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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Novembre 2014
INTERVENTO DEL PRESIDENTE BARROSO DEL 30 OTTOBRE DOPO LA CERIMONIA DELLA FIRMA DEGLI ACCORDI DEL GAS TRA UCRAINA E RUSSIA  
 
Bruxelles, 3 novembre 2014 – “ Caro Vice-presidente Oettinger, Caro Vicepresidente Šefčovič, Novak Ministro della Federazione Russa, Ministro Prodan di Ucraina, Il signor Miller, Mr. Kobolyev, Signore e signori, Non poteva esserci un modo migliore per concludere il mio mandato di Presidente della Commissione europea che con l´annuncio di un accordo molto importante tra Russia e Ucraina, un accordo per il quale la Commissione europea ha contribuito con sforzi molto pazienti e determinati. Proprio questa mattina alle 1:00 e 2:00 mi stava parlando con il presidente Poroshenko al telefono e non riesco a contare quante ore vicepresidente Oettinger e il suo team hanno dedicato durante Penso che sei mesi per facilitare questo accordo. In effetti, con il forte sostegno della Commissione europea, l´Ucraina e la Russia hanno oggi trovato un accordo sulla loro problemi di debito di energia in sospeso, e su una soluzione provvisoria che consente di continuare le forniture di questo inverno. Vice-presidente Oettinger ei suoi colleghi spiegare i termini in un secondo. Sono contento che la responsabilità politica, la logica della cooperazione e semplice punto di vista economico hanno prevalso. Questo è un passo importante per la nostra sicurezza energetica condivisa sul continente europeo. Ormai non c´è ragione per le persone in Europa a rimanere freddo di questo inverno. Mi aspetto che tutti i partiti, sia i fornitori ei paesi di transito, a rispettare pienamente le regole ora hanno concordato insieme e agiscono come partner affidabili. E ´ovvio che nessuno avrebbe da guadagnare da una potenziale interruzione. Relazioni energetiche fruttuosi sono una strada a doppio senso. Let me in particolare ringraziamento Vicepresidente Günther Oettinger e il suo team per il loro instancabile - e ora di successo - gli sforzi nel corso degli ultimi mesi. Caro Günther, hai fatto un lavoro fantastico! Questa è la Commissione al suo meglio e voglio congratularmi con lei e tutti i colleghi che hanno lavorato direttamente con voi. Mi auguro inoltre che questo accordo può contribuire ad accrescere la fiducia tra la Russia e l´Ucraina, che è così fondamentale per la piena attuazione degli accordi di Minsk. Questo deve ora essere la priorità. Signore e Signori, Negli ultimi dieci anni, ho passato più tempo di quanto mi piaccia ammettere affrontare le diverse questioni energetiche tra Russia e Ucraina. Questo è sicuramente il mio ultimo intervento e mi auguro che sia l´ultima richiesta della Commissione europea negli anni a venire. Ma il nostro lavoro non si ferma qui. Il rafforzamento della sicurezza energetica dell´Unione europea è stato un tema principale degli ultimi due mandati della Commissione. Accordo del Consiglio europeo della scorsa settimana sul energia e clima quadro 2030, che la Commissione europea ha proposto, è la testimonianza di questo. La nuova Commissione si baserà su questi lavori verso una vera Unione Energia degna di questo nome. La presenza qui oggi del futuro Vice-presidente per l´Unione Energia, Maroš Šefčovič, è un segno di questa continuità e dell´impegno del prossimo Collegio di questo importante progetto per tutto il nostro continente. Così ancora una volta, complimenti a tutti voi. Complimenti anche le tue squadre dalla Russia e dall´Ucraina per la loro disponibilità a venire finalmente a un compromesso. Vi ringrazio per la vostra attenzione.  
   
   
4,6 MILIARDI DI DOLLARI PER PROTEGGERE IL GAS PER L´UCRAINA E L´UE  
 
Bruxelles, 30 Ottobre 2014 - Dopo sette cicli di negoziati di gas, i colloqui del 29 ottobre moderati da Günther H. Oettinger, Vice-presidente della Commissione europea, ha prodotto finalmente una svolta: Un pacchetto invernale 4,6 miliardi di dollari, concordato tra Russia e Ucraina, assicura gas per l´Ucraina - e, infine, anche per l´Europa. José Manuel Barroso, Presidente della Commissione europea che ha assistito la firma odierna del pacchetto invernale, ha dichiarato: " Sono lieto di poter annunciare un importante successo alla fine del mio mandato come Presidente della Commissione europea Con il nostro forte sostegno, Ucraina. E la Russia hanno oggi trovato un accordo sulla loro problemi di debito di energia in sospeso, e su una soluzione provvisoria che consente di continuare le forniture di questo inverno. Sono contento che la responsabilità politica, la logica della cooperazione e semplice senso economico ha prevalso ". Günther H. Oettinger, Vice-presidente della Commissione europea, ha dichiarato: " Questo importante passo avanti non solo per fare in modo che l´Ucraina avrà un riscaldamento sufficiente in pieno inverno è anche un contributo alla de-escalation tra Russia e Ucraina. " Il pacchetto invernale consiste di due documenti: Un protocollo vincolante, firmato dalla Commissione europea (Vicepresidente Oettinger), Federazione Russa (ministro dell´Energia Alexander Novak) e l´Ucraina (ministro dell´Energia Yuri Prodan); Un addendum al contratto di fornitura di gas esistenti, firmato da Gazprom della Russia (Ceo Alexey Miller) e Naftogaz Ucraina (Ceo Andriy Kobolyev); Il pacchetto copre il periodo da ora fino alla fine di marzo 2015 e comprende i seguenti punti principali: Debiti: l´Ucraina onorare i propri debiti sulla base di un prezzo preliminare di $ 268,5 / 1000m3 di effettuare i pagamenti in due tranche: 1,45 miliardi di dollari, senza indugio, e 1,65 miliardi di dollari entro la fine dell´anno 2014. Questo aggiunge in totale fino a 3,1 billon dollari del pagamento del debito. Il prezzo finale e quindi la somma finale del debito saranno determinati attraverso l´arbitrato in corso da parte dell´Istituto Arbitrale della Camera di Commercio di Stoccolma tra Gazprom e Naftogaz. Nuovo gas: la Russia fornirà gas seguente avanzati, pagamenti mensili da parte dell´Ucraina. Il prezzo è inferiore a $ 385 / 1000m3 e calcolato secondo una formula nel presente contratto e una riduzione di prezzo tramite uno sconto in dazi all´esportazione da parte della Federazione russa. L´ucraina è libero di ordinare il più gas di cui ha bisogno e non è soggetto a take-or-pay obblighi previsti dal contratto vigente. Ucraina prevede per l´acquisto di 4 miliardi di metri cubi fino alla fine dell´anno 2014, il che significa 1,5 miliardi di dollari. Nelle ultime settimane, la Commissione europea ha lavorato intensamente con le istituzioni finanziarie internazionali (Ifi) e l´Ucraina per aiutare l´Ucraina a pagare in anticipo per le forniture di gas nel prossimo inverno. Livelli senza precedenti di aiuti dell´Ue saranno erogati in modo tempestivo, e il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha rassicurato l´Ucraina, che si può usare tutti i mezzi finanziari a sua disposizione per pagare per il gas. Ulteriori lavori con le istituzioni finanziarie internazionali in materia di assistenza finanziaria all´Ucraina, anche in relazione alle forniture di gas, si continuano, ma tutti e tre i lati sono rassicurati sul fatto che l´Ucraina avrà i mezzi finanziari necessari.  
   
   
SBILANCIAMENTI: IN ARRIVO UNA NUOVA INCOMPRENSIBILE STANGATA PER LE RINNOVABILI!  
 
Milano, 3 novembre 2014 - Dopo due gradi di giudizio, in cui Tar e Consiglio di Stato hanno dato ragione agli operatori e ad assoRinnovabili, la nuova disciplina degli sbilanciamenti è ancora una volta gravemente penalizzante per i produttori di energia da Frnp. “L’autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico - spiega Agostino Re Rebaudengo, Presidente dell’Associazione - introduce, per il calcolo del corrispettivo di sbilanciamento, una serie di variabili che non sono né prevedibili né controllabili dagli operatori: l’onere, infatti, verrà calcolato anche in base alle performance dell’intero sistema!” Come se non bastasse, l’Autorità ha eliminato le franchigie, cioè le soglie al di sotto delle quali l’errore è tollerato e l’onere non grava sui produttori. Le franchigie, invece, sono state un elemento fondamentale della sentenza del Consiglio di Stato che, annullando la precedente disciplina, ha stabilito che la previsione di energia immessa in rete dalle Fonti Rinnovabili Non Programmabili (Frnp), nemmeno utilizzando le migliori tecnologie disponibili, può raggiungere il livello di precisione delle fonti programmabili come invece vorrebbe l’Autorità. “Questo approccio ci sembra davvero incomprensibile - commenta Re Rebaudengo - sia per le modalità di calcolo che creano incertezza, sia per l’eliminazione delle franchigie. Di certo questa nuova regolamentazione non responsabilizza i produttori, perché non premia necessariamente chi è più virtuoso nella previsione”. Va infine sottolineato che questa nuova disciplina sugli sbilanciamenti penalizza anche gli operatori che si sono adeguati alle deliberazioni precedenti, ponendo a loro carico anche le conseguenze pregiudizievoli derivanti dall’annullamento delle vecchie normative. Assorinnovabili boccia dunque con decisione questa nuova disciplina sugli sbilanciamenti che disattente completamente la proposta di carattere industriale, seria, rispettosa delle sentenze amministrative e coerente con il principio di maggiore responsabilizzazione dei produttori di energia da Frnp e della necessità di una loro più consistente partecipazione al mercato. In quest’ottica erano state suggerite: delle franchigie differenziate per fonte, all’interno delle quali l’onere non grava sugli operatori, la valorizzazione degli sbilanciamenti secondo la previgente deliberazione 281/2012, la possibilità di aggregazione e relativa franchigia pari alla media ponderata tra singole franchigie, ed infine un adeguato periodo transitorio.  
   
   
ENERGIA: PER ECONOMISTI “RIDISEGNARE SUBITO LE REGOLE DEI MERCATI”, SHALE GAS PRONTO ALL’EXPORT A PREZZI COMPETITIVI  
 
Roma, 3 novembre 2014 – Ridisegnare subito le regole che sovrintendono al funzionamento dei mercati energetici alla luce anche delle prospettive dello shale gas, che sarà a prezzi più competitivi di quelli attuali. È la sollecitazione emersa alla giornata conclusiva del summit internazionale di quasi 500 economisti dell’energia di 40 Paesi, promosso a Roma dall’Aiee-associazione italiana economisti dell’energia, in collaborazione con la Luiss. A fare il punto nodale dei lavori, articolatisi in ben 80 sessioni, è il prof. Carlo Andrea Bollino, presidente dell’Aiee e promotore del summit: “Siamo al punto in cui è ineludibile ridisegnare al più presto le regole del gioco relative alla regolazione dei mercati elettrici e del gas nel momento in cui lo scenario internazionale sta modificandosi in modo decisivo” ha detto, rilevando che “i problemi sul tappeto sono diversi. Tra questi la grande quantità di fonti rinnovabili che, a costo marginale pari a 0, sposta l’equilibrio di mercato verso lo 0. E, quindi, tali fonti sono sì più sostenibili ma, al tempo stesso, spingono il mercato verso l’insostenibilità non attraendo più gli investitori”. Altro problema emerso, tra i molti, al summit di Roma, ha aggiunto Bollino, “riguarda le prospettive dello shale gas. Presto il gas proveniente da queste estrazioni verrà trasportato e in pochi anni sarà disponibile dovunque, anche nel mercato europeo. A tale proposito”, ha aggiunto il presidente dell’Aiee, “negli Usa si stanno investendo miliardi di dollari per trasformare il sistema nazionale del gas in stazioni di liquefazione al fine di sostenere la sua esportazione a prezzi, che secondo gli economisti dell’energia, compresi i costi della liquefazione (Lng), saranno più bassi rispetto ad altri produttori, a partire da quelli russi. Questa competizione sconvolgerà l’intero assetto del mercato internazionale del gas. Non possiamo perciò farci cogliere impreparati e con regole inadeguate”. Dall’analisi, quindi, gli economisti dell’energia provenienti dai paesi Ur, come ha riferito il prof. Bollino, “emerge che la grande bolla delle fonti rinnovabili e le prospettive dello shale gas, impongono una immediata revisione e ridefinizione delle regole a livello europeo, con trattati che debbono essere dello stesso livello di quello di Maastricht, perché il problema della corretta e previdente gestione dei mercati interessa in modo rilevante tutte le economie del Vecchio Continente”. Insomma, ha concluso Bollino, “ostinarsi a non vedere questa esigenza, soprattutto nel momento in cui si insedia la nuova Commissione Ue, è come cercare in un pannello fotovoltaico i pedali della bici per fare girare la dinamo”.  
   
   
EFFICIENZA ENERGETICA EDIFICI, REGIONE UMBRIA PRESENTA I SUOI PROGETTI A CONGRESSO MONDIALE EDILIZIA SOSTENIBILE DI BARCELLONA  
 
Perugia, 3 novembre 2014 – "L´umbria sta ottenendo importanti risultati nel campo della sostenibilità energetica ed ambientale, che le vengono riconosciuti a livello internazionale". È quanto sottolinea l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, che ha presentato al World Sustainable Building Conference, il congresso mondiale sull´edilizia sostenibile che si è concluso il 30 ottobre a Barcellona, i progetti e le attività con cui la Regione Umbria persegue il miglioramento dell´efficienza energetica degli edifici. "La Regione Umbria – rileva l´assessore – è stata invitata a illustrare quanto si sta facendo per la riqualificazione energetica degli edifici dalla Regione spagnola della Catalogna, capofila del progetto strategico europeo ‘Marie´ di cui siamo partner insieme ad altre Regioni europee dell´area Mediterranea e che è volto a sviluppare una strategia comune in materia di riqualificazione energetica delle costruzioni mediante la messa a disposizione di strumenti sia tecnici che finanziari". "Particolare apprezzamento – riferisce Rometti – è stato espresso per il Catalogo delle buone pratiche a livello regionale, in cui sono raccolti interventi di miglioramento dell´efficienza energetica, realizzati su edifici esistenti o di nuova costruzione, pubblici e privati, attraverso i quali si sia conseguito un significativo miglioramento dell´efficienza energetica". "Allo stesso tempo – aggiunge – ha riscosso grande interesse il percorso formativo per gli addetti del settore edile, articolato in dodici moduli formativi, che abbiamo organizzato, sempre nell´ambito del progetto ‘Marie´, in collaborazione con il Centro per la sicurezza e la formazione della Scuola Edile di Perugia, con l´obiettivo di diffondere conoscenze sulle nuove tecnologie in materia di efficienza energetica degli edifici. Per raggiungere il traguardo degli edifici a energia ‘quasi zero´ è infatti fondamentale che gli addetti al settore conoscano e sappiano utilizzare le tecniche e i materiali innovativi di cui oggi disponiamo". "La volontà comune è quella di continuare in questa direzione – prosegue Rometti - A margine del Congresso, ci siamo riuniti con i rappresentanti degli altri partner del progetto "Marie", appartenenti a nove Stati europei, per dare continuità al progetto, avvalendoci dei fondi della nuova programmazione comunitaria. È una opportunità che l´Umbria vuol cogliere – ha concluso – per ampliare ulteriormente le azioni volte a ridurre considerevolmente i consumi energetici degli edifici: il risparmio di energia è prioritario per il raggiungimento degli obiettivi europei della Strategia Europa 2020, ma soprattutto porta vantaggi ai cittadini e alle imprese e per la qualità ambientale".  
   
   
ABRUZZO, ENERGIA:APERTO BANDO PER PARTECIPARE A "ENERGIOCHI" PER IL DECENNALE, VESTE INTERNAZIONALE  
 
Pescara, 3 novembre 2014 - Per la partecipazione al Concorso "Energiochi" le domande dovranno pervenire entro il 20/12/2014. Lo rendono noto gli Uffici regionali che invitano anche a visitare il sito sul portale regionale. Nella decima edizione il concorso assume un carattere internazionale. Sono stati sottoscritti infatti accordi di Programma con Cipro, Avila (Spagna) e Croazia per la realizzazione del concorso Energiochi/energame/enerjuegos, che avverrà contemporaneamente e nelle stesse forme nei paesi coinvolti. Sono, inoltre, in via di sottoscrizione e attivazione accordi con Romania, Svezia, Inghilterra e Grecia. Il concorso si concluderà con una manifestazione che avverrà in videoconferenza con tutti i paesi coinvolti. L´adesione all´iniziativa, come nelle trascorse edizioni, è completamente gratuita per le scuole, che potranno usufruire, inoltre, di docenze da parte di esperti in materia e della possibilità di effettuare visite didattiche presso impianti di produzione di energia alternativa presenti nella regione e di svolgere laboratori didattici presso i Centri di educazione ambientale di interesse regionale. La finalità principale dell´iniziativa è far conoscere agli alunni di ogni ordine e grado degli istituti scolastici presenti sul territorio abruzzese il nuovo linguaggio dell´energia, che traduce azioni e comportamenti virtuosi e punta alla diffusione di buone pratiche nella scuola per un´educazione alla sostenibilità energetica. La nuova direttiva europea pone un obiettivo di riduzione dei gas a effetto serra vincolante, stabilendo una riduzione del 40 per cento delle emissioni rispetto ai livelli del 1990 da raggiungere con un´azione a livello nazionale. L´obiettivo del concorso, dunque, è portare gli alunni ad essere consapevoli, nella logica del saper fare e del saper essere, dell´importanza dell´interazione con il territorio per qualsiasi azione che punti al risparmio energetico.  
   
   
VENETO, PIANO CASA: ADOTTATA CIRCOLARE PER UNIFORMARE APPLICAZIONE  
 
Venezia, 3 novembre 2014 - Circa 70 mila le domande presentate, attivando investimenti pari a circa 3 miliardi di euro: sono queste le cifre, fino ad ora, relative all’applicazione in Veneto del Piano Casa. La giunta veneta, nel corso dell’ultima seduta, ha ora adottato in via definitiva una circolare esplicativa, che fornisce indicazioni al fine di superare eventuali dubbi interpretativi e rendere uniforme l’applicazione delle recenti norme regionali che reiterano il Piano Casa (L.r. N. 32/2013). Nel darne notizia il vicepresidente e assessore al territorio Marino Zorzato sottolinea che il provvedimento risponde agli impegni di chiarificazione presi con le autonomie locali, ma che lo stesso Piano Casa è comunque sempre rimasto pienamente operativo. La circolare, che spiega dettagliatamente come si applica la legge, ha ottenuto il parere della competente commissione consiliare e sarà trasmessa ai comuni e alle Province sostituendo le precedenti. “L’ultima legge in materia – spiega Zorzato - ha apportato alcune rilevanti modifiche alla normativa del 2009 (n. 14) ma non ha introdotto nell’ordinamento giuridico un “nuovo piano casa”, prevedendo invece alcuni correttivi nel pieno rispetto delle vigenti disposizioni di tutela dell’ambiente e del paesaggio”. Il Piano Casa punta a migliorare la qualità abitativa per preservare, mantenere, ricostituire e rivitalizzare il patrimonio edilizio esistente, nonché favorire l’utilizzo dell’edilizia sostenibile e delle fonti di energia rinnovabili; incentivare l’adeguamento sismico e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici esistenti; incentivare la demolizione e ricostruzione in area idonea di edifici esistenti che ricadono in aree dichiarate ad alta pericolosità idraulica; favorire la rimozione e lo smaltimento della copertura in cemento amianto di edifici esistenti. “La circolare serve a sciogliere i dubbi e le osservazioni rispetto ad un testo di legge complesso – conclude Zorzato - che sono stati formulati all’indomani dell’approvazione della terza edizione del Piano Casa che finora ha prodotto nel Veneto solo benefici, sul piano economico e occupazionale, dando risposte concrete ai bisogni delle famiglie e delle aziende e migliorando in linea di massima la qualità del patrimonio edilizio esistente”. Nella premessa viene evidenziato, tra l’altro, che gli edifici oggetto di intervento devono ovviamente essere stati realizzati in base a regolare titolo abilitativo, in quanto gli interventi edilizi consentiti dalla legge regionale non implicano alcuna forma di condono o sanatoria.  
   
   
URBANISTICA, LEGGE DI SVOLTA: TOSCANA PRIMA REGIONE CHE TUTELA IL TERRITORIO AGRICOLO CONTRO IL CONSUMO DI SUOLO  
 
Firenze, 3 novembre 2014 - "Una legge di profonda svolta, e non scontata, che mette la Toscana all´avanguardia nelle politiche del governo del territorio. Con questa legge la Toscana potrà andare a testa alta nel dibattito nazionale e essere di esempio". Lo ha detto in Consiglio il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, sulla nuova legge - appena approvata - sul governo del territorio, che riforma le legge urbanistica del 2005, facendo leva sul freno al consumo di nuovo suolo, sulla riqualificazione dell´esistente nei terreni urbanizzati, sulla tutela del territorio agricolo da trasformazioni non agricole, e sulla pianificazione di area vasta. "Con l´approvazione di questa legge lungimirante che consentirà alla Toscana uno sviluppo di qualità, diamo dignità e forza alle istituzioni. La Toscana ce la fa ad andare oltre gli interessi particolari e afferma un punto di vista più alto. Nel tutelare il territorio per le prossime generazioni, sembra quasi ispirarsi a una idea di politica come ´arte del rimedio´ secondo la formulazione di Machiavelli". Rossi ha voluto togliersi anche un sassolino dalle scarpe. "Da oggi i cambiamenti di coltura si potranno fare senza licenza. E lo sottolineo soprattutto ai sindaci del Chianti che tante polemiche hanno fatto sul piano del paesaggio. Non piace a nessuno essere identificato come nemico dell´agricoltura, tanto più che oggi presentiamo una legge che il territorio agricolo lo tutela". Anche l´assessore Anna Marson ha insistito sul fatto che "questa nuova legge pone la Toscana come innovatrice rispetto a un dibattito nazionale che vede più proposte di norme per contrastare il consumo di suolo. Una innovazione intesa come riforma delle regole che avvicina la Toscana alle più avanzate normative europee". "Il lavoro che ha portato all´approvazione di questa legge è stato lungo e dialettico – ha detto ancora l´assessore - e ha visto l´impegno di molte persone. In questo percorso ci sono state modifiche che non hanno però inficiato l´impostazione iniziale, e sono orgogliosa che alcuni principi e dispositivi siano divenuti, come e´ emerso da molti degli interventi in aula, patrimonio comune".  
   
   
EDILIZIA IN LOMBARDIA: ALMENO 220.000 EDIFICI DA RIQUALIFICARE  
 
Milano, 3 novembre 2014 - "La tutela del suolo agricolo e gli interessi del settore delle costruzioni sono due esigenze non in contraddizione fra loro e a cui Regione Lombardia vuole dare risposte concrete. Saremo i primi in Italia a varare una Legge sul consumo di suolo, che conterrà strumenti innovativi per privilegiare le ristrutturazioni, gli adeguamenti energetici e il recupero degli immobili esistenti". Lo ha detto l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, Viviana Beccalossi, intervenuta a Milano ad un convegno sulla riqualificazione del patrimonio urbano e immobiliare promosso dalla Cna Lombardia (Confederazione nazionale dell´artigianato) settore costruzioni. 65% Edifici Lombardi Costruiti Prima Del 1971 - "Secondo i dati forniti dalla Cna - ha continuato Viviana Beccalossi- il 65 per cento degli edifici presenti in Lombardia - è stato costruito prima del 1971. Si tratta di 886.000 immobili su un totale di 1,3 milioni e ben 220.000 sono considerati in pessimo stato di conservazione. A questi si aggiungano 23 milioni di metri quadrati di insediamenti dismessi, il 30 per cento dei quali in provincia di Milano. L´occasione per la ripresa del settore è enorme proprio a partire da questo patrimonio da riqualificare" Il Settore Costruzioni Ha Perso 47% Addetti - Come testimonia uno studio di Bankitalia, a partire dal 2008 il settore delle costruzioni ha perso il 47 per cento degli addetti, il 49 per cento di ore lavorate, il 40 per cento di imprese attive e il 30 per cento di attività, contribuendo al calo di 1,5 per cento del Pil nazionale. Ripresa Economica Passa Da Ripresa Settore Edile - "E´ impensabile - ha aggiunto Viviana Beccalossi - che un settore trainante per l´economia come quello delle costruzioni, che solo nella nostra regione conta più di diecimila azienda, possa continuare a perdere posti di lavoro come da sei anni a questa parte. La ripresa economica passa necessariamente dalla ripresa del settore edile". "Pensiamo in particolare - ha concluso Beccalossi- ai siti industriali, commerciali, ma anche agli edifici storici. Promuovere azioni di rigenerazione urbana significa restituire e riutilizzare aree che all´interno del territorio urbanizzato oggi sono degradate, abbandonate o sottoutilizzate. C´è da lavorare tanto per rendere migliori le nostre città senza sprecare un metro quadrato in più di territorio verde".  
   
   
ALER LOMBARDIA: 21,5 MILIONI PER RIMOZIONE AMIANTO E RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA  
 
 Milano, 3 novembre 2014 - Su proposta dell´assessore alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli la Giunta regionale lombarda ha approvato il 31 ottobre uno stanziamento di 21,5 milioni di euro per la riqualificazione energetica e il risanamento dall´amianto del patrimonio di edilizia residenziale delle Aler. "Si tratta di un intervento di notevole importanza - spiega Bulbarelli -, che permetterà alle nostre aziende che si occupano delle case popolari non solo di rimuovere l´amianto ancora presente nei propri immobili, ma anche di renderli energeticamente più efficienti, cosa che comporterà un notevole risparmio in termini economici. Nonostante le evidenti difficoltà e i tagli dettati dalla Legge di Stabilità, il mio Assessorato dimostra ancora una volta di avere a cuore le sorti di migliaia di famiglie che risiedono nelle case Aler e che meritano di vivere in un ambiente salubre e senza pericolo per la salute". Istituito Fondo Presso Finlombarda - Con questo obiettivo è stato dunque istituito un Fondo presso Finlombarda, che erogherà finanziamenti a tasso agevolato e contributi a fondo perduto, per consentire la programmazione e la realizzazione degli interventi. Gli Interventi - Le linee di finanziamento per interventi su edifici destinati in misura prevalente a canone sociale sono: - per interventi di riqualificazione energetica, finanziamento agevolato al tasso dello 0,5 per cento nella misura massima dell´80 per cento dei costi ammissibili, da rimborsare fino ad un massimo di 15 anni. L´importo richiesto non potrà essere inferiore a 500.000 euro e superiore a 3 milioni; - per gli interventi di risanamento ambientale dall´amianto, il contributo è a fondo perduto nella misura massima del 100 per cento dei costi ritenuti ammissibili. Tempistica Per La Realizzazione Degli Interventi - Il periodo di realizzazione previsto dai progetti di investimento, a seconda del costo di realizzazione tecnica (c.R.t.) dato da opere e oneri per la sicurezza, non potrà essere superiore a: c.R.t. Oltre 1 milione: 36 mesi - c.R.t. Compreso tra 500.000 euro e 1 milione: 24 mesi - c.R.t. Inferiore a 500.000 euro: 12 mesi.  
   
   
MILANO: GALLERIA VITTORIO EMANUELE II. AL VIA GARA PER ASSEGNARE 650 METRI QUADRI AI PIANI ALTI LE UNITÀ CHE L’AMMINISTRAZIONE INTENDE ASSEGNARE SI TROVANO AL PRIMO, TERZO E QUARTO PIANO DI PIAZZA DUOMO 21 GALLERIA  
 
Milano, 3 novembre 2014 – Spazi per oltre 650 metri quadri ai piani alti della Galleria Vittorio Emanuele Ii sono oggetto del nuovo bando pubblicato sul sito del Comune di Milano. “Il recupero dei piani alti della Galleria – afferma l’assessore alla Casa e Demanio Daniela Benelli – è un pezzo importante nell’ambito del piano di valorizzazione del complesso monumentale che stiamo portando avanti in questi anni. Dopo aver ricollocato le associazioni che occupavano quegli spazi, li stiamo progressivamente assegnando, riuscendo ad ottenere un doppio risultato a beneficio di questi locali meno visibili: da un lato una maggiore redditività, dall’altro la garanzia del recupero edilizio e delle manutenzioni da parte dei nuovi assegnatari. Cose che per anni sono totalmente mancate”. Le unità che l’Amministrazione intende assegnare si trovano al primo, terzo e quarto piano di piazza Duomo 21 e sono suddivise in tre lotti rispettivamente da 547 mq, 53 mq e 52 mq. Il bando resterà aperto fino al 15 dicembre e prevede una durata di 18 anni per la concessione. Le basi d’asta per i canoni annuali relativi ai 3 lotti sono di 153.160 euro (per il lotto di 547 metri quadri), 18.720 euro (per il lotto di 52 metri quadri) e 18.020 euro (per il lotto di 53 metri quadri). L’aggiudicatario dovrà realizzare gli eventuali interventi di ripristino strutturale e restauro architettonico, di adeguamento funzionale e impiantistico. I progetti dovranno comunque essere sottoposti al preventivo benestare della Sovrintendenza. Gli spazi dovranno essere destinati ad attività terziarie e/o commerciali (ad esclusione di sexy shop, money transfer, phone center, sala giochi, centro massaggi, agenzia di raccolta scommesse, laboratori di produzione alimentare). Per il solo lotto 1, oltre all’offerta economica, è richiesto anche il progetto di gestione e sarà valutato in relazione al pregio e prestigio dall’attività da svolgersi, alla pluralità di funzioni eventualmente previste, all’accessibilità e alla capacità attrattiva.  
   
   
RICERCA E SVILUPPO: MISE, AGEVOLAZIONI PER 300 MILIONI, BOOM DI RICHIESTE IN 2 GIORNI  
 
Roma, 3 novembre 2014 – Boom di domande da parte delle imprese italiane per le agevolazioni previste a favore dei progetti di ricerca e sviluppo. Sono 271 le imprese che infatti beneficeranno di finanziamenti per 300 milioni di euro messi a disposizione dal Fondo per la crescita sostenibile negli ambiti tecnologici individuati dal programma "Horizon 2020", attivando così investimenti per oltre 525 milioni di euro. Il bando, aperto lo scorso 27 ottobre e chiuso dopo soltanto due giorni per l´esaurimento delle risorse disponibili, consolida un trend positivo in linea con gli altri strumenti messi in campo dal ministero dello Sviluppo economico per il rilancio industriale del Paese. Più in particolare, le piccole e medie imprese (il 68% del totale) che hanno presentato domanda di agevolazione sono 185, di cui 101 medie e 84 piccole ( per un investimento complessivo pari a circa 319 milioni di euro), mentre le grandi imprese sono 86 ( investimento complessivo circa 205 milioni di euro). Per quanto riguarda l’ambito tecnologico, i progetti di ricerca e sviluppo presentati si collocano principalmente nei seguenti quattro ambiti tecnologici: “Fabbricazione e trasformazione avanzate” (28,41%), “Tecnologie volte a realizzare gli obiettivi della priorità Sfide per la società prevista dal Programma Orizzonte 2020” (23,62%), “Materiali avanzati” (20,66%), “Tecnologie dell´informazione e della comunicazione” (20,30%). Con riferimento, infine, alla distribuzione geografica dei progetti, emerge che la maggior parte proviene da imprese con sede nelle regioni settentrionali (166 in totale). Viceversa, solo 28 progetti provengono da imprese con sede nelle regioni meridionali. – Per le tabelle di sintesi si rimanda al link seguente: http://www.Mise.gov.it/images/stories/documenti/horizon-grafici-ott14.pdf    
   
   
FONDI FIMSER, LOMBARDIA: PIÙ ATTENZIONE A QUALITÀ E SNELLIMENTO ITER  
 
Milano, 3 novembre 2014 -"Maggiore attenzione alla qualità dei progetti e snellimento dell´iter per ottenere i contributi per realizzarli. È questo, in sostanza, l´obiettivo della delibera che abbiamo appena approvato. Aiutiamo le imprese a dotarsi di servizi utili ad affrontare un mercato sempre più difficile ma anche ricco di opportunità. Procedure semplici e rapide per l´assegnazione dei fondi sono necessarie per renderli davvero utili ed efficaci". Lo ha detto l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini in merito alla delibera approvata dalla Giunta, su sua proposta, riguardante la modifica dei criteri per l´accesso al ´Fondo per l´innovazione e l´imprenditorialità del settore dei servizi alle imprese - Fimser´. Nuove Procedure - La delibera integra le procedure valutative dei bandi da emanare, prevedendo la possibilità di utilizzare le seguenti modalità: valutazione comparativa delle proposte di progetto presentate, previa istruttoria formale volta a verificare il possesso dei requisiti previsti dalla misura e istruttoria tecnica di merito; valutazione a sportello secondo l´ordine cronologico di presentazione delle domande previa istruttoria formale volta a verificare il possesso dei requisiti previsti dalla misura; procedura valutativa a sportello secondo l´ordine cronologico di presentazione delle domande previa istruttoria formale e istruttoria tecnica di merito.  
   
   
LOMBARDIA: ALTRI 2 MILIONI PER I DISTRETTI DELL´ATTRATTIVITÀ  
 
Milano, 3 novembre 2014 - "Altri 2 milioni di euro per aumentare l´attrattività turistica e commerciale della Lombardia, che, aggiunti ai 7 milioni precedentemente stanziati, portano a 9 milioni l´investimento di Regione per un´iniziativa, che, grazie alla partecipazione di Comuni, consorzi e privati, metterà in movimento oltre 18 milioni di euro, per la promozione integrata del turismo, del commercio e delle risorse artistiche e storiche lombarde". Lo ha detto l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini, commentando la delibera, approvata dalla Giunta, su sua proposta, che prevede l´incremento di 2 milioni di euro della dotazione finanziaria del Fondo per la realizzazione di interventi per l´attrattività turistica e commerciale della Lombardia. Soggetti Destinatari - "Ricordo - ha sottolineato l´assessore Parolini - che possono partecipare le reti di Comuni lombardi, che dovranno presentare un programma di intervento in aggregazione anche con i Distretti del Commercio o con i Sistemi turistici, il cui capofila sarà un Comune, una Comunità montana o l´Unione di Comuni. Sono certo che i progetti saranno di alta qualità e capaci di realizzare reti e sinergie, superando quella frammentazione che è ancora uno dei limiti principali dell´offerta turistica e commerciale lombarda". Cofinanziamento - "Regione Lombardia - ha ricordato l´assessore - concorre al cofinanziamento di ogni Programma d´intervento con un contributo a fondo perduto per un importo massimo pari al 50 per cento e con un limite massimo di 360.000 euro; i Comuni beneficiari dovranno garantire risorse di natura corrente per almeno il 40 per cento del cofinanziamento per interventi di promozione e animazione turistico-commerciale e realizzare misure di incentivazione delle imprese del commercio e del turismo, emanate dai Comuni aggregati nel Distretto dell´Attrattività. Nel complesso i Comuni metteranno a disposizione un contributo pari almeno a quello regionale, portando quindi l´importo totale per ogni progetto approvato ad almeno 720.000 euro". Interventi Ammessi - Particolare attenzione è rivolta ai progetti che favoriscano: sviluppo e valorizzazione dell´offerta turistica anche nell´ambito dei Sistemi turistici; promozione di itinerari turistici basati sulla riscoperta e promozione di eccellenze architettoniche, commerciali (shopping), enogastronomiche e storiche; l´innovazione dei sistemi di offerta commerciale e turistica (interventi per la multicanalità, il commercio elettronico); iniziative di contrasto alla contraffazione e all´abusivismo commerciale; l´estensione e promozione dell´offerta commerciale rappresentata dalle rete dei Distretti del commercio e dagli esercizi di storica attività; sostegno a interventi formativi per gli imprenditori, il personale dipendente e il personale coadiuvante (ossia familiari del titolare o del socio lavoratore che lavorino abitualmente e prevalentemente nell´ impresa) delle imprese turistiche e commerciali per il miglioramento delle competenze manageriali, linguistiche e organizzazione del punto vendita; servizi di accoglienza dei visitatori; il commercio e il turismo accessibili; i lavori e le opere di pubblica utilità per la riqualificazione e il miglioramento dei centri urbani; la riqualificazione dei mercati e delle aree mercatali anche al fine di realizzare mercati di pregio per Expo 2015.  
   
   
AST; MARINI: "DAL 2010 È LA PRIMA VOLTA CHE UN PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI SI OCCUPA PERSONALMENTE DELLE ACCIAIERIE"  
 
Perugia, 3 novembre 2014 - "Io sono presidente di Regione dal 2010. Alla presidenza del consiglio c´è´ stato Berlusconi, Monti, Letta ed ora Renzi. E´ la prima volta che il presidente del Consiglio personalmente si occupa delle acciaierie, e vuole conoscere personalmente la questione, chiede informazioni e chiarimenti e presiede una riunione con i sindacati...". E´ quanto ha scritto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in un post sul suo profilo di facebook, nel quale aggiunge "allora mettiamo da parte gli scontri politici e le strumentalizzazioni che attengono ad altre questioni, legittime ma altre, ed occupiamoci per favore della vertenza industriale di Ast. Solo così difenderemo il lavoro davvero".  
   
   
ASSESSORE LOMBARDIA: MASSIMO SOSTEGNO PER RILANCIO CICRESPI  
 
Milano, 3 novembre 2014 - "Indipendentemente da ciò che si potrà e dovrà fare, non è possibile permettere che una azienda come la Cicrespi, con una storica tradizione familiare e con elevata specificità e prospettive di sviluppo, possa fallire, disperdendo capitale umano altamente formato. Come Regione siamo pronti ad intervenire mettendo a disposizione gli strumenti disponibili, in particolar modo quelli garantiti dalla legge 11 ´Imprese Lombardia´, tra cui gli accordi di competitività". Lo ha detto l´assessore regionale alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione, Mario Melazzini, nel corso di un incontro convocato per affrontare la crisi del Gruppo Cicrespi, con sede a Liscate (Milano), a cui hanno partecipato i vertici aziendali, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, i lavoratori, il sindaco, Alberto Fulgione, l´assessore all´Istruzione, Cultura e Lavoro di Cernusco sul Naviglio, Rita Zecchini e il consigliere regionale Fabio Pizzul. La Cicrespi - È un´azienda che opera nel settore del packaging occupando 120 lavoratori. Dopo un processo di riorganizzazione, oggi vive una situazione molto critica e rischia la chiusura. Da marzo 2014 è attiva la cassa integrazione guadagni straordinaria che coinvolge a rotazione 98 dipendenti. "Dall´incontro di oggi sono emerse due principali direttive da seguire - ha sottolineato Melazzini -, una è quella di trovare liquidità e l´altra è il rilancio dell´azienda, la quale ha sicuramente un mercato su cui operare oggi molto dinamico, soprattutto sul fronte dell´export. Per questo motivo, come Regione Lombardia faremo tutto il possibile per supportare tali percorsi e già nei prossimi giorni ci sarà un incontro tecnico per esplorare concretamente il percorso più funzionale per raggiungere l´obiettivo".  
   
   
ISTITUITA LA CDC DI VENEZIA ROVIGO DELTA-LAGUNARE  
 
Venezia, 3 novembre 2014 - Il Ministero dello Sviluppo economico, con proprio Decreto Ministeriale del 23.10.2014 ha formalmente istituito la nuova Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Venezia Rovigo Delta-lagunare sancendo così in via definitiva l’accorpamento (il primo nel nostro Paese) fra le due Camere di Commercio di Venezia e Rovigo. Entrambe avevano recentemente avviato le procedure di rinnovo del Consiglio ma apponendo la firma al decreto, il Ministro, ha interrotto di fatto tali procedimenti. Sarà il commissario ad Acta, designato con il Decreto ministeriale stesso nella figura del dott. Roberto Crosta, Segretario Generale della Camera di Commercio di Venezia, a svolgere il compito di adottare tutti gli atti necessari all’avvio delle procedure di costituzione del Nuovo Consiglio. Il nuovo Ente si chiamerà, per esteso, “Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Venezia Rovigo Delta – Lagunare”, avrà sede legale nell’attuale sede istituzionale della Camera veneziana, nel palazzo appena ristrutturato di Calle Larga Xxii Marzo, San Marco2032, aVenezia, e sede secondaria in piazza Garibaldi5, a Rovigo, attuale sede dell’Ente camerale rodigino.  
   
   
PRIMO CONGRESSO UILTEC: PUNTARE SULLE ECCELLENZE ITALIANE DEL MANIFATTURIERO PER RILANCIARE IL SISTEMA PRODUTTIVO VENETO  
 
Venezia, 3 novembre 2014 - “Se oggi il nostro Paese riesce a occupare i primissimi posti a livello mondiale in molti settori produttivi anche in assenza di politiche industriali da parte del Governo e per di più senza alcuna difesa del ‘Made in Italy’, immaginiamoci di quale straordinaria risorsa di sviluppo e di lavoro disporrebbe l’Italia se il suo sistema economico - produttivo fosse adeguatamente sostenuto e tutelato”. Lo ha detto l’assessore al lavoro e alla formazione della regione del Veneto, Elena Donazzan, intervenuta il 30 ottobre alla Stazione Marittima di Venezia al primo congresso nazionale della Uil Tec, la nuova grande categoria dei lavoratori dell’industria tessile, dell’energia e della chimica, nata dalla fusione della Uilcem e della Uilta. Nel suo intervento di apertura dei lavori l’assessore ha voluto ringraziare questa nuova organizzazione sindacale principalmente per due motivi: “Per aver scelto – ha detto Donazzan – quale sede della vostra prima importante assise questo territorio, che ha avuto nell’area di Porto Marghera uno dei siti industriali più importanti del nostro Paese, nei confronti della quale la Regione del Veneto è impegnata a investire progetti, risorse e volontà per restituirle quel ruolo che un tempo aveva. Ma il mio grazie va anche al vostro modo di operare nella logica di un sindacato responsabile, che cura le relazioni industriali in modo costruttivo, rapportandosi correttamente e con concretezza con le Istituzioni e in particolare con la Regione che qui rappresento, instaurando un rapporto proficuo pur nel rispetto dei rispettivi ruoli”. Donazzan ha ricordato il successo che continua a riscuotere il “sistema moda” italiano, che per alcune produzioni detiene il primo posto a livello mondiale per saldo commerciale con l’estero e, con 235 casi di eccellenza, il quinto posto per primati produttivi tra i Paesi del G 20. “Per questo – ha detto – considero sicuramente azzeccata la scelta dello slogan ‘100% garantito’ del vostro primo congresso, in quanto è proprio sulle eccellenze del nostro manifatturiero che dobbiamo puntare per rilanciare l’economia italiana”. L’assessore ha infine invitato il Governo “ad avere il coraggio di riconoscere degli obiettivi prioritari e di perseguirli con convinzione e non, come sta facendo, di indicare una priorità al giorno, puntando più a inseguire i titoli dei giornali che a individuare le scelte strategiche vere e proprie, quelle che davvero consentirebbero di dare soluzioni ai problemi”.  
   
   
´VARESE CONCRETA´: 500.000 EURO PER LE IMPRESE  
 
Milano, 3 novembre 2014 - "Un ulteriore stanziamento di 500.000 euro per ´Varese Concreta´, la Misura che prevede contributi, a fondo perduto, alle Micro, piccole e medie imprese, che operano nel settore dell´accoglienza turistica e del commercio, per interventi di riqualificazione nel territorio varesino. Le nuove risorse vanno ad aggiungersi al milione di euro, precedentemente stanziato da Regione e Camera di Commercio, e sono certo contribuirà a rendere le imprese ancora più competitive in vista di Expo 2015". Lo ha annunciato l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini in merito alla delibera, approvata dalla Giunta, su sua proposta, che stanzia altri 500.000 euro, nell´ambito dell´Accordo di programma per la Competitività di Regione Lombardia con la Camera di Commercio di Varese. Cofinanziamento - L´iniziativa, cofinanziata al 50 per cento da Regione e Camera di Commercio, si rivolge alla filiera della ricettività (alberghi, ristoranti, bar, commercio alimentare al dettaglio), per sostenerne progetti di minore dimensione di quelli previsti da ´Lombardia Concreta´ e mira al miglioramento dell´attrattività turistica e della competitività del territorio, in vista di Expo 2015. Contributi A Fondo Perduto - Come per la prima tranche dell´intervento le categorie di imprese interessate potranno usufruire di un contributo fino a 10.500 euro, a fondo perduto, per coprire il 35 per cento dei costi derivanti dalla riqualificazione del sistema di accoglienza, con progetti che prevedono una spesa che va dai 10.000 ai 30.000 euro.  
   
   
SVILUPPO, CONTRATTO LOCALE: 5 MLN PER AZIENDE ABRUZZESI  
 
L´aquila, 3 novembre 2014 - Circa 5 milioni di euro di economie generate dal cofinanziamento dei Contratti di sviluppo nazionale andranno a finanziare i Contratti di sviluppo locale. Lo ha annunciato il vicepresidente con delega all´attività produttive, Giovanni Lolli, illustrando la delibera della Giunta regionale che autorizza lo scorrimento della graduatoria esistente delle imprese che in passato avevano risposto al bando pubblico del Contratto di sviluppo locale e che erano rimaste escluse per mancanza di fondi. Di fatto i 5 milioni di euro verranno assegnati a dieci aziende e andranno ad integrare investimenti per un totale di 40 milioni di euro. "Abbiamo fatto una precisa scelta politica - dice Lolli -: di fronte a queste nuove risorse abbiamo deciso di far scorrere una vecchia graduatoria anziché avviare un nuovo bando che avrebbe richiesto tempi lunghi di assegnazione delle risorse". Tra le aziende finanziate, ben cinque sono dell´area marsicana. "E´ un dato positivo - sottolinea il vicepresidente - perché in questo modo abbiamo smentito tutti quelli che sostenevano che essere fuori dai benefici dell´ex 87.3C significava rimanere fuori da contributi e agevolazioni pubblici. Questa situazione conferma, invece, che quando ci sono le condizioni di legge, l´ente Regione è in grado di finanziare progetti di sviluppo a prescindere dai territori dai quali provengono". Le aziende che fruiranno dello scorrimento sono: Elco Electronic di Carsoli; Saes Advanced di Avezzano; Dompè dell´Aquila; Fooditalia di Manoppello; Alfa Wasserman di Alanno; Jupiter di Oricola; Madama Oliva di Roma per progetto da localizzare a Carsoli e Avezzano; Vibac dell´Aquila; Menarini dell´Aquila e B&d Group di Magliano dei Marsi. Nella conferenza stampa Giovanni Lolli ha poi anticipato due interventi in favore di investimenti delle imprese abruzzesi. Il primo riguarda il Fas della Valle Peligna di 16 milioni di euro che domani sarà al centro di un incontro a Sulmona nel corso del quale verranno stabiliti tempi e modalità di emissione dei bandi; il secondo riguarda misure di agevolazione di accesso al credito. "La prossima Giunta - ha concluso Lolli - metterà a disposizione del sistema di Confidi 14 milioni di euro per accesso al credito delle piccole imprese, dando in questo modo ossigeno ad un settore, quello del sistema creditizio, segnato da una forte crisi".  
   
   
DAT MANTOVA: 600.000 EURO PER ATTRATTIVITÀ  
 
Mantova, 3 novembre 2014 - "Anche a Mantova il Distretto dell´attrattività dimostra di attivare i migliori progetti esistenti e mettere insieme le migliori energie per un incremento importante del richiamo turistico e commerciale. Grazie al contributo di Regione Lombardia e del Comune, e al coinvolgimento di altri sette partner del territorio, abbiamo messo a disposizione quasi 600.000 euro, che potranno attivare un indotto economico per commercianti, ristoratori e operatori del turismo e dell´accoglienza". Lo ha detto l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini, intervenendo, insieme al sindaco di Mantova Nicola Sodano, alla presentazione degli interventi previsti nel progetto del Distretto dell´attrattività del Comune di Mantova, cofinanziato al 50 per cento da Regione e Comune con partner privati, questo pomeriggio, nella sede del Municipio. Integrazione - "Ho apprezzato in particolare - ha sottolineato Parolini - come si sia riusciti a integrare la grande ricchezza culturale, storico punto di forza di questa città, con le eccellenze enogastronomiche, lo shopping e i servizi innovativi". Expo - "Mantova, in altre parole, - ha concluso l´assessore - si rimette a nuovo sul piano della propria offerta turistica e commerciale, pronta per la grande sfida di Expo ormai alle porte".  
   
   
VERONA - 3 MILIONI PER I CONSORZI DI GARANZIA FIDI  
 
Verona, 3 novembre 2014 - La Camera di Commercio di nuovo in campo per le imprese, nonostante il prossimo taglio al diritto annuo e le incertezze sull’applicazione della riforma del sistema camerale. Il Consiglio della Cdc ha destinato due bandi da 3 milioni di euro ai Consorzi di garanzia fidi per favorire l’accesso al credito delle micro, delle piccole e delle medie imprese scaligere. I bandi aprono l’ 1 dicembre prossimo e dureranno 15 giorni. “Sono purtroppo solo 4,5 i milioni stanziati a sostegno dell’economia scaligera quest’anno, 3 per questo bando, 1,5 per i contributi all’innovazione e all’internazionalizzazione – commenta il Presidente della Cdc, Giuseppe Riello – una cifra ben lontana dagli 8,6 del 2013. Del resto, il taglio del diritto annuo e le incertezze relative all’applicazione della riforma del sistema camerale, ci hanno obbligato ad una condotta prudenziale. Di conseguenza, siamo in un’impasse programmatica. Attendiamo chiarimenti dal Governo, il prima possibile”. I 3 milioni sono destinati ai consorzi e alle cooperative di garanzia fidi che operino con imprese scaligere per l’incremento del Fondo Rischi. Novità di quest’anno è l’assegnazione attraverso due bandi, uno di 1,3 milioni destinato ai consorzi ex art. 106 del Testo Unico Bancario (Tub) e uno di 1,7 milioni rivolto ai consorzi ex art. 107 del Tub. La suddivisione è mirata a garantire una più equa ripartizione delle risorse tra le due diverse tipologie di Consorzi che, seppur con modalità diverse, previste dal Tub, operano entrambe per favorire l’accesso al credito delle imprese veronesi. Sono ammessi al contributo i consorzi con attività esterna, le società cooperative, le società consortili per azioni, a responsabilità limitata o cooperative, che svolgono l’attività di garanzia collettiva dei fidi. Possono anche non avere sede in provincia di Verona, ma devono operare con imprese veronesi. “Questo intervento, assieme alla prossima iniezione di liquidità al sistema bancario da parte della Bce – prosegue Riello – dovrebbe allentare la morsa creditizia che purtroppo ancora attanaglia le imprese”. Il contributo è assegnato per il 50% dello stanziamento complessivo in proporzione al peso specifico dei Confidi, valutato sulla base dei finanziamenti garantiti in essere al 31 dicembre 2013. Il 50% viene distribuito in proporzione al numero di imprese socie affidate nella provincia di Verona sempre al 31 dicembre 2013. L’importo massimo erogabile per consorzio fidi è fissato a 550mila euro. Le domande devono essere presentate esclusivamente, pena l’esclusione dal bando, in modalità telematica allo sportello on line “Contributi alle imprese” nell’area servizi e-gov del sito www.Webtelemaco.infocamere.it  Tutte le info e i testi dei bandi sono consultabili al link www.Vr.camcom.it  sul menù di sinistra, alla voce Finanziamenti.  
   
   
ARTIGIANATO IN CAMPANIA: DATI POSITIVI CONFERMANO BONTÀ MISURE BOTTEGHE SCUOLA, MAESTRI ARTIGIANI E APPRENDISTATO  
 
Napoli, 3 novembre 2014 - “Accolgo con favore i trend ed i dati diffusi dalla Commissione per l´Artigianato circa l´andamento del settore rispetto allo scorso anno. Ringrazio, innanzitutto per l´impegno, il presidente della Commissione Mirko Tramontano, e tutti i suoi colleghi che tanto si spendono, quotidianamente, per il rilancio di questo settore.” Così l’assessore al Lavoro e alla Formazione della Regione Campania Severino Nappi. “La previsione del raggiungimento di quota 33mila imprese entro dicembre è la prova evidente che lo sforzo comune delle Istituzioni e delle associazioni di categoria, sta andando nel verso giusto e sta dando i suoi primi frutti. “Le nostre misure sulle Botteghe Scuola, sul riconoscimento della figura del Maestro Artigiano, insieme al nostro impegno per il rilancio del contratto di apprendistato, sono sicuramente un buon punto da cui partire e da cui far ripartire la nostra economia, che non mi stancherò mai di ribadire che è fatta, per oltre il 90% proprio da piccole e piccolissime imprese. Mi auguro che i nostri artigiani continuino a credere nelle Istituzioni e che scelgano, sempre di più, di investire sui nostri giovani”, conclude Nappi.  
   
   
AOSTA: APPROVATO DALLA GIUNTA IL “PROGETTO COGNE 2016”, PER LA RICONVERSIONE INDUSTRIALE DELLO STABILIMENTO  
 
Aosta, 3 novembre 2014 - Favorire il processo di riconversione industriale avviato nel 2012 dalla Cogne Acciai Speciali con lo scopo di giungere ad una ridefinizione del mix di prodotto molto più specialistico e ad alto valore aggiunto. E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa “Progetto Cogne 2016” approvato oggi, venerdì 31 ottobre, dalla Governo regionale, su proposta dell’Assessore alle attività produttive, energia e politiche del lavoro Pier Luigi Marquis, che prevede il coinvolgimento, oltre della società siderurgica, anche del Comune di Aosta. «Si tratta di una revisione del precedente ‘Progetto Cogne 2010’, siglato nel 2007, che ormai, a seguito della crisi iniziata a fine 2008, non era più attuale e rispondente alle nuova realtà economico-produttiva internazionale – spiega il Presidente Augusto Rollandin. - Il nuovo piano, predisposto con un orizzonte temporale di 2 anni, costituisce un tassello importante di un più articolato programma elaborato dall’azienda siderurgica, con l’intento di potenziare la propria attività consolidandone l’occupazione e il valore aggiunto». «Rispetto al precedente Piano, – aggiunge l’Assessore Marquis - il nuovo progetto si concentra sugli aspetti finalizzati alla riconversione produttiva, per consolidare il posizionamento dell’azienda sul mercato e continuare così a fornire un contributo allo sviluppo economico e occupazionale della Valle d’Aosta». «Con il supporto di una importante società europea di consulenza aziendale, a partire dal 2012 abbiamo predisposto e avviato un piano strategico di sviluppo fondato su un nuovo modello produttivo/commerciale, che ha focalizzato una parte importante della produzione dell´azienda su nuovi prodotti, da mettere a punto a seguito di una intensa fase di ricerca e sviluppo sugli acciai e di importanti investimenti – dice l’Amministratore delegato della Cas, Monica Pirovano. –Il risultato finale sarà raggiunto a cavallo del biennio 2015-2016». «Per Aosta, – sottolinea il Sindaco Bruno Giordano – il nuovo Piano proposto dalla Cogne permetterà di armonizzare e migliorare l’impatto dello stabilimento nel contesto cittadino, senza trascurare, ovviamente, i risvolti produttivi e, di conseguenza, occupazionali, legati alla modernizzazione e allo sviluppo dell’attività della fabbrica, intesi a rendere la società ancora più competitiva». L’aspetto ambientale è stato inserito nell’Autorizzazione Integrata Ambientale, rinnovata nel 2012, unitamente ad un cronoprogramma di attività, che impegna l’azienda per investimenti pari a 3 milioni di euro. In particolare, il “Progetto Cogne 2016” si articola in 4 ordini di priorità, a loro volta suddivise in 7 interventi di varia portata, finalizzati all’efficace realizzazione di tutti gli investimenti previsti e, quindi, alla buona riuscita del processo di riconversione industriale. Il dettaglio del progetto prevede un investimento dell’Amministrazione regionale di 700mila euro, da impiegare nell’abbattimento e nella sistemazione di manufatti in pessimo stato di conservazione, già all’epoca della sottoscrizione del primo contratto di locazione. Dal canto suo, la Cogne Acciai Speciali realizzerà investimenti impiantistico-strutturali per oltre 800mila euro.  
   
   
VERTENZA IDEAL STANDARD. ASSESSORE VENETGO: “IL NOSTRO OBIETTIVO È LA PERMANENZA PRODUTTIVA DELL’AZIENDA A TRICHIANA”  
 
Venezia, 3 novembre 2014 - Si è svolto 30 ottobre l’incontro in programma da tempo tra l’assessore al lavoro e alla formazione della Regione del Veneto, Elena Donazzan e i rappresentanti dell’azienda, dei lavoratori e dei sindacati dell’Ideal Standard di Trichiana, in provincia di Belluno. “Il protocollo siglato negli anni scorsi relativo alla Ideal Standard – spiega Donazzan – è stato il primo nel suo genere per contenuti e modalità e credo sia stato un riferimento anche nella definizione del piano industriale presentato nel luglio del 2013 al Mise, il Ministero dello sviluppo economico”. “Oggi l’azienda ha confermato la volontà di effettuare investimenti importanti – sottolinea l’assessore – che danno la misura della volontà di permanere a Trichiana e la Regione del Veneto non può che attivare tutti gli strumenti possibili per facilitare sia le scelte aziendali che quelle dei lavoratori nella prossima delicata trattativa tra le parti sociali”. L’assessore Donazzan, che era accompagnata dal direttore generale di Veneto Sviluppo e dai responsabili dell’Unità di Crisi con la Direzione lavoro della Regione, ha parlato di interventi possibili sul piano della ricerca e sviluppo, della formazione dei lavoratori e di iniziative legate all’innovazione. “Abbiamo seguito fin dall’inizio la vicenda Ideal Standard con tutte le nostre competenze – ha concluso Donazzan – e vogliamo confermare la nostra azione anche per questa nuova stagione. Rivolgo un plauso particolare ai lavoratori di Trichiana, che hanno dimostrato in ogni momento un alto senso di responsabilità e che oggi debbono essere messi nelle condizioni di avere certezza degli impegni sottoscritti con l’azienda per saturare l’impianto bellunese”.  
   
   
IDEAL STANDARD: SERRACCHIANI-PANARITI, POSITIVO CONFRONTO AL MISE  
 
Trieste, 3 novembre 2014 - "Il documento condiviso oggi a Roma è un percorso positivo da portare avanti con il comune impegno di tutte le parti". Lo hanno evidenziato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e l´assessore al Lavoro, Loredana Panariti, al termine del confronto 30 ottobre al Ministero dello Sviluppo economico, a Roma, rispetto al piano industriale della neocostituita cooperativa ceramiche Ideal Scala destinata a subentrare nella gestione dello stabilimento di Orcenico di Zoppola (Pordenone) della Ideal Standard. Nel corso della riunione, presenti anche i rappresentanti dell´Unione industriali di Pordenone, di Bpi Italia, di Confcooperative, delle organizzazioni sindacali e di Ideal Scala, il Ministero si è espresso favorevolmente in merito alla soluzione individuata, pur tenendo conto del complesso contesto di mercato di riferimento in cui la cooperativa dovrà operare. Come riferito dalla presidente Serracchiani, già lunedì prossimo è in programma un incontro molto importante che riguarda la proroga della cassa integrazione. "Confidiamo ha detto - che il buon esito del confronto odierno ci porti alla proroga della cassa integrazione. La situazione è complicata e difficile, ma il lavoro fatto è interessante. Mantengo quindi un certo ottimismo". In merito agli impianti ed ai macchinari necessari per l´avvio della nuova iniziativa, il Ministero richiamerà l´Ideal Standard al rispetto degli accordi già sottoscritti. A questo proposito, lo stesso Ministero ha chiarito come non sia possibile subordinare il piano industriale della cooperativa alla compatibilità con quello di Ideal Standard.  
   
   
PIOMBINO, ROSSI "GOVERNO NON DISATTENDERÀ IMPEGNI"  
 
Firenze, 3 novembre 2014 - "L´impegno assunto dal governo con la firma del presidente del consiglio e di ben cinque ministri per fare di Piombino un polo per lo smantellamento delle navi e per la fornitura di navi militari non può essere disatteso". Lo ha affermato il 30 ottobre il presidente Enrico Rossi, facendo riferimento all´Accordo di programma "Disciplina degli interventi per la riqualificazione e la riconversione del polo industriale di Piombino" del 24 aprile scorso. L´accordo fa specifico riferimento al riconoscimento della priorità dei "programmi di sviluppo nel settore dello smantellamento delle navi e quello della manutenzione e del refitting navale", tanto che a questo scopo si riconosce "la necessità che venga realizzato un adeguato bacino di galleggiamento e/o carenaggio". La "resa in disponibilità di navi militari" esplicitamente citata nell´articolo 10, viene affidata a "specifici accordi tra il Ministero della difesa e il sito navale di Piombino". Fin qui il testo dell´Accordo di programma. Prosegue il presidente Rossi: "Il presidente del consiglio e cinque ministri, quelli dello sviluppo economico, della difesa, delle infrastrutture e trasporti, dell´ambiente e del lavoro, lo hanno sottoscritto e il ministero della difesa ha sempre partecipato alle riunioni del coordinamento per l´attuazione dell´Accordo stesso di cui sono incaricato". "C´è da parte del governo uno stanziamento di 20 milioni per questa partita -- aggiunge il presidente -- e proprio domenica scorsa, quando abbiamo partecipato insieme nello stabilimento della Selex Es a Campi Bisenzio ai festeggiamenti per i 150 anni delle Officine Galileo, il ministro Roberta Pinotti mi ha personalmente confermato gli impegni presi. Vale anche la pena di aggiungere che ho discusso di questo argomento nel corso del mio recente incontro con i vertici di Cevital, uno dei gruppi che hanno presentato al commissario straordinario Piero Nardi una offerta vincolante per la cessione delle attività del Gruppo Lucchini. Il signor Issad Rebrab, fondatore e presidente del gruppo algerino, ha manifestato vivo interesse per questo tema in relazione alla realizzazione dei forni elettrici per l´acciaio previsti nella sua proposta. C´è ancora strada da percorrere e saranno necessari altri passaggi e permessi, ma è evidente -- conclude Rossi -- che non ci sono ragioni di allarme e che Piombino può continuare a lavorare e a propararsi presto e bene come sta facendo da molti mesi".  
   
   
CNA POTENZA: DIMINUISCONO IMPRESE ARTIGIANE  
 
Potenza, 3 novembre 2014 - In una nota il Cna della Provincia di Potenza sottolinea che per il terzo anno consecutivo nei primi nove mesi è costantemente e pesantemente diminuito il numero di nuove imprese artigiane in provincia di Potenza. “Appena 39 contro le 77 del terzo trimestre 2013 - le 66 del terzo trimestre 2012. Siamo di poco al di sopra delle quattro nuove ditte artigiane ogni mese che, purtroppo, è compensata, negativamente, dalle chiusure (66 al terzo trimestre 2014, 78 al 2013 e 75 al 2012). Se si riduce il flusso di nuove imprese artigiane sono guai seri per tutti a cominciare dal made in Italy la cui energia inevitabilmente rischia di indebolirsi nel prossimo futuro.L’artigianato da sempre ha rappresentato la "palestra" per generazioni di imprenditori. Nel 2000 hanno chiuso 16.697 imprese ma, contemporaneamente, ne sono state aperte 24.628, per un saldo positivo di quasi 8mila imprese. Sul totale delle nuove imprese di ogni dimensione e settore, una su tre era artigiana. Le nuove imprese artigiane nate nei primi nove mesi del 2014 sono appena 17.835, il dato più basso degli ultimi quindici anni. Il sistema produttivo italiano sta perdendo il suo tratto fondativo. Le imprese artigiane sul totale delle nuove nate oggi si sono ridotte al 25%, solo una su quattro. Quando va male l’artigianato, e oggi va veramente molto male, va molto male anche l’Italia. Non vogliamo nemmeno lontanamente pensare che un’Italia senza artigiani potrebbe assomigliare a un mondo senza le api. Ma chiediamo al governo, alle istituzioni, al sistema bancario di fare in fretta per aiutare, proteggere e valorizzare questo grandissimo patrimonio del Paese. Per la Cna, inoltre, la Legge di stabilità presenta oggettivi elementi di discontinuità rispetto alle manovre recenti. Per la prima volta si osa una manovra espansiva che non contiene nuove imposte sui redditi, sostiene il reddito disponibile per stimolare la domanda, incentiva le nuove assunzioni e la riduzione strutturale del costo del lavoro. Si tratta di un tentativo coraggioso che, se non verrà stravolto nelle aule parlamentari, ma anzi ritoccato nel punto debole del rilancio degli investimenti, e non sarà paralizzato dalla burocrazia, potrebbe innescare la ripartenza dell’Italia”.  
   
   
TRW, ASSESSORE TOSCANA: "ATTEGGIAMENTO SENZA PRECEDENTI, L´AZIENDA FACCIA UN PASSO INDIETRO"  
 
Firenze 3 novembre 2014 – La denuncia di una decisione inaccettabile e di un atteggiamento irresponsabile verso una situazione sociale già grave e la richiesta perentoria all´azienda di fare un passo indietro. Questo, in sintesi, il commento del 30 ottobre dell´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini all´indomani dell´incontro di ieri al ministero del lavoro per l´azienda livornese Trw. Ma ecco le sue parole. "L´ incontro – osserva l´assessore – ha avuto uno svolgimento che non ha precedenti nella mia esperienza di assessore al lavoro. Un´ azienda che ha avuto tutto dai lavoratori in termini di responsabilità e di attaccamento al lavoro, preannuncia una propensione alla chiusura in tempi brevissimi e, di fronte ad una richiesta di tutte le istituzioni di dare tempo per costruire soluzioni alternative ma anche per una gestione sociale di eventuali esuberi, risponde negativamente. È un´atteggiamento irresponsabile nei confronti della situazione sociale ed inaccettabile per tutti. Vi deve essere un passo indietro da parte dell´azienda". "Chiediamo un soprassalto di responsabilità a Trw – prosegue Simoncini - ritirando ogni riferimento alla chiusura e riaprendo il confronto sul futuro dello stabilimento. Per questo non vi era altra alternativa che rivolgersi ai vertici della multinazionale, invitandoli a venire in Italia e a confrontarsi con le istituzioni in modo tale da verificare tutte le possibilità, anche relazione al passaggio di proprietà,per dare un futuro allo stabilimento di Livorno". L´assessore preannuncia che ribadirà in quella sede "la disponibilità della Regione a mettere in campo tutti gli strumenti che possono sostenere il rilancio". Nei prossimi giorni partirà comunque il lavoro per arrivare all´accordo di programma per il rilancio dell´area industriale di Livorno, cui la vicenda è strettamente connessa. Di questo, fa sapere Simoncini, si è parlato ieri con il vice ministro De Vincenti. Nei prossimi giorni sono stati già fissati due incontri: uno, richiesto a livello regionale dai sindacati, il 5 novembre, al quale parteciperà il presidente Rossi. L´altro, il 10 novembre, con i sindaci e il presidente della Provincia per l´esame congiunto dei contenuti sui quali costruire piano di rilancio dell´area livornese da sottoporre all´attenzione del governo nazionale.