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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 16 Giugno 2014 |
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UE: I DIRITTI DEI CONSUMATORI ENTRANO NELL´ERA DIGITALE A VANTAGGIO DI 507 MILIONI DI CITTADINI |
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Bruxelles, 16 giugno 2014 - Buone notizie per più di 507 milioni di consumatori europei: dal 13 giugno - grazie a una nuova normativa Ue - i loro diritti risultano rafforzati su tutto il territorio dell´Unione. La nuova direttiva Ue sui diritti dei consumatori, ormai in vigore, ne potenzia ovunque i diritti per qualunque acquisto essi facciano, sia online sia in un negozio. Anche le imprese potranno beneficiare di queste nuove norme che creano condizioni di parità e rendono meno oneroso offrire prodotti e servizi in un contesto transfrontaliero. La nuova normativa garantisce, ad esempio, che i consumatori abbiano diritto in tutta l´Ue a 14 giorni di tempo – rispetto a 7 fino a ieri - per cambiare idea o recedere da qualsiasi acquisto effettuato online o al di fuori di locali commerciali (quando il venditore si reca al domicilio del consumatore). Le nuove norme vietano inoltre le sovrattasse per l´utilizzo di carte di credito e servizi di assistenza telefonica, e il ricorso a caselle preselezionate sui siti web per caricare dei pagamenti supplementari (ad esempio al momento dell´acquisto online di biglietti aerei). Per garantire che queste nuove norme siano applicate in modo uniforme in tutta l´Ue, consentendo al consumatore di beneficiarne indipendentemente dallo Stato membro in cui si trova, la Commissione europea ha inoltre elaborato un documento di orientamento per le autorità nazionali che comprende un modulo facoltativo da riportare sui prodotti digitali contenente informazioni essenziali per i consumatori. "Oggi l´Europa pone fine ai raggiri online a danno dei consumatori. A partire da oggi i consumatori dell´Unione europea possono far valere i diritti riconosciuti loro dalla nuova direttiva; ciò vuol dire: non più caselle preselezionate al momento di acquistare un biglietto aereo, non più oneri aggiuntivi per pagamenti online con carta di credito e non più commercianti che negano la possibilità di restituire il bene acquistato online", afferma Viviane Reding, Vicepresidente e Commissaria Ue per la Giustizia. "La fiducia dei consumatori è la migliore notizia per il nostro mercato unico. Mettere il consumatore in posizione di comando, accrescendone la fiducia, rappresenta il pacchetto di stimolo economico più a buon mercato che l´Europa possa attuare. La Commissione europea dovrà ora verificare che gli Stati membri si attengano rigorosamente a ciò che hanno concordato, applicando le norme correttamente e garantendo ai consumatori i diritti che si meritano." La nuova direttiva sui diritti dei consumatori armonizza diversi aspetti importanti delle normative nazionali a loro tutela, ad esempio le informazioni da fornire al consumatore prima dell´acquisto di beni e servizi e il diritto di annullare gli acquisti online. Una maggiore armonizzazione significa che, da oggi, i consumatori possono contare sugli stessi diritti in tutta l´Ue, a prescindere dal luogo in cui si è svolto l´acquisto. Significa inoltre norme più semplici e più prevedibili per i commercianti, che disporranno d´ora in poi di maggiori incentivi per espandere le loro attività a livello transfrontaliero. In base alla nuova normativa Ue (cfr. La scheda informativa al riguardo) oggi i consumatori dell´Unione possono contare su cfr: maggiore trasparenza dei prezzi, eliminazione delle sovrattasse ingiustificate per l´uso di carte di credito e di servizi di assistenza telefonica, divieto di caselle preselezionate su internet, ad esempio quando si acquistano biglietti aerei, prolungamento del periodo di ripensamento, da 7 giorni a 14 giorni, ovunque nell´Unione europea, diritti di rimborso più solidi, entro 14 giorni dall´annullamento dell´acquisto da parte del consumatore, norme che vietano le trappole online, quali offerte internet a titolo apparentemente gratuito ma in realtà a pagamento (per esempio oroscopi o ricette), migliore protezione in relazione ai contenuti digitali, in particolare riguardo alle informazioni su software e hardware utilizzati dai prodotti. |
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JEFFREY SACHS: ABBIAMO BISOGNO DI UNA SESTA ONDATA DI TECNOLOGIE VERDI E SOSTENIBILI |
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Bruxelles, 16 giugno 2014 - Abbiamo raggiunto i limiti del nostro pianeta, la pressione umana sui sistemi terrestri finiti è al punto critico. La tecnologia per evitare la catastrofe è tuttavia a portata di mano, è quanto sostiene l´esperto di sviluppo sostenibile Jeffrey Sachs, che martedì scorso ha aperto l´edizione del 2014 della Settimana verde (Green Week) a Bruxelles. La situazione è grave. Ad aprile le concentrazioni di Co2 hanno raggiunto le 400 parti per milione per la prima volte in 3 milioni di anni. Le emissioni si stanno dirigendo verso un "probabile" aumento di temperatura di 4-6,1 gradi Celsius, mentre la maggior parte degli esperti concordano sulla necessità di rimanere al di sotto dei due gradi di aumento per evitare la distruzione irreversibile. Sachs, un rinomato economista e consulente esperto presso le Nazioni Unite, ha osservato: "Stiamo oltrepassando i limiti planetari fondamentali, il più drammatico dei quali è l´aumento delle concentrazioni di gas serra... Il percorso che dobbiamo seguire deve tenere seriamente conto del limite di due gradi e comprendere il budget di carbonio che ne consegue". Sachs ha sottolineato l´importanza degli accordi politici per raggiungere questo obiettivo, in particolare gli esiti delle negoziazioni sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite a Parigi e la determinazione di Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals o Sdg) l´anno prossimo. Questi devono però andare di pari passo con lo sviluppo tecnologico. "La buona notizia è che siamo di fronte a una rivoluzione radicale della tecnologia che ci permette di muoverci in una direzione sostenibile. Si tratta però di fare delle scelte. I mercati da soli non ci guideranno in questa direzione. Dobbiamo decidere su scala planetaria e scegliere un´economia sostenibile, verde e inclusiva". Sachs ha indicato il grafico di Kondratieff delle cinque ondate economiche che abbiamo vissuto dall´inizio della rivoluzione industriale. Ha auspicato una sesta ondata basata sulle tecnologie intelligenti per andare verso il 2050. "Abbiamo bisogno di una sesta ondata di tecnologie verdi e sostenibili... In modo da poter provvedere a tutti gli abitanti del pianeta in un modo che sia sostenibile dal punto di vista ambientale". Secondo Sachs, i principali attori nel campo dei cambiamenti climatici - Usa, Ue, Cina, India, Russia, Australia, Canada e i paesi del Golfo - sono le unità economiche che possono cambiare il corso delle cose e adottare la sesta ondata di crescita economica. Alcuni sostengono che la tecnologia non sia ancora abbastanza sviluppata per superare le enormi difficoltà causate dai cambiamenti climatici. Sachs ha chiamato in gioco la nostra straordinaria capacità di migliorare velocemente la tecnologia e ridurre i costi. "Dal 1980 abbiamo visto un aumento del numero di utenti di telefoni cellulari da 20 000 ai 7 miliardi di oggi... Il costo del sequenziamento del genoma umano è stato ridotto da 100 milioni di dollari Usa nel 2001 a circa 1 000 dollari oggi - vale a dire un dimezzamento del costo ogni circa nove mesi - e c´è stata una drastica riduzione del costo delle celle fotovoltaiche, di 100 volte dal 1977". Abbiamo però ancora bisogno di cicli di sviluppo in certe tecnologie, sostiene Sachs. "Dobbiamo trasformare le auto in modo che diventino a basse o zero emissioni di carbonio, e la gestione e la commercializzazione di scala deve ancora attraversare vari cicli tecnologici... Per quanto riguarda l´energia eolica e solare, ci sono difficoltà di stoccaggio e gestione della rete... Molte persone credono che la cattura e lo stoccaggio del carbonio sia una tecnologia potenziale, ma ciò non è stato provato - avviene su piccola scala, ma la scala è importante". La chiave - per Sachs - sta nel creare percorsi pratici e gestibili per una profonda decarbonizzazione basata su una rivoluzione tecnologica. I percorsi nazionali di profonda decarbonizzazione dovrebbero basarsi sul miglioramento tecnico e strutturale dell´efficienza energetica, sulla decarbonizzazione del settore dell´elettricità per mezzo di reti intelligenti, sull´elettrificazione della domanda finale di energia, sulla riduzione delle emissioni dei processi industriali (come cemento e acciaio) e sulla riduzione delle emissioni provenienti dall´uso del suolo, il cambiamento dell´uso del suolo e la silvicoltura. "Ogni paese dovrebbe delineare un piano d´azione, impegnandosi in programmi di diffusione tecnologica di soluzioni chiave. Il mondo deve investire nelle tecnologie su ampia scala. Se investiamo decine di miliardi, il guadagno potrebbe essere di migliaia di miliardi". Alcuni esperti di cambiamenti climatici sono convinti che sia troppo tardi per cambiare le cose, ma Sachs è stato irremovibile nella chiusura al suo intervento nell´auditorium della Settimana verde: "Abbiamo le conoscenze, la tecnologia e l´urgente bisogno di farlo, quindi facciamolo". Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Greenweek2014.eu/index.html
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UE: VICARI, IMPEGNO ITALIA NEL SEMESTRE PER ACCORDO CON USA E SU AGENDA DIGITALE EUROPEA "PIU´ TUTELA AI MARCHI D´IMPRESA CON NUOVE NORME SU CONTROLLI MERCI IN TRANSITO" |
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Roma, 16 giugno 2014 - "L´italia si concentrerà nel prossimo Semestre di presidenza dell´Ue per facilitare il negoziato in corso sul Ttip (Trans-atlantic Trade and Investiment Partnership) tra l’Ue e gli Usa e l´adozione di misure più adatte ed immediate per rafforzare una visione comune dell´Agenda Digitale Europea". Lo ha detto il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, senatrice Simona Vicari, a Londra nel corso dell´International Ip Enforcemente Summit, organizzato dall´Ufficio della proprietà intellettuale del Regno Unito (Uk Intellectual Property Office), l´Ufficio per l´Armonizzazione nel Mercato Interno (Uami) e la Commissione europea per riflettere su come affrontare al meglio la violazione dei diritti di proprietà intellettuale che minaccia non solo i consumatori, ma danneggia le economie, le imprese e l´occupazione in tutto il mondo. "Questo Trattato - ha continuato il sottosegretario Vicari - riunirà centinaia di milioni di consumatori e la maggioranza del Pil mondiale creando enormi opportunità commerciali, posti di lavoro, e sviluppo in particolare per le Pmi, aziende che soffrono maggiormente gli attuali ostacoli al commercio, attraverso l’abbassamento di vincoli e l’ampliamento di una sana concorrenza. Poi nel settore delle telecomunicazioni il Governo italiano punterà ad agire come facilitatore, perché siano adottate misure adatte ed immediate per rafforzare una visione comune dell’Agenda Digitale Europea. E lo faremo andando oltre la semplice applicazione dei servizi pan-europei, ma favorendo l’interazione digitale tra i cittadini, le imprese e le Pubbliche Amministrazioni ed il più ampio sviluppo della banda larga. Come ha ribadito recentemente il presidente del Consiglio Renzi, lavoriamo per rafforzare un´Europa sulle frontiere dell´innovazione, sull´agenda digitale, sul "climate change", e capace di affrontare questioni vere a partire dalla lotta alla disoccupazione. Un´europa che si occupa di vincoli astratti e lontani dalla gente, è un´Europa che sbaglia". Infine, nel corso di un incontro bilaterale con Lord Younger, sottosegretario per la proprietà intellettuale, il sottosegretario Vicari si è soffermata sulla riforma della legislazione comunitaria in materia di marchi d´impresa, ed in particolare sulla modifica delle disposizioni connesse ai controlli sulle merci in transito nell´Ue che provengono da Paesi terzi. "Siamo convinti - ha ribadito la senatrice Vicari - che sia molto importante intensificare con tutti i mezzi e ad ogni livello la lotta alla contraffazione di beni e servizi. Tuttavia, se non ci dotiamo di strumenti di controllo idonei, l’Ue continuerà a rappresentare un hub per traffici illeciti, che danneggiano non solo le economie dei Paesi terzi ma anche i nostri imprenditori titolari di marchi. Sono consapevole delle preoccupazioni del governo britannico circa la tutela del legittimo commercio, ma mi auguro che la posizione inglese possa allinearsi con la nostra, con l’obiettivo comune di rispondere alle richieste delle nostre imprese, grandi e piccole, che sono vittime ogni giorno di questo fenomeno". |
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SECONDO CONGRESSO INTERNAZIONALE SUL SUPPORTO ALLA RICERCA E ALLA TECNOLOGIA DELLE SCIENZE DELLO SPORT |
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Roma, 16 giugno 2014 - Il secondo congresso internazionale sul supporto alla ricerca e alla tecnologia delle scienze dello sport (Icsports 2014) avrà luogo dal 24 al 26 ottobre 2014 a Roma, in Italia. Dal momento che lo sport diventa sempre più tecnologico, l´ingegneria in generale e la tecnologia dell´informazione in particolare svolgono un ruolo sempre più importante. Questo evento intende riunire accademici e professionisti del settore per scambiare idee e sviluppare sinergie. Saranno discusse quattro aree in particolare, vale a dire: elaborazione del segnale e comportamento motorio; medicina dello sport e tecnologia di supporto; salute, prestazioni sportive e tecnologia di supporto; sistemi informatici nello sport. L´iscrizione anticipata è possibile fino all´8 agosto e costerà fino a 595 euro, mentre successivamente salirà a un massimo di 695 euro. Il congresso avrà una durata di tre giorni, i partecipanti interessati possono presentare un documento alla conferenza e possono inoltre candidarsi a parlare durante l´evento. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Icsports.org/ |
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PIANO TELEMATICO REGIONALE 2014-2016: ENTRO L´ANNO COLLEGATE TUTTE LE SCUOLE E GLI OSPEDALI MAGGIORI DELL´UMBRIA. INVESTIMENTI PER QUASI SESSANTA MILIONI DI EURO |
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Perugia, 16 giugno 2014 - Entro l´anno tutte le scuole dell´Umbria avranno la possibilità di connettersi ad internet, mentre tutti gli ospedali umbri (ad eccezione di Castiglion del Lago e Narni che ancora hanno bisogno di interventi) saranno collegati attraverso fibra ottica, in banda larga. Sono questi alcuni particolari emersi dal nuovo Piano telematico regionale che è stato approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale e che è stato presentato, da parte dell´assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche Stefano Vinti, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede regionale di Piazza Partigiani. Alla conferenza stampa erano presenti anche il nuovo amministratore unico di Centralcom, Stefano Bigaroni e la coordinatrice dell´area innovazione tecnologica ed autonomie locali della Regione, Annalisa Doria. L´assessore Vinti, ricordando come l´investimento sulle nuove tecnologie per l´Umbria è da sempre uno dei pilastri della politica dell´amministrazione regionale, ha illustrato la terza edizione del Piano Telematico, che dovrà essere approvata dal Consiglio regionale, nella quale si prevedono politiche e interventi sul lato dell´offerta infrastrutturale che consentono di imprimere una decisa accelerazione al processo d´innovazione dell´Umbria. "In questo momento, ha affermato Vinti, sono in corso interventi per circa 32milioni di euro tutti destinati alla realizzazione delle infrastrutture, mentre altri 28 milioni di euro saranno necessari per completare le azioni previste dal Piano "e per questi nuovi finanziamenti la Giunta regionale si è già mossa nell´ambito della prossima programmazione dei Fondi comunitari. Nei tempi previsti trasmettiamo al Governo il nostro programma per includerlo nel programma nazionale che l´Italia presenterà a Bruxelles. Sicuramente insomma non siamo all´anno zero, visto che in alcune città ed in alcuni territori dell´Umbria, ormai da qualche anno stiamo investendo per offrire le migliore possibilità di accesso alla rete. Penso in particolare alla città di Perugia dove stiamo realizzando 43 km di cavidotti che permetteranno anche la connessione con le principali dorsali di trasporto regionali ed il progetto di posa della fibra ottica, portato avanti da Centralcom, prevede il rilegamento delle principali utenze pubbliche del territorio, con un impegno di spesa interamente sostenuto dalla Regione che fino ad oggi ammonta a cinque milioni e mezzo di euro". "Grazie anche all´azione delle due precedenti versioni del Piano Telematico triennale, ha continuato Vinti, la problematica del digital divide infrastrutturale, ovvero della mancanza di offerta di servizi di connettività a banda larga, in Umbria risulta essere sostanzialmente superata (3% della popolazione), se si assume come riferimento il valore di 2 Mbps di banda nominale in download". La Run (Regione Umbria Network) è un´infrastruttura di telecomunicazioni pubblica, realizzata principalmente in fibra ottica ma anche con tecnologia wireless e secondo criteri di apertura neutralità ed efficienza, che ha il duplice obiettivo di connettere il sistema pubblico (Regione, Province, Comuni, Sistema Sanitario, Protezione Civile, aree industriali, Università, Istituti di ricerca, strutture scolastiche) e di abilitare il mercato degli operatori di telecomunicazioni. "La rete pubblica regionale, pertanto, ha sottolineato Vinti, integra e potenzia la dotazione di infrastrutture di telecomunicazione del territorio e non può ritenersi sostitutiva delle reti degli operatori privati". In linea con quanto previsto dall´Agenda digitale dell´Umbria, il Piano prevede il completamento delle reti a banda larga e ultra larga, (5 dorsali di trasporto e 5 reti Man cittadine), e la loro implementazione con la realizzazione di ulteriori reti cittadine (centri al di sotto dei 15.000 abitanti), compresa l´attivazione della rete attraverso la dotazione di apparati attivi nei nodi fondamentali della stessa rete; il processo di razionalizzazione e consolidamento del Data Center e del Disaster Recovery regionali, nonché il suo possibile rafforzamento attraverso investimenti infrastrutturali per realizzare, acquisire e sviluppare una struttura in house; lo sviluppo dei servizi di connettività tramite il miglior mix possibile di infrastrutture pubbliche, servizi di mercato e servizi di gestione, per ottenere nuovi standard di efficienza ed efficacia, e la definizione di un´offerta integrata di servizi per la pubblica amministrazione, che consentirà di individuare l´operatore in grado di assicurare i servizi complementari ad integrazione e supporto di quelli che dovranno essere erogati direttamente dalla società in house valorizzando le infrastrutture esistenti e quelle in via di realizzazione. Particolare attenzione ovviamente, ha sottolineato Vinti, va alla realizzazione di reti tematiche, in particolare per la sanità e le scuole, intendendole come un insieme di facilities e di servizi di comunicazione, focalizzati sui loro fabbisogni specifici, tali da costituire un elemento di innovazione ed efficienza. Il Piano prevede anche l´offerta completa di infrastrutture per gli operatori, che le potranno utilizzare contribuire all´ampliamento di servizi evoluti a cittadini ed imprese. L´assessore ha anche confermato che "continuerà l´impegno per lo sviluppo di reti wifi pubbliche, indirizzato ad evolvere da infrastruttura di accesso a vero e proprio spazio di comunicazione e socializzazione, ove i vari attori della smart city si incontrano ed animano un nuovo "layer" della città. Abbiamo da tempo iniziato sulle città di Perugia, Terni, Foligno, Città di castello ed Orvieto e prevediamo di concludere entro il prossimo mese di settembre. Attualmente è in corso uno studio, condotto da Centralcom per estendere ulteriormente la rete di Hotspot ad altre 137 aree individuate sulla base di criteri tematici (sanità, farmacia, parchi ecc.) premiando eventuali progetti proposti dai beneficiari stessi. E´ chiaro, ha dichiarato Vinti, che il programma che la regione sta portando avanti riguarda la realizzazione delle infrastrutture e cioè delle "strade" necessarie per collegare l´Umbria al sistema digitale. Ci sarà però bisogno anche dell´intervento degli operatori privati per assicurare i servizi necessari ai cittadini ed alle imprese. Sul versante delle imprese inoltre abbiamo previsto di realizzare uno studio di fattibilità per individuare un possibile modello sperimentale di collaborazione pubblico-privato prevedendo nel Piano stesso un finanziamento di un milione e mezzo di euro per gli interventi che sarà possibile realizzare". L´ultimo obiettivo previsto nel Piano, ha concluso Vinti, è quello della realizzazione di un Catasto delle reti che contenga le informazioni relative alle infrastrutture per le telecomunicazioni, ovvero delle condutture e delle altre infrastrutture atte ad ospitare la posa di cavi in fibra ottica, aperta al contributo ed all´impiego delle amministrazioni locali e degli operatori di telecomunicazioni". "L´umbria, ha affermato Annalisa Doria, negli ultimi quattro mesi, ha prodotto ben due leggi regionali in materia. La prima appunto dedicata alle infrastrutture digitali e la seconda invece che va ad occuparsi dei modi in cui il sistema della pubblica amministrazione può fornire nuovi e migliori servizi utilizzando appunto queste infrastrutture. E questo significa tantissima innovazione nei procedimenti, che saranno più veloci e trasparenti, non solo della Regione ma anche degli Enti locali e di sistemi, come quello scolastico e quello sanitario, che sono fondamentali per la vita quotidiana dei cittadini. Ed a questo proposito, ha annunciato Doria, il prossimo 23 giugno, a Villa Umbra, si svolgerà una giornata di lavoro interamente dedicata a questi temi". |
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LOMBARDIA: 9 MLN A SMART CITIES E RETI IMPRESA |
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Milano, 16 giugno 2014 - La Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini, ha deciso di rifinanziare, con una somma complessiva di quasi 9 milioni euro, due bandi dedicati a sostenere progetti per le Smart cities & communities (4,9 milioni) e per la creazione di reti d´impresa (4 milioni). Il provvedimento è stato presentato in conferenza stampa dal presidente Roberto Maroni e dallo stesso assessore Melazzini. Sostegno A Nuove Domande - "I 9 milioni resi disponibili grazie al provvedimento della Giunta - ha spiegato Melazzini – si sommano ai fondi già previsti per i due bandi per i quali dunque stanziamo una somma complessiva di 40 milioni. Questi fondi, che vanno a sostenere strumenti estremamente efficaci e molto attesi e desiderati dalle imprese, permetteranno di accogliere alcune domande inserite in graduatoria ma non finanziate in un primo momento per mancanza di fondi: 3 per le Smart cities & communities e 27 per le reti d´impresa". "Si tratta - ha proseguito l´assessore - di un ulteriore rifinanziamento, dopo quello dello scorso aprile (altri 9 milioni), che va a inserirsi in una strategia di rilancio per le imprese, che vuole stimolare la creatività, supportare la ricerca e l´innovazione e favorire nuova occupazione". Bando Smart Cities & Communities - Obiettivo dell´iniziativa è sostenere progetti di ricerca applicata e sviluppo sperimentale, nel settore delle Smart Cities & Communities, finalizzati alla realizzazione di soluzioni intelligenti di problemi di scala urbana, metropolitana e territoriale, attraverso l´utilizzo di un insieme di tecnologie, applicazioni, modelli di integrazione e inclusione. Due gli abiti di intervento: sostenibilità ambientale e innovazione sociale. Grazie alla delibera di , complessivamente saranno finanziati 14 progetti, di cui 8 relativi alla sostenibilità ambientale e 6 all´innovazione sociale, con un contributo regionale complessivo di 27,6 milioni. I progetti finanziati coinvolgono 99 imprese e 31 organismi di ricerca (22.000 lavoratori occupati). Questo il dettaglio (provincia, numero di imprese ed enti di ricerca coinvolti, contributo). Bergamo 3 529.007,32; Brescia 13 3.514.228,82; Cremona 2 276.788,35; Lecco 4 572.196,37; Mantova 5 740.889,56; Milano 87 18.755.466,85; Monza e Brianza 7 1.875.499,82; Pavia 5 839.364,92; Varese 4 583.134,81. Totale 130 27.686.576,82 Aggregazioni D´impresa - Il bando è rivolto alle Micro, piccole e medie imprese, per promuovere il consolidamento e la creazione di aggregazioni in forma stabile, tramite progetti volti all´innovazione di prodotti, servizi e organizzazione. Complessivamente vengono finanziati 78 progetti presentati da reti che coinvolgono 300 piccole e medie imprese (7.600 lavoratori occupati), con un contributo regionale di 12,7 milioni. I progetti riguardano: manifattura (30 per cento), Ict (22 per cento), impianti, tecnologie produttive e processi industriali (15 per cento); organizzazione aziendale (13 per cento); ambiente, energia ed edilizia sostenibile (10 per cento); marketing e internazionalizzazione (9 per cento); servizi alle imprese (1 per cento). Questo il dettaglio (provincia, numero di imprese, contributo). Bergamo 31 1.244.585,33; Brescia 83 3.510.756,81; Como 9 311.421,62; Cremona 7 238.196,53; Lecco 23 823.885,20; Lodi 2 78.120,00; Mantova 4 174.001,00; Milano 93 4.233.463,22; Monza e Brianza 13 598.335,15; Pavia 3 200.000,00; Sondrio 6 304.129,73; Varese 11 445.525,33; Altre 15 587.049,73; Totale 300 12.749.469,65. |
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FATTURAZIONE ELETTRONICA: UN ULTERIORE PASSO VERSO LA DIGITALIZZAZIONE DELLA REGIONE UMBRIA |
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Perugia, 16 giugno 2014 - Consentire ai cittadini e imprese di effettuare pagamenti a favore della pubblica amministrazione, per somme dovute a diverso titolo (oneri, tributi, tariffe, canoni), con l´utilizzo di una pluralità di canali (internet, circuito bancario), mettendo a disposizione un servizio integrato in un unico portale destinato agli utenti. E´ questo l´obiettivo che la Giunta regionale dell´Umbria ha deciso di centrare anticipando rispetto ai tempi previsti dal piano triennale dell´Agenda Digitale. Lo ricorda l´assessore con delega all´Innovazione e ai Servizi informativi Fabio Paparelli, sottolineando che "un sistema più efficiente di incassi e pagamenti del settore pubblico è fondamentale per l´economia della nostra regione e contribuisce a dare un segnale di innovazione concreto orientato alla crescita della cultura digitale". In base alla delibera approvata recentemente dalla Giunta regionale si compie un primo passo importante, ovvero, l´attivazione del servizio di fatturazione elettronica inserita in un quadro coordinato di interventi destinati ai Comuni e all´Amministrazione regionale allargata (Giunta, Agenzie, Asl/ao, partecipate). "Ciò comporterà lo sviluppo di tutta una serie di integrazioni con i servizi attivati e con i sistemi contabili dei singoli enti - spiega l´assessore. Questo processo di digitalizzazione - aggiunge - si completerà in futuro con l´attivazione del sistema regionale dei pagamenti elettronici che sarà oggetto di uno specifico progetto nell´ambito del programma #regionedigitale, da raccordare anche con le iniziative sui pagamenti in sanità. Intanto entro il primo luglio - ricorda Paparelli - la Regione si renderà operativa già nell´ambito della fatturazione elettronica e poi, entro l´anno, verrà predisposto un sistema unico accentrato in cui la stessa Regione fungerà da polo di intermediazione tra gli enti locali, il servizio sanitario regionale e il sistema d´interscambio nazionale, intercettando tutte le fatture in arrivo (fatture passive) indirizzate alle varie amministrazioni del territorio regionale, smistandole poi all´amministrazione di competenza. Allo stesso tempo la Regione fornirà anche un supporto di accompagnamento tecnologico per la compilazione e la trasmissione delle fatture emesse dall´amministrazione (fatture attive) e di gestione delle relative ricevute in sicurezza. Il tutto sarà realizzato nell´ambito del programma #regionedigitale già deliberato e finanziato". |
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SETTIMA CONFERENZA INTERNAZIONALE SU ISTRUZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE |
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Siviglia, 16 giugno 2014 - La settima conferenza internazionale su istruzione, ricerca e innovazione (Iceri2014) si terrà dal 17 al 19 novembre 2014 a Siviglia, in Spagna. Si tratta di una piattaforma perfetta per discutere gli ultimi sviluppi nel campo delle metodologie dell´insegnamento e dell´apprendimento, progetti didattici e nuove tecnologie applicate alla formazione e alla ricerca. I partecipanti avranno l´opportunità di presentare i loro progetti ed esperienze nel settore. Si prevede la partecipazione di più di 700 delegati provenienti da 80 paesi diversi. Gli interessati a contribuire all´evento sono invitati a inviare i loro abstract entro il 17 luglio. L´iscrizione anticipata è disponibile fino al 18 settembre e costa 430 euro, mentre successivamente salirà a 490 euro (fino al 19 ottobre) e 530 euro (fino all´inizio della conferenza). Per maggiori informazioni, visitare: http://iated.Org/iceri/ |
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SARDEGNA: UNIVERSITÀ DECENTRATE, PAGATI I SALDI PER GLI STIPENDI ARRETRATI |
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Cagliari, 16 Giugno 2014 - I dipendenti della cooperativa che fornisce servizi di base all’università decentrata di Nuoro potranno finalmente vedere pagati i loro stipendi, fermi da ben nove mesi. "Siamo riusciti a pagare il saldo 2012 dovuto dalla Regione al Consorzio per la Promozione degli Studi Universitari nella Sardegna Centrale e agli altri consorzi che gestiscono le università decentrate", annuncia l’assessore regionale della Cultura e Pubblica istruzione Claudia Firino. Sarà dunque erogato il saldo 2012 anche per il Consorzio universitario di Oristano e il Corso decentrato di Olbia, mentre il Consorzio Ausi, che gestisce l’università del Sulcis-iglesiente, riceverà il saldo del 2011. Risorse che permetteranno alle strutture universitarie decentrate di lavorare con più serenità. Per l’assessore Firino "si tratta non solo di un intervento dovuto nei confronti dei lavoratori, ma di una decisione coerente con le priorità che il governo regionale attribuisce al diritto allo studio, all´istruzione e alla formazione." Claudia Firino chiede tuttavia ai consorzi universitari di misurarsi con la necessità di rilanciare le proprie attività di formazione: "Sono istituzioni che hanno un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell´istruzione e della cultura nel territorio, anche al di fuori delle città universitarie – spiega – ma credo che debbano innovarsi per offrire quella formazione di alto livello che è indispensabile ai giovani per essere competitivi sul mercato del lavoro". Una richiesta di cambiamento che riguarda sia gli enti locali coinvolti che le due università. In particolare l´Assessore si rivolge ai soci della Regione nel Consorzio nuorese: "Se vogliamo che le cose funzionino davvero è necessario che la svolta parta dal superamento del commissariamento. La Regione farà la sua parte per arrivare in tempi rapidi a una gestione stabile e certa, ma gli altri soci dovranno fare la loro". |
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ISTRUZIONE: APPROVATO BANDO PER CONTRIBUTO REGIONALE ‘BUONO-LIBRI’ PER ANNO SCOLASTICO 2014-2015 A COPERTURA SPESE ACQUISTO LIBRI TESTO DA FAMIGLIE CON ISEE INFERIORE O UGUALE A 10.632 EURO |
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Venezia, 16 giugno 2014 - La Giunta veneta, su proposta dell’Assessore all’istruzione e formazione professionale Elena Donazzan, ha approvato il bando per la concessione del contributo regionale “Buono-libri e Strumenti didattici alternativi” per l’anno scolastico-formativo 2014-2015. Il provvedimento è diretto alla copertura, totale o parziale, della spesa per l’acquisto dei libri di testo, per gli studenti residenti nel territorio regionale e frequentanti le istituzioni scolastiche, statali e non statali, secondarie di I e Ii grado e i tre anni della formazione professionale accreditata. Potranno accedervi le famiglie con una situazione Isee (Indicatore Situazione Economica Equivalente) da 0 ad 10.632 euro. “L’efficacia del bando – anticipa Donazzan – è assoggettato alla condizione che dallo Stato arrivino, come prevede la legge del 1998 n.448, le risorse promesse alle Regioni in questo settore ma non ancora erogate. Ricordo inoltre che il procedimento si svolgerà, come negli ultimi anni, in modo totalmente informatizzato, e prevederà che lo Stato, una volta fatto il piano regionale di riparto, eroghi i finanziamenti direttamente ai Comuni”. L’acquisto dei libri di testo potrà essere effettuato sia in forma individuale, sia collettiva; potrà riguardare sia libri di testo, sia altri tipi di elaborati didattici (ad esempio: dispense, ricerche, programmi costruiti specificamente), scelti dalla scuola, sia ausili indispensabili alla didattica (ad esempio: audio-libri per non vedenti); i libri, gli elaborati e gli ausili potranno essere predisposti da qualsiasi tipo di soggetto pubblico o privato, compresi i docenti e potranno essere sia in formato cartaceo, sia digitale o altro tipo. La deliberazione sarà pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione e sul sito internet regionale: http://www.Regione.veneto.it/web/istruzione/buonolibriweb |
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UNIVERSITÀ: FVG, APPROVATO PIANO TRIENNALE DIRITTO STUDIO |
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Trieste, 16 giugno 2014 - Approvato dalla Giunta regionale il Piano triennale 2014-16 degli interventi in materia di diritto allo studio universitario relativo agli anni accademici 2014-15, 2015-16 e 2016-17. Il Piano, così come proposto dall´assessore all´Istruzione, Loredana Panariti, definisce i criteri per perseguire un sostanziale equilibrio nell´attribuzione degli interventi di sostegno economico anche a livello territoriale, stabilendone anche i relativi requisiti di accesso e fruizione con particolare riferimento a quelli di reddito e merito. Normato anche l´esonero parziale o totale dal pagamento della tassa regionale per il diritto allo studio universitario. |
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BASILICATA: APERTE ISCRIZIONI A PROGRAMMA COMUNITARIO “FRUTTA NELLE SCUOLE” |
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Potenza, 16 giugno 2016 - Tra gli obiettivi: incentivare il consumo di frutta e verdura tra i bambini compresi tra i sei e gli undici anni di età; sensibilizzare gli insegnanti ed i genitori sulla importanza di una sana alimentazione fin dalla più tenera età; sviluppare una capacità di scelta di consumo alimentare consapevole Agr Aperte le iscrizioni al Programma Comunitario “Frutta nelle scuole” per l’anno scolastico 2014 - 2015. Lo rende noto l’assessore alle Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata, Michele Ottati. Realizzato dal Ministero delle Politiche agricole e forestali in collaborazione con le Regioni e P.a., con il Miur (Ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca) ed il Ministero della Salute, il programma “Frutta nelle scuole” prevede la distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: incentivare nelle scuole il consumo di frutta e verdura tra i bambini compresi tra i sei e gli undici anni di età; sensibilizzare gli insegnanti ed i genitori sulla importanza di una sana alimentazione fin dalla più tenera età; sviluppare una capacità di scelta di consumo alimentare consapevole. Gli Istituti di scuola primaria – spiega il Dipartimento regionale Politiche agricole e forestali - potranno aderire al programma fino alle ore 18 del 25 giugno 2014, esclusivamente effettuando l’iscrizione online sul sito di www.Fruttanellescuole.gov.it seguendo la procedura guidata. Per eventuali informazioni le scuole possono rivolgersi telefonicamente, negli orari di ufficio, ai seguenti recapiti telefonici del Ministero Politiche Agricole: 0646656174/6067. I regolamenti (U.e.) n. 500/2014 e n. 221/2014 sono scaricabili sul sito www.Basilicatanet.it Dipartimento Politiche Agricole e Forestali. |
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FVG: FONDI A GIOVANI NEET PER STUDIO ED AGGIORNAMANTO |
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Trieste, 16 giugno 2014 - La copertura parziale delle spese per favorire la mobilità finalizzata ad iniziative di carattere formativo, la partecipazione a master universitari in Friuli Venezia Giulia ed in Europa ed il sostegno all´aggiornamento linguistico all´estero sono stati deliberati oggi dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore al Lavoro e Formazione, Loredana Panariti. In questo modo viene posto un altro, importante tassello per l´attuazione del Piano integrato di politiche per l´occupazione e per il lavoro (Pipol), che riconduce ad un´unica area di intervento sia il Piano regionale d´azione per il sostegno all´accesso, il rientro o la permanenza nel mercato del lavoro, che la realizzazione in Friuli Venezia Giulia del Programma operativo nazionale di iniziative per l´occupazione giovanile. "Tra i destinatari delle misure previste da Pipol rientrano i cosiddetti "giovani Neet" che non studiano, non partecipano a corsi di formazione e non lavorano e non hanno compiuto i 30 anni di età, ed i lavoratori disoccupati (percettori o meno di ammortizzatori sociali), sospesi dal lavoro o in riduzione di orario di lavoro, a prescindere dall´età". "Per quanto concerne la partecipazione alle iniziative formative organizzate in regione, è stato approvata l´assegnazione a chi vi partecipa di una somma forfettaria per l´uso dei mezzi di trasporto regionali" ricorda Panariti, osservando che viene inoltre "favorito l´accesso ai master post laurea realizzati dalle nostre università e da quelle che si trovano in ambito comunitario o nei Paesi che, come Svizzera, Norvegia, Islanda, e Liechtenstein, rientrano nell´associazione per il libero scambio". "A disposizione - spiega l´assessore - ci sono sino a 4.500 euro l´anno per i master degli atenei regionali o a 6.500 euro l´anno per quelli delle università estere. "Inoltre - continua Panariti - è possibile seguire corsi di aggiornamento di inglese, francese, tedesco e spagnolo, nei paesi in cui queste lingue vengono parlate, della durata di 4 o 8 settimane, usufruendo del sostegno pubblico per una spesa massima ammissibile che varia tra i 2 mila ed i 4.200 euro". Per quanto concerne invece la mobilità, a ristoro delle spese vengono assegnati 500 euro al mese per la partecipazione ai master post laurea all´estero o ai tirocini dei master post laurea regionali realizzati ad almeno 150 Km dal luogo di residenza. Anche chi frequenta percorsi di aggiornamento linguistico all´estero può ottenere sino a 400 euro a copertura delle spese sostenute per muoversi dalla residenza al luogo in cui si svolgono i corsi. |
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FORESTE CASENTINESI: UN PARCO SENZA CONFINI E LE SUE STORIE |
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Firenze, 16 giugno 2014 E´ uno dei 23 parchi nazionali italiani. E´ giovane, dal momento che è stato istituito nel 1993, ma è ricco di storia e ha grandi ambizioni. Stiamo parlando del Parco nazionale delle foreste casentinesi, uno scrigno di bellezze, natura, cultura e biodiversità, sospeso tra Toscana e Romagna delle quali non conosce i limiti territoriali, che anzi supera tranquillamente per proporsi come un´unica ricchezza. Unica ed indivisibile. Senza confini, appunto. Un po´ di cifre Sono 36.000 gli ettari di parco equamente ripartiti tra Romagna e Toscana, nelle province di Forlì-cesena, Arezzo e Firenze. Le riserve naturali statali si estendono per 5.400 ettari. La cima più alta è il monte Falco a 1.657 metri sul mare. La più nota è il Falterona (che di metri ne raggiunge 1.654) da cui nasce l´Arno. I santuari sono due: quello della Verna e l´eremo di Camaldoli. Gli abitanti all´interno dei suoi confini sono soltanto 1.800, meno dei cervidi, che raggiungono i 2.000 esemplari. I laghi più grandi sono due: quello di Ridracoli e quello di Ponte, ma il più originale resta quello degli Idoli. Sono almeno 1.000 le specie erbacee censite e 97 quelle degli uccelli che nidificano in questi boschi, dal rampichino alpestre all´occhiocotto, al ciuffolotto, alla sterpazzolina a vari tipi di picchi. Le specie di rettili che vivono qui sono 12, dalla vipera al colubro di Esculapio, mentre quelle di anfibi sono una di più, guidate dalla rara salamandrina dagli occhiali fino al piccolo geotritone italiano. Per finire con i numeri, sono 80 i metri del salto della cascata dell´Acquacheta, 118 i sentieri che l´attraversano per una lunghezza totale che sfiora i 700 chilometri. >>> Il sito del Parco Tanta storia Quella geologica si perde nella notte dei tempi, lontana 45 milioni di anni. Quella umana risale all´età del rame, per dipanarsi poi attraverso gli Umbri prima e gli Etruschi poi, quindi i Romani e su su fino ad epoche più recenti. A La Verna San Francesco ricevette le stimmate. Correva l´anno 1224. Ma qui tutto o quasi vanta una storia più o meno lunga, dalle foreste stesse, alla Romea, la via che conduceva a Roma, alle molte tracce che hanno lasciato i monaci, il Rinascimento, i Medici, gli Asburgo Lorena come il Granduca Leopoldo e altri, fino ai giorni nostri. Il presidente e la sua piccola perla Luca Santini sta per compiere un anno alla guida del parco: è stato nominato commissario nel giugno dell´anno scorso e ha di fronte a sé quattro anni di presidenza. Fino al maggio scorso sindaco di Stia, di professione fa l´assicuratore, ma confessa di dedicare più tempo al parco che alla sua agenzia. Quali sono i programmi per lo sviluppo di quella che lui stesso definisce "una piccola perla"? Prima di tutto la candidatura della riserva naturale integrale di Sasso Fratino a patrimonio dell´umanità. La domanda è stata presentata all´Unesco da un mese e ci sono molte speranze che questa porzione di 1.000 ettari, dagli anni Cinquanta del ´900 conservata integralmente, cioè senza alcun intervento da parte dell´uomo, possa farcela a guadagnarsi un riconoscimento che farebbe compiere all´intero parco un notevole passo avanti in fatto di notorietà. "Per essere un parco giovane che ha da poco compiuto vent´anni – precisa Santini - siamo abbastanza conosciuti e ci siamo classificati al quarto posto come visite e appetibilità turistica, dietro a tre colossi come il Parco nazionale d´Abruzzo, lo Stelvio e il Gran Paradiso. Diciamo che tra i giovani siamo al primo posto. Da noi vengono in tanti. Basti pensare che soltanto i monasteri de La Verna e di Camaldoli attirano ogni anno un milione e ottocentomila visitatori. E´ per questo che puntiamo sulla promozione in primo luogo di tipo turistico, un po´ trascurata negli anni passati". Santini gestisce 14 dipendenti e un bilancio di 3 milioni di euro l´anno che giudica un budget sufficiente per gli interventi necessari a mantenere il parco e anche a compiere qualche importante investimento. "Dobbiamo questo straordinario patrimonio – aggiunge – alle popolazioni residenti che devono sentirlo sempre più loro dopo che per troppo tempo è stato vissuto come un impedimento allo sviluppo. Eppure, visto che siamo uno dei pochi parchi nazionali italiani, dobbiamo considerarlo come un valore aggiunto per questi territori. Penso ad esempio alla possibilità di concorrere a bandi comunitari e di ottenere importanti finanziamenti europei. Un altro dei nostri impegni deve essere quello di mantenere e agevolare i produttori agricoli e gli allevatori, per aiutarli a mantenere le produzioni agroalimentari di nicchia di cui disponiamo". Ricerca, conservazione e promozione sono le tre colonne portanti dell´impegno per il futuro del parco. Nevio e il crinale che unisce E tra le offerte che il Parco ha promosso proprio di recente, figura "Da rifugio a rifugio", il pacchetto di tre giorni che per un massimo di 50 euro per cena pernottamento e colazione dà la possibilità di camminare su uno o più degli otto percorsi ad anello di varia misura e difficoltà, dormendo nelle strutture che si incontrano lungo il cammino e di godere in pieno del silenzio e della bellezza di panorami mozzafiato. Ce lo spiega il romagnolo Nevio Agostini, che del parco è il responsabile della promozione. "Puntiamo a rendere il nostro territorio affidabile per visitatori e turisti. Trovarlo ben conservato nella maggior parte dei casi rappresenta una scoperta e per noi è la promozione migliore. Vogliamo raccontare il nostro territorio non per singoli pezzi, ma unitariamente, mettendo insieme due realtà non divise, ma unite dal crinale che ci attraversa". Quali sono i punti di forza del parco? "Al primo posto metterei la sua integrità ambientale – risponde Agostini – il fatto che si può camminare per giorni senza essere disturbati dall´antropizzazione, poi il fatto che questo è un parco di proprietà pubblica e ci si sente quindi come a casa propria, e anche che qui si respira un legame straordinario tra storia e spiritualità, con i monaci camaldolesi che hanno festeggiato da poco i cento anni di presenza, e ancora l´alto livello dell´ospitalità toscana e romagnola e infine il fatto che siamo a poca distanza dai grandi centri abitati, Firenze in testa, ma anche da quelli della costa romagnola". Giovanni e il gatto selvatico Tra le presenze forti all´interno del parco, quella del Corpo forestale dello Stato è certamente la più rilevante, come ci ha spiegato il vicequestore aggiunto Giovanni Quilghini, per il Cfs responsabile dell´ufficio territoriale per la biodiversità di Pratovecchio. "Tutto ciò che gestiamo – precisa – ha profonde radici storiche su questo territorio. Ci occupiamo della sorveglianza generale all´interno del parco ed in particolare degli oltre 5.000 ettari delle riserve naturali statali, ovvero della porzione più in quota dell´intero territorio. Dedichiamo grande importanza alla ricerca, in collaborazione con le università, così come alla gestione delle strade e di tutti soprassuoli, alla repressione del bracconaggio e a tutte le funzioni di polizia. La difficoltà maggiore che incontriamo consiste proprio nel dover presidiare più fronti." Ma Giovanni ci regala anche due piccole storie. La prima è quella del centesimo anniversario dell´acquisto della foresta da parte dello Stato, che comperò 5.800 ettari boscati per 2 milioni e 250.000 lire da un imprenditore elbano, Ubaldo Tonietti, che la utilizzava per ricavarci la legna. "Il 2 marzo di quest´anno – conclude Quilghini – io c´ero a festeggiare quell´anniversario". La seconda risale alla primavera del 2008 quando, dopo anni di racconti e di avvistamenti non dimostrabili, grazie ad una fototrappola, si riuscì a certificare la presenza a Sasso Fratino di un felino molto elusivo: il gatto selvatico, finalmente sorpreso ed immortalato con un ghiro in bocca. Il Lago degli idoli e baby Marcello E tra le tante storie che queste valli e questi boschi racchiudono, c´è quella che racconta Marcello Lisi, il reggente della sottosezione di Stia del Cai, il Club alpino italiano, che da oltre 13 anni si occupa di mantenere segnati ed in ordine 180 chilometri di sentieri e che gestisce due rifugi, entrambi a quota 1.300, del Passo della Calla e di Fangacci di Camaldoli, collocati sulla grande escursione appenninica, ovvero sul crinale che attraversa l´intero arco dell´appennino centrale. E´ Marcello che dà conferma ai gruppi o ai singoli che prenotano collegandosi al sito www.Cai-fs-stia.com e per 10 euro a persona a notte (15 per non soci Cai) offre ospitalità e se richiesto fa trovare anche il cibo da cucinare. La storia che l´ha colpito è quella dell´esito del colloquio che ebbe con una coppia di turisti umbri, ai quali raccontò la storia del lago degli idoli, così chiamato per i numerosissimi ex voto che gli Etruschi ci avevano gettato come ringraziamento per le guarigioni ottenute, si dice grazie alle foglie di faggio che macerando nelle sue acque sviluppavano una specie di antibiotico naturale. Tra i benefici ottenuti c´era anche quello di rendere feconde le donne sterili che vi si immergevano. Ascoltata la storia, la signora umbra decise di bagnarsi nelle sue acque e dopo meno di un anno Lisi ricevette una telefonata in cui lo informava che finalmente aveva dato alla luce un bel bambino e che in suo onore lo aveva chiamato Marcello. "Merito delle acque del lago – ci tiene a precisare il Lisi – e di suo marito. Non certo mio". Tanti motivi per visitarlo Oltre alle mille storie che il parco contiene e che danno piacere ad ascoltarle, come dà piacere il suono della cascata dell´Acquacheta celebrata da Dante nell´Inferno, sono tanti i motivi che consigliano di vistarlo. Dal privilegio di camminare in una delle più antiche foreste d´Europa, a quello di vedere dove nasce l´Arno, di poter attraversare questi territori anche in mountain bike, a cavallo o sugli sci. Gli amanti di piante e fiori possono andare a "scuola di flora" presso il giardino botanico di Valbonella a Corniolo (Santa Sofia) o presso l´arboreto "Siemoni" a Badia Prataglia. Da non trascurare le ghiotte opportunità che offrono le gastronomie locali, quella toscana e quella romagnola, con i loro salumi, dalla gota al sanbudello casentinese, alla salsiccia matta romagnola. E poi i pecorini, tutti rigorosamente a latte crudo, il raviggiolo sempre freschissimo, e le mucche chianine e quelle romagnole, dalle carni gustose e genuine. Insomma le cose da sottolineare sarebbero tante, ma non abbiamo una vocazione enciclopedica, tanto che vi consigliamo infine, per tutto il resto, di collegarvi a www.Parcoforestecasentinesi.it Ne vedrete e scoprirete ancora delle belle. |
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RISCHIO SISMICO: TOSCANA ALL´AVANGUARDIA, MAPPATA LA METÀ DEL TERRITORIO |
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Firenze, 16 giugno 2014 – Ad oggi circa la metà del territorio toscano dispone di studi ed indagini di microzonazione sismica, il primo passo per poter suddividere i centri abitati secondo la pericolosità sismica del suolo e dettare le prescrizioni per ridurre al minimo i danni in caso di terremoto. Il risultato, che pone la Toscana tra le regioni più avanzate per questo tipo di studi in Italia, è stato annunciato nel corso del convegno su "Le attività regionali per la microzonazione sismica in Toscana" che si è tenuto presso il Cenacolo di S. Apollonia a Firenze. "Quello raggiunto negli ultimi tre anni – ha spiegato l´assessore regionale all´ambiente e alla prevenzione del rischi sismico, Anna Rita Bramerini – è un ottimo risultato. Entro il 2017 intendiamo completare la zonizzazione di tutto il nostro territorio grazie ad un investimento complessivo di 2 milioni di euro. Voglio evidenziare il buon lavoro compiuto dagli uffici regionali anche per ciò che riguarda gli studi sui circa 1.500 edifici pubblici che ci sono stati segnalati dai Comuni. Ad oggi abbiamo effettuato indagini conoscitive su oltre 1.100 di questi che hanno portato ad interventi di messa in sicurezza su 250 strutture con un investimento di 145 milioni di euro". Finora la zonazione ha riguardato soprattutto i comuni della fascia appenninica, quella a maggior rischio, mentre quella costiera (a bassa pericolosità) non necessità di questo tipo di studi. Resta da intervenire soprattutto nella fascia centrale del territorio regionale. L´attuale quadro conoscitivo permette di individuare quali sono, all´interno di ogni comune, le aree abitate a minore o maggiore pericolosità, così da dettare norme più stringenti dal punto di vista edilizio. L´indagine si è concentrata sui centri cittadini, sui paesi e sulle frazioni ed ha invece trascurato quelle boschive o non abitate. Gli investimenti per gli interventi di messa in sicurezza degli edifici pubblici censiti hanno riguardato per il 63% le scuole, per il 19% comuni, caserme, prefetture e altri edifici pubblici, per il 5% gli ospedali, e per il 13% altri edifici adibiti a funzioni pubbliche. "Stimiamo che per completare la ricognizione del patrimonio pubblico e per metterlo interamente in sicurezza – ha concluso l´assessore Bramerini – siano necessari altri 450 milioni di euro. In un periodo di difficoltà economica come quello attuale non è facile reperire queste risorse. Proprio per questo motivo, sia in questo settore sia per la tutela dal rischio idrogeologico, abbiamo in programma di intervenire ogni anno con le risorse disponibili, così da raggiungere livelli di sicurezza sempre più elevati attraverso un lavoro costante e duraturo come prevede il Paer". |
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OLTRE 200 AMMINISTRATORI A BOLOGNA PER LA CONCLUSIONE DELLA SETTIMANA DELLA PROTEZIONE CIVILE. ENTRO L´ANNO PIANI DI EMERGENZA IN TUTTI I COMUNI DELL´EMILIA-ROMAGNA |
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Bologna, 16 giugno 2014 - Un nuovo sistema di allerta che sappia informare in tempo reale i cittadini in caso di calamità, più risorse per la Protezione civile e Piani di emergenza in tutti i Comuni, per interventi sempre più efficaci e tempestivi. Questi i principali strumenti che sono stati messi in campo dalla Regione e annunciati dall´assessore a Difesa del suolo e Protezione civile Paola Gazzolo, durante il convegno del 13 giugno organizzato al Palanord a conclusione della ´´Settimana della Protezione civile e della prevenzione dei rischi". Oltre 200 i sindaci e gli amministratori che questa mattina hanno partecipato all´iniziativa, dedicata a “Il ruolo e le funzioni del sindaco nel sistema di Protezione civile” e chiusa dal capo dipartimento nazionale di Protezione civile Franco Gabrielli. “Da soli non si vince nessuna sfida”, ha detto Gazzolo, ribadendo la soddisfazione per la conversione del decreto legge 74 che “ha dato conto della risposta del governo a gravi emergenze in un territorio più volte colpito. L’esperienza ci dice - ha sottolineato l’assessore - che dobbiamo fare meglio e di più per affrontare i rischi, a partire da quelli provocati dal cambiamento climatico. Con questi obiettivi ci siamo trovati qui a discutere e confrontarci: per ammodernare il nostro sistema di allertamento utilizzando le nuove tecnologie e contribuire a che i sindaci in questa regione siano nelle condizioni di svolgere al meglio i loro compiti. Per rafforzare il supporto ai Comuni - ha concluso Gazzolo - già a partire dalla prossima manovra di assestamento destineremo nuove risorse al capitolo dei fondi per le emergenze, per il potenziamento della rete dei centri della protezione civile e per le convenzioni con le strutture operative, tra cui il volontariato". A conclusione della giornata, il prefetto Gabrielli ha consegnato i premi a due studenti dell’Istituto istruzione superiore “Ernesta Stoppa - Giuseppe Compagnoni” di Lugo, vincitori del concorso per l’ideazione del logo della settimana regionale della protezione civile e della prevenzione dei rischi. Un riconoscimento è stato attribuito anche a Mario Mazzoni, per il ruolo svolto in oltre un decennio come presidente del Centro servizi regionale del volontariato di Protezione civile. Gli interventi della Regione Entro la fine dell´anno, grazie al lavoro congiunto dell´Agenzia di Protezione civile e Anci, tutti i Comuni dell´Emilia-romagna avranno il proprio Piano comunale di Protezione civile mentre sarà completato anche il Piano regionale di emergenza, che integrerà tutte le procedure operative già esistenti e sarà predisposto d’intesa con il sistema delle autonomie locali, le Prefetture, le strutture operative statali e territoriali. Riferimento organizzativo fondamentale del nuovo sistema regionale di protezione civile saranno le Unioni dei Comuni e le aree vaste. Entro il 2015, inoltre, per conseguire una più efficiente organizzazione, in particolare sulla diffusione delle comunicazioni ai cittadini delle allerte di protezione civile, sarà attivato anche un nuovo sistema di avviso dei cittadini e di diffusione di informazioni utili, in collaborazione con Arpa e con l’Agenzia di Informazione e comunicazione regionale. In allegato il nuovo logo ufficiale della settimana della protezione civile, realizzato da Lorenzo Conte e Lorenzo Zoli, studenti dell’istituto Stoppa-compagnoni di Lugo. |
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CAMPANIA: ANTINCENDIO BOSCHIVO, 2 MILIONI E 250 MILA EURO AGLI ENTI DELEGATI, VIA ALL´ANTICIPO DEL 50% DELLE RISORSE PER IL PIANO AIB |
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Napoli, 16 giugno 2014 - "L´assessorato all´Agricoltura ha adottato il decreto con il quale vengono ripartiti agli Enti delegati individuati dalla legge regionale 11/96 e successive le risorse regionali per l´antincendio boschivo ed è stato liquidato il primo acconto, pari al 50% dell´assegnazione.” Così Daniela Nugnes, assessore all´Agricoltura della Regione Campania. “Così come previsto dal bilancio gestionale approvato dalla Giunta regionale, per l´antincendio boschivo, il cui piano è in corso di definizione, sono stati stanziati, per il 2014, 4 milioni e 500mila euro, a cui si devono aggiungere circa altri 4 milioni e 100mila euro a carico del Piano di azione e coesione – Iii rimodulazione (per l´anno 2014), le cui risorse saranno pienamente disponibili solo a seguito dell´integrazione all´Apq per le annualità 2013-2014. “Per avviare le attività propedeutiche al Piano Aib 2014 abbiamo, quindi, anticipato il 50% delle risorse ordinarie, per un importo complessivo di 2 milioni e 250mila euro. Queste risorse sono fondamentali per avviare le visite mediche ai sensi del decreto legislativo 81/2008 e per il reintegro dei dispositivi di protezione individuale. “Con questo provvedimento abbiamo posto le basi affinché l’imminente campagna di antincendio boschivo venga affrontata con i dovuti presupposti di efficienza e nel rispetto della salute dei lavoratori impegnati nei delicati compiti di tutela del nostro patrimonio boschivo”, conclude la Nugnes. |
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LOMBARDIA. PROTEZIONE CIVILE: TANTI GIOVANI A SERVIZIO BENE COMUNE ASSESSORE HA PARTECIPATO A ESERCITAZIONE GRUPPI BRESCIANI |
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Brescia, 16 giugno 2014 - "Un´operazione estremamente importante, perché consente agli operatori di lavorare fianco a fianco e di conoscersi in ambito emergenziale, in modo tale da essere pronti al meglio in caso di reale necessità. Nello specifico, la pulizia dei corsi d´acqua si configura come un aiuto fondamentale nei confronti delle Amministrazioni comunali, per prevenire il rischio idrogeologico. Anche le attività di antincendio boschivo sono particolarmente rilevanti in una zona esposta a questo rischio come la Lombardia". L´assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonali ha commentato così la maxi esercitazione provinciale dei gruppi bresciani, finalizzata alla preparazione alle pratiche di antincendio boschivo, alla prevenzione del rischio idrogeologico, al soccorso nautico e allo sviluppo delle attività cinofile, a cui ha partecipato. Oltre 3.000 Persone Coinvolte - "Oltre 3000 persone sono state coinvolte in questa esercitazione provinciale - ha raccontato -. Ho voluto personalmente ringraziare i volontari che hanno partecipato, visitando sia le segreterie di Nave, Concesio e Bovezzo che i diversi scenari organizzati per l´occasione. Nell´ambito dell´esercitazione è stato organizzato anche un corso base per diventare operatori di Protezione civile. Ho voluto incontrare tutti i partecipanti anche per far loro presente l´importanza di avvicinarsi al mondo del volontariato. Mi ha fatto piacere vedere così tanti giovani impegnati per il bene comune". "La Protezione civile lombarda - ha concluso l´assessore – si conferma ancora una volta come una assoluta eccellenza nazionale, non solo nell´ambito del pronto intervento, ma anche nella fase della prevenzione". |
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APPROVATO DALLA CAMERA DEI DEPUTATI IL DECRETO LEGGE SU ALLUVIONE E TROMBE D´ARIA IN EMILIA, IL COMMENTO DEL PRESIDENTE ERRANI E DELL´ASSESSORE VECCHI |
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Bologna, 16 giugno 2014 – “Con l’approvazione del decreto legge diamo una risposta importante alle nostre comunità che, dopo il dramma del sisma, si sono trovate a dover fronteggiare l’alluvione e le trombe d’aria. Possiamo quindi disporre di strumenti concreti che consentono l’effettiva ripartenza di quei territori, sia sotto l’aspetto economico che della vita di tutti i giorni. Continueremo a lavorare affinché il quadro normativo si completi, a partire dal riconoscimento della fiscalità di vantaggio”. Così il presidente della Regione Emilia-romagna e commissario delegato per la Ricostruzione Vasco Errani commenta l’approvazione all’unanimità, da parte della Camera dei Deputati, del decreto legge contenente le misure per i territori emiliani colpiti dall’alluvione del gennaio 2014 e dalle trombe d’aria del 3 maggio 2013 e del 30 aprile 2014. Il decreto consente al presidente della Regione, nella sua veste di commissario delegato, di destinare complessivamente 210 milioni di euro, per gli anni 2014 e 2015, in contributi per danni subiti da soggetti privati colpiti dall’alluvione e dalle due trombe d’aria. Le risorse serviranno anche a realizzare interventi urgenti di messa in sicurezza idraulica dei territori alluvionati, e ad assegnare contributi per la ripresa delle attività economiche e delle normali condizioni di vita e lavoro. Anche l’assessore Luciano Vecchi ha espresso soddisfazione per approvazione del provvedimento alla Camera. “Siamo soddisfatti per questo risultato – ha commentato l’assessore – che è stato raggiunto grazie a un articolato lavoro di squadra tra istituzioni, enti e parlamentari del territorio. E’ un passo avanti importante per portare a compimento l’opera complessiva di ricostruzione, sulla quale la Regione è impegnata con grande determinazione”. |
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ALLUVIONE 2012; PRESIDENTE UMBRIA MARINI FIRMA DECRETO PER RIMODULAZIONE INTERVENTI SU FRANE, INFRASTRUTTURE E RETICOLO IDRAULICO |
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Perugia, 16 giugno 2014 - La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in qualità di Commissario delegato per la protezione civile, ha firmato il Decreto che rimodula il Piano a suo tempo approvato per l´alluvione 2012. L´atto effettua la rimodulazione dei contributi a suo tempo concessi con il decreto n. 5/2013, e stabilisce una differente tempistica per il loro completamento secondo quanto proposto dagli Enti attuatori degli interventi. Il Piano individua anche ulteriori interventi di ripristino della viabilità a favore dei Comuni di Baschi ed Alviano, effettua il rimborso delle spese sostenute per opere di pronto intervento di messa in sicurezza idraulica a favore del Consorzio Tevere-nera e stanzia i maggiori oneri necessari a garantire la copertura finanziaria del progetto del ponte di Olevole nei Comuni di Parrano e Ficulle predisposto dal Consorzio di Bonifica della Val di Chiana Romana e Val di Paglia. |
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RIFIUTI: ASSESSORE INCONTRA SINDACI PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS |
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Cagliari, 16 Giugno 2014 - L´assessore della Difesa dell´Ambiente, Donatella Spano, ha incontrato il 13 giugno i sindaci della provincia di Carbonia-iglesias per esaminare i problemi relativi alla gestione dei rifiuti urbani nel territorio provinciale. I sindaci, sottolineando la difficoltà di rispettare i vincoli di bilancio, hanno affermato la necessità di far fronte comune per contenere i costi di conferimento dei rifiuti, che si ripercuotono sulle tasse pagate dai cittadini, chiedendo di poter conferire tutti i rifiuti urbani indifferenziati nella discarica di is Candiazzus, a Iglesias. Hanno messo in evidenza anche le difficoltà finanziarie nella post gestione della discarica esaurita di Carbonia. L´assessore ha ribadito la necessità di rispettare le norme comunitarie sul trattamento dei rifiuti, che considerano prioritario l´utilizzo, anche in termini energetici, rispetto allo smaltimento in discarica. Spano si è impegnata ad adottare soluzioni eque nella determinazione delle tariffe di conferimento agli impianti e a tentare di rimuovere il blocco dei pagamenti del meccanismo premialità-penalità per il 2013, nonché per il 2014, per premiare i Comuni virtuosi. L´esponente dell´Esecutivo si è anche impegnata ad agevolare l´individuazione di un soggetto unico gestore degli impianti di trattamento dei rifiuti del Sulcis. Inoltre - ha assicurato - interverrà sul Cacip per sollecitare la realizzazione di una discarica di servizio del termovalorizzatore di Macchiareddu, presso cui i Comuni del Sulcis conferiscono in parte i propri rifiuti, che consentirebbe un abbattimento delle tariffe. L´assessore Spano ha ribadito la massima vicinanza dell’Amministrazione regionale ai sindaci e la disponibilità a individuare congiuntamente soluzioni comuni per contenere i tributi dei cittadini. |
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ASSESSORE PUGLIA, GROTTELLINE: SINGOLARE COSTITUZIONE PARTE CIVILE DEL COMUNE |
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Bari, 16 giugno 2014 - “E´ quanto meno singolare che l´amministrazione di un comune annunci di costituirsi parte civile rispetto agli illeciti smaltimenti all´interno di un´area che in una ordinanza della medesima amministrazione veniva individuata come area, di concerto con l´allora amministrazione provinciale di Bari, come sito per il conferimento di rifiuti urbani ex art. 12 Dpr 915/82. La battaglia contro il nuovo impianto che, ribadisco non è ancora autorizzato, fa perder di vista la storia di quel territorio in cui se esistono problemi sul piano ambientale essi sono certamente frutto di gestioni discutibili da parte dell´ente comunale”. Così l´Assessore Lorenzo Nicastro in relazione alle dichiarazioni del sindaco e di un assessore del comune murgiano. “L´ordinanza del Comune di Spinazzola che individuava quel sito come area adatta per lo smaltimento dei rifiuti risalente al 1995, pienamente legittima per l´assetto normativo di quel periodo, avrebbe richiesto un monitoraggio dell´area da parte delle autorità e delle forze di polizia locale per assicurare che parallelamente al conferimento degli urbani non si verificassero nel tempo illeciti smaltimenti di rifiuti di altro genere. Adesso che il lavoro della polizia giudiziaria e della magistratura fa riemergere questi rifiuti – prosegue Nicastro – si grida allo scandalo e si tenta di puntare il dito contro la Regione e contro i processi amministrativi di autorizzazione che non sono ancora terminati”. “Rispetto all´apprezzamento sul lavoro degli inquirenti e sul mancato stupore per i rinvenimenti tengo a dire che la Regione non fa politica ambientale con le chiacchiere. Facciamo prevenzione, monitoraggio e contrasto non con le parole o con le pacche sulle spalle ma sostenendo economicamente le forze di polizia giudiziaria con un protocollo che è in vigore dal 2007 grazie al quale uomini e mezzi lavorano attivamente sul territorio. In relazione al mancato stupore su quello che è emerso conosciamo la storia del nostro paese e sappiamo che in tutta Italia vi sono stati fenomeni di questo genere a ridosso degli art. 12 e proprio per questo sosteniamo le ricerche, per poter mettere mano alle bonifiche, magari anche individuando le responsabilità e chiamando i responsabili ai propri doveri. Ora – conclude Nicastro - che dica di volersi costituire parte civile una amministrazione che aveva il compito di vigilare, fa venire in mente che gli attuali rappresentanti istituzionali di quella città non ne conoscano la storia amministrativa”. |
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CAMPANIA, CICLO INTEGRATO DELLE ACQUE, ALTRI VENTI MILIONI DI EURO AI COMUNI PER FOGNE E IMPIANTI DI DEPURAZIONE. CALDORO: BUONE PRATICHE MESSE IN CAMPO PER TUTELA AMBIENTA E SALUTE |
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Napoli, 16 giugno 2014 - L´assessorato all´Ambiente, guidato da Giovanni Romano, ha dato il via a nuovi decreti che stanziano altri 20 milioni di euro per i comuni della Campania per gli interventi nell´ambito del ciclo integrato delle acque finanziati con l´accelerazione della spesa. Questi i Comuni destinatari dei fondi con le tipologie degli interventi e la somma stanziata: Magliano Vetere (Sa) lavori per ristrutturazione del sistema fognario comunale 1.045.000,00- Altavilla Silentina (Sa) collegamento impianto depurazione di Capaccio 3.256.000,00- Atripalda (Av) ristrutturazione e completamento rete idrica zone rurali 2.777.391,37- Calvi (Bn) Costruzione impianti reti fognarie via Pontepiano, via Li Mai, viale Appia antica e viale Europa 2.335.000.00- Casagiove (Ce) completamento ed adeguamento funzionale impianto di distribuzione idrica territorio comunale - 1° stralcio funzionale 1.631.968,72- Letino (Ce) Completamento rete fognaria 735.118,29- Ogliastro Cilento (Sa) Lavori di completamento rete fognaria 2.487.819,63- Pontelatone (Ce) Costruzione di un impianto di Fitodepurazione a servizio di Pontelatone centro lotto funzionale di completamento 1.050.000,00- Rocchetta e Croce (Ce) rifacimento acquedotto comunale 969.809,35- San Giorgio del Sannio (Bn) Ristrutturazione ed adeguamento della rete idrica e fognaria con annesso impianto di depurazione Ii lotto risanamento criticità idrauliche lungo via Roma - adeguamento funzionale impianto di depurazione 1.375.803,82- Succivo (Ce) risanamento ambientale e funzionale del sistema fognario via Eugenio Perrotta, via Murella, via Guglielmo Marconi, corso Sicilia, via Cesare Augusto, corso Atella 3.030.988,15 Guardia dei Lombardi (Av) rimozione prefabbricati post terremoto 950.000,00- “Prosegue - ha dichiarato l´assessore Giovanni Romano – il concreto interesse della Regione per la salvaguardia dell’ambiente, una sfida che si vince con la sinergia con tutti i soggetti interessati. “E’ uno sforzo finanziario reso possibile dal programma di impiego delle risorse comunitarie voluto dal presidente Caldoro e finalizzato a risolvere i problemi dei tanti piccoli comuni della nostra Regione”, ha aggiunto. “Le buone pratiche messe in campo per la tutela dell’ambiente e della salute”, ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Caldoro. “Andiamo avanti con determinazione”, ha concluso Caldoro. |
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RIFIUTI: VENETO PRIMO IN ITALIA PER RACCOLTA DIFFERENZIATA
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Venezia, 16 giugno 2014 La situazione della gestione dei rifiuti conferma che il Veneto si colloca ai primi posti tra le regioni italiane quanto a raccolta differenziata che ha raggiunto infatti il 63,6% del totale (+1,1% rispetto al 2012), per una quantità pari a un milione 406 mila tonnellate. Ma ben 455 su 581 comuni veneti hanno già superato l’obiettivo del 65% fissato dall’Unione Europea per il 2015. In parallelo si assiste alla progressiva diminuzione della quantità del rifiuto residuo, che è stata di 806 mila tonnellate (-3,0%). La produzione totale di rifiuti urbani nel 2013 è stata di oltre 2 milioni 213 mila tonnellate, con una diminuzione dello 0,04% rispetto all’anno precedente. La produzione annuale pro capite è stata di 449 kg. Per abitante con un leggero aumento (+0,5%), imputabile alla frazione verde in quanto il 2013 è stato un anno piovoso e sono stati quindi raccolti più sfalci e potature rispetto alle annate precedenti. Il rapporto sulla produzione e la gestione dei rifiuti (urbani e speciali) nel Veneto, realizzato dall’Osservatorio Regionale Rifiuti, è stato presentato oggi a Palazzo Ferro Fini dall’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte e dal direttore generale dell’Agenzia regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto Carlo Emanuele Pepe. “Sono dati che continuano ad essere più che positivi – ha sottolineato Conte – per effetto di un sistema che funziona e di una sempre più diffusa sensibilità su questi tema da parte della popolazione che sta dando un contributo fondamentale al corretto recupero dei rifiuti”. Da parte sua Pepe ha parlato del sistema dei controlli attuato da Arpav, in forte crescita, che ha comunque fatto registrare un calo delle infrazioni rilevate. Treviso con il 75,8% si conferma al primo posto tra le province nella classifica regionale della raccolta differenziata, ma tutte le altre province, ad eccezione di Venezia (55,8%), hanno raggiunto o superato l’obiettivo del 60% fissato per il 2011. Zenson di Piave (Treviso) è in assoluto il comune che ha raggiunto la percentuale più alta (85,7%) di raccolta differenziata nel 2013 ma distanziati da poche frazioni di punto percentuale si trovano Castelcucco (85,2%), Castellavazzo (85,2%); Maser (85,1%) e Preganziol (84,9%). Belluno (69,6%) è in testa tra i comuni capoluogo. Il rapporto fa inoltre il punto sui diversi tipi di trattamento, fino all’incenerimento nei tre impianti in attività (216 mila tonnellate di rifiuto urbano avviate a Fusina, Schio e Padova) o lo smaltimento nelle 10 discariche attive nel Veneto (108 mila le tonnellate smaltite con una diminuzione complessiva del 23%). Dall’analisi sul 2013 risulta inoltre che il costo medio annuale pro capite per il servizio di gestione dei rifiuti urbani nel Veneto si attesta attorno a 138 euro per abitante. La gestione dei rifiuti urbani in Veneto è caratterizzata dalla diffusione della raccolta separata della frazione organica, che rappresenta una realtà oramai consolidata. In 575 comuni del Veneto su 581, dove risiedono più di 4,9 milioni di abitanti pari al 98,7% circa della popolazione, viene effettuata la raccolta secco-umido, ovvero viene attuata dai cittadini la separazione domestica dell’umido, delle frazioni secche recuperabili e del rifiuto residuo secco non riciclabile . Tra questi la modalità domiciliare o porta a porta risulta essere la prevalente con 476 comuni (quasi l’82%) interessati (circa il 68% della popolazione). Sono inoltre 424 i comuni, corrispondenti al 62% degli abitanti residenti nel Veneto, che applicano la raccolta domiciliare spinta, ossia la modalità domiciliare estesa a tutte le frazioni di rifiuto intercettate. Negli ultimi anni si sta estendendo la tendenza ad un controllo del conferimento dei rifiuti anche ai sistemi di raccolta stradale, dove si rileva l’aumento dell’adozione di contenitori dotati di calotta apribile con chiave dedicata o sistemi misti con raccolta dell’organico domiciliare. La quota del 36,4% relativa al rifiuto residuo è avviata soprattutto al trattamento per la produzione di Cdr e biostabilizzato, all’incenerimento e al recupero di materia (ingombranti, spazzamento). In un contesto di così alta differenziazione risulta fondamentale la presenza dei centri di raccolta come strutture connesse e funzionali alla gestione delle raccolte differenziate, che rivestono un ruolo strategico nell’intercettazione di frazioni come verde (sfalci e potature), legno, rifiuti elettrici ed elettronici, rifiuti particolari. Ben 537 comuni su 581, ovvero oltre il 92% dei comuni veneti, possiedono nel proprio territorio uno o più centri di raccolta (422 comuni) o hanno la possibilità di accedere a quelli presenti nei comuni limitrofi. L’assessore Conte ha detto che l’ottimo lavoro svolto è in linea con gli obiettivi fissati anche dal nuovo Piano regionale per i rifiuti urbani e speciali, che sta completando l’iter per l’approvazione: ridurre la produzione di rifiuti urbani, favorire prioritariamente il recupero di materi a tutti i livelli, incentivare il recupero di energia e minimizzare il ricorso alla discarica. Per la raccolta differenziata si prevede il raggiungimento come media regionale del 70% nei prossimi anni. L’assessore ha ricordato che sono molte le discariche chiuse ma che richiedono un’opera di bonifica “post mortem”. Già un centinaio di milioni sono stati investiti a tal fine e questo sarà uno dei punti strategici dell’azione regionale, puntando anche sul supporto delle nuove tecnologie. Per quanto riguarda, infine, le richieste di apertura di nuovi impianti per i rifiuti, Conte ha detto che verranno valutate non solo in termini imprenditoriali, ma soprattutto in funzione delle esigenze di un sistema che vuole essere autosufficiente. |
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