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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Aprile 2013
FERMARE LA DIFFUSIONE DEL FUNGO CHE CAUSA IL DISSECCAMENTO DEL FRASSINO  
 
Bruxelles - La distruzione degli alberi dovuta al fungo che causa il disseccamento del frassino è stata una crescente preoccupazione tra gli scienziati, poiché si è assistito a una rapida diffusione in tutta Europa a partire dagli anni novanta del secolo scorso. Il fungo, che proviene dal Giappone, apparve in Lituania e Polonia due decenni fa, e si spostò rapidamente in tutto il continente, con 300 casi confermati nel solo Regno Unito. Ma ora gli scienziati hanno appena concluso un progetto finanziato dall´Ue per localizzare e monitorare i parassiti da quarantena delle piante, che precedentemente stavano mettendo a rischio sia la selvicoltura che la produzione di colture europee. Nell´ambito del progetto di tre anni intitolato Q-detect, che significa "Sviluppare metodi di localizzazione per i parassiti da quarantena per l´uso da parte delle organizzazioni nazionali per la protezione delle piante (Nppo) e i servizi di controllo", sono stati ideati nuovi metodi. Il progetto è stato supportato nell´ambito del programma "Prodotti alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologie" (Kbbe) dell´Ue con 3 milioni di euro. Il principale obiettivo del progetto era quello di accrescere gli sforzi della biosicurezza contro i parassiti invasivi sviluppando un metodo basato su una macchina test portatile per il Dna (acido deossiribonucleico) in grado di diagnosticare il disseccamento del frassino nel giro di 30 minuti. Precedentemente, gli scienziati dovevano aspettare dei giorni per avere i risultati di laboratorio. Gli strumenti sviluppati dal consorzio Q-detect permettono ora di localizzare i parassiti da quarantena anche in aeroporti e porti. I ricercatori hanno anche lavorato a dispositivi in grado di "sentire" le larve dei parassiti mentre scavano negli alberi. Inoltre, le immagini satellitari possono identificare le foreste infestate, e un "naso elettronico" è in grado di individuare le patate infestate nei magazzini. Il dott. Neil Boonham dell´Agenzia per la ricerca ambientale e alimentare nel Regno Unito, che ha lavorato al progetto dice: "Si è dimostrato che i metodi acustici e vibrometrici rappresentano un approccio di successo nella localizzazione delle larve di insetto che forano il legno. Uno dei risultati chiave è stato l´uso a fini di sviluppo di software in grado di identificare quali suoni provengono dai coleotteri che forano il legno e dall´ambiente". Benché egli sottolinei: "Il sistema deve essere convalidato per ottenere questo e i partner stanno fornendo attrezzature di registrazione agli utenti finali. Ciò li incoraggerà a contribuire a un archivio di suoni analizzati, con cui poter validare il software. In definitiva, questo potrebbe essere gestito come un servizio o essere distribuito in un altro formato in modo che gli utenti finali possano avere accesso ai dati". E aggiunge: "Riconoscere l´odore delle sostanze volatili provenienti dai parassiti da quarantena si è dimostrato essere uno degli approcci più impegnativi. Tuttavia, sono stati fatti grandi passi in avanti nell´identificazione di possibili composti specifici dei parassiti e nell´uso del naso elettronico per localizzare un´ampia gamma di patogeni batterici diversi". I partner del consorzio sono ora alla ricerca di sovvenzioni per il futuro e di altri partner per applicazioni specifiche nella localizzazione di sostanze volatili. Sono stati inoltre pianificati ulteriori lavori sull´imaging da remoto in cui il sistema verrà testato dal servizio di ispezione del Regno Unito. Per maggiori informazioni, visitare: Q-detect: http://www.qdetect.org/  
   
   
LOMBARDIA. GRANA PADANO, PRODOTTO TIENE NONOSTANTE I FALSI  
 
Desenzano del Garda/bs - ´In una congiuntura economica caratterizzata da un calo dei consumi interni e da una crescita dell´export, solo i prodotti d´eccellenza reggono al mercato e rappresentano, come nel caso del settore agroalimentare, una vera opportunità per la nostra economia´. Lo ha detto l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, intervenendo il 19 aprile, a Desenzano del Garda (Bs), all´Assemblea generale del Consorzio Grana Padano, con l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo. ´La nostra agricoltura non ha bisogno di mediazioni, per emergere sui mercati - ha sottolineato l´assessore - quanto piuttosto di essere rappresentata, per le sue ´specificità´, in forma coordinata dai territori che costituiscono la Macroregione del Nord´. ´Per questo - ha aggiunto - ci impegneremo per valorizzare i nostri prodotti di eccellenza e tutelarli. Il dialogo con l´Europa deve essere chiaro e determinato e sarà il focus sul quale ci concentreremo: l´obiettivo è garantire trasparenza e chiarezza verso il consumatore´. Export In Su, +7% - Il presidente del Consorzio, che raggruppa 156 aziende, ha evidenziato che, nel 2012, la produzione è stata di 4.721.234 forme, con un incremento dell´1,34 per cento rispetto all´anno precedente. ´Sul piano dei consumi nazionali - ha spiegato ancora - rileviamo un calo dell´1,5 per cento. Un dato che, nonostante la crisi economica, indica una sostanziale tenuta anche rispetto alle altre tipologie di formaggi simili ai nostri. Un discorso diverso riguarda invece le esportazioni, che fanno segnare un incremento del 7 per cento, pari a 1.427.000 forme, ovvero il 30 per cento della produzione complessiva´. La Germania, con un +6,7 per cento, (per un totale di 328.847 forme) resta leader nel panorama internazionale, seguita dagli Stati Uniti con 143.904 (+4 per cento dell´export). Numeri importanti, come ha sottolineato l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo: ´La Lombardia è assoluta protagonista dei grandi successi ottenuti da Grana Padano con 29 caseifici nella provincia di Mantova, 28 in quella di Brescia e 9 in quella di Cremona, per un totale produttivo che nella nostra regione raggiunge quasi il 70 per cento del totale nazionale´. Contraffazione, Il Danno È Di 1 Miliardo L´anno - L´assessore regionale al Territorio ha, poi, ribadito quanto sia ´importante tutelare le produzioni Dop del nostro Paese dall´attacco sempre più forte e spesso incontrollato che arriva dai ´falsi´ e dalle imitazioni realizzate in ogni parte del mondo e che nulla hanno a che fare con la qualità e la sicurezza alimentare del made in Italy´. Il direttore generale del Consorzio Grana Padano ha infine ricordato che ´il danno economico e d´immagine prodotto da queste ´scimmiottature´ raggiunge complessivamente un miliardo di euro annuo e che, nel 2012, i controlli di vigilanza in Italia e in tutta Europa, riguardanti ogni settore, sono stati quasi 14.500, con un costo che supera gli 8 milioni di euro´.  
   
   
LOMBARDIA.: SOSTEGNO A PRODUZIONE MELE  
 
Ponte in Valtellina/so - ´Sosterremo ogni progettualità in grado di attrarre risorse pubbliche a favore della produzione di mele. Un comparto che, per questa parte di Valtellina, rappresenta, oltre che un fatto economico importante, un elemento di profonda coesione sociale´. E´ quanto ha detto oggi l´assessore regionale all´Agricoltura, incontrando i vertici del consorzio Melavì di Ponte in Valtellina (Sondrio). L´assessore regionale ha confermato ancora una volta ´la volontà di lavorare per la specificità dei territori e, in particolare, di verificare se è possibile ´orientare´ le future misure economiche, anche comunitarie, laddove servano localmente a sostenere le produzioni tipiche´. Per questo, ha aggiunto, occorre ribadire ´l´importanza dell´interlocuzione diretta con l´Ue, per evitare mediazioni generiche dedicate a tutta l´agricoltura nazionale, che non rispettano le specificità locali´. Concretamente, ha detto l´assessore regionale, ´occorre che anche i progetti a sostegno di questo comparto siano studiati e sviluppati in stretta collaborazione con l´Assessorato regionale´. Misure Economiche Ad Hoc Per Produzione Locale - ´Costruiamo, quindi, un Programma di sviluppo rurale - ha aggiunto il responsabile regionale dell´Agricoltura - che dia risposte alle vostre esigenze di sviluppo e che sia inattaccabile sotto il profilo delle scelte politiche´. Da circa un mese Melavì, dopo aver assorbito altre tre realtà produttive locali (Tovo, Villa di Tirano e Ponte in Valtellina), rappresenta i due terzi della produzione complessiva (300.000 quintali l´anno) di mele di Valtellina, ´un vanto - ha detto il vice presidente del consorzio - che vorremmo fosse sempre più valorizzato, anche con il sostegno della Regione, anche nel rapporto con la grande distribuzione organizzata. Un´attività, quella legata alla produzione di mele, che offre al territorio anche occasioni di integrazione part time al reddito per moltissime famiglie´. Un progetto di fusione, quello del consorzio Melavì, che anche il presidente della Provincia di Sondrio ha definito ´inevitabile, per una realtà territoriale completamente vocata a questa tipologia produttiva, senza la quale si rischierebbe di assistere all´abbandono di zone del territorio non più interessate dalle produzioni ortofrutticole´.  
   
   
PESCA: FEDERCOOPESCA CHIEDE A GOVERNO PROVVEDIMENTO URGENTE PER CONCESSIONI DEMANIALI IN SCADENZA  
 
Le concessioni di demanio marittimo nazionale ai fini di acquacoltura sono in scadenza e andranno rinnovate a breve. A renderlo noto è la Federcoopesca-confcooperative che chiede al Governo di varare al più presto un provvedimento d’urgenza. L’associazione punto ad un intervento in grado di assicurare continuità agli acquacultori che lavorano in aree il cui titolo di concessione è scaduto e alla definizione dei principi di delega per la messa a punto di una disciplina organica per regolamentare assegnazioni e rinnovi, nel rispetto degli obblighi comunitari tesi ad assicurare le libertà fondamentali del mercato, la trasparenze e la non discriminazione. Secondo l’associazioni “è importante valorizzare le esperienze di quegli aggregati economici che sin qui hanno trovato, soprattutto nel mondo della cooperazione, eccellenti testimonianze di successo imprenditoriale e integrazione sociale”. La Federcoopesca chiede che vengano previsti: un sistema di indennizzo per gli operatori che non dovessero veder rinnovate le loro concessioni e che non hanno ancora ammortizzato i loro investimenti; clausole sociali per i lavoratori coinvolti; durata delle concessioni demaniali tali da garantire la redditività degli investimenti già effettuati e di quelli futuri; netta separazione tra concessioni rilasciate per attività di produzione primaria e quelle relative allo svolgimento di attività di servizi. L´acquacoltura, ricorda la Federcoopesca, è una attività di produzione primaria di importanza strategica per la filiera ittica nazionale, di cui rappresenta il 42% della produzione, pari a 162 mila tonnellate, ed il 30% del valore, pari a 475 milioni di euro. Le concessioni demaniali riguardano principalmente gli impianti per la molluschicoltura, 451 divisi tra mitili (220) e vongole (231), cui si aggiungono 52 impianti di piscicoltura in mare per la produzione di spigole e orate, localizzati prevalentemente nel Sud e nelle Isole. Il 60% degli impianti di mitilicoltura, ovvero 132, è localizzata al sud, mentre la quasi totalità degli allevamenti di vongole veraci (96%) si trova nel Nord (delta del Po, laguna di Venezia, laguna di Grado e Marano). Gli occupati, calcolando l’intera filiera, sono circa 4 mila, per un volume di affari di circa 750 milioni di euro all’anno a fronte di circa 500 milioni di euro di investimenti.  
   
   
ASSAM, CONCORSO “LA BIODIVERSITÀ IN CUCINA” PER GLI ISTITUTI ALBERGHIERI.  
 
E’ stato l’Istituto Alberghiero “Panzini “ di Senigallia a vincere il primo concorso regionale “La biodiversità in cucina”. La selezione biennale a premi rivolta agli Istituti Alberghieri regionali ha l’obiettivo di diffondere nei ragazzi la conoscenza dei prodotti della biodiversità attraverso un “percorso didattico” che, dagli approfondimenti e ricerche sulla storia di un determinato prodotto del Repertorio regionale e il suo legame col territorio, arrivi alla rielaborazione di una ricetta tradizionale in chiave innovativa e calata nei nuovi stili di consumo. Il concorso, proposto dall’Assam in collaborazione con la Regione, rientra tra gli interventi della L.r. 12/2003 a “Tutela delle risorse genetiche animali e vegetali del territorio marchigiano", minacciate di erosione genetica o a rischio di estinzione. L’assam (Agenzia per i Servizi nel Settore Agroalimentare delle Marche) dal 2005 gestisce i due strumenti operativi previsti dalla Legge, il Repertorio Regionale e la Rete di Conservazione e Sicurezza. Avviata nell’anno scolastico 2012-2013, la selezione ha visto la partecipazione di 4 Istituti scolastici: il “G. Varnelli” di Cingoli, “A. Einstein – A. Nebbia” di Loreto, “A. Panzini” di Senigallia e I.p.s.s.a.r. “F. Buscemi” di San Benedetto, Ascoli Piceno. La Commissione di valutazione, composta da Anna Maria Nardiello, Dirigente Ufficio Scolastico Regionale, Moreno Cedroni, gastronomo, Emilio Romagnoli, funzionario A.s.s.a.m., Leonardo Valenti, funzionario Assessorato Agricoltura della Regione, ha visionato e valutato i lavori inviati dagli Istituti Alberghieri e assaggiato i piatti durante le visite effettuate negli stessi istituti. Sulla base delle valutazioni è risultato vincitore l’Istituto Alberghiero “A. Panzini” di Senigallia con la proposta “Crescia e pane di polenta con strapazzata di carciofi. Dalla merenda sull’aia allo street food, utilizzando Mais ottofile, Carciofo Jesino e olio extravergine monovarietale di Raggia”. Tutti gli Istituti Alberghieri sono invitati a partecipare alla manifestazione di consegna del premio alla scuola vincitrice che si terrà il 31 maggio 2013 all’Abbadia di Fiastra (Mc) in occasione del convegno “La Biodiversità agraria nelle Marche a dieci anni dalla L.r. 12/2003” in cui verrà presentato il risultato del concorso e assaggiata la ricetta vincitrice.  
   
   
PESCA: CONSIGLIO ABRUZZESE VARA LEGGE PER MARINERIA  
 
Pescara - Nel corso dell´ultima seduta del Consiglio regionale, è stato approvato all´unanimità un Progetto di legge, firmato dall´assessore alla Pesca, Mauro Febbo, dall´assessore al Bilancio, Carlo Masci, e dal consigliere, Lorenzo Sospiri, che prevede lo stanziamento di 76.000 euro destinati alla Marineria di Pescara. "Si tratta di un provvedimento - spiega Febbo - necessario a stanziare fondi per la messa in sicurezza delle imbarcazioni e utile per l´acquisto della cassette di polistirolo utilizzate per scaricare il pesce dalle imbarcazioni. Per quest´altra importante misura a sostegno della Marineria pescarese, voglio ringraziare il collega assessore Carlo Masci per averci permesso di trovare i fondi necessari, il consigliere Sospiri che ha sostenuto l´iniziativa e tutti i Consiglieri che con il loro voto favorevole hanno permesso di dare un´altra concreta risposta alle impellenti esigenze di una categoria in grandi difficoltà economiche. Ci sono ancora altre due delicate questioni riguardanti la Cassa integrazione e il Fermo biologico che restano all´attenzione del sottoscritto e di questa Amministrazione regionale. Per la prossima settimana - conclude Febbo - potrebbero esserci degli sviluppi, mi auguro positivi".  
   
   
"PECORE NERE" LA REGIONE SARDEGNA SEGUE L´EVOLVERSI DELLA SITUAZIONE E PREDISPONE PASSI SUCCESSIVI  
 
Cagliari - L´assessorato regionale dell´agricoltura segue l´evolversi della situazione creatasi nella zona compresa fra Ottana e Noragugume dove lunedì si è verificato il fenomeno delle "pecore nere". "La Regione - afferma l´assessore Oscar Cherchi - farà la sua parte e in queste ore l´Assessorato dell´Agricoltura sta definendo un piano di azione che prevede prima di tutto la costituzione di una squadra di tecnici che dovrà verificare l´entità del danno. La seconda fase sarà quella di stabilire i metodi più adatti e celeri attraverso i quali la Regione potrà intervenire per rifocillare gli allevatori e gli agricoltori dalle perdite subite in seguito alle conseguenze della diffusione della patina di fuliggine che ha creato l´allarme e causato il sequestro cautelativo di terreni e animali. Una terza fase vedrà la Regione impegnata con uomini e mezzi, nei limiti delle proprie competenze, per accertare le cause, stabilire eventuali negligenze e valutare la necessità di intraprendere azioni di rivalsa nei confronti dei responsabili".  
   
   
VINO MADE IN ABRUZZO GUADAGNA POSIZIONI SU MERCATI  
 
Pescara - "I vini abruzzesi, dati alla mano, continuano di anno in anno a guadagnare posizioni sui mercati internazionali, confermando una qualità sempre più riconosciuta e riconoscibile". L´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, torna sui successi recenti ottenuti dalle produzioni abruzzesi. "Oltre ai numeri più che positivi delle esportazioni - aggiunge - vanno registrati anche gli apprezzamenti che arrivano dagli addetti ai lavori". Tra questi riconoscimenti si segnalano quelli incassati dal Montepulciano D´abruzzo Vigna Sant´angelo di Valori Luigi ? Masciarelli Distribuzione (anno 2006) e dal Montepulciano D´abruzzo Marina Cvetic di Masciarelli (anno 2008). Questa volta il riconoscimento arriva da due dei migliori sommelier del mondo, il tedesco Markus del Monego e lo svedese Andreas Larsson, che hanno realizzato delle degustazioni alla cieca, pubblicate su "Tasted journal 100 per cento Blind", magazine esclusivamente dedicato a questo argomento, passando in rassegna una serie di selezionatissime etichette di tutto il mondo. Tra i 200 vini della classifica apparsa sulla famosa rivista ci sono anche i due abruzzesi che hanno realizzato un punteggio di 92,5 su 100, dimostrando ancora una volta l´alto livello raggiunto dalle nostre produzioni che possono tranquillamente competere con le migliori. "Ogni riconoscimento ai nostri vini è una iniezione di fiducia a tutto il comparto ? sottolinea l´Assessore- che continua a riscuotere successi a livello nazionale ed internazionale. Bisogna continuare a lavorare per sostenere e promuovere il Made in Abruzzo a tutti i livelli e in tal senso l´Amministrazione regionale ha sempre dato il suo contributo. Dopo il successo della nostra partecipazione al Vinitaly, condito da altri prestigiosi premi, ci apprestiamo ad affrontare anche il Vinexpo di Bordeaux. Si tratta di appuntamenti importanti per i nostri produttori e per le nostre eccellenze che hanno la possibilità di consolidare ed ampliare il loro ruolo sui mercati esteri".  
   
   
TRENTO: POLLINI, ALTE CONCENTRAZIONI DI BETULLA  
 
In questi giorni, in Trentino, risultano molto alte le concentrazioni in aria del polline di betulla, Betula pendula, che superano la media degli anni precedenti. Elevata anche la presenza del polline di carpino nero, Ostrya carpinifolia, in quasi piena fioritura e delle cupressacee, quest’ultime invece al termine della stagione di pollinazione. Le rilevazioni sono effettuate dal Centro di Monitoraggio Aerobiologico della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige che segnala inoltre l’inizio della fioritura per la numerosa famiglia delle graminacee, che generalmente raggiungono il loro picco massimo verso maggio-giugno. Questi menzionati sono pollini ad alta allergenicità che, insieme a molti altri, vengono costantemente monitorati dal 1988 per poter dare tempestiva informazione a chi soffre di pollinosi.  
   
   
VENETO: NUOVE CONCESSIONI PER MOLLUSCHICOLTURA  
 
Venezia - “I pescatori hanno ragione a chiedere nuove aree per la molluschicoltura e ribadisco che per quanto mi riguarda troveranno sempre aperte le porte dell’assessorato alla pesca della Regione. E’ impegno comune superare al più presto le difficoltà ti tipo amministrativo – burocratico che allungano questo percorso”. Lo ha ribadito l’assessore alla pesca del Veneto Franco Manzato, confermando di essere a fianco dei pescatori che ieri in prefettura di Rovigo hanno chiesto nuove concessioni per la coltivazione dei molluschi. “E’ un tema cruciale – ha ricordato – strategico nel contesto anche di una conversione della pesca tale da garantire redditi senza gravare sulle risorse ittiche. Occorre però anche tenere conto delle diverse competenze: io raccolgo l’appello degli operatori del settore, e lo trasmetto sin d’ora all’assessore regionale al territorio Marino Zorzato, vicepresidente della Giunta, che ha le responsabilità amministrative di questa partita. Sono certo di trovare in lui un interlocutore attento che ha già preso in mano la questione – ha concluso Manzato – consapevole che, soprattutto in questa fase di difficoltà generale del Paese, la soluzione anche di problemi considerati locali è un contributo essenziale a superare come comunità l’attuale periodo di crisi”  
   
   
TERNI - I POMERIGGI AL FEMMINILE: PRIMO INCONTRO SU ALIMENTAZIONE  
 
Nell’ambito del progetto della Camera di Commercio di Terni sulla tematica della “Dieta mediterranea”, per la valorizzazione dei prodotti tipici ivi compresi, si è tenuto il primo appuntamento dell’anno 2013 dei “Pomeriggi al femminile”, organizzato dal Comitato Imprenditoria femminile dell’Ente camerale ternano. Questa volta l’evento è stato ospitato dal Ristorante Piermarini di Ferentillo ed ha vantato la presenza del Prof. Giorgio Calabrese, nutrizionista di fama internazionale, sostenitore da sempre dei benefici della Dieta Mediterranea. Per l’occasione le imprenditrici hanno presentato le loro ricette della tradizione locale, alcune delle quali sono state sapientemente proposte dallo Chef Primo Piermarini durante il laboratorio esperienziale che ha caratterizzato la prima parte del pomeriggio. Il Prof. Calabrese ha illustrato, per ognuno dei piatti proposti, i valori nutrizionali, soffermandosi in particolare su cibi e pietanze, che pur vantando una genuinità mediterranea, non possono essere oggetto di abusi alimentari. Tema centrale dell’appuntamento, i cibi e gli ingredienti che contraddistinguono la Dieta mediterranea, riconosciuta patrimonio immateriale dell’Unesco, e numerosi sono stati i quesiti sottoposti all’esperto nutrizionista. L’evento ha costituito la cornice ideale in cui presentare il progetto che l’Ente camerale ha intrapreso, con altre nove Camere di Commercio, per la realizzazione dell’Archivio della Memoria, composto dalle ricette tipiche inviate dalle imprenditrici, tra cui saranno selezionate quelle che maggiormente rappresentano la tradizione culinaria e culturale dei territori di cui sono espressione. L’archivio vuole essere il mezzo per far conoscere i prodotti tipici del nostro territorio che da sempre vanta una grande e completa tradizione culinaria, basti pensare al tartufo, all’olio, al vino, ai salumi, ai legumi ed ai formaggi.  
   
   
CAMPANIA, ISTITUITO CAPITOLO SPESA FORESTAZIONE  
 
Napoli - Si è riunita il 19 aprile a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania, presieduta in videoconferenza da Roma da Stefano Caldoro. La giunta, in attuazione della delibera 81 del 14 marzo scorso con cui è stato approvato lo schema di Accordo di Programma Quadro necessario per l’avvio del piano di interventi di rilevanza strategica regionale nel settore ambientale per la manutenzione straordinaria del territorio, ha istituito il relativo capitolo di spesa in bilancio per l´infrastruttura forestale. La somma per gli interventi previsti, derivante dal Fondo di Sviluppo e Coesione - Fsc 2007/2013, sono pari a circa 60 milioni, di cui 18 già disponibili nelle casse regionali.  
   
   
FORESTAZIONE: LA CAMPANIA MANTIENE GLI IMPEGNI ASSUNTI  
 
Napoli - Il consigliere del presidente Caldoro per l’Agricoltura Daniela Nugnes esprime“grande soddisfazione per l´approvazione della delibera di giunta che iscrive 56 milioni e 400 mila euro nella competenza del bilancio per l´esercizio finanziario 2013 da destinare alla forestazione in Campania. “Nel corso dell´incontro del 19 aprile – prosegue – si è stabilito di istituire nel bilancio gestionale 2013 un nuovo capitolo sul quale fare confluire le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione attribuite alla Regione Campania e che saranno impiegate in favore dell´ambiente e della manutenzione straordinaria del territorio regionale. “Con questo atto, che fa da apripista all’erogazione di mandati di pagamento per circa 18 milioni di euro, già disponibili nelle casse regionali, manteniamo gli impegni assunti e gettiamo le basi per una riforma virtuosa del comparto alla quale devono ora contribuire tutti i soggetti coinvolti. "La tempestività con la quale la Giunta regionale ha approvato la delibera per stanziare i fondi previsti dalla finanziaria approvata martedì sera è la prova evidente di quanto ci stia a cuore il destino degli operai forestali e di quanto sia nostra priorità lavorare per il comparto”, conclude la Nugnes.  
   
   
LOMBARDIA: SIA AGENZIA PER AGRICOLTURA  
 
Sondrio - ´La fondazione Fojanini può diventare la struttura di sviluppo del sistema agricolo di montagna lombardo e questo tema è una delle priorità di un territorio da cui devono arrivare in tal senso le proposte. Le modalità le lasciamo al territorio stesso, vediamo in che modo e in che termini questo obiettivo si può realizzare´. Lo ha detto l´assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia al termine dell´incontro avuto oggi con i vertici della fondazione Fojanini, a cui ha partecipato anche il presidente di Coldiretti Sondrio. Anche questa, ha aggiunto l´assessore regionale, ´è una delle realtà che fanno parte di quel vivace sistema produttivo, che oggi abbiamo visitato in provincia di Sondrio. Dal vino di nicchia, che ha bisogno di essere riconosciuto e premiato, alla ortofrutticoltura, che qui ha saputo unirsi per dar vita a un contesto produttivo di vitale importanza per l´intera area territoriale´.  
   
   
CAMPANIA: IL RIUTILIZZO DEL TERRICCIO DI PRIMO LAVAGGIO DEI POMODORI PER RIDURRE LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI  
 
Napoli -  "Il terriccio ottenuto dal lavaggio dei pomodori che non deriva dal procedimento industriale di lavorazione del pomodoro e che non subisce alcun tipo di trattamento, potrà essere utilizzato nella ricomposizione ambientale delle cave dismesse. Lo permette la Finanziaria regionale che ha recepito, su questo, una nostra importante indicazione." Così l´assessore all´Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano sul provvedimento adottato. "Tale scarto è classificato come rifiuto recuperabile - codice Cer 02.03.01 fanghi prodotti da operazioni di lavaggio e pulizia di prodotti ortofrutticoli - e può essere utilizzato per le cave dismesse, sempre secondo le modalità stabilite dalla Giunta regionale e previa autorizzazione delle competenti strutture regionali che verificano l´idoneità degli impianti di lavaggio e degli adiacenti siti di essiccamento del terriccio. Si raggiungono così - ha sottolineato l´assessore Giovanni Romano - alcuni importanti obiettivi: si permette al comparto del pomodoro un netto risparmio per lo smaltimento del terriccio che prima veniva conferito in discarica con notevoli costi, si consente all´industria conserviera di superare la pesante penalizzazione rispetto alle altre Regioni d´Italia ed infine si afferma, concretamente, il principio del riutilizzo di una materia seconda per ridurre la quantità dei rifiuti da inviare in discarica."  
   
   
“DI’ LA TUA”. MERCOLEDÌ A LEGNARO APRE IL FORUM DEI GIOVANI IMPRENDITORI AGRICOLI DEL VENETO PER COSTRUIRE LA PROGRAMMAZIONE RURALE 2014 – 2020  
 
Venezia - Mercoledì 24 aprile prossimo, alle ore 11, nell’Aula 14 del Pentagono di Agripolis, a Legnaro, in provincia di Padova, l’assessore regionale Franco Manzato darà il via il Forum dei giovani imprenditori agricoli del Veneto, momento di confronto diretto tra agricoltori o aspiranti agricoltori under 40 e Regione per costruire assieme la programmazione dello sviluppo rurale 2014 – 2020. L’evento di Agripolis, promosso da Regione e Veneto Agricoltura, sarà visibile in diretta streaming sul sito www.Piave.veneto.it, dove il confronto e la partecipazione proseguiranno anche nelle prossime settimane attraverso il web Forum tematico “Giovani Pac 2020” del portale. Mercoledì ci sarà come ospite d’eccezione il giovane Luca Giacomazzi del gruppo “Los Massadores”, agricoltore di professione e musicista nel tempo libero.  
   
   
LOMBARDIA. VINI VALTELLINA: SOSTENERE AZIENDE  
 
Chiuro/so - Promozione del prodotto, che passa dalla tutela della materia prima, attraverso la valorizzazione della peculiarità della produzione, fino al marketing sui mercati stranieri. Paesi del Nord in testa. Intanto perché i vini da Nord a Sud della Lombardia sono completamente differenti. ´Non esiste un prodotto lombardo - ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura, incontrando oggi a Chiuro (Sondrio) i vertici del Consorzio tutela Vini di Valtellina - che conta 36 aziende. All´omologazione del brand Lombardia non credo. C´è uno spazio di promozione collettivo per fare massa critica e come Lombardia faremo la regia necessaria per dare una mano a giovani produttori che in Valtellina stanno lavorando bene e vogliono emergere sui mercati, soprattutto internazionali´. ´La nostra grande ambizione - ha proseguito il responsabile regionale dell´Agricoltura - è dare contenuti concreti alle scelte politiche. Per questo invito le imprese, attraverso il Consorzio, a presentare progetti di sviluppo e crescita condivisi´. E sul tema della salvaguardia del territorio l´assessore ha ribadito il principio del consumo zero di territorio ´vocato´ tradizionalmente alle produzioni agricole, come più volte ribadito ormai anche dal presidente di Regione Lombardia.  
   
   
GORGONZOLA DOP: SEMPRE PIÙ FAMIGLIE ITALIANE ACQUISTANO GORGONZOLA. ANCHE AL SUD!  
 
Nella suggestiva cornice del Cosmo Hotel di Milano, si è svolta la Conferenza annuale dei soci del Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola. Il presidente del Consorzio, Renato Invernizzi, insieme ai produttori di Gorgonzola Dop e coadiuvato da alcuni autorevoli interventi esterni, ha fatto il punto sugli scenari di mercato del formaggio gorgonzola, sul consumo e l´export di questo formaggio nel mondo e sulla fondamentale attività di vigilanza e tutela portata avanti dal Consorzio nel 2012, non solo in Italia ma anche all´estero. In questa giornata dedicata al Gorgonzola Dop, ai produttori e alle migliaia di aziende agricole che contribuiscono a creare un indotto che fa di questa Dop un´importante realtà non solo gastronomica, ma anche economica e culturale del nostro paese, non potevano mancare momenti dedicati anche alla degustazione. Gli ospiti sono stati infatti guidati dal celeberrimo chef pasticcere Ernst Knam in una degustazione a base di gorgonzola e cioccolato di diversi tipi. Ecco i principali dati emersi dall´incontro: La Produzione - Nel 2012, dopo anni di continua crescita, la produzione di formaggio Gorgonzola Dop subisce un lieve rallentamento chiudendo l´anno con 4.156.966 forme prodotte (-0,89% rispetto al 2011). Tuttavia tale diminuzione è fortemente correlata alla sospensione dell´attività, negli ultimi due mesi dell´anno, di un caseificio di medie dimensioni. Ad ottobre 2012, infatti, la produzione faceva registrare ancora +0,33% (circa 11 mila forme in più rispetto all´anno precedente). Scorporando il dato tra le uniche due regioni italiane in cui viene prodotto il gorgonzola che può fregiarsi della prestigiosa Dop, il Piemonte copre il 66,8 % della produzione totale, mentre la Lombardia si è attestata al 33,2%, un punto percentuale in meno rispetto al 2011. La tipologia dolce rappresenta sempre il 91,5% della produzione e quella piccante il restante 8,5%. Il formaggio gorgonzola prodotto con latte proveniente da agricoltura biologica rimane ancora una realtà “marginale” passando da circa 36 mila forme, a circa 27 mila, poco più dello 0,67% della produzione totale. I Consumi - Pur rimanendo invariato il prezzo del prodotto sugli scaffali dei supermercati, crescono del 2,3% le famiglie con consumano gorgonzola Dop sul territorio nazionale, con conseguente aumento dei volumi (+3,6% rispetto al 2011) e un inaspettato incremento degli acquisti al Sud. I maggiori canali d’acquisto restano supermercati e ipermercati, ma crescono i discount (+2,6% sul volume 2011) dove il prezzo medio di vendita è inferiore di quasi 2 euro al kg rispetto ai supermercati e di oltre 3 euro rispetto ai negozi tradizionali. All´interno dei punti vendita il prodotto al banco taglio è il più venduto, ma cresce l´importanza del take away (+21,3%). L´estero - Nel 2012 le esportazioni nel mondo di gorgonzola Dop crescono del 4% (15.200 tonnellate esportate). All´europa è destinato l’80% del totale, per la maggior parte diretto in Francia e Germania, con buone performance anche del Regno Unito (+1,7%) e dei Paesi dell’est. Per quanto riguarda il resto del mondo, più che positive le esportazioni verso gli Stati Uniti (+15,6%), dove nel 2012 si sono consumate 462 tonnellate di gorgonzola, e verso l’Asia in generale (+29%). La Vigilanza - Nel 2012 il Consorzio per la tutela del formaggio gorgonzola ha effettuato, con casualità ed imparzialità, ben 424 campionature di formaggio Gorgonzola Dop che quest´anno hanno coperto, in particolare, il 100% della distribuzione nelle regioni Lazio, Umbria ed Abruzzo. Lo scorso settembre, presso l´Europol dell’Aia ed in collaborazione con l’Interpol di Lione, il Consorzio ha fornito il suo supporto nel corso di Opson 2, un´operazione di controllo sulle attività Import-export, intra ed extra-Cee, sull´utilizzo e la rispondenza delle indicazioni che avevano come riferimento le principali denominazioni comunitarie protette, tra cui anche la Dop Gorgonzola. L’operazione Opson 2, inserita nel piano Ue di contrasto e lotta alla contraffazione, alle potenziali frodi commerciali ed all’indebito sfruttamento della proprietà di marchio intellettuale, ha avuto l´adesione di ben 27 paesi, inclusi gli Usa. Gli agenti vigilatori del Consorzio hanno fornito, inoltre, il loro supporto tecnico a seguito di numerosi interventi svolti sul territorio nazionale dal Corpo Forestale, dal Nucleo Antifrodi Carabinieri (Nac), dalla Guardia di Finanza e dal Comando Carabinieri per la tutela della Salute (Nas), tesi al contrasto delle violazioni sulla denominazione di origine protetta Gorgonzola. La Tutela - L’attività di difesa legale e tutela della Dop vede ogni anno il Consorzio impegnato in questo delicatissimo campo. Il susseguirsi di casi d’usurpazione, a livello nazionale ed internazionale, ben dimostra il valore intrinseco di questa Dop e proprio per questo è necessaria una costante ed attenta attività di monitoraggio degli illeciti. Nel 2012 sono state più di 50 le segnalazioni di simil usurpazioni del marchio “Cg” (Consorzio Gorgonzola) o della denominazione “Gorgonzola”. Anche all´estero aumentano i casi di prodotti commercializzati come provenienti dall’Italia e contrassegnati dal marchio Dop che in realtà d’italiano non hanno proprio nulla. Tali prodotti sono il frutto di attività che mirano a sfruttare il pregio che il formaggio Gorgonzola Dop offre. Affinché l’azione legale vada a buon fine è necessario però che il marchio consortile “cg” e l’indicazione geografica “Gorgonzola” siano stati preventivamente registrati in quei paesi. Nel solo anno 2012, il Consorzio ha depositato domanda di registrazione dell’indicazione geografica “Gorgonzola” in Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, India, Nicaragua e Panama e del marchio collettivo Cg in Svizzera e nel U.s.a. Il Consorzio ha, inoltre, depositato domanda di registrazione del termine “Gorgonzola” quale marchio di certificazione in Cina. L´attivita’ Tecnico-scientifica - Combattere la contaminazione degli agenti patogeni a tutela del consumatore è da sempre la priorità del Comitato scientifico che fa capo al Consorzio. A tal fine il "Manuale di corretta prassi operativa per il formaggio Gorgonzola D.o.p.", che segue "Buone Pratiche di Lavorazione" del 2006, è in fase d’approvazione presso il Ministero della Salute. Il Consorzio sta però portando a termine anche un interessante progetto di valorizzazione delle proprietà alimentari del gorgonzola. La ricerca, condotta dal prof. Neviani, docente di Microbiologia degli Alimenti all´Università di Parma, e dal Prof. Del Piano, Primario di gastroenterologia all´Ospedale Maggiore Novara, intende sottolineare alcune qualità tipiche, ma forse poco conosciute, del gorgonzola: L´elevato contenuto in acidi grassi utili, ad esempio, o la presenza di potenziale inibitori di sintesi del colesterolo, la naturale assenza di lattosio e di glutine o, ancora, la presenza di antiossidanti naturali, sali minerali e vitamine, il tutto unito all´eccellente digeribilità di questo erborinato  
   
   
UNIONCAMERE, AL SIAFT DEDICATO ALL’OLIO EXTRA VERGINE D’OLIVA GIAPPONE, CANADA, FRANCIA, GERMANIA, POLONIA: I BUYER INTERNAZIONALI INDICANO LE REGOLE PER ESPORTARE NEI LORO PAESI  
 
I canadesi prediligono l’olio con retrogusto pepato, i giapponesi più delicato, i francesi “da gran gourmet” Si è chiuso con oltre 350 incontri tra aziende e buyer stranieri il primo incontro dedicato all´agro alimentare del Siaft, tenutosi a Campobasso, dedicato all’extra vergine d’oliva di qualità. Sono i buyer internazionali (Giappone, Canada, Francia, Germania, Polonia) ad indicare alle Pmi i prodotti migliori da esportare nei loro paesi. Ogni Paese infatti predilige un gusto di olio differente e le aziende italiane si attrezzano per rispondere a questa esigenza e superare così la crisi dell’export. “In Giappone – commenta Go Shimada, importatore e distributore con oltre 400 clienti tra ristoranti e negozi – dal 1996 la domanda di olio extra vergine è cresciuta esponenzialmente. Il nostro mercato apprezza però i gusti delicati e poco piccanti e per trovare il prodotto giusto è necessario testare diverse regioni e territori”. La predilezione per il gusto delicato del Sol Levante si scontra con i gusti più decisi del Nord America, come testimonia Darren Brown, rinomato chef di Oru Cuisine a Vancouver e tra i food blogger più seguiti in Canada: “L´olio che i miei connazionali favoriscono è quello fruttato col retrogusto pepato. Noi canadesi inoltre siamo molto attenti alla sostenibilità dei prodotti e a quelli biodinamici, amiamo conoscere i processi produttivi e la storia”. Il consumatore francese cerca invece un prodotto “da gourmet”, apprezzando le varietà e le tipicità ed è interessato ad approfondire i prodotti anche di altri paesi, apprezzando gusti "nuovi" in contro tendenza rispetto alla globalizzazione. Per rispondere a queste richieste i produttori italiani si stanno attrezzati, come è testimoniato da Orominerva, una delle “matricole” presenti alla manifestazione. “La crisi paradossalmente ha aumentato la richiesta di olio di qualità, si spende meno, ma meglio – afferma Nico Colicchio, giovanissimo titolare dell’azienda - e anche noi per rispondere ai gusti di consumatori esteri stiamo pensando di realizzare oli aromatizzati al tartufo, aglio, basilico oppure agrumati”. Importanti sono stati quindi i risultati (addirittura negli incontri btb sono stati già stati siglati 3 contratti) del primo appuntamento del Siaft e che coinvolgerà in tutte le manifestazioni oltre 270 le piccole e medie imprese coinvolte, di cui 77 aziende “matricole” che non hanno mai esportato o lo fanno in modo occasionale, e più di 100 buyer internazionali provenienti da Germania, Gran Bretagna, Spagna, Polonia, Canada, Francia, Giappone. “Si è trattato di un’edizione molto riuscita e tutti gli operatori coinvolti sono rimasti soddisfatti – commenta Amodio De Angelis, Vice Presidente Unioncamere Molise e Presidente Cciaa di Campobasso – ancora una volta il sistema camerale molisano si è dimostrato all’altezza dei mercati internazionali come testimoniato anche dal premio conferito dall’Unione Europea come realtà d’eccellenza per best practice”. Dopo Campobasso, altri gli eventi Siaft programmati: • Gaeta: Turismo nautico 26-27 aprile Gaeta (in occasione del Gaeta Yacht Med Festival) • Chieti – Cosenza: Wine 27-31 maggio • Frosinone: Food&beverage 27-28 giugno Scheda Cosa E’ Il Siaft Il Siaft (Southern Italy Agri Food and Tourism) è il progetto sull’internazionalizzazione, finalizzato a promuovere le realtà imprenditoriali del Centro Sud Italia, con un ventaglio di azioni tese a consolidare la posizione e l’immagine dei prodotti d’eccellenza. L’iniziativa è promossa da Unioncamere, con il supporto di Mondimpresa, cofinanziato dal Ministero dello Sviluppo economico e organizzato da 18 Camere di commercio del Centro-sud Italia (Chieti, Cosenza, Crotone, Foggia, Frosinone, L’aquila, La Spezia, Latina, Matera, Napoli, Pescara, Potenza, Rieti, Siracusa, Taranto, Teramo, Viterbo, Unione regionale del Molise) con il supporto della rete camerale estera. La novità di Siaft 2013 è rappresentata dalla presenza di aziende “matricole” le quali finora non avevano mai esportato o lo avevano fatto in modo occasionale, ma che hanno adesso l’opportunità di essere rappresentate sui più importanti mercati internazionali  
   
   
CAMPAGNA PATATE DA AMARE.IT: SEMPRE PIÙ DIGITALE NUOVE VIDEO – RICETTE E UNA PAGINA DEDICATA SU FACEBOOK.  
 
Il 2013 si è aperto con uno stile tutto digitale per Patate da Amare.it che propone una campagna di comunicazione integrata che ha l’obiettivo di attivare contemporaneamente più supporti: sito web, social network e siti di gastronomia, al fine di offrire nuovi spunti golosi ai consumatori italiani facendo conoscere tutti i segreti delle patate di differenti varietà e che meglio si adattano a tipi di cottura diversi. Si parte con quattro nuove ricette online sul sito www.Patate-da-amare.it con l’obiettivo di creare un menu completo a base di patate, dall’antipasto al dolce. Grazie alla collaborazione dei due chef Danilo Angè e Mattia Chiesa, Patate da Amare.it propone quattro video che in maniera semplice e creativa aiutano i consumatori nella perfetta realizzazione dei piatti: totani ripieni di patate e verdure con misticanza e cips di patate e topinambur, risotto con patate dolci e viola, gorgonzola e noci, filetto di orata in crosta di patate al timo con crema di broccoletti, per finire con dei gnocchetti dolci di patate e frutta secca, salsa al gianduia. Insomma tutti i palati sono soddisfatti! Inoltre da quest’anno il sito Patate da Amare.it è sempre più interattivo grazie alla pagina dedicata sul social network Facebook. Oltre alle numerose ricette a disposizione, verrà creata un’applicazione, “Cos’hai in cucina”, per creare la propria veloce ricetta con ciò che si ha a disposizione. Naturalmente a base di patate! La campagna di comunicazione viene supportata da una pianificazione banner sui siti Cookaround e Giallozafferano. L’obiettivo della campagna di comunicazione 2013 Patate da Amare.it è quello di favorire la conoscenza delle caratteristiche di questo prezioso e insostituibile alimento, sottolineando le qualità distintive delle patate, che le rendono un prodotto unico. Tra queste peculiarità ricordiamo le varietà di patate, la scelta di quella più adatta ad ogni preparazione, le proprietà nutrizionali e il ruolo in una corretta alimentazione. La campagna Patate da Amare.it è promossa dal Cnipt - Comitato Nazionale Interprofessionale della Patata Francese. Www.patate-da-amare.it  
   
   
NASCE Q.B. QUANTO BASTA LA NUOVA LINEA DI SALUMI AFFETTATI FIORUCCI PRONTI DA GUSTARE, SENZA SPRECHI!  
 
Fiorucci, che dal 1850 scrive le pagine più belle della norcineria italiana, presenta la linea di affettati Q.b. Quanto Basta, che porta sulle tavole degli italiani tutta la qualità dei prodotti Fiorucci in un nuovo formato nato per rispondere alle esigenze moderne. Il consumatore oggi è sempre più attento alle proprie scelte di consumo e a quello che spende, sono cambiate le abitudini di acquisto e l’imperativo diventa “non sprecare”. È proprio per rispondere in modo efficace a questo bisogno che Fiorucci ha creato Quanto Basta, la linea di salumi affettati pensata per chi vuole risparmiare senza rinunciare a qualità e gusto, ritrovando in ogni fetta di salume tutta la storia di Fiorucci, fatta di mastri salumai, della giusta miscela di carni, del dosaggio ideale delle spezie e del tempo di stagionatura o di cottura perfetto per rendere unici questi prodotti. I nuovi affettati Fiorucci Quanto Basta offrono tanti vantaggi per gustare il piacere dei salumi, tutti i giorni, senza sprechi, con un ottimo rapporto qualità prezzo: le porzioni sono infatti pensate per un pasto equilibrato e per evitare gli sprechi. Inoltre, la pratica confezione richiudibile garantisce una conservazione più facile del prodotto, per mangiare quanto basta e riporre quello che resta nella pratica confezione “Apri & Chiudi”. La Linea Q.b. È disponibile nel formato base (peso delle vaschette da 65 a 90gr) e nel formato maxi (peso delle vaschette da 160 a 190gr), per soddisfare anche le esigenze delle famiglie più numerose: Formato Base: Prosciutto Cotto Alta Qualità Mortadella Suprema Prosciutto Crudo Dolce Salame Napoli Salame Milano Tacchino Arrosto Spianata Romana Speck Bresaola Formato Maxi: Prosciutto Cotto Alta Qualità Mortadella Suprema Prosciutto Crudo Dolce Salame Napoli Tacchino Arrosto Linea Q.b. : Tutta la bontà dei salumi della Norcineria Fiorucci senza sprechi … e per scoprire la gamma completa dei prodotti Fiorucci e un mondo di ricette tra antipasti, primi, secondi e contorni basta collegarsi al sito www.Fioruccifood.it I prezzi indicativi al pubblico sono: Formato Base: Da 1,50 € a 3,00€ a seconda delle varianti Formato Maxi: Da 2,50€ a 4,50€ a seconda delle varianti Fiorucci: Oltre 160 Anni Di Storia Tra Tradizione E Innovazione Dal 1850 interpreta la storia e la cultura della norcineria italiana. Una storia fatta di tradizione e di passione, esperienza e ricerca continua della genuinità e della qualità. Esperti nella lavorazione del maiale, maestri che con passione e sapienza mescolano e dosano le carni migliori con le giuste spezie che conoscono i tempi di perfetta stagionatura e cottura. La materia prima è importante, ma il vero salto di qualità sono le ricette della cultura della norcineria custodite e reinventate  
   
   
DI VAIRA RILANCIA LA QUALITA’ DEI FORMAGGI CAPRINI  
 
Scelta delle razze, microclima, metodi di allevamento rispettosi degli animali fanno di questi prodotti della Fattoria biodinamica vere e proprie eccellenze della gastronomia italiana La Fattoria biodinamica Di Vaira rilancia la sua gamma di formaggi caprini – Caciottina fresca, Ricotta e Caciotta semistagionata - semplici ma particolarmente gustosi perché preservano profumi, sapori e qualità originali. I formaggi caprini stanno riscuotendo una sempre maggiore attenzione dal pubblico: il segreto della bontà di quelli della Di Vaira ha origine in particolare nei campi e nella stalla della Fattoria, che sorge a Petacciato - in Molise - in un territorio dal microclima unico perché affacciato sul mare e “adagiato” sulle colline preappenniniche. Qui gli animali vivono secondo i ritmi più naturali possibili. Le capre infatti normalmente si riproducono solo in un periodo dell’anno e anche la produzione di latte segue questa regola: se in altri allevamenti si modifica artificialmente questa caratteristica, aumentando l’esposizione alla luce attraverso lampade al fine di poter programmare durante tutto l’anno i parti, alla Di Vaira si preferisce favorire il benessere degli animali non adottando questa pratica. E’ questo il motivo che rende i prodotti caprini della Fattoria biodinamica Di Vaira disponibili solo in alcuni periodi dell’anno. Questo comporta infatti una produzione limitata ma di migliore qualità, in quanto ottenuta senza forzature. Al contrario di quanto avviene usualmente, inoltre, le capre della Di Vaira – scelte fra varietà meno produttive, ma il cui latte è di qualità superiore - vengono fecondate solo a partire dal secondo anno di vita, per mantenerle più in salute: maggiore è la longevità della capra, minore è la produzione di latte, a vantaggio della qualità della materia prima. Alla Di Vaira inoltre i capretti non vengono separati subito dalle madri e alimentati con latte in polvere: sono allattati dalla mamma per almeno 15 giorni e solo successivamente si inizia un graduale distacco. Com’è facile immaginare, anche l’alimentazione delle capre ha una notevole influenza sul gusto dei prodotti: gli animali della Di Vaira mangiano solo foraggi e farine aziendali frutto del metodo agricolo biodinamico e godono di pascolo e spazi di ricovero ampi; in caso di malattie, poi, le cure sono soltanto omeopatiche. Il latte viene lavorato nel piccolo caseificio aziendale, a poche decine di metri da dove viene munto. La lavorazione manuale va a vantaggio della freschezza e del mantenimento della caratteristiche qualitative nel prodotto finito, mentre l’utilizzo del solo latte aziendale garantisce la massima tracciabilità. I formaggi caprini della Fattoria Di Vaira, certificati biodinamici da Demeter, sono disponibili nei negozi specializzati in alimentazione biologica Naturasì e Cuorebio. La Fattoria biodinamica Di Vaira Sorge a Petacciato (provincia di Campobasso), a cavallo fra le colline e il mare e questo rende il suo microclima unico. E’ un progetto che Ecornaturasì (principale distributore di prodotti biologici e naturali nei negozi specializzati e proprietario dei marchi Naturasì, Ecor e Cuorebio) condivide dal 2007 con alcuni negozianti, fornitori, dipendenti, Banca Etica e semplici cittadini. Si estende su 500 ettari di vigneti, oliveti, cereali, foraggi e ortaggi, a pochi chilometri dal mare. Vi si pratica l’agricoltura biodinamica, sulla base degli insegnamenti antroposofici di Rudolf Steiner: l’azienda agricola è considerata un vero e proprio organismo vivente, nel quale la produzione vegetale crea un circuito di autosostenibilità con l’allevamento di mucche e capre. Soprattutto, alla Di Vaira è fortissimo il legame con la terra e l’impegno alla ricostituzione della sua fertilità attraverso le tecniche di coltivazione biodinamiche. Qui si allevano mucche, capre e api e si coltivano ulivi, ortaggi e viti  
   
   
LINEA IPOSODICA PANMONVISO: PER UNA BELLA STAGIONE A TUTTO BENESSERE UN NUOVO E SANO EQUILIBRIO ALIMENTARE FIRMATO MONVISO  
 
Il sale (cloruro di sodio) è un minerale essenziale per l´uomo: è uno dei più importanti componenti chimici naturali del nostro corpo e uno degli elementi fondamentali per l´equilibrio del sangue, del sistema linfatico e delle cellule all´interno dell´organismo. Tuttavia, un suo consumo eccessivo può causare una serie di alterazioni fisiologiche e di disturbi, dovuti in particolare alla ritenzione idrica (il ridotto o mancato drenaggio di liquidi): gonfiore generalizzato, con incremento e peggioramento della pelle a buccia d´arancia; aumento di peso; edemi; ipertensione; sviluppo di fattori di rischio a carico del sistema cardiovascolare. Per non superare la quantità giornaliera di sale raccomandata per mantenersi in linea e in buona salute (2,5 grammi), occorre prestare molta attenzione anche alla sua presenza all´interno dei diversi prodotti portati in tavola. Monviso propone la Linea Iposodica Panmonviso, costituita da prodotti salutistici funzionali ideali, in particolare, per quanti devono monitorare l´assunzione quotidiana di sodio. Fanno parte della gamma fette biscottate, grissini e gallette dolcificate al fruttosio, referenze che si contraddistinguono per il bassissimo contenuto di sodio (soltanto lo 0,02%) e per il basso contenuto di grassi saturi. Le Fette Iposodiche si caratterizzano per il processo di alta lievitazione che si traduce in una maggiore leggerezza del prodotto e in una migliore friabilità. Dal contenuto proteico superiore alle media (con conseguente riduzione di carboidrati), le Fette soddisfano le esigenze dietetiche e agevolano un´alimentazione corretta in ogni momento della giornata. Frutto di una lavorazione e di un know how peculiari, i Grissini Iposodici sono altamente lievitati, ricchi di proteine e a basso contenuto di sodio, rappresentando un perfetto sostitutivo del pane. Un prodotto dalle elevate valenze salutistiche che si contraddistingue per il sapore tipico del buon pane soffice e privo di sale. Le Gallette Iposodiche, dalla forma antica e dal sapore inimitabile, sposano al meglio bontà e salute: risultato di una nuova e più saporita ricetta, limitano l´apporto di sodio e zucchero, sostituendo quest´ultimo in modo naturale con il maggiormente sano e dal più elevato potere dolcificante fruttosio. La Linea Benessere Panmonviso comprende inoltre i prodotti della gamma Fibra Activa (fette e grissini ricchi di fibre solubili e psillio, biscotti integrali con prugne e psillio e i nuovissimi crackers e biscotti con crusca e fiocchi d’avena) e le croccanti Monvisine a basso contenuto di sale, zuccheri e grassi: una vasta e innovativa offerta per prendersi cura di sé… mangiando. Www.panmonviso.it  
   
   
OTTIMOMASSIMO ADERISCE ALL’ASSOCIAZIONE SPADARI VIA DEL GUSTO NUOVO POLO DELLE ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE ITALIANE ED INTERNAZIONALI  
 
ll bar gourmet Ottimomassimo di Via Spadari è – insieme a Ladurèe, Noberasco, Pescheria Spadari, Hotel Spadari - tra i soci fondatori dell’Associazione “Spadari via del Gusto”, nata pochi giorni fa con l’obiettivo di creare un vero e proprio polo milanese del gusto, promuovendo gli esercizi commerciali di Via Spadari come sintesi delle eccellenze nell’arte della gusto e dell’ospitalità che Milano offre ai suoi cittadini e a tutti i visitatori. Forte della sua formula gourmet, caratterizzata dall’altissima qualità degli ingredienti e dalla freschezza delle preparazioni, Ottimomassimo è stato il primo ad intravedere le potenzialità di una collaborazione tra le prestigiose realtà commerciali presenti nella via e ha quindi ideato e promosso l’iniziativa presso gli altri brand; a presiedere l’Associazione è inoltre proprio Mario Peserico, uno dei soci di Ottimomassimo. L’associazione “Spadari Via del Gusto” si propone di valorizzare e sviluppare una realtà estremamente importante e ricca di sfaccettature, che racchiude in poche centinaia di metri importanti realtà enogastronomiche e di accoglienza, sia italiane, sia internazionali: un “concentrato di eccellenze” di altissimo livello, ma anche di rilevanza storica per Milano. Ad accomunare queste insegne è sicuramente la location prestigiosa ed esclusiva, a due passi da Piazza Duomo e dall’affollato crocevia di Via Torino, ma che si distingue per l’atmosfera raccolta e rilassata, decisamente più rappresentativa della vera Milano. In comune ci sono anche l’altissima qualità e ricercatezza delle materie prime commercializzate, oltre al livello impeccabile del servizio, che “coccola” il cliente elevando la degustazione ad esperienza plurisensoriale. Ottimomassimo è tra le realtà più nuove della via, ma si è da subito distinto per l’innovativo modo di intendere la pausa pranzo che, seppur veloce, deve essere di qualità e garantire una sosta rigenerante. La cucina di Ottimomassimo accompagna i clienti dal mattino nelle varie fasi della giornata con una proposta gastronomica unica, servita con estrema professionalità e cortesia in un ambiente rilassante e confortevole, che permette di lasciare fuori dalla porta il caos e lo stress cittadino, per “evadere” anche solo per il tempo di un caffè o di un veloce lunch. Cuore dell’offerta pranzo sono i panini gourmet, preparati a vista con materie prime eccellenti e affiancati da una selezione di piatti caldi e insalate studiati dallo chef stellato Felice Lo Basso, mentre il ricco banco pasticceria e cioccolateria è realizzato artigianalmente. Non solo altissima qualità, ma anche rispetto per l’ambiente nella scelta del caffè, la pregiata miscela Rainforest Alliance Certified, prodotta nel totale rispetto delle direttive etiche e ambientali internazionali. L’offerta caffetteria include inoltre centrifughe, spremute, smoothies e frullati preparati al momento con frutta fresca di stagione. Ottimomassimo persegue inoltre l’obiettivo eco-sostenibile attraverso l’utilizzo di coppette e contenitori per l’asporto in materiale riciclato e di posate realizzate con amido di mais. Tali scelte sottolineano una radicata attenzione al gusto e alla qualità, oltre ad un profondo rispetto per il consumatore che è proprio di tutti gli esercizi commerciali di Via Spadari e che l’Associazione “Spadari Via del Gusto” intende coltivare e valorizzare affinché rappresentino un plus per la città e un punto di riferimento per i numerosi turisti che ogni giorno visitano Milano  
   
   
RIVARENO ARRIVA ANCHE A PAVIA. LA CATENA ITALIANA DI GELATERIE HA INAUGURATO UN NUOVO PUNTO VENDITA LUNGO LE RIVE DEL TICINO  
 
Con 15 gelaterie all’attivo in tutta Italia e una oltreoceano a Sidney, Rivareno, la catena italiana di gelaterie, arriva a Pavia, il capoluogo lombardo famoso per la sua Università. Nel centro storico di Pavia, in Corso Strada Nuova al numero 25, sarà possibile apprezzare un gelato di “alta” qualità, scegliendo fra una vasta gamma di gusti. L’occasione giusta per soddisfare le esigenze di tutti i palati è sabato 20 Aprile, a partire dalle ore 16. Rivareno Pavia, infatti, ha organizzato una degustazione gratuita, per far conoscere e provare un gelato preparato esclusivamente con ingredienti sani, naturali e accuratamente selezionati, come i pinoli mediterranei, i pistacchi di Bronte e le nocciole scelte del Piemonte. Il successo riscontrato dopo l’apertura del primo negozio in Via Col di Lana a Milano nel 2005 ha incoraggiato e spinto il brand ad affermarsi sul territorio nazionale e internazionale, con l’obiettivo di diffondere il gelato Made in Italy nel mondo. Rivareno ha in programma nei prossimi mesi l’apertura di altre gelaterie e lo studio di gusti e di abbinamenti diversi, per offrire ai propri fan esperienze golose e sempre nuove. A proposito di Rivareno Nata nel 2005 dall’idea di quattro imprenditori, Nicola Greco, Lynn Ya Ping Greco, Leonardo Ragazzi e Vittorio Paolucci, Rivareno è una catena di gelaterie con 16 punti vendita all’attivo e nuove aperture in previsione per il 2013, 48 gusti tra creme, specialità e gelati alla frutta. Dopo il successo ottenuto con l’apertura del primo negozio in Via Col di Lana a Milano nel 2005, Rivareno ha deciso di espandersi in Italia e all’estero esportando il buon gelato di qualità e senza compromessi. Un successo che deriva dall’unicità del gelato Rivareno, le cui ricette originali, l’intensità del gusto e la particolare consistenza sono frutto della maestria di Leonardo Ragazzi, affermato artigiano del gelato bolognese. Le sue ricette originali sono state poi costantemente rielaborate e affinate fino ad arrivare al gelato perfetto ed equilibrato che Rivareno oggi offre ai suoi consumatori. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.Rivareno.com e la pagina www.Facebook.com/weloverivareno  
   
   
LE PRO LOCO PRESENTANO LA RASSEGNA TRA LE PROVINCE DI TREVISO E VENEZIA LA PRIMAVERA SPUNTA CON I GERMOGLI ASPARAGI PRINCIPI DI SETTE MOSTRE E TANTI EVENTI  
 
Fino al 19 Maggio feste di piazza, serate di degustazione nei ristoranti, mercatini ed escursioni alla scoperta del territorio tra Piave e Sile Presentato nella sede della Provincia di Treviso, il ricco cartellone di “Germogli di Primavera” la Vi Rassegna realizzata dalle Pro Loco dell’Unpli in collaborazione con la Provincia di Treviso. Un itinerario di gusto che si compone quest’anno di sette mostre. Finalmente è sbocciata la primavera e mentre la produzione degli asparagi Igp viaggia a pieno ritmo, entra nel vivo anche il calendario di manifestazioni che ci accompagnerà fino al 19 Maggio. Tanti appuntamenti attraverso le pianure solcate dai fiumi Piave e Sile per assaggiare i frutti prelibati della primavera: l’Asparago Bianco di Cimadolmo Igp e l’Asparago di Badoere Igp, nelle due varietà bianco e verde. “Insieme all’entusiasmante successo che sta raccogliendo la Primavera del Prosecco sulle colline trevigiane – ha dichiarato l’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Treviso, Mirco Lorenzon – siamo lieti di presentare Germogli di Primavera, il cartellone dedicato alle mostre dei nostri asparagi Igp di Badoere e di Cimadolmo, che fino a maggio animerà l’area delle pianure di Sile e Piave. Un progetto di marketing territoriale che , attraverso il meglio della nostra produzione tipica e grazie al motore delle Pro Loco, sta dimostrando di saper promuovere davvero i nostri territori anche sotto un profilo turistico e gastronomico ”. “La Pro Loco – ha proseguito Federico Gasparin, delegato Unpli Treviso – sono una macchina eccezionale, il cui carburante è dato da migliaia di volontari capaci di tenere vive le nostre comunità ma anche di far conoscere le nostre aree sotto l’aspetto enogastronomico coinvolgendo i ristoratori, ma anche organizzando tanti eventi collaterali: feste di piazza, passeggiate, corsi”. Si comincia quindi da Zero Branco dal 17 al 21 Aprile, con serate di degustazione, notte bianca e Festa di Primavera, per poi passare, il 28 Aprile, a Preganziol dove l’Asparago di Badoere incontrerà le erbette primaverili. A Scorzè, dal 10 al 19 Maggio, l’asparago si sposerà in tavola con la fragola, altro simbolo per eccellenza della bella stagione. A Badoere, località del Comune di Morgano, celebre per la splendida “rotonda”, la piazza contornata da due ali di barchesse di villa veneta, si farà tappa dal 25 Aprile al 5 Maggio con la 46^ Mostra dell’Asparago di Badoere con mostra dei produttori e degustazioni (data centrale il Primo Maggio), mentre nel territorio i ristoratori proporranno menù interamente declinati all’asparago. Nella zona del Piave, si comincia il 21 Aprile con la “Gemme di Primavera” a San Polo di Piave. A Cimadolmo la 38^ Mostra dell’Asparago Bianco di Cimadolmo ripropone, dal 2 al 12 Maggio, l’ormai celebre rassegna gastronomica nei ristoranti della zona del Piave. Vertice della lunga rassegna (il 5 Maggio) il Concorso interprovinciale che vedrà sfidarsi i migliori produttori degli asparagi certificati del Veneto. Naturalmente l’asparago sarà protagonista a tavola, grazie alla collaborazione tra Pro Loco e ristoratori che hanno dato vita quest’anno al circuito “I Ristoranti dell’Asparago”: le strutture aderenti proporranno fino a Maggio il menù “Germogli di Primavera”. Val proprio la pena di dire: Benedetta primavera! perché quest’anno l’Unione delle Pro Loco mette sotto questa un’unica denominazione i tanti eventi pensati per festeggiare l’arrivo della bella stagione. Tanti itinerari e proposte per gite fuori porta, nei fine settimana e nei prossimi ponti: biciclettate come “In sella con la Pro Loco” dalla Rotonda di Badoere alle sorgenti del Sile (Domenica 28 Aprile), o “Andar per Erbe” a Cimadolmo visita in azienda dell’asparago e passeggiate tra i prati per imparare a riconoscere le erbette spontanee e il loro utilizzo in cucina. E per chi vorrà saperne di più, a Giugno il Parco del Livelet a Revine Lago, ospiterà “Di Sana Pianta” corso in quattro lezioni per apprendere tutto sulle erbe, dagli aspetti gastronomici alle proprietà curative. Feste degli aquiloni, gite in mongolfiera, mercatini dell’artigianato, feste della cuccagna, notte bianca. Tanti appuntamenti per stare all´aria aperta e festeggiare l´arrivo della bella stagione  
   
   
L’EMILIA MIGLIORE PER CONTRASTARE LA CRISI. REGGIO EMILIA PROMUOVE DAL 23 AL 26 MAGGIO IL PARMIGIANO REGGIANO E I SUOI PROTAGONISTI  
 
Si terrà a Reggio Emilia, dal 23 al 26 maggio la manifestazione “In Forma Re”, incentrata sulle imprese e sulla tipicità dei prodotti reggiani ed in particolare sul Parmigiano Reggiano. Coinvolgendo tutta la filiera di produzione e trasformazione dei prodotti locali, saranno mostrate le eccellenze del territorio al grande pubblico, a operatori del settore, investitori, turisti e giornalisti di diversi Paesi. La kermesse rientra nel progetto di marketing territoriale 2013 promosso dalla Provincia di Reggio Emilia, che considera il territorio un insieme di ambiente, storia, cultura, scuola, paesaggi, produzioni, imprese, solidarietà e associazionismo, con lo scopo di ottenere maggiore visibilità e opportunità di lavoro, sia nei settori tradizionali che in quelli innovativi. Mettendo insieme forze economiche e sociali, la provincia viene quindi promossa come un brand unitario e ciò consente alle imprese locali di aggiungere al proprio, già prestigioso, un marchio territoriale dal valore sinergico. “La terra reggiana è, nel senso comune di molti, il luogo del civismo e della partecipazione, dell´accoglienza e del buon vivere, della qualità dei prodotti e del buon carattere dei suoi abitanti: in una parola, il luogo della civiltà. Ma tali caratteristiche non sono mai state ‘organizzate’ e presentate unitariamente all´esterno “ ha dichiarato Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio Emilia, che ha fortemente voluto l’iniziativa. “Molto di ciò in cui è identificabile Reggio Emilia è riconducibile all´essenza dell´ Emilia, alla percezione positiva che di essa ha il mondo. Meglio sarebbe perciò promuovere l´Emilia come brand unitario e ciascuna sua parte come elemento di arricchimento di un insieme di grande valore e questo può essere un buon inizio. Occorre quindi unire tutte le forze più attive e propositive per creare nuova occupazione, attrarre investimenti e drenare nuove risorse verso imprese e persone, diversificando l´economia e facendo perno sulle eccellenze esistenti, che in Italia esistono e sono forti, ma vanno meglio organizzate e proposte.” I quattro giorni della manifestazione si incentreranno sulle seguenti componenti: - Esposizione delle eccellenze del territorio con focus sui settori enogastronomico, sanitario, educativo, industriale e di svago; - Workshop divulgativi con esperti che affronteranno temi quali internazionalizzazione, imprese, enogastronomia, educazione e turismo sulla base dei valori del brand di Reggio Emilia; - Business matching per creare concrete opportunità d’impresa e di lavoro facendo incontrare domanda e offerta. Il clou mediatico delle giornate sarà costituito da “Chef all´Opera”, Venerdì 24 Maggio dalle ore 19.30, presso il Teatro Valli (Piazza Martiri del 7 luglio), durante cui chef stellati si esibiranno interpretando la propria arte culinaria al cospetto del Parmigiano Reggiano. Degustazioni, esposizioni e conferenze culmineranno Domenica 25 maggio all’insegna dello sport con una maratona cittadina. Per la gestione dell’iniziativa si è costituito un Comitato promosso da Consorzio Parmigiano Reggiano, Consorzio dell´Aceto Balsamico, Consorzio del Lambrusco, Società Matilde di Canossa e sostenuto da Provincia, Camera di Commercio, Enti Locali, Associazioni e Privati. Per il programma completo della manifestazione si veda: www.In-formare.org  
   
   
PANINO GIUSTO SBARCA A LONDRA: INAUGURA NEL CUORE DELLA CITY IL PRIMO LOCALE DELLO STORICO MARCHIO ITALIANO DELLA RISTORAZIONE DI QUALITÀ  
 
Apre il primo locale di Panino Giusto a Londra nel cuore della City (Royal Exchange Buildings 1-3), situato in un palazzo dal grande valore storico artistico, a pochi minuti dalla cattedrale di St. Paul e dal grattacielo di Norman Foster - il "Gherkin" - dietro al Royal Exchange Building. Il brand, che in oltre 30 anni di storia ha nobilitato il panino nell’ambito della ristorazione di qualità, è pronto a conquistare Londra con le sue eccellenze enogastronomiche tipicamente italiane, tra cui i 5 Leoni d’Oro, i panini di punta del brand: Tartufo, Garibaldino, Diplomatico, Giusto e Montagu. Aperto dal lunedì al venerdì dalle 11.30 a mezzanotte, su una superficie di circa 250 mq suddivisi su diversi livelli, il locale offre ai londinesi l’opportunità di trascorrere una pausa pranzo veloce ma gustosa, di concedersi un aperitivo stuzzicante e anche di regalarsi una cena speciale in un ambiente raffinato e di design. Forte dell’esperienza di Panino Giusto in Italia (22 locali) e all’estero (5 locali in Giappone), il locale londinese sposa in pieno la nuova filosofia aziendale votata all’internazionalità ma sempre nel rispetto della propria storia e identità. Il design è uno degli elementi chiave del nuovo corso di Panino Giusto. Per il locale di Londra scende in campo un nome di prim’ordine del design internazionale, lo studio londinese Fusion Dna, che ha curato il design per rinomati nomi della ristorazione come Leon, Roket, Nando´s e Le Folly. Il quotatissimo studio reinterpreta l’essenza di Panino Giusto, omaggiando le origini milanesi del brand nel design e negli elementi d’arredo. Ottone, marmo e legno di noce sono tra i materiali pregiati che contribuiscono a creare un’ambiente sofisticato, dall’atmosfera calda e accogliente. Molti i richiami al design della vecchia Milano, come lampade e lampadari in ottone ispirati a Gio Ponti e alcuni preziosi decori geometrici presenti sulla cappa della cucina a vista, che si rifanno alle linee del noto architetto milanese. Www.paninogiusto.it