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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Marzo 2015
INTERCONNESSIONI ENERGETICHE IN EUROPA. IL RUOLO DELLA SPAGNA  
 
Madrid, 17 marzo 2015 – L’intervento di ieri di Miguel Arias Cañete - Commissario Europeo per l´Azione per il clima e l´energia: “ Signore e signori, prima vorrei ringraziarvi per l´invito a parlare qui oggi. Il livello degli oratori questa mattina dimostra l´importanza del gasdotto Trans-adriatico (Tap) per l´Europa nel suo complesso. E questa presentazione è il posto giusto al momento giusto. Qualche settimana fa, vi proponiamo la nostra visione di un´Unione energia sulla base di mercato dell´energia realmente integrato, competitivo e interconnesso. Inoltre, all´inizio di questo mese ho avuto l´onore di testimoniare con il presidente Juncker, il Rajoy e presidenti Hollande e il primo ministro Passos Coelho, la firma di un accordo storico, dichiarazione di Madrid, che mira a porre definitivamente fine alla isolamento della penisola iberica dal resto del mercato interno dell´energia. Oggi, voglio parlare del contesto che si inserisce in quello che abbiamo visto qui questa mattina. Per fare questo: 1) In primo luogo, voglio spiegare perché la sicurezza dell´approvvigionamento occupa un posto centrale nel progetto complessivo dell´Unione Energy. 2) In secondo luogo, discuto l´importanza di migliorare le interconnessioni di gas all´interno dell´Ue , in particolare in relazione alla sicurezza dell´approvvigionamento di gas e di quello che abbiamo già raggiunto, e: 3) Infine, vorrei spiegare come noi continueremo a migliorare il quadro per gli investimenti nelle infrastrutture per aiutare il settore, per fare il loro lavoro - costruire lo scheletro di una vera Unione Energy. Fornitura di sicurezza Signore e signori, La sicurezza dell´approvvigionamento è un problema che ci riguarda tutti gli europei. Chiaramente ci sono Stati membri che sono dipendenti da un unico fornitore, con tutte le conseguenze economiche e politiche negative che ciò comporta. Pertanto, dobbiamo lavorare seriamente per ridurre la nostra dipendenza energetica dalla Russia. I problemi di approvvigionamento di gas in un paese dell´Unione europea sono un problema per l´intera intera Unione europea. Pertanto, e al fine di migliorare la nostra sicurezza dell´approvvigionamento, dobbiamo fare in modo che il portafoglio di fornitori, sia a livello comunitario e statale è sufficientemente diversificato. La diversificazione delle fonti, i fornitori e le rotte è essenziale per garantire un approvvigionamento energetico sicuro, e, di conseguenza, che i cittadini e le imprese europee abbiano accesso all´energia a prezzi accessibili e competitivi. Per quanto riguarda il mercato del gas, questa diversificazione dovrebbe concentrarsi sulla diversificazione dei fornitori e delle rotte, come un elemento fondamentale della nostra sicurezza di approvvigionamento. Dobbiamo essere consapevoli, in questo senso, che continuerà ad utilizzare una notevole quantità di gas in Europa nel futuro. E quindi, la diversificazione delle rotte e fornitori deve essere una priorità dell´Unione Energy. Ma la sicurezza dell´approvvigionamento comporta anche ridurre la nostra dipendenza energetica e aumentare la diversificazione delle fonti energetiche. In questo senso, le misure di energia e l´efficienza energetica rinnovabili saranno la chiave per una maggiore sicurezza degli approvvigionamenti, maggiore competitività e maggiore sostenibilità del sistema energetico europeo. Signore e signori, Concentrandosi sul tema a portata di mano, vale a dire il gas, vorrei fornire alcuni esempi concreti di quello che faremo il prossimo nel campo della Union Energy per ottenere un approvvigionamento più sicuro di gas. Quest´anno abbiamo intenzione di rafforzare la nostra struttura per la sicurezza dell´approvvigionamento di gas attraverso la revisione del regolamento sulla sicurezza dell´approvvigionamento di gas . La prova di durata l´anno scorso ha dimostrato che esiste un margine di miglioramento. Abbiamo costretto gli Stati membri a essere pronti per le emergenze, ma non siamo stati in grado di costringerli a cooperare sufficientemente in questi casi e per aiutare nella pianificazione. Tuttavia, dobbiamo garantire che in caso di emergenza, gli Stati membri possono contare sui loro vicini. Tutte le nostre valutazioni mostrano che questo crea una situazione win-win. Pertanto, questa iniziativa deve essere basata sul principio di solidarietà tra gli Stati membri. Lavoreremo anche per una maggiore trasparenza nella fornitura di gas . Ciò riguarda in particolare le nostre regole in materia di accordi intergovernativi. Qui il nostro obiettivo principale è quello di aiutare gli Stati membri a garantire che siano conformi alle norme e ai principi dell´Ue prima di firmare. Non vogliamo incontrare in futuro obbligato a dire gli Stati membri ad un contratto già firmato con un paese terzo deve essere rinegoziato perché in conflitto con le nostre regole riguardanti il funzionamento del diritto del mercato e la concorrenza interna. Non dimenticate che questo è un Unione Energia e dobbiamo trovare il modo di parlare con una sola voce europea con i paesi terzi. Ci sarà anche preparare una strategia globale per il Gnl e lo stoccaggio per garantire il loro trasporto verso le nostre coste. Questo prevede la realizzazione di una infrastruttura di trasporto necessaria per migliorare i legami con il mercato interno. Noi crediamo che i dati economici si evolveranno favorevolmente Lng - e se questo è il caso, vale la pena di costruire infrastrutture lungimirante. Allo stesso modo, cercheremo di eliminare gli ostacoli alle importazioni di Gnl dagli Stati Uniti e altrove. Infine, vogliamo rivitalizzare la nostra diplomazia energetica e migliorare i nostri dialoghi internazionali con tutti i partner strategici, come l´Algeria e la Turchia; Azerbaigian e il Turkmenistan; Medio Oriente, Africa e altri potenziali fornitori Oriente. E per sostenere questi obiettivi sosterremo gli Stati membri per ottenere l´accesso a fornitori alternativi attraverso la realizzazione di progetti infrastrutturali specifici. Ciò include il nostro progetto del corridoio meridionale, che permetterà ai paesi dell´Asia centrale di esportare il suo gas verso l´Europa. L´apertura del corridoio meridionale richiede la costruzione di gasdotti complessi e costosi, come il gasdotto Trans-adriatico, l´oleodotto Trans-anatolia e l´espansione del gasdotto del Caucaso meridionale. E noi siamo impegnati a sostenere la sua costruzione. Tap è uno dei più importanti progetti di infrastrutture energetiche che abbiamo sul tavolo. Permetterà il gas naturale del Caspio di fluire nei mercati dell´energia in Europa in cui il gas svolge un ruolo importante, contribuendo a diversificare i nostri fornitori e rendere i nostri prodotti più competitivi e forniture sicure. Come ben sapete, solo la capacità iniziale di Tap - 10 miliardi di metri cubi di gas all´anno - pari al consumo energetico di circa sette milioni di famiglie in tutta Europa! Avrà un impatto reale molto importante e vorrei ringraziare tutti i loro sforzi per portarlo avanti. Collegamenti Signore e signori, Prima di spiegare l´importanza di migliorare le interconnessioni al nostro progetto di Unione Energia, vorrei sottolineare l´importanza di sviluppare tali progetti in tutta Europa. Se fossimo in grado di eliminare le frontiere interne dell´Ue per i cittadini, beni, capitali e servizi di muoversi liberamente, dobbiamo anche essere in grado di eliminare le frontiere energetiche in Europa, e questo sembra essere sufficientemente interconnesse. Il nostro primo passo, quindi, dovrebbe essere quello di costruire lo scheletro di cavi e condutture necessarie per Union Energy. Lo sviluppo di queste infrastrutture ci permetterà di migliorare la sicurezza di approvvigionamento attraverso un mercato interno dell´energia di funzionare correttamente, permettendo l´uso intelligente dell´energia e l´integrazione delle energie rinnovabili. Isole energetiche rimangono nella Ue, e molti mercati non sono ancora collegati correttamente ai suoi vicini. Questo aumenta solo i costi a quelli incontrati dai consumatori e crea vulnerabilità in termini di sicurezza energetica. Si è parlato della necessità di una migliore interconnessione più volte. Siamo tutti familiarità con esso. Quindi sono felice di vedere che questo punto di vista è condiviso al più alto livello politico, la Francia, la Spagna e il Portogallo, come indicato nella Dichiarazione di Madrid. Come il ministro, José Manuel Soria, ha detto a Madrid: una interconnessione tra la Spagna e il resto d´Europa sarebbe ridurre la vulnerabilità dell´Europa alla crisi della sicurezza dell´approvvigionamento. Spagna, Francia e Portogallo sono impegnati a rafforzare un asse orientale del gas per garantire la consegna in tutta Europa. E questa è una cosa molto importante per ridurre la bolletta energetica dei consumatori nella penisola iberica, che è il 40% in più rispetto alla Francia! Il presidente Juncker ha detto a Madrid un nuovo gruppo di alto livello regionale per migliorare l´interconnettività in Europa sud-occidentale, e quest´estate presenterà il suo piano d´azione. Il gruppo analizzerà la fattibilità e la compatibilità dei principali interconnessioni nei prossimi sei mesi, insieme ad una valutazione del fabbisogno di energia come parte di uno studio completo dei progetti di infrastrutture del gas. Questo lavoro sarà promuovere l´attuazione di progetti di interesse comune nella regione per affrontare il relativo isolamento della penisola iberica dal resto d´Europa. Sosteniamo pienamente il progetto Midcat, in programma per il 2020, che collega il nord della Spagna e la Francia meridionale. Il vostro successo richiederà il rafforzamento delle reti interne di gas, principalmente in Francia, e una più stretta cooperazione tra gli operatori dei sistemi di trasmissione. Sosterremo la terza interconnessione tra Spagna e Portogallo e il progetto Val de Saône, sia previsto per il 2018 con l´obiettivo di un migliore accesso al mercato europeo del gas nella penisola iberica. Vogliamo trasformare l´interconnessione di gas tra la penisola iberica e il resto d´Europa in un vero e proprio iberica Gas Corridor. Vorrei sottolineare che stiamo usando questo modello di successo della cooperazione regionale è anche rafforzata in altre parti d´Europa dove l´energia energia isolare un problema. Abbiamo già iniziato una iniziativa di cooperazione regionale in Europa sudorientale per creare opzioni di approvvigionamento di gas; e stiamo anche portando avanti una migliore integrazione dei paesi baltici nel sistema energetico europeo nel contesto del gruppo Bemip. Tutti questi progetti non sono solo azioni isolate ad hoc, ma seguono una strategia globale. Non è un caso che con il documento dell´Unione Energy hanno pubblicato una comunicazione specificamente dedicata alle interconnessioni elettriche. Questa è una chiara dimostrazione che questa Commissione è seriamente intenzionata a sviluppare collegamenti infrastrutturali che renderanno la realtà fisica dell´Unione Energy. Gli investimenti nelle infrastrutture Signore e signori, Sappiamo tutti che le infrastrutture energetiche spesso o non costruiti o sostanzialmente in ritardo a causa della mancanza di cooperazione, procedure di autorizzazione lunghe e la mancanza di finanziamenti adeguati. Pertanto, l´esempio di cooperazione regionale che coinvolge la Tap è un modello per il resto d´Europa e uno dei progetti più importanti che richiedono il massimo sostegno da parte di tutti. Il che mi porta al terzo punto: come possiamo migliorare il quadro per gli investimenti infrastrutturali in Europa? Il regolamento sugli orientamenti per le infrastrutture energetiche transeuropee che è entrato in vigore nel 2013 prevede alcune misure per superare questi problemi. E i 5.800 milioni di euro dell´Europa Collegamento certamente accelerare l´attuazione di progetti di interesse comune nei prossimi anni. Abbiamo già fatto progressi significativi nella costruzione di tale infrastruttura. I 248 progetti di infrastrutture energetiche di interesse comune (le famose Pic) comprendono molti gas legati in tutta Europa. Rivedremo e aggiornare l´elenco entro la fine dell´anno e successivamente ogni due anni. La Tap è uno di quei progetti di interesse comune la cui importanza per l´Europa è più che evidente. Per darci un´idea, il criterio per la scelta di un Pci è di fornire significativi benefici per entrambi gli Stati membri - e Tap va ben oltre. La Tap è stata scelta perché apre il corridoio meridionale, uno dei 12 cosiddetti "corridoi prioritari", selezionato dalla Ue come progetti prioritari. Essere nella lista dei Pic aiutare il Tap, e gli altri 247 progetti per accelerare la concessione di permessi e licenze necessarie e per migliorare i processi di regolamentazione. Tutto questo è importante per accelerare l´attuazione di progetti di infrastrutture, in molti casi, le procedure di autorizzazione si apre anche nel tempo. Pertanto, abbiamo richiesto agli Stati membri di introdurre procedure di one-stop per le autorizzazioni. Inoltre, i progetti transfrontalieri necessitano della cooperazione tra le autorità di tutti gli Stati membri interessati. Oppure, per dirla in altro modo, sono necessarie regole chiare per condividere i costi ei benefici in modo equo. Abbiamo stabilito questi standard nel nostro quadro normativo e deve ora essere applicato in modo coerente. Tutti i progetti di interesse comune necessità basato sulla cooperazione tra gli Stati membri approccio. Questo aiuterà la Spagna e altri paesi per integrare i mercati energetici di diversificare le fonti di energia, e di porre fine all´isolamento energetico di alcune regioni. L´obiettivo è per ogni Stato membro ha l´accesso potenziale attraverso l´infrastruttura di almeno tre diverse fonti di gas. Per monitorare i progressi saranno periodicamente valutare l´attuazione di Tap e altri progetti di infrastrutture importanti che contribuiscono alla Union Energy. Inoltre, si convoca un Forum Infrastrutture Energia dedicato per discutere i progressi con gli Stati membri, i gruppi rilevanti di cooperazione regionale e le istituzioni dell´Ue. Questo forum si riunirà per la prima volta alla fine del 2015. Ma questo è solo un primo passo, se dobbiamo infrastrutture adeguate a tardi. La nostra strategia si basa su un uso migliore degli strumenti esistenti, come i fondi strutturali e il collegamento Europa. Il futuro Fondo europeo per gli investimenti strategici (Efsi) -o il piano di investimenti Juncker, come forse sapete voi, probabilmente diventerà un importante strumento a sostegno delle infrastrutture. Il Fondo europeo per gli investimenti Strategic cerca di mobilitare le risorse, favorendo il finanziamento degli investimenti pubblico-privato l´economia reale di almeno € 315.000.000.000 per i prossimi tre anni. Ma questi progetti non solo hanno bisogno di finanziamenti. La collaborazione tra diversi attori, sia del settore governativo è indispensabile. E ´importante fornire gli strumenti e la piattaforma per discutere e affrontare tutti gli altri problemi che possono sorgere durante l´attuazione di questi progetti. Un grande esempio è la recente creazione del Comitato Consultivo del Corridoio Sud, che si è riunito per la prima volta a Baku il 12 febbraio 2015. Conclusione Signore e signori, Quando questa Commissione si è insediato, il presidente Juncker ha promesso di assumere un ruolo maggiore e una visione più ambiziosa sulle cose che contavano. E la creazione di un´Unione di energia che fornisce energia sicura, sostenibile e conveniente per l´Europa è molto importante per tutti nosotros.Lo che ho sentito e visto oggi è l´Unione Energia in azione. Il lavoro che stanno facendo con la Tap si adatta i pezzi dei collegamenti transfrontalieri. Un mercato europeo dell´energia ben collegato è fondamentale per la creazione di un´Unione Energy, e la chiave per rafforzare la sicurezza dell´approvvigionamento energetico in Europa, del motore. Vi ringrazio per aver reso questo progetto una realtà. Vorrei concludere attestante che la volontà politica è chiara in questa regione e l´Ue. L´investimento è ora disponibile attraverso il Pic, il Piano di Juncker e altri fondi per i progetti con maggiore potenziale. E le azioni che si svolgono a sostenere tutto questo lavoro sono stati chiaramente definiti nel piano dell´Unione Energy. Mi congratulo ancora una volta per il progresso con Tap, vi incoraggio a proseguire su questa strada e li ringrazio per il loro supporto.  
   
   
INCONTRO PETROLIO A CALVELLO: INTERVENTO PRESIDENTE PITTELLA  
 
Potenza, 17 marzo 2015 - "Oggi non stiamo decretando l’ok o lo stop alle trivelle, stiamo solo provando a ragionare su come migliorare la qualità della ricaduta delle risorse. Se qui a Calvello percepiamo un clima diverso su questi temi è perché gli anni passati hanno determinato una percezione positiva rispetto alle ricadute derivanti dal petrolio. Non stiamo discutendo di nuove estrazioni, si tratta di questioni che non sono in campo. Stiamo discutendo solo dei pozzi rinvenienti dagli accordi del 1998. La richiesta di innalzamento della soglia di vigilanza è un messaggio sano da recuperare. Noi abbiamo percepito questo segnale ed abbiamo vinto. Su questo tema c’è un rischio forte di frattura sociale. Abbiamo corso il rischio che vicende strumentali legate esclusivamente alla politica potessero impattare con una corretta percezione delle questioni. Non accetto che la nostra regione possa essere marchiata anche da certa tv come un territorio “macchiato” dal petrolio e senza sviluppo. Lancio qui la proposta di rendere stabili momenti di confronto e discussione come questi. Da ex sindaco ho compreso perfettamente le pressioni psicologiche di voi sindaci, me ne sono fatto carico mantenendo la “barra” dritta, instaurando un dialogo serrato col Governo, con l’intermediazione del capogruppo Speranza, sulle modifiche all’artico 38. Il 30% dell’Ires in dieci anni garantirà un gettito di 2 miliardi e mezzo". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Marcello Pittella nel suo intervento con i sindaci, a Calvello, sulla questione petrolio. "In pochi anni dobbiamo giungere a una idea di sviluppo e di nuova articolazione della regione. Oggi con Vicari abbiamo chiuso il lavoro sull’utilizzo delle risorse della card benzina di cui prima dividevamo ben 75 milioni con Liguria e Veneto. Abbiamo diversificato l’utilizzo di risorse finora destinate a tutti patentati e da oggi dirottate verso le fasce sociali deboli. Il 20% lo useremo con social card per le fasce deboli sia per il carburante che per beni di prima necessità. Il resto per politiche attive del lavoro. 50 milioni di euro saranno destinati al reddito minimo di inserimento. Vorrei che questo risultato non fosse solo ascrivibile ad una squadra di governo, ma che fosse patrimonio della regione intera. Proviamo a ragionare su progetti di sistema condivisi sul territorio. Attraverso i vostri interventi mi persuado che siamo sulla strada giusta per una migliore spesa delle royalteis. Lo faremo insieme, senza prevaricazioni della Regione. Con le risorse Ires puntiamo all’efficentamento energetico e sulla microgenerazione diffusa, anche sugli edifici pubblici e sugli ospedali. Lo studio epidemiologico che vogliamo sviluppare”mapperà” ogni cittadino della regione per la sicurezza di tutti. Vogliamo entrare nel merito delle questioni, contiamo di destinare 20 milioni di euro perché la nostra Arpab possa essere pienamente operativa. Scienziati di livello internazionale saranno al servizio della Regione per monitorare questi processi. Se condividiamo e comunichiamo correttamente questo progetto ai nostri cittadini, avremo un ritorno di fiducia da parte loro. La sterile protesta sui social, la non esatta rappresentazione della Basilicata in alcune trasmissioni televisive richiede uno scatto di orgoglio per difendere e rilanciare la nostra regione, certi che nessuno la sta svendendo. Solo la coralità nel segno della responsabilità ci permetterà di progredire e, se serve, di correggere il tiro facendo tesoro degli errori. La nuova fase di ripresa nazionale deve trovaci pronti a dirottare la nuova programmazione verso assi strategici come economia della cultura e turismo, a partire da Matera dove è atteso un milione di persone nei prossimi anni e da dove dovremo essere in grado di dirottare questi turisti verso altre mete lucane. Risorse, petrolio, Matera 2019, Fiat, start up e spin off, sono i capisaldi di una azione articolata che ci mettono in condizione di sperare per il futuro della nostra regione". Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Marcello Pittella, concludendo i lavori dell´incontro con i sindaci a Calvello sul tema petrolio.  
   
   
INCONTRO IN REGIONE BASILICATA SOTTOSEGRETARIO VICARI E PRESIDENTE PITTELLA DEFINITA UNA INTESA RELATIVA ALLE MODALITÀ DI UTILIZZAZIONE DELLE RISORSE DERIVANTI DAL “FONDO 3% DELLE ROYALTIES”  
 
Potenza, 17 marzo 2015 - Il sottosegretario di Stato Simona Vicari ed il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella si sono incontrati oggi a Potenza ed hanno definito una intesa relativa alle modalità di utilizzazione delle risorse derivanti dal “Fondo 3% delle royalties” destinato, dopo il decreto Sblocca Italia, a social card e misure di sviluppo economico. In particolare, a partire dai Fondi 2013 e 2014 e per successive declinazioni biennali sono stati individuati i seguenti principali settori d’intervento: misure di sviluppo economico a favore dei sistemi di impresa, delle piccole e medie imprese, artigiani, commercianti e autoimprenditorialità, sostegno al reddito, potenziamento dei servizi alle comunità locali, occupazione stabile e progetti di utilità sociale. L’insieme di tali azioni dimostra l’attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico e della Regione Basilicata alle istanze delle parti sociali e datoriali, a beneficio dei cittadini lucani. Il Sottosegretario Vicari e il Presidente Pittella, attribuendo assoluta priorità al tema della sicurezza e della tutela dell’ambiente, hanno concordato di dedicare la massima attenzione a tali profili attraverso un monitoraggio, diretto, continuo e capillare dei territori interessati dagli impianti. A tal fine hanno stabilito di costituire un gruppo di lavoro tecnico-scientifico, all’interno della Commissione per gli idrocarburi e le risorse minerarie, con il compito di valutare i parametri di esercizio degli impianti di produzione degli idrocarburi in Basilicata per conoscere dettagliatamente ogni elemento rilevante per la salute e l’ambiente ed individuare tutti gli eventuali interventi migliorativi del ciclo produttivo. L’accordo verrà sottoscritto dalle parti la prossima settimana presso il Ministero dello Sviluppo Economico. I lavori proseguiranno, insieme alle parti sociali e datoriali, con la definizione del nuovo piano di sviluppo occupazionale ed infrastrutturale secondo la linea strategica definita tra Stato e Regione con il Memorandum.  
   
   
EDILIZIA: ATER FVG, APPROVATO IL PIANO DI CONVERGENZA  
 
Trieste, 17 marzo 2015 - La giunta regionale, su proposta dell´assessore regionale alle Infrastrutture e Lavori Pubblici Mariagrazia Santoro, ha approvato in via preliminare il Piano di Convergenza delle cinque Ater regionali. Il Piano coglie l´obiettivo della L.r. 5 dicembre 2013 n.20 (Norme in materia di riassetto istituzionale delle Aziende territoriali per l´edilizia residenziale Ater e principi in materia di politiche abitative), di giungere gradualmente alla "omogeneizzazione" ed "uniformità" organizzative e di trattamento degli utenti dei servizi di edilizia sovvenzionata. "Dopo aver ottenuto l´importante parere unanime della Commissione regionale per le politiche socio-abitative possiamo finalmente approvare il primo step verso la riforma organica del settore casa, che vedrà la luce entro la fine dell´anno" è il commento dell´assessore Santoro che aggiunge: "nel Piano la massima attenzione è rivolta ai cittadini e non tanto agli apparati, operando quindi sui contenuti dell´intervento pubblico sulla casa in locazione e non tanto sui contenitori". La prima parte del Piano si sviluppa in cinque progetti concernenti la "Programmazione e Gestione Contabile e di Bilancio", la "Gestione del Personale", le "Gare d´appalto ed i Contratti", gli "Uffici Legali", nonché i "Servizi Informatici", da rendere comuni in tutte le cinque Ater, con soluzioni uniformi che riducano ed ottimizzino i costi di funzionamento, oltre ad aumentare l´efficacia operativa. La seconda parte del Piano è tutta rivolta al trattamento dell´utenza in essere e dei cittadini, con l´unico grande scopo di praticare sull´intero territorio regionale l´uniformità di trattamento, riducendo le diversità anche attraverso l´introduzione di criteri di calcolo degli affitti comuni su tutto il territorio regionale e che potranno essere legati ad alcuni parametri oggettivi quali l´efficientamento energetico degli edifici o il peso delle spese condominiali. In tale quadro vengono recepite anche le novità importanti dettate dalla L.r. 15/2014, che prevede l´introduzione degli indicatori Ise-isee anche nel sistema dell´edilizia sovvenzionata, per quanto attiene all´accesso ed alla perdita del beneficio, nonché per la quantificazione del canone di locazione da applicare a ciascun inquilino in base alla propria condizione economica ed alle caratteristiche dell´alloggio locato. Già dal corrente 2015 i bandi di concorso per l´assegnazione degli alloggi prevedono obbligatoriamente la valutazione degli indicatori Ise-isee, mentre per i canoni di locazione l´avvio dell´utilizzo di questi parametri avverrà con il 1° gennaio 2016. E sempre da tale data, il Sistema regionale delle Ater dovrà praticare condizioni di equità di trattamento sull´intero territorio regionale, sia nella definizione complessiva dei canoni di locazione, sia nella quantificazione del "canone congruo" da applicare uniformandone l´importo a parità di condizioni. Ora il piano di convergenza andrà in Consiglio regionale per l´espressione di un parere di merito e poi tornerà in Giunta per l´approvazione definitiva.  
   
   
LAVORI PUBBLICI, 5 MLN DALLA GIUNTA PER I PALAZZI DI SANT´ELIA A CAGLIARI. ADEGUATI I REDDITI PER LE CASE POPOLARI, RIAPERTO IL FONDO PER I MOROSI INCOLPEVOLI  
 
Cagliari, 17 Marzo 2015 - Cinque milioni di euro per la riqualificazione dei palazzi del quartiere Sant´elia a Cagliari: il via libera agli interventi è arrivato dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda. L´importo, esattamente 5 milioni e 303mila euro, sarà destinato alla messa in sicurezza degli edifici di proprietà di Area, ma anche all´abbattimento delle barriere architettoniche e al risanamento igienico. Sarà un accordo di programma dell´Assessorato dei Lavori Pubblici con Area a regolare i rapporti e fissare modalità e tempi di attuazione degli interventi. Alloggi Popolari, Aggiornati I Limiti Di Reddito - La Giunta, sempre su proposta dell´assessore dei Lavori Pubblici, ha poi deciso di aggiornare i limiti di reddito per l´assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Le variazioni dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, accertate dall’Istat, hanno suggerito di portare il limite di reddito a 14.162 euro (sinora era di 13.578 euro). Vengono adeguati nella stessa misura anche i redditi pro capite in base ai quali sono attribuiti i punteggi.Entro 30 giorni, la competente Commissione del Consiglio regionale dovrà esprimere un parere sul provvedimento. Morosi Incolpevoli, Riaperto Accesso Al Fondo - La Giunta regionale ha riaperto i termini per l’annualità 2014 per l’accesso al Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli, relativamente alle situazioni accertate entro il 31 dicembre scorso. Accogliendo la proposta dell’assessore Maninchedda, la Giunta ha espresso parere favorevole sull’allargamento dei benefici anche ai Comuni non capoluoghi di provincia o ad alta tensione abitativa. Un Decreto interministeriale del 2014 aveva individuato i seguenti Comuni: Alghero, Cagliari, Carbonia, Iglesias, Lanusei, Macomer, Monserrato, Nuoro, Olbia, Oristano, Ozieri, Porto Torres, Quartu Sant´elena, Sanluri, Sassari, Tempio Pausania, Tortolì e Villacidro. La Regione, inoltre, ha incrementato lo stanziamento statale dell’anno scorso (poco meno di 263mila euro) con risorse aggiuntive pari a un milione di euro. "Spesso lo sfratto per morosità - sottolinea l´assessore Maninchedda - è causato da un evento incolpevole, come la perdita o la consistente riduzione del reddito familiare, talvolta per lunghi periodi di tempo. Per tale motivo è stato istituito il Fondo che, peraltro, ha avuto un’efficacia parziale a causa delle peculiarità di sfratto ingiuntivo registrate in numerose località della Sardegna. Non c’è stata poi una uniforme interpretazione e attuazione – da parte dei Comuni – delle disposizioni contenute nella delibera della Giunta regionale dello scorso 10 ottobre, con la conseguente disparità di trattamento dei cittadini, da Comune a Comune, a parità di condizioni. Una volta soddisfatte le richieste giunte dai Comuni più grandi, sarà possibile estendere il provvedimento ad altri enti locali che presentino situazioni di particolare disagio".  
   
   
MILANO: CINQUANTAMILA EURO PER EMERGENZA ABITATIVA  
 
 Milano, 17 marzo 2015 – Cinquantamila euro da Fondazione Cariplo al Comune di Milano per effettuare il monitoraggio e la valutazione del progetto “Albergo Sociale diffuso” che prevede la riqualificazione e l’ arredo di 37 locali sottosoglia di edilizia residenziale pubblica e la loro assegnazione temporanea a nuclei familiari sfrattati da privati per morosità, in particolare a madri con bambini. Negli ultimi tre anni il loro numero è aumentato del 73%, passando da 21 madri e 42 minori nel 2012, a 47 madri e 102 minori nel 2013 (55% in più rispetto al 2012), a 78 madri e 149 bambini nel 2014 (40%in più rispetto al 2013). L’accettazione del finanziamento, comunicato con lettera dal Presidente della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti al Sindaco Giuliano Pisapia, è stata approvata dall’Amministrazione nell’ultima seduta di Giunta. Per la trasformazione dei 37 alloggi sottosoglia (inferiori a 28,8mq) in residenze temporanee e per il progetto sociale di accoglienza saranno impiegati 785.000 euro, 400.000 finanziati da Fondazione Cariplo, la parte restante da Abitare Sociale Milano che ne assumerà la gestione. La ristrutturazione sarà eseguita da Fondazione Housing Sociale autrice dello studio di fattibilità. Il protocollo d’intesa tra le parti è stato sottoscritto a Palazzo Marino lo scorso 4 dicembre. Per il Comune hanno firmato l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino e l’assessore alla Casa e Demanio, Daniela Benelli. Gli alloggi saranno disponibile entro l’anno. “Con questo progetto nato da competenze diverse – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – affrontiamo l’emergenza abitativa con soluzioni nuove, riqualificando alloggi inutilizzabili e mettendoli a disposizione con la formula residenzialità sociale temporanea. Si tratta non solo di dare una casa a chi è stato sfrattato per morosità, ma di unire all’alloggio il sostegno per uscire dalla situazione di difficoltà e recuperare progressivamente l’autonomia abitativa. Ancora oggi per molti, penso in particolare alle madri con bambini, più che triplicate in tre anni, l’unica alternativa è la comunità dove essere ospitate con i propri figli, spesso separate dal marito o compagno. Con le residenze temporanee potremo dare a questo problema una risposta più idonea e meno onerosa anche per l’Amministrazione, mettendo al centro della nostra azione i bisogni della persona e valorizzando appieno le sinergie tra pubblico e privato”. Gli alloggi da riqualificare si trovano nei quartieri di Niguarda, Isola-garibaldi e Quarto Oggiaro. Saranno assegnati fino ad un massimo di 18 mesi a persone in emergenza abitativa a seguito della perdita del lavoro, di uno sfratto, di una separazione familiare o della fine di una coabitazione. Insieme all’alloggio i beneficiari saranno coinvolti in un percorso di accompagnamento all’autonomia effettuato dal gestore Abitare Sociale Metropolitano con il sostegno degli assistenti sociali. È prevista la possibilità che gli assegnatari, proporzionalmente alla propria condizione economica, contribuiscano al costo del servizio. I 50.000 euro versati da Fondazione Cariplo al Comune saranno utilizzati per il monitoraggio del progetto e per la valutazione dei suoi benefici sugli enti coinvolti, sugli utenti e le loro famiglie per trarne indicazioni strategiche per la riorganizzazione degli interventi.  
   
   
LAZIO, HOUSING SOCIALE: L’ACCORDO CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI PER GARANTIRE IL DIRITTO ALLA CASA  
 
Roma, 17 marzo 2015 - La Regione firma un protocollo con la Cassa Depositi e Prestiti per sostenere chi non ha i requisiti per un alloggio popolare ma non può comunque permettersi un affitto a canoni di mercato: famiglie, giovani coppie, anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate, studenti fuori sede, immigrati regolari a basso reddito. Una nuova fase in cui il diritto all’abitare diventa una priorità: l’obiettivo del protocollo è proprio quello di andare incontro alle esigenze di chi non vede rispettato il proprio diritto alla casa. In particolare, il protocollo sblocca quattro importanti novità nella gestione dell’emergenza abitativa del Lazio: L’accesso al fondo investimenti per l’abitare, gestito da Cassa Depositi e Prestiti sgr, con 500 milioni ancora disponibili in tutta Italia. La possibilità per le Ater di utilizzare i propri terreni per progetti di housing sociale, con la costruzione di nuovi edifici proprio per questo scopo. Rende operative le norme previste dal nuovo piano casa che, a fronte della possibilità di cambiare destinazione d’uso e premi di cubatura, introducono l’obbligo di mettere a disposizione alloggi in housing sociale in affitto a 5 euro al metro quadrato a Roma e a 4 euro nel resto del Lazio. Tra le altre cose il fondo investimenti per l’abitare può contribuire infatti anche a finanziare la quota di housing sociale. La ristrutturazione di edifici già realizzati. Il protocollo orienta il reperimento dell’housing sociale verso la ristrutturazione di edifici già realizzati, o in corso di realizzazione, piuttosto che verso la nuova edificazione. La Regione è già intervenuta con tre azioni strategiche. La prima è stata quella del recupero del patrimonio immobiliare pubblico, la seconda quella dall’acquisto di immobili privati sul libero mercato a prezzi calmierati, puntando anche sull´invenduto, e la terza l’individuazione di patrimonio immobiliare già esistente, da riqualificare o riconvertire. "Non vogliamo dimenticare i tantissimi e tantissime giovani coppie, sfrattati, persone alla ricerca di una casa, persone che vogliono farsi una famiglia o che hanno perso il lavoro, precari, che sono esclusi dalle regole normali dell´affitto e anche dalle attuali politiche di supporto alle case popolari, perché non rientrano nelle graduatorie"- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: è un´opportunità che non c´era e ora c’è grazie al protocollo e alla collaborazione tra la Regione Lazio e Cassa Depositi e Prestiti". "La Regione Lazio, attraverso l´Ater, si mette in condizioni di percorrere un´opportunità importante - in un settore come quello dell´abitare" – lo ha detto Fabio Refrigeri, Assessore Infrastrutture, Politiche abitative, Ambiente, che ha aggiunto: “non solo tentativi di lotta all´emergenza, come il piano straordinario da 257 milioni che abbiamo lanciato, non solo iniziative importanti sull´aiuto all´affitto per la morosità incolpevole ma anche piani strutturali che possano interessare fasce ampie del nostro tessuto sociale”- ha detto ancora Refrigeri.  
   
   
UMBRIA: IRREGOLARITÀ AFFITTI DENUNCIATE DA STUDENTI CINESI  
 
Perugia, 17 marzo 2015 – "Considero le denunce che alcuni studenti cinesi hanno fatto rispetto alla regolarità dei loro contratti di affitto e il successivo intervento delle autorità competenti, un positivo atto di civismo, un segnale chiaro di reazione contro atteggiamenti illeciti che non fanno altro che danneggiare all´estero l´immagine della città di Perugia e della Regione Umbria che, da sempre, si caratterizzano come luoghi accoglienti e attenti ai bisogni e alle esigenze di quanti scelgono il nostro territorio per studiare, lavorare o soggiornare anche per brevi periodi": è quanto afferma la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, riferendosi alle notizie relative ad irregolarità negli affitti delle case che vedono coinvolti gli studenti cinesi arrivati all´Università per Stranieri di Perugia tramite i programmi di scambio Turandot e Marco Polo. "La Regione Umbria – continua la vicepresidente – è impegnata nella promozione in Cina del brand ‘Umbria Academy´ quale offerta integrata delle Università e degli Istituti di Alta Formazione di Perugia e dell´Umbria, per gli studenti cinesi che vogliono venire a formarsi e a studiare in un ambiente ricco di competenze e che ha saputo unire le tradizioni accademiche con le più moderne metodologie didattiche. Il progetto ‘Umbria Academy´ – ha riferito - non guarda solo al lato formativo, ma si propone di integrare l´offerta didattica con una serie di servizi dedicati agli studenti in arrivo dalla Cina". "Insieme ad Adisu, l´Ente Regionale per il Diritto allo studio che assicura i servizi per gli studenti, abbiamo predisposto un piano di accoglienza specifico nel quale è previsto anche uno sportello ad hoc per l´accoglienza degli studenti cinesi, con la presenza fissa di una persona madrelingua, che possa fornire, ai giovani appena arrivati in Umbria, le informazioni necessarie per trovare un alloggio oppure un posto letto nell´ambito dell´offerta pubblica e privata, garantendo un servizio di alta qualità". "Vogliamo offrire agli studenti un elevato standard di servizi per l´alloggio, – aggiunge la vicepresidente - sia quando questi trovino disponibilità negli studentati, sia quando scelgano la locazione presso proprietari privati, rispetto ai quali è necessario garantire ed informare gli studenti sull´affidabilità delle agenzie e dei singoli proprietari, anche relativamente agli obblighi normativi e fiscali derivanti dagli affitti. Per questo motivo, la Regione Umbria e Adisu sono impegnati nel garantire un percorso sicuro nella ricerca di un alloggio, potendo contare sulle azioni di monitoraggio che Adisu ha già predisposto in due protocolli operativi (Cercalloggio e Affittaetico) dei quali sono firmatari non solo le istituzioni, ma anche gli organismi predisposti al controllo". Concludendo la vicepresidente ha rivolto "l´invito agli studenti cinesi e alle agenzie che organizzano la venuta a Perugia dei giovani iscritti ai corsi universitari, di rivolgersi per l´accoglienza ad Adisu o di far riferimento agli uffici delle Università".  
   
   
OPERE PUBBLICHE IN LIGURIA, LAVORI DA FONDI RESIDUI CELEBRAZIONI COLOMBIANE  
 
Genova, 17 Marzo 2015. "E´ un caso interessante che dimostra cosa vuol dire per un Paese spostare risorse dalla rendita agli investimenti". Lo ha detto venerdì 13 marzo il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando il quadro complessivo di lavori realizzati a Genova grazie ai fondi residui delle celebrazioni colombiane del 1992. Con la legge 99 del 1991 furono approvati gli stanziamenti per finanziare le opere connesse all´Expo´ di Genova "Colombo ´92", organizzato in occasione delle celebrazioni per il cinquecentenario della scoperta dell´America. In particolare, la legge autorizzò il Comune di Genova a stipulare mutui quindicennali, per l´importo di 470 miliardi di lire. Nel marzo del 2007, grazie a un accordo di programma tra presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Liguria, Provincia e Comune di Genova, è stato reso possibile impiegare i fondi residui per interventi di adeguamento e recupero della città e del suo patrimonio storico-artistico. La somma, 97 milioni di euro, è frutto della riduzione dei tassi di interesse sui mutui contratti al tempo dal Comune, grazie all´adozione dell´euro come moneta corrente. Il programma si sviluppa in tre aree di intervento: ambiente e territorio, beni culturali e turismo. In totale sono state avviate 50 attività di cui 24 già concluse, 12 terminate ma in via di collaudo, 12 in corso e due i cui lavori sono ancora da affidare o aggiudicare. Gli interventi principali hanno riguardato: la messa in sicurezza del torrente Bisagno, per il primo e il secondo lotto di lavori; la valorizzazione dei luoghi colombiani; la viabilità e i parcheggi nella zona della Stazione Marittima; le infrastrutture turistiche e sportive della fascia di rispetto di Prà; il recupero e la valorizzazione delle Ville e dei Parchi Storici; la salvaguardia del patrimonio storico-artistico; il consolidamento e lo sviluppo delle strutture culturali cittadine; lo sviluppo delle strutture turistiche; la ristrutturazione di Palazzo Grillo inserito nei "Rolli" e perciò patrimonio dell´Unesco.  
   
   
COMMISSIONE PER I BILANCI APPROVA AIUTI UE PER I LAVORATORI IN ESUBERO IN GRECIA E IN IRLANDA  
 
Bruxelles, 17 marzo 2015 - Quasi 1.500 lavoratori in esubero in Grecia e in Irlanda nel 2014 dovrebbe beneficiare di un aiuto Ue pari 11.300.000 € per aiutarli a trovare posti di lavoro, la commissione per i bilanci ha raccomandato il Lunedi. Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) aiuti deve ancora essere approvato dal Parlamento nel suo insieme.
Paese Azienda Numero di beneficiari Importo dell´aiuto (€) Settore Relatore del Pe
Grecia Attica Broadcasting 928 5046000 Broadcasting mass media (1 ° finora) Georgios Kyrtsos (Ppe, El)
Grecia Attica Publishing 705 3746700 Editoria - mass media (2a finora) Lefteris Christoforou (Ppe, Cy)
Irlanda Lufthansa Technik Airmotive Ireland Ltd. E 2 fornitori 450 2490758 riparazione e installazione di aeromobili Victor Negrescu (S & D, Ro)
Broadcaster greco ed editore: € 8.700.000 Con sede ad Atene Attica Broadcasting e Attica Publishing realizzati 1.633 lavoratori in esubero in cui la crisi ha costretto le famiglie greche di ridurre la spesa per non essenziali, compresi gli abbonamenti televisivi e giornali. Quotidiani perso il 60% dei loro abbonati 2009-2013, e le imprese dei mass media hanno perso metà del loro principale fonte di reddito di inserzionisti ritirarono .. Commissione per i bilanci deputati hanno approvato le domande delle autorità greche di aiuto per completare i loro sforzi per ri-treno e trovare posti di lavoro per i lavoratori licenziati. L´€ 5.040.000 per l´emittente è la prima domanda di aiuto Feg nel settore dei mass media, mentre il 3.750.000 € per l´editore è il secondo nel settore editoriale. Irish officina aereo: € 2.500.000 La filiale irlandese di Lufthansa Technik, un servizio di manutenzione e riparazione di aeromobili nel sud-est dell´Irlanda chiuso quando il suo funzionamento è rivelata costosa e ai suoi clienti commutato alle nuove tecnologie. La riparazione di affari e commercio di motori per lo più classici e le loro parti di ricambio è stato spinto fuori dal l´arrivo di una nuova generazione di aerei sempre più fabbricati e servito in Asia. Con la recente chiusura di diverse aziende simili in Irlanda, i suoi ex lavoratori devono affrontare notevoli difficoltà a trovare lavoro. Presso l´azienda e le sue due controllate, 450 persone sono stati licenziati, spingendo le autorità irlandesi per richiedere 2.500.000 € in aiuti Feg per aiutare riqualificare i lavoratori, metterli attraverso l´istruzione superiore o aiutarli a creare le proprie imprese. I prossimi passi Parlamento nel suo insieme è quello di votare le applicazioni nella sessione plenaria del 25 marzo. Il Consiglio ha approvato la applicazioni oggi (2015/03/16).
 
   
   
OM CARRELLI: 4 MANIFESTAZIONI D’INTERESSE, I PIANI INDUSTRIALI ENTRO 15 GIORNI IL PRESIDENTE VENDOLA AL MISE PER UNA RICOGNIZIONE SUL SITO DI BARI  
 
Roma, 17 marzo 2015 - Approfondita ricognizione, oggi al Ministero dello Sviluppo Economico, sul futuro produttivo ed occupazionale della Om Carrelli di Bari. A fare il punto della situazione con il Vice Ministro Claudio De Vincenti e il Responsabile dell’Unità di Gestione delle Crisi Industriali del Mise Giampiero Castano, c’erano il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e l’Assessore Regionale al Lavoro Leo Caroli. Nel corso della riunione si è verificato che, al momento, sono quattro le manifestazioni d’interesse presentate da aziende che sono state sollecitate a formalizzare entro quindici a Istituzioni, Invitalia e Puglia Sviluppo i rispettivi Piani Industriali definitivi. Governo e Regione torneranno ad incontrarsi a valle dell’esame dei Piani Industriali da parte di Invitalia e Puglia Sviluppo. Immediatamente dopo, verrà convocato il Tavolo.  
   
   
LE VERNICI LUMINESCENTI SI ACCENDONO CON L’OSSIGENO L’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA, IN COLLABORAZIONE CON L’ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA DI GENOVA, HA MESSO A PUNTO UNA NUOVA VERNICE LUMINESCENTE CHE SI ATTIVA IN PRESENZA DI OSSIGENO PER VIA DI NANO SENSORI DI ULTIMA GENERAZIONE.  
 
Milano, 17 Marzo 2015 – Una vernice a base di speciali nano-particelle fluorescenti in grado di rilevare variazioni di pressione, diventando tanto più brillante quanto più alta è la pressione dell’aria che le scorre sopra. È il risultato di uno studio su nano-particelle a semiconduttore, condotto da un team di ricerca dell’Università di Milano-bicocca in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Lo studio, ‘Reversed Oxygen Sensing’ using Colloidal Quantum Wells: towards highly emissive photoresponsive varnishes (doi: 10.1038/ncomms7434), pubblicato sulla rivista Nature Communications, è stato realizzato da un team di ricerca del Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università di Milano-bicocca coordinato da Sergio Brovelli e da Francesco Meinardi, docenti rispettivamente in Fisica Sperimentale e Fisica della Materia, in collaborazione con il gruppo guidato da Iwan Moreels dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Le vernici luminescenti per sensori di gas o di pressione, anche note come pressure sensitive paints, sono costituite da particolari materiali, detti cromofori, dotati di una specifica sensibilità a sostanze chimiche gassose. Quando opportunamente illuminati, brillano con un’intensità che dipende dalla pressione del gas a cui sono soggetti. Le vernici luminescenti sono utilizzate nello sviluppo delle lampade a basso consumo energetico, dove è necessario valutare i flussi interni di gas, oppure nel campo dell’ingegneria aerospaziale e automobilistica per effettuare test aerodinamici su modelli di velivoli o automobili, in modo da migliorarne le prestazioni ed ottimizzarne i consumi. In questo caso, i modelli vengono ricoperti di vernice, posizionati all’interno di una galleria del vento e esposti a flussi d’aria mentre sono al contempo illuminati da una lampada ultravioletta. La luce emessa dalla vernice è quindi rilevata da una fotocamera ed elaborata da appositi software che, ricostruendo l’immagine del modello, permettono di risalire alla pressione di gas in ogni punto della sua superficie. Il funzionamento delle vernici sensibili alla pressione attualmente in uso si basa però sul fatto che quando interagiscono con gas ossidanti si attivano processi che ne spengono l’emissione luminosa. «Ci si trova quindi nella situazione paradossale per cui più gas significa meno luce: l’immagine della distribuzione della pressione su un modello in un test aerodinamico è di conseguenza in negativo», spiega Monica Lorenzon che lavora su questo progetto nel suo dottorato in Scienza e Nanotecnologia dei Materiali. La realizzazione di una vernice sensibile alla pressione dal comportamento inverso, ovvero che aumenti la propria intensità luminosa in presenza di ossigeno, è stata finora impedita dalla mancanza cromofori adeguati. La ricerca svolta all’Università di Milano-bicocca ha permesso di sviluppare nano-materiali costituiti da nanofogli di semiconduttore, in grado di generare un segnale luminoso più intenso in presenza di ossigeno, oltre che di rivelare efficientemente variazioni di pressione grazie alle loro ampie superfici sensibili. «Questa tecnologia, di cui noi abbiamo fornito la prova di principio - spiega Sergio Brovelli - potrà essere sfruttata in tutti i contesti in cui sia necessario misurare con elevata risoluzione spaziale la pressione di gas su una superficie: dall’ingegneria meccanica alla difesa, fino allo sviluppo di dispositivi a basso consumo energetico.»  
   
   
SERRACCHIANI, FISCALITÀ VANTAGGIO ESSENZIALE PER RIPRESA  
 
Trieste, 17 marzo 2015- La fiscalità di vantaggio è uno strumento per ricreare attrattività che, per un Friuli Venezia Giulia al centro della nuova Europa ma pur sempre regione di confine, significa anche contrastare la concorrenza dei Paesi vicini quali Austria e Slovenia. È quanto emerso dalla tavola rotonda "La fiscalità di vantaggio, un´opportunità di sviluppo" organizzata a Trieste da Regione e Agenzia delle Entrate per fare il punto sulle azioni messe in atto a livello nazionale e regionale per favorire il rilancio dell´economia. "Un convegno importante - ha evidenziato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani - che ci ha permesso di presentare le novità apportate in tema di utilizzo del sistema fiscale per sostenere e migliorare la nostra competitività di sistema". "Interessante - ha aggiunto Serracchiani - anche il fatto di puntare sui vantaggi che la fiscalità può garantire a ricerca e sviluppo. Le imprese regionali resistono alla crisi se investono in questi settori e da questo punto di vista possiamo ritenerci molto attivi". Soffermandosi sugli obiettivi più immediati, la presidente ha citato l´abbattimento dell´Irap, la semplificazione e la leva dell´addizionale Irpef regionale, considerati "strumenti caratterizzanti del Rilancimpresa che dai vari interlocutori è percepita come un´ottima legge oltre che come spunto per costruire la fiscalità di vantaggio in funzione dell´attrattività". "In questo modo - ha spiegato - vogliamo favorire l´insediamento di imprese sul territorio e incentivare coloro i quali si impegnano in ricerca e sviluppo. "Essenziale - ha concluso Serracchiani - garantire un solo front office alle imprese, dando vita a quella burocrazia positiva capace di essere uno strumento di crescita per il Friuli Venezia Giulia". "Fiscalità semplice e certa, con un quadro normativo per gli investimenti coerente ed ampio" è quanto auspica e definisce come "fondamentale" il direttore dell´Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, tra i relatori dell´incontro che è stato aperto dall´assessore regionale alle Finanze, Francesco Peroni, deciso nel sostenere la valenza della fiscalità di vantaggio in funzione della ripresa economica. "Serve - ha precisato Orlandi - un´amministrazione moderna che, fornendo risposte rapide e servizi puntuali, sappia cogliere le esigenze del Paese. Un´amministrazione - ha insistito - non a caccia dell´errore ma dell´evasione vera che è il fattore di crisi per eccellenza delle aziende sane rispetto a coloro i quali evadono Iva e contributi". Commentando le misure adottate dal Friuli Venezia Giulia in termini di fiscalità, Orlandi le ha definite "molto opportune per una regione vicinissima ad altri Paesi in grado di farle una concorrenza leale quanto dannosa. Abbiamo comunque tutti bisogno - ha concluso - di sviluppo e di nuove opportunità di lavoro".  
   
   
CENTRI COMMERCIALI: FVG, STOP ESPANSIONE PARCO IKEA A VILLESSE  
 
Trieste, 17 marzo 2015 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Pianificazione territoriale, Mariagrazia Santoro, ha confermato l´esecutività del Nuovo Prgc del Comune di Villesse che ha recepito le riserve vincolanti della Regione, risalenti al maggio 2014, prevedendo di stralciare dalle proposte di modifica del Piano struttura le direttrici di espansione dell´ambito del Parco commerciale Ikea per il rispetto delle scelte e degli impegni assunti in sede di Accordo di programma sottoscritto nel 2006 (e della sua successiva modifica del 2011) tra la Regione, i Comuni di Villesse e Romans d´Isonzo e gli imprenditori privati. Ogni previsione di pianificazione relativa a possibili sviluppi del Parco commerciale dovrà essere sostenuta da una valutazione complessiva degli effetti di tipo ambientale-paesaggistico e viabilistico che tali scelte potrebbero determinare rispetto ai contenuti dell´Accordo di programma. Ecco perché soltanto in tale sede, previa verifica delle possibili ricadute, andranno eventualmente riviste le previsioni e rinegoziati gli impegni reciproci assunti da tutti i firmatari dell´Accordo stesso. "A fronte di una notevole superfice di vendita attuale - ha affermato Santoro - riteniamo che la Giunta Regionale, attraverso gli strumenti di controllo e verifica che ha a disposizione, debba dare un chiaro segnale verso il contenimento al consumo di suolo in attesa del piano paesaggistico regionale che potrà poi porre in essere tutte le condizioni per l´utilizzo delle innumerevoli zone industriali e commerciali già previste nei piani regolatori dei nostri comuni e iniziare un vero percorso che porti al recupero delle sempre più frequenti aree dismesse".  
   
   
PROTOCOLLO INTESA EX OM. VENDOLA: "ATTO IMPORTANTE, SECONDA VOLTA IN ITALIA"  
 
Bari, 17 marzo 2015 - “Oggi i 100mila metri quadri di un marchio, di una fabbrica, di una storia industriale così preziosa come Om, tornano di proprietà del territorio e dei lavoratori, in modo tale che possano essere offerti a un investitore interessato a mantenere nella zona industriale di Bari quel meraviglioso presidio di capacità, di manifattura”. Così il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, nel corso della conferenza stampa per l’illustrazione e la sigla del protocollo d´intesa (tra Regione Puglia, Città metropolitana, Comune di Bari, Comune di Modugno, Consorzio Asi, società Om) che avvia un´ipotesi di riconversione funzionale e occupazionale degli immobili dell´ex Om Carrelli che si trovano a Modugno. A siglare il protocollo tra gli altri, il Presidente Vendola, l’assessore al Lavoro della Regione Puglia, Leo Caroli, e il sindaco di Bari, Antonio Decaro. “Noi ci siamo messi sulle spalle tutte le aziende e le crisi industriali, da Bridgestone a Sangalli, da Miroglio a Om – ha aggiunto Vendola - e abbiamo cercato di fare molto di più di quello che non fosse la nostra competenza. Abbiamo cercato di fare politiche industriali. Il nostro obiettivo oggi è la reindustrializzazione per l’arricchimento del distretto della meccanica nel territorio di Bari. Attrarre investimenti per la reindustrializzazione è abbastanza complicato, perché quello che bisogna evitare è che sotto la voce della reindustrializzazione si svolga la rapina degli impianti, della ricchezza che c’è in una fabbrica come ad esempio l’ex Om. Per noi non è importante chiudere la pratica, per noi è importante riaprire la fabbrica”. Poi Vendola ha aggiunto che “quello che accade oggi è importante perché propedeutico a ciò che accadrà nelle prossime settimane che sarà ancora più importante”. “Devo mantenere quel vincolo di riservatezza che ciascuno di noi deve mantenere - ha spiegato il Presidente - perché è essenziale per la buona riuscita dell’operazione. Dopo alcuni anni anche di sconforto, abbiamo vissuto alcune vicende come una beffa. Ma oggi ho qualche ragione per dire che, nelle prossime settimane, il secondo tempo di questa vicenda si possa chiudere positivamente. Stiamo lavorando tutti pancia a terra”. “Quello che sigliamo oggi - ha concluso Vendola - è un atto importante perché è la seconda volta in Italia, dopo Sangalli a Ginosa, che applichiamo questa procedura che mette in sicurezza una prospettiva. Abbiamo maestranze che rappresentano un’eccellenza come capacità produttiva, abbiamo macchinari e complessivamente una fabbrica all´avanguardia, abbiamo la buona speranza quindi che nelle prossime ore e nei prossimi giorni le manifestazioni di interesse di probabili investitori, possano incardinarsi in un processo concreto che ci consentirà di dire a quei lavoratori e alle loro famiglie, è finito un incubo, comincia una storia nuova”.  
   
   
FERRIERA SERVOLA: DA ARPA DATI AMBIENTALI IN TEMPO REALE  
 
Trieste, 17 marzo 2015 - E´ ripreso il confronto tra Regione e le associazioni ambientaliste di Trieste sui progetti di messa in sicurezza e riconversione industriale dell´area della Ferriera di Servola. L´incontro, aperto a tutte le associazioni ambientaliste, ha visto la partecipazione dell´assessore regionale all´Ambiente, Sara Vito, del sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, degli assessori comunale e provinciale all´Ambiente, Umberto Laureni e Vittorio Zollia, e del direttore dell´Agenzia regionale per la protezione dell´ambiente (Arpa) Luca Marchesi. L´incontro è stato preceduto dalla consegna all´assessore Vito di una petizione sulla questione Ferriera da parte del Circolo Miani e da Servola Respira. In apertura, Vito ha ricordato che l´incontro è stato voluto direttamente dalla presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che esattamente un mesa fa s´era impegnata ad effettuare un approfondimento sullo stato dell´ambiente nell´area dello stabilimento industriale di Servola, invitando Arpa a presentare tutti i dati a sua disposizione e ad illustrare i nuovi interventi a tutela dell´ambiente che si realizzeranno con l´accordo di programma siglato dal Gruppo Arvedi. Vito ha ribadito la posizione della Regione, che prevede "il risanamento ambientale dell´area della Ferriera di Servola e il riavvio dell´attività industriale, a condizione che ciò avvenga nel rispetto delle più rigorose normative di tutela della salute dei cittadini e di sicurezza dei lavoratori". "L´amministrazione regionale - ha aggiunto l´assessore - ha chiesto pertanto ad Arpa un rinnovato e accresciuto impegno, un cambio di passo, affinché i cittadini possano avere certezze in termini di sicurezza, salute e compatibilità ambientale". "Il cambio di passo ci sarà sicuramente - ha assicurato il direttore di Arpa, Luca Marchesi - anche perché oggi c´è una prospettiva per il futuro. L´accordo di programma prevede, infatti, due condizioni propedeutiche alla riattivazione del sito industriale: la messa in sicurezza del sito (compreso lo smaltimento dei rifiuti storici) e il riesame dell´autorizzazione integrata ambientale (Aia), provvedimento che autorizza l´esercizio di una installazione, imponendo la conformità a specifici requisiti, anche in termini di emissioni inquinanti. "L´agenzia per l´ambiente - ha ricordato Marchesi - metterà in campo tutte le sue migliori competenze professionali e opererà nel segno della massima trasparenza". Per Marchesi ciò significa che tutti i dati dei monitoraggi ambientali dovranno essere resi pubblici up-to-date, cioè il prima possibile, subito dopo aver passato i processi di validazione. Marchesi ha descritto la struttura delle reti di monitoraggio della qualità dell´aria a Trieste e Servola, i parametri rilevati e tutte le informazioni che possono essere ricostruite utilizzando strumenti avanzati di modellistica previsionale; un capitolo a sé stante riguarda le prescrizioni Aia, che dovranno contenere precise indicazioni sui controlli e sulla pianificazione delle ispezioni. In conclusione, Vito ha ribadito la disponibilità della Regione ad organizzare altri momenti di incontro per fornire informazioni puntuali su specifici argomenti. Ha evidenziato, inoltre, l´importanza dell´Osservatorio ambiente e salute di Arpa che ha già avviato indagini epidemiologiche nell´area triestina.