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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 16 Aprile 2014 |
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ENERGIA: MINISTRO GUIDI RICEVE VICE PREMIER MONTENEGRO LUKSIC |
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Roma 16 aprile 2014 – Il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha ricevuto ueru il Vice Premier e Ministro degli Esteri e dell’Integrazione Europea del Montenegro, Igor Lukšić, in Italia per una serie di visite istituzionali. Durante l’incontro al Dicastero di via Veneto, sono state analizzate le prospettive di sviluppo nelle relazioni economiche tra Roma e Podgorica, con particolare attenzione al tema dell’energia. In questo settore, infatti, sono in essere importanti collaborazioni tra i due Paesi e altre opportunità potrebbero arrivare con la ratifica e l’esecuzione dell’Accordo di collaborazione strategica tra l’Italia e il Montenegro, siglato il 6 febbraio 2010, che prevede significative intese nella produzione di energia da fonti rinnovabili e nell’aumento dell’efficienza energetica. Al centro dei colloqui tra i due Ministri anche nuove opportunità di sviluppo in ambito commerciale visto che, geograficamente, il Montenegro rappresenta la porta di accesso ideale per le merci italiane verso il mercato dei Balcani e fino ai territori più orientali. Infine è stato esaminato in modo approfondito il piano di sviluppo infrastrutturale del Montenegro, strumento imprenscinbibile per il pieno decollo dell’economia del Paese. |
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AOSTA - APPROVATA LA PROPOSTA DEL NUOVO PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE (PEAR) |
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Aosta, 16 aprile 2014 - L´assessorato delle attività produttive, energia e politiche del lavoro comunica che la Giunta regionale ha approvato, nella seduta di, venerdì 11 aprile 2014, la proposta di Piano Energetico Ambientale Regionale (Pear) per il Consiglio regionale, che comporterà l’aggiornamento del Pear attualmente in vigore. Il Pear è uno strumento di pianificazione in materia di energia, con finalità di indirizzo, di programmazione, di monitoraggio e di rendicontazione . Il quadro di interventi previsti nel piano conduce, nel lungo periodo, a uno sviluppo sostenibile del territorio regionale sia da un punto di vista energetico, sia ambientale mediante la riduzione del fabbisogno di energia e l’utilizzo di fonti rinnovabili. Il nuovo Pear definisce l’evoluzione del sistema energetico regionale fino al 2020 attraverso uno scenario che prevede azioni volte alla riduzione dei consumi, quali per esempio la realizzazione di interventi di isolamento degli edifici o di sostituzione degli impianti termici, e allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Gli interventi di piano sono stati determinati nel rispetto delle direttive europee e delle vigenti norme a livello nazionale, con la finalità di soddisfare quanto stabilito dal Decreto Ministeriale del 15 marzo 2012 (c.D. Decreto di Burden Sharing) che ha posto in capo a ciascuna regione un obiettivo di raggiungimento della quota di energia da fonti rinnovabili in rapporto al consumo lordo finale. Il documento analizza nel dettaglio la situazione energetica regionale principalmente sulla base dei Bilanci Energetici Regionali (Ber) nonché lo stato di attuazione del Pear precedente. Dall’analisi dei dati vengono quindi estrapolate le tendenze del sistema energetico della Valle d’Aosta e viene definito un ipotetico scenario di evoluzione su cui si inseriscono le varie azioni previste per il raggiungimento degli obiettivi regionali. A tal fine, sono stati presi in considerazione i progetti in corso di definizione o realizzazione sul territorio regionale e i possibili sviluppi delle diverse tecnologie nell’ambito del risparmio nei consumi finali, della razionalizzazione delle catene di trasformazione dell´energia e dello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Sono stati quindi calcolati i contributi che possono essere presumibilmente apportati dalle diverse tecnologie, per valutarne l’incidenza sul raggiungimento degli obiettivi. |
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COMUNE POLICORO: L’APENNINE ENERGY RINUNCIA A TRIVELLARE LO JONIO |
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Potenza, 16 aprile 2014 - Il Comune di Policoro comunica che l’Apennine Energy S.p.a. Rinuncia a trivellare lo Jonio. E’ di ieri mattina la nota inviata al comune di Policoro dal Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare nella quale è riportato che la Società Apennine Energy S.p.a ha formalmente comunicato la rinuncia alla realizzazione del progetto di cui all’istanza della procedura di Via e che non procederà oltre al procedimento di Via. Il Ministero – si legge nella nota del Comune - precisa nella nota che non saranno in nessun altro caso autorizzate o realizzate, attività o opere, quali rilievi sismici, pozzi esplorativi, o qualsivoglia altra attività direttamente o indirettamente incidente sull’ambiente marino, senza la previa valutazione d’impatto ambientale |
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LIGURIA: SOCIAL HOUSING, REALIZZATO AD ANDORA UN NUOVO EDIFICIO RESIDENZIALE |
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Genova, 16 aprile 2014 - “Un intervento di social housing molto importante che realizza dieci alloggi a canone concordato. Un’opera completamente finita che si inaugura lunedì 14 e che permetterà ai residenti con meno possibilità di non abbandonare il proprio territorio, il loro comune, a causa del costo delle case in acquisto e in affitto che, nei luoghi costieri, è molto più elevato per evidenti motivi di pressione turistica”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando in conferenza stampa la costruzione di nuovo edificio residenziale ad Andora, insieme con l’assessore Giovanni Boitano e il sindaco di Andora Franco Floris. L’intervento, commissionato dal Comune di Andora, è costato 1 milione 737 mila 65 euro provenienti da fondi comunali (1 milione 234 mila 424 euro) e da fondi regionali (502 mila 640 euro). I lavori erano iniziati a fine febbraio 2012 e si concluderanno il 14 aprile 2014 quando è anche prevista l’inaugurazione. Le pratiche di assegnazione degli alloggi hanno già avuto luogo; la consegna delle chiavi agli inquilini avverrà lunedì 14. Il sindaco Franco Floris ha detto: “E’ stato un intervento oneroso per il Comune di Andora, realizzato in due anni, ma assolutamente necessario per dare ai nostri residenti in difficoltà abitazioni dignitose ad un prezzo sostenibile. Ciò ci consentirà anche di demolire una vecchia palazzina in Largo Milano e proseguire nel risanamento di una zona divenuta il nostro polo culturale, accanto al quale potrà così sorgere un centro sportivo”. L’intervento è parte del programma di social housing, promosso dalla Regione Liguria, al quale il Comune di Andora ha aderito. L’operazione è stata realizzata per rispettare le previsioni urbanistiche vigenti e ridare dignità al patrimonio pubblico e alle famiglie che vi abitano. La costruzione della nuova palazzina residenziale a canone moderato (Ers) è stata progettata per ridare alloggio a 10 nuclei familiari, già inquilini di altrettanti alloggi di edilizia pubblica, le cui abitazioni saranno demolite. I primi 7 nuclei abitano un immobile di largo Milano che sarà abbattuto per realizzare i nuovi impianti sportivi comunali. Gli altri 3 nuclei familiari risiedono in alloggi fatiscenti e in contrasto con le norme igienico-sanitarie e edilizie. Dal punto di vista urbanistico, l’intervento è un’operazione di ricucitura del tessuto urbano che riguarda un’area libera, a ridosso del centro abitato, con una buona offerta di servizi pubblici (nelle adiacenze ci sono scuole, impianti sportivi, uffici comunali). Il nuovo edificio è composto da un piano interrato con 10 posti auto e 5 piani fuori terra. Ogni piano è costituto da 2 appartamenti, con cantine al piano, per un totale di 10. Tutti le abitazioni sono composte da cucinino, soggiorno, 2 camere, bagno e cantina. L’impianto di riscaldamento è centralizzato ma regolabile da ogni alloggio ed è alimentato da una caldaia a gas a basso consumo, collegata con i pannelli solari della copertura per la produzione dell’acqua calda sanitaria. Tutti gli appartamenti hanno i contatori per le utenze interni. L’edificio è dotato di ascensore nel rispetto delle norme in materia di superamento delle barriere architettoniche. Esternamente, al momento, ci sono due aree verdi condominiali di circa 120 metri quadrati; le aree destinate a verde e a parcheggio pubblico in parte sono eseguite e in parte in attesa di realizzazione. Il trasloco degli inquilini nei nuovi appartamenti sarà subordinato agli allacci delle forniture di gas ed energia elettrica. |
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PUGLIA: L´ABBATTIMENTO NON È PRIVAZIONE, MA RICONQUISTA |
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Bari, 16 Aprile 2014 - “L’abusivismo non va letto come una mutilazione ma come una riappropriazione. Cioè non conta quello che tu togli, anche perché stai togliendo una idea cattiva e privatistica dell’uso del territorio, ma conta quello che tu riconquisti e il territorio di cui ti riappropri. L’abbattimento dell’ecomostro di Villanova (Ostuni), in programma per domani, è un abbattimento che va raccontato molto perché l’efficacia della deterrenza sta anche nella capacità dell’intera comunità (scolaresche, istituzioni e cittadini) di riunirsi attorno ad un rito di pulizia e di bonifica morale, oltre che di bonifica ambientale”. Lo ha detto questa mattina il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo alla conferenza stampa di Legambiente per la presentazione dell’evento finale (l’abbattimento dell’ecomostro realizzato e mai completato che da circa trent’anni sorge a picco sulla scogliera di Villanova a Ostuni ndr) della seconda edizione della “Settimana della bellezza”, che avrà luogo domani mattina alle ore 10.00. “Non possiamo soggiacere ad una tentazione pietistica – ha aggiunto il Presidente – quando una duna, nel corso di una notte, viene trasformata in una piscina, non bisogna avere nessun tipo di comprensione. L’abbattimento delle dune sta producendo fenomeni inquietanti. L’erosione delle coste è frutto di questa stagione di caccia nei confronti del territorio. Noi come Regione Puglia aiutiamo i comuni, anche finanziariamente, a procedere agli abbattimenti. Ecomostri, immobili abusivi che violano il paesaggio, la natura, la bellezza e che sono soltanto simboli di una idea speculativa del territorio vanno abbattuti. Noi abbiamo il diritto ad appropriarci di ciò che è un bene comune, di ciò che è un bene di tutti. Anche lo sguardo sull’orizzonte, il rapporto con la costa e con il mare sono un bene da proteggere. Quando si costruisce senza sapere cosa c’è sotto – ha concluso Vendola - quando si costruisce sulla falda, sulla lama o sulla gravina, quando si ferisce una duna, si fa molto male al corpo della nostra terra. E noi abbiamo il dovere di difenderlo”. La Vicepresidente, con delega alla Qualità del Territorio, Angela Barbanente ha ricordato come la legge regionale, la n. 15 “Norme in materia di funzioni regionali di prevenzione e repressione dell’abusivismo edilizio” approvata dalla Regione Puglia l’11 giugno del 2012, sia oggi in piena fase attuativa. “Il monitoraggio degli abusi ormai è entrato a regime – ha detto la Barbanente - e la Regione svolge un costante controllo dell’abusivismo attraverso informazioni acquisite dai Comuni che confluiscono in una banca dati integrata nel Sistema Informativo Regionale. L’intervento di domani a Villanova si inserisce nell’ambito della collaborazione con l’autorità giudiziaria avviata sin dalla fase di approvazione della legge e che, inaugurata dalla stipula di un protocollo di intesa con la Procura di Lecce, si sta estendendo anche alla Procura della Repubblica di Foggia e alla Procura distrettuale di Brindisi, Lecce e Taranto”. “Con la delibera del novembre 2012 – ha concluso la Barbanente - la Regione ha anticipato € 150.000 del fondo di rotazione per la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi ai primi Comuni che ne hanno fatto richiesta, e cioè Bari, Casamassima, Manfredonia, San Giovanni Rotondo e San Giorgio Ionico. Con la delibera del 2013 invece la Regione Puglia ha finanziato il 100% delle domande pervenute”. |
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FONDI UE, SINERGIA TRA ASSESSORATI PER LE POLITICHE ABITATIVE.: “RISORSE PER L’EMERGENZA CASA NEL PROSSIMO POR” |
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Catanzaro, 16 aprile 2014 - Tre Assessorati regionali in campo per condividere una strategia comune sulle politiche abitative in Calabria, a partire dalla nuova programmazione dei fondi comunitari 2014/2020. L´assessore regionale alle Infrastrutture e Lavori pubblici Pino Gentile, l´Assessore al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini e l´Assessore al Lavoro e Politiche sociali Nazzareno Salerno hanno avviato un percorso condiviso nella lotta alle emergenze sociali legate all´esclusione abitativa, in vista della scrittura del nuovo Programma Operativo regionale. Una sinergia che è stata al centro del workshop dal titolo "Politiche abitative e contrasto alla povertà" che ha visto confrontarsi sul tema dell´housing sociale esperienze nazionali ed europee, nella Biblioteca civica di Cosenza, nel cuore del centro storico. "Un luogo simbolo - ha detto l´Assessore Giacomo Mancini - perché attraversato da grandi emergenze sociali, dal quale partire per progettare insieme il futuro della Calabria". "Nel prossimo settennio 2014/2020 - ha ricordato Mancini - la Calabria potrà beneficiare di oltre 10 miliardi e mezzo di euro, una cifra incredibilmente grande. Rispetto alla programmazione di questi fondi - ha aggiunto - abbiamo deciso di imboccare la strada della condivisione, per definire insieme la traiettoria che ci porterà alla scrittura del nuovo Programma operativo: sui contenuti vogliamo confrontarci con il territorio e con realtà nazionali ed europee, recepirne i suggerimenti e le proposte". Un percorso che guarda al futuro ma tiene conto di quanto fino ad oggi è stato fatto, ad esempio nel campo delle politiche abitative. Apartire dai risultati raggiunti negli ultimi quattro anni dall´esecutivo Regionale. "Abbiamo lavorato molto per poter dare risposte ai calabresi sul tema della casa - ha spiegato l´Assessore Pino Gentile - riuscendo alla fine a sbloccare risorse per 155 milioni di euro. Conosciamo bene le difficoltà legate al disagio abitativo - ha proseguito - soprattutto per i giovani, i quali si trovano a scontrarsi con la rigidità delle banche che sono diventate un muro. È proprio per superare queste difficoltà,che abbiamo appena deliberato un provvedimento - ha chiarito ancora Gentile - che agevola chi vuole comprare casa e che pone la Regione come garante in banca attraverso Fincalabra. Un risultato di cui siamo molto orgogliosi ma che non è ancora abbastanza. Ci siamo battuti con forza, in passato, perché la Calabria usufruisse dei fondi comunitari, ora vogliamo far sì che la programmazione delle risorse europee abbia al centro la casa". Un´ambizione che si sposa con l´obiettivo dell´Unioneeuropea di incidere in maniera significativa sulla lotta alla povertà, che - come ha ricordato Mancini - riguarda il 27% dei calabresi che vive in condizione di disagio economico. "La sfida - ha detto inoltre l´Assessore Mancini - è continuare a investire sulle politiche abitative attingendo ora alle risorse comunitarie. Vogliamo far vincere alla Calabria la partita della Nuova programmazione con un gioco di squadra. Per aggredire la povertà - ha concluso - dobbiamo riuscire ad investire su nuova occupazione, istruzione e politiche abitative e tutti, oggi, devono sentirsi coinvolti in questa ambiziosa sfida". Collaborazione e confronto sono state le parole chiave del workshop di oggi che ha gettato le basi per la costituzione di una rete di cooperazione interregionale e transnazionale sul tema delle politiche abitative. L´incontro, anche attraverso la presenza di ospiti internazionali, ha messo a confronto esperienze europee, nazionali e regionali nella gestione degli strumenti di contrasto alla povertà. Nella prima sessione del workshop si è discusso di Politiche e strumenti di contrasto al disagio abitativo facendo riferimento, tra l´altro, alla rete nazionale dell’Housing First e all’opportunità dei Fondi strutturali per interventi di trasformazione urbana e Housingsociale. Nella seconda sezione sono state invece presentate esperienze europee, nazionali e regionali e indicati i percorsi per la costruzione della rete di cooperazione. |
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URBANISTICA NUOVA PIATTAFORMA ONLINE PER I CONCORSI DI PROGETTAZIONE I BANDI SARANNO PUBBLICATI ALL´INDIRIZZO CONCORSOCENTROCIVICO.CONCORRIMI.IT |
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Milano, 16 aprile 2014 – Maggiore accessibilità, minori costi, meno errori procedurali. Sono alcuni dei principali vantaggi della nuova piattaforma digitale Concorrimi per la pubblicazione dei concorsi di progettazione per le opere pubbliche. Si tratta di una piccola rivoluzione per l´assessorato all´Urbanistica del Comune di Milano e per tutti gli operatori del settore. Grazie alla collaborazione con l’Ordine degli Architetti, è disponibile online da poche ore sul sito del Comune il primo concorso di progettazione (relativo al Centro Civico al quartiere Isola) pubblicato sull’innovativa piattaforma digitale (www.Concorsocentrocivico.concorrimi.it ) studiata e predisposta dall´Ordine degli Architetti, in collaborazione con l´Ordine degli Ingegneri. “Si tratta di un nuovo importante passo verso la digitalizzazione e, quindi, la semplificazione delle procedure dei concorsi di progettazione - ha dichiarato la vicesindaco con delega all´Urbanistica Ada Lucia De Cesaris – che rende più accessibili i bandi a vantaggio soprattutto dei professionisti più giovani, abbatte i costi per l´Amministrazione e per i partecipanti e diminuisce la possibilità che si verifichino errori procedurali. Allargare il numero dei professionisti che concorrono vuol dire anche aumentare il livello della qualità dei progetti. Il primo bando-pilota online è quello del Centro Civico al quartiere Isola e, tra qualche giorno, sarà pubblicato anche quello riguardante la rifunzionalizzazione del cavalcavia Bussa”. Il bando del Centro Civico, diviso in due fasi, prevede un rimborso spese ai primi classificati e l’assegnazione dell’incarico al vincitore. Vincitore che potrà mostrare in seguito i requisiti richiesti di tipo economico-finanziario e tecnico-organizzativo dopo essersi aggiudicato il concorso. “Anche questa è una piccola, grande ‘rivoluzione’ – ha commentato Valeria Bottelli, presidente dell’Ordine degli Architetti – perché il progettista o il team di professionisti vincitori hanno il tempo di organizzarsi ad hoc, reperendo sul mercato le risorse migliori e investendo energie e sostanze in vista di un lavoro sicuro”. |
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INAUGURATO A TRIESTE PRIMO CONDOMINIO SOLIDALE |
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Trieste, 16 aprile 2014 - E´ stato inaugurato ieri a Trieste il primo esempio in regione di condominio solidale. Alla presenza dell´assessore regionale a Salute e Politiche sociali, Maria Sandra Telesca, e di altre autorità, ha tagliato il nastro Erica Mastrociani, presidente dell´Itis (Azienda pubblica di servizi alla persona, già Istituto triestino di interventi sociali)) che ha ideato e finanziato il progetto. Una proposta innovativa nell´ambito del welfare che da parte regionale è stata indicata come un esempio di integrazione tra sociale e sanitario e di grande idea da esportare perché coniuga gli obiettivi che l´esecutivo si sta prefiggendo; una realizzazione funzionale e bella di una bellezza terapeutica, in grado di dare risposte al problema gravissimo della solitudine delle persone fragili e di essere educativa ed etica nei confronti dei giovani che vi abiteranno. Con la presidente hanno illustrato ai presenti le caratteristiche dell´edificio il vicepresidente Fabio Fonda ed il direttore Fabio Bonetta, che assieme all´architetto Carlo Breda hanno evidenziato i particolari tecnici e tecnologici di una struttura nata per accogliere studenti, anziani e disabili in un contesto, ha osservato Mastrociani, in cui le persone sono importanti e dove auspichiamo si creino relazioni buone e favorevoli a presupposti reali di solidarietà e di costruzione di comunità. L´edificio, restaurato a totale carico dell´Itis in circa due anni, comprende 18 appartamenti (inclusi due dotati di strutture fisse per la deambulazione di persone con scarsa mobilità) e diverse aree comuni, tra cui una grande sala, una terrazza e la lavanderia, ed è stato realizzato ben oltre il rispetto delle regole sul risparmio energetico e sulla sicurezza applicando ovunque gli strumenti della domotica (in particolare, una cucina totalmente automatizzata è stata donata dall´associazione Alberto e Ketty Casali). A verificarne la piena accessibilità sono stati i responsabili del progetto regionale "Ladi" (Laboratorio regionale sull´accessibilità, la domiciliarità e l´innovazione) e nella sua realizzazione ha avuto un ruolo importante "Helps - Housing and home care for eldery and vulnerable people and local partnership strategies" progetto comunitario della durata di tre anni in cui la Regione ha avuto un ruolo di capofila di 15 parners in 8 paesi diversi. Per mettere in piedi quest´importante esperimento di condominio solidale, l´Itis ha deciso di vendere una parte delle sue proprietà immobiliari che necessitavano di consistenti opere di ristrutturazione, ricavando così il necessario alla sua realizzazione partendo, è stato ricordato, dalle persone che verranno ad abitare qui e dalle loro necessità. |
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UE: LE PMI TROVANO DIFFICILE OTTENERE UNA RISPOSTA ALLE LORO RICHIESTE DI PRESTITO |
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Bruxelles, 16 aprile 2014 – I risultati di una nuova indagine pubblicati ieri confermano che minori sono le dimensioni di un´impresa, maggiore è la probabilità che un istituto finanziario ne respinga la richiesta di credito. In particolare è molto difficile per le imprese più piccole ottenere dalle banche i motivi del rifiuto anche se ne hanno pieno diritto. Per riuscire a ottenere il prestito a tali imprese occorre la spiegazione del rifiuto perché in tal modo possono intervenire sugli elementi carenti delle loro domande. I risultati dell´indagine indicano che alle Pmi gioverebbe notevolmente ricevere risposte: circa la metà delle Pmi che hanno partecipato all´indagine ha dichiarato che una chiara spiegazione da parte delle banche sarebbe utile per ottenere finanziamenti futuri. L´indagine raccomanda di conseguenza il rilancio del dialogo tra banche e Pmi, aumentando la trasparenza e impegnandosi nel miglioramento dell´alfabetizzazione finanziaria delle imprese più piccole. Le piccole e medie imprese sono il motore della crescita per l´economia dell´Ue, pertanto l´accesso al credito è di vitale importanza sia per la loro sopravvivenza sia per la sopravvivenza della nostra economia. Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l´Industria e l´imprenditoria, ha commentato: "La crisi economica e finanziaria ha inciso negativamente sulla capacità del settore finanziario di convogliare finanziamenti verso l´economia reale. Le Pmi, in particolare, contribuiscono in modo determinante alla crescita sostenibile, ma hanno ancora difficoltà ad ottenere finanziamenti. I risultati dell´indagine pubblicati oggi sottolineano il fatto che ricevere dalle banche una risposta chiara alle richieste di prestito è essenziale per le Pmi. Pertanto è di vitale importanza rilanciare il dialogo tra banche e Pmi." Raccomandazioni tratte dall´indagine I risultati dell´indagine indicano che alle Pmi gioverebbe notevolmente ricevere risposte alle loro richieste di prestito: circa la metà delle Pmi che hanno partecipato all´indagine ha dichiarato che una chiara reazione da parte delle banche sarebbe utile per l´ottenimento di finanziamenti futuri. Ma nel segmento inferiore del mercato è esattamente dove ottenere una risposta può essere un problema, dove le banche spesso valutano le Pmi in base a vasti insiemi di dati e dove l´economia della situazione a volte non favorisce discussioni approfondite tra i funzionari della banca e i rappresentanti delle Pmi. Per risolvere i problemi segnalati nelle conclusioni, l´indagine raccomanda il rilancio del dialogo sulla trasparenza tra banche e rappresentanti delle Pmi al fine di rendere le imprese maggiormente consapevoli del loro diritto a una spiegazione chiara e alla definizione di un grado condiviso di risposta. Prossime tappe Nel corso del 2014 sarà riavviato il dialogo tra banche e Pmi per presentare i risultati dell´indagine e le relative raccomandazioni e discutere con le parti interessate. Gli scopi sono migliorare la trasparenza tra banche e Pmi, incoraggiare le banche a individuare modalità per migliorare le risposte date alle Pmi e aumentare la consapevolezza in merito all´importanza di tali spiegazioni rispetto alle domande di prestito. Contesto A norma dell´articolo 145, paragrafo 4 della direttiva Ue sui requisiti patrimoniali1, le Pmi hanno il diritto di avere una risposta scritta quando richiedono un credito bancario. Tuttavia, secondo i risultati dell´indagine, molto poco è stato fatto per attuare effettivamente la norma: le Pmi e le banche raramente sono a conoscenza della sua esistenza. L´iniziativa per rilanciare il dialogo tra banche e Pmi è una delle azioni volte a migliorare l´accesso delle Pmi ai finanziamenti, incluse nell´ultima comunicazione sul finanziamento a lungo termine dell´economia europea che è stata pubblicata a marzo 2014. |
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LA COMMISSIONE EUROPEA ESPRIME SODDISFAZIONE PER IL VOTO DEL PARLAMENTO EUROPEO A FAVORE DI PRODOTTI PIÙ SICURI E DI UNA MIGLIORE VIGILANZA DEL MERCATO |
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Bruxelles, 16 aprile 2014 - La Commissione europea esprime soddisfazione per il voto di ieri del Parlamento europeo a favore di nuove norme volte a migliorare la sicurezza dei prodotti di consumo che circolano nel mercato interno dell’Ue - compresi quelli importati da paesi al di fuori dell’Ue - e ad intensificare la vigilanza del mercato su tutti i prodotti non alimentari. Ciò contribuirà a rafforzare la protezione dei consumatori e stabilirà condizioni di parità per le imprese, garantendo che i fabbricanti responsabili non subiscano la concorrenza sleale dei prodotti che non rispettano le norme europee in materia di sicurezza o di ambiente. I prodotti non sicuri non dovrebbero raggiungere i consumatori o altri utilizzatori. La loro migliore identificazione e tracciabilità ne consentiranno un rapido ritiro dalla circolazione all’interno dell’Ue. La nuova normativa sarà inoltre di aiuto alle imprese e ai consumatori, garantendo che il paese d’origine di un prodotto sia indicato in base a norme chiare e univoche. @Antoniotajanieu, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario europeo per l´Industria e l´imprenditoria, ha dichiarato: "Sono lieto che il Parlamento abbia votato a favore di nuove misure per rendere i prodotti più sicuri e conformi, proteggendo in tal modo tanto i consumatori dai rischi sanitari quanto le imprese dalla concorrenza sleale. Una vigilanza del mercato coerente in tutta l’Ue è necessaria per impedire la presenza di punti deboli che minacciano l’interesse pubblico e creano condizioni commerciali non equilibrate. Ora ci aspettiamo che anche il Consiglio approvi tali misure". Neven Mimica, Commissario europeo per la Politica dei consumatori, ha aggiunto: "Il consumatore deve poter fare affidamento sulla sicurezza dei prodotti che circolano all´interno del mercato unico. Il voto di oggi del Parlamento rappresenta un importante passo verso il miglioramento della sicurezza dei prodotti e della vigilanza del mercato e verso un´applicazione più efficace delle normative. Ora è fondamentale trovare una soluzione con il Consiglio per superare lo stallo sulla misura riguardante il paese d´origine e per garantire che questo pacchetto importante sia adottato presto". Maggiore sicurezza dei prodotti e vigilanza del mercato Le modifiche fondamentali approvate oggi dal Parlamento europeo sono le seguenti: Una definizione più precisa delle responsabilità e norme più coerenti in tutti i settori di prodotti per i fabbricanti, gli importatori e i distributori, per garantire la sicurezza di tutti i prodotti di consumo. Ciò significa anche ridurre i costi di adeguamento alla normativa per le imprese, in particolare per le piccole e medie imprese. Un’unica serie di norme coerenti per la vigilanza del mercato, che offrono strumenti più efficaci per consentire agli organismi nazionali di vigilanza di far rispettare la sicurezza e di adottare misure contro i prodotti pericolosi e non conformi. Ciò si traduce in prodotti sicuri e conformi in tutta l’Ue con un livello di protezione ancora più elevato, consentendo un maggiore fiducia dei consumatori nel mercato interno. Miglioramento della tracciabilità dei prodotti di consumo, consentendo risposte rapide ed efficaci in caso di problemi in materia di sicurezza. A tal fine i fabbricanti e gli importatori dovranno inoltre garantire che i prodotti (o i loro imballaggi) rechino l’indicazione del rispettivo paese d’origine. Per i prodotti fabbricati nell’Ue, le imprese potranno scegliere di indicare un determinato paese dell’Ue o "Ue" quale luogo di origine. Istituzione di un sistema di vigilanza del mercato maggiormente cooperativo nell´Ue. Un migliore coordinamento dei controlli di sicurezza dei prodotti consente di eliminare la concorrenza sleale da parte di operatori disonesti o scorretti. Procedure semplificate per la notifica dei prodotti pericolosi e sinergie tra il sistema di allarme rapido esistente (Rapex) e il sistema di informazioni e comunicazione per la vigilanza del mercato (Icsms). Per maggiori dettagli: Ip/13/111: Prodotti più sicuri e condizioni di parità nel mercato interno Prossime tappe La proposta sarà ora trasmessa al Consiglio per l’approvazione definitiva. In seguito all´adozione del Consiglio, l´entrata in vigore della nuova normativa è prevista per il 2015. Le norme saranno applicate dalle autorità nazionali responsabili della vigilanza del mercato nei paesi dell’Ue. Contesto Nell’ue e nei paesi dell´Associazione europea di libero scambio/dello Spazio economico europeo, le merci circolano liberamente e i consumatori e le imprese possono acquistare e vendere a più di 490 milioni di persone. Le norme dell’Ue in materia di sicurezza dei prodotti di consumo e quelle relative alla loro vigilanza permanente nel mercato da parte delle autorità nazionali costituiscono la base per un mercato unico sicuro. Tuttavia tali norme si trovano attualmente in vari testi normativi, creando così lacune e sovrapposizioni. Con l´accordo del Consiglio, la direttiva 87/357/Cee sulle imitazioni dei prodotti alimentari e la direttiva 2001/95/Ce relativa alla sicurezza generale dei prodotti saranno sostituite da un nuovo e moderno regolamento sulla sicurezza dei prodotti di consumo. Anche le norme che disciplinano la vigilanza del mercato saranno fuse in un unico strumento giuridico applicabile a tutti i prodotti (non alimentari). |
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RICERCA E INNOVAZIONE; IL "RIS3" UMBRIA AL "TAVOLO PER L´ALLEANZA" |
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Perugia, 16 aprile 2014 - Ha l´obiettivo di attivare le potenzialità locali facendo leva su "asset" regionali, talenti, accesso ai risultati della ricerca ed imprenditorialità il Ris3 Umbria ("Strategia regionale di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente della Regione Umbria") che verrà presentato, lunedì 14 aprile, all´apposito "tavolo per l´alleanza" dell´Umbria. Il documento è richiesto dalla Commissione Europea come condizione preliminare alla programmazione comunitaria 2014-2020 in riferimento agli obiettivi tematici della ricerca, innovazione e agenda digitale. Nella Strategia vengono delineate le politiche che la Regione Umbria intende attuare per favorire la ripresa economica regionale, puntando sulla specializzazione e innovazione del sistema produttivo locale attraverso strategie multisettoriali ed integrate che valorizzino al massimo le sinergie tra i fondi comunitari, nazionali e regionali. Il Ris3 Umbria risponde ad una visione dell´innovazione che, accanto a quella strettamente tecnologica di carattere imprenditoriale, interviene anche nel settore dei servizi per i cittadini e nella valorizzazione delle risorse umane per favorire lo sviluppo di un´economia della conoscenza. Partendo da una dettagliata analisi del contesto regionale, del potenziale di innovazione presente in Umbria e delle azioni e programmi finora attuati, la Strategia descrive le azioni da promuovere, i relativi strumenti da adottare e le "leve" su cui agire per raggiungere i cambiamenti attesi, cioè le trasformazioni, di breve e lungo periodo, utili a costruire un vantaggio competitivo sostenibile per il territorio e per il sistema produttivo umbro. Nell´ambito della declinazione delle misure a favore della competitività del "sistema Umbria" vengono dunque individuati i programmi e gli interventi relativi al tema del credito, delle aree industriali, della risoluzione delle crisi aziendali, dell´internazionalizzazione, dell´accesso ai servizi ai cittadini, attraverso specifiche priorità d´intervento finalizzate a sostenere il cambiamento e a valorizzare gli "asset" intangibili che qualificano l´Umbria. Una impostazione che tende ad evidenziare i vantaggi competitivi di ciascun territorio, a riunire le risorse e i soggetti coinvolti, a rafforzare i sistemi di innovazione locali, ottimizzare i flussi di conoscenze e diffondere i vantaggi dell´innovazione nell´intera economia regionale. L´umbria si presenta infatti come una regione che può emergere soprattutto per la capacità di applicare i risultati di ricerca. E´ per questo che il fulcro della Strategia regionale di specializzazione intelligente non si concretizza nella nuova conoscenza intesa come ricerca in settori d´eccellenza, ma nell´accesso ai risultati della ricerca, anche prodotta altrove, e ai servizi per imprese e cittadini. Ciò significa – si legge nel documento - specializzare gli strumenti d´intervento al fine di facilitare o accelerare la ricaduta sui territori. Le cinque leve individuate - sostenere la valorizzazione dei risultati della ricerca conseguiti nella regione, supportare l´utilizzo da parte delle Pmi dei risultati della ricerca condotta in Italia e all´estero, promuovere e sostenere nuova imprenditorialità basata sulla conoscenza orientata ai mercati internazionali, promuovere processi di innovazione continua e diffusa, sviluppare sistemi di servizi innovativi per migliorare la qualità della vita dei cittadini - prevedono il riferimento ad una tipologia precisa di destinatari. La triplice sfida che si pone la Strategia per quanto riguarda il tema della R&s e innovazione in Umbria è quella di migliorare la cooperazione tra i sistemi della ricerca e dell´impresa, promuovere il cambiamento del sistema economico regionale e sostenere l´offerta di servizi innovativi e la diffusione della Ict in settori rilevanti per la qualità della vita di cittadini e imprese. Il documento, ricco di grafici e tabelle e consultabile nel sito della Regione Umbria all´indirizzo www.Alleanzaperlosviluppo.regione.umbria.it, si articola in quattro capitoli. Il primo capitolo ("Elementi per l´elaborazione della strategia per la specializzazione intelligente della Regione Umbria") illustra il quadro programmatico regionale per lo sviluppo delle politiche di innovazione e fornisce i riferimenti comunitari alla base della elaborazione della strategia regionale; il secondo ("Il contesto regionale di riferimento") esamina le attività di ricerca ed innovazione svolte nella Regione Umbria nell´ultimo decennio, evidenziando le performance regionali in materia di ricerca, sviluppo, innovazione e crescita digitale, anche mediante un breve rimando a studi specifici; il terzo ("La strategia regionale per la specializzazione intelligente") individua le sfide ed i principi della Ris3 Umbria e definisce l´obiettivo generale della strategia, i "cambiamenti attesi" e le leve su cui agire: il quarto ("La governance per l´attuazione della Strategia regionale di specializzazione intelligente") sintetizza il percorso sviluppato dall´amministrazione regionale e con il partenariato allargato per l´elaborazione della Ris3 Umbria, definendo il sistema di "governance" multilivello che sarà adottato per l´attuazione e sorveglianza della strategia. |
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1.200 GIOVANI CI PROVANO CON IL DESIGN |
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Monza e Brianza, 16 aprile 2014 - A Milano prove generali per Expo con il Salone del mobile che ha chiuso domenica 13 aprile. In città tra i tanti eventi si scoprono i giovani talenti del design e del nuovo artigianato “ Made in Italy”. Sono 1204 i giovani under 35 che, sfidando la crisi, si sono messi in proprio aprendo un’impresa nel settore del legno arredo e del design specializzato. A guidare la classifica Torino con 69 imprese giovanili iscritte nel 2013 tra mobilieri e designer, seguita da Milano (63) e Roma (46). A livello regionale 1 nuova impresa under 35 su 6 è nata in Lombardia. Monza e Brianza, che conferma la sua vocazione per il legno arredo, detiene il primato in Italia per le imprese attive nella fabbricazione di mobili (1658) e si colloca all’ottavo posto nella classifica dei nuovi giovani imprenditori “creativi”. È quanto emerge da una elaborazione dell’Ufficio Studi della Cdc di Monza e Brianza su dati Registro Imprese. “Il Salone e il Fuori Salone sono una straordinaria occasione per fare le prove generali dell’Expo che è ormai alle porte – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, presidente della Cdc di Monza e Brianza – Si tratta della migliore vetrina internazionale per le nostre eccellenze del design e dell’arredo, di un Made in Italy sempre più aperto al mondo e apprezzato a livello internazionale.” Diverse le attività a sostegno del settore organizzate dalla Cdc. Sportello Design è un servizio che favorisce l’incontro di domanda e offerta di lavoro tra designer e imprese e si rivolge alle imprese “design oriented”: un matching tra i profili dei designer e le richieste di aziende attive nella fabbricazione di mobili, complementi d’arredo, gioielli, ma anche barche e settori specifici (Info: design@mb.Camcom.it). La Camera, in collaborazione con Promos, sostiene poi i processi di internazionalizzazione accompagnando le imprese del legno-arredo in più di 55 fiere e mercati all’estero. Inoltre sono promosse operazioni di “incoming mission”, dai Paesi maggiori importatori del made in Brianza. Il “Passaporto del Mobile Made in Italy” è un’iniziativa che prevede, attraverso l’applicazione di tecnologie innovative (Qr Code), l’associazione ai prodotti di contenuti informativi digitali attivabili dal consumatore finale per mezzo di smartphone. Quasi 200 prodotti del made in Brianza “volano” con il passaporto del mobile. Si tratta di una vera carta di identità del mobile, offerta gratuitamente alle imprese. Una fiera virtuale on line del legno-arredo sul web, in formato 3D, “Italian Furniture Design” , la prima Fiera Virtuale in 3 D del settore casa e arredamento, promossa dalla Cdc di Monza e Brianza. |
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ILVA: DA ROMA CALA IL SILENZIO E TARANTO LANGUE |
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Bari, 16 aprile 2014 - “Dire che la regione non sapesse nulla dell´uso, da parte di Ilva, di acque provenienti dagli invasi dell´acquedotto, significa non aver letto la documentazione. Già dalla fase istruttoria della prima Aia, poi rilasciata nel 2011, la Regione aveva sollevato la questione delle acque utilizzate per il raffreddamento degli impianti: tanto è vero che con propria delibera di giunta nr. 1504 del 4 luglio 2011 la Puglia aveva chiesto, tra le altre prescrizioni, che fosse inserita la necessità che il gestore, entro 24 mesi predisponesse il sistema di distribuzione interna che permettesse l´utilizzo nei propri impianti produttivi in via prioritaria le acque provenienti dagli impianti reflui civili di Taranto Gennarini/bellavista. E´ una questione ampiamente evidenziata e, peraltro, ripresa anche nella successiva Aia del 2012 rilasciata dal Ministro Clini”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente della Regione Puglia torna sulla vicenda dell´uso delle acque potabili per gli impianti del siderurgico di Taranto.(...) “Non possiamo che essere contenti dell´eventuale apertura di un nuovo filone di indagine sulla vicenda certi come siamo che, questa volta, si verificherà l´attività anche di quei livelli decisionali nazionali che le autorizzazioni integrate ambientali le hanno effettivamente concesse – prosegue Nicastro - oltre che, perché no, anche a quelli che di volta in volta hanno innocuizzato gli effetti delle prescrizioni di cautela, anche regionali, con provvedimenti di ogni tipo, purché utili a dilatare i tempi rispetto all´esigenza di perfezionare i percorsi di ambientalizzazione. Penso, in particolare, alla legge 155 dell´agosto 2010. L´attività della magistratura di Taranto, tuttavia, non sarà sufficiente a scardinare le problematiche di natura ambientale che insistono sul territorio e per le quali, invece, sarà necessario ancora una volta che la politica, in particolare quella nazionale, decida finalmente di decidere e di dar corso alle proprie determinazioni fino in fondo”. “Il dato più sconcertante in questo momento storico è la mancata pubblicazione del Piano ambientale dello stabilimento: si tratta della naturale conseguenza rispetto al centralismo romano su questi temi e di quanto lo stesso abbia, di fatto, esautorato completamente i territori e delegittimato le istituzioni locali. Mentre per gli altri decreti salva Ilva, nati e approvati in somma urgenza e con la nota schizofrenia sulle priorità cangianti, hanno sempre viaggiato in maniera spedita su cronoprogrammi assolutamente blindati ed efficaci, il Piano ambientale approvato giusto un mese fa con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri è ancora in un limbo pre-pubblicazione che, di fatto, ne congela l´efficacia. Si tratta dell´ennesima dimostrazione – conclude Nicastro che mentre Roma discute Taranto brucia e, soprattutto, la delegittimazione delle istituzioni locali, almeno negli ultimi tempi, ha elevato ad unico interlocutore del Governo il commissario straordinario ed il suo staff, senza che nessuno se ne sia scandalizzato”. |
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IDEAL STANDARD: AZIENDA IN SHORT LIST PER CIG IN DEROGA |
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Trieste, 16 aprile 2014 - La presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha partecipato a Roma, presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, a un incontro dedicato alla situazione di Ideal Standard al quale erano presenti i rappresentanti dei lavoratori e dell´azienda, oltre al responsabile dell´Unità Gestione Vertenze del Mise, Giampiero Castano. Per la presidente della Regione si è trattato di un incontro importante, soprattutto in considerazione delle novità riferite dal Governo, il quale ha annunciato l´inserimento della Ideal Standard in una short list di una decina di aziende per le quali verrà chiesta l´erogazione della cassa integrazione (Cig) in deroga. Si tratta di una decisione rilevante che per i prossimi mesi permetterà di non avviare le ventilate procedure di licenziamento collettivo. A margine dell´incontro, si sono svolti i primissimi approcci con i rappresentanti dei fondi cooperativi che hanno aperto i sondaggi dopo l´ipotesi di un coinvolgimento dei lavoratori in forma cooperativa. Domani verrà lanciata una manifestazione d´interesse che dovrebbe permettere ai fondi cooperativi di verificare la possibilità di proporre un piano industriale. |
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PIOMBINO, VERSO L´ACCORDO DI PROGRAMMA. SOSTEGNO DELLA REGIONE AI CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ |
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Firenze, 16 aprile 2014 - Sostegno pieno dalla Regione alla richiesta avanzata dalle organizzazioni sindacali per l´attuazione di contratti di solidarietà alla Lucchini e nelle aziende dell´indotto in difficoltà che eventualmente ne facessero richiesta . La scelta di questo ammortizzatore sociale consentirebbe, come spiega l´assessore alle attività produttive credito e lavoro, una più equa distribuzione dei sacrifici che i lavoratori sono chiamati a sostenere. A questo scopo la Regione è pronta a confermare l´impegno a garantire con risorse proprie, a tutti i lavoratori (come già sta facendo per i dipendenti Lucchini che usufruiscono già di questo contratto), l´integrazione del reddito perduto con la riduzione dell´orario. Per le aziende dell´indotto in difficoltà potrà essere anche previsto il ricorso, ove necessario, ad ammortizzatori come la Cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga. E´ questo uno dei principali punti decisi nell´incontro convocato ieri dal presidente della Regione e al quale, oltre all´assessore alle attività produttive credito e lavoro hanno preso parte il sindaco di Piombino, la Provincia di Livorno per fare il punto della situazione in vista della firma, prevista per i prossimi giorni, dell´accordo di programma per la riqualificazione e la riconversione del polo industriale di Piombino. L´accordo, è stato ribadito, dovrà essere firmato quanto prima per garantire, attraverso un intervento integrato e complessivo sull´area, il rilancio della Lucchini e lo sviluppo dell´area industriale di Piombino, agevolando così anche l´ingresso dei nuovi possibili investitori. La Regione chiede inoltre che, nell´accordo di programma, si preveda per i lavoratori della Lucchini la possibilità di essere impiegati per i lavori di bonifica ambientale necessari alla riconversione dell´alto forno ed il loro coinvolgimento in altri eventuali progetti, come ad esempio le attività di riqualifcazione del porto, che vadano in questa direzione. L´assessore ha ricordato che la Regione sta già lavorando per riqualificare la siderurgia di Piombino nel suo complesso e che, in particolare, punta ad un progetto per la realizzazione del forno elettrico, la tecnologia Corex, al mantenimento della qualità produttiva per fare di Piombino un polo nazionale per lo smantellamento delle grandi navi. A valle di questo progetto, c´è l´accordo di programma firmato con i ministero interessati per l´attività portuale. L´accordo, in via di attuazione, prevede la bonifica e il potenziamento del porto di Piombino, che consentirà una più stretta sinergia e un vicendevole potenziamento di attività portuale e siderurgica. Gli addetti dello stabilimento Lucchini di Piombino, in amministrazione straordinaria, sono attualmente circa 2000. L´indotto diretto è stimato in circa 1450 lavoratori. L´accordo di programma si articola su tre assi e prevede il miglioramento ambientale e la messa in sicurezza del ciclo produttivo dello stabilimento Lucchini e la sua reindustrializzazione. Il secondo asse prevede l´intervento di riconversione e riqualificazione produttiva dell´intera area di "crisi industriale complessa" di Piombino il potenziamento produttivo dell´area, l´agevolazione degli investimenti la razionalizzazione delle infrastrutture energetiche e la riqualifcazione del personale attraverso attività di formazione destinate ai lavoratori. Ingenti le risorse stanziate. Nel piano, ha ricordato l´assessore, la Regione prevede una dotazione di 30 milioni di euro, nel programma operativo Fesr 2014-20, per gli interventi di miglioramento ambientale ed energetico, mentre altri 32,2 milioni di euro verranno dal programma di attuazione 2007-2013 del Fas e saranno destinati agli investimenti. |
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OCCUPAZIONE IN LIGURIA: SFIDUCIATI IN AUMENTO NEL 2013 |
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Genova, 16 aprile 2014 - In Liguria sono in aumento i giovani che non studiano e non lavorano e le persone “sfiduciate” Gli ultimi dati relativi al mercato del lavoro, diffusi da Unioncamere Liguria, mostrano una situazione ancora critica nella nostra regione: nel 2013 gli occupati liguri risultano 19mila in meno rispetto all’anno precedente, con un tasso di occupazione che scende dal 62% al 60,7%. E’ purtroppo il dato più basso di quasi tutto il Centro-nord Italia. A livello provinciale Imperia ha registrato 81 mila occupati (-6,9%) e il tasso di occupazione è passato da 61,1% a 57,5%; Savona 108 mila (-2,7%) con un tasso pari al 60,1% (nel 2012 era 61,2%), , Genova 337 mila (-3,2%) e un tasso di occupazione in calo dal 63% al 61,5%, infine La Spezia con 87 mila occupati è l’unica provincia ligure in crescita (+1,2%), con un tasso pari al 61,8% (era 60,2% nel 2012). |
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CONFAPI MATERA SU UTILIZZO ROYALTIES PETROLIO |
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Potenza, 15 aprile 2014 - All’indomani della relazione della Corte dei Conti sull’utilizzo poco proficuo delle royalties del petrolio, il presidente di Confapi Matera concorda con l’analisi sulla scarsa ricaduta in termini di sviluppo e con le osservazioni del segretario regionale della Uil. Lo rende noto la Confapi. Tra l’altro per il presidente di Confapi Matera la eliminazione della card carburante ( che premia solo i patentati) non dovrebbe essere sostituita unicamente con politiche di welfare, su cui evidentemente la Regione ha già altre risorse a cui attingere. Viene evidenziato da confapi che le royalties del petrolio “dovrebbero essere impiegate per azioni di sviluppo su tutto il territorio regionale, favorendo la nascita dei distretti tecnologici e sostenendo azioni di trasferimento tecnologico a favore delle piccole e medie imprese”. Proposto inoltre da Confapi “di mutuare l’esempio della Spagna, che riesce a drenare risorse comunitarie superiori a quelle conferite alla Ue. Si creerebbero così-continua la nota - anche le condizioni per non assistere, ancora, al mortificante fenomeno di restituzione delle somme comunitarie per carente progettualità. Le risorse, infine, dovrebbero essere svincolate dal patto di stabilità, come la Regione sta cercando da tempo di ottenere dal governo centrale e come le associazioni imprenditoriali da altrettanto tempo propongono.” |
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SOSTEGNO AL COMMERCIO: DALLA REGIONE MARCHE 1 MILIONE E 211 MILA EURO CON GLI INTERVENTI DEL PROGRAMMA 2014. |
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Ancona, 16 aprile 2014 - Un milione e 211 mila euro per sostenere l’attività delle piccole e medie imprese commerciali marchigiane. Sono le risorse che la Regione destina agli interventi previsti nel Programma di settore del 2014, finanziati con le somme in bilancio e con la rimodulazione del Fondo unico per il commercio. La Giunta regionale ha approvato il Programma 2014, dopo aver acquisito il parere favorevole della Terza Commissione consiliare. “In un momento di crisi che si ripercuote inevitabilmente sui consumi, intendiamo sostenere l’attività delle piccole e medie imprese che stanno subendo maggiormente i pesanti contraccolpi delle congiuntura negativa in atto – afferma il vice presidente e assessore al Commercio, Antonio Canzian – Il programma prevede un’ampia articolazione di opportunità per agevolare le varie tipologie commerciali al dettaglio e della somministrazione di alimenti e bevande. Riteniamo che dalla Regione venga un sostegno concreto agli operatori tradizionali del settore che devono affrontare anche la concorrenza della grande distribuzione. Svolgono un ruolo sociale ed economico essenziale per la vitalità dei paesi e dei centri storici, che la Regione riconosce, prevedendo linee di finanziamento specifiche che eventualmente verranno incrementate, in sede di assestamento del bilancio regionale, qualora sussistessero nuove possibilità finanziarie”. Il Programma 2014 destina 500 mila euro alla riqualificazione e alla valorizzazione delle imprese commerciali attraverso contributi concessi per la ristrutturazione, l’ampliamento e l’acquisto di attrezzature e arredi. Altri 150 mila euro, in particolare, sono destinati alle attività dei comuni con meno di 5 mila abitanti. Superano, invece, i 389 mila euro le somme che verranno utilizzate per il sostegno delle attività commerciali regionali. Da segnalare, inoltre, i 25 mila euro per la promozione del commercio equo e solidale (attraverso iniziative divulgative e di sensibilizzazione a favore dei consumatori), insieme ai 15mila euro riservati ai locali storici riconosciuti dalla Regione. Altre disponibilità sono destinate ai Consorzi fidi, alle Cooperative di garanzia tra operatori commerciali e ai Centri di assistenza tecnica. |
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OGGI, GRAN DEFILÈ DELLA SARTORIA ARTIGIANA MENEGHINA |
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Milano, 16 aprile 2014 - La sartoria milanese ritorna a sfilare, nell’affascinante cornice del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, con i suoi qualificati professionisti, presentando creatività e buon gusto nel saper accostare colori che illuminano e tessuti pregiati. Percorrendo la straordinaria e meravigliosa storia della moda, attraverso le fantasie ricercate nel “prezioso”, i protagonisti dell’appuntamento sapranno esaltare la tradizione, sfruttando le influenze retrò in contrasto con una passerella proiettata verso il futuro. Una sfilata che richiamerà i materiali della nuova architettura che sta nascendo a Milano e che si prepara per la vetrina di Expo 2015: si scoprirà come saper accostare uno stile radicato nella storia con la freschezza e lo slancio dell’innovazione moderna. L’appuntamento è fissato per mercoledì 16 aprile, alle ore 18,30, con la Xvi edizione del “Gran Defilè della Sartoria”, organizzata dall’Unione Artigiani di Milano e di Monza e Brianza e dalla Fondazione Gabriele Lanfredini, con il patrocinio della Camera di Commercio di Milano. L’evento è dedicato ai rapporti internazionali, con un’ottica rivolta soprattutto all’Esposizione Universale dell’anno prossimo, e vedrà la presenza di importanti rappresentanti diplomatici del corpo consolare milanese, tra i quali il console degli Stati Uniti d’America, Scott Kyle, il console di Francia, Joel Mayer, il console di Svizzera, Massimo Baggi e il console di Estonia, Giuseppe Barranco di Valdivieso. Il defilè sarà arricchito dalla seconda edizione del premio “Ago d’oro”, che vedrà la competizione fra i modelli creati da tre scuole di moda, presentati nel corso della sfilata e valutati da una apposita commissione che assegnerà l’ambito riconoscimento. Preambolo della sfilata in passerella, una ricca mostra di capi particolari: dall’abito nuziale indossato da Laura Chiatti nel film “L’amico di famiglia” di Paolo Sorrentino (nella foto), al vestito ispirato al quadro Circles di Kandinskij; dalla rivisitazione dell’abito di Grace Kelly a un abito con borsetta disegnato da Leonardo da Vinci, oltre ulteriori preziose realizzazioni. Ad allietare il defilè, anche la performance con danza “Endless Blue” della “Core’s band dance company”. Alla serata, presentata dalla giornalista Silvia Pietrarolo, parteciperanno il Maestro di sartoria, Franco Prinzivalli, il presidente dell’Unione Artigiani, Stefano Fugazza, e il segretario generale, Marco Accornero. Per il pubblico l’accesso all’evento è ad invito. |
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INCONTRO REGIONE TOSCANA-PENDOLARI FERROVIE: PERCORSO CONDIVISO PER RISOLVERE I PROBLEMI |
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Firenze, 16 aprile 2014 - Come risolvere i problemi del trasporto ferroviario regionale, presentati in maniera puntuale dai rappresentanti dei comitati dei pendolari delle linee toscane ? Questo il quesito al centro dell´affollata assemblea plenaria dei comitati che si è svolta in Regione, con la partecipazione dell´assessore regionale ai trasporti, e dei rappresentanti di Trenitalia e di Rfi. Un incontro che rientra in un rapporto di dialogo costante con i pendolari, come ha sottolineato l´assessore regionale ai trasporti, fatto di mail, telefonate, incontri bilaterali, trilaterali, tecnici, sul territorio, e con il quale si intendeva fare il punto su quanto la Regione ha fatto e sta facendo per migliorare le infrastrutture e il servizio ferroviario e incentivare gli investimenti. Una messa a fuoco di temi che può contribuire a definire la base e il capitolato su cui poggerà il contratto ponte con Trenitalia che la Regione sta predisponendo, vista la necessità garantire il servizio nel periodo necessario per predisporre la gara e per creare reali condizioni di concorrenza. La ricontrattazione, secondo l´assessore, dovrà consentire di mettere in campo tutti i sistemi possibili per rendere più stringenti, anche con un inasprimento delle penali, le clausole del contratto che coprirà la fase intermedia fino alla gara, in modo da incentivare il miglioramento delle performance del servizio e garantire gli investimenti necessari a proseguire il percorso di rinnovamento del materiale rotabile. Un vero e proprio pressing da parte della Toscana che è stato preso a modello anche da altre regioni. La richiesta a Trenitalia e Rfi è dunque quella di garantire gli impegni presi e nel frattempo ricercare un´intesa per dare soluzione ai problemi segnalati dagli utenti. Nel corso dell´incontro Rfi e Trenitalia hanno fornito informazioni dettagliate sia per quanto concerne gli interventi programmati sulle singole linee, sia circa la consegna dei 60 vagoni Vivalto previsti dal contratto di servizio, nonché dei 12 nuovi treni Pesa per le linee diesel. E´ stato fatto anche il punto sui lavori per la riapertura delle due linee attualmente chiuse a causa dei danni provocati dal maltempo. Sulla Siena-grosseto sono già aperti i cantieri, mentre per la Porrettana il tavolo tecnico è stato riconvocato dalla Provincia di Pistoia per il prossimo 23 Aprile. Per quanto riguarda infine gli Intercity a rischio cancellazione, l´assessore ha ricordato l´impegno della Regione per una questione ormai diventata una vertenza nazionale, la cui soluzione spetta a Governo e Ministero dei trasporti. |
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AOSTA, CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DI IMPRESE INDUSTRIALI E ARTIGIANE |
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Aosta, 16 aprile 2014 - L’assessorato delle attività produttive, energia e politiche del lavoro comunica che nella seduta di oggi, venerdì 11 aprile 2014, la Giunta regionale ha approvato la concessione di contributi a fondo perduto a valere sulla legge regionale 6/2003 per un importo complessivo di 764 mila 629,61 euro, in riferimento alle richieste pervenute nel 2013. In particolare sono state concesse, a favore di imprese industriali e artigiane, agevolazioni relative alla promozione dell’internazionalizzazione per un importo di 83 mila 461,09 euro, al sostegno di iniziative rivolte all’effettuazione di investimenti produttivi per un importo di 644 mila 567,86 euro, di cui 42 mila 726,65 euro riguardo all’adozione di misure di tutela ambientale, e all’incentivazione di un investimento attuato da un consorzio di imprese per un importo di 36 mila 600,66 euro. |
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COLACEM-ITALCEMENTI: L´ASSESSORE INCONTRERÀ I VERTICI DELLE AZIENDE |
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Firenze, 16 aprile 2014 - Le prospettive dell´ex cementificio Colacem, di Pelago, comune dell´area fiorentina, sono state al centro dell´incontro che l´assessore alle attività produttive lavoro e formazione ha convocato con il sindaco di Pelago, le organizzazioni sindacali e le rappresentanze aziendali. Dopo aver preso atto delle preoccupazioni espresse dai sindacati per le prospettive industriali dell´area e per il futuro dei lavoratori che sono oggi in cassa integrazione straordinaria dopo la chiusura, l´assessore, in accordo con il sindaco di Pelago, ha deciso di convocare per i primi di maggio un incontro con i vertici delle aziende Italcementi e Colacem. Italcementi è un gruppo multinazionale che ha mantenuto la proprietà dell´area, cedendo a Colacem lo stabilimento di Pelago che è stato successivamente chiuso. In occasione del prossimo incontro l´assessore chiederà a Italcementi assicurazioni riguardo ad un percorso per la reindustrializzazione dell´area. Nello stesso tempo si chiederà a Colacem un impegno per trovare soluzioni per la ricollocazione dei lavoratori e, nel frattempo, garantire una continuità agli ammortizzatori sociali. Per facilitare questi percorsi la Regione, in accordo con il Comune di Pelago, metterà a disposizione tutti gli strumenti a sostegno di un progetto industriale che veda l´arrivo di nuovi investitori nell´area dell´ex Colacem. |
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