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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 04 Marzo 2014 |
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ICT: EUROTECH E COSINT AMARO |
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Amaro, 4 marzo 2014 - Le prospettive di Eurotech e, più in generale, i progetti di information technology nel polo di Amaro sono stati al centro ieri di un incontro dell´assessore regionale Paolo Panontin con il sindaco di Amaro, Laura Zanello, il presidente di Eurotech Roberto Siagri ed i vertici di Cosint/consorzio per lo Sviluppo industriale di Tolmezzo, il presidente Paolo Cucchiaro, il vice Silvano Tomacello ed il direttore Giovanni Battista Somma. La stessa presenza ad Amaro e le esperienze sin qui maturate dal gruppo Eurotech (oggi tra le 10 aziende "top" al mondo nel mercato dei computer cosiddetti "embedded", cioè inglobati all´interno dei macchinari) possono infatti risultare determinanti per lo sviluppo all´interno di Cosint di nuove progettualità dedicate alle tecnologie di "cloud computing", in grado cioè di combinare applicazioni e infrastruttura software con un modello flessibile e, ad Amaro anche "green", di erogazione ed utilizzo. In questo senso Cosint, grazie a fondi propri per circa 300 mila euro e risorse regionali per quasi 200 mila euro, ha già appaltato i lavori per il primo lotto (dovrebbe essere pronto a giugno) di un progetto definito oggi come "disaster recovery" o impianti paralleli, in pratica quei siti nei quali archiviare in sicurezza servizi informatici di business da parte di imprese ed enti pubblici e privati. "Ritengo tutti questi programmi legati all´information technology qui nel polo di Amaro meritevoli di attenzione da parte della Regione - ha sottolineato al termine della visita l´assessore Panontin - che comunque debbono ´muoversi´ nell´ambito di una fattiva sinergia con le strategie più complessive che l´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia sta mettendo in atto, anche attraverso la sua partecipata Insiel e la sua nuova struttura direttiva". "Non c´è dubbio comunque come la montagna non sia certo luogo e territorio in cui insediare o impegnare strutture industriali e manifatturiere ´classiche´. Occorre puntare su aziende e gruppi come Eurotech (realtà dal respiro internazionale con una clientela mondiale), che ad Amaro ha trovato un terreno fertile nel quale crescere come eccellenza: le difficoltà della montagna possono essere superate solo con aziende dall´alto tasso innovativo", ha dichiarato l´assessore Panontin. |
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PROTEZIONE CIVILE, LA PREVENZIONE VIAGGIA SU UNA APP: GRANDE AIUTO AI CITTADINI |
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Massa (Ms) , 4 marzo 2014 - La prevenzione, se non è tutto, pesa molto e le nuove tecnologie possono aiutare. Vale anche per le calamità, dalle frane alla alluvioni fino ai terremoti. "E prevenzione – sottolinea l´assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli – oltre che trovare risorse da investire per la difesa del suolo, vuol dire anche far sì che i cittadini, quando certi eventi succedono, sappiano come comportarsi: su un piano generale e per quanto riguarda i piani di protezione civile dei singoli territori dove vivono, che non sono un vero piano se i cittadini ne sono ignari e non possono dare il loro contributo per migliorarlo. Utilizzando magari anche il web e i social media, per aumentare partecipazione e velocità di scambio di informazioni". A Massa è stato presentato nel corso di una conferenza in sala consiliare il sistema Procis Pas, un nuovo strumento messo a punto dall´Anci con il contributo anche della Regione utile per comunicare ai cittadini i contenuti del piani di protezione civile e le allerta meteo: di fatto un´app scaricabile gratuitamente su smartphone Android e Iphone. C´era il responsabile della protezione civile nazionale Franco Gabrielli a Massa e c´era anche l´assessore alla presidenza e al rapporto con gli enti locali, Vittorio Bugli. "La prevenzione – dice Bugli – è una dei capisaldi del nostro piano di protezione civile regionale: prevenzione, allerta e soccorso ed è evidente come comunicazione e progettazione devono andare di pari passo e intrecciarsi in questi casi". Massa è tra i primi comuni italiani a dotarsi della nuova applicazione per tablet e smartphone sviluppata da Pro.ge.com, società incaricata dell´elaborazione del progetto promosso da Uncem Toscana e Anci Innovazione. Assieme a Massa stanno sperimentando il sistema, in Toscana, anche Arezzo, Calci, Carrara, Cortona, Greve in Chianti, Montemurlo, Pescaglia e Subbiano. Il piano comunale di protezione civile è la pietra d´angolo su cui poggia l´avvio delle prime operazioni in caso di qualsiasi calamità: dice cosa deve fare la protezione civile ma anche e sopratutto la popolazione, dove sono le aree di raccolta, dove saranno realizzati i campi di accoglienza. In Toscana circa l´80 per cento dei Comuni ne ha uno. "Stiamo sollecitando chi ancora non ce l´ha a scriverlo – spiega Bugli - . Ma avere un piano della protezione civile non basta. Occorre che il piano sia aggiornato e soprattutto che sia portato a conoscenza della popolazione. Un piano tenuto nel cassetto non serve a nulla". Dove scaricare l´App - L´app Prociv Pas è scaricabile gratuitamente dal market Android e dall´App Store di Apple (anche dal sito http://www.Procivpas.it) e contiene, oltre ad informazioni sul comune, carte sulle zone a rischio, indicazioni sui luoghi sicuri verso cui dirigersi, notizie sempre aggiornate sul livello di allerta e i comportamenti da adottare. C´è pure una funzione che indica, in base alla propria posizione, la strada più veloce per arrivare ai punti di raccolta. Partecipazione e prevenzione - "Le nuove tecnologie possono aumentare la veloce di scambio delle informazioni ed è dunque bene usarle – commenta ancora l´assessore Bugli – Garantiscono anche un maggior coinvolgimento di una comunità che non si deve sentire solo vittima". "Ognuno – aggiunge - deve rispondere per le proprie competenze ma con questo strumento tutte le parti diventano utili e la partecipazione può aiutare ad ottimizzare gli interventi". "Con il prefetto Gabrielli – conclude l´assessore - stiamo facendo ragionamenti che vanno anche oltre. La prevenzione è un tema centrale e la Regione Toscana sta investendo molto". Anche per la difesa del suolo. Dal 2010 ha infatti investito più di 300 milioni. Altri 50 milioni l´anno è pronta ad investirli nei prossimi anni, chiedendo allo Stato di fare altrettanto. |
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PARTE LA CAMPAGNA UE PER AIUTARE I RICERCATORI A OTTENERE INFORMAZIONI E A TROVARE UN POSTO DI LAVORO – TAPPA A MILANO L´8 APRILE |
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Bruxelles, 4 marzo 2014 - La Commissione europea avvia ieri una campagna d’informazione paneuropea per aiutare i ricercatori ad ottenere informazioni e a trovare un posto di lavoro tramite il portale Euraxess. Lo show itinerante “Euraxess - Ricercatori in movimento” visiterà 29 città europee in 22 paesi Memo/14/145 per offrire ai ricercatori e alle persone interessate ad una carriera scientifica consulenze in materia di posti di lavoro, preparazione dei Cv e diritti in materia di lavoro. La campagna, che durerà due mesi, con una forte presenza sui social media, mira a coinvolgere fino a 100 000 studenti e giovani ricercatori. Nell’inaugurare l’autobus della campagna a Bruxelles, la Commissaria europea per la ricerca, l’innovazione e la scienza, Mairé Geoghegan-quinn ha dichiarato: “Euraxess è diventato il sito di riferimento per i ricercatori alla ricerca di un’occupazione in Europa. Euraxess offre ai ricercatori informazioni e consulenze concrete che spaziano dalla ricerca di un lavoro alle opportunità di finanziamento. Con oltre 40 000 posti di lavoro pubblicizzati ogni anno e più di un milione di richieste di informazioni in materia di mobilità, Euraxess è una risorsa fondamentale in una fase in cui la disoccupazione costituisce per noi la principale sfida economica.” Euraxess è sostenuto da 40 paesi partecipanti europei. Tramite il suo portale garantisce un punto di accesso unico alle informazioni provenienti da vari paesi e un’assistenza personalizzata da parte di oltre 560 addetti in più di 260 centri servizi. Nel 2013 nel sito web Euraxess si sono registrati quasi 950 000 visitatori, il triplo rispetto al 2010, e quasi 9,6 milioni di pagine visitate. Attualmente oltre 7 700 organizzazioni di ricerca (imprese, università e Pmi) sono registrate nel sito Euraxess Jobs. Scopo del tour è incentivare una maggiore partecipazione. |
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FORMAZIONE. UNA DELEGAZIONE DEL SUDAFRICA INCONTRA L´ASSESSORE DELL’EMILIA ROMAGNA |
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Bologna, 4 maro 2014 - L´assessore regionale alla Formazione e al Lavoro Patrizio Bianchi ha incontrato ieri a Bologna una delegazione proveniente dal Sudafrica, composta da Errol Gradweel e Justice Sera di Ewseta, l´Autorità di Formazione del Governo sudafricano. L´assessore Bianchi ha illustrato alla delegazione il sistema di educazione e ricerca dell´Emilia-romagna. "Il Sudafrica è molto interessato a recepire l´esperienza della nostra Regione - spiega l´assessore Bianchi - Il legame fra crescita economica, benessere sociale e investimento in educazione è molto stretto, e il nostro sistema è politica di sviluppo. Il Governo sudafricano è interessato soprattutto agli Istituti tecnici superiori, individuati anche nel loro Paese come uno dei punti chiave per favorire l´occupazione dei giovani". La delegazione parteciperà, sempre a Bologna, ad un seminario di approfondimento sulle tecnologie ambientali e le energie rinnovabili, mentre nei prossimi giorni visiteranno il Miex, il Centro di International management dell´Università di Bologna, l´Università di Ferrara e il Cnr a Roma. |
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ALTA FORMAZIONE: 2 MLN PER I VOUCHER A 1302 GIOVANI |
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Pescara, 4 maro 2014 - Sono 1302 gli studenti abruzzesi che beneficeranno dei voucher per l´Alta formazione e la formazione universitaria finanziati dalla Regione Abruzzo (assessorato al Lavoro e alla Formazione) con 2 milioni di euro nell´ambito del P.o. 2007/2013 del Fondo sociale europeo. L´elenco degli assegnatari è stato pubblicato ieri ed è disponibile sul sito della Regione Abruzzo www.Regione.abruzzo.it/fil. Rispetto alla dotazione iniziale prevista - pari ad un milione di euro - le risorse a disposizione sono state raddoppiate per soddisfare il maggior numero possibile delle domande pervenute. "La risposta al bando è stata massiccia - commenta l´assessore alla Formazione, Paolo Gatti - per questo abbiamo deciso di raddoppiare le risorse, aumentando di un altro milione di euro i fondi per consentire a quanti più giovani abruzzesi di vedersi riconosciuta un´esperienza formativa importante per il loro futuro professionale. Il criterio per la valutazione ? continua Gatti ? è stato ancora una volta il merito e non poteva essere altrimenti. E´ il sostegno al merito, ai veri talenti, a chi ha voglia di crescere e magari non dispone di risorse economiche sufficienti, la chiave per dare ai nostri ragazzi una chance in più per farsi strada ed emergere in un mercato come quello delle professioni che si è fatto sempre più competitivo". L´avviso "Voucher per la formazione universitaria e per l´Alta formazione" prevedeva l´erogazione di voucher finalizzati alla frequenza, in Italia e all´estero, di corsi di studio universitari, specializzazioni, master e altri interventi di elevata valenza professionalizzante. Dei 1302 voucher finanziati, 882 sono stati destinati a favore di studenti che hanno svolto percorsi formativi universitari in Italia (corsi di laurea specialistica, a tali corsi sono equiparati quelli della laurea magistrale e della laurea secondo il vecchio ordinamento) e corsi di laurea triennale. Altri 410 sono stati assegnati a studenti che hanno frequentato percorsi formativi post laurea in Italia (corsi di specializzazione, master di Ii livello, master di I livello). E, infine, 10 ragazzi abruzzesi usufruiscono delle risorse per percorsi formativi svolti all´estero (master post laurea, corsi di alta professionalizzazione organizzati da Università, Accademie, altre Istituzioni pubbliche e private di alta formazione). Per le prime due tipologie il finanziamento per ogni singolo voucher è di massimo 8 mila euro, per la terza il finanziamento è di massimo 12 mila euro. I 1.302 voucher (per tutte e tre le azioni) finanziati sono così ripartiti per provincia: Teramo: 376 voucher; Chieti: 380 voucher; Pescara: 376 voucher; L´aquila: 170 voucher. |
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ACCORDO REGIONE BASILICATA–MIUR AZIONE CONTRASTO A DISPERSIONE SCOLASTICA |
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Potenza, 4 marzo 2014 - Siglato - tra Regione Basilicata e Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca -l’accordo in base al quale partirà nei prossimi giorni l’Azione Straordinaria per il contrasto alla dispersione scolastica ed il rafforzamento dei servizi di offerta formativa che impiega il personale precario docente e Ata nelle scuole lucane. Il progetto regionale, avviato lo scorso dicembre dal Dipartimento Formazione, Cultura e Sport, è stato rivolto alle istituzioni scolastiche statali del secondo ciclo di istruzione con lo specifico intento di sostenere lo svolgimento di alcune attività non curriculari attraverso il supporto professionale dei docenti e degli assistenti tecnici, amministrativi e ausiliari inseriti nelle graduatorie ad esaurimento permanenti e provinciali, ai quali sarà riconosciuto il punteggio per l’intero servizio prestato. “Si tratta di risorse professionali preziose – ha detto l’assessore alla Formazione Raffaele Liberali – in grado di offrire alle scuole la possibilità di svolgere attività didattiche di recupero, sviluppo e consolidamento delle competenze disciplinari fondamentali per contrastare l’insuccesso e la dispersione scolastica, ma che avranno anche l’occasione, nei cinque mesi di lavoro che l’Azione assicura loro, di rafforzare le proprie stesse competenze, vedendosi riconosciuto a tutti gli effetti il servizio svolto”. La Regione Basilicata ha programmato l’Azione Straordinaria subito dopo l’emanazione dell’Art. 5, comma 4-bis, della legge 128/2013 che consente la promozione da parte delle amministrazioni scolastiche, in collaborazione con le regioni, di progetti che prevedano attività di carattere straordinario, anche finalizzati al contrasto della dispersione scolastica, da realizzare con il personale precario. La stipula delle specifiche convenzioni tra le Regioni e il Miur – prevista dalla norma – è lo strumento attraverso il quale a tale personale verrà garantito, oltre al trattamento economico contrattuale a carico della Regione Basilicata a valere sul Programma Operativo Fse 2007-2013, anche il punteggio in graduatoria. E’ imminente quindi la convocazione degli iscritti nelle graduatorie – ha annunciato l’assessore - da parte degli Uffici Provinciali di Potenza e Matera dell’Usr. “Abbiamo fortemente voluto questo Accordo con il Ministero – ha precisato Raffaele Liberali – per non lasciare che l’Azione, se pure di indubbia utilità per le scuole e gli studenti, si limitasse all’impiego temporaneo dei lavoratori precari della scuola ma assicurasse loro soprattutto il riconoscimento giuridico del servizio, ulteriormente spendibile per il futuro. Stiamo già mettendo in campo un accordo di più ampia portata con il Miur che ci consenta – con l’avvio del nuovo programma operativo regionale – di mettere in campo molte altre iniziative, anche destinate all’implementazione dei Poli formativi e tecnico professionali nell’ambito del piano di riorganizzazione della filiera di istruzione e formazione, di avvalerci del personale precario della scuola riconoscendo allo stesso le prerogative professionali, economiche e giuridiche che merita”. |
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MASTER SULLE RISORSE IDRICHE ED ENERGETICHE DELL´UNICAL |
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Catanzaro, 4 marzo 2014 - L´assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri e´ intervenuto all´Università della Calabria durante la cerimonia di consegna dei diplomi del Master d’Ingegneria in “Esperto in gestione integrata del ciclo acqua-energia". La manifestazione e´ stata introdotta dal Rettore Gino Crisci ed ha visto l´intervento in video conferenza del Dirigente del settore della ricerca del Ministero Fabrizio Cobis. Il Master, riservato a 15 laureati e diretto da Patrizia Piro, e´ stato finanziato dai Ministeri della Ricerca Scientifica e dello Sviluppo Economico. Nel corso del suo intervento, Caligiuri ha evidenziato che "la razionalizzazione delle risorse idriche e la valorizzazione delle fonti energetiche rappresentano due fondamentali terreni di impegno per la societa´ calabrese. Occorrono figure professionali con competenze innovative in grado di promuovere lo sviluppo economico e migliorare la qualità della vita dei cittadini calabresi. In questo modo, le università possono confermare la loro centralità". L´assessore ha illustrato la necessita´ di realizzare il ciclo integrato delle acque, attualmente frammentato da diverse competenze in base all´uso: agricolo, industriale, potabile ed energetico. Inoltre, ha sostenuto che la Calabria e´ una regione che già adesso esporta energia ed ha ancora notevoli possibilità di crescita, a cominciare dallo sfruttamento intelligente delle fonti eoliche e solari. Caligiuri ha ricordato lo studio presentato alla giornata di studi "Calabria al Lavoro" organizzato dalla Regione Calabria nel gennaio del 2012 che prevede il maggiore sviluppo della regione nei prossimi decenni nel settore della "green economy", quindi agricoltura, ambiente, energia che si collegano con il turismo, i beni culturali e le tecnologie. L´assessore ha infine ribadito il ruolo strategico delle universita´ per lo sviluppo della regione. |
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MILANO: PICCOLA SCUOLA DI CIRCO, AL VIA I LAVORI PER RINNOVARE LA TENSOSTRUTTURA NELL´INTERVENTO È COMPRESA LA COSTRUZIONE DI SPOGLIATOI E BAGNI E IL RIFACIMENTO DEGLI IMPIANTI. |
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Milano, 4 marzo 2014 - La Piccola Scuola di Circo, la prima associazione di volontariato in Italia impegnata nell’insegnamento delle arti circensi ai bambini e ai ragazzi come progetto educativo e motorio, potrà ammodernare la propria tensostruttura. In particolare, saranno realizzate tutte le opere accessorie come gli spogliatoi e i bagni, oltre al rifacimento degli impianti, alla creazione di una segreteria e all’installazione di una pensilina esterna, in modo da assicurare la piena funzionalità dell’impianto sportivo e agevolare gli allievi, gli insegnanti e le famiglie che frequentano quotidianamente la Piccola Scuola di Circo. Con l’approvazione del progetto di riqualificazione dell’area comunale di via Cenisio 2, già concessa in uso alla Piccola Scuola di Circo fino al 2033, la Giunta di Palazzo Marino ha dato il via all’iter per il rilascio della polizza fideiussoria per un importo di circa 150 mila euro: una garanzia necessaria per l’assunzione del mutuo destinato ai lavori di ammodernamento e adeguamento che l’associazione intende effettuare. “Aiutiamo la Piccola Scuola di Circo a proseguire al meglio la propria attività – ha detto l’assessora allo Sport Chiara Bisconti – fondata sul linguaggio poetico, magico e senza frontiere dell’arte circense. Questa associazione, speciale e unica nel panorama italiano, accompagna centinaia di cittadine e cittadini di ogni età, in particolare i giovani, in un percorso di formazione sportiva, sociale e culturale capace di migliorare la salute, la qualità della vita, il benessere delle persone”. La Piccola Scuola di Circo è un’associazione a carattere volontario e senza scopo di lucro con finalità sportive, ricreative e culturali. Istituita nel 1994, è una realtà unica nel panorama italiano: segue la formazione di oltre 300 allievi tra i 3 e i 40 anni, offrendo loro la conoscenza e la preparazione indispensabile per affrontare le “performing arts” circensi e di strada. Avvicina bambini, ragazzi e adulti all’arte circense, come percorso di formazione, educazione, sviluppo integrale della persona e ricerca di un benessere psicofisico che permetta di esprimersi al meglio con il proprio corpo, migliorando anche l’autostima e la fiducia in se stessi. |
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AMBIENTE: NUOVI STUDI RIBADISCONO L´IMPORTANZA DI RAFFORZARE LA PROTEZIONE DALLE INONDAZIONI E DI PASSARE A UNA FISCALITÀ PIÙ ECOLOGICA |
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Bruxelles, 4 marzo 2014 Due studi pubblicati oggi dalla Commissione europea mostrano come la politica ambientale possa incentivare la crescita economica attraverso il potenziamento delle misure di difesa dalle inondazioni e una fiscalità più ecologica. Uno dei due studi fornisce ulteriori prove dei vantaggi economici complessivi derivanti da investimenti tempestivi nelle misure di difesa dalle inondazioni, mentre l´altro sottolinea i vantaggi offerti dallo spostamento della pressione fiscale dal lavoro all´uso delle risorse e all´inquinamento. Janez Potočnik, Commissario europeo responsabile per l´Ambiente ha dichiarato: "Investire nella protezione dalle inondazioni può apportare benefici complessivi per l´economia, soprattutto se si privilegiano soluzioni basate sulla natura, molto efficaci sotto il profilo dei costi. Inoltre, la riforma della fiscalità ambientale potrebbe quasi raddoppiare le entrate delle tesorerie nazionali rispetto a quelle attuali, offrendo vantaggi per l´ambiente e la possibilità di tagliare le tasse sul lavoro o di ridurre il disavanzo; un argomento, quest´ultimo, particolarmente convincente e che potrebbe spingere a cambiare lo status quo." Lo studio sul potenziale di una fiscalità più ecologica, che si basa sui dati provenienti da 12 Stati membri, suggerisce che lo spostamento della pressione fiscale dal lavoro all´inquinamento (ad esempio, con l´aumento delle tasse sulle fonti di inquinamento atmosferico e idrico) darebbe luogo a entrate pari a 35 miliardi di euro in termini reali nel 2016, che arriverebbero a 101 miliardi di euro nel 2025, con cifre molto più alte se venissero anche adottate misure per abolire le sovvenzioni dannose per l´ambiente. A seconda dello Stato membro interessato, le possibili entrate variano da più dell´1% a oltre il 2,5% del Pil annuo nel 2025. Il secondo studio esamina i diversi legami esistenti tra l´ambiente e le politiche economiche, compresi l´impatto macroeconomico delle inondazioni e le migliori prassi nel sostenere le Pmi che utilizzano le risorse in modo efficiente, senza dimenticare la spesa per l´ambiente in tutti gli Stati Membri. Il costo totale approssimativo dei danni causati dalle inondazioni nell´Ue, nel periodo 2002-2013, è stato di almeno 150 miliardi di euro. Investire in misure volte a ridurre le inondazioni rappresenta una soluzione estremamente efficace, con un costo dalle 6 alle 8 volte più basso rispetto a quello per rimediare ai danni causati dalle alluvioni. Fattore ancora più importante è il fatto che i vantaggi derivanti dagli investimenti nelle infrastrutture verdi, ad esempio il ripristino di elementi naturali per gestire e immagazzinare l´acqua durante le alluvioni, includono l´aumento della biodiversità e la riduzione dei costi per la costruzione. |
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ZAIA CHIEDE A RENZI LA DICHIARAZIONE DELLO ‘STATO DI EMERGENZA’ PER L’ECCEZIONALE ONDATA DI MALTEMPO CHE HA COLPITO IL VENETO NELLA PRIMA METÀ DI FEBBRAIO |
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Venezia, 4 marzo 2014 - Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e al prefetto Franco Gabrielli, capo del Dipartimento della protezione civile, con la quale chiede la dichiarazione dello “Stato di emergenza” in riferimento agli eccezionali eventi atmosferici che hanno colpito l’intero territorio veneto nel periodo dal 30 gennaio al 18 febbraio 2014. Zaia, inoltre, chiede: un sostegno economico per assicurare le necessarie operazioni di soccorso alle popolazioni colpite; di avviare i primi interventi provvisionali necessari a garantire la pubblica incolumità; di ripristinare i danni subiti dal patrimonio pubblico e privato. A una prima stima, i danni risultano essere superiori ai 550 milioni di euro. Il maltempo e l’intensità della caduta di pioggia e neve in tutto il territorio veneto, hanno determinato varie situazioni di criticità, gravi disagi alla popolazione, danni consistenti ai beni pubblici e privati e alle attività economico produttive: esondazioni di fiumi, fenomeni di dissesto idrogeologico, strutture arginali fortemente indebolite, innesco di valanghe e di movimenti franosi, interruzione di collegamenti viari e servizi essenziali, innalzamento delle falde freatiche, mareggiate sulla costa con erosione degli arenili, ecc. Tali eccezionali eventi hanno gravemente compromesso la sicurezza del territorio, determinando situazioni di pericolo per la pubblica incolumità. |
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DANNI MALTEMPO, ASSESSORE EMILIA ROMAGNA SCRIVE A MARTINA PER LA CAMPAGNA ASSICURATIVA 2014 |
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Bologna, 4 marzo 2014 - L’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni ha chiesto l’intervento del ministro delle politiche agricole Maurizio Martina per sbloccare l’avvio della campagna assicurativa 2014 contro i danni alle colture da avversità atmosferiche e contestualmente convocare un tavolo tra tutti i soggetti interessati per definire regole “trasparenti ed efficaci” a tutela delle imprese agricole. Nella lettera inviata Rabboni stigmatizza “ l’inaccettabile e non motivato comportamento delle Compagnie assicuratrici” sia per “i ritardi nella comunicazione delle condizioni da applicare” che per quanto riguarda “in alcuni casi limitati, la proposta di parametri del tutto inadeguati rispetto alle esigenze degli agricoltori.” A fronte del notevole anticipo del ciclo vegetativo delle colture frutticole di pregio, dovuto all’anomalo andamento stagionale, tale situazione di stallo - sottolinea Rabboni - rischia di avere conseguenze sulla “competitività dell’intero comparto agricolo italiano chiamato a misurarsi con Paesi nei quali le compagnie assicurative rappresentano un importante elemento di supporto all’agricoltura”. Secondo l’assessore tale situazione non è motivata da alcun elemento concreto. Il Piano nazionale infatti è stato approvato con largo anticipo dallo stesso Ministero delle politiche agricole, mentre la riassicurazione pubblica è disponibile dal mese di febbraio. Per questo Rabboni, anche a fronte della nuova Programmazione dello sviluppo rurale che prevede per l’Italia “una disponibilità di 1 miliardo 640 milioni per la gestione del rischio contro le calamità naturali”, chiede a Martina che venga anche attivata un “una sede di confronto tra amministrazioni pubbliche, sistema assicurativo privato, associazioni agricole e mondo cooperativo per giungere alla definizione di un quadro regolamentare e organizzativo in grado di evitare il ripetersi di simili problematiche”. |
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AMBIENTE: A MARANO I LABORATORI DIDATTICI DELL´ARPA FVG |
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Trieste, 4 marzo 2014 - Si è tenuto a Marano Lagunare uno dei momenti conclusivi del progetto europeo Shape, che si pone l´obiettivo di migliorare la gestione della fascia costiera e di promuoverne una corretta pianificazione. Per far conoscere le attività realizzate in regione, Arpa-agenzia Regionale per la Protezione Ambiente Fvg ha organizzato nella sala della Vecchia Pescheria di Marano Lagunare dei laboratori didattici e un incontro con pescatori e diportisti. Nei laboratori didattici gli studenti hanno potuto scoprire la grande ricchezza biologica presente nell´acqua di mare, preparando loro stessi i vetrini, poi visionati al microscopio. Altri laboratori hanno presentato il ciclo dell´acqua dalle montagne al mare, oppure hanno proposto attività di gioco creativo sui colori e le sfumature di una goccia d´acqua. Era inoltre presente un laboratorio di Arpa-osmer con la più comune e semplice attrezzatura meteorologica. Ai giovani studenti sono state spiegate anche le attività di Arpa Fvg all´interno del progetto Shape. Con i fondi messi a disposizione dal progetto, Arpa Fvg ha installato nella Laguna di Marano e Grado una rete di monitoraggio permanente per la misurazione in continuo della qualità dell´acqua e per la misura dell´erosione/deposizione sul fondo. Il sistema di monitoraggio è già attivo ed è di grande importanza per la Laguna, in particolare per le attività di molluschicoltura. Nel pomeriggio i pescatori e i diportisti hanno potuto seguire una interessante lezione di Sergio Nordio di Arpa Osmer dal titolo "Il Meteo per chi va in mare". Sono stati presentati i principali strumenti e i principali prodotti meteorologici oggi disponibili, che consentono di fornire utili indicazioni e corrette previsioni a chi vuole affrontare il mare in sicurezza. |
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TRASIMENO, VIA AL COMPLETAMENTO DELL´ANELLO CICLABILE CON L´ULTIMO TRATTO NEL TERRITORIO DI CASTIGLIONE DEL LAGO |
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Perugia, 4 marzo 2014 - "Entro il prossimo anno, il territorio del lago Trasimeno sarà collegato al resto dell´Umbria dai percorsi ciclabili che ne favoriranno la valorizzazione e la fruizione da parte dei residenti e dei turisti". È quanto hanno annunciato , nel corso di una conferenza-stampa a Palazzo Donini, l´assessore regionale alle Politiche agricole Fernanda Cecchini e il sindaco di Castiglione del Lago, Sergio Batino, presentando il progetto del completamento dell´anello ciclabile del lago Trasimeno, nel comune di Castiglione del Lago, fra il canale dell´Anguillara e l´abitato del capoluogo. Il progetto prevede la realizzazione di un tratto di 6,8 chilometri, per un importo di 1 milione e 800mila euro; soggetto attuatore è l´Agenzia forestale regionale, "Un intervento strategico – ha detto l´assessore – finanziato nell´ambito delle attività del Programma operativo regionale del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Por-fesr) 2007-2013, con l´obiettivo di aumentare l´attrattività dei nostri territori, la loro valorizzazione e fruizione sostenibile, l´ampliamento della proposta turistica, attraverso la dotazione delle infrastrutture e dei servizi necessari". "Da Citerna a Norcia e tra il Tevere e il Trasimeno – ha proseguito – Sono questi gli assi portanti del percorso ciclabile regionale. Ora completiamo il percorso del Trasimeno, ma allo stesso tempo, per dare compiutezza e funzionalità all´infrastruttura, sono in fase di ultimazione i progetti per il completamento del percorso ciclabile lungo il Tevere e per il ‘braccio´ di collegamento tra quest´ultimo e l´anello del Trasimeno. Entro il 2015 – ha rilevato – dovranno essere ultimati e rendicontati tutti i lavori. Insieme alla Soprintendenza regionale ai Beni ambientali, concorderemo le modalità tecniche dell´esecuzione dei lavori affinché siano impiegate le migliori tecniche a disposizione per un intervento compatibile con l´ambiente e che non richieda ingenti spese per la manutenzione". A questo proposito, l´assessore regionale si è impegnata "con le economie dei progetti in fase di realizzazione a contribuire al ripristino dei tratti che necessitano di manutenzione". "Nell´estate del prossimo anno – ha detto il sindaco di Castiglione del Lago, Batino – potrà essere percorso l´intero anello di 58 chilometri del percorso ciclabile che circonda il lago e sarà una delle vie di collegamento con il resto della regione, da percorrere in bicicletta o a piedi. Un´opera importante per un comprensorio che fa perno su paesaggio e ambiente, su una fruibilità attraverso la pratica dello sport all´aria aperta, per farsi conoscere e attrarre sempre più turisti". L´itinerario si sviluppa nella fascia compresa fra la viabilità stradale principale e il lago in un ambito di particolare pregio naturalistico. "Questo non impedirà l´attività della caccia - ha detto il sindaco – per il controllo delle specie critiche per il territorio". Nell´annunciare un calendario di iniziative per la valorizzazione dell´anello ciclabile, già programmate insieme alla ex Comunità montana, il sindaco di Castiglione del Lago ha avanzato la proposta di un ulteriore collegamento, fra l´Umbria e la Toscana, unendo l´anello del Trasimeno al Sentiero della bonifica: lungo il Canale dell´Anguillara, il torrente Tresa fino a ricongiungersi al Sentiero vicino a Chiusi, "con la possibilità di utilizzare anche il treno – ha rilevato – e aumentando quindi l´interesse, già alto, e la fruibilità del percorso". |
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CAMPANIA: PROTEZIONE CIVILE, CORSI SUI PRESIDI TERRITORIALI. |
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Napoli, 4 marzo 2014 - "Sono cominciate le attività sul campo nell´ambito dei corsi sui presidi territoriali della Scuola regionale di protezione civile che si svolgono in base ad una stretta collaborazione con l´Ordine dei Geologi e degli Ingegneri della Campania." Così l´assessore alla Protezione civile della Regione Campania Edoardo Cosenza. "I sopralluoghi hanno riguardato i territori di Santa Maria a Vico, San Felice a Cancello, Salerno, Cava dei Tirreni (Nord), Maiori, Sarno, Sant´egidio del Monte Albino, Angri, Scafati e il Fiume Sarno nel tratto compreso tra le sorgenti di Sarno e l´uscita della vasca Cicalesi (alveo comune nocerino) fino a foce Sarno. "Le attività sul campo serviranno a redigere la Carta dei punti di crisi, ossia delle criticità da tenere sotto osservazione nei casi di allarme idropluviometrico a supporto dei sindaci. Si tratta di un fondamentale ed innovativo strumento per la sicurezza dei cittadini da attivare in caso di preallarme per rischio idrogeologico”, conclude Cosenza. |
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GHIACCIAI DOLOMITI: PROSEGUE IL MONITORAGGIO |
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Venezia, 4 marzo 2014 - “La recente presentazione del nuovo Catasto dei Ghiacciai italiani, a cura dell’Università di Milano, ci consente di mettere in evidenza con soddisfazione anche il grande lavoro di ricerca e monitoraggio glaciologico svolto finora dalla Regione del Veneto nell’area dolomitica”. A sottolinearlo è l’assessore all’ambiente e alla difesa del suolo Maurizio Conte con riferimento alla presentazione nei giorni scorsi su un quotidiano scientifico di quest’iniziativa che utilizzerà anche i dati elaborati dal Veneto su tale tematica. “L’ultimo risultato di queste indagini – fa rilevare Conte - si è concretizzato in una pubblicazione (I ghiacciai delle Dolomiti, Ed. La Galiverna, 2012) fatta dal glaciologo Franco Secchieri, che dagli anni ’80 collabora con la Regione come specialista in questo campo. Ma il lavoro di analisi è proseguito anche nell’estate del 2013, con sopralluoghi aerei su tutti i Gruppi Dolomitici, e a breve informeremo sugli esiti. L’obiettivo è di utilizzare le rilevazioni come strumenti di controllo delle fasce di territorio veneto più elevate in modo da valutare la possibile correlazione tra le variazioni delle masse ghiacciate e le tendenze del clima. Dal 1960 al 1985 tutti i ghiacciai hanno mostrato un’evidente espansione, con consistenti variazioni positive delle superficie e delle masse, mentre oggi si stanno riducendo con un’impressionante accelerazione. E’ quindi evidente come il monitoraggio glaciologico dell’area dolomitica abbia una valenza sia scientifica sia di informazione verso i cittadini la cui sensibilità ambientale è fortemente cresciuta”. “Questo tipo di osservazioni, con rilievi prevalentemente aerei – aggiunge Conte - consente di tenere sotto controllo, anche dal punto di vista della sicurezza idrogeologica, quella parte di territorio che per sua natura si trova esposta a condizioni ambientali particolari e maggiormente a rischio dissesto. Le Dolomiti proprio per le loro caratteristiche geografiche e morfologiche costituiscono quello che Secchieri ha definito un laboratorio climatico–glaciologico. Più di 80 sono infatti i siti così detti “glaciogeni”, luoghi nei quali esistono le condizioni favorevoli all’accumulo delle masse gelate in periodi climatici favorevoli o, al contrario, se ne può osservare la riduzione, fino anche all’estinzione, come per qualche esemplare sta succedendo oggi. Proprio per questo impegno e per i risultati conseguiti fino ad oggi, si è creato un rapporto con l’Università di Milano e il prof. Claudio Smiraglia, a capo del progetto per la formazione del nuovo Catasto dei ghiacciai italiani, che ha inserito i dati del Veneto nel data base che verrà pubblicato probabilmente in primavera”. |
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AMBIENTE: 5 MARZO A MARANO, CONVEGNO SUL MONITORAGGIO DELLE ACQUE LAGUNARI |
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Trieste, 4 maro 2014 - L´arpa-agenzia Regionale per la Protezione dell´Ambiente del Friuli Venezia Giulia ha realizzato con fondi comunitari provenienti dal Progetto europeo Shape una rete di monitoraggio della qualità delle acque nella Laguna di Marano e Grado. I risultati del Progetto saranno presentati nel corso del convegno "Stato delle acque della Laguna di Marano e Grado. L´impatto dei dragaggi e il nuovo sistema di monitoraggio in continuo", che si terrà mercoledì prossimo 5 marzo, con inizio alle ore 16.00 nella Pescheria Vecchia di Marano Lagunare. Nel corso dei lavori verranno presentati i risultati degli studi e delle ricerche sulla qualità delle acque e sulle problematiche specifiche dell´ambiente lagunare, dalla gestione dei sedimenti, alla pesca, alla presenza del mercurio nei sedimenti, offrendo gli strumenti per una gestione sostenibile a lungo termine dell´ambiente lagunare e delle economie connesse. I lavori saranno conclusi dall´assessore regionale all´Ambiente e all´Energia Sara Vito. |
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FRANA GUALDO CATTANEO; ASSESSORE UMBRIA PARTECIPA A CONSIGLIO COMUNALE APERTO |
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Perugia, 4 marzo 2014 - Fronteggiare l´emergenza per garantire il ripristino della normale viabilità per l´accesso al centro storico di Gualdo Cattaneo e predisporre un piano di interventi per la messa in sicurezza del versante collinare interessato dai dissesti idrogeologici. E´ indirizzato su due fronti l´intervento della Regione Umbria in seguito al crollo di un piccolo tratto delle antiche mura urbiche di Gualdo Cattaneo: lo ha sottolineato l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, intervenendo ieri al Consiglio comunale aperto della città che aveva tra i punti all´ordine del giorno proprio i passaggi relativi agli interventi urgenti da realizzare. Nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato oltre al sindaco Andrea Pensi, numerosi cittadini, è stata evidenziata la difficile situazione che si è venuta a creare dopo il crollo di un tratto delle mura di cinta della città che si è verificato a distanza di un anno da una precedente frana in Via della Circonvallazione in seguito alla quale la strada era stata interrotta, tanto che i residenti da allora, dovevano percorrere contromano un tratto di via Circonvallazione per raggiungere le loro abitazioni. "In seguito all´aggravamento della situazione dovuto al crollo della parte terminale del muro di contenimento della circonvallazione in via Balducci – ha detto l´assessore Rometti – la Regione Umbria rimodulando le risorse stanziate in seguito alle alluvioni di novembre 2012, ha provveduto ad inserire tra gli interventi finanziati al Comune di Gualdo Cattaneo un intervento di somma urgenza. Inoltre, – ha aggiunto Rometti - la Regione si sta impegnando per reperire ulteriori risorse per il completamento dei lavori di messa in sicurezza e ricostruzione del muro di contenimento". Le risorse messe a disposizione saranno destinate in primo luogo al consolidamento delle abitazioni sovrastanti attraverso micropali e per la regimazione delle acque meteoriche e di fognatura, nonché ad uno studio geologico finalizzato a valutare le modalità intervento. E´ prevista la posa in opera di un telo impermeabile a protezione dell´area oggetto del dissesto, l´asportazione della vegetazione per verificare le condizioni del paramento murario e il controllo della stabilità del tratto viario della circonvallazione. |
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AMBIENTE: REMANZACCO È UN ESEMPIO NEL RISPARMIO DELL´ACQUA |
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Trieste, 4 marzo 2014 - "Scurtìn il Madrac!", ovvero "Accorciamo il serpente d´acqua!": è il motivo in friulano scelto per la campagna di comunicazione "Aghe nestre" ("Acqua nostra") promossa dal Comune di Remanzacco (Ud) e rivolta in particolare ai bambini delle elementari, per favorire il consumo di acqua di rubinetto riducendo nello stesso tempo gli sprechi. La presentazione della campagna, per la quale il Comune ha attinto ai fondi della legge regionale 482 del 1999 sulla tutela delle minoranze linguistiche e storiche, si è svolta oggi a Remanzacco, presente l´assessore regionale all´Ambiente Sara Vito. "Siamo di fronte - ha detto l´assessore Vito - a un´iniziativa pregevole, che dimostra come si possa fare un uso intelligente dei fondi della legge 482 sul friulano per un progetto di educazione ambientale sul consumo consapevole e responsabile dell´acqua potabile rivolto in particolare ai più piccoli". "Quello del Comune di Remanzacco - ha aggiunto - è un investimento sull´educazione della comunità locale, ma direi di tutta la comunità del Friuli Venezia Giulia. Come Regione siamo fra l´altro impegnati in questa fase proprio nella definizione del Piano di Tutela delle Acque". Per la campagna "Aghe nestre" sono stati preparati sia dei materiali didattici a fumetti per i bimbi, sia un libretto informativo che sarà distribuito a tutte le famiglie di Remanzacco. Viene anche presentato un bilancio dei consumi biennali della "Casa dell´Acqua". L´obiettivo è quello di mettere in luce i vantaggi economici e ambientali dell´acqua di rubinetto, sfatando molti pregiudizi e suggerendo come attraverso la modifica di piccole abitudini quotidiane si possano abbassare notevolmente i consumi. Il messaggio che il Comune intende lanciare è insomma: "L´acqua è nostra e non dobbiamo perderla. Per cui ... Tagliamo i consumi. E accorciamo il Madrac!". |
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TERRA DEI FUOCHI, INCONTRO REGIONE CAMPANIA - AGRINSIEME |
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Napoli, 4 marzo 2014 - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ha incontrato , presso la sala giunta di Palazzo Santa Lucia, i rappresentanti di Agrinsieme (Cia, Confagricoltura, Copagri, Legacoop, Confcooperative, Agci). Al tavolo hanno preso parte gli assessori all´Agricoltura Daniela Nugnes e alle Attività Produttive Fulvio Martusciello. Era presente il capo del dipartimento della Salute e delle Risorse naturali della Regione Campania Ferdinando Romano. L´incontro è stato convocato allo scopo di fare il punto sull’attuazione delle politiche nazionali e sugli interventi predisposti dall’amministrazione regionale in merito alla tematica "Terra dei Fuochi", in particolare sul Piano di promozione, tutela e valorizzazione dei prodotti agricoli che prevede uno stanziamento di 50 milioni a valere sul Piano di Azione e coesione. "Per fronteggiare l´attacco mediatico a cui siamo stati sottoposti dobbiamo puntare sui prodotti. Il messaggio che è necessario lanciare è che i terreni contaminati sono molto meno di quelli che si pensava. Occorre una campagna di comunicazione massiccia e, anche da un punto di vista giuridico, è quanto mai urgente rivedere la normativa sui terreni ad uso agricolo e sulle acque di irrigazione" ha detto Alessandro Mastrocinque, coordinatore di Agrinsieme. "I nostri prodotti sono iper controllati e sanissimi e, proprio per difendere questo principio, stiamo conducendo una battaglia a tutela dell´agricoltura campana con l´obiettivo di restituire al comparto, che purtroppo sta pagando il prezzo più alto, il primato di eccellenza che gli spetta di diritto", ha affermato l´assessore Nugnes. "Abbiamo cercato di completare gli interventi a tutela del settore agroalimentare con la previsione di una consistente azione di promozione e marketing a contrasto degli effetti dannosi provocati dalla questione terra dei fuochi: su uno stanziamento di 50 milioni complessivi abbiamo previsto che 15 vadano a finanziare un piano di comunicazione istituzionale per un rilancio del marchio ´Campania´ nel complesso e 35 al sostegno della comunicazione delle Pmi dell´agroalimentare, attraverso l´erogazione di appositi voucher. Puntiamo al sostegno al settore a 360 gradi: a breve stipuleremo un accordo con uno dei più importanti outlet europei che ci permetterà di utilizzare la propria rete commerciale per diffondere le eccellenze campane con grande visibilità su scala internazionale" ha dichiarato l´assessore Martusciello. "La Campania ha i prodotti più controllati d´Italia. Dobbiamo difendere la nostra produzione che costituisce un´eccellenza, che dà migliaia di posti di lavoro. Siamo disponibili al confronto sempre per discutere le proposte e condividere i percorsi più appropriati a tutela della nostra terra", ha concluso il presidente Caldoro. |
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ALLUVIONI: LA REGIONE TOSCANA HA FATTO E FA LA SUA PARTE, MA CI VUOLE PIÙ STATO |
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Firenze , 4 marzo 2014 - "La Regione non ha abbandonato né i cittadini né i territori. In questi anni in cui la Toscana è stata duramente colpita da pesanti eventi, sei alluvioni e un terremoto che dal 2011 hanno causato oltre 1 miliardo di danni, ha fatto fino in fondo la propria parte, essendo presente ed intervenendo con decisione e con molte risorse proprie. Noi ci siamo stati e, pur comprendendo lo stato d´animo di chi ha avuto e talvolta subisce ancora le difficoltà, ci sentiamo dalla loro parte e di avere fatto il possibile. Quello che è mancato è la percezione da parte dello Stato che bisognava e bisogna fare di più". L´assessore regionale alla presidenza, Vittorio Bugli, interviene così dopo le polemiche sollevate dai rappresentanti dei comitati degli alluvionati nel corso dell´incontro che si è tenuto a Massa con il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, per la presentazione di un´app per l´allertamento dei cittadini in situazioni di emergenza. "In questi anni – prosegue – la Regione ha investito 250 milioni di euro per fronteggiare gli effetti delle calamità che hanno colpito parti importanti del territorio toscano. Il nostro territorio è ancora ferito da questa successione di eventi e da soli non ce la possiamo fare, al governo torniamo a chiedere di intervenire sulle urgenze, ma anche di fare una scelta per la lotta al dissesto idrogeologico del nostro paese. Non può esistere che per il 2014 la Regione Toscana preveda di spendere per interventi di messa in sicurezza 50 milioni di euro e che la stessa cifra lo Stato metta a disposizione per tutto il paese". "Sulle questioni che i comitati hanno sollevato a proposito dei risarcimenti per l´alluvione del 2012 – continua l´assessore – ricordo che le modalità di erogazione sono stabilite da norme nazionali. Dopo il riconoscimento nella Finanziaria 2013 di risorse per 110 milioni, abbiamo avuto un confronto con il Governo perché una parte di esse fossero anche per le imprese e le famiglie. Alla fine sono stati destinati 27 milioni, 20 per le imprese e 7 per le famiglie, per le quali si aggiungeranno ulteriori 2,8 milioni. Ma la liquidazione di questi risarcimenti può avvenire solo sulla base di una rendicontazione, come impongono le norme di legge. Diverso il caso dei fondi propri, in quel caso 3 milioni, che la Regione ha stanziato per contributi di ristoro sociale a beneficio delle famiglie, fino a un massimo di 5mila euro: in questo caso basta attestare la propria condizione di alluvionato e certificare un reddito Isee inferiore a 36mila euro. Ricordo anche che per quell´evento siamo intervenuti con 30 milioni di risorse regionali per le opere pubbliche di ricostruzione e che anticipammo più di 100 milioni attesi dallo Stato. Confermo comunque – conclude Bugli – la disponibilità piena della Regione a sedersi intorno ad un tavolo per dare ogni spiegazione, ricevere indicazioni migliorative e individuare ogni possibile soluzione che, nel rispetto della legge, possa rendere più facile sia l´accesso ai risarcimenti che l´esecuzione delle opere". |
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