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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Ottobre 2014
INTERVENTO DI IERI DEL PRESIDENTE BARROSO ALLA CONFERENZA AD ALTO LIVELLO SULL´OCCUPAZIONE IN EUROPA  
 
 Milano, 9 ottobre 2014 - Buonasera. Vorrei ringraziare il Primo Ministro Renzi per ospitare questa conferenza, la terza di questo tipo in poco più di un anno. Essa mostra la determinazione dell´Ue di convincere la gente - soprattutto i giovani - nel mondo del lavoro e per dare loro una speranza per il futuro. L´incontro arriva in un momento delicato per l´Europa. Grazie agli sforzi compiuti per ridurre i debiti, riformare le nostre economie ed estendere la solidarietà ai paesi in difficoltà, siamo riusciti a ripristinare la stabilità in Europa. E questo non è stato un piccolo successo. Ricordate che qualche tempo fa, le persone sono state scommettendo sulla Grecia di uscire dall´euro, per l´implosione dell´euro, sulla disintegrazione generale dell´Unione europea. Abbiamo confermato la resilienza dell´Unione europea. Abbiamo praticamente riusciti a ripristinare la stabilità. Ma non abbiamo ancora vinto la battaglia per la crescita. Solo attraverso una crescita sostenibile potremo risolvere la crisi di posti di lavoro. La realtà è che la crescita in Europa è debole e irregolare. La realtà è che ci sono differenze molto importanti tra gli Stati membri. E se c´è una cosa in comune a quelli che sono meglio oggi è che stavano spingendo per le riforme strutturali con maggiore determinazione. Quindi il mio primo messaggio di oggi è stato molto chiaro: se si vuole avere più occupazione in Europa, andare avanti con le riforme strutturali, in modo che le nostre economie diventano più competitive, in modo che le nostre aziende non devono delocalizzare in altre parti del mondo, perché scoprono che c´è un ambiente migliore lì. Ecco perché mi sono congratulato con il Primo Ministro Renzi, molto sinceramente, per la legge Jobs sta promuovendo. Crediamo che va molto nella giusta direzione. C´è molto che gli Stati membri possono fare al loro livello, perché, come sapete, la politica occupazionale, secondo i nostri trattati, è di competenza nazionale: le riforme del mercato del lavoro, dei sistemi di istruzione, formazione, riforme dei sistemi fiscali che stanno mettendo un fardello troppo pesante sul lavoro, le riforme della pubblica amministrazione, riforma dei servizi per l´impiego. E molto sta accadendo, anche se è irregolare. C´è anche quello che possiamo fare a livello europeo. Come sapete, abbiamo adottato alcune decisioni importanti in passato. Ho informato il vertice oggi circa l´attuazione di tali misure. Abbiamo creato la garanzia per i giovani. Tutti i paesi si sono impegnati per la garanzia per i giovani. E abbiamo adottato l´iniziativa per l´occupazione giovanile, che è quello di investire circa € 6400000000 nel 2014 e 2015 Finora, a 800 milioni di € spesi, sostenendo 830.000 persone entro la fine di questi anni. Solo due paesi hanno creato un programma operativo speciale dedicato: la Francia e l´Italia. Essi sono, infatti, responsabili del 25% dell´iniziativa occupazione giovanile. Penso che molto di più si può fare. Dobbiamo accelerare questo programma. E ´vero che le norme adottate nell´Unione europea non sono molto flessibili in questa materia. Spero che i governi europei sono d´accordo - non solo di questo, ma anche per il quadro finanziario pluriennale, il nostro bilancio - su una maggiore flessibilità. Non possiamo avere un bilancio che ha cifre molto importanti per gli investimenti che non siamo in grado di investire perché c´è troppa rigidità nel bilancio. E voglio ricordare che questo bilancio è 1000000000000 € per sette anni, ed è lo strumento più importante che abbiamo oggi a livello europeo per gli investimenti. Questo è il mio messaggio. Dobbiamo guardare a tutti questi aspetti, non solo uno, a livello nazionale ed a livello europeo. Penso che questo incontro abbia raggiunto tale obiettivo: mantenere l´attenzione sulla questione, per chiarire la nostra determinazione per le riforme strutturali, in modo da poter affrontare una delle sfide più importanti d´Europa, il drammatico problema della disoccupazione giovanile e della disoccupazione in generale, che rimane troppo forte nelle nostre economie. Grazie.  
   
   
MARTIN SCHULZ PRESIDENT DEL PARLAMENTO EUROPEO PARLANDO ALLA CONFERENZA EUROPEA PER L´OCCUPAZIONE A MILANO  
 
Milano, 9 ottobre 2014 - Gentili Signore e Signori, Piano di investimento - Quando Jean-claude Juncker ha presentato il suo 300.000 milioni dollari piano di investimenti al Parlamento europeo nel mese di luglio, ha avuto da deputati molti applausi. La stragrande maggioranza era del parere: Finalmente qualcuno afferra il male alla radice! Finalmente un programma di stimolo per portare la nostra economia stagnante andare! Per il Parlamento è noto da tempo: l´Europa ha bisogno di maggiori investimenti. A breve termine per un risveglio economico, soprattutto ovviamente nei paesi colpiti dalla crisi. Ma a lungo termine, in modo che l´Europa è ancora un leader mondiale ei nostri figli hanno un buon futuro in questo continente. Sì, ci siamo lasciati alle spalle i giorni drammatici della crisi dell´euro. Ma, l´Europa non è ancora buono. Più del 20 per cento dei giovani europei non hanno lavoro, in alcuni paesi ci sono oltre il 50%. A volte mi chiedo se in realtà capire che cosa significa. Abbiamo a che fare qui non solo con un disastro personale per i giovani. E ´solo un disastro per i loro genitori, nonni, figli, amici e parenti. A volte mi chiedo se abbiamo veramente la piena portata del problema e se ci rendiamo conto chiaramente quanto sia grande il numero di coloro che hanno poca o nessuna speranza e si allontanano dalla politica e dalla società. Non dimentichiamo che qui le persone pagano con le loro possibilità di vita per una crisi di cui non sono responsabili. Ci incontriamo oggi a Milano per la terza volta per discutere di lavoro. Le persone si aspettano da noi a produrre risultati; e che noi forniamo rapidamente. La tesi che si deve solo delle finanze pubbliche, per poi tornare da solo da investitori e crescita è stato chiaramente dimostrato di essere falsa. Invece, siamo bloccati in un circolo vizioso: salviamo e salviamo - l´economia si sta indebolendo - prestiti banche anemici hanno smesso - esplode la disoccupazione - Decliniamo le entrate degli Stati - e ci sediamo nella trappola del debito. L´austerità unilaterale ristretto l´economia di ottenere di più. Ma senza crescita, le famiglie non possono consolidare. Un circolo vizioso che possiamo lasciare solo spingendo l´economia con investimenti. Inoltre, abbiamo bisogno di più investimenti a lungo termine per stabilizzare l´economia europea. Perché l´Europa vive già della sua sostanza. Il tasso di investimento è troppo bassa; tassi di investimento pubblico e privato sono a un basso di tutti i tempi. Questa debolezza degli investimenti rappresenta un grave rischio per la nostra redditività futura. Noi minacciamo a cadere dietro altri continenti! Se vogliamo che i nostri figli abbiano un buon futuro, allora dobbiamo investire nel nostro futuro comune - in particolare nel campo della scienza e l´istruzione, in ricerca e sviluppo nel settore dell´energia e delle infrastrutture. Pertanto: costruire scuole! Strade riparati! Reti a banda larga Laid! Supporta Start-up! I progetti finanziati innovativi di ricerca che sviluppano nuovi prodotti intelligenti! Ora, naturalmente, molte persone a chiedersi: Va bene, ma dove viene il denaro da questo? Chi è questo supposto pagare tutto? Investire non significa andare in debito. Investire significa prima di tutto: l´uso sapiente dei soldi che avete in modo da ottenere l´effetto più grande e migliore. Siamo in grado di mobilitare i soldi. Usiamo per tutte le risorse esistenti. Revisione del quadro finanziario pluriennale e Backlog Un secondo punto, come utilizzare meglio il denaro esistente: 2016 è la revisione della Ue in materia di bilancio. Così abbiamo la possibilità di allineare il bilancio dell´Ue per la crescita e l´occupazione. Purtroppo, i negoziati attualmente in-a partire dalla residui del bilancio annuale 2013 non fanno proprio ottimista che questo avrà successo. Oggi siamo ancora una volta contro la situazione assurda che noi - insieme ai paesi membri e al Parlamento europeo - decidiamo di progetti e programmi giuridicamente vincolanti. Questi progetti sono quindi implementati come un progetti infrastrutturali saranno costruiti in un paese membro - e quindi gli Stati membri rifiutano di pagare il conto per decidere sui propri progetti! Il divario tra impegni e pagamenti effettivamente messi a disposizione è in aumento da anni. Per soddisfare sempre più compiti con meno risorse, che deve andare storto. E ora minaccia l´Unione europea a scivolare in un deficit strutturale! Tutti parlano presumere sempre che si deve ridurre il debito nazionale e immergersi l´Ue in debito! Non con il Parlamento europeo è di fare! Uno mi fa particolarmente arrabbiare: ora le politiche europee sono calcolati senza fondi, che creano un vero valore aggiunto europeo e le politiche future sono reali, perché aumentano la nostra innovazione a lungo termine e la competitività: A proposito di Orizzonte 2020, il fiore all´occhiello della politica di ricerca europea, una storia di successo vero e proprio, che è riuscita a invertire la tendenza della migrazione di giovani ricercatori di talento e creare crescita e occupazione dimostrabile. 72 progetti sono già bloccati. Eppure l´Europa ha bisogno oggi più che mai l´innovazione per competere nel can competizione globale. Sono già emerge da difficoltà finanziarie, anche con Erasmus. Se siamo seri per fornire per la crescita e l´occupazione, allora non possiamo tagli solo con le politiche future. Ironia della sorte, per risparmiare sulla ricerca e sviluppo significa nostri figli un buon futuro a rubare! Completamento Gentili Signore e Signori, ai leader mondiali che sono seduti qui al tavolo di oggi, devo dire: Con questo vertice, si è sollevato aspettative tra la gente. Produrre ora nessuna nuova delusioni. L´europa non può permettersi un altro vertice inconcludente. Incontra la fiducia che la gente mette in voi, e prendere decisioni che portano l´economia europea in corso. La crisi sarà solo su quando abbiamo ancora una volta vantare tassi di crescita stabili in Europa, che hanno buone impieghi trovati 25 milioni di disoccupati, imprenditori ottenere prestiti per le loro idee imprenditoriali innovative e guardare di nuovo i nostri figli si spera in futuro. Oggi è importante per gettare le basi per una buona mattinata.  
   
   
RECORD DI RICHIESTE DI ACCESSO AI DOCUMENTI DELLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 9 ottobre 2014 - Dall’ultima relazione annuale sull’accesso pubblico ai documenti, adottata ieri, risulta che nel 2013 la Commissione europea ha gestito un numero record di richieste di accesso ai documenti: ben 6 525, l’8,5% in più rispetto alle 6 014 del 2012. Si tratta di un aumento esponenziale rispetto alle appena 450 richieste pervenute nel 2001, anno di entrata in vigore delle norme attuali. La Commissione gestisce il doppio delle richieste rispetto al Consiglio e al Parlamento europeo insieme e concede l’accesso ai documenti in quattro casi su cinque. Nel 2013 sono stati aggiunti altri 20 108 documenti al registro pubblico, un aumento del 12% rispetto ai 17 940 documenti inseriti nel 2012. Il vicepresidente Maroš Šefčovič ha dichiarato: “In qualità di Commissario per l’amministrazione e le relazioni interistituzionali, mi sta particolarmente a cuore la promozione della trasparenza, ambito in cui l’accesso ai documenti riveste un’importanza fondamentale. Sono lieto di constatare che i cittadini si avvalgono sempre più spesso di questo importante strumento.” Nel 2013, come nel 2012, il Segretariato generale e la Dg Salute e consumatori hanno ricevuto il numero più alto di richieste iniziali (rispettivamente il 13,88% e l’8,26% delle richieste totali). Il primato è ancora una volta del Belgio (che è passato dal 21,85% al 24,23% delle richieste totali), con la Germania al secondo posto (12,96%). In un numero limitato di casi, definiti dalla legislazione (regolamento (Ce) n. 1049/2001), la Commissione può rifiutare l’accesso a un documento. Come negli anni precedenti, il motivo più ricorrente alla base di un simile rifiuto è stato la tutela degli obiettivi delle attività ispettive, di indagine e di revisione contabile. Ciò testimonia come molte domande riguardino un interesse privato specifico piuttosto che un interesse pubblico generale. Tra coloro che richiedono documenti che li riguardano direttamente, ma che spesso non possono essere resi accessibili senza danneggiare gli interessi legittimi di un’altra persona fisica o giuridica, figurano in particolare i denuncianti nei procedimenti di infrazione, i concorrenti o le presunte vittime di comportamenti anticoncorrenziali.  
   
   
I COMMISSARI VASSILIOU E GEOGHEGAN-QUINN BENVENUTO PREMIO NOBEL PER LA CHIMICA PREMIO A RICERCATORE FINANZIATO DALL´UE  
 
Bruxelles, 9 ottobre 2014 - Eric Betzig, ha ricevuto ieri insieme a Stefan W. Inferno e William E. Moerner Il Premio Nobel per la Chimica 2014 "per lo sviluppo di super-risolte microscopia a fluorescenza". Mentre i Professori Betzig e Moerner lavorano negli Stati Uniti, il professor inferno è tedesca e lavora presso l´Istituto Max Planck di chimica biofisica a Göttingen e il centro di ricerca tedesco sul cancro di Heidelberg. Durante la sua carriera, Prof S. Inferno ha ricevuto il sostegno dell´Ue azioni Marie Skłodowska-curie (Msca). Egli era un tipo Msca presso l´Università di Turku nel 1996-1997, e poi coordinatore per tre Msca borse individuali. In cima a quello, lui ei suoi colleghi hanno partecipato a progetti collaborativi finanziati dall´Ue. Commissario europeo Androulla Vassiliou, responsabile per lo schema Msca, e il commissario europeo per la Ricerca, l´innovazione e la scienza Máire Geoghegan-quinn ha dichiarato: "Ci congratuliamo vivamente Stefan W. Inferno, Eric Betzig, e William E. Moerner sulla loro realizzazione ricercatori eccezionali come. Stefan W. L´inferno sono un ottimo esempio di ciò che la mobilità ricerca europea può raggiungere, e attraverso il suo mentoring di ricercatori Msca più giovani, nel promuovere l´eccellenza nella nuova generazione di ricercatori in Europa. Mobilità I ricercatori di supporto Msca ´, consentendo loro di acquisire nuove conoscenze e competenze sulle migliori tecnologie. " Stefan W. L´inferno è stato assegnato un post-dottorato Individual Fellowship nel 1996 egli divenne un mentore per molti promettenti borsisti Marie Skłodowska-curie. Il suo ultimo progetto Msca concluso di recente, nel maggio 2014. L´annuncio del Premio Nobel per Professor Inferno arriva solo due giorni dopo il premio di quest´anno per la Fisiologia o la Medicina è andato a John O´keefe, maggio - Britt Moser e Edvard Moser I. ( Memo / 14/564 ). Entrambi maggio - Britt e Edvard Moser sono beneficiari delle sovvenzioni del Consiglio europeo della ricerca, e tutti e tre hanno partecipato a progetti di ricerca finanziati dall´Ue, tra cui Msca. Inoltre, Hiroshi Amano, uno dei vincitori di quest´anno del Premio Nobel per la Fisica assegnato il 7 ottobre, strettamente collaborato in passato con una finanziato dall´Ue Marie Skłodowska-curie Initial Training Network.  
   
   
LA BIOECONOMIA EUROPEA: RENDERE IL CONCETTO UNA REALTÀ  
 
Bruxelles, 9 ottobre 2014 - La Commissione europea ha lanciato ieri il sito pilota dell´Osservatorio europeo bioeconomia, che segna l´ultima prova di progressi per rendere la strategia europea sulla bioeconomia una realtà. L´osservatorio è il primo tentativo di raccogliere e presentare in un unico luogo i dati vitali circa lo sviluppo della bioeconomia. Sarà una risorsa fondamentale per i decisori politici, uomini d´affari e altre parti interessate progettazione delle politiche e gli investimenti a livello nazionale e regionale. Il sito pilota è stato lanciato in un importante convegno a Torino, organizzata dalla presidenza italiana dell´Ue, che mira a spostare l´attenzione dallo sviluppo del concetto di bioeconomia alla sua consegna pratico sul campo. Una bioeconomia innovativo è di vitale importanza per la re-industrializzazione dell´Europa e potrebbe produrre 1,6 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2020 e 90.000 entro il 2030 nei settori chimico marittimi e bio-based da solo. Il gruppo di esperti bioeconomia europea e del comitato permanente per la ricerca agricola rilascerà nuovi rapporti durante la conferenza, con le più recenti teorie su come realizzare il potenziale della bioeconomia in Europa. Quali progressi sono stati compiuti nell´attuazione della strategia europea sulla bioeconomia? Adozione da parte della Commissione Europea nel 2012, la strategia europea sulla bioeconomia mira a spianare la strada per una più innovativa, efficiente nell´impiego delle risorse e un´economia competitiva che concilia la sicurezza alimentare con l´uso sostenibile delle risorse biologiche rinnovabili per fini industriali ed energetici. La strategia si basa su tre pilastri: investimenti in ricerca, innovazione e competenze; rafforzata l´interazione politica e stakeholder engagement; e la valorizzazione dei mercati e della competitività in bioeconomia. Ricerca, innovazione e competenze : Oltre € 4000000000 è a disposizione per sostenere la ricerca e l´innovazione bioeconomia correlati nell´ambito di Orizzonte 2020 - oltre il doppio del bilancio disponibile nel quadro del precedente 7 ° programma quadro. I risultati del primo invito a presentare proposte nell´ambito dell´autonomia sociale Challenge 2 di Orizzonte 2020 - "Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, ricerca marina e marittima e bioeconomia" - saranno pubblicati nel mese di novembre. E ´inclusa la possibilità di presentare domanda di finanziamento per la ricerca e l´innovazione in materia di sicurezza alimentare sostenibile, sulla crescita blu (liberare il potenziale dei mari e degli oceani), e sulla creazione di un innovativo, sostenibile e inclusiva bioeconomia. Interazione politica e stakeholder engagement : All´inizio del 2013 la Commissione europea ha avviato un progetto triennale per istituire l´Osservatorio bioeconomia al fine di valutare regolarmente i progressi e l´impatto della bioeconomia. Oggi, in occasione della Conferenza bioeconomia parti interessate a Torino, ospitata dal governo italiano e co-finanziato dalla Commissione Europea, una versione pilota del sito bioeconomia Osservatorio ,, tra cui una prima serie di dati sulla bioeconomia, è in fase di lancio. Il sito, progettato e gestito da in-house servizio della scienza da parte della Commissione, il Centro comune di ricerca, sarà ulteriormente costruito nel tempo fornendo ai responsabili politici e le parti interessate con dati di riferimento e di analisi per lo sviluppo di politiche e investimenti nella bioeconomia. La Commissione ha inoltre istituito il gruppo di esperti europeo bioeconomia per sostenere le interazioni tra le diverse aree politiche, settori e attori della bioeconomia. Il gruppo è stato creato con 30 membri in rappresentanza delle imprese e dei produttori, responsabili politici, la comunità scientifica e la società civile. In occasione della Conferenza della bioeconomia Stakeholders ´di Torino, il pannello sta rilasciando documenti tematici sulla fornitura di biomassa e di market-making nella bioeconomia. Mercati e competitività : Il Industrie iniziativa tecnologica congiunta-based Bio è un partenariato pubblico-privato partenariato pubblico-privato (Ppp) tra l´Ue e la base di Bio-industries Consortium (Bic). Un totale di € 3700000000 sarà investito in innovazioni bio-based over 2014-2020. Il contributo Ue (Horizon 2020) sarà 975.000.000 €, mentre la base di Bio-industries Consorzio contribuirà 2730000000 € (di cui € 1755000000 saranno dedicati ad altre attività quali i progetti faro). Come un settore emergente, sarà importante utilizzare questo Ppp per sfruttare mercati dei capitali e fondi privati ​​e pubblici aggiuntivi (ad esempio, le sinergie con fondi strutturali dell´Ue) per ricaricare impegni pubblici e privati ​​esistenti. E ´dedicato a realizzare il potenziale bioeconomia europea, trasformando i residui biologici e rifiuti in prodotti di uso quotidiano verdi attraverso tecnologie innovative e bioraffinerie. Esso dovrebbe tradursi in almeno 10 nuove catene del valore a base biologica, e 5 bioraffinerie avanzate. Il primo invito a presentare proposte di iniziativa tecnologica congiunta Industries con sede a Bio è stata pubblicata nel luglio 2014, con la data del 15 ottobre chiusura. Maggiori informazioni: sito web | factsheet Quanto è buona la bioeconomia per l´Europa? Industrie bio-based e alimentari innovativi sono di vitale importanza per la re-industrializzazione dell´Europa e l´industria alimentare e delle bevande è già il singolo più grande settore manifatturiero dell´Ue. La ricerca e l´innovazione possono essere sfruttate per creare una nuova, efficiente nell´impiego delle risorse paradigma industriale basato sulla simbiosi industriale e la collaborazione tra i settori tradizionali - spesso trascende le distinzioni tradizionali tra servizi e manifatturiero. La bioeconomia è anche una fonte importante di nuovi posti di lavoro - soprattutto a livello locale e regionale, e nelle zone rurali e costiere. E ´stato stimato che la produzione chimica bio-based potrebbe rappresentare il 30% di tutta la produzione chimica europea entro il 2030, rispetto al solo 2% nel 2005, fornendo 90.000 nuovi posti di lavoro. Basato su una costa 7 volte superiore a quella degli Stati Uniti, l´economia marittima dell´Ue potrebbe fornire 1,6 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2020. Bio-energia e l´energia marina saranno parte integrante della futura sicurezza energetica dell´Europa. La sostituzione di materie prime fossili con risorse biologiche rinnovabili è una componente indispensabile di una politica di cambiamento climatico lungimirante. I cambiamenti climatici, meteorologici estremi, la popolazione mondiale in crescita, ridotto accesso ai nutrienti critici come fosfati - questi sono solo alcuni dei fattori che potrebbero aumentare significativamente il rischio di una grave interruzione dell´approvvigionamento alimentare. Le sfide della sicurezza alimentare sono globali, e l´Ue ha un importante ruolo da svolgere per affrontarli. Qualora sia la bioeconomia fatto la differenza? La bioeconomia comprende la produzione di risorse biologiche rinnovabili e la loro conversione in prodotti alimentari, mangimi, prodotti a base di bio e bioenergia. Esso comprende l´agricoltura, la silvicoltura, la pesca, il cibo e la produzione di cellulosa e carta, così come le parti di chimiche, biotecnologiche e dell´energia. Esempi di bioeconomia basata sull´innovazione in azione: Bioraffinerie multifunzionali innovativi per la crescita regionale in Europa : Il Eurobioref progetto, finanziato nell´ambito del Settimo programma quadro di ricerca dell´Ue (7 ° Pq), è un esempio di quello che potrebbe essere intrapreso su scala più ampia sotto il nuovo Bbi Itc. Lavorare con un € 23.000.000 contributo dell´Ue, Eurobioref dimostrato scenari di bioraffineria che: maniglia separatamente i diversi tipi di biomassa, come le piante oleaginose, lignocellulosici (ad esempio graminacee, salice), e residui agricoli e forestali; elaborarli in modi diversi (chimica, biochimica, termochimici); e produrre di più a base biologica di prodotti ad alto valore aggiunto (ad esempio prodotti chimici, biopolimeri e biocarburanti aviazione). Inoltre, gli scenari sviluppati sono modulari e flessibili, in modo parti di bioraffinerie possono essere installati in varie località come larga o di unità di piccole dimensioni a seconda delle condizioni regionali. Il progetto si è concluso nei primi mesi del 2013. Ridurre l´impatto ambientale degli imballaggi per alimenti : Imballaggi possibile utilizzare fino materie prime preziose e sono spesso difficili da smaltire. L´unione europea (Ue) costituito un fondo Succipack progetto ha dimostrato modi di utilizzo di un nuovo materiale per l´industria del packaging alimentare - bio a base di polibutilene succinato (Pbs) - che si prevede di ridurre significativamente l´impatto ambientale. Le organizzazioni di ricerca coinvolte nel progetto stanno lavorando con i grandi operatori industriali e 10 piccole e medie imprese al fine di garantire l´effettiva diffusione dei risultati del progetto per l´industria alimentare e l´imballaggio. Il sistema di allevamento promettendo un futuro per il tonno : forte domanda e prezzi elevati stanno minacciando di guidare il tonno rosso all´estinzione. Fino ad ora, gli scienziati sono stati in grado di Bluefins posteriori in cattività. Tuttavia, un´iniziativa europea ha annunciato una scoperta che potrebbe impostare il tonno sulla strada della ripresa. Un progetto chiamato Selfdott (Self-sostenuta Acquacoltura e addomesticamento del tonno rosso) è riuscita a allevamento rosso dell´Atlantico in gabbie galleggianti, senza l´uso di ormoni. Ci vorrà ancora tempo per sviluppare il tonno di allevamento: il pesce ha bisogno di un decennio o più per maturare. Ma se riesce, potrebbe rappresentare un passo fondamentale negli sforzi globali per ricostruire Bluefin. Coltivare le erbe per salvare il pianeta : in un momento di cambiamento climatico, quando le risorse di combustibile sono sotto pressione e terre affrontare potenziali rischi di erosione, umile erba sembra un salvatore improbabile. Il progetto di ricerca europeo Optima sta aiutando a coltivare erbe perenni ad alto rendimento in grado di affrontare queste sfide possibili, offrendo una serie di benefici ambientali ed economici di valore. L´obiettivo del progetto di sviluppo di nuovi mercati in biocarburanti e prodotti verdi ha stimolato nuove idee circa la raccolta di erba e la creazione di nuovi bio-prodotti di origine vegetale. Il progetto dovrebbe portare a nuove fonti di reddito e occupazione nelle zone rurali e nuove opzioni da utilizzare terreni marginali.  
   
   
PACCHETTO ALLARGAMENTO UE 2014: I DEPUTATI SOTTOLINEANO BISOGNO DI COMUNICARE MEGLIO I BENEFICI  
 
Bruxelles, 9 ottobre 2014 - Piano del Commissario Štefan Füle a concentrarsi sul rafforzamento delle istituzioni democratiche e della pubblica amministrazione nei paesi candidati all´adesione all´Ue e potenziali candidati è stato accolto da commissioni degli affari esteri deputati il ​​Mercoledì. In un dibattito a seguito dell´approvazione da parte della Commissione del pacchetto allargamento 2014 dell´Ue in precedenza lo stesso giorno, molti anche sottolineato la necessità di comunicare dei risultati concreti e visibili del processo di allargamento dell´Ue migliore. Il pacchetto allargamento 2014 si concentra sul "terzo pilastro", cioè "la riforma della pubblica amministrazione e il rafforzamento delle istituzioni democratiche", a seguito dello stato di diritto e la governance economica, il sig Füle ha detto eurodeputati. Egli ha anche sottolineato che "il dialogo costruttivo e sostenibile attraverso lo spettro politico" all´interno di aspiranti Stati membri dell´Ue è di vitale importanza e che i parlamenti boicottaggio "non può portare a soluzioni sostenibili di problemi". I deputati su tutta la linea ringrazia il sig Füle per il lavoro svolto durante il suo mandato cinque anni. Bosnia-erzegovina Relatore del Parlamento sulla Bosnia-erzegovina, Cristian Preda (Ppe, Ro), ha detto che l´Ue deve "aiutare il paese a uscire dall´impasse". "Abbiamo bisogno di superare le divisioni etniche e politiche per rispondere alle aspirazioni dei cittadini della Bosnia", ha aggiunto, sottolineando la necessità di mostrare solidarietà con la sua classe politica alla vigilia delle elezioni. Albania Relatore in Albania Knut Fleckenstein (S & D, De), ha lodato "progressi tangibili nella lotta contro la criminalità organizzata" lì. Lo status di candidato Ue crea nuovi compiti sia per il governo albanese e l´opposizione, ha detto, aggiungendo che "Continueremo a insistere sulla riforma della pubblica amministrazione e del sistema giudiziario e la lotta alla corruzione", ha aggiunto. Montenegro "Il Montenegro rimane nel ´piccolo è bello´ categoria," ha detto l´eurodeputato Charles Tannock (Ecr, Uk), aggiungendo che sperava di "vedere un sacco di progresso". Allo stesso tempo, egli ha richiamato l´attenzione "fatica da allargamento" tra i cittadini dell´Ue, invitando i deputati a "fare il caso [all´allargamento dell´Ue] di fronte alla nostra casa di nuovo pubblico". Kosovo Tamás Meszerics (Verdi / Ale, Hu), in sostituzione di relatore sul Kosovo Ulrike Lunacek (Verdi / Ale, At) ha salutato i progressi nel miglioramento dello stato di diritto e ci ha chiesto al sig Füle come "l´Ue potrebbe aiutare la Corte Costituzionale di costruire un forte presenza ". Si chiese anche se ci fosse un calendario preciso per lo Stato di diritto missione Eulex dell´Ue a consegnare i compiti agli enti locali. Serbia - Relatore alla Serbia David Mcallister (Ppe, De) ha sottolineato l´importanza di un "sistema giudiziario indipendente per reprimere la corruzione e la criminalità organizzata". Ha aggiunto che le riforme della governance economica e la privatizzazione delle imprese di proprietà pubblica sono fondamentali e ha chiesto un ulteriore sostegno finanziario per la Serbia, non da ultimo per aiutare a affrontare le conseguenze delle inondazioni di maggio. Turchia - Relatore sulla Turchia, Kati Piri (S & D, Nl) ha detto che deve ancora fare di più per "Stato di diritto, i diritti fondamentali, la separazione dei poteri e l´indipendenza della magistratura." Gli strumenti più forti per allineare le leggi della Turchia con l´Ue acquis in questi settori stanno negoziando i capitoli 23 e 24, ha detto, sottolineando il desiderio del Parlamento di vederli opened.Ò Ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom) - "Il principale problema della ex Repubblica iugoslava di Macedonia rimane la questione del nome", ha affermato il relatore Ivo Vajgl (Alde, Si). Si rammarica che i negoziati con la Fyrom era ancora da aprire, sostenendo che che "questo è anche un motivo per cui la tendenza politica del paese non sta andando nella direzione che avremmo voluto." Riforma del sistema giudiziario, la libertà dei media e cultura politica del Parlamento sono tra le altre sfide che il paese deve affrontare, ha aggiunto. La commissione per gli affari esteri inizierà l´esame approfondito delle relazioni specifiche per paese.  
   
   
MACROREGIONE ADRIATICO IONICA, POSSIBILITÀ PER LA STRATEGIA DI ACCEDERE AI 300 MILIARDI DEL PIANO JUNKER.  
 
Ancona, 9 ottobre 2014 - I 300 miliardi di euro aggiuntivi annunciati dal presidente della Commissione europea Jean-claude Juncker per un piano di rilancio per la crescita e l’occupazione, potranno essere utilizzati anche per le strategie macroregionali – quindi per l’Eusair (la strategia europea per la Macroregione adriatico ionica) che sarà adottata il 24 ottobre dal Consiglio europeo - quale utile ed efficiente strumento di impiego integrato dei fondi. A questa possibilità ha aperto, su precisa richiesta del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, il sottosegretario di Stato Sandro Gozi per la Presidenza italiana del Consiglio Ue. Spacca, in particolare, nel corso della sessione plenaria del Comitato delle Regioni d’Europa a Bruxelles, ha richiesto a Gozi che anche le strategie macroregionali possano accedere alle risorse finanziarie del nuovo piano annunciato dal presidente Juncker. “Sandro Gozi – spiega Spacca – ha risposto positivamente. Il sottosegretario di Stato ha evidenziato che sarà necessario valutare, con la Presidenza del Consiglio Ue e la Commissione europea, le modalità con cui saranno rese disponibili queste risorse. Progetti focalizzati del Piano di azione Eusair potranno accedere ai fondi del piano per la crescita e l’occupazione, oltre a quelli della nuova programmazione europea 2014-2020. Per le strategie macroregionali – ricorda Spacca - sussiste la regola dei ‘tre no’: no a nuove regolamentazioni, no a nuovi organi, no a nuove risorse. Occorre dunque utilizzare al meglio quelle dei nuovi programmi europei. E’ per questo che è stata condotta, in ognuno degli otto Paesi aderenti alla Macroregione adriatico ionica, un’intensa attività per assicurare che l’Eusair sia integrata nella nuova generazione di documenti di pianificazione e programmazione 2014-2020 - Accordi di partenariato, programmi operativi e programmi Ipa - così come nei fondi strutturali e d’investimento Ue e nei fondi Ipa”.  
   
   
TRE FINALISTI PER IL PREMIO SAKHAROV 2014 PER LA LIBERTÀ DI PENSIERO  
 
Bruxelles, 9 ottobre 2014 – il Movimento ucraino Euromaidan, il ginecologo congolese Denis Mukwege e l’ azera attivista per i diritti umani Leyla Yunus sono i tre finalisti di quest´anno del Parlamento europeo Premio Sakharov per la libertà di pensiero, come votato congiuntamente il Martedì dalle commissioni affari esteri e sviluppo. Il vincitore sarà deciso dal Presidente del Parlamento e leader dei gruppi politici il 16 ottobre e la cerimonia di premiazione si terrà a Strasburgo il 26 novembre.I tre finalisti sono: Il movimento ucraino Euromaidan pro-europea, rappresentata dalla giornalista Mustafa Nayem; musicista e artista vincitore Eurovision Ruslana Lyzhychko; attivista Yelyzaveta Schepetylnykova; e giornalista Tetiana Chornovol. Denis Mukwege, ginecologo congolese specializzata nel trattamento delle vittime di stupro e fondatore dell´ospedale Panzi a Bukavu, nella Repubblica Democratica del Congo. Leyla Yunus, un attivista azero diritti umani e difensore dei diritti delle minoranze etniche nel suo paese, che è attualmente in custodia cautelare. Premio Sakharov Il premio Sacharov per la libertà di pensiero, che prende il nome scienziato e dissidente sovietico Andrei Sakharov, è stata fondata nel dicembre 1988 dal Parlamento europeo per onorare persone o organizzazioni che dedicano la loro vita alla difesa dei diritti e delle libertà dell´uomo, in particolare il diritto alla libera espressione .  
   
   
DIAMO VITA ALL’EUREGIO  
 
Trento, 9 ottobre 2014 - Il Gect Euregio, Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale, si pone l’obiettivo di sviluppare nelle istituzioni e nella popolazione del Tirolo, dell’Alto Adige e del Trentino, il senso della cooperazione interregionale. A tale scopo è stato istituito il Premio Euregio per la cooperazione, con cui dare riconoscimento e pubblicità a progetti e idee che sviluppino la collaborazione, in tutti i settori, fra i tre territori. Possono concorrere al premio singole persone, associazioni, istituzioni, istituti e imprese. Il Premio Euregio è suddiviso in due categorie: la prima coinvolge i progetti di cooperazione che si trovano già nella loro fase operativa, mentre la seconda riguarda tutte quelle idee che non hanno ancora trovato concreta attuazione. I partecipanti possono presentare solo un lavoro per categoria. I progetti vengono esaminati da una commissione interregionale che ne valuta il potenziale innovativo in base alle seguenti caratteristiche: grado di fattibilità; sostenibilità e durevolezza; collegamento con l’Euregio; contenuto cooperativo; visibilità mediatica e transfrontaliera. Dal punto di vista finanziario, il concorso prevede tre premiati per ognuna delle due categorie: il primo classificato riceve un riconoscimento di 5.000 euro che diventano 3.000 per il secondo e 1.500 per il terzo. Le candidature e i progetti possono essere presentati entro il 31 ottobre 2014 presso l´ufficio comune dell´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino di viale Druso 1, a Bolzano ( info@europaregion.Info ). Per informazioni è possibile visitare il sito http://www.Euroregione.info/ oppure contattare il Tis, che è il partner altoatesino dell´iniziativa heiko.Schoberwalter@tis.bz.it  tel. 0471 068306.  
   
   
UE: SERRACCHIANI, VANTAGGIO COMPETITIVO AREA ADRIATICO-IONICA  
 
Trieste, 9 ottobre 2014 - "L´area adriatico-ionica riveste una funziona strategica nelle relazioni economiche fra Europa e Asia". Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenendo ieri a Bruxelles al workshop "The Eu Strategy for the Adriatic and Ionian Region", organizzato nell´ambito degli Open Days, la settimana europea sulle Regioni e sulle città, il più grande evento dedicato alle politiche regionali di sviluppo. Il Friuli Venezia Giulia, ha ricordato la presidente, ricopre il ruolo di coordinamento fra le Regioni italiane sul tema delle infrastrutture e dei trasporti. "Proprio da questo punto di vista - ha osservato - la macroarea adriatico-ionica detiene un vantaggio competitivo come piattaforma logistica di collegamento tra i mercati europei e quelli asiatici, considerato che i porti dell´Adriatico possono offrire cinque giorni di vantaggio rispetto a quelli del Nord Europa nel trasferimento delle merci". Il Piano di azione della strategia adriatico-ionica, che interessa un´area di quasi 70 milioni di abitanti, prevede quattro "pilastri": Crescita blu, Connettere la Regione, Qualità ambientale, Turismo sostenibile. "Nell´attuazione della strategia - ha sottolineato Debora Serracchiani - occorrerà soprattutto porre attenzione al tema del coordinamento degli investimenti, in modo da ottenere un ´effetto netwok´, un effetto moltiplicatore sull´intera filiera del ciclo produttivo. Un sapiente utilizzo dei fondi pubblici permetterà inoltre di colmare i differenziali di sviluppo". Particolarmente importante, secondo la presidente, sarà valorizzare il patrimonio di conoscenze e di eccellenze dell´area, facendo tesoro delle buone pratiche. "In Friuli Venezia Giulia - ha ricordato Serracchiani - sono già in fase avanzata modelli di collaborazione secondo una logica di rete fra Università, centri di ricerca, imprese e autorità pubbliche focalizzati sulla ricerca scientifica applicata, sul trasferimento tecnologico e sul manifatturiero".  
   
   
OPEN DAYS, UE: SERRACCHIANI, ESCLUDERE CO-FINANZIAMENTI DAL PATTO STABILITÀ  
 
Trieste, 9 ottobre 2014 - "È necessario che anche le quote di co-finanziamento nazionale dei Fondi strutturali siano escluse dal Patto di stabilità. Su un tema come questo la stessa Commissione europea deve attivarsi". Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenendo ieri a Bruxelles agli Open Days, la settimana europea sulle Regioni e sulle città, il più grande evento dedicato alle politiche regionali di sviluppo. "Le risorse dell´Unione europea - ha ricordato la presidente - sono escluse attualmente dai calcoli del Patto di stabilità, mentre le risorse del co-finanziamento nazionale sono incluse in tali calcoli". "Per permettere alle Regioni e ai Comuni di usufruire dei Fondi europei e di finanziare i progetti strategici anche della macrostrategia - ha aggiunto - è necessario superare questa situazione, permettendo di escludere dai vincoli del Patto di stabilità le somme impiegate per finanziare tali progetti all´interno di tutti i Fondi strutturali. Chiedo alla Commissione europea di attivarsi su questo tema".  
   
   
UE: SERRACCHIANI, INCLUDERE EUROREGIO IN STRATEGIA ADRIATICO-IONICA  
 
Trieste, 9 ottobre 2014 - "Fin da quando si sono mossi i primi passi per la costituzione dell´Euregio Senza Confini, il Friuli Venezia Giulia ha auspicato che vi faccia parte anche la Contea dell´Istria". Lo ha ricordato la presidente della Regione Debora Serracchiani, partecipando ieri a Bruxelles, in occasione degli Open Days, ad un dibattito sulle opportunità di collaborazione all´interno della neo costituita alleanza nell´area geografica di Alpe Adria e al ruolo che in tale ambito adriatico-ionico può avere il Gruppo europeo di cooperazione territoriale, il cosiddetto Gect, costituito tra Friuli Venezia Giulia, Carinzia e Veneto: "purtroppo - ha osservato - non ancora con la Slovenia, per la mancanza di una sua articolazione interna in aree regionali". Infrastrutture, sanità, cultura e turismo sono per Serracchiani le aree di prioritario interesse del Friuli Venezia Giulia: pilastri sui quali dar vita a progettualità concrete nell´ambito della nuova programmazione comunitaria 2014-20. In proposito la presidente Serracchiani ha espresso apprezzamento per la nomina dell´europarlamentare istriano Ivan Jakovcic quale relatore della Strategia adriatico ionica. Un fatto che "potrà facilitare l´inclusione del Gect Euregio Senza Confini nelle iniziative comunitarie" che saranno adottate ufficialmente il 18 novembre prossimo a Bruxelles, ha dichiarato.  
   
   
MARONI: COLLABORAZIONE CON CITTÀ METROPOLITANA  
 
Milano, 9 ottobre 2014 - "Garantisco la massima disponibilità e collaborazione della Regione Lombardia con la Città metropolitana di Milano". Lo afferma il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che ricorda come sia già stata fissata, martedì 14 ottobre, "la prima riunione dell´Osservatorio Regionale sull´attuazione della Città Metropolitana e delle nuove Province, alla quale sono stati invitati i sindaci delle città capoluogo, i nuovi presidenti di Provincia (quelli già eletti e quelli che verranno eletti domenica 12) e il sindaco della Città metropolitana di Milano". "I lavori dell´Osservatorio - ha sottolineato il governatore - sono particolarmente importanti, perché determineranno i nuovi assetti istituzionali e le nuove competenze di Regione, Città metropolitana, Province e Comuni". "Per questo - ha auspicato Maroni - voglio un confronto ampio e approfondito, al termine del quale si dovrà arrivare a una soluzione innovativa, efficace e condivisa dal sistema delle autonomie".  
   
   
FONDI UE: PIGLIARU (SARDEGNA) , QUALITÀ ISTITUZIONALE E SCELTE CONSAPEVOLI PER MIGLIORAMENTI REALI  
 
Cagliari, 9 Ottobre 2014 - Fondi strutturali per cambiamenti strutturali. Questo il concetto al centro dell´intervento del presidente della Regione Francesco Pigliaru, ieri mattina al Teatro Massimo di Cagliari, nel corso dell´incontro "Le autorità di Audit incontrano la Commissione europea e l´Igrue". Il Presidente, di ritorno da Bruxelles, ha riferito di aver ottenuto, insieme all´assessore della Programmazione Raffaele Paci, massima flessibilità dalla Commissione per destinare fondi non spesi della precedente programmazione per coprire le maggiori criticità della Sardegna. "Stiamo lavorando con Bruxelles perché quei soldi non vengano persi e possano essere utilizzati per il bene di tutti i sardi entro il 2015", ha detto Francesco Pigliaru. Il Presidente ha fatto poi riferimento all´esigenza di ridurre i divari esistenti attraverso lo strumento della nuova programmazione comunitaria 2014-2020. Punto di partenza, per consentire le scelte politiche più opportune, una buona qualità istituzionale e l´utilizzo di adeguati strumenti di valutazione sugli effetti delle politiche e dei processi. Spendere non basta, bisogna migliorare la situazione economica, creare occupazione e benessere. La Regione sta pertanto facendo fronte ai problemi fin qui ereditati riformando in primo luogo la macchina amministrativa: "Abbiamo ereditato una struttura verticale che frammenta le responsabilità ed è un ostacolo nella gestione dei processi", ha sottolineato il presidente Pigliaru, spiegando come la riforma attuata da questa Giunta vada nella direzione di una struttura di tipo orizzontale. "A differenza della precedente, la programmazione 2014-2020 è sotto la nostra responsabilità", ha concluso. "Dobbiamo fare le cose giuste, non disperdere in mille rivoli, ma concentrare per integrare. Si può davvero crescere solo se si investe parallelamente sulle infrastrutture e sulle persone". Sugli stessi temi, in apertura dell´incontro, è intervenuto anche l´assessore della Programmazione Raffaele Paci, specificando che: “senza il controllo della qualità dei processi diventa problematica l´efficienza e, in prospettiva, l´efficacia dei fondi. Per questo portiamo avanti una visione unitaria tra i diversi fondi europei e nazionali, irrobustiamo la responsabilità dei dirigenti e inseriamo, nel piano di rafforzamento amministrativo, elementi di coordinamento".  
   
   
SBUROCRATIZZARE, NOVE MODI PER FARLO. CONSULTAZIONE ONLINE SU OPEN TOSCANA  
 
Firenze, 9 ottobre 2014 - Semplificare e sburocratizzare. "Molto compete ai livelli nazionali – premette l´assessore ai sistemi informativi e alla partecipazione, Vittorio Bugli - , qualcosa anche alle amministrazioni territoriali e la Toscana si è mossa e non è stata con le mani in mano". Adesso la Regione ha deciso di fare un ulteriore passo in avanti: non solo prendere provvedimenti per alleggerire gli oneri amministrativi che gravano sulle imprese (e i cittadini), ma innovare e semplificare il metodo con cui questi oneri sono individuati e risolti. In modo partecipato. "Abbiamo iniziato a giugno, ascoltando e confrontandoci prima con le associazioni di categoria e poi con le imprese di tutti i settori – spiega l´assessore – Quindi abbiamo elaborato nove misure che sottoporremo ora ad una consultazione on line". La prima del genere. Il luogo dove dire la propria sarà la piattaforma Open Toscana, open.Toscana.it, nella sezione dedicata alla partecipazione. Le ricette? Uniformare ad esempio i modelli in uso nei vari Comuni per chiedere un permesso per costruire, l´avvio di una nuova attività o richiedere autorizzazioni per lo scarico o l´uso di acque reflue. Una piattaforma Suap regionale, linee interpretative comuni, digitalizzare le procedure il più possibile, un armadio digitale dove conservare le certificazioni delle imprese in modo da non richiederle ogni volta per ogni nuovo appalto o committente, condividere anche l´agenda dei controlli, creare un catasto unico degli impianti termici e norme più semplici per l´accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona. L´iniziativa sarà presentata, giovedì 9 ottobre alle ore 16, presso la Loggia dei banchi a Pisa, in occasione della giornata di apertura dell´Internet festival. Un mese di tempo, dal 9 ottobre al 9 novembre, e in parallelo tre tavoli con prefetture, enti locali e direzioni regionali per stabilire tempi e azioni. Non un plebiscito, ma l´occasione anche per modificare le proposte o suggerirne altre. "Se vogliamo essere efficaci dobbiamo cominciare a fare le riforme non per le imprese ma con le imprese - avverte Bugli - , perché dobbiamo dirlo con amarezza, in questo Paese capita spesso che provvedimenti nati per semplificare hanno l´effetto opposto. Un problema di merito ma anche di metodo". Da qui il cambio di approccio e di prospettiva: da una pubblica amministrazione "percepita solo come soggetto che impone vincoli e gabelle o tutt´al più macchina chiamata a produrre risposte dall´alto ad agente di cambiamento che faciliti connessioni, idee e soluzioni". Semplificare la vita alle imprese serve in fondo a tutti, anche ai cittadini. Meno burocrazia può convincere imprese che vogliono investire ad ampliare la propria attività od altre a scegliere la Toscana per insediarsi.  
   
   
EUROPA, PIÙ DI 120 MILIONI DI CITTADINI A RISCHIO POVERTÀ: MILANO PREPARA IL MANIFESTO SULLA SOSTENIBILITÀ 2015-2020  
 
Milano, 9 ottobre 2014 – Il tasso di occupazione dei cittadini europei tra i 20 e i 64 anni è oggi al 68,3%: entro il 2020, crisi permettendo, la Strategia Europa 2020 chiede che si arrivi al 75%. Ma i trend non sono positivi. E anche su molti degli altri obiettivi della Strategia, la strada sembra decisamente in salita: i livelli di investimenti in Ricerca e Sviluppo, oggi al 2,1%, dovranno arrivare al 3%; le persone a rischio di povertà ed esclusione sociale in Europa erano 116,8 milioni nel 2010 e nel 2012 sono diventate più di 120 milioni, mentre nel 2020 dovrebbero scendere a 95,7 milioni. Più promettenti i progressi registrati in materia di riduzione dell’abbandono scolastico (l’obiettivo per il 2020 è -10%) e di riduzione delle emissioni di Co2 (l’obiettivo è -20% rispetto al 1990; oggi siamo a -14,1%). Ma questi progressi vanno comunque letti alla luce della crisi: le persone studiano più a lungo anche perché sono meno fiduciose di trovare lavoro; le emissioni di Co2 diminuiscono anche perché cala la produzione industriale. Questi, in estrema sintesi, i trend presentati da “Osservatorio Europa”, il think tank di The European House - Ambrosetti dedicato alla crescita economica e sociale dell’Europa. La presentazione dell’analisi è avvenuta oggi nel corso dell’evento “Expo 2015: Verso il Manifesto di Milano sulla Csr”, organizzato da Fondazione Sodalitas nell’ambito de Il Salone della Csr e dell’Innovazione Sociale (Università Bocconi, 7-8 ottobre 2014). “La Strategia Europa 2020, pensata per realizzare nel Continente una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, indica precisi traguardi da raggiungere entro i prossimi 5 anni negli ambiti dell’occupazione, dell’innovazione, dell’istruzione, dell’inclusione sociale e della sostenibilità ambientale” ha dichiarato Ugo Castellano di Fondazione Sodalitas “Ma questi traguardi rischiano di allontanarsi a causa dei profondi cambiamenti economici e sociali in atto. Le imprese sostenibili possono dare un contributo decisivo per costruire un futuro di crescita e inclusione”. Last Call to Europe 2020 Last Call to Europe 2020 è la Conferenza Internazionale dedicata alla Sostenibilità che si svolgerà il prossimo 19 giugno all’interno di Expo 2015, organizzata da Fondazione Sodalitas in collaborazione con Csr Europe. In quell’occasione, verrà presentato alla nuova Commissione Europea il Manifesto Di Milano Sulla Sostenibilità: non una dichiarazione programmatica, ma il documento che indicherà le priorità e gli impegni delle imprese più avanzate di tutta Europa per costruire un futuro di crescita e inclusione. Il Manifesto Di Milano Sulla Sostenibilità sarà il risultato del lavoro sviluppato coinvolgendo le oltre 100 imprese leader aderenti a Fondazione Sodalitas, e le aziende aderenti alle 38 Organizzazioni Nazionali che rappresentano Csr Europe nei 28 Paesi dell’Unione. La Conferenza “Last Call to Europe 2020” si aprirà con una sessione plenaria in cui interverranno rappresentanti della Commissione Europea, del Governo Italiano, delle organizzazioni imprenditoriali più rappresentative, e i leader alla guida di alcune tra le imprese di riferimento per la qualità della loro strategia di Sostenibilità. Nella sessione pomeridiana si svolgeranno alcuni Workshop Internazionali che faranno il punto sui più driver più significativi per realizzare una crescita smart, sostenibile ed inclusiva nei prossimi 5 anni.  
   
   
PROVINCE, LOMBARDIA: BENE CONFAGRICOLTURA, COMPETTENZE TORNINO A REGIONE  
 
Milano, 9 ottobre 2014 - "Nel sistema di riordino delle Province Confagricoltura chiede a gran voce che le competenze tornino a essere esercitate tutte dalla Regione e che il personale attualmente nella disponibilità delle Amministrazioni provinciali diventi regionale, senza spostarlo, con una regia unica che coordini le attività in materia di controlli in agricoltura e gestione delle graduatorie". Lo ha evidenziato l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, accogliendo la proposta avanzata ieri da Confagricoltura, nel corso di una delle tre giornate di lavoro dedicate al tema delle riforme istituzionali, del cambiamento della Pubblica amministrazione e dell´evoluzione dei cosiddetti ´corpi intermedi´, con particolare riferimento alle politiche agrarie attuate a livello internazionale e ai loro effetti sullo sviluppo del comparto. All´incontro hanno partecipato, tra gli altri, Mario Guidi, presidente Confagricoltura, Matteo Lasagna, presidente Confagricoltura Lombardia, e Giulio Sapelli, docente universitario, Università degli Studi di Milano. Proposta Concreta A Breve - "Una questione che fa parte del dibattito che si è aperto sul tema - ha aggiunto Fava -; il 14 ottobre si insedia la commissione che si occuperà del riordino istituzionale, del cosiddetto ´post province´. In quella sede porterò una proposta che va nella direzione che ho sottolineato oggi. Accolgo favorevolmente la richiesta ricevuta stamattina, peraltro non nuova, e prendiamo atto che da parte di un´organizzazione di categoria importante ci si fidi della Regione e della sua attività e che questa punti ad avere una centralizzazione delle scelte, delle decisioni e dell´operatività".  
   
   
IL MUNICIPIO ROMA V VINCE IL CONCORSO NAZIONALE “ COMUNE PARTECIPATIVO”.  
 
Roma 9 ottobre 2014 – Il progetto de I diari della bicicletta ideato e promosso dall’Assessorato all’urbanistica e alla mobilità del Municipio Roma V si è aggiudicato la vittoria superando due prove selettive: inizialmente è stato selezionato da una giuria di esperti in base ai criteri di originalità e creatività finendo nella rosa dei primi dieci, successivamente è risultato il progetto più twittato dagli utenti. Il Concorso su base nazionale, promosso dall’Università Bocconi di Milano all’interno del Salone della Csr e dell’Innovazione Sociale in collaborazione con Cial – Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Alluminio, si poneva l’obiettivo di premiare le esperienze collaborative o partecipative realizzate dai Comuni. Il progetto presentato dal Municipio Roma V mira a rendere più facili e più sicuri gli spostamenti in bici nel territorio del municipio promuovendo la mobilità ciclabile. Nella prima fase del progetto si è lavorato pensando a una possibile rete informale di itinerari bike-friendly del territorio, attraverso l´analisi partecipata dei percorsi che i ciclisti prediligono. Il progetto proseguirà nella promozione di questa rete con diversi strumenti, ad esempio la street art, che si sta sempre più sviluppando all´interno del Municipio V. Sin dall´inizio il progetto ha investito sulle risorse umane: è dai percorsi e dalle segnalazioni dei cittadini stessi che nasce l´analisi del territorio e la costruzione degli itinerari, ed è dalle diverse competenze dei cittadini che si è costituito il gruppo di lavoro che porta avanti il progetto. Nel secondo anno si cercherà di attirare investimenti economici, attraverso diversi canali (Unione Europea, Regione, Roma Capitale, soggetti privati del territorio, crowdfunding). “I diari della bicicletta – dichiara il presidente del Municipio Roma V, Giammarco Palmieri – è un progetto che vuole promuovere la mobilità sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, sviluppando nuove relazioni tra cittadinanza ed istituzioni utilizzando le risorse precipue del territorio. In ogni fase dello sviluppo del progetto – prosegue Palmieri – l’assessore municipale all’urbanistica e mobilità, Giovanni Assogna, è stato affiancato da professionisti e cittadini del territorio che hanno messo a disposizione le proprie competenze e le hanno condivise nel gruppo Facebook Forum Mobilità e Urbanistica – Municipio Roma V. Senza l’aiuto e la collaborazione di tutti questi cittadini, il Municipio non avrebbe vinto le tre panchine in alluminio riciclato messe in palio. A vincere è stata tutta la comunità, una vittoria questa, non legata strettamente al premio, ma all’idea di sensibilizzare verso queste tematiche nella prospettiva di un cambio culturale e sociale oltre che infrastrutturale”.  
   
   
LOMBARDIA: SICUREZZA, 800.000 EURO A COMUNI ´FUSI´ E UNIONI DI COMUNI  
 
Milano, 9 ottobre 2014 - Uno stanziamento di 800.000 euro per progetti infotelematici di sicurezza (400.000 per il 2014 e altrettanti per il 2015) da assegnare, tramite bando, a favore dei Comuni ´fusi´ (che non hanno usufruito di contributi regionali con legge di fusione) o di Unioni di Comuni. E´ il progetto ´Voucher digitale - Infosecurity´, adottato dalla Giunta regionale lombarda. Le Modalità - Le aree di applicazioni sono ampie, ma tutte rivolte a operazioni di configurazione dei sistemi e dei loro componenti (infrastrutture, reti dati e fonia, apparati, banche dati, applicativi software e approvvigionamento licenze), tese a uniformarli al meglio e a minimizzare il potenziale impatto di vulnerabilità. I partecipanti potranno chiedere un contributo fino al 50 per cento delle spese sostenute e ammissibili, per un massimo di 40.000 euro. Formazione - È inoltre previsto per gli Enti, in collaborazione con ´Eupolis Lombardia - Istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione´, un percorso di formazione per garantire l´uniformità operativa, la buona gestione e conduzione delle dotazioni tecnologiche strumentali e digitali, e alla quale potranno accedere anche addetti di Enti non finanziati. Processi Di Integrazione - "Regione Lombardia, con questa come altre iniziative simili - dichiara il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione Daniele Nava - continua a proporsi come soggetto promotore di un processo virtuoso di integrazione fra le Pubbliche amministrazioni. Un percorso condiviso, quindi, che vuole favorire la progressiva semplificazione e innovazione amministrativa, attraverso la digitalizzazione dei processi e delle procedure, mantenendo la capacità di governance degli Enti. Tutto ciò con l´obiettivo di rispondere sempre meglio e in tempi ridotti alle esigenze dei cittadini e delle imprese, e di garantire il contenimento dei costi". Il Bando sarà pubblicato nelle prossime settimane sul Bollettino ufficiale e sul portale della Regione Lombardia.  
   
   
EMILIA ROMAGNA, NOLEGGIO IL SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DELLA GIUNTA: "SEMPRE RISPETTATE LE NORME"  
 
Bologna, 9 ottobre 2014 – “Il presidente e gli assessori della Giunta regionale hanno sempre utilizzato le auto a noleggio per motivi di lavoro istituzionale e nel rispetto delle norme che regolano l’uso di un servizio che è essenziale per svolgere al meglio l’attività di governo della Regione, in Emilia-romagna e a Roma. A dimostrazione della correttezza di questa amministrazione ci sono i dati e l’impegno che comunque la Giunta regionale ha sostenuto per razionalizzare e ridurre la spesa di questo servizio”. Il sottosegretario alla presidenza della Giunta Alfredo Bertelli risponde così alle ripetute e infondate affermazioni sui mezzi di trasporto utilizzati dagli amministratori. Tra il 2010 ed il 2014 la spesa complessiva per il servizio (auto con autista regionale, auto a noleggio e auto a guida libera) è scesa da 775.814 euro ai 475.257 euro stimati nel 2014, con una riduzione percentuale del 38,74%. In particolare, il numero di auto di rappresentanza di proprietà della Regione è passato in questa legislatura da 6 a 1, mentre le auto a guida libera (che erano due quattro anni fa) non esistono più. Così come è rimasto in servizio un solo autista dei quattro dipendenti regionali in attività nel 2010. Quanto ad una presunta violazione delle norme, va chiarito che la possibilità per gli amministratori di disporre permanentemente di un autovettura, sia per le esigenze di servizio che per gli spostamenti casa-lavoro, è contemplata e regolamentata nella delibera di Giunta n. 3133 del 1993. Gli spostamenti casa-lavoro (nel frattempo peraltro riconosciuti esplicitamente anche da una direttiva nazionale del ministro per la pubblica amministrazione) sono stati oggetto di una disciplina integrativa nel 2010 (delibera di Giunta n. 875) che, in ottica di spending review, ha previsto che gli amministratori potessero compiere il tragitto verso e dal luogo di lavoro invece che solo con l´auto di servizio (comunque consentita) anche utilizzando mezzi pubblici e l’auto propria, con rimborso delle spese sostenute (possibilità fino ad allora non prevista). “Gli amministratori si sono attenuti rigorosamente alla disciplina regionale - conclude Bertelli - come siamo certi potrà emergere chiaramente da qualsiasi approfondimento che si volesse fare”.  
   
   
DIRITTO AMMINISTRATIVO: 10 OTTOBRE INCONTRO FORMATIVO A TRIESTE  
 
Trieste, 9 ottobre 2014 - E´ giunto ormai al quarto anno il ciclo delle iniziative realizzate in Friuli Venezia Giulia sotto l´egida della cattedra di diritto amministrativo dell´Università degli studi di Udine, in un contesto in cui la riforma della giustizia annunciata oscilla tra interventi di semplificazione e tentazioni di soppressione del Giudice amministrativo. Sarà dedicato allo "stare decisis" nel processo amministrativo il 22.Mo appuntamento dell´articolata proposta formativa rivolta a tutti gli operatori giuridici, promossa dall´Università con il Tar Fvg e l´Associazione Avvocati Amministrativisti del Fvg, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, per fare il punto sulle novità legislative e giurisprudenziali. L´incontro è in programma a Trieste, venerdì prossimo 10 ottobre, con inizio alle ore 15.00, nella sala maggiore della Camera di Commercio. Lo "stare decisis" è espressione latina che significa "rimanere sulle decisioni prese". E´ un principio generale dei sistemi giuridici, di origine anglosassone, sulla cui base un giudice è obbligato ad adeguarsi ad una decisione assunta in una precedente sentenza, qualora la fattispecie esaminata sia identica. In pratica i precedenti operano come fonte del diritto, ma questo vale solo per le Corti superiori. Su questo tema, in cui viene esaminato il ruolo dell´Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, si confronteranno eminenti giuristi delle Università La Sapienza, Tor Vergata, Roma 3, Luiss di Roma, e degli atenei di Foggia, Padova, Ferrara, Sacro Cuore di Milano. Nell´occasione sarà presentato il "Manuale di diritto amministrativo" edito da Il Mulino, curato dal professor Marcello Clarich, professore ordinario di Diritto amministrativo alla Luiss "Guido Carli" di Roma, di recente nominato presidente della Fondazione Montepaschi di Siena.  
   
   
MAFIE, ASSESSORE TOSCANA: "STRUMENTI NUOVI AI COMUNI PER LA GESTIONE DEI BENI CONFISCATI"  
 
Firenze 9 ottobre 2014 – "La Regione collaborerà stabilmente con l´Agenzia nazionale per i beni confiscati alla criminalità per facilitare comuni e associazioni nel riutilizzo sociale di tutti i beni confiscati in Toscana". E´ quanto emerso ieri nel corso della Conferenza regionale sui beni confiscati alla criminalità organizzata presieduta dalla vicepresidente Stefania Saccardi, che ha visto la partecipato il direttore dell´Agenzia nazionale per l´amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata (Anbsc), il prefetto Umberto Postiglione. Al Tavolo erano presenti, tra gli altri, il vice-comandante della Legione Carabinieri Toscana, quello del Corpo forestale dello Stato, diverse associazioni, da Avviso Pubblico a Libera, alla Fondazione Caponnetto, l´Arci, l´Associazione nazionale Legalità e Giustizia e l´Accdt. "La Toscana - ha dichiarato Saccardi - ha messo in piedi questo tavolo, esperienza unica in Italia, facendosi carico di unire non solo le associazioni che si occupano di lotta alla mafia ma anche i sindaci e le amministrazioni locali che sul proprio territorio hanno beni confiscati alla criminalità organizzata. L´incontro di oggi con il prefetto Postiglione ha avuto lo scopo di valutare la situazione presente e affrontare iniziative conseguenti affinché la legge Rognoni- La Torre, che introdusse per la prima volta nel codice penale la previsione del reato di "associazione di tipo mafioso" e la conseguente previsione di misure patrimoniali applicabili all´accumulazione illecita di capitali, possa essere attuata pienamente, sotto il profilo pratico e concreto e sotto quello simbolico. Questo è un obiettivo che vogliamo raggiungere anche per dare un segnale forte di impegno contro tutte le mafie". Molte i temi emersi dal Tavolo anche grazie al contributo dei sindaci presenti che hanno evidenziato le frequenti difficoltà a riutilizzare i beni senza disporre di adeguati finanziamenti e con i limiti dell´attuale legislazione. Saccardi ha concluso impegnando la Regione Toscana a farsi carico della raccolta delle proposte degli enti locali e delle associazioni sull´uso dei beni e di rendere stabile nel tempo la collaborazione con l´Anbsc. Lo scopo è quello di agevolare le procedure di assegnazione dei beni e anche di presentare al Governo proposte migliorative dell´attuale legislazione in modo da superarne i limiti. La vicepresidente Saccardi si è inoltre impegnata a verificare la possibilità di utilizzare una parte delle risorse disponibili per gli alloggi popolari da utilizzarsi per la valorizzazione dei beni confiscati. L´obiettivo è quello di produrre a breve un bando pubblico per attivare i finanziamenti. E´ stato inoltre anticipato che la Regione sta elaborando gli atti di programmazione per l´accesso ai finanziamenti europei in modo da inserire il tema del riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alle mafie sia nella programmazione del Por Fesr 2014-2020 "Asse Urbano" che nel Por Fse 2014-2020.  
   
   
PROVINCIA DI POTENZA - DOMENICA SI VOTA  
 
Potenza, 9 ottobre 2014 - Sono 1122 (99 Sindaci e 1023 Consiglieri comunali) gli elettori chiamati al voto domenica 12 Ottobre 2014, per eleggere il Presidente della Provincia ed i 12 componenti il Consiglio Provinciale di Potenza. Il seggio, collocato nella Sala Consiliare della Provincia in Piazza Mario Pagano, sarà aperto dalle ore 08 alle ore 20,00 di domenica prossima. Le operazioni di spoglio invece, avranno inizio alle ore 08,00 del giorno successivo, Lunedi 13 Ottobre 2014. Previste nel frattempo due rilevazioni sul numero di votanti alle ore 12,00 ed alle ore 18,00 della domenica, che saranno comunicate agli organi di stampa. Gli elettori riceveranno due schede, (di colore diverso a seconda della fascia a cui appartiene il proprio Comune, come dallo schema riportato nell´apposito banner aperto sul sito ufficiale www.Provincia.potenza.it). Una per votare il Presidente, l´altra per votare la lista prescelta ed esprimere eventualmente una sola preferenza. Alla carica di Presidente, come è noto, è candidato in qualità di Sindaco del Comune di Castelmezzano, Nicola Valluzzi (Presidente uscente della Provincia), che resterà in carica per 4 anni. Alla funzione di consigliere (in carica invece per due anni) sono invece candidati 43 (divisi in quattro liste) tra consiglieri comunali, Sindaci e Consiglieri Comunali, Consiglieri Provinciali uscenti. Questi ultimi avevano diritto al solo elettorato passivo, in sede di prima applicazione. Vanno altresì evidenziate due particolarità: I candidati si sono ridotti da 44 a 43 dopo l´ufficiale ritiro del Sindaco del Comune di Ripacandida, Remollino, inserito nella lista “La Provincia dei Comuni”; Tra gli elettori, nel frattempo, al posto di Giovanni Barbuzi, dimessosi dalla carica di Consigliere Comunale a Palazzo San Gervasio, è subentrato Domenico Cautela. Tutte le altre informazioni necessarie ed i relativi fac-simili delle schede elettorali, sono consultabili e disponibili sul sito www.Provincia.potenza.it nel banner in alto a destra “Elezioni Provinciali 2014”.  
   
   
"LAVORO SICURO", ROSSI: "UN´AZIONE FORTE PER TORNARE ALLA LEGALITÀ"  
 
Firenze 9 ottobre 2014 - "Siamo di fronte ad un´azione forte e programmata in grado di produrre un cambiamento e far si che si eliminino le situazioni di irregolarità. È il segno che lo Stato c´è e che occorre avere fiducia nelle istituzioni e nella loro capacità di garantire una soglia minima di cittadinanza e di civiltà uguale per tutti". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi intervenendo alla presentazione dei risultati dei controlli operati nell´ambito del progetto regionale "Lavoro sicuro" nel mese di settembre nelle imprese dei territori di competenza delle Asl di Pistoia, Prato, Firenze ed Empoli. I dati sono stati presentati a Prato nell´ufficio del procuratore della Repubblica, presenti il procuratore, il prefetto, il sindaco, il questore e i rappresentanti delle forze dell´ordine. "Sono perchè si continui a lavorare - ha precisato Rossi - e ringrazio in questo senso la Procura, le forze dell´ordine e le istituzioni perchè esiste una soglia minima da tutelare in modo programmatico intervenendo nelle situazioni di irregolarità. Insieme ce la possiamo fare, siamo agli inizi e il nostro progetto è come una pianticella che deve crescere Diamo fiducia ai nostri operatori, così anche i cittadini riacquisteranno fiducia nelle istituzioni". Rossi ha aggiunto di avere notizia di assemblee e di iniziative da parte di imprenditori cinesi per intervenire per il ripristino delle regole e l´eliminazione di dormitori e di cucine abusive e si è detto convinto che si possano usare tutta la gradualità e tutta la determinazione necessarie verso coloro che iniziano volontariamente a mettersi in regola.  
   
   
ROSSI SU PROGETTO LAVORO SICURO: "VITA LAVORATORI PIÙ IMPORTANTE DI TUTTO"  
 
 Prato, 9 ottobre 2014 – "Se davvero entro un anno e mezzo riuscissimo a garantire ai lavoratori cinesi di vivere e lavorare in sicurezza sarebbe una vera rivoluzione perchè la vita è più importante di tutto il resto". Lo ha detto a Prato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, a margine della conferenza stampa durante la quale sono stati presentati i risultati del primo mese di attività del progetto regionale "Lavoro sicuro". "Siamo partiti – ha aggiunto il presidente – rispettando i protocolli di marcia che ci eravamo dati e i primi esiti mi sembrano davvero molto incoraggianti anche se per un primo bilancio serviranno altri 4-6 mesi di lavoro. Ciò che stiamo facendo rappresenta la base per discutere poi di salario minimo perchè mi auguro che i sindacati facciano sì che i lavoratori cinesi passino da 3 a 13 euro l´ora, perché ci sono soglie minime sotto le quali non è lecito scendere, e per discutere anche delle altre questioni come il money transfer e di chi paga le tasse". Rossi, annunciando un raddoppio dei controlli a partire da novembre, ha sottolineato come i risultati siano stati raggiunti grazie all´impegno di tanti giovani entusiasti (sono 74 in tutto) che la Regione ha recentemente formato e ha annunciato l´intenzione di incontrarli presto per complimentarsi con loro.  
   
   
"LAVORO SICURO": SU 68 CONTROLLI A PRATO 60 INFORMATIVE DI REATO E 60 PRESCRIZIONI  
 
Prato, 9 ottobre 2014 – Sono 68, e tutte di proprietà cinese, le aziende sottoposte a controlli nel territorio della Asl 4 di Prato nel mese di settembre, il primo di operatività del progetto "Lavoro sicuro" voluto e finanziato dalla Regione Toscana e che coinvolge anche enti locali, magistratura e forze dell´ordine e che ha prodotto 169 ispezioni nell´intera area vasta. I dati relativi sono stati presentati questa mattina nell´ufficio del Procuratore della repubblica della città che ospita uno dei più grandi distretti produttivi cinesi d´Italia. I tecnici della prevenzione sono stati affiancati principalmente (in 62 ispezioni) dalla polizia municipale, ma non sono mancate le occasioni in cui anche Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza, Corpo forestale e Vigili del fuoco sono stati presenti nel corso della prima visita. Le ispezioni hanno riguardato in 20 casi le aziende del pronto moda, in 45 laboratori di confezioni e 1 tintoria stamperia. In 43 casi si è trattato di imprese che occupano dai 4 ai 10 dipendenti, mentre le più piccole (da 1 a 3 addetti) sono state 16. Soltanto 8 sono risultate completamente in regola, 6 avevano al loro interno dormitori abusivi, 2 cucine abusive, 26 impianti elettrici fatiscenti, 37 presentavano irregolarità nelle macchine utilizzate. Il lavoro di verifica ha prodotto 11 chiusure, di cui 10 sequestri totali, 60 informative di reato e 60 fogli di prescrizioni per complessivi 171 punti su cui intervenire oltre all´arresto di un datore di lavoro per sfruttamento della manodopera clandestina. A livello di area vasta sono state controllate 169 imprese, 23 sono risultate non più operative, 27 quelle in regola, 19 quelle sequestrate. In tutte le altre sono state riscontrate molteplici carenze che hanno dato origine ad oltre 230 prescrizioni, a sanzioni amministrative e a segnalazioni all´autorità giudiziaria. Il programma del progetto "Lavoro sicuro" prevede di controllare nei prossimi tre anni. Tutte le 7.700 aziende censite in area vasta. Dal mese di novembre il numero dei controlli sarà incrementato. A Prato si passerà da 20 aziende a settimana a 50, in area vasta i controlli saliranno a 90 settimanali anche grazie alle 74 assunzioni di nuovi tecnici della prevenzione che diventeranno tutti ufficiali di polizia giudiziaria.  
   
   
"LAVORO SICURO": SU 6 CONTROLLI A PISTOIA 5 INFORMATIVE DI REATO E 5 PRESCRIZIONI  
 
Prato, 9 ottobre 2014 – Sono 6 e tutte di proprietà cinese, le aziende sottoposte a controlli nel territorio della Asl 3 di Pistoia nel mese di settembre, il primo di operatività del progetto "Lavoro sicuro" voluto e finanziato dalla Regione Toscana e che coinvolge anche enti locali, magistratura e forze dell´ordine e che ha prodotto 169 ispezioni nell´intera area vasta. I dati relativi sono stati presentati questa mattina nell´ufficio del Procuratore della repubblica di Prato. I tecnici della prevenzione sono stati affiancati in un´occasione dalla Polizia municipale ed in 3 dai Carabinieri. Le ispezioni hanno riguardato 5 laboratori di confezioni in 1 caso altre attività. In 4 casi si è trattato di imprese che occupano dai 4 ai 10 dipendenti, in 2 da 11 a 15 dipendenti. Soltanto 1 è risultata completamente in regola, 2 avevano al loro interno dormitori abusivi, 1 cucine abusive, 4 impianti elettrici fatiscenti e in 3 casi si sono riscontrate irregolarità delle macchine utilizzate. Il lavoro di verifica ha determinato non ha determinato né sequestri né chiusure ma 5 informative di reato e 5 fogli di prescrizioni. A livello di area vasta sono state controllate 169 imprese, 23 sono risultate non più operative, 27 quelle in regola, 19 quelle sequestrate. In tutte le altre sono state riscontrate molteplici carenze che hanno dato origine ad oltre 230 prescrizioni, a sanzioni amministrative e a segnalazioni all´autorità giudiziaria. Il programma del progetto "Lavoro sicuro" prevede di controllare nei prossimi tre anni tutte le 7.700 aziende censite in area vasta. Dal mese di novembre il numero dei controlli sarà incrementato: in area vasta i controlli saliranno a 90 settimanali anche grazie alle 74 assunzioni di nuovi tecnici della prevenzione che diventeranno tutti ufficiali di polizia giudiziaria.  
   
   
"LAVORO SICURO": SU 67 CONTROLLI A FIRENZE 14 INFORMATIVE DI REATO E 26 PRESCRIZIONI  
 
Prato, 9 ottobre 2014 – Sono 67, e tutte di proprietà cinese, le aziende sottoposte a controlli nel territorio della Asl 10 di Firenze nel mese di settembre, il primo di operatività del progetto "Lavoro sicuro" voluto e finanziato dalla Regione Toscana e che coinvolge anche enti locali, magistratura e forze dell´ordine e che ha prodotto 169 ispezioni nell´intera area vasta. I dati relativi sono stati presentati questa mattina nell´ufficio del procuratore della Repubblica di Prato. I tecnici della prevenzione sono stati affiancati principalmente (in 48 ispezioni) dagli uomini della direzione territoriale del lavoro, ma non sono mancate le occasioni in cui anche Polizia municipale, Carabinieri, Guardia di finanza e Vigili del fuoco sono stati presenti nel corso della prima visita. Le ispezioni hanno riguardato in 7 casi laboratori di confezioni, 1 magazzino e in 59 pelletterie. In 39 casi si è trattato di imprese che occupano dai 4 ai 10 dipendenti, in 22 da 11 a 15 mentre le più piccole (da 1 a 3 addetti) sono state 3. Così come 3 sono state le più grandi (da 16 a 20 dipendenti). Soltanto 9 sono risultate completamente in regola, 8 avevano al loro interno dormitori abusivi, 11 cucine abusive, 6 bombole di gas in sovrannumero, 5 impianti elettrici fatiscenti. Il lavoro di verifica ha determinato 1 sequestro totale, 14 informative di reato e 26 fogli di prescrizioni per complessivi 67 punti su cui intervenire. A livello di area vasta sono state controllate 169 imprese, 23 sono risultate non più operative, 27 quelle in regola, 19 quelle sequestrate. In tutte le altre sono state riscontrate molteplici carenze che hanno dato origine ad oltre 230 prescrizioni, a sanzioni amministrative e a segnalazioni all´autorità giudiziaria. Il programma del progetto "Lavoro sicuro" prevede di controllare nei prossimi tre anni tutte le 7.700 aziende censite in area vasta. Dal mese di novembre il numero dei controlli sarà incrementato. A Firenze si passerà da 10 aziende a settimana a 20, in area vasta i controlli saliranno a 90 settimanali anche grazie alle 74 assunzioni di nuovi tecnici della prevenzione che diventeranno tutti ufficiali di polizia giudiziaria.  
   
   
"LAVORO SICURO": SU 29 CONTROLLI A EMPOLI 20 INFORMATIVE DI REATO E 23 PRESCRIZIONI  
 
Prato, 9 ottobre 2014 – Sono 29, solo 1 italiana e tutte le altre di proprietà cinese, le aziende sottoposte a controlli nel territorio della Asl 11 di Empoli nel mese di settembre, il primo di operatività del progetto "Lavoro sicuro" voluto e finanziato dalla Regione Toscana e che coinvolge anche enti locali, magistratura e forze dell´ordine e che ha prodotto 169 ispezioni nell´intera area vasta. I dati relativi sono stati presentati questa mattina nell´ufficio del Procuratore della repubblica di Prato. I tecnici della prevenzione sono stati affiancati in due occasioni dalla Polizia municipale ed in 1 dai Carabinieri. Le ispezioni hanno riguardato in 11 casi laboratori di confezioni, 10 pelletterie e in 8 casi altre attività. In 13 casi si è trattato di imprese che occupano dai 4 ai 10 dipendenti, in 3 da 11 a 15 mentre le più piccole (da 1 a 3 addetti) sono state 11 e quella più grande ha da 16 a 20 dipendenti. Soltanto 9 sono risultate completamente in regola, 4 avevano al loro interno dormitori abusivi, 3 cucine abusive, 13 impianti elettrici fatiscenti. Il lavoro di verifica ha determinato non ha determinato né sequestri né chiusure ma 20 informative di reato e 23 fogli di prescrizioni. A livello di area vasta sono state controllate 169 imprese, 23 sono risultate non più operative, 27 quelle in regola, 19 quelle sequestrate. In tutte le altre sono state riscontrate molteplici carenze che hanno dato origine ad oltre 230 prescrizioni, a sanzioni amministrative e a segnalazioni all´autorità giudiziaria. Il programma del progetto "Lavoro sicuro" prevede di controllare nei prossimi tre anni tutte le 7.700 aziende censite in area vasta. Dal mese di novembre il numero dei controlli sarà incrementato. A Empoli si passerà da 8 aziende a settimana a 16, in area vasta i controlli saliranno a 90 settimanali anche grazie alle 74 assunzioni di nuovi tecnici della prevenzione che diventeranno tutti ufficiali di polizia giudiziaria.  
   
   
LAVORO, LOMBARDIA: MINISTERO GARANTISCE PER CASSA IN DEROGA  
 
Milano, 9 ottobre 2014 - "Il Ministero ci ha rassicurato anche sui fondi 2014 a disposizione per gli ammortizzatori in deroga e, a oggi, vi sarebbero residui per 180 milioni di euro destinati alla Lombardia e sarebbe pure previsto un ulteriore finanziamento complessivo di 700 milioni di euro nella conversione dello ´Sblocca Italia´". Lo dice Valentina Aprea, assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia. Rientra Allarme - Sebbene per via ancora informale, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha infatti chiarito che le sospensioni dei lavoratori possono essere effettuate anche prima della verifica della compatibilità finanziaria da parte dell´Inps. Rientra in questo modo l´allarme sollevato per possibili licenziamenti immediati a fronte del venire meno della certezza di accesso agli ammortizzatori sociali. Il Governo Deve Dare Certezze E Chiarire - La Regione e le parti sociali hanno condiviso di richiedere al Ministero atti ufficiali sia sul venire meno di ogni controllo preventivo sui decreti regionali di concessione della Cassa integrazione, sia sulla garanzia degli effettivi residui disponibili, poiché i 180 milioni nominali non tengono conto dei conguagli che Regione Lombardia ha riconosciuto alle aziende per agevolare i lavoratori nella fruizione delle indennità per ammortizzatori in deroga. "Siamo fiduciosi per gli ulteriori stanziamenti promessi dal Governo per la Cassa integrazione nel 2014 - conclude sul punto l´assessore Aprea -, per i quali attendiamo una conferma presto con il provvedimento legislativo di prossima adozione". Incontro Assessori Al Lavoro - "Oggi al tavolo degli assessori regionali proporrò ai miei colleghi di condividere tre indirizzi chiari" aggiunge l´assessore Aprea. "In primo luogo - spiega -, in questo contesto di assoluta confusione e incertezza il Ministero non può assegnare alcuna data perentoria per le autorizzazioni della Cassa in deroga per i primi 8 mesi del 2014. Il rischio concreto è che per le Regioni come la Lombardia, che hanno ancora circa 10.000 domande da autorizzare, possano restare escluse diverse centinaia di domande per le richieste di integrazione o a causa dei flussi informatici di trasmissione verso Inps. In secondo luogo, fino a quando le Regioni resteranno titolari e responsabili delle autorizzazioni, devono avere certezza delle risorse assegnate". "Infine - conclude l´assessore Aprea -, nessuno può chiedere alle Regioni di adottare decreti senza copertura finanziaria, che sarebbero illegittimi, creerebbero delle aspettative verso aziende e lavoratori ed esporrebbero le Regioni, e non i dirigenti ministeriali, a possibili azioni di responsabilità". Sostegno Regionale A Esodati: 250 Euro Mensili - L´assessore Aprea si dichiara infine soddisfatta del provvedimento approvato ieri dalla Giunta regionale a sostegno dei lavoratori esodati: "Abbiamo voluto riconoscere ai lavoratori esodati un contributo a fondo perduto pari a 250 euro mensili - afferma - fino a quando sarà riconosciuto l´effettivo diritto alla pensione". Le risorse disponibili ammontano a 500.000 euro e l´erogazione sarà a cura di Finlombarda.