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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Novembre 2014
LOMBARDIA: VARATO IL PIANO SULLA MALATTIA DIABETICA ASSISTENZA ELEVATA E OMOGENEA SU TUTTO IL TERRITORIO  
 
Milano, 3 novembre 2014 "Regione Lombardia, attraverso la sua attenta programmazione sanitaria e i provvedimenti finora messi in atto, ha attivato già da anni un approccio globale e integrato per la prevenzione e la cura della malattia diabetica. Un percorso che intendiamo confermare e rilanciare anche per i prossimi anni, coerentemente all´iter della riforma del sistema sanitario". E´ quanto ha dichiarato il vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani commentando i contenuti della delibera, approvata nei giorni scorsi, riguardante il recepimento dell´Accordo Stato/regioni in ordine alla prevenzione e cura della malattia diabetica. Il Contributo Dell´esperienza Lombarda - "Grazie al supporto dei professionisti e delle associazioni di pazienti che collaborano sui tavoli regionali - ha precisato l´Assessore - puntiamo al costante miglioramento dei percorsi organizzativi tesi ad una corretta presa in carico globale del paziente". Oltre al recepimento dei contenuti del "Piano sulla malattia diabetica", la delibera ha dato mandato alla Direzione Generale Salute di approvare i documenti tecnici elaborati dal Gruppo di Approfondimento Tecnico (Gat) "Diabete" coerenti con le indicazioni programmatiche del Piano Nazionale sulla malattia diabetica, del quale costituiscono un´ulteriore attuazione e un rilancio dello sviluppo. Diabete E Cronicita´ - "Il diabete costituisce oggi una delle più rilevanti e costose malattie sociali della nostra epoca, anche sotto il profilo della cronicità e delle complicanze che può avere sul lungo periodo. In questa prospettiva - ha spiegato l´Assessore alla Salute Mantovani- Regione Lombardia è impegnata sin dal 2000 nella definizione di modalità di presa in carico appropriate, oltre che di strumenti adeguati nella gestione di una patologia così delicata qual è quella diabetica". Azioni Concrete - "L´avvio in forma sperimentale dei Creg (Chronic Related Group), con la prosecuzione di questa esperienza nelle 5 Asl individuate (Bergamo, Como, Lecco, Milano e Milano 2), nonché, l´istituzione di un Comitato Regionale finalizzato al monitoraggio della sperimentazione, stanno ad evidenziare l´impegno concreto di Regione Lombardia nell´affrontare la patologia diabetica. Senza dimenticare i numerosi programmi ministeriali di ricerca sanitaria, nonché le progettualità e gli studi condotti a livello nazionale ai quali ha preso parte Regione Lombardia durante questi anni". Livelli D´assistenza Elevati E Omogenei Sul Territorio - "Grazie all´articolata attività di monitoraggio messa in atto, al percorso di condivisione delle informazioni sulla patologia diabetica e alla sua gestione con le Asl lombarde, è emerso come l´assistenza nella nostra regione abbia raggiunto livelli elevati in relazione sia agli standard nazionali, sia internazionali. Tutte le Asl hanno attuato esperienze o programmi di gestione integrata del diabete, in coerenza con le indicazioni programmatiche regionali". La Sfida Della Riforma Sanitaria - "Regione Lombardia - ha concluso Mantovani - recependo i contenuti del Piano nazionale sulla malattia diabetica, ha così fatto suo il cambio di prospettiva nel passaggio dalla "cura" al "prendersi cura". Questa ricerca di differenti e nuovi equilibri, in cui la persona e non la malattia siano al centro del percorso assistenziale, è il punto centrale del percorso d´aggiornamento del modello sanitario lombardo avviato nel luglio scorso con la presentazione del Libro Bianco".  
   
   
EBOLA: REGIONE LOMBARDIA AGISCE CON TEMPESTIVITÀ  
 
Monza/Mb, 3 novembre 2014 - "Regione Lombardia sull´emergenza Ebola dà continua dimostrazione di tempestività. L´8 agosto scorso l´Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara lo stato di emergenza internazionale in merito alla diffusione del virus e lo stesso giorno, nel pomeriggio, presso la direzione sanitaria di Regione Lombardia è già in corso una riunione tecnica per la definizione delle prime strategie. Il 13 agosto ho poi personalmente effettuato un sopralluogo, non annunciato, all´Ospedale Sacco di Milano al fine di verificare e constatare i reali tempi di intervento di fronte ad una possibile emergenza. Devo dire che ho trovato un servizio molto ben organizzato e un´attenzione straordinaria verso le attività di prevenzione e d´intervento relative ad Ebola". Regione Lombardia Tempestiva - Ripercorrendo le tappe più significative e gli interventi concreti attuati dall´assessorato alla Salute di Regione Lombardia, il vice Presidente Mario Mantovani è intervenuto a Monza parlando alle decine di operatori sanitari e alle autorità che hanno affollato il Teatro Binario 7 di Monza dove si è svolta la conferenza su "Ebola: vigilanza attiva". Un´iniziativa promossa, a titolo formativo e informativo, dall´Asl Monza-brianza. Controllo Negli Aeroporti - Mario Mantovani riferendo le modalità di intervento promosse da Regione Lombardia, ha poi proseguito riferendo delle due visite da lui effettuate agli aeroporti milanesi. "Con soddisfazione ho constatato come l´Aeroporto di Malpensa sia ben organizzato con un canale sanitario di prima qualità, con tutto il percorso prestabilito dalla legge e con tutti gli altri requisiti necessari, compresa una rete di assistenza sanitaria ben strutturata". "La visita all´Aeroporto di Linate, invece, mi ha un po´ sorpreso perché ho verificato la mancanza del canale sanitario, pur essendo uno degli aeroporti dove per legge è prevista la presenza di una struttura del genere. Ho per questo subito scritto al Ministro della Sanità rappresentando l´esigenza di una messa in sicurezza non solo di Linate, ma anche degli altri aeroporti lombardi, compreso Orio e Montichiari". Casi Sotto Controllo - Continua infine l´attività di monitoraggio delle situazioni che eventualmente presentano profili di criticità. "In questo momento, sul territorio lombardo, abbiamo 2 persone, un medico ed un´ostetrica, che in via cautelativa stanno affrontando un periodo di isolamento volontario domiciliare. Provengono dalla Sierra Leone, uno dei Paesi a rischio. Sono posti sotto osservazione per 21 giorni e se manifestassero sintomi particolari sarebbero subito trasferiti presso l´Ospedale Sacco di Milano. L´attenzione è quindi massima".  
   
   
MILANO: MEDICO RIENTRATO DA SIERRA LEONE IN ISOLAMENTO VOLONTARIO  
 
Milano, 3 novembre 2014 - In merito alla notizia dell´arrivo a Malpensa di un medico operante con Emergency e proveniente dalla Sierra Leone, paese colpito dall´emergenza ebola, il 30 ottobre l´Assessorato alla Sanità di Regione Lombardia - sentite le competenti autorità - comunica come "Le condizioni del cittadino non abbiano mai presentato alcun sintomo riconducibile a possibili infezioni. Pertanto, dopo le necessarie verifiche ed in base alle procedure previste dai vigenti protocolli ministeriali, la persona si sottoporrà comunque in via cautelativa ad un periodo di isolamento volontario domiciliare".  
   
   
GENOME BIOLOGY: OROLOGIO BIOLOGICO E MALATTIE PSICHIATRICHE, STUDIO ITALIANO TIC TAC: L’EVOLUZIONE DELL’OROLOGIO BIOLOGICO NELLE POPOLAZIONI UMANE  
 
Bosisio Parini 3 novembre 2014 - Tutti gli organismi viventi regolano le proprie attività in base ad un ritmo circadiano, corrispondente alla durata del giorno, grazie ad un orologio interno costituito da complessi meccanismi molecolari. Tale orologio determina molti parametri fisiologici, tra cui i ritmi sonno/veglia, e si mantiene sincronizzato con il ciclo naturale del giorno e della notte mediante stimoli esterni, il più importante dei quali è la luce solare. Tutti noi sperimentiamo i risultati della desincronizzazione del ritmo circadiano quando un viaggio ci porta in una zona con diverso fuso orario (jet-lag), e in alcune malattie psichiatriche come schizofrenia, disordine bipolare e depressione la perdita del ritmo circadiano contribuisce allo sviluppo della sintomatologia. Uno studio, nato dalla collaborazione tra Irccs Eugenio Medea, Fondazione Irccs Don C. Gnocchi e Università degli Studi di Milano e appena pubblicato su Genome Biology, ha analizzato le varianti nei geni che codificano per le componenti molecolari dell’orologio biologico umano. Gli autori sono partiti da dati di variabilità genetica per 52 popolazioni che vivono a diverse latitudini e da una considerazione semplice: gli esseri umani hanno avuto origine in Africa, in una regione vicino all’Equatore dove i ritmi giorno/notte sono più o meno costanti durante tutto l’anno e da qui sono migrati, raggiungendo latitudini dove le variazioni stagionali nella durata del giorno e della notte sono molto ampie. E’ possibile che, durante la migrazione che ha portato l’uomo a colonizzare il pianeta, il suo orologio biologico si sia evoluto per adattarsi a queste diverse condizioni ambientali? “Certamente, infatti la frequenza di molte varianti in geni che regolano il ritmo circadiano varia in base alla latitudine a cui vivono le popolazioni analizzate – rileva Manuela Sironi, responsabile del gruppo di ricerca del Medea - Questo stesso fenomeno si osserva anche per varianti che predispongono a malattie psichiatriche”. In molti casi, poi, gli autori hanno osservato una connessione funzionale tra tali varianti predisponenti e la regolazione dell’orologio interno. Queste osservazioni aggiungono un tassello alla già complessa storia evolutiva delle popolazioni umane, mostrando come l’uscita dall’Africa abbia messo i nostri progenitori a confronto con enormi sfide ambientali. Il risvolto pratico riguarda le cosiddette ”cronoterapie”, ovvero la somministrazione di farmaci in precise ore durante la giornata. È estremamente probabile che le varianti identificate nello studio modulino la fascia di massima efficacia per la somministrazione. Inoltre la terapia per alcune forme di depressione e disordine bipolare include la fototerapia (esposizione ad una luce intensa), proprio al fine di regolarizzare il ritmo circadiano. Anche in questo caso le varianti identificate potrebbero consentire la messa a punto di terapie personalizzate. Infine, molti studi hanno dimostrato che il rischio di sviluppare una malattia psichiatrica dipende anche dal mese di nascita. Se questo effetto fosse esercitato da un’interazione con l’orologio interno (come probabile), l’analisi genetica potrebbe consentire l’identificazione dei soggetti a rischio e forse, in un futuro, lo sviluppo di trattamenti fototerapici preventivi. Http://www.Emedea.it  - www.Lanostrafamiglia.it    
   
   
TOSCANA, ROSSI IN COMMISSIONE SANITÀ: "ECCO LA RIVOLUZIONE DELLA QUALITÀ"  
 
Firenze 3 novembre 2014 – La "rivoluzione della qualità" del servizio sanitario regionale verrà avviata con una proposta di legge "di principi", legata alla finanziaria e da approvare entro l´anno. La legge consegnerà a tre commissari l´incarico di predisporre nei dettagli gli atti per l´unificazione organizzativa del sistema in tre aziende di area vasta, a cui si aggiungerà il Meyer. Lo ha annunciato il presidente Enrico Rossi nel corso del suo intervento alla seduta della quarta commissione consiliare: "Se aspettiamo – ha detto Rossi - verremo travolti". Un timore che il presidente ha motivato ricordando i numerosi tagli subìti dalle finanze regionali in questi anni e quelli di cui si parla per la prossima legge di stabilità: "Quattro miliardi di tagli – ha ricordato – che potrebbero significare trecento milioni in meno per noi. La manovra – ha aggiunto - prova con alcune azioni a rimettere il paese su strada dello sviluppo e della crescita. Non è chiara nella partita degli investimenti, e rischia di avere effetti negativi anche su settori competitivi come la sanità, una sanità che spende meno rispetto ad altri paesi europei ma che è la terza al mondo e la prima in Europa secondo Bloomberg Tuttavia sono convinto che bisogna reagire, che non dobbiamo rinchiuderci e e che come istituzione dobbiamo collaborare tenendo un atteggiamento proattivo". "Siamo intervenuti sul bilancio regionale con una abbondante spending review, a cominciare dalla politica, faremo ancora tutto il possibile per eliminare le spese improduttive, rivedere le partecipazioni societarie, ridurre il numero dei dirigenti, anche nelle agenzie ragionali. Ma la dimensione della manovra è tale che dovremo intervenire anche sulla sanità. Un sistema che viene da due anni pesanti tagli, eppure ha i bilanci a posto, come attesta la Corte dei conti, e certificati da enti esterni, imparagonabili con quelli delle altre regioni. Una sanità al vertice negli esiti delle cure ospedaliere, che ha tenuto sui Livelli essenziali di assistenza e ha retto grazie al sacrificio di tutti gli operatori". Che cosa possiamo fare?, si è chiesto il presidente Rossi: "Spingere avanti alcuni processi di riforma allo scopo di fare una rivoluzione della qualità in sanità, che migliori servizi, raffreddi le spese e nei primi tempi produca anche risparmi. Ci rivolgeremo a chi lavora in sanità, a loro loro competenza e l loro spirito etico. Si possono evitare sprechi, ridondanze, somme di spesa e consumismo sanitario. La politica non deve essere invasiva ma deve porre la domanda giusta e dare ai migliori il compito di proporre linee guida e orientamenti che inducano, su basi scientifiche, comportamenti virtuosi. Penso a una commissione regionale che lavori quindi sull´appropriatezza delle cure. Penso a un rilancio del Technology assessment, cioè la valutazione degli aspetti medici, economici, organizzativi e sociali dell´introduzione o dell´implementazione delle tecnologie od interventi sanitari. Quindi un uso appropriato delle tecnologie, con piano economico finanziario e della loro utilizzazione. Tutto questo – ha proseguito - chiama in causa un governo di area vasta. Penso a una offerta sociale, sanitaria, ospedaliera, formativa e della ricerca all´interno dell´ area vasta con unica azienda organizzata per dipartimenti". Il presidente ha aggiunto che anche la sanità sarà sottoposta alla stesa dichiarazione del personale dirigenziale in eccedenza del resto della Regione: "Dimagrire – ha sintetizzato - per riprendere la corsa". Basterà? "Faremo il possibile – ha detto ancora – per tenere la situazione in equilibrio, ci misureremo ancora di più con gli sprechi, rivedremo le convenzioni con il privato per renderle più produttive. Così come dovremo regolare meglio l´intramoenia, anche negli aspetti tariffari e definire meglio il rapporto dell´extramoenia con il sistema. Ma se non basterà, come purtroppo temo, penso sia meglio chiedere qualcosa a chi ha di più piuttosto che a chi ne ha di meno. La Toscana è portata ad esempio perché si è rifiutata di mettere i ticket, imposti da Tremonti, uguali per tutti e così i nostri hanno toccato solo il 25% per cento della popolazione. Cosa dovremmo fare? Tagliare i 130 milioni di extra Lea, gli 80 milioni del trasporto sociale, i 10 milioni per la vita indipendente dei disabili, i 3 milioni per i lettori ottici dei malati di Sla, il milione che spendiamo per le parrucche delle persone in cura per tumore? Sarebbe uno scandalo. Ma non chiedere aiuto a chi ha di più se ce ne fosse bisogno".  
   
   
EBOLA: MILITARI USA IN QUARANTENA A VICENZA, LETTERA DI ZAIA A RENZI,LORENZIN E PINOTTI.  
 
Venezia, 3 novembre 2014 - Come preannunciato, è stata inviata il 29 ottobre al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e ai Ministri della Salute, Beatrice Lorenzin, e della Difesa, Roberta Pinotti, la lettera con la quale il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia pone all’attenzione del Governo nazionale la questione dei militari americani della base di Vicenza che, di ritorno da una missione in Liberia, sono stati posti in quarantena nella struttura militare statunitense della città veneta invece che rimpatriati. Premesso che le sue considerazioni non mettono “assolutamente in dubbio l’amicizia che ci lega agli Stati Uniti e che non scalfisce in alcun modo il nostro comune sentire”, Zaia chiede tra l’altro a Renzi e ai Ministri “perché questa misura di sorveglianza così restrittiva (la quarantena ndr), da cui potrebbero derivare dei casi sospetti, sia stata adottata nel nostro territorio, piuttosto che nella Nazione di appartenenza dei militari e, in particolare, per quali motivi il Governo italiano non sia intervenuto sollecitamente per far sì che le misure precauzionali venissero applicate direttamente nel Paese d’origine dei militari coinvolti”. “La risposta del Ministro della Salute alle tante obiezioni sollevate da più parti – scrive tra l’altro Zaia – è stata peraltro che, qualora si riscontrasse una positività al virus, la cura verrebbe prestata negli Usa e non in Veneto. Non ritiene dunque il Governo – chiede il Governatore – che sarebbe stato assai più razionale, con forza e autorevolezza, sollecitare le Autorità Statunitensi a trasferire dalla Liberia direttamente negli Usa i propri militari evitando potenziali situazioni di pericolo per i cittadini veneti e, se mi è permesso, per tutti gli italiani?”. “La tutela della salute della popolazione della Regione che rappresento e che costituzionalmente concorro a salvaguardare – puntualizza anche Zaia – mi ‘obbliga’ pertanto a considerare anche le ipotesi più remote che, non potendo essere escluse a priori, ho il dovere di conoscere, analizzare e affrontare, per garantire la sicurezza dei cittadini veneti e di chiunque avesse bisogno di assistenza”.  
   
   
SANITÀ: A COMO AREU SUPERA TEST PROVE EMERGENZA  
 
Como, 3 dicembre 2014 - "In caso di calamità le attrezzature dell´Azienda Regionale Emergenza Urgenza sono a disposizione e adeguate per gestire le situazioni anche più difficili su tutto il territorio lombardo. Per essere sempre più efficienti abbiamo formato personale specializzato individuandolo tra chi ha già avuto esperienze di questo tipo, in qualche caso all´estero". E´ il commento soddisfatto del vice presidente della giunta regionale della Lombardia e assessore alla Salute Mario Mantovani che a Como ha visitato la struttura da campo con rianimazione e sala operatoria per le maxiemergenze, il Posto Medico Avanzato di Ii livello-Unità Regionale Grandi Emergenze (Urge) di Regione Lombardia, allestito alla Caserma De Cristoforis in occasione del ´Corso esecutore per Pma di Ii livello con modulo chirurgico´ di Areu-118. Insieme all´assessore erano presenti Alberto Zoli, direttore generale Areu, Mario Landriscina, direttore della sala operativa di emergenza di emergenza urgenza dei Laghi 118 e alcuni ufficiali della caserma. Struttura Modulare - Il Posto Medico Avanzato di Ii livello-Urge è una struttura ad "assetto variabile" studiata per essere impiegata in situazioni di particolari criticità che le sole strutture locali non possono gestire. I moduli principali sono: Triage e accettazione, modulo chirurgico, modulo per codici rossi, che può ospitare sei pazienti, un modulo per codici verdi e uno per codici gialli, cioè un´area di osservazione di pazienti allettati e non allettati che hanno già ricevuto delle cure e ai quali non è stato attribuito un codice di gravità superiore. Capacita´ Di Intervento - In sole sei ore la struttura è in grado di rendersi operativa e, una volta raggiunto il luogo in cui si è verificato un evento calamitoso, in poco più di tre ore può essere montata nelle sue parti essenziali. "Gli elementi che qualificano la struttura mobile di Areu - ha continuato l´assessore Mantovani - sono la collaborazione stretta e la messa in rete delle esperienze di specialisti di diverse Aziende Ospedaliere e, come in questo caso, la formazione sul campo offerta a chi dovrà muoversi senza problemi nel Posto Medico Avanzato". Aziende E Specialisti In Rete . In questo Pma operano professionisti sanitari individuati tra le 15 Aziende Ospedaliere lombarde che hanno aderito al progetto. Tra queste l´Azienda Ospedaliera "Ospedale Sant´anna" di Como, le Ao Papa Giovanni di Bergamo, Civili di Brescia, Busto Arsizio (Va), Cremona, Sondrio, Desio e Vimercate (Mb), San Gerardo Monza (Mb), Lecco, Legnano (Mi), Salvini di Garbagnate Milanese e, per Milano, Fatebenefratelli, Niguarda, Sacco e Fondazione Policlinico. L´impegno delle Aziende Ospedaliere è finalizzato a garantire un pool di 351 persone tra le quali è possibile reclutare le 65 professionalità utili a rendere operativa la struttura campale. Prima Prova Generale - "E´ la prima volta, da quando è stata costituita Areu nel 2009 - ha detto il direttore generale Areu Alberto Zoli che ha accompagnato l´assessore Mantovani - che testiamo tutte le strutture mobili contemporaneamente. Tutto ha funzionato alla perfezione". Per l´Azienda Ospedaliera Sant´anna di Como hanno partecipato al momento di formazione 36 dipendenti del comparto Sanitario (infermieri, ostetriche, ecc.) e 3 farmacisti, 3 medici di Pronto Soccorso, 3 anestesisti rianimatori, 3 pediatri. Tutti professionisti che hanno già avuto esperienze nell´ambito di emergenze nazionali e internazionali.  
   
   
AL VIA I LAVORI PER RENDERE PIÙ MODERNI E EFFICIENTI 10 OSPEDALI DEL LAZIO  
 
Roma, 3 novembre 2014 - La Regione finanzia lavori urgenti in 10 ospedali. 7 milioni di euro per sostenere la messa a norma degli impianti antincendio, la ristrutturazione di alcuni reparti di psichiatria e i locali dove vengono svolti i servizi trasfusionali. Ecco come verranno utilizzate le risorse: Per l’adeguamento e la messa a norma degli impianti antincendio i lavori e riguarderanno il S. Paolo di Civitavecchia, per un importo di 219mila euro, e gli ospedali riuniti di Albano e Genzano per un milione e189mila euro. Per i reparti di psichiatria. La Regione mette a disposizione 3 milioni e 825mila euro per finanziare quattro interventi: di questi circa un milione per la ristrutturazione del reparto di psichiatria del Policlinico Umberto I e 986mila euro per quella dell’ospedale di Tor Vergata. 757mila euro, invece, saranno investiti per ristrutturare il reparto di psichiatria dell’ospedale di Sora. Per quello dell’ospedale De Lellis di Rieti, invece, la Regione mette a diposizione un milione e 80mila euro. Per il riordino della rete trasfusionale la Regione investe più di 800mila euro: serviranno a completare i lavori del servizio trasfusionale del S. Camillo, con 267mila euro, del S. Maria Goretti di Latina, con 175mila euro, e dell’ospedale Belcolle di Viterbo, con 367mila euro. Lavori anche per il S. Giovanni di Roma. I lavori riguarderanno due livelli dell’edificio, in particolare i locali degli uffici amministrativi e del Dipartimento di epidemiologia. Per questi interventi la Regione mette a disposizione 968mila euro. “Con questo atto finanziamo lavori urgenti in 10 ospedali- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: voglio sottolineare che oltre il 50% della somma complessiva è destinata a dare una veste più dignitosa ai reparti psichiatrici, luoghi di grande e spesso silenziosa e drammatica sofferenza. La sanità cambia iniziando a restituire attenzione e risorse ai settori che in questi anni sono stati più trascurati”- ha detto ancora Zingaretti.  
   
   
BOLZANO: INCONTRO ALL’EURAC DI MEDICI E RICERCATORI CHE OPERANO ALL’ESTERO  
 
 Bolzano, 3 novembre 2014 - È giunto alla sua seconda edizione l´incontro "Südstern Health and Science Forum Südtirol" organizzato dall´Associazione Südstern che raggruppa i professionisti altoatesini che operano all´estero. Nel corso della mattinata del 31 ottobre il convegno è stato preceduto presso la sede dell´Eurac da un incontro dell´assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, con medici e ricercatori di Südstern nel corso del quale è stato illustrato nei dettagli il progetto di riforma della sanità provinciale. Nel corso del suo intervento l´assessora provinciale Stocker ha illustrato ai numerosi partecipanti al convegno di Südstern allo stato di avanzamento del progetto di riforma della sanità provinciale, i numerosi incontri e confronti che ha avuto nelle ultime settimane con i responsabili e gli operatori della sanità per definire i contorni di quella che sarà l´Assistenza sanitaria provinciale da oggi al 2020. "Dagli incontri avuti e dal confronto con gli esperti del settore" ha sottolineato l´assessora Stocker "è emersa chiaramente la convinzione della maggior parte degli interlocutori della necessità di realizzare una riforma della sanità provinciale che sia in grado di garantire, anche nei prossimi anni, la sostenibilità e la finanziabilità dell´assistenza pubblica in Alto Adige. Per fare ciò dovremo operare un riordino della sanità a tutti i livelli, definire in maniera chiara quali sono le competenze dell´Assessorato alla sanità e quali quelle dell´Azienda sanitaria, creare sinergie ed una rete efficiente tra le varie strutture, eliminare gli sprechi ed i doppioni garantendo e potenziando l´assistenza sanitaria nel territorio. In questo quadro dovranno essere inoltre identificati e valorizzati quei servizi che possono anche consentire di aumentare gli introiti della sanità provinciale". A questo scopo l´assessora Stocker ha quindi invitato i presenti ad avanzare proposte e suggerimenti anche alla luce della loro esperienza internazionale. Hanno preso parte all´incontro il presidente dell´Eurac, Werner Stuflesser, ed il direttore del Centro di biomedicina dell´Eurac, Peter Pramstaller, il prorettore della Lub, Stefan Zerbe, ed il direttore, Günther Mathà, la vice preside del settore ricerca, Susanne Elsen, il direttore del Centro di sperimentazione di Laimburg, Michael Oberhuber e la responsabile della ricerca, Jennifer Berger. Numerosi i primari presenti all´incontro ed i professionisti del settore sanitario che operano in strutture sanitarie di prestigio all´estero ed in altre regioni italiane.  
   
   
FESTA DEL MEDICO DI FAMIGLIA, LA PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE TOSCANA  
 
Firenze, 3 novembre 2014 - Dal 3 al 9 novembre, si celebra in Toscana la 5° edizione della "Festa del medico di famiglia", organizzata da un Comitato promotore composto in buona parte da medici toscani. Una settimana di convegni, dibattiti, spettacoli, incontri nelle scuole, eventi sportivi, che si terranno un po´ in tutta la Toscana, e ai quali la Regione parteciperà a vari livelli, con la presenza di assessori, dirigenti, operatori. A cominciare dall´evento speciale che apre la settimana, su "La Pharma & Devices Valley in Toscana. Una politica per lo sviluppo - implicazioni sul Sistema Toscana e Italia", lunedì 3 nel Salone delle feste di Palazzo Bastogi, via Cavour 18, con una tavola rotonda moderata da Roberto Turno, giornalista del Sole 24 Ore, alla quale partecipano quattro assessori regionali: Luigi Marroni (diritto alla salute), Gianfranco Simoncini (attività produttive e lavoro), Emmanuele Bobbio (scuola, formazione, ricerca e Università), Vittorio Bugli (assessore alla presidenza). Altri eventi che vedranno impegnata la Regione Toscana sono, tra gli altri, il convegno nazionale del medico di famiglia (8 novembre al Fuligno, via Faenza, dalle 9 alle 18), la serata sulla violenza domestica (4 novembre al Teatro Puccini, ore 20.30), gli incontri a Siena su "Salute e felicità" e "Salute al femminile". Per le informazioni e il programma: http://www.Festadelmedicodifamiglia.it/    
   
   
SILVIA MARANGONI CAMPIONESSA EUROPEA DI PATTINAGGIO ARTISTICO. IL PRESIDENTE ZAIA: UN ALTRO GIOIELLO AGGIUNTO AD UNA CARRIERA INFINITA  
 
Venezia, 3 novembre 2014 - “Un’altra grande vittoria per una campionessa che ha scritto pagine straordinarie del pattinaggio e dello sport. Questo ennesimo successo è un altro gioiello ad una carriera infinita, costellata di record e soddisfazioni”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, si complimenta con Silvia Marangoni che si è laureata campionessa europea a Luso in Portogallo. “Siamo orgogliosi – spiega il governatore – di avere in Veneto una campionessa che è una autentica testimonial di quello sport, fondato sui valori positivi come la tenacia, la determinazione, la lealtà. Silvia è un esempio per tanti giovani anche perché sa essere da medaglia d’oro anche nella vita di tutti i giorni, impegnandosi nel territorio con iniziative di beneficienza e di solidarietà”. “Questa atleta – conclude Zaia - fa parte ormai del pantheon del pattinaggio artistico e dello sport veneto e questo grazie non solo al talento, ma anche al lavoro e ai sacrifici. Siamo orgogliosi di avere un’ambasciatrice del Veneto di questo calibro. Il mio in bocca va a Silvia per le sfide future e agli atleti veneti per le gare dei prossimi giorni”.  
   
   
ASSESSORE LOMBARDIA: SPORT DI BASE MESSO IN PERICOLO DAL GOVERNO  
 
Milano, 3 novembre 2014 - "Il Governo ha risparmiato i tagli allo sport? Non è propriamente vero". È il grido di allarme dell´assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi. "Certo - spiega l´assessore Rossi -, il finanziamento per il Coni ha subito un piccolissimo taglio (da 411 a 405 milioni) e quindi le Federazioni, una volta trovato l´accordo per la spartizione dei contributi, avranno le risorse necessarie, circa 139 milioni, per preparare i Giochi olimpici". "È l´attività di base - denuncia l´assessore Rossi - che viene fortemente penalizzata dai tagli inflitti agli Enti locali. Regioni, Province e Comuni non saranno più in grado di provvedere alle necessità dello sport, sacrificando così la pratica di associazioni, società, di quanti fanno attività sportiva ogni giorno, nonché la possibilità di intervenire sull´impiantistica". "In una battuta - conclude l´assessore Rossi -, se lo sport d´élite è ottimista pensando alle Olimpiadi di Rio, quello di base è pessimista pensando alla Delrio".