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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Giugno 2013
RENDERE LE STRADE EUROPEE PIÙ SICURE: LA VIA DA PERCORRERE  
 
Bruxelles, 18 Giugno 2013 – L’intervento di ieri di Siim Kallas Vice-presidente della Commissione europea, alla Conferenza Cets Sicurezza Stradale Pin: “ Ministro, onorevoli parlamentari Sono lieto di essere con voi di nuovo per presentare Strada Pin Safety Award di quest´anno. Vorrei congratularmi con la Danimarca, come rappresentato qui oggi dal ministro Bødskov, per i suoi risultati impressionanti nella riduzione dei decessi stradali. Ultimo piano d´azione per la sicurezza stradale della Danimarca è stata chiamata "Ogni incidente è uno di troppo". Niente di più vero. Danimarca è stato uno dei primi Stati membri dell´Ue per aggiungere un focus sui gravi incidenti stradali a politiche più tradizionali per la sicurezza stradale. Questa enfasi è fortemente promosso dalla Commissione Europea, come pure. Danimarca si è sviluppata notevolmente in materia di sicurezza stradale nel corso degli ultimi anni. Statistiche stradali mostrano una riduzione del 18% per il 2012, per un solo anno - rispetto alla caduta media europea del 9% per lo stesso periodo. Questa cifra è di per sé una grande storia di successo - ma la Danimarca è riuscita a raddoppiare! Questo mette la Danimarca nei primi cinque paesi performanti dell´Ue per la sicurezza stradale. Con i dati del 2012, siamo - quasi - di nuovo in pista per raggiungere il nostro obiettivo di dimezzare le morti su strada entro il 2020 rispetto al 2010. Vittime della strada sono diminuite di circa il 43% tra il 2001 e il 2010. Ma vorrei mettere in guardia chiunque contro di compiacimento. C´è ancora molto da fare. Nonostante queste tendenze positive, ogni morte è ancora uno di troppo. Uno dei nostri obiettivi principali è quello di fare di più per proteggere gli utenti più vulnerabili della strada - pedoni, ciclisti, bambini e anziani. Come città europee sono in crescita, così sono i volumi di traffico nelle città. Questo è dove un pedone corre il più alto rischio di essere uccisi o gravemente feriti. Sicurezza dei pedoni sta lentamente migliorando, ma ancora non è migliorata tanto quanto quella degli automobilisti. E motociclisti: come sapete, moto e scooteristi, in particolare i giovani, sono il gruppo più a rischio degli utenti della strada. Qui, noi abbiamo cercato di fare qualcosa. Il problema principale è che ci sono semplicemente troppi veicoli con difetti tecnici sulla strada. Quindi, la Commissione ha proposto i regimi di prova del veicolo indurimento e ampliando il loro campo di applicazione al moto e scooter. Oggi la normativa data dal 1977 e non coprire due e tre ruote. Che cosa è successo? Questa proposta è stata ora respinta due volte, dai ministri dell´Ue e del comitato dei trasporti del Parlamento europeo. Questo è più che sfortunato - ed è ancora un altro compromesso politico inutile. Naturalmente, guasto tecnico non è l´unica causa di incidenti. Potrebbe essere un momento di distrazione di un driver o di un pedone, una sezione danneggiata di strada. O semplicemente perché un utente della strada sceglie di ignorare una regola di traffico. Che l´ultima causa - rompendo le più importanti norme di circolazione - è, infatti, incredibilmente comune. Sappiamo che questo è un grave problema per la sicurezza stradale. Le ´big killer´ sulle nostre strade sono le stesse: alcol e guida, eccesso di velocità, luci rosse e che non utilizzano le cinture di sicurezza. E ´certamente non è vero che non ci sono regole. Le regole sono chiare, in luogo e lì per un motivo - per proteggerci. Se sono rotte, ci deve essere conseguenze. Applicare e far rispettare le regole è uno dei principali obiettivi strategici della Commissione e di qualcosa che prendiamo molto sul serio. Abbiamo esaminato le strategie nazionali per la sicurezza stradale nei paesi dell´Ue, compresi i piani di esecuzione, e utilizzeremo questi come base per promuovere lo scambio delle migliori pratiche. Credo che vedremo la vera differenza, come gli Stati membri a poco a poco si trasformano direttiva l´applicazione transfrontaliera della Ue nel loro diritto nazionale. Il termine per fare questo si sta avvicinando rapidamente - entro la fine dell´anno - e noi non esiterà a intervenire se uno Stato membro non riesce a farlo. Signore e signori Vorrei ora parlare di una zona che è stata spesso trascurata nelle strategie di sicurezza stradale - lesioni gravi. Per ogni persona uccisa in un incidente, ci sono circa 4 disabili per tutta la vita, 10 gravi e 40 lievi lesioni che si verificano per lo più all´interno dei centri abitati. Questo è diventato un problema sanitario importante. Le auto possono collidere in appena un secondo. Le conseguenze per le vittime possono allungare nel corso di molti anni. Mentre gli Stati membri dell´Ue si sono compiuti progressi evidenti nella riduzione delle vittime della strada, numeri pregiudizio sono ancora inaccettabilmente alto . Le stime per il 2010 quasi 1,5 milioni di persone sono rimaste ferite in incidenti stradali, e circa un quarto di un milione di questi sono stati segnalati come gravi. Basta confrontare che con i 28.000 morti per incidenti stradali segnalati nell´Ue per il 2012. Anche in questo caso, t qui è molto più lavoro da fare, per questo motivo la Commissione ha proposto una strategia a lungo termine per la riduzione delle gravi incidenti stradali. I costi socio-economici sono anche molto elevati. Con i costi di trattamento, la perdita di forza lavoro e gli oneri finanziari immessi sul assicurazioni, sistemi di supporto giuridico e sociale, gli infortuni stradali causano un disegno di legge annuale combinato di circa il 2% del nostro Pil. Ma queste cifre ei dettagli sono solo indicativi. I numeri reali sono probabilmente molto più alto a causa di dichiarazioni inesatte e sostanziale sottostima. E ´stato anche quasi impossibile confrontare i dati in tutta Europa. Le cifre nazionali variano notevolmente e ci sono state molte opinioni diverse su ciò che è davvero un infortunio stradale. Queste differenze hanno fatto sì che non siamo in grado di capire bene le dimensioni e la natura del problema. L´europa aveva bisogno definizioni comuni degli incidenti stradali - e questi sono stati ormai identificati. Questo è come si possa meglio affrontare e ridurre le lesioni gravi e le loro conseguenze a lungo termine. Per il 2014, tutti i paesi dovrebbero essere in grado di comunicare i dati comparabili, affidabili e pertinenti utilizzando una scala comune per definire le lesioni gravi. Questo sarà l´anno di riferimento per le tendenze ed i miglioramenti di monitoraggio. Essa consentirà un obiettivo di riduzione a livello europeo per essere impostato fino al 2020 per completare quello che già abbiamo per ridurre gli incidenti mortali. Signore e signori La sicurezza stradale non accade da solo. Essa richiede un sacco di dedizione applicata, e so che il Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti è dedicata nel proprio lavoro per ridurre incidenti e vittime sulle strade europee. Ci vogliono investimenti di tempo, conoscenze e risorse. Anche nei climi di crisi economica come l´attuale, la nostra attenzione deve rimanere sulla sicurezza e la vita di risparmio - in modo da continuare a ridurre la perdita di vite umane sulle strade europee. Grazie per la vostra attenzione.  
   
   
SEA HANDLING. PISAPIA: “CORDIALE E COSTRUTTIVO L’INCONTRO CON COMMISSARIO EUROPEO PER LA CONCORRENZA ALMUNIA”  
 
Milano, 18 giugno 2013 - “E’ stato un incontro cordiale e costruttivo. Con il Commissario europeo per la Concorrenza Almunia abbiamo approfondito i possibili percorsi per il futuro di Sea Handling che tengano conto del contesto comunitario e delle esigenze sociali e occupazionali”. Questo il commento del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia uscendo dall’incontro con il Commissario europeo per la Concorrenza Joaquín Almunia che si è svolto ieri mattina a Bruxelles.  
   
   
IMU, IVA E... AUTO IL GOVERNO: LE RISORSE? NON RINVENIBILI FEDERAUTO: CHI DI TASSE FERISCE DI TASSE PERISCE  
 
Roma, 18 giugno 2013 - I soldi al momento non ci sono. L´eliminazione completa dell´Imu costa 4 miliardi e altrettanto il blocco di un punto dell´Iva, cifre che «fanno ipotizzare interventi compensativi di estrema severità che al momento non sono rinvenibili». Lo ha espresso il ministro dell´Economia Fabrizio Saccomanni in Senato rispondendo ad alcune interrogazioni. E, dagli studi di Porta a Porta anche il titolare dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, conferma che l’aumento dell´Iva è inevitabile. "Noi confidiamo molto che questo governo di larghe intese mantenga gli impegni che ha preso alla sua nascita e che, prima ancora di abbassare la pressione fiscale su famiglie e imprese, almeno non la aumenti. Se falliranno in questo banale e preliminare obiettivo la fiducia degli italiani su questo esecutivo, e anche la nostra, subirà un pesante smacco. Forse fatale. L´ennesima doccia fredda dopo la miopia del Governo Monti che, se ha il merito di averci ´salvato´ dal disastro, ha il demerito di non aver fatto nulla per rilanciare l´economia italiana, in primis i consumi interni, il vero nostro pilastro", afferma il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi. "Per quello che ci compete sottolineo con forza che i 170 euro in più che costerebbe un´auto a causa dell´aumento di un altro punto di Iva, rischiano di diventare un peso insopportabile per il settore automobilistico già in allarme rosso. Anzi, proprio l´Iva andrebbe abbassata di qualche punto per agevolare famiglie e imprese a sostituire i propri automezzi obsoleti, inquinanti e insicuri, e far ripartire i consumi. L’ennesimo balzello sarà un boomerang per lo Stato, senza contare che affondare un settore che contribuisce già per quasi 68mld di euro ogni anno è molto poco lungimirante, per usare un eufemismo”. Anche il ministro allo Sviluppo economico, Flavio Zanonato conferma: «Fra 16 giorni senza che il governo faccia nulla, visto che è stato un provvedimento già deciso dal precedente esecutivo, noi avremo l´Iva aumentata di un punto dal 21 al 22%. Lo ho già detto nella mia assemblea più difficile, quella della Confcommercio e lo dico ora: in questo momento soldi per evitare l´aumento dell´Iva nel bilancio dello Stato non ce ne sono». Se fosse confermata questa calamità, Federauto prevede che l’effetto boomerang per lo Stato si manifesterà anche attraverso costi sociali altissimi dovuti all´estrema difficoltà di un settore - quello autoveicolistico - da 1,2mln di addetti, e in miliardi di euro di mancate vendite, con conseguenti mancati introiti dall’Iva ma anche da bolli e Imposte Provinciali di Trascrizione. "Ci chiediamo - ha aggiunto il presidente dell’associazione che rappresenta i concessionari di auto, veicoli commerciali, camion e autobus di tutti i brand commercializzati in Italia - perché, nonostante sia cambiato il Governo, si perseveri con scelte capestro per il Paese? Perché assistiamo a lunghi dibattiti sulla necessità di rilanciare i consumi per far ripartire l´economia, il cui cardine sono i consumi interni, e poi si fa l’esatto contrario e si chiedono una volta di più inutili sacrifici agli italiani? Perché a suon di tasse si distruggono le aziende, i posti di lavoro, e si uccide l´economia italiana che molto avrebbe da esprimere?" Conclude Pavan Bernacchi: "La nostra idea è che – come nella Curva di Laffer – chi di tasse ferisce di tasse perisce. Laffer ha dimostrato che aumentando le tasse diminuiscono i consumi e lo Stato, paradossalmente, vede diminuire le entrate. La politica, e il governo in particolare, oggi dovrebbe suonare una sola musica: diminuire la spesa pubblica e fare ripartire l´economia, il Pil. Se non hanno il coraggio di affrontare questi tagli drastici e urgenti il nostro paese andrà incontro ad anni di sofferenza, proprio come in un´economia di guerra”.  
   
   
21 GIUGNO: ENERGIA PULITA PER I TRASPORTI  
 
Milano, 18 giugno 2013 - Venerdì 21 giugno p.V., con inizio della registrazione alle 8,30, si tiene presso la Fast di Milano l’incontro Energia pulita per i trasporti: il ruolo dell’idrogeno nella strategia europea e le opportunità per l’Italia. L’iniziativa si inserisce nel giro di consultazioni che la Direzione generale Trasporti della Commissione europea sta svolgendo nei paesi dell’Unione per ascoltare pareri e raccogliere proposte sul Pacchetto energia per i trasporti puliti pubblicato il 24 gennaio u.S.. E’ importante esserci per dare il proprio contributo alla definizione della strategia comunitaria per la mobilità basata su combustibili non inquinanti. La manifestazione è organizzata dalla Fast nell’ambito della sua attività per la rete Enterprise Europe Network e con la collaborazione di H2it, Associazione italiana idrogeno e celle a combustibile. Per ragioni organizzative invitiamo tutti a dare conferma o meno della partecipazione, restituendo compilata la scheda di registrazione allegata al programma o anche solo rispondendo a questa mail. Http://www.fast.mi.it/pdf/epl.pdf    
   
   
PIATTAFORMA LOGISTICA DI NOVI SAD, PONTE VERSO I MERCATI GLOBALI PER LE PMI LOCALI PRESENTATO A TRIESTE IL PROGETTO CORLOG DI ARIES-CAMERA DI COMMERCIO DI TRIESTE  
 
Trieste, 18 giugno 2013 - Le opportunità della piattaforma di Novi Sad protagoniste, questa mattina, della tappa triestina del roadshow di presentazione del progetto Cor. Log.(corridoio logistico in Vojvodina) che dopo Roma e Ancona, è giunto a Trieste per poi proseguire verso Milano, Modena, Firenze ed Udine. A illustrare le opportunità di investimento nella provincia di Novi Sad contenute nel progetto promosso da Aries- Camera di Commercio di Trieste con altri partner camerali italiani è stato Alessandro Giolai, consulente di progetto di Aries, Olivera Kovacevic, di Vip (Azienda per gli investimenti in Vojvodina) e Srdjan Egic, direttore della zona franca di Novi Sad. La Serbia ha un’economia che è considerata da tutti la più importante nell’area dei Balcani. Con i suoi 8 milioni di abitanti e una diffusa infrastruttura industriale, lo stato serbo rappresenta un interlocutore fondamentale per il nostro Paese e per le aziende italiane un’estensione della piattaforma produttiva che consente loro di ampliare e diversificare la propria offerta proiettandosi sui mercati globali. <Avviare parte della propria attività in Serbia, senza delocalizzare, significa poter beneficiare degli accordi di libero scambio di cui gode questo Paese e approcciare in maniera più competitiva mercati come quello russo e degli stati ex Csi- ricorda Antonio Paoletti, presidente della Camera di Commercio di Trieste - Non a caso la Serbia è stata costantemente individuata negli ultimi anni come Paese prioritario nell’ambito di missioni nazionali di sistema promosse da Unioncamere e da parte della Camera di Commercio di Trieste in particolare>. L’italia svolge un ruolo primario in qualità di primo investitore straniero e di terzo partner commerciale della Serbia. Sono circa 500 le aziende italiane presenti in Serbia, per un giro d’affari di circa 2,5 Miliardi di euro (su un Pil di circa 33 Miliardi). <La collaborazione Italia-serbia e in particolare Serbia-friuli Venezia Giulia è lunga e proficua - nota il console generale di Serbia a Trieste Zoran Durisić - ma può essere potenziata ulteriormente. Ecco perché è importante far conoscere alle imprese come potrebbero beneficiarne>. A presentare agli imprenditori intervenuti le caratteristiche e le potenzialità della Vojvodina e della piattaforma logistica di Novi Sad è stata Oliveira Kovacevic che ha evidenziato la posizione strategica all´incrocio di più corridoi logistici paneuropei, le caratteristiche degli accordi di libero scambio, i regimi favorevoli di tassazione e gli specifici vantaggi per settori quali l´agroalimentare, la metalmeccanica, l´industria automotive e quella elettronica/Ict. A sottolineare, invece, i vantaggi della zona franca di Novi Sad, il suo direttore e Srdjan Egic: <Nella nostra zona franca sono operative già 70 imprese, sia piccole che società con giro d´affari da 4 miliardi. Ci sono anche imprese italiane che stanno traendo vantaggio dalla possibilità di assemblare o avviare parte della propria produzione da noi, per poi esportarla senza dazi verso la Russia>.  
   
   
INAUGURATO IL NUOVO TERMINALE INTERMODALE TRENO – BUS DI PORTOGRUARO CON LA RECUPERATA AREA DI STAZIONE  
 
Portogruaro (Venezia), 18 giugno 2013 - Portogruaro, porta del Veneto verso Oriente, ha un nuovo terminal intermodale per le sue esigenze di mobilità, dove si affiancano veicoli privati (ci sono un parcheggio da 400 posti auto e stalli per moto e biciclette), autobus (12 punti di arrivo e partenza più parcheggi per le lunghe soste) e treni, sia a lunga percorrenza sui binari della vecchia stazione, sia a servizio del sempre più prossimo Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, con due punti d’arrivo e partenza anch’essi nuovi di zecca. L’intervento, cui si aggiungono la sistemazione delle aree antistanti la stazione (compresa la bonifica del territorio e la messa in sicurezza di ciò che resta dell’ex Perfosfati), una biglietteria provvisoria e la risistemazione della viabilità di accesso, verrà completato con il nuovo fabbricato viaggiatori e la nuova biglietteria comune treno – bus, di prossima realizzazione, altri interventi di Rfi e la sistemazione definitiva dei due decrepiti capannoni industriali rimasti. Le nuove opere sono state formalmente inaugurate oggi nel corso di una vera e propria festa, alla quale sono intervenuti tra gli altri l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, il vicesindaco Luigi Villotta, la presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto, rappresentanti dell’azienda di trasporti pubblici Atvo e di rete Ferroviaria Italiana. La realizzazione del terminal e la riqualificazione dell’area è stata resa possibili dalla collaborazione tra Regione, istituzioni locali società impegnate nel trasporto su gomma e su ferro, nella consapevolezza – ha sottolineato Chisso – che nostro compito di rappresentanti è dare risposte alle attese dei cittadini, che ringrazio per aver avuto la pazienza di aspettare qualche anno e che oggi si trovano una città più bella, comoda e vivibile. E non è finita qui – ha aggiunto Chisso – perché sono anche in partenza i lavori per l’eliminazione di quattro passaggi a livello e si sta completando la nuova tangenziale”, dalla storia più che trentennale. Gli interventi sono stati presentati per la prima volta al ministero dei trasporti nel 2008, vengono inquadrati in un accordo di programma nel 2008, aggiudicati nell’aprile del 2009, subiscono qualche frenata, ma oggi tutto è già funzionale e utilizzabile. L’importo dei lavori è di circa 12 milioni, il finanziamento è interamente sostenuto dalla Regione  
   
   
INFRASTRUTTURE: IN ARRIVO NUOVI FONDI PER LE PISTE CICLABILI DEL PONENTE LIGURE (1,4 MILIONI)  
 
Genova, 18 Giugno 2013 - Sono stati stanziati dalla Giunta regionale, su proposta degli assessori alle infrastrutture e allo sviluppo economico, Raffaella Paita e Renzo Guccinelli, un milione e 400mila euro per finanziare l’ultimo tratto di pista ciclabile tra Sanremo e S. Lorenzo al mare. Il finanziamento è inserito nell’ambito del programma attuativo regionale Fas 2007-2013 che completa e qualifica ulteriormente la pista ciclabile Ospedaletti – San Lorenzo al Mare. "Con quest’ultimo finanziamento – spiegano Paita e Guccinelli – vengono completati i 24 km di percorso che verrà reso fruibile nella sua interezza, migliorando così l’offerta del parco costiero del ponente ligure". I finanziamenti odierni per il ponente ligure pari a 1,4 milioni di euro si vanno ad aggiungere ai 3,5 milioni già stanziati dalla Giunta nel novembre dello scorso anno per realizzare 13 interventi sulla pista ciclabile nel tratto tra Ospedaletti e S. Lorenzo al Mare, nell’ambito del programma di Area 24. La rete ciclabile ligure è costituita da 894 km di percorsi di cui 13 km di strade pedonali ciclabili e 460 km di percorsi di tipo turistico su strade secondarie e a basso traffico.  
   
   
TRASPORTI IN LIGURIA, LAVORATORI “SERVIZI E SISTEMI“ (AMT) VERSO CONTRATTO DI SOLIDARIETÀ  
 
Genova, 18 Giugno 2013. A conclusione degli incontri lunedì 17 giugno in mattinata presso gli uffici dell´assessore regionale ai Trasporti e al Lavoro, Enrico Vesco, presenti l´assessore alla Mobilità del Comune di Genova Anna Dagnino, Amt, Servizi e Sistemi e le rappresentanze sindacali, è emerso che "l´ipotesi più concreta per la gestione della crisi occupazionale dei dipendenti di Servizi e Sistemi, società che in appalto le pulizie dei mezzi Amt, è la possibilità da parte della stessa azienda e delle organizzazioni sindacali di sottoscrivere un accordo che preveda i contratti di solidarietà", si afferma in una nota diffusa al termine dell´incontro. L´accordo sarebbe utile per ritirare la procedura di mobilità avviata il mese scorso dalla Servizi e Sistemi.  
   
   
IL COMMISSARIO HAHN PLAUDE ALL’INAUGURAZIONE DEL ´PONTE NUOVA EUROPA" QUALE POTENTE SIMBOLO DELLA COOPERAZIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 18 giugno 2013 - Il Commissario europeo per la Politica regionale Johannes Hahn ha celebrato il 14 giugno un momento storico per la Bulgaria, la Romania e le regioni limitrofe di Vidin e Calafat, quando presiederà all´inaugurazione ufficiale di un ponte che collega i due paesi. Il Commissario Hahn sarà accompagnato dal presidente Plevneliev e dal primo ministro Oresharski, in rappresentanza della Bulgaria, e dal primo ministro rumeno Ponta. L´infrastruttura, recentemente battezzata ´ponte Nuova Europa´, è solo il secondo ponte costruito lungo i 630 km di confine fra i due paesi e per realizzarlo l´Unione europea ha stanziato 106 milioni di euro. Questo ponte è di vitale importanza per l’Ue in quanto rappresenta una tappa importante di un itinerario che, partendo dall´Europa del Nord, potrebbe snodarsi attraverso il Baltico, l´Europa centrale, la Romania e la Bulgaria per arrivare eventualmente in Grecia. La costruzione del ponte è stata avviata nel 2007 sebbene del progetto si discutesse già quasi 15 anni prima. Grazie alla Strategia Ue per la regione del Danubio, caratterizzata da un metodo di cooperazione unico nel suo genere, e all´intervento del Commissario Hahn il progetto è andato a buon fine. Commentando l’inaugurazione il Commissario ha dichiarato: "Questo ponte è un simbolo potente della politica regionale dell´Ue, che mette in contatto le popolazioni e favorisce legami commerciali di cruciale importanza. Con l´apertura al traffico del ponte Nuova Europa si spianerà la strada a tutta una serie di opportunità per le attività commerciali e la ricerca sulle due sponde del fiume ed oltre." Il Commissario ha poi aggiunto: "Sono certo che la collaborazione tra la Romania e la Bulgaria, che abbiamo contribuito a promuovere mediante la strategia per il Danubio e che ha reso possibile la realizzazione di questo progetto, intensificherà ulteriormente i rapporti fra i due paesi, portando ad entrambi un beneficio enorme." Il ponte Nuova Europa, ufficialmente noto come il ponte Calafat-vidin, costituisce un elemento essenziale dei corridoi prioritari stradali e ferroviari dell´Ue e si prevede che riduca drasticamente i tempi di percorrenza per passeggeri e merci in movimento fra l´Europa sudorientale, la Turchia e l´Europa centrale. Il ponte raggiungerà la sua piena potenzialità una volta collegato su entrambi i lati con reti ferroviarie e stradali ammodernate. La Romania e la Bulgaria hanno già avviato la creazione di tali collegamenti di fondamentale importanza.  
   
   
AL VIA I LOTTI 5/8 SULLA SIENA-GROSSETO, ROSSI: “L’ITALIA HA BISOGNO DI CANTIERI COME QUESTO”  
 
Firenze, 18 giugno 2013 – “Oggi diamo il via ad un lotto importante, che ci avvicina al completamento del collegamento tra Siena e Grosseto. Importante per migliorare sicurezza e percorribilità di questa arteria. La Toscana e l’Italia hanno bisogno di cantieri come questo”. Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha commentato l’avvio ufficiale dei lavori per i lotti 5-6-7 e 8 della futura autostrada Grosseto-fano, che si è tenuto il 14 giugno a Civitella Paganico. Presenti all’evento anche l’assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, i rappresentanti degli enti locali e l’amministratore unico di Anas, Pietro Ciucci, che ha annunciato che i lavori, che interesseranno in tutto 11,8 km, saranno conclusi in 27 mesi e che si svolgeranno riservando particolare attenzione alla tutela dell’ambiente. “Adesso è il momento per il Governo di trovare i 250 milioni di euro necessari per il completamento dei lotti 4 e 9 – ha detto il presidente – e realizzare così il tratto Grosseto-siena, particolarmente importante perché è un tratto di strada che ‘fa la Toscana’, necessario per evitare il rischio che il Grossetano e tutta la Maremma restino tagliati fuori dallo sviluppo economico”. “Mi auguro – ha aggiunto Rossi – che il Governo capisca che se continuiamo con le politiche di taglio e di contenimento della spesa il Paese si ferma e non si esce dalla recessione. L’inaugurazione di oggi ha anche un forte valore simbolico: la Regione Toscana chiede al Governo nazionale e l’Europa un cambio nelle politiche di rigore. Solo così sarà possibile aprire nuovi cantieri per dare lavoro e creare le condizioni necessarie per lo sviluppo”. Il presidente ha inoltre ricordato l’importanza europea della futura ‘Due mari’, che è stata inserita tra le reti strategiche di interesse nazionale e comunitario. In particolare l’itinerario della nuova autostrada è stato inserito nella rete transeuropea di trasporto Ten-t ed è considerata di fondamentale importanza per lo sviluppo delle reti europee di trasporto e di logistica. “La Regione Toscana -ha precisato Rossi – insieme alle Regioni Umbria e Marche ha insistito perché il completamento della ‘Due mari’ rientrasse tra le priorità europee, dato che sarà anche il completamento di un asse terra-mare-terra-mare che collega la Spagna e i Balcani. Di questo ho parlato con i presidenti di Catalogna, Valencia e Murgia, che si sono mostrati molto interessati a completare questo importante corridoio”. “Nostro obiettivo è il completamento dell’intera infrastruttura – ha aggiunto l’assessore Ceccarelli – La ‘Due mari’ sarà un’autostrada strategica per lo sviluppo e la logistica della Toscana, ma per ottenere questo risultato dobbiamo riuscire a realizzare in tempi brevi l’intero tracciato”.  
   
   
PARERE FAVOREVOLE DELLA GIUNTA AL PROGETTO ESECUTIVO FABRIANO – MATELICA NORD “PEDEMONTANA DELLE MARCHE”.  
 
Ancona, 18 giugno 2013 - Nuovo passo avanti, ieri mattina in giunta regionale, per le opere della Quadrilatero, dopo l’inserimento del progetto nel “decreto Fare” approvato sabato dal Consiglio dei ministri che consente il completamento della copertura finanziaria del progetto. Un atto che testimonia l’attenzione dell’attuale Governo e del ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi, che si aggiunge a quella per l’Uscita dal porto di Ancona e per la realizzazione della Fano-grosseto. La giunta regionale, questa mattina, ha dato parere favorevole al progetto esecutivo sub lotto 2.1 “Pedemontana delle Marche - Tratto funzionale Fabriano- Matelica nord e bretella di collegamento S.p. 209” presentato da Quadrilatero Marche Umbria Spa e dal Contraente generale Dirpa e relativo ai lavori per la realizzazione del Maxi Lotto 2 (direttrice Perugia – Ancona), alla luce del fatto che l’opera non costituisce variante sostanziale ai sensi dell’art.169/ del D. Lgs 163 /2006. “Questa infrastruttura – spiega il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca - va a beneficio delle comunità dell’entroterra, ma anche dell’intero territorio marchigiano, visto l’importante ruolo che essa ricopre per i collegamenti con la viabilità nazionale e quelli tra l’Adriatico e l’Appennino. La realizzazione della Pedemontana potrà offrire un contributo al rilancio di questo territorio. Il parere favorevole espresso oggi dalla giunta è un ulteriore passo avanti che fa seguito all’inserimento, sabato nel corso del Consiglio dei Ministri, delle opere della Quadrilatero nel decreto Fare e di conseguenza la ripresa dei lavori sulla direttissima Ancona – Perugia”. Spacca incontrerà mercoledì a Roma, insieme alla collega dell’Umbria Catiuscia Marini, il sottosegretario alle Infrastrutture Rocco Girlanda. Il colloquio sarà fondamentale per lo sblocco dei cantieri di Quadrilatero dopo le difficoltà finanziarie di Impresa spa che avevano determinato la chiusura dei cantieri. Il progetto del tratto Fabriano – Matelica Zona Industriale, prevede la realizzazione di circa 8 Km di tracciato, 3 svincoli, 5 viadotti ed una galleria, per un importo complessivo pari a 90 milioni di euro, finanziati dalla Regione Marche. Il tratto funzionale ha inizio con l’attacco alla Ss 76 in prossimità di Fabriano, località Pian dell’Olmo, e termina con lo svincolo in prossimità di Matelica, in località Pian dell’Incrocca, denominato “Matelica Nord –Zona Industriale”. Nei lavori è prevista la realizzazione della bretella di collegamento tra la Ss77 e Sp209 Valnerina. La sezione tipo di progetto prevede una carreggiata unica larga 7.50 m, formata da due corsie da 3.75 m e fiancheggiata da due banchine pavimentate larghe 1.50 ciascuna. La piattaforma stradale ha una larghezza complessiva di 10.50 m.  
   
   
‘DUE MARI’, AL VIA I LAVORI DEI LOTTI 5-6-7 E 8  
 
Firenze, 18 giugno 2013 – Iniziano i lavori per la realizzazione dei lotti 5-6-7 e 8 della nuova autostrada Grosseto-fano. Il 14 giugno a Civitella Paganico (Gr) il presidente della Toscana Enrico Rossi, l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli ed i rappresentanti degli enti locali hanno partecipato alla presentazione da parte di Anas dei lavori di adeguamento che trasformeranno la strada statale 223 in parte della nuova arteria europea E78. Gli interventi interesseranno il tratto Lanzo – Ornate nei Comuni Civitella Paganico e Monticiano (lotti 5-6-7-8). L’importo attuale dei lavori è di circa 234 milioni di euro. La durata prevista per i lavori è di 760 giorni, da giugno 2013 fino a luglio 2015. La Direzione dei Lavori è di Anas S.p.a. Compartimento della Viabilità per la Toscana. Il progetto definitivo per i lotti 5-6-7 e 8 fu approvato dal Cipe nel 2007 (delibere 78 e 123). Anas ha validato il progetto e bandito la gara per l’appalto dell’opera nel 2008. Ad agosto 2011 è stato stipulato il cpontratto con l’impresa aggiudicataria Ati Strabag e Intercantieri Vittadello spa, che ha iniziato i lavori propedeutici all’opera. Il progetto esecutivo è stato presentato da Anas ai Ministeri competetnti ed alla regione Toscana nell’agosto 2012. La Regione Toscana ha dato il proprio parere favorevole all’opera il 26 novembre 2012. I Ministeri hanno dato il loro assenso a marzo 2013. Così ad aprile Anas ha affidato definitivamente i lavori alla società aggiudicataria. Si ricorda che la Regione Toscana si è fatta promotrice sia in a Roma che a Bruxelles per l’inserimento della Grosseto-fano tra le reti strategiche di interesse nazionale e comunitario. In particolare l’itinerario della nuova autostrada è stato inserito nella rete transeuropea di trasporto Ten-t, è considerata di fondamentale importanza per lo sviluppo delle reti europee di trasporto e di logistica in quanto rappresenta un ponte tra la Spoagna ed i Balcani, ponte poggiato su quattro pilastri rappresentati dai porti di Livorno e Piombino sul versante tirrenico e di Ancona e Ravenna sul versante adriatico. Gli interventi presentati: L’intervento sui lotti 5-6-7-8 consiste nell’adeguamento a quattro corsie della attuale ss 223. Verrà costruita una nuova carreggiata a due corsie parallela a quella esistente, che sarà a sua volta adeguata per portarla al livello di strada extraurbana principale di categoria B. Il tratto interessato è di 11,560 km circa. Sono previsti anche la riorganizzazione della viabilità secondaria e l’adeguamento dei sistemi di regimazione e smaltimento delle acque piovane. Opere previste sulla carreggiata nord, in direzione Siena: - l’adeguamento della galleria naturale esistente “Casal di Pari” lunga 1558 m; - il ripristino di 4 viadotti esistenti per un totale di 485 m; - la costruzione di una nuova galleria naturale (“Poggio Terriccio”) lunga 510 m e di una galleria artificiale (“Casal di Pari”), lunga 119 m; - la costruzione di tre nuovi viadotti per un totale di 1035 m, tra cui il viadotto “Farma” a doppia carreggiata, che rappresenta l’opera più significativa del progetto. In carreggiata sud, in direzione Grosseto, sono previsti: - l’adeguamento della galleria naturale esistente “Poggio Terriccio” lunga 362 m; - la costruzione di 2 gallerie naturali (“Casal di Pari” e “Greppoli”) e di 7 gallerie artificiali, per uno sviluppo totale di 1010 m.; - la costruzione di 4 nuovi viadotti per un totale di 1177 m, tra cui il “Farma”; -la costruzione di 4 viadotti minori sulle rampe di svincolo e di un cavalcavia, oltre al prolungamento di due sottopassi stradali esistenti. Lotti della E78 ancora da realizzare nel tratto toscano: Tratto Grosseto – Siena: - Lotto 4, Civitella Marittima – Lanzo, Comune di Civitella Paganico: importo del progetto stimato in 100 M€. È in corso presso il Ministero delle infrastrutture la procedura per l’approvazione ed il finanziamento; - Lotti 5-6-7-8, Lanzo – Ornate, Comuni di Civitella Paganico e Monticiano: avviati ufficialmente oggi i lavori. - Lotto 9, Ornate – svincolo di Orgia, Comuni di Monticiano, Murlo e Sovicille: l‘importo del progetto è stimato in 145 M€. Il progetto definitivo è in attesa dell’approvazione de del finanziamento da parte del Cipe. Tratto Siena – Bettolle (Innesto A1): - Lotto 0, Siena – Ruffolo, Comune di Siena: l’importo del progetto è stimato in 100 M€. E’ conclusa la progettazione preliminare da parte del Comune di Siena. La successiva fase prevede l’avvio delle procedure per l’approvazione ed il finanziamento. - Tratte Rigomagno – S. Zeno (nodo di Arezzo) e S. Zeno – Selci Lama (E45): sono in corso da parte di Anas ad approfondimenti di ipotesi di riduzione dei costi.  
   
   
INFRASTRUTTURE, ACCORDO REGIONE-ANAS DA 20 MILIONI PER MIGLIORARE L’AUTOPALIO  
 
Civitella Paganico (Gr), 18 giugno 2013 -Venti milioni di euro per migliorare la sicurezza della Firenze-siena. In occasione dell’avvio del cantiere per la realizzazione dei lotti 5-6-7e 8 della Siena-grosseto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e l’amministratore unico di Anas, Pietro Ciucci, hanno presentato anche l’accordo che garantirà importanti interventi migliorativi ed opere di manutenzione sull’Autopalio. ” È un investimento importante – ha affermato Rossi -, 20 milioni di euro che serviranno per migliorare le condizioni di efficienza e di sicurezza di una strada molto frequentata, costruita tanti anni fa ed oggi non più adeguata alle esigenze. È importante che si siano fissati tempi precisi per realizzare l’intervento si ristrutturazione. Si tratta di un miglioramento delle condizioni di viaggio in attesa di realizzare l’intervento più strutturale”. Grazie ai 20 milioni di euro destinati dalla Regione, Anas provvederà a numerosi interventi tra i quali i più significativi sono: rifacimento del manto stradale; - messa in sicurezza e rifacimento dell’illuminazione delle gallerie; - rifacimento di tutta la segnaletica verticale e orizzontale; - sostituzione delle barriere di protezione; - creazione di aeree per le soste di emergenza. I lavori inizieranno a luglio e si concluderanno entro novembre di quest’anno.  
   
   
PARMA: VIABILITÀ PROVINCIALE: INTERVENTI PER 1,4 MLN DI EURO  
 
Parma, 18 giugno 2013 – Uno stanziamento di 1 milione e 400mila euro è stato approvato dalla Giunta provinciale per interventi sulla viabilità e in particolare nei tratti interrotti o dissestati dalle frane. Due degli interventi deliberati hanno infatti come obiettivo la riapertura della provinciale 74 a Staiola e la sp 15 da Armorano a Berceto. “La Provincia sta affrontando il problema dell’emergenza e della post emergenza con serietà e grazie ai nostri tecnici, in pochissimo tempo – spiega Fellini - Nonostante la drammatica scarsità di risorse disponibili, siamo in campo per dare risposte alla comunità e alle imprese del territorio, con un’altra serie di lavori, secondo le priorità stabilite meno di un mese fa”. Il milione e 400mila euro stanziato dalla Giunta sarà così suddiviso: 885.000 euro di lavori sono finalizzati a ripristinare la rete infrastrutturale in diversi punti, secondo un ordine di priorità. Fra questi fondamentale l’intervento di 200.000 euro sulla sp15 che consentirà di mettere in sicurezza e quindi riaprire l’arteria della val Baganza che unisce Parma a Calestano e Berceto. 590 mila euro andranno invece sulle strade dissestate dalle frane, e in particolare: sulla sp 74 a Staiola per riaprire almeno provvisoriamente la viabilità (200.000); ad Albazzano sulla sp 665 (290.000) e alcuni lavori sul ponte di Beduzzo e in località La Moretta sulla sp 13 (100.000). Per l’ultima provinciale ancora chiusa, la sp 65 di Schia, sono in corso indagini geotecniche. Al via in questi giorni anche l’intervento di Boschetto, dove per realizzare il bypass provvisorio sono stati messi a disposizione 900mila euro di risorse ad hoc da Regione e Provincia. La consegna lavori è programmata sul posto per giovedì 19 giugno. Espletate infatti le procedure di gara, l’aggiudicazione è stata conferita all’associazione temporanea di impresa (Ati) guidata dalla ditta La Tizzanese. “Si tratta certamente dell’opera più attesa da tutta la valle e per questa ragione i nostri uffici hanno proceduto con urgenza. Quell’arteria è vitale per la montagna e il suo sviluppo, quindi speriamo di poter concludere l’intervento entro 45 giorni così come stabilito dal crono programma – dice Andrea Fellini assessore provinciale alla Viabilità -. E’ un segnale importante al territorio del fatto che la Provincia continua ad esserci e a fare bene il proprio lavoro”. Lo stanziamento di 1,4 mln di euro va ad aggiungersi al milione di euro già speso per far fronte alle somme urgenze e alle risorse (ca 60mila euro) per la realizzazione del bypass provvisorio di Boschetto che va a completare il finanziamento della Regione. Da segnalare anche lo stanziamento di 190mila euro per le criticità di Ponte Vetto e Ceretolo.  
   
   
NUOVO PORTO DI PIOMBINO: VIA LIBERA ALL’ACCORDO DA 111 MILIONI DI EURO  
 
Roma, 18 giugno 2013 – E’ stato raggiunto il 14 giugno presso il Ministero dello sviluppo economico l’accordo da 111 milioni di euro per la realizzazione delle opere di ammodernamento del porto di Piombino. All’incontro erano presenti il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che del porto è neo commissario alle opere di aduguamento, il sottosegretario al Mise, Claudio De Vincenti, il sindaco e l’autorità portuale di Piombino, Gianni Anselmi e Luciano Guerrieri insieme ad Ettore Incalza in rappresentanza del ministero delle infrastutture e dei trasporti. “E’ un risultato importante per Piombino e per tutta la Toscana – commenta il presidente Rossi – in grado di accrescere la competitività del porto, dell’area industriale e di favorire nuove opportunità di lavoro in un’area colpita dalla crisi. La prossima settimana contiamo di firmare il protocollo d’intesa che ci permetterà di realizzare sia il molo foraneo sottoflutto, sia la banchina da 370 metri che il piazzale da 8 ettari, oltre naturalmente all’escavo che porterà i fondali a 20 metri di profondità”. A completamento di queste opere, previste nel protocollo, si aggiungerà la realizzazione della strada di collegamento diretto tra il piazzale e la viabilità nazionale. Lunedì si conclude la preselezione delle imprese da invitare alla gara per la realizzazione dei lavori, i cui tempi si prevedono rapidi. “I tecnici mi confermano – precisa al riguardo Enrico Rossi – che stanno facendo di tutto affinchè nella primavera prossima sia possibile accogliere a Piombino, e in sicurezza, la Costa concordia. Uno dei nostri obiettivi, com’è noto, è proprio quello di procedere alla sua demolizione nel porto Piombino che grazie ai lavori di ammodernamento potrà così diventare uno dei porti europei in grado di demolire una parte delle circa 1.000 navi che ogni anno, all’interno dell’ Unione europea, vengono rottamate. Si tratta di un adeguamento che va ben oltre la questione Costa e che avrà positivi effetti sul comparto siderurgico e sull’intero distretto industriale costiero”.  
   
   
NUOVO PORTO DI PIOMBINO: VIA LIBERA ALL’ACCORDO DA 111 MILIONI DI EURO  
 
Roma, 18 giugno 2013 – E’ stato raggiunto il 14 giugno presso il Ministero dello sviluppo economico l’accordo da 111 milioni di euro per la realizzazione delle opere di ammodernamento del porto di Piombino. All’incontro erano presenti il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che del porto è neo commissario alle opere di adeguamento, il sottosegretario al Mise, Claudio De Vincenti, il sindaco e l’autorità portuale di Piombino, Gianni Anselmi e Luciano Guerrieri insieme ad Ettore Incalza in rappresentanza del ministero delle infrastrutture e dei trasporti. “E’ un risultato importante per Piombino e per tutta la Toscana – commenta il presidente Rossi – in grado di accrescere la competitività del porto, dell’area industriale e di favorire nuove opportunità di lavoro in un’area colpita dalla crisi. La prossima settimana contiamo di firmare il protocollo d’intesa che ci permetterà di realizzare sia il molo foraneo sottoflutto, sia la banchina da 370 metri che il piazzale da 8 ettari, oltre naturalmente all’escavo che porterà i fondali a 20 metri di profondità”. A completamento di queste opere, previste nel protocollo, si aggiungerà la realizzazione della strada di collegamento diretto tra il piazzale e la viabilità nazionale. Lunedì si conclude la preselezione delle imprese da invitare alla gara per la realizzazione dei lavori, i cui tempi si prevedono rapidi. “I tecnici mi confermano – precisa al riguardo Enrico Rossi – che stanno facendo di tutto affinchè nella primavera prossima sia possibile accogliere a Piombino, e in sicurezza, la Costa concordia. Uno dei nostri obiettivi, com’è noto, è proprio quello di procedere alla sua demolizione nel porto Piombino che grazie ai lavori di ammodernamento potrà così diventare uno dei porti europei in grado di demolire una parte delle circa 1.000 navi che ogni anno, all’interno dell’ Unione europea, vengono rottamate. Si tratta di un adeguamento che va ben oltre la questione Costa e che avrà positivi effetti sul comparto siderurgico e sull’intero distretto industriale costiero”.  
   
   
TRASPORTI: PROGETTO UE PER TRIESTE-ISTRIA VIA MARE  
 
Udine, 16 giugno 2013 - Su proposta dell´assessore alle infrastrutture, Mariagrazia Santoro, l´esecutivo del Friuli Venezia Giulia ha autorizzato la partecipazione della Regione, attraverso il Servizio Mobilità della Direzione competente, a presentare, in qualità di capofila, una proposta progettuale denominata "Europe-adriatic Sea Way", che si pone l´obiettivo di ottenere dal 2014 un contributo europeo per garantire l´operatività del servizio di trasporto marittimo da Trieste alle località istriane di Rovigno, Pola e Brioni. L´iniziativa, predisposta dalla Giunta, si candida alla seconda fase del bando di selezione di progetti strategici nell´ambito del programma di collaborazione transfrontaliera Ipa Adriatico, per rafforzare la cooperazione e lo sviluppo sostenibile della regione Adriatica attraverso la realizzazione di azioni riferite ai tre assi prioritari: cooperazione economica, sociale e istituzionale; risorse naturali e culturali e prevenzione dei rischi; accessibilità e reti. Il Progetto Ea Sea Way, che sarà proposto dal Friuli Venezia Giulia, insieme a partner italiani e dei paesi adriatici, riguarda l´asse accessibilità e reti e punta a favorire lo sviluppo di servizi di trasporto sostenibile, alternativi ai traffici stradali.