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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Ottobre 2014
L´UNIONE EUROPEA E GIAPPONE INSIEME LE LORO RICERCATORI PER RAGGIUNGERE GIGABIT PRIMA DELLE OLIMPIADI DEL 2020  
 
Bruxelles, 20 ottobre 2014 - La Commissione europea e il Giappone hanno presentato quattro progetti di ricerca volti a sviluppare nuove tecnologie per le reti a banda larga in aree in cui gli utenti sono numerosi. Investimenti comuni ammontano a 12 milioni di euro e più di 40 partner sono coinvolti. Obiettivo dei ricercatori è quello di realizzare una larghezza di banda di più di un gigabit per ogni membro della folla nello stadio olimpico a Tokyo durante le Olimpiadi del 2020. Il digiuno Internet mobile è diventato necessario vista la proliferazione di smartphone e tablet. Nel frattempo, gli individui sono sempre più persone utilizzano questi dispositivi per lo streaming video in tempo reale, che le vecchie reti non possono trasmettere. Entro il 2017, il mondo dovrebbe contare 4 miliardi di utenti di connessioni mobili a banda larga. Ogni giorno ci troviamo di fronte a problemi di accesso a Internet in molti luoghi pubblici nelle nostre città, nei trasporti pubblici, stadi, centri commerciali, centri congressi e sale da concerto. Aumentare la velocità di comunicazione per ogni utente in queste situazioni è difficile a causa delle numerose restrizioni dei sistemi di comunicazione tradizionali in aree ad alta densità di utenti. In Giappone, per esempio, una sfida fondamentale è quello di massimizzare la capacità totale delle comunicazioni per i Giochi Olimpici del 2020 negli stadi, treni e altri luoghi pubblici. Non solo in Giappone, ma anche tutto il mondo e in Europa, è necessario aumentare la capacità della rete in modo che le comunicazioni sono fluidi. M me Kroes ( Neeliekroeseu ), vicepresidente della Commissione europea responsabile per l´ Agenda digitale , ha dichiarato in proposito: "Non è sufficiente avere un telefono bello, deve anche lavorare ovunque siete. I contribuenti potranno trarre grandi vantaggi da questi investimenti in ricerca sulla banda larga ad alta velocità. " Oltre alle potenziali opportunità di mercato per le imprese che partecipano alle due regioni, ci sono tra i successi ottenuti da questo tipo di collaborazione Ue-giappone giunto lo standard di telefonia mobile 3G, è diventato supporto globale. Contesto L´ue e Giappone si investirà 6.000.000 € di fondi del programma 2020 ( # H2020 ) nei seguenti quattro progetti: Rapid sarà basata su architetture di rete radiofonica innovative per far progredire la tecnologia 5G # . Sarà entro il 2017 per ciascun utente in uno stadio olimpico o altro luogo pubblico affollato con un telefono intelligente per scaricare contenuti su Internet un maggiore di 1 Gb / s. Portata pratica, gli utenti saranno in grado di scaricare un film in Hd con una durata di un´ora in 30 secondi. Ikaas usato per sviluppare un intelligente, piattaforma sicura per le città intelligenti basati su dati di massa ("Big Data") raccolti da Internet of Things ( #Iot ) - dotato di sensori quali ambienti terminali mobili elettrodomestici intelligenti e case intelligenti. Safari svilupperà apparecchiature ottiche programmabili per le nuove funzioni di trasporto per più flussi, fino a 400Gbps / canale almeno. Ciò significa che un canale può trasportare 20.000 flusso blu-ray video Hd in tempo reale (20 Mbit / s) allo stesso tempo. Festival fornire Ue-giappone piattaforme comuni per la sperimentazione con l´Internet delle cose, che consentirà sperimentatori di convalidare gli sviluppi dei loro servizi Ict intelligenti. Più di 40 partner provenienti da dieci paesi:
Paese Partners
Danimarca Technical University of Denmark
Finlandia Università di Oulu
Francia Cea-leti , Egm , Inno Tsd , Sopra Group
Germania Innotec21 , Coriant , Corning Optical Communications , Università di Duisburg-essen
Grecia Wings Soluzioni Ict
Italia Centro di Ricerca e telecomunicazioni per le Comunità in rete (Create - Net), Ingegneria
Polonia Exatel
Spagna Atos , il Comune di Madrid (autorità competenti per la salute ambientale, qualità dell´aria e dei trasporti pubblici), la Regione di Madrid (rischi per la salute di servizi di monitoraggio per l´ambiente), il Comune di Santander , Cantabria Università
Regno Unito Università di Kent , University of Surrey , Università di Southampton
Giappone Acutus , Central Research Institute of Electric Industry Potenza , Doshisha Università , elettronica di navigazione Research Institute , Fujikura , Hitachi Ltd , Hitachi Solutions Giappone orientale ,Giappone Istituto di Ricerca per la Sociali Sistemi , Jr West Giappone Communications , Kddi R & D Laboratories , Kddi Research Institute , Conoscenza Capital Management Office (Kc), Koden Techno informazioni , Kokusai Kogyo , Kyoto Sangyo Università , Ntt Corporation , Università di Osaka , Riken , Ritsumeikan (Uk) e Università di Tohoku .
 
   
   
LA BANDA LARGA E INTERNET FANNO CRESCERE LE AZIENDE TRENTINE  
 
Trento, 20 ottobre 2014 - La banda larga e, più in generale internet, hanno davvero un effetto benefico sullo sviluppo economico delle imprese sul territorio. La conferma arriva dalla ricerca condotta dall´Istituto per la ricerca valutativa sulle politiche pubbliche della Fondazione Bruno Kessler che analizza, per la prima volta in modo dettagliato, l´impatto della diffusione di internet ad alta velocità sulle prestazioni economiche delle imprese trentine. In particolare, l’analisi ha preso come oggetto di studio l’estensione a tutto il territorio provinciale dell’Adsl2+ (20 Megabit): un intervento unico per capillarità, svolto da Trentino Network tra il 2011 e il 2013. Finora in Italia e anche a livello internazionale non ci sono stati molti rapporti che dimostrino l’impatto della banda larga sulle imprese. Di qui il valore di questo studio. Secondo la ricerca, l’impatto della banda larga ha maggiore effetto in imprese guidate da imprenditori con elevata istruzione: in queste imprese, un mese di broadband fra il 2010 e 2012 si traduce in un aumento del volume d’affari del 4,7%, mentre su 15 mesi la crescita è del 19%. “Con il progetto banda larga - ha sottolineato il vicepresidente Alessandro Olivi, intervenendo alla presentazione della ricerca - intendiamo costruire un Trentino intelligente e smart. Internet veloce favorirà la crescita delle aree strategiche: meccatronica, agroalimentare, turismo e industria del risparmio energetico”. Dopo anni di dibattito sui possibili vantaggi della digitalizzazione di infrastrutture e servizi a favore di un territorio, la prima conferma arriva dalla ricerca condotta dalla Fondazione Bruno Kessler (Istituto per la ricerca valutativa sulle politiche pubbliche). In collaborazione con Trentino Sviluppo, società di sistema della Provincia autonoma di Trento a cui è affidata la digitalizzazione del territorio, i ricercatori di Fbk hanno portato a termine lo studio “sull’impatto della diffusione di interne ad alta velocità sulle performance economiche delle imprese trentine”. I dati raccolti confermano - in sintesi - la relazione diretta tra internet veloce e la crescita delle aziende, con un distinguo: a crescere e a beneficiare di questa innovazione sono le aziende guidate da imprenditori con elevata istruzione. Negli altri casi, il beneficio è nullo o quasi. Come dire: l’innovazione, soprattutto quella tecnologica, non è un processo automatico, al contrario va guidata e portata dentro l’azienda con cognizione di causa. Alla presentazione ha preso parte anche il vicepresidente e l’assessore provinciale allo sviluppo economico e al lavoro, Alessandro Olivi, che ha insistito sul processo di innovazione del Trentino portato avanti dalla Provincia autonoma di Trento: “Il progetto di costruzione della rete orizzontale e diffusa della banda larga è un progetto che mira a costruire un Trentino intelligente e competitivo. Lavoriamo ad un Trentino smart, non solo sul versante delle imprese, dove è evidente l’impatto che le tecnologie abilitanti producono a favore della crescita e del tasso di innovazione, ma anche per quanto riguarda la competitività di sistema che coinvolge la pubblica amministrazione, i servizi alla persona e soprattutto realizza un rapporto di reale sussidiarietà tra i vari territori”. Nel suo intervento Olivi ha difeso la scelta strategica della Provincia di diffondere sul territorio Internet veloce: “La banda larga rappresenta una infrastruttura orizzontale attraverso cui noi intendiamo offrire alle imprese una connessione tra loro, tra i centri di ricerca, tra le imprese e la pubblica amministrazione, tra le imprese e i propri clienti, in grado di elevarne la qualità e la crescita del capitale umano. Attraverso la banda larga noi intendiamo soprattutto promuovere una nuova imprenditorialità investendo sui giovani e facendo si che la diffusione orizzontale della rete favorisca alcune aggregazioni competitive verticali che corrispondono nel piano di sviluppo della Provincia alle aree di maggiore tasso di crescita. Noi abbiamo individuato queste aree nella meccatronica, agroalimentare, turismo e nella industria del risparmio energetico”. Banda larga e ruolo dei territori Il ruolo della banda larga per lo sviluppo socio economico dei territori ed, in particolare, “il ruolo delle regioni e Provincie Autonome e le azioni da intraprendere su scala nazionale” è stato il tema della tavola rotonda che si è tenuta a margine della presentazione della ricerca di Fbk. Alla crescente domanda di connettività da parte di imprese e privati si contrappone, soprattutto in Italia, una difficoltà da parte dei Governi di rispondere con investimenti infrastrutturali. Disponibilità finanziarie a parte, Antonio Nicita, commissario Agcom, ha sottolineato l’importanza della ricerca condotta da Fbk e Trentino Network: “Ad oggi, anche in campo internazionale, non ci sono ricerche sull’impatto della banda larga sull’economia. Tutti noi ne abbiamo percezione ma nessuno è riuscito a misurare l’effetto sulle imprese e sul tessuto economico sociale”. “La pubblica amministrazione - ha spiegato Sergio Bettotti, dirigente generale della Provincia autonoma di Trento - ha bisogno di connettività, ma soprattutto il tessuto economico. Nel turismo il 90 per cento delle prenotazioni avvengono online e per un alberga diventa essenziale disporre di internet veloce e stabile”. Dal Governo, per bocca di Antonello Giacomelli, sottosegretario Mise con delega alle Tlc, arriva la conferma che “entro ottobre l’Italia presenterà a Bruxelles il pianto per la banda ultra larga: “Faremo convergere i piani regionali, sotto guida di Palazzo Chigi. Il tema non è settoriale ma riguarda tutti”. Quanto alle risorse, il sottosegretario avverte: “Dobbiamo dirci la verità, sappiamo che ad oggi è difficile ipotizzare un impegno non inferiore ai 7-8 miliardi per raggiungere gli obiettivi europei 2020, questo a prescindere che dal sistema di banda larga”. La ricerca. La disponibilità di infrastrutture internet ad alta velocità rappresenta una delle leve in grado di favorire lo sviluppo economico dei paesi. Diversi studi hanno evidenziato l’impatto positivo della diffusione di tali tecnologie: ad una penetrazione del 10% nei tassi di copertura del segnale viene associata una crescita del 0,9-1,5% del Pil (Czernich et al., 2011). Nonostante tale manifesta rilevanza, recenti dati della Commissione Europea dimostrano che la percentuale di famiglie Italiane cui è reso a disposizione un servizio di connettività fino a 30 Mbps è del 21% a fronte di una media europea del 62% (Digital Agenda Scoreboard, 2014). Gli operatori privati non sono sempre nelle condizioni di garantire la copertura del segnale in tutte le zone, data la limitata profittabilità degli investimenti necessari. In tali circostanze può essere particolarmente auspicabile l’intervento pubblico per limitare gli effetti del fallimento del mercato. E’ questo il caso della Provincia Autonoma di Trento la quale, a seguito di un bando pubblico del 2010, ha attribuito ad un provider privato il compito di garantire il segnale a fronte della partecipazione alla spesa necessaria (circa 8 milioni di euro). A partire dal giugno 2011, progressivamente nel tempo, in tutti i comuni trentini è stato reso disponibile il servizio di connettività ad internet a 20 Mbps. L’impegno trentino per la riduzione del digital divide rappresenta una delle poche esperienze in tal senso nel panorama italiano. Nonostante non fosse stato previsto un disegno valutativo per la misura in esame, le modalità di attuazione dello stesso consentono di valutarne in maniera rigorosa gli effetti sulla crescita dell’economia locale. Lo studio prende spunto dal fatto che le infrastrutture per la broadband sono state installate nei comuni trentini in momenti successivi nel tempo. La diversa tempistica di attivazione non è da attribuire a specificità locali: questo fattore permette di stimare l’effetto causale della diffusione della banda larga confrontando performance di imprese residenti in comuni attivati con precedenza rispetto ad altri. I risultati della ricerca. Questa ricerca è tra i primi studi empirici ad analizzare l’effetto causale della banda larga a livello microeconomico, e il primo studio ad esaminare l’effetto sulla produttività delle microimprese. Inoltre, lo studio utilizza una base dati unica costituita dall’indagine sulle Microimprese del Trentino (Pmt) in combinazione con dati amministrativi. I risultati dello studio dimostrano che l’impatto della diffusione della banda larga in Trentino sulla crescita dell’economia locale è positivo. Le imprese operanti in territori dove il segnale di internet veloce è stato attivato prima rispetto ad altri, mostrano un tasso di crescita maggiore a parità di altre condizioni. L’impatto dell’intervento è fortemente eterogeno e varia in funzione delle caratteristiche del titolare dell’impresa. Per l’esattezza esso è fortemente positivo per le aziende guidate da imprenditori con elevata istruzione, è nullo nel caso delle rimanenti imprese. Per le prime è, per esempio, stimato che un mese di disponibilità di broadband fra il 2010 e il 2012 si traduce in un aumento del volume d’affari del 4,7%. Con circa 15 mesi di disponibilità il volume d’affari cresce del 19%. Essendo l’economia locale in larga parte formata da microimprese, il presente studio dimostra la rilevanza della politica pubblica. Allo stesso tempo, la ricerca suggerisce l’esistenza di un considerevole skill-bias nell’impatto dei cambiamenti tecnologici.  
   
   
ARRIVA “JIFFY”, IL NUOVO SERVIZIO DI SIA PER L’INVIO DI DENARO VIA SMARTPHONE CHE FUNZIONA COME WHATSAPP  
 
Milano, 20 ottobre 2014 - In occasione del Sia Expo 2014, Sia presenta un innovativo servizio per pagamenti “Person to Person” (P2p) denominato “Jiffy” che tramite un app consente di inviare e ricevere denaro in tempo reale dallo smartphone ai propri contatti. Jiffy, dall’inglese “attimo”, è un’unità di misura che corrisponde al tempo impiegato dalla luce per percorrere un centimetro. Grazie a questa nuova applicazione basata su bonifico Sepa, Sia lancia per prima in Europa un servizio aperto a tutte le banche operanti nell’Area Unica dei Pagamenti in Euro, potenzialmente utilizzabile da oltre 400 milioni di correntisti europei. Con Jiffy è possibile trasferire denaro ad un beneficiario identificato dal numero di telefono e la disponibilità dei fondi è immediata: infatti l´addebito e l´accredito avvengono direttamente sul conto corrente tramite un bonifico "real time" eseguito tramite l’home banking in assoluta sicurezza. Jiffy è disponibile per smartphone con sistema operativo Android, iOs, Windows Phone e si caratterizza per la velocità e la facilità d’uso. Il nuovo sistema di pagamento digitale sviluppato da Sia può infatti essere utilizzato nelle situazioni più diverse, come ad esempio per restituire la nostra quota all’amico che ha saldato il conto del ristorante, contribuire alla raccolta di fondi per un regalo, inviare soldi ad un parente o a chi studia lontano da casa, dare la "paghetta" ai figli piccoli etc. Come Funziona - Il servizio prevede anche la possibilità di invitare utenti non ancora registrati in modo che possano ricevere denaro. - Occorre innanzitutto essere titolari di un conto corrente in una banca che aderisce al servizio. Ci si registra attraverso il portale di home banking dell’istituto fornendo il numero del cellulare da utilizzare per inviare/ricevere denaro. Il sistema associa il codice Iban del proprio conto al numero di telefono. A questo punto si scarica l’app di Jiffy. Si digitano le credenziali per entrare nel sistema ed il funzionamento è proprio come con Whatsapp o altri servizi similari: dopo aver visualizzato la rubrica personale dello smartphone (dove gli utenti già abilitati al servizio sono contraddistinti da una specifica icona), si seleziona il destinatario, si inserisce l’importo, un eventuale messaggio di testo e cliccando si completa l’operazione di invio. Ubi Banca è stato il primo istituto di credito in Italia ad adottare questa nuova modalità di trasferimento fondi tra i propri clienti. Completata la fase di test in corso nella città di Bergamo, il servizio verrà esteso a breve a tutte le banche del Gruppo. Al servizio P2p di Sia hanno aderito altre primarie banche italiane che rappresentano una quota di mercato di circa il 60% dei conti correnti nazionali.  
   
   
ALTO ADIGE DIGITALE 2020: I VOTI SUPERANO QUOTA 1000  
 
Bolzano, 20 ottobre 2014 - Hanno superato la soglia dei 1000 i voti sulla piattaforma online "Alto Adige Digitale 2020", la borsa digitale dedicata alle idee e creata “per offrire l’opportunità di compartecipare alla gestione dell’agenda digitale dell’Alto Adige del futuro“, sottolinea l’assessora provinciale Waltraud Deeg. La piattaforma è online ancora per tre settimane, fino al 9 novembre. Gestire online gli atti amministrativi e renderli rintracciabili, aumentare la confidenza delle persone adulte con le nuove tecnologie, creare un sistema di prenotazione elettronico provinciale per le visite mediche: sono solo alcuni dei suggerimenti che gli utenti hanno inviato sullo sviluppo digitale in Alto Adige. Le oltre 60 proposte sono state inoltrate alla piattaforma online aad2020.Provincia.bz.it e valutate con oltre 70 commenti e più di mille voti. "Per noi è importante che tante persone si confrontino con la pianificazione sul futuro digitale dell´Alto Adige, che portino le loro idee e facciano proposte", sottolinea l´assessora provinciale Deeg, che ha lanciato online la piattaforma lo scorso 26 settembre. La piattaforma è parte dell´omologo progetto che punta a "migliorare i servizi pubblici con l´aiuto delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione", continua Deeg. La partecipazione pubblica è soltanto uno dei canali attraverso cui comporre il documento strategico "Alto Adige Digitale 2020", perché il processo di sviluppo "viene accompagnato sul piano interattivo dalle varie parti coinvolte: economia, istruzione, sanità e amministrazione", spiega l´assessora. Sulla piattaforma online aad2020.Provincia.bz.it i cittadini possono inoltrare, commentare e valutare idee e proposte sul futuro digitale dell´Alto Adige fino al prossimo 9 novembre.  
   
   
DA OGGI LE IMPRESE DELLA LOMBARDIA POTRANNO FARE RICHIESTA PER ACCEDERE AL BANDO RICERCA E INNOVAZIONE DI REGIONE LOMBARDIA E FARE SHOPPING DI INNOVAZIONE A SMAU PUNTANDO ALLE OLTRE 500 NOVITA’ PRESENTATE DAI GRANDI PROTAGONISTI DEL SETTORE E DAI LORO PARTNER ITALIANI  
 
Milano, 20 ottobre 2014 - A partire dal 16 ottobre alle ore 14.00 le imprese della Lombardia possono presentare i propri progetti di innovazione per ottenere un contributo a fondo perduto pari al 50% per spese affrontate in innovazione, per un valore complessivo della misura pari a 6,8 milioni di Euro. E’ il nuovo bando Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia, realizzato in collaborazione con le Camere di Commercio Lombarde, che sarà presentato ufficialmente nell’ambito della prossima edizione di Smau, dal 22 al 24 ottobre a Fieramilanocity. L’obiettivo del Bando è quello di supportare l’innovazione tecnologica di processo e di prodotto nelle micro, piccole e medie imprese, tramite l’introduzione e la creazione di nuove tecnologie digitali e la messa a disposizione di servizi di trasferimento tecnologico, anche in vista di Expo 2015. Esupply Chain Collaboration, eCommerce, Mobile Commerce, Social Commerce, soluzioni per la Fabbrica Digitale, per la Smart Logistics, per lo Smart Building, la Safety e soluzioni digitali per l’Agroalimentare, sono questi gli ambiti in cui saranno finanziate le spese in tecnologie digitali. Proprio per favorire l’accesso delle imprese in visita, Smau ha realizzato una mappatura dell’offerta tecnologica presente in fiera che rientra nelle categorie predisposte dal Bando, per fare un esempio, Action Network, Alterna e Würth Phoenix, i tre business partner di Microsoft presenti nel village, Alfacod, Aruba, Clouditalia Telecomunicazioni, Dell, Edisoftware, il distributore Edslan, con i suoi partner 3Cx, 3M, Atlinks, Avira Operations, Emerson Network, Patton, Plantronics, Polycom, Snom Technology e Zyxel, Fujitsu, Hiteco e Informetica Consulting, business partner Sap, Huawei e i suoi partner Spot4, Init e Impianti e Qualta, Intesa Sanpaolo, Menocarta.net, Salesforce.com, con il partner Telnext, Sas, Sistemi Spa, Teamsystem, Telecom, Top Consult, Vodafone, Watchguard e Zucchetti presente con 21 partner e 6 società del gruppo. Per scoprire tutte le soluzioni finanziabili dal Bando Ricerca e Innovazione sarà presente in fiera lo Smau Discovery, il servizio di personal shopper dell’innovazione che supporterà i visitatori nell’individuare le soluzioni più vicine alle proprie esigenze di business e i bandi e finanziamenti a disposizione. Ed ecco nel dettaglio le soluzioni presentate dai principali protagonisti del settore: Saranno dedicati al cloud computing e all’e-commerce i percorsi formativi che Aruba realizza nell’arco dei tre giorni per supportare aziende e start-up che cercano nella tecnologia un acceleratore per il proprio business: un ricco calendario di workshop a cura di esperti Aruba ed altri specialisti pronti a spiegare tutte le potenzialità legate alla tecnologia cloud e a chiarire i passaggi chiave per avviare e gestire un e-commerce di successo a 360 gradi. I visitatori che prenderanno parte ad almeno due workshop riceveranno un attestato di partecipazione. Allo stand Aruba, inoltre, sarà possibile interagire con l’azienda grazie ad un servizio Smart Desk, usufruire di prove gratuite dal vivo (con voucher da 25 euro per testare l’offerta Cloud), prendere parte a dimostrazioni personalizzate per servizi di Hosting & Domini, ottenere consulenza mirata per una scelta migliore tra i pacchetti e-Security e avvicinarsi alle tante soluzioni It implementabili all’interno dei Data Center Aruba. Soluzioni di videoconferenza e video anche in mobilità, architetture di virtualizzazione end-to-end per consentire alle aziende di creare un’infrastruttura cloud privata e sicura estendibile al data center, al campus e oltre, soluzioni di contact center e sistemi di comunicazione unificata che consentono, alle imprese di qualsiasi dimensione, una gestione del servizio e dell’esperienza cliente innovativa ed efficiente. Gli esperti Avaya sarà presente insieme ai suoi 3 Partner: Datapointeurope, Gecom e Set. Ll Cloud di prossimità caratterizzerà invece l’offerta di Clouditalia Telecomunicazioni: servizi tailor-made integrati Tlc e Cloud dedicati soprattutto alle medie imprese italiane, con il supporto di 14mila km di rete proprietaria in fibra e a due Data Center di ultima generazione. Spazio in particolare a Expresscloud, piattaforma in white label dedicata alla virtualizzazione dei sistemi informativi (virtual machine e, in uscita, servizi di Virtual Data Center in self provisioning) e alla piattaforma di formazione e valorizzazione dei partner. Presso lo stand Clouditalia sarà inoltre possibile ottenere voucher con il 25% di sconto su prodotti e servizi e partecipare al contest “Boost Your Idea”, dedicato alle startup: il progetto più convincente sarà supportato per un intero anno da Clouditalia con la fornitura gratuita di un Virtual Data Center, assistenza infrastrutturale e possibilità di partnership. Si focalizza sulle più recenti innovazioni tecnologiche in ambito enterprise ed end user computing l’offerta di Dell in mostra al Dell Partner Village, dove sarà possibile incontrare un distributore, Datamatic, e tre business partner, Disc, Project Milano e General Computer, che arricchiscono con servizi e consulenza un’offerta sempre più completa e all’avanguardia. Presso il Dell Village saranno esposti i nuovi prodotti client - tablet, ultrabook e All-in-one (Aio) in primis, affiancati da altre soluzioni enterprise che vanno dai nuovi server della serie 13G, alla soluzione Dell Storage Sc4020 fino all’ormai noto “Data Center in-a-box” Poweredge Vrtx. Quest’ultimo verrà presentato con diverse soluzioni software, tra cui quella messa a punto da 4ward, pensata appositamente per realizzare in modo semplice e rapido un Private o Hybrid Cloud, basato su Microsoft Windows Server e System Center 2012 R2 e integrato con l’infrastruttura esistente. La presenza di Edisoftware si focalizzerà sull’offerta di sistemi gestionali “Intelligenti” per le aziende, con particolare attenzione alle ultime novità che riguardano l´utilizzo dei gestionali via Tablet e la nuovissima funzionalità di Raccolta Ordini.” Fujitsu sarà presente con un’ampia offerta di prodotti che va dai sistemi client alle soluzioni per i Data Center, dalle infrastrutture gestite fino alle infrastrutture erogate sotto forma di servizi. In particolare allo stand si potranno conoscere le ultime novità della gamma di prodotti Fujitsu dai tablet professionali Stylistic, tra cui il modello Q584 waterproof, ai nuovi Ultrabook Touch Lifebook con processore Intel Core i7 Vpro con soluzione di sicurezza Palm Secure integrata, alleworkstation Celsius tower e portatili con soluzione Palm Secure integrata sino alle soluzioni Datacenter: con server Primergy rack Rx2520 e storage Eternus Dx200 e una soluzione blade server Bx400 con processore Intel Xeon con box Tempest adatta per ambiti militari.Inoltre Fujitsu sarà presente con un workshop interattivo “La visione Humanocentrica: L´utente al centro dei servizi” il 22 ottobre alle ore 14, in cui verrà analizzata l’evoluzione dei servizi business in ambito Ict e data visibilità ai meccanismi di gestione di servizi all´utente, utili per supportare la crescita aziendale, ribaltando il classico paradigma tra uomo e macchina. Anche la divisione Enterprise di Huawei sarà presente con una vasta gamma di prodotti che vanno dalle infrastrutture di rete, ai chip, alle reti wireless e via cavo, ad applicazioni per le imprese, al cloud computing, allo storage, alle soluzioni di sicurezza e ai server. Allo stand sarà possibile vedere da vicino le soluzioni presentate attraverso delle demo interattive. All’interno del village Huawei saranno presenti i partner Spot4, Init e Impianti e Qualta. All’interno del village Microsoft saranno presenti i partner Action Network, che realizza soluzioni per i settori di maggiore specializzazione in cui è cruciale il “project management”, ovvero la gestione di commesse, Alterna, che realizza soluzioni verticalizzate, per medie e grandi aziende oltre che per le piccole imprese, per i settori Discrete Manufacturing & Process (anche in logica lean), Wholesale&distribution, Fashion&retail, Food&beverage, Industrial Equipment e Fabricated Metal, e Würth Phoenix, Gold Partner Microsoft Dynamics è azienda leader in Italia per l’implementazione della suite di soluzioni Microsoft Dynamics Ax e Crm. Tutte le più moderne soluzioni per la “spending review” aziendale, nonché tutti gli strumenti necessari a rispettare direttive nazionali ed europee in tema di fatturazione elettronica e conservazione di archivi digitali a norma saranno presentati da Menocarta.net. La rete d’impresa illustrerà un pacchetto di servizi e soluzioni in grado di coprire tutti gli “step” necessari ai processi di digitalizzazione dei flussi documentali: dalla formazione delle figure di “responsabili della conservazione”, all´assistenza dei delegati, fino alla soluzione integrata e completa per il servizio di conservazione a norma nel tempo. Salesforce.com sarà presente attraverso la partecipazione di Telnext, Salesforce.com Reseller e Gold Consulting Partner, per presentare le sue soluzioni in ambito Crm e cloud computing aziendale, che consentono alle aziende di migliorare la gestione e la comunicazione con i clienti nelle aree del marketing, della vendita, dell’assistenza clienti e non solo. La piattaforma aziendale Salesforce1 permette inoltre di creare e sviluppare applicazioni fruibili in modalità cloud, mobile e social a supporto di qualsiasi processo aziendale. Insieme ai suoi partner Hiteco e Informetica Consulting Sap è presente per mostrare come la tecnologia possa favorire concretamente la competitività delle Piccole e Medie Imprese, a partire dall’innovativo Sap Business One: la versione 9.0 del gestionale integra in un unico sistema tutte le funzioni di core business dell’azienda e risponde in modo completo alle necessità attuali e future della Pmi. Allo stand Sas è possibile conoscere le nuove soluzioni che aiutano imprenditori e manager nel pubblico e nel privato – anche di aziende medio e piccole – a sfruttare il reale potenziale dei dati in tempi veloci e a costi competitivi. Soluzioni semplici da usare e veloci da implementare che permettono di analizzare i dati liberamente via web e mobile. Le nuove soluzioni Sas soddisfano le esigenze di analisi del dato, dalla tradizionale Business Intelligence, fino all’Advanced Analytics, senza la necessità di Know How statistico o tecnologico. Teamsystem si presenta a Smau con un’offerta gestionale di ultima generazione sviluppata sull’innovativa piattaforma web nativa Polyedro, che introduce un nuovo modo di gestire i processi di business. Lynfa per i professionisti e Alyante per le aziende sono la risposta di Teamsystem per garantire una completezza funzionale che non ha eguali, incorniciata da una user experience che minimizza i tempi di apprendimento e rende ogni operazione intuitiva e veloce, oltre a permettere l’accesso ai dati in ogni momento via web e mobile, senza vincoli dal sistema operativo che si utilizza o dispositivo tecnologico. Smau sarà inoltre l’occasione per introdurre Embyon - l’evoluzione dell’Erp di Metodo - e Voispeed Cloud, la piattaforma che permette di creare, gestire e rivendere centralini in Cloud funzionanti anche con linee tradizionali e senza passaggio di voce su Internet. A Smau Telecom Italia, in collaborazione con Telecom Italia Digital Solutions, presenta Nuvola Store, il nuovo cloud marketplace di servizi digitali rivolto alle Piccole e Medie Imprese. Il portale consente di scegliere, acquistare e gestire in modo semplice e immediato le più avanzate soluzioni Ict. Inoltre, nell’ambito della partnership con Expo 2015, Telecom Italia, in qualità di Official Global Partner, propone innovative soluzioni in grado di abilitare la realizzazione della prima Smart City e di offrire ad aziende e istituzioni una vetrina tecnologica multicanale per valorizzare il tessuto turistico e imprenditoriale del Paese. In aggiunta ai consolidati servizi di comunicazione mobile e agli innovativi servizi di rete fissa (Vodafone Rete Unica e Vodafone Rete Unica Dati), Vodafone propone un’ampia gamma di soluzioni che aiutano Aziende e Pubbliche Amministrazioni a migliorare l’efficienza dei propri processi interni, agevolare il rapporto con i propri clienti, supportare le aziende ad abilitare lo Smart Working. In particolare Vodafone presenterà un portafoglio di Business Mobile Apps, Ict solutions e connettività Machine to Machine evoluta che vanno a comporre l’insieme di Smart Solutions che abilitano lo sviluppo delle Smart Cities in diversi ambiti: Smart Public Services, Smart Grid, Smart Mobility, Smart Working & Living, Smart Health e Smart Education. Wacom, sarà presente a Smau insieme ad alcuni partner quali Aliaslab, Namirial, Unimatica e Xyzmo presso il Wacom Village per illustrare le potenzialità delle soluzioni di firma che permettono di dematerializzare i documenti aziendali, tra cui il sign pad 10” Dtu-1031, la nuova generazione di sign pad Stu-530 e Stu-430 e la nuova penna capacitiva Bamboo Stylus fineline per iPad. Banche, assicurazioni, utilities, pubblica amministrazione, aziende retail, hotel etc. Utilizzano quotidianamente i device di Wacom per firmare il loro futuro. Zucchetti parteciperà a Smau Milano 2014 con 21 dei suoi business partner e 6 società del Gruppo – Pat, Longwave, Macnil, Zeta Social, Zucchetti Communication e Zucchetti Tcpos. Sarà l´occasione ideale per presentare tutte le novità in ambito gestionali/erp. Gestione del personale, crm, enterprise social software, collaboration, comunicazione unificata e soluzioni per la gestione dei punti cassa dedicate alla ristorazione e al retail. Due i premi a cui ambisce il Gruppo Zucchetti in questa edizione di Smau Milano 2014: Macnil, società attiva nel mercato della localizzazione satellitare e smart mobility, è candidata al premio Smart Communities con un progetto di monitoraggio della mobilità sostenibile e intelligente del Comune di Bari attraverso l’utilizzo di app per smartphone e tablet; Bpm – Banca Popolare di Milano, è candidata al Premio Innovazione Ict nella categoria “Sistemigestionali Integrati” per avere attuato un cambiamento tecnologico e organizzativo innovativo in ambito Human Resources scegliendo la suite Hr Infinity Zucchetti.  
   
   
ITALIA A DUE VELOCITA’ SUI PAGAMENTI DIGITALI SICUREZZA IMPRESCINDIBILE PER LO SVILUPPO  
 
Milano, 20 ottobre 2014 – E’ stata presentata il 15 ottobre a Milano nel corso del “Sia Expo 2014”, l’evento dedicato alla “Digital Transformation”, l’indagine di Sia, effettuata da Swg su un campione di 1.000 cittadini italiani (più altri 200 tra dipendenti della Pa e insegnanti), sulle percezioni e atteggiamenti rispetto ai pagamenti digitali. I risultati della ricerca evidenziano la presenza di un’Italia a due velocità, con una netta contrapposizione tra una quota di popolazione refrattaria all’utilizzo degli strumenti di pagamento digitale (definiti come “low users”, che raccolgono il 35% del totale degli intervistati) ed una quota, all’opposto, fortemente digitalizzata e che vorrebbe un ulteriore potenziamento delle opportunità di utilizzo delle forme di pagamento digitale (definiti come “heavy users” che raccolgono il 23% del totale degli intervistati). Le differenze tra low users e heavy users derivano da due fattori chiave: l’atteggiamento culturale rispetto al mondo digitale in senso lato e l’esperienza concreta unita al grado di consapevolezza dell’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici. Low users: le paure che disincentivano l’uso dei pagamenti digitali In particolare, i low users considerano il denaro digitale meno sicuro (giudizio pari a 5,6 punti su una scala di 10 contro i 7,3 del denaro contante), meno economico rispetto al denaro contante (5,3 contro 6,9) e meno efficace per poter mantenere il controllo delle proprie spese (5,2 contro 7,4 del denaro contante). Chi utilizza meno le forme di moneta elettronica adduce come motivazione la paura di subire truffe (27%), di perdere il controllo sulle spese effettuate (23%) ed una generale diffidenza nei confronti delle forme di pagamento digitale a favore del contante (21%). Heavy users: pagamenti digitali, più si usano e più convincono Gli heavy users, invece, per quanto siano coscienti di alcuni rischi di sicurezza e benchè abbiano subito più spesso una truffa informatica (39% contro il 13% dei low users), hanno una rappresentazione dei pagamenti digitali decisamente più positiva, basata sull’esperienza, che li porta a ritenere il denaro elettronico più comodo (8,5 punti su una scala di 10 contro i 6,5 punti del denaro contante), veloce (8,3 contro 7,1), semplice (8,2 contro il 7,7), sicuro (7,3 contro 7,2), economico (7,3 contro 6,6) ed efficace per il controllo delle spese (7,1 contro 6,8). Anche gli heavy users sono particolarmente attenti alla sicurezza e mostrano gradimento nei confronti di tutte le azioni proposte durante la rilevazione a maggiore tutela del consumatore (sms di conferma degli avvenuti pagamenti, utilizzo di codici di sicurezza aggiuntivi quando si fanno pagamenti digitali, assicurazioni che garantiscano il rimborso da eventuali truffe). Molto diffusa è anche la percezione che siamo di fronte ad un ineludibile cambiamento, che non può essere arrestato e che vede gli altri Paesi europei più avanti dell’Italia: ne è convinto l’88% degli heavy users e il 62% dei low users. Anche i low users lo riconoscono, ma sembrano mantenere un atteggiamento di resistenza che li porta ad arroccarsi sulle proprie abitudini, evitando ogni cambiamento, fino a quando non sarà del tutto inevitabile usare la moneta elettronica. In prospettiva la maggior parte degli intervistati (ben l’82% degli heavy users) attribuisce alle forme di pagamento elettronico un ruolo importante nella lotta all’evasione fiscale, in una visione del futuro in cui la transizione completa verso i pagamenti digitali sarà lenta (80% del campione), ma inesorabile, e sarà caratterizzata dalla diffusione di sistemi più sicuri integrati con i dispositivi mobili di ultima generazione. Pa digitale Gli heavy users vorrebbero poter utilizzare in misura sempre più massiccia i pagamenti elettronici, soprattutto nelle spese che riguardano la Pubblica Amministrazione: dalle tasse Imu, Tasi, Tari (62%) ai parcheggi cittadini (20%) e si dicono pronti anche ad una ulteriore dematerializzazione attraverso l’utilizzo di dispositivi mobili anche per effettuare micropagamenti. Proprio la Pubblica Amministrazione svolgerà un ruolo cruciale per la crescita futura dei pagamenti digitali. I dipendenti della Pa intervistati sono consapevoli degli effetti positivi che la digitalizzazione dei processi e dei pagamenti potrà portare (92%) e del miglioramento della qualità dei servizi resi agli utenti (88%), ma allo stesso tempo gli insegnanti evidenziano una certa paura che i processi riorganizzativi legati alla transizione verso il digitale possano portare ad una riduzione del personale impiegato (65%). La ricerca di Sia mostra inoltre che solo il 36% del campione totale è a conoscenza della scadenza del 31 dicembre 2015 entro cui tutti gli enti della Pa, a livello locale e centrale, dovranno consentire pagamenti elettronici (contravvenzioni, imposte, ticket sanitari etc.) adeguando le proprie procedure Alla domanda quale scenario crede sarà più probabile alla fine del prossimo anno, solo il 13% ritiene che tutta la Pubblica Amministrazione sarà in grado di accettare pagamenti digitali, il 41% immagina che i termini di legge verranno posticipati e il restante 46% ipotizza che alcuni enti non saranno pronti e ci saranno disservizi per i cittadini.  
   
   
DAL 22 AL 24 OTTOBRE 2014 A FIERAMILANOCITY LAB#ID TRASFERISCE TECNOLOGIA RFID/NFC A SMAU 2014  
 
 Castellanza, 20 ottobre 2014 - Dal 22 al 24 ottobre il Lab#id della Liuc – Università Cattaneo sarà presente a Smau 2014 nell’area dedicata alla Open Innovation (Fieramilanocity Milano, Padiglione 2, Stand A97), insieme ad altri centri di trasferimento tecnologico, startup, spin-off, incubatori e acceleratori d’innovazione. Anche quest’anno l’evento italiano di riferimento per l’innovazione e le tecnologie digitali dedica ampio spazio all’ecosistema dell’innovazione coinvolgendo i centri di trasferimento tecnologico aderenti a Questio (il sistema attraverso il quale Regione Lombardia ne realizza la mappatura), tra questi, appunto, il Lab#id che vi figura dal 2009. Un modo per fornire alle imprese e ai professionisti italiani dei soggetti concreti ai quali rivolgersi per attingere innovazione, know-how, idee e supporto per poter competere, al quale si affianca quest’anno l’opportunità, per le Micro, Piccole e Medie Imprese lombarde, di sostenere i propri progetti di innovazione anche attraverso il bando Ricerca e Innovazione 2014 di Regione Lombardia che si aprirà proprio il prossimo 16 ottobre. In virtù del proprio coinvolgimento nella manifestazione, al Lab#id è stato fornito un codice invito, da inserire al momento della registrazione, che consente ai propri ospiti di accedere gratuitamente alla manifestazione: 7389506412.  
   
   
TASSE UNIVERSITARIE E BORSE DI STUDIO PRESENTANO FORTI DISPARITÀ TRA I PAESI EUROPEI  
 
 Bruxelles, 20 ottobre 2014 - Tra i paesi europei permangono forti disparità nei livelli delle tasse universitarie, delle borse di studio e dei prestiti per gli studenti: è quanto emerge da una relazione pubblicata il 17 ottobre dalla rete Eurydice della Commissione europea. La relazione interessa 33 paesi europei e rivela che nel continente, nonostante alcune importanti eccezioni, i sistemi di tassazione universitaria sono rimasti relativamente stabili. La Germania è l´unico paese ad aver recentemente abolito le tasse universitarie, benché queste fossero state introdotte solo nel 2007. Nel 2014 l´Estonia ha apportato modifiche sostanziali al proprio sistema di finanziamento, correlando le tasse ai risultati nello studio: a pagare sono solo gli studenti che non riescono a stare al passo con il piano di studi (vale a dire che non ottengono il necessario numero annuo di crediti). La correlazione tra tasse e risultati modesti è applicata anche in altri paesi, tra cui la Repubblica ceca, la Spagna, la Croazia, l´Ungheria, l´Austria, la Polonia e la Slovacchia. In Europa è il Regno Unito (Inghilterra) il paese con le tasse universitarie più elevate, in seguito a una radicale revisione del sistema di istruzione superiore realizzata nel 2012. Le tasse non vengono tuttavia pagate immediatamente ma solo dopo la laurea, quando lo stipendio degli studenti supera una determinata soglia, il che costituisce un modello unico in Europa. In Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Paesi Bassi e Slovenia gli studenti pagano subito tasse relativamente elevate. "L´europa ha un disperato bisogno di migliorare l´accesso all´istruzione superiore per i nostri giovani. Ciò permetterebbe di migliorare notevolmente le loro opportunità di ottenere un buon lavoro, oltre a rafforzare le nostre economie, che necessitano del contributo di innovazione e di creatività di brillanti laureati", ha affermato Androulla Vassiliou, Commissaria europea responsabile per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. "Qualora gli Stati membri decidano di introdurre tasse universitarie dovrebbero sempre disporre di misure, tra cui le borse di studio, atte a garantire parità di accesso all´istruzione superiore per tutti, in particolare per gli studenti provenienti da contesti svantaggiati." La relazione, intitolata "National student fee and support systems in European Higher Education 2014/2015" (Tasse e sistemi di sostegno nazionali per gli studenti nell´istruzione superiore europea 2014/2015), evidenzia una variazione significativa del numero di studenti tenuti a pagare tasse negli istituti di istruzione superiore finanziati con fondi pubblici. In un numero significativo di paesi – Cipro, Danimarca, Germania, Grecia, Malta, Finlandia, Svezia, Regno Unito (Scozia), Norvegia e Turchia – non sono previste tasse universitarie. All´estremo opposto vi sono nove paesi in cui tutti gli studenti universitari sono tenuti a pagare tasse [Repubblica ceca, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Regno Unito (Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord), Islanda, Liechtenstein]. Nella maggior parte dei paesi europei è solo una minoranza di studenti a beneficiare di borse di studio. In nove paesi tutti gli studenti (Cipro, Danimarca, Malta, Finlandia) o la maggior parte di essi [Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito (Scozia), Svezia, Norvegia] beneficiano di borse di studio. L´islanda è l´unico paese a non offrire alcun sistema pubblico di borse di studio, sebbene la questione sia attualmente oggetto di discussione. In 35 sistemi di istruzione (alcuni paesi come, ad esempio, Belgio e Regno Unito hanno più sistemi) le borse di studio sono concesse ad alcuni o a tutti gli studenti in base alle necessità economiche (Danimarca, Finlandia e Svezia offrono borse di studio a tutti gli studenti a tempo pieno, a condizione che essi soddisfino le condizioni essenziali in materia di rendimento negli studi); 23 sistemi offrono borse di studio in base al merito, unitamente a una valutazione del rendimento accademico. Quasi tutti questi sistemi coniugano borse di studio basate sulle necessità economiche e borse di studio basate sul merito. In circa metà dei paesi interessati i prestiti per studenti sovvenzionati con fondi pubblici si rivelano importanti nel sostenere gli studenti. Sempre in circa la metà dei paesi alcuni elementi del sostegno dipendono dalla situazione familiare generale e non sono corrisposti direttamente agli studenti, ma vengono erogati sotto forma di agevolazioni fiscali per i genitori o di assegni familiari. Contesto La presente relazione annuale Eurydice offre una panoramica comparativa delle tasse e dei sistemi di sostegno per gli studenti (borse di studio e prestiti) e interessa 33 paesi europei (Stati membri dell´Ue nonché Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Montenegro e Turchia). Essa presenta informazioni specifiche per paese, tra cui: le tasse (distinte per ciclo – laurea di primo livello/laurea magistrale) ripartite per anno (sia per gli studenti a tempo parziale che per quelli a tempo pieno ) nonché le differenze di tassazione tra studenti internazionali e studenti nazionali/dell´Ue. Le tasse comprendono tutti gli oneri a carico degli studenti, compresi quelli di registrazione, ammissione e certificazione; il sostegno concesso sotto forma di borse di studio, distinto tra borse di studio basate sulle necessità economiche e borse di studio basate sul merito; sono contemplati tre ulteriori elementi, qualora questi rappresentino una delle caratteristiche principali del sostegno agli studenti: i prestiti (se esiste un sistema nazionale di prestiti agli studenti e oltre il 5% di questi ultimi ottiene un prestito), le agevolazioni fiscali per i genitori e gli assegni familiari; una breve descrizione delle previste riforme dei sistemi pubblici di tassazione e di sostegno attualmente oggetto di discussione da parte dei governi. In una relazione distinta pubblicata a giugno dalla Commissione europea (cfr. Ip/14/709) è emerso che l´introduzione di tasse universitarie di solito aumenta il totale delle risorse a disposizione dell´istruzione superiore, benché il nuovo gettito proveniente dalle tasse universitarie non sia sempre investito in modi che migliorino direttamente l´esperienza degli studenti, come ad esempio nell´assunzione di nuovi insegnanti. La relazione ha altresì dimostrato che le tasse universitarie non hanno un impatto complessivamente negativo sulle iscrizioni, anche tra gli studenti di estrazione socioeconomica più bassa, a meno che l´entità dell´aumento non sia eccezionale. L´aumento delle tasse universitarie può tuttavia determinare una riduzione delle iscrizioni tra gli studenti più anziani. La relazione ha sottolineato che le borse e/o i prestiti sono essenziali per controbilanciare le conseguenze potenzialmente negative delle tasse universitarie o dei loro aumenti sulle iscrizioni, in particolare per quanto concerne i gruppi vulnerabili. Eurydice La rete Eurydice della Commissione europea presenta informazioni e analisi concernenti i sistemi e le politiche d´istruzione in Europa. È costituita da 40 unità nazionali con sede in 36 paesi partecipanti al programma Erasmus+ (Stati membri dell´Ue, Bosnia-erzegovina, Islanda, Liechtenstein, Montenegro, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Norvegia, Serbia e Turchia). La rete è coordinata e gestita dall´Agenzia esecutiva dell´Ue per l´istruzione, gli audiovisivi e la cultura a Bruxelles, che elabora i suoi studi e offre una serie di risorse online.  
   
   
LOMBARDIA: "IL GOVERNO HA AZZERATO I FONDI PER SCUOLE PARITARIE"  
 
Milano, 20 ottobre 2014 - "Ieri da Roma sono arrivate due brutte notizie. La prima è che è stato bocciato in Parlamento l´emendamento per differire il termine del 30 agosto 2015 per l´apertura dei cantieri della variante Tremezzina, sul Lago di Como. Questo conferma che l´appostamento messo dal Governo di 210 milioni era una presa in giro, perché tecnicamente è impossibile aprire i cantieri entro il 30 agosto 2015. Avevamo fatto una richiesta di una modifica ragionevole per consentire di fare l´opera ma è stata bocciata". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni il 17 ottobre nel corso della conferenza stampa a Palazzo Lombardia per illustrare i provvedimenti adottati dalla Giunta regionale. "L´altra brutta notizia arrivata ieri da Roma - ha aggiunto Maroni - è che il Governo ha azzerato il fondo di 220 milioni per il 2015 per le scuole paritarie".  
   
   
MILANO: MILLE STUDENTI AL DAL VERME PER UNIVERSIDAY  
 
Milano, 20 ottobre 2014 – “Oltre mille studenti italiani e stranieri, a cui Milano vuole dare il benvenuto, si sono trovati al Teatro Dal Verme per l’inizio di un anno accademico molto particolare, in cui si è messo al centro il tema dell’accoglienza dei giovani. E’ un modo straordinariamente efficace per prepararsi a Expo 2015 e per portare a Milano una nuova generazione di studenti sempre più aperti al mondo. Una generazione internazionale che vogliamo si formi a Milano e soprattutto resti a Milano, facendo crescere la nostra città nel mondo. Quando sono all’estero per le missioni istituzionali il mondo universitario è uno dei temi principali di dibattito perché il sistema milanese rappresenta un vero punto di riferimento anche in Europa e nel mondo”. Lo ha affermato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenendo all’evento Universiday al Teatro Dal Verme. “Universiday è il risultato della collaborazione di tante eccellenze culturali di Milano: Università, sistema di produttivo, media, editoria che hanno voluto mettersi in rete per tornare a scommettere insieme sulla formazione dei giovani, sulla attrazione di studenti da tutto il mondo e quindi sul presente e sul futuro internazionale della nostra città. Universiday è anche una sorta di Expo dell’Università: sei mesi di eventi per attirare giovani, per far conoscere in tutto il mondo la qualità assoluta dei nostri atenei e la fortissima valenza formativa di una esperienza di studio a Milano. Incontri, eventi pubblici, iniziative artistiche e culturali per tutti: per gli studenti e per i milanesi, per far vivere a tutta la città un incontro con i propri atenei”. “Il Comune di Milano, inoltre, ha contribuito, insieme a Camera di Commercio, alla nascita del Progetto Study in Milan con lo scopo di facilitare l’accoglienza degli studenti e far conoscere Milano, anche in virtù del suo ruolo attrattivo proprio per l’eccellenza dei suoi atenei. Dalla casa alla cultura ai trasporti, una piattaforma che aiuti gli studenti a sentirsi a proprio agio”.  
   
   
FORMAZIONE, ASSESSORE SARDEGNA A ROMA AL CONVEGNO ISFOL: MIGLIORARE I SERVIZI DI ORIENTAMENTO  
 
Roma, 20 Ottobre 2014 – "La gravità e la durata della crisi impongono di migliorare i sistemi educativi, moltiplicare i modi d’intreccio tra formazione e lavoro e sviluppare ulteriormente i percorsi di transizione dalla scuola all’occupazione. Negli ultimi quindici anni lo sforzo in tal senso è stato notevole, ma non basta". Lo ha detto l’assessore del Lavoro Virginia Mura che, a Roma, il 16 ottobre ha partecipato ai lavori del convegno organizzato dall’Isfol e dall’Agenzia regionale per il lavoro sul tema "I mille volti dell’orientatore: verso la definizione di una specifica area professionale". L’esponente della giunta Pigliaru ha richiamato i contenuti dell’accordo del 2012 tra Governo, Regioni ed Enti Locali sull’orientamento permanente nel quale, tra l’altro, si evidenzia la necessità di superare la frammentazione degli interventi dei diversi soggetti istituzionali, definendo standard di servizi comuni cui riferirsi. "Bisogna migliorare tutti i livelli di governance dell’orientamento – ha detto l’assessore Mura – c’è, soprattutto, da superare un ostacolo di natura "culturale". L’istruzione tecnica e la formazione professionale hanno sempre sofferto di debolezze strutturali e di una distribuzione disomogenea sul territorio. Serve allora un impegno di tutti i soggetti attivi del settore per avviare il cambiamento. Gli strumenti a disposizione ci sono – ha rilevato l’assessore – il quadro normativo è ricco di novità e di azioni di sostegno". Sul tema dell’orientamento, il tempo concesso per avvicinare l’apprendimento teorico alla pratica professionale è poco. Ma non solo. "È poco il tempo per costringere i docenti a confrontarsi con gli operatori del mondo economico e del lavoro – ha sottolineato l’assessore Mura – ed è poco anche il tempo per agevolare l’immissione "anticipata" al lavoro di quote rilevanti di giovani". In questo scenario la figura professionale del "consulente d’orientamento" non è ancora disciplinata e non conosce ancora un percorso di studi universitario finalizzato. "È una contraddizione che richiede un rapido intervento risolutivo – è stato il commento dell’esponente della giunta Pigliaru – se l’orientamento ha assunto la centralità nei processi di valorizzazione del capitale umano, allora la figura professionale dell’orientatore è, e sarà sempre di più, l’elemento-cardine di questo centro".  
   
   
ASSESSORE PUGLIA: IN CONFERENZA STATO-REGIONI PER NO A TOGLIERE FONDI A DIRITTO ALLO STUDIO  
 
 Bari, 20 ottobre 2014 - “Oggi la Regione Puglia sarà presente alla Conferenza Stato – Regioni per ribadire tutta la sua contrarietà alla distrazione di risorse dai fondi destinati al Diritto allo Studio”, ha detto il 16 ottobre Alba Sasso, assessore alla Formazione e al Diritto allo Studio. “Ci batteremo fino alla fine – ha continuato Sasso – per opporci a questa manovra del Governo Renzi che vuole distrarre 150 milioni di euro dalle risorse destinate al Diritto allo Studio, risorse importanti perché finalizzate al sostegno delle borse di studio dei nostri studenti e che rappresentano un investimento certo sul futuro del paese e sulla competitività del nostro sistema economico”. “La Regione Puglia alla Conferenza Stato - Regioni ribadirà che le istituzioni regionali del nostro territorio sono al fianco delle migliaia di studenti che in queste ore si stanno opponendo al taglio e alla conversione in legge del Decreto Sblocca Italia. La Puglia, in questi anni, ha promosso politiche formative atte a rafforzare l’alta formazione dei nostri ragazzi, abbiamo finanziato master post-lauream, dottorati e borse di ricerca nella convinzione che questa fosse la priorità e il più grande investimento che potessimo fare per il nostro territorio, a sostegno e a difesa di un diritto costituzionalmente garantito. Stupisce – ha concluso Sasso – che questa ruberia ai danni dei nostri giovani venga sostenuta da un Governo che, nelle sue battute iniziali, aveva annunciato come prioritario il sostegno alla scuola e alla formazione e che, invece, si ritrova a fare tutt’altro”.  
   
   
BOLZANO: FORMAZIONE CONTINUA DEL CORPO DOCENTI DI LAIVES1  
 
Bolzano, 20 ottobre 2014 - Corso di “Cooperative Learning” organizzato dall’Istituto comprensivo Laives 1 per i docenti. L´istituto comprensivo Laives 1, nell´ottica dell´aggiornamento e formazione del personale docente, ha organizzato una giornata pedagogica con relativa chiusura della scuola. Il corso ha lo scopo di migliorare e di potenziare le relazioni interpersonali tra gli alunni, a vantaggio della socializzazione e del rendimento scolastico. L´interessante attività dal titolo "Cooperative Learning: una metodologia per la gestione efficace del gruppo classe", si svolgerà lunedì 20 ottobre, presso il Teatro Gino Coseri di Laives, dalle ore 9.30, e sarà condotta dalla prof.Ssa Stefania Lamberti dell´Università degli Studi di Verona. L´esperta guiderà gli insegnanti alla conoscenza delle più moderne tecniche di apprendimento, basate sullo sviluppo della dimensione relazionale ed emotiva, cognitiva e culturale dell´alunno nel contesto della classe.  
   
   
"THE UNKODE VOICE - NON TRASGREDIRE” LA LEGALITÀ SI INSEGNA CON LA MUSICA AL VIA IL PRIMO CONCORSO MUSICALE RIVOLTO ALLE SCUOLE SUPERIORI DI MILANO E PROVINCIA PER EDUCARE ALLA LEGALITÀ  
 
Milano, 20 ottobre 2014 - "The unkode voice. Non trasgredire, canta la legalità" è il concorso musicale patrocinato dal Comune e rivolto agli studenti delle scuole superiori di Milano e Provincia, nato per promuovere il concetto di legalità e del corretto comportamento nelle scuole, nella società, nella professione e nel vivere quotidiano. “Il ruolo della scuola è importante per educare i giovani alla legalità – ha detto Francesco Cappelli, assessore all´Educazione e Istruzione -. Ma il tema dell´educazione deve riguardare anche gli adulti perche siano di esempio per i ragazzi. Questo progetto può essere un importante volano per far emergere il valore dell´educazione musicale e per farne comprendere il valore sociale". “Il tema della legalità è importantissimo ma deve entrare nei comportamenti quotidiani – ha dichiarato Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e coesione sociale, Polizia locale, Protezione civile, Volontariato –. È importante sapere che ci sono persone che fanno conoscere questi temi anche con un linguaggio che permette di raggiungere i giovani, superando proprio il disagio comunicativo che spesso divide i ragazzi dagli adulti". “The unkode voice" ha l’obiettivo di sensibilizzare i giovani attraverso un percorso di educazione musicale che coinvolgerà gli studenti delle scuole superiori milanesi in un ruolo attivo, rendendoli protagonisti di un nuovo percorso educativo e personale. La musica, infatti, diventa un veicolo per favorire il dialogo tra i giovani, la scuola e gli adulti. Le scuole coinvolte dovranno informare gli studenti e invitarli a creare la loro band per partecipare al concorso. Le migliori band, selezionate da una giuria di esperti e professionisti del settore musicale, daranno poi vita ad un concerto dove saranno invitate tutte le scuole che hanno partecipato al progetto. Per informazioni: www.Unkode.it  
   
   
ABRUZZO/BASILICATA: PROGETTO PILOTA FORMAZIONE 10 STUDENTI  
 
L´aquila, 20 ottobre 2014 - Stimolare l´interesse e la curiosità verso la cultura e le tradizioni delle nostre terre nei giovani di terza e quarta generazione di emigranti che rischierebbero di perdere definitivamente i contatti con le loro radici. Questo il senso dell´iniziativa di partenariato che è stata presentata il 16 ottobre all´Aquila dall´assessore con delega ai rapporti con gli abruzzesi nel mondo, Donato Di Matteo e dal suo omologo lucano, Nicola Benedetto: una iniziativa che coinvolge 10 giovani (cinque oginari dell´Abruzzo e cinque della Basilicata) che frequentano istituti o facoltà universitarie a vocazione tecnica. I giovani studenti avranno l´occasione di partecipare a una serie di stage formativi organizzati nella città di Wolfsburg in Germania, dove è forte la presenza di stabilimenti legati al settore dell´automotive. I giovani, dal 1 movembre prossimo prenderanno parte al primo progetto pilota di work experience che prevede uno stage della durata di un mese presso gli stabilimenti della Volkswagen a Wolfsburg. Nell´accordo che è stato sottoscritto, le due Regioni sono impegnate a dar vita ad un metodo di confronto e consultazione per la definizione delle strategie di politica di internazionalizzazione con l´ausilio delle rispettive associazioni e federazioni con sedi all´estero ed in Italia fuori regione Abruzzo e Basilicata, collaborando e unendo le risorse sia economiche che umane. Presenti alla cerimonia gli studenti dell´Itis dell´Aquila "Amedeo d´Aosta" che Si tratta di Stefano Milani, Alessio Attardi, Alessandro Della Franca, Luca Di Prospero e Alessandro Micarelli. Questo primo progetto pilota di partenariato tra gli uffici preposti all´emigrazione della Regione Abruzzo e della Regione Basilicata, coordinati da Rocco Romaniello (Basilicata) e Assunta Janni (Abruzzo), aprirà nuove prospettive di sviluppo ad ampio raggio per ulteriori progetti di promozione culturale, turistica ed enogastronomica delle rispettive regioni.  
   
   
BASILICATA: UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE, AL VIA INIZIATIVA "LA BUONA SCUOLA"  
 
Potenza, 20 ottobre 2014 - Si terrà il 22 e 24 ottobre prossimi alle ore 9.30, rispettivamente presso l’I.i.s “Pentasuglia di Matera” ed il Liceo scientifico “Pasolini” di Potenza, un incontro-dibattito tra i rappresentanti di istituzioni scolastiche, associazioni, organizzazioni ed enti istituzionali nell’ambito della campagna di consultazione e di ascolto “La buona scuola” organizzata dalla direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Basilicata. Tutto il materiale relativo all’iniziativa è disponibile sul sito www.Labuonascuola.gov.it  e nell’apposita sezione del sito di questo Ufficio www.Basilicata.istruzione.it    
   
   
PROGETTO ISTITUZIONALE MARCHE +20: SABATO 8 NOVEMBRE INCONTRO, AD ANCONA, ALLA FACOLTÀ DI ECONOMIA.  
 
Ancona, 20 ottobre 2014 - “Sviluppo nuovo senza fratture. Le Marche pensano il loro futuro”. È il titolo del seminario che si svolgerà sabato 8 novembre, alla Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” (Aula A di Piazzale Martelli – Ancona). L’incontro, aperto alla comunità marchigiana, è promosso nell’ambito del progetto istituzionale “Marche +20”. Il programma prevede gli interventi del presidente della Regione Gian Mario Spacca, del coordinatore scientifico Marche +20 Pietro Alessandrini, del direttore Irpet (Istituto regionale programmazione economica della Toscana) Stefano Casini Benvenuti. Nel corso dell’incontro pubblico verranno rilanciati i temi della programmazione regionale orientati a uno sviluppo innovativo e senza fratture, che sappia valorizzare il modello policentrico delle Marche.  
   
   
ORTI DIDATTICI, LOMBARDIA: IMPORTANTE COINVOLGERE RAGAZZI SU CAMPO  
 
 Milano, 20 ottobre 2014 - Con una delibera proposta dell´assessore all´Agricoltura Gianni Fava, la Giunta regionale ha approvato i criteri per la selezione di progetti di ´orti didattici´ permanenti, da realizzare negli istituti comprensivi e secondari di Ii° grado pubblici della Lombardia. A Contatto Con La Terra - "Con la realizzazione di orti didattici nelle scuole - ha sottolineato l´assessore Fava - vogliamo dare un contributo concreto sul versante delle competenze extra-scolastiche, attraverso una diretta conoscenza dei temi agroalimentari. Vogliamo offrire agli studenti delle scuole di secondo grado la possibilità di sviluppare un contatto diretto con l´auto-produzione alimentare: i cicli degli organismi vegetali, gli effetti delle stagioni, l´importanza delle risorse naturali (acqua, luce, aria), la cultura del lavoro della terra, la sostenibilità delle coltivazioni, la territorialità, la cura e la responsabilità sono tutti elementi che caratterizzano l´esperienza della didattica nell´orto ad ogni livello scolastico e che permettono allo studente di costruirsi un´idea personale del rapporto cibo-ambiente, non solo come concetto astratto, ma come vissuto. L´iniziativa prevede il coinvolgimento diretto dei ragazzi in esperienze didattiche e formative ´sul campo´ anche con il supporto di aziende agricole e rappresentanti di categoria attivi nei diversi territori". In Coerenza Con Obiettivi Regionali - Con la delibera si approvano i criteri con cui saranno selezionati i progetti didattici migliori e quindi le Scuole in cui verrà realizzato, tramite l´Ersaf, l´orto scolastico. In particolare, oltre a qualità del progetto in relazione agli obiettivi, saranno premiate innovatività e diversificazione delle azioni; l´inserimento delle tematiche riguardanti l´orto nella programmazione didattica pluriennale scolastica; l´aderenza del progetto scolastico alla programmazione regionale nel campo dell´Educazione alimentare e la coerenza con gli obiettivi regionali 2010-2015 per l´Educazione alimentare. Caratteristiche Del Bando - Saranno prese in considerazione, nel bando, l´esperienza di istituto e docenti nella realizzazione di progetti didattici complessi e di educazione alimentare; il coinvolgimento nel progetto di classi provenienti da più ordini scolastici (materne, primarie e secondarie di primo grado) o più tipologie di indirizzi di studio (licei, istituti tecnici e professionali); il coinvolgimento di altri soggetti del territorio (associazioni del terzo settore o imprese agricole). Il bando di partecipazione sarà promosso e diffuso a tutte le scuole lombarde destinatarie dell´iniziativa.  
   
   
ASSESSORE LOMBARDIA A BRESCIA CON 2000 STUDENTI RIANIMATORI  
 
Brescia, 20 ottobre 2014 - "Un impegno nella formazione per la rianimazione cardiopolmonare: questo è ciò che sta svolgendo oggi qui a Brescia Regione Lombardia con Areu, che è l´Azienda regionale di emergenza urgenza di Regione Lombardia. Questa mattina si stanno formando quasi 2000 studenti su un tema così delicato come quello della rianimazione in caso di arresto cardiaco. È ormai noto che, in attesa dell´ambulanza, se sul posto c´è una persona che sa praticare la rianimazione cardiopolmonare, la probabilità di salvare una vita umana è del 60-70 per cento". Lo ha detto il vicepresidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani incontrando i giornalisti bresciani nel corso della giornata ribattezzata ´Dai due mani al cuore´ che, iniziata alle 9 di questa mattina, si è conclusa poco fa Brescia nelle piazze Vittoria, Mercato e Duomo. Progetto Europeo - Obiettivo del progetto, istituito dal Parlamento Europeo, è quello di informare le diverse fasce della popolazione italiana circa la rilevanza dell´arresto cardiaco e l´importanza di conoscere e saper eseguire le manovre che possono salvare la vita: manovre semplici, sicure, che chiunque di noi, anche senza una preparazione sanitaria specifica, è in grado di attuare, quando è testimone di un arresto cardiaco. Una Formazione Utile - L´assessore alla Salute Mario Mantovani si è poi congratulato con i docenti e con Nicole, studentessa di 17 anni, che questa estate ha praticato la rianimazione cardiopolmonare ad un uomo colpito da infarto. La giovane aveva seguito il corso di formazione proprio nel suo liceo. Volontari Del Soccorso - "È anche questo un modo - ha concluso Mantovani - per educare i giovani all´attenzione alla persona, alla solidarietà e all´accoglienza. Stiamo formando un piccolo esercito che potrà rivelarsi utile nell´offrire ulteriori garanzie di tranquillità e serenità per tutti coloro che verranno a visitare Expo in Italia".  
   
   
GIOVANI, LOMBARDIA: 26 RETI LOCALI NATE CON PIANI TERRITORIALI  
 
Milano, 20 ottobre 2014 - "La sperimentazione della prima annualità dei Piani territoriali 2012/2013, ha consentito la nascita sul territorio lombardo di 26 Reti Locali, attraverso il Fondo nazionale per le Politiche giovanili". Lo ha comunicato il 17 ottobre alla Giunta regionale l´assessore allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi. Ruolo Centrale Per Il Territorio - "Al territorio - ha sottolineato l´assessore Rossi - è stato attribuito un ruolo centrale per lo sviluppo e la promozione delle politiche per i giovani, prevedendo risorse utili a generare un effetto leva a sostegno della programmazione locale". "Il coinvolgimento di attori pubblici, privati, profit e non profit - ha aggiunto - ha prodotto un sistema di governance in grado di favorire l´efficacia delle azioni in relazione ai reali bisogni del territorio e di superare la frammentazione degli interventi, promuovendo un approccio di sistema". Le Risorse - Le risorse stanziate per i 26 Piani territoriali ammontavano a 2,2 milioni di euro a fronte di un valore complessivo degli stessi pari a circa 5 milioni di euro. In media il cofinanziamento regionale è stato pari al 40 per cento del totale intervento e la popolazione giovanile interessata è stata di circa 1,5 milioni di soggetti. Gli Aderenti - "Oltre 1.200 Comuni lombardi, ovvero l´80 per cento - ha spiegato l´assessore Rossi -, hanno aderito all´iniziativa, utilizzando strumenti e sedi di governance istituzionali per attuare interventi a favore dei giovani. L´iniziativa ha coinvolto oltre 240 associazioni giovanili, 115 soggetti del privato sociale, numerosi istituti scolastici, gli uffici scolastici provinciali e le università". Oltre il 60 per cento dei Piani ha previsto la partecipazione, nell´attuazione degli interventi, dei soggetti del sistema economico: in totale 40 fra Camere di Commercio e loro Aziende speciali, associazioni di categoria, incubatori d´impresa, imprese cooperative, banche e fondazioni bancarie. Interventi In Tutte Le Province - "Tutte le province lombarde hanno attuato almeno un Piano territoriale a favore dei giovani - ha sottolineato l´assessore -, aggregando in media oltre 100 Comuni a Piano. Le province con una risposta più vivace (più di un Piano Territoriale presentato) sono state Brescia, Milano, Bergamo e Varese". Il capofila è stato rappresentato da un Comune nel 67 per cento dei casi, nel 22 per cento da un´Azienda speciale consortile e nell´11 per cento dalla Comunità montana. Il Finanziamento Regionale - "Il finanziamento regionale - ha spiegato l´assessore - ha riguardato azioni di formazione e coaching per la rete, sistemi informativi territoriali, percorsi di socializzazione e aggregazione, di promozione alla salute e agli stili di vita sani, di cittadinanza attiva e di associazionismo, attività di orientamento e apertura al mercato professionale, anche attraverso contatti con imprese, attività commerciali e produzioni artistiche e ricreative". "Stiamo ora definendo - ha concluso l´assessore Rossi - la nuova programmazione territoriale, riferita alla seconda annualità dei Piani territoriali 2014-2015, che, muovendo dalla precedente esperienza e in coerenza con i principi generali del Fondo nazionale Politiche giovanili, sosterrà interventi diretti ai giovani, al centro dell´azione di governo di Regione Lombardia, proposti da Reti locali consolidate".  
   
   
100 CITTÀ EUROPEE ADERISCONO ALL´INIZIATIVA SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO  
 
Bruxelles, 20 ottobre 2014 - La data del 16 ottobre segna un traguardo importante per l´iniziativa della Commissione europea Mayors Adapt (letteralmente, i sindaci si adattano): è infatti arrivato a 100 il numero delle città europee che hanno aderito all´iniziativa per contrastare il cambiamento climatico. La Commissaria europea per l´azione per il clima Connie Hedegaard ha accolto sindaci provenienti da tutta Europa nel corso di una cerimonia ufficiale per la firma della loro adesione al progetto. Durante l´evento, che durerà un´intera giornata, i partecipanti avranno l´occasione di discutere su come le città possono prepararsi ad affrontare le conseguenze del cambiamento climatico e potranno confrontare le proprie esperienze e buone prassi. Connie Hedegaard, Commissaria europea responsabile dell’Azione per il clima, ha dichiarato: "Quando a marzo abbiamo lanciato l´iniziativa Mayors Adapt, il nostro obiettivo era quello di costruire una rete di almeno 50 città entro la fine dell´anno, ma siamo già arrivati a quota 100 e molte altre città ambiscono a partecipare al progetto. Le nostre città si stanno attrezzando per resistere meglio al cambiamento climatico. Un´ottima notizia per i cittadini e le imprese. Un´adeguata preparazione, infatti, oltre ad essere molto meno costosa degli interventi "riparatori", consente di salvare vite umane." L´elenco delle città firmatarie va da Agueda in Portogallo a Zwijndrecht in Belgio e include anche Barcellona, Copenaghen, Francoforte, Glasgow, Lisbona, Monaco, Napoli e Rotterdam. L´ex sindaco di New York, Michael Bloomberg ha indirizzato un videomessaggio ai partecipanti e Christiana Figueres, Segretario esecutivo della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, interverrà in videoconferenza. All´evento parteciperà anche Johannes Hahn, Commissario europeo per la politica regionale e urbana. Contesto L´iniziativa Mayors Adapt è stata lanciata nel marzo 2014, sulla scia del successo dell´iniziativa Patto dei sindaci. Mentre quest´ultima si concentrava sugli interventi necessari per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, Mayors Adapt mira allo sviluppo di misure di adattamento. Data la loro densità di popolazione e infrastrutture, le città sono particolarmente vulnerabili agli eventi meteorologici estremi e agli impatti negativi del cambiamento climatico. Le autorità locali svolgono perciò un ruolo fondamentale in quanto adottano misure per mitigare i danni e adattarsi al clima in evoluzione. Aderendo all´iniziativa Mayors Adapt, le città partecipanti beneficeranno di un sostegno per attività a livello locale volte a contrastare il cambiamento climatico, di una piattaforma per la cooperazione e di una maggiore sensibilizzazione dell´opinione pubblica alle problematiche dell´adattamento e alle misure da adottare. Per ulteriori informazioni, rivolgersi a http://mayors-adapt.Eu/    
   
   
ALLUVIONE GENOVA, ASSESSORE: PRIMA EROGAZIONE LIBERALE DAL GRUPPO SALINI-IMPREGILO PER PROGETTO ESECUTIVO RIFACIMENTO TERZO LOTTO BISAGNO  
 
 Genova, 20 Ottobre 2014 - Dopo l´avviso emanato, mercoledì 15 ottobre, dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando per sollecitare erogazioni liberali da parte di enti pubblici e privati per ripristinare opere danneggiate nel corso dell´alluvione è arrivata oggi la prima elargizione ad opera del gruppo Salini–impregilo che si è impegnato a regalare a Genova il progetto esecutivo del terzo lotto del rifacimento del torrente Bisagno. La comunicazione è stata data oggi, giovedì 16 ottobre, dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, dall´ assessore regionale alle infrastrutture Raffaella Paita e dai rappresentanti della ditta. "Questa donazione è molto importante – ha detto Paita – non solo perché è la prima, ma per l´entità dell´erogazione che riguarda il rifacimento del Bisagno. In questo modo infatti oltre a risparmiare soldi si potrà riuscire ad abbreviare l´iter per la realizzazione di quelle opere riguardanti il rifacimento del torrente, considerate ormai essenziali per evitare in futuro esondazioni". "Il progetto esecutivo – continua Paita - infatti sarebbe costato intorno ai 2 milioni di euro, ma attraverso l´erogazione oltre a risparmiare il denaro, si riuscirà ad accorciare i tempi e risparmiare fino a 9 mesi, oltre ad evitare anche una gara per la realizzazione del progetto stesso sulla quale si potevano determinare dei ricorsi". Il meccanismo delle erogazioni liberali è stato ideato in occasione della passata alluvione del 2011, quando una serie di soggetti pubblici e privati hanno offerto il loro contributo per il rifacimento di scuole, strade e ponti. "L´erogazione di oggi – continua Paita – è arrivata non appena è stato attivato il meccanismo, segno di una attenzione al nostro territorio". Domani la Giunta regionale formalizzerà la donazione, con un atto di accettazione dopo il quale la ditta potrà partire con la realizzazione. Una volta concluso il progetto dovrà essere giudicato da un soggetto validatore e infine si passerà alla gara. "A questo punto – ha aggiunto l´assessore alle Infrastrutture - abbiamo a disposizione i 18 milioni già stanziati dal Governo nel decreto Sblocca Italia, di cui 7 per il torrente Chiaravagna e contiamo su ulteriori 77 milioni di euro provenienti dall´accordo tra Regioni e Governo che ci consentiranno di chiudere la partita del rifacimento del torrente Bisagno in cinque anni da oggi".  
   
   
CASSA DI ESPANSIONE DEL BAGANZA - SOLUZIONE PROGETTUALE PRONTA, LAVORO CONGIUNTO DELLE ISTITUZIONI  
 
 Bologna, 20 ottobre 2014 - Per la cassa di espansione sul torrente Baganza c’è una soluzione progettuale messa a punto da Regione, Aipo e Università di Parma e trasmessa al Ministero dell’Ambiente. Tutte le Istituzioni - Regione, Provincia, Comune di Parma, Ministero dell’Ambiente e Italia Sicura - sono impegnate e stanno lavorando insieme con l’obiettivo del finanziamento in tempi rapidi; nei prossimi giorni su questo tema è previsto un incontro tra Regione ed Enti locali. I lavori potranno partire, infatti, quando saranno trasferiti alla Regione gli 8 milioni di euro già previsti nell’Accordo di programma e reperiti gli ulteriori 20 milioni necessari per la realizzazione dell’opera. In aprile 2011 Regione, Aipo, Autorità di bacino del fiume Po, Provincia di Parma e i cinque Comuni interessati (Collecchio, Colorno, Felino, Parma e Sala Baganza) siglarono un protocollo d’intesa per la sicurezza idraulica della città di Parma e del nodo idraulico di Colorno. In seguito all’accordo sono state subito avviate le indagini tecniche e gli studi necessari alla definizione delle opere; in particolare, attraverso la convenzione stipulata tra Aipo e Università di Parma, sono stati realizzati gli approfondimenti idraulici per verificare la soluzione più adeguata all’inserimento della cassa di espansione nel nodo idraulico complessivo di Parma-colorno. Da questi studi è emersa l’opportunità di costruire un’unica cassa di 4,6 milioni di metri cubi di invaso (corrispondente a poco meno della metà di quella già funzionante sul torrente Parma), anziché un sistema articolato di casse, come previsto in una prima ipotesi progettuale. “Un’unica cassa in linea - spiega il professor Paolo Mignosa, responsabile scientifico della ricerca in materia idraulica per l’Università di Parma, che ha lavorato allo sviluppo della modellistica - rappresenta la soluzione più economica, più flessibile, grazie agli organi mobili analoghi a quelli presenti sulla cassa del Parma, e di minore impatto ambientale. Ma soprattutto, anche alla luce di quanto purtroppo è successo a Parma, la cassa di espansione costituisce la soluzione migliore per garantire la sicurezza del territorio”. L’ipotesi individuata comporta tuttavia la necessità di realizzare l’opera nella sua interezza, per cui è indispensabile, per poter avviare i lavori, avere a disposizione l’importo totale. Dal 2011 la Regione ha lavorato assieme ai vari Governi, Ministri e oggi con Italia sicura - Struttura di missione contro il dissesto, per costruire un’ipotesi di finanziamento. In attesa del trasferimento degli 8 milioni già definiti dall’accordo, nello scorso mese di gennaio la Giunta ha ribadito e trasmesso al Ministero dell’Ambiente la richiesta degli ulteriori 20 milioni necessari a completare il finanziamento dell’opera. Questa richiesta è stata inoltrata anche dall’Autorità di Bacino del Po, che candida la cassa al finanziamento per “infrastrutture verdi”, ovvero per quelle opere che svolgono la duplice funzione di difesa del territorio e valorizzazione dell’ambiente. É una delle priorità che in ogni caso la Regione ribadirà nel prossimo Accordo di programma che verrà siglato con il Governo nelle prossime settimane.  
   
   
AMBIENTE, PIEMONTE - VALMAGGIA: RIVISITARE LEGGE, REGOLAMENTO E PIANO FORESTALE NELL´OTTICA DELLA SEMPLIFICAZIONE PRESENTATI A TORINO I RISULTATI DEI CONTROLLI SUI TAGLI BOSCHIVI IN REGIONE NEL 2014: SUL 5% DEL TOTALE, I TRE QUARTI HANNO DATO ESITO POSITIVO  
 
Torino, 20 ottobre 2014 - Rivisitare la legge forestale regionale del 2009, il regolamento attuativo e applicare il relativo piano forestale nell’ottica della semplificazione. Sono le priorità espresse dall’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia, nel corso della conferenza stampa congiunta con il Corpo forestale dello Stato sui controlli ai tagli boschivi nel territorio regionale, svoltasi il 16 ottobre a Torino nel palazzo della Giunta. Dei 198 controlli effettuati nel 2014 dal Corpo forestale dello Stato sulle comunicazioni di tagli boschivi presentate alla Regione, il 74% hanno dato esito positivo per la corretta esecuzione degli interventi, mentre solo l’8% hanno dato seguito a sanzioni. I dati si riferiscono a un campione statistico del 5% delle notizie di interventi boschivi in regione, che hanno raggiunto in totale quota 4mila. Da questi vanno esclusi i tagli effettuati al di sotto dei 5mila metri quadri di superficie, per i quali non è prevista comunicazione obbligatoria. “Una percentuale così bassa di sanzioni – ha commentato Alessandra Stefani, ex comandante regionale e attuale vicecapo nazionale del Corpo forestale dello Stato – testimonia della grande attenzione alla legalità e al rispetto delle norme che contraddistingue i cittadini piemontesi”. Sono i risultati ottenuti a due anni dalla modifica del Regolamento forestale della Regione Piemonte. “Ma c’è ancora tanta strada da fare”, ha aggiunto Mario Bignami, tecnico del Corpo forestale dello Stato. “Il problema – ha aggiunto Bignami - è che molto spesso i tagli vengono fatti troppo in fretta e senza capire bene cosa sia il bosco e quali procedure debbano essere applicate per preservarlo”. Di qui la necessità di rivedere il regolamento, intervenendo sulle sue carenze, ha auspicato Franco Licini, dirigente regionale del Settore foreste. Un obiettivo condiviso anche dall’assessore Valmaggia, che ha ribadito la necessità di semplificare la normativa. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il direttore regionale Vincenzo Coccolo, che ha sottolineato “la stretta sinergia fra regione e Corpo forestale, che qui in Piemonte fanno sistema dal 1982”. Il nuovo vicecapo del Corpo forestale ha concluso sottolineando l’importanza della silvicoltura. “Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione delle celebrazioni per i 193 anni dalla nascita del Corpo forestale – ha detto Stefani – ha riconosciuto nella cura dei boschi uno degli antidoti al dissesto idrogeologico che interessa ampie aree del Paese”. Il quadro completo dei dati è disponibile sul sito www.Regione.piemonte.it/foreste    
   
   
RICOSTRUZIONE POST SISMA, TRASFERITI ALL´ARPC ALTRI 3,5 MILIONI DI EURO. FRATTURA: UNO PER UNO, STIAMO PAGANDO TUTTI I DEBITI LASCIATI AI MOLISANI DA MICHELE IORIO  
 
 Campobasso, 20 ottobre 2014 - "Questa mattina abbiamo trasferito all´Agenzia regionale di protezione civile 3,5 milioni di euro, andiamo avanti con i pagamenti dovuti alle imprese creditrici per i lavori effettuati per la ricostruzione post sisma". Lo ha comunicato il 15 ottobre il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura. "Proseguiamo - dichiara il governatore -, assieme al consigliere delegato Salvatore Ciocca, con forza, concretezza e regolarità, nell´operazione di pagamento delle ditte coinvolte nei lavori e da anni in attesa di ristoro. Mettiamo l´Agenzia di protezione civile nelle condizioni di liquidare altri 3,5 milioni di euro, che si aggiungono ai 18 da noi erogati per il sisma nel solo 2014. Ricreiamo, passo dopo passo e con certezza e rigore, le condizioni giuste per ripartire con la ricostruzione materiale, sociale e morale attesa, ma soprattutto dovuta a tutti i cittadini dei comuni molisani ancora segnati dal terremoto nonostante che siano passati 14 anni da allora". "Per questo - aggiunge il presidente Frattura -, anche in ricordo di quell´evento tanto doloroso e di tutte le difficoltà passate che i molisani hanno affrontato nell´illusione, ad arte fomentata, che la Regione avrebbe poi provveduto, suonano totalmente fuori luogo le ultime dichiarazioni di Michele Iorio sul mancato pagamento da parte nostra delle operazioni di sgombero neve per l´inverno 2012. Dire che Iorio ha coraggio è poco". "Michele Iorio - osserva il governatore -, viene da noi a ricordarci, con un´interrogazione urgente, che ci sono imprese che attendono pagamenti da allora. Già, l´avevamo dimenticato. O è lui che ha dimenticato qualcosa?". "Di chi porta la firma - domanda Frattura -, l´assegno in bianco emesso allora per 12,6 milioni di euro? Chi ha firmato nel 2012 i decreti per autorizzare la spesa senza garantire copertura delle risorse in bilancio? Come mai da nessuna parte c´è traccia del debito richiesto, avendo lo Stato poi contribuito alle spese con 1,8 milioni?". "Non è accettabile né sul piano amministrativo né sul piano politico che l´ex governatore Iorio salga in cattedra per recriminare. È facile dire: pagherò, senza preoccuparsi di come. Nella vita quotidiana chi agisce così viene protestato. Quanti protesti del governo guidato da Iorio stiamo onorando? Da soli, senza le sue interrogazioni, stiamo provvedendo a pagare quelle ´aziende che hanno anticipato il gasolio, il lavoro dei loro addetti e addirittura l´Iva sulle fatture´, forti del fatto che le ditte che lui oggi vorrebbe sostenere sanno chi è il vero e unico responsabile delle difficoltà in cui versano. Lo stiamo facendo con lo stesso modus operandi - risorse certe, appostamenti in bilancio, verifica tra entrate e uscite, rispetto del patto di stabilità - grazie al quale siamo riusciti a pagare decine di milioni di euro di debiti contratti con imprese e fornitori, con tutti i creditori. La Regione Molise ora onora le promesse. A cominciare da quelle mancate da altri. Uno per uno, con serietà, stiamo saldando tutti i debiti che l´ex governatore ha lasciato ai molisani: Iorio stia sereno", conclude il presidente Paolo Frattura.  
   
   
SISMA, MARONI FIRMA ORDINANZA: 3 MILIONI PER IMPRESE DEI TERRITORI COLPITI  
 
Milano, 20 ottobre 2014 - Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, in qualità di commissario delegato per l´emergenza sisma del 20 e 29 maggio 2012, ha firmato una nuova ordinanza in favore dei territori lombardi colpiti dal terremoto. In particolare, con l´Ordinanza n. 64 sono aperti i termini, fino al 27 novembre 2014, per una seconda raccolta di domande di contributo per il miglioramento sismico finalizzato alla rimozione delle carenze strutturali delle unità locali sede di attività produttiva. Le risorse messe a disposizione della Regione Lombardia ammontano a 3 milioni di euro eventualmente rifinanziabili, per un rimborso massimo fino al 70 per cento delle spese sostenute da parte di imprese con sede nei Comuni lombardi più colpiti dal terremoto nel 2012: Felonica, Gonzaga, Magnacavallo, Moglia, Motteggiana, Pegognaga, Poggio Rusco, Quingetole, Quistello, San Benedetto Po, San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Sermide, Villa Poma. Le domande di finanziamento potranno essere presentate attraverso l´applicativo Gefo della Regione Lombardia a partire da venerdì 24 ottobre fino al 27 novembre 2014.  
   
   
INTERVENTI POST-ALLUVIONE, SOPRALLUOGO ASSESSORE UMBRIA A VILLA PITIGNANO: COMPLETATI LAVORI SU SPONDA TEVERE; IN SICUREZZA CENTRI ABITATI  
 
Perugia, 20 ottobre 2014 – Sono stati ultimati i lavori urgenti sulla sponda destra del fiume Tevere, nella zona di Villa Pitignano (Perugia) interessata da movimenti franosi che, dopo le eccezionali precipitazioni piovose verificatesi tra il novembre 2012 e il febbraio 2014, minacciavano anche la stabilità dell´adiacente strada comunale. Sul posto, stamani, ha compiuto un sopralluogo l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, accompagnato dai rappresentanti della Provincia di Perugia, ente attuatore delle opere. "La Regione Umbria – ha sottolineato Rometti – ha messo in atto un intervento organico che ha consentito di mettere in sicurezza dal rischio idraulico i centri abitati lungo l´asta del Tevere e che si va ora così completando. Si è cominciato con gli interventi nei tratti maggiormente critici, a Deruta e Torgiano, per proseguire con Ponte Pattoli, Ponte San Giovanni e Villa Pitignano, ultimato ora. È in corso la gara per il tratto che interessa Ponte Valleceppi, mentre si stanno definendo gli ultimi aspetti tecnici relativi all´intervento previsto a Pian di San Martino, nel territorio comunale di Todi". Nel tratto in adiacenza alla strada comunale dello Spinello tra Ponte Pattoli e Ponte Felcino dove i fenomeni franosi erano stati più intensi, l´assessore Rometti ha potuto constatare che si è provveduto al riempimento dell´area di frana, fino a ricostituire l´originaria sagoma della sponda destra del fiume, per una lunghezza di circa 80 metri; è stata realizzata una difesa idraulica in pietrame e, nel tratto di alveo vicino alla sponda danneggiata, è stato rimosso il consistente accumulo di materiale alluvionale che ostacolava il regolare afflusso delle acque. "Le opere eseguite – ha rilevato Rometti – sono di particolare importanza poiché hanno permesso il ripristino della sicurezza idraulica ed eliminato le condizioni di rischio per la stabilità della strada comunale vicina alla sponda e la sicurezza della circolazione stradale. L´intervento era stato infatti inserito fra le opere urgenti e indifferibili". "Andiamo avanti celermente – ha sottolineato l´assessore – nell´attuazione del piano regionale degli interventi di emergenza per la messa in sicurezza del territorio dopo gli eventi alluvionali del 2012. Quanto è avvenuto, e si ripete in questi giorni, in altre zone del Paese dimostra quanto sia fondamentale la prevenzione e una costante attenzione alle situazioni di criticità e di rischio idrogeologico". "In questa direzione – ha aggiunto - grazie all´azione sinergica tra la Regione e i vari soggetti coinvolti, dalla Provincia attuatrice dei lavori ai Consorzi di bonifica e le ex Comunità montane che hanno effettuato il censimento dei danni, stiamo investendo ingenti risorse. Ma non sono sufficienti a fronte del complesso di interventi necessari per la messa in sicurezza delle zone più vulnerabili del nostro territorio, che come abbiamo più volte segnalato al Governo, richiede un programma organico di opere pubbliche". "In questa zona del territorio comunale di Perugia – ha ricordato – con un finanziamento di 775mila euro assegnato dalla Regione alla Provincia di Perugia, è stato in precedenza messo in sicurezza dai rischi di inondazioni il centro abitato di Ponte Pattoli. Con l´intervento ora ultimato a Villa Pitignano, per un importo di circa 100mila euro, proseguiamo nelle opere di mitigazione del rischio idraulico nel tratto perugino del fiume Tevere che saranno ulteriormente rafforzate dall´intervento di manutenzione straordinaria già programmato per il torrente Mussino, da Pierantonio di Umbertide, fino alla confluenza con il Chiascio, in fase di gara". Sul fiume Tevere e in altri corsi d´acqua del territorio provinciale, hanno ricordato i rappresentanti della Provincia, sono in corso numerosi lavori di manutenzione e ripristino, alcuni dei quali in stato avanzato di esecuzione. Sono in fase di progettazione i lavori per ripristini spondali, realizzazione di argini trasversali e recupero della funzionalità idraulica dei maggiori affluenti del bacino del fiume Nestore, nelle zone di Marsciano, Piegaro e Perugia, per un importo di 3 milioni e 500mila euro, e un intervento di mitigazione in località Pian di San Martino (Todi) sul fiume Tevere, per un investimento di 1 milione e mezzo di euro.  
   
   
SISMA, LOMBARDIA: ORDINANZA TUTELA LAVORATORI  
 
Milano, 20 ottobre 2014 - "Questo finanziamento garantisce ai dipendenti delle imprese che ne beneficiano di poter lavorare in tutta sicurezza". Lo spiega l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli, entrando nel merito dell´ordinanza firmata dal presidente Roberto Maroni che sblocca 3 milioni di euro per interventi di rimozione delle carenze strutturali nei 15 comuni del Mantovano più colpiti dal sisma. "E´ un aiuto che abbiamo ritenuto opportuno dare - aggiunge Bulbarelli - in considerazione dei costi sostenuti dalle imprese per gli adeguamenti strutturali necessari a proseguire l´attività in condizioni di sicurezza". "Il contributo - conclude l´assessore - è a fondo perduto e non potrà essere superiore a 200.000 euro per beneficiario".  
   
   
ALLA VALLE D’AOSTA 615 MILA EURO PER LA DIFESA DAGLI INCENDI DEL PATRIMONIO BOSCHIVO  
 
 Aosta, 20 ottobre 2014 - La Presidenza della Regione informa che nella giornata di, giovedì 16 ottobre, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e la Conferenza permanente tra Stato e Regioni ha definito lo schema di riparto relativamente al decreto del Ministero dell’economia e delle finanze sul finanziamento delle funzioni conferite alle Regioni a Statuto speciale e alle Province autonome per la difesa dagli incendi del patrimonio boschivo. A questo proposito, dallo Stato, verranno assegnati alla Regione Valle d’Aosta 615 mila euro. «Il finanziamento che il Ministero assegnerà a Regioni e Province autonome - spiega il Presidente della Regione Augusto Rollandin – è stato deliberato tenendo conto di due fattori: per metà in proporzione al patrimonio boschivo rilevato dall’inventario forestale e, per l’altra metà in quote inversamente proporzionali al rapporto tra superficie percorsa dal fuoco e superficie regionale boscata totale, prendendo a riferimento il dato medio del quinquennio precedente. Per la Valle d’Aosta si tratta di una cifra importante che va a sostenere tutti quegli interventi di tutela e di salvaguardia dei nostri boschi, che credo da sempre caratterizzino l’attenzione che la Regionei pone al proprio patrimonio forestale».  
   
   
ASSESSORE: ´COMPLIMENTI´ A CHI FARÀ ARRIVARE RIFIUTI IN REGIONE LOMBARDIA  
 
Milano, 20 ottobre 2014 - "Devo fare i complimenti alla parlamentare Chiara Braga. Tutta la Lombardia dice no ai rifiuti provenienti da fuori e lei, comasca e relatrice dello "Sblocca Italia", presenta l´emendamento all´art.35 che consente al premier di portare in giro i rifiuti per bruciali in tutte le città dove ci sono gli inceneritori. Una scelta inaccettabile che azzera di fatto tutti gli sforzi e le politiche virtuose adottate dalla Lombardia in materia di smaltimento rifiuti". Lo ha detto l´assessore regionale all´Ambiente Claudia Maria Terzi in merito all´emendamento presentato dalla deputata comasca Chiara Braga in commissione ambiente che di fatto consente di smaltire i rifiuti non pericolosi in altre Regioni, senza la necessità di appositi accordi regionali previsti. Dialogo Negato - "Il tutto - spiega l´assessore Terzi - alla faccia di chi, nel governo, si era detto disponibile a esaminare la materia dei rifiuti con massima apertura e a trovare il modo per considerare il più possibile le programmazioni regionali sui rifiuti. Non vedo tra l´altro nessuna norma per responsabilizzare le Regioni più inefficienti". Regione Lavora Per Raccolta Differenziata - "Chi come la Lombardia sta lavorando per potenziare la raccolta differenziata e ridurre progressivamente la quantità di rifiuti bruciati negli impianti, ora si troverà a dover pagare per le incapacità gestionali e politiche altrui. E sappiamo bene - prosegue l´assessore lombardo - che gli emendamenti del relatore troveranno praterie davanti a loro". Lombardia Non Arretra - "Quindi cari lombardi - dice ancora Terzi - sappiate che cosa vi aspetta: i nostri termovalorizzatori saranno invasi dai rifiuti delle altre Regioni. Ma sia chiaro: noi non arretriamo di un millimetro. Come Giunta abbiamo già presentato ricorso alla consulta contro la legittimità dell´art.35. E siamo stati portavoce, in commissione ambiente della conferenza Stato-regioni, di una risoluzione che chiedeva lo stralcio completo dell´art.35. Invece nulla è cambiato ad oggi. La salute dei cittadini - conclude Terzi - non si compra con una mancia da 20 euro per ogni tonnellata di rifiuti bruciati nelle città altrui".  
   
   
LOMBARDIA. RIFIUTI : CON LIGURIA TRATTATIVE IN CORSO LUNEDÌ INCONTRO TECNICO PER DEFINIRE DETTAGLI OPERAZIONE  
 
Milano, 20 ottobre 2014 - "Ci sono delle trattative in corso. La Liguria ha chiesto alla Regione Lombardia una mano per smaltire i rifiuti, viste le grandi difficoltà dovute all´ennesima grave esondazione che l´ha colpita. Stiamo valutando di accogliere i rifiuti della Liguria unicamente alla luce della straordinaria calamità naturale che l´ha investita". Lo dichiarano, in una nota congiunta, gli assessori regionali lombardi Claudia Maria Terzi (Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile) e Simona Bordonali (Protezione civile, Sicurezza e Immigrazione). No A Rifiuti Di Altre Regioni - "Sappiamo - prosegue la nota - che è stato anche chiesto lo stato di calamità al Governo. Come Regione non ci tiriamo indietro di fronte a questa richiesta di aiuto da parte della Liguria, ma sia chiaro - puntualizzano gli assessori - che resta ferma la nostra posizione di non accogliere i rifiuti provenienti da quelle regioni colpevoli in questi anni di non aver fatto nulla in materia di smaltimento". I due assessori, nel ricordare l´ennesima dimostrazione di responsabilità istituzionale da parte della Lombardia, fanno sapere che lunedì ci sarà un incontro tecnico per definire i dettagli dell´operazione.