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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Ottobre 2014
GIUSTIZIA EUROPEA : TARIFFA ELETTRICA AGEVOLATA È AIUTO DI STATO E L´ITALIA DEVE RECUPERARLA PRESSO I BENEFICIARI ALCOA, PORTOVESME E EURALLUMINA  
 
 Lussemburgo, 20 ottobre 2014 - Alcoa Trasformazioni Srl, è proprietaria di due stabilimenti che producono alluminio primario, situati uno a Portovesme, in Sardegna, e l’altro a Fusina, in Veneto, già ceduti alla ricorrente dall’Alumix Spa. Portovesme Srl, produce metalli non ferrosi, tra i quali zinco, argento e piombo nei suoi stabilimenti di Portoscuso e San Gavino. Eurallumina Spa produce allumina, materia prima intermedia ottenuta a partire dalla bauxite impiegata per la fusione dell’alluminio. Essa è stabilita a Portoscuso, in Sardegna. Con la «decisione Alumix» del 1° ottobre 1996, la Commissione ha considerato che la tariffa agevolata sull’elettricità applicabile fino al 31 dicembre 2005 non costituiva un aiuto di stato. L’autorità per l’energia elettrica e il gas («Aeeg») nel 1999, ha trasferito ai distributori locali di elettricità la gestione della tariffa. Nel 2004 la Cassa Conguaglio per il settore elettrico (ente pubblico) ha rimborsato direttamente alle ricorrenti le somme corrispondenti alla differenza tra l’importo della tariffa ad esse praticata dall’Enel e quello della tariffa prevista nel decreto del 1995 (in particolare, Eur 12 845 892, 82 per Portovesme e Eur 5 208 152,05 per Eurallumina). La Commissione ha quindi avviato, nel 2004 (per Portovesme ed Eurallumina) e nel 2006 (per Alcoa[1]), il procedimento di verifica della sussistenza di aiuti di Stato. Il 19 novembre 2009 per Alcoa (decisione 2010/460/Ce[2]) ed il 23 febbraio 2011 per Portovesme e Eurallumina (decisione 2011/746/Ue[3]), la Commissione ha dichiarato gli aiuti incompatibili con il mercato comune ed ha inoltre ordinato all’Italia di procedere al loro recupero presso i beneficiari[4]. Le tre società hanno allora chiesto al Tribunale dell’Unione europea l’annullamento delle decisioni della Commissione (nel 2010, Alcoa ha impugnato la decisione 2010/460/Ce [5][6], nel 2011 Portovesme e Eurallumina hanno impugnato la decisione 2011/746/Ue). Con la sentenza odierna, il Tribunale respinge tutti gli argomenti fatti valere da Alcoa, Portovesme e Eurallumina nonché i ricorsi nel loro insieme.  
   
   
AL VIA PACCHETTO DI MISURE DI ATTUAZIONE DELLE NORME PER LA RIDUZIONE DELLE BOLLETTE ELETTRICHE  
 
Roma 25 ottobre 2014 - Il Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi ha firmato i primi tre provvedimenti di attuazione delle norme per la riduzione delle bollette elettriche, in particolare per le Pmi, varate la scorsa estate con il decreto legge Competitività. Un primo provvedimento, concertato con il Ministro dell’Ambiente Galletti e su cui si è espressa favorevolmente l’Autorità per l’energia, riguarda la rimodulazione volontaria degli incentivi all’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico. Il decreto consente ai produttori da fonti rinnovabili interessati a operazioni di rifacimento o ripotenziamento del sito di ottenere un prolungamento di sette anni del periodo di diritto agli incentivi, con una conseguente riduzione dell’erogazione annua. Un secondo decreto attiene alle modalità di erogazione degli incentivi al fotovoltaico da parte del Gestore dei servizi energetici – Gse Spa. Sulla base del provvedimento, ai produttori sarà riconosciuto, ogni anno, un acconto pari al 90%, calcolato sulla base della produzione effettiva dell’anno precedente, con saldo entro 60 giorni dall’invio delle misure sulla produzione effettiva e comunque entro il 30 giugno dell’anno successivo. Il decreto disciplina le modalità di calcolo dell’acconto, le verifiche che il Gse è tenuto ad effettuare per evitare erogazioni indebite e la periodicità dei pagamenti, differenziata sulla base della dimensione degli impianti. Il decreto consentirà di programmare e rendere più certe le erogazioni. Un terzo decreto regolamenta la rimodulazione degli incentivi agli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 kW nell’arco dei venti anni, offrendo così ai produttori il quadro completo delle opzioni ai quali gli stessi produttori possono accedere. Da queste prime misure ci si attende una riduzione degli oneri di incentivazione dell’energia elettrica da fotovoltaico e da altre fonti rinnovabili compresi in 500-700 milioni di euro l’anno, a partire dal 2015. Si tratta dei primi risultati di un intervento di più ampio respiro, che comprende misure, in avanzata fase di definizione, per rendere più efficiente il mercato elettrico e ridurre il peso di alcuni altri oneri gravanti sulla bolletta dell’energia.  
   
   
L’ENEA ORGANIZZA LA CONFERENZA SET-PLAN SU RICERCA ED INNOVAZIONE PER L’ENERGIA: ATTIVO IL SITO PER LA REGISTRAZIONE  
 
Roma, 20 ottobre 2014 - L’enea organizza la 7a Conferenza Strategic Energy Technology Plan (Set- Plan) a Roma martedì 10 e mercoledì 11 dicembre 2014, nell’ambito del semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea e per conto della Commissione europea. La Set-plan conference verterà sull’importanza delle attività di ricerca e sviluppo per implementare gli obiettivi chiave della politica energetica europea al 2030: sostenibilità, competitività e sicurezza delle forniture. Per partecipare alla conferenza occorre registrarsi sul sito www.Setplan2014.it che fornisce anche tutte le informazioni sul programma, i contenuti e la logistica dell’evento. Alla conferenza è prevista la partecipazione di 500 delegati da tutta Europa e dei massimi rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee. Istituito nel 2007, il Piano strategico europeo per le tecnologie energetiche (Set- Plan) è un pilastro strategico dell’Ue per favorire lo sviluppo di tecnologie innovative nei settori energetici con la costituzione di joint partnership tra la ricerca, l’industria, la Commissione europea e gli Stati membri. L’obiettivo finale è quello di ridurre l’impatto ambientale e le emissioni di Co2 delle tecnologie energetiche, utilizzando le risorse disponibili in modo più efficace. Il Set - Plan è una iniziativa della Commissione europea (Direzioni Generali “Ricerca e Innovazione”, “Energia” e Joint Research Centre). Per l’Italia è competente il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero dello Sviluppo Economico.  
   
   
STATISTICA IN VENETO: IL CAMMINO DELL’ENERGIA VERSO LA SOSTENIBILITA’  
 
Venezia, 20 ottobre 2014 - E’ dedicato all’analisi del settore energetico l’ultimo numero di “Statistiche flash”, pubblicazione periodica curata dalla Sezione Sistema Statistico della Regione. In particolare, nel periodo 2004-2012, si osserva una lenta ma progressiva crescita a livello europeo che ha portato l´incidenza delle fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia dall´8,3% fino al 14,1 del 2012. Per l´Italia l´andamento dell´indicatore è in costante crescita e, nel 2012, ha toccato la quota del 13,5%, consentendo all´Italia di arrivare ad una percentuale di raggiungimento del target pari a 79,4%, valore al di sopra della media europea ferma al 70,5%. L’analisi dei dati sulla produzione di energia elettrica 2000-2013 mostra due realtà diverse tra il Veneto e l´Italia: per quest´ultima si assiste ad una progressiva crescita culminata nel 2008, una riduzione nel 2009, una ripresa a cavallo del 2010 e 2011 e un nuovo calo negli ultimi due anni. Per il Veneto la produzione ha iniziato a contrarsi già dal 2002, raggiungendo il minimo storico nel 2011. Solo negli ultimi due anni si è assistito ad una ripresa nella produzione elettrica regionale. I consumi, contrariamente alla produzione, hanno seguito andamenti speculari per l´Italia e il Veneto, ovvero una crescita fino al 2008, un primo calo nel 2009, una ripresa nel 2010 e 2011 e poi una nuova fase di contrazione nel 2012 e 2013. Riguardo alla copertura dei fabbisogni energetici, la situazione nazionale permane deficitaria per tutto il periodo considerato: nel 2013, nonostante la contrazione dei consumi, questi ammontano a oltre 297.000Gwh a fronte di una produzione netta di circa 279.000Gwh. In Veneto si registra un calo ormai più che decennale nella produzione che nel 2013 ha coperto solo il 58,2% del consumo. Dall´andamento dei consumi nelle province si possono osservare tre gruppi distinti: il primo (Padova, Treviso, Verona e Vicenza) presenta un incremento costante dal 2000 fino al 2008, una contrazione nel 2009, una ripresa nel 2010 e 2011 ed infine un calo negli ultimi due anni, in linea con l´andamento medio regionale; il secondo (Rovigo e Belluno), con consumi mediamente più bassi rispetto alle altre province e piuttosto stabili nel tempo; infine Venezia, che nel 2000 presentava il fabbisogno più elevato di tutte le province venete e che ha progressivamente ridotto i consumi fino a portarli al di sotto di tutte le quattro province del primo gruppo, in conseguenza del calo produttivo di Porto Marghera.  
   
   
LOMBARDIA. SBLOCCA ITALIA,TERZI: RICORSO ANCHE SU ART. 38  
 
Milano, 20 ottobre 2014 - Dopo l´articolo 35 dello ´Sblocca Italia´, la Regione Lombardia è pronta a presentare ricorso anche contro l´articolo 38 riguardante l´attività di ricerca e stoccaggio degli idrocarburi. Ad annunciarlo è l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi. "A seguito degli approfondimenti condotti, anche in sede di Coordinamento interregionale Ambiente - spiega l´assessore Terzi - il provvedimento del Governo presenta profili di grave alterazione di adeguati procedimenti autorizzatori, oltre che di lesione delle competenze regionali in materia". Le Criticità - Le criticità secondo Terzi starebbero nel fatto che "in particolare si prevede il rilascio di un unico titolo concessorio che ricomprende tutte le fasi di esercizio delle attività, dalla ricerca preliminare alla coltivazione". "Ciò - prosegue - comporta l´impossibilità di realizzare adeguate valutazioni circa l´attività da svolgere e di assicurare un idoneo coinvolgimento degli Enti locali interessati. Anche il Comitato legislativo regionale, nell´esame del Decreto Legge, ha segnalato un profilo di lesione dei principi costituzionali e la conseguente possibilità di impugnazione". Ricorso - "Nel raccogliere l´indicazione del Comitato legislativo – fa quindi presente l´assessore Terzi - si è ritenuto necessario anticipare alla Giunta regionale di venerdì l´intendimento, ove il testo dell´articolo 38 risulti confermato in sede di conversione, di procedere anche su tale norma al ricorso alla Corte Costituzionale. Un no anche all´articolo 38 condiviso da tutte le Regioni - evidenzia Terzi - sebbene le ripercussioni maggiori siano nel bacino Padano. Di fatto - conclude l´assessore – si vanificano gli sforzi messi in campo per le politiche ambientali. Qualcuno dovrà spiegare ai cittadini che non saranno mai più coinvolti. Ancora una volta le decisioni sui territori saranno calate dall´alto senza confronto. Un approccio completamente diverso da quello che, come assessorato, abbiamo iniziato a fare".  
   
   
LE POLITICHE PER L’EFFICIENZA ENERGETICA DOPO IL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2012/27/EU: BUONE PRATICHE E PROSPETTIVE AL 2030  
 
Roma, 20 ottobre 2014 - La direttiva 2012/27/Eu sancisce il ruolo fondamentale dell’efficienza energetica come uno strumento strategico nell’attuale scenario europeo ed il suo recepimento sta rappresentando per i Paesi Membri un’opportunità importante per rivedere le proprie politiche energetiche in un’ottica sistemica di lungo periodo. Questi i temi discussi da rappresentanti della Commissione Europea, policy maker e tecnici durante il workshop ‘Policy for energy efficiency behind the implementation of the Directive 2012/27/Eu: best practices and outlook to 2030’ organizzato dall’Enea presso il Parlamento europeo il 24 settembre. L’evento è stato anche l’occasione per un focus sulle modalità di implementazione della Direttiva in Italia e per parlare degli Stati Generali dell’Efficienza Energetica, strumento di attuazione promosso dall’Enea. “Gli Stati Generali dell’Efficienza Energetica – ha dichiarato il prof. Federico Testa, Commissario dell’Enea – sono un momento di consultazione pensato per facilitare il passaggio dal momento programmatico a quello attuativo e per conseguire in maniera efficace gli obiettivi individuati dalla Strategia Energetica Nazionale, dal Piano Nazionale per l’Efficienza Energetica e dalla Direttiva 2012/27/Eu”. Grazie alle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione è stato costruito un luogo virtuale nella rete per il coinvolgimento di tutti gli stakeholder all’interno della quale è stata avviata una discussione, articolata su cinque tematiche che sono state identificate come i principali aspetti da considerare per contribuire ad una migliore diffusione dell’efficienza energetica: semplificazione, finanziabilità, comunicazione, formazione e dinamiche domanda/offerta. I risultati di questa di iniziativa sono stati presentati il 9 ottobre 2014 in occasione della giornata dedicata agli Stati Generali dell’Efficienza Energetica, nell’ambito della 2a edizione di Smart Energy Expo, che si è tenuta a Verona dall’8 al 10 ottobre 2014. Per ulteriori informazioni www.Smartenergyexpo.net    
   
   
UMBRIA, BONUS AFFITTI: PRESENTATO IL BANDO PER SEPARATI O DIVORZIATI. CONTRIBUTI FINO 7.400 EURO PER AFFITTI A CANONE CONCORDATO  
 
Perugia, 20 ottobre 2014 - Sarà pubblicato mercoledì prossimo, 22 ottobre, il bando regionale che prevede l´integrazione del canone di affitto del proprio alloggio, già individuato o anche da individuare, a favore dei nuclei familiari composti da una sola persona separata o divorziata. La sentenza o il decreto di omologazione di separazione, ovvero la sentenza di divorzio devono essere intervenute nel periodo decorrente dal 1.1.2012 sino al giorno precedente alla pubblicazione del bando (e dunque entro martedì 21 ottobre). Il bando è stato illustrato questa mattina, giovedì 16 ottobre, dall´assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede regionale di Piazza Partigiani. "Questa iniziativa, che si aggiunge alle altre già intraprese dalla Giunta regionale in materia di affitti, va in direzione di un particolare tipo di famiglie in condizioni di particolare debolezza sociale che sono in difficoltà e non riescono a far fronte al pagamento del canone. Esiste infatti una sensibile richiesta di intervento pubblico, ha sottolineato Vinti, per il sostegno all´affitto. Sono sempre più numerose, tra gli oltre quarantamila nuclei che hanno una casa in affitto, le famiglie che, a causa delle proprie condizioni socio-economiche, non solo non possono accedere alla proprietà di un´abitazione, ma non sono nemmeno in grado di sostenere l´onere di un affitto nel mercato privato delle locazioni. E per dare un sostegno a queste difficoltà, ha sottolineato l´assessore, abbiamo previsto ben cinque tipologie di aiuti, che riguardano le famiglie numerose, le monoparentali, quelle con la presenza di anziani, quella di oggi che riguarda i separati ed i divorziati ed infine entro l´anno prevediamo di pubblicare anche un bando per quelle famiglie che hanno subìto una riduzione di reddito, almeno del 50 per cento, nel 2013 rispetto all´anno precedente. Il bando che sarà pubblicato la prossima settimana riguarda i nuclei familiari composti da persone separate o divorziate, con un reddito Isee alla data di pubblicazione del bando e con un Isee 2014 (redditi percepiti nell´anno 2013 e valore del patrimonio mobiliare e immobiliare al 31/12/2013) non superiore a 18.000 euro, famiglie che certamente fanno fatica a tirare avanti in questi periodi di crisi economica". "I problemi lavorativi o altre circostanze della vita incidono pesantemente sui bilanci familiari, già gravati da una tassazione insostenibile e da una politica economica basata sull´austerità, ed è ogni giorno più evidente, con l´apertura di nuove emergenze – sottolinea Vinti – Lo confermano da tempo ormai tutti i rapporti sul settore casa. Una recente indagine condotta dall´agenzia di stampa Adnkronos tra le associazioni che rappresentano inquilini e proprietari di case, ha proseguito l´assessore, stima che un affitto su due non venga versato con regolarità. I casi di insolvenza, dal luglio 2013 al luglio 2014, sono cresciuti in media del 5 per cento. La metà degli inquilini, dunque, non paga e circa il 25 per cento arriva a una condizione di insolvenza tale da rischiare uno sfratto. Per far fronte a queste situazioni, ha concluso l´assessore Vinti abbiamo destinato circa 730.000 euro, prevedendo un sostegno economico all´affitto, che viene corrisposto per i contratti di locazione stipulati, a decorrere dal 1 gennaio 2012 sino al termine di 180 giorni successivi alla data di approvazione". Le agevolazioni per i nuclei familiari composti da una sola persona separata o divorziata, consistono in un incentivo, pari alla caparra stabilita nel contratto di locazione, fino ad un massimo di 200 euro e in un contributo mensile sul canone di locazione stabilito nel contratto, che verrà corrisposto per 36 mesi, calcolato in base ad una "percentuale ideale", pari al 10% dell´incidenza del canone di locazione annuo sull´Isee 2014. Qualora la percentuale d´incidenza sia superiore a quella "ideale" stabilita, il contributo è pari all´eccedenza rilevata, fino ad un massimo di 2.400 euro annui e cioè 200 euro mensili. Nei tre anni insomma la Regione potrà erogare un massimo di 7.400 euro di contributo. Sono ammesse a contributo anche le persone che, pur essendo separate/divorziate, sono ancora inserite, alla data di pubblicazione del bando, nel nucleo familiare dell´ex coniuge o in altro nucleo familiare, purché si impegnino a distaccarsene da sole, per il trasferimento della residenza nel nuovo alloggio condotto in locazione. I requisiti richiesti, alla data di pubblicazione del bando, sono la cittadinanza italiana o di un paese che aderisce all´Unione Europea o di Paesi che non aderiscono all´Unione Europea, purché in regola con le vigenti norme sull´immigrazione; la residenza o attività lavorativa nella Regione Umbria da almeno ventiquattro mesi consecutivi e la non titolarità della proprietà, della comproprietà, dell´usufrutto, dell´uso o di altro diritto di godimento su di un alloggio o quota parte di esso, ovunque ubicato sul territorio nazionale. Qualora il richiedente debba corrispondere all´ex coniuge il mantenimento per i figli, sulla base di quanto stabilito dal giudice con apposito provvedimento, tale importo viene detratto dall´Isee 2014, ai fini della valutazione del limite massimo di accesso. Gli alloggi da locare devono essere ubicati nella Regione Umbria; devono far parte di un fabbricato costituito da almeno due alloggi; devono essere accatastati al Nceu nelle categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e devono avere una superficie utile non superiore a 95 mq. Nella graduatoria saranno privilegiate le famiglie in possesso di sfratto esecutivo, gli alloggi situati nei centri storici, i lavoratori precari ed i nuclei inseriti nelle graduatorie comunali per l´assegnazione di alloggi di edilizia pubblica. Le domande, in bollo, dovranno essere trasmesse entro il prossimo 21 novembre 2014. A parità di punteggio le domande sono collocate in graduatoria in ordine crescente di I.s.e.e. Non saranno inviate comunicazioni di ammissione o di esclusione al finanziamento. Le graduatorie potranno essere consultate o collegandosi all´indirizzo Internet della Regione: www.Regione.umbria.it/edilizia-casa/altri-aiuti-a-sostegno-della-locazione ovvero consultando il Bollettino Ufficiale della Regione. Tutte le domande che otterranno il contributo verranno sottoposte a controllo da parte del Comando regionale Umbria della Guardia di Finanza.  
   
   
EDILIZIA SOCIALE: ACCORDO QUADRO TRA REGIONE PIEMONTE E CGIL, CISL E UIL  
 
Torino, 20 ottobre 2014 - In data 16 ottobre 2014 l´assessore regionale alle politiche sociali, alla famiglia e alla casa, Augusto Ferrari, in rappresentanza della Regione Piemonte, ha sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl e Uil un accordo quadro riguardante la tutela quali-quantitativa dell´occupazione all´interno delle 3 nuove Atc individuate con legge regionale n.11/2014, approvata dal Consiglio regionale nel settembre scorso. "L´accordo sottoscritto, oggi, con Cgil, Cisl e Uil - ha affermato l´Assessore - rappresenta un atto importante di un percorso di confronto e collaborazione con le organizzazioni sindacali che si sono rese disponibili a condividere con me e con tutti i soggetti interessati le loro posizioni in un clima di dialogo propositivo che, spero, proseguirà nel tempo" "La riforma organizzativa delle Atc - ha proseguito Ferrari - è un primo passo verso un processo di riordino, incremento ed efficientamento delle politiche per la casa che richiede una regia da parte della Regione Piemonte condivisa con le organizzazioni sindacali confederali. E´ anche per questo motivo che, su richiesta dei sindacati, verrà individuato un tavolo permanente Regione-cgil, Cisl e Uil per monitorare l´applicazione dell´accordo sottoscritto oggi". I rappresentanti delle Ooss firmatarie hanno affermato: "Abbiamo siglato questo accordo per salvaguardare l´occupazione nel suo complesso (circa 500 addetti), nell´ambito del processo di riorganizzazione voluto dalla Regione. Ora è necessario avviare tavoli di confronti territoriali, che coinvolgano sindacati e Atc territoriali, con la regia dei Comuni e della Regione. Esprimiamo soddisfazione perché abbiamo ottenuto l´impegno della Regione per il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio dell´edilizia pubblica. Riteniamo particolarmente positiva l´intenzione delle parti di governare l´intero processo con una cabina di regia regionale, costituita dall´Assessorato e dai sindacati Cgil Cisl Uil".  
   
   
MILANO: 380.000 EURO PER VALORIZZARE QUARTIERE ISOLA  
 
Milano, 20 ottobre 2014 - "Un grande progetto per un obiettivo ancora più grande: migliorare l´attrattività turistica e commerciale di un quartiere, diventato fulcro di una città policentrica, che non contrappone, ma integra tradizione e innovazione". Lo ha detto l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini presentando insieme all´assessore al Commercio e Turismo del Comune di Milano Franco D´alfonso ´Isola a tre Piazze´, il bando predisposto da Regione Lombardia e Comune di Milano che mette a disposizione 380.000 euro per valorizzare l´attrattività turistica e commerciale del quartiere Isola. Non Più Quartiere Isolato - "Il nuovo quartiere Garibaldi-repubblica, con i suoi grattacieli - ha sottolineato l´assessore - ha definito il nuovo sky- line della città, attraverso una trasformazione completamente riuscita sia dal punto di vista architettonico, che urbanistico, che ha prodotto una parte di città capace di ´cucire´ ciò che c´era già. Un nuovo asseto che ha attratto immediatamente sia chi vi gravita per lavoro, sia chi vi si reca per svago e divertimento e che è riuscito a dialogare anche con la parte storica del quartiere, collegandola più efficacemente con il cuore della città. Il bando vuole sollecitare iniziative per sviluppare e integrare ulteriormente le nuove piazze con il quartiere storico". Aiuto Al Commercio - "Con questo progetto - ha concluso Parolini - che mira ad aumentare i flussi i turistici in città, in vista di Expo e soprattutto negli anni a venire, daremo una mano anche al commercio, toccato da una crisi che viviamo con grande partecipazione. Perché nuovi turisti significano nuovi clienti e nuova linfa per aiutare i commercianti a vincere una crisi che ci ha indeboliti, ma che non ci può sconfiggere. La collaborazione tra Amministrazioni nasce soprattutto per questo". Interventi - Le risorse del progetto ´Isola a tre Piazze´, messi a disposizione al 50% dal Comune di Milano e 50% da Regione Lombardia saranno così impiegate: 200 mila euro per l´ ideazione e realizzazione di iniziative rivolte al marketing territoriale dell´area, incoming, organizzazione di eventi, animazione e promozione; 180 mila euro invece destinati alla fornitura e posa in opera di elementi quali arredi, segnaletica, totem, illuminazione temporanea e simili connessi alla valorizzazione del quartiere e in particolare di alcuni luoghi di recente realizzazione come Piazza Città di Lombardia, Piazza Gae Aulenti oltre alle storiche piazze della zona. Collaborazione Regione E Comune - ´Isola a tre Piazze´ si pone in continuità con le azioni congiunte attuate in questi anni da Comune di Milano e Regione Lombardia a sostegno delle imprese commerciali e artigianali. Nel corso del 2014 sono state, infatti, oltre 200 tra micro e piccole imprese come negozi di vendita, bar e ristoranti, artigiani, edicole, imprese di servizi e del turismo ubicate in prossimità di 19 cantieri cittadini (tra i quali i cantieri della Mm5 Isola e Garibaldi), ad aver richiesto un contributo di 3 mila euro a fondo perduto sia per investimenti (miglioria dei locali e degli impianti, acquisto di arredi, dispositivi informatici) sia per spese di gestione dell´attività (utenze, canoni di locazione e tributi locali versati) per complessivi 600 mila euro. Nel 2011 e 2013 iniziative analoghe hanno permesso di erogare a 195 imprese dei finanziamenti a fondo perduto per 800 mila euro.  
   
   
GRAZIE AL VERTICE ASEM LA REPUTAZIONE DI MILANO NEL MONDO SPICCA IL VOLO  
 
Milano, 20 ottobre 2014 - Grazie al vertice Asem vola la reputazione di Milano nel mondo: a quota 3mila gli articoli internazionali sulla città in quattro giorni. Boom di interesse nei Paesi asiatici, col 56,6% delle menzioni su giornali e magazine on-line in più. Picco di interesse in Europa, col 37% in più di dibattito nelle news su Milano. Cresce l’interesse anche nelle lingue arabe, + 10%. Emerge dall’analisi per Camera di commercio di Milano e Camera di commercio di Monza e Brianza di Voices from the Blogs, spin off dell’Università degli Studi di Milano (www.Voicesfromtheblogs.com) sui commenti in Rete su giornali e magazine on-line negli ultimi quattro giorni, escludendo il dibattito in Italia e in lingua italiana. Secondo i dati di Camera di commercio di Milano e di Camera di commercio di Monza e Brianza, tra Italia e Paesi Asem c’è un export che vale 140 miliardi di euro in 6 mesi, più del 70% del totale delle esportazioni. Da gennaio a marzo del 2014 sono state circa 1,5 milioni le operazioni di export verso Paesi Asem extra Unione Europea. Al di là della Svizzera, la Russia, nonostante la situazione politica, resta il primo Paese per numero di imprese che esportano: sono quasi 13mila. Una impresa su tre che esporta verso i Paesi Asem è lombarda. Per la Lombardia, Germania, Francia i maggiori partner europei, Cina e Giappone quelli asiatici. Tra le lombarde, prime Milano e Bergamo, seguite per l’Europa da Brescia e per l’Asia da Varese e Monza e Brianza In un anno 700 imprese lombarde in Asia con la Camera di commercio. Promos, l’azienda speciale per le attività internazionali della Camera di commercio di Milano porta le imprese lombarde sui mercati internazionali. Tra questi il mercato asiatico, negli ultimi anni, ha fatto segnare un incremento di interesse da parte degli imprenditori lombardi e nuove opportunità di business: solo nel 2013 sono 700 le imprese portate da Promos- Camera di commercio in Cina, India, Indonesia, Giappone, Corea del Sud, Malesia, Myanmar, Singapore, Tailandia e Vietnam. In dodici mesi hanno partecipato a oltre 50 iniziative tra missioni imprenditoriali e fiere sul territorio asiatico. L’accesso diretto e costante a questi mercati per le imprese è gestito dai sei uffici dislocati nei principali mercati dell’area: Cina, Corea, Emirati Arabi, India, Iraq, e Qatar. Circa venti gli appuntamenti organizzati quest’anno dedicati alle imprese. L’export italiano verso le nazioni che fanno parte dell’Asia-europe Meeting vale più del 70% del totale delle esportazioni “made in Italy”, circa 140 miliardi di Euro. Nei primi sei mesi del 2014 con destinazione Unione Europea – che si conferma ancora primo mercato - l’Italia ha esportato merci per un valore di quasi 110 miliardi. Da gennaio a marzo del 2014 sono state circa 1,5 milioni le operazioni di export verso aesi Asem extra Ue. Al di là della Svizzera, la Russia, nonostante la situazione politica, resta il primo Paese per numero di imprese che esportano: sono quasi 13mila. Poi Cina (12.800) e Giappone (12.200). Una impresa su tre che esporta verso i Paesi Asem è lombarda. È quanto emerge da elaborazioni dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Infocamere, Agenzia delle Dogane, Istat-coeweb. L’export Italia - Paesi Asem. Nei primi sei mesi del 2014 con destinazione Unione Europea – che si conferma ancora primo mercato - l’Italia ha esportato merci per un valore di quasi 110 miliardi di Euro. Verso la Svizzera le imprese italiane hanno esportato merci per 9,3 miliardi di euro. La Cina con 5,1 miliardi di euro precede la Russia (4,6 miliardi di euro). Verso la città stato di Singapore in sei mesi oltre 1 miliardo di Euro di esportazioni. Boom di export verso Myanmar: +186,1% in un anno. L’export Lombardia – Paesi Asem. La Lombardia assorbe circa il 28% dell’export nazionale verso i Paesi Asem, con Milano che tra gennaio e giugno del 2014 ha esportato prodotti e merci per un valore di più di 12 miliardi di Euro e Monza e Brianza per oltre 3,3 miliardi di euro. Mercati principali anche per la Lombardia sono i Paesi dell’Unione Europea, Svizzera, Cina e Russia. Svizzera, Cina e Russia tra i principali partner commerciali della Lombardia, con rispettivamente 14.953, 4.112, e 3.839 imprese che hanno esportato verso questi Paesi tra gennaio e marzo del 2014. Milano è prima in Lombardia per numero di imprese impegnate in rapporti commerciali con i Paesi Asem, di queste 5.215 esportano in Svizzera e 1.659 in Cina. Insieme a Milano, Brescia e Monza e Brianza in testa per numero di imprese che esportano in Russia, rispettivamente 1409, 506 e 409. A Bergamo l’export verso l’India riguarda oltre 300 imprese e a Cremona il primo Paese estero, dopo la Svizzera, in cui si esporta è il Giappone. Lombardia al centro dei commerci euro-asiatici, con un interscambio che vale oltre 88 miliardi di euro in sei mesi (74 miliardi verso i Paesi europei e circa 14 miliardi verso quelli asiatici, aderenti ad Asem) e che rappresenta circa un terzo del totale italiano. Export stabile o in lieve ripresa sia verso i Paesi europei (+0,6%) che verso l’Asia (+1,8%). I maggiori partner dell’interscambio lombardo. In Europa la Germania, con quasi 19 miliardi di euro, e la Francia, con 11,5 miliardi di euro, sono ai primi due posti (in crescita rispettivamente del 2,5% e dello 0,5%). E se da un lato sono in forte calo gli scambi con Russia (-21%) e Svizzera (-12,6%), crescono quelli con Spagna (+3%), Regno Unito (+3,4%, grazie soprattutto all’export: +11,5%), Belgio (+6%) e Polonia (+7,8%). In Asia invece continua la corsa verso la Cina: +1,9% per un interscambio che supera i 6 miliardi di euro in sei mesi ma va bene anche il Giappone (+9%, grazie soprattutto all’aumento dell’export: +15,5%). In forte avanzamento anche Kazakistan, +28,4% (oltre 400 milioni di euro), Indonesia +12,6%, Malesia +13,6% e Bangladesh +21%. Tra i Paesi non asiatici si rafforzano i rapporti commerciali con la Nuova Zelanda: +14,8%. L’interscambio delle province lombarde. Milano concentra ben il 41,1% degli scambi con l’Europa, per un valore di circa 30,6 miliardi di euro. Ma raggiungono quasi gli 8 miliardi di euro anche Bergamo e Brescia (in crescita del 6% rispetto allo scorso anno). Seguono con poco meno di 5 miliardi di euro Varese e Monza e Brianza, in ascesa Como (+7,4%). Con Asia e Oceania si conferma prima Milano con oltre 7 miliardi di euro (+1,3%). Superano il miliardo di euro anche Bergamo (+13,4%) e Varese (+1,8%). Quarta Monza e Brianza con 940 milioni, +5,4%. Analisi di Camera di commercio di Milano e Camera di commercio di Monza e Brianza - Voices from the Blogs, spin off dell’Università degli Studi di Milano (www.Voicesfromtheblogs.com): Lingue europee (dall´inglese, al tedesco, spagnolo, francese, russo, portoghese, ecc.): - negli ultimi 4 giorni gli articoli/pezzi su news online dedicati a Milano sono stati in media 2461 rispetto a una media di 1795 articoli dal 1 settembre all´11 ottobre (crescita del 37,1%; oltre 600 articoli in più di media al giorno). Lingue asiatiche (cinese, giapponese, coreano):- negli ultimi 4 giorni gli articoli/pezzi su news online dedicati a Milano sono stati in media 349 rispetto a una media di 223 articoli dal 1 settembre all´11 ottobre (crescita del 56,6%; circa 130 articoli in più di media al giorno) Lingue arabe: negli ultimi 4 giorni gli articoli/pezzi su news online dedicati a Milano sono stati in media 61 rispetto a una media di 55,4 articoli dal 1 settembre all´11 ottobre (crescita del 10,1%; circa 6 articoli in più di media al giorno) Imprese che hanno esportato nel primo trimestre 2014 Paesi Asem extraUe
Italia Lombardia Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Monza Pavia Sondrio Varese
Australia 9.689 2.629 282 340 177 71 94 31 124 988 231 70 10 211
Bangladesh 881 274 43 21 17 3 8 1 7 116 15 11 1 31
Brunei 122 38 3 6 4 0 1 0 1 17 2 1 0 3
Cambogia 209 60 8 7 3 0 1 0 1 33 5 0 0 2
Cina 12.826 4.112 450 477 297 80 155 36 126 1659 366 104 14 348
Corea del Sud 7.394 2.352 247 250 178 48 61 18 83 1029 178 63 7 190
Filippine 1.709 544 65 55 41 4 16 7 18 228 63 7 0 40
Giappone 12.211 3.229 279 341 284 107 90 20 128 1389 237 101 15 238
India 7.796 2.772 317 341 157 51 96 22 74 1120 265 100 11 218
Indonesia 2.553 944 106 98 54 13 36 8 29 388 87 37 4 84
Laos 66 13 3 1 0 0 0 1 0 7 0 0 0 1
Malesia 3.186 1.174 125 126 57 18 37 14 42 532 98 21 6 98
Mongolia 214 57 9 11 2 0 1 0 3 22 5 2 0 2
Myanmar 229 85 9 7 2 4 0 0 2 45 4 2 1 9
Norvegia 7.192 2.108 252 313 107 42 79 20 97 806 182 42 17 151
Nuova Zelanda 3.114 948 95 138 61 31 40 7 57 336 70 22 6 85
Pakistan 1.887 717 95 78 33 11 20 3 24 316 44 27 0 66
Russia 12.982 3.839 359 506 336 80 151 24 154 1409 409 100 13 298
Singapore 5.668 1.828 191 194 111 41 48 14 69 820 163 40 6 131
Svizzera 37.814 14.953 1418 1355 1584 242 594 101 342 5215 1410 317 388 1987
Thailandia 4.565 1.673 181 165 102 36 68 12 52 727 143 41 2 144
Vietnam 2.288 744 84 79 47 11 20 8 18 320 76 29 3 49
Fonte: Elaborazione Ufficio Studi Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Infocamere-agenzia delle Dogane Nota: la stessa impresa può aver esportato in più Paesi Totale interscambio tra Lombardia e Paesi Euro-asiatici
Ii trim. 2013 Ii trim. 2014 variaz. 2013-2014 % su tot. 2014 Tot. Interscambio Tot. Interscambio variaz. % interscambio % su tot. Interscambio
import export import export import export import export Ii trim. 2013 Ii trim. 2014 2013-2014 Ii trim. 2014
Lombardia 48.153.944.891 39.798.610.697 48.166.335.785 40.108.247.656 0,0% 0,8% 34,7% 28,3% 87.952.555.588 88.274.583.441 0,4% 31,5%
Italia 139.315.030.618 138.571.821.717 138.646.177.123 141.626.285.792 -0,5% 2,2% 100,0% 100,0% 277.886.852.335 280.272.462.915 0,9% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Ii trim. 2014 e 2013. Valori in euro Interscambio Lombardia-paesi europei Asem nei primi sei mesi del 2014
Ii trim. 2013 Ii trim. 2014 variaz. 2013-2014 % su tot. 2014 Tot. Interscambio Tot. Interscambio variaz. % % su tot
import export import export import export import export Ii trim. 2013 Ii trim. 2014 2014
Varese 1.947.684.338 3.039.794.132 2.074.573.684 2.921.484.751 6,5% -3,9% 5,2% 8,4% 4.987.478.470 4.996.058.435 0,2% 6,7%
Como 958.085.316 1.785.937.430 1.037.898.191 1.909.902.635 8,3% 6,9% 2,6% 5,5% 2.744.022.746 2.947.800.826 7,4% 4,0%
Sondrio 160.938.721 222.133.816 173.661.940 236.028.517 7,9% 6,3% 0,4% 0,7% 383.072.537 409.690.457 6,9% 0,6%
Milano 21.062.988.264 9.893.287.472 20.976.282.916 9.611.823.696 -0,4% -2,8% 52,9% 27,7% 30.956.275.736 30.588.106.612 -1,2% 41,1%
Bergamo 2.835.282.876 4.546.242.956 3.022.282.422 4.800.432.290 6,6% 5,6% 7,6% 13,8% 7.381.525.832 7.822.714.712 6,0% 10,5%
Brescia 2.658.024.295 4.684.836.088 2.840.936.135 4.924.882.708 6,9% 5,1% 7,2% 14,2% 7.342.860.383 7.765.818.843 5,8% 10,4%
Pavia 3.807.756.733 1.588.964.180 3.151.581.398 1.470.476.709 -17,2% -7,5% 7,9% 4,2% 5.396.720.913 4.622.058.107 -14,4% 6,2%
Cremona 1.150.665.130 1.387.365.891 1.172.221.084 1.390.681.002 1,9% 0,2% 3,0% 4,0% 2.538.031.021 2.562.902.086 1,0% 3,4%
Mantova 1.191.528.946 2.171.951.975 918.806.469 2.099.157.309 -22,9% -3,4% 2,3% 6,0% 3.363.480.921 3.017.963.778 -10,3% 4,1%
Lecco 893.012.253 1.383.296.384 923.187.219 1.458.663.147 3,4% 5,4% 2,3% 4,2% 2.276.308.637 2.381.850.366 4,6% 3,2%
Lodi 1.391.734.126 937.083.631 1.470.333.500 978.516.241 5,6% 4,4% 3,7% 2,8% 2.328.817.757 2.448.849.741 5,2% 3,3%
Monza e Brianza 1.857.925.170 2.891.247.804 1.920.991.710 2.947.358.585 3,4% 1,9% 4,8% 8,5% 4.749.172.974 4.868.350.295 2,5% 6,5%
Lombardia 39.915.626.168 34.532.141.759 39.682.756.668 34.749.407.590 -0,6% 0,6% 100,0% 100,0% 74.447.767.927 74.432.164.258 0,0% 100,0%
Italia 116.856.719.428 121.640.200.454 116.120.948.917 124.234.912.224 -0,6% 2,1% 34,2% 28,0% 238.496.919.882 240.355.861.141 0,8% 31,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Ii trim. 2014 e 2013. Valori in euro Interscambio Lombardia-paesi Asem non europei nei primi sei mesi del 2014
Ii trim. 2013 Ii trim. 2014 variaz. 2013-2014 % su tot. 2014 Tot. Interscambio Tot. Interscambio variaz. % interscambio % su tot. Interscambio
import Export import export import export import export Ii trim. 2013 Ii trim. 2014 2013-2014 Ii trim. 2014
Varese 429.410.764 626.190.509 460.144.500 614.828.988 7,2% -1,8% 1,2% 1,8% 1.055.601.273 1.074.973.488 1,8% 1,4%
Como 334.626.339 220.441.970 348.181.913 226.149.078 4,1% 2,6% 0,9% 0,7% 555.068.309 574.330.991 3,5% 0,8%
Sondrio 9.148.396 12.296.564 11.847.754 11.470.446 29,5% -6,7% 0,0% 0,0% 21.444.960 23.318.200 8,7% 0,0%
Milano 4.576.763.667 2.550.525.974 4.641.135.147 2.580.898.133 1,4% 1,2% 11,7% 7,4% 7.127.289.641 7.222.033.280 1,3% 9,7%
Bergamo 526.347.547 537.887.325 599.778.870 606.848.310 14,0% 12,8% 1,5% 1,7% 1.064.234.872 1.206.627.180 13,4% 1,6%
Brescia 393.236.322 416.552.117 431.146.236 440.854.808 9,6% 5,8% 1,1% 1,3% 809.788.439 872.001.044 7,7% 1,2%
Pavia 278.954.918 129.634.087 412.896.903 123.616.941 48,0% -4,6% 1,0% 0,4% 408.589.005 536.513.844 31,3% 0,7%
Cremona 85.715.133 65.748.973 92.661.058 76.514.303 8,1% 16,4% 0,2% 0,2% 151.464.106 169.175.361 11,7% 0,2%
Mantova 355.691.322 115.683.309 341.896.655 108.699.842 -3,9% -6,0% 0,9% 0,3% 471.374.631 450.596.497 -4,4% 0,6%
Lecco 86.374.650 136.298.455 87.341.152 120.709.108 1,1% -11,4% 0,2% 0,3% 222.673.105 208.050.260 -6,6% 0,3%
Lodi 670.060.614 55.324.423 519.519.257 45.098.271 -22,5% -18,5% 1,3% 0,1% 725.385.037 564.617.528 -22,2% 0,8%
Monza e Brianza 491.989.051 399.885.232 537.029.672 403.151.838 9,2% 0,8% 1,4% 1,2% 891.874.283 940.181.510 5,4% 1,3%
Lombardia 8.238.318.723 5.266.468.938 8.483.579.117 5.358.840.066 3,0% 1,8% 21,4% 15,4% 13.504.787.661 13.842.419.183 2,5% 18,6%
Italia 22.458.311.190 16.931.621.263 22.525.228.206 17.391.373.568 0,3% 2,7% 37,7% 30,8% 39.389.932.453 39.916.601.774 1,3% 34,7%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Ii trim. 2014 e 2013. Valori in euro Interscambio Lombardia-paesi Asem non europei nei primi sei mesi del 2014 ordinati per Paesi asiatici con maggiori scambi
Paese Ii trim. 2013 Ii trim. 2014 variaz. 2013-2014 % su tot. 2014 Tot. Interscambio Tot. Interscambio variaz. % interscambio % su tot. Interscambio
import export import export import export import export Ii trim. 2013 Ii trim. 2014 2013-2014 Ii trim. 2014
0720-Cina 4.755.371.054 1.502.477.339 4.823.123.174 1.551.572.275 1,4% 3,3% 56,9% 29,0% 6.257.848.393 6.374.695.449 1,9% 46,1%
0732-Giappone 505.645.004 752.233.932 502.700.859 868.916.494 -0,6% 15,5% 5,9% 16,2% 1.257.878.936 1.371.617.353 9,0% 9,9%
0728-Corea del Sud 521.693.160 699.719.445 571.451.529 669.184.821 9,5% -4,4% 6,7% 12,5% 1.221.412.605 1.240.636.350 1,6% 9,0%
0664-India 641.530.222 533.654.699 646.992.665 493.159.513 0,9% -7,6% 7,6% 9,2% 1.175.184.921 1.140.152.178 -3,0% 8,2%
0690-Vietnam 729.654.221 83.448.836 687.153.416 81.203.218 -5,8% -2,7% 8,1% 1,5% 813.103.057 768.356.634 -5,5% 5,6%
0680-Thailandia 247.804.966 237.199.153 284.829.151 204.903.321 14,9% -13,6% 3,4% 3,8% 485.004.119 489.732.472 1,0% 3,5%
0706-Singapore 65.218.204 385.615.618 65.073.281 378.570.366 -0,2% -1,8% 0,8% 7,1% 450.833.822 443.643.647 -1,6% 3,2%
0079-Kazakhistan 221.478.356 98.377.493 291.498.060 119.071.914 31,6% 21,0% 3,4% 2,2% 319.855.849 410.569.974 28,4% 3,0%
0700-Indonesia 175.021.893 144.838.806 189.385.457 170.875.008 8,2% 18,0% 2,2% 3,2% 319.860.699 360.260.465 12,6% 2,6%
0701-Malaysia 137.383.054 167.572.690 144.417.831 202.065.926 5,1% 20,6% 1,7% 3,8% 304.955.744 346.483.757 13,6% 2,5%
0662-Pakistan 81.982.321 76.257.950 98.205.719 72.045.359 19,8% -5,5% 1,2% 1,3% 158.240.271 170.251.078 7,6% 1,2%
0666-Bangladesh 48.212.887 51.137.841 61.584.482 58.637.401 27,7% 14,7% 0,7% 1,1% 99.350.728 120.221.883 21,0% 0,9%
0708-Filippine 30.225.818 47.761.843 30.221.364 53.450.310 0,0% 11,9% 0,4% 1,0% 77.987.661 83.671.674 7,3% 0,6%
0696-Cambogia 12.110.981 1.574.023 16.285.236 2.978.232 34,5% 89,2% 0,2% 0,1% 13.685.004 19.263.468 40,8% 0,1%
0676-Birmania 1.745.292 7.366.763 3.640.915 14.892.503 108,6% 102,2% 0,0% 0,3% 9.112.055 18.533.418 103,4% 0,1%
0716-Mongolia 3.058.641 5.201.350 3.351.174 4.160.670 9,6% -20,0% 0,0% 0,1% 8.259.991 7.511.844 -9,1% 0,1%
0684-Laos 1.393.741 726.937 1.170.004 303.063 -16,1% -58,3% 0,0% 0,0% 2.120.678 1.473.067 -30,5% 0,0%
0703-Brunei 99.653 3.580.164 6.864 1.331.137 -93,1% -62,8% 0,0% 0,0% 3.679.817 1.338.001 -63,6% 0,0%
Totale Paesi asiatici Asem 8.179.629.468 4.798.744.882 8.421.091.181 4.947.321.531 3,0% 3,1% 99,3% 92,3% 12.978.374.350 13.368.412.712 3,0% 96,6%
0800-Australia 40.125.483 418.441.600 38.466.184 357.673.072 -4,1% -14,5% 0,5% 6,7% 458.567.083 396.139.256 -13,6% 2,9%
0804-Nuova Zelanda 18.563.772 49.282.456 24.021.752 53.845.463 29,4% 9,3% 0,3% 1,0% 67.846.228 77.867.215 14,8% 0,6%
Totale Paesi Asem extra europei 8.238.318.723 5.266.468.938 8.483.579.117 5.358.840.066 3,0% 1,8% 100,0% 100,0% 13.504.787.661 13.842.419.183 2,5% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Ii trim. 2014 e 2013. Valori in euro Interscambio Lombardia-paesi Asem europei nei primi sei mesi del 2014 per provincia lombarda
Paese 103012-Varese 103013-Como 103014-Sondrio 103015-Milano
import export import export import export import export
0092-Croazia 12.149.007 17.410.491 3.729.535 9.635.189 368.652 1.422.705 26.828.647 53.584.087
0600-Cipro 124.699 5.439.166 429.818 3.600.180 30.000 129.355 3.436.793 17.471.725
0001-Francia 349.941.675 508.234.954 127.226.472 310.558.862 16.611.004 50.239.665 2.933.519.729 1.656.789.745
0003-Paesi Bassi 209.242.771 178.060.743 98.949.382 76.474.000 18.838.272 6.859.072 3.030.703.813 378.417.178
0004-Germania 571.451.539 597.956.684 306.336.433 364.302.099 29.038.878 38.325.483 6.452.585.126 1.632.259.263
0006-Regno Unito 146.188.336 228.442.433 71.078.641 124.351.370 12.096.927 16.274.109 940.340.411 714.857.061
0007-Irlanda 10.189.190 20.558.534 3.010.291 2.688.100 10.256.991 243.910 265.053.860 39.585.781
0008-Danimarca 8.174.632 32.354.799  
   
   
´SOCIAL2BUSINESS´: AIUTIAMO CHI VUOLE FARE IMPRESA  
 
Milano, 20 ottobre 2014 - In un momento difficile come quello attuale, "Regione Lombardia sta cercando di mettere a disposizione di chi fa impresa non solo risorse ma anche e soprattutto procedure facilitanti, supporto e accompagnamento". Servono comunque "entusiasmo, tenacia e determinazione", qualità che molti imprenditori hanno. L´evento A Palazzo Lombardia - E´ quanto ha detto l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia Mario Melazzini, intervenendo in apertura al ´Social2business´, manifestazione - ospitata quest´anno a Palazzo Lombardia - promossa dal Gruppo giovani imprenditori di Assolombarda, dedicata ad aziende, aspiranti imprenditori, startupper, finanziatori, ricercatori, professionisti e Istituzioni interessati a sviluppare collaborazioni, partnership e occasioni di sviluppo. Creatività E Innovazione - "Regione Lombardia ha accettato con piacere di ospitare questo evento. Voi - ha detto Melazzini ai giovani imprenditori presenti - rappresentate il futuro del fare impresa, attraverso il vostro know how, la creatività e l´innovazione". "Sono convinto che il rilancio del tessuto economico - ha spiegato l´assessore - passi necessariamente da ricerca e innovazione, punti prioritari e strategici per Regione Lombardia che, su mia proposta, ha messo a disposizione un nuovo strumento. La scorsa settimana, infatti, ho portato in Giunta il programma ´Innova Lombardia´, che mette a disposizione di ricerca, innovazione e sviluppo 1 miliardo da qui al 2020". Fare Squadra - "Il nostro obiettivo - ha concluso Melazzini - è raddoppiare gli investimenti in questi settori passando dall´1,6 al 3 per cento del Pil. Per fare questo è necessario fare squadra, non solo territorialmente perché ormai occorre ragionare in ottica globale".  
   
   
CRISI AZIENDALI: PMI, CULTURA FINANZIARIA PER LA RICONVERSIONE E IL RE-START  
 
 Padova, 20 ottobre 2014 - Una struttura finanziaria caratterizzata da bassa patrimonializzazione ed eccessiva dipendenza dal credito bancario (64% dell’indebitamento), pressochè totale nelle Pmi. E un’organizzazione poco (o nulla) attrezzata a riconoscere i sintomi di instabilità finanziaria. È il cronico nervo scoperto dell’impresa veneta e italiana, soprattutto piccola e media. Così appena la crisi è scoppiata, gli effetti sono stati devastanti, tra carenza di credito, livelli di indebitamento e tensioni di liquidità. La “cattiva” gestione finanziaria si è rivelata una delle cause delle oltre 4.500 crisi aziendali in Veneto dal 2009 e l’upgrading finanziario delle Pmi una delle azioni strategiche per il rilancio. Dotarsi di strumenti innovativi per riconoscere sul nascere i sintomi di crisi e prevenirle, stimolare il cambiamento organizzativo delle imprese, i processi di riconversione e re-start. Insomma, sperimentare nuove politiche attive per la reindustrializzazione e la tenuta occupazionale. È l’obiettivo del “Cantiere d’innovazione” il progetto avviato dalla Regione del Veneto attraverso Veneto Lavoro, in partnership con Confindustria Padova e Veneto Sviluppo. La prima fase del “cantiere” ha esplorato la gestione finanziaria nelle Pmi del Veneto attraverso le interviste in profondità a un panel di 44 aziende, il livello di analisi e controllo dei flussi finanziari (liquidità, indebitamento, redditività) per le scelte strategiche in azienda e le figure coinvolte. Ma anche la domanda di competenze finanziarie delle Pmi, la qualità (e la trasparenza) del rapporto con gli istituti di credito. I risultati saranno presentati in anteprima nel convegno “Cultura finanziaria: crescita aziendale e forza anti-crisi”, in programma martedì 21 ottobre, alle ore 16.30 al Centro di formazione esperienziale Il Cubo Rosso di Padova (viale dell’Industria, 62), nell’ambito di “Ottobre Mese della formazione”. La gestione finanziaria nelle Pmi del Veneto, i fabbisogni formativi e il rapporto con gli istituti di credito saranno commentati e discussi da Elena Donazzan assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Veneto e Mario Ravagnan delegato Confindustria Padova per il Credito e Finanza. Interverranno Paolo Giopp direttore di Confindustria Padova, Roberto Cappelletto ordinario di Finanza aziendale all’Università di Udine, Valter Labio Sapi Confindustria Padova.  
   
   
DAT: 1.017.000 EURO PER ´MONZA EMOZIONE VERA´  
 
 Monza, 20 ottobre 2014 - "La città di Monza, con la sua storia regale, con il suo Parco e il suo Autodromo ha risorse turistiche straordinarie che vanno valorizzate. L´investimento di 1.017.000 euro che Regione Lombardia, il Comune di Monza e le associazioni di categoria mettono a disposizione con questo bando per i Distretti dell´attrattività vanno in questa direzione". Lo ha detto l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini nel corso del suo intervento alla conferenza stampa di presentazione di ´Monza emozione vera- Monza true emotion´, il progetto del Distretto dell´attrattività del Comune di Monza, cofinanziato al 50% da Regione Lombardia e Comune, con il partenariato delle associazioni di categoria territoriali, tra cui la Camera di Commercio. Autorità - Alla conferenza stampa erano presenti il sindaco di Monza Roberto Scanagatti, l´assessore al Commercio e Turismo Carlo Abbà , il consigliere regionale Stefano Carugo e i rappresentanti delle associazioni di categoria che partecipano all´iniziativa. Identità Monza - "Monza è la terza città lombarda per importanza - ha sottolineato l´assessore -, la sua solidità affonda sicuramente le radici nella storia, visto che nonostante si trovi a pochissimi chilometri da Milano, è riuscita a conservare un´autonomia identitaria e anche di amministrazione e gestione sorprendente". Aiuto Al Commercio - "Noi sappiamo - ha concluso Parolini - che il commercio è in crisi, i consumi interni non cresceranno per molto tempo per questo dobbiamo portare nuovi clienti, incentivare il turismo serve dunque anche ad aiutare questo settore. Ecco spiegata l´integrazione e sinergia tra i due diversi ambiti voluta nei Distretti dell´attrattività, che sta riscuotendo in tutti i comuni capoluogo lombardi un grande successo".  
   
   
NUOVA SABATINI: IN SETTE MESI RICHIESTE A QUOTA 2,3 MILIARDI PROSEGUE IL SUCCESSO DELLE MISURE A SOSTEGNO DEGLI INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI DELLE PMI  
 
Roma, 20 ottobre 2014 – Salgono a quota 2,3 miliardi le richieste di finanziamento da parte delle Pmi, un ammontare prossimo al plafond di 2,5 miliardi messo a disposizione delle aziende che realizzano investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali e attrezzature, hardware, software e tecnologie digitali. In particolare ad ottobre, settima tornata mensile di prenotazione delle risorse relative alla misura di aiuto “Beni strumentali” – Nuova Sabatini prevista dal decreto ministeriale del 27 novembre 2013, sono pervenute 779 domande per 221 milioni di finanziamenti Cdp. Conseguentemente il Mise ha prenotato ulteriori contributi statali per abbattere gli interessi. I risultati delle prime 7 tornate mensili di prenotazione delle risorse (da aprile a ottobre) mostrano una importante risposta delle Pmi allo strumento: 7.594 domande presentate alle banche/intermediari finanziari che nel tempo hanno dato luogo, allo stato, a una prenotazione di circa 1.240 milioni di euro di finanziamento Cdp e oltre 96 milioni di euro di contributi Mise. In proposito si rammenta che le domande di agevolazione vengono presentate dalle imprese alle banche/società di leasing, le quali, con cadenza mensile (in una finestra temporale che va dall’1 al 6 di ciascun mese) presentano le richieste di verifica disponibilità plafond alla Cassa Depositi e Prestiti e da quella data decorrono tutti i termini della procedura. La prossima finestra temporale per presentare le richieste da parte delle banche/intermediari finanziari sulla base delle ulteriori richieste pervenute dalle imprese sarà aperta dal 3 al 6 novembre.  
   
   
INCONTRO SU AST A PALAZZO CHIGI, MARINI E DI GIROLAMO: INACCETTABILI INIZIATIVE UNILATERALI AZIENDA, RIAPRIRE CONFRONTO SU PIANO INDUSTRIALE  
 
 Roma, 20 ottobre 2014 – "Abbiamo voluto ribadire con forza il nostro no a ogni iniziativa unilaterale assunta dall´azienda e al tempo stesso che è irrinunciabile ripartire da subito nel confronto sul piano industriale". È quanto sottolineano la presidente della Regione, Catiuscia Marini, e il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, al termine dell´incontro che si è svolto il 16 ottobre a Palazzo Chigi sulla vertenza Ast. "Al Governo – riferiscono - abbiamo anche chiesto di assumere iniziative decise nei confronti dell´azienda, ritenendo inaccettabili sia le scelte unilaterali dirette al personale dell´Ast, sia alle imprese dell´indotto, come nel caso della Ilserv. C´è, infatti, una responsabilità sociale che deve essere condivisa da tutti i soggetti, a cominciare dall´azienda". "Riteniamo fondamentale – dicono Marini e Di Girolamo - una azione condivisa con il Governo, volta a riavviare ogni approfondimento nel merito del piano industriale con tutte le parti, perché la nostra volontà è quella di arrivare comunque ad una soluzione positiva della vertenza e siamo disponibili a fare la nostra parte, se richiesta, anche sul versante economico".  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA INVITA L’ITALIA A RISOLVERE I GRAVI PROBLEMI DI INQUINAMENTO NEL PIÙ GRANDE IMPIANTO SIDERURGICO D´EUROPA  
 
Bruxelles, 20 ottobre 2014 - La Commissione europea ha adottato ulteriori provvedimenti contro l´Italia intesi a ridurre l´impatto ambientale dell´acciaieria Ilva di Taranto (in seguito "l´Ilva"), il più grande stabilimento siderurgico europeo. L’italia non ha provveduto a far sì che l’Ilva funzioni in conformità alla normativa Ue in materia di emissioni industriali, con conseguenze potenzialmente gravi per la salute umana e per l’ambiente. La Commissione ha già inviato all’Italia due lettere di costituzione in mora, nel settembre 2013 e nell´aprile 2014, con le quali ha invitato le autorità italiane ad adottare misure per assicurare che l’esercizio dell’impianto Ilva venga messo in conformità con la direttiva sulle emissioni industriali e con altre norme Ue in vigore in materia ambientale (cfr. Ip/13/866). Sebbene alcune carenze siano state risolte, si registrano ancora diverse violazioni della direttiva sulle emissioni industriali. Il provvedimento adottato oggi, ossia il parere motivato, riguarda carenze quali l´inosservanza delle condizioni stabilite nelle autorizzazioni, l´inadeguata gestione dei sottoprodotti e dei rifiuti e protezione e monitoraggio insufficienti del suolo e delle acque sotterranee. La Commissione concede all’Italia due mesi per rispondere. La maggior parte dei problemi deriva dalla mancata riduzione degli elevati livelli di emissioni non controllate generate durante il processo di produzione dell´acciaio. Ai sensi della direttiva sulle emissioni industriali, le attività industriali ad alto potenziale inquinante devono essere munite di autorizzazione. L´ilva ha un´autorizzazione per svolgere le sue attività ma non ne rispetta le prescrizioni in numerosi settori. Di conseguenza, l´impianto sprigiona dense nubi di particolato e di polveri industriali, con conseguenze potenzialmente gravi per la salute della popolazione locale e per l’ambiente circostante. Le prove di laboratorio evidenziano un forte inquinamento dell´aria, del suolo, delle acque di superficie e delle falde acquifere, sia sul sito dell´Ilva sia nelle zone adiacenti della città di Taranto. In particolare, l´inquinamento del quartiere cittadino di Tamburi è riconducibile alle emissioni dell´acciaieria. Contesto L´ilva, la più grande acciaieria d´Europa, è in funzione dagli anni ´60 ed è già stata oggetto di altri procedimenti giudiziari. Il 30 marzo 2011 la Corte di giustizia dell´Unione europea ha condannato l´Italia per il mancato rilascio delle autorizzazioni relative alle emissioni industriali per diversi impianti industriali, tra i quali l´Ilva (causa C-50/10). Il 4 agosto 2011 le autorità italiane hanno rilasciato all´Ilva l´autorizzazione integrata ambientale, che è stata successivamente aggiornata il 26 ottobre 2012 e il 14 marzo 2014. La direttiva sulle emissioni industriali, che ha sostituito la direttiva sulla prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento a decorrere dal 7 gennaio 2014, fissa gli obblighi a cui devono attenersi le attività industriali con un elevato potenziale di inquinamento. Stabilisce una procedura di autorizzazione e fissa requisiti, in particolare per quanto riguarda gli scarichi. Le autorizzazioni possono essere rilasciate solo se sono soddisfatte diverse condizioni ambientali, affinché le stesse società siano responsabili della prevenzione e della riduzione dell´eventuale inquinamento da loro causato. L´autorizzazione garantisce l´applicazione delle misure di prevenzione dell´inquinamento più opportune e dispone il riciclaggio o lo smaltimento dei rifiuti nel modo meno inquinante possibile.  
   
   
EX ISOCHIMICA: APPROVATO ACCORDO DI PROGRAMMA. DALLA REGIONE CAMPANIA UN MILIONE E SEICENTOMILA EURO PER I PRIMI INTERVENTI  
 
Napoli, 20 ottobre 2014 - È pari ad 1 milione e 600 mila euro la somma messa a disposizione della Regione Campania per i primi interventi di messa in sicurezza, caratterizzazione e bonifica dell´area dell’ex stabilimento Isochimica. Con lo schema di Accordo di Programma con il Comune di Avellino approvato oggi dalla Giunta su proposta dell’assessore all’Ambiente Giovanni Romano e al Bilancio Gaetano Giancane, la Regione si è impegnata altresì ad avviare le procedure per individuare idonee ed adeguate fonti di finanziamento per le successive attività di bonifiche. Il Comune di Avellino, a sua volta, svolgerà le funzioni di stazione appaltante, di responsabile del procedimento, di direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza, e curerà la progettazione, la verifica e la validazione dei progetti da appaltare, incluso il conseguimento dei pareri e delle autorizzazioni necessarie per l´avvio delle procedure di appalto, oltre alla progettazione di eventuali varianti in fase di esecuzione dei lavori. Gli interventi disciplinati dall´Accordo saranno eseguiti in danno al soggetto obbligato perché il sito non è di proprietà pubblica. Il Comune di Avellino curerà a tal fine la predisposizione di tutti gli atti necessari per l´attivazione e l´esecuzione in danno (identificazione dei responsabili della contaminazione con la relativa diffida). "Manteniamo l’impegno - dichiara l´assessore Romano - assunto dal presidente Caldoro e da tutta la Giunta regionale. La bonifica dell´area ex Isochimica è importante, sia in relazione alla gravità della situazione ereditata da decenni di disinteresse, sia perché è giusto dare ai cittadini una prima risposta, chiara e concreta, finalizzata a superare le sterili polemiche e garantire la leale collaborazione istituzionale tra Enti per la salvaguardia della salute e della sicurezza dei residenti nella zona. Ancora una volta, responsabilmente rimediamo ai ritardi ed alle mancanze di altri."  
   
   
LOMBARDIA: AIUTO A IMPRESE PER EMBARGO RUSSO  
 
Milano, 20 ottobre 2014 - "Uno strumento concreto a sostegno delle imprese danneggiate dall´embargo russo. Rispondiamo con i fatti alle difficoltà delle nostre imprese". L´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini ha commentato così la decisione della Giunta regionale di prevedere, nell´ambito della misura già attiva ´Credito Adesso´, una linea specifica dedicata a sostenere il credito della imprese lombarde che intrattengono significativi rapporti commerciali con le aziende che operano all´interno del territorio della Federazione russa. "Il blocco delle esportazioni delle merci italiane verso la Russia - ha spiegato Melazzini - sta provocando una perdita economica alle aziende in termini di fatturato stimabile in 446 milioni di euro". La Misura - Per le imprese che abbiano un volume di transazioni commerciali con la Federazione russa non inferiore al 5 per cento del fatturato totale riferito all´ultimo Bilancio approvato, viene dunque previsto, sulla linea ´Credito Adesso´, un abbattimento del contributo in conto interessi di 3 punti percentuali a valere sull´onerosità del finanziamento. "A partire dalla pubblicazione dell´Avviso - ha aggiunto Melazzini -, cioè entro pochi giorni, le imprese potranno cominciare a presentare le domande". Risorse - La copertura finanziaria della linea d´intervento ´Credito Adesso´ è assicurata mediante l´utilizzo, da parte di Finlombarda, della provvista Bei (massimo 200 milioni di euro) e delle risorse del sistema bancario (massimo 300 milioni di euro) per quanto riguarda l´intervento a titolo di finanziamento e per quanto riguarda il conto interessi con le risorse disponibili presso Finlombarda sul fondo ´Abbattimento interessi sui finanziamenti alle Pmi cofinanziati da Bei´, con una dotazione iniziale pari a 23 milioni di euro (oneri di gestione compresi).  
   
   
STABILIMENTO MECAPLAST DI BEINASCO, L´ASSESSORATO REGIONALE AL LAVORO CONVOCHERA´ LA PROPRIET FRANCESE  
 
Torino, 20 ottobre 2014 - L’assessore regionale al Lavoro Gianna Pentenero si è impegnata a convocare al più presto la proprietà dello stabilimento di stampaggio Mecaplast di Beinasco, i cui 160 dipendenti sono da oggi in stato di agitazione contro il ventilato trasferimento delle produzioni in Francia. La proprietà del Gruppo Mecaplast è francese. Il 16 ottobre i 160 lavoratori hanno effettuato uno sciopero articolato di due ore. Mecaplast è un gruppo specializzato nello stampaggio in plastica per particolari auto. A partire dagli ultimi giorni - come ha riferito la Rsu dello stabilimento durante l’incontro svoltosi oggi con l’assessore Pentenero - nelle linee della Mecaplast di Beinasco operano lavoratori francesi, facendo così aumentare preoccupazioni e timori tra i dipendenti. Sin da subito i lavoratori hanno valutato negativamente l’ipotesi di trasferimento e richiesto, con Fiom e Fim, un incontro alla dirigenza francese, che però non è ancora stato accordato. Ora l’assessorato regionale al Lavoro si attiverà per convocare ad un tavolo la proprietà transalpina della Mecaplast.  
   
   
LOMBARDIA: 2.316.000 EURO PER MODA E DESIGN  
 
Milano, 20 ottobre 2014 - "La realtà lombarda della moda e del design è tra quelle più adatte a vincere la sfida del mercato globale. La Regione, con questo fondo, che mette a disposizione 2.316.860 euro, dà una mano a un settore dinamico e creativo, imitato nei prodotti, ma inimitabile nella capacità di innovare e di creare bellezza. Aiutiamo le aziende a mettere insieme e a sviluppare le loro capacità, vincendo la frammentazione e creando strumenti". È il commento dell´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini alla delibera approvata su sua proposta, dalla Giunta, che fissa i criteri di accesso al bando ´Creatività: eventi e luoghi per l´innovazione nella moda e nel Design´, mettendo a disposizione un fondo da 2.316.860 euro. Obiettivo - "Con questo bando - ha spiegato l´assessore - intendiamo sostenere proposte progettuali di soggetti pubblici e privati, della moda e del design, volte a promuovere e innovare, con eventi e strumenti comunicativi, il sistema creativo regionale e realizzare o rinnovare infrastrutture fisiche e digitali dedicate alla moda e al design". Dotazione Finanziaria - La misura prevede due linee di intervento: la Linea 1, che mette a disposizione 450.000 euro, per la realizzazione di eventi e strumenti comunicativi, e la Linea 2 che stanzia 1.866.860 euro per l´infrastrutturazione fisica e digitale. Le risorse saranno trasferite a Unioncamere Lombardia in qualità di soggetto attuatore della misura. Soggetti Beneficiari - Università, scuole di moda e design, associazioni, fondazioni, editori, organizzatori/quartieri fieristici, associazioni di categoria, imprenditoriali e di professionisti, imprese in forma singola e associata. I progetti devono essere realizzati esclusivamente in partnership e in Lombardia. Ogni partnership deve essere in possesso di comprovata esperienza nel settore della moda e del design e può presentare una sola domanda a valere su una delle linee di intervento previste oppure a valere su entrambe. Contributo - Il contributo, a fondo perduto, per la Linea 1 è previsto fino al 50 per cento delle spese ammissibili e fino a un massimo di 100.000 euro; per la Linea 2 è previsto sempre fino al 50 per cento delle spese ammissibili, ma fino a un massimo di 200.000 euro. Nel caso di presentazione di progetti che si rivolgano a entrambe le linee di intervento il contributo è previsto fino al 50 per cento delle spese ammissibili e fino ad un massimo di 200.000 euro, di cui il 60 per cento in conto capitale e il 40 per cento di natura corrente.