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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Novembre 2014
DIRETTORE QUARANTA A ZAGABRIA PER INCONTRI CON MINISTRO TRASPORTI REPUBBLICA DI CROAZIA E CON AGENZIA PER L’AVIAZIONE CIVILE CROATA – TRATTATI ARGOMENTI TECNICI, COOPERAZIONE E PROGETTO PER COLLEGAMENTI CON IDROVOLANTI TRA LE DUE COSTE DEL MAR ADRIATICO  
 
 Roma, 3 novembre 2014 - L’ente Nazionale per l’Aviazione Civile informa che nelle giornate del 27 e 28 ottobre, il Direttore Generale Alessio Quaranta, il Vice Direttore Generale Benedetto Marasà e il Direttore Centrale Attività Aeronautiche Fabio Nicolai si sono recati a Zagabria per una serie di incontri bilaterali con la Repubblica di Croazia, con l’Agenzia Croata per l’Aviazione Civile e con varie realtà del settore del trasporto aereo. In particolare, la delegazione italiana è stata ricevuta questa mattina dal Ministro degli Affari Marittimi, dei Trasporti e delle Infrastrutture della Repubblica di Croazia Siniša Hajdaš Dončić che ha espresso apprezzamento per l´elevata cooperazione tra le due autorità aeronautiche. Numerosi incontri si sono susseguiti nei giorni della visita su argomenti di interesse comune in campo tecnico, in materia di sicurezza del volo, sorveglianza aeronautica, collaborazione e armonizzazione delle regole tra i due Paesi. L’agenzia Croata per l’Aviazione Civile, inoltre, ha presentato il progetto per l’attivazione di collegamenti tra le due coste del Mar Adriatico con idrovolanti, i mezzi aerei che decollano e atterranno sull’acqua. L’avvio dei collegamenti, che al momento per la parte italiana coinvolgono il porto di Ancona, sarebbe previsto per la prossima stagione estiva. L’enac, che ha partecipato negli anni scorsi a un progetto sperimentale (“Adri-seaplanes” - Implementing Seaplanes System in Adriatic Basin) per valutare la fattibilità tecnica, economica e normativa di un sistema di trasporto realizzato tramite idrovolanti che colleghi alcuni porti dell’Adriatico attrezzati allo scopo, ha illustrato anche gli aspetti normativi che, ad oggi, trattano la materia nel nostro Paese.  
   
   
TRASPORTI, REGIONE LOMBARDIA A CONFRONTO CON CANTONE TICINO  
 
Milano, 3 novembre 2014 - I cantieri dell´Arcisate-stabio e l´avvio di un Tavolo di confronto sui collegamenti fra Lombardia e Cantone Ticino, nel quale possano essere puntualmente affrontati temi di interesse reciproco. Questi, in sintesi, i contenuti dell´incontro fra l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alberto Cavalli e il consigliere di Stato del Cantone Ticino Claudio Zali. Arcisate-stabio, Governo Convochi Cipe - Per quanto riguarda il nuovo collegamento ferroviario transfrontaliero l´assessore ha ricordato che, a differenza di quanto concordato tra Rfi e l´Impresa Ics Salini, che indicava il 30 settembre come termine ultimo, il Cipe non ha ancora approvato la variante di progetto di sistemazione ambientale per la messa a dimora delle terre da scavo, necessaria alla continuazione a pieno regime dei lavori. "Siamo consapevoli di trovarci di fronte a una fase molto delicata - ha detto Cavalli -, per cui torno a sollecitare il Governo, affinché il progetto sia quanto prima approvato dal Cipe". Un Tavolo Di Confronto Periodico - Per affrontare comunque al meglio i temi di reciproco interesse, l´assessore Cavalli ha auspicato che si possa istituire un Tavolo di lavoro comune con "periodicità certa e una segreteria tecnica". In quella sede potrebbero essere affrontate questioni come quella relativa del servizio e delle tariffe transfrontaliere, temi di grande attualità vista anche la prossima attivazione della S40 e la riduzione servizio su Malpensa (linea R) dovuta a lavori che interesseranno la tratta come comunicato da Rfi. La Passerella Pedonale Sul Tresa - Le parti hanno anche condiviso l´opportunità di realizzare un progetto comune, d´intesa con le Amministrazioni locali interessate, per realizzare una passerella ciclopedonale sul fiume Tresa, in provincia di Varese. Il Forum Degli Stakeholder - L´assessore Cavalli ha poi ricordato che la Conferenza internazionale degli stakeholder, organizzata nell´ambito del semestre italiano di Presidenza dell´Unione europea (Palazzo Lombardia, 1 e 2 dicembre) potrà essere "un´altra importante occasione di collaborazione e confronto sui trasporti transfrontalieri e, più in generale, nell´area alpina".  
   
   
PREPARARSI A UN SISTEMA DI AUTOBUS URBANI A ZERO EMISSIONI  
 
Bruxelles, 3 novembre 2014 - Per riuscire a creare un sistema di trasporto competitivo e sostenibile, l´Ue deve guardare ai combustibili alternativi per rimpiazzare o integrare benzina e gasolio. Questo non solo ridurrà le emissioni prodotte dai trasporti ma migliorerà anche la qualità dell´aria e i livelli di rumore nelle aree urbane. In quest´ottica, il progetto Zeeus ("Zero Emission Urban Bus System") sta lavorando per rendere gli autobus elettrici una parte fondamentale della rete urbana di trasporti. A solo un anno di distanza dal suo lancio, il team del progetto Zeeus ha già iniziato a testare soluzioni di conversione ad alimentazione elettrica per autobus mediante dimostrazioni dal vivo. A metà ottobre Barcellona ha ospitato il lancio della prima dimostrazione Zeeus di base, che si è conclusa con un breve giro attraverso le strade della città in compagnia del sindaco di Barcellona, Xavier Trias. L´operatore locale spagnolo Tmb (Transports Metropolitans de Barcelona) testerà ora quattro autobus completamente elettrici: due autobus standard i2e da 12m Irizar e due autobus articolati da 18m Solaris. Entrambi questi modelli si possono caricare durante la notte presso il deposito degli autobus. Quello di Barcellona è solo uno degli otto test simili per il progetto Zeeus, che durerà fino ad aprile 2017. Il team sta testando un´ampia gamma di diverse tecnologie innovative di autobus elettrici e soluzioni per le infrastrutture per la ricarica in sette altri siti dimostrativi: Bonn, Cagliari, Glasgow, Londra, Munster, Pilsen e Stoccolma. I diversi siti offriranno condizioni operative variabili per testare l´applicabilità economica, ambientale e sociale delle tecnologie in diverse ambientazioni. Alla fine di settembre, Zeeus ha lanciato il primo autobus elettrico alimentato a batterie Škoda Perun, a Pilsen. E nella primavera del 2015, la città accoglierà due autobus completamente elettrici, senza emissioni e silenziosi. Questi veicoli hanno un sistema di raffreddamento e riscaldamento unico che è in grado di riutilizzare il calore generato durante il funzionamento. Inoltre, la loro batteria può essere ricaricata completamente in soli 12 minuti. Nel frattempo, questa settimana, la città di Stoccolma si sta preparando a mostrare i suoi autobus ibridi plug-in da 12m Volvo a cittadini, funzionari cittadini e portatori di interesse locali. La capitale svedese testerà otto autobus ibridi plug-in con ricarica rapida lungo la linea 73 nel centro città. Umberto Guida, coordinatore del progetto Zeeus, fa notare: "Le flotte di autobus sono stato un terreno di test per combustibili e motori alternativi per molti anni, ma oggi il 95 % di tutti gli autobus usa ancora combustibili fossili. Con questo progetto siamo sulla buona strada verso sistemi di trasporto più ecologici e intelligenti per le nostre città e i veicoli elettrici giocheranno un ruolo fondamentale nel ripulire l´aria che respiriamo, rendendo le nostre città e i nostri centri più silenziosi e dei luoghi più piacevoli dove vivere e lavorare". Zeeus comprende 40 partner che includono enti per il trasporto pubblico, operatori del trasporto pubblico, industria e produttori di veicoli, fornitori di energia, università e centri di ricerca, imprese di ingegneria, consulenti e associazioni. Nel loro insieme, essi coprono l´intero spettro di portatori di interesse di attori chiave e responsabili del processo decisionale che agevoleranno il processo volto a estendere la soluzione elettrica alla rete centrale degli autobus urbani. Anche se l´attenzione iniziale è rivolta a queste otto città europee, il team di Zeeus vuole ottenere una visione d´insieme dell´impiego degli autobus elettrici in tutta Europa e oltre. Ecco perché la Uitp, che coordina il progetto, sta gestendo un Osservatorio degli autobus elettrici che monitorerà da vicino l´impiego degli autobus elettrici in tutto il mondo e pubblicherà tutti i dati e le informazioni raccolti. Dimostrazioni e progetti pilota di autobus elettrici finanziati da altri programmi europei e nazionali possono partecipare e fare domanda per diventare una "Observed Demonstration" . Le dimostrazioni controllate selezionate parteciperanno a incontri periodici dove discuteranno preoccupazioni e problemi, fornendo degli apporti chiave ad alcuni dei prodotti principali di Zeeus, ossia la roadmap per la conversione ad alimentazione elettrica di Zeeus. Il termine per presentare la domanda per diventare una "dimostrazione controllata" è il 31 ottobre 2014. Per maggiori informazioni, visitare: http://zeeus.Eu/    
   
   
LOMBARDIA, NUOVE LIMITAZIONI A CIRCOLAZIONE VEICOLI INQUINANTI  
 
Milano, 3 novembre 2014 - La Giunta regionale della Lombardia, nella seduta del 31 ottobre, ha deliberato nuove limitazioni della circolazione ai veicoli inquinanti. Iniziative In Essere - "Per la qualità dell´aria che respiriamo Regione Lombardia, lo scorso anno ha approvato il ´Pria´, lo strumento di pianificazione e programmazione della qualità dell´aria, che definisce gli obiettivi e contiene misure di riduzione delle emissioni in atmosfera rispetto ai valori limite degli inquinanti - spiega l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi -. Abbiamo investito 10 milioni di euro per l´iniziativa ´Zero Bollo´: non paghi la tassa per tre anni, se rottami un veicolo inquinante per passare a uno più ecologico". Altre Misure - "Ora - prosegue l´assessore - investiamo altri 10 milioni di euro per installazione dei Fap (filtri antiparticolato) solo per veicoli commerciali. A questo si aggiunge l´allargamento della zona critica, come deciso durante il Tavolo aria di questa estate, anche se siamo consapevoli che il problema dell´inquinamento atmosferico non ha confini e, per questo, è stato attivato il cosiddetto ´Bacino Padano´, con cui abbiamo chiesto all´Europa il riconoscimento della specificità, non solo morfologica, di questa area, non come un alibi, ma come spinta a realizzare quei programmi coordinati e integrati con i soggetti territoriali coinvolti che sono alla base del Pria". Dati Di Contesto - Le emissioni totali annue regionali di Pm10 derivanti dal settore traffico riferite all´anno 2010 sono quantificate in 6.034 tonnellate, di cui, in particolare, 1.288 tonnellate derivanti dal totale dei veicoli di classe emissiva ´Euro 0 benzina o diesel´, ´Euro 1 diesel´ e ´Euro 2 diesel´. Le attuali limitazioni vigenti si applicano alla porzione di territorio corrispondente agli agglomerati di Milano, Brescia e Bergamo, con l´aggiunta dei capoluoghi di provincia della bassa pianura (Pavia, Lodi, Cremona e Mantova) e relativi Comuni di cintura appartenenti alla ´Zona A´, per un totale di 209 Comuni. Azione - La delibera introduce nuove misure di limitazione della circolazione rispetto a quelle già vigenti, prevedendo: - dal 15 ottobre 2015 al 15 aprile 2016, e per i rispettivi semestri degli anni successivi, il fermo della circolazione nella ´Fascia 2 Gialla´, da lunedì a venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, degli autoveicoli di classe ´Euro 0 benzina o diesel´, ´Euro 1 diesel´ e ´Euro 2 diesel´; - dal 15 ottobre 2016 al 15 aprile 2017, e per i rispettivi semestri degli anni successivi, il fermo della circolazione nella ´Fascia 1 Arancione´, da lunedì a venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, dei motoveicoli e ciclomotori di classe ´Euro 1´ dotati di motore a due tempi. Ambito Territoriale - L´ambito territoriale di applicazione delle nuove limitazioni sarà esteso a ulteriori porzioni di territorio e, in particolare, all´interno dei Comuni appartenenti alla ´Zona A´ ad esclusione dei capoluoghi di provincia della bassa pianura (Pavia, Lodi, Cremona e Mantova) e relativi Comuni di cintura, per un totale di 361 Comuni. La lista dei Comuni di ´Fascia 1´ e ´Fascia 2´ interessati dalle limitazioni è consultabile, allegata a questo articolo, sul sito www.Regione.lombardia.it  Destinatari - I veicoli oggetto di limitazione sono: circa 262.000 autoveicoli di classe emissiva ´Euro 0 benzina o diesel´, ´Euro 1 diesel´ e ´Euro 2 diesel´ appartenenti alla ´Fascia 2 Gialla´; circa 26.000 motocicli e ciclomotori dotati di motore a due tempi di classe emissiva ´Euro 1´ appartenenti alla ´Fascia 1 Arancione´. Risultati Attesi - La nuova misura di limitazione relativa agli autoveicoli di classe ´Euro 0 benzina o diesel´, ´Euro 1 diesel´ e ´Euro 2 diesel´ in ´Fascia 2´ produrrà, a regime, dal 15 ottobre 2015, un impatto positivo in termini di riduzione delle emissioni valutato in: 0.7 tonn/giorno per il Pm10; 11.69 tonn/giorno per gli ossidi di azoto; 2.77 tonn/giorno per i composti organici volatili. La nuova misura di limitazione relativa ai ciclomotori e ai motocicli a due tempi ´Euro 1´ produrrà a regime, dal 15 ottobre 2016, un impatto positivo, in termini di riduzione delle emissioni, valutato in: 0.02 tonn/giorno per il Pm10; 0.006 tonn/giorno per gli ossidi di azoto; 0.87 tonn/giorno per i composti organici volatili.  
   
   
TRENTO: PRESENTATO IL NUOVO SISTEMA DI SEGNALAZIONE «118 INFORMA»  
 
Trento, 3 novembre 2014 - Presentata, nella sede dell’Apss, la nuova applicazione online «118 informa» che permette, ai giornalisti accreditati, di visualizzare in tempo reale gli interventi di soccorso alle persone coinvolte in eventi traumatici, effettuati da Trentino Emergenza 118 in provincia di Trento. L’obiettivo è quello di garantire una corretta comunicazione, prevenendo le telefonate dirette agli operatori sanitari in momenti di frenetica attività. Alla presentazione è intervenuto Luciano Flor, direttore generale dell’Apss. «È da tempo – ha precisato – che pensiamo a quale sia il metodo comunicativo migliore da adottare quando scatta l’emergenza. I passi compiuti sono stati determinati dalla volontà di costruire un sistema che superasse la dimensione della conoscenza diretta degli operatori, al fine di dare certezza e diffusione omogenea alle informazioni. Abbiamo mutuato il programma messo a punto dall’Azienda regionale emergenza-urgenza della Regione Lombardia (Areu), che ha sull’argomento grande esperienza e che in quest’ambito è capofila a livello nazionale, per adattarlo alle esigenze locali in un’ottica di collaborazione tra enti pubblici. Ora abbiamo un canale informativo unico, semplice e tempestivo che rende omogenei i comportamenti e facilita il compito a chi è sul fronte dell’emergenza». In seguito Alberto Zini, responsabile del servizio Trentino emergenza 118, ha illustrato nel dettaglio il percorso che ha portato all’adozione del sistema. «118 informa – ha sottolineato – sarà disponibile per la stampa accreditata a partire dal 10 novembre. Modifica l’attuale modalità informativa, avviata nel 2008, utilizzando un’interfaccia online che attinge, nel rispetto della privacy, ai dati inseriti dagli operatori nel sistema del 118, con aggiornamenti previsti ogni dieci minuti. Con l’intensificarsi degli interventi di soccorso, anche in seguito dell’entrata in funzione del servizio di elisoccorso h24, è nata l’idea di passare al sistema online che risponde all’esigenza di semplificare il compito degli operatori e garantire maggior completezza, tempestività e sicurezza al servizio». Claudio Ramponi, direttore del dipartimento di emergenza, ha poi precisato che il sistema, dopo questa prima fase sperimentale, sarà integrato con le informazioni estrapolate dal sistema informativo del pronto soccorso relative al reparto di destinazione dei pazienti e alla prognosi. Cristina Corbetta, responsabile della comunicazione Areu, ha parlato dell’esperienza lombarda e di come è nata l’esigenza di gestire in modo razionale la comunicazione nelle situazioni di emergenza. «Il sistema – ha affermato – ci ha permesso di creare un rapporto costruttivo e di collaborazione con agli organi di informazione portando numerosi vantaggi a chi si trova impegnato nella gestione degli eventi di soccorso. È auspicabile, e l’esperienza di Areu lo dimostra, che i media siano collaborativi, evitando telefonate ai medici, agli operatori, ai piloti e nei reparti, al fine di dare la possibilità di svolgere al meglio un servizio così importante». Un plauso all’iniziativa è arrivato dall’assessora alla salute e solidarietà sociale Donata Borgonovo Re che ha evidenziato come le collaborazioni tra enti siano il modo migliore di utilizzare le risorse, sottolineando che questo strumento si caratterizza per essere tempestivo, lineare, accessibile a tutti e garantisce uguaglianza nell’informazione. L’accesso al programma sarà possibile cliccando sul banner «118» presente a sinistra della homepage del sito dell’Apss. Le notizie date riguardano interventi traumatici, sono esclusi i malori. Per eventi di grande importanza e che vadano oltre il singolo incidente rimane attiva, sempre e comunque, la reperibilità del Servizio Comunicazione interna ed esterna dell’Apss. Entro la prossima settimana tutti i giornalisti inseriti nell’attuale indirizzario 118 verranno accreditati e sarà loro inviata una password per accedere al programma oltre ad una legenda che chiarirà tutte le voci della schermata.  
   
   
TU QUOQUE COTTARELLI  
 

Roma, 3 novembre 2014 - La “spending review” nel settore ferroviario, come in ogni altro settore, è certo possibile. Fs Italiane vi ha contribuito, in questi anni, riducendo mediamente ogni anno di 250 milioni (-13%) i costi, ad esempio, della manutenzione. Il tutto senza che sicurezza, affidabilità ed efficienza del sistema ne risentissero. Trenitalia ha abbattuto anch’essa i suoi costi di produzione, oggi tra i migliori in Europa, eliminando diseconomie e migliorando l’efficienza dei processi. Altri tagli ai corrispettivi potrebbero però danneggiare la performance delle linee e comportare tagli e limitazioni nei servizi offerti. Perché quelli che anche Carlo Cottarelli, commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica, si ostina a chiamare “trasferimenti”, e altri, come Marco Ponti, “sovvenzioni”, sono proprio corrispettivi, ossia pagamenti per attività, forniture e prestazioni svolte in base a specifici contratti. Non è una mera questione lessicale: nessuno si sognerebbe di considerare “sovvenzioni” o “aiuti di Stato” i soldi che i Ministeri versano per la bolletta dell’elettricità o del gas. E neanche le risorse pubbliche per gli investimenti in infrastrutture ferroviarie, in base al diritto comunitario, sono certo “aiuti di Stato”. E’ uno studio dell’Istituto Bruno Leoni a originare il malinteso, e in una puntata di “Porta a Porta”, Cottarelli, che ha preso per buona quell´analisi, ha sostenuto che i trasferimenti dello Stato alle Fs sono “del 55% superiori alla media dell’area euro”. Facendo quindi supporre, nella migliore delle ipotesi, una cattiva gestione delle risorse e una scarsa produttività, smentite invece da tutti gli indicatori economici desumibili dagli ultimi bilanci del Gruppo Fs Italiane e delle sue società operative, che hanno ormai costi di produzione e indicatori di efficienza tra i migliori in tutta Europa. Nello studio, condotto dai professori Arrigo e Di Foggia, a essere sbagliati sono già i dati di partenza, che quantificano in 207,7 anziché in 160 miliardi di euro la “spesa pubblica ferroviaria dal 1992 al 2012”. Una differenza di circa 48 miliardi di euro che inficia ogni successiva conclusione dello studio, relativa al confronto con gli altri sistemi ferroviari europei. Peraltro compiuto su un arco temporale talmente ampio, e fra situazioni di partenza così diverse, da renderlo del tutto inappropriato ai fini di una reale valutazione dell’efficienza attuale dei vari sistemi. Nel determinare in “207,7 miliardi di euro, di cui 84,8 di parte corrente e 122,8 in conto capitale” la “spesa pubblica ferroviaria … nei 21 anni trascorsi dalla trasformazione di Fs in società per azioni (1992-2012), i citati professori non hanno considerato che lo Stato (o le Regioni) spendono anche per servizi ferroviari non forniti dal Gruppo Fs Italiane e, analizzando solo i bilanci consolidati del Gruppo, hanno computato – tra gli altri errori - anche i corrispettivi di fonte pubblica di altre modalità di trasporto (bus) o di altri Paesi (Germania). Gli effettivi stanziamenti 1992-2012 da Stato verso il Gruppo Fs, ricostruibili dai dati rappresentati nei Bilanci certificati delle singole Società del Gruppo Fs Italiane (tutti pubblici), ammontano globalmente a circa 160 miliardi di euro, di cui 66 in conto esercizio e 94 per investimenti. E anche aggregare queste due voci, come hanno fatto i professori, è un’operazione concettualmente errata, perché i contributi in conto esercizio, ossia i corrispettivi per la fornitura di servizi di trasporto e infrastrutturali, hanno ben altra natura e finalità rispetto ai contributi in conto investimenti. I primi sono erogati dalle autorità pubbliche per coprire i costi di quei servizi ritenuti di interesse pubblico che il mercato non potrebbe remunerare da solo. I contributi in conto investimenti sono, al contrario, il risultato di una scelta del policy maker, tesa a raggiungere uno sviluppo efficiente del sistema complessivo di trasporto. Un basso livello di investimenti infrastrutturali, dunque, non può essere un indicatore di efficienza e spesso, anzi, rappresenta una criticità per il mantenimento in sicurezza di una infrastruttura. Ebbene, al contrario di quel che lo studio potrebbe far supporre, i corrispettivi in conto esercizio, riconosciuti al Gruppo Fs Italiane, non solo non sono incrementati in termini nominali negli ultimi 20 anni, ma hanno registrato una netta riduzione in termini reali, (tenendo conto del tasso di inflazione sono diminuiti del 12% dal 2000 al 2011). Il dato è in controtendenza rispetto alla spesa pubblica generale e testimonia il processo di progressivo miglioramento delle performance di produttività delle imprese del Gruppo, che ha ridotto i suoi costi operativi del 14,3% negli ultimi 7 anni. Infine, una corretta valutazione del costo di un sistema ferroviario deve considerare il livello complessivo dei ricavi. Quindi, oltre ai corrispettivi erogati dalle autorità pubbliche, anche i ricavi da mercato[1] (tariffe), molto rilevanti in alcuni sistemi, in primis quello britannico. E’ il metodo adottato da tutti i principali studi internazionali e dalle istituzioni comunitarie per valutare i costi dei servizi pubblici ferroviari. Si tratta di studi noti alla comunità scientifica e consultabili persino sul Web. Attestano che i ricavi complessivi del Gruppo Fs Italiane, a passeggero/km, sono i più bassi tra i principali Paesi europei. Lo sono anche le tariffe (4,1 centesimi di euro per passeggero-km), ossia meno della metà rispetto a quelle in Germania e Francia, e meno di un quarto di quelle medie in Gran Bretagna. In quel Paese sono i viaggiatori a sostenere la quasi totalità del costo dei servizi. Nota: [1] L’appropriatezza di una tale metodologia è peraltro convalidata dall’approccio già adottato nello studio Everis per la Commissione Europea, Study on Regulatory Options on Further Market Opening in Rail Passenger Transport”. Http://ec.europa.eu/transport/modes/rail/studies/doc/
2010_09_09_study_on_regulatory_options_on_further_
market_opening_in_rail_passenger_transport.pdf

 

 
   
   
LOMBARDIA. TAV GARDA, ASSESSORE LOMBARDIA A LUPI: CONFERENZA SERVIZI SI SVOLGA A BRESCIA  
 
 Milano, 3 novembre 2014 - Una lettera al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, per chiedere che la Conferenza dei servizi relativa alla tratta Brescia-verona della linea Av/ac Torino-venezia, già calendarizzata per il prossimo 6 novembre a Roma si svolga a Brescia. L´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobillità, Alberto Cavalli, conferma così l´impegno già preso con il Consiglio regionale che recentemente ha approvato una mozione proprio con questo obiettivo. "Nel mese di settembre - scrive Cavalli - Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) ha avviato la procedura di approvazione del progetto definitivo del lotto Brescia-verona. Il progetto preliminare è già stato approvato nel 2003 dal Cipe". Regione Al Fianco Dei Comuni Per Massimo Consenso - Cavalli dopo aver ricordato che l´infrastruttura ferroviaria si sviluppa per circa 50 km in Lombardia e per altri 20 in Veneto, osserva che "Da parte del territorio, oltre all´attesa per le opportunità connesse con lo sviluppo infrastrutturale, c´è molta attenzione per l´inserimento paesaggistico dell´opera in ambiti agricoli e turistici di pregio. Regione Lombardia è impegnata a raccogliere il massimo consenso possibile. In questo percorso la Regione Lombardia presterà assistenza tecnica ai Comuni alle Province interessate dal tracciato, che volessero preparare osservazioni da presentare al Ministero". La Mozione Del Consiglio - Nella lettera l´assessore sottolinea che il Consiglio regionale ha votato una mozione con cui impegna la Giunta a richiedere che la conferenza dei servizi si svolga a Brescia e conferma la disponibilità della Regione ad ospitare la Conferenza dei servizi presso la propria sede territoriale bresciana, anche con l´obiettivo di favorire la massima partecipazione degli Enti e la riduzione delle spese di trasferta".  
   
   
MILANO: 50 ANNI DELLA M1 4 MILA VISITATORI PER IL ‘TUNNEL’ EMOZIONALE GRANDE SUCCESSO DELLE INIZIATIVE PER FESTEGGIARE IL MEZZO SECOLO DELLA ‘ROSSA’  
 
Milano, 3 novembre 2014 – Sono state oltre 4 mila tra milanesi e turisti le persone che hanno visitato l’ 1 novembre il ‘tunnel’ emozionale di piazza Castello. Tutti in fila hanno voluto rivivere l´atmosfera di 50 anni fa quando, l´1 novembre del 1964, dalla stazione Duomo partì il primo treno della Linea 1, la ‘rossa’. Nel ‘tunnel’ emozionale lungo venti metri e alto cinque, installazioni video, suoni, odori e profumi ricordano gli anni del boom economico, lo sferragliare delle rotaie e gli scavi che servirono per la realizzazione della metropolitana per poi uscire nel 2014 dal vagone dei nuovissimi treni del futuro della ‘Rossa’. Il ‘tunnel’ emozionale inaugurato stamattina dal Sindaco Giuliano Pisapia rimarrà in Piazza Castello per tutto il mese di novembre ed è possibile visitarlo gratuitamente dal lunedì al venerdì dalle ore 13 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 19. Più di 2 mila i visitatori della mostra allestita Expo Gate, sempre in piazza Castello, ‘Milano Sottosopra’ che illustra attraverso fotografie e documenti d’archivio la nascita della metropolitana. L’esposizione resterà aperta, con ingresso libero, fino al 9 novembre, dalle ore 10 alle 20. Tutte le iniziative sono state organizzate da Comune, Mm, Atm, Fondazione Milano-scuole civiche per festeggiare mezzo secolo di vita della M1.  
   
   
FERROVIA DELLA VENOSTA, DA LUNEDÌ TRENI REGOLARI  
 
Bolzano, 3 novembre 2014 - A partire da lunedì 3 novembre, la linea ferroviaria della Val Venosta tornerà a pieno regime. Lo annuncia l’assessore alla mobilità Floria Mussner, il quale spiega che "terminati i lavori, i convogli sono tornati tutti a completa disposizione". Per quanto riguarda il futuro, Mussner considera "prioritario" il progetto di elettrificazione della linea. Durante la scorsa estate si sono resi necessari degli interventi di manutenzione straordinaria sul dispositivo di agganciamento meccanico di molti dei treni in circolazione lungo la linea ferroviaria della Val Venosta. Di conseguenza alcuni dei convogli non hanno potuto circolare, e ciò ha avuto ripercussioni sul servizio, con il collegamento express tra Malles e Merano, ad esempio, sostituito con un servizio di autobus in partenza ogni due ore. Ora, però, tutti i controlli di sicurezza e le relative documentazioni tecniche, sono stati completati, e a partire da lunedì 3 novembre la ferrovia della Val Venosta tornerà a pieno regime. Ciò significa partenze con cadenzamento orario, servizio express ogni due ore, e la possibilità di prevedere convogli doppi nelle ore di punta. "I tempi di attesa sono stati più lunghi del previsto - commenta l´assessore Florian Mussner - e non sono mancati i disagi proprio in concomitanza con la stagione turistica. Vorrei ringraziare i passeggeri per la loro pazienza e comprensione". Dal momento della sua riattivazione, nel maggio 2005, tutti i convogli in funzione tra Merano e Malles hanno percorso almeno un milione di km: a tal proposito, e alla luce del previsto aumento di capacità l´assessore alla mobilità Florian Mussner considera "prioritario il progetto di elettrificazione della linea ferroviaria della Val Venosta nel medio-lungo periodo".