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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Novembre 2014
QUESTA SETTIMANA AL PARLAMENTO EUROPEO: OGM, EBOLA E CAMBIO CLIMATICO  
 
Strasburgo, 4 novembre 2014 - Questa settimana i deputati si riuniscono nelle commissioni per votare le nuove regole sugli alimenti geneticamente modificati, discutere l´impatto del virus Ebola e i risultati dell´ultimo vertice Ue. La commissione per l´Ambiente si prepara per la conferenza sui cambiamenti climatici dell´Onu. Domenica scorsa, il Presidente del Pe Schulz era a Berlino per commemorare il 25° anniversario della caduta del muro di Berlino. Mercoledì scorso la commissione per la Salute pubblica voterà un progetto di proposta per modificare le regole sugli organismi geneticamente modificati offrendo agli Stati membri la possibilità di limitare o vietare la coltivazione di Ogm sul proprio territorio, anche se approvate a livello europeo. Martedì i deputati discuteranno i risultati dell´ultimo vertice Ue nel corso della Conferenza dei presidenti. Il vertice del 23-24 ottobre si concentra sulle politiche climatiche ed energetiche, la situazione economica e di lavoro e della politica estera. Questo sarà l´ultimo dibattito con Herman Van Rompuy nelle vesti di presidente del Consiglio europeo. Mercoledì scorso la commissione per l´Ambiente discuterà la situazione del virus Ebola con Zsuzsanna Jakab, direttore regionale dell´Organizzazione mondiale della sanità per l´Europa. Lunedì la commissione allo Sviluppo si confronterà per redigere un progetto di risoluzione. La commissione all´Ambiente voterà mercoledì una risoluzione non vincolante in preparazione della Conferenza Cop 20 dell´Onu sui cambiamenti climatici nel mese di dicembre a Lima, dove una delegazione del Pe si unirà ai negoziati. Martedì scorso, nel corso di un evento separato, Rajendra Pachauri, il presidente del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc), presenterà i principali risultati del quinto rapporto di valutazione dell´Ipcc. Vítor Manuel da Silva Caldeira, il presidente della Corte dei conti europea, presenterà mercoledì il rapporto annuale sulla regolarità delle operazioni finanziarie da parte delle istituzioni dell´Unione europea alla commissione per il bilancio. La decisione del Parlamento sulla necessità o meno di approvare il bilancio di tutte le istituzioni dell´Ue si baserà su questa relazione. Kristalina Georgieva, il nuovo Commissario per il bilancio, parteciperà alla riunione. Martedì Martin Schulz ei membri della commissione per gli Affari esteri incontreranno il presidente colombiano Juan Manuel Santos Calderón.  
   
   
DICHIARAZIONE DEL COMMISSARIO EUROPEO PER LE MIGRAZIONI, GLI AFFARI INTERNI E CITTADINANZA DIMITRIS AVRAMOPOULOS  
 
Bruxelles, 4 novembre 2014 - Il commissario europeo per gli affari interni, migrazione, cittadinanza Dimitris Avramopoulos ha fatto la seguente dichiarazione sulla annegamento di almeno 24 persone, dopo l´affondamento di una barca al largo della costa settentrionale della Turchia, che ha trasportato i migranti: "Sono inorridito dalla tragedia di oggi in Turchia. Questo nuovo incidente mortale porta ancora una volta in primo piano l´urgenza di intraprendere azioni concrete per salvare vite umane, per affrontare l´immigrazione irregolare, e per aiutare chi ha bisogno di protezione. E ´indispensabile per migliorare la cooperazione in materia con i paesi che funzionano come punti di partenza per i migranti che cercano di raggiungere i paesi dell´Unione Europea. Il mio primo giorno di lavoro in qualità di Commissario per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza, questa è la mia priorità assoluta. Continuerò a seguire la situazione come si sviluppa e sarà in contatto con le autorità competenti di tutti i soggetti coinvolti e dei paesi interessati. Inoltre, ho intenzione di presentare un approccio globale con l´obiettivo di affrontare la questione in modo più efficace. "  
   
   
DAL NUOVO PO MARITTIMO ITALIA-FRANCIA NUOVE RISORSE EUROPEE PER LA COSTA  
 
Firenze 4 novembre 2014 – Nuove opportunità per la costa toscana dal programma di cooperazione transfrontaliera Italia-francia Po Marittimo 2014-2020. A sottolinearlo è l´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini intervenuto alla riunione del comitato di sorveglianza del programma, tenutasi a Firenze per presentare le novità della nuova programmazione e fare il punto sul precedente periodo. "Il programma 2014-2020 - spiega l´assessore - ora all´attenzione della Commissione europea che lo dovrebbe approvare nei prossimi mesi, contiene positive novità. A cominciare dalle risorse, che ammonteranno a poco meno di 200 milioni di euro di finanziamento totale, di cui circa 29 milioni di cofinanziamento nazionale e 169 milioni dell´Unione europea. Queste risorse si inseriscono nel filone degli altri strumenti di coesione, rispondendo agli obiettivi generali fissati dall´Ue che punta ad una crescita inclusiva, intelligente e sostenibile. Ciò dovrebbe tradursi in opportunità per i paesi che cooperano di aumentare i livelli di occupazione, produttività e coesione sociale. Per la Toscana, in particolare, è una buona opportunità per il rilancio dell´economia costiera" Un´altra novità è rappresentata dalle Regioni di Francia e Italia che vi partecipano, che vedono l´ingresso della francese Paca (Provenza Alpi Costa Azzurra), che va ad aggiungersi, insieme ai territori interni del Var e delle Alpi Marittime, alle 4 iniziali, ovvero Corsica, Liguria, Toscana (con le province costiere di Lucca, Pisa, Massa Carrara, Livorno e Grosseto) e Sardegna, coprendo così quasi l´intero arco nord-est del Mediterraneo. La Regione Toscana è l´autorità di gestione del programma. "Le azioni del programma – prosegue l´assessore – articolate in quattro, assi, sono focalizzate sulla promozione della competitività delle imprese dei territori coinvolti, con uno sguardo particolare sull´attività portuale e dei collegamenti attraverso il potenziamento dell´offerta di trasporto, lo sviluppo della multimodalità e il miglioramento della sostenibilità dei porti. Tutto questo si collegherà a quanto previsto dall´asse due, ovvero alla valorizzazione delle risorse naturali e culturali, prevenendo i rischi e rafforzando la sicurezza in mare". L´assessore ha fatto il punto sull´attuazione del programma 2007-2013, che al dicembre 2013 ha visto l´utilizzo di risorse per oltre 113 milioni di euro, pari a circa il 99% dellla quota Fesr. Molti dei progetti finanziati si sono concentrati sui temi della sicurezza, dell´accessibilità degli spazi costieri, rurali o urbani periferici. Hanno riguardato, ad esempio, progetti di segnaletica, infrastrutture di trasporto, la sicurezza dei passeggeri e delle merci e del trasporto marittimo in generale, con la realizzazione di cartografia, reti di monitoraggio, miglioramento dei collegamenti con l´inaugurazione di nuove rotte. Una risposta al rischio idrogeologico è stata data con l´installazione di due nuovi radar all´Elba e a Livorno e la loro messa in rete con altri esistenti in Corsica e Sardegna. Si può inoltre citare, fra le azioni realizzate, il bando dedicati ai giovani, per azioni di mobilità transfrontaliera, con il coinvolgimento di 37 scuole nel programma "Al di là da mare".  
   
   
FONDI EUROPEI, LIGURIA: VIRTUOSI PER UTILIZZO FONDI POR-FESR  
 
Genova, 4 novembre 2014 - La Regione Liguria si conferma tra le regioni virtuose nell´utilizzo dei fondi del programma operativo Fesr 2007-2013, superando il target di spesa previsto dal Ministero dello sviluppo economico per fine ottobre 2014. Infatti il Por Fesr Liguria 2007-2014 ha raggiunto il 30 ottobre il livello di spesa pari a 385.975.000 di euro superando così di 2.773.538 il target di spesa ministeriale previsto per fine ottobre, pari a 383.202.207 di euro. Rispetto all´ultima scadenza di maggio 2014 il programma in liguria ha registrato un ulteriore avanzamento di spesa di 34,7 milioni di euro di fondi destinati, tra gli altri, alle imprese e agli enti locali per interventi di riqualificazione urbana e di recupero di beni storici. Lo comunica l´assessore regionale allo sviluppo economico Renzo Guccinelli. Per monitorare e sollecitare gli avanzamenti di spesa dei programmi delle Regioni, il Ministero dell´economia ha fissato obiettivi intermedi a maggio e a ottobre di ogni anno, anche per consentire al Ministero stesso riprogrammazioni nazionali degli importi eventualmente non spesi dalle Regioni entro tali scadenze, e arrivare al pieno utilizzo dei finanziamenti comunitari. "La Liguria sta continuando scrupolosamente a conseguire gli obiettivi di spesa- spiega Guccinelli – rispettando le scadenze dettate a livello comunitario e nazionale". L´assessore Guccinelli sottolinea anche la delicatezza di operare nell´attuale situazione economica. "Si tratta di un risultato non scontato in un momento delicato del paese – aggiunge l´assessore – pur nella difficile congiuntura economica che ha rallentato gli investimenti delle piccole e medie imprese e che ha comportato carenza di risorse a disposizione degli enti locali coinvolti nel finanziamento dei progetti". "Da oggi – conclude Guccinelli – ripartiamo con il massimo impegno anche per i prossimi mesi, per la realizzazione puntuale del programma e sollecitiamo in tal senso tutti i beneficiari a fare la loro parte fino in fondo".  
   
   
LEGGE STABILITÀ, MARONI: A ROMA DIRÒ PERCHÈ SIAMO VIRTUOSI  
 
Milano, 4 novembre 2014 - "Nella Legge di Stabilità fatta dal Governo c´è un intervento assolutamente ingiustificabile e inaccettabile sulle Regioni, con un taglio di 4 miliardi di euro, un taglio di 1 miliardo e mezzo ai Comuni e zero tagli ai Ministeri. Noi non siamo contro i tagli, ma Renzi sta facendo la cosa giusta nel modo sbagliato, perché questo taglio di 4 miliardi è inaccettabile per il metodo, che penalizza chi ha già tagliato e premia quelli che non hanno mai tagliato". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo in diretta alla trasmissione televisiva di Telelombardia ´Orario continuato´. Lombardia Regione Virtuosa Come Dicono I Numeri - "Sarò alla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati - ha proseguito Maroni - , dove spiegherò perché la Lombardia è una Regione virtuosa e perché, applicando i criteri che noi usiamo qui per la spesa, si risparmierebbero 10 o 12 miliardi di euro". "Qui - ha illustrato il presidente - il costo del personale pro capite per ogni cittadino lombardo è di 19 euro, mentre ci sono Regioni che arrivano a 220 euro di costo pro capite, eppure qui ci sono i servizi migliori. La Regione Lombardia, con 10 milioni di abitanti, conta 3000 dipendenti, mentre la Sicilia ha 30.000 dipendenti. Tutto quello che lo Stato fa qui con Regione, Comuni, Province, scuole, tribunali ha un costo pro capite di 3800 euro, mentre la media nazionale è di 4300, con punte, in alcune regioni, di 7000 euro ed è lì che bisogna intervenire, attuando il principio dei costi standard". Governo Applichi I Costi Standard - "Renzi, nell´incontro che abbiamo avuto, ha detto di essere favorevole ai costi standard ma è chiaro - ha sottolineato Maroni - che ci vuole un atto di coraggio da parte del Governo, che deve individuare le Regioni a cui imporre comportamenti virtuosi. Renzi lo farà? Spero di sì, altrimenti noi saremo costretti a tagliare in modo ingiusto e ingiustificato dei servizi, perché qui come spese siamo già ridotti all´osso e non abbiamo spese da tagliare, per colpa del Governo, ma spero di convincere il Governo a fare le cose nel modo giusto seguendo la nostra ricetta." Lunedì Prossimo Incontro Con Parlamentari Lombardi - "Questo è quello che dirò anche lunedì prossimo - ha concluso Maroni -, quando avremo l´incontro con i parlamentari di tutti i partiti politici eletti in Lombardia, perché voglio che loro sappiano la situazione della Lombardia e possano fare la loro battaglia, non per la Regione e per me, ma per la Lombardia e i cittadini lombardi, che non meritano tagli ingiusti e ingiustificati ai servizi". In Legge Bilancio Abbiamo Simulato Tagli Previsti - "La Legge di Stabilità non è ancora ´legge´, ma io ho voluto fare nella nostra Legge di Bilancio per il 2015 la simulazione come se i tagli previsti dal Governo fossero già legge: poi, se riusciremo a ridurli o a tamponarli, tanto di guadagnato, ma lo scenario peggiore è che a Roma questo provvedimento passi così come è, con i tagli lineari e, in questo caso, la Lombardia subirebbe tagli ingiusti per 930 milioni di euro, che noi non meritiamo".  
   
   
BILANCIO, MARONI: CORTE CONTI HA SETACCIATO NOSTRO SENZA ALCUN RILIEVO  
 
 Milano, 4 novembre 2014 - "Non è vero che tutte le Regioni sprecano e dilapidano, perché ci sono Regioni che governano bene la spesa, come la Regione Lombardia. La Corte dei Conti dall´anno scorso ha passato al setaccio i Bilanci di tutte le Regioni: la prima in assoluto a essere stata verificata è stata proprio la Lombardia e siamo stati promossi, sia l´anno scorso che quest´anno". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo in diretta alla trasmissione televisiva di Telelombardia ´Orario continuato´. "Il nostro Bilancio è stato passato al setaccio, spesa per spesa e capitolo per capitolo, - ha raccontato Maroni - e, se ci fosse stata qualche cosa fatta male, ci sarebbe stata segnalata. Dalla Corte dei Conti invece non abbiamo avuto nessuna richiesta di correzione, perché i nostri conti sono in ordine e di sprechi non ne abbiamo, mentre per altre Regioni non è stato così".  
   
   
GARE FERROVIARIE, PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA E FONDAZIONE PER L’AGRICOLTURA SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI TRATTATI DALLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE NEL CORSO DI UNA RIUNIONE COORDINATA DAL PRESIDENTE SERGIO CHIAMPARINO.  
 
Torino, 4 novembre 2014 - Gare ferroviarie. Su proposta dell’assessore Francesco Balocco è stata esaminata la delibera con la quale si stabilisce l’avvio delle procedure per l’affidamento tramite gara dei servizi sulla rete ferroviaria piemontese. Tre i lotti individuati sulla base di criteri di omogeneità: Bacino metropolitano , che contiene l’attuale Servizio ferroviario metropolitano con il nodo di Torino e il cui corrispettivo per il primo annuo contrattuale ha un valore compreso tra i 55 ed i 65 milioni di euro; Bacino centro-nord , che comprende anche la Torino-milano con un corrispettivo di riferimento tra 40 e 50 milioni; Bacino centro-sud , con le linee Torino-genova, Torino-cuneo e Torino-savona come principali direttrici ed un corrispettivo di riferimento tra 60 e 70 milioni (tutte le cifre sono al netto dell’Iva). L’approvazione della delibera è prevista nel corso di una breve riunione di Giunta che si terrà domani a Palazzo Lascaris. Garanzia Giovani. La Direttiva pluriennale per l’attuazione della Garanzia Giovani, proposta dall’assessore Giovanna Pentenero, comprende gli indirizzi per la formulazione dei bandi per il periodo 2014-2018 e stanzia 51.700.000 euro per l’erogazione dei servizi di orientamento di primo livello, di orientamento specialistico, di accompagnamento al lavoro, di tirocinio extracurricolare a coloro che si iscrivono all’iniziativa . Dpefr. Via libera, su proposta del vicepresidente Aldo Reschigna, al Documento di programmazione economica-finanziaria 2015-2017, quadro di riferimento per la predisposizione del bilancio pluriennale ed annuale della Regione. Il provvedimento, che passa ora all’esame del Consiglio regionale, delinea un’analisi dello scenario economico e le prospettive di medio periodo delineate dai principali istituti di ricerca, definisce il quadro delle risorse disponibili, analizza le tematiche connesse alla nuova programmazione dei fondi strutturali europei, recepisce le indicazioni del piano di riequilibrio finanziario. Fondazione per l’agricoltura. Su proposta dell’assessore Giorgio Ferrero è stato approvato lo statuto della Fondazione per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese. Il nuovo organismo, che sostituirà le società Tenuta Cannona e Creso, messe in liquidazione dalla legge finanziaria regionale 2013, intende riservare particolare riguardo alla q ualità delle produzioni ed alla sostenibilità delle tecniche e delle tecnologie applicabili nel settore agroalimentare, in modo da favorire la crescita economica, sociale e culturale degli addetti alla filiera, le interconnessioni con l’ambiente, la tutela e la valorizzazione del territorio. Anticipi agli agricoltori. L’agenzia regionale piemontese per le erogazioni in agricoltura (Arpea) potrà utilizzare, come proposto dall’assessore Giorgio Ferrero, 59.500.000 euro per erogare agli agricoltori anticipi fino al 50% dei pagamenti diretti relativi alle domande presentate nel 2014. La Giunta ha inoltre approvato: - su proposta dell’assessore Francesco Balocco, l’adesione della Regione Piemonte al gruppo europeo di cooperazione territoriale per lo sviluppo del corridoio ferroviario Reno-alpi, nonché il rinnovo per altre tre anni dell’accordo che Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Confindustria Piemonte e Politecnico di Torino avevano firmato nel 2011 per la pianificazione delle infrastrutture e dei servizi per il trasporto intermodale delle merci; - su proposta degli assessori Giuseppina De Santis ed Alberto Valmaggia, il giudizio positivo di compatibilità ambientale sul progetto di rinnovo della miniera Bocciole, sita nei territori di Boca e Maggiora (No), per l’estrazione di terre con grado di refrattarietà superiore a 1630° C, argille per porcellane e terraglia forte, che costituiscono materia prima indispensabile in diversi campi industriali; - su proposta dell’assessore Giorgio Ferrero, la delimitazione delle zone danneggiate ed il riconoscimento dell’eccezionalità delle piogge persistenti che hanno colpito le province di Alessandria, Cuneo e Torino nel mese di luglio ed il 13 agosto 2014; - su proposta dell’assessore Aldo Reschigna, la proposta al Consiglio regionale per modificare la denominazione del Comune di Castellinaldo in Castellinaldo d’Alba.  
   
   
TOSCANA, MANOVRA DI BILANCIO, ROSSI: "REGIONE PIÙ LEGGERA E VIA DALLE PARTECIPATE"  
 
 Firenze 4 novembre 2014 - Esuberi, uscita da tutte le partecipate (con la sola esclusione di Fidi Toscana) e riorganizzazione della sanità, la "rivoluzione della qualità" come l´ha chiamata il presidente. Tutto per continuare a garantire servizi e investimenti. A Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione, domani la giunta continuerà a lavorare alla messa a punto della manovra finanziaria per il 2015. Nel pomeriggio il presidente Rossi ha deciso però di anticipare ai giornalisti le tre grandi scelte che ne costituiscono la cornice. "I tre pilastri su cui si poggia", come ha spiegato. Il Governo chiede alla Toscana un taglio da 444 milioni, che al netto di 130 milioni in più che saranno garantiti alla sanità impongono di recuperarne oltre trecento. "Un taglio pesante, superiore anche alle attese – confida Rossi – e che si aggiunge ai 400 milioni già tagliati nel 2011". "Un taglio – annota – che mette in discussione il ruolo stesso della Regione. E poiché non vogliamo ridurre i servizi o le politiche per la scuola, il sostegno alla cultura, le politiche sociali e gli investimenti necessari a rendere la Toscana più competitiva, né aggiungere nuove tasse, altre scelte si impongono". La manovra di bilancio annuale diventa così l´occasione per una rivoluzione, facendo di necessità virtù. "Una sterzata prima di finire fuori carreggiata, per essere più leggeri e correre meglio" dice Rossi. La Toscana sarà così probabilmente la prima Regione a dichiarare esuberi tra il personale proprio e di tutti gli enti dipendenti: un taglio del 10 per cento dai dirigenti in giù, sanità compresa, che significa complessivamente almeno cinquemila lavoratori che potranno andare in pensione. In Regione un solo direttore generale al posto di otto e una trentina di dirigenti in meno su 115 che sono adesso. "Un dimagrimento necessario, che consentirà di aprire in un paio di anni spazi ai giovani e alla nuove generazioni" spiega il presidente della Toscana, Enrico Rossi. La Toscana dismetterà anche le quote di tutte le aziende partecipate, dagli aeroporti alle terme, dagli interporti alle fiere e congressi, le società in attivo e quelle in passivo. "Usciremo dalla gestione, ma continueremo a garantire gli investimenti sulle strutture" assicura Rossi. "Rimarremo solo in Fidi Toscana – premette - e questo per il ruolo fondamentale di sostegno all´economia che l´azienda ha e l´aiuto per l´accesso al credito offerto alle imprese". Rossi accenna a qualche numero: Fidi, che in futuro uscirà dal capitale delle imprese, ha offerto garanzie a più di 20 mila piccole imprese in questi anni. "Lavoriamo parallelamente anche anche all´accorpamento di tutti i Confidi, da Cna e Confartigianato a Confindustria" aggiunge. Ma la rivoluzione più grande riguarda la sanità. La rimodulazione eventuale dei ticket rimane un´ipotesi sul campo, ma è tutta da vagliare. Quello su cui il presidente ha già deciso è il progetto invece di accorpamento e riduzione della Asl, da 12 e quatto aziende ospedaliere che sono oggi a tre con l´aggiunta di una quarta. "Un raffreddamento della spesa – dice Rossi – che produrrà effetti duraturi, con il doppio obiettivo di ridurre i costi e migliorare i servizi". E recuperare risorse per mantenere alti gli investimenti, che dal 2015 non potranno più essere coperti ricorrendo a mutui e indebitamento. "La Toscana – conclude il presidente – ha bisogno di investimenti. E proprio stamani ne abbiamo decisi due importanti e che ci premono particolarmente: il raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-lucca, su cui abbiamo stanziato 200 milioni, e la Darsena Europa senza cui il porto di Livorno rischia di non avere prospettive e a cui abbiamo destinato altri 170 milioni".  
   
   
IO NON CREDO CHE IL PAPA STRINGEREBBE LA MANO A UN TERRORISTA: IL PIEMONTE PROMOTORE DI UN CORDONE INTERNAZIONALE A TUTELA DI DANIEL PASCUAL  
 
Torino, 4 novembre 2014 - " Io non credo che il Papa stringerebbe la mano a un terrorista " - Daniel Pascual, l´attuale coordinatore generale del Comitato di Unità Contadina (Cuc) del Guatemala, ieri ha incontrato Papa Francesco, ma il Governo del suo paese lo considera un istigatore di masse. La sua colpa? Battersi per il riconoscimento dei diritti della popolazione indigena contro la speculazione delle multinazionali. Il 31 ottobre Daniel Pascual era a Torino e questa è stata l´occasione adatta per un incontro con l´assessora alla cooperazione internazionale della Regione Piemonte Monica Cerutti. Il coordinatore del Cuc ha voluto denunciare la condizione nella quale si trovano a dover lavorare gli operatori guatemaltechi, imputati di essere i responsabili del conflitto sociale che starebbe crescendo nel paese. Il Comitato di Unità Contadina ha assunto una netta posizione contro gli accordi che il Governo ha siglato nel 2005 con le multinazionali che operano nel settore dell´estrazione mineraria frutto di un braccio di ferro impari tra chi cerca profitto e chi, i contadini, sta perdendo i propri terreni, le proprie case e la propria unica fonte di guadagno. Daniel Pascual quotidianamente subisce minacce di morte e necessita di un cordone internazionale che tuteli la sua figura. " Siamo consapevoli della gravità della situazione che vive in questo momento il Guatemala " - ha dichiarato l´assessora regionale Monica Cerutti - " Si tratta di un´emergenza democratica. La crisi economica è in Italia, come nel resto del mondo, un pretesto che viene usato per non aprire mai un confronto critico su quella che è la nostra idea di modello di sviluppo. Mi farò promotrice nei confronti del Consiglio regionale dell´approvazione di un atto a sostegno dell´operato di Daniel Pascual e del Cuc. Chiederò al presidente del Consiglio regionale di allargare la discussione anche alla conferenza dei Consigli regionali ".  
   
   
REGIONI: SERRACCHIANI, FVG E´ VIRTUOSA E HA I BILANCI IN ORDINE  
 
Trieste, 4 novembre 2014 - "La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha i bilanci in ordine, tant´è che la stessa Corte dei Conti ne ha riconosciuto l´equilibrio e l´affidabilità delle scritture nella sede formale della "parifica", cioè nella più alta espressione del controllo contabile sull´Ente Regione". Lo afferma la presidente della Regione Debora Serracchiani in una nota diffusa ieri. "Le Regioni devono essere rappresentate e giudicate con il rigore necessario ma anche - continua - con la dovuta capacità di discernimento tra realtà virtuose ed altre che non lo sono. In questo senso la relazione della Corte dei Conti andrebbe tenuta presente nella sua integrità, anche laddove, ad esempio, sono espressi giudizi positivi sulla riduzione dell´indebitamento e della spesa per il personale, sui minori costi della Giunta e del presidente, sul corretto indirizzo della riforma sanitaria, sulla ´positività dei saldi differenziali e la stabilità degli equilibri di bilancio´". "Noi per primi - spiega l´assessore alle Finanze Francesco Peroni - abbiamo convenuto con la magistratura contabile sull´urgenza di metter mano alla galassia delle partecipate regionali per farle dimagrire e renderle più efficienti. Per questo, sin dall´inizio della legislatura, siamo intervenuti riconducendole ad appropriati indirizzi strategici, a criteri di economicità gestionale e a logica di risultato". "E´ sbagliato tuttavia parlare delle Regioni dando a credere ai cittadini che le società partecipate siano un pezzo dell´amministrazione pubblica - precisa Peroni - e che il relativo personale vada conteggiato come un tutt´uno assieme al personale regionale". Le società di cui si parla sono imprese, prosegue la nota, delle quali la Regione è in varia misura socia, al pari di altri soggetti, il più delle volte privati. Le partecipate di cui si parla non sono pertanto uffici pubblici sottoposti gerarchicamente alla Regione, ma sono elementi costitutivi del patrimonio della Regione, la quale deve semmai preoccuparsi di amministrarle con la cura e la diligenza che avrebbe il cosiddetto ´buon padre di famiglia´. Questo è quanto ci siamo prefissi di fare sin dai primi giorni della legislatura, indirizzando in modo coerente con tali premesse le nostre strategie verso i seguenti obiettivi: accentuare la conoscenza del quadro economico di tali realtà e irrobustire il controllo di gestione sull´operato delle stesse anche dal punto di vista della responsabilità dei rispettivi amministratori; rilanciare il ruolo di tali società, rendendone l´azione coerente con le strategie regionali; riqualificare la governance delle partecipate selezionando personalità non solo di alto profilo curricolare e di indiscussa competenza professionale ma anche capaci, per indipendenza, di ridare competitività all´ente loro affidato, in conformità alle regole della libera concorrenza e del mercato; ridurre drasticamente gli emolumenti degli amministratori e snellire gli organi collegiali preposti al governo delle suddette aziende. Una buona parte di questo lavoro è iniziata ed è a uno stadio avanzato, avendo tratto utili spunti per orientare la nostra azione anche dal Giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Friuli Venezia Giulia per l´esercizio 2013. "L´anno - ricorda Peroni - in cui si è insediata la nuova Amministrazione regionale".  
   
   
CONTI REGIONE CAMPANIA, CORTE HA RICONOSCIUTO SFORZI FATTI DA AMMINISTRAZIONE  
 
Napoli, 4 novembre 2014 - In riferimento ai conti della Regione Campania, il Dipartimento delle Risorse Finanziarie rende noto quanto segue. Con la deliberazione n. 19/2014, la Corte dei Conti, pur dando atto “…del virtuoso processo di riallineamento delle scritture contabili, avviato sia in sede legislativa sia in sede amministrativa, dalla Regione Campania per il superamento delle oggettive criticità storicamente stratificate …” aveva dichiarato di "non potersi parificare il rendiconto generale della Regione Campania per l´esercizio 2012". Ciò, nonostante lo stesso Procuratore regionale della Corte dei Conti, nella requisitoria orale del 13 febbraio 2014, si fosse pronunciato, in modo favorevole per la parificazione del rendiconto tenendo conto di tutta una serie di problematiche ed elementi riferibili ad un passato anche poco recente. Più espressamente il procuratore regionale della Corte dei Conti, pur evidenziando alcune criticità, allo stesso tempo aveva sottolineato gli sforzi compiuti per la loro rimozione apprezzando i risultati in gran parte già conseguiti. Nel dettaglio il pubblico ministero nella sua requisitoria si era così espresso: “Le chiavi di lettura che si ritengono utili per la valutazione finale appartengono ai centri di spesa esaminati i quali, quasi tutti, presentano significativi successi sia sul piano economico (nella sola sanità si è passati dall’indebitamento di 497 Meuro del 2010 ai 55 meuro nel 2013) sia sul piano della riorganizzazione dei servizi (vedasi legge di riordino delle società partecipate e l’opera compiuta dal commissario dell’Eav per il ripristino del servizio di trasporto pubblico) sia sul piano dei controlli (vedasi le nuove metodologie di controlli sui finanziamenti pubblici in favore dell’imprenditoria privata). Il procuratore Cottone continuava: “Ora il processo di risanamento sembra avviato e, occorre riconoscere che (…) oltre che il contenimento delle fonti di spreco emergono anche effetti confermativi i cui risultati, in termini di legalità e virtuosità dell’azione dell’amministratore potranno essere certamente letti soltanto nei rendiconti futuri”. Consapevole, dunque, del grande lavoro svolto, sebbene non vi fosse una norma nazionale di riferimento, l´Amministrazione regionale ha deciso di presentare ricorso avverso la deliberazione n. 19/2014, e la Corte dei Conti a Sezioni Riunite ha accolto il ricorso presentato dall´amministrazione regionale della Campania.  
   
   
ELEZIONI REGIONALI - ONLINE LE LISTE DI CIASCUNA CIRCOSCRIZIONE E LA COMPOSIZIONE DEL CORPO ELETTORALE SUDDIVISO PER CIASCUN COMUNE DELLE NOVE PROVINCE. ALLE URNE DOMENICA 23 NOVEMBRE 2014 OLTRE 3,4 MILIONI DI ELETTORI EMILIANO ROMAGNOLI PER ELEGGERE IL PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA E RINNOVARE L´ASSEMBLEA LEGISLATIVA  
 
Bologna, 4 novembre 2014 – Online, nel sito della Regione interamente dedicato al voto delle elezioni regionali in Emilia-romagna di domenica 23 novembre, le liste dei candidati di ciascuna Circoscrizione e la composizione del corpo elettorale suddiviso per comuni delle nove province emiliano romagnole. Il 23 novembre in Emilia-romagna oltre 3,4 milioni di elettori sono chiamati alle urne per eleggere il presidente della Regione e rinnovare l´Assemblea Legislativa: esattamente (secondo la rilevazione a 45 giorni dal voto) gli elettori sono 3.465.707 di cui 1.672.354 uomini e 1.793.353 donne. Oltre 4.500 le sezioni in cui sarà possibile votare. Sul sito - realizzato in collaborazione tra Giunta e Assemblea Legislativa della Regione Emilia-romagna - informazioni e circolari ministeriali relative al voto, le leggi che regolano la consultazione elettorale nonché la banca dati dei risultati delle precedenti tornate. A disposizione anche una ‘Guida alle elezioni regionali 2014’, un vademecum - realizzato dai Servizi dell’Assemblea legislativa – che contiene le istruzioni per l’uso in vista del voto.
Regionali 23 Novembre 2014 - Elettori Emilia-romagna (Dati elettori aggiornati al 45° giorno antecedente la votazione)
Sezioni Elettori
Provincia Uomini Donne Totale
Bologna 1050 374720 407826 782546
Ferrara 406 140.409 153.444 293.853
Forlì-cesena 386 149.924 160.637 310.561
Modena 693 257.827 273.260 531.087
Parma 470 169252 180658 349910
Piacenza 306 110.005 117.679 227.684
Ravenna 399 146.094 157.659 303.753
Reggio Emilia 477 194.148 203.925 398.073
Rimini 326 129.975 138.265 268.240
Totale 4.513 1.672.354 1.793.353 3.465.707
 
   
   
POTENZA: VALLUZZI LANCIA ALLARME: PROVINCE A RISCHIO DEFAULT  
 
Potenza, 4 novembre 2014 - “Ho deciso, di comune accordo con i neo consiglieri provinciali, di non svolgere le dichiarazioni programmatiche previste nella seduta di insediamento perché la mancanza di un chiaro quadro economico di trasferimenti agli Enti Locali ed i nuovi tagli alle Province decisi il 6 ottobre scorso, pongono un serio dubbio sulla continuità delle funzioni che pure restano in capo agli Enti”. Ha esordito così il Presidente della Provincia Nicola Valluzzi, appena dopo l´insediamento dell´assemblea eletta il 12 ottobre e la cerimonia di giuramento ufficiale. Ma subito dopo, - spiega un comunicato dell´ufficio stampa della Provincia di Potenza - l´aggiunta delle considerazioni dinanzi ai 12 Consiglieri provinciali, al sottosegretario di Stato, Vito De Fillipo, consiglieri regionali sindaci ed amministratori, rappresentanti sindacali invitati alla cerimonia d´insediamento. “Il processo di riforma appena avviato – ha detto Valluzzi – e a meno di 1 mese dalle elezioni per il rinnovo del Presidente e del Consiglio rischia il fallimento che non può e non deve scaricarsi sui neo eletti. I tagli sottoforma di contributo di solidarietà previsti dal Dl 66/2014 del 6 ottobre e confermati l´11 ottobre ad urne quasi aperte, pongono alcune Province, tra cui Potenza, in disequilibrio strutturale che precedono il dissesto, il pre-dissesto ed il riequilibrio. I tagli previsti dalla Legge di stabilità del 2015 – ha aggiunto Valluzzi – estendono la condizione di disequilibrio strutturale della parte coerente di bilancio. Al taglio precedente di 16 milioni di Euro, bisognerà aggiungere e fare a meno di 11 Meuro. Un taglio ingiustificato vista anche la inclusione nel disegno di riordino e di riforma, di funzioni che la Provincia dovrà continuare ad esercitare. In queste condizioni anche un inattuabile trasferimento (non mobilità) del 60% del personale il 1 gennaio 2015, non garantirebbe la sopravvivenza istituzionale e l´assolvimento delle competenze fondamentali. Un dissesto economico poi, come dimostrano alcuni servizi che le province italiane hanno difficoltà ad erogare già ora (i riscaldamenti nelle scuole di Biella ad esempio) che si estenderà alla generalità delle province ed alle neonate città metropolitane”. Non è dunque in discussione il mantenimento delle Province in vita, ma la capacità di garantire i servizi essenziali ai cittadini. “E´ in discussione – ha tagliato corto Valluzzi – il decoro del Paese”. Rischia di saltare così anche il riordino previsto per il sistema formativo garantito dagli anticipi economici della Regione (per gli stipendi dell´Apofil servono subito 5 milioni di Euro) o per dare corso a quella che appare un´aberrazione nella proposta di costituzione delle unioni dei Comuni. Da qui la richiesta “ai Parlamentari di lavorare sul Governo per convincerlo a ridurre drasticamente il contributo alla manovra 2015 richiesto alle Province e per la Provincia di Potenza ad escluderla dal taglio 2015 in quanto Potenza è stata ammessa al piano di riequilibrio pluriennale 2013/2020 e non può violare gli impegni assunti con il rientro secondo il Pino. Il venir meno delle entrate previste porta al dissesto certo”. Al Consiglio regionale, invece, è stato chiesto di prendersi in carico già dal 1 Gennaio 2015 le funzioni delegate (Trasporto Pubblico Locale, Caccia, pesca, forestazione vie blu) ed il relativo personale. “Per questo è necessario insediare tempestivamente l´Osservatorio regionale prescritto dal Dpcm del 15 settembre per definire i rapporti tra Stato, regioni e Province per il trasferimento delle funzioni non fondamentali, mentre – ha concluso Valluzzi – va consolidato un contributo straordinario per la manutenzione di strade e scuole su scala pluriennale pari a 5 milioni di Euro)”. Articolato il dibattito, concorde sulla necessità di fare chiarezza per il futuro dell´Ente e costruire un percorso nel quale al trasferimento delle funzioni di area vasta, seguano impegni concreti per quelli che la Provincia deve continuare a rispettare, con gli interventi dei consiglieri provuinciali Ramunno, Vita, Latorraca, Mastromartino, Calabrese, Piarulli, Summa e Macchia ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Pennacchia e Guglielmi. Il Consiglio - conclude la nota - ha anche approvato la proposta di Commissione della commissione Statuto con la partecipazione da definire, dei Capigruppo o di altro componente dei gruppi consiliari presenti.  
   
   
FVG, AUTONOMIE LOCALI: ASSEGNATI ULTERIORI 6,2 MLN. EURO SPAZI FINANZIARI  
 
Udine, 4 novembre 2014 - La Giunta del Friuli Venezia Giulia ha deliberato, su proposta dell´assessore alle Autonomie locali Paolo Panontin, l´assegnazione straordinaria di ulteriori spazi finanziari agli Enti locali della regione per complessivi 6,233 milioni di euro. La nuova assegnazione viene così a rispondere alle esigenze già manifestate da alcune amministrazioni municipali ma che non era stato possibile soddisfare con una precedente delibera giuntale di metà ottobre, pari a 8,887 milioni di euro. Gli oltre 6 milioni assegnati oggi dalla Regione sono così ripartiti: Comune di Roveredo in Piano, 187.779 euro; Caneva, 193.171 euro; Grado, 658.958 euro; Gemona del Friuli, 515.019; Trieste, 2.870.981 euro. Ulteriori spazi finanziari regionali sono stati inoltre assegnati alla Provincia di Udine (1 milione di euro) ed alla Provincia di Gorizia (1.807.262 euro). "Prima della definizione dell´accordo Stato-regione degli scorsi giorni, in virtù del quale alla Regione Friuli Venezia Giulia sono stati assegnati ulteriori spazi finanziari per 80 milioni di euro - ha sottolineato l´assessore Panontin - non era ipotizzabile alcuna integrazione di spazi verticali regionali a beneficio degli enti locali. Un tanto anche in ragione del fatto che il termine per comunicare i relativi dati al ministero dell´Economia e delle Finanze, originariamente fissato al 15 ottobre scorso, è stato spostato ad oggi, 31 ottobre". "Da qui l´odierna decisione assunta in via d´urgenza dalla Giunta regionale", ha osservato l´assessore: "questa ulteriore integrazione mette definitivamente in sicurezza il sistema degli Enti locali, garantendo loro tutte le disponibilità di spazi di cui potevamo oggettivamente disporre, ha concluso Panontin.  
   
   
FVG, RIFORMA ENTI LOCALI: VIA A SECONDA FASE CON DDL FINANZA  
 
Trieste, 4 novembre 2014 - L´assessore alle Autonomie locali, Paolo Panontin, ha presentato alla Giunta regionale lo schema di disegno di legge inerente alla disciplina della finanza locale del Friuli Venezia Giulia che, ha evidenziato, rappresenta la seconda fase del processo di riforma complessivo dell´ordinamento degli Enti locali. La bozza di documento, attualmente ad un primo livello di definizione, tiene conto di quanto già previsto in merito al modello ordinamentale e, soprattutto, dei principi generali della riforma della finanza locale e delle anticipazioni contenute nel Ddlr 68 inerente la riforma degli enti locali in merito alla incentivazione finanziaria alla di alcuni istituti. Una delle novità più rilevanti della riforma della finanza locale è senza dubbio il superamento dell´attuale sistema dei trasferimenti su base storica per passare ad un sistema basato sui costi standard, bilanciato da un fondo perequativo con il quale si intende livellare garantire livelli uniformi di prestazioni a tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia. Individuata la struttura del testo normativo, ora sarà possibile avviare il confronto con il sistema delle Autonomie locali sia sotto il profilo tecnico sia sotto quello del merito con gli stakeholders direttamente interessati dal processo di riforma, fino a giungere all´approvazione definitiva del Consiglio regionale ipoteticamente prevista nel marzo 2015. Come spiegato da Panontin, sarà indispensabile inserire nella Legge finanziaria 2015 un regime transitorio finanziario, diretto a rappresentare una importante leva di accompagnamento della riforma ordinamentale. La leva finanziaria a sostegno delle riforme, ha evidenziato l´assessore, rappresenta infatti la vera prima fase di attuazione. Le proposte contenute nello schema di ddl saranno di conseguenza rivolte a definire le modalità di utilizzo delle risorse accantonate a fondo globale con la legge regionale di assestamento 2014 a favore degli enti locali, ad anticipare nella Finanziaria 2015 alcuni istituti che saranno previsti nella riforma della finanza locale, a prevedere un nuovo fondo nella legge di riordino del sistema Regione-autonomie locali per promuovere le fusioni e, infine, a creare nuovi fondi da prevedere nella riforma della finanza locale e da finanziare già dal 2015.  
   
   
FAS: ENTRO NOVEMBRE AL VIA BANDI PER VALLE PELIGNA  
 
Sulmona, 4 novembre 2014 - Entro la fine di novembre la Giunta regionale approverà la delibera di pubblicazione dei bandi per la parte del Fas della Valle Peligna che riguarda i privati. Lo ha annunciato a Sulmona il vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, incontrando gli amministratori e il partenariato locale che ha lavorato all´istruttoria tecnica del Fas. La dotazione finanziaria complessiva per la Valle Peligna ammonta a 16 milioni di euro, di cui circa la metà, 7,7 mln, è destinata alle piccole e medie imprese private che vogliono investire e creare occupazione sul territorio. "Ci troviamo di fronte ad un punto di svolta importante - ha detto Giovanni Lolli - non solo per il territorio ma per l´Abruzzo, nel senso che la Valle Peligna deve partire e fare da traino. I tempi sono stretti - ha spiegato il vicepresidente - perché entro il 31 dicembre 2015 tutta la spesa del Fas deve essere impegnata per evitare il rischio di disimpegno finanziario". Su questo fronte, Lolli ha detto che il governo regionale ha intenzione di accelerare con la pubblicazione del bando per dicembre, la sua scadenza dopo 60 giorni e la pubblicazione della graduatoria per il mese di marzo. Per la parte "privata" il bando che verrà approvato dalla Giunta "prevede - spiega Lolli - due tipologie di intervento: una cosiddetta linea A che prevede finanziamento da 50 mila a 400 mila euro in regime di de minimis e una linea B per finanziamenti a progetti superiori a 400 mila euro". Lolli ha escluso la possibilità di ridurre a 25 mila il finanziamento minimo per la linea A "perché la strategia politica è quella di evitare finanziamenti a pioggia che rischiano di vanificare azioni di sviluppo occupazionale". Per la cosiddetta parte pubblica del Fas non si procederà a bando ma mediante lo strumento dell´Accordo di programma quadro (Apq). Su questa parte lo schema è quello già disegnato dal partenariato locale e cioè 4,8 milioni di euro destinati al "collettore turistico" Pratola Peligna e Terra dei Peligni; 2,8 milioni per investimenti della Saca e Cogesa; 1,2 milioni per gli impianti di risalita di Scanno e Campo di Giove; infine 500 mila euro per il Piano marketing del Piano nazionale della Majella. Le situazioni che presentano qualche criticità su quest´ultima parte del Fas Valle Peligna riguardano gli impianti di risalita di Scanno e Campo di Giove per i quali il vicepresidente Lolli ha ricordato che sono "indispensabili i soggetti privati che intervengono con il pubblico alla realizzazione delle strutture, altrimenti salta la firma dell´Accordo quadro e dunque i finanziamenti".  
   
   
NESSUNA RISERVA SUL POC DI SALSOMAGGIORE DAL CONSIGLIO PROVINCIALE DI PARMA  
 
 Parma, 4 novembre 2014 – Il Consiglio provinciale di Parma, riunitosi ieri, ha deliberato all’unanimità di non formulare riserve sul nuovo Piano operativo comunale (Poc) del Comune di Salsomaggiore. Il Presidente Filippo Fritelli, in quanto Sindaco di Salsomaggiore, non ha partecipato alla seduta. Si è trattato di un adempimento previsto dalla legge regionale 20/2000. Il relatore Andrea Censi, Consigliere Delegato alla Pianificazione territoriale ha introdotto l’argomento chiarendo che nel nuovo Poc non ci sono variazioni sostanziali rispetto a quello appena scaduto, e che contiene una conferma delle previsioni in corso, in particolare di 43 alloggi residenziali non attuati. La Provincia ha acquisito il parere favorevole di Arpa e dell’Ente Parco dello Stirone e ha fatto proprie le raccomandazioni dell’Ausl: che i Piani particolareggiati (i Pua) valutino la sostenibilità dei nuovi insediamenti sul sistema depurativo e sull’approvvigionamento idrico, prevedendo eventualmente della vasche di laminazione (cioè delle casse di espansione), se necessarie. Dopo i chiarimenti forniti dal dirigente del Servizio provinciale Pianificazione territoriale Sergio Peri, il Poc è quindi stato trasmesso al Comune di Salsomaggiore per l’approvazione.  
   
   
FESR E FSE, TARGET RAGGIUNTI IL 31 OTTOBRE VENDOLA: "PUGLIA CONFERMA CAPACITÀ SPESA"  
 
Bari, 4 novembre 2014 - “La Puglia conferma la propria capacità di spesa comunitaria. Spende bene le risorse europee e le spende con qualità, incrementando la spesa pubblica certificata, rispetto a maggio 2014, di 215 milioni di euro per il Fesr e di 94 milioni di euro per l’Fse. Il target invece di spesa previsto per ottobre risulta superato di 108 milioni di euro per il Fesr”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola annunciando il raggiungimento e il superamento dei target di spesa europea Fesr e Fse previsti per il 31 ottobre 2014. “In termini assoluti – ha sottolineato Vendola - l’importo più elevato di spesa pubblica cumulata riguarda l’Asse Vi e cioè “Competitività dei sistemi produttivi e occupazione” che, con circa 678 milioni di euro di pagamenti certificati, rappresenta il 23,5% della spesa dell’intero Programma Operativo Fesr. Questo riflette, ancora una volta, le scelte politiche in materia industriale che questo governo regionale ha compiuto in un momento di grande crisi economica e di difficoltà per le famiglie e i cittadini. Misure anticicliche che la Puglia, anche in assenza di politiche industriali nazionali, ha messo in campo con risultati evidenti”. “La legge di stabilità e le modifiche che il Governo ha proposto a Bruxelles – ha aggiunto Vendola – proiettano un dubbio drammatico sulla possibilità di spendere i Fondi nel 2015 e completare il Programma Fesr 2007/2013. Si tratta di preoccupazioni condivise da parte di autorevoli parlamentari di entrambi gli schieramenti come Francesco Boccia e Rocco Palese, e che dovrebbero consigliare di fare fronte comune a tutela della Puglia e del Sud”. “Vorrei infine segnalare - ha concluso Vendola – che la ripartizione del Fondo di compensazione per il Patto 2014, a tutt’oggi, non è stata ancora fatta e questo potrebbe comportarci serissime difficoltà nel raggiungimento del target dicembre 2014”.  
   
   
TRIBUNALE MILITARE NAPOLI, COMMISSIONE BILANCIO STRALCIA DA LEGGE STABILITÀ NORMA SOPPRESSIONE.  
 
Napoli, 4 novembre 2014 - "La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, presieduta dall´ on. Boccia che ringrazio, ha stralciato dalla legge di stabilità la norma che prevedeva la soppressione del Tribunale Militare di Napoli.” Così l’assessore regionale Severino Nappi, coordinatore della Cabina di Regia per la gestione delle crisi e dei processi di sviluppo. “E´ una bella notizia che premia l´impegno della Giunta Caldoro e di quanti avevano sottolineato l´inopportunità di chiudere un altro ufficio giudiziario senza fare un vero conto tra risparmi e convenienze. Sono grato alla Commissione per aver colto il senso del nostro intervento. E´ questa la giusta maniera di relazione tra Parlamento e territorio. Ma questa vicenda ci insegna pure la opportunità di aprire un confronto a tutto tondo sul tema dell´organizzazione della giustizia nel nostro Paese. “Abbiamo bisogno di tempi sicuri nella decisione delle controversie e di certezza del diritto. Questa è la vera spending review che ci attendiamo per migliorare la tutela dei diritti dei cittadini. Infatti, una giustizia certa e rapida dà garanzia alle imprese e contribuisce a favorire lo sviluppo e gli investimenti”, conclude Nappi.  
   
   
ABRUZZO, RAZIONALIZZAZIONE UFFICI: D´ALFONSO,IMPEGNO DA ASSOLVERE  
 
 Pescara, 4 novembre 2014 - La Regione Abruzzo "sottoscrive anche culturalmente questo impegno, dobbiamo praticare questa cifra di condotta ovunque". Lo ha dichiarato il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, intervenendo alla cerimonia per la stipula dell´Accordo per la razionalizzazione delle sedi delle amministrazioni statali di Chieti. Si è trattato di un incontro giudicato di "grande interesse sul piano delle sperimentazioni virtuose, che potrà essere un modello per tutto il Paese". Alla cerimonia, che si è svolta nelle sede della Prefettura di Chieti, oltre ai rappresentanti delle Amministrazioni coinvolte, hanno presenziato il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio. Il piano di razionalizzazione presentato oggi prevede la riallocazione di venti uffici, espressioni delle varie articolazioni dello Stato, nella Ex Caserma Berardi, che verrà riqualificata per l´occasione con un intervento di 15 milioni di euro. L´inizio dei lavori è previsto entro tre anni dallo studio di fattibilità. Come è stato sottolineato, si tratta di un esperimento pilota in Italia, rispetto ai criteri fissati dal decreto del Governo per l´abbattimento del 30 per cento degli spazi utilizzati per gli uffici pubblici entro il 2015. Infatti, la costituzione di questo polo logistico-amministrativo comporterà l´abbattimento totale delle locazioni passive, con un risparmio di oltre 2 milioni di euro per tutto il comparto pubblico. I benefici sono di tutta evidenza: oltre alla riduzione dei costi, la valorizzazione del patrimonio immobiliare, le ricadute sull´occupazione, la migliore fruibilità degli uffici per i cittadini. Per D´alfonso, che ha ringraziato il sottosegretario Delrio "che porta qui la persona fisica e giuridica di Palazzo Chigi", e il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, per "la sua bella intuizione" , oggi si "cristallizza il recupero della legittimazione dello Stato e si materializza quello che nel pensiero dei cittadini sarebbe stato obbligatorio dalla notte dei tempi", riferendosi all´assenza fino ad oggi di soluzioni.Quindi D´alfonso, ha aggiunto di aver "ereditato patrimoni immobiliari pubblici in abbondanza ma anche tanti contratti per locazioni passive. Dobbiamo praticare questa cifra di condotta dovunque", ha concluso.  
   
   
CALABRIA: LA RAGIONERIA HA EFFETTUATO QUESTA SETTIMANA PAGAMENTI PER 34 MILIONI DI EURO  
 
 Catanzaro, 4 novembre 2014 - La Ragioneria generale della Regione Calabria ha effettuato nel corso della settimana scorsa pagamenti per un totale di 34 milioni di euro. Lo rende noto l´assessore al Bilancio e alla Programmazione Nazionale e Comunitaria, Giacomo Mancini. Nel dettaglio così distribuiti: 1,7 milioni di euro per le Borse Lavoro, 18,5 milioni di euro per,Ferrovie e Trenitali, 2,5 milioni per il Dipartimento Lavori Pubblici, 0,5 milioni di euro per il Dipartimento Ambiente; 1,5 milioni al Dipartimento Attività Produttive; 7,5 milioni per il trasferimento al Consiglio regionale; 0,5 milioni per l´Economato e per servizi vari. Infine, circa un 1 milione di euro sono stati destinati al comparto Sanità come previsto dalla L. 210/92. Nessuno di questi pagamenti ha intaccato il plafond del patto di stabilità. "Anche questa settimana - dichiara l´assessore al Bilancio e alla Programmazione Nazionale e Comunitaria Giacomo Mancini - il nostro impegno è stato speso nell´interesse della comunità, delle famiglie e delle imprese ".  
   
   
GIOVANI: GO&LEARN STRUMENTO DI CRESCITA PER IL LAVORO IN FVG  
 
Udine, 4 novembre 2014 - I giovani potranno completare la loro formazione professionale visitando le aziende che hanno aderito, su richiesta della Regione, al progetto comunitario ´go&learn´, finanziato nell´ambito del programma Llp 2011 - Multilateral Network Leonardo. L´iniziativa si propone di promuovere la crescita professionale di studenti e lavoratori anche attraverso la mobilità transnazionale. La Regione, insieme ai partner del territorio, ha provveduto a realizzare il catalogo delle quarantotto aziende aderenti all´iniziativa, catalogo disponibile in forma cartacea, e on line sul sito www.Goandlearn.org  Il catalogo, strumento indispensabile per programmare l´accesso a questa concreta modalità formativa, è stato presentato oggi a Udine dall´assessore regionale al Lavoro, Formazione, Istruzione, Loredana Panariti, e verrà proposto al pubblico assieme alle aziende partecipanti, e ai partner del progetto, mercoledì 5 novembre a Udine, nell´Auditorium del palazzo dell´Amministrazione. "go&learn - ha detto l´assessore Panariti - si propone di promuovere la crescita di studenti e lavoratori, e si articola in visite e seminari nelle imprese del territorio, ma propone pure le aziende del network internazionale. "Uno degli elementi cardine della nuova politica comunitaria - ha precisato Panariti - è infatti la mobilità del lavoro e della formazione". Partner del progetto sono soggetti istituzionali formativi del Belgio, della Germania, dell´Ungheria, della Slovacchia e della Polonia: paesi nei quali anche i giovani del Friuli Venezia Giulia potranno programmare la loro formazione in azienda. "Tale progetto, ha puntualizzato l´assessore - valorizza le potenzialità formative che sono insite nelle aziende, e concorre a ricreare un clima di fiducia nel futuro anche nel tessuto economico e sociale, ponendo in relazione il mondo della formazione con quello produttivo, e con l´intera comunità". "Non solo - ha aggiunto Panariti - ma la possibilità di entrare all´interno delle aziende e di comprenderne il ciclo produttivo aiuta ad approfondire le proprie conoscenze lavorative, e consente di rimotivare al lavoro anche coloro che hanno smesso di cercare delle opportunità ". A ´go&learn´ si collega go&learnnet, che prevede pure la formazione dei mediatori dell´apprendimento, ovvero degli insegnanti e dei docenti. Svolge dunque un ruolo importante nell´aggiornamento e nell´adeguamento del sistema formativo, rispetto alle mutate condizioni della società e del mercato del lavoro. Anche in chiave internazionale. Il progetto è inserito in ´Garanzia giovani´, il programma comunitario al quale, nel Friuli Venezia Giulia, si sono iscritti, dall´anno scorso a oggi, 13.237 giovani. Dei quali: 8.663 sono stati convocati, 4.681 hanno affrontato il colloquio di ammissione al percorso formativo, e 1.253 hanno già iniziato l´attività di formazione. Mentre sono in preparazione percorsi formativi per altri 1.389 giovani.  
   
   
TRENTO: SCUOLA E IMPRESA ASSIEME, PER IL LAVORO E LA RIPRESA ECONOMICA  
 
Trento, 4 novembre 2014 - Rafforzare la collaborazione tra scuola e industria, favorendo il confronto metodologico; promuovere nei giovani e nelle scuole una migliore conoscenza dell’industria del territorio; diffondere l’interesse verso la cultura scientifica e tecnologica; stimolare nei giovani la capacità di azione per valorizzare le potenzialità e le propensioni personali; promuovere lo spirito di iniziativa e di innovazione, anche in funzione della creazione d’impresa: sono i principali obiettivi del protocollo d´intesa firmato ieri mattina dal presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi e dal presidente di Confindustria Trento Paolo Mazzalai per la realizzazione di progetti di collaborazione tra scuola e impresa. Il protocollo, che avrà una durata corrispondente a quella della legislatura, rappresenta un ulteriore tassello del programma che la Giunta provinciale sta attuando per migliorare la competitività del nostro territorio, in particolare attraverso una grande attenzione rivolta ai giovani ed al rapporto tra scuola e sistema produttivo. "Mettere i giovani al centro del nostro programma di legislatura - ha spiegato Ugo Rossi - significa preoccuparsi soprattutto di realizzare un contesto in cui saranno specifiche "cinghie di trasmissione" a sviluppare il potenziale dei nostri ragazzi. Una di queste cinghie collega appunto il mondo della scuola con quello del lavoro che devono parlarsi sempre di più e il prima possibile, riconoscendosi l´un l´altro come parte dello stesso sistema". "L´iniziativa fa parte della strategia portata avanti dalla nostra Associazione negli ultimi anni - ha spiegato a sua volta il presidente di Confindustria Trento, Paolo Mazzalai - che mira a rafforzare i rapporti scuola-impresa, a promuovere e diffondere la cultura d’impresa e lo scambio con la pratica e l’esperienza di lavoro, al fine di facilitare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro". Tra le azioni che saranno sviluppate e sostenute rientrano, per esempio: interventi presso le istituzioni scolastiche, le istituzioni formative e le aziende per la trattazione di argomenti di comune interesse; azioni formative e di aggiornamento con il coinvolgimento delle aziende e degli insegnanti; reciproca accoglienza; brevi e mirate esperienze nelle dinamiche aziendali reali, finalizzate a comprendere la complessità del lavoro quotidiano dell’imprenditore; coinvolgimento in attività di internazionalizzazione attivate dalle industrie trentine, per percepire concretamente le dinamiche della globalizzazione; alternanza scuola – lavoro allo scopo di mettere in pratica le conoscenze, le abilità e le competenze apprese a scuola; progetti congiunti di sviluppo e innovazione riguardanti idee di impresa, prodotti, servizi e processi aziendali. Tra gli atti che fanno da premessa alla sottoscrizione dell’intesa c’è anche il programma della Xv legislatura che sottolinea la necessità di intervenire con azioni volte a sostenere la ripresa e la crescita economica, in primo luogo attraverso l’occupazione giovanile. Tra gli ambiti strategici il documento individua infatti la filiera scuola-formazione-lavoro. Avvicinare la scuola, l’alta formazione e la ricerca alle imprese è considerato fondamentale per far sì che i giovani, una volta formati, possano inserirsi meglio nel mondo lavorativo. Il 30 maggio 2014 la Giunta provinciale ha inoltre approvato l’“Atto di indirizzo stralcio scuola-lavoro”, che ha fornito le prime indicazioni per la revisione degli strumenti e delle modalità organizzative della transizione scuola-lavoro. Obiettivo: favorire un’occupabilità coerente all’investimento formativo che si è fatto e sostenere la competitività, l’innovazione, la crescita e la qualità del sistema produttivo. Precedenti edizioni di analoghi protocolli d’intesa tra la Provincia Autonoma di Trento e Confindustria Trento sono stati sottoscritti l’11 luglio 2008 e il 19 ottobre 2011. (lr) Alcuni numeri riferiti alle precedenti edizioni: 118 progetti presentati 120 partecipazioni degli istituti scolastici 132 partecipazioni aziendali 4.400 studenti coinvolti  
   
   
OCCUPAZIONE, MARONI: RIDURRE TASSE STRADA MAESTRA  
 
Milano, 4 novembre 2014 - "Il sistema degli ammortizzatori sociali da solo non basta, bisogna investire molto sulle politiche attive del Lavoro, come stiamo facendo noi in Regione Lombardia". Lo ha detto il governatore Roberto Maroni, intervenuto in diretta alla trasmissione televisiva ´Orario Continuato´ su Telelombardia. Intervenire Su Pressione Fiscale - "Il lavoro però - ha osservato - non si crea per decreto, ma consentendo alle imprese di poter assumere. Il Governo - ha esortato - deve intervenire per ridurre la pressione fiscale, questa è la strada maestra. Le nostre imprese chiedono la possibilità di avere un mercato e di competere ad armi pari con le loro concorrenti di Paesi dove le tasse sono più basse". Sbagliato Dividere Lavoratori E Imprenditori - "Io sto dalla parte dei lavoratori. Sto dalla parte di chi lavora, che vuol dire anche il mondo delle imprese. C´è chi vuole dividere i lavoratori dai datori di lavoro: è sbagliatissimo, soprattutto in Lombardia, dove la struttura delle imprese il più delle volte mette insieme le due figure". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, rispondendo a una domanda sulla visita del premier a uno stabilimento bresciano.  
   
   
LOMBARDIA: CON NOSTRE MISURE 30.000 OCCUPATI IN PIÙ  
 
 Milano, 4 novembre 2014 - Grazie a ´Dote Unica Lavoro´ 25.563 persone hanno trovato una occupazione; con ´Garanzia Giovani´, quasi 3.000 ragazzi su 4.931 che hanno fatto richiesta hanno ottenuto una occasione di lavoro. Lo ha ricordato l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea, intervenendo, insieme al presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, alla trasmissione ´Orario continuato´, in diretta su Telelombardia. Nostre Misure Efficaci - "Il presidente Renzi e il ministro Poletti - ha spiegato l´assessore - parlano di 80.000 nuovi occupati. Di questi, almeno 30.000 li abbiamo portati noi. Questo è anche giusto, perché la Lombardia è la Regione che deve poter dare un contributo importante alla ripresa. Le Misure che abbiamo attivato hanno già dato prova di efficacia". Cig In Deroga - Per quanto riguarda il tema della Cassa integrazione in deroga, l´assessore ha ricordato che "nel 2013 Regione Lombardia ha garantito le decretazioni per i lavoratori coinvolti, ottimizzando al massimo la disponibilità di 383 milioni, grazie al metodo dell´overbooking controllato". "Ora però - ha proseguito - attendiamo risposte dal Governo sulle domande presentate per un importo di 150 milioni". Legge Stabilità - "Con la Legge di Stabilità - ha detto ancora l´assessore - il Governo ci riduce i finanziamenti e ci taglia 75,5 milioni su istruzione, formazione e lavoro". In particolare, i tagli riguardano: Istruzione e Formazione professionale (27 milioni), Università (13 milioni), Scuole dell´infanzia (4 milioni), Dote scuole (3,5 milioni) e Edilizia scolastica (28 milioni). "Ci sono Regioni con spese improduttive - ha spiegato Aprea -, mentre noi siamo costretti a tagliare servizi sulla formazione professionale, che è l´ultima cosa che dovrebbe essere ridimensionata". Università - "Regione Lombardia - ha aggiunto l´assessore Aprea - è la prima per qualità della ricerca universitaria, iscritti ai corsi triennali e specialistici e per studenti fuori sede. Noi sosteniamo questo sistema eccellente con diversi aiuti e finanziamenti per le borse di studio e i servizi. I tagli del Governo però ci mettono in difficoltà. Per ora non abbiamo toccato un euro a borse di studio e servizi come mensa e alloggi, ma non sappiamo fino a quando questo sarà possibile". Over 50 - Rispondendo a una telefonata, l´assessore ha infine sottolineato l´impegno di Regione Lombardia per la ricollocazione degli ´over 50´: "è un problema complesso - ha detto -, che stiamo affrontando".  
   
   
BOLZANO, KOMPATSCHER E VESCOVO: RESPONSABILITÀ SUI PROFUGHI, NON CHIUDERE GLI OCCHI  
 
Bolzano, 4 novembre 2014 - Accoglienza dei profughi non solo come compito istituzionale, ma anzitutto come atteggiamento di solidarietà e responsabilità di ciascun cittadino: il presidente della Provincia Arno Kompatscher e il vescovo diocesano Ivo Muser hanno lanciato il 3 novembre da Bolzano un forte appello congiunto alla società civile. Forniti anche i numeri dell´accoglienza, a breve locali anche al Brennero. Sono circa 300 i posti messi a disposizione dalla Provincia per l´accoglienza dei profughi, 132 sono finanziati dalla Provincia stessa che punta a un percorso di integrazione, i restanti riguardano la prima accoglienza temporanea nel quadro del programma statale. Ma oltre ai dati aggiornati e all´intervento prossimo al Brennero, dove sarà allestita una struttura di primo aiuto per i profughi che tentano di raggiungere in treno la Germania e che vengono respinti dall´Austria, la conferenza stampa congiunta del presidente Kompatscher, del vescovo Muser e dell´assessora Martha Stocker alla Casa Freinademetz di Aslago è servita per lanciare un forte appello pubblico verso un atteggiamento di solidarietà e umanità. "Non solo un compito istituzionale: si tratta di aiutare persone che sono fuggite da una situazione di emergenza e di violenza per salvare la propria vita. Questo aiuto deve anzitutto crescere attraverso l´atteggiamento della società civile, che non può sottrarsi alle proprie responsabilità", hanno affermato in modo netto il presidente Kompatscher e il vescovo Muser. Kompatscher si è richiamato anche alla storia locale, "alle Opzioni che 75 anni fa ha visto la nostra gente nella situazione che vivono oggi i profughi in un Paese straniero, un punto di approdo anche temporaneo dove si spera di trovare un aiuto." Il Presidente ha ribadito la necessità "di non chiudere gli occhi" e ha confermato "l´impegno della Giunta provinciale nella collaborazione con il Commissariato del governo e le preziose associazioni sul territorio." Assieme al vescovo ha infine ribadito l´invito ai mass media "ad aiutarci a sensibilizzare e affrontare la tematica in modo sereno." Sulla stessa lunghezza d´onda il vescovo Muser: "Accogliere è il desiderio di dare voce a chi non viene ascoltato, a chi non viene considerato: donne, uomini e bambini in fuga. E di questo impegno sono grato ai rappresentanti politici." Muser ha ripetuto quanto detto da Papa Francesco: "Migranti e rifugiati non sono pedine sullo scacchiere dell´umanità. La realtà delle migrazioni esige anzitutto una cooperazione internazionale e uno spirito di profonda solidarietà e compassione." Muser ha ricordato che "per molti le barche naufragate e gli uomini annegati sono diventati spaventosamente quotidiani. Oggi non esiste soltanto la paura nei confronti dello straniero, ma spesso addirittura indifferenza e rifiuto, che possono arrivare al disprezzo." Questo invito ad aiutare, ha concluso il vescovo "è il nostro incarico di cristiani, perchè la solidarietà è la nostra carta d´identità di cristiani." L´assessora Stocker ha ricordato le due situazioni esistenti nell´accoglienza profughi: quelli che arrivano direttamente in Alto Adige, fanno richiesta di asilo e vengono accolti nelle strutture adibite; quelli che sbarcano nel sud d´Italia e vengono distribuiti dallo Stato tra le Regioni in base alla popolazione (0,8% all´Alto Adige). Per accogliere i richiedenti asilo, ha riepilogato Stocker, sono attualmente a disposizione a Bolzano la caserma ex Gorio (capacità 186 posti) e la struttura Conte Forni (28 posti), gestite da Volontarius, la Casa del giovane lavoratore (24 posti), gestita dalla Caritas, e la casa Arnika a Merano (60 posti) gestita da Caritas. Si arriva a una capacità complessiva di 298 posti, attualmente 50 sono ancora liberi (perché collegata alla ripartizione statale e al fatto che dopo pochi giorni molti profughi ripartono). Attualmente 166 posti sono finanziati dallo Stato, 132 dalla Provincia (per chi arriva direttamente in Alto Adige e chiede asilo) con un percorso di integrazione. Finora sono stati accolti circa 750 profughi, di cui 700 inviati dallo Stato in base alle ripartizione regionale: circa l´80% delle persone arrivate ha lasciato l´Alto Adige dopo pochi giorni, una dinamica che ovviamente rende difficile il lavoro di integrazione rispetto agli stranieri che si fermano. Stocker ha fatto riferimento anche alla situazione al Brennero, per fare chiarezza fra respingimenti al confine itaolaustriaco e accoglienza ordinaria di profughi: al Brennero, come nelle aree di frontiera) si tratta di persone o gruppi che di fatto cercano autonomamente di raggiungere altri Paesi Ue, non hanno contatti con le autorità nazionali e non hanno interesse a restare in Italia o richiedere asilo. Si tratta in primo luogo di una questione che investe le autorità di polizia statali, ma se i respingimenti al Brennero dovessero continuare, anche in considerazione della stagione, la Provincia d´intesa con la Questura ha reperito una sistemazione vicino alla stazione che potrà fungere da riferimento per la prima accoglienza a bassa soglia, garantendo cioè un posto per le necessità primarie: dormire, mangiare, lavarsi, farsi capire con il servizio di un interprete. Sarà la comunità comprensoriale alta val d´Isarco a occuparsi dell´intervento.  
   
   
SERVIZI PER L´INFANZIA, LA REGIONE SARDEGNA PREMIATA CON 21 MILIONI DI EURO DEL FONDO DI SVILUPPO E COESIONE SOCIALE. SARANNO POTENZIATI I SERVIZI PER LE FAMIGLIE  
 
Cagliari, 4 novembre 2014 - Oltre 21 milioni di euro di premio per aver utilizzato bene i fondi della programmazione unitaria sono in arrivo alla Regione e saranno utilizzati per potenziare i servizi per l´infanzia. Un risultato importante, centrato grazie alla sinergia fra gli Assessorati della Programmazione e della Sanità. La Regione Sardegna potrà dunque a breve usufruire di 21 milioni e 700 mila euro come premialità da parte del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, per aver gestito bene la Programmazione unitaria, ovvero i fondi comunitari, nazionali e regionali. I fondi potranno essere spesi nell´ambito dei servizi di cura per l´infanzia del progetto "Obiettivi di servizio". Come verranno utilizzati i fondi - Le risorse premiali, che provengono dal Fondo di Sviluppo e Coesione, verranno utilizzate per nuovi interventi che prevedono il supporto per l´apertura di nuove strutture per l’infanzia in Comuni privi di servizi, l´abbattimento dei costi dei servizi innovativi/flessibili, il supporto alle famiglie nei primi tre anni di vita dei bambini. Ancora: serviranno per il potenziamento dell´offerta pubblica dei servizi per la prima infanzia, l´indagine sulla sostenibilità dei servizi e l´adeguamento delle strutture esistenti. "Questo riconoscimento – spiega l´assessore della Sanità Luigi Arru - arriva anche grazie alla collaborazione tra Regione ed Enti locali nella programmazione e offerta dei servizi per l´infanzia sia pubblici che cofinanziati. Nel periodo 2004-2012 sono aumentati sia il numero dei bambini che hanno potuto usufruire di asili nido, micronidi, e servizi integrativi e innovativi, ma anche i Comuni che - in forma singola o associata - sono stati in grado di offrire ai propri cittadini la possibilità di fruirne, nei grossi centri come nelle aree interne caratterizzate da fenomeni di dispersione e bassa densità demografica". Gli obiettivi - L´obiettivo di questi nuovi interventi è quello di incrementare sia il numero di bambini che frequenterà i servizi socio educativi, sono infatti previsti circa 1700 nuovi posti bimbo, sia il numero di Comuni che si potrà dotare del servizio, arrivando a raggiungere il 47% dei Comuni isolani, rispetto al 35% del 2012. Gli altri riconoscimenti alla Sardegna - Oltre alle risorse premiali per i "Servizi di cura per l´infanzia" alla Regione Sardegna, nei primi mesi del 2014, sono stati riconosciuti oltre 41 milioni di euro per il settore "Rifiuti", destinati alla ristrutturazione delle linee A e B dell’impianto di termovalorizzazione di Macchiareddu. La Regione ha inoltre avviato le interlocuzioni per l´assegnazione di altri circa 80 milioni di euro per i settori "Istruzione - contrasto della dispersione scolastica e miglioramento delle competenze degli studenti in lettura e matematica", "Adi - Assistenza domiciliare integrata per gli Anziani" e " Gestione del Servizio Idrico Integrato".  
   
   
ADOTTATO IL PIANO TUTELA DEI MINORI. ASSESSORE VENETO: “ATTIVITÀ CHE CONSIDERIAMO PREZIOSA E IRRINUNCIABILE”  
 
Venezia, 4 novembre 2014 - “E’ un’attività che considero irrinunciabile e che, nonostante i noti problemi di mancanza di risorse che affligono le pubbliche amministrazioni, la Regione intende continuare a garantire nell’interesse di una delle fasce più deboli ed esposte della nostra popolazione”. Così l’assessore veneto alle politiche sociali, Davide Bendinelli, commenta l’approvazione, avvenuta nel corso dell’ultima seduta della Giunta regionale, della delibera di adozione e attuazione del Piano di Attività dell’Ufficio di Protezione e Pubblica Tutela dei Minori (Uptm). “Il Piano – precisa l’assessore – punta essenzialmente a rafforzare la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, a consolidare la rete integrata dei servizi e a favorire la partecipazione di bambini e ragazzi nelle decisioni che li riguardano. Prevediamo di investire per queste finalità 200 mila euro che serviranno concretamente a finanziare azioni di formazione e gestione dei tutori, processi di ascolto, mediazione, orientamento e vigilanza, interventi di promozione culturale”. Questo Piano si caratterizza anche perché segna il superamento della legge regionale istitutiva del Pubblico Tutore che, dopo 25 anni, viene sostituito dal ‘Garante dei diritti della persona’. A partire dalla prossima legislatura confluiranno in un’unica Autorità e in un’unica struttura operativa tutte le istituzioni di garanzia: Difensore Civico, Pubblico Tutore dei minori, già operativi in Veneto, e il nuovo Garante delle persone ristrette nella libertà personale. Nel frattempo, in questi mesi, le funzioni di garanzia per le persone ristrette nella libertà personale vengono svolte, in attesa della nomina del nuovo Garante dei diritti della persona, dal Pubblico Tutore dei minori. “Non disponendo, però, delle risorse umane necessarie per espletare le funzioni ad esso attribuite – prosegue Bendinelli –, in considerazione del valore e dell’importanza che come Regione attribuiamo a queste funzioni di tutela, l’attività dell’Ufficio sarà supportata dalla struttura del Dipartimento regionale Servizi Sociosanitari e Sociali”.  
   
   
A BOLZANO DUE EVENTI INCENTRATI SULLE DONNE  
 
Bolzano, 4 novembre 2014 - Si svolgeranno venerdì 14 novembre, nell´Auditorium del Palazzo provinciale 12, in via Gamper,1 a Bolzano, due eventi organizzati dalla Commissione provinciale pari opportunità e dal Servizio donna. Il primo evento è rappresentato da un incontro in rete tra i diversi organismi di pari opportunità presenti in Alto Adige che si svolgerà alle ore 13.45. L´incontro sarà incentrato sul tema delle elezioni comunali che si svolgeranno il prossimo anno ed ha per titolo "Siamo venute per rimanere donne presenti nei seggi comunali!". L´obiettivo è quello di sviluppare strategie comuni e misure per aumentare la presenza femminile, perché solo chi è presente, partecipa anche alle decisioni. Al termine dell´incontro in rete, alle ore 16.15 avrà quindiinizio il convegno "Metà e metà per la pensione: lo splitting delle pensioni è una soluzione?" I lavori del convegno saranno introdotti da un indirizzo di saluto dell´assessora Martha Stocker. Eva Maria Hohnerlein, relatrice scientifica presso l´istituto Max Planck per il diritto sociale e la politica sociale a Monaco, terrá quindi una relazione sullo "Splitting delle pensioni al posto della pensione dei superstiti - esperienze europee riguardo alla divisione dei diritti alla pensione tra coniugi". Prenderanno parte alla tavola rotonda, oltre all´assessora Martha Stocker, le deputate Luisa Gnecchi e Renate Gebhard, Tila Mair, segretaria provinciale della Cisl/sgb e Marco Zanotelli, direttore dell´Ufficio Studi e Ricerche dell´Inps. Il convegno verrà moderato da Micky Gruber. Il programma dettagliato dei due incontri è disponibile nel sito: http://www.Provincia.bz.it/pariopportunita/default.asp  Per l´iscrizione ai convegni è possibile rivolgersi, entro il 10 novembre, al Servizio donna - tramite e-mail a serviziodonna@provincia.Bz.it  o al numero telefonico 0471 416950.