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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 24 Settembre 2014 |
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"SICUREZZA STRADALE, LA TOSCANA C´È": AL VIA LA TRE GIORNI DAL 25 AL 27 SETTEMBRE |
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Firenze 24 settembre 2014 - Una tre giorni dedicata alla sicurezza stradale in Toscana a 360 gradi: dai numeri degli incidenti ai fattori di rischio fino agli stili di vita. E ancora, dalle buone pratiche, agli interventi a favore dei giovani, dall´informazione fino alla prevenzione. E´ "Sicurezza stradale, la Toscana c´è", il convegno- evento organizzato dall´Osservatorio Regionale sulla Sicurezza Stradale che si svolge a Firenze e a Prato il 25, 26 e 27 settembre. Tanti gli interventi in programma, tanti gli ospiti. Le prime due giornate saranno quelle della riflessione e del dibattito su temi quanto mai attuali legati alla sicurezza stradale, considerando il fattore umano, il fattore culturale, le infrastrutture, il veicolo. In particolare, la prima giornata, che si terrà nell´Aula Magna dell´Università di Firenze, in Piazza San Marco, vedrà, tra gli altri, la presenza e la partecipazione dell´assessore regionale alle infrastrutture e alla mobilità Vincenzo Ceccarelli, del vice ministro alle infrastrutture e ai trasporti Riccardo Nencini e del presidente dell´Aci Angelo Sticchi. Si parlerà in particolare della resilienza come risorsa per contrastare i comportamenti a rischio in adolescenza, delle conseguenze sanitarie degli incidenti stradali in Toscana con i dati dei Pronto Soccorso, del nuovo Piano Nazionale della Sicurezza Stradale Orizzonte 2020 nell´ambito delle linee di azione europee, della sicurezza dell´utenza vulnerabile ovvero di ciclisti e pedoni. La seconda giornata è dedicata a due tavole rotonde che si svolgeranno nella mattinata del 26 settembre nella Sala delle Feste di Palazzo Bastogi in Via Cavour, 18 ed è centrata sugli approfondimenti e il dibattito sui temi illustrati il giorno prima. Le due tavole rotonde saranno seguite in diretta twitter per consentire la più ampia partecipazione. Mentre le due giornate saranno anche trasmesse in diretta streaming sul sito della Regione Toscana. La terza giornata invece avrà come teatro Piazza Duomo a Prato dove dalle 10 alle 13 si svolgerà la simulazione di un incidente stradale con il supporto di simulatori per auto e moto che daranno la possibilità di fare prove pratiche. |
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BOLZANO: TRASPORTO MERCI, IL 13 OTTOBRE CONVEGNO SULLA SICUREZZA DEL CARICO |
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Bolzano, 24 settembre 2014 - "La sicurezza del carico è importante per far giungere intatta a destinazione la merce, ma soprattutto per evitare incidenti". Con queste parole l´assessore alla mobilità Florian Mussner presenta il convegno di sensibilizzazione sulla sicurezza del carico in programma il 13 ottobre a Bolzano. Gli interessati possono già iscriversi. Il tema coinvolge da vicino non solo le aziende che si occupano del trasporto merci, ma anche gli artigiani, i commercianti e gli industriali. Per tutti loro, infatti, la sicurezza del carico è un tema di importanza fondamentale, e a questo scopo l´Ufficio provinciale pianificazione e trasporto merci, in collaborazione con la Camera di Commercio e le associazioni di categoria, ha organizzato un convegno di sensibilizzazione. Il convegno avrà luogo lunedì 13 ottobre, a partire dalle ore 14.15, presso la sede della Camera di Commercio di Bolzano, e vedrà la partecipazione di esperti che illustreranno gli aspetti normativi, tecnici e sanzionatori. All´ordine del giorno anche le norme europee su fissaggio del carico, fisica, materiali per il fissaggio, controlli in Germania ed esperienze delle imprese. L´iscrizione al convegno (obbligatoria) è già disponibile online collegandosi al sito http://www.Wifi.bz.it |
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FVG, AUTOTRASPORTO: SERRACCHIANI INCONTRA VERTICI FAI CONFTRASPORTO |
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Trieste, 24 settembre 2014 - La presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha incontrato ieri a Roma il presidente e il segretario della Federazione Autotrasportatori Italiani F.a.i - Conftrasporto del Friuli Venezia Giulia, Davide Interbartolo e Oscar Zorzi, alla presenza del presidente nazionale e del segretario generale della stessa associazione, Paolo Uggè e Pasquale Russo, nonché del segretario generale di Assotir, Claudio Donati. All´ordine del giorno dell´incontro tutte le questioni di maggior interesse per la categoria, che hanno riflessi molto più pesanti in una regione di confine come il Friuli Venezia Giulia. I rappresentanti di categoria hanno ricordato la recente sentenza della Corte di giustizia europea, in base alla quale i costi minimi di esercizio non sarebbero ritenuti compatibili con le norme europee sulla concorrenza, e hanno evidenziato l´aumento previsto dei costi di esercizio degli automezzi, a causa della riduzione, a partire dal 1 gennaio del 2015, del rimborso dell´accisa sul carburante e del contestuale aumento di due centesimi. Sottolineato inoltre il taglio, da parte del Governo, di 58 milioni di risorse al settore. Anche alla luce dell´annuncio della disdetta del Protocollo d´intesa che le Associazioni di categoria dell´autotrasporto avevano firmato con il Ministro Lupi, è stato auspicato che si possa riprendere a ragionare assieme sugli interventi e sui provvedimenti necessari a superare le difficoltà del settore. In particolare è stata condivisa l´urgenza di affrontare il fenomeno del cabotaggio, ad esempio avviando il Registro Elettronico Nazionale (Ren) come riferimento unico per le imprese di trasporto. "L´unico modo per contrastare il cabotaggio abusivo - ha affermato Serracchiani - è aumentare la legalità e ciò si ottiene aumentando i controlli, anche attraverso il Ren". Assicurando il suo impegno nell´interessare Palazzo Chigi e il Ministro dei Trasporti per un sollecito intervento in favore del sistema dell´autotrasporto, Serracchiani ha riferito del suo recente incontro con il nuovo comandante del Compartimento di Polizia Stradale del Friuli Venezia Giulia e ha avanzato alcune proposte intese ad aiutare a "superare le difficoltà di un fondamentale pezzo della nostra economia che risente della concorrenza e della tassazione". Serracchiani ha previsto la convocazione di un tavolo promosso dall´Amministrazione regionale, cui sarebbero invitati Autovie Venete, Fvg Strade, Polstrada e altri soggetti competenti a livello territoriale, in vista della stipula di un protocollo d´intesa che metta in sinergia le diverse competenze e ottimizzi la capacità di controllo. La presidente ha anche valutato l´opportunità di procedere, con la collaborazione delle Camere di Commercio, a una sorta di mappatura delle imprese di autotrasporto operanti in Regione, parallelamente all´auspicato intervento di ´pulizia´ all´interno dell´Albo nazionale dell´Autotrasporto, indispensabile per distinguere con chiarezza le imprese che fanno autotrasporto da quelle che fanno intermediazione. |
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TRENTO: AUTORIZZATA LA IMMISSIONE IN SERVIZIO DEI NUOVI 8 BUS |
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Trento, 24 settembre 2014 - "Da domani mattina, con la immissione in servizio autorizzata oggi dal competente Servizio provinciale" ha esordito l´Assessore Gilmozzi a proposito delle notizie riportate stamane dalla stampa "inizieranno a circolare regolarmente i bus a metano recentemente acquistati da Trentino trasporti S.p.a.. E soprattutto - ha proseguito ieri - nessuno spenderà le somme riportate dai giornali per interventi immediati sulla sede stradale". Il tema è quello di 8 bus Scania a metano forniti ad agosto scorso, in aggiunta ai 30 già in circolazione a Trento. Si tratta dei bus a metano più bassi tra quelli attualmente in produzione. Considerate le ampie economie che garantiscono è interesse di tutti (Provincia, Comune ed aziende di trasporto, Trentino trasporti S.p.a. E l´utilizzatore Trentino trasporti esercizio S.p.a.) introdurre le misure necessarie per il loro più proficuo e rapido impiego. L´ingresso in esercizio degli 8 autobus, in luogo di 8 bus tradizionali diesel, consente, infatti, in ragione di una percorrenza individuale di 50.000 km annui, un risparmio consistente: circa 90.000 euro per Trentino trasporti esercizio (e quindi per il Comune di Trento). Rapportato al periodo ottobre dicembre 2014, il risparmio risulta quantificabile (in ragione delle percorrenze della prima parte dell´orario invernale) in circa 25.000 euro a beneficio indiretto del Comune di Trento. In via generale il costo/km della trazione a metano si aggira sui 0,30 euro/km, meno della metà della trazione diesel: il risparmio rapportato al servizio urbano di Trento, ove si arrivi ad una flotta di circa 60 bus (ora 40 circa) sui 120 complessivi, si attesta su almeno 500.000 euro in ragione d´anno. Il problema analizzato riguarda l’accesso degli autobus al sottopasso "Tombone" di Via F.lli Fontana ove vige un divieto di transito per mezzi di altezza superiore a 3,30 metri nell´imbocco lato piazza Centa per via della pendenza della rampa. I mezzi acquistati sono alti, da produzione, 3,24 metri e quindi idonei a transitare nel sottopasso al pari dei mezzi già in servizio, alti 3,25 metri. Il posizionamento delle bombole del metano sul tetto dei nuovi veicoli ha suggerito l’individuazione di misure di cautela ulteriori volte a scongiurare il rischio di urto. Gli 8 mezzi, arrivati in consegna a Trentino trasporti a fine giugno 2014, ottenuto il 30 luglio il collaudo da parte della Motorizzazione per l´ immatricolazione ed a seguito dell’emissione di foglio di via e targhe il 31 luglio da parte di Mtct, sono stati muniti dei sistemi di bigliettazione elettronica (conclusi a fine agosto) e sottoposti a minimali (poche centinaia di euro per autobus) interventi di taratura da parte del fornitore, consistenti nella riduzione di quasi 2 centimetri nell’assetto normale, portando l’altezza massima da fermo a 322/323 centimetri ed all’eliminazione di un effetto dinamico che innalza il veicolo in movimento di 2 centimetri quando supera i 25 km/h; tutti interventi che non modificano in alcun modo l’assetto posturale degli agenti di guida. Si è, inoltre, provveduto allo spostamento dell’interruttore che attiva l’innalzamento del veicolo di 10 centimetri fino alla velocità di 30 km/h, necessario in caso di interventi di manutenzione o di montaggio catene. L’ipotizzato abbassamento del piano stradale, al pari di ogni intervento di agevolazione della viabilità, non potrà che migliorare il transito nel sottopasso di ogni veicolo di altezza prossima al limite previsto. E´ stato inoltre emesso, in via prudenziale, un ordine di servizio che temporaneamente impone all’autista di tutti i mezzi a metano di imboccare il passaggio a velocità moderata (max 10 km/h). "Con questi interventi sui mezzi" - ha voluto ribadire l´assessore Mauro Gilmozzi - "i bus sono perfettamente idonei alla circolazione, tanto che oggi le strutture competenti hanno emanato l´autorizzazione alla immissione in servizio ai sensi dell´art. 5 del Dpr 753/80, ancor prima di eventuali futuri interventi sulla sede stradale a cura del Comune. Se poi l´Amministrazione intende ulteriormente migliorare alcuni passaggi critici della viabilità cittadina, come quello segnalato, a beneficio di tutte le categorie di veicoli - si tratti di camper o di camion - questa resta una valutazione che compete alla stessa". |
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ROMA: PERIFERIE. RIPARTE IL P.R.U. DI ACILIA-DRAGONA, 18,5 MLN DI OPERE PER IL TERRITORIO AL VIA NEL 2015 I LAVORI PER IL SOTTOPASSO OSTIENSE-VIA DEL MARE E IL PASSAGGIO CICLOPEDONALE DELLA STAZIONE ACILIA SUD |
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Roma, 24 settembre 2014 - Cinque opere “prioritarie” per il rilancio infrastrutturale del territorio di Ostia-acilia, pronte a partire nel 2015 e destinatarie di 18,5 milioni di euro. E’ stato presentato presso la sede del Municipio X dall’assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana Paolo Masini, dal presidente del Municipio X Andrea Tassone e dall’assessore all’Urbanistica del Municipio X Giacomina di Salvo il piano di interventi del Programma di Recupero Urbano (P.r.u.) di Acilia-dragona, in seguito all’approvazione venerdì 19 settembre della delibera sulla rimodulazione dei fondi. Si tratta del primo intervento per il rilancio dei “P.r.u.”, a seguito della collaborazione attivata lo scorso inverno tra i diversi soggetti dell’amministrazione (Assessorato allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana e Assessorato alla Trasformazione Urbana di Roma Capitale, Assessorato alle Infrastrutture Regione Lazio, Municipi) e coordinata dall’assessore capitolino Paolo Masini. Obiettivo: la riattivazione di circa 110 milioni di euro di co-finanziamento Regione-comune a rischio revoca sugli 11 ambiti territoriali dell’accordo di programma del 2005. Il piano di rilancio dei Pru, presentato lo scorso 12 febbraio, prevedeva con apposita memoria di giunta che i 9 Municipi interessati dai Programmi indicassero una lista di opere prioritarie elaborata in base al lavoro svolto con gli assessorati di Roma Capitale. Il X Municipio è stato il primo ente territoriale a definire e trasmettere l’elenco delle priorità. Grazie a questo intervento, partiranno nell’estate del 2015 i lavori per il Sottopasso Ostiense – Via del Mare (Op1), opera a cura del Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana (Simu) destinata a collegare il settore urbano nord e il settore urbano sud di Acilia creando continuità infrastrutturale tra via di Dragoncello e via di Macchia Saponara e finanziata con 9,06 milioni di euro; per il sovrappasso pedonale – collegamento alla nuova stazione di Acilia Sud (Op20b) e per i due parcheggi su aree comunali adiacenti alla nuova stazione di Acilia sud (Op20c), interventi rispettivamente da 2,06 milioni e da 2,86 milioni di euro realizzati a servizio della nuova stazione di Acilia sud in coordinamento con Atac. La rimodulazione del P.r.u. Prevede fondi anche per l’integrazione economica del nuovo asilo nido su via Amato (Op32) con 3 milioni di euro e per un intervento di manutenzione straordinaria di via di Macchia Saponara (Op17) da 1,55 milioni di euro, realizzati dal Dipartimento Dipartimento Promozione, Sviluppo e Riqualificazione delle Periferie. “La ripartenza del P.r.u. Di Acilia è un intervento che rilancia lo sviluppo in un quadrante molto importante di Roma, aiutando a colmare il gap infrastrutturale e a dare una risposta concreta alle esigenze dei cittadini”, ha detto Paolo Masini, assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale. “Grazie al lavoro dei nostri uffici in coordinamento con l’assessore Caudo e la Regione e all’impegno del Municipio - ha aggiunto - siamo riusciti a salvare complessivamente 110 milioni di euro a rischio revoca, per opere che nei prossimi anni miglioreranno il volto e la vivibilità delle nostre periferie. Non è un caso che oggi abbiamo deciso di presentarlo sul territorio, come faremo negli altri 8 municipi interessati dal piano di rilancio dei P.r.u.. Quello di oggi – ha concluso - è solo il primo passo”. “Grazie al lavoro della commissione urbanistica e del Consiglio del X Municipio, sono stati rimodulati i fondi del Programma di recupero urbano di Acilia Dragona”, ha detto Andrea Tassone, presidente del X Municipio di Roma Capitale. “E’ stato finalmente riattivato l’iter di queste opere pubbliche, attese da anni per una maggiore vivibilità del nostro territorio. Il X Municipio è stato il primo ad aver indicato le priorità, in un’azione coordinata con l’assessorato allo sviluppo delle periferie e l’assessorato alla trasformazione urbana di Roma Capitale”. “Il Programma di recupero urbano di Acilia Dragona era stato siglato nel 2004”, ha aggiunto Giacomina Di Salvo, assessore all’urbanistica e al patrimonio del X Municipio di Roma Capitale. “All’interno delle conferenze urbanistiche municipali, abbiamo avuto un effettivo riscontro delle priorità da dare alle opere strategiche e infrastrutturali per il X Municipio, che sono state così ridefinite. Finalmente entro il prossimo anno, vedranno la luce gli interventi che collegheranno parti del nostro entroterra”. |
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CALABRIA, ANAS: FIRMATO, PRESSO LA PREFETTURA DI COSENZA, IL PROTOCOLLO ANTIMAFIA PER LA PREVENZIONE DEI TENTATIVI DI INFILTRAZIONE DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA NEI LAVORI DI REALIZZAZIONE DEL NUOVO RACCORDO AUTOSTRADALE FIRMO-SIBARI |
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Catanzaro, 24 settembre 2014 - L`anas, la Prefettura di Cosenza e l`Ati Vidoni Spa-consorzio Grecale hanno sottoscritto ieri a Cosenza un protocollo di intesa per la prevenzione e il contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell`ambito dei lavori di adeguamento a raccordo autostradale della strada statale 534 `di Cammarata e degli Stombi` nel tratto tra lo svincolo autostradale di Firmo dell`autostrada A3 Salerno-reggio Calabria e lo svincolo di Sibari della strada statale 106 `Jonica`. `La firma dell`accordo - ha dichiarato il Presidente dell`Anas Pietro Ciucci - oltre a rappresentare uno strumento di massima trasparenza non solo per chi lavora nel settore ma soprattutto per il territorio, è una conferma ulteriore dell`impegno dell`Anas per questo nuovo strategico collegamento autostradale che prevede un investimento complessivo di oltre 143 milioni di euro, finanziato con i fondi Pon `Reti e Mobilità 2007-2013`. `L`anas - ha sottolineato Ciucci - ha già siglato numerosi protocolli d`intesa sia in Calabria che nel resto del territorio nazionale perché si sono rivelati uno strumento efficace per la prevenzione e il contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata e perché crediamo sia importante costruire nuove infrastrutture nel massimo della trasparenza e della legalità. Questo nuovo protocollo - ha proseguito il presidente dell`Anas - è finalizzato a garantire una rapida e corretta esecuzione delle opere nel rispetto della legge, nonché a prevedere ulteriori misure convenzionali intese a rendere più stringenti le verifiche antimafia`. Il protocollo disciplina l`obbligo per l`appaltatore, i subappaltatori e subcontraenti nei confronti dell`Anas di conferimento - preventivo alla stipula di qualsiasi contratto - dei dati della filiera relativi a società e imprese. L`obbligo di conferimento preventivo dei dati sussiste anche per le prestazioni di servizi, trasporti e forniture, noli a caldo e a freddo e per tutte le tipologie di prestazioni `sensibili`. L`accordo introduce modalità ferree di controllo sulla tracciabilità dei flussi economico-finanziari all`interno dei cantieri e, per garantire maggiore sicurezza contro i tentativi di condizionamento criminale, assicura che le assunzioni della manodopera locale siano regolate da procedure di reclutamento all`insegna della massima trasparenza. Qualora la Prefettura accerti tentativi di infiltrazione mafiosa ed emetta una informativa ostativa, la Stazione appaltante non rilascia il proprio nulla osta alla stipula del contratto, ovvero procede alla revoca dell`aggiudicazione o nega l`autorizzazione al subappalto e intima all`appaltatore o concessionario di far valere la risoluzione del subcontratto. L`accordo prevede l`applicazione della penale del 10%, a carico dei soggetti colpiti da interdittiva antimafia, che sarà affidata in custodia all`Anas, quale soggetto aggiudicatore, la quale verserà la penale su un apposito conto corrente fruttifero a disposizione dell`appaltatore (nei limiti dei costi sostenuti per la sostituzione del subcontraente o del fornitore nella misura massima del 40%). La parte residua della penale, pari al 60%, è destinata all`attuazione di misure volte ad aumentare la sicurezza antimafia secondo le indicazioni che il Prefetto farà pervenire. La Prefettura di Cosenza istituirà una `cabina di regia` allo scopo di effettuare, mediante incontri periodici, un monitoraggio congiunto e una valutazione complessiva della situazione; alla cabina di regia parteciperanno anche i soggetti sottoscrittori. |
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AURELIA BIS SAVONA: PRESENTATE PROPOSTE MIGLIORATIVE DEL TRACCIATO |
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Genova, 24 Settembre 2014 - Nuove proposte migliorative del tracciato dell´aurelia bis di Savona. Sono state presentate oggi dai tecnici di Regione e Anas nel corso di una audizione in commissione consiliare presso la sala del consiglio comunale di Savona a cui hanno preso parte l´assessore regionale alle infrastrutture Raffaella Paita, il vicesindaco di Savona Livio Di Tullio e i referenti territoriali di Anas. Nel corso dell´audizione i tecnici di Regione ed Anas hanno illustrato il progetto con le nuove proposte migliorative che Regione aveva formalmente richiesto ad Anas sulla base delle diverse segnalazioni dei cittadini e del Comune. In particolare si tratta del miglioramento della tratta di attraversamento del Rio Basci, della mitigazione dell´impatto dello svincolo Miramare e delle migliorie proposte nel tratto adiacente a via Schiantapetto, oltreché dello studio di altri aspetti per migliorare il progetto nel suo complesso. "Oggi abbiamo avviato un percorso di dialogo e confronto sul territorio che intendiamo proseguire in collaborazione con il Comune e con Anas - ha spiegato Raffaella Paita- nell´obiettivo comune di arrivare alla realizzazione di questa opera fondamentale, creando quanto meno disturbo possibile ai cittadini che vivono nei pressi dei cantieri e nella massima condivisione con la cittadinanza." "Come dimostra lo studio presentato dalla facoltà di Ingegneria – ha concluso l´assessore regionale - crediamo si tratti di un´opera in grado di risolvere gran parte dei problemi viabilistici dell´area urbana savonese". |
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FERROVIE EUROPEE: SULLA BUONA STRADA PER IL FUTURO |
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Berlino, 24 settembre 2014 – Di seguito l’intervento di ieri di Siim Kallas Vice Presidente della Commissione europea Ferrovie europee all’ Innotrans 2014: “ Signore e Signori, Questa è la mia terza volta a parlare a Innotrans - un evento che è rapidamente diventato noto come il più grande evento del settore ferroviario in tutto il mondo. Grazie mille per avermi invitato di nuovo a Berlino. Nel mio primo discorso quattro anni fa ho esposto la mia idea di creare uno Spazio unico ferroviario europeo. Questo concetto si basa sulla mia fede in due cose: In primo luogo, l´Europa ha sempre saltato avanti quando ha preso le barriere. Pensate il mercato unico, la libera circolazione di beni, servizi, persone e capitali. Pensate turistica, pensare l´allargamento. In secondo luogo, io credo in efficienza pan-europea. Io credo che la creazione di una infrastruttura di trasporto transfrontaliera ben funzionante e sostenere servizi di trasporto pan-europea può realmente beneficiare le persone e le imprese. Che cosa è successo l´idea di uno Spazio unico ferroviario europeo in questi quattro anni tra Innotrans 2010 e oggi? In primo luogo - abbiamo il più grande progetto di investimenti infrastrutturali nella storia dell´Unione europea. Il progetto della rete transeuropea di trasporto, che è stato finalmente adottato alla fine del 2013, ci sono voluti 3 anni di negoziati pesanti, a volte come una battaglia, a volte addirittura pazzo. Politica delle infrastrutture di trasporto in Europa ha subito un cambiamento fondamentale nel modo di pensare e di approccio. Vi è una maggiore attenzione per l´innovazione e le nuove tecnologie. Ora stiamo pensando meno dei singoli progetti, e più di una rete centrale di corridoi strategici. Siamo riusciti a garantire il finanziamento di infrastrutture dedicate per assicurarsi che diventa realtà. Il meccanismo per collegare l´Europa ha tre volte più soldi, 26 miliardi di euro, disponibili per progetti di infrastrutture di trasporto durante il Qfp 2014-2020 rispetto al periodo 2006-2013. Con questo nuovo approccio, ci proponiamo di unire Oriente e Occidente e tutti gli angoli di una vasta area geografica. Ferrovie sono una parte fondamentale della rete che abbiamo in programma di costruire. In realtà, non abbiamo potuto pensare a un funzionamento della rete transeuropea dei trasporti senza guida, in particolare nei nove corridoi che formeranno la spina dorsale della nuova Ten-t. La grande sfida è ora avanti l´attuazione di questi progetti infrastrutturali. Ciò richiede impegno, dedizione, forza di volontà da tutte le parti interessate. Non possiamo costruire senza servizi ferroviari adeguati a posto. E efficienze ottenute nel ferroviario avranno anche un effetto positivo sul resto della rete di trasporto. Eppure, c´è una lunga strada da percorrere. Ancora non abbiamo una rete ferroviaria europea cross-continentale adeguata, per non parlare di un mercato unico ferroviario europeo - più di 20 anni dopo la prima iniziativa ferroviaria dell´Ue. Signore e signori, Quando ero ultimo a Innotrans, due anni fa quasi lo stesso giorno, ho descritto i miei piani per ulteriori riforme nel quarto pacchetto ferroviario. Esso è progettato per affrontare le principali aree problematiche, in modo che la ferrovia possa svolgere pienamente il proprio ruolo nella rete di trasporto europea integrata del futuro. Senza ripetere tutti i dettagli, sono sicuro di sapere che le nostre proposte di cui per rimuovere gli ostacoli amministrativi, tecnici e normativi che frenano il settore ferroviario in termini di apertura del mercato e di interoperabilità. Da allora, come sapete, gli Stati membri dell´Unione europea hanno raggiunto un accordo politico sul pilastro tecnico. Questo è un serio passo in avanti. Discussioni esplorative possono iniziare con il Parlamento europeo verso un accordo in seconda lettura. Sono in corso negoziati sulle altre proposte. Sarebbe ingenuo aspettarsi che siano facili; Penso che un buon grado di opinioni contraddittorie si può aspettare nei dibattiti sulla apertura del mercato e la governance della rete, per esempio. Il pacchetto va di pari passo con il nostro lavoro di rivitalizzare le ferrovie europee, facendo più uso della ricerca e dell´innovazione. Siamo ora in grado di avvicinarsi a questi obiettivi, con la nuova Shift2rail partenariato pubblico-privato che è stato recentemente approvato dagli Stati membri dell´Ue. Lo sviluppo del spazio unico ferroviario europeo dipende dallo sviluppo della politica dei trasporti dell´Unione europea. Una domanda è: - in cui deve essere posizionato politica dei trasporti? È che una sfida profilo basso per l´Europa? O dovrebbe essere uguale con altri settori della politica economica come l´energia, mercato digitale, come una parte importante del mercato unico? Considerando quanto la nostra vita quotidiana dipende l´accessibilità, la qualità delle connessioni e del trasporto merci e passeggeri servizi - sempre più transfrontaliera - è mia opinione che la politica dei trasporti dell´Unione europea è rilevante ed importante per tutti i nostri cittadini. Questo può essere una prova del fatto che l´Unione europea ha un valore aggiunto per tutti. Un altro grande dilemma è: - soluzioni basate sul mercato o misure contro il mercato? L´apertura del mercato è un elemento in tutte le iniziative paneuropee. Non è un elemento molto radicale; è un elemento tra gli altri. Ma molto spesso proposte in particolare l´apertura del mercato sollevano resistenza feroce e anche abbastanza spesso è che questi elementi sono annacquate in atti parlamentari e anche in seno al Consiglio. Sono stato spesso accusato di essere "troppo liberale" nelle mie proposte. Considero queste accuse completamente infondate. Gli attuali ostacoli al funzionamento dei meccanismi di mercato sono destinate a proteggere le entità isolate, industrie obsolete, aziende privilegiate, segmenti isolati di trasporti. Essi sono dannose per una funzionante economia europea dei trasporti nel suo complesso. L´apertura del mercato può portare chiari benefici per l´economia europea, tra cui l´industria dei trasporti. Due aree concrete di vantaggi: In primo luogo, porta più soldi in investimenti privati di trasporto. Ci sono numerosi esempi di questo. Altri investimenti portare più competitività globale, portare più profitti, portare l´innovazione, e, soprattutto, portare più posti di lavoro. In secondo luogo, migliora la qualità dei servizi; offre prezzi migliori per i clienti, per i passeggeri e per i gestori di cargo. La grande sfida per la politica europea dei trasporti è quello di trovare l´armonia tra le aspettative ambientali e le speranze delle persone e la realtà economica. L´unione europea è di circa lo smantellamento delle barriere tra le nazioni europee. Ci sono ancora un sacco di barriere nazionali, economiche, nazionalistiche, industriali, emotivo e storico, e burocratici in paneuropea dei trasporti. Tutti loro ancora ostacolano la nostra qualità della vita e la nostra competitività. Signore e signori, Dal momento che questa sarà la mia ultima apparizione in questo importante incontro del settore ferroviario europeo, vorrei ringraziarvi per tutto il vostro sostegno nel corso degli anni - e vorrei ringraziare per il bene e aperto dibattito in quei casi in cui alcuni di voi sentito non volevi sostenere le mie opinioni. Ho molto Plaudo gli sforzi che l´industria ha fatto per aumentare la propria efficienza e mettere i passeggeri e gli utenti del trasporto al centro della sua strategia di sviluppo. Vi incoraggio a ostini a questi sforzi. Grazie mille. |
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ROSSI: "NUOVA PISTA A PERETOLA, COMPLETARE LA TIRRENICA E REALIZZARE UN COLLEGAMENTO FERROVIARIO VELOCE FIRENZE-PISA". |
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Firenze 24 settembre 2014 - "Non è una novità che Enac voglia realizzare una pista di 2,4 km, diversamente dalle prime indicazioni di qualche anno fa, ferme a 2 km, e diversamente da più recenti e informali dichiarazioni, secondo le quali il prolungamento della pista, motivato con ragioni di sicurezza, avrebbe dovuto fermarsi a 2,2 km. Noi restiamo fermi alla delibera approvata in Consiglio regionale che prevede una pista di 2 km. Ci aspettiamo quindi che, anziché leggere sulla stampa le determinazioni di Enac, ci siano luoghi e momenti di confronto nel merito e si possano visionare e discutere gli studi prodotti". Questo il commento del presidente Enrico Rossi alla recenti notizie in merito alle determinazioni di Enac sul futuro dello scalo aeroportuale fiorentino. "In effetti grandi cose si stanno muovendo a Pisa e Firenze per costruire un sistema integrato toscano – prosegue il presidente Rossi - A Pisa sono in corso investimenti per potenziare piste e terminal ed adeguarle così alla crescita del traffico aereo. Su Firenze si stanno predisponendo progetti per la nuova pista e il governo ha stanziato per questo un primo contributo di 50 milioni. Tuttavia un sistema regionale integrato non si costruisce solo con gli aeroporti, ma richiede anche infrastrutture di terra. Penso ad un sistema di collegamento tranviario e ferroviario per collegare e integrare i due aeroporti in modo da centrare l´obiettivo di 12 milioni di passeggeri, che Pisa da sola non potrebbe raggiungere, a causa della presenza del traffico militare. Per le infrastrutture di terra sono in corso due investimenti: il people mover a Pisa, che sarà terminato entro il 2015, e la tranvia tra la stazione e l´aeroporto di Firenze, i cui lavori dovranno concludersi entro il 2017". "Ma tutto questo non basta – aggiunge Rossi - Occorre realizzare anche un collegamento ferroviario veloce da Pisa a Firenze. Per farlo occorrono investimenti in tecnologia per velocizzare la circolazione dei treni, insieme ad un materiale rotabile più adatto ad accogliere i passeggeri dell´aeroporto. Si tratta di un investimento stimato in 40-50 milioni, necessari per integrare i due aeroporti e per far cessare ogni diatriba campanilistica, permettendo a tutta la costa di accedere più facilmente all´alta velocità. Accanto a questo occorre completare la Tirrenica tra Rosignano e Civitavecchia. Ultimamente questa infrastruttura sembra essere caduta in una zona d´ombra. Il governo si è riservato di decidere sul finanziamento di 270 milioni da inserire nella legge di stabilità. Su questo non si può scherzare, né sarebbe tollerabile un altro rinvio dopo 60 anni di chiacchiere inconcludenti e di impegni non rispettati. La costa ha diritto ad un collegamento autostradale nord-sud, fondamentale per lo sviluppo e per la crescita dei suoi sistemi produttivi e per il porto di Livorno e l´aeroporto di Pisa". "A fronte di importanti impegni assunti dal governo sul nodo infrastrutturale fiorentino – conclude il presidente Rossi - sarebbe un errore dare l´impressione di non tenere in considerazione la costa e i suoi problemi di sviluppo. Oggi, con scelte chiare e risorse contenute da parte del governo, l´intera Toscana può fare un notevole salto di qualità, diventando più moderna e competitività, senza territori privilegiati né penalizzati". |
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BOLZANO: MISURE DI COMPENSAZIONE AMBIENTALE PER IL BBT |
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Bolzano, 23 settembre 2014 - La Giunta provinciale ha approvato il 23 settembre una serie di modifiche al programma delle misure di compensazione ambientale per la costruzione del tunnel di base del Brennero in quattro comuni: si tratta di Fortezza, Campo di Trens, Vizze e Varna. Tra le novità l’interramento della linea elettrica ad alta tensione a Mules e lo studio di fattibilità sulla variante di Riga. "Dopo l´approvazione delle misure di compensazione per la costruzione del tunnel di base del Brennero, per un totale di 50 milioni di euro, risalente al 2009 - ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher - con il passare del tempo è emersa la necessità di prevedere degli adeguamenti del programma iniziale. Oggi abbiamo preso in considerazione le modifiche riguardanti quattro comuni". Tra le variazioni introdotte, spicca il via libera al finanziamento di uno studio di fattibilità per la realizzazione della variante di Riga, ovvero del collegamento diretto tra la linea ferroviaria della Val Pusteria e quella del Brennero by-passando la stazione di Fortezza. "Riteniamo che si tratti di un´opera in grado di rendere più attrattivo l´utilizzo del trasporto su rotaia da e verso la Val Pusteria - ha commentato Kompatscher - e per questo di rilevanza ambientale". Il progetto più grande, in ogni caso, rimane quello previsto per il Comune di Campo di Trens, in maniera particolare per la località di Mules: qui, infatti, sarà interrata la linea elettrica ad alta tensione. "Sino ad oggi vi erano dei dubbi sull´effettiva realizzabilità dell´intervento - ha spiegato il presidente della Giunta provinciale - ma ora i problemi sono stati risolti". Per quanto riguarda il comune con il maggior numero di opere inserite nel rinnovato programma di misure di compensazione, invece, ad avere la meglio è Fortezza: si va dal risanamento dell´areale militare alla realizzazione di un bacino di raccolta, dai lavori per il miglioramento dell´approvvigionamento idrico alla messa a disposizione della zona in precedenza occupata dall´areale ferroviario. Misure più "contenute", infine, per i comuni di Vizze (risanamento di un sentiero per Flaines) e Varna (realizzazione di un percorso Kneipp). |
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ACCESSO DIRETTO AL TRAM DALLA STAZIONE FERROVIARIA DI MESTRE: CONSEGNATE A GRANDI STAZIONI LE CHIAVI DEL PASSAGGIO
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Mestre, 24 settembre 2014 - Pmv Spa, società del Gruppo Avm responsabile dei lavori di realizzazione del tram a Mestre, ha consegnato oggi a Grandi Stazioni e a d Atvo le chiavi del cancello che permette un accesso diretto dal binario n. 1 della stazione di Mestre a Piazzale Favretti e, di conseguenza, alla fermata del tram situata nel nuovo sottopasso. Il cancello, aperto dalle ore 05.00 del mattino alle ore 24.00, sarà presidiato da una guardia giurata messa a disposizione da Grandi Stazioni. In questo modo, viene offerto un servizio migliore a pendolari, utilizzatori del tram e utenti del servizio pubblico in arrivo e partenza dalla Stazione Ferroviaria evitando loro di fare un giro tortuoso all’interno della stazione e ottimizzando i tempi di attraversamento. |
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