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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 29 Gennaio 2014 |
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PESCA. VENETO PREMIATO A ROMA COME REGIONE CAPOFILA DEL “BUONPESCATO ITALIANO” |
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Venezia - La Regione del Veneto viene premiata questa mattina a Roma, come promotrice e capofila nell’iniziativa “Il Buonpescato Italiano”, dalla Direzione Generale Pesca ed Acquacoltura del Ministero per le Politiche Agricole. La manifestazione itinerante “Il Buonpescato Italiano” è stata realizzata nel corso del 2013 per promuovere la conoscenza e il consumo delle specie marine pescate nei nostri mari (in Italia l’80 per cento dei prodotti ittici messi in vendita proviene dall’estero), convenienti sia sotto il profilo economico sia per quando riguarda caratteristiche organolettiche e nutrizionali. L’iniziativa ha interessato cinque regioni, e tra queste il Veneto era l’unica del Nord e ha fatto da apripista alle altre. Un autoarticolato attrezzato ha toccato tutti i capoluoghi di provincia della regione, da Belluno a Treviso, dove si è svolta la festa del Buon Pescato con stand gastronomici e assaggi delle specie ittiche autoctone dell’alto Adriatico. La premiazione avviene nell’ambito del convegno “Il Buonpescato Mediterraneo”, in corso nella Sala Mediterraneo del palazzo dei Congressi di Roma, che si svolge nel contesto di Ami - Expo di Sapori Mediterranei. Nell’occasione vengono illustrati i risultati positivi del Buon Pescato Italiano, con la partecipazione di relatori di alto profilo istituzionale che discuteranno sulle prospettive della pesca nel Mediterraneo. “Quella del Buon Pescato Italiano è stata un’esperienza sicuramente da ripetere – ha affermato Manzato – perché ha permesso ai numerosi partecipanti alle manifestazioni nel territorio di conoscere, informarsi ed apprezzare maggiormente il prodotto ittico autoctono, spesso (a torto) guardato con sufficienza a fronte di pesce blasonato nel nome, proveniente spesso da allevamenti o magari dall’estero”. |
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ASSESSORE REGIONALE DELLE MARCHE A BRUXELLES PRESIEDERA’ LO STEERING COMMITTEE. |
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Ancona- Sarà l’assessore regionale all’Agricoltura, Maura Malaspina, attuale presidente della Rete delle Regioni e Autorità Locali d’Europa ”Libere da Ogm” a presiedere lo “Steering Committee/comitato Direttivo” della Rete che si terrà a Bruxelles il prossimo 29 gennaio. Lo Steering Committe che sotto la Presidenza marchigiana si è allargata a 60 Regioni europee, ha il compito di fare il punto sulla normativa a livello Ue cercando di focalizzare le questioni più attuali nel dibattito sugli Ogm. La Rete vuole ribadire la libertà di scelta dei governi europei di vietare le coltivazioni geneticamente modificate nei propri territori al fine di tutelare la biodiversità, le produzioni di qualità biologiche, tradizionali e tipiche e l’immagine di in territorio - anche in chiave turistica - in grado di possedere un’ agricoltura sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Durante l’incontro verranno anche stabiliti tempi e modalità per il passaggio della presidenza triennale a un’altra Regione. Ricordiamo che oltre la Malaspina prenderanno parte, tra gli altri, Alfonso Pecoraro Scanio , ex ministro all’Agricoltura, Adriano Cardogna, presidente Commissione regionale delle Marche alle Politiche europee, Gianluca Carrabs, amministratore unico dell’Assam e Giannalberto Luzi, presidente Coldiretti Marche. “Le Marche – ha detto la Malaspina – ribadiscono la loro contrarietà agli Ogm perché in un mondo sempre più globalizzato dove regna la conformità per rimanere competitivi occorre produrre diversità e le eccellenze della nostra agricoltura possono essere da modello. Riteniamo opportuno poi, che nell’ambito del dibattito europeo sull’impiego delle biotecnologie in agricoltura, l’Efsa (Agenzia per la Sicurezza Alimentare Europea ) si impegni per implementare protocolli di sperimentazione propri prima dell’autorizzazione all’immissione nell’ambiente di nuove varietà Gm”. “Nel 2001 inaugurammo la politica di precauzione in materia di Ogm come ministri dell´agricoltura - ha dichiarato Pecoraro Scanio – ed è paradossale che dopo oltre un decennio dobbiamo ancora lottare per un Europa Ogm Free. Ringrazio le Marche e le altre 60 Regioni impegnate in questa battaglia perché i passi avanti fatti nel biologico, nelle tipicità e nella difesa dell´agricoltura contadina non vadano dispersi”. Carrabs ha sottolineato che “l’Agenzia regionale è in prima linea sulla lotta agli Ogm e la valorizzazione della biodiversità. Questo appuntamento è la giusta occasione per portare al parlamento europeo la voce delle regioni e della società civile tutta". Gli Ogm ad oggi disponibili sul mercato sono stati prodotti in laboratorio negli anni ’80 e riguardano principalmente mais in Europa e soia cotone e colza nel resto del mondo. Quindi l’introduzione nel contesto europeo, ed italiano, non produrrebbe significativi effetti economici, trattandosi di materiale modificato oltre trent’anni fa per resistere agli erbicidi e creerebbe, per di più, un conflitto con il mondo produttivo biologico. |
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MONTAGNA LOMARDA: PSR AD HOC, PRESIDIARE TERRITORIO |
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Bagolino/bs - "La Regione punterà ad avere un Programma di sviluppo rurale di montagna. Anche se non avrà questo nome in via formale, nei fatti punteremo a destinare il 35-40 per cento delle risorse assegnate alla Lombardia per tutelare il comparto agricolo in montagna, dal momento che assume una valenza territoriale assoluta di presidio del territorio contro il dissesto idrogeologico". Lo ha detto l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, nel corso della visita nel comune di Bagolino (Brescia), dove si produce il formaggio Bagòss. Sostegno Economico Già Da 2014 - "Già quest´anno assicureremo l´apertura di bandi dedicati alla Misura 211 per la tutela dell´agricoltura di montagna, prevedendo finanziamenti attraverso bandi che rientreranno nei regolamenti di transizione - ha ricordato Fava -. Una delle mie preoccupazioni è che anche le imprese di montagna, e qui a Bagolino, comune di 3.900 abitanti, ce ne sono una cinquantina, possano continuare a vivere e a presidiare il territorio". Più Bosco, Meno Agricoltura - Il dato relativo all´aumento dell´1,7 per cento della superficie boschiva in regione nel 2012, per Fava, "non è un buon risultato, perché significa che è scomparsa l´1,7 per cento della superficie agricola utilizzabile e questo non è un buon segno per il territorio". Dal 2015 le risorse complessivamente a disposizione per la Lombardia, ha specificato l´assessore regionale, "per la prima volta hanno registrato un incremento di 133 milioni di euro". Prosegue La Sburocratizzazione - Allo stesso tempo proseguirà la battaglia della Lombardia nei confronti della burocrazia. "Mi sto facendo carico, con fondi dell´agricoltura, di semplificare la vita degli agricoltori, anche di quelli di montagna - ha precisato Fava -. Faccio appello al collega Rolfi, perché faccia una battaglia in Consiglio regionale, per andare nella logica della sburocratizzazione delle procedure di taglio del bosco ceduo, affinché diventino a pieno titolo opere manutentive a vantaggio del territorio". |
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PRESENTAZIONE DELLA WORK EXPERIENCE PER LA FORMAZIONE DEI MANAGER DELLA SICUREZZA ALIMENTARE: UN’OPPORTUNITA’ PER I GIOVANI CHE HA DATO RISPOSTE ALLE IMPRESE DEL SETTORE |
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Venezia - Presso la piattaforma Sisa di Grisignano di Zocco (Vicenza) l’assessore regionale all’istruzione, alla formazione e al lavoro, Elena Donazzan, ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione della Work Experience, cofinanziata da Regione del Veneto e Fondo Sociale Europeo, dal titolo “Safety management per le aziende agro-alimentari”. Il progetto, attraverso la formazione della figura professionale di Manager della sicurezza alimentare a livello aziendale, si pone l’obiettivo di rispondere in modo efficace ai mutamenti normativi ed organizzativi delle aziende agro-alimentari sia a livello nazionale che internazionale, ai recenti sviluppi dei processi tecnologici e alla necessità di tale figura nel mercato comunitario e globale. I cinque enti che hanno contribuito al progetto sono l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, la Pia Società San Gaetano, la Fondazione Studi Universitari di Vicenza, Venetica Cooperativa Sociale e Job Select. Il progetto si sviluppa in tre moduli, per una durata complessiva di 1236 ore (276 ore di formazione e orientamento + 960 ore di tirocinio), trattando molteplici tematiche ed è rivolto a 13 allievi, disoccupati, inoccupati o non occupati, residenti o domiciliati in Veneto e in possesso della laurea in Sicurezza Igienico sanitaria degli alimenti. Oggi si è chiusa la parte d’aula e, prima dell’avvio degli stage in azienda, alla presenza degli allievi e dei partner aziendali – che rispondono al nome di Sisa, Unicomm, Centrale del Latte di Vicenza, Lattebusche, Il Ceppo e Dolciaria Loison – gli organizzatori hanno voluto presentare l’iniziativa all’assessore Donazzan, che ha affermato: “Si tratta di un progetto che si occupa di perseguire un triplice obiettivo: promuovere una formazione d’eccellenza, nell’ambito della sicurezza alimentare, che consenta agli allievi di affinare le proprie competenze nelle materie che sono state oggetto di studio all’università; consentire alle aziende ospitanti di costruire figure competenti e adeguate alle sfide del mercato globale e, infine, creare un’opportunità di lavoro per i giovani partecipanti, in quanto l’esperienza dello stage potrebbe maturare in un’assunzione”. “Tutto questo – ha proseguito Donazzan – è stato possibile grazie alla sinergia che si è creata tra tutti i protagonisti scesi in campo per questo progetto che ha avuto un riscontro particolarmente positivo, in quanto è riuscito a dare risposte alle esigenze di importanti aziende del settore agroalimentare, grazie all’utilizzo virtuoso delle risorse pubbliche”. |
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PSR 2014-2020, RADDOPPIANO LE RISORSE IN ARRIVO DAL BILANCIO REGIONALE. UNA SCELTA SENZA PRECEDENTI, L´AGRICOLTURA VOLANO DI SVILUPPO PER TUTTO IL TERRITORIO EMILIANO-ROMAGNOLO. |
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Bologna - Raddoppiano le risorse che la Regione Emilia-romagna ha scelto di destinare all’agricoltura nei prossimi sette anni: da 106 a 203 milioni di euro, “una cifra – ha sottolineato a Bologna l’assessore regionale Tiberio Rabboni aprendo i lavori del convegno sul nuovo Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 a Bologna - che non ha precedenti e che è la dimostrazione tangibile del sostegno che questa Giunta ha deciso di dare all’agricoltura, un settore che, tanto più in questo momento di difficoltà, può essere volano di sviluppo per tutto il territorio regionale”. Proprio grazie alle maggiori risorse in arrivo dal bilancio regionale (oltre alla crescita, ma più contenuta, degli stanziamenti europei), l’agricoltura emiliano-romagnola potrà contare nei prossimi sette anni su un plafond di 1 miliardo 190 milioni di euro, 131 milioni in più rispetto al precedente Psr. E’ la dotazione più elevata tra tutte le regioni del centro nord. Risorse - ha spiegato Rabboni - con le quali l’Assessorato regionale all’agricoltura vuole consolidare e migliorare i risultati già raggiunti con al precedente programmazione “per aumentare e stabilizzare la redditività del comparto e accrescere la capacità di stare sui mercati”. Da qui le priorità del nuovo Psr: sostegno alle reti di impresa, per ridurre i costi e fare sistema; giovani, con una corsia d’accesso privilegiato in tutte le misure; innovazione e trasferimento tecnologico; ambiente. Tra gli obiettivi dei prossimi sette anni anche la montagna, il contrasto al consumo di suolo e il sostegno all’agricoltura periurbana, oltre alla riduzione degli adempimenti burocratici. Il convengo odierna ha concluso l’ampia fase di consultazione per la definizione del nuovo Psr ed è terminato con l´approvazione da parte di tutti gli intervenuti del documento presentato. Oltre 350 i partecipanti in rappresentanza delle associazioni agricole, ma anche del mondo cooperativo e industriale, dei sindacati, delle associazioni ambientaliste e delle Istituzioni. A primavera il Psr passerà all’esame dell’Assemblea legislativa ed entro la fine dell´estate è prevista l’approvazione a Bruxelles. Il nuovo Psr e le Province “Se il testo del progetto di legge per la trasformazione in enti di secondo grado verrà approvato in tempi brevi, appare ragionevole confermare sulle nuove Province e sulla Città metropolitana le funzioni e il personale tecnico amministrativo in forza nelle attuali amministrazioni provinciali.” Lo ha detto l’assessore Rabboni a proposito dei due progetti di legge di riordino istituzionale approvati dal Governo: quello costituzionale per l’abrogazione delle Province e quello ordinario per la trasformazione da enti elettivi in enti di secondo grado. Nell’attesa - ha aggiunto – “abbiamo deciso di mettere a punto il nuovo Psr assumendo le peculiarità delle singole realtà provinciali anche per quanto riguarda la destinazione delle risorse”. Il confronto con le Province è stato realizzato attraverso un tour da Piacenza a Rimini che si è concluso proprio in questi giorni, allargato anche alle associazioni agricole ed economiche dei singoli territori. |
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I VALORI AGRICOLI MEDI PER IL 2014 CONFERMATI DALLA COMMISSIONE PROVINCIALE DI PARMA I VALORI NELLE AREE OMOGENEE DEL TERRITORIO PROVINCIALE |
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Parma, Per il 2014 non cambiano i valori agricoli medi. Lo ha deciso la commissione provinciale, che ha confermato la situazione dello scorso anno. Il perdurare della crisi economica generale e l’aggravio degli eventi climatici sfavorevoli (frane su tutto l’Appennino e allagamenti in pianura) hanno contribuito ancor più ad aumentare la scarsa disponibilità di liquidità degli agricoltori, e le difficoltà di accesso al credito hanno fortemente condizionato il mercato fondiario anche nel corso del 2013. Quotazioni stabili e attività di compravendita ridotta hanno continuato a caratterizzare il mercato dei terreni agricoli. Pertanto, per il 2014 , sulla base delle valutazioni raccolte da organizzazioni professionali, enti territoriali e professionisti, che rimarcano l’andamento congiunturale sfavorevole del settore, la Commissione Provinciale Vam ha ritenuto di confermare i valori tabellari dell’annata precedente. |
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RICONVERSIONE VIGNETI: AL TRENTINO 1,5 MILIONI DI EURO |
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Per la ristrutturazione e riconversione dei propri vigneti, i viticoltori trentini potranno contare per la campagna 2013-14 su oltre 1 milione e mezzo di euro. A tanto ammontano infatti le risorse comunitarie volte a finanziare tale specifica misura di sostegno al settore vitivinicolo assegnate alla Provincia autonoma di Trento. Con una delibera firmata dall´assessore all´agricoltura, foreste, turismo e promozione, caccia e pesca Michele Dallapiccola, la Giunta ha provveduto oggi ad approvare e adottare il "Piano provinciale per la ristrutturazione e riconversione viticola" per le campagne viticola dal 2013/2014 al 2017/2018. L’unione Europea, attraverso l’O.c.m. Vino (Organizzazione Comune Mercato), prevede un regime di misure di sostegno specifiche a favore dei viticoltori. La deliberazione adottata oggi riguarda la “Misura Ristrutturazione e Riconversione vigneti”, ovvero la possibilità per i viticoltori di beneficiare di aiuti per impianti o reimpianti di vigneti. Gli obiettivi del piano di ristrutturazione e riconversione della viticoltura sono: - l’aumento della competitività dei produttori di uva da vino, attraverso l’adeguamento varietale ai nuovi orientamenti dei consumi; - l’adozione di sistemi di allevamento che in relazione con l’ambiente possano migliorare la qualità delle uve; - la scelta della varietà in funzione delle caratteristiche ambientali della zona di produzione; - la riduzione dei costi di produzione. Le risorse assegnate alla nostra Provincia per la campagna 2013/14 sono di 1.575.868 euro, con la possibilità di integrazione di economie di altre misure, previa richiesta al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (M.i.p.a.a.f.). L’organismo pagatore per O.c.m. Vino è A.g.e.a. Che con apposite circolari dispone le necessarie istruzioni operative per la presentazione della domanda e per la gestione della misura. Agea ha fissato al 28 febbraio 2014 il termine ultimo per la presentazione delle domande per accedere ai benefici previsti dalla misura. Al fine di accedere all’aiuto, l’azienda viticola interessata dovrà presentare una domanda di realizzazione di un vigneto che risponda ai criteri sopraccitati. In base ai tempi di realizzazione dell’impianto nelle aziende, impianto del vigneto che dovrà comunque essere completato, secondo la tipologia indicata nella domanda, entro la scadenza prevista dall’Organismo Pagatore, può essere scelta la forma di aiuto: pagamento anticipato, prima della conclusione dei lavori, previa presentazione di idonea garanzia fidejussioria o direttamente a collaudo. Il contributo in ogni caso, non può superare il 50% dei costi effettivi della ristrutturazione e della riconversione. E’ escluso dal contributo il rinnovo di vigneti a fine ciclo. Ai sensi dell’articolo 6 del Regolamento (Ce) n. 555/2008, non costituisce operazione di riconversione e ristrutturazione e non beneficia di aiuto il rinnovo normale dei vigneti giunti al termine del loro ciclo di vita naturale. Per rinnovo normale del vigneto si intende il reimpianto della vite sulla stessa particella con la stessa varietà secondo lo stesso sistema di allevamento della vite. |
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BARI - AL VIA IL PROGETTO SOFIIA 2 |
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Orientamento e sostegno alla creazione e gestione di imprese agricole ed agro-alimentari da parte di cittadini di Paesi terzi, attraverso attività di sportello e formazione in aula. Sono le azioni del progetto S.o.f.i.i.a. 2 (Sostegno, Orientamento, Formazione, Imprenditoria per Immigrati in Agricoltura) co-finanziato dal Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi 2007-2013 (Fei 2007-2013) ed eseguito dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in collaborazione con l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, il Consorzio Puglia Natura e Ifoc., agenzia formativa della Camera di Commercio di Bari. Le attività di S.o.f.i.i.a. 2, dall’orientamento ai percorsi formativi, ai requisiti dei destinatari, verranno illustrate domani, martedì 28 genna. In una conferenza stampa alle ore 11 presso la sala biblioteca della Camera di Commercio di Bari. Dopo i saluti di Stefania Lacriola, presidente di Ifoc, sono previsti gli interventi di Claudio Ulivelli, dirigente Mipaf, che parlerà del Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini dei paesi terzi e del programma Sofiia 2; Luigi Triggiani del Consorzio Puglia Natura, che si soffermerà sull’orientamento e sostegno per cittadini di Paesi Terzi all’autoimprenditorialità nel settore agricolo e agroalimentare pugliese; Samer Jarrar dello Iamb, che illustrerà le azioni formative dell’Istituto Agronomico Mediterraneo per la creazione di impresa. Previsti anche gli interventi di rappresentanti della Flai Cgil. |
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SI È INSEDIATO IL CTI DI “CALABRIA VERDE”, L’AZIENDA REGIONALE PER LA FORESTAZIONE E LE POLITICHE PER LA MONTAGNA |
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L’assessore regionale all’Agricoltura, Foreste e Forestazione, Michele Trematerra, ha reso noto che oggi si è insediato il Cti (Comitato Tecnico d’Indirizzo) di “Calabria Verde”, l’azienda regionale per la forestazione e le politiche per la montagna, nata negli scorsi mesi dalla trasformazione dell’ente strumentale Afor (con Legge regionale 16 maggio 2013, n. 25). L’assessore Trematerra si è detto molto soddisfatto degli esiti dell’incontro, che si è svolto alla presenza del Direttore Generale di “Calabria Verde” Paolo Furgiuele e del Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione Giuseppe Zimbalatti. Il Cti dovrà supportare la definizione delle linee generali di indirizzo strategico dell´azienda, vigilare sulla loro attuazione e verificarne il conseguimento, relazionando alla Giunta regionale, annualmente o su richiesta. Il Comitato dovrà adottare un proprio regolamento entro un mese dall´insediamento e durerà tre anni. Il Cti, inoltre, nominato con deliberazione della Giunta regionale, è composto da undici esperti della materia, di cui sei, compreso il presidente, scelti dalla Giunta regionale, quattro designati dalle rappresentanze dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e da queste scelti tra soggetti di comprovata esperienza, ed uno designato da Uncem Calabria. In particolare, il Comitato è composto da Luigi Rinaldo Brusco, Francesca Giuffrè, Carmine Lepera, Alessandro Marra, Giorgio Miceli, Nicoletta Maria Iellamo (membri in rappresentanza della Regione Calabria), Paolo Tramonti, Santino Aiello, Nino Merlino e Pasquale Auteliano (in rappresentanza delle organizzazioni sindacali) e da Vincenzo Mazzei (in rappresentanza di Uncem Calabria). “I tempi previsti per l’avvio delle attività di Calabria Verde – ha affermato Trematerra - saranno rispettati. Da parte della Regione Calabria e del Dipartimento da me guidato c’è tutta l’intenzione di accelerare i processi per rendere operativa al cento per cento e nel più breve tempo possibile la nuova azienda, sulla quale puntiamo in maniera particolare. Calabria Verde, infatti, insieme alla nuova legge forestale – ha precisato l’Assessore – segna l’avvio di una stagione di importanti riforme che di fatto ripristinano l’ordine amministrativo e tecnico in un settore, quello della forestazione, per anni trascurato. Come già detto, la politica delle montagne per noi riveste invece un ruolo fondamentale e se ne avrà chiara percezione con la prossima programmazione del Psr”. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto il Dirigente Generale Zimbalatti – è quello di esaltare le grandi potenzialità delle foreste calabresi, che si distinguono per qualità e straordinaria biodiversità e che fino ad oggi non hanno ricevuto la giusta considerazione. Fondamentale sarà il ruolo del Comitato Tecnico d’Indirizzo che dovrà raccordarsi con la Regione”. |
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MALTEMPO EMILIA ROMAGNA: COLPITO PESANTEMENTE IL COMPARTO AGRICOLO. PERSI I SEMINATIVI, COMPROMESSA LA PRODUZIONE DEL LAMBRUSCO. |
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Servono risorse per risarcire tutti i danni e procedure più snelle Bologna - “Servono risorse per ristorare tutti i danni mobili e immobili, con procedure più snelle rispetto a quelle del terremoto. Si tratta di una tragedia che si è abbattuta su un territorio già duramente provato dal sisma e che ha colpito in modo particolare il settore agricolo.” Lo ha detto oggi a Bologna l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni. Una richiesta avanzata dal presidente della Regione Vasco Errani e che Rabboni ha voluto ricordare in apertura del convegno sul nuovo Psr 2014-2020. Frumento, orzo, segale sono andati persi; compromessa la produzione del Lambrusco di Sorbara, in difficoltà anche la frutticoltura e gli allevamenti. Questa la sintetica stima dei danni fatta da Rabboni, che ha sottolineato: “se il terremoto aveva parzialmente risparmiato colture e campi, l’alluvione ha invece pesantemente compromesso un’agricoltura di eccellenza.” E mentre il Governo ha riconosciuto all’Emilia-romagna 19 milioni di euro per la messa in sicurezza del nodo idraulico Secchia-panaro, Rabboni - nel fare il punto sulle iniziative in corso - ha ricordato in particolare il decreto con cui Errani ha dato il via alla ricognizione dei danni e del relativo fabbisogno economico e alla costituzione di una Commissione scientifica composta da esperti universitari di comprovata esperienza e competenza per analizzare le cause della rottura dell’argine del fiume Secchia. |
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AGRICOLTURA. IN VENETO CIRCA 3,5 MILIARDI DI EURO FI FINANZIAMENTI NEL PERIODO 2014 – 2020. |
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Il sistema agricolo del Veneto potrà contare su circa 3,5 miliardi di contributi per il periodo 2014-2020. Si tratta di tratta di 1,18 miliardi (tra finanziamenti comunitari, nazionali e regionali) per il sostegno agli investimenti delle imprese finalizzati al loro consolidamento e di circa 2,3 miliardi (la trattativa nazionale è appena iniziata) destinati alle aziende per i cosiddetti pagamenti diretti europei (premio unico, sostanzialmente in base alla superficie, e finanziamenti dalle organizzazioni di mercato a seconda del tipo di produzione). “Intanto già nell’anno corrente, di passaggio tra la vecchia e la nuova programmazione agricola – ha affermato oggi l’assessore Franco Manzato nel presentare alla stampa contenuti finanziari e linee del prossimo periodo di programmazione comunitaria – abbiamo trovato il modo di destinare 20 milioni di euro ai giovani agricoltori, incentivando la loro permanenza o il loro accesso al settore primario”. “Utilizzeremo al meglio le cifre che saranno a nostra diposizione per rafforzare il sistema di imprese del Veneto, ma non siamo per nulla soddisfatti di come sono andate le cose a Roma, perché il Ministero ha penalizzato le Regioni più efficienti. Il Veneto, regione che produce un grande valore aggiunto e ha sempre dimostrato grande capacità di spesa è stato sostanzialmente penalizzato rispetto alle regioni del Sud: noi disporremo di 1,18 miliardi ma dovremo pescare 202 milioni dal nostro bilancio, mentre la Puglia potrà investire 1,6 miliardi con una quota a proprio carico di 194 milioni”, ha ribadito poi Manzato, affiancato dai presidenti regionali di Coldiretti Veneto Giorgio Piazza, di Confagricoltura Veneto Giangiacomo Bonaldi, di Cia Veneto Flavio Furlani, di Copagri Renzo Aldighieri, e da Fabrizio Stelluto presidente dell’Associazione dei giornalisti agricoli del Veneto e del Trentino Alto Adige come moderatore. “Ma c’è di più: il ministero – ha detto ancora l’assessore – ha finanziato il piano irriguo nazionale, che dovrebbe essere di competenza nazionale, e per farlo a sottratto 300 milioni dalla programmazione agricola regionale. L’auspicio è che almeno gli interventi siano a servizio anzitutto dell’agricoltura”. Quanto alle priorità della prossima programmazione, queste si riferiscono alla territorializzazione, alla cooperazione, ma soprattutto alla concentrazione e selettività degli investimenti, secondo un percorso condiviso dal partenariato. “Da qui partiamo per predisporre il nuovo Programma di Sviluppo Rurale – ha concluso Manzato – che dovrà permettere alle nostre aziende di affrontare con le proprie forze la sfida della mondializzazione dopo il 2020, quando presumibilmente verranno a mancare gli attuali sostegni comunitari all’agricoltura”. |
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BAGOSS: OK DOP, LA DECISIONE TOCCA AI PRODUTTORI |
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Bagolino/bs - Quasi 1.100 bovini di razza Bruna, 50 famiglie, 22 malghe, 19 stalle, 1,5 chilometri quadrati di territorio, una cooperativa (Valle di Bagolino, che raccoglie il 97 per cento dei produttori), un presidio Slow Food. Sono i numeri della realtà bresciana di Bagolino, in Val di Caffaro, dove si produce il formaggio Bagòss. La comunità montana è stata visitata dall´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, che è intervenuto sul tema della Dop, sul quale i produttori stanno dibattendo da tempo. Verso La Certificazione - "La scelta di procedere per ottenere il marchio Dop spetta a voi, ma personalmente ritengo che optare per una decisione diversa vada contro qualsiasi logica - ha sostenuto l´assessore Fava -. Sappiate che la Regione vi sosterrà, nel caso vogliate puntare al riconoscimento comunitario". La linea, ora, sembra proprio andare nella direzione della certificazione, tanto che il prossimo 7 febbraio i produttori dovrebbero costituire il consorzio. Capofila sarà la ´Valle di Bagolino´, unica cooperativa che trasforma oltre 3.000 tonnellate di latte e raccoglie il 97 per cento dei produttori attuali e ha costituito un marchio da imprimere a freddo direttamente sul formaggio su tutta la circonferenza della forma. A guidare la cooperativa è Primo Stagnoli, mentre i vice presidenti sono il sindaco di Bagolino Gianluca Dagani e l´assessore Giovanni Giacomolli, quest´ultimo in rappresentanza della Comunità montana della Valle Sabbia, presenti oggi insieme ad altri produttori all´incontro con l´assessore Fava. Formaggio Unico E Pregiato - Il Bagòss è un formaggio a pasta cruda, ottenuto da latte crudo parzialmente scremato, che qui assume caratteristiche assolutamente originali. La pezzatura si aggira intorno a 16-18 chilogrammi, ma può arrivare anche a 20 o 22. Il Bagòss comincia a esprimere tutta la complessità dopo almeno 10-12 mesi di stagionatura. Per l´assessore Fava, "ottenere la Dop significa poter tutelare il Bagòss, formaggio ad alto valore aggiunto e con caratteristiche che lo rendono unico e pregiato, sul quale anche l´alta ristorazione ha messo gli occhi. Attenzione però che, una volta raggiunto l´obiettivo a Bruxelles, il rischio che si apre è quello della contraffazione del prodotto". I Gal Fondamentali Per Promozione - Il tema dell´agropirateria è al centro della politica di Regione Lombardia, come ha sottolineato Fava, "che, in vista di Expo 2015, sta promuovendo un protocollo a tutela del Made in Italy". Dalla tutela alla promozione. "Su questo secondo aspetto - ha precisato - credo sia fondamentale il ruolo dei Gruppi di azione locale (Gal), ai quali sarà assicurata nei prossimi sei anni una dote di circa 60 milioni di euro, ma per promuovere i prodotti degli agricoltori, non per dipingere le facciate delle chiese o realizzare piste ciclabili, azioni per le quali non possono essere utilizzati i fondi dei Gal". Dopo l´incontro in Comune con le autorità - ha partecipato anche il presidente della Provincia Daniele Molgora - e i produttori, l´assessore Fava ha visitato la cooperativa ´Valle di Bagolino´ e le aziende agricole di Cesare Salvadori e del figlio Amerigo. La produzione si aggira intorno alle 365 forme all´anno, grazie a una mandria di 22 bovine. |
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SAVONA - INCONTRO "LA NUOVA VITA DELLE OLIVE DA TAVOLA"
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Il Laboratorio Chimico dell’ Azienda Speciale della Cdc di Savona ha partecipato a “Olio Officina Food Festival”, progetto culturale giunto alla sua terza edizione, che si pone come mission una riformulazione dell’abituale approccio con i grassi e in particolar modo con i condimenti, in cucina. L’evento, che si è svolto a Milano dal 23 al 25 Gennaio 2014 presso il Palazzo delle Stelline, ha presentato le nuove tendenze e i nuovi percorsi esplorativi sull’olio e sulle olive da tavola, con una serie di dibattiti e conferenze tenute da veri e propri esperti in materia. Nella giornata di Venerdì 24 gennaio, durante l’incontro “La nuova vita delle olive da tavola”, gli esperti del laboratorio chimico di Albenga, hanno presentato i risultati ottenuti da una nuova sperimentazione sulle olive. La ricerca sperimentale, effettuata dalle Aziende Speciali della Cdc di Savona (Azienda Speciale per la Formazione Professionale e la Promozione Tecnologica e Commerciale con il suo laboratorio chimico e il Cersaa – Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola) ha coinvolto anche l’attività del Di.far, Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Genova. Nel corso della giornata Luca Medini, Direttore del Laboratorio, e Isabella Vacca, esperta di analisi sensoriali, hanno intrattenuto i partecipanti sia sulle tecniche di analisi per la caratterizzazione dell’oliva taggiasca in salamoia mediante spettroscopia Nir, sia sull’esperienza del panel di Albenga sulle analisi sensoriali sulle olive da mensa. Nella stessa giornata, anche l’intervento di Roberto De Andreis, Presidente del Consorzio dell’Oliva Taggiasca, che ha illustrato la sua esperienza nel campo della certificazione e delle prove sensoriali. L’appuntamento milanese dimostra un interesse sempre più diffuso a livello nazionale sull’argomento già più volte affrontato presso il Polo tecnologico della Cdc di Savona ad Albenga, rendendo auspicabile lo sviluppo anche di nuove certificazioni basate sulle ricerche e le sperimentazioni intraprese. |
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VEGETARIANO, SANO, HALAL E KOSHER IL PIATTO SOLIDALE CHE AIUTA I POVERI |
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Milano – Sette ristoranti milanesi tra i più prestigiosi hanno aderito al progetto “Piatto solidale”: chi consuma quel piatto devolve due euro in beneficenza che saranno utilizzati dai City Angels per aiutare chi ha più bisogno. Il piatto solidale non sarà, anche nella sostanza un piatto qualsiasi, ma avrà delle precise caratteristiche: sarà una pietanza vegetariana, sana, halal (adatta ai musulmani) e kosher (adatta agli ebrei). L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Marino, nell’ambito del Terzo Forum delle politiche sociali, da Mario Furlan, fondatore dei City Angels e dall’assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute, Pierfrancesco Majorino. “Il Forum delle Politiche sociali – ha detto l’assessore Majorino – oltre ad approfondire i grandi temi del welfare cittadino, sta facendo conoscere nuove realtà e iniziative meritevoli di attenzione, perché nate proprio nello spirito di questa manifestazione. Il piatto solidale, che permette di donare due euro per i più bisognosi soccorsi dai City Angels e coinvolge sette ristoranti tra i più famosi di Milano, dimostra come sia possibile, in tanti modi diversi, creare nuove collaborazioni con finalità sociali tra pubblico, associazioni e privati. ”Il piatto solidale è un gesto d’amore da parte di chi può mangiare verso chi ha difficoltà a mangiare – ha spiegato spiega Mario Furlan, fondatore dei City Angels. – Il cibo dà vita, e non deve togliere vita. Per questo l’abbiamo scelto vegetariano. Deve essere sano: perché crediamo in uno stile di vita sano, come diciamo agli studenti quando ci invitano a tenere incontri su No droghe, no alcool, no sigarette. E deve essere inclusivo, adatto a tutti. Per unire, non dividere. Per questo il piatto solidale è anche halal e kosher.” I “magnifici 7” ristoranti che hanno aderito sin dall’inizio sono, in ordine alfabetico: 1) Il Bolognese; 2) Chateau Monfort – ristorante Rubacuori; 4) Giannino; 5) Principe di Savoia; 6) Tredici giugno; 7) Unico. Nel corso della conferenza stampa, ciascun ristoratore ha presentato il suo “piatto solidale”. Nella speranza che sempre più ristoranti aderiscano. Per aiutare chi aiuta. E per lanciare un messaggio di pace, amore, salute e fratellanza. |
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PROMOZIONE INTEGRATA DEL TERRITORIO, PRESENTATO PROGETTO “MONTE CUCCO MOBILE” |
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Perugia - Un servizio che utilizza quasi esclusivamente le tecnologie innovative di comunicazione per lo sviluppo del territorio in cui ricade il Parco del Monte Cucco: parte dal progetto "Monte Cucco Mobile" la sfida dei Comuni di Costacciaro, Fossato di Vico e Scheggia e Pascelupo che, insieme, hanno colto l´ opportunità dei finanziamenti previsti da un bando del "Gal" (Gruppo azione locale) Alta Umbria, nell´ambito del Programma di sviluppo rurale della Regione Umbria 2007-2013 (Asse Iv) per la realizzazione di una piattaforma integrata di esplorazione turistica del territorio. Il progetto è stato illustrato a Perugia, a Palazzo Donini, alla presenza dell´assessore regionale all´Agricoltura ed Aree protette, Fernanda Cecchini. Punto di forza, il "Qr places", con un codice da fotografare per scoprire, anche su smartphone e tablet, luoghi, percorsi ed eventi. I tre Comuni hanno individuato i punti di interesse da inserire intanto nella piattaforma, che potrà essere aggiornata e arricchita di nuovi contenuti: 34 luoghi a carattere storico-culturale, 17 itinerari e siti a carattere naturalistico, 10 panorami, 4 schede di luoghi e riferimenti di accoglienza turistica. Nel sistema sono stati previsti anche 9 itinerari tematici e/o naturalistici. In particolare sono stati ideati 3 percorsi tematici: l´itinerario urbano di Fossato di Vico; l´itinerario storico-religioso da Pascelupo all´Eremo di San Girolamo, l´itinerario panoramico Pian di Monte (area di decollo) - Grotta di Monte Cucco. "È l´esempio concreto di come in Umbria si operi per lo sviluppo del territorio rurale, facendo rete e integrando le risorse a disposizione - ha sottolineato l´assessore Cecchini - Un percorso virtuoso che potrà essere proseguito con la nuova programmazione comunitaria, contando sulle maggiori risorse ottenute dall´Umbria in fase di riparto del fondo per lo sviluppo rurale". "C´è l´impegno della Regione - ha ricordato l´assessore - per attivare ogni possibile risorsa a sostegno dell´economia di un territorio, quale quello dell´Alta Umbria, particolarmente segnato dalla crisi economica e dalla perdita di posti di lavoro. Un territorio che ha bisogno di aiuto, ma che allo stesso tempo, come dimostra con questo innovativo progetto, è capace di forte progettualità e vuole contribuire allo sviluppo dell´intera regione". Le caratteristiche d´innovazione del progetto "Monte Cucco Mobile", con l´uso delle nuove tecnologie "per permettere al territorio di presentarsi a 360°, con tutte le sue eccellenze", sono state messe in risalto da Mariano Tirimagni, presidente del "Gal" Alta Umbria: "Obiettivo comune - ha detto - è quello di dare più forza alle azioni di rilancio e valorizzazione del Parco del Monte Cucco". "C´è la volontà del territorio di lavorare unitariamente su molteplici fronti, dai servizi alla promozione del Parco - ha sottolineato il sindaco di Costacciaro, Rosella Bellucci - Abbiamo voluto dotare il territorio di strumenti innovativi che ne permettano la scoperta in particolare da parte di un ´target´ giovane, che ama il turismo attivo e lo sport all´aria aperta. Con questa piattaforma integrata di esplorazione del territorio - ha aggiunto - il Parco del Monte Cucco si pone senz´altro all´avanguardia, non solo nell´ambito regionale". "Investire per la valorizzazione e la promozione del Parco - ha rilevato il sindaco di Scheggia e Pascelupo, Giovanni Nardi - riveste ancora più valore in un territorio duramente colpito dalla crisi. Auspichiamo che sia una ´valvola di sfogo´ per la creazione di nuovi posti di lavoro". Di importante opportunità sul fronte occupazionale ha parlato anche l´assessore allo Sviluppo economico del Comune di Fossato di Vico, Walter Vinciotti, che ha messo in evidenza le ricadute positive di un progetto che "farà conoscere il territorio, il suo patrimonio culturale e ambientale a livello mondiale". Un progetto "smart e slow", ha detto il progettista Stefano Soglia. "Smart", ha spiegato perché "usa tecnologie già esistenti, ma le integra rendendo sostenibile economicamente la fase di start-up del progetto. ´Smart´ perché può essere implementato e aggiornato e perché usa tecnologie ´mobile´, collocandosi in un trend globale di informazione e comunicazione per intercettare un numero crescente di turisti giovani e di stranieri". Un progetto "slow" perché promuove un turismo naturalistico, con percorsi e luoghi "simbolo" da raggiungere a piedi o in mountain bike. Il progetto, per il quale sono stati investiti circa 20mila euro, si integra con gli altri strumenti di comunicazione: i nuovi totem; adesivi, depliant e poster; il portale Discover Monte Cucco (www.Discovermontecucco.it). Sono tre le macroaree collegate tra loro attraverso il web: la realtà aumentata (che grazie alle nuove tecnologie permette di aggiungere altre informazioni, ad esempio strutture ricettive e ristoranti nel raggio di 10 chilometri), il Qr code (che offre un modo rapido e semplice ai possessori di smartphone (cellulari abilitati) di accedere ad un contenuto multimediale o a servizi web senza dover digitare lunghi indirizzi sulla tastiera. Si è attivato un nuovo circuito sulla piattaforma Qrplaces nella versione desktop e "mobile", raggiungibile sia impostando il relativo filtro nel sito www.Qrplaces.it/w/ sia puntando direttamente all´indirizzo relativo al circuito del Monte Cucco. Ogni scheda prevede un Qrcode, la possibilità dell´ascolto di un file audio che riproduce il testo italiano e inglese, nonché la funzione di navigatore Gps per poter raggiungere il singolo punto d´interesse. Inoltre, il sistema è stato caricato anche sulla piattaforma Wikitude, per la consultazione sotto forma di realtà aumentata e georeferenziata. Tra gli obiettivi, c´è quello di coinvolgere progressivamente l´intero sistema dell´offerta turistica, compresi i soggetti privati, per ampliare la piattaforma di esplorazione turistica. |
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MARCHE: APPROVATO IL CALENDARIO REGIONALE DELLA PESCA PER IL 2014 . |
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Ancona - La Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore alla Pesca sportiva, Paola Giorgi, ha approvato il calendario regionale piscatorio 2014 e il tesserino di pesca. “Consente la pratica della pesca – rileva Paola Giorgi - secondo norme ben specifiche che salvaguardano la fauna ittica e tutelano l’ambiente. Il calendario regionale disciplina gli attrezzi, le esche e i sistemi di pesca, le dimensioni minime di cattura, i periodi e gli orari di divieto di pesca e il numero dei capi prelevabili in relazione alle diverse specie ittiche, le modalità da osservare nell’esercizio della pesca. Stabilisce le attività di pesca specifiche, i divieti e le limitazioni. L’approvazione è concordata, infatti è avvenuta dopo aver ottenuto il parere favorevole delle Amministrazioni provinciali e delle Associazioni piscatorie“. Le acque interne della Regione sono distinte in tre categorie: A, B, C. La prima è di pregio dal punto di vista ittiofaunistico e prevalentemente popolata da salmonidi e la seconda è a popolazione mista; entrambe sono sottoposte a regime di pesca controllata. La categoria C riguarda acque popolate da ciprinidi. Nelle sole acque di categoria A è stato istituito il riposo biologico nei giorni di martedì e venerdì per l’intera stagione di pesca ed è obbligatorio utilizzare ami con ardiglione schiacciato o senza. La pesca può essere esercitata con una sola canna da una lenza con un solo amo e utilizzando esche naturali e artificiali (mosche, spinning, cucchiaino…) con massimo di tre ami. Limitazioni sono stabilite circa l’uso delle esche ed è vietata la pasturazione. Nelle acque di categoria C è possibile pescare con due canne, con un solo amo ciascuna, a meno che si tratti di pesca al lancio con esca artificiale. Non ci sono limitazioni all’uso di esche o all’attività di pasturazione che va effettuata comunque utilizzando al massimo due chili di prodotto. Nelle acque regionali è consentita la cattura della la trota oltre i 22 cm, della trota lacustre, il coregone e la tinca oltre i 30 cm., il barbo e il cefalo oltre i 20 cm., il cavedano e il persico reale oltre i 18 cm., la chieppa oltre i 25 cm. E il luccio e la carpa oltre i 40 cm. Le carpe di oltre 65 cm andranno immediatamente rilasciate sul posto. La pesca alla trota di tutte le varietà è consentita a partire dal 23 febbraio fino al 5 ottobre. E’ vietata la pesca del coregone dal 15 dicembre al 15 gennaio, del luccio dal 15 febbraio al 15 marzo, della carpa e della tinca dal primo al 30 giugno, del persico reale dal primo marzo al 30 aprile e della cheppia dal 15 maggio al 15 giugno. In tutte le acque interne della regione l’esercizio della pesca è consentito da un’ora prima del sorgere del sole a un’ora dopo il tramonto, per un massimo di cinque capi di salmonidi catturabili giornalmente. Nelle acque di categoria A è vietata ogni forma di pesca di qualsiasi specie ittica dopo la chiusura della pesca alla trota, mentre in quelle di categoria B, dopo la chiusura alla trota, è consentito pescare altre specie ittiche fino al 23 novembre 2013. Chi esercita l’attività piscatoria nelle acque di categoria A e B, oltre alla licenza, deve essere in possesso del tesserino, valido per l’intero territorio regionale, rilasciato dalla Provincia di residenza, su cui annotare la giornata di pesca e i capi di salmonidi catturati. Tra i divieti, quello della pesca al gambero, dello scazzone, del granchio di fiume, della lampreda padana, dell’anguilla. E’ vietato abbandonare esche, pasture o pesci lungo la sponda, sui greti e in genere nell’alveo dei corsi d’acqua. |
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INFORMATICA: INTESA PER VETRINA VIRTUALE TIPICITÀ ALLA PROVINCIA DI PESCARA ACCORDO TRA 39 COMUNI |
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Pescara - Sarà sottoscritto alle ore 10,00 di, mercoledì 29, presso la sala Figlia di Iorio della Provincia di Pescara, l´accordo tra le 39 amministrazioni comunali che aderirono al progetto promosso dell´Assessorato provinciale allo Sviluppo Territoriale per la realizzazione di una vetrina virtuale delle tipicità delle terre pescaresi. Lo annuncia il vice presidente delle Regione ed assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione. L´accordo permetterà alle imprese che operano in quei trentanove Comuni di poter usufruire della vetrina virtuale (senza costi a carico dei comuni aderenti) e di veder crescere il proprio mercato con l´obiettivo di aumentare la competitività e migliorare la redditività aziendale. "La piattaforma di e-commerce - spiega Castiglione è stata finanziata dalla Regione Abruzzo, attraverso un bando che ha messo a disposizione delle aggregazioni di Enti Locali le risorse necessarie ed è uno dei primi casi in Italia di realizzazione di una soluzione Ict che vede un´intesa così forte tra Pubblica Amministrazione e sistema produttivo". La piattaforma sarà anche social attraverso l´attivazione della pagina Facebook, dei profili Twitter e Google plus, oltre a Foursquare e Youtube con l´utilizzo di soluzioni di social intelligence al fine di permettere alle aziende di "ascoltar, comprendere e interagire con i clienti, o i potenziali clienti. La redazione realizzerà e diffonderà redazionali, interviste, servizi fotografici, recensioni e ricette, e i produttori e le produzioni tipiche saranno raccontati sul web. Si prevedono anche iniziative, insieme al Museo dei Gusti, di promozione, corsi di degustazione, iniziative formative, d´intesa con i partner e in particolare con l´agenzia di sviluppo locale Terre Pescaresi. Come riferisce l´assessore provinciale allo Sviluppo Territoriale e innovazione, Angelo D´ottavio, la Provincia di Pescara è riuscita a realizzare questo programma senza utilizzare neppure un euro del bilancio dell´ente, ottenendo i finanziamenti necessari attraverso i bandi della Regione Abruzzo e della Commissione Europea. "Il commercio elettronico - prosegue Castiglione - ha tassi di sviluppo straordinari. Negli ultimi anni è cresciuto in Italia come nel mondo sempre a doppia cifra e per il 2014 è prevista una ulteriore crescita. Possiamo certamente affermare che questo mercato non conosce crisi e anche per questo sono molto soddisfatto del progetto. Inoltre, con l´utilizzo della social intelligence, la Provincia di Pescara metterà a disposizione delle imprese tecnologie abilitanti e competenze specialistiche per sfruttare le potenzialità della trasformazione epocale che sta avvenendo sul web. L´italia è terza al mondo per l´utilizzo dei social network, ma tra gli ultimi paesi al mondo nel saperli sfruttare. Allora, - conclude - trasformiamo questo punto di debolezza in punto di forza". |
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