Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Settembre 2013
Politica
BUSINESS FORUM AMERICANO SULL´EUROPA: PROSPETTIVE SULLA ULTERIORE ALLARGAMENTO DELL´UNIONE EUROPEA E CHE COSA SIGNIFICA PER IL TRANSATLANTIC BUSINESS  
 
New York, Usa 25 Settembre 2013 – Di seguito l’intervento del 23 settembre di Štefan Füle Commissario europeo per l´allargamento e la politica di vicinato: “ Presidente, Eccellenze, Signore e Signori, In primo luogo vorrei ringraziare il Business Forum americano sull´Europa per l´invito a parlare con voi oggi e per ospitare questo evento. Sono lieto di avere l´opportunità di portare aggiornati sulle prospettive di ulteriore allargamento dell´Unione europea e che cosa significa per il commercio transatlantico - tutto di più il perché: Siamo partner del più forte degli investimenti esteri e relazioni commerciali in tutto il mondo, e mentre affrontiamo le sfide della globalizzazione e le opportunità che esso offre, stiamo rafforzando il rapporto con il lancio del più grande mai commercio bilaterale e gli investimenti negoziati tra l´Unione europea e gli Stati Uniti, portando più posti di lavoro e più crescita in Europa e negli Stati Uniti, cambiare la vita di milioni di persone per il meglio. Nella seconda parte del mio intervento, vorrei dire qualche parola su dove ci troviamo con questi negoziati, ma vorrei iniziare con tre osservazioni circa l´allargamento dell´Unione europea. In primo luogo, l´allargamento è ampiamente riconosciuta per essere la nostra politica più efficace. Adesioni successive hanno visto il numero di Stati membri di aumentare gradualmente l´originale 6-28. In secondo luogo, sin dal suo inizio, ha risposto alla legittima aspirazione dei popoli del nostro continente per essere uniti in uno sforzo comune europeo. In terzo luogo, in un momento in cui l´Unione europea deve affrontare grandi sfide e significativa incertezza globale, la politica di allargamento continua a contribuire alla pace, sicurezza e prosperità nel nostro continente. Questo è stato riconosciuto dal Comitato per il Nobel l´anno scorso quando hanno annunciato l´assegnazione del premio per la pace 2012 al l´Unione europea per il suo contributo alla pace e alla riconciliazione, la democrazia ei diritti umani in Europa. Diamo uno sguardo alla situazione attuale con l´allargamento oggi: ci sono cinque candidati: Montenegro, Serbia, Turchia, ex Repubblica iugoslava di Macedonia e Islanda, e tre potenziali candidati: Albania, Bosnia-erzegovina e Kosovo 1 . Questo rappresenta una popolazione totale di circa 100 milioni di euro, pari a un aumento del 20% della popolazione dell´Unione europea se dovessero diventare membri oggi. Dico questo perché con la nascita dei cosiddetti "Brics" (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) e nella regione Asia-pacifico, Europa e Nord Atlantico non sono più gli unici operatori dominanti sulla scena mondiale . Le dimensioni contano. Naturalmente, la Turchia, con la sua popolazione di oltre 80 milioni e la sua economia dinamica è un paese chiave per l´Unione europea. Gli eventi recenti ci evidenziano più che mai, la necessità per l´Unione europea di rimanere all´ancora per la democratizzazione e la modernizzazione del Paese - in breve, la Turchia ha bisogno di norme e di valori, non di meno più europei. I progressi nei Balcani occidentali è stato impressionante nel 2013. Croazia è diventata il nostro 28 ° membro il 1 ° di luglio. I negoziati con il Montenegro procedono bene e nel mese di giugno abbiamo aperto i negoziati di adesione con la Serbia. Stiamo inoltre negoziando un accordo di associazione con il Kosovo e la stabilizzazione. In combinazione con l´adesione della Croazia, questo invia un segnale chiaro a tutta la regione: se si ha il coraggio e sono impegnati, l´Unione europea è in grado di rispondere. Lavorando in parallelo con l´allargamento, e stimolato dalla crisi finanziaria, l´Europa sta anche approfondendo la sua integrazione con la maggior parte degli Stati membri che lavorano per mettere in atto un sindacato bancario europeo con centrale europea di vigilanza bancaria, una unione fiscale europea con controlli più severi sulla nazionale budget e deficit, e una Unione economica europea, con la decisione più comune delle decisioni in materia di politiche economiche e sociali. Stiamo facendo in modo che i paesi candidati all´adesione sono associati il ​​più vicino possibile a questi cambiamenti di vasta portata. Quindi, che cosa significa tutto questo per interessi commerciali? Quali sono i vantaggi? La parola che mi viene subito in mente è la fiducia. Grazie alle riforme profonde che sono alla base di allargamento europeo, le aziende possono avere la certezza di poter operare in un ambiente: dove lo Stato di diritto è assicurato e la corruzione si combatte duramente; dove la magistratura è efficace ed efficiente; in cui i diritti di proprietà sono chiare; dove la pubblica amministrazione è trasparente, efficace, responsabile e ha la capacità di soddisfare le esigenze delle imprese; in cui gli oneri amministrativi sono bassi, e cui le norme europee sono la norma. Sono fiducioso che gli investitori statunitensi già presenti nei paesi dell´allargamento e anche coloro che desiderano aumentare il loro business in questi paesi vedranno i benefici concreti del processo di allargamento. Per quelle aziende statunitensi già presenti nella Ue, l´allargamento significa un mercato maggiore, e quindi una maggiore possibilità di economie di scala, un più facile accesso a nuove risorse e maggiori opportunità. Passo ora ai negoziati commerciali punto di riferimento tra l´Unione europea e gli Stati Uniti d´America che sono stati lanciati nel giugno scorso. Meno di due anni fa, nessuno era seriamente pensando di un accordo di libero scambio transatlantico. Ora, eccoci qui, abbiamo lanciato ufficialmente il più grande commercio sempre bilaterale e negoziati di investimento. Questo è un importante passo in avanti! Vorrei sottolineare il quadro più ampio, che dovremmo tenere a mente: Un ambizioso e globale del commercio trans-atlantico e partnership di investimento potrebbe portare notevoli vantaggi economici in generale per l´Unione europea (158 miliardi dollari l´anno) e Stati Uniti (126 miliardi dollari l´anno), una volta che l´accordo è pienamente attuata. Nel breve periodo, è un segnale forte che l´Unione europea e gli Stati Uniti d´America si sono impegnati ad approfondire e apertura commerciale. Questo è un segno di fiducia che le aziende hanno bisogno in tempi di incertezza e un segno di leadership congiunta su scala globale. I vantaggi per l´Unione europea e gli Stati Uniti non sarebbero a spese del resto del mondo. Al contrario si avrebbe un impatto positivo sul commercio e reddito a livello mondiale, aumentando potenzialmente il Pil nel resto del mondo da quasi 177 miliardi dollari. L´importanza economica dell´Unione europea e degli Stati Uniti significa che i loro partner avranno anche un incentivo a spostarsi verso le nuove norme transatlantiche. Questo ha il potenziale per diffondersi guadagni attraverso l´economia globale, che è sempre più interdipendente soprattutto in considerazione della sempre maggiore complessità delle catene globali del valore. C´è stato un primo turno molto produttiva di negoziati a Washington nella settimana dell´8 luglio, che ha aperto la strada per un intenso processo di negoziato. Entrambe le parti si sono impegnate ad un elevato livello di ambizione e di un importante obiettivo è stato raggiunto: abbiamo avuto un sostanziale giro di colloqui che coprono l´intera gamma di argomenti che intendiamo coprire in questo accordo. Questo accordo ha il potenziale per offrire qualcosa di trasformazione per le nostre economie in termini di accesso al mercato, la compatibilità normativo e regola-making. In questo giro i nostri negoziatori nei vari gruppi hanno realizzato quello che dovevano fare: abbiamo stabilito i nostri approcci e in molte zone delle nostre rispettive ambizioni; abbiamo individuato alcune aree di convergenza tra le varie componenti della negoziazione - in aree di divergenza abbiamo iniziato ad esplorare come tali divergenze possono essere riconciliati; In breve, abbiamo aperto la strada per una seconda tornata di merito di negoziati a Bruxelles nel mese di ottobre. In tutti i componenti delle trattative, i negoziatori hanno esaminato in modo approfondito tutte le parti interessate input ricevuti. Siamo stati felici di impegnarsi con i 350 o giù di soggetti interessati che hanno partecipato manifestazioni organizzate dal lato Stati Uniti nel corso della settimana in cui sono stati avviati negoziati a Washington Dc. La settimana successiva abbiamo anche organizzato un evento parti interessate a Bruxelles con la nostra società civile. Siamo anche impegnati a raggiungere un elevato grado di trasparenza. Ecco perché abbiamo preso la decisione senza precedenti di mettere a disposizione del pubblico una serie di prese di posizione iniziali dell´Ue su vari aspetti dei negoziati. I documenti sono i documenti tecnici che abbiamo presentato ai nostri omologhi americani durante il primo ciclo di negoziati. Possiamo rilasciare ulteriori documenti in futuro, in particolare in relazione a specifiche aree di cooperazione normativa. Per quanto riguarda i prossimi passi, la Commissione europea e l´Ufficio del rappresentante commerciale americano hanno in programma di tenere il secondo round di negoziati a Bruxelles durante la settimana del 7 ottobre. E il terzo ciclo di negoziati dovrebbe svolgersi a Washington nel mese di dicembre. Durante il prossimo turno, il lavoro si intensificherà in tutte le aree. Ciò richiede notevole lavoro su entrambi i lati. Nel frattempo, riunioni a livello politico si svolgeranno al fine di esaminare i progressi compiuti e fornire orientamenti politici e di sostegno. Per concludere, ho dipinto un quadro per voi oggi di una Unione europea che sta approfondendo la sua integrazione, estendendo la zona di stabilità e di prosperità attraverso l´allargamento e allo stesso tempo rafforzare il suo rapporto con il suo partner commerciale più importante, gli Stati Uniti d´America . Così, mentre vi è una tendenza a dipingere l´Ue come egocentrico e impantanato in una crisi economica intrattabile, questo ordine del giorno dimostra che siamo ben consapevoli che rimanendo aperta verso l´esterno è una priorità fondamentale. E non ho citato tutto il lavoro svolto nel nostro vicinato o l´ambiziosa agenda di liberalizzazione degli scambi commerciali con l´Asia. Ho anche dipinto un quadro di un mondo in cui le rivalità ideologiche del passato sono stati sostituiti dalla necessità di regole, di un quadro normativo basato sulla trasparenza e la fiducia in cui le imprese europee e americane possono prosperare. Questo è ciò che stiamo cercando per loro. Questo è il futuro del business transatlantico. 1 : * Tale designazione non pregiudica le posizioni riguardo allo status, ed è in linea con la risoluzione 1244 e il parere della Cig sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo.  
   
   
VIVIANE REDING: I MESSAGGI PRINCIPALI DEL DIALOGO CON I CITTADINI DIHELSINKI  
 
Helsinki, 25 settembre 2013 – Di seguito l’intervento di ieri di Viviane Reding Vice-presidente della Commissione europea, Commissario europeo per la Giustizia: 1. Economia Ignorare i doom-mercanti. Europa per la fissazione : Clup sono in calo in paesi come la Grecia, la Spagna e il Portogallo. Gli Stati membri che sono stati chiusi fuori dei mercati dei capitali per anni ora possono prendere in prestito ancora una volta da parte degli investitori privati ​​a tassi sostenibili. Finlandia ha attraversato una crisi bancaria duro nel 1990, ma dopo gravi e difficili riforme strutturali, è uscito forte e competitiva. Oggi, la Finlandia detiene il 3 ° posto nell´indice di competitività globale del World Economic Forum, essendo il primo Stato membro dell´Unione europea, e l´economia è cresciuta del 0,7% - che è uno dei migliori tariffe nella Ue. Queste sono le migliori prove che il lavoro è ricompensato con successo. Finlandia può essere un modello europeo per altre contee in difficoltà economica di oggi. 2. L´euro Io so che voi finlandesi sono grandi fan dei Euro : 65% di voi lo vedo come una chiave per una identità europea e il 75% dei finlandesi vogliono l´euro. I finlandesi "veri" sono quelli che conoscono le vittorie in euro. Tutti vincono da un euro forte. In qualità di commissario per l´euro Olli Rehn era sempre una mano ferma al volante di tenere l´euro stabile e riportare l´Europa su un binario solido di recupero - dopo il tempo più burrascoso. In Europa abbiamo bisogno di esperienza e costante mani per portarci a calmare le acque. Se qualcuno deve guidare la via d´uscita dalla crisi, che sarebbe meglio essere un finlandese. Come si dice nel mondo delle corse di Formula 1: " Se si vuole vincere, impiegare un Finn ". 3. Union Banking Le banche sono nati nazionale ma operano e muoiono europea. Il crollo del sistema finanziario è stato impedito in quasi tutti i paesi dell´Ue grazie alle enormi iniezioni di denaro pubblico. Il valore totale degli aiuti di Stato è stimato pari a circa il 12,5% del Pil. Nella sola Irlanda, il costo del sostegno al capitale di Stato a tre più grandi banche è pari al 29% del Pil. Dobbiamo federalise vigilanza bancaria e risoluzione . 4. Protezione dei dati I dati sono la nuova moneta dell´economia digitale. Come ogni moneta ha bisogno di fiducia per essere stabile. La fiducia è bancabili . Un´indagine svolta dalla Cloud Security Alliance, dopo le recenti rivelazioni di sorveglianza ha rilevato che il 56% degli intervistati erano riluttanti a lavorare con qualsiasi provider di servizi cloud statunitensi. L´impatto economico di questi dubbi ora è stato quantificato. L´information Technology and Innovation Foundation stima che le rivelazioni di sorveglianza costerà settore cloud computing Us $ 22 a $ 35 miliardi di dollari in mancati ricavi per i prossimi tre anni. La protezione dei dati sarà il punto di vendita: un vantaggio competitivo. 5. Neutralità della Rete Mi alzo per un internet aperto e libero. La cosa importante è che noi non solo parla di neutralità della rete in comunicati stampa ma anche mettere in pratica questo principio. Ecco perché abbiamo sempre bisogno di guardare la stampa fine. Questa non è la prima né l´ultima volta che faccio chiaro che io considero l´accesso a Internet è un diritto fondamentale, la stessa della libertà di espressione e la libertà di accesso alle informazioni. Chiedo a tutti di alzarsi in piedi per la neutralità della rete, non in prima pagina, ma anche nella pratica. 6. Nokia Finlandia è stato da sempre uno dei motori del mercato digitale in Europa. Sono triste vedere una società europea di successo, il gioiello della corona di Finlandia, lasciando il nostro mercato. Abbiamo bisogno di rafforzare il mercato unico digitale e end frammentazione normativa: creare il giusto condizioni competitive, in modo che le aziende rimanere in Europa. Questo è ciò che farà la nostra riforma della protezione dei dati. 7. La mobilità del lavoro / Libera circolazione Gli attuali livelli di mobilità sono relativamente bassi . Nel 2012, 6,6 milioni di cittadini dell´Ue vive e lavora in uno Stato membro diverso dal proprio. Questo è solo il 3,1% dei lavoratori nell´Ue. Un ulteriore 1,2 milioni di persone vivono in un paese dell´Ue, ma lavorano in un altro . La crisi economica ha portato a una diminuzione dei flussi di mobilità del lavoro tra i paesi dell´Ue : Nel periodo 2009-2011 tali flussi sono diminuiti di un terzo rispetto al 2006 al 2008. Per incoraggiare le persone a muoversi, la Commissione europea sta lavorando ad una proposta che sicuri che una persona in cerca di lavoro in un altro Stato membro sia in grado di ricevere l´indennità di disoccupazione per un massimo di sei mesi. Abbiamo abolito le frontiere in Europa. Libera circolazione delle persone è uno degli elementi costitutivi della nostra Unione, uno dei vostri diritti più preziosi. Purtroppo, ci sono quelli che stanno cercando di limitare questo diritto fondamentale. Ugly populismo è in aumento in alcuni Stati membri. Ma mentre tale retorica può guadagnare voti oggi, il prezzo sarebbe stato pagato da generazioni di cittadini europei di domani . Questo è il motivo per cui mi aspetto che i politici nazionali di essere ferma e resistono populismo. Tra l´altro, limita la libera circolazione sarebbe anche ferito la nostra economia - e che in un momento, in cui l´Europa ha bisogno di più crescita. Perché sappiamo che i benefici della mobilità del lavoro sia gli individui che trovano lavoro in questo modo e dei paesi vanno a . Per esempio, dopo l´allargamento dell´Unione europea del 2004, la mobilità dei lavoratori provenienti dai nuovi Stati membri si stima sia aumentato il Pil dei "vecchi" paesi dell´Ue-15 di circa l´1% nel periodo 2004-2009. 8. Implementazione croato del mandato di arresto europeo Quando è stato chiesto in merito all´attuazione croata del mandato d´arresto europeo, vicepresidente Reding ha risposto: "Non vi è alcun compromesso in questa fase con la Croazia sul mandato d´arresto europeo Ci aspettiamo che la legge è cambiata.». Alla domanda sulla riunione con il Il ministro della Giustizia croato : "Spero che il ministro della Giustizia croato si recherà a Bruxelles per discutere ulteriormente la questione."  
   
   
UE: ORIZZONTI PER SCIENZE SOCIALI E UMANISTICHE  
 
Vilnius, 25 settembre 2013 – Di seguito l’intervento di ieri di Máire Geoghegan-quinn Commissario europeo per la Ricerca, l´innovazione e la scienza: “ Signore e Signori, Vorrei ringraziare gli organizzatori di questo convegno, in particolare il comitato direttivo della Conferenza e il suo presidente, il professor Nowotny, per la preparazione di questo evento e per avermi invitato a parlare questa mattina. La Commissione europea è lieta di sostenere questo evento. Vorrei anche ringraziare il Primo Ministro e Ministro Butkevičius Pavalkis per il loro ruolo costruttivo nel rendere Orizzonte 2020 il programma di ricerca dell´Unione europea più grande e ambizioso mai. E vorrei anche ringraziare loro per impegnarsi tanto entusiasmo per il futuro delle scienze sociali e umanistiche. Questa è una conferenza significativo. Esso dimostra che Ssh è saldamente sulla mappa come si preparano per il lancio di Orizzonte 2020, la cui prima programmi di lavoro sarà pubblicato in meno di tre mesi. In anticipo della prossima sessione che esaminerà Ssh nelle sfide Pilastro di Orizzonte 2020, vorrei parlare di ciò che si può aspettare da Orizzonte 2020 e la Commissione europea, e ciò, a sua volta, ci si potrebbe aspettare da voi. Sono molto felice con l´accordo su Orizzonte 2020. Il programma sarà un importante catalizzatore per la crescita e l´occupazione e fa parte l´unica zona nel nuovo bilancio comunitario a vedere un aumento. Questo è un ottimo risultato, anche perché l´Europa sta ancora affrontando molti a lungo termine e le sfide complesse. Ci vuole una profonda conoscenza e comprensione per capire davvero queste sfide e di come ci riguardano, e di guidarci verso soluzioni. Ecco perché le scienze sociali e umane sono più essenziale che mai, e perché noi, come politici, sono desiderosi di avere il loro contributo. Abbiamo bisogno di loro di comprendere noi stessi, la nostra società e le sfide che abbiamo di fronte. Abbiamo bisogno di loro per guidare i politici e responsabili delle politiche e per informare l´opinione pubblica. Ricerca e tecnologia forniscono molte risposte alle sfide che abbiamo di fronte, ma solo soluzioni tecnologiche non sono sufficienti a risolvere i nostri gravi, problemi complessi. Una società della conoscenza ha bisogno di conoscere se stesso, e le scienze umane e sociali sono le chiavi per questo. L´ue ha sostenuto le scienze sociali e umane per due decenni, dal momento che il Quarto programma quadro nel 1994 e il nostro impegno per Ssh è rafforzato solo nell´ambito di Orizzonte 2020. Noi, tuttavia, fare le cose in modo diverso ora. La crescente importanza, anzi la necessità delle scienze sociali e umanistiche, ci ha spronato a creare un audace, nuova visione per loro a livello europeo. Si tratta di una visione condivisa dal Parlamento europeo e dagli Stati membri e da molte organizzazioni interessate. Si richiede impegno, sforzo e l´apertura di tutti i soggetti coinvolti. Ricercatori, imprese, innovatori e imprenditori sono naturalmente i principali clienti di Orizzonte 2020. Ma Orizzonte 2020 lo pone in un contesto più ampio di come la R & S e innovazione plasmano la nostra economia e la nostra società può cambiare in meglio. Il programma si concentra sulle sfide da affrontare piuttosto che discipline da finanziare. Abbiamo bisogno di questo approccio, perché problemi come la nostra competitività, il cambiamento climatico, la sicurezza energetica e di sanità pubblica sono così complessi e sfaccettati che abbiamo bisogno di pensare e di agire attraverso le discipline, al di fuori dei nostri soliti silos. So che questo nuovo approccio potrebbe richiedere nuovi modi di lavorare, nuovi, metodi di ricerca interdisciplinari che mettono a dura prova le vecchie abitudini e le vecchie strutture. E noi, come politici troviamo anche di fronte ad una ripida curva di apprendimento! Tuttavia, penso che questo nuovo approccio è un´ottima notizia per le scienze sociali e umane. Non siamo in grado di affrontare adeguatamente le sfide che ci identifichiamo in Orizzonte 2020, senza una solida comprensione di essi, senza analisi economica, sociale e culturale, e senza discutere come i problemi potrebbero svilupparsi in futuro. Questo è il motivo per cui le scienze sociali e umane sono ancorati al centro di Orizzonte 2020. Mi piace pensare che questo approccio rappresenta un´opportunità doppia per le scienze sociali e umane. In primo luogo, le nuove aree di ricerca in tutto il programma intero grazie al radicamento, e in secondo luogo, una maggiore possibilità di rischioso, di ricerca di alta classe attraverso il Consiglio europeo della ricerca. La prima occasione è l´embedding delle scienze sociali e umane in tutte le sfide per la società di Orizzonte 2020, così come i primi due pilastri del programma. Invece di programmi dedicati a particolari discipline di ricerca, Horizon 2020 cerca di risolvere, attraverso la ricerca e l´innovazione, le nostre più grandi sfide, come il cambiamento climatico, l´invecchiamento della popolazione, e / o la sicurezza energetica. Orizzonte 2020 definisce sei grandi sfide della società - presto saranno sette, su richiesta del Parlamento europeo. Le scienze sociali e umane, in tutte le loro varie forme disciplinari, sarà saldamente integrate in tutte le sfide. "Incorporare" significa che le scienze sociali e umane possono dare il loro contributo dove sono più necessarie. Ciò significa che essi possono fornire la conoscenza e la comprensione per affrontare le sfide necessarie. Ciò significa che gli aspetti sociali, politici ed umani non sono dimenticati insieme gli aspetti tecnologici. Per esempio, sotto la sfida della sanità, Ssh ricerca potrebbe fornire l´analisi economica e sociale necessario per la riforma dei sistemi sanitari pubblici. Nel settore della sanità pubblica, ricerca Ssh in grado di studiare i fattori di stile di vita, la responsabilizzazione dei pazienti o stimolare l´impegno dei cittadini, il benessere e la prevenzione. Ssh può anche ricercare le cause delle disuguaglianze sanitarie e il loro rapporto con le altre disuguaglianze economiche e sociali, nonché l´efficacia delle politiche di ridurli. Sotto la sfida di "trasporto intelligente verdi e integrati", Ssh ricerca è necessaria per analizzare gli aspetti socio-economici di trasporto, di effettuare studi prospettici e di fornire la previsione tecnologica. Ma abbiamo anche bisogno di Ssh per aiutarci a capire il comportamento degli utenti, accettazione sociale, e l´impatto delle misure di politica. Il contributo di Ssh è particolarmente importante nel settore della mobilità urbana, in cui una serie di fattori complessi, questioni normative e comportamenti entrano in gioco. Ssh ricerca dovrebbe contribuire anche alla sfida di Azione per il clima e l´efficienza delle risorse, ad esempio perseguendo la ricerca sui cambiamenti culturali, comportamentali, gestionali e istituzionali necessarie per passare a una società più efficiente e sostenibile delle risorse. La ricerca socioeconomica aiuterà anche a sviluppare indicatori affidabili per valutare le politiche e monitorare la transizione verso un´economia verde. Questa sfida affronterà anche le questioni relative alla conservazione e fruizione del patrimonio culturale e la sua importanza socio-economica per le società contemporanee. Ed è proprio nella sfida sulla "Società inclusive, innovative e riflessive ´che i ricercatori Ssh può affrontare una vasta gamma di questioni intorno a una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva; società inclusive, e il ruolo dell´Europa come attore globale, così come la ricerca su´ Società riflettenti ´e il patrimonio e l´identità culturale europea. Queste sono solo alcune delle possibilità. Sono sicuro che sarà identificare molti di più nelle sessioni successive. Orizzonte 2020 avranno due approcci a ´inclusione´ scienze umane e sociali. Alcune sfide sociali sono ampiamente aperto ai contributi Ssh in tutti i loro ambiti di attività. Sono genuinamente interdisciplinare nel modo in cui incorporare Ssh. Altre sfide della società, al contrario, hanno definito specifiche linee di attività Ssh. Come farà Ssh incorporamento di lavoro, in pratica, nella progettazione dei programmi di lavoro e gli inviti? A un livello molto pratico, i funzionari della scienze sociali e umane unità della Dg Ricerca e Innovazione lavoreranno con i loro colleghi responsabili delle diverse sfide per individuare aree idonee per la ricerca Ssh nei programmi di lavoro. Questo significa una vera inclusione e non un add-on per i programmi di lavoro. I programmi di lavoro dovranno evidenziare con questi argomenti che si dedicano alle scienze umane e sociali e dove potrebbero prendere l´iniziativa. Siamo molto consapevoli del fatto che la lingua e inquadramento del testo del bando è fondamentale per il successo di questo processo e promuovere reale interdisciplinarità. E nel definire il nostro programma strategico a medio termine per Orizzonte 2020, abbiamo individuato una serie di "aree di interesse", basato sulla Orizzonte 2020 grandi sfide. Aspetti socio-economici sono già presi in considerazione tutti i problemi, per esempio nei settori della ricerca dell´oceano, il disastro di resilienza e di ricerca sul superamento della crisi economica e finanziaria. Per il nuovo approccio al lavoro, entrambe le scienze umane e sociali ricercatori dovranno essere strettamente coinvolti nello sviluppo e nell´attuazione delle sfide. Dovrebbero partecipano ai gruppi consultivi e comitati di programma in modo che essi siano coinvolti nelle prime fasi della preparazione dei programmi di lavoro. E dall´altra parte del processo, devono essere presenti nelle squadre che valutano le proposte di progetto anche. Farò in modo che questo accada. Mi sono concentrato finora sul terzo pilastro di Orizzonte 2020, la "sfida" pilastro. Ci saranno anche le opportunità del secondo pilastro sulla leadership industriale, che sostiene la ricerca imprenditoriale e di innovazione. Ssh può certamente aiutarci a capire meglio gli aspetti sociali e culturali di innovazione. Ma voglio concentrarmi ora sul primo pilastro, il pilastro Excellent Science. Rappresenta secondo grande nuova opportunità di Orizzonte 2020 per la ricerca Ssh. Uno dei più grandi cambiamenti al panorama della ricerca europea dal lancio del 7 ° Pq nel 2007, è la creazione del Consiglio europeo della ricerca. In soli sei anni si è guadagnata una reputazione di livello mondiale, e meritatamente. Il Cer fornisce finanziamenti a lungo termine in modo che i migliori ricercatori in grado di svolgere il loro lavoro in Europa. L´unico criterio per l´aggiudicazione sia l´eccellenza scientifica e delle applicazioni può essere fatta in qualsiasi campo, tra cui Ssh. Fin dall´inizio, il Consiglio scientifico del Cer ha applicato una definizione ampia di scienza, di includere Ssh, nella tradizione del 19 ° secolo, termine tedesco "Wissenschaft". Entro la fine del 7 ° Pq, si stima che il Cer avrà fornito i finanziamenti per i progetti di Ssh di circa 1,2 miliardi di euro, pari al 16% del bilancio complessivo del Cer. I premi individuali sono generosi - in media 1,2 milioni di Euro per un Starting Grant e 2 milioni di euro per un Advanced Grant nel dominio Ssh - mentre il finanziamento a lungo termine, per una media di cinque anni, è senza precedenti per le scienze umane e sociali in Europa. Ssh ricerca finanziata dalle catene Erc dall´archeologia studi urbani, e da le arti dello spettacolo per la gestione e la legge. Essi sono spesso multi-ed interdisciplinare con forti legami con altri domini dalla genetica e neuroscienze alla matematica, informatica e ingegneria. Ad esempio, i premi Nobel Christopher Pissarides presso l´Università di Cipro e James Heckman presso l´University College di Dublino sono rispettivamente portando importanti nuovi studi sui modelli di occupazione e di disoccupazione in tutta Europa, e sull´evoluzione delle disuguaglianze di salute. Altri notevoli beneficiari del Cer includono Vittoria Collizza, il vincitore del 2013 Dpg Scientist Award for Socio Giovane e Econofisica per il suo lavoro sul nuovo campo della epidemiologia computazionale. O Helene Rey, vincitore del 2013 del See - Yrjö Jahnsson Award per i suoi contributi originali alla finanza internazionale, e il sociologo Bruno Latour, che ha vinto il Premio Holberg quest´anno per la sua analisi ambizioso e reinterpretazione della modernità in relazione alla sociologia della scienza. Si tratta di risultati davvero ispiratori. Il Cer stima che ci sarà un grande salto di circa 2,2 miliardi di euro di finanziamenti per le scienze sociali e umane nel corso della vita di Orizzonte 2020. Signore e signori, Le opportunità offerte dalle gemelle Orizzonte 2020 - Embedding Ssh per tutto il resto del programma, e il sostegno impegnato del Cer - è la prova dell´importanza che l´Ue dà alle scienze sociali e umanistiche. Io penso che l´incorporamento, in particolare, rappresenta una grande opportunità. Si richiede un grande impegno da entrambe le parti. E ´anche un processo di apprendimento, per creare collegamenti e di beneficiare delle rispettive competenze sin dall´inizio di Orizzonte 2020. Ed è per questo che siamo qui oggi. Orizzonte 2020 è costruito su un approccio nuovo e faranno i fondi necessari. La Commissione farà in modo che una notevole quantità sarà dedicata a incorporare Ssh attraverso il programma. I miei servizi seguiranno da vicino questa. Si potrebbe prendere tempo per perfezionare il nostro approccio. All´inizio, non potremmo ottenere tutto giusto. Ci affidiamo al costante impegno della comunità Ssh, qualcosa che già dimostrato nella corsa alle Horizon 2020, essendo tra i gruppi di stakeholder più attivi e impegnati. E la conferenza di oggi mi rassicura che il vostro impegno sarà solo diventare ancora più forte. Chiedo, ancora una volta, per il forte sostegno di tutti i singoli ricercatori, università, accademie, centri di ricerca e altri soggetti interessati, per consentire di perseguire la ricerca veramente innovativo e di garantire che Orizzonte 2020 è culturalmente ed eticamente sensibile, così come politicamente e socialmente rilevante. Non vedo l´ora per le idee che proporranno nella ´dichiarazione di Vilnius´. Capisco che questa affronterà temi quali la collaborazione efficace e interdisciplinarietà, e questo è il benvenuto. E io trasmetto il mio pieno sostegno alla Presidenza lituana durante le fasi finali della adozione del pacchetto Orizzonte 2020! Grazie.”  
   
   
INTERVENTO DI CECILIA MALMSTRöM PER L´ACCORDO TFTP UE-USA NEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Bruxelles, 25 settembre 2013 – Di seguito l’intervento di ieri di Cecilia Malmström Commissario Ue per gli Affari interni per l´accordo Tftp Ue-usa nel Parlamento europeo: Egregio Presidente, onorevoli parlamentari, signore e signori. Oggi sono qui per condividere con voi le mie opinioni sulla stampa accuse circa il possibile accesso della National Security Agency degli Stati Uniti per i dati scambiati attraverso l´accordo Tftp Ue-usa. Non voglio commentare più ampi aspetti della cooperazione antiterrorismo tra l´Ue e gli Usa Sono preoccupato per le accuse circolate sulla stampa. L´accordo Tftp Ue-usa è stato negoziato proprio per evitare che i dati personali dei cittadini europei sono esposti senza garanzie e tutele legali. L´accordo Tftp mette in atto il quadro giuridico che garantisce che i dati necessari per la lotta al terrorismo, che sono condivisi con gli Stati Uniti, sono gestiti in modo appropriato e con il pieno rispetto dei diritti alla protezione dei dati. L´accordo Tftp Ue-usa regolamenta in modo esauriente qualsiasi trasferimento di dati Swift dal database Swift nella Ue alle autorità statunitensi. Ho in passato vi informate su come il sistema è impostato, come garanzie e tutele operano. Questo era lo scopo delle due verifiche congiunte del 2011 e del 2012. I miei servizi stanno attualmente preparando un altro rapporto, sul valore del Tftp, ma alla luce dei recenti sviluppi, mi hanno messo in attesa. Il 4 luglio 2013, dopo le notizie di stampa iniziali circa l´esistenza dei programmi di sorveglianza degli Stati Uniti, ho inviato immediatamente una lettera ai nostri omologhi statunitensi per chiedere loro piena collaborazione nel portare chiarezza su questi programmi e le loro potenziali implicazioni per il Tftp e accordi Pnr. In parallelo, il lavoro della Ue-usa del gruppo di lavoro sulla protezione dei dati, che è stato istituito per accertare i fatti sul presunto accesso e il trattamento dei dati personali dei cittadini dell´Unione europea da parte degli Stati Uniti, continua a lavorare. In data 11 settembre ho chiamato il sottosegretario del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, Cohen e gli ho detto che io aspetto informazioni sostanziali sul presunto intercettazioni. Il giorno dopo gli ho anche inviato una lettera in cui ho chiesto l´apertura di consultazioni a norma dell´articolo 19 dell´accordo. Questo è un passo formale da adottare in caso di controversie tra le parti dell´accordo Tftp. Nel corso di queste consultazioni sarò cercando spiegazioni esaustive e informazioni complete per misurare in che misura l´attuazione dell´accordo potrebbe essere stato colpito. In risposta alla mia lettera, le autorità statunitensi hanno fornito alcune spiegazioni scritte. Tit solleva una serie di interrogativi da perseguire nelle Articolo 19 consultazioni. Io non sono soddisfatto di ciò che abbiamo ricevuto finora. Mentre dalle reazioni degli Stati Uniti la scorsa settimana ora abbiamo una certa comprensione della situazione, abbiamo bisogno di informazioni più dettagliate al fine di valutare la realtà credibile e per essere in grado di giudicare se gli obblighi della parte statunitense nel quadro dell´accordo Tftp sono stati violati. Procedendo con le consultazioni è ora in cima all´ordine del giorno per il mio staff. Stiamo per incontrare i nostri omologhi statunitensi molto presto per discutere di tutte le questioni pertinenti. Accolgo con favore le domande che si alzerà questa mattina quando mi fare queste domande così quando incontro i miei omologhi statunitensi. In entrambi i casi la decisione di mantenere l´accordo o per proporre la sua sospensione è una cosa seria. Avrete certamente capito che i media, mentre possono innescare consultazioni, la decisione di proporre una sospensione richiede una valutazione obiettiva e completa. Farò in modo che siano pienamente informati circa gli sviluppi futuri e le eventuali raccomandazioni per quanto riguarda il futuro dell´accordo Tftp.  
   
   
UE: LA SCIENZA È DA URLO: 300 CITTÀ IN 33 PAESI DIVERSI CELEBRANO LA NOTTE DEI RICERCATORI (27 SETTEMBRE)  
 
Bruxelles, 25 settembre 2013 - I ricercatori possono fare cose alquanto sorprendenti. Andate a vedere ad Atene come fanno levitare un mini treno tenendolo in movimento. Siete stonati? Nessun problema, i ricercatori di Düsseldorf hanno creato un dispositivo virtuale in grado di trasformarvi in una star dell´opera in grado di competere con Placido Domingo. Andate a scoprire a Zagabria se il film di Stanley Kubrick Odissea nello spazio è qualcosa di più della semplice fantascienza, oppure cimentatevi nel risolvere un misterioso omicidio a Porto. I ricercatori di Santander dimostreranno come la fisica possa aiutare i surfisti a prendere le onde più grandi. I visitatori di Perugia incontreranno Le(g)onardo, un robot ritrattista fatto di Lego. La scienza è da urlo, e lo dimostrerà il pubblico a Poznan, che cercherà di battere un record di decibel con l´urlo collettivo più rumoroso. Questi sono solo alcuni degli eventi imperdibili che si terranno in 33 paesi dell´Ue e limitrofi nell´ambito della Notte dei Ricercatori (27 settembre). Dall’irlanda a Israele, in 300 città diverse i ricercatori condivideranno con il pubblico la loro passione per la scienza. L’anno scorso la Notte dei Ricercatori ha attirato oltre un milione di visitatori, tra cui 600 000 bambini. L’obiettivo è scoprire la scienza in maniera ludica e promuovere la carriera di ricercatore. Il pubblico potrà partecipare ad esperimenti e spettacoli scientifici interattivi e potrà provare le apparecchiature in laboratori di ricerca, accedere ai quali solitamente non è consentito. "I bambini sono curiosi e creativi per natura e la Notte dei Ricercatori è un ottimo modo per dimostrare loro che la scienza è cool. Chissà, magari potrebbe anche incoraggiare alcune ragazze ed alcuni ragazzi a diventare brillanti scienziati del futuro", ha detto Androulla Vassiliou, Commissaria europea per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. La Notte dei Ricercatori è sostenuta dalla azioni Marie Curie dell’Ue. Per i dettagli degli eventi città per città si veda l´elenco nel seguito oppure si veda qui per cercare gli eventi più vicini. Http://ec.europa.eu/research/researchersnight/index_it.htm    
   
   
IL SINDACO DI MILANO PISAPIA RICEVE IL NUOVO CONSOLE GENERALE DELL´INDIA MANISH PRABHAT  
 
Milano, 25 settembre 2013 - Il Sindaco Giuliano Pisapia ha ricevuto ieri mattina a Palazzo Marino il nuovo Console Generale dell´India a Milano Manish Prabhat, al suo primo incarico in una città dell´Unione Europea. L´intensificazione delle relazioni economiche e culturali, la maggiore integrazione della comunità indiana negli ultimi anni in considerevole aumento nel nord Italia, la collaborazione in vista di Expo 2015 sono stati tra i temi trattati nel corso di un incontro molto cordiale.  
   
   
IL SINDACO DI MILANO PISAPIA RICEVE IL NUOVO CONSOLE GENERALE DI RUSSIA ALEXANDER NURIZADE  
 
Milano, 25 settembre 2013 - Il Sindaco Giuliano Pisapia ha ricevuto a Palazzo Marino il nuovo Console Generale della Federazione Russa a Milano Alexander Nurizade. Nel corso dell´incontro sono stati affrontati i problemi legati alla cooperazione economica e culturale, specie in vista di Expo 2015 e dell´Anno del Turismo Italia Russia che si concluderà nel settembre 2014.  
   
   
REGIONE VENETO DISMETTE PARTECIPAZIONE IN QUATTRO SOCIETÀ. ZAIA: “IL PIANO DI RIORDINO COMPLESSIVO DI SOCIETÀ ED ENTI PRONTO TRA UN MESE”  
 
Venezia, 25 settembre 2013 - La Regione ha deciso di dismettere le proprie partecipazioni in quattro società per azioni: College Valmarana Morosini, Insula, Rovigo Expò e S.i.s. La decisione è stata assunta ieri in Giunta regionale, con l’approvazione di una deliberazione proposta dall’assessore Roberto Ciambetti. “E’ un passo concreto nell’attuazione del riordino del sistema delle partecipazioni e, più generale, nell’opera di razionalizzazione e semplificazione dell’apparato regionale – ha detto il presidente Luca Zaia –. Tra un mese, infatti, contiamo di approvare il piano nella sua complessità, considerando non solo le società ma anche gli Enti. Un’azione strategica che va ben oltre le necessità di adeguamento alle nuove normative in materia, rispondente agli obiettivi di efficienza gestionale e di equilibrio economico-finanziario che ci siamo dati”. La Regione ha innanzi tutto cercato di vendere mediante asta pubblica le azioni delle quattro società, ma le due gare sono andate deserte. E’ stata quindi attivata la procedura semplificata attraverso trattativa privata, con l’obiettivo in primis di cedere le azioni della Regione agli altri soci di ognuna delle società, chiedendo loro di presentare delle offerte di acquisto. Ma solo da parte di un socio della S.i.s. È pervenuta una proposta di acquisto: si tratta del Comune di Bassano del Grappa, al quale ora sarà ceduto il piccolo pacchetto azionario per un valore complessivo di poco superiore ai 400 euro. Per la cessione delle azioni delle altre tre società è stato pubblicato un nuovo bando rivolto a terzi, ma anche in questo caso la gara a trattativa privata è andata deserta. Confermando la priorità di dismettere i pacchetti azionari, è stato deciso di intraprendere le seguenti azioni: per quanto riguarda la quota azionaria del College Valmarana Morosini S.p.a., composta da 818 azioni del valore di € 516,46, pari al valore nominale complessivo di € 422.464,28 corrispondente al 18,1778% del capitale sociale di € 2.324.070, stante la quota non maggioritaria nella società, si chiede il recesso dalla stessa, al fine di conseguire la dismissione della quota; per Insula S.p.a., il cui pacchetto regionale è composto da 4.200 azioni del valore di € 10, pari al valore nominale complessivo di € 42.000 corrispondente al 1,1333% del capitale sociale di € 3.706.000, stante l’esigua quota di partecipazione posseduta, si è deciso di esercitare il diritto di recesso dalla società; per quanto riguarda, infine, la partecipazione in Rovigo Expò s.P.a., quota composta da 400.000 azioni del valore di € 0,33, pari al valore nominale complessivo di € 132.000 corrispondente al 65,0407% del capitale sociale di € 202.950, considerata la quota maggioritaria posseduta nella società, si chiede la convocazione dell’Assemblea dei soci per la messa in liquidazione della medesima, anche in considerazione dell’assenza di personale dipendente.  
   
   
LA TOSCANA COME FRONTIERA AVANZATA DELLA PARTECIPAZIONE  
 
Firenze, 25 settembre 2013 - Un´idea di partecipazione nuova, efficace ed efficiente, che non si sostituisca alle decisioni che la politica è chiamata ad assumere, ma le renda più rapide e migliori. Una partecipazione dunque non fondata sullo spontaneismo e sull´improvvisazione, ma sul dibattito pubblico, sull´attivazione di specifiche professionalità e su un utilizzo sistematico delle nuove tecnologie dell´informazione e della comunicazione. Vittorio Bugli, assessore regionale alla Presidenza con delega alla partecipazione, ha così rilanciato il ruolo della Regione Toscana come "frontiera avanzata della partecipazione". Lo ha fatto aprendo, ieri mattina alla Scuola Normale di Pisa, la giornata conclusiva del Master interuniversitario sulla "formazione di esperti nella gestione e nella progettazione di processi partecipativi". Un corso che rientra in una precisa strategia politica e istituzionale che la Regione ha avviato da alcuni anni e che ora prosegue, con le necessari e correzioni e gli opportuni adattamenti. "Se la Toscana – ha detto Bugli - è oggi osservata da più parti come uno dei più significativi laboratori di innovazione istituzionale su questo terreno, ciò è dovuto anche al fatto che negli atenei toscani, in forme diverse e con una molteplicità di approcci disciplinari e scientifici, vi sono forze e risorse intellettuali molto significative che lavorano su questi temi. Ed il nostro auspicio è che la collaborazione tra la Regione e le università toscane possa continuare proficuamente, come peraltro previsto anche dalla nuova legge approvata alcuni mesi fa". L´obiettivo comune deve essere, secondo Bugli, quello di compiere un salto di qualità dopo i primi anni di sperimentazione e di rilanciare la partecipazione su tre grandi direttrici: la prima riguarda appunto la progettazione e la gestione dei processi partecipativi utilizzando specifiche competenze professionali, interne ed esterne alla macchina pubblica; la seconda, ed è la novità più significativa introdotta dalla nuova legge, riguarda l´obbligatorietà del "dibattito pubblico" sul modello francese per i progetti con importi superiori ai 50 milioni di euro; la terza è relativa ad un uso sistematico di internet e delle nuove tecnologie. Spiega Bugli su questo aspetto: "Siamo stati i primi in Italia a avere fatto una legge sulla partecipazione, ora vorremmo essere i primi a declinare i principi e le modalità che ne stanno alla base anche alla rete e al web. Non a regolarla, perché ciò non sarebbe possibile e pensabile, ma a incanalare su questa strada, con regole certe e in ´luoghi´ telematici ben definiti, quella che troppo spesso e troppo superficialmente viene spacciata come partecipazione". Una novità assoluta che la legge 46 introduce, è appunto legata alla attivazione di una "piattaforma informatica" per la partecipazione che risponda ad una serie di finalità: favorire la partecipazione democratica dei cittadini e arricchire gli strumenti del confronto pubblico sulle politiche locali e regionali, permettere l´accesso ai documenti, alle analisi e alle informazioni sui processi partecipativi in corso nella regione, favorire lo scambio e la conoscenza delle "buone pratiche", permettere una discussione anche attraverso la rete. "Crediamo – ha concluso Bugli - che in tal modo si possa e si debba affermare un uso della rete come strumento democratico di partecipazione, che renda più facile e produttivo il confronto tra i cittadini, e tra i cittadini e le istituzioni, e non come un luogo ´mitico´ con cui si pensa di sostituire le istituzioni della democrazia rappresentativa".  
   
   
ROSSI AL MASTER DI PISA: "PIÙ PARTECIPAZIONE PER DECIDERE MEGLIO E PIÙ IN FRETTA"  
 
Pisa, 25 settembre 2013 - Nuova legge elettorale entro 4-5 mesi, con la reintroduzione delle preferenze. Convinto sostegno all´applicazione della rinnovata legge regionale sulla partecipazione, come risposta alla forte domanda dei cittadini di dire la loro su temi come il paesaggio, l´ambiente, la salute. Questi i due impegni presi dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel faccia a faccia conclusivo con Salvatore Settis in occasione della sessione conclusiva del Master in progettazione e gestione dei processi partecipativi che si è svolto alla Scuola Normale di Pisa. "Nel 2015 – ha detto Rossi - andremo al voto per il rinnovo del Consiglio regionale con una nuova legge elettorale. C ´è un accordo con i capigruppo, la nuova legge dovrà essere presentata, discussa e approvata entro l´inverno. C´è una convergenza per reintrodurre il voto di preferenza. Questo si sposa con la decisione già assunta di ridurre i membri del Consiglio da 55 a 40. Si tratta – ha sottolineato - di misure per la sobrietà della politica, per la riduzione dei costi e per restituire a tutti gli elettori la possibilità di scegliere i propri rappresentanti". Il presidente si è poi soffermato sugli aggiornamenti alla legge sulla partecipazione: "Adesso è possibile, su una serie di opere, progetti, interventi di Regione, Comuni o altri enti pubblici, poter indire un processo di informazione, consultazione, dibattito che porterà poi, in tempi stabiliti, all´espressione di un parere finale di cui l´amministrazione proponente dovrà tenere conto. Fermo restando il fatto che la decisione finale spetterà sempre alle istituzioni. Resta tuttavia il fatto che il dibattito pubblico dovrà svolgersi prima di assumere la decisione. La democrazia partecipativa può aiutare le istituzioni e la politica a prendere le migliori decisioni o comunque a fare scelte più condivise". La Toscana ha rinnovato, nell´agosto 2013, la legge sulla partecipazione che approvò cinque anni fa, prima tra le Regioni in Italia, seguita tre anni più tardi da un´esperienza simile in Emilia-romagna. La più grande novità è quella di rendere il dibattito pubblico obbligatorio per tutte le opere di interesse regionale a partire da 50 milioni, secondo quel modello francese che ha ispirato una legge comunque "molto toscana". Altra innovazione è il carattere più collegiale dell´Autorità indipendente, il Garante, con un ruolo diretto del Consiglio regionale. Per le opere sotto i 50 milioni spetterà all´Autorità indipendente decidere se attivare o meno un dibattito pubblico, oppure, per progetti che non hanno una rilevanza per tutta la comunità toscana, scegliere di sostenere un processo partecipativo locale. Il tutto con procedure più semplici e percorsi ben definiti. "A chi teme che questo possa allungare i tempi di realizzazione delle opere – ha argomentato Rossi - la risposta viene dai fatti. L´esperienza dimostra che la democrazia partecipativa può aiutare le istituzioni a far prima e meglio, discutendo prima anziché dopo, prevenendo lo stallo e i ritardi di una contestazione, discutendo tutte le opzioni e individuando magari nuove soluzioni. Di più: può offrire alla politica un canale di ascolto dei cittadini. Di norma il dibattito pubblico si svolgerà quando di un intervento sono ancora possibili tutte le diverse opzioni. La consultazione – ha spiegato – non allungherà i tempi perché abbiamo previsto modalità e percorsi definiti. Adesso la legge è al vaglio del Governo, che ha fatto alcune osservazioni cui abbiamo già dato risposta. Appena la legge sarà operativa verrà nominata l´Autorità di garanzia, composta da tre persone, cui spetterà la decisione finale sulle istanze di dibattito pubblico. La giunta – ha annunciato Rossi - presenerà un elenco di opere e interventi su cui attivare la partecipazione e il dibattito publico. E´ un caso unico in Italia e un modo per dare risposta ai tanti comitati e associazioni, presenti in Toscana, che voglione partecipare alla formazione delle decisioni. La partecipazione – ha concluso Rossi - non si sostituisce alle istituzioni, che ascoltati i cittadini, legittimamente assumono poi le loro decisioni. Ovviamente più le decisioni sono condivise, più è facile evitare conflitti paralizzanti". La nuova legge toscana prevede anche un più esteso uso delle nuove tecnologie e una ´piattaforma informatica´ per rendere più facile il confronto. Nel mondo dei social network, era giusto tenere conto con di questi strumenti anche se la democrazia partecipativa, ha sottolineato Rossi, "non si fa a colpi di click, ma si fonda sulla conoscenza, sul confronto e sul dialogo". Dal 2008 ad ora, sono stati finanziati 116 processi partecipativi, che hanno toccato una grande varietà di temi: progetti di recupero urbanistico e bilanci partecipativi, opere pubbliche e politiche sociali, iniziative nelle scuole, localizzazione di impianti energetici o per il trattamento dei rifiuti. Tra le iniziative comunali più note il dibattito pubblico avviato prima di approvare l´intervento urbanistico sul borgo di Castelfalfi, nel comune di Montaione in provincia di Firenze, o il processo partecipativo che ha permesso di individuare la localizzazione per il nuovo depuratore del distretto conciario, a Ponte Buggianese; tra i processi partecipativi su piani e programmi regionali, quello sul progetto del Parco della piana metropolitana, nel 2009 e 2010.  
   
   
REGIONE LAZIO E ROMA CAPITALE INSIEME PER USARE BENE I FONDI DALL´EUROPA  
 
Roma, 25 settembre 2013 - Regione Lazio e Roma Capitale insieme per usare bene i fondi dall’Europa. Nasce ‘Crea’, un’unità di coordinamento, ‘Comune, Regione, Europa Assieme’, per favorire le attività di preparazione, gestione e monitoraggio dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali europei. Per il presidente Nicola Zingaretti si tratta di un passaggio importante per aggredire la programmazione europea, un settore dove c’è stato storicamente un deficit”, ha spiegato Zingaretti. “Se vogliamo intercettare le opportunità che l´Europa pone – ha detto ancora – dobbiamo sapere che la nuova programmazione chiede un alto livello di innovazione. Ed è importante non arrivare a questo appuntamento separati, a canne d´organo, ma insieme”. Gli assi strategici su cui punterà il Lazio saranno ricerca, green economy, infrastrutture, integrazione socio sanitaria e cultura. Finora sono stati già salvati e sbloccati 347 milioni di euro della vecchia programmazione. Le attività di questa nuova unità di coordinamento non comporteranno nuove spese. Dal presidente Zingaretti è arrivata poi una proposta. L’apertura di un centro di formazione per i giovani europei a Ventotene, dove nacque l’idea dell’Europa unita. “Sarebbe bello – ha affermato – aprire così il semestre italiano di presidenza Ue”.  
   
   
FRA GLI ARGOMENTI TRATTATI DALLA GIUNTA REGIONALE PUGLIA: PAESAGGISTICA, ENERGIA  
 
Bari, 25 settembre 2013 - Di seguito, i principali argomenti discussi ed approvati oggi dall´Esecutivo: La Giunta regionale ha rilasciato Attestazione di Compatibilità Paesaggistica, con effetto di Autorizzazione Paesaggistica al Porto di Taranto per il Progetto definitivo di riqualificazione del Molo Polisettoriale-ammodernamento della banchina di ormeggio. La Giunta regionale ha, preso atto della richiesta del Comune di Cannole, ha nominato Commissario ad acta per l’approvazione definitiva del Pug, l’arch. Francesco Giovanni Merafina, funzionario del Servizio Urbanistica regionale. La Giunta regionale ha approvato la ripartizione dei fondi assegnati con delibera Cipe 87/12 e con la Delibera di G.r. 523/2013 per il “ Interventi necessari a fronteggiare i danni degli eventi sismici nel territorio della Provincia di Foggia” . Dieci milioni di euro, la somma complessiva ripartita. Approvate dalla Giunta pugliese le Linee guida per il Piano regionale di Screening 2007-2009. Approvato dalla Giunta regionale un ddl che modifica la recente legge regionale (n.17 del 25 giugno 2013) in materia di beni culturali. Si tratta, in realtà del recepimento di due osservazioni mosse dall’ufficio legislativo del Ministero che non riguardano il contenuto della norma, ma la prassi procedurale. La Giunta, condividendo le osservazioni, ha apportato le modifiche con l’introduzione di un unico articolo. La Giunta regionale ha approvato lo schema di convenzione tra la stessa Regione ed il Teatro Pubblico Pugliese per la realizzazione del progetto strategico Alterenergy. “Obiettivo del Progetto- si legge nella convenzione- è la definizione di una strategia comune territoriale nel campo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico, che possa affrontare la sfida dei cambiamenti climatici ricercando un equilibrio tra gli obiettivi della salvaguardia ambientale, della competitività e della sicurezza dell’approvvigionamento energetico nell’area adriatica.” Il Progetto, che è dotato di un budget complessivo di € 12.499.600,00 , assegna alla Puglia, per le iniziative da porre in essere, la somma di € 3.742.500,00. Alterenergy nasce dalla necessità di dare continuità al precedente Programma Interreg Italia-albania 2000-2006 che finanziava la cooperazione ed il partenariato tra la Regione Puglia e lo Stato albanese. “Data la valenza dell’attività e trattandosi- si legge ancora nella convenzione- del 1° Progetto Strategico nello spazio adriatico, la Regione Puglia e l’Albania hanno proposto di estendere le attività progettuali all’intera area adriatica coinvolgendo tutte le altre regioni adriatiche italiane:Friuli Venezia Giulia;veneto;emilia Romagna;marche;abruzzo; Molise; Paesi U.e.: Slovenia;grecia, ed Extra U.e.:croazia;bosnia Erzgovina;serbia;montenegro.” Obiettivo del Progetto strategico sul territorio pugliese è lo sviluppo di iniziative volte all’applicazione e sperimentazione di modelli sostenibili di gestione e utilizzo delle risorse energetiche nelle piccole comunità regionali. ”Nell’ambito dell’Azione 2.4 del Progetto di Alterenergy, - si legge ancora- è prevista in capo alla Regione Puglia- Servizio Mediterraneo, la realizzazione di attività di Awareness raising sul tema delle energie rinnovabili che la Regione ha scelto di realizzare in quota parte attraverso lo strumento teatro”. Da qui a convenzione che la Giunta ha approvato oggi.  
   
   
TUTELA DEI CONSUMATORI: LA REGIONE PIEMONTE AVVIA UN PROGRAMMA SPECIFICO DI INIZIATIVE SPORTELLI SUL TERRITORIO E INIZIATIVE DI LOTTA ALLO SPRECO SONO I PRINCIPI CARDINE DEL PROGETTO. STANZIATI 718 MILA EURO  
 
Torino, 25 settembre 2013 - É stato approvato dalla Giunta regionale, su proposta del Vice Presidente e assessore regionale al Bilancio, Gilberto Pichetto Fratin, il nuovo programma di iniziative a vantaggio dei consumatori, per una migliore tutela dei diritti e per stimolare una maggiore consapevolezza nelle scelte. L´obiettivo, in continuità con gli interventi realizzati negli ultimi anni, è accrescere il livello di maturità dei cittadini sui temi legati al consumo, avviando allo stesso tempo un processo di riflessione e di crescita. Tali finalità vengono realizzate attraverso iniziative specifiche quali ad esempio gli sportelli del consumatore, che rappresentano il veicolo principale per la risoluzione di problemi specifici. Le risorse stanziate per realizzare il programma ammontano a 718 mila euro e saranno impegnate dalla Regione Piemonte previa approvazione da parte del Ministero dello Sviluppo economico. «Abbiamo definito questo importante programma in collaborazione con la Consulta regionale per la tutela dei consumatori e degli utenti, con la quale abbiamo avuto un confronto fino alla scorsa settimana - dichiara l´assessore Pichetto Fratin - Nonostante la carenza di risorse che al momento non ci permette di integrare consistentemente il fondo destinato al progetto, riusciremo comunque con il budget a disposizione a portare a termine diverse iniziative interessanti. L´aspetto educativo di questo programma è essenziale e lo attueremo dedicando molta attenzione alle nuove generazioni». Oltre all´attività di assistenza diretta ai consumatori, realizzata attraverso gli sportelli, verrà potenziato il progetto di lotta agli sprechi alimentari, per dare vita a una nuova cultura del consumo che riesca a superare le carenze informative e le cattive pratiche. Quest´ultimo intervento verrà realizzato insieme alla Regione Valle d´Aosta e prevede anche incontri formativi presso le scuole e l´organizzazione di un concorso che premierà i migliori progetti dei ragazzi sul tema della lotta agli sprechi. Per quanto riguarda gli sportelli, invece, saranno in tutto 14, di cui 7 a Torino e uno in ogni capoluogo di provincia del Piemonte. Saranno aperti almeno 23 ore per cinque giorni a settimana e ci si potrà rivolgere per ricevere consigli, ottenere documentazioni, prospettare problemi e ottenere precise indicazioni operative su come risolverli.  
   
   
REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE/SüDTIROL, VIA LIBERA AL FONDO DI SVILUPPO TERRITORIALE  
 
Trento, 25 settembre 2013 - Con l’approvazione, nel dicembre del 2012, del bilancio di previsione 2013, la Regione ha varato le basi normative per dare avvio al progetto del Fondo strategico di investimento territoriale, con uno stanziamento di 500 milioni di euro da ripartire tra le due Province autonome. Il fondo prevede la promozione di un progetto finalizzato al sostegno di interventi strategici per lo sviluppo del territorio regionale anche attraverso iniziative promosse in collaborazione con altri enti pubblici, società da essi controllate, fondi pensione territoriali, soggetti autorizzati all’esercizio del credito e altri soggetti istituzionali. Oggi, la Giunta regionale riunita a Bolzano, ha varato i criteri e le modalità per l’attivazione degli strumenti finanziari previsti dal Fondo strategico che diventano quindi operativi. Le tipologie delle spese ammissibili riferite agli investimenti effettuabili riguardano strumenti finanziari emessi da imprese di tutti i settori aventi sede legale e/o operanti nella Regione Trentino-alto-adige, dotate di una buona solidità patrimoniale, di un’adeguata redditività attuale e/o prospettica e di un significativo potenziale di creazione del valore, nonché amministrazioni pubbliche e/o organismi di diritto pubblico. Sarà data priorità agli investimenti effettuati da imprese.  
   
   
UMBRIA, PARCO AUTO REGIONALE: SARANNO DISMESSE ALTRE 37 AUTO. NUOVE DISPOSIZIONI PER RISPARMIARE SULLA SPESA  
 
Perugia, 25 settembre 2013 - La Giunta regionale dismetterà ulteriori 37 auto, di cui 29 di proprietà e 8 a noleggio (quelle attualmente a disposizione degli assessori), portando così il proprio autoparco dai 115 mezzi di quattro anni fa a 42, di cui undici assegnati al servizio di Protezione Civile. Ad annunciare il piano di dismissione, adottato, lunedì 23 settembre, in Giunta regionale, è stato l’assessore al patrimonio Fabio Paparelli che ha sottolineato come, “con questo provvedimento i costi dell’autoparco, al 31 dicembre 2013, saranno oltre il 63 per cento in meno rispetto al 2009 (da 665.822 a 266.200 euro),del tutto in linea con le azioni intraprese in questi anni dalla regione e finalizzate al contenimento delle spese”. Secondo quanto disposto nel provvedimento approvato dalla Giunta regionale le vetture rimaste in dotazione saranno utilizzate dal presidente della regione (1), 8 vetture per la mobilità degli assessori regionali e per l’ attività delle strutture regionali preposte ai controlli monitoraggi e sopralluoghi; 11 vetture di proprietà assegnate in via esclusiva per le esigenze del Servizio Protezione Civile; 5 vetture, per il servizio navetta del personale regionale ivi compresi i direttori ed i coordinatori e per la mobilità tra le diverse sedi; 13 vetture, per attività di sopralluogo, ispettive, di monitoraggio, di controllo, di vigilanza e attività tecnica autoparco sede di Perugia e Terni; 1 vettura assegnata alla sede regionale distaccata; 1 vettura assegnata per il servizio giroposta di Perugia; 1 furgone per esigenze facchinaggio ed 1 furgone per esigenze servizio idrogeologico. “Nell’ambito dell’organizzazione e del funzionamento del servizio di mobilità, ha sottolineato Paparelli, il provvedimento adottato introduce delle novità importanti nella mobilità del personale delle strutture regionali che, ad esempio, per recarsi fuori dal territorio regionale, dovranno prevalentemente utilizzare i mezzi pubblici”. “Per quanto riguarda la mobilità all’interno della Regione, ha continuato l’assessore Paparelli, verrà limitato fortemente l’uso delle auto a guida libera, che saranno assegnate esclusivamente per le attività di sopralluogo, ispezione, monitoraggio e controllo e, ove possibile, con il criterio della condivisione della auto secondo le modalità del car pooling e del car sharing. Per gli altri compiti istituzionali, in alternativa al mezzo pubblico, potrà essere consentito l’uso del mezzo proprio, con il rimborso delle spese riferito al costo del biglietto del servizio pubblico più economico, e non più ad un quinto del costo del carburante. Tali disposizioni si applicheranno anche ai dirigenti, ai coordinatori ed ai direttori regionali”. La Giunta regionale inoltre ha dato mandato all’assessore Paparelli di predisporre il nuovo piano triennale relativo all’Autoparco dove già si annuncia un’ulteriore diminuzione dei mezzi oltre a nuovi criteri di organizzazione ed efficientamento. “La Regione, ha concluso Paparelli, intende adottare progressivamente un nuovo modello organizzativo e gestionale del servizio nel suo complesso, più aderente alle necessità, in cui saranno valutati non solo i costi tecnici ma anche gli aspetti afferenti la disciplina delle missioni, delle trasferte, del personale. Ma non solo. L’obiettivo è quello di realizzare un vero e proprio Autoparco Verde, che preveda l’uso esclusivo di vetture a basso consumo ed ecologicamente compatibili (metano, elettrici/ibride, Gpl)in coerenza con le politiche ambientali già da tempo adottate dall’amministrazione regionale”.  
   
   
TRENTO: CONTINUA IL DEPOSITO DELLE LISTE PER IL VOTO DEL 27 OTTOBRE  
 
Trento, 25 settembre 2013 - Secondo giorno utile ieri per il deposito, presso il Servizio Segreteria della Giunta ed elettorale della Provincia autonoma di Trento, nel palazzo di piazza Dante a Trento, delle candidature a presidente e delle liste di candidati alla competizione elettorale del 27 ottobre. Molte anche le richieste di informazioni avanzate al personale preposto. Nel corso della giornata è stata depositata la lista dell´Upt-unione per il Trentino con Dellai. Non sono state depositate candidature alla presidenza. Gli uffici per il deposito delle candidature a presidente e per il deposito delle liste riapriranno domani alle ore 8, fino alle ore 18.30. Giovedì 26, invece, il termine ultimo per questi adempimenti è fissato alle ore 12.  
   
   
PATTO STABILITÀ: COMUNICAZIONE A PROVINCE E SINDACI FVG  
 
Trieste, 25 settembre 2013 - "Lo stato di avanzamento dei lavori nel complesso cantiere del Patto di stabilità interno": è questo il tema della comunicazione che gli assessori regionali alle Autonomie locali, Paolo Panontin, ed alle Finanze e Programmazione, Francesco Peroni, hanno inviato il 23 settembre ai quattro presidenti delle Province ed a tutti i sindaci del Friuli Venezia Giulia. Nella lettera, gli assessori Panontin e Peroni segnalano prima di tutto "la trattativa e le azioni" che la Regione ha condotto e sta conducendo sul patto di stabilità, "a difesa dell´autonomia, della specialità e soprattutto degli Enti locali, che costituiscono l´ossatura stessa" del Friuli Venezia Giulia. Se, viene detto, "autonomia non può significare ´privilegio´", nella comunicazione sono ricordati i risultati importanti sin qui ottenuti dalle Regioni a Statuto speciale - ed in particolare da Friuli Venezia Giulia e Provincia di Trento - che per la nostra Regione significano soprattutto una nuova base di partenza per il tetto di spesa assegnato, calcolata sul consuntivo 2012 e non su quello 2011, "con il conseguente recupero dei relativi spazi finanziari, pari ad oltre la metà degli spazi perduti con la legge di stabilità 2013". "Siamo anche riusciti ad escludere - segnalano Panontin e Peroni ai presidenti ed ai sindaci - le spese riguardanti funzioni o competenze svolte per la prima volta dalla Regione, quali le competenze del revocato Commissario della Laguna di Grado e Marano; le spese effettuate dalla Regione a valere sulle risorse dei cofinanziamenti nazionali dei fondi strutturali, nei limiti della dotazione di 18 milioni assegnata dal ministro dell´Economia alla Regione; le spese relative alla mobilità sanitaria riferite ad esercizi pregressi, concordate con il ministero e precedenti l´anno 2012; i pagamenti dei residui passivi per i trasferimenti correnti agli Enti locali; le maggiori spese per i rimborsi in conto fiscale, operati dall´Agenzia delle Entrate e del Territorio, rispetto ai valori del 2012". Non è stata invece accolta dal Governo, per alcuna Regione, la richiesta di esclusione dai vincoli del Patto di alcuni settori strategici, come ad esempio l´edilizia scolastica. La velocità del negoziato con il Governo nazionale (due mesi di anticipo rispetto all´esercizio precedente), viene quindi rilevato, ha comportato inoltre l´effetto positivo di "conoscere da subito gli spazi di spesa per l´anno in corso, avendo così "la possibilità di programmare e dare risposte certe circa i margini di azione disponibili alla macchina amministrativa regionale". Lo scorso anno la Regione ha ceduto a favore degli Enti locali 215 milioni di euro di spazi finanziari, mentre quest´anno la manovra complessiva sarà di circa 226 milioni di euro, viene detto nella comunicazione, ricordando anche che, con la legge finanziaria 2013, la Regione ha previsto di concorrere cedendo ai Comuni (75 mln. Euro) e alle Province (15 mln. Euro) ben 90 milioni di spazi finanziari, in modo da rendere meno gravoso lo sforzo degli Enti locali. "Abbiamo inoltre ottenuto che gli spazi finanziari previsti dal decreto legge 35 dell´anno in corso fossero destinati anche agli Enti locali del Friuli Venezia Giulia, così che, tra maggio e luglio scorsi, i nostri Enti locali si sono visti assicurare un´ulteriore quota di cessione di spazi per circa 57 milioni di euro". In sintesi, la Regione e lo Stato insieme hanno già attribuito spazi per 147 milioni di euro (90 Regione e 57 Stato), cioè il 65 per cento del fabbisogno complessivo degli Enti locali, che si troverebbero a dover contribuire con il restante 35 per cento. Entro il mese di settembre, osservano infine gli assessori Panontin e Peroni, sarà disegnata la "mappa" precisa degli spazi ceduti, non utilizzati né utilizzabili entro fine anno, "per poterli distribuire a favore degli Enti locali in grado di impiegarli: dobbiamo infatti impedire in tutti i modi che gli spazi finanziari ceduti dalla Regione vadano perduti irrimediabilmente".  
   
   
IMMIGRAZIONE. APPROVATI IN VENETO DUE PROVVEDIMENTI SU INTEGRAZIONE LAVORATIVA E INTEGRAZIONE SCOLASTICA ZAIA: “SERVONO ‘CLASSI-PONTE’ PER FACILITARE APPRENDIMENTO LINGUA ITALIANA; SAREBBE ESEMPIO DI VERA INTEGRAZIONE”  
 
Venezia, 25 giugno 2013 - La Giunta veneta, su proposta del Presidente Luca Zaia, ha approvato nella seduta odierna due provvedimenti nel settore dell’immigrazione: il primo riguardante il progetto “Noi@lavoro” sull’integrazione lavorativa dei cittadini dei Paesi terzi e il secondo, il progetto C.i.v.i.s. Iii sull’integrazione scolastica (educazione civica e linguistica) di stranieri extracomunitari. Entrambi i progetti sono previsti nell’ambito del Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini di Paesi Terzi (F.e.i.), annualità 2012, progetti approvati e finanziati dal Ministero dell’Interno Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione. “In un momento in cui si parla tanto di integrazione – ha detto il Presidente Zaia, presentando i due progetti - siamo coscienti del fatto del gap che permane nella scuola dell’obbligo: ci sono ragazzini di cinque, sei e più anni che senza sapere una sola parola d’italiano sono inseriti nelle classi d’appartenenza. Rimango dell’opinione che si debba trovare una soluzione a livello nazionale perché i ragazzini immigrati hanno il diritto sacrosanto alla formazione ma c’è anche il diritto dei nostri ragazzi o dei ragazzi stranieri nati qui e di fatto di madrelingua ad avere una formazione che non abbia il freno a mano tirato, come mi fanno presente molti genitori e anche operatori ed educatori”. Secondo il Governatore veneto servirebbero delle “classi-ponte” che non sarebbero ghetti ma soluzioni vere per affrontare il problema, esempi effettivi di integrazione e di facilitazione linguistica per i ragazzi stranieri. Il progetto “Noi@lavoro” vede la Regione in qualità di capofila in partenariato con Veneto Lavoro e con le Provincie di Padova, Treviso e Verona con cui sarà sottoscritta una convenzione; il budget complessivo è di 303 mila euro. Il progetto dovrà concludersi entro il 30 giugno 2014 e individua nel sistema di orientamento al lavoro e nel sostegno dell’occupabilità un ambito di grande rilevanza per promuovere l’inclusione e la permanenza sul mercato del lavoro di cittadini stranieri sin dalla conclusione degli studi. Il progetto C.i.v.i.s. Iii, sempre con la Regione Veneto come capofila, attiverà invece percorsi di educazione civica e linguistica (apprendimento della lingua italiana) riservati ai cittadini stranieri extracomunitari regolarmente residenti nel territorio regionale e sarà regolamentato da una convenzione tra i partner che sono: Veneto lavoro, l’Ufficio scolastico regionale del Veneto, le Aziende per il diritto allo studio universitario del Veneto. Il budget a disposizione per la realizzazione del progetto è di complessivi 1 milione 815 mila euro.  
   
   
FVG: 26 SETTEMBRE INCONTRO SU REGOLAMENTO REGIONALI TIROCINI  
 
Trieste, 25 settembre 2013 - Il prossimo 1 ottobre entrerà in vigore il nuovo Regolamento regionale in materia di tirocini, che nelle scorse settimane è stato approvato dalla Giunta regionale e quindi portato all´attenzione sia del Comitato di coordinamento interistituzionale (Regione ed assessori provinciali al Lavoro) che della Commissione regionale del Lavoro. Per illustrare il testo del Regolamento ed i nuovi adempimenti previsti, l´assessore regionale al Lavoro, Formazione e Politiche giovanili, Loredana Panariti, ha convocato una riunione con gli enti che si occupano di progetti formativi in Friuli Venezia Giulia per giovedì prossimo, 26 settembre (inizio ore 10.00), nell´auditorium dell´Erdisu di Udine, in viale Ungheria 49.  
   
   
AMMORTIZZATORI IN DEROGA. : CON SENSO DI RESPONSABILITÀ LA REGIONE VENETO PAGA NONOSTANTE LE RISORSE INSUFFICIENTI  
 
Venezia, 25 settembre 2013 - Nuove modalità di autorizzazione per la cassa integrazione in deroga. Condivise con le parti sociali, le misure permetteranno alla Regione del Veneto di soddisfare domande impegnando fino a 135 milioni di euro, in accordo con le nuove regole ministeriali in via di definizione. Il nuovo modello è stato presentato da Elena Donazzan, assessore veneto all’istruzione, formazione e lavoro, in Commissione regionale per la concertazione tra le parti sociali. La soluzione propone di autorizzare a consuntivo la cassa integrazione in deroga, fino ad un importo complessivo di circa 110 milioni di euro, erogando così il finanziamento basandosi sulle ore effettivamente utilizzate da ogni azienda richiedente. Si propone inoltre di finanziare le autorizzazioni della mobilità in deroga per il 2013, riconoscendo a tutti i lavoratori interessati una prima quota del trattamento, impegnando fino a 25 milioni di euro. “Questa è la migliore soluzione possibile per utilizzare le risorse, pur insufficienti, a favore della cassa integrazione in deroga – spiega l’assessore Donazzan – riuscendo così a tenere aperte le aziende, nonostante le difficoltà, e tenere i contratti di lavoro in vita. Siamo in ogni caso chiamati, come sistema sociale, a fare una riflessione con senso di responsabilità affinché gli ammortizzatori sociali, pur insufficienti a coprire il fabbisogno, vadano nella direzione del sostegno dei lavoratori e delle aziende in difficoltà ma con speranza di ripresa, conservando così quel patrimonio umano e di conoscenza formato dai nostri lavoratori. Per i lavoratori in mobilità continueremo a spingere al massimo sulle politiche attive, per favorire reinserimento e nuove occasioni di lavoro”. La soluzione proposta permetterà così alla Regione di superare il blocco dovuto al cambio delle regole imposto dal Ministero del Lavoro, venendo incontro alle esigenze dei lavoratori impegnando tutte le risorse a disposizione per gli ammortizzatori in deroga, tarandosi sull’effettivo utilizzo degli ammortizzatori stessi. La Regione ha a disposizione 155 milioni di euro per gli ammortizzatori in deroga 2013: 110 milioni già stanziati e 45 previsti (su un monte nazionale di 500) da un ulteriore stanziamento del Governo, stabilito nel decreto legge 102 del 31 agosto. Sono però risorse ancora insufficienti: il fabbisogno reale stimato per gli ammortizzatori regionali dell’anno in corso è di 240 milioni di euro (110 per la cassa integrazione in deroga e 130 per la mobilità in deroga, anche riferita al periodo 2012/2013). Le parti sociali hanno rappresentato forte la preoccupazione per quei lavoratori in mobilità per i quali appaiono gravemente insufficienti le risorse. Una situazione ulteriormente aggravata dai ritardi del Ministero del Lavoro. La Commissione ha dato mandato all’assessore Donazzan di formalizzare tale preoccupazione nei confronti del Governo. La richiesta di ammortizzatori si mantiene, nel corso dell’anno, imponente. I dati al 19 settembre riportano, a livello regionale, 8.738 domande di mobilità (per una stima di impegno risorse di 60 milioni di euro) e 12.627 domande di cassa integrazione in deroga (oltre 60 milioni di ore e 67 mila lavoratori interessati, per un importo stimato di 528 milioni di euro).  
   
   
“COME EQUILIBRISTI”, CONVEGNO A TRENTO SUI GIOVANI DI ORIGINE IMMIGRATA  
 
Trento, 25 settembre 2013 - Fra le sfide presenti e future poste dal fenomeno migratorio spicca il tema dei giovani di origine straniera. Una piena conoscenza dell´immigrazione e un´efficace risposta a tale fenomeno non possono quindi prescindere da una particolare attenzione al vissuto degli adulti di domani. Approfondire il tema dei ragazzi di origine immigrata è l´obiettivo del convegno intitolato “Come equilibristi. Sfide e opportunità dei giovani di origine straniera in crescita fra le culture”, in programma a Trento nei giorni venerdì 27 e sabato 28 settembre 2013 (inizio ore 9) nell’Aula Magna del Seminario Maggiore Arcivescovile in Corso 3 Novembre 46. L´evento è promosso dal Cinformi in collaborazione con l’Associazione Jonas Onlus, l’Associazione Psicologi per i Popoli in Trentino, l’Associazione Transizioni, L.e.d. – Laboratorio di Educazione al Dialogo di Villa Sant’ignazio, lo Spazio di Ascolto Daognidove e l’Ordine degli Psicologi di Trento. Attraverso il contributo di autorevoli studiosi e rappresentanti delle istituzioni e del terzo settore, il tema delle giovani generazioni di migranti verrà affrontato esplorandone le potenzialità nel dialogo interculturale, le esperienze personali, i percorsi di inserimento sociale e scolastico e, naturalmente, il vissuto sul piano psicologico. Il convegno è valido ai fini dell´aggiornamento del personale insegnante della provincia di Trento. E´ stato poi accreditato da parte dell´Ordine degli Assistenti sociali del Trentino Alto Adige. Al personale sanitario inoltre verranno rilasciati crediti Ecm.  
   
   
TOSCANA: "CONTRO LE MAFIE REDDITO MINIMO GARANTITO"  
 
Firenze, 25 settembre 2013 - Per combattere la criminalità organizzata, che sfrutta a proprio vantaggio la situazione di povertà crescente in cui versa il nostro Paese, sono necessarie misure straordinarie di sostegno alle famiglie in difficoltà, come ad esempio il reddito minimo garantito. Lo ha detto Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana con delega all´istruzione, di fronte a 500 studenti delle scuole della Valdelsa riuniti al Politeama di Poggibonsi per l´incontro "A scuola di legalità". Ricordati i dati Istat secondo cui negli ultimi quattro anni le famiglie italiane in stato di povertà relativa sono passate dal 10,8% al 12,7% del totale (3 milioni e 232 mila nuclei familiari) e quelle in povertà assoluta sono salite dal 4,7% al 6,8% (1 milione e 725 mila famiglie) con una particolare sottolineatura per il Sud ("Dove i numeri fanno davvero spavento: oltre il 26% delle famiglie vivono in povertà relativa e quasi il 10% in povertà assoluta. E quel che è peggio è che non si vede avvicinarsi un orizzonte di minimo miglioramento"), Stella Targetti ha sottolineato il particolare ruolo della scuola nella lotta alle mafie. "Si dice sempre che serve l´impegno di tutti, non solo dello Stato e dei suoi uomini: è certo vero, così come è vero che spesso sono gli esempi a ispirare l´impegno. E´ anche per questo che la scuola è così importante per costruire una cultura della legalità dal basso". Per Stella Targetti ("Dobbiamo dirlo senza aver paura di guardare in faccia la verità") le iniziative sulla legalità messe in campo dalle Istituzioni e dalla società civile sono importanti ma non sufficienti ("Soprattutto non bastano più ora, in questa situazione di crisi che perdura: in una situazione-pantano dove la criminalità organizzata, in grado di garantire un reddito in cambio di obbedienza, può trovare nuove forze. Ad esempio tra i figli del ceto medio impoverito"). Da qui la proposta. "Credo sia non più rinviabile una misura strutturale di sostegno economico alle persone in difficoltà: penso al reddito minimo garantito, che esiste in tutta Europa a eccezione di pochissimi Paesi tra cui l´Italia e che secondo stime attendibili costerebbe tra gli 8 e i 10 miliardi di euro". Ma come reperire le risorse? "Diminuendo - precisa Stella Targetti - le pensioni d´oro e d´argento, che pesano sul bilancio dello Stato per 13 miliardi di euro l´anno: una situazione che, come ha detto qualche giorno fa il ministro Giovannini, il governo vuole correggere per un principio di giustizia sociale. Perchè dunque non investire i soldi risparmiati sul reddito minimo garantito?".  
   
   
BOLZANO: INIZIATIVE "PIÙ DONNE - PIÙ DEMOCRAZIA"  
 
Bolzano, 25 settembre 2013 - Una serie di iniziative per favorire la presenza di più donne in politica vengono avviate in questi giorni a cura del Servizio donna della Provincia e della Commissione provinciale per le pari opportunità. Per favorire la presenza di più donne in politica, sia nel prossimo Consiglio provinciale e di conseguenza nella prossima Giunta provinciale il Servizio Donna della Provincia e la Commissione provinciale per le pari opportnità daranno il via ad un´azione di affissione di manifesti alle fermate degli autobus in territorio altoatesino con l´invito a votare donna alle prossime elezioni provinciali. Inoltre, saranno distribuiti degli specchietti da borsetta recanti il medesimo messaggio che sarà anche diffuso anche stampa locale, online e sui social media. Il ruolo delle donne in politica e l´invito a votare donna sono i temi centrali anche del periodico informativo edito dal Servizio Donna e dalla Commissione, "ëresfraueninfodonne" che può essere scaricato, ed al quale è possibile abbonarsi, al sito www.Provincia.bz.it/pariopportunita Le iniziative sono state presentate nell´ambito dell´omonimo convegno tenuto nei giorni scorsi a Bolzano al quale hanno aderito oltre un centinaio di partecipanti in seno al progetto Interreg "Donne che decidono".