|
|
|
MERCOLEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Dicembre 2014 |
 |
|
 |
GIUSTIZIA EUROPEA, UE: ITALIA: ESCLUSI DAL FINANZIAMENTO 71 MILIONI DI EURO PER CONTROLLI TARDIVI SU SFORAMENTO QUOTE LATTE |
|
|
 |
|
|
Secondo il regolamento n. 1605/2002 sul regolamento finanziario applicabile al bilancio generale Ue, gli Stati membri e i paesi terzi verificano regolarmente se le azioni finanziate dal bilancio comunitario siano state eseguite correttamente. Essi adottano le misure atte a prevenire le irregolarità e le frodi. Per assicurarsi che l’impiego dei fondi sia conforme alla normativa, la Commissione attua procedure di liquidazione dei conti. La responsabilità di controllare le spese del Feaog, sezione Garanzia, spetta innanzi tutto agli Stati membri; la Commissione, responsabile dell’esecuzione del bilancio comunitario, deve verificare le condizioni nelle quali sono avvenuti i pagamenti e i controlli (regolamento n. 729/70 sui principi generali del finanziamento della Pac). Il settore del latte e dei latticini è oggetto di un’organizzazione comune del mercato compresa nella Pac. Nel 1984, per gestire l’aumento dell’offerta di latte sul mercato e ristabilirne l’equilibrio, è stato istituito un regime di prelievo supplementare. Gli Stati membri sono debitori verso l’Ue del prelievo risultante dal superamento del quantitativo di riferimento nazionale e separatamente per le consegne e le vendite dirette e lo versano al Feaog. Il prelievo è interamente ripartito tra i produttori che hanno contribuito a ciascun superamento. Gli orientamenti della Commissione del 1997, sul calcolo delle conseguenze finanziarie dei conti della sezione garanzia del Feaog prevedono che la Commissione può applicare rettifiche finanziarie forfettarie quando gli elementi emersi dall’indagine non consentono di valutare il danno. Sono previste varie aliquote di rettifica finanziaria forfettaria: del 10%, del 5% e del 2% a seconda della gravità degli inadempimenti. Nel 2006 e 2008 la Commissione ha effettuato due ispezioni in Italia, concernenti le campagne 2003/2004, 2004/2005, 2005/2006 e 2006/2007, in diverse regioni italiane. La Commissione ha contestato all’Italia di non aver proceduto ai controlli sugli acquirenti entro i termini previsti dalla legislazione dell’Unione. Con la decisione di esecuzione 2011/689/Ce, del 14 ottobre 2011, la Commissione ha quindi escluso dal finanziamento alcune spese, per gli esercizi finanziari 2005, 2006 e 2007. Ha applicato infine una rettifica finanziaria forfettaria di importo totale pari a Eur 70 912 382 per sanzionare le insufficienze dei controlli sulle quote latte, in quanto tardivi, riscontrate nelle regioni Abruzzi, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Calabria, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta. Con il suo ricorso l’Italia ha chiesto al Tribunale di annullare la decisione. L’italia contesta alla Commissione la violazione del regolamento n. 885/2006 (modalità di applicazione del regolamento 1290/2005 sul finanziamento della Pac) e degli orientamenti del 1997, lo sviamento di potere, la violazione del principio di proporzionalità, la violazione dell’obbligo di motivazione. Nella sua sentenza odierna il Tribunale constata che i controlli eseguiti dalle autorità italiane erano tardivi e, a buon diritto, la Commissione ha ritenuto che l’attendibilità dei dati fosse pregiudicata. Essa non era quindi più in condizione di quantificare oggettivamente il volume di latte prodotto e, pertanto, di valutare con esattezza le perdite subite dal Fondo. Peraltro, in mancanza di dati sufficientemente attendibili per determinare in maniera oggettiva il quantitativo di latte prodotto in questione, la Commissione era legittimata ad applicare una rettifica finanziaria forfettaria. In conclusione il Tribunale respinge tutti i motivi fatti valere dall’Italia ed il ricorso nl suo insieme. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
NASCE LA CARTA DI IDENTITA’ DEL TRENTODOC |
|
|
 |
|
|
Da oggi il Trentodoc può vantare una carta di identità che certifica la sua origine, tracciando perfettamente questo vino dal terreno alla bottiglia, e rileva i quasi 2000 composti volatili che lo caratterizzano. Tutto ciò grazie ad una serie di analisi chimiche e molecolari assolutamente innovative, condotte nell’ambito del progetto Ager vino, i cui risultati sono stati presentati oggi, alla Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Trento, durante il convegno “ll legame tra vino e territorio: qualità e peculiarità del Trentodoc”, organizzato nell’ambito della manifestazione “Trentodoc: Bollicine sulla città 2014”. Sono intervenuti il direttore generale Mauro Fezzi, i presidenti della Camera di Commercio, Giovanni Bort, il consigliere di amministrazione dell’Istituto Trento doc, Andrea Pisoni, unitamente ai ricercatori Federica Camin, Fulvio Mattivi, Silvia Carlin e Stella Grando della Fondazione Edmund Mach, Andrea Marchetti e Caterina Durante dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Il progetto. Il progetto di durata triennale ”Nuove metodologie analitiche per la tracciabilità geografica e varietale di prodotti enologici” è stato coordinato dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, realizzato in partnership con la Fondazione Edmund Mach, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e sviluppato nell’ambito della piattaforma Ager - Agroalimentare e Ricerca, iniziativa sostenuta da un consorzio di 13 fondazioni bancarie italiane, tra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. I risultati. Il progetto ha considerato il Lambrusco modenese e il Trentodoc. Per quanto riguarda quest’ultimo, oggetto del convegno di oggi, si è sviluppato attraverso diverse fasi: dalla indagine della filiera al campionamento esteso dei vari produttori, per un totale di 200 campioni analizzati tra suoli, tralci, mosti e vino. E’ stato dimostrato oggettivamente il legame tra vino e territorio di origine utilizzando diversi possibili marcatori. Si è scoperto che: 1) Il profilo dei minerali e i rapporti isotopici rimangono inalterati nel passaggio terreno - pianta fino all’uva e al prodotto finito. Il vino memorizza quindi attraverso questi marcatori le informazioni geografiche e di composizione del suolo del territorio di origine. Questo significa che d’ora in poi anche per questo prodotto è possibile capire con esattezza dove è stato prodotto semplicemente effettuando queste analisi; 2) mediante tecniche di gascromatografia bidimensionale accoppiata a spettrometria di massa è stata indagata la complessità aromatica del Trentodoc e visualizzata per la prima volta nella sua intera ricchezza: quasi 2000 composti! Questa indagine ha permesso quindi di mettere a luce le peculiarità del Trento doc; 3)il Dna del vitigno risulta estraibile e analizzabile non solo dalle viti e dall’uva ma anche dagli intermedi di lavorazione enologica. Questo perché sono stati messi a punto dei particolari sistemi di identificazione varietale basati sull’ analisi dell’intero genoma. I commenti. Giovanni Bort, presidente della Cciaa di Trento: “E’ con grande soddisfazione che la Camera di commercio di Trento ospita un convegno promosso dalla Fondazione Mach sulle caratteristiche peculiari del legame fra il Trentodoc e il territorio trentino. Si tratta di un’iniziativa che rafforza la comunicazione del prodotto sottolineando da un punto di vista scientifico l’esclusività del rapporto fra un vino ed il suo territorio. Su questo legame e su una tradizione spumantistica più che centenaria la Camera di commercio di Trento da anni sviluppa un’attività promozionale che ha come obiettivo quello di consolidare la notorietà e la reputazione delle bollicine trentine”. Mauro Fezzi, direttore generale Fem: “la Fondazione Mach è particolarmente coinvolta in questa iniziativa che vede un prodotto del territorio oggetto di tante ricerche e valutazioni che consentiranno di estendere all´intero settore vitienologico l´opera e competenze umane e tecnologiche di assoluto rilievo”. Michele Iori, presidente della Fondazione Caritro: "sono complessivamente 16 i progetti finanziati nei comparti ortofrutticolo, cerealicolo, vitivinicolo e zootecnico per circa 30 milioni di euro e tra questi anche Ager vino. La Fondazione Caritro, che per l´Intero progetto Ager ha stanziato 1,5 milioni di euro, si congratula con la Fondazione Mach che è riuscita in ambito nazionale a collaborare con importanti università e realtà scientifiche per lo sviluppo di piattaforme tecnologiche innovative in grado di apportare una maggiore crescita e competitività all´interno della filiera enologica, nel nostro territorio trentino”. Andrea Pisoni , consigliere di amministrazione di Trento doc: “grazie alla collaborazione con la Fondazione Mach il Trentodoc si rafforza come prodotto di eccellenza: la ricerca mette infatti in evidenza elementi, fino ad oggi inesplorati, che rendono oggettivo il legame fra il territorio e le bollicine trentine che, oggi più di ieri, si possono definire di montagna”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LE AZIONI DEL GAC FVG: PRESENTATI I PRIMI RISULTATI DELLO STUDIO SUI FONDALI MARINI LAGUNARI COME COMBATTERE LA PROLIFERAZIONE DELLE ALGHE E SALVARE LA PRODUZIONE DI VONGOLE |
|
|
 |
|
|
Trieste - La molluschicoltura e in particolare la coltivazione della vongola verace filippina è una realtà radicata in laguna di Marano che offre un prodotto di alta qualità, apprezzato in tutto il Paese. Ma il reddito dei pescatori che si dedicano a questa attività regolamentata in apposite aree è a rischio a causa della proliferazione di macroalghe che interessa i fondali lagunari. Le macroalghe, indice di elevata produttività biologica della laguna, possono in alcuni casi provocare la morte delle vongole per soffocamento prima che queste raggiungano la taglia commerciale. Infatti, lo sviluppo massivo delle alghe che interessa questi fondali lagunari, specie in estate in condizioni di elevata temperatura dell’acqua, porta a fenomeni di degradazione operati da microorganismi che consumano tutto l’ossigeno disponibile nella colonna d’acqua e nel sedimento. Questi eventi conducono alla produzione di un ingente quantitativo di detrito anossico che condiziona pesantemente gli organismi che vivono al fondo o entro il sedimento e che non possono raggiungere aree più salubri. Per studiare questo fenomeno, evidenziarne le cause, individuare le modalità per arginarle e analizzare le possibilità di gestione e smaltimento delle alghe, Aries, capofila di Gac Fvg, ha affidato a una società specializzata uno studio che viene presentato oggi nella Sala Consiliare del Comune di Marano. “Su questo tema – afferma Antonio Paoletti, presidente di Gac Fvg e Aries – proprio oggi presentiamo lo studio che andrà a contribuire alla risoluzione del problema. Il Gac Fvg, infatti, entra ora nella sua fase operativa dopo un periodo di acquisizione di informazioni, di incontri con gli operatori e di analisi. Le attività, finanziate dal Programma Operativo del Fep - Fondo Europeo per la Pesca 2007-2013 della Regione Friuli Venezia Giulia, nei prossimi mesi andranno a definire ulteriori azioni a sostegno dello sviluppo sostenibile della pesca e dell´acquacoltura regionali”. Questo pomeriggio i risultati preliminari dello studio vengono presentati e discussi con i pescatori e con il comune di Marano Lagunare che gestisce le concessioni di allevamento dei molluschi (oltre 900 ettari). Si tratta infatti di mettere a punto modalità di gestione delle macroalghe che interferiscono con gli allevamenti che siano sostenibili per i pescatori e che garantiscano la tutela dell’ambiente lagunare. “Nel confronto con gli operatori – ha evidenziato Daniele Curiel di Selc, la società che ha realizzato l’analisi – si è ipotizzato la possibilità di ammassare in varie zone della stessa concessione le alghe raccolte per consentire alle stesse di degradare naturalmente o in laguna, o in cassoni galleggianti. Un’altra delle ipotesi al momento presa in considerazione è quella di trovare dei finanziamenti che consentano una raccolta complessiva delle alghe dal fondale per poi trasferirle a una azienda che le trasformerebbe in biogas: una soluzione questa che potrebbe consentire anche un abbattimento dei costi del recupero delle stesse”. “Ritengo che il Gac Fvg – sono le parole del sindaco di Marano Lagunare, Devis Formentin – sia un’occasione per il territorio che consentirà attraverso anche finanziamenti dell’Unione Europea di attivare azioni per la valorizzazione del prodotto ittico locale, trovando al contempo soluzioni a problemi che possono danneggiare l’itticoltura locale”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FVG, RIDURRE SPRECHI ALIMENTARI A VANTAGGIO DELL´HABITAT |
|
|
 |
|
|
Udine - "Il Friuli Venezia Giulia è una Regione attenta alla riduzione degli sprechi nei settori dei rifiuti e dell´energia; riduzione, che si concretizza anche attraverso l´educazione dei cittadini al corretto utilizzo del cibo". Lo sostiene l´assessore regionale all´Ambiente, Sara Vito, che è intervenuta, a Gorizia, all´iniziativa ´Ama quello che hai nel piatto non sprecarlo´, una serata volta a dimostrare come sia facile, e alla portata di tutti, adottare abitudini e metodologie che consentano di limitare gli sprechi alimentari. E conseguentemente di ridurre le spese. "Sprechi - precisa l´assessore - che comportano una maggiore produzione di rifiuti, e si riflettono in un maggior dispendio di energia". L´evento di Gorizia rientrava in una serie di incontri organizzati dalla Provincia per far conoscere i risultati vantaggiosi che si possono ottenere, senza grandi difficoltà, attraverso l´adozione di tecniche e scelte di cucina appropriate, e mirate. In un settore, quello dell´alimentazione, che è oggi all´attenzione dell´opinione pubblica, e lo sarà ancor di più il prossimo anno, in occasione dell´Expò 2015. Evento che avrà per tema ´Nutrire il pianeta, energia per la vita´. Secondo l´assessore Vito, le strategie che la Regione ha in atto per la riduzione degli sprechi energetici e alimentari, possono essere perseguite con maggiore efficacia attraverso un´azione sinergica tra la Regione e le autonomie locali. Azione, che dev´essere finalizzata a stimolare i cittadini a implementare nelle loro abitudini quotidiane i principi della riduzione degli sprechi. E ad adottare stili di vita che possono apportare benefici anche sotto il profilo della salute. La nostra Regione segue con attenzione queste problematiche. Per esempio, ha promosso un progetto per la riduzione degli sprechi alimentari, che ha coinvolto le scuole e le mense pubbliche attraverso l´utilizzo delle eccedenze in agricoltura. E, proprio in virtù di queste azioni, nei giorni scorsi, la Regione ha ricevuto la ´Menzione speciale´ nell´ambito del premio ´Vivere a spreco zero 2014 - 2.Edizione´, per il progetto ´Prevenzione e riduzione dei rifiuti mediante il riutilizzo a fini sociali di prodotti invenduti´. Che si è concretizzato tra l´altro con il riuso di libri per l´infanzia. Il riconoscimento, ritirato dall´assessore Vito, è stato consegnato dal Ministro dell´Ambiente Gian Luca Galletti. Il progetto premiato è stato realizzato dal Servizio Rifiuti della Direzione centrale dell´Ambiente, con il supporto dell´Associazione Anima Impresa e della società Last Minute Market Srl. La Regione è inoltre impegnata nel monitoraggio dell´implementazione della fruizione delle Case dell´acqua in seno alle comunità locali. Le Case dell´acqua realizzate finora sono 79: da esse vengono prelevati 19 milioni di litri d´acqua l´anno. In tal modo, considerando il mancato impiego di bottiglie e di imballaggi, le Case dell´acqua del Friuli Venezia Giulia hanno consentito di risparmiare oltre 540 tonnellate di plastica, e l´emissione di 3.568 tonnellate di anidride carbonica l´anno. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
EXPO MILANO 2015, LA REGIONE APRE, A SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI, LA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI PROMOZIONE NELLO SPAZIO ´PIAZZETTA´ NEL PERIODO CHE VA DAL 1 AGOSTO AL 31 OTTOBRE. L´OBIETTIVO REALIZZARE EVENTI PER PROMUOVERE IL SISTEMA PRODUTTIVO, CULTURALE, SCIENTIFICO E TURISTICO DEI TERRITORI DELL´EMILIA-ROMAGNA. LE DOMANDE ENTRO IL 30 GENNAIO 2015 |
|
|
 |
|
|
Bologna – C’è tempo fino al prossimo 30 gennaio per i soggetti pubblici e privati che intendono presentare una manifestazione di interesse per la realizzazione di progetti di promozione del nello spazio “Piazzetta” in uso alla Regione Emilia-romagna sul Cardo, da agosto a ottobre, durante l´Esposizione Universale Milano 2015. L’obiettivo è quello di raccogliere proposte progettuali di sistema e di elevata qualità per promuovere attraverso eventi il sistema produttivo, culturale, scientifico e turistico dei territori dell´Emilia-romagna. Le domande di partecipazione alla manifestazione d´interesse (per progetti da realizzare tra il 1 agosto al 31 ottobre, tranne la settimana dell´Emilia-romagna all´Expo che va dal 18 al 24 settembre) devono essere presentate, entro le ore 16 del 30 gennaio 2015 utilizzando l’apposita modulistica. La presenza della Regione Emilia-romagna ad Expo 2015 prevede in particolare una presenza stabile all’interno della Mostra delle Regioni, una Settimana dell’Emilia-romagna dal 18 al 24 settembre con uno spazio espositivo di 200 metri quadrati, una Piazzetta per l’organizzazione di eventi nonché un Ufficio permanente dell’Emilia-romagna per i rapporti con le delegazioni internazionali. All’esposizione universale 2015, che ha scelto il tema ‘Nutrire il pianeta. Energia per la vita’, il progetto regionale di eccellenza, coordinato da Aster, sarà il World Food research and innovation Forum, un percorso che coinvolgerà esperti, ricercatori, grandi imprese, policy maker di fama internazionale, per affermare l’Emilia-romagna quale "capitale" mondiale del cibo di qualità. Il bando Tra gli enti pubblici, possono presentare domanda gli Enti pubblici ed Enti locali dell’Emilia-romagna, Università ed enti di ricerca (con sede in Emilia-romagna), scuole ed Istituti professionali nonché Camere di Commercio regionali. Tra i soggetti privati sono ammessi: le associazioni imprenditoriali provinciali e regionali con sede in Emilia-romagna, la Unione delle Camere di commercio emiliano romagnole, le strutture di ricerca industriale, centri per l’innovazione e trasferimento tecnologico accreditate dalla Regione, le Fondazioni (con sede in Emilia-romagna e aventi fra i propri scopi sociali la promozione dell’economia, del turismo o della cultura), i Consorzi regionali di tutela e valorizzazione, i Gal (Gruppi di Azione Locale) e i soggetti della cooperazione internazionale. Ogni soggetto proponente potrà presentare al massimo due progetti. I progetti devono riguardare esclusivamente attività di esposizione e promozione relativamente alle tipicità, specialità territoriali, prodotti e specializzazioni settoriali dell’Emilia-romagna di natura culturale, colturale, produttiva ed innovativa. È esclusa ogni attività di commercializzazione e vendita di prodotti ed ciascun progetto deve essere finalizzato esclusivamente alla realizzazione di eventi promozionali (dalle ore 11 alle ore 23 di ogni giorno) connessi ai temi di Expo 2015 da realizzare all´interno dello spazio “Piazzetta” in uso alla Regione, per un minimo di un giorno ad un massimo di 7 giorni consecutivi (inclusi i giorni festivi). Per quanto attiene gli ambiti di partecipazione, si possono presentare le proposte progettuali esclusivamente se inerenti agli ambiti (anche integrati tra loro) del food e cucina, food musica e arte, food e business (commercio, artigianato, industria), food e ricerca, food, turismo, citta e territori, food e agricoltura, food e wellness-benessere. Le proposte progettuali potranno riguardare (anche ad invito o a numero chiuso) laboratorio/educational, workshop ed attività formativa ma anche eventi culturali, performance artistiche e attività di promozione turistica e mostre. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AGRICOLTURA, PSR: MANZATO; RECUPERATI ALTRI 11,5 MILIONI PER I GIOVANI AGRICOLTORI VENETI |
|
|
 |
|
|
Venezia - Ottimizzare le risorse per sostenere lo sviluppo rurale regionale e allo stesso tempo garantire una corretta gestione della spesa. Con questi obiettivi la Regione del Veneto ha illustrato la modifica finanziaria del Programma di sviluppo rurale ai rappresentanti della Commissione europea e del Partenariato regionale, in occasione del Comitato di sorveglianza tenutosi recentemente a Mestre. L’autorità di gestione ha presentato il nuovo piano finanziario di fine programmazione che, nel rispetto degli obiettivi del programma, prevede uno spostamento di spesa dalle misure che nel periodo 2007-2013 hanno fatto registrare dei risparmi o un’adesione limitata da parte dei beneficiari, a quelle che in questa fase necessitano di un supporto finanziario, specialmente quelle interessate dal regime di “transizione”. Le variazioni maggiori nell’ambito della competitività del settore agricolo (Asse 1) riguardano l’insediamento dei giovani agricoltori. “La Misura 112 – fa presente l’Assessore all’Agricoltura Franco Manzato - potrà contare su ulteriori 11,5 milioni di euro, che permetteranno di finanziarie i progetti di insediamento recentemente approvati dopo il bando uscito nel 2014. Maggiori risorse per 5,2 milioni di euro, andranno anche alle attività di informazione e promozione dei prodotti agroalimentari da parte dei consorzi di tutela, ritenute strategiche in questo momento per la competitività del settore. Minori spese verranno dalle economie delle misure per l’ammodernamento delle aziende agricole, per l’accrescimento valore aggiunto dei prodotti e per la partecipazione a sistemi di qualità”. Sul fronte del miglioramento ambientale, saranno integrate le risorse per le indennità pluriennali all’agricoltura di montagna (9 milioni), per i pagamenti di pratiche agroambientali (7,3 milioni) e per gli investimenti non produttivi, misure finalizzate a obiettivi di conservazione anche dei siti Natura 2000, stante la non attivazione delle specifiche indennità e in attesa dell’approvazione dei Piani di gestione collegati. Economie sono previste infine dagli interventi per la diversificazione e la qualità della vita nelle zone rurali (Asse 3) e dallo sviluppo locale Leader (Asse 4). In questo ambito l’Autorità di gestione ha elaborato una proiezione di spesa sulle scadenze dei prossimi mesi, tenendo conto dei possibili risparmi dovuti a decadenze e minori spese dei progetti e in funzione dell’avanzamento finanziario fatto registrare fino ad ora in questi ambiti. “L’obiettivo è di raggiungere a fine 2015 (termine ultimo per la chiusura finanziaria del Psr 2007-2013), il miglior utilizzo possibile delle risorse riducendo al minimo il rischio di non vederle utilizzate” ha concluso Manzato.
Modifica finanziaria Psr Veneto 2007-2013 |
Assi del programma |
Variazione di spesa in euro |
Asse 1 Competitività del settore agricolo e forestale |
+5.499.000 |
Asse 2 Miglioramento ambiente e spazio rurale |
+17.181.000 |
Asse 3 Diversificazione e qualità della vita zone rurali |
-11.180.000 |
Asse 4 - Leader Sviluppo locale |
- 9.500.000 |
Assistenza tecnica |
- 2.000.000 | |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LINGUA BLU: UN MONITORAGGIO STRAORDINARIO E UN PIANO DI VACCINAZIONE |
|
|
 |
|
|
Bologna - Nei giorni scorsi sono stati confermati in Emilia Romagna due casi di Febbre catarrale degli ovini (Blue tongue o malattia della lingua blu) sierotipo 1. Si tratta di una bovina sieropositiva di un allevamento di Ravenna e di un episodio di mortalità in una pecora di un allevamento di Montefiore Conca (Rimini). La Blue tongue è una malattia trasmessa da insetti vettori che colpisce solo i ruminanti, e può manifestarsi con sintomi clinici, fino alla morte, negli ovini e caprini. I bovini infetti, invece, di solito non hanno sintomi, ma sono un importante serbatoio del virus. La malattia non è pericolosa per l’uomo, non ha alcun effetto sui prodotti (latte, formaggi, carne, uova) e costituisce quindi un serio problema solo per la zootecnia. Il Ministero della salute, ai sensi della normativa comunitaria, ha dichiarato le Province di Ravenna, Forlì-cesena e Rimini zone soggette a restrizione. L’inserimento in zona soggetta a restrizione comporta forti limitazioni alla movimentazione degli animali delle specie sensibili. Ciò significa che gli animali delle zone interessate non potranno essere spostati (tranne i casi di invio alla macellazione), senza essere stati sottoposti preventivamente a vaccinazione. Proprio per questo motivo i Servizi veterinari della Regione e delle Asl, oltre ad aver immediatamente disposto un monitoraggio straordinario con particolare riferimento alle aziende situate nel raggio di 4 km, stanno mettendo a punto un piano di vaccinazione. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PETIZIONE CONTRO PESTICIDI IN AGRICOLTURA. VENDOLA: "MENO CHIMICA PIÙ BIOLOGICO" |
|
|
 |
|
|
“Meno chimica e più biologico fa bene all’ambiente e fa bene persino al portafoglio”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola questa mattina in occasione della consegna ufficiale, da parte dei rappresentanti dell’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino di Castiglione d’Otranto, della raccolta firme della prima petizione in Italia contro l’agrochimica, “No alla chimica in agricoltura. Vietiamo i pesticidi nel Salento”. “Ci sono due ragioni per cui sosteniamo questa battaglia – ha spiegato il Presidente Vendola – la prima è una ragione di natura ambientale: i pesticidi e l’abuso della chimica contribuiscono ad intensificare il processo di desertificazione. L’impoverimento dei terreni è una grande tragedia, significa sfruttarli soffocandoli. I terreni hanno bisogno di respirare, cominciano a non respirare più. In una situazione in cui i gas alteranti e la mutazione climatica sono il contesto anche drammatico in cui viviamo, lottare per l’agricoltura biologica significa lottare contro quello che sta accadendo in termini di catastrofe dal punto di vista ambientale”. “E c’è anche una seconda ragione – ha concluso il Presidente - oggi sui mercati mondiali si cerca di leggere sempre di più l’etichetta di un prodotto per comprenderne la qualità, la tracciabilità e anche come è stato coltivato quel prodotto. Sta crescendo cioè un pubblico sempre più colto ed esigente. Ecco perché l’ingrediente del biologico e della sua qualità significa un valore aggiunto che cresce di giorno in giorno dal punto di vista dell’economia e della competizione”. L’assessore alle Risorse agroalimentari Fabrizio Nardoni ha voluto infine ricordare come lo stesso Carlo Petrini, in occasione del Salone internazionale del Gusto che si è svolto a Torino, abbia elogiato “la Puglia per essere tra le regioni più intraprendenti nel settore della biodiversità e del biologico”. “E’ un’attività – ha concluso Nardoni - che anche nella prossima programmazione continueremo a garantire e ad implementare”. Note sulla petizione E’ stata lanciata il 9 giugno 2013 dagli attivisti dell’associazione che nel Leccese si occupa di riconversione naturale di terre incolte, concesse in comodato d’uso gratuito dai privati, un nuovo modello di economia rurale e di coscienza collettiva. La petizione ha il merito di aver riportato al centro del dibattito un tema cruciale per l’agricoltura italiana, per quanto finora tenuto ai margini. La rivista Science (2013) afferma che il nostro Paese è il maggior consumatore di pesticidi (per unità di superficie coltivata) dell’Europa occidentale: con 5,6 kg/ettaro/anno, raddoppia il consumo della Francia e anche quello della Germania. È abuso di fitofarmaci anche in Puglia, quarta regione italiana per quintali di prodotto distribuito (155.555 nel 2010, dato Arpa Puglia). E lo è soprattutto in provincia di Lecce (nel 2011, il 15 per cento in più rispetto al 2009: 2.032.691 kg). |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FVG, AGRICOLTURA: SOSPESO DIVIETO SPANDIMENTO LETAMI
|
|
|
 |
|
|
Trieste - La Giunta regionale ha deliberato, su proposta del vicepresidente Sergio Bolzonello, di sospendere nelle zone vulnerabili da nitrati il divieto di spandimento dei letami, dei liquami e dei materiali assimilati, delle acque reflue, dei concimi azotati e degli ammendanti organici per quindici giorni a decorrere da oggi. E´ comunque fatto salvo il divieto di spandimento dei liquami e dei materiali assimilati nel periodo dal 1 novembre al 29 gennaio nei terreni non destinati a prati, cereali autunno-vernini, colture ortive e legnose agrarie con inerbimento permanente. Tale sospensione, ha evidenziato Bolzonello, si rende necessaria in quanto l´anomalo andamento climatico registrato nell´estate 2014, caratterizzata da una piovosità nettamente sopra la media regionale, ha causato notevoli ritardi nel completamento dei cicli colturali del mais e della soia ed un notevole accumulo di acque piovane nelle vasche di stoccaggio al punto che i raccolti di tali colture sono stati effettuati in ritardo. Inoltre, nell´ultimo periodo utile allo spandimento prima dell´inizio del periodo di divieto invernale, le condizioni climatiche non erano adatte causa piogge e suoli saturi d´acqua. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ALIMENTARE, RECCO, FOCACCIA CON IL FORMAGGIO NUOVA IGP UE LIGURIA. |
|
|
 |
|
|
Genova. La soddisfazione della Regione Liguria per l´ingresso della focaccia di Recco con il formaggio nell´Igp europea - è stata espressa dall´assessore all´Agricoltura Giovanni Barbagallo. "Un risultato, questo riconoscimento comunitario di Indicazione geografica protetta, che soprattutto il Consorzio di Recco ha saputo inseguire con determinazione. Sono stati anni di grande lavoro e di confronto con il Ministero, Bruxelles e la Regione Liguria, ci sono stati anche passaggi complicati, ma alla fine gli sforzi hanno ripagato e promosso uno tra i prodotti agroalimentari da forno più tipici e rappresentativi della Liguria", ha commentato Barbagallo. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LE IMPRESE TOSCANE VERSO EXPO 2015: EVENTO IN DIRETTA STREAMING IL 3 DICEMBRE IN SALA PEGASO |
|
|
 |
|
|
Firenze - "Le imprese toscane verso Expo 2015¡å: questo il tema di un evento che si terr¨¤ il 3 dicembre e che rappresenta una delle tappe del percorso toscano verso Expo 2015. L´iniziativa si svolger¨¤, in contemporanea, in sala Pegaso a palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione, e nelle sedi delle Camere di Commercio del territorio che saranno collegate via streaming con la Regione. L´inizio dei lavori ¨¨ per le 15. "Sar¨¤ un momento importante ¨C ha spiegato Salvadori ¨C di un lungo e articolato percorso volto a coinvolgere tutta la Toscana nella preparazione verso l´Esposizione Universale. La Toscana si presenter¨¤ a Milano come "sistema" e porter¨¤ all´Expo le sue esperienze pi¨´ significative e la creativit¨¤ che contraddistingue i suoi imprenditori, il sistema dell´universit¨¤ e della ricerca, quello del volontariato e del sociale, dando un´immagine a 360 gradi della sua cultura, della sua produzione di eccellenza, delle sue conquiste sociali. Insomma presenteremo "La Toscana del buon vivere" e vogliamo che tutti siano coinvolti e abbiano la possibilit¨¤ di far vedere ai milioni di visitatori dell´Expo di che cosa ¨¨ capace la Toscana. Per questo abbiamo messo in piedi numerosi eventi, che gi¨¤ si sono svolti sul territorio, e altri ancora sono in programma e continueranno fino a quando l´Expo prender¨¤ il via. " In preparazione a Expo 2015 si sono gi¨¤ tenuti in tutta la Toscana 64 eventi, met¨¤ dei quali hanno riguardato in particolare il settore agroalimentare e un terzo il mondo dell´universit¨¤ e della ricerca. L´evento del 3 dicembre ¨¨ particolarmente dedicato al mondo economico e imprenditoriale della Toscana, mentre nel luglio e nel settembre scorsi altri momenti analoghi erano stati dedicati pi¨´ particolarmente al sistema degli Enti Locali. In sala Pegaso sar¨¤ presente l´assessore all´agricoltura e foreste, Gianni Salvadori, e i rappresentanti di Toscana promozione, della Regione e di altri Enti che sono coinvolti nella preparazione di Expo 2015, oltre ad un centinaio di imprenditori e rappresentanti delle associazioni economiche. Sul territorio, nelle sedi delle Camere di Commercio, ci saranno altri imprenditori e rappresentanti del mondo economico, che avranno l´opportunit¨¤ di seguire tutti i lavori e di intervenire in collegamento streaming, porgendo domande e avanzando proposte. Tutti coloro i quali vorranno seguire l´evento del 3 dicembre potranno farlo in diretta streaming collegandosi al sito della Regione Toscana www.Regione.toscana.it |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ALLUVIONE, ASSESSORE LIGURIA: “NO A REINTRODUZIONE DELL’IMU SUI TERRENI AGRICOLI MONTANI COLPITI DAI DANNI ALLUVIONALI” |
|
|
 |
|
|
Genova. No all´introduzione dell´Imu sui terreni agricoli montani nei comuni liguri colpiti dall´alluvione. Lo dice a chiare lettere l´assessore regionale alla Protezione civile Raffaella Paita a seguito della possibilità che il Ministero dell´Economia possa reintrodurre l´Imu nei terreni agricoli montani al di sotto dei 600 metri. "Allo stesso modo – dice Paita – non condivido l´obbligo di pagamento in un´un´unica soluzione, entro il 16 dicembre, introducendo così una nuova tassa a 15 giorni dalla scadenza e violando lo statuto del contribuente". Una scelta che coinvolgerebbe circa 2000 comuni italiani e diverse decine in Liguria e in particolare nel ponente ligure. "In un momento di grave crisi economica – conclude Paita - con difficoltà di accesso al credito e dopo le calamità che hanno colpito la regione, ci saremmo aspettati interventi di sostegno alle imprese agricole, non nuove tasse". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SALUTE, AL VIA PROGETTO GAIA SU SANA ALIMENTAZIONE PER ALLERGICI E INTOLLERANTI |
|
|
 |
|
|
Genova. Garantire un controllo diffuso e capillare per la rilevazione degli allergeni negli alimenti e assicurare i soggetti allergici e celiaci sull´idoneità di un cibo. E´ quanto si propone la Regione Liguria con il progetto "Gaia", gruppo di collaborazione allergie e intolleranze alimentari, presentato lunedì 1 dicembre mattina nel Salone della Borsa, per potenziare il programma di controllo ufficiale già in vigore. L´iniziativa organizzata dal dipartimento salute della Regione Liguria in collaborazione con la Camera di Commercio di Genova, L´istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d´Aosta, l´ospedale San Martino di Genova e l´Associazione italiana celiachia si prefigge di diffondere buone pratiche per formare e istruire ristoratori e operatori alimentari affinché utilizzino in modo corretto gli alimenti. Si partirà con un ciclo di incontri formativi rivolti al mondo della scuola, con il coinvolgimento degli Istituti alberghieri e di tutto il settore della ristorazione, grazie alla collaborazione delle associazioni di categoria coordinata dalla Camera di Commercio, con linee guida regionali riguardanti la produzione alimentare destinata a celiaci e allergici e l´estensione a tutto il territorio regionale di iniziative sanitarie come l´osservatorio delle gravi reazioni ad alimenti e della anafilassi e il protocollo della ristorazione scolastica. "L´obiettivo finale – spiega l´assessore regionale alla salute Claudio Montaldo – è quello di garantire ai soggetti celiaci o allergici, siano essi liguri o turisti provenienti da tutto il mondo, l´opportunità di alimentarsi correttamente, senza correre rischi e senza rinunciare al piacere della tavola". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LOMBARDIA: AL VIA CAMPAGNA REGIONE PATRIMONIO NATURALE BIODIVERSITÀ |
|
|
 |
|
|
Milano - Tutelare la biodiversità e sensibilizzare i cittadini lombardi, anche attraverso la conoscenza del territorio, è l´obiettivo di ´Lombardia patrimonio naturale di biodiversità´, campagna promozionale ideata da Regione Lombardia nell´ambito del progetto Life+ Gestire, con il coinvolgimento di Cts (Centro turistico studentesco e giovanile), Comunità Ambiente, Ersaf (Ente regionale per i Servizi all´agricoltura e alla foreste), Fla (Fondazione Lombardia per l´ambiente) e Lipu, con il sostegno di Fondazione Cariplo, e che prevede la produzione e la diffusione di materiali informativi (opuscoli e guide) e la realizzazione di una campagna pubblicitaria su web, radio e tv. Progetto Importante - "Far conoscere ai nostri cittadini le aree Natura 2000 e il grande patrimonio di biodiversità in esse custodito, è la finalità che ci proponiamo con questa importante campagna - dichiara l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi -. Un patrimonio che va responsabilmente protetto e conservato perché di grande valore sociale ed economico". "La natura che ci circonda, oltre ad essere bellezza per gli occhi e per lo spirito - prosegue l´assessore lombardo - è fonte di piacere e svago, nonché di materie prime che rendono possibile lo sviluppo economico. E soprattutto la natura ci offre acqua e aria pulite, ci difende dalle frane e regola i cambiamenti climatici". "Ma - conclude Terzi - è un patrimonio che va anche valorizzato, attraverso una corretta fruizione perché è difficile proteggere quello che non si conosce". Analfabetismo Ambientale - Nonostante tra il grande pubblico l´attenzione per la natura sia indiscutibilmente cresciuta negli anni, sono ancora molti i cittadini che non conoscono il significato della parola biodiversità, ossia l´insieme della varietà di specie animali e vegetali, di habitat e di ecosistemi presenti sul nostro pianeta. Secondo i dati della ricerca Flash Eurobarometro 2013, in Europa la percentuale di cittadini che non hanno mai sentito parlare di biodiversità o che conoscono il termine senza conoscerne il significato è del 56 per cento, mentre il 73 per cento sono quelli che non conoscono i siti ´Natura 2000´, ossia quelle aree individuate proprio per proteggere vegetazione, flora e fauna d´interesse comunitario. In Italia la situazione non è difforme, anzi peggiora decisamente perché il 92 per cento dichiara di non conoscere affatto la Rete. La Campagna - Proprio per far conoscere ai cittadini la straordinaria varietà di forme di vita ed ecosistemi di cui tutti facciamo parte, la Regione Lombardia ha lanciato la campagna ´Lombardia patrimonio naturale di biodiversità´. Primo prodotto della campagna è una guida per i cittadini pensata per informare il grande pubblico sull´esistenza della Rete in Lombardia e la sua importanza per la tutela della biodiversità e dei servizi ecosistemici, ma anche sulle minacce che incombono su queste fondamentali risorse e come contribuire per salvaguardarle. Con un linguaggio semplice e conciso, la guida descrive alcuni degli ambienti naturali presenti nelle aree ´Natura 2000´ lombarde, evidenziando per ciascuno le principali minacce e i comportamenti che sarebbe opportuno evitare o adottare. Si va dagli ambienti forestali, che coprono circa un quarto del territorio regionale e ne rappresentano il grande patrimonio verde collettivo, a quelli di acqua dolce; dagli ambienti agricoli a quelli rocciosi e alle grotte fino ad arrivare ai ghiacciai, ai nevai e agli ambienti di alta quota, descrivendo anche alcune delle specie o degli habitat che li caratterizzano e che sono tutelati a livello comunitario. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
GOURMARTE: FORMULA VINCENTE, PRODOTTI E SHOW COOKING PROTAGONISTI |
|
|
 |
|
|
Milano - L´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava ha partecipato alla seconda edizione di Gourmarte, presso la Fiera di Bergamo. "Un palcoscenico molto interessante - ha commentato Fava - con una prevalenza di prodotti tipici lombardi e con una formula vincente, in grado di coniugare l´esposizione e la declinazione in tempo reale della preparazione, attraverso show cooking". Rappresentati I Territori - A rappresentare tutto il campione enogastronomico regionale, dalle terre lariane al Mantovano, dalla Valtellina all´Oltrepò Pavese, dalla Bergamasca al Cremonese, erano presenti produzioni anche di nicchia. Ieri Gourmarte era aperta su inviti, con una folta partecipazione, oggi il salone sarà visitato dagli operatori. "La manifestazione sta crescendo e fra gli stessi operatori si respirava soddisfazione - ha precisato Fava - un´indicazione positiva, che conferma che Regione Lombardia ha fatto bene a sostenere Gourmarte". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LE MARCHE NEL BICCHIERE 2015 - GUIDA AI VINI E AGLI OLI MONOVARIETALI DEL TERRITORIO |
|
|
 |
|
|
L’assessore all’Agricoltura, Maura Malaspina e l’amministratore unico dell’Assam, Gianluca Carrabs, hanno tenuto in Regione una conferenza stampa sull’evento del 12 dicembre prossimo, che si terrà ad Urbino - Teatro Sanzio ore 16.30 - durante il quale verrà presentata “Le Marche nel Bicchiere - Edizione 2015 - Guida ai vini alle cantine e agli oli monovarietali del territorio”, realizzata dall’Associazione italiana Sommelier Marche. Ad Urbino verranno anche premiati i 70 vini eccellenti e quelli che esprimono il miglior rapporto qualità-prezzo, oltre ad essere organizzato un momento promozionale di degustazione in abbinamento tra eccellenze enogastronomiche, vitivinicole e olivicole. All’incontro con la stampa ha partecipato il presidente dell’Associazione italiana Sommelier (Ais ) sezione Marche, Domenico Balducci, il direttore dell’Istituto marchigiano tutela vini (Imt), Alberto Mazzoni e Angiolina Piotti Velenosi presidente del Consorzio Piceno doc. “Il vino – ha detto Malaspina - occupa un ruolo dominante nel sistema agroalimentare marchigiano che ha nei Vini Docg e Doc le eccellenze più significative. Vini che rappresentano una voce importante della nostra economia soprattutto sul fronte dell’export. Vini che sono anche capaci di valorizzare i tesori culturali e ambientali delle Marche. Perché non è raro ascoltare in questa nostra terra un turista che ha deciso di visitarla dopo aver assaporato un bicchiere di vino marchigiano. Ecco il perché di questa Guida che la Regione Marche propone come strumento utile a scoprire gli innumerevoli tesori custoditi nei nostri vini, nelle nostre cantine, nelle mani sapienti ed esperte dei nostri produttori. Una vera e propria antologia del gusto e del bello delle Marche perché oltre a fornire un’ampia e qualificata informazione sulle caratteristiche dei vini e delle aziende, crea informazione sulle manifestazioni turistico – culturali legate al settore dell’enogastronomia, fa conoscere meglio gli spumanti e gli oli monovarietali della nostra regione”. “La filosofia sposata dalla Regione Marche e dalla sua cantina sperimentale dell’Assam – ha detto Carrabs - per quanto riguarda le politiche di sviluppo della viticultura è la selezione, valorizzazione e promozione di coltivazioni di varietà autoctone. Questa guida raccoglie i produttori vitivinicoli delle Marche, valutando le eccellenze e il rapporto tra la qualità e il prezzo del loro prodotto, traghettandoli sia su carta che sul web con un’app creata appositamente per poterli raggiungere con i mezzi più avanzati della tecnologia direttamente in azienda. Oltre il vino, poi, quest’anno la guida si arricchisce degli oli monovarietali selezionati dall’Assam, per completare il viaggio nel gusto delle Marche”. Il progetto mira a definire l’organizzazione e la realizzazione della Vii edizione della guida ai vini, alle cantine delle Marche e ai prodotti tipici del territorio. Anche quest´anno l´Associazione Italiana Sommelier Marche ha garantito importanti novità. Oltre alla scala di valori per premiare il rapporto qualità prezzo dei vini presentati, al capitolo riguardante la cucina e i prodotti tipici e della tradizione delle Marche già proposti nelle precedenti edizioni, si riconferma l´inserto Bollicine. Le aziende recensite nel 2015 sono 180, con complessivamente oltre 450 etichette. Inoltre, per donare alla guida rinnovato respiro, è stato incluso un nuovo inserto riservato agli oli monovarietali delle Marche, con il contributo scientifico dell’Assam, per presentare su un panorama più completo delle produzioni agroalimentari d’eccellenza della regione. Sull’edizione 2015 saranno presenti ben 34 produttori di olio monovarietale. La guida prevede anche un capitolo introduttivo su tematiche geografico - turistiche con particolare attenzione all’enogastronomia e le sezioni dedicate agli spumanti e agli oli monovarietali. L´app “Le Marche nel bicchiere edizione 2015” (realizzata dalla Theta Edizioni Srl) riporta in formato digitale e interattivo la pubblicazione cartacea. Nello spirito di rendere i contenuti immediatamente fruibili ovunque ci si trovi e di permettere una consultazione agevole e intuiva, si è realizzata un´applicazione che, oltre a riportare le recensioni delle oltre 450 etichette e dei 34 produttori di olio monovarietale, fa anche di più: geolocalizza cantina e oleificio in modo da aiutare l´utente che volesse raggiungerle immediatamente. L´app ’Le Marche nel bicchiere - edizione 2015´ sarà disponibile sia per tablet che per smartphone, per i sistemi Android e per i sistemi Apple. Sarà scaricabile sia dallo store Google Play che dall´App Store. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SANITÀ VETERINARIA: SEMPLIFICATO RICONOSCIMENTO STABILIMENTI |
|
|
 |
|
|
Trieste - Su proposta dell´assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca, la Giunta regionale ha approvato, in via preliminare, un nuovo Regolamento che disciplina, semplificandole, le modalità di riconoscimento in Friuli Venezia Giulia degli stabilimenti che trattano gli alimenti di origine animale. Le imprese del settore alimentare che producono, lavorano, confezionano alimenti di origine animale (carne, selvaggina, latte, uova, pesce e derivati) devono infatti ottenere, per ciascuno degli stabilimenti gestiti e prima di avviare la produzione, un riconoscimento formale da parte dell´autorità sanitaria competente. Il nuovo regolamento, che si richiama alla normativa comunitaria, è stato adottato a seguito delle recenti modifiche del sistema informativo veterinario integrato nazionale Sintesis (Sistema Integrato per gli Scambi, le Importazioni e le Strutture), che consente anche di garantire la tracciabilità degli animali e dei prodotti di origine animale provenienti da altri Paesi comunitari. Le novità del sistema Sintesis e, di conseguenza, del regolamento, consentono di garantire non solo aggiornate funzionalità gestionali, ma anche strumenti automatici opportunamente adeguati alle realtà territoriali. Per ottenere il riconoscimento del proprio stabilimento, l´impresa interessata presenta istanza di riconoscimento al Servizio veterinario regionale per il tramite del Servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale dell´Azienda per i servizi sanitari competente per territorio, utilizzando una modulistica semplificata che permette un´accelerazione delle procedure. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|