolgerà a Bruxelles dal 17 al 27 giugno 2013. I relatori e le relatrici sono prevalentemente funzionari e funzionarie Ue di alto livello. Di questa esperienza formativa, della durata di nove giorni, beneficerà in particolare chi intende intraprendere una carriera a livello europeo e chi intende utilizzare le competenze acquisite a livello regionale e locale. La partecipazione al corso è riservata a laureati residenti nei tre territori, che non abbiano compiuto i 30 anni di età e abbiano un´adeguata conoscenza della lingua inglese. La partecipazione è gratuita, mentre viaggio e soggiorno sono a carico dei partecipanti. Di comune accordo gli organizzatori riconoscono la possibilità che un contributo economico in favore dei partecipanti sia offerto da parte di soggetti terzi. Le domande vanno presentate entro il 30 aprile. Il corso di studi avrà una durata di nove giorni, dal 17 al 27 giugno 2013, e si focalizzerà sulle istituzioni europee, il loro funzionamento e le principali politiche dell´Unione europea. La sede del corso sarà quella della Rappresentanza comune della Regione europea Tirolo-alto Adige-trentino in Rue de Pascale 45 – 47, 1040, a Bruxelles. I relatori e le relatrici dell’Alpeuregio Summer School saranno individuati tra soggetti di specifica esperienza e competenza, scelti in prevalenza tra funzionari e funzionarie delle istituzioni europee. Partecipazione - Possono partecipare alla selezione, pena l’esclusione, coloro che hanno la cittadinanza di un Paese membro dell´Ue e sono residenti nel Land Tirolo, nella Provincia autonoma di Bolzano o nella Provincia autonoma di Trento al momento della presentazione della domanda. Inoltre non devono aver superato i 30 anni di età alla data di scadenza per la presentazione della domanda e sono in possesso dei seguenti requisiti: - laurea triennale o laurea conseguita secondo il vecchio ordinamento o laurea nuovo ordinamento; - padronanza della lingua inglese per consentire un´attiva partecipazione alle lezioni. La partecipazione all’Alpeuregio Summer School negli anni precedenti esclude una nuova candidatura. Domanda Di Partecipazione - Gli interessati e le interessate devono inoltrare la domanda di partecipazione – utilizzando l’apposito modulo all’indirizzo di posta elettronica info@alpeuregio.Eu o via fax al numero 0032 (0)2 7420980 - entro il 30 aprile 2013. Il modulo è scaricabile dai seguenti siti web: il sito della Rappresentanza comune della Regione europea Tirolo-alto Adige-trentino a Bruxelles http://www.Alpeuregio.org, il sito del Land Tirolo http://www.Tirol.gv.at, il sito della Provincia autonoma di Bolzano http://www.Provincia.bz.it, http://www.Provinz.bz.it/ e il sito della Provincia autonoma di Trento http://www.Provincia.tn.it. Alla domanda di partecipazione seguirà un’e-mail di conferma dell’avvenuto ricevimento. Selezione E Commissione Di Valutazione - La selezione delle candidature è effettuata per titoli. La laurea vecchio ordinamento e la laurea nuovo ordinamento sono considerate titoli a pari merito. I criteri seguiti per la valutazione delle candidature sono i seguenti: 1) voto finale o media dei voti del diploma di laurea, del diploma di master o del diploma di Magister; 2) tesi di laurea con chiaro riferimento all’Europa (sarà considerato anche il voto finale); 3) dottorato e/o corsi di studio post-laurea con chiaro riferimento all’Europa e votazione e/o giudizio finale. Non sono presi in considerazione i titoli post-laurea che non prevedano votazione o giudizio finale; 4) numero degli esami sostenuti che presentano un chiaro riferimento all’Europa e media dei voti; saranno presi in considerazione anche seminari e esercitazioni (con voto finale) con chiaro riferimento all’Europa; 5) esperienze formative presso le Istituzioni europee o in collegamento con esse. A parità di condizioni viene data la precedenza alla domanda che è stata presentata prima. La commissione di valutazione delle domande è composta dai tre responsabili della Rappresentanza comune della Regione europea Tirolo-alto Adige-trentino a Bruxelles. In caso di loro impedimento, potranno essere sostituiti da un funzionario o da una funzionaria delle rispettive Amministrazioni. Esito Della Selezione - La Provincia autonoma di Trento, la Provincia Autonoma di Bolzano e il Land Tirolo individuano con apposito provvedimento i nomi delle persone selezionate entro e non oltre il 13 maggio 2013. I 30 vincitori/vincitrici riceveranno comunicazione dell´esito della selezione. Entro 10 giorni da questa comunicazione, i vincitori/vincitrici devono confermare via e-mail o via fax la propria partecipazione, altrimenti sono considerati rinunciatari/e e decadono dalla graduatoria. In tal caso verrà comunicata la possibilità di partecipare al corso alle persone che seguono nella graduatoria, le quali a loro volta dovranno comunicare via e-mail o via fax la propria decisione sulla partecipazione al corso entro e non oltre 10 giorni dal ricevimento dell’avviso.  
   
   
UNIVERSITÀ DI PAVIA: L’INFORMATICA E I SOCIAL NETWORK AL SERVIZIO DELL’ECOLOGIA: IL PROGETTO ACI  
 
Pavia, 17 aprile 2013 - Giovedì 18 aprile 2013 alle ore 14,30 nell’Aula 4 della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pavia, il Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione organizza il workshop “L’informatica e i social network al servizio dell’ecologia: il progetto Aci”. Si tratta di un progetto che vede la collaborazione di ingegneri informatici e ambientali sui problemi della stima del consumo di suolo e di come utilizzare al meglio temi molto attuali nell’informatica (come i social network, il crowdsourcing e user-generated content) per accrescere la conoscenza del degrado ambientale del territorio italiano. La giornata presenterà dapprima le finalità e i risultati del progetto, poi passerà ad analizzare gli aspetti più informatici di elaborazione di dati visuali, terminando con alcune considerazioni sull’uso efficace ed efficiente dei social media (“Social Technologies”). Programma: 14.30 Presentazione dell’evento. 14.35 R. Albanesi : “Il progetto Aci: significato, finalità e stato di avanzamento del progetto”. 15.05 A. Di Gennaro: “Calcolo del Fattore di Antropentropia a partire da geodati pubblici in formato aperto”. 15.35 M. G. Albanesi : “Gli aspetti informatici del progetto Aci: crowdsourcing, Ugc ed elaborazione di dati visuali” . 16.00 M. G. Albanesi: “La tecnologia dei social network: a chi può servire, come sfruttarla al meglio”. 16.20 Discussione e domande in libertà da parte del pubblico. 17.00 Chiusura lavori. I relatori: Maria Grazia Albanesi (Docente Università di Pavia, Dipartimento di Ing. Industriale e dell’Informazione). Roberto Albanesi (Thea s.R.l., fondatore di http://www.albanesi.it/  e responsabile del progetto Aci), Antonio di Gennaro (Ingegnere Ambientale consulente di Arpa Lazio).  
   
   
TOSCANA, FRUTTA NELLE SCUOLE: APERTE LE DOMANDE PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO. SARANNO COINVOLTI OLTRE 50 MILA ALUNNI  
 
Firenze, 17 aprile 2013 – Torna anche quest’anno il programma “Frutta nelle scuole”. Fino al 10 maggio prossimo, entro le ore 17, le scuole primarie interessate a partecipare al programma europeo Frutta nelle scuole potranno fare richiesta di adesione per l’anno scolastico 2013/2014, tramite una procedura informatica disponibile sul sito www.Fruttanellescuole.gov.it. La Commissione europea ha assegnato all’Italia oltre 20 milioni di euro per la realizzazione del programma e questo permetterà di coinvolgere oltre 1 milione di alunni delle scuole primarie nazionali. Questo numero sarà ripartito a livello regionale, in proporzione alla diffusione della popolazione scolastica. La Regione Toscana ha a disposizione una quota massima di studenti che potranno partecipare a Frutta nelle scuole pari a 54 mila e 120 allievi. Qualora le adesioni degli istituti scolastici dovessero superare la quota di studenti assegnata alla Toscana sarà realizzata una selezione, su base regionale, tra le scuole richiedenti, fondata sui seguenti criteri di preferenza: precedenza agli istituti che non hanno ancora partecipato al programma nelle passate edizioni o che hanno partecipato di meno rispetto agli altri aderenti; precedenza, a parità di numero di partecipazioni, agli istituti scolastici che comunicano prima la propria adesione al programma. Il Programma prevede la distribuzione, nell’orario della merenda, di frutta e verdura di qualità (proveniente da produzione integrata, Dop, Igp e biologica) sia tal quale, intera, ma pronta ad essere consumata direttamente-che porzionata, pronta all’uso (es macedonia). Sono previste anche spremute di frutta e centrifughe di frutta e verdura, preparate al momento.  
   
   
VENTICINQUESIMO INGEGNERIA: PRESIDENTE MARINI, ”RAFFORZARE COOPERAZIONE TRA UNIVERSITÀ E REGIONE UMBRIA”  
 
Perugia, 17 aprile 2013 - "Rafforzare ulteriormente la già antica e positiva cooperazione tra Università e Regione, affinché insieme, come sistema regionale, si possano cogliere le opportunità che possono venire dalla ricerca e dall´innovazione". Lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta ieri mattina, a Perugia, alla cerimonia per il venticinquesimo anniversario della fondazione della Facoltà di ingegneria dell´Università degli Studi di Perugia. Per la presidente Marini "la sfida che è di fronte a tutti noi, è quella di una società capace di guardare al futuro, valorizzare i talenti, i ricercatori, investire nella ricerca. Ed è questa la strada che noi intendiamo percorrere in un rapporto di collaborazione ancor più stretto con l´Ateneo, pur nel rispetto dei propri ruoli". "Verso questo orizzonte va l´Europa e la stessa Unione Europea - ha aggiunto la presidente - chiede a tutti noi di andare in questa direzione, soprattutto in relazione alla futura stagione della programmazione delle risorse europee 2014-2020 che punteranno in modo particolare nello sviluppo della capacità innovativa dei territori". "Se guardiamo alla specificità di questa Facoltà - ha proseguito la presidente Marini - è facile comprendere quanto importante sia la cooperazione tra l´ente Regione e l´Università, soprattutto per ciò che riguarda i poli di innovazione. Pensiamo alla meccatronica, l´energia, aerospazio, ricerca sulle staminali e biomasse, prevenzione sismica. Tutti settori questi, dove ricerca e innovazione si traducono in vantaggi competitivi dell´intero sistema economico regionale, delle sue imprese e quindi - ha concluso - di crescita per l´intera collettività".  
   
   
UN’EUROPA PIÙ PRONTA A RISPONDERE ALLE CATASTROFI NATURALI E DI ORIGINE UMANA  
 
Bruxelles, 17 aprile 2013 - La Commissione europea presenta ieri due documenti strettamente correlati: la strategia Ue di adattamento ai cambiamenti climatici e il Libro verde, adottato in concomitanza con la strategia, sulle assicurazioni nell’ambito delle catastrofi naturali e di origine umana. Mentre la strategia introduce un quadro normativo e meccanismi atti a rendere l’Ue più capace di affrontare gli effetti attuali e futuri dei cambiamenti climatici, il Libro verde lancia una consultazione pubblica attraverso la quale si vuole raccogliere opinioni sul grado di adeguatezza e disponibilità dei tipi di assicurazione attualmente sul mercato. Connie Hedegaard, Commissaria responsabile dell’Azione per il clima, ha così dichiarato: “Ridurre le emissioni mondiali di gas serra deve restare una delle nostre massime priorità, se vogliamo contenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C e scongiurare l’insorgere di cambiamenti climatici pericolosi. In Europa, tuttavia, gli effetti negativi dei cambiamenti climatici si fanno già sempre più sentire, perciò è fondamentale che lo sviluppo territoriale avvenga all’insegna dell’adattamento a questi cambiamenti. La nostra strategia aiuterà i governanti dei paesi europei a scegliere le soluzioni migliori nell’interesse dei loro cittadini, in modo da stimolare la crescita e l’occupazione ed evitare di dover affrontare domani ingenti costi umani, economici e ambientali.” Michel Barnier, Commissario per il Mercato interno e i servizi ha affermato in proposito: “Aumentano le calamità naturali e quelle provocate dall’uomo, eppure non sfruttiamo ancora appieno la capacità del settore assicurativo di cautelarci. Per colmare questa lacuna occorre ricercare soluzioni a livello europeo, così come è necessario trovare strumenti comuni per prevenire le catastrofi e sensibilizzare i cittadini e le imprese. Il Libro verde, oltre a lanciare un dibattito importante su queste questioni, ci consentirà di tracciare un quadro più completo della situazione nei vari Stati membri.” Questo il commento di Kristalina Georgieva, Commissaria europea per la Cooperazione internazionale, gli aiuti umanitari e la risposta alle crisi: “Riteniamo che le polizze di assicurazione, se ben concepite, possano fungere anche da strumenti di mercato, utili a dissuadere da comportamenti azzardati, sensibilizzare ai rischi e far sì che le decisioni economiche e finanziarie siano sistematicamente prese in modo da scongiurare il rischio di calamità.” Una strategia imperniata su tre obiettivi di fondo - Incitare gli Stati membri all’azione: la Commissione incoraggerà tutti gli Stati membri ad adottare strategie di adattamento globali (al momento sono 15 i paesi ad avere una strategia di questo tipo) e metterà a disposizione fondi per aiutarli a migliorare le loro capacità di adattamento e a mettere in campo interventi. Sosterrà inoltre gli sforzi delle città in tal senso, invitandole a sottoscrivere un impegno su modello del Patto dei sindaci. Impostare l’azione Ue in modo che sia “a prova di clima”, integrando ancor più l’adattamento in politiche particolarmente delicate come l’agricoltura, la pesca e la politica di coesione, facendo sì che l’Europa possa contare su infrastrutture più resilienti e promuovendo l’uso delle assicurazioni per tutelarsi contro le catastrofi naturali e d’origine umana. Decidere con piena conoscenza di causa, rimediando all’attuale scarsità di conoscenze in fatto di adattamento e dando maggiore impulso alla piattaforma europea sull’adattamento ai cambiamenti climatici (Climate-adapt), per farne l’istanza di riferimento per le informazioni sull’adattamento in Europa. Creare occupazione, risparmiare sui costi - La strategia dà forte rilievo alle opzioni di adattamento a basso costo, benefiche sia per l’economia sia per il clima e che si rivelano valide sotto svariati altri profili. Oltre a promuovere una crescita sostenibile, essa stimolerà investimenti resilienti ai cambiamenti climatici e creerà nuovi posti di lavoro in settori quali l’edilizia, la gestione delle acque, le assicurazioni, le tecnologie agricole e la gestione degli ecosistemi. Dalla stima dei costi e dei benefici futuri risulta che ogni euro speso per proteggerci dalle inondazioni ci farebbe risparmiare sei euro di danni. Tra il 1980 e il 2011 più di 2 500 persone sono morte a causa di inondazioni, oltre 5 milioni e mezzo ne sono state colpite e le perdite economiche superano i 90 miliardi di euro. Il costo annuo del mancato adattamento ai cambiamenti climatici ammonterebbe almeno a 100 miliardi di Eur nel 2020, per salire a 250 miliardi nel 2050. Libro verde sulle assicurazioni contro le catastrofi - Al pari di molte altre regioni del mondo, l’Unione europea è vulnerabile a quasi tutti i tipi di catastrofi naturali. Oltre alle perdite umane, esse provocano ogni anno danni dell’ordine di miliardi di euro, che incidono sulla stabilità economica e sulla crescita. Talvolta gli effetti delle catastrofi superano i confini nazionali e minacciano vaste zone dei paesi confinanti. I costi di eventi particolarmente catastrofici, seppure circoscritti a livello locale ma non adeguatamente coperti da un’assicurazione, possono gravare pesantemente sul bilancio del paese colpito e causare peraltro conseguenti squilibri interni ed esterni. Si tratta quindi di un problema serio, che tocca cittadini, imprese e governi di tutta l’Unione. Il Libro verde pone una serie di quesiti circa l’adeguatezza e la disponibilità delle assicurazioni contro le catastrofi. Lo scopo è di sensibilizzare le persone a questo tema e valutare se, per migliorare il mercato delle assicurazioni in questo settore, è utile o legittimo intervenire a livello di Unione europea. Più in generale, poi, questa iniziativa apporterà nuove conoscenze e concorrerà a fare dell’assicurazione uno strumento di gestione delle catastrofi, contribuendo in tal modo a forgiare una cultura condivisa della prevenzione e della mitigazione dei rischi di catastrofe. Prossime tappe - La comunicazione che delinea la strategia di adattamento è rivolta alle altre istituzioni dell’Ue, che devono esprimersi in merito. La Commissione ha organizzato per il 29 aprile una conferenza sulla strategia, che riunirà a Bruxelles le parti interessate. Il Libro verde sarà in consultazione pubblica fino al 30 giugno 2013. La Commissione, dopo avere esaminato le risposte pervenute, deciderà il da farsi, potendo disporre di vari strumenti, legislativi e non legislativi. Contesto - Il riscaldamento in Europa sta avvenendo più velocemente che in altre parti del mondo, se si considera che nel decennio scorso la temperatura media della superficie terrestre è aumentata di 1,3°C rispetto all’epoca preindustriale, a fronte di un aumento medio nell’intero pianeta di 0,8°C. Sebbene questo fenomeno non provochi dappertutto gli stessi effetti, che variano secondo le condizioni climatiche, geografiche e socioeconomiche, è indubbio che nessuno Stato membro sfugge ai cambiamenti climatici. Sono in aumento alcuni fenomeni meteorologici estremi: nell’Europa meridionale e centrale si osserva una maggiore frequenza di ondate di calore, incendi boschivi e siccità, mentre nell’Europa settentrionale e nordorientale si prevedono precipitazioni e inondazioni più abbondanti, con un maggior rischio di inondazioni ed erosioni costiere. A causa dell’intensificarsi di questo tipo di eventi è probabile che le catastrofi assumano dimensioni più vaste, destinate a tradursi in ingenti perdite economiche, problemi di sanità pubblica e perdite umane. In Europa il bacino mediterraneo, le zone montane, le pianure densamente popolate, le zone costiere, le regioni più remote e l’Artico sono zone particolarmente vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici. Inoltre, tre quarti della popolazione europea vive in aree urbane esposte ad ondate di calore, inondazioni o all’innalzamento del livello del mare.  
   
   
SPIAGGIAMENTI, IL PUNTO DELL’OSSERVATORIO TOSCANO DEI CETACEI  
 
Firenze, 17 aprile 2013 – E’ complesso il quadro di patogeni che hanno portato ai numerosi spiaggiamenti di cetacei da gennaio a oggi. Ma pur nella complessità, il fattore che sembra avere avuto il ruolo più rilevante sarebbe il morbillivurus . E’ quanto è emerso dagli esiti delle analisi incrociate sulle carcasse di alcuni esemplari eseguite dagli istituti zooprofilattici competenti come quello di Pisa, dalle Università di Siena e Padova e da Arpat . Tutti i dati sono stati illustrati oggi nel corso della riunione dell’Osservatorio toscano dei cetacei che, per l’occasione, era allargato a soggetti che di solito non fanno parte dell’Osservatorio. Le indagini compiute finora hanno messo in evidenza una situazione non semplice da interpretare, spiegano gli studiosi, e la causa del morbillivirus sarebbe legata anche all’età giovane degli animali trovati morti. Questo, senza escludere il ruolo che potrebbero avere avuto altri fattori patogeni o altri fattori che avrebbero predisposto gli animali a ammalarsi agendo sul loro sistema immunitario. Sono da escludere episodi di tossicità acuta dovuta a incidenti di origine antropica, perché eventi simili avrebbero visto il coinvolgimento di più specie, non solo mammiferi e non essenzialmente stenelle, contemporaneamente e con tempi ridotti. Per arrivare a un’ipotesi più certa saranno comunque necessari ulteriori approfondimenti. “Grazie all’Osservatorio dei cetacei – ha spiegato l’assessore Bramerini – la Toscana è stata in grado di monitorare in tempo reale quanto accaduto. E’ però questa l’occasione per ribadire il valore del tema della qualità del mare e l’importanza che rappresenta quindi l’agire in modo continuativo e coordinato. Per questo la settimana scorsa, nell’ambito di un incontro tra gli assessori regionali all’ambiente della Sottoregione Mediterraneo Occidentale per l’attuazione della strategia per l’ambiente marino – Marine Strategy, ho proposto di istituire in sede di Commissione ambiente della conferenza Stato-regioni una sottocommissione costituita da tutte le Regioni che si affacciano sul mare. L’obiettivo è quello di migliorare il confronto sia interregionale che con il Governo nazionale sui temi del mare, per tenere alta l’attenzione anche a livello europeo”. “Il morbillivirus – ha spiegato Sandro Mazzariol del Dipartimento Bca dell’Università di Padova e coordinatore del Cert, la task force incaricata dal Ministero dell’ambiente di studiare spiaggiamenti anomali – è stato già responsabile di una grande epidemia nel Mediterraneo agli inizi degli anni ’90 e si è ripresentato più volte negli ultimi anni, soprattutto nel Mediterraneo occidentale, lungo le coste spagnole, con un andamento simile a quello che stiamo osservando nell’attuale episodio. Ne è testimonianza la balenottera spiaggiata a San Rossore nel 2011 che era morta per lo stesso motivo, il che dimostra che questo caso di morti non è nuovo nelle nostre acque”. Il lavoro del Lamma ha reso possibile evidenziare che le correnti marine portano gli animali a spiaggiarsi in alcune regioni piuttosto che in altre. La conferma è che spesso arrivano animali in avanzato stato di decomposizione perché muoiono al largo. Un po’ di storia Nel periodo gennaio-marzo si sono verificati numerosi eventi di spiaggiamento di cetacei in Toscana nella parte più meridionale della regione (a sud di Livorno), comprese le isole d’Elba e Pianosa. L’eccezionalità del fenomeno di questi primi mesi del 2013 è confermata anche dal fatto che analoghi spiaggiamenti stanno avvenendo lungo l’intera costa tirrenica. Ad oggi sono 131 gli spiaggiamenti totali, di cui 31 nel Lazio, 29 in Toscana, 20 in Sicilia, 20 in Calabria, 13 in Campania, 14 in Sardegna, e qualcuno isolato in Puglia, Basilicata, Marche e Molise. Cosa è l’Osservatorio Toscano dei Cetacei L’osservatorio Toscano dei cetacei nasce nel 2007 come progetto della Regione Toscana per costruire un punto di coordinamento degli studi e delle attività presenti nel territorio sul tema della biodiversità marina e delle iniziative per la tutela dei cetacei. I compiti dell’Osservatorio vanno dalla promozione della ricerca scientifica, alla formazione, alla programmazione e alla valutazione di progetti di ogni tipo che possono creare interferenza con i mammiferi marini. L’osservatorio interviene sugli spiaggiamenti attraverso l’Arpat in maniera diretta e coordinando le attività di altri soggetti, locali e nazionali, coinvolti nelle operazioni di recupero. Le attività realizzate dell’Osservatorio per la promozione della biodiversità marina e della tutela dei cetacei costituiscono una buona prassi condivisa e promossa all’interno del progetto Gionha . Gionha (Governance and Integrated Observation of Marine Natural Habitat) è un progetto di cooperazione transfrontaliera che promuove la tutela e la valorizzazione della risorsa marina e degli habitat di particolare pregio naturalistico che popolano l’area marina dell’Alto Tirreno, conosciuta anche come il “Santuario Pelagos”. Il progetto è cofinanziato dal Programma di Cooperazione transfrontaliera Italia-francia “Marittimo”, 2007-2013 ed è realizzato da Arpat, Office de l’Environnement de la Corse, Regione Liguria, Regione Autonoma della Sardegna, Provincia di Livorno.  
   
   
PAVIA, "AMBIENTE E SALUTE - INQUINAMENTO, INTERFERENZE SUL GENOMA UMANO E RISCHI PER LA SALUTE"  
 
Pavia, 18 aprile 2013 - Il seminario "Ambiente e Salute - Inquinamento, interferenze sul genoma umano e rischi per la salute" promosso dal Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense e dall´Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Pavia, è in programma il 17 aprile dalle 14.30 presso l´Aula Checcacci dell´Istituto di Igiene in via Forlanini 2. Nell´occasione verrà presentata l´omonima monografia Isde-fnomceo del Dott. E. Burgio. Lapresentazione della monografia che avrà luogo a Pavia il 17 aprile p.V., nell´Aula Checcacci dell´Istituto di Igiene, in via Forlanini 2, dalle ore 14.30 alle ore 17.30, si propone come seminario di approfondimento sul tema dei rischi per la salute associati all´inquinamento ambientale secondo la nuovainterpretazione scientifica definita come modello epigenetico (in breve: passaggio transgenerazionale di modificazioni delle istruzioni non contenute nella sequenza del Dna ma nella sua espressione). L´obiettivo dell´incontro, è quello di sollecitare un dibattito all´interno del mondo scientifico clinico e accademico sulle implicazioni delle conoscenze, in parte consolidate ed in parte emergenti, sui meccanismi patogenetici (molecolari e sistemici) alla base delle malattie che oggi rappresentano una rilevante questione di salute pubblica: pandemia di obesità e diabete 2, malattie delneurosviluppo e neurodegenerative, patologie immunomediate, cancro. A tale scopo, il Dott. E. Burgio descriverà come la trasformazione dei concetti diambiente e salute alla luce di una visione neolamarckiana dei processi bioevolutivi imponga cambiamenti di ordine culturale, metodologico e strumentale per la valutazione dell´impatto dell´inquinamento chimico, fisico e biologico delle diverse matrici ambientali sulla salute umana, come effettodella trasformazione della composizione molecolare dell´ecosfera sul genomaumano. Il Dott. P. Crosignani, Direttore della s.C. Registro Tumori e Epidemiologia Ambientale dell´ Istituto Nazionale Tumori di Milano, interverrà per spiegare in che senso e in che modo i meccanismi patogenetici stanno cambiando epidemiologia, tossicologia e tossicogenomica, il valore e i limiti degli attuali strumenti e metodi di valutazione. L´invito è rivolto a Medici, Medici in Formazione Specialistica, Studenti di Medicina e Chirurgia, Ricercatori e a tutti quanti sono interessati all´argomento, i quali avranno ampio spazio per intervenire al dibattito. Moderatori: Giovannibelloni Presidente Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Pavia. Marisa Arpesella, Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense, Sezione di Igiene, Università degli Studi di Pavia. Relatori: Paolo Crosignani, Direttore s.C. Registro Tumori e Epidemiologia Ambientale - Istituto Nazionale Tumori di Milano. Ernesto Burgio, Presidente Comitato Scientifico Isde (International Society of Doctors for Environment).  
   
   
LITORALE SALERNO, PROTOCOLLO D´INTESA REGIONE - COMUNE  
 
Napoli, 17 aprile 2013 - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca hanno firmato ieri a palazzo Santa Lucia un protocollo di intesa per la realizzazione di opere a difesa del litorale del Comune di Salerno. Era presente l´assessore regionale ai Lavori pubblici Edoardo Cosenza. Il progetto, per una spesa di circa 26 milioni di euro, prevede interventi di protezione e di riassetto funzionale della fascia litoranea per oltre un chilometro, nel tratto da località Torre Angellara al Porto Marina D´arechi. L´accordo odierno è uno stralcio del progetto definitivo generale che interesserà due chilometri di fascia litoranea, dal futuro Porto di Pastena al Porto Marina D´arechi. In dettaglio, oltre 15 milioni saranno utilizzati per opere di difesa della costa, gli altri 11 milioni circa per il ripascimento del litorale eroso dalla mareggiate, al fine di scongiurare pericoli di crolli con rischio di danni a persone e luoghi, come emerso a seguito del sopralluogo congiunto, effettuato da Regione, Provincia, Comune ed Autorità di Bacino a fine gennaio, su iniziativa del Comando provinciale dei carabinieri di Salerno. La Regione Campania si è impegnata a finanziare le opere di difesa della costa, per oltre 15 milioni di euro, con fondi a valere sull´Obiettivo operativo "Messa in sicurezza dei territori esposti a rischi naturali". Il Comune, a sua volta, realizzerà le opere di protezione della fascia litoranea. Il protocollo sarà vigente fino alla data di completa attuazione delle opere e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2015. "Rispondiamo - ha detto il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro - ad una richiesta che è arrivata dal Comune di Salerno. Per la sicurezza dei cittadini e per la valorizzazione della vocazione turistica della città. Il confronto con il Comune di Salerno, su questo tema, conferma la linea della collaborazione istituzionale che la Regione, fra mille difficoltà e situazioni complesse, porta avanti con gli Enti locali", ha concluso il presidente Caldoro. "La stipula odierna - ha aggiunto il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca - è frutto di un´apprezzabile collaborazione istituzionale e permette di liberare importanti risorse per la salvaguardia dell´ambiente, la sicurezza dei cittadini e degli edifici, la valorizzazione delle potenzialità turistiche del litorale. Il fronte di mare è di certo l´asse più importante della trasformazione urbanistica che siamo impegnati a realizzare con il contributo delle grandi firme dell´architettura internazionale. Porti turistici, strutture per il tempo libero ed il commercio, nuove spiagge ed alberghi rappresentano il futuro di Salerno e della Campania ed in tale prospettiva la tutela della costa è fondamentale", ha concluso il sindaco. "La Giunta regionale - ha dichiarato l´assessore Edoardo Cosenza - ha rispettato gli impegni procedendo alla stipula effettiva del protocollo d´intesa approvato dalla Giunta. L´intervento è un ulteriore forte segnale di attenzione al litorale salernitano e ad una zona che, nell´ultimo anno, ha subito danni ingentissimi a causa delle mareggiate. Il progetto prevede, tra l´altro, la realizzazione di una scogliera di oltre un chilometro."  
   
   
LA REGIONE PUGLIA CHIEDE MAGGIORE COLLABORAZIONE A GESTORI DISCARICA VERGINE DI LIZZANO  
 
Bari, 17 aprile 2013 - “L´esigenza di dare ai cittadini di Lizzano risposte concrete e fondate su dati di scienza in tempi brevi è stata condivisa da tutti i soggetti istituzionali e, così sembrava, anche dal gestore dell´impianto che, addirittura, aveva formalizzato esso stesso una richiesta di monitoraggio per la tranquillità di tutti. Per questo era emersa la modalità di monitoraggio in parallelo al centro di Lizzano e nelle immediate vicinanze dell´impianto”. Così l´assessore alla Qualità dell´Ambiente della Regione Puglia Lorenzo Nicastro, apprendendo dalla nota di Arpa Puglia della difficoltà di installazione dei rilevatori nei pressi dell´impianto. “Il competente servizio della Regione Puglia sta provvedendo a sollecitare il gestore ad una maggiore collaborazione con l´agenzia per la protezione ambientale. Confidando che la volontà di collaborare espressa in una propria nota dalla società – conclude Nicastro – fosse realmente indirizzata a dissipare qualsivoglia dubbio sorto nelle popolazioni del territorio. Non abbiamo bisogno di buone intenzioni, abbiamo necessità di atti concreti e di reale collaborazione con i soggetti istituzionali perché i cittadini possano sentirsi tutelati”.