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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Novembre 2014 |
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AGENDA DIGITALE: LA REGIONE FVG SI ALLEA CON LE UNIVERSITÀ |
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Udine, 18 novembre 2014 - La Regione, assieme alla sua società informatica Insiel, si allea con le tre Università del Friuli Venezia Giulia per promuovere l´Agenda digitale. Lo prevede una Convenzione quadro, il cui testo è stato approvato il 14 novembre dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore per la Funzione pubblica Paolo Panontin. Il passaggio in Giunta costituisce la premessa per la sottoscrizione della Convenzione fra le parti. Nel quadro delle indicazioni dell´Agenda digitale europea e di quella italiana, la Regione intende coinvolgere in modo organico e permanente le Università di Trieste e di Udine e la Sissa(scuola superiore di studi avanzati) per meglio attuare gli obiettivi indicati nel documento regionale sul "Programma triennale per lo sviluppo delle Ict e dell´e-government": riduzione del "digital divide", creazione di un nuovo modello per le attività della Pubblica amministrazione, sviluppo di nuovi servizi per il cittadini. Le Università, come si precisa nel documento, condividono più in generale la sfida per la crescita competitiva del territorio, per un´economia basata sulla conoscenza e sull´innovazione. Le parti, si legge nella premessa della Convenzione, intendono perciò instaurare un rapporto di collaborazione con l´obiettivo di sostenere lo sviluppo organico e integrato delle infrastrutture e dei servizi Ict (Tecnologie dell´informazione e della comunicazione) in un´ottica di innovazione e "governance" regionale del sistema. La collaborazione sui temi di comune interesse potrà includere, in particolare attività di ricerca scientifica e di sperimentazione; di trasferimento tecnologico; di formazione, alta formazione, divulgazione e trasferimento di conoscenze; di tirocinio, stage, orientamento, supporto al "job placement" e alla creazione di imprese. |
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ABRUZZO: "STARTER3D" L´EVENTO PARTE IL 27 A CHIETI PER POI TRASFERIRSI ALL´AURUM |
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Pescara, 18 novembre 2014 - Quattro giorni di innovazione, ricerca e conoscenza del mondo del 3D, con le sue opportunità e il suo stato di avanzamento. Il 27, 28, 29 e 30 novembre avrà luogo la seconda edizione di "Starter 3D", forum dedicato completamente alle tecnologie del 3D, ideato e promosso da Cna Abruzzo, organizzato da Digital Borgo, contratto di rete di imprese digitali ed incubatore di Startup innovative con la collaborazione della struttura del Placement dell´Università "G. D´annunzio" di Chietipescara. Questa mattina, a Pescara, in Regione, uno degli enti patrocinatori dell´iniziativa, la presentazione dell´evento alla presenza dell´assessore alla Formazione, Marinella Sclocco. "Starter3d - ha dichiarato l´assesosre - è un processo propedeutico per l´attivazione di un Fablab a Pescara, un luogo di incontro tra gli antichi mestieri e le nuove professioni del digitale. Il 3D è una proiezione verso un nuovo modo di progettare ed allo stesso tempo può essere un fattore di rilancio e salvaguardia delle maestranze tradizionali. Tutte le rivoluzioni all´inizio incutono timore, il 3D invece incuriosisce ad appassiona grandi e piccoli per le tante applicazioni nei diversi settori dei processi formativi e produttivi". Gli altri enti patrocinatori dell´inizitiva sono il Polo Ict Abruzzo, le Camere di Commercio di Pescara, Chieti, L´aquila, Teramo, la Fondazione Pescarabruzzo, Provincia di Pescara ed il Comune di Pescara. Main Sponsor è il Polo dell´Artigianato Artistico Art Italia che ha deciso di avviare un processo di formazione ed innovazione attraverso le tecnologie 3D a favore di artigiani custodi degli antichi mestieri. I lavori aprono giovedì 27 alle 15:30 nel Campus Universitario di Chieti, presso l´Aula Magna di Lettere, nell´ambito del workshop "Artigiani Digitali", in collaborazione con il Servizio Placement di Ateneo. Alla presenza del Rettore Carmine Di Ilio, dell´assessore Sclocco, del presidente di Cna Abruzzo Italo Lupo e dei Presidenti delle Camere di Commercio provinciali saliranno in cattedra i nomi più importanti del 3D. I nuovi "artigiani digitali" Giovanni Re (Rolanddg), Alessandro Ranellucci (Slic3r), Filippo Moroni (Solido 3D) e Pietro Gabriele (Fonderie Digitali). Marco Blasioli, presidente di Digital Borgo, modererà gli interventi cercando di guidare i relatori alla scoperta del mondo del 3D. A rappresentare l´Abruzzo ci saranno l´azienda Coesum di San Giovanni Teatino con lo speach di Liani e Feliziani attivamente impegnate nella progettazione, design e produzione 3D e l´azienda 3D Italy di Pescara che porteranno sul posto gli ultimi ritrovati delle stampanti 3D. Nelle date del 28, 29 e 30 novembre l´evento ci si sposterà nella suggestiva cornice dell´Aurum a Pescara. Nell´area espositiva, il pubblico troverà stand con macchine 3D, sistemi avanzati di progettazione e prototipazione, droni e robot. I visitatori potranno seguire i workshop in programma nelle sale della struttura previa prenotazione sul sito www.Starter3d.com. Anche quest´anno, a grande richiesta, Starter 3D prevede una sezione dedicata ad Arduino, il chipset di Massimo Banzi che ha rivoluzionato il mondo dell´elettronica. Parteciperanno artigiani e studenti delle scuole ed universitari, professionisti impegnati nel campo della progettazione e del design, artigiani che intendono innovare le tecniche tradizionali ed imprenditori interessati a rendere ancor più competitivi i loro processi produttivi. Il direttore di Cna Abruzzo Graziano Di Costanzo ed il presidente Italo Lupo hanno spiegato, infine, che l´idea di Starter 3D nasce dall´esigenza di offrire a tutti gli associati la possibilità di conoscere nuovi strumenti per innovare e salvaguardare i mestieri grazie al supporto del digitale con l´auspicio di poter essere più competitivi sul mercato nazionale ed internazionale. |
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LIGURIA: AVVIATO IL PERCORSO DI ADOZIONE DEL SOFTWARE LIBERO |
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Genova, 18 Novembre 2014 - La Giunta regionale ligure ha approvato, venerdì 14 novembre, un atto di indirizzo per l´introduzione del software libero all´interno dell´amministrazione regionale. Si tratta di software non vincolato da diritti d´autore, la cui licenza d´uso ne consente la libera riproduzione, modifica e innovazione. I normali software commerciali infatti, in quanto "opere dell´ingegno", sono soggetti a licenza d´uso e ciò contribuisce a mantenere alto il loro costo in quanto al di fuori di un reale regime di concorrenza. La Regione Liguria, con la decisione assunta oggi, avvia un percorso graduale per adottare i software liberi all´interno del proprio sistema informativo con l´obiettivo di contenere i costi e incentivarne l´uso. Si tratta di un percorso che completa e rafforza quello già iniziato da tempo sugli open data, sui formati aperti, sulla trasparenza degli atti e che ha visto la Liguria prima tra le regioni a diffondere in streaming le proprie sedute di Giunta. Il lavoro terrà conto del contributo della vasta community di appassionati di software libero, che nei giorni scorsi aveva sensibilizzato il presidente Claudio Burlando in tal senso attraverso i social network. |
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BASILICATA: RIPARTE IL PROGETTO “GIOVANI INFORMATI” L’INIZIATIVA DEL CONSIGLIO REGIONALE CHE PREVEDE LA DISTRIBUZIONE DEI QUOTIDIANI IN 15 ISTITUTI SUPERIORI, COINVOLGERÀ ANCHE IL MONDO RADIOFONICO CON LA REALIZZAZIONE, IN ALTRE 5 SCUOLE, DI SERVIZI GIORNALISTICI CHE SARANNO TRASMESSI DALLE RADIO |
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Potenza, 18 novembre 2014 - Ripartono le iniziative del Consiglio regionale nelle scuole al fine di agevolare la didattica per la diffusione della cultura dell´informazione tra le nuove generazioni. Da lunedì ha preso il via il progetto “Giovani Informati - Quotidiani locali in classe” che ha lo scopo di promuovere la lettura dei quotidiani locali nelle scuole. Dopo gli incontri organizzativi con i docenti referenti, che si sono svolti nei giorni scorsi, da lunedì 17 novembre inizia la distribuzione dei giornali nelle 15 scuole superiori che partecipano all’iniziativa, si tratta di dieci scuole della provincia di Potenza (Iis “Nitti”, Liceo Scientifico “P.p. Pasolini”, Iis “Einstein – De Lorenzo”, Isis “Da Vinci” di Potenza e Iis “Ferrari” di Lauria, Iis “Tenente Righetti” e Iis “Gasparrini” di Melfi, Istituto professionale di Stato “Parisi” di Moliterno, Istituto tecnico agrario di Villa d’Agri e Itc di Viggianello) e di cinque della provincia di Matera (Iis “Pentasuglia” di Matera, Liceo scientifico “Matteo Parisi” e Iis di Bernalda, Iis “Fortunato” di Pisticci e Its “Capitolo” di Tursi). Circa mille studenti di cinquanta classi degli Istituti superiori, con l’aiuto dei docenti e di un giornalista che li affiancherà in questo percorso, per sei settimane sfoglieranno i giornali, si soffermeranno sui titoli e sugli articoli ritenuti più interessanti e confronteranno gli articoli scritti dai tre quotidiani locali (“La Gazzetta del Mezzogiorno”, “La Nuova del Sud” e “Il Quotidiano della Basilicata”) sullo stesso argomento. Al termine di questo progetto informativo i ragazzi assumeranno i panni di veri e propri reporter cimentandosi con la scrittura di pezzi redazionali. Quasi contemporaneamente partirà un’altra parte del progetto dedicato al mezzo radiofonico “Citizen journalism con la radio”. In questo caso ad essere coinvolti gli studenti di altri cinque istituti superiori della Basilicata (Its “Falcone” e Its “Nitti” di Potenza, Iis “Federico Ii” di Melfi, Liceo Scientifico “Parisi” di Bernalda, Iis “Pentasuglia” di Matera, Its “Capitolo” di Tursi). I ragazzi dovranno raccontare, in un servizio giornalistico radiofonico, un problema sociale particolarmente sentito o un’esperienza positiva di impegno sociale e civile, ma anche un evento storico, una tradizione popolare, una ricorrenza, un successo sportivo che riscuote l’interesse degli studenti. Il supporto tecnico sarà assicurato da un pool di circa 20 radio locali, che successivamente trasmetteranno nei propri palinsesti questi esempi di citizen journalism realizzati dagli studenti lucani. L’attività sarà coordinata dall’Associazione “Il cielo nella stanza”, un’organizzazione no profit per il contrasto della violenza online, il così detto cyberbullismo, una nuova minaccia nel mondo dei giovanissimi. Ulteriori informazioni sui progetti “Giovani Informati - Quotidiani locali in classe” e “Citizen journalism con la radio” organizzati dal Consiglio regionale per le scuole lucane sono disponibili collegandosi alla pagina facebook www.Facebook.com/giovanilucaniinformati |
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FORMAZIONE, LOMBARDIA: ACCORDO DA 3 MILIONI PER PROMUOVERE LA SPERIMENTAZIONE DI INIZIATIVE FINALIZZATE ALL´INNOVAZIONE |
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Milano, 18 novembre 2014 - È stato siglato dall´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea e da Giuseppe Guzzetti, presidente Fondazione Cariplo, il protocollo di intesa per promuovere la sperimentazione di iniziative finalizzate all´innovazione e al potenziamento dei poli tecnico-professionali per sostenere le filiere produttive del territorio, la transizione ´scuola- lavoro´ e l´occupazione giovanile. L´iniziativa è finanziata con 3 milioni di euro: 2 messi a disposizione da Regione Lombardia, il terzo da Fondazione Cariplo. Valorizzare Il Capitale Umano - L´intesa è stata firmata oggi nella sede di Fondazione Cariplo a Milano e rientra tra le azioni previste dall´´Accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e Fondazione Cariplo per la sperimentazione di iniziative di promozione, sviluppo, valorizzazione del capitale umano della ricerca con ricaduta diretta sul territorio lombardo´, che, da un paio di anni, sta finanziando progetti innovativi attraverso bandi competitivi e meritocratici. Sistema Educativo Di Eccellenza - "Vogliamo consolidare, promuovere e rafforzare - ha commentato l´assessore Aprea - un sistema educativo di eccellenza, che sia capace di sostenere e favorire lo sviluppo di capitale umano qualificato e, al contempo, che sia integrato con il sistema economico/produttivo. L´obiettivo è ascoltare, da parte delle imprese, quali sono i loro fabbisogni formativi e incrementare l´acquisizione delle competenze negli ambienti della produzione (alternanza, tirocinio extracurriculare, apprendistato)". I Poli Tecnico-professionali - Di qui la scelta di investire sui Poli tecnico-rofessionali (Ptp) quali forme sperimentali, diffuse "dal basso", di collaborazione tra Istituzioni scolastiche e formative ed imprese, per potenziare le attività di matching domanda-offerta di competenze, la realizzazione di attività di job experience propedeutiche all´inserimento lavorativo, la realizzazione di attività di placement. Cosa Fa Regione Lombardia - In particolare, Regione Lombardia, nel più ampio programma di attuazione del piano regionale di ´Garanzia Giovani´, provvederà a promuovere e finanziare i servizi di: accoglienza, colloquio specialistico, definizione del percorso, bilancio delle competenze, inserimento e avvio al lavoro, coaching, tutoring e accompagnamento al tirocinio/work experience, business plan. Cosa Fa Fondazione Cariplo - Fondazione Cariplo lavorerà per promuovere l´acquisto di strumenti e attrezzature per integrare e potenziare i laboratori dei Ptp nelle istituzioni scolastiche-formative e nelle imprese, attivazione o potenziamento presso i Ptp di percorsi formativi professionalizzanti e di interventi mirati sull´occupazione giovanile (apprendistato, alternanza scuola-lavoro, formazione negli ambienti di produzione, tirocinio extracurriculare) coerenti con le esigenze del mercato, potenziamento dei servizi di orientamento e tutoring che supportino gli studenti in ingresso, in itinere e in uscita dal percorso formativo, nonché l´attivazione di servizi di placement verso le imprese e nei Cluster tecnologici della Lombardia. |
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RICERCA: SERRACCHIANI-GIRO, INCONTRO SU CENTRI ECCELLENZA TRIESTE |
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Trieste, 18 novembre 2014 - La presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha incontrato ieri a Roma il sottosegretario agli Affari esteri, Mario Giro, con il quale è stato fatto un giro d´orizzonte sui centri di ricerca scientifica dell´area triestina, in particolare quelli di rango internazionale. Giro ha sottolineato l´eccellenza delle istituzioni scientifiche che hanno sede a Trieste, in una situazione particolarmente favorevole all´aggregazione in rete di centri di ricerca. Il sottosegretario ha anche rilevato come "centri di ricerca di primissimo ordine sono purtroppo poco conosciuti e devono essere valorizzati anche sotto questo aspetto, cominciando col renderli più visibili a livello delle autorità centrali". Riguardo all´accordo di valorizzazione dei centri di ricerca, delle Università e dei Parchi scientifici e tecnologici presenti in Friuli Venezia Giulia, recentemente approvato dalla Giunta, sono state valutate le modalità per renderlo più efficace e razionale, ed è stato dunque convenuto che la Regione si farà carico di convocare un tavolo cui parteciperanno anche i ministeri dell´Istruzione, Università e Ricerca e degli Affari esteri. Serracchiani ha evidenziato "la grande potenzialità attrattiva del ´sistema Trieste´ che si presta ad essere implementata, e che la Regione intende continuare ad accompagnare in un processo di internazionalizzazione della ricerca, ma anche della formazione, che da decenni si situa ai vertici qualitativi del Paese". A tal proposito, la presidente della Regione ha evidenziato a Giro l´opportunità che i centri di ricerca scientifica situati sul territorio regionale non siano penalizzati dal punto di vista finanziario. |
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RICERCA: MOBILITÀ IMPORTANTE PER CRESCITA FVG |
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Trieste, 18 novembre 2014 - Sono 16.891 gli studenti, i ricercatori e i docenti stranieri che hanno studiato o lavorato nelle 25 istituzioni scientifiche regionali ((20 enti di ricerca, 3 atenei e 2 conservatori) che hanno collaborato all´ultima edizione de "La Mobilità della Conoscenza", indagine realizzata dal Coordinamento degli Enti di Ricerca regionali - Cer. Oggetto di analisi sono stati gli studenti iscritti e in mobilità temporanea (incoming), i ricercatori e i docenti in organico ed i ricercatori e docenti in mobilità temporanea (incoming). Rispetto alla rilevazione precedente, l´incremento più sensibile ha riguardato ricercatori e docenti incoming per brevi periodi, passati da 6.474 nel 2012 a 8.381 nel 2013, con un aumento di 1.907 unità. I ricercatori e i docenti internazionali in organico ammontano a 5.216 unità, mentre gli studenti stranieri sono 3.296, di cui 2.704 iscritti e 592 in entrata per brevi periodi di formazione o ricerca. "Il Friuli Venezia Giulia si conferma come regione attrattiva nel sistema della ricerca europea e non solo - ha detto Loredana Panariti, assessore regionale al Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, che questa mattina ha introdotto la presentazione dell´indagine - anche se il lavoro del Cer evidenzia che sulle donne si dovrebbe investire di più". Se infatti le studentesse iscritte ammontano al 55 per cento del totale, decisamente più bassa è la percentuale di ricercatrici e docenti inserite in organico, che arriva solo al 31,42 per cento del capitale umano della ricerca regionale. L´analisi di genere del sistema scientifico Fvg conferma quindi il trend europeo, tanto che a livello comunitario si sta lavorando su più fronti per promuovere una maggiore equità di genere nei processi di ricerca ed innovazione. Panariti ha messo in evidenza l´attività del Cer nell´erogazione dei servizi destinati all´accoglienza, che è uno dei punti centrali del nuovo accordo per la valorizzazione degli enti di ricerca. L´assessore ha osservato come sia necessario tanto sottolineare l´importanza di ciò che è stato fatto che investire in progetti a sostegno della mobilità internazionale, rafforzare le reti di accoglienza ed incentivare la partecipazione della Regione al Sistema scientifico. L´assessore ha quindi notato come dalla mobilità delle persone derivi una importante rete di rapporti con altri centri di ricerca ed università di altri paesi, cosa che "può avere un ruolo importante nel futuro del Friuli Venezia Giulia rispetto alla necessità di innovazione e rinnovamento tecnologico a cui dobbiamo far fronte" ed ha confermato "l´interesse della Regione per le esperienze che i nostri studenti, i docenti ed i ricercatori stanno facendo e faranno negli altri paesi, affinché tali esperienze diventino un patrimonio per il nostro sistema economico". L´assessore ha poi confermato l´intenzione della Regione di dare peso adeguato al nostro Sistema della ricerca, ricordando che "in questa direzione va l´accordo per la valorizzazione degli enti di ricerca, dei parchi scientifici e delle università da poco approvato dall´esecutivo, un documento che ha l´obiettivo di mettere in relazione chi si occupa di ricerca e chi si occupa di trasferimento tecnologico per favorire l´ingresso di ricercatori e docenti di altri paesi. In particolare, l´indagine sulla mobilità evidenzia che, per quanto riguarda la provenienza geografica di ricercatori e docenti, si conferma la predominanza dei paesi Ue, ma sono in aumento anche quelli che arrivano dall´Europa non comunitaria, dall´Africa e dal Nord America, mentre è sostanzialmente stabile quella dai Paesi Asiatici. La preponderanza dei paesi d´area comunitaria è confermata anche sul fronte studentesco e Matematica, Scienze Fisiche, Ict, Ingegneria, Scienze della Terra e dell´Universo rappresentano le aree scientifiche scelte dal maggior numero di ricercatori e docenti, mentre le Scienze sociali ed umanistiche sono quelle maggiormente preferite dagli studenti. Ginevra Tonini del Cer ha illustrato i dati dell´indagine e il direttore di Area Science Park, Stefano Casaleggi, ha ricordato come dalla mobilità delle persone derivi la mobilità dei progetti ed ha spiegato il ruolo svolto da Area nella gestione dell´accoglienza in aggiunta a quello, tradizionale, di valorizzazione del rapporto tra ricerca ed industria in un´ottica, tra l´altro, di rigenerazione del tessuto industriale. |
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DISABILITÀ E DSA: UN SEMINARIO FORMATIVO ALL’UNIBAS |
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Potenza, 18 novembre 2014 - Il Servizio Disabilità dell’Università degli Studi della Basilicata - da sempre impegnato nella costruzione di un ambiente facilitante che sia in grado di favorire e migliorare le condizioni di studio e la partecipazione alla vita universitaria degli studenti con disabilità e Dsa - ha organizzato a Potenza mercoledì 19 novembre (ore 15.30 nell´aula magna in via Nazario Sauro) un seminario per analizzare le attività svolte negli ultimi anni e affrontare gli ostacoli formativi che le persone con Dsa possono trovare nel loro cammino di crescita personale e culturale. E´ sottolineato in una nota. Tali ostacoli possono essere superati solamente attraverso la condivisione di un disegno comune con le istituzioni scolastiche e le associazioni. I Dsa (Disturbi specifici dell´apprendimento) si riferiscono a un gruppo eterogeneo di disturbi manifestati da significative difficoltà nell´acquisizione e nell´uso di abilità di ascolto, espressione orale, lettura, ragionamento e matematica, presumibilmente dovuti a disfunzioni del sistema nervoso centrale. Nel corso del seminario è previsto anche un confronto tra le esperienze del Servizio Disabilità dell´Ateneo lucano, e quello dell´Università Cà Foscari di Venezia. Al termine dell´incontro sarà rilasciato un attestato di partecipazione. L’introduzione è affidata alla Rettrice dell’Ateneo lucano, Aurelia Sole. Previsti tra gli altri gli interventi dell’assessore alla Sanità, Flavia Franconi, e dell’assessore alle Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca, Raffaele Liberali. |
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DOTE SCUOLA, MARONI: SCELTO ISEE PERCHÉ PIÙ EQUO |
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Milano, 18 novembre 2014 - "La ´Dote scuola´ rimane come sostegno e aiuto alle famiglie per la scolarità dei loro figli. Abbiamo voluto cambiare i criteri, introducendo come parametro l´Isee, perché ci sembra più equo. Ovviamente, quando cambiamo qualcosa, io adotto sempre un metodo: sperimentare e verificare se le cose funzionano bene come devono. Così faremo anche in questo caso". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, rispondendo alle domande dei telespettatori durante la puntata di ´Orario Continuato´ , in onda su Telelombardia. |
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BOLZANO: QUALE SCELTA DOPO LE MEDIE: PORTE APERTE NELLE SCUOLE SUPERIORI |
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Bolzano, 18 novembre 2014 - Un opuscolo, disponibile anche online, raccoglie tutte le Giornate delle porte aperte e i vari progetti informativi organizzati dai Licei, dagli Istituti tecnici e professionali e dalla Formazione professionale italiana per i ragazzi di terza media che entro il prossimo 31 marzo devono scegliere l´istituto superiore. In vista della conclusione del primo ciclo formativo della scuola media, migliaia di genitori sono chiamati a scegliere assieme ai loro ragazzi la scuola superiore alla quale intendono iscriverli entro il 31 marzo 2015. Nei prossimi mesi, ma alcuni già a partire da fine novembre - molti istituti organizzano pertanto una specifica Giornata delle porte aperte, per far conoscere strutture e indirizzi di studio della singola scuola. È un´ottima occasione offerta a genitori e ragazzi per farsi direttamente un´idea dell´istituto e dei contenuti didattici che propone. L´ufficio orientamento scolastico e professionale della Ripartizione provinciale diritto allo studio ha raccolto in un opuscolo tutte le manifestazioni organizzate dalle scuole superiori di lingua italiana e tedesca per informare i ragazzi di terza media sulle opportunità di prosecuzione degli studi. Le informazioni - aggiornate ad inizio novembre - sono disponibili online sulla homepage della Ripartizione provinciale all´indirizzo www.Provincia.bz.it/diritto-allo-studio/orientamento-scolastico-professionale/1502.asp mente l´opuscolo è scaricabile in formato pdf da www.Provincia.bz.it/diritto-allo-studio/servizi/978.asp |
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SCUOLA: A POTENZA IL 24/11 INIZIATIVA "GO ON BASILICATA" |
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Potenza, 18 novembre 2014 - Il 24 novembre alle 15.30 nell’aula Quadrifoglio dell’Università degli studi della Basilicata si terrà “un evento dedicato alla scuola, a quanti operano nel settore, a genitori e alunni, nell’ambito di “Go on Basilicata”, manifestazione volta “alla diffusione della cultura digitale per riconnettere le aree interne con il resto del Paese”. L’iniziativa - si legge in una nota - è organizzata da Aif in collaborazione con Aid, App start e Yin-sieme, che “si mettono in rete per raccontare come il digitale possa diventare uno strumento didattico di inclusione e di comunicazione generale”. Per prenotarsi sarà necessario compilare il modulo, disponibile fino al 21 novembre, con il proprio nominativo e la propria sede di appartenenza accedendo al link http://goo.Gl/naeowz All’iniziativa, che prevede due workshop, interverranno la rettrice dell’Unibas, Aurelia Sole, il direttore della biblioteca nazionale, Franco Sabia, la dirigente dell’ufficio scolastico regionale, Claudia Datena, la presidente Aid di Potenza, Marcella Santoro e la presidente Aif Basilicata, Felicia D’anna. |
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SISMA, MARONI HA FIRMATO ORDINANZA RICOGNIZIONE DANNI EDIFICI SCOLASTICI |
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Milano, 18 novembre 2014 - Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, in qualità di commissario delegato per l´emergenza sisma, ha firmato l´Ordinanza n.69 ´Assegnazione di contributi per il ripristino con adeguamento sismico o la ricostruzione di edifici scolastici resi inagibili in seguito agli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012´. L´ordinanza, che recepisce le indicazioni del Comitato di indirizzo, viene pubblicata oggi sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia e dà incarico alla Struttura commissariale di compiere una precisa ricognizione dei danni subiti dagli edifici scolastici, al fine di avere un puntuale quadro del fabbisogno e dare avvio all´attività di quantificazione. Attraverso l´Ordinanza, la Struttura commissariale viene inoltre incaricata di acquisire le richieste di assegnazione dei contributi da parte dei Comuni per interventi finalizzati al ripristino con adeguamento sismico o per la ricostruzione degli edifici resi inagibili, del tutto o in parte, dal terremoto. La somma destinata per questi interventi dalla Regione Lombardia è di oltre 6,9 milioni di euro e potrà essere incrementata attraverso l´utilizzo di risorse a valere sul Fondo per la ricostruzione, in caso dovesse risultare insufficiente per finanziare completamente il recupero degli edifici scolastici inagibili. |
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EMERGENZA MALTEMPO, MARONI: GOVERNO DIA I FONDI |
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Milano, 18 novembre 2014 "Ci sono alcune buone notizie. C´è l´impegno del Governo a mettere gli 80 milioni per le vasche di laminazione del Seveso. Per accorciare i tempi io sono commissario di Governo per questa emergenza, ma non ho i poteri necessari; la richiesta che ho fatto è quella di avere poteri in deroga e su questo è venuto un impegno. Lo stesso per il Patto di stabilità, cioè la possibilità che i Comuni che hanno le risorse possano spenderli". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo alla conferenza stampa in Prefettura a Milano, a conclusione del vertice straordinario sull´emergenza maltempo, cui sono intervenuti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano Delrio, il capo Dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli, i prefetti della Lombardia, i sindaci dei Comuni capoluogo, i presidenti delle Province e i rappresentanti di Anci e Upl. Per Regione Lombardia erano presenti anche gli assessori Simona Bordonali (Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione) e Viviana Beccalossi (Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo). Solo 5,5 Milioni Per Alluvione Luglio - "Le cattive notizie - ha proseguito il presidente - riguardano il risarcimento dei danni, perché il Governo ha confermato che più dei 5,5 milioni non ci darà per l´alluvione di luglio. Abbiamo calcolato i danni in 88 milioni. Martedì prossimo in Giunta chiederemo al Governo la dichiarazione di emergenza per questa alluvione. Abbiamo già una prima sommaria stima dei danni, che superano i 30 milioni". Seveso - Per quanto riguarda, in particolare, il Seveso, Maroni ha sottolineato che "la prima vasca è già finanziata con 10 milioni da parte della Regione e 20 milioni da parte del Comune di Milano. Il 10 novembre abbiamo approvato il progetto definitivo, quindi i lavori possono partire. Per le altre mancano gli 80 milioni che il Governo si era impegnato a mettere e che non c´erano nella Legge di Stabilità e nello Sblocca Italia ma il sottosegretario Delrio ha garantito che ci saranno. Si prevede che i lavori terminino entro la fine del 2016". Lambro - "Per il Lambro - ha detto ancora il presidente - ci sono dei progetti che presenteremo il 4 dicembre. Il Governo ci ha convocati per definire nuovi Accordi di programma. Con il Comune e la Provincia di Milano stiamo lavorando per avere un progetto anche per il Lambro da mettere nell´accordo di programma che presenteremo appunto il 4 dicembre al Governo". Più Che Cercare Colpe, Risolvere Problemi - "Se non si è fatto quello che si doveva fare la colpa è di chi ha governato a tutti i livelli - ha aggiunto Maroni, commentando la dichiarazione del presidente del Consiglio Matteo Renzi -. Però non sono tanto interessato a dire di chi è la colpa. Sono interessato a risolvere il problema. Il Governo, per bocca del sottosegretario Delrio e del capo Dipartimento Gabrielli, ha dato la sua disponibilità a lavorare". Da Governo Apprezzamento A Lavoro Protezione Civile - "Ringrazio anche Delrio - ha proseguito Maroni -, perché ha ringraziato la Protezione civile lombarda, dicendo che ha lavorato benissimo e questo è motivo di grande orgoglio". Sul tema dei rimborsi, il presidente ha infine chiarito che Regione Lombardia, non ha risorse: "i tagli che si prospettano nella Legge di Stabilità ci impediscono di trovare gli 83 milioni che mancano. Quindi rinnoviamo la richiesta al Governo di provvedere al risarcimento dei danni. Lo Stato ha dichiarato l´emergenza, lo Stato deve far fronte ai danni". |
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PIENA PO - IN CORSO IL TRASFERIMENTO PRECAUZIONALE DEI CITTADINI RESIDENTI NELLE AREE GOLENALI DA PIACENZA A FERRARA. PROSEGUE IL MONITORAGGIO DELLE ARGINATURE, IMPEGNATI OLTRE 400 VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE. OGGI POMERIGGIO ATTESO IL TRANSITO DELLA PIENA A BORETTO |
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Bologna, 18 novembre 2014 - Sono 598 i cittadini residenti nelle aree golenali a rischio di allagamento già evacuati in via precauzionale a causa dell’ondata di piena del Po; altri 524 sono in attesa di essere trasferiti o in corso di trasferimento. Tutti i Comuni rivieraschi delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Ferrara - coordinati dalle Prefetture - stanno infatti procedendo ad attuare le ordinanze di evacuazione e le operazioni si stanno svolgendo regolarmente; i cittadini hanno trovato ospitalità da amici e parenti e in parte saranno alloggiati negli alberghi e nelle strutture messe a disposizione dai Comuni. “La Regione - afferma il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile Maurizio Mainetti - è pronta, attraverso l’Agenzia, a mettere a disposizione risorse finanziare per dare adeguato supporto alle amministrazioni comunali per l’assistenza alla popolazione, e se necessario, mezzi e attrezzature”. Sulla base dei dati forniti da Aipo, domani pomeriggio è previsto il transito dell’ondata di piena a Boretto, in provincia di Reggio Emilia, con livello 3, quindi di criticità elevata, ma con valori comunque inferiori ai livelli raggiunti nelle piene in Emilia del 2000 e del 2002. Nel frattempo prosegue l’attività di previsione, monitoraggio, vigilanza e controllo delle arginature, condotta dalle strutture territoriali di Aipo e dal Servizio di piena centrale, con la collaborazione degli Enti locali e della Protezione civile. Sono oltre 400 i volontari di Protezione civile impegnati da venerdì scorso nei comuni lungo l’asta del Po per interventi di monitoraggio e di rialzo arginale. L’assessorato regionale alla Sanità (settori del 118, Igiene pubblica e veterinaria) sta seguendo, in raccordo con le strutture operative locali, la situazione relativa alle necessità delle persone e anche ai problemi legati alla presenza di allevamenti in aree golenali. Al lavoro anche i Servizi tecnici di bacino, che hanno realizzato interventi di somma urgenza in alcune zone del piacentino per opere di difesa spondale. Infine è attiva in questi giorni la vigilanza della Direzione marittima regionale, che ha trasmesso avvisi alle Capitanerie e ai pescatori per la presenza in mare di materiali trasportati dalla piena che potrebbero creare ostacoli alla navigazione. Il punto sull’emergenza Po è stato fatto oggi a Bologna presso l’Agenzia regionale di Protezione civile, dove si è riunito il Coordinamento tecnico idraulico del fiume Po che continuerà a tenere monitorata la situazione fino al deflusso del colmo di piena in Adriatico. Erano presenti i rappresentanti di Regione Emilia-romagna (Protezione Civile, Sanità, Servizi Difesa del suolo e Geologico), Aipo, Arpa, Direzione nazionale Dighe, Vigili del fuoco, Corpo forestale, Direzione marittima regionale e Urber. Secondo i dati forniti dal centro funzionale di Arpa Emilia-romagna, da sabato 15 novembre i livelli di precipitazione sull’Appennino emiliano hanno raggiunto i 100-150 mm - con picchi di oltre 250 mm - e le precipitazioni di moderata intensità che oggi hanno interessato i rilievi dovrebbero esaurirsi in serata. Rimangono attivi gli stati d’allarme per piena emessi nei giorni scorsi dall’Agenzia regionale di Protezione civile per le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Ferrara. |
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DISSESTO IDROGEOLOGICO: ZAIA, “UNICA SOLUZIONE RENZI E’ ATTACCARE REGIONI E ENTI LOCALI. SE VUOL AGIRE PRENDA IN MANO IL PIANO GENERALE DEL VENETO. COSTA SOLO IL 10% DELLE TASSE CHE VANNO A ROMA SENZA PIU’ TORNARE”. |
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Venezia, 18 novembre 2014 - “Se la soluzione al dissesto idrogeologico italiano è quella di lanciare accuse alle Regioni e agli Enti Locali, come purtroppo sta facendo il Premier Renzi, vedo un futuro nerissimo, quando invece servirebbe lavorare sodo, progettando, finanziando, realizzando. In Veneto ogni euro disponibile è stato speso, tranne 21 milioni dei Comuni, bloccati non dalla mancanza di progetti ma da quell’assurdità del Patto di Stabilità. Renzi trovi argomenti migliori per perseguire il suo disegno neo centralista o ascolti il suo Sottosegretario Graziano Delrio, che proprio stamattina ha fatto importanti aperture proprio sulla possibilità di svincolare gli interventi di difesa del suolo dal Patto dell’iniquità”.”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia respinge al mittente le critiche rivolte alle Regioni dal Presidente del Consiglio in alcuni commenti rispetto ai danni provocati dall’ultima ondata di maltempo. “Dopo l’alluvione che devastò il Veneto nel 2010 – ricorda Zaia al Premier – gli unici soldi veri arrivati furono quelli dell’allora Governo del centrodestra, 300 milioni con i quali abbiamo realizzato e concluso 925 cantieri. In totale, utilizzando tutte le fonti possibili a cominciare dal bilancio regionale, abbiamo realizzato opere per 402 milioni e gli effetti si sono visti con il minor impatto verificatosi negli eventi calamitosi successivi”. “Bisogna rottamare 20 anni di cattiva gestione del territorio? – si chiede Zaia – sono d’accordo, ma allora si predisponga e si attui una seria programmazione a lungo respiro degli interventi da fare, si metta a posto il territorio e si riparta su basi diverse. Non so gli altri – dice Zaia – ma il Veneto ha messo da tempo sul tavolo del Governo un Piano Generale di Messa in Sicurezza Idrogeologica, affidato a grandi specialisti con a capo un’autorità internazionale della materia come il professor Luigi D’alpaos, da cui è emerso un fabbisogno di 2,7 miliardi di euro. A questo, che dovrebbe essere il cammino da intraprendere per tutta Italia, il Governo, stavolta, non ha risposto nemmeno a parole”. “Se si vorrà aprire un confronto vero su cosa fare e come farlo – conclude il Presidente del Veneto – noi siamo pronti e disponibili. Potremmo e vorremmo persino far da soli, basterebbe che rimanesse in Veneto poco più del 10% delle tasse che da qui ogni anno vanno a Roma senza più tornare indietro”. |
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MALTEMPO, DIRETTIVA PER I CONTRIBUTI RELATIVI AI DANNI DELLA TROMBA D´ARIA DEL 30 APRILE 2014 CHE HA COLPITO I COMUNI MODENESI DI NONANTOLA E CASTELFRANCO EMILIA. VARATA UN´ORDINANZA DEL COMMISSARIO DELEGATO ALLA RICOSTRUZIONE ALFREDO BERTELLI, A DISPOSIZIONE 1 MILIONE E 670 MILA EURO |
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Bologna, 18 novembre 2014 - Approvata la direttiva che disciplina i criteri, le modalità e i termini per la concessione di contributi per gli interventi di ripristino della funzionalità degli immobili ad uso abitativo danneggiati dalla tromba d’aria del 30 aprile 2014, che ha colpito i comuni modenesi di Nonantola e Castelfranco Emilia. Lo definisce l’ordinanza n. 14 del 14 novembre 2014 varata dal Commissario delegato alla Ricostruzione Alfredo Bertelli che, dopo la delibera del Consiglio dei Ministri pubblicata il 20 agosto scorso – con cui è stato dichiarato lo stato di emergenza – aveva avviato sui due comuni una prima ricognizione dei danni. Ben 79 le segnalazioni presentate dai cittadini a Nonantola e 8 a Castelfranco relativamente a beni immobili, beni mobili e beni mobili registrati. L’ordinanza approvata mette a disposizione 1 milione e 670 mila euro a valere sulle risorse stanziate dallo Stato con il decreto legge 12 maggio 2014, n. 74, convertito (con modificazioni) dalla legge 26 giugno 2014, n. 93. La procedura e i criteri per l’erogazione dei contributi sono analoghi a quelli già applicati per le ordinanze relative ai comuni alluvionati e a quelli interessati dalla tromba d’aria del 2013. I proprietari di beni immobili, mobili e mobili registrati che hanno presentato entro il 20 settembre 2014 la scheda b) di ricognizione dei danni, possono ora presentare domanda di contributo entro e non oltre il 15 gennaio 2014 con la modulistica allegata all’ordinanza. Successivamente, i comuni stessi avranno 60 giorni per l’istruttoria delle pratiche e pubblicheranno gli ammessi a contributo con i relativi importi. La spesa per la riparazione dei danni ai beni mobili registrati o l’acquisto di beni mobili registrati equivalenti a quelli distrutti o danneggiati deve essere sostenuta entro il termine perentorio del 30 giugno 2015. Gli interventi di ripristino delle abitazioni principali distrutte o danneggiate e delle parti comuni danneggiate di un immobile devono essere eseguiti, pena l’esclusione dal contributo, entro il termine perentorio del 31 dicembre 2015. Entro le medesime date, dovrà essere presentata al comune – da chi richiede il contributo – l’idonea documentazione delle spese sostenute, nei limiti degli importi autorizzati. Saranno le amministrazioni comunali a erogare direttamente i contributi spettanti. Sono esclusi, dall’ambito applicativo della direttiva, i danni alle unità immobiliari non adibite, alla data degli eventi calamitosi, ad abitazione principale del proprietario o di un terzo, e i danni ai beni mobili danneggiati o distrutti presenti all’interno. La disciplina dei criteri, entità e modalità per l’eventuale riconoscimento dei contributi per questi beni è rinviata a un eventuale, successivo provvedimento. Il testo dell’ordinanza è consultabile sul sito della Regione, all’indirizzo www.Regione.emilia-romagna.it/i-provvedimenti-per-alluvione-e-tromba-daria e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-romagna (Burert). |
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FVG: 320 MILA EURO PER STUDI RISCHIO GEOLOGICO COLLINA/MONTAGNA |
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Udine, 18 novembre 2014 - La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell´assessore all´Ambiente e all´Energia Sara Vito, il finanziamento di studi e di monitoraggi per alcuni dissesti idrogeologici presenti nel territorio montano e collinare della regione per un importo complessivo di 320.000 euro. I finanziamenti verranno erogati in delegazione amministrativa ai Comuni di Tarcento (località Coia e Sedilis, 30 mila euro); Tarvisio (località Monte Florianca, 25 mila euro); Vito d´Asio (località Masarach, 30 mila euro) e Moggio Udinese (località Chiaranda, 235 mila euro). "Verrà realizzata - spiega l´assessore Vito - un´analisi delle condizioni di stabilità del territorio e saranno stilate delle linee guida per l´utilizzo sostenibile delle aree stesse, salvaguardando il sistema idrogeologico. I Comuni di Tarcento, Moggio Udinese e Tarvisio beneficiano per la prima volta di fondi per queste importanti attività di studio e di monitoraggio mentre per il Comune di Vito d´Asio si tratta del proseguimento di attività già svolte dal Servizio geologico della Regione". Nel caso di Tarcento gli studi consentiranno la stesura di norme comportamentali e di utilizzo del territorio collinare in termini di riorganizzazione rurale, paesaggistica ed idrogeologica partendo dall´idea che la conoscenza è il presupposto per la prevenzione. Nel territorio tarcentino, particolarmente provato in questi giorni dal maltempo, i tecnici della direzione Ambiente della Regione avevano realizzato nel febbraio scorso un sopralluogo per il censimento dei fenomeni franosi, per una valutazione della loro pericolosità e per verificare lo stato di attività delle frane, attivate dalle abbondanti piogge del mese di gennaio e dell´inizio di febbraio. L´assessore Vito e i tecnici della Regione avevano ripetuto un sopralluogo a luglio per censire ulteriori frane segnalate dal Comune. Nel mese di ottobre era stato assegnato un finanziamento di 860 mila euro al Comune di Tarcento per la realizzazione di opere di prevenzione e, in particolare, per il consolidamento delle pendici in frana in diverse località nelle frazioni di Sedelis e Coia. "La scorsa settimana - ricorda Vito - sono stati individuati i soggetti esecutori degli interventi finanziati in ottobre, tra i quali quello per il Comune di Tarcento. I finanziamenti serviranno per interventi di riprofilatura del versante, per opere di sostegno in grado di contenere l´azione regressiva dei cedimenti, per le opere di regimazione e convogliamento delle acque meteoriche. Verranno anche utilizzati per opere di sostegno esistenti e per la realizzazione di nuove strutture miste acciaio-calcestruzzo". |
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ABRUZZO: AUSPICO UN QUINTO PARCO A TUTELA DEL MARE. CERTIFICAZIONE EUROPEA PER AREA MARINA PROTETTA DEL CERRANO |
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Pescara, 18 novembre 2014 - "Un quinto Parco in Abruzzo a tutela del mare. Un Ente dedicato alla tutela del patrimonio marino regionale che riunisca riserve, aree protette e Parco della Costa teatina in un unico soggetto istituzionale". E´ l´idea rilanciata, ieri mattina, a Pescara, in Regione, dall´assessore ai Parchi, Donato Di Matteo, nel corso della conferenza stampa indetta per presentare la certificazione ottenuta dall´Area Marina Protetta Torre del Cerrano, prima in Europa ad aver conseguito la Carta Europea del Turismo Sostenibile (Cets). Un riconoscimento prestigioso che fa il paio con quello del Ministero dell´Amiente che l´ha premiata per efficienza gestionale collocandola al secondo posto assoluto nella classifica delle 32 aree protette. Il Parco del Cerrano, che era rappresentato dal presidente Benigno D´orazio, possiede ora tutte le carte in regola per essere considerato a livello europeo come modello di Parco ´sostenibile´ ed efficiente che tutela, promuove e valorizza il territorio coinvolgendo tutti gli attori presenti in esso. "Si tratta di un passaggio che ha un valore fondamentale - ha spiegato Di Matteo - poichè consente di avviare un percorso di collaborazione con i partenariati e con le altre Regioni europee al fine di attingere finanziamenti diretti a partire dal 2015 ed almeno fino al 2020". Il prossimo 11 dicembre, a Bruxelles, avrà luogo la cerimonia ufficiale di consegna della Cets nella sede belga del Parlamento europeo. La Carta europea del Turismo Sostenibile è coordinata da Europarc Federation che, con il supporto din Federparchi, gestisce la procedura di conferimento della Carta e coordina la rete delle aree certificate. "Sono lieto per la capacità del presidente dell´Amp Torre del Cerrano D´orazio e e della rete istituzionale che sostiene questa splendida realtà - ha ribadito Di Matteo - di essere riusciti a trasformare l´ultima arrivata tra le Aree Marine Protette italiane in un esempio virtuoso di gestione che ora Croazia ed Albania hanno preso a modello ed intendono replicare nei loro territori. L´area Marina Protetta del Cerrano - ha concluso l´assessore - rappresenta, infatti, la testimonianza lampante di come, al di là dell risorse a disposizione, che pure sono importanti, si possano ottenere risultati di rilievo se organizzazione e competenza sono sostenute anche da un´adeguata regolamentazione normativa e da un attento sviluppo progettuale". All´odierna conferenza stampa sono intrervenuti anche il vice presidente della Provincia di Teramo, Barbara Ferretti, ed i sindaci di Pineto e Silvi, Robert Verrocchio, Francesco Comignani. |
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DIFESA DEL SUOLO. ASSESSORE VENETO: “NOI COMBATTIAMO IL FANGO CHE ENTRA NELLE CASE E NELLE PIAZZE DEI VENETI, L’ALTRO, QUELLO MEDIATICO CHE TANTO PIACE ALL’ONOREVOLE MORETTI, LO LASCIAMO A LEI” |
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Venezia, 18 novembre 2014 - “Se il buongiorno si vede dal mattino, già si può intuire che qualcuno intende portare il prossimo confronto elettorale per le regionali sul terreno dello scontro più becero, fatto di falsità e insolenze, quel modo cioè di fare politica che i cittadini giustamente detestano e chiedono di relegare definitivamente al passato. Ma se qualcuno intende impostare la propria corsa elettorale sulla calunnia contro gli avversari, si accomodi pure, è una provocazione nella quale non vogliamo cadere”. Lo afferma l’assessore all’ambiente e alla difesa del suolo della Regione del Veneto, Maurizio Conte, in riferimento alle dichiarazioni rilasciate dalla parlamentare europea Alessandra Moretti sui problemi di dissesto idrogeologico nel territorio regionale. “Non oggi, ma da tempo come Regione del Veneto denunciamo una situazione di grave rischio e pericolo che deriva da decenni di incuria e grave sottovalutazione dei crescenti problemi di difesa del suolo – prosegue Conte –. Ma non ci siamo limitati alla denuncia, ci siamo subito rimboccati le maniche e lo stesso hanno fatto gli uffici e gli enti regionali competenti, dando avvio a un piano capillare di lavori di messa in sicurezza idraulica e idrogeologica come non si vedeva da tantissimo tempo. I dati inconfutabili sono questi: abbiamo realizzato e stiamo completando opere per oltre 400 milioni di euro e interventi per altri 600 milioni sono già cantierabili e attendono di essere finanziati. Pazienza se per la Moretti questo significa essere immobili…”. “La verità, al di là delle polemiche che poco servono, è che le risorse oggi disponibili non bastano – sottolinea l’assessore –. Il Veneto necessita di oltre 3 mila e 200 milioni di euro complessivi per mettere in sicurezza il proprio territorio e abbiamo attinto il più possibile al nostro bilancio, nonostante sia stato taglieggiato, attraverso norme finanziarie sempre più punitive per le Regioni, in modo inverecondo dallo Stato”. “Ecco cosa può fare di veramente utile la Moretti – prosegue Conte –: convincere il Governo del suo compagno Renzi a sbloccare davvero risorse a favore delle comunità minacciate dal dissesto idrogeologico; escludere dai vincoli del Patto di stabilità le spese per l’attuazione di interventi necessari alla prevenzione dei rischi e per la manutenzione delle opere di messa in sicurezza del territorio; porre fine all’assurda logica dei tagli orizzontali che penalizzano le realtà amministrative più virtuose come il Veneto, a vantaggio di chi non ha mai avuto e continua a non avere alcuna remore di sprecare denaro pubblico”. “Il fango mediatico che qualcuno si diletta a gettare su chiunque rappresenti un ostacolo alle proprie ambizioni politiche personali – conclude Conte – fa comunque meno male del fango vero e proprio, quello che invade le case, le strade, le piazze dei veneti: è contro quest’ultimo che noi intendiamo combattere. L’altro, se proprio ci tiene, lo lasciamo tutto al divertimento della Moretti”. |
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MALTEMPO, ASSESSORE LOMBARDIA: NO FONDI 20% NORD E 80% SUD17 NOVEMBRE 2014 |
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Milano, 18 novembre 2014 - "Il Governo ponga subito rimedio alla norma che, in materia di dissesto idrogeologico, stabilisce che, per legge, l´80 per cento delle risorse debbano andare alle Regioni del Sud e il 20 per cento a quelle del Centro-nord. I morti della Lombardia, dell´Emilia Romagna e dell´Umbria non sono diversi da quelli della Campania, così come un evento calamitoso si può verificare al Sud come al Nord. Anzi, i fatti recenti della Lombardia, della Liguria, del Piemonte e del Veneto evidenziano come queste aree del Paese siano particolarmente vulnerabili". Lo ha detto l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, rivolgendosi al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Del Rio durante la riunione svoltasi a Milano in Prefettura, alla presenza del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, dell´assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali, del sindaco di Milano Giuliano Pisapia e di numerosi amministratori dei capoluoghi e di altri Comuni lombardi. Lombardia Non Va Penalizzata - "Ma c´è di più - ha aggiunto Viviana Beccalossi - la Lombardia, a differenza di altre Regioni, ha dimostrato di saper lavorare con correttezza ed essere in grado di spendere i fondi assegnati. È quindi inaccettabile che venga penalizzata dalla decisione di destinare al Centro-nord solo il 20 per cento delle risorse complessive nazionali in materia di dissesto idrogeologico". Progetti Lombardi Già Pronti - "Il sottosegretario Delrio - ha concluso Viviana Beccalossi - ha replicato alle mie parole dicendo che chi ha i progetti pronti e chi è subito in grado di spendere i fondi dello Stato avrà la precedenza nell´assegnazione delle risorse. Bene, noi ci siamo. Abbiamo una serie di progetti pronti a partire, ora aspettiamo che agli annunci del Governo facciano seguito i fatti". |
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VENETO, GARA PER BACINO LAMINAZIONE SUL MUSON: AGGIUDICATI LAVORI AD ASSOCIAZIONE DI IMPRESE |
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Venezia, 18 novembre 2014 - Sono stati aggiudicati, in via provvisoria, all’associazione temporanea di imprese (Ati) costituita da Italbeton S.r.l. Di Trento, L.f. Costruzioni di Ponzano Veneto (Treviso), Beozzo Costruzioni di Villa Bartolomea (Verona), Andreola Costruzioni Generali di Loria (Treviso) i lavori per la realizzazione del bacino di laminazione sul torrente Muson dei Sassi nei comuni di Fonte e Riese Pio X , nel trevigiano. Lo ha reso noto l’assessore regionale alla difesa del suolo Maurizio Conte, al termine delle operazioni della commissione per la valutazione delle offerte pervenute alla Regione nell’ambito della gara d’appalto per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di realizzazione del bacino. Una volta completate tutte le verifiche di legge, il responsabile unico del procedimento procederà alla aggiudicazione definitiva dei lavori, il cui inizio è previsto per maggio del 2015, per una durata di circa 3 anni.. “Il bacino sul Muson – fa presente Conte - è previsto dal piano complessivo delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico, redatto dal Comitato tecnico scientifico istituito in sede regionale. Questo intervento andrà quindi ad aggiungersi a tutti quelli che in questi ultimi due anni siamo riusciti a realizzare, nonostante tutti gli adempimenti richiesti a livello amministrativo e i condizionamenti sul piano economico. La difesa idraulica resta infatti una delle nostre priorità”. Questo invaso riveste particolare importanza per la messa in sicurezza di Castelfranco Veneto e della bassa Padovana. E’ collocato alla confluenza fra il torrente Lastego ed il Torrente Muson dei Sassi. L’opera, interamente finanziata, avrà la capacità di derivare le acque sia dall’uno che dall’altro, su una superficie complessiva di circa 27 ettari suddivisa in quattro casse a quote degradanti per massimizzare la capacità di invaso, pari a circa 1 milione di mc. Tale volume è in grado di decapitare le piene del Muson e del Lastego di circa 30 mc/s, incrementando la sicurezza idraulica dell’area. Il progetto prevede la realizzazione di sfioratori fissi e di manufatti di regolazione per ottimizzare il funzionamento della cassa in funzione dei livelli idrometrici misurati a valle e in funzione del grado di riempimento delle altre casse. Il costo complessivo dell’opera è pari a 18.655.000 euro. |
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MOLISE: RICOSTRUZIONE POST-SISMA, LIQUIDATI 4,5 MILIONI DI EURO. FRATTURA: AVANTI CON CONCRETEZZA |
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Campobasso, 18 novembre 2014 - Importante iniezione di liquidità per i lavori della ricostruzione post sisma: l´Agenzia regionale di protezione civile ha perfezionato l´iter dei pagamenti alle imprese interessate per quanto riguarda l´importo di 4.544.612,78 euro. Soddisfatto il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura: "Grazie all´intervento sinergico di Regione e Arpc, grazie al rigore e alla concretezza del lavoro condotto dal direttore dell´Agenzia di protezione civile, Sandra Scarlatelli, e dal consigliere delegato, Salvatore Ciocca - dichiara Frattura -, oggi chiudiamo la tranche per l´erogazione dei pagamenti per oltre 4,5 milioni di euro. A breve avremo nuovi trasferimenti statali derivanti dagli accordi di programma già sottoscritti. In circolo, dunque, risorse importanti per le ditte creditrici non solo sul piano finanziario ma anche e soprattutto sul piano sociale". "La concretezza per andare avanti e mantenere gli impegni presi con i cittadini colpiti dal terremoto", conclude il governatore. |
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AMBIENTE: ANCHE IN FVG LE REGOLE PER "ACQUISTI PUBBLICI VERDI" |
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Udine, 18 novembre 2014 - L´attuazione in Friuli Venezia Giulia del Green public procurement-Gpp (noto in Italia come Acquisti pubblici verdi) è stata proposta oggi, nel corso della seduta di Giunta, dall´assessore regionale all´Ambiente ed Energia, Sara Vito. "Il Gpp, per il quale esiste fin dal 2008 un Piano d´azione nazionale (Pan-gpp), rappresenta uno strumento efficace per la promozione della green economy, che a sua volta costituisce una delle migliori opportunità per far fronte alla crisi economica in modo sostenibile" ha dichiarato l´assessore Vito, osservando che, per la nostra regione, è giunto il momento di colmare il gap temporale accumulato rispetto ad altre realtà italiane. Secondo la Commissione europea, il Gpp è l´approccio in base al quale le pubbliche amministrazioni integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto "e nel panorama italiano - osserva Vito - è interessante l´esempio dell´Emilia-romagna, che potrebbe addirittura diventare un modello da imitare, seppur con i dovuti adattamenti". L´assessore ha pertanto segnalato l´opportunità di un´azione di "policy" per il lancio del Gpp in regione. In questo senso, ha spiegato, sarebbe utile ed importante l´avvio di una collaborazione che coinvolga l´Agenzia regionale per la Protezione ambientale/Arpa e le strutture dell´amministrazione già competenti nei settori correlati alle categorie merceologiche per le quali sono in vigore, o in corso di approvazione a livello ministeriale, i Criteri ambientali minimi (Cam). Per inciso, i Cam costituiscono un set di valutazione, adottato con decreto del ministero per l´Ambiente, che riguarda gli acquisti relativi a categorie quali arredi, edilizia, gestione dei rifiuti, servizi urbani ed energetici, elettronica, prodotti tessili, cancelleria, ristorazione, materiali per l´igiene e trasporti. Individuati fra i criteri relativi alle etichette di qualità ecologica già presenti sul mercato o attraverso normative che impongono specifici standard ambientali (ad esempio, le misure adottate nell´ambito della direttiva Erp-energy related products), i Cam rappresentano quindi, per gli enti pubblici, la piattaforma di indirizzo per una razionalizzazione dei consumi in chiave ambientale che qualifichi forniture ed affidamenti lungo l´intero ciclo di vita di prodotti e servizi. Con l´obiettivo di elaborare, entro il prossimo 31 marzo 2015, un documento che definisca le strategie migliori per l´inserimento del Gpp nelle politiche attive a favore di una maggiore interazione tra economia ed ambiente, Sara Vito ha quindi proposto la costituzione di un gruppo di lavoro coordinato da un rappresentante della direzione Ambiente ed Energia della Regione. Oltre che dai tecnici di questa direzione, il gruppo sarà composto dai colleghi del servizio Centrale unica di committenza e del servizio Logistica della direzione centrale Funzione pubblica (il primo perché principale centro d´acquisto di beni e servizi per l´Amministrazione regionale, il secondo per quanto attiene l´energy manager della Regione), della direzione centrale Salute e Integrazione sociosanitaria, di quella per le Infrastrutture (servizio Lavori pubblici) e dell´Arpa. |
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TOSCANA: PER IL TALLIO SOLUZIONI IN TEMPI RAPIDI: COSTITUITA UNA CABINA DI REGIA |
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Firenze, 18 novembre 2014 – Intervenire in tempi rapidi per ovviare alla presenza del tallio nelle acque di Valdicastello e di Pietrasanta. E´ con questo obiettivo che si è tenuto a Firenze presso la presidenza della Regione un summit che, su proposta del presidente della Regione, Enrico Rossi, ha deciso di costituire una cabina di regia che in tempi rapidi sia in grado di proporre un piano per gli interventi più immediati e una strategia per quelli a più lunga scadenza. Alla riunione hanno partecipato il sindaco di Pietrasanta, Domenico Lombardi, e i rappresentanti di Arpat, Agenzia regionale di sanità, Asl 12, Gaia, Autorità idrica toscana, Cnr, Università di Pisa, oltre agli esponenti dei comitati dei cittadini. L´organismo, che sarà composto da tutti i soggetti presenti alla riunione, comitati compresi e sarà presieduto dal sindaco, terrà domani la sua prima riunione e dovrebbe presentarsi al Consiglio comunale di mercoledì sera con una prima ipotesi di lavoro. "Vogliamo trovare – ha detto il presidente Rossi – un meccanismo che ci consenta di alzare il livello di sicurezza della popolazione e che possa rappresentare un modello di riferimento per questa e per altre possibili situazioni di crisi. Per raggiungere questo obiettivo la Regione è disposta a fare la propria parte e a finanziare i progetti che servano a questo scopo. E´ il momento di stilare un vademecum sul da farsi che contempli oltre agli interventi concreti, anche gli studi sulla salute della popolazione. E da questo punto di vista non pongo nessun limite: che si faccia tutto ciò che serve". La cabina di regia sarà quindi un organismo tecnico scientifico a carattere operativo in grado, entro un settimana di eleborare un piano di lavoro che tenga conto delle numerose variabili in campo. Ci sono quelle pratiche come la sostituzione della rete idrica rispetto alla quale Gaia ha annunciato di aver suddiviso gli interventi in lotti funzionali e che conta di terminare i lavori dell´ultimo il prossimo 17 dicembre, condizioni meteo permettendo. Poi ci sono gli aspetti ambientali, primo tra tutti la rimozione delle cause dell´inquinamento, individuate nel sito minerario di proprietà comunale, che dovrà essere bonificato. L´aspetto sanitario riguarda non soltanto la riduzione entro limiti accettabili della presenza del tallio, ma anche lo studio dell´impatto che questo ha avuto sulla popolazione. L´agenzia regionale di sanità ha annunciato che effettuerà un´indagine epidemiologica in collaborazione con i cittadini, i medici di famiglia e i pediatri per ricostruire ciò che è accaduto in questi anni e indagare sulle possibili conseguenze della contaminazione da tallio. Da questo punto di vista saranno utili le analisi dei capelli e delle urine che già si sono cominciati a raccogliere tra i cittadini della zona. Da parte sua la Asl 12 ha annunciato di aver ricevuto il parere dell´Istituo superiore di sanità circa la possibilità di utilizzare l´acqua per usi igienici. La soglia limite in questo caso è di 40 microgrammi litro e quindi via libera a docce e bagni. Al termine della riunione il presidente Rossi ha ribadito l´intenzione di incontrare nuovamente i cittadini della zona per fornire loro gli aggiornamenti che la cabina di regia elaborerà. Nel corso del Consiglio comunale di mercoledì sera la Regione sarà rappresentata dall´assessore all´ambiente Anna Rita Bramerini, presente alla riunione di oggi pomeriggio a fianco del presidente Rossi. |
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AMBIENTE: REGIONE FVG, CANDIDA CARSO CLASSICO A GEOPARCO UNESCO |
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Trieste, 18 novembre 2014 - "La Regione riconosce l´importanza di candidare il Carso classico a Geoparco". Lo afferma l´assessore all´Ambiente del Friuli Venezia Giulia, Sara Vito, precisando come "stiamo coordinando le attività degli Enti presenti sul territorio che operano nel settore per presentare la domanda di candidatura con il relativo dossier. Il Geoparco potrà assumere un ruolo attivo nello sviluppo economico del nostro territorio e produrre un impatto positivo sulla nostra comunità e sull´ambiente nell´ottica di uno sviluppo sostenibile". Il Carso classico è un territorio ben delimitato che si estende sia in Italia che in Slovenia e dunque la richiesta di candidatura per ottenere l´appellativo di European Geopark ed essere inseriti nella Global Geoparks Network sotto l´egida dell´Unesco dovrà essere presentata da entrambi i Paesi. "Riteniamo - prosegue Vito - di poter candidare il Carso classico a Geoparco perché il territorio, che già beneficia di particolari misure di protezione, comprende dei siti geologici di particolare valore in termini di qualità scientifica, rarità, rilevanza estetica ed aspetti educativi". Il Carso Classico è il vasto altopiano in rocce carbonatiche compreso fra la sinistra dei fiumi Isonzo e Vipacco, il ciglione carsico che si affaccia sul golfo di Trieste e San Canziano (Skocjan). Il fenomeno carsico ha acquisito il proprio appellativo dal toponimo Carso, Kras, da quest´area sono nati i primi studi carsici e la speleologia moderna e da qui, dunque, è partito l´utilizzo dell´aggettivo classico. I geositi che costituiscono il Geoparco sono numerosi, ne sono un esempio i Campi solcati di Borgo Grotta Gigante e San Pelagio, la Grotta Gigante, la Falesia di Duino, le Risorgive del Timavo, il lago di Doberdò, l´immenso patrimonio della Val Rosandra. La Regione sta inoltre predisponendo, in collaborazione con il ministero dell´Ambiente, la documentazione necessaria alla candidatura del Carso classico italiano come patrimonio dell´Unesco nell´ambito dei siti seriali del Carso dinarico. Quest´ultimo fa parte delle aree carsiche presenti sulle Alpi Dinariche che si estendono nell´area che comprende l´Italia, la Slovenia, la Croazia, la Bosnia ed Erzegovina, la Serbia, il Kosovo, il Montenegro e l´Albania e di cui il Carso Classico è la propaggine più settentrionale. "Per valorizzare il nostro territorio - evidenzia l´assessore - stiamo predisponendo il disegno di legge per tutelare i geositi regionali in un´ottica europea di protezione del patrimonio geologico perché crediamo che costituiscano un patrimonio di ricchezza naturalistica unica". La Regione ha realizzato il Catasto dei geositi, intesi come porzioni del territorio che, per le loro caratteristiche di singolarità geologica, meritano di essere conosciute, studiate, valorizzate e tutelate. Il catasto, fruibile dal sito internet della Regione, è stato anche pubblicato nel volume Geositi del Friuli Venezia Giulia. Numerose sono le pubblicazioni curate dalla Regione per divulgare le informazioni sulla geologia regionale tra le quali la Carta geologica del Carso Classico italiano e la Carta Geologico-tecnica. In ambito didattico di notevole pregio il volume dedicato ai ragazzi delle ultime classi delle scuole primarie e ai loro insegnanti dal titolo "Quattro passi nella geologia del Friuli Venezia Giulia" corredato da un "geogioco" per imparare a conoscere le bellezze geologiche della nostra regione divertendosi. |
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UMBRIA, BACINO FIUME PAGLIA: VERIFICA STATO DI ATTUAZIONE INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA. MARINI "OCCORRE SEMPLIFICARE LE PROCEDURE" |
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Perugia, 18 novembre 2014 – Verifica dello stato di attuazione degli interventi sul fiume Paglia finalizzati alla messa in sicurezza degli abitati e delle persone. Questo l´oggetto della riunione svoltasi ieri a Palazzo Donini, a Perugia, convocata dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, cui ha partecipato anche l´assessore regionale Silvano Rometti, presenti i sindaci di Orvieto, Allerona, Castel Viscardo e Città della Pieve, ed i rappresentanti dell´Autorità di bacino del Fiume Tevere e del Consorzio di Bonifica Val di Chiana Romana e Val di Paglia. Nel corso della riunione è stato innanzitutto esaminato lo stato di attuazione di tutte le opere già finanziate di cui sono in corso le progettazioni afferenti al Consorzio di Bonifica per un importo di oltre 8 milioni e 200 mila euro e che riguardano nello specifico interventi nei territori di Orvieto scalo e Ciconia; Allerona e Ponticelli (Città della Pieve). E´ stato inoltre fatto il punto degli interventi manutentivi dell´alveo del fiume già conclusi, e autorizzati dalle ordinanze commissariali successive agli eventi alluvionali del novembre del 2012. Complessivamente la Regione Umbria per gli interventi relativi al fiume Paglia ha messo a disposizione risorse per 12 milioni di euro per opere di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico. Impegni riconfermati anche dalla nuova programmazione che è oggetto di confronto tra Regioni e Governo, soprattutto per favorire una accelerazione degli interventi in tutto il territorio nazionale. "Alla luce di quanto sta avvenendo – ha dichiarato al termine della riunione la presidente Marini – vorrei porre l´attenzione su un aspetto che ritengo molto importante. Ai presidenti di Regione, giustamente, si attribuiscono le funzioni di Commissario straordinario per gli interventi in questi ambiti, ma accanto ad essi si devono prevedere contemporaneamente competenze straordinarie che semplifichino al massimo le procedure, così da poter effettuare gli interventi nel più breve tempo possibile. I poteri commissariali, infatti, risulterebbero inutili se non accompagnati da poteri che servano a superare la procedura ordinaria e da risorse adeguate ed effettivamente spendibili in tempi certi a rapidi". |
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ABRUZZO, RIFIUTI: IN ARRIVO QUASI 8 MILIONI PER IMPIANTI COMPOSTAGGIO |
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L´aquila, 18 novembre 2014 - Modernizzare la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, potenziando e ottimizzando il sistema impiantistico regionale di trattamento e di compostaggio. E´ l´obiettivo dell´accordo di programma - sottoscritto dalla Regione Abruzzo e le quattro province e approvato dalla giunta (Dgr 749 del 11/11/2014) su proposta dell´assessore regionale Mario Mazzocca - che destina circa 8 milioni di euro di fondi Fas al completamento del sistema impiantistico di compostaggio/digestione anaerobica dei rifiuti. A beneficiare dei finanziamenti saranno soggetti pubblici operanti nell´ambito della programmazione e gestione di settore. Nello specifico, l´Aciam (1 mil e 500 mila euro) e la Cogesa (1 mil. E 500 mila euro) per quanto riguarda il comprensorio aquilano, il Comune di Palombaro (65mila euro) e il Comune di Torrebruna (65 mila euro) per la provincia teatina, Ambiente Spa (2 milioni e 500 mila euro) e il Comune di Lettomanoppello (70 mila euro) per il Pescarese, il Cirsu (2 milioni e 140 mila euro) per la provincia di Teramo. "Si tratta ? spiega l´assessore Mazzocca - di un provvedimento di grande rilievo grazie al quale contribuiremo in maniera significativa ad accrescere e migliorare la dotazione infrastrutturale regionale. Il che ci permetterà di contribuire al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla legge, vale a dire la riduzione della produzione dei rifiuti e l´aumento della raccolta differenziata. Non solo. In questa maniera miglioreremo sensibilmente la qualità dei servizi offerti ai cittadini secondo criteri di efficienza, efficacia e soprattutto risparmio, nel senso di una riduzione delle tariffe applicate ai cittadini". |
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INQUINAMENTO: PRESENTAZIONE RISULTATI MONITORAGGIO IERI A PESCARA INIZIATIVA DI REGIONE E ARTA |
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L´aquila, 18 novembre 2014 - Una giornata di studio e di confronto sui risultati del progetto denominato "Inquinamento diffuso". E´ l´iniziativa svoltasi ieri in Provincia di Pescara dal Servizio Gestione Rifiuti della Regione Abruzzo in collaborazione con l´Arta, l´Agenzia Regionale per la Tutela dell´Ambiente, e il patrocinio della Provincia di Pescara. Il progetto. Ha permesso di individuare sui principali acquiferi alluvionali dei fondovalle della costa adriatica abruzzese le aree sottoposte a contaminazione diffusa, attraverso campionamenti ed analisi chimiche delle acque sotterranee. Gli acquiferi interessati dal monitoraggio sono rappresentati dai fondovalle dei fiumi: Tronto, Vibrata, Salinello, Tordino, Vomano, Saline, Pescara, Alento, Foro, Sangro, Sinello, Osento e Trigno. All´incontro, rivolto agli operatori del settore ed ai portatori di interesse, prenderanno parte, tra gli altri, l´assessore regionale Mario Mazzocca, il dirigente del Settore rifiuti della Regione, Franco Gerardini, e i tecnici dell´Arta, Giuseppe Ferrandino, che ha esposto le fasi di articolazione del progetto, Giovanni Desiderio, che ha illustrato i primi risultati del monitoraggio e Sergio Palermi che evidenzierà risultati e prospettive dell’ indagine effettuata. " La Regione Abruzzo - spiega l´assessore Mazzocca - ha in corso di approvazione la "Relazione riassuntiva" per stabilire i nuovi valori di fondo a cui riferirsi nel caso in cui un sito potenzialmente contaminato sia ubicato in un´area interessata da fenomeni antropici o naturali che abbiano determinato il superamento di una o più Concentrazioni di Soglia di Contaminazione. Con l´approvazione di questo documento, intendiamo poi estendere lo studio anche ai fondovalle dei fiumi della Provincia dell´Aquila, per completare il report sull´intero territorio regionale". |
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LAZIO, ARSENICO: FINE DELL’EMERGENZA IN 44 COMUNI DAL 1° GENNAIO 2015 GLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE SONO PRONTI E L’ACQUA TORNA PULITA. |
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Roma, 18 novembre 2014 - Fine dell’emergenza arsenico per 44 Comuni del Lazio. Finalmente la concentrazione di arsenico nell’acqua per uso umano sarà entro i limiti di legge. Il 31 dicembre si chiudono i lavori per realizzare gli impianti di dearsenificazione nei Comuni che rientrano nella fase Ii di intervento. La Regione ha messo in campo 48 milioni di euro per realizzare questo intervento che ha portato alla realizzazione di 86 impianti in totale. Ecco come si sono svolti gli interventi: 30 nuovi impianti nella prima fase degli interventi. Questi impianti servono a trattare le fonti che presentano una concentrazione di arsenico superiore a 20 mcg/l in 15 comuni. Allo stato attuale i lavori previsti in questa fase risultano sostanzialmente ultimati e in corso di trasferimento al gestore dell’Ato 1 Talete Spa e ai comuni interessati. 56 impianti nella seconda fase degli interventi. In particolare si tratta dei 27 impianti nei comuni aderenti al gestore Unico dell´Ato 1, Talete, e dei 29 impianti che finanziati dalla Regione nei Comuni non aderenti a Talete che presentano una concentrazione di arsenico compresa tra 10 e 20 mcg/l. “Questi 48 milioni non graveranno sulle bollette dei cittadini, sono un investimento che la Regione fa sulla loro sicurezza- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: è un investimento che durerà nel tempo e andrà sostenuto. Per questo la Regione ha deciso di garantire anche la prima fase di gestione: l´assessorato ha già impegnato 15 milioni di euro del bilancio 2015 per dare un passaggio efficiente. È uno sforzo immenso ma non ci siamo tirati indietro – ha detto ancora Zingaretti." "La nostra ossessione era quella di completare i lavori entro il 31 dicembre, e con grande attenzione abbiamo condotto in porto questo risultato – lo ha detto Fabio Refrigeri, assessore all´ambiente, che ha aggiunto: adesso chiediamo a tutti grande senso di responsabilità a partire dai sindaci, perché la partita ce la giochiamo con la gestione futura. Per il 2015 ci siamo e sono convinto che poi i territori sapranno far sì che la gestione e l´erogazione del sistema idrico integrato vengano fatte nel migliore modo possibile- ha concluso Refrigeri". |
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REGIONE LIGURIA, RINGRAZIA REGIONE LOMBARDIA PER ACCOGLIENZA RIFIUTI LIGURI |
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Genova, 18 Novembre 2014 - "La Regione Liguria ringrazia il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni per la decisione assunta di accogliere una quota di rifiuti liguri che non possono più andare in discarica senza essere preventivamente trattati come stabilito dalla legge dello Stato. Il presidente Maroni ha dimostrato grande sensibilità, per la collaborazione e aiuto dato". Lo hanno detto, venerdì 14 novembre, il presidente della Regione Liguria e l´assessore regionale alla protezione civile e alle infrastrutture Raffaella Paita nel corso della presentazione dell´accordo con la Regione Lombardia che si è impegnata ad accogliere 10.000 tonnellate di rifiuti liguri nei vari impianti dislocati sul suo territorio. "Da domani – ha spiegato l´assessore Paita - gli enti gestori possono attivarsi per siglare accordi con i singoli soggetti che gestiscono gli impianti localizzati a Brescia, Como, Varese, Lecco, Milano, Pavia, Desio". Questo accordo si va ad aggiungere a quello già siglato in passato con il Piemonte. "A questo punto – ha spiegato l´assessore Paita – stiamo lavorando ad un accordo per l´anno prossimo, anche con altre regioni, in grado di completare lo smaltimento del nostro fabbisogno, fino a giugno, che equivale a circa 100.000 tonnellate". L´assessore ha inoltre ricordato che è in via di definizione il piano regionale dei rifiuti che verrà portato in Giunta nei prossimi giorni per poi approdare all´esame della commissione e del consiglio regionale. |
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