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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 01 Ottobre 2014 |
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ORTOFRUTTICOLI DEPERIBILI: ALTRI 165 MILIONI DI EURO PER IL SOSTEGNO AL MERCATO |
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La Commissione europea ha adottato oggi un nuovo programma di misure di emergenza per frutta e verdura deperibili a seguito dell´embargo russo sull´importazione di alcuni prodotti agricoli dell´Ue. Il nuovo programma, con una dotazione fino a 165 milioni di euro, fornisce sostegno per il ritiro delle eccedenze di produzione dal mercato e va ad aggiungersi al programma annunciato il 18 agosto, che prevedeva aiuti fino a 125 milioni di euro per i prodotti ortofrutticoli, ma sospeso il 10 settembre perché le richieste di sostegno inoltrate avevano già esaurito l´intero importo stanziato. Per garantire un intervento più mirato, il nuovo programma comprende un allegato in cui sono indicati i volumi ammissibili per i singoli Stati membri, con le cifre esatte per ciascuna categoria di prodotti. L´allegato è stato redatto tenendo conto delle quantità esportate dai singoli Stati negli ultimi tre anni e sottraendo i volumi per i quali è già stata presentata domanda di aiuto a titolo del programma precedente. È stata inoltre estesa la copertura ad arance, mandarini e clementine. Nel confermare il programma, il Commissario europeo per l´Agricoltura Dacian Cioloþ ha oggi dichiarato: "Mi compiaccio che la Commissione sia riuscita a mobilitare altri 165 milioni di euro per allentare la pressione sui produttori ortofrutticoli colpiti dall´embargo russo. Il nuovo programma sarà più mirato rispetto al suo predecessore, pur mantenendo una certa flessibilità nelle 4 categorie di prodotti. Queste misure di sostegno al mercato rappresentano una soluzione a breve termine." Contesto Al pari del programma precedente, il nuovo programma prevede di indirizzare il sostegno dell´Ue al ritiro destinato alla distribuzione gratuita (interamente finanziato dall´Ue) o al ritiro destinato ad usi non alimentari (ad esempio il compostaggio), per il quale la percentuale di aiuti Ue è più bassa. Anche il nuovo regime contempla l´opzione della raccolta prima della maturazione o della mancata raccolta, con un livello di sostegno che sarà tuttavia leggermente più basso. Le misure continueranno ad essere disponibili anche per i produttori non aderenti a organizzazioni di produttori, ma il livello del finanziamento Ue sarà più alto per i membri di tali organizzazioni (cui andrà il 75% dell´importo previsto, a fronte del 50% destinato ai non aderenti), con un´eventuale ulteriore integrazione (25%) del fondo operativo delle organizzazioni di produttori. Il nuovo regime, che sarà applicato fino alla fine dell´anno, comprende un allegato che elenca i volumi specifici relativi a 4 categorie di prodotti per i 12 paesi che hanno esportato in media i maggiori quantitativi di frutta e verdura in Russia durante il periodo da settembre a dicembre (da settembre a marzo per alcune tipologie di frutta) dal 2011 al 2013. Le 4 categorie di prodotti sono mele e pere per un totale di 181 000 tonnellate, agrumi (arance, mandarini, clementine) per un totale di 96 090 tonnellate, altri ortaggi (carote, cetrioli, peperoni, pomodori) per un totale di 44 300 tonnellate, altri frutti (kiwi, prugne e uve da tavola) per un totale di 76 895 tonnellate. Una serie di prodotti contemplati nel precedente programma (cavoli, cavolfiori, cavoli broccoli, funghi e frutti rossi) sono stati esclusi dalla copertura. Oltre a questi volumi specifici, ognuno dei 28 Stati membri avrà una riserva di 3 000 tonnellate per i ritiri supplementari di prodotti contemplati dal nuovo programma, nonché per cavolfiori, cavoli e funghi, e sarà consentito dare priorità a determinati prodotti. La Commissione europea ha risposto al divieto imposto il 7 agosto dalla Russia di importare alcuni prodotti agricoli dell´Ue (nonché di Usa, Canada, Australia e Norvegia) con specifiche misure di sostegno al mercato per pesche e pesche noci (33 milioni di euro) e per gli ortofrutticoli deperibili (125 milioni di euro) e con aiuti all´ammasso privato per burro, latte scremato in polvere e formaggio. Ha inoltre destinato 30 milioni di euro ai programmi di promozione. La misura di oggi è un ulteriore regolamento delegato adottato dalla Commissione sotto la propria autorità, senza l´approvazione preventiva degli Stati membri o del Parlamento europeo. Durante la stesura del testo tuttavia la Commissione ha consultato esperti nazionali su alcune modalità. Ulteriori informazioni sulla risposta della Commissione alla crisi russa sono disponibili sul sito http://ec.Europa.eu/agriculture/russian-import-ban/index_en.htm |
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EXPO PARTE L’OPERAZIONE “URBAN FOOD POLICY PACT” TRENTA METROPOLI MONDIALI AL LAVORO PER DEFINIRE GLI STANDARD DI UNA POLITICA ALIMENTARE SOSTENIBILE. HANOI ANNUNCIA PER PRIMA LA FIRMA DEL SUO SINDACO |
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Milano – Trenta metropoli collegate in rete per il seminario web che, da Milano, ha dato il via ufficiale all’operazione “Urban food policy pact”, il patto tra città proposto dal Sindaco Giuliano Pisapia che verrà firmato dal numero più alto possibile di realtà urbane nel corso di un grande evento in chiusura di Expo Milano 2015. Londra, Francoforte, New York, Chicago, Melbourne, Amsterdam, Barcellona, Dakar, Osaka, Mosca, Tel Aviv: sono solo alcune delle municipalità che si sono messe in rete con Milano dai quattro punti cardinali. Obiettivo del primo appuntamento: mettere a fuoco i passi da compiere per la definizione di uno standard per le strategie alimentari urbane, e definire la tabella di marcia che condurrà alla firma dello “Urban food policy pact” da parte dei sindaci. Con una firma sicura fin d’ora: quella di Hanoi, annunciata venerdì scorso al Sindaco Pisapia nel corso di un incontro a Palazzo Marino con una delegazione in arrivo dalla capitale del Vietnam. Il lavoro di preparazione del documento proseguirà nei mesi che portano a Expo Milano. Quattro le tappe principali: la creazione dei gruppi di lavoro internazionali; da ottobre a gennaio 2015 discussione delle tematiche e definizione degli standard da condividere; a fine febbraio appuntamento a Londra per scrivere la prima bozza del Patto; entro aprile vedrà la luce la versione definitiva del documento e verrà presentata alle altre metropoli del Pianeta; alla metà di ottobre 2015 il grande evento internazionale per la firma del Patto. L’operazione “Food policy” del Comune di Milano è in ogni caso una strategia internazionale che si avvale di più strumenti. Al lavoro in rete avviato oggi si affiancheranno quelli finanziati dai fondi europei: nei prossimi due anni Milano svolgerà il ruolo di capofila del progetto “Food Smart cities for development”, che la Commissione Ue ha recentemente deciso di sostenere con un finanziamento di 2,7 milioni di euro. L’iniziativa si inserisce nel quadro del Programma europeo Dear (Development, Education and Awareness raising) e coinvolgerà dodici realtà urbane d’Europa, Africa e America latina. Tra i partner associati anche esponenti della società civile: Expo dei popoli – coordinamento di Ong, associazioni, reti della società civile italiana e internazionale che promuove il Forum dei popoli in programma per giugno 2015 a Milano, con un ruolo chiave nell’elaborazione del progetto – e le reti del Commercio equo e solidale. Per parte sua Milano continua il percorso di implementazione di un sistema alimentare sostenibile per la città, che si avvale del supporto e delle competenze degli esperti della Fondazione Cariplo. Obiettivo è mettere a sistema le politiche che incrociano i temi dell’alimentazione da diversi punti di vista: territorio, welfare, educazione, ambiente, benessere e relazioni internazionali. È un modello già testato con successo altrove nel mondo - da New York a Vancouver, da Chicago a Londra ad Amsterdam - anche se declinato in modi diversi. Le “Food policies” sono nate infatti negli Stati Uniti negli anni ’80, si sono diffuse in tutto il nord America e in seguito nell’Europa del nord. Sono politiche che si propongono di migliorare gli aspetti della gestione del ciclo alimentare propriamente inteso (coltivazione, distribuzione e consumo), con tutte le attività che lo influenzano. |
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LOMBARDIA. REGIONE:1,5 MLN A START UP GIOVANI PER EXPO IDEE MIGLIORI AVRANNO LA VETRINA DEL PADIGLIONE ITALIA |
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Milano - "´Start Up per Expo´ è una misura forte di 1,55 milioni, di cui 1,25 di fondi regionali, che sostiene le Start up giovanili e rafforza la sinergia tra Regione e Sistema camerale lombardo". L´hanno detto gli assessori regionali Antonio Rossi (Sport e Politiche per i giovani), Mario Melazzini (Attività produttive, Ricerca e Innovazione) e Mauro Parolini (Commercio, Turismo e Terziario), presentando la delibera, approvata dalla Giunta, che mette a disposizione delle aziende, Start up, di giovani, nuovi fondi. 4 Accordo Che Avvicina Imprese Giovani A Expo - "L´accordo di programma col sistema camerale per lo sviluppo economico, la competitività del sistema e la promozione dell´imprenditorialità giovanile nell´ambito delle tematiche di Expo 2015 - hanno detto gli assessori Rossi, Melazzini e Parolini - si propone di costruire un processo che ha la finalità di incentivare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese legate alle eccellenze imprenditoriali e al tema principale di Expo". Le Migliori Idee Nel Padiglione Italia - "L´iniziativa – ha spiegato l´assessore Rossi - si rivolge a Micro, piccole e medie imprese attive da meno di 48 mesi, aspiranti imprenditori e Start up innovative e unisce i fondi, 750.000 euro della Direzione generale Attività produttive, ai 500.000 euro derivanti dal cofinanziamento regionale delle azioni previsti negli Accordi di programma quadro ´Politiche giovanili´". "Un intervento - ha aggiunto - che si inserisce nell´Asse 3 dell´Accordo di Programma ´Competitività´". Ulteriore Tassello - "Questo provvedimento – sottolinea Melazzini - rappresenta un ulteriore tassello in una strategia di sostegno a chi vuole fare impresa in Lombardia, che ha visto in questi 18 mesi di legislatura l´avvio di diverse Misure, tra cui, in particolare, quella dedicata a Start up e Re start up, con uno stanziamento di 32,5 milioni". Grande Esposizione Opportunità Lombarda - "Expo è uno straordinario motore di creatività e di imprenditorialità per i giovani, non solo a Milano, ma in tutto il territorio lombardo - ha commentato l´assessore Parolini -. Alla sfida di questo grande evento internazionale Regione Lombardia risponde con risorse vere e occasioni concrete per chi ha voglia di mettere in gioco le proprie idee. Giovani, fatevi avanti". L´obiettivo Pensando A Expo - "Avendo sullo sfondo Expo, che è sempre più vicino, - ha spiegato ancora l´assessore Rossi - vogliamo sostenere le nuove o giovani aziende che abbiano, nelle loro ´corde imprenditoriali´, intuizioni legate all´Esposizione universale". "In una prima fase - ha annunciato Rossi - verranno individuate, attraverso un bando curato dal Sistema camerale e pronto nel mese di ottobre, 100 imprese, cui assegneremo contributi a fondo perduto per 15.000 euro, quindi sceglieremo le 24 migliori proposte che avranno la possibilità, una per settimana, di presentarsi nell´ambito del Padiglione Italia nei sei mesi dell´Expo nell´area ´Start Up e Innovazione´". Un Segnale Della Regione Ai Giovani - "Si tratta – hanno concluso gli assessori Rossi, Melazzini e Parolini - di una nuova formula di sostegno alle Start up, ma anche ai nostri giovani, cui Regione Lombardia lancia un forte segnale circa il fatto di credere in loro, nelle loro capacità imprenditoriali e innovative e lo fa tanto da ritenerli la migliore vetrina da mostrare durante l´Expo". |
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SEMPLIFICAZIONE LEGISLATIVA; "GR" UMBRIA DELIBERA TESTI UNICI IN MATERIA DI AGRICOLTURA E GOVERNO DEL TERRITORIO
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Perugia - Prosegue l´opera di semplificazione normativa da parte della Regione Umbria. Il 29 settembre la Giunta regionale ha infatti adottato, su proposta rispettivamente degli assessori all´agricoltura, Fernanda Cecchini, e alle riforme, Fabio Paparelli, due Testi Unici in materia di agricoltura e di "governo del territorio e materie correlate", quest´ultimo accompagnato dalla proposta di Regolamento regionale attuativo. In particolare il Testo Unico in agricoltura, coerentemente con quanto previsto dalla legge regionale sulla semplificazione amministrativa e dell´ordinamento regionale e degli enti locali territoriali (l.R "18/11"), riunisce le disposizioni di leggi regionali in materia, riordina le norme regionali in agricoltura e le aggiorna in relazione all´ordinamento giuridico nazionale e comunitario vigente. Il provvedimento abroga 27 norme non più efficaci ed in contrasto con le vigenti normative comunitarie e nazionali, disponendo che i procedimenti ancora pendenti da tali norme continuano ad applicarsi fino alla loro estinzione. Le materia riordinate nel Testo Unico riguardano lo sviluppo di imprese agricole e agroalimentari, la promozione e i servizi innovativi in agricoltura, le produzioni biologiche e di qualità, la zootecnia, l´apicoltura e l´acquacoltura, l´agriturismo e le fattorie didattiche e sociali, i funghi e tartufi ed il riordino fondiario. Vengono inoltre aggiornate le funzioni e competenze del settore in capo alla Regione, alle Provincie o Enti di area vasta come definite dal legislatore nazionale (L:56/2014) e quelle residuali dei Comuni che possono, in tutto o in parte, affidarle alla Provincia territorialmente competente. Si è inoltre provveduto a definire alcuni aspetti relativi alla semplificazione e l´informatizzazione dei procedimenti amministrativi basati sull´integrazione dei sistemi informativi esistenti tra pubbliche amministrazioni, in coerenza con la legislazione nazionale e le disposizioni in materia di aiuti di Stato e in attuazione delle disposizioni comunitarie del Trattato Europeo. Il Testo Unico in materia di gestione del territorio, che ricomprende l´intera disciplina regionale in materia urbanistica, si propone di garantire un corretto equilibrio tra semplificazione e delegificazione, perseguendo l´assetto ottimale del territorio secondo i principi del contenimento del consumo di suolo, di riuso del patrimonio edilizio esistente e di rigenerazione urbana, valorizzazione del paesaggio, dei centri storici e dei beni culturali. Il Testo, che porta all´abrogazione di 20 normative regionali, distingue tra l´altro puntualmente le competenze di ogni livello di pianificazione: la Regione con il Programma strategico territoriale con funzioni programmatiche e senza alcun valore prescrittivo; il Piano paesaggistico regionale, quale strumento unico di tutela, valorizzazione e corretto inserimento paesaggistico sul territorio degli interventi; la Provincia con il "Ptcp" per il coordinamento della pianificazione locale; i Comuni con il Piano regolatore generale. Articolato in nove Titoli il Testo Unico ha la finalità di dare ulteriore certezza ed efficacia ai procedimenti edilizi ed urbanistici, riducendo tempi e costi, anche attraverso l´applicazione di servizi telematici. I due provvedimenti sono stati inviati al Consiglio regionale per la definitiva approvazione. |
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PSR, LOMBARDIA: RISPETTARE TABELLA DI MARCIA, IMPRESE ATTENDONO |
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Milano - "Vogliamo mantenere i tempi prestabiliti: solo attivando il Psr possiamo evitare danni al sistema delle imprese. In una fase delicata come l´attuale non possiamo lasciare sole le imprese". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, aprendo i lavori del Comitato di sorveglianza sul Programma di sviluppo rurale, riunito il 29 settembre a Milano. Sistema Lombardo ´Cardine´ - "Il sistema lombardo di imprese - ha ricordato Fava - è l´elemento cardine su cui far partire la negoziazione con l´Unione europea. Se qualcuno crede che un supposto sbilanciamento verso le imprese significhi un mancato rispetto degli obiettivi della Politica comune, sbaglia: lo può dire solo se non conosce la realtà delle cose. In Lombardia il territorio è gestito dalle aziende agricole: se partiamo da questo, capiamo perché abbiamo tenuto rigidamente sul tema, ma mi auguro questo non diventi motivo di contendere con la Ue. Certo, alcune scelte che hanno ispirato il nostro piano saranno oggetto di dibattito". Capaci Di Spendere - "Chiudiamo la programmazione 2007 2013 con una buona capacita di spesa - ha ricordato Fava -: al 30 giugno abbiamo liquidato oltre l´85 per cento della spesa, dato che migliora sensibilmente nel periodo successivo, con un utilizzo pressoché totale delle risorse disponibili. Vogliamo attivare in tempi rapidi la nuova programmazione. Prova ne è, se servisse, che, quando abbiamo riaperto una Misura di finanziamento, la 121, a fronte di 25 milioni disponibili, abbiamo avuto domande per 78 milioni di euro. Indicatore di quanto le imprese lombarde siano intenzionate a investire nelle proprie filiere, mentre attendono di vedere se ci sono possibilità di attingere a fondi nell´ambito della programmazione". Mantenere Impegni E Tempistica - "Vogliamo mantenere la tempistica - ha ribadito Fava -: solo attivando da subito il Psr si può evitare danni al sistema. L´azienda agricola lombarda pensa a investire indipendentemente dalle condizioni di mercato: in una fase delicata come l´attuale, di grande sofferenza, non vogliamo lasciare sole le imprese. Non diamo la sensazione che le Istituzioni siano lontane: l´azienda ha bisogno di sostegno, perché questo avviene anche in tutti i Paesi europei nostri partner". Difendere Nostra Specificità - "Abbiamo fatto quel che serviva, non dilatiamo i tempi, perché il mondo fuori non ce lo permette" ha esortato l´assessore. Fava ha chiesto uno sforzo comune: "Troviamo una sintesi efficace sulla base della quale difendere la nostra pianificazione, con l´idea che possa essere utile a un comparto che vive forti tensioni e difficolta di mercato. Siamo consapevole del fatto che senza le nostre aziende della filiera agroalimentare non esisterebbe nemmeno un concetto di ruralità: dobbiamo difendere la nostra specificità, un modello mediamente efficiente in un ´Sistema Paese´ che non sempre si è dimostrato competitivo". |
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PIEMONTE: INDAGINE CONGIUNTURALE COMMERCIO E RISTORAZIONE:NEL II TRIMESTRE 2014 AUMENTA LIEVEMENTE IL FATTURATO DELLE IMPRESE PIEMONTESI, MA PEGGIORANO LE ASPETTATIVE
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I dati che emergono dall’indagine congiunturale sui settori del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione relativa al Ii trimestre 2014, realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali, risultano contrastanti. Dopo la lieve contrazione subìta nei primi tre mesi del 2014, nel periodo aprile-giugno il fatturato (a valori correnti, iva esclusa) delle imprese piemontesi del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione ha registrato una variazione del +1,1% rispetto allo stesso trimestre del 2013. A fronte di una sostanziale stazionarietà degli esercizi di vicinato del commercio al dettaglio e della somministrazione, si registra, però, un miglioramento delle performance delle medie e grandi strutture. La rilevazione è stata condotta nel mese di luglio 2014 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2014 e ha coinvolto 982 imprese piemontesi dei settori del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione, per un volume d’affari complessivo pari a circa 3,4 miliardi di euro. “I dati del secondo trimestre dell’anno confermano ancora una volta come le imprese del commercio al dettaglio e della ristorazione risentano ancora degli impatti negativi della crisi sulla domanda interna - ha dichiarato Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere Piemonte -. La situazione stagnante del mercato del lavoro e la forte debolezza del potere d’acquisto delle famiglie hanno inevitabili ripercussioni negative sulle vendite al dettaglio, soprattutto dei piccoli esercizi di vicinato che rappresentano ancora uno dei capisaldi per le economie dei territori. Segnali di ripesa arrivano, invece, dalle medie e grandi strutture di vendita. Le nostre imprese e i cittadini non possono aspettare ancora: hanno bisogno di quella fiducia che può arrivare da un progetto nazionale, in stretto accordo con gli enti presenti sul territorio, di rilancio dei consumi interni”. La disaggregazione per tipologia distributiva mette in luce come gli esercizi di vicinato e le attività della ristorazione abbiano manifestato, nel periodo in esame, un andamento del fatturato pressoché stabile (-0,1% per entrambi), mentre le medie e grandi strutture di vendita hanno registrato una variazione tendenziale positiva pari all’1,9%. Scendendo nel dettaglio delle singole categorie merceologiche che compongono il complesso degli esercizi di vicinato, si rileva come il segno meno abbia risparmiato solo il settore della cultura e tempo libero, che ha realizzato un aumento tendenziale del fatturato pari a +2,4% rispetto al Ii trimestre 2013. Risulta pressoché stabile il fatturato generato dalla vendita di prodotti di abbigliamento (+0,1%), mentre si registrano flessioni dei rispettivi volumi d’affari nei settori alimentare (-1,1%), dei prodotti per la casa e Ict (-0,8%) e degli altri prodotti (-0,8%). Il lieve incremento del fatturato non ha coinvolto tutte le realtà provinciali: Torino e Cuneo sono le province che concrettizzano le performance migliori, con aumenti dei volumi d’affari rispettivamente pari a +1,9% e +1,4% sul Ii trimestre 2013. Positive, ma di minor entità, anche le variazioni rilevate per le province di Vercelli e Alessandria (+1,0% e +0,4%). Novara e Biella registrano il risultato peggiore, con contrazioni dei volumi d’affari rispettivamente pari a -1,3% e -1,2%, seguite dal Verbano Cusio Ossola e Asti con flessioni dello 0,8% e dello 0,3%. L’aumento del fatturato si contrappone ai giudizi prevalentemente negativi sull’andamento degli altri indicatori congiunturali. Il 50% degli intervistati ha segnalato, per il trimestre in esame, una nuova flessione tendenziale degli ordini ai fornitori, mentre solo il 10% ne ha constatato un aumento: il saldo di opinione risulta negativo per ben 41 punti, invariato rispetto al I trimestre 2014. Lo scarto tra giudizi positivi e negativi risulta a favore dei secondi anche per quanto riguarda l’occupazione (-22 punti, a fronte dei -17 del I trimestre 2014). Va sottolineato, tuttavia, come per la maggior parte delle imprese intervistate (7 imprese su 10), il numero degli occupati sia rimasto sostanzialmente invariato rispetto al periodo aprile-giugno 2013. Non sono rassicuranti le previsioni a breve termine formulate dagli imprenditori. Nel periodo luglio-settembre 2014 il fatturato sarebbe destinato ad aumentare, infatti, solo per il 16% degli intervistati, e a rimanere stabile per il 41%, mentre il 43% ne prevede un’ulteriore flessione: il saldo tra ottimisti e pessimisti risulta, così, pari a -27 punti, in peggioramento rispetto ai -10 punti della precedente rilevazione. I pessimisti superano di gran lunga gli ottimisti anche in riferimento agli ordini ai fornitori, mentre per quanto rigurda l’occupazione si rileva un generale orientamento alla stazionarietà. |
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LOMBARDIA. PSR: 55 MLN PER CONSULENZA PROFESSIONISTI AD AGRICOLTORI |
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Mantova - "Saranno 55 i milioni di euro che andremo a stanziare nel prossimo Psr sul tema della consulenza; abbiamo scelto di portare al massimo le risorse, perché siamo convinti che per sostenere un´agricoltura che cresce devono essere a disposizione professionisti che evolvono, per accompagnare le imprese in modo adeguato". Lo ha detto questa mattina l´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, intervenendo al convegno ´Programma di sviluppo rurale 2014-2020, scommesse per l´innovazione del sistema agroalimentare lombardo´, organizzato dalla Federazione regionale degli ordini dei dottori agronomi e forestali della Lombardia. Il ruolo degli agronomi e forestali, dice Fava, "viene riconosciuto in questo Programma di sviluppo rurale che ora è in fase di esame a Bruxelles". Pianificare - Le risorse, complessivamente 1 miliardo e 157 milioni di euro fino al 2020, 133 milioni di euro in più rispetto alla precedente programmazione, "non sono esigue e permettono agli agricoltori 5 lombardi di pianificare un percorso di crescita e di investimenti negli ambiti dell´innovazione, della competitività, dell´aggregazione delle filiere e anche nella tutela del territorio, che necessitano dell´apporto di professionisti come voi". Il Via Libera - Sulla tempistica futura, l´assessore lombardo ipotizza che "il via libera definitivo dalla Commissione europea potrebbe arrivare tra novembre e dicembre, in modo che i primi bandi utili possano essere emanati già con i mesi di gennaio e febbraio". |
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COME COLPISCE IL PARASSITA DELLE API RICERCA DELL´UNIVERSITÀ DI FIRENZE SU RIVISTA SCIENTIFICA INTERNAZIONALE
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Sarebbe l’odore delle api - e in particolare la miscela di idrocarburi che riveste il corpo dell’insetto - a orientare il comportamento dell’acaro parassita Varroa destructor, capace di annientare un’intera colonia del più importante tra gli impollinatori nel giro di un paio di anni. A questo risultato è giunta l’indagine condotta dal gruppo di studio fiorentino - coordinato da Rita Cervo, ricercatrice di zoologia del Dipartimento di Biologia - che è stata recentemente oggetto di una pubblicazione della rivista del The Journal of Experimental Biology (Jeb) (doi:10.1242/ jeb.099978). “Sebbene il ciclo del parassita sia stato studiato nei minimi dettagli – spiega Rita Cervo - poco si sa in relazione al meccanismo con cui si trasmette tra le colonie ed è su questo che ci siamo concentrati nel corso del nostro esperimento, suscitando tra l’altro il forte interessamento degli apicoltori”. I ricercatori hanno prelevato da arnie con differenti tassi di infestazione alcune centinaia di api e Varroe e osservato con test in laboratorio che la strategia del parassita variava a seconda del grado di infestazione dell’arnia di provenienza (vedi foto allegata). In quelle a basso tasso di parassitismo, la Varroa le api nutrici, garantendosi nuovi cicli riproduttivi, nelle altre attacca indifferentemente le api nutrici e bottinatrici. Queste ultime fuoriuscendo dall’alveare permettono agli acari di abbandonare la colonia prima che collassi. Alla base del piano d’azione della Varroa sarebbe il “fiuto". In colonie altamente infestate la miscela di idrocarburi di api nutrici si sovrappone a quello delle bottinatrici non permettendo più agli acari di discriminare tra le due categorie di api. “E’ risaputo che la percezione della miscela di idrocarburi serva alla comunicazione tra gli insetti sociali – prosegue Cervo – e in questo caso, secondo la nostra indagine, determinerebbe anche il comportamento dell’acaro”. |
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UMBRIA: PROROGATA ALL´8 OTTOBRE LA SCADENZA DEL BANDO PER LE AZIENDE AGRICOLE COLPITE DA CALAMITÀ NATURALI |
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Perugia - E´ stato prorogato fino al prossimo mercoledì 8 ottobre il termine per la presentazione delle domande di contributo per le aziende agricole colpite da calamità naturali, previste dalla misura 126 – azione A del Programma di sviluppo rurale dell´Umbria 2007-2013. Lo rende noto un comunicato dell´assessorato regionale alle politiche agricole. Il termine inizialmente fissato dal bando, che è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione del 13 agosto scorso, sarebbe scaduto, martedì 30 settembre. |
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AGRICOLTURA: FVG, BARBATELLA RAUSCEDO A EXPO 2015 |
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Pordenone - "Il comparto agricolo del territorio pordenonese è ricco di eccellenze, in particolare nel settore vivaistico. Proprio a Rauscedo risiede il primo polo mondiale per la produzione barbatella, una realtà di punta assoluta per l´agricoltura del Friuli Venezia Giulia che presenteremo all´Expo 2015, allestendo così una promozione dell´intera nostra filiera vitivinicola, dall´inizio fino al prodotto finito". Lo ha affermato il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, introducendo il secondo dei quattro incontri, uno per ogni provincia, di presentazione del "catalogo delle migliori pratiche" del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2007-2013. "Il rilancio dell´economia del Friuli Venezia Giulia si costruisce - ha ricordato il vicepresidente - anche attraverso l´accompagnamento di tante piccole realtà che possono guardare al loro futuro sfruttando le opportunità del nuovo Psr, consolidandosi fino a diventare poli di riferimento, come è accaduto a Rauscedo". Proprio l´esperienza della programmazione attualmente in chiusura - di cui le best-practice illustrate oggi nella sede della Regione di Pordenone sono una parte importante - è stato un punto di partenza decisivo per la stesura del nuovo documento di programmazione 2014-2020, che tra i capisaldi prevede la valorizzazione delle filiere a sistema. "Il mercato globale con le sue dinamiche, la tecnologia, le novità nel campo degli strumenti e dei metodi produttivi, richiedono un cambiamento nel sistema gestionale d´impresa, un approccio non più chiuso in se stesso ma aperto, favorevole alla collaborazione e all´associazionismo. In questo senso verranno rafforzate le filiere agroalimentari, sia produttive che corte e le produzioni tipiche e biologiche", ha sottolineato Bolzonello. Proprio a queste caratteristiche miravano i due progetti - entrambi del territorio pordenonese - che appaiono all´interno del catalogo delle "buone pratiche": quello Fantinel-pitars nel settore vitivinicolo e quello Venchiaredo nella filiera del latte. All´incontro - moderato da Serena Cutrano del Servizio sviluppo rurale della Regione e a cui sono intervenuti il delegato per il rettore dell´ateneo friulano Paolo Ermacora, docente di Patologie vegetali del Dipartimento di Scienze agrarie e l´assessore del Comune di Pordenone Bruno Zille - hanno portato la loro testimonianza Bruno Pittaro, titolare dell´azienda agricola Pitars e delle cantine San Martino (progetto integrato di filiera Fantinel-pitars) e Alessandro Driussi e Claudio Battaglia, presidente della Venchiaredo spa e beneficiario del progetto omonimo. La presentazione delle buone pratiche è stata affidata a Paolo Fedele, docente dell´Università di Udine e del Larem, il Laboratorio di ricerca economica e manageriale del Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche che ha collaborato con l´agenzia Pomilio Blumm a identificare i caratteri distintivi dei migliori progetti e le loro possibilità di valorizzazione e comunicazione. |
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ASSESSORI SARDEGNA INCONTRANO IL MOVIMENTO DEI PASTORI. IL PRESIDENTE: "DAL MONDO AGROPASTORALE IL RILANCIO DELL´ECONOMIA SARDA" |
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Cagliari - "Quella dell’agricoltura e della pastorizia è una scommessa molto importante perché a partire dalle aziende agropastorali la Sardegna può tornare a crescere e creare lavoro". Così il presidente Francesco Pigliaru ha concluso l’incontro che si è tenuto ieri mattina tra lo stesso presidente, gli assessori all’Agricoltura Elisabetta Falchi e alla Sanità Luigi Arru e il Movimento Pastori Sardi (Mps). Al centro del confronto, cesi è svlto nella sala riunioni di Agris e è durato tre ore e un quarto, le tematiche e le problematiche del mondo delle campagne causa dei malumori e delle rivendicazioni che il Movimento ha recentemente manifestato in piazza a Cagliari. Il Presidente ha sottolineato anche l’importanza del ruolo dei giovani per recuperare idee e competenze: "Senza giovani – ha detto - l’agricoltura non va da nessuna parte. In questo campo non c’è un bando da scrivere ma un progetto per il futuro". Il confronto odierno ha toccato tutte le tematiche che condizionano la crescita e lo sviluppo del comparto agricolo sardo evidenziando una serie di ritardi e criticità, ai quali, a onor del vero, il lavoro di questa Giunta Regionale, nei primi sei mesi di Governo ha già dato risposte con un deciso cambio di rotta rispetto al passato. Basti pensare al nuovo approccio, finalmente interassessoriale, alle problematiche sanitarie che da anni affliggono le nostre campagne, e che vedranno la Sanità, l’Ambiente e l’Agricoltura impegnate collegialmente in programmi di eradicazione non solo della Psa, la peste suina africana, e della Lingua blu ma anche di tante altre patologie come la Scrapie e la Visna-maedi che condizionano e rallentano lo sviluppo del comparto. In particolare sulla lingua blu l’assessore Arru ha detto che "il piano di vaccinazione copre il 70% dei capi e che quando si arriverà all’80% la situazione sarà ottimale per verificare l’efficacia del vaccino. Il monitoragio sarà potenziato anche per verificare la correttezza dei numeri finora raccolti a campione". Sulla nuova Pac, la Politica agricola comune, l’esecutivo ha riferito del lavoro svolto nei tavoli di negoziazione nazionali, irresponsabilmente trascurati dalla precedente giunta, dove è riuscito a recuperare posizioni e risorse con l’inserimento del comparto ovicaprino nel piano zootenico nazionale e i premi accoppiati per le foraggere e il grano duro. Tutte azioni che hanno visto la fattiva e costruttiva collaborazione delle organizzazioni di categoria agricole e del mondo della cooperazione. Complessivamente le risorse destinate alla Sardegna, circa due miliardi di euro, nella prossima programmazione permetteranno di affrontare le necessità del mondo delle campagne come parte integrante del programma di Governo. Anche l’assessore Falchi ha sottolineato l’importanza del "supporto all’imprenditorialità giovanile, privilegiando la nascita e il rafforzamento di aziende solide secondo nuovi criteri di selezione delle misure di insediamento". Elisabetta Falchi a parlato anche di "facilità di accesso al credito con iniziative volte a favorire piani di rientro sul debito, maggior collegamento tra domanda e offerta delle produzioni foraggere, diversificazione delle attività extraagricole. Oltre a un pacchetto di sottomisure da 225 milioni di euro per sostenere investimenti nelle aziende di produzione primaria e di trasformazione". "Solo la collaborazione incondizionata di tutte le parti sociali – ha concluso l’assessore al’Agricoltura - renderà possibile il fondamentale rilancio del settore". |
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MOLISE: EMERGENZA BLUE TONGUE, VERTICE DEL COMITATO REGIONALE DI ZOOPROFILASSI PER MISURE PREVENTIVE |
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Campobasso - Fronteggiare una possibile epidemia che potrebbe causare ingenti danni al settore zootecnico molisano. Nella sede del Servizio prevenzione, veterinaria e sicurezza alimentare, alla presenza dell´assessore alle politiche agricole, Vittorino Facciolla, si è tenuta la riunione del Comitato regionale di zooprofilassi, presieduto dal responsabile del Servizio veterinario della Direzione regionale per la Salute, Michele Colitti, e composto da veterinari Asrem, epidemiologi dell´Istituto zooprofilattico Abruzzo e Molise e rappresentanti delle Associazioni di categoria degli allevatori. Un incontro, quello odierno, dettato dalla necessità di valutare l´attuale situazione nel territorio molisano conseguente alla diffusione del sierotipo 1 della Febbre Catarrale Maligna, comunemente nota come Blue Tongue. La Blue Tongue è una malattia infettiva virale trasmessa da agenti vettori, propria dei ruminanti. In particolare, gli ovi-caprini possono manifestare forme cliniche di varia gravità, mentre i bovini hanno un ruolo di serbatoio del virus senza manifestazioni cliniche importanti. Le altre specie animali, compreso l´uomo, non sono interessate dalla malattia né a contatto diretto né tramite consumi di prodotti di origine animale. Il Comitato ha preso atto che il Servizio veterinario Asrem ha già predisposto l´acquisto di 6000 dosi di vaccino per l´indispensabile vaccinazione di capi destinati a movimentazione, tra i quali quelli attualmente in monticazione che devono rientrare nelle aziende di origine. È stata inoltre data informativa sulle regole cui devono attenersi gli allevatori e gli stessi Servizi veterinari per garantire la movimentazione degli animali sensibili. Un secondo aspetto molto importante e discusso ha riguardato la possibile prossima strategia vaccinale di tutto il patrimonio sensibile. A tal riguardo dal Servizio veterinario regionale è stato comunicato che nei prossimi giorni si terrà un incontro, convocato dal Ministero della Salute, al fine di definire una strategia di intervento comune per le Regioni interessate dall´emergenza (attualmente, oltre al Molise: Sardegna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Basilicata e Campania). In merito alle preoccupazioni delle associazioni di categoria è stata data ampia rassicurazione su eventuali danni conseguenti alle vaccinazioni, trattandosi di un vaccino inattivato, i cui effetti collaterali sono praticamente nulli. Rassicurazioni anche da parte dell´assessore Facciolla di interventi mirati della Regione nel caso si dovesse procedere alla vaccinazione di tutto l´effettivo zootecnico interessato così da garantire la corretta e completa esecuzione del programma vaccinale. |
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AGRICOLTURA IN LOMBARDIA: FONDAMENTALE TEMA ANTICONTRAFFAZIONE |
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Milano - L´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, ha incontrato il nuovo responsabile della Comunicazione alla Dg Agricoltura della Commissione europea, Pierre Schellekens, e numerosi giornalisti della stampa estera, a Milano in occasione del Consiglio informale dei ministri agricoli dell´Ue. Tema Dell´anti Contraffazione - "È stata una cena estremamente cordiale, che mi ha permesso di toccare alcuni temi che premono all´agricoltura lombarda - ha commentato Fava - dalla tutela delle contraffazioni, che la Regione sta promuovendo a livello internazionale ormai da oltre un anno, con l´iniziativa World Expo Tour, alla necessità di risolvere la questione della direttiva nitrati, troppo oppressiva per la zootecnia non soltanto della Lombardia e del Nord, ma anche di numerose altre regioni europee, dalla Fiandre alla Catalunya, ma anche per la stessa Francia o Germania". Lombardia Piu´ Grande Di Stati Ue - L´assessore Fava ha sintetizzato i numeri del settore primario lombardo, che hanno impressionato i giornalisti stranieri, per i quali "la Lombardia è uno Stato, addirittura più grande di molti Stati Membri che compongono l´Ue". Grazie a 50mila imprese agricole attive su un territorio che ospita 10 milioni di abitanti, l´agricoltura sviluppa una produzione lorda vendibile di oltre 12,2 miliardi di euro (dei quali quasi 5 miliardi di export), contribuendo al 42% del latte nazionale, al 42% del riso e al 39% della carne suina. |
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ALTRI COMPONENTI NEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO DEL VENETO PER EXPO 2015 |
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Venezia - La Giunta veneta ha provveduto a modificare e integrare la composizione del Comitato Tecnico Scientifico regionale di supporto alla Cabina di Regia del Sistema Veneto per l’Expo che si terrà a Milano dal 1 maggio al 30 ottobre 2015. La Cabina di Regia, presieduta dal governatore Luca Zaia, è lo strumento di indirizzo e di coordinamento delle politiche regionali ai fini della partecipazione all’Esposizione Universale, mentre il Comitato, insediatosi lo scorso luglio, ha il compito di validare le iniziative e le proposte progettuali realizzate da soggetti esterni alla Regione al fine del loro inserimento nella programmazione regionale per l’Expo 2015. Rispetto alla composizione originale, nel Comitato sono entrati Matteo Zoppas, presidente di Unindustria Venezia e Stefano Micelli, Direttore scientifico della Fondazione Nord Est. Il primo in qualità di nuovo presidente delegato del Comitato Expo del Comune di Venezia, in sostituzione di Laura Fincato; il secondo per rispondere alla necessità di integrare il Comitato con la presenza di un esperto delle dinamiche, dei processi e della realtà del complesso e articolato panorama economico attuale. Il Comitato Tecnico Scientifico, quindi, risulta ora così composto: - Giovanni De Luca, Direttore sede regionale Veneto della Rai; - Stefano Micelli, Direttore scientifico della Fondazione Nord Est; - Alessandro Minuto-rizzo, già Segretario Generale della Nato; - Ugo Soragni, Direttore Direzione regionale beni culturali e paesaggistici del Veneto; - Giuseppe Zaccaria, Rettore dell’Università degli Studi di Padova; - Matteo Zoppas, Presidente del Comitato di Expo Venezia. Nel provvedimento la Giunta regionale ha confermato che la partecipazione alle attività del Comitato è a titolo non oneroso per l’amministrazione pubblica. |
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LOMBARDIA. FORME DEL GUSTO, MARONI: VETRINA ECCELLENZE IN VISTA EXPO |
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Lodi - "La Lombardia è una Regione straordinaria, abbiamo bellezze culturali, paesaggistiche e artistiche uniche al mondo, oltre a produzioni enogastronomiche di assoluta eccellenza. Expo sarà una occasione straordinaria per farci conoscere. Vogliamo che i 20 milioni di visitatori, non partecipino solo all´esposizione, ma visitino il territorio. Regione Lombardia sta lavorando, in collaborazione con le altre istituzioni, per fare in modo che se ne innamorino e tornino anche negli anni a venire". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, il 27 settembre intervenendo alla cerimonia di inaugurazione de ´Le Forme del Gusto´, festival delle eccellenze agroalimentari del Lodigiano, alla quale ha partecipato anche Cristiano Devecchi, Commissario straordinario della Provincia di Lodi, Simone Uggetti, sindaco di Lodi, Alessandro Zucchetti, presidente della Camera di commercio di Lodi, Pietro Foroni e Claudio Pedrazzini, consiglieri di Regione Lombardia e i deputati Guido Guidesi e Lorenzo Guerini. Pieno Impiego Fondi Ue - Il Governatore ha ricordato che la Lombardia, pur essendo famosa nel mondo "soprattutto per la sua capacità produttiva", è anche la "prima regione agricola d´Italia e la seconda d´Europa". Una "vocazione", ha osservato, "che intendiamo valorizzare, non solo perché genera lavoro e ricchezza, ma perché fa qualità. Grazie all´impegno di Regione Lombardia - ha sottolineato - siamo stati in grado di utilizzare al 100 per cento il miliardo circa di fondi europei per l´agricoltura e di negoziare un loro aumento pari a 130 milioni per il prossimo quinquennio, nonostante l´allargamento della Ue che ha portato a una riduzione complessiva delle risorse". Difesa Del Sistema Camerale - Citando il bando da 10 milioni di euro che Regione Lombardia ha fatto per stimolare iniziative dei territori per Expo e cogliendo l´occasione della presenza di Lorenzo Guerini, Maroni ha ricordato la questione relativa al futuro delle Camere di commercio: "Noi - ha detto - abbiamo un ottimo rapporto con queste realtà e abbiamo sottoscritto un accordo di programma per co-finanziare iniziative a favore delle imprese. Il sistema camerale lombardo funziona, non è un costo. La decisione che il governo ha preso di dimezzare il contributo alle Camere di commercio, mette in difficoltà la possibilità di questo sostegno. Per questo, mi auguro una modifica, che possa salvaguardare questo sistema, che ripeto, funziona bene". No Alla Contraffazione Alimentare - Infine il presidente lombardo, ha ricordato un altro grande impegno che la Regione Lombardia ha preso, insieme al ministro delle Risorse agricole e forestali, Maurizio Martina: il protocollo contro la contraffazione alimentare. "Vogliamo tutelare - ha detto il presidente - la grande ricchezza rappresentata dalle produzioni agroalimentari italiane, minacciate dal consumo nel mondo di prodotti che sembrano italiani, ma tali non sono. Un fenomeno che crea un danno pari a 60 miliardi di euro, il doppio di tutto l´export italiano nel settore. Se noi riusciamo a ridurlo anche solo del 10 per cento, vuol dire recuperare 6 miliardi per le nostre imprese. Per questo abbiamo preso l´iniziativa e abbiamo scritto un protocollo che impegna gli Stati europei in questa lotta e vogliamo che Expo sia l´occasione perché la Commissione europea e tutti i Paesi Ue, prendano questo impegno". |
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LA PAC NELL’ERA DI EUROPA 2020 CONVEGNO PROMOSSO DALL’ASSOCIAZIONE GIOVANI IMPRENDITORI AGRICOLI DI PARMA, VENERDÌ 3 OTTOBRE |
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Dopo un lungo dibattito che ha coinvolto per anni sia la comunità scientifica che il mondo agricolo, la Riforma della Politica Agricola Comunitaria (Pac) per il periodo 2014-2020 è diventata realtà. Sono quindi partite le prime previsioni che cercano di misurare gli effetti del nuovo accordo sulla competitività delle aziende agricole e sul sistema agroalimentare italiano nel suo complesso. Come valutare l’impatto che potrà avere la nuova Pac? Non è semplice, poiché occorre coniugare gli aspetti produttivi e strutturali delle singole aziende con la necessità rispettare gli obiettivi strategici della riforma: produzione alimentare sostenibile, sviluppo territoriale equilibrato per migliorare la diversificazione dell´agricoltura e delle zone rurali, gestione sostenibile delle risorse. Proprio per affrontare questa problematica, l’Associazione Giovani Imprenditori Agricoli di Parma (Agia) organizza il convegno dal titolo “Coltiviamo il nostro futuro”, che si svolgerà venerdì 3 ottobre 2014, alle ore 10, nella sala “ A. Borri” della Provincia di Parma, a Palazzo Giordani (Viale Martiri della libertà 15). Obiettivo: fornire indicazioni sull’impatto economico, sullo sviluppo produttivo e l’ uso del suolo alle aziende del comparto. Il convegno quindi sarà un’opportunità di dialogo, di confronto e di progettazione per tutti gli operatori del settore agricolo, un laboratorio di idee per uscire da questo momento critico e per delineare possibili strategie di rinnovamento e di sviluppo. Il Programma. Dopo l’introduzione della presidente Cia di Parma Ilenia Rosi e del presidente Agia Saverio Delsante e il saluto del vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, saranno due relatori di assoluta competenza, Filippo Arfini e Michele Donati docenti dell’Università di Parma, a trattare il tema “La Pac nell’era di Europa 2000”. Quindi, con gli interventi di Vittorio Romanini e Francesco Rozzi del Servizio Agricoltura della Provincia, particolare attenzione verrà dedicata alle opportunità che il nuovo Piano di sviluppo rurale 2014 - 2020 della Regione Emilia Romagna offrirà ai giovani agricoltori. Le conclusioni saranno tratte dall’on. Giuseppe Romanini, componente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati. |
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LOMBARDIA. PSR, INAUGURAZION MAGAZZINO STAGIONATURA LATTERIA AGRICOLA DI QUISTELLO/MN |
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Quistello/mn - L´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, ha inaugurato il nuovo magazzino di stagionatura della Latteria agricola di Quistello (Mantova), alla presenza del presidente Giancarlo Grandi e dei soci (una trentina di allevatori), del presidente del consorzio di tutela del Parmigiano- Reggiano Giuseppe Alai e del presidente di Confcooperative Lombardia, Maurizio Ottolini. La Misura 123 - "Dopo aver annunciato misure a sostegno dei professionisti per la crescita dell´agricoltura lombarda pari a 55 milioni di euro, a valere sul prossimo Programma di sviluppo rurale - ha commentato l´assessore Fava - inauguro alla Latteria di Quistello un magazzino di stagionatura del Parmigiano-reggiano, che si è avvalso di 450.000 euro, finanziati con il Psr precedente, grazie alla misura 123 sull´accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali". Casa Per 32.000 Forme - Il nuovo magazzino di stagionatura è in grado di ospitare 32.000 di Parmigiano-reggiano, è dotato di scalere antisismiche e ha tecnologie innovative, per una gestione di fatto semi-automatizzata. Sostegno A Chi Investe - "Il Psr continua a sostenere chi investe - ha detto Fava - e mi auguro che anche in futuro il territorio, 6 particolarmente colpito in questa zona dal sisma del 2012, non perda la propria propensione ad investire". La Situazione Dei Formaggi A Pasta Dura - L´inaugurazione è stata anche l´occasione per parlare della contingenza particolare del mercato dei formaggi a pasta dura Dop: Parmigiano-reggiano e Grana Padano, alle prese con una spirale ribassista preoccupante. "Questa è la conferma che l´agricoltura e l´agroalimentare sono anticiclici rispetto al mercato - ha riconosciuto Fava - e lo dimostra l´inaugurazione di oggi, in cui si tiene a battesimo un impianto modernissimo, nella fase forse più pesante per il mercato degli ultimi anni". La produzione della Latteria agricola di Quistello si aggira intorno alle 30.000 forme, ottenute dalla lavorazione di circa 120.000 quintali di latte. Il fatturato si aggira intorno ai 9 milioni di euro. |
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L´ 84 FIERA DEL TARTUFO BIANCO DI ALBA AVRA´ COME PROTAGONISTA WERNER HERZOG |
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Per celebrare il riconoscimento Unesco a Langhe, Roero e Monferrato, in occasione dell’84° Fiera del Tartufo Bianco di Alba, presentata questa mattina in conferenza stampa, alla presenza dell´assessore alla Cultura e Turismo, Antonella Parigi, Collisioni, in collaborazione con la Regione Piemonte, l’Ente Fiera e Film Commission Torino Piemonte, propone un momento di riflessione su paesaggio e cinema, che avrà come protagonista Werner Herzog . Fra i maggiori registi contemporanei, Herzog sarà inoltre ospite del territorio per alcuni giorni e avrà l’opportunità di conoscere i paesaggi delle Langhe, del Roero e del Monferrato e giovedì 13 novembre alle ore 21,00 , al termine di una serie di proiezioni commentate, incontrerà il pubblico al Teatro Sociale di Alba , dialogando con Marco Müller. Werner Herzog è nato a Monaco di Baviera nel 1942. Cresciuto in un villaggio delle montagne bavaresi senza mai vedere cinema e televisione, né usare il telefono, inizia a viaggiare a piedi a quattordici anni. L’esordio dietro la macchina da presa avviene nel 1961 e già nel 1963 egli fonda la sua casa di produzione, la Werner Herzog Filmproduktion. Dopo il 1965 viaggia a lungo tra Stati Uniti e Messico e partecipa al progetto di fondare uno stato utopico nel Guatemala. Torna in Germania nel 1968 e realizza il suo primo lungometraggio, Segni di vita , che riceve al Festival di Berlino il premio della migliore opera prima. Il cinema di Herzog, ricco di opere ormai riconosciute come caposaldi della modernità cinematografica in Europa - Aguirre, furore di Dio (1972), L´enigma di Kaspar Hauser (1974), Cuore di vetro (1976), La ballata di Stroszeck (1977), Nosferatu e Woyzeck (entrambi 1979) - è caratterizzato, da condizioni di riprese avventurose fino all´estremo limite fisico, spesso ambientate in esterni inospitali (montagne, deserti, grandi corsi d’acqua). Ogni film diventa così un oggetto inafferrabile, in bilico tra finzione e documentario, come in Fitzcarraldo (1982), che narra la scalata di un battello sui fianchi di una montagna (effettivamente realizzata). La ricerca visionaria di una sacralità del paesaggio e l´idea del cinema come testimonianza del perdurare di civiltà sull´orlo della scomparsa contraddistinguono anche la notevole attività documentaristica di Herzog, dove la componente narrativa serve spesso a giustificazione del viaggio, dell’esplorazione di un luogo: dalla rivisitazione del Popol Vuh in Fata morgana (1971), ambientato nel Sahara, in Kenia, Tanzania, nei Paesi del Golfo della Guinea e nelle Canarie, all´Australia degli aborigeni in (1984; Dove sognano le formiche verdi ), dalla Patagonia di Schrei aus Stein (1991; Grido di pietra ) al Kuwait martoriato dalla guerra del Golfo in Lektionen in Finsternis (1992; Apocalisse nel deserto ). Il paesaggio è una metafora che contiene una stratificazione quasi infinita di significati. La visione del paesaggio è stata concepita tradizionalmente come un´esperienza puramente contemplativa, dove non esiste un percorso predeterminato e non entrano in campo nella visione né ricordi né attese. Ma il paesaggio si è oggi trasformato da scenario immobile osservato “esteticamente” (idillicamente) in un sistema complesso e in continuo movimento, tale da non poter essere più osservato dall´esterno ma necessariamente vissuto ed interpretato nel suo continuo mutamento. Cosa accade dal momento in cui consideriamo questo paesaggio come in movimento-mutamento? Qual’è lo stato del fluttuante e mai risolto rapporto fra paesaggio-realtà e paesaggio-immagine? Il seminario con Werner Herzog, animato da Marco Müller (uno dei “complici” regolari del regista in Italia, studioso e produttore - vincitore in quella veste del Gran Premio Albacinema dell’Infinity Film Fest 2006) vuole proporre un´immersione in un paesaggio di immagini e visioni che risponda, almeno in parte, a questi interrogativi. |
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ALSIA: GIORNATA DIMOSTRATIVA SU POTATURA FRUTTIFERI |
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Potenza - L´alsia organizza, martedì 7 ottobre presso l’Azienda Sperimentale Dimostrativa Pantanello a Metaponto, alle ore 9.00, una giornata dimostrativa sulla potatuta dei fruttiferi e, in particolare, dell´albicocco. "L’iniziativa - spiega una nota - è rivolta a tecnici, giovani agricoltori, apprendisti potatori che vogliano intraprendere un percorso formativo che li renda capaci di potare in modo razionale. Nel corso della giornata saranno forniti elementi di fisiologia della pianta (di fondamentale utilità nella pratica della potatura) integrati da una dimostrazione pratica effettuata da parte di un maestro potatore. |
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