|
|
|
MERCOLEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Dicembre 2014 |
 |
|
 |
TAP: GIUNTA PUGLIA PER NO A INTESA IN CONFERENZA DI SERVIZI |
|
|
 |
|
|
Bari, 3 dicembre 2014 - “Nella Giunta odierna, ho proposto una delibera che sancisce l’indirizzo del governo regionale di negare l’intesa in Conferenza di Servizi per il progetto denominato Tap, in coerenza con quanto espresso con delibera dello scorso gennaio che ratificava il parere contrario al progetto del Comitato Via Regionale”. Così ieri l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, comunicava l’approvazione della delibera. “Il Ministero dello Sviluppo Economico ha convocato per domani la Conferenza di Servizi. Parteciperemo, – annuncia Nicastro – per negare l’intesa che serve all’autorizzazione unica del progetto in forza della deliberazione di quest’oggi. Siamo consapevoli delle evoluzioni delle ultime ore proprio in tema di gas che giungono da panorama internazionale e che, se possibile, contribuiscono ad aumentare la pressione e gli interessi per la realizzazione della Tap, ma, allo stesso tempo, fermi nella convinzione che l’attuale progetto presenta dei punti di criticità tutt’altro che superati, nonostante le rassicurazioni”. “Abbiamo cognizione anche del fatto che, in mancanza dell’intesa, la questione passerà alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e che – prosegue Nicastro – rimangano sul tavolo ben poche opzioni. Cionondimeno in ogni sede possibile continueremo a rappresentare le nostre convinzioni rispetto ad un progetto che, pur nelle lodevoli intenzioni di autonomia energetica, resta di difficile integrazione con il territorio”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
L’ENERGIA DELLA BIODIVERSITÀ DEL TRENTINO AD EXPO 2015 |
|
|
 |
|
|
Trento, 3 dicembre 2014 - Sarà il Trentino dell’identità e delle eccellenze quello che nel 2015 parteciperà all’Expo di Milano, l’esposizione universale in programma dal 1° maggio al 31 ottobre. Nella cornice "futuristica" del Muse, il Trentino ha ufficializzato oggi la propria partecipazione e i temi che ne caratterizzeranno la presenza ad Expo: identità ed eccellenze appunto ma anche biodiversità e innovazione. “L’expo - ha sottolineato il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi - inserisce il Trentino in una dinamica positiva. Siamo pronti a dare un contributo originale per il rilancio del nostro Paese nel mondo. Il Trentino ha le carte in regole per garantire sostanza e qualità perché è un territorio abituato all’eccellenza ed agire con un’ottica globale: la biodiversità è qualcosa che abbiamo tutelato e costruito negli anni e che oggi rappresenta un modello di sviluppo sostenibile. E’ questo il nostro contributo ad Expo 2015”. Un approccio condiviso anche dal Andrea Olivero, Vice Ministro alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. L’edizione 2015 di Expo Milano è dedicata al grande tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Il Trentino sta lavorando da tempo alla partecipazione all’evento ed oggi ha ufficializzato la partecipazione con un evento al Muse di Trento. “150 giorni ad Expo Milano 2015. Un progetto strategico per la crescita dell’Italia” è il titolo della giornata che proposto interventi e momenti di confronto sull’Esposizione Universale. La giornata ha visto il contributo di diversi relatori tra cui Diana Bracco, presidente di Expo 2015 spa e commissario generale di sezione per Padiglione Italia e, soprattutto, Andrea Olivero, Vice Ministro alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali: “L´esposizione Universale ‘Expo Milano 2015’ - ha detto - rappresenta un’occasione unica e irripetibile per l´Italia per realizzare sinergie e collaborazioni tra istituzioni pubbliche e la società civile; non posso che esprimere soddisfazione per la presenza del Trentino a questo importante appuntamento, questa regione rappresenta un modello di eccellenza nell´ottica di una corretta gestione del paesaggio e dell´agricoltura di montagna, della conservazione della biodiversità, del contrasto all´abbandono, della valorizzazione dei territori, dimostrando di saper trasformare la marginalità in vantaggio competitivo”.Prima di lui era toccato al Presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, confermare l’impegno convinto del Trentino ad aderire come territorio ad Expo Milano 2015: “Oggi è un momento importante perché la partecipazione ad Expo ci chiama in causa come territorio in una dinamica positiva. Il Trentino è pronto con le realtà migliori e, soprattutto, con i valori di una terra dal cuore e dalla cultura mitteleuropea, aperta ai grandi temi. Il Trentino darà a Milano con grande senso di responsabilità con l’obiettivo anche di offrire il contributo al rilancio del nostro Paese nel mondo. Il Trentino ha le carte in regola perché è un territorio con forti valori, attento all’ambiente e alla persona, che si riconoscono appieno nello spirito di Expo 2015”. In particolare, l’iniziativa odierna - “150 giorni ad Expo Milano 2015. Un progetto strategico per la crescita dell’Italia” - è finalizzata a promuovere la conoscenza presso il sistema economico, turistico e culturale trentino degli obiettivi e delle importanti opportunità legate ad Expo 2015 nonché il progetto di partecipazione della Provincia autonoma di Trento al Padiglione Italia e alle iniziative dell’Esposizione Universale. “La partecipazione ad Expo - ha sottolineato l’Assessore provinciale all´agricoltura, foreste, turismo e promozione, caccia e pesca, Michele Dallapiccola - serve anche a promuovere le aziende trentine in un contesto internazionale ma anche a garantire ricadute economiche sul territorio, a partire dal turismo, nonché delle istanze progettuali generate dall’Esposizione Universale. Expo 2015 - ha concluso l’assessore Dallapiccola - rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio, un volano per la nostra economia e una sfida a livello internazionale. Il Trentino ha deciso di essere parte attiva di questa importante occasione per incrementare la nostra capacità di scambio con il resto del mondo e per far conoscere ed esportare le nostre eccellenze”. In occasione dell´evento del Muse è stato presentato anche il sito che la Provincia autonoma di Trento ha allestito per la partecipazione ad Expo 2015: www.Expo2015.tn.it |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: SOLDI PER EDILIZIA ABITATIVA, ECONOMIA E COMUNI |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 3 dicembre 2014 - I 70 milioni di euro residui provenienti dalle risorse finanziarie trasferite dalla Regione alla Provincia sono stati ripartiti il 2 dicembre: 40 milioni di euro al fondo di rotazione che incentiva le attività economiche, 20 milioni per gli investimenti operati dai Comuni, 10 milioni per l´acquisizione di aree edificabili, compresi gli oneri di urbanizzazione. Con il graduale trasferimento di competenze dalla Regione alle due Province autonome, la Regione si trova nella situazione di disporre di mezzi finanziari che non è in grado di spendere a fronte delle ridotte competenze residue. Si è quindi proceduto a mettere a disposizione delle due Province le risorse finanziarie provenienti dalla Regione. "Oggi la Giunta ha deciso la ripartizione dei 70 milioni rimasti a completamento del programma, sempre nella logica di fare investimenti per rilanciare l´economia locale e migliorare il territorio", ha spiegato il presidente Arno Kompatscher. Nel dettaglio, 40 milioni di euro sono confluiti nel fondo di rotazione a favore dell´economia quale strumento principale di incentivazione (mutui a tasso agevolato anzichè contributi), 20 milioni di euro saranno utilizzati nella concessione di mutui agevolati per finanziare investimenti ad opera dei Comuni, altri 10 milioni di euro finanzieranno l´acquisizione e gli oneri di urbanizzazione di aree edificabili da parte dei Comuni. Già a fine settembre la Giunta provinciale aveva definito un programma stralcio di ulteriori 30 milioni di investimenti impegnati nella stessa direzione: 10 milioni di euro per la riduzione dei tempi di attesa nei contributi all´agricoltura, 11 milioni di euro per il fondo di rotazione che incentiva l´economia, 5 milioni di euro per acquisto e urbanizzazione di aree edificabili attraverso i Comuni, 4 milioni di euro per contributi al risanamento energetico di cubatura esistente. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LOMBARDIA: 850.000 EURO DI RISPARMI CON ALER UNICA BG/LC/SO |
|
|
 |
|
|
Bergamo, 3 dicembre 2014 - Nasce sotto i migliori auspici, e anche con qualche giorno di anticipo rispetto ai tempi stabiliti, la nuova Aler unica di Bergamo, Lecco e Sondrio. Presentata in conferenza stampa dall´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli e dal presidente Luigi Mendolicchio ha come primo obiettivo un risparmio drastico dei costi. 850.000 Euro Risparmiati All´anno - "Grazie all´eliminazione dei vecchi Consigli di amministrazione - ha spiegato Bulbarelli - e al direttore generale unico, ogni anno la nuova azienda risparmierà circa 850.000 euro, fondi che potranno poi essere impiegati per le manutenzioni". Con il processo di fusione per incorporazione si conclude dunque la riforma della Governance delle Aler. "Ora - ha proseguito l´assessore - stiamo procedendo con la modifica dei criteri per la gestione e l´assegnazione degli alloggi. Rivedremo anche i canoni e i requisiti di accesso affondando dunque la lama nel cuore del problema". Una Riforma Che Nasce Da Un Confronto A 360 Gradi - Sarà ancora una volta il confronto il cardine attorno al quale nascerà anche il provvedimento che l´assessore sottoporrà alla Giunta il prossimo 19 dicembre. "Domani - ha detto - incontrerò l´Anci, dopodomani i sindacati e poi le associazioni di categoria e tutti gli stakeholder del settore". È già in calendario, per il prossimo 10 dicembre, una riunione del Patto per la casa: "Saranno i nostri ´Stati generali´ - ha spiegato Bulbarelli -, ci sarà spazio per tutti e per un confronto proficuo e costruttivo su quelli che possono essere i temi portanti della riforma". Un´azienda Da 14.000 Alloggi - Sono circa 14.000 gli alloggi e 20.000 i box che la nuova azienda si troverà a dover gestire e lo dovrà fare ricorrendo anche a "Controlli capillari e incrociati con l´Agenzia delle entrate e i Comuni". "Gli inquilini - ha detto l´assessore - saranno sottoposti a verifiche molto rigorose. Chi oggi chiede una casa popolare chiede un bene fondamentale e deve averne veramente bisogno. Di conseguenza, deve riceverla in quanto lo richiede la sua situazione di estrema necessità. Per questo, e per andare veramente incontro alle situazioni più complicate, sono contraria alle autocertificazioni". Bergamo, Lecco E Sondrio: Un Caso Virtuoso - Dall´incrocio dei dati delle 3 vecchie Aler è emersa una morosità media pari al 10 per cento "una cifra del tutto fisiologica - ha commentato l´assessore - e per la quale sono previste anche forme di rientro ad hoc". Oltre 922.000 Euro Per Recuperare 85 Alloggi Sfitti - L´assessore Bulbarelli ha poi ricordato che la Giunta regionale ha stanziato "922.312 euro per il recupero di 85 alloggi, di proprietà sia dell´Aler che dei Comuni". Di seguito la ripartizione dei fondi. Va tenuto presente che l´Aler di Bergamo e il Comune di Sondrio non hanno partecipato al programma di recupero. Comune di Bergamo: 52 alloggi per 466.561 euro - Aler Lecco: 7 alloggi per 69.767 - Comune di Lecco: 12 alloggi per 175.983 euro - Aler di Sondrio: 14 alloggi per 210.000 euro. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SISMA DEL GIUGNO 2013: 11 MILIONI PER LE ABITAZIONI DANNEGGIATE IN TOSCANA |
|
|
 |
|
|
Firenze, 3 dicembre 2014 – I privati che hanno avuto l´abitazione principale danneggiata dal sisma che il 21 giugno 2013 ha colpito 4 comuni in provincia di Massa Carrara e 11 in provincia di Lucca, otterranno il 100% dei contributi richiesti, pari a 11 milioni e 148.000 euro. Oltre 7,9 milioni sono destinati ai comuni apuani e oltre 3,2 andranno a quelli lucchesi. Lo prevede la delibera approvata ieri dalla Giunta regionale su proposta del presidente Enrico Rossi, che ha la delega alla Protezione civile. Le risorse necessarie sono arrivate da Roma nei giorni scorsi e la decisione presa dall´esecutivo regionale è di liquidare subito il 45% della somma disponibile, pari a 5 milioni di euro e di procedere con un atto successivo, e a lavori di ripristino iniziati, a liquidare il restante 55%, pari a poco più di 6 milioni di euro. Sarà il responsabile della Protezione civile toscana, Antonino Mario Melara, che fino al giugno 2015 svolge anche le funzioni di Commissario delegato agli interventi necessari in seguito all´evento sismico, a firmare a breve l´ordinanza con cui si concedono i primi 5 milioni di euro che andranno ai Comuni di Casola in Lunigiana, Fivizzano, Fosdinovo e Mulazzo in provincia di Massa Carrara, e ai comuni di Camporgiano, Careggine, Castelnuovo Garfagnana, Castiglione Garfagnana, Fosciandora, Gallicano, Giuncugnano, Minucciano, Piazza al Serchio, Sillano, Villa Collemandina in provincia di Lucca. Il più danneggiato dal sisma è stato il Comune di Fivizzano, con 81 domande di rimborso, seguito da Casola con 71 e Minucciano con 31. In totale le domande presentate sono state 220, 159 nei comuni apuani e 61 in quelli lucchesi. La maggior parte dei contributi (1,8 milioni di euro) andrà agli abitanti di Casola in Lunigiana, 1,6 milioni sono destinati a Fivizzano, e oltre 875.000 euro rappresentano il primo contributo per i cittadini di Minucciano le cui abitazioni principali hanno subito danni. La delibera e l´ordinanza non prevedono infatti rimborsi per le cosiddette seconde case. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TOSCANA: FONDO SFRATTI PER MOROSITÀ INCOLPEVOLE, 4 MILIONI ANCHE PER IL 2015 |
|
|
 |
|
|
Firenze, 3 dicembre 2014 – Per il quarto anno consecutivo la Regione finanzia con 4 milioni di euro il fondo in favore dei cosiddetti inquilini morosi ´incolpevoli´, ossia coloro che, a causa della crisi o di eventi straordinari, si trovano a subire uno sfratto perchè impossibilitati a pagare l´affitto. La giunta ha approvato la delibera che lo stabilisce nella seduta di ieri mattina. "Il problema degli sfratti continua ad essere di grande attualità – ha detto la vicepresidente Saccardi - anche se quelli per morosità incolpevole, tra 2010 e 2013, sono diminuiti così come le esecuzioni. Piccoli segnali positivi a cui hanno contribuito sia gli aiuti che la Regione ha messo a disposizione, 16 milioni di euro in 4 anni, che quelli arrivati dal governo. Nel 2013, grazie al fondo, abbiamo scongiurato circa 650 sfratti, 200 in più rispetto all´anno precedente, mentre le domande totali sono passate da 850 a oltre 1100. Tra il nostro stanziamento, il residuo del 2013 e la quota nazionale per il 2014 abbiamo a disposizione più di 8 milioni di euro. Una cifra importante per dare una mano ad numero ancora più alto di famiglie". Secondo il rendiconto 2013 le domande pervenute sono state 1136, delle quali 649 accolte. Tra i motivi della morosità incolpevole spicca il licenziamento, quasi un terzo delle domande; seguono il mancato rinnovo di un contratto di lavoro atipico a termine (13,5%), la cessazione di attività di libero professionista e la malattia grave e l´infortunio o il decesso di un familiare (entrambe intorno all´11%). Complessivamente nel 2013 sono stati erogati contributi per quasi 3,5 milioni di euro, con un residuo (che comprende anche quello relativo al 2012 e che va a sommarsi ai 4 milioni per il 2014) di circa 2 milioni di euro. Il contributo, erogato dai Comuni e destinato ad evitare l´esecuzione di sfratti a quelle famiglie in temporanea difficoltà economica a causa della perdita o della diminuzione del proprio reddito (licenziamento, cessazione dell´attività, malattia grave, infortunio o decesso di un familiare), va ad aggiungersi alla quota spettante alla Toscana del fondo nazionale istituito dal governo (20 milioni l´anno per 2014 e 2015) che per il 2014 ammonta a oltre 2 milioni e 100 mila euro. Da segnalare che il governo ha deciso di aumentare gli stanziamenti (altri 16 milioni circa per il 2014 e 13 per il 2015), sebbene queste somme non siano state tuttora ripartite. La delibera stabilisce che la quota del fondo regionale venga ripartita tra tutti i Comuni soltanto dopo che quella del fondo nazionale sia stata completamente utilizzata. A tal proposito vale la pena sottolineare che la quota del fondo nazionale è destinata non a tutti i Comuni toscani ma soltanto a quelli Capoluogo e a quelli considerati ad Alta tensione abitativa (contenuti nella delibera del Cipe numero 87 del 2013). In Toscana l´emergenza sfratti continua ad essere una costante. Tuttavia, secondo i dati della Scuola Superiore dell´Amministrazione dell´Interno-ufficio Centrale di Statistica, il rapporto tra sfratti eseguiti e provvedimenti di sfratto emessi per morosità tra il 2010 ed il 2013 è passato dal 61,85% al 51,44%. I dati dell´ultimo Rapporto sulla condizione abitativa, il Iii, evidenziano come nel 2012 il rischio di sfratto si è manifestato per quasi 3 famiglie su 100 che risiedono in una casa in affitto reperita sul libero mercato, con un picco di 6 famiglie su 100 nella provincia di Prato (dato poi quasi dimezzato nel 2013, passando a 3,5). Tra 2011 e 2012 si è registrata una crescita delle richieste di sfratto (+3,1%), dei provvedimenti emessi (+10%) e delle esecuzioni (+1,7%). Nel 2013, le richieste sono ulteriore aumentate (+8,3%), i provvedimenti sono rimasti sostanzialmente stazionari, mentre sono calate le esecuzioni (-4,5%). |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LUCCHINI PIOMBINO, VIA LIBERA MISE VENDITA AL GRUPPO CEVITAL SALVI 1.860 POSTI DI LAVORO, GUIDI: DOPO SERVOLA NUOVA TAPPA NELLA STRATEGIA IN DIFESA DELL’ACCIAIO |
|
|
 |
|
|
Roma, 3 dicembre 2014 - Via libera del Ministero dello Sviluppo economico al passaggio della Lucchini di Piombino al gruppo algerino Cevital. A conclusione del procedimento di vendita svolto dalle società Lucchini e Lucchini Servizi in Amministrazione Straordinaria, il Ministero ha infatti autorizzato, in data odierna, il commissario Piero Nardi ad accettare l’offerta presentata dalla Cevital Spa per l’acquisto dei rami d’azienda Lucchini Piombino, Lucchini Servizi e Vertek Piombino e delle azioni (69,27%) di Gsi Lucchini. Cevital fa parte di un primario gruppo industriale che opera in diversi settori che spaziano dall’industria, all’agroalimentare, all’automotive, alla produzione e vendita di prodotti in vetro, alla grande distribuzione. L’operazione di acquisizione di Lucchini si colloca nell’ambito di un processo di crescita internazionale del Gruppo, con l’obiettivo di sviluppare investimenti in attività con potenziale mercato in Algeria, e prevede, in particolare, il rilancio delle produzione di acciaio mediante la realizzazione di due forni elettrici ed altri investimenti nell’attività siderurgica, accompagnati dallo sviluppo di nuove iniziative industriali in ambito agro-alimentare e logistico, con investimenti previsti di circa 400 milioni di euro e prospettive, a regime, di pieno riutilizzo del personale Lucchini e Lucchini Servizi. Fin da subito, Cevital assumerà alle proprie dipendenze 1.860 lavoratori. Il via libera – ha commentato il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi - è la seconda importante operazione per la salvaguardia dei principali impianti siderurgici italiani dopo la vendita al gruppo Arvedi della Ferriera di Servola, sempre da parte del commissario della Lucchini Nardi. E conferma la volontà del governo di preservare la produzione e l’occupazione in un settore, quello dell’acciaio, fondamentale per il sistema industriale nazionale. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TRW, TRA DIFFICOLTÀ E SPIRAGLI IL CONFRONTO AZIENDA-SINDACATI PROSEGUE RIPRESA AL MISE RIUNIONE TAVOLO, DE VINCENTI CRITICA LA MULTINAZIONALE |
|
|
 |
|
|
Roma, 3 dicembre 201- Il Governo italiano, con il Vice Ministro allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, "non apprezza" la rigidità con cui Trw sta affrontando la vertenza dell´impianto di Livorno, in cui sono in gioco i destini di oltre 400 lavoratori. Tuttavia, registra che il negoziato Azienda- Sindacati sta procedendo ed auspica che la multinazionale americana (che opera nel settore automotive) ammorbidisca, nel corso del confronto, la propria posizione e contribuisca al raggiungimento di un accordo. La discussione, cominciata nel pomeriggio di ieri al Mise, è ripresa stamani e proseguirà per tutta la giornata a Roma, per riprendere poi nei giorni a venire in sede decentrata. I punti sui quali le distanze tra le parti sono al momento grandi riguardano la data di chiusura del sito toscano e l´entità degli incentivi alla mobilità volontaria. Già previsto per la prossima settimana un nuovo incontro, nel quale- alla presenza del Governo- verificare i risultati negoziali eventualmente raggiunti. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CALL CENTER/ALMAVIVA, MISE: SCATTANO SUBITO I CONTROLLI SULLA GESTIONE DEI DATI PERSONALI PRESIDENTE CDA: NO DELOCALIZZAZIONE IN ATTESA DEI RISULTATI DELLE VERIFICHE, IL 19 TAVOLO DI SETTORE |
|
|
 |
|
|
Roma, 3 dicembre 2014- Scatteranno già nei prossimi giorni i controlli a campione sul rispetto, da parte dei call center, dell’art. 24 bis del decreto n. 83 del 2012 che, tra le altre cose, disciplina il trattamento dei dati personali, del quale sono responsabili i committenti. Da gennaio, poi, scatteranno quelli a tappeto. Contestualmente, si metterà in moto il meccanismo legislativo per arrivare ad una norma che superi le gare al massimo ribasso a favore di quelle che privilegino non solo il prezzo ma anche l’innovazione e la qualità del servizio (ovvero, la cosiddetta offerta economicamente più vantaggiosa). In tale contesto, partirà inoltre un’operazione moral suasion nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni affinchè- in attesa della legge- aderiscano comunque alla filosofia dell’offerta economicamente più vantaggiosa. A fronte di questi impegni- assunti oggi dal Vice Ministro allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti a conclusione della riunione del Tavolo Almaviva Contact- il Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda siciliana Marco Tripi si è detto disponibile a non procedere ad alcuna delocalizzazione (che investirebbe qualcosa come tremila addetti) in attesa dell’esito delle verifiche promosse dal Mise. L’incontro- al quale hanno preso parte l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana Linda Vancheri, Confindustria, sindacati nazionali e territoriali di Categoria (Tlc) e Rsu- è servito anche a ribadire l’impegno del Governo a sostegno di un comparto che occupa circa 80.000 addetti e muove un giro di affari di oltre un miliardo di euro. Il 19 dicembre si riunirà il Tavolo di settore. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
VERTEK DI CONDOVE: LA REGIONE PIEMONTE PARTE ATTIVA PER SALVAGUARDARE LO STABILIMENTO |
|
|
 |
|
|
Torino, 3 dicembre 2014 - La Regione Piemonte si sta attivando per salvaguardare lo stabilimento siderurgico Vertek di Condove e l’occupazione dei 94 lavoratori di questa importante realtà produttiva della Val di Susa. Lo ha comunicato ieri pomeriggio in Consiglio regionale l’assessore al Lavoro, Gianna Pentenero, rispondendo ad un’interrogazione. È del 25 novembre la notizia che l’algerina Cevital si è aggiudicata il bando per gli asset della Lucchini di Piombino, gruppo di cui fa parte l’azienda piemontese. Il piano degli algerini è stato preferito a quelli degli indiani di Jindal south west in quanto, come dichiarato dal commissario straordinario Piero Nardi, presentava condizioni più vantaggiose di quella concorrente, sia per quanto riguarda gli interessi dei creditori, sia per ciò che concerne le ricadute sociali del piano industriale, che rappresenta uno dei criteri contemplati dal disciplinare di gara. La procedura dell’amministrazione straordinaria prevede che il commissario richieda ora al ministero dello Sviluppo economico di essere autorizzato alla stipula di un contratto preliminare di cessione degli asset della Lucchini, che al momento, vedono un interesse solo per lo stabilimento di Piombino. Pentenero, però, ha assicurato che “Nardi, su sollecitazione della Regione verificherà la possibilità che la Vertek possa essere rilevata dalla Cevital stessa o da altri gruppi che abbiano manifestato segnali di interesse per la Lucchini”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LAVORO SICURO, ROSSI: "FARE DEL DISTRETTO CINESE UNA RICCHEZZA PER IL TERRITORIO" |
|
|
 |
|
|
Prato, 2 dicembre 2014 - Il presidente della Toscana Enrico Rossi coltiva un sogno. Se l´obiettivo del progetto "Lavoro Sicuro" lanciato in estate dalla Regione è quello di "tutelare i lavoratori", il sogno è "di portare alla piena emersione l´intero distretto produttivo delle confezioni cinesi: riportarlo nel binario delle regole in modo che possa dare il proprio contributo, nella legalità, alla ricchezza e allo sviluppo del territorio". Per questo l´attività quotidiana dei controlli, quelli degli ispettori sanitari della Asl e quelli di altri istituzioni , sono importanti. "Un´azione continuativa nel tempo serve a far capire che non c´è alternativa al mettersi in regola" sottolinea. E da questo tutti possono trarre un vantaggio. Durante la conferenza stampa che ha aperto in palazzo comunale a Prato le iniziative per l´anniversario del rogo della Teresa Moda, il procuratore generale della Corte di appello di Firenze, Tindari Baglione, era stato chiaro: "Le autorità cinesi, console e ambasciatore, devono fare la loro parte". "L´integrazione vale per tutti – si era soffermato - e a tutti, cinesi o non cinesi, si applica il diritto alla condizionale o l´affidamento ai servizi sociali. Ma dopo una, due o tre volte, soprattutto quando si tratta di reati gravi come l´associazione a delinquere o mafiosa, la repressione deve essere forte". Un passaggio condiviso e apprezzato dal presidente Rossi. "Senza certezza della pena – dice – la forza del progetto messo in campo con l´assunzione di questi giovani settantaquattro ispettori animati da grande entusiasmo perderebbe sostanza". "I sette operai cinesi scomparsi nel rogo della fabbrica bruciata un anno fa sono morti di illegalità – fa eco il procuratore capo facente funzioni di Prato, Antonio Sangermano - Il primo dovere è il rispetto della legge e non esiste un "sistema Prato" in senso negativo, ma un "sistema Toscana in senso positivo, per come ha saputo reagire compatta". "Ai controlli effettuati dal nucleo regionale si aggiungono i 1.358 fatti dal Gruppo Interforze nel 2014 – annota il prefetto di Prato Maria Laura Simonetti, –: uno sforzo poderoso con effetti non solo sanzionatori e repressivi, ma anche a tutela dell´economia legale, che agisce seguendo le regole" In conclusione il presidente della Toscana ricorda Giorgio Napolitano. "Il presidente della Repubblica fu da subito vicino in questa vicenda e lo ringrazio – racconta – Il suo aiuto è stato fondamentale, con le telefonate reiterate che più volte mi ha fatto e gli inviti a tutte le istituzioni e gli attori sul territorio a fare sistema". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IDEAL STANDARD: VICEPRESIDENTE FVG, LA PROPRIETÀ HA PRESO IN GIRO TUTTI |
|
|
 |
|
|
Trieste, 3 dicembre 2014 - "Trovo inaccettabile e del tutto scorretto che la proprietà di Ideal Standard abbia unilateralmente deciso oggi di interrompere le trattative per la reindustrializzazione del sito produttivo di Orcenico", ha dichiarato da Roma il vicepresidente della Regione ed assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, che ha rappresentato l´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia al tavolo ministeriale - al ministero per lo Sviluppo economico/Mise - convocato per trovare nuove soluzioni imprenditoriali ed occupazionali per Orcenico. "La proprietà ha oggi abbandonato il tavolo di discussione, non accettando minimamente quanto veniva proposto. In tutti questi mesi di discussione ed analisi, per una chiara volontà della proprietà stessa, di fatto non si è furbescamente voluto fare un concreto passo avanti sulla strada che prevedeva, a fronte della chiusura dell´attività Ideal Standard, una ripresa produttiva basata sul piano industriale della neonata cooperativa Idealscala, con la messa di disposizione di aree e parte dei macchinari per far riprendere fattivamente la produzione", ha commentato Bolzonello. "Oggi, al Mise, la proprietà ha invece rappresentato nuove e diverse esigenze dietro alle quali trincerarsi: questa proprietà - ha indicato il vicepresidente della Regione - è chiamata soltanto ad offrire a condizioni di favore un possibile recupero di una produzione industriale che non può che svilupparsi su una cessione a prezzi simbolici di impianti, macchinari e sito". "Credo che la proprietà di Ideal Standard abbia preso in giro tutti, dal ministero alla Regione, dagli enti territoriali alle rappresentanze sindacali ed ai lavoratori della cooperativa: non trovo veramente parole per spiegare tutto questo", ha dichiarato Bolzonello. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|