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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 25 Febbraio 2014 |
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INNOVAZIONE. TEDXRONCADE SARÀ APPUNTAMENTO ANNUALE. MANZATO: NEL 2015 “NUTRIRE IL PIANETA” |
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Roncade (Treviso) - Il Tedx Roncade, momento di innovazione e divulgazione di idee attorno alla terra e all’agricoltura diventerà appuntamento annuale. “I contenuti oggi emersi e le centinaia di persone che hanno animato l’incontro ci suggeriscono di rendere fisso questo appuntamento, che per l’anno prossimo propongo sia dedicato al tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”, ovvero al leitmotiv di expo 2015 al quale ci affiancheremo anche con questa iniziativa”. Lo ha detto l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato nell’incontro d’esordio del primo Tedx Roncade, incentrato su “La biodiversità è il nuovo progresso”, promosso dalla Regione del Veneto, con il patrocinio del Comune di Roncade e con il partenariato di Yellohchip, Cattolica Assicurazioni, H-farm, Gilplanet, Personal Time, Konstrukt e Moro Bio – Edilizia; media partner Idea Startup, Nòva 24 e Corriere Innovazione. I 17 relatori, economisti, professionisti, artisti scelti dal giornalista autorizzato Luca De Biase tra un centinaio di personalità nazionali e internazionali, sono intervenuti ciascuno per un massimo di 15 minuti davanti ad una platea di oltre 500 partecipanti inscritti, in assoluta prevalenza giovani, trattando argomenti come “big data”, “near future design”, “mindful devolution”, cultura stressata del ragionamento umano multitasking, tecnologie come prolungamento delle percezioni sensoriali con riferimenti e ribaltamenti delle teorie di Mcluhan, di biodiversità e diversità degli esseri umani nella loro storia evolutiva, del cambiamento dell’ambiente che a sua volta cambia luomo e il suo essere nel mondo. “Ho visto un pubblico con voglia di informarsi – ha confermato l’assessore – composto soprattutto da giovani, da imprenditori venuti a Roncade per essere sorpresi e coinvolti da stimoli innovativi che invogliano a trasformare sogni e aspettative in realtà, che è quello di cui oggi abbiamo forse più bisogno”. I contributi proposti a Tedx Roncade saranno visibili integralmente nel sito www.Tedxroncade.it |
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BOLZANO, TRENTO E AOSTA: STRATEGIA COMUNE SULLA POLITICA AGRICOLA UE
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La riforma della politica agricola europea e la definizione di una strategia comune per sostenere le aree montane sono stati i temi discussi nel vertice tra gli assessori all´agricoltura di Alto Adige, Trentino e Val d´Aosta riuniti al Centro di sperimentazione Laimburg. Primo incontro nella nuova legislatura tra l´assessore provinciale all´agricoltura Arnold Schuler e i colleghi del Trentino Michele Dallapiccola e della Valle d´Aosta Renzo Testolin. "Abbiamo avviato un percorso per concordare i comuni interessi nel settore agricolo - sottolinea l´assessore Schuler - e in particolare per rappresentare unitariamente le esigenze dell´agricoltura montana nelle trattative a livello nazionale in attuazione della riforma agraria dell´Ue." La riforma decisa a Bruxelles a fine 2013, infatti, deve ora essere recepita a livello di Stati membri. Alto Adige, Trentino e Aosta condividono la necessità di tutelare e garantire il massimo sostegno all´agricoltura alpina, "e per farlo è importante che le aree di montagna parlino con un´unica voce e si presentino unite alla negoziazione", aggiunge Schuler. Tra le altre tematiche affrontate nel vertice nel Centro di sperimentazione Laimburg figurano il finanziamento delle Federazioni nazionali degli allevatori, le certezze per l´attività di produzione lattiero-casearia nelle aree montane e i ritardi nel versamento dei premi Ue da parte dell´organismo pagatore incaricato. Schuler, Dallapiccola e Testolin hanno discusso anche di una più stretta collaborazione degli istituti di ricerca, tra cui Laimbuirg, nel settore vitivinicolo e di una cooperazione nell´elaborazione dei piani di sviluppo dello spazio rurale. |
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PIEMONTE: PSR 2014/2020: PROSEGUE IL CONFRONTO CON IL PARTENARIATO |
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Torino - Claudio Sacchetto: “Dopo aver esaminato, nel corso dell’incontro di inizio febbraio, fabbisogni e punti di forza del comparto rurale piemontese, nell’assemblea odierna con il partenariato si è cominciato a ragionare su possibili strategie e modalità di attuazione delle misure. Un incontro preliminare attraverso il quale entrare nel cuore della fase operativa di stesura del Psr” In data giovedì 20 febbraio 2014, si è tenuto presso il centro Incontri della Regione Piemonte il secondo momento di incontro con il partenariato: oggetto del confronto il dibattito sul Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020. L’appuntamento odierno, sviluppatosi lungo tutto l’arco della giornata, rappresenta il naturale proseguimento di un percorso logico avviato ad inizio mese, il 6 febbraio 2014, quando si tenne la presentazione della “Proposta di analisi del contesto, swot e individuazione dei fabbisogni” inerenti la realtà agricola regionale. Se nel corso della precedente assemblea il dibattito si era focalizzato su fabbisogni, situazioni critiche, punti di forza, debolezze e opportunità del comparto rurale piemontese, dunque su un’analisi dello stato di salute dell’agricoltura nostrana, nell’incontro di l’attenzione si è spostata sulla necessità di individuare in modo maggiormente puntuale le strategie da attuare all’interno della nuova programmazione 2014/2020: ambiti di intervento prioritari, suddivisione per focus area, potenziali misure, ipotetiche allocazioni finanziarie per comparti. Una discussione per il momento nel suo stadio iniziale, corredata di ipotesi ancora generiche e dal valore indicativo. Alla presenza dell’Assessore all’Agricoltura e Foreste, Caccia e Pesca Claudio Sacchetto e dell’Assessore ai Parchi, Aree protette, Economia montana Gianluca Vignale, sono state elaborate a tal proposito possibili bozze di proposte, ipotesi indicative, indirizzi sommari per poter avviare un dibattito e recepire osservazioni e riflessioni da parte dei soggetti costituenti il partenariato. L’incontro odierno ha permesso di procedere di un ulteriore passo nella fase operativa che porterà alla stesura del nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020: le ipotesi elaborate e presentate al partenariato saranno oggetto di ragionamenti e suggerimenti da parte di tutte le parti coinvolte. Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto: “Si entra nel vivo dell’attività: individuate priorità, problematiche e punti di forza, oggi si è passati ad elaborare bozze indicative in merito alle possibili strategie da intraprendere. Nessuna decisione definitiva, in una partita delicata come la stesura del Psr è importante ragionare con coscienza prendendo in considerazione le riflessioni degli attori coinvolti. Il lavoro di confronto che si sta sviluppando è molto positivo, dopo gli anni passati a mettere pezze su un Psr nato male fin dall’inizio, è stimolante operare per creare uno strumento davvero efficace a fianco degli agricoltori. La strada da percorrere è ancora lunga, ma l’impegno per una programmazione che riconosca maggiore peso alle aziende agricole, alla competitività e all’aspetto ambientale è un obiettivo che ci siamo prefissati con entusiasmo e responsabilità, pronti ad arrivare fino in fondo”. |
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NUOVA INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA PER LA PATATA DELL´ALTO VITERBESE |
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La Commissione europea ha inserito quattro nuovi prodotti agricoli di qualità nel registro delle Denominazioni di Origine Protetta e delle Indicazioni Geografiche Protette. Premiata l´alta qualità delle Patate Viterbesi. Fra i nuovi prodotti agricoli inclusi nel registro dei prodotti Dop e Igp figura proprio la "Patata dell´Alto Viterbese" (Igp) per l´Italia, coltivata nel nord del Lazio, in provincia di Viterbo, tra il Lago di Bolsena, l´Umbria e la Toscana e caratterizzata da una polpa giallo intenso. Nel registro figura inoltre per la Germania, "Bayerische Breze oppure Bayerische Brezn/bayerische Brez´n/bayerische Brezel" (Igp), un dolce tipico bavarese la cui forma ricorda due braccia incrociate in preghiera, generalmente cosparso di sale grosso o di semi di papavero, sesamo, zucca, girasole o formaggio, caratterizzato da un sapore pastoso, da una crosta croccante e da una soffice consistenza. Per l´Ungheria è stata inclusa la "Szentesi paprika" (Igp), una paprika dal gusto caldo, dolce o piccante prodotta a partire dalla seconda metà del Xix secolo nella regione di Szentes nel sud-est dell´Ungheria. Per la Lituania figura il "Daujėnų Naminé Duona" (Igp), un pane nero di segale caratterizzato da un aroma ricco e da un sapore agrodolce, cotto seguendo un metodo tradizionale della regione di Daujėnai: la farina di segale è fatta lievitare lentamente attraverso fermentazione spontanea in un trogolo, il pane è poi cotto alla brace o in un forno molto caldo. Le denominazioni saranno aggiunte all´elenco di quasi 1.200 prodotti già protetti. |
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MARONI: EXPO UN´OPPORTUNITÀ PER I TERRITORI
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Bergamo - "Ci sono tutte le condizioni perché Expo 2015 sia un grande successo per tutta la Lombardia. Expo e il dopo Expo sono un´opportunità da cogliere sotto tanti profili. Expo è un´occasione per decine di migliaia di giovani lombardi e con il sindacato stiamo discutendo di come introdurre degli strumenti di flessibilità che consentano di dare lavoro ai nostri giovani in quel semestre. Abbiamo tante idee per sfruttare al meglio questa occasione". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo a Bergamo al convegno organizzato dalla Cisl dal titolo ´Exponiamoci: compromettersi per cambiare´, insieme al segretario lombardo Cisl Gigi Petteni e al sottosegretario al Ministero delle Politiche agricole con delega ad Expo Maurizio Martina. La Sfida Della Scadenza Del 30 Aprile 2015 - "Quella di Expo 2015 - ha sottolineato Roberto Maroni - è una sfida vera perché abbiamo una scadenza che è quella del 30 aprile 2015 e non possiamo andare oltre. Di solito, nella realizzazione delle opere pubbliche in Italia, si va sempre oltre la scadenza ma questa volta non possiamo. Questa è la prima vera sfida che abbiamo davanti e che possiamo vincere, perché abbiamo superato i ritardi del passato, abbiamo messo in campo una sola persona che è il commissario Giuseppe Sala che ha la responsabilità di realizzare le opere e soprattutto c´è una grande e leale collaborazione tra le istituzioni coinvolte, a prescindere dall´appartenenza politica. Questo in Italia raramente accade. La Lombardia è pronta per Expo. Saremo in grado di rispettare la scadenza e alcune grandi infrastrutture, come la Brebemi, la Teem e i primi due lotti della Pedemontana, addirittura saranno messe in esercizio prima delle scadenza e questo è un vero miracolo". Sfruttare La Grande Occasione Turistica - "Questa è una grande occasione per far conoscere la Lombardia ai venti milioni di visitatori attesi per Expo, otto milioni dei quali saranno stranieri e molti dei quali saranno in visita per la prima volta in Italia. E noi - ha tenuto a precisare il presidente della Regione Lombardia - dobbiamo fare in modo che questi turisti in questi sei mesi si innamorino della Lombardia. Expo 2015 non è solo Milano, che in quel semestre sarà la capitale d´Europa, ma coinvolge tutta la Lombardia e non può finire il 31 ottobre 2015. Noi dovremo essere così bravi a non far andare i turisti che verranno qui a Parigi o Madrid dopo aver visitato il sito Expo ma dovremo farli restare qui e portarli a visitare le nostre città, i nostri laghi o le nostre montagne. Dobbiamo farli innamorare della nostra Lombardia e farli tornare negli anni successivi". "Questa - ha rilevato Roberto Maroni - è l´altra grande sfida che dobbiamo e possiamo vincere. Se costruiremo un ritorno di Expo sui territori lombardi, allora avremo vinto anche questa sfida, dobbiamo costruire le condizioni per fare in modo che i nostri territori possano beneficiare delle ricadute positive che avrà questa esposizione universale". La Regione In Campo Per Promuovere Expo - "Domani inizieremo da Brescia - ha ricordato il presidente - il giro per la Lombardia per far conoscere Expo e far sapere cos´è. Vogliamo far capire ai territori lombardi quali sono le opportunità da cogliere con Expo e per questo, da domani, inizieremo questo tour promozionale in Lombardia, per spiegarne i contenuti e le ricadute positive. E poi, per una valorizzazione in termini concreti dei territori, annuncio che da giugno voglio costituire un fondo regionale di circa 10 milioni di euro per finanziare e sostenere le iniziative che i territori, i Comuni, le associazioni, faranno non solo per accogliere i tanti turisti che verranno ma proprio per valorizzare Expo e fare un investimento su Expo e dopo Expo, magari sfruttando la vetrina della manifestazione per presentare al mondo un´iniziativa che riguarda il nostro territorio. Questo fondo che istituiremo servirà proprio per dare voce ai territori". Patto Per Il Lavoro Per Expo - "Stiamo lavorando - ha comunicato Roberto Maroni - ad un patto per il lavoro per Expo. Dobbiamo capire come utilizzare questo periodo di sei mesi per creare occupazione, sapendo che è soltanto quel periodo e che ci sono delle precise scadenze, per cui occorre qualcosa di speciale per Expo, pur tenendo conto del contesto e delle leggi che ci sono. Servirà flessibilità su tutto perché questi sei mesi non si ripeteranno e dobbiamo essere pronti. Per questo ho raccolto gli stimoli arrivati dalla Cisl e siamo pronti come Regione Lombardia a fare la nostra parte". |
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AOSTA, APERTE LE ISCRIZIONI AI CORSI PER IL RILASCIO E IL RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISTO DEI PRODOTTI FITOSANITARI |
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L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali comunica che sono aperte le iscrizioni ai corsi finalizzati al rilascio e al rinnovo dell’autorizzazione (il cosiddetto “patentino”) per l’acquisto di prodotti fitosanitari e loro coadiuvanti classificati come molto tossici, tossici e nocivi. Sono previsti due corsi per il rinnovo e uno per il primo rilascio dell’autorizzazione. I corsi per il rinnovo si terranno, rispettivamente, lunedì 10 e martedì 11 marzo nella sede della Cooperativa Cofruits di Saint-pierre e mercoledì 12 e giovedì 13 marzo nella sede dell’Assessorato a Saint-christophe. Il corso base per il primo rilascio si terrà da lunedì 17 a mercoledì 19 marzo nella sede dell’Assessorato a Saint-christophe. La modulistica per l’iscrizione è disponibile all’Ufficio servizi fitosanitari, in località Grande Charrière 66 a Saint-christophe, negli uffici periferici dell’Assessorato (Morgex, Aymavilles, Gignod, Châtillon, Arnad e Pont-saint-martin) e all’indirizzo web: http://www.Regione.vda.it/agricoltura/per_gli_agricoltori/ fitosanitario/corsi_i.asp Le domande dovranno pervenire preferibilmente una settimana prima dell’inizio delle lezioni, o comunque sino all’esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni chiamare l’Ufficio servizi fitosanitari al n. 0165.275405. |
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PER LE PERE ABATE, VENDITE IN RIPRESA
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Dopo un avvio di campagna sotto tono, in queste ultime settimane si registrano segnali positivi sulle vendite delle pere Abate, uno dei prodotti che più caratterizzano l´offerta italiana. Con una produzione di circa 297.000 tonnellate, quest´ anno l’offerta italiana si è posta su livelli più elevati rispetto ai quantitativi prodotti nel 2012/2013, stagione peraltro caratterizzata da una produzione molto deficitaria. Le vendite di Abate, che avevano seguito un andamento piuttosto lento nella fase iniziale della stagione, nelle ultime settimane invece registrano un’inversione di tendenza piuttosto importante, con una richiesta e un consumo in decisa ripresa sia sul mercato interno che sul mercato estero. Sulla base delle rilevazioni effettuate da Cso a metà febbraio in Emilia Romagna, la principale regione produttrice di Abate a livello nazionale, risultano in giacenza circa 75.000 tonnellate di Abate, con vendite quindicinali che nell’ultime due rilevazioni risultano prossime alle 25.000 tonnellate, il 50% in più di quanto collocato quindicinalmente ad inizio stagione. " Questo è un dato significativo -, commenta Elisa Macchi, direttore di Cso, - in quanto sulla scia di questa recente tendenza che sembra essere confermata anche dalle informazioni di questi giorni, facendo una semplice proiezione, il termine della campagna di commercializzazione delle pere Abate dovrebbe avvenire nei tempi normali di commercializzazione e molto più in anticipo di quanto stimato ad inizio campagna. Per una corretta lettura dei dati - continua Macchi - va inoltre ricordato che il confronto con l’anno scorso, che mette in luce un quantitativo in giacenza significativamente maggiore, non è esaustivo della situazione reale in quanto la campagna 2012/2013 era stata caratterizzata da un ritmo di vendita più veloce del consueto e da una produzione come si è già detto ai minimo storici." |
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EXPO,: ENOTECA BRONI, ORA CI SONO I PROGETTI |
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Broni/pv - "La struttura deve essere operativa prima di Expo. Una sfida che accetto: avete deciso di realizzare l´enoteca regionale. Troveremo insieme il modo per farla funzionare. Regione Lombardia vuole investire sul vitivinicolo, ma occorre che sia il territorio a presentare i progetti da finanziare". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, incontrando, a Broni (Pavia) operatori e produttori nella futura sede dell´enoteca regionale, nella cascina Cassino Po. Sostegno Della Regione - "Per tanto tempo ci si è divisi su strategie che dovevano portare all´apertura - ha detto l´assessore, al termine del sopralluogo effettuato con Daniele Bosone, presidente della Provincia di Pavia, e Luigi Paroni, sindaco di Broni - ma ora il territorio ha deciso. Ora dobbiamo andare rapidi verso l´apertura. Questo è il luogo ideale per promuovere il territorio. Se poi saremo in grado di evidenziare tutto il vino lombardo ne sarò felice". Il ruolo della Regione "sarà di coordinamento e sostegno, ma ho preteso che fossero i soggetti territoriali - dal Distretto del vino, alla Provincia e al Comune - a farsi carico di pianificare e gestire questa attività. I territori si gestiscano le proprie strutture, noi daremo sostegno economico se necessario". Storia E Tradizione - "Questo è un territorio straordinario, con storia e tradizione - ha poi concluso Fava -: ha bisogno di un po´ di modernità, di idee e persone in grado di portarle avanti. Chi gestisce il Distretto sta dimostrando di avere obiettivi ambiziosi che dobbiamo assecondare. Anche perché per troppo tempo ci si è divisi su questioni non fondamentali. Oggi vedo cambiate mentalità e approcci ai problemi: anche questo è frutto della crisi di questi anni". |
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EXPO TOUR BRESCIA: EVENTO CON LA GENTE E TRA LA GENTE |
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Milano - "Expo con la gente, tra la gente, per la gente di Lombardia: un evento da vivere insieme, da costruire insieme, che sarà vincente solo se saprà essere a tutti gli effetti evento di territorio e non semplice kermesse espositiva". A sottolinearlo è il Sottosegretario all´Expo e all´Internazionalizzazione delle imprese di Regione Lombardia Fabrizio Sala, che domani inaugura a Brescia con il Governatore Roberto Maroni il "Lombardia Expo Tour", viaggio per promuovere Expo in tutte le province lombarde. Brescia Prima Provincia Agricola - L´obiettivo è quello di rendere direttamente partecipi i cittadini lombardi del grande evento universale, che da globale diventa così anche locale, valorizzando la diversità e le caratteristiche di ciascun territorio. "Partiamo da Brescia perché Brescia è la prima provincia agricola d´Italia -sottolinea Fabrizio Sala- e vanta non solo una ricca tradizione enogastronomica, ma anche e soprattutto turistica e sportiva: penso ad esempio al lago di Garda, e alla Centomiglia, che nel 2015 potrebbe essere la regata ufficiale di Expo". Incontro Con Le Categorie - Dopo la tavola rotonda del mattino sul tema "L´agricoltura verso Expo 2015", prevista alle ore 11 presso la Sala Conferenza del Museo del Monastero di Santa Giulia, nel pomeriggio in Sala San Salvatore alle ore 14.30 il Sottosegretario Fabrizio Sala condurrà la tavola rotonda: "La Regione incontra il sistema Brescia per Expo Milano 2015". Parteciperanno Comune di Brescia, Provincia di Brescia, Camera di Commercio di Brescia, Ats Sistema Brescia Expo 2015: sono previsti interventi dei rappresentanti delle categorie del territorio e delle autonomie funzionali (Apindustria, Ascom, Associazione artigiani, Assopadana, Cna, Coldiretti, Cia, Collegio costruttori edili, Cdo, Confartigianato, Confcooperative, Confesercenti, Fai, Unione provinciale agricoltori, Movimento consumatori, Università degli Studi e Università Cattolica). Conclusioni affidate a Roberto Maroni, Presidente di Regione Lombardia. |
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EUROGROUP ITALIA: PRODOTTI AGRICOLI CAMPANI SANISSIMI E IPERCONTROLLATI |
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Napoli - "I prodotti agricoli provenienti dalle province di Napoli e Caserta, così come quelli di tutta la regione, sono sanissimi e iper controllati. Purtroppo, però, a causa dei continui allarmismi e di attacchi scellerati che la nostra terra sta subendo da tempo, ancora una volta vengono colpiti e penalizzati gli imprenditori agricoli." Così Daniela Nugnes, assessore all´Agricoltura della Regione Campania, replica ad Eurogroup Italia. "E´ inammissibile - prosegue - che una società importante come Eurogroup, che si occupa dell´acquisto e della vendita di prodotti ortofrutticoli per il gruppo Rewe Germania e per Coop Svizzera, nonostante ci siano evidenze analitiche che testimoniano la salubrità delle produzioni agricole locali, arbitrariamente decida di escludere dagli approvvigionamenti i prodotti provenienti dalle aree di Napoli e Caserta. Si tratta di un danno di dimensioni incalcolabili non solo per l´agricoltura, ma anche per l´economia della nostra regione che, in questo modo, rischia il tracollo. Fermo restando che non vorrei che dietro queste scelte si nascondano becere logiche di mercato, ho già dato mandato all´Avvocatura regionale di verificare l´opportunità di adire le vie legali", conclude la Nugnes. |
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AGRICOLTURA FVG: CAMBIO DI PASSO PER IL PROTOCOLLO SUL PROSECCO |
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Trieste - "Siamo convinti delle straordinarie potenzialità agroalimentari e turistiche di tutta la fascia confinaria, che in passato non sono state considerate in modo adeguato. Il 2014 rappresenterà un cambio di passo per gli impegni presi attraverso il Protocollo sul Prosecco con gli agricoltori del Carso: già a fine marzo saranno approvati con la legge omnibus i primi provvedimenti che porteranno ad ottemperare il Protocollo". Lo ha affermato il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello all´inaugurazione della nuova sede della Kmecka Zveza (Associazione Agricoltori), alla quale hanno partecipato numerosi soci e rappresentanti delle autorità locali e dalla vicina Slovenia. La nuova sede, divisa su due piani, si trova nel centro urbano (in via Ghega) e comprende spazi per uffici e il laboratorio enologico. La Kmecka Zveza è un´Associazione di carattere regionale, che dal 1950 offre servizi agli agricoltori e oggi conta circa 600 soci. Nel benedire i nuovi spazi don Dusan Jakomin si è soffermato sui valori della casa agricola, "che si dovrebbero oggi rinnovare nella vita quotidiana, nel lavoro e nella creazione del bene". L´obiettivo dell´Associazione, come rimarcato nel saluto introduttivo dal presidente Franc Fabec, è divenire "casa comune" di tutti gli agricoltori sloveni in Italia. "La collaborazione - ha detto Fabec - con l´Amministrazione regionale è buona e la si vuole ulteriormente rafforzare. L´agricoltura è oggi strettamente legata alla salvaguardia del territorio e va quindi rispettata, sostenuta e innovata". Condividendo l´auspicio del presidente affinché l´agricoltura assuma un ruolo centrale nella società, il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello ha nel suo intervento ricordato come oggi, prima dell´ufficiale inaugurazione della nuova sede, sono stati riallacciati i rapporti con le autorità slovene. "In un incontro di carattere informale - ha spiegato Bolzonello - con il vicepresidente del Governo e il ministro all´Agricoltura sloveno sono state ribadite la comunanza degli intenti rispetto ad alcune azioni e partenariati esistenti e la necessità di rilanciare la Commissione bilaterale Friuli Venezia Giulia-slovenia con una serie di iniziative che vadano verso la promozione della qualità dei prodotti transfrontalieri". Il ministro all´Agricoltura sloveno Dejan Zidan ha invece messo in evidenza come l´agricoltura "è fondamentale per la stabilità sociale", ha menzionato le opportunità della cooperazione transfrontaliera nell´ambito della Programmazione europea 2014-2020 e ha sollecitato lo scambio delle buone prassi esistenti nel settore tra la Slovenia e il Friuli Venezia Giulia. Alberto Giombetti della Confederazione Italiana Agricoltori ha sottolineato come il settore primario, coniugato alla promozione del territorio e quindi al turismo, sia diventato strategico con la crisi dell´industria e del manifatturiero. Tra gli altri sono intervenuti all´inaugurazione il Console generale sloveno a Trieste Ingrid Sergaš, la senatrice Tamara Blazina, il vicepresidente del Consiglio regionale Igor Gabrovec, i consiglieri regionali Emiliano Edera e Stefano Ukmar, gli assessori del Comune di Trieste Edi Kraus e Umberto Laureni, il vicepresidente e la consigliera della Provincia di Trieste Igor Dolenc e Sabrina Morena, Drago Stoka (Sso), Marino Marsic (Skgz), gli assessori comunali Marija Dorotea Brecelj (Duino-aurisina), Antonio Ghersinich (San Dorligo), Andrej Skabar (Monrupino) e Rado Milic (Sgonico). |
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LOMBARDIA EXPO TOUR BRESCIA: LA CITTÀ È PRONTA PER L´EVENTO |
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"Basta prendere l´esempio del vino di Franciacorta, che, nel 2013, ha fatto registrare un incremento a doppia cifra della voce ´export´ rispetto al 2012, con 14 milioni di bottiglie commercializzate, di cui oltre un milione fuori Italia. Un semplice esempio per capire quanto l´agroalimentare sia fondamentale per la provincia di Brescia, dove, da domani, parte la prima tappa del ´Lombardia Export Tour´". Lo dice, Gianni Fava, assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia, alla vigilia dell´iniziativa voluta dal presidente Roberto Maroni, per promuovere, nelle province lombarde, i contenuti dell´Esposizione universale, che si terrà a Milano nel 2015. Pesce Salmonide - "Ma la terra bresciana - aggiunge l´assessore - non è solamente patria delle bollicine famose nel mondo, è anche il territorio dove coesistono prodotti di primo piano. Si prenda il pesce salmonide, la cui produzione è autorizzata proprio in questa provincia: lo stesso salmonide è tra gli otto prodotti italiani a denominazione riconosciuti dall´Unione europea. A questo si aggiunge la più grande produzione di caviale nel mondo". Silter Verso Dop - "Altro capitolo di grande rilevanza agroalimentare per la provincia di Brescia è quello del formaggio. In Lombardia - spiega Fava - ci sono 22 prodotti Dop e Igp, che riguardano salumi e formaggi e noi abbiamo avviato il percorso di registrazione come Dop per il formaggio ´Silter´, che nasce proprio in alcuni Comuni della provincia di Brescia". "Un altro passo avanti - appunta l´assessore -, perché il fatturato dei prodotti Dop e Igp in Lombardia è stimato da Ismea intorno a 1,6 miliardi di euro nel 2011, che rappresenta un quarto del fatturato Dop e Igp italiano". Patria Del Latte - "Di certo, poi, non bisogna scordare - dice ancora Fava - che la provincia di Brescia è in cima alle classifiche regionali, insieme a quella di Cremona, nella produzione del latte, che è uno degli elementi fondamentali a livello nutrizionale. Proprio qui, a Desenzano del Garda, c´è la sede del Grana Padano: uno dei formaggi più apprezzati nel mondo, il cui Consorzio, da anni, conduce una dura battaglia anti contraffazione". Olio Dop - "Expo sarà una vetrina importante anche per l´olio del Sebino Dop, di cui - rivela l´assessore - ho appena avuto maniera di verificare la squisitezza. Ci sono poi altre specifiche produzioni come quella della tenuta di San Giacomo, di Giacomo Tiraboschi, caratterizzata da un allevamento di alpaca, camelide sudamericano ancora oggi apprezzato dall´industria tessile per una lana a basso micronaggio e per le caratteristiche anallergiche, cioè senza lanolina che non irrita e non pizzica". Avvicinamento A Expo - "Brescia si sta preparando nel migliore dei modi, così come Regione Lombardia, all´Esposizione Universale" annuncia Fava. "Sarà un evento di portata mondiale - garantisce -. Occasione per mettere al centro dell´attenzione internazionale il grande tema dell´agricoltura e dell´alimentazione e della tutela del cibo dalle sofisticazioni. Una vetrina imperdibile per i nostri prodotti, per i nostri territori, per le nostre attività e culture". "Expo è lontana poco più di un anno - conclude Fava - quindi vicinissima". |
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LOMBARDIA EXPO TOUR BRESCIA: LA CITTÀ È PRONTA PER L´EVENTO |
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Brescia - "Basta prendere l´esempio del vino di Franciacorta, che, nel 2013, ha fatto registrare un incremento a doppia cifra della voce ´export´ rispetto al 2012, con 14 milioni di bottiglie commercializzate, di cui oltre un milione fuori Italia. Un semplice esempio per capire quanto l´agroalimentare sia fondamentale per la provincia di Brescia, dove, da domani, parte la prima tappa del ´Lombardia Export Tour´". Lo dice, Gianni Fava, assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia, alla vigilia dell´iniziativa voluta dal presidente Roberto Maroni, per promuovere, nelle province lombarde, i contenuti dell´Esposizione universale, che si terrà a Milano nel 2015. Pesce Salmonide - "Ma la terra bresciana - aggiunge l´assessore - non è solamente patria delle bollicine famose nel mondo, è anche il territorio dove coesistono prodotti di primo piano. Si prenda il pesce salmonide, la cui produzione è autorizzata proprio in questa provincia: lo stesso salmonide è tra gli otto prodotti italiani a denominazione riconosciuti dall´Unione europea. A questo si aggiunge la più grande produzione di caviale nel mondo". Silter Verso Dop - "Altro capitolo di grande rilevanza agroalimentare per la provincia di Brescia è quello del formaggio. In Lombardia - spiega Fava - ci sono 22 prodotti Dop e Igp, che riguardano salumi e formaggi e noi abbiamo avviato il percorso di registrazione come Dop per il formaggio ´Silter´, che nasce proprio in alcuni Comuni della provincia di Brescia". "Un altro passo avanti - appunta l´assessore -, perché il fatturato dei prodotti Dop e Igp in Lombardia è stimato da Ismea intorno a 1,6 miliardi di euro nel 2011, che rappresenta un quarto del fatturato Dop e Igp italiano". Patria Del Latte - "Di certo, poi, non bisogna scordare - dice ancora Fava - che la provincia di Brescia è in cima alle classifiche regionali, insieme a quella di Cremona, nella produzione del latte, che è uno degli elementi fondamentali a livello nutrizionale. Proprio qui, a Desenzano del Garda, c´è la sede del Grana Padano: uno dei formaggi più apprezzati nel mondo, il cui Consorzio, da anni, conduce una dura battaglia anti contraffazione". Olio Dop - "Expo sarà una vetrina importante anche per l´olio del Sebino Dop, di cui - rivela l´assessore - ho appena avuto maniera di verificare la squisitezza. Ci sono poi altre specifiche produzioni come quella della tenuta di San Giacomo, di Giacomo Tiraboschi, caratterizzata da un allevamento di alpaca, camelide sudamericano ancora oggi apprezzato dall´industria tessile per una lana a basso micronaggio e per le caratteristiche anallergiche, cioè senza lanolina che non irrita e non pizzica". Avvicinamento A Expo - "Brescia si sta preparando nel migliore dei modi, così come Regione Lombardia, all´Esposizione Universale" annuncia Fava. "Sarà un evento di portata mondiale - garantisce -. Occasione per mettere al centro dell´attenzione internazionale il grande tema dell´agricoltura e dell´alimentazione e della tutela del cibo dalle sofisticazioni. Una vetrina imperdibile per i nostri prodotti, per i nostri territori, per le nostre attività e culture". "Expo è lontana poco più di un anno - conclude Fava - quindi vicinissima". |
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PRODOTTI TIPICI, RABBONI RICONFERMATO PRESIDENTE DI AREPO |
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Bologna - L’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni è stato riconfermato a Bruxelles presidente dell’associazione europea Arepo che riunisce le 27 Regioni europee leader per i prodotti Dop e Igp. L’assemblea dei soci ha chiesto a Rabboni, in carica dal 2010, di proseguire l’attività anche nel 2014 per impostare su basi positive i rapporti con il Parlamento europeo che uscirà dalle consultazioni di fine maggio e con il prossimo Commissario europeo all’Agricoltura. “Negli ultimi tre anni abbiamo fatto un buon lavoro. Molte istanze sono state accolte e i prodotti di qualità hanno oggi maggiori tutele, sostegni economici e strumenti di regolazione della produzione e del mercato – ha detto Rabboni - è un lavoro che va consolidato e ulteriormente sviluppato nella nuova legislatura europea 2014-2019. I prossimi traguardi sono un nuovo ed adeguato regolamento europeo per la promozione dell’agroalimentare di qualità e il regolamento attuativo della etichettatura dei prodotti di montagna.” Tra le prossime iniziative di Arepo dunque la proposta di modifica del regolamento sulla promozione dei prodotti agricoli presentata dalla Commissione europea, che prevede un aumento della disponibilità finanziaria dai 61 milioni di euro all’anno del 2013 ai 200 del 2020. “Il nuovo regolamento prevede diverse novità positive in termini di flessibilità e sinergia – ha sottolineato Rabboni - ma le risorse sono, nonostante l’aumento, ancora inadeguate per sostenere con efficacia l’attività di valorizzazione dei prodotti tipici dell’Europa in tutto il mondo”. Altrettanta attenzione verrà rivolta da Arepo all’imminente pubblicazione del regolamento attuativo per l’uso dell’ indicazione facoltativa “Prodotto di montagna”. “Un’opportunità importante – spiega Rabboni – per valorizzare le produzioni con particolari caratteristiche di qualità, naturalità, tipicità, realizzate, sia per quanto riguarda le materie prime che le attività di trasformazione, in territori in cui fare agricoltura è più difficile e meno remunerativo”. Entrambi i temi saranno al centro della prossima Assemblea generale di Arepo che si svolgerà a Bilbao in Spagna nel mese di ottobre in concomitanza con Euromontana, l’iniziativa dell’Associazione europea multisettoriale per la cooperazione e lo sviluppo dei territori di montagna. |
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EUROGROUP ITALIA: PRODOTTI AGRICOLI CAMPANI SANISSIMI E IPERCONTROLLATI |
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Napoli - "I prodotti agricoli provenienti dalle province di Napoli e Caserta, così come quelli di tutta la regione, sono sanissimi e iper controllati. Purtroppo, però, a causa dei continui allarmismi e di attacchi scellerati che la nostra terra sta subendo da tempo, ancora una volta vengono colpiti e penalizzati gli imprenditori agricoli." Così Daniela Nugnes, assessore all´Agricoltura della Regione Campania, replica ad Eurogroup Italia. "E´ inammissibile - prosegue - che una società importante come Eurogroup, che si occupa dell´acquisto e della vendita di prodotti ortofrutticoli per il gruppo Rewe Germania e per Coop Svizzera, nonostante ci siano evidenze analitiche che testimoniano la salubrità delle produzioni agricole locali, arbitrariamente decida di escludere dagli approvvigionamenti i prodotti provenienti dalle aree di Napoli e Caserta. Si tratta di un danno di dimensioni incalcolabili non solo per l´agricoltura, ma anche per l´economia della nostra regione che, in questo modo, rischia il tracollo. Fermo restando che non vorrei che dietro queste scelte si nascondano becere logiche di mercato, ho già dato mandato all´Avvocatura regionale di verificare l´opportunità di adire le vie legali", conclude la Nugnes. |
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PAC, BASILICATA: L’AGRICOLTURA HA BISOGNO DI INVESTIMENTI STRATEGICI |
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Potenza - Primo incontro pubblico con i protagonisti del mondo agricolo e non solo per informare e discutere sulla nuova Politica agricola comunitaria in vista delle prossime scadenze. L’obiettivo è quello di approvare il Programma di sviluppo rurale per la Basilicata entro il 30 giugno per proseguire nell’iter che porterà per la fine di gennaio 2015 alla piena operatività. A disposizione del Psr Basilicata ci sono 680 milioni di euro, risorse da spendere in progetti importanti e costruttivi che devono coinvolgere le filiere agricole lucane dalla produzione alla trasformazione fino alla commercializzazione sfruttando le opportunità date dalla Politica comunitaria. Un contributo importante in questo processo sarà dato dalla riorganizzazione dell’organismo pagatore che erogherà gli aiuti entro due mesi dalla richiesta, evitando i lunghi tempi di attesa. Si è svolto a Potenza presso l’Aula magna della Facoltà di agraria il primo seminario sulla riforma della Pac. A presentare le novità è stato l’assessore alle Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, Michele Ottati. Tra gli argomenti illustrati, il contesto della nuova Pac 2014-2020 e le sfide che nascono dalla crisi economica, gli obiettivi strategici da raggiungere relativi a produzione alimentare redditizia, gestione sostenibile delle risorse naturali e sviluppo territoriale equilibrato. “Esiste un’agricoltura lucana e non delle organizzazioni di categoria e tutti devono convergere su priorità da stabilire insieme sia ai tavoli di partenariato, sia ai tavoli verdi e dando il proprio contributo alla consultazione on line del documento preparatorio. E’ importante investire in modo forte in agricoltura con progetti sostenibili e che rientrano in una strategia ben definita a monte con obiettivi da perseguire in tempi certi. Bisogna coinvolgere chi studia e fa ricerca in agricoltura, non ci deve essere una separazione tra mondo agricolo e della ricerca. Enti come Cnr, Unibas, Agribios devono accompagnarci in questo percorso”. Dopo questa premessa, Ottati ha illustrato i principali regolamenti comunitari di riferimento della Pac che riguardano i pagamenti diretti, l´organizzazione comune di mercato unica (Ocm), lo sviluppo rurale e un regolamento orizzontale sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della Pac. Sul nuovo menù di misure, Ottati ha spiegato che c’è continuità rispetto alle tipologie di intervento, ed esiste, tuttavia, una semplificazione che vede accorpate alcune misure riducendone il numero da 40 a 25. “E’ su queste misure specifiche – ha detto – che si dovranno presentare i progetti. Gli interventi che si decideranno insieme dovranno essere portati a termine per evitare di restituire i soldi a Bruxelles”. Ottati, proseguendo nella sua relazione ha sostenuto che ci sarà una revisione dei meccanismi di attuazione di alcune misure, che esisteranno soluzioni a pacchetto e alcune avranno un campo di applicazione più esteso, come ad esempio la cooperazione. Un elemento di novità su cui l’assessore si è soffermato è stato quello della condizionalità ex ante (art. 2 del regolamento Ue 1303/2013). “Il documento più importante che si dovrà presentare – ha affermato - è questo della condizionalità ex ante. L’anticipo del cofinanziamento si riceve solo se c’è questo documento che certifica sostanzialmente di avere risorse umane, supporto di assistenza tecnica, iniziative sufficienti per animare le azioni innovative, approcci appropriati per la definizione di progetti di sviluppo locale, capacità di monitoraggio e valutazione”. Ottati ha assicurato che per agevolare le imprese agricole nella presentazione dei bandi sarà semplificata la macchina amministrativa. Infine, ha invitato a dare il proprio contributo con pareri e osservazioni alla consultazione pubblica aperta sul sito www.Basilicatapsr.it in merito al documento preparatorio del Psr Basilicata 2014/2020 nel quale sono state declinate le priorità per la Basilicata, i punti di forza e debolezza. Il contributo va spedito a psr2020@regione.Basilicata.it |
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DICHIARAZIONI VERTICI CIA A ASSEMBLEA REGIONALE PUGLIESE |
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Bari - “I contributi, gli stimoli e i consigli che ci vengono dalle associazioni di categoria e dal partenariato socio-economico territoriale sono sempre ben accetti e non a caso li consideriamo così indispensabili per formulare e programmare gli interventi del prossimo settennio previsti dalla Pac, da aver già svolto numerosi confronti dedicati alla formulazione del nuovo Psr (Piano di Sviluppo Rurale). L’ultimo in ordine di tempo quello dello scorso 11 febbraio in cui ancora una volta ho avuto modo di confrontarmi con il presidente uscente della Cia, Barile, che molto ha concertato e condiviso con me in questi mesi di mandato assessorile. Mi spiace che il nuovo segretario Raffaele Carrabba di questo processo virtuoso di partecipazione non sia stato messo a conoscenza, ma sarà mia cura informarlo provvidamente appena possibile”. E’ la replica dell’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, alle accuse di non coinvolgimento lanciate dall’assemblea della Cia svoltasi ieri a Bari, dal nuovo segretario della Confederazione Italiana Agricoltori pugliese, Raffaele Carrabba. “Abbiamo lavorato molto a livello nazionale per chiudere in tempi brevi e all’unanimità l’accordo della Pac. Un accordo – dice Nardoni – che premia la Puglia e che ora va costruito in ogni sua direttrice, così come concordato nella riunione dell’11, attraverso il contributo dei gruppi di lavoro che parteciperanno ai tavoli tecnico tematici che vedranno tutti coinvolti. Carrabba, dunque, stia pure tranquillo”. Così mentre l’Assessore Nardoni dichiara di non essere in sintonia con le dichiarazioni del nuovo numero uno di Cia Puglia, il rappresentante della Giunta regionale si dice in linea con alcune preoccupazioni espresse dal Presidente uscente Barile e con quelle esposte in ambito di politica nazionale dal presidente nazionale della Cia, Giuseppe Politi. “In qualità di Assessore e coordinatore nazionale della commissione politiche agricole – dice Nardoni – sul primo pilastro della nuova Pac relativa ai pagamenti diretti, il sistema delle regioni non ha ancora assunto una decisione definitiva. E’ stato, invece, insediato un tavolo tecnico di alto livello tra Regioni e Ministero sul quale si stanno affinando alcune simulazioni che disegnano gli scenari delle possibili scelte che dovranno riguardare questo aspetto. Occorre anche dire però – precisa l’assessore regionale – che il contesto delineato dalla nuova Pac come è ormai chiaro a tutti, non consente più la conservazione dello status quo ecco perché è importante lavorare su decisioni concordate, da un lato per attutire quanto più possibile gli effetti della riforma, ma anche per stimolare processi di convergenza previsti dai regolamenti comunitari”. “Condivido pertanto – sottolinea Nardoni – le preoccupazioni espresse dal presidente Barile sull’entità delle risorse e, proprio per questo il mandato solo tecnico di formulare alcune simulazioni sulle quali assumere le decisioni, prevede una condizione di salvaguardia. Ciascuna Regione per effetto delle nuove regole non potrà perdere più del dieci per cento delle risorse che gli sarebbero state assegnate con il metodo storico. Ovviamente al netto del taglio lineare che le risorse hanno già subito per una minore dotazione finanziaria stabilità dall’accordo sulle risorse del primo pilastro. In questo senso e senza polemica sono costretto, però, a rilevare un certo disallineamento nelle posizioni espresse dalle organizzazioni agricole a livello nazionale e a livello regionale. Difformità di pensiero che non aiutano nelle scelte”. Poi l’Assessore Nardoni si concentra sulle dichiarazioni di Politi. “Avevamo lanciato pochi giorni fa l’allarme dell’immobilismo nel settore con un Ministero prima vacante e poi ad interim che risulta non adeguato alle sfide che il comparto deve compiere nei prossimi anni – dice Nardoni – E condividiamo l’appello di Politi al Presidente del Consiglio incaricato, affinché su questi temi così centrali per lo sviluppo del paese si arrivi finalmente a cambiare registro. Sempre che il cambio di verso proposto da Renzi non sia solo una bella operazione di comunicazione, quanto piuttosto un cambiamento reale capace di premiare quell’economia verde e sostenibile che dovrebbe essere il vanto di un comparto essenziale per il tanto declamato Made in italy. Condivisibile – afferma ancora Nardoni – anche la richiesta di tagli a costi e burocrazia. In questo senso si potrebbe cominciare dalla ridiscussione del decreto che grazie alla Legge di Stabilità 2013 e poi 2014 riduce la distribuzione del gasolio agricolo prima del 10 e poi del 15 per cento. Peccato che in questo casi si, sia mancata la concertazione e il Governo abbia assunto la decisione senza sentire né Regioni né associazioni di categoria”. |
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CONVEGNO SULL’OLIVICOLTURA CALABRESE |
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L’assessore regionale all’agricoltura, foreste e forestazione Michele Trematerra ha partecipato, insieme al dirigente generale del Dipartimento Giuseppe Zimbalatti, al convegno organizzato dal Nuovo Corassol Scarl sul tema “Quale futuro dell’olivicoltura calabrese con la riforma Pac 2014/2020?”. All’evento, al quale hanno preso parte i presidenti delle Unioni nazionali olivicole ed i rappresentanti delle associazioni di categoria, è intervenuto, fra gli altri, il presidente della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro, che ha sottolineato la rilevanza strategica del settore olivicolo, comparto assolutamente da salvaguardare e sul quale continuare ad investire, ed ha evidenziato la delicatezza del momento, nel quale le regioni olivicole come la Calabria, sono chiamate a fare scelte molto importanti, non tralasciando la necessità dell’associazionismo tra le aziende produttrici. Sulla stessa linea anche l’assessore Trematerra, il quale ha sottolineato come il Dipartimento agricoltura “è impegnato da tempo in concertazioni nei tavoli nazionali per quanto riguarda il settore dell’olivicoltura”. “Dobbiamo saper cogliere le opportunità che la nuova politica agricola comunitaria potrà offrirci – ha affermato Trematerra nel suo intervento – per rilanciare un settore che è straordinariamente importante non solo dal punto di vista produttivo, ma anche paesaggistico, del contrasto al dissesto idrogeologico e soprattutto culturale. L’olivicoltura – ha specificato - deve rappresentare per i calabresi un elemento di sviluppo e di aumento dell’occupazione. La sfida che dobbiamo raccogliere – ha rimarcato l’esponente della Giunta regionale - è quella di riuscire a mettere insieme una valida politica sia sul primo che sul secondo pilastro, con lo scopo di far nascere una Igp calabrese. Mi auguro – ha auspicato - che il prossimo commissario nazionale all’agricoltura faccia in modo che questo settore riesca ad emergere con tutte le sue potenzialità ed opportunità, e che faccia le scelte giuste dal punto di vista legislativo che permettano veramente un cambiamento, cercando di intervenire su problemi quali la difficoltà dell’accesso al credito per le aziende e la semplificazione burocratica per le pubbliche amministrazioni. Fermo restando – ha precisato infine l’assessore Trematerra - che il sistema paese, a mio avviso, dovrà puntare proprio sull’agricoltura per una vera rinascita”. Zimbalatti ha, invece, fornito alcuni dati sull’olivicoltura calabrese sottolineando che “la Calabria è la seconda regione olivicola nazionale, che vanta circa 85mila aziende ad indirizzo olivicolo e ben tre oli extravergine di oliva Dop: Bruzio, Lametia e Alto Crotonese, che testimoniano come l’aspetto qualitativo della nostra regione sia significativamente migliorato. L’olivicoltura calabrese – ha aggiunto il dirigente generale – con l’attuale programmazione è stata oggetto di investimenti finanziari importanti, attraverso 7 Pif con circa 4mila beneficiari e 250 aziende supportate con gli aiuti previsti dalle Misure 121 e 123 del Psr, che favoriscono l’ammodernamento delle aziende agricole e l’accrescimento del valore aggiunto. La Calabria, con l’attuale programmazione, ha investito in questo settore circa 50 milioni di euro, contando anche su un’importante integrazione al reddito. È importante promuovere l’associazionismo e l’aggregazione nella nostra regione, ancora a livelli troppo bassi. Il comparto dell’olivicoltura, – ha concluso Zimbalatti – che può già contare sulla Legge regionale 48/2012 per la “Tutela e valorizzazione del patrimonio olivicolo della Calabria”, avrà un ruolo centrale nella progettazione del Psr 2014/2020. |
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FVG: NUOVA COMMISSIONE DEGUSTAZIONE DOC PROSECCO |
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Trieste, 25 febbraio 2014 - La Giunta regionale, su proposta del vicepresidente Sergio Bolzonello, ha nominato i nuovi componenti della commissione di degustazione per i vini a denominazione di origine controllata (Doc) Prosecco. Tale commissione, la n.6, si aggiunge alle altre già rinnovate nel 2012 e lo scorso anno. Si tratta del presidente Dino Mucignat, del supplente Michelangelo Tombacco, del segretario Lisa Stringher, del supplente Sara Cancian: rimarranno in carica per un triennio a decorrere dalla data del decreto del Presidente della Regione che renderà esecutivo il provvedimento. Il decreto sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione (Bur). La commissione rinnovata opera presso Valoritalia, ente di controllo per la Docg Lison e le Doc Carso, Collio, Lison Pramaggiore e Prosecco. Con lo stesso provvedimento, la Regione ha nominato Sabrina Goat, di Palmanova, segretario supplente delle commissioni numero 1, 2, 3, 4, 5 e 6, operanti presso Ceviq, che è invece l´ente di controllo per le Docg e Doc Friuli Aquileia, Friuli Annia, Friuli Colli orientali, Friuli Grave, Friuli Isonzo, Friuli Latisana, Colli Orientali del Friuli Picolit, Rosazzo e Ramandolo, in sostituzione del segretario supplente dimissionario. La Goat rimarrà in carica fino al 31 dicembre del 2015. Composte da tecnici ed esperti degustatori scelti negli appositi elenchi, le commissioni di degustazione sono nominate dalla Regione su proposta degli organismi di controllo delle Doc e Docgg. E hanno il compito, su richiesta delle aziende che ne sostengono i costi, di certificare la rispondenza dei prodotti enologici ai requisiti richiesti per l´appartenenza alle Doc e alle Docg. |
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