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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 14 Maggio 2015 |
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GIUSTIZIA EUROPEA: IL TRIBUNALE RESPINGE I RICORSI DELLA COMPAGNIA AEREA NIKI LUFTFAHRT CONTRO L’ACQUISIZIONE DELLA AUSTRIAN AIRLINES DA PARTE DELLA LUFTHANSA E CONTRO L’AIUTO ALLA RISTRUTTURAZIONE CONCESSO DALL’AUSTRIA ALLA AUSTRIAN |
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Lussemburgo, 14 maggio 2015 - La Austrian Airlines è la maggiore compagnia aerea austriaca . La sua piattaforma principale è l’aeroporto internazionale di Vienna (Austria). Date le difficoltà finanziarie della Austrian Airlines, nel 2008 lo Stato austriaco ha deciso di privatizzarla, vendendo la sua quota di maggioranza pari al 41,56%. La scelta è caduta sull’offerta della Lufthansa, la maggiore compagnia aerea tedesca, le cui piattaforme sono l’aeroporto internazionale di Francoforte sul Meno (Germania) e l’aeroporto di Monaco di Baviera (Germania) . Per l’acquisizione delle quote detenute dallo Stato austriaco, l’offerta della Lufthansa prevedeva (i) che la Lufthansa versasse un prezzo di acquisto di Eur 366 268,75, (ii) che la Lufthansa stabilisse un buono di recupero tale da dar luogo, nel caso di ritorno in bonis, ad un pagamento supplementare che poteva arrivare a Eur 162 milioni e (iii) che lo Stato austriaco versasse, mediante una struttura di cartolarizzazione, una sovvenzione di Eur 500 milioni, che sarebbe stata utilizzata per aumentare il capitale della Austrian Airlines. La Lufthansa ha inoltre lanciato, per le quote fluttuanti della Austrian Airlines, un’offerta pubblica di acquisto, per la quale ha ricevuto dichiarazioni di accettazione superiori alla quantità richiesta. La Lufthansa è stata quindi in grado di acquisire, insieme alla quota dello Stato austriaco, l’85% delle quote della Austrian Airlines. Con decisioni del 28 agosto 2009 la Commissione ha autorizzato, fatto salvo il rispetto degli impegni proposti dalla Lufthansa e dalla Austrian Airlines, il progetto di acquisizione e, fatto salvo il rispetto di determinati requisiti nonché dell’attuazione integrale del piano di ristrutturazione notificato, l’aiuto alla ristrutturazione compreso nel prezzo negativo da corrispondere dalla Lufthansa. La Niki Luftfahrt Gmbh è una società di diritto austriaco con sede a Vienna, che gestisce una compagnia aerea nota come «Flyniki» o «Niki». Essa opera a partire da Vienna, Linz, Salisburgo, Graz e Innsbruck (Austria), e garantisce voli con destinazioni in tutta Europa e nel Nord-africa. Al momento della presentazione dei ricorsi, la Niki Luftfahrt era detenuta al 76% dalla Privatstiftung Lauda (fondazione privata Lauda) e al 24% dalla seconda compagnia aerea tedesca, la Air Berlin. La Niki Luftfahrt ha presentato dinanzi al Tribunale dell’Unione europea ricorsi per ottenere l’annullamento delle decisioni di approvazione della Commissione . Con le sue odierne sentenze il Tribunale respinge tali ricorsi. Secondo il Tribunale, nessuno degli argomenti dedotti dalla Niki Luftfahrt consente di rimettere in discussione le due decisioni della Commissione. In particolare, la Niki Luftfahrt non è riuscita a confutare la constatazione della Commissione secondo cui la compatibilità dell’acquisizione della Austrian Airlines da parte della Lufthansa con il diritto della concorrenza dell’Unione faceva sorgere seri dubbi solo per i collegamenti Vienna-stoccarda, Vienna-colonia-bonn, Vienna-monaco di Baviera e Vienna-francoforte sul Meno (collegamenti tra l’Austria e la Germania), nonché per il collegamento Vienna-bruxelles (collegamento tra l’Austria e il Belgio). Allo stesso modo, la Niki Luftfahrt non è riuscita a dimostrare che gli impegni proposti dalla Lufthansa e dalla Austrian Airlines non fossero sufficienti a dissipare tali dubbi. Detti impegni miravano a ridurre gli ostacoli all’ingresso e a facilitare l’ingresso di uno o più nuovi operatori o l’espansione di concorrenti già presenti sui suddetti collegamenti, in particolare tramite la messa a disposizione di bande orarie. Inoltre la Niki Luftfahrt non è nemmeno riuscita a dimostrare che la Commissione abbia errato nel constatare che l’aiuto di Stato in favore della Austrian Airlines, incluso nel prezzo negativo da corrispondere da parte della Lufthansa, era compatibile, in quanto aiuto alla ristrutturazione, con le norme dell’Unione in materia di aiuti di Stato. Tale aiuto mirava a garantire la riduzione dell´indebitamento della Austrian Airlines e faceva parte di un piano di ristrutturazione finalizzato a garantire il ripristino della sua redditività a lungo termine. |
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ISPEZIONE UE SU SECURITY DELL’AEROPORTO DI TORINO CASELLE: SCALO CON ELEVATI STANDARD DI SICUREZZA AL PARI DEI MIGLIORI AEROPORTI EUROPEI |
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Roma, 14 maggio 2015 - L’ente Nazionale per l’Aviazione Civile rende noto che la scorsa settimana, dal 4 all’8 maggio, un team dell’Unione Europea, integrato da osservatori della Transportation Security Administration U.s.a., ha effettuato un’ispezione di security presso l’Aeroporto di Torino Caselle. Durante l’ispezione, che aveva come oggetto la verifica della rispondenza dei requisiti previsti dai Regolamenti europei in materia, sono stati sottoposti a specifico controllo più di 90 differenti prescrizioni di sicurezza, di cui solo cinque sono state rilevate “non compliant”, due delle quali, peraltro, sono già rientrate prima del termine dell’ispezione stessa. Il responsabile del team ispettivo, al termine dei quattro giorni di controlli, ha confermato la conformità dell’Aeroporto di Torino Caselle ai più elevati standard di sicurezza collocando lo scalo, pertanto, al pari dei migliori aeroporti europei. Inoltre, lo stesso team leader ha voluto evidenziare la forte motivazione riscontrata sia nel gruppo ispettivo, sia tra tutte le componenti aeroportuali, pubbliche e private coinvolte, congratulandosi per il lavoro svolto e per la professionalità dimostrata, come evidenziato anche nei commenti finali degli osservatori della Transportation Security Administration U.s.a. |
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IL DIRETTORE GENERALE DELL’ENAC E IL VICE DIRETTORE AVVIANO IL GEMELLAGGIO TRA ENAC E AUTORITÀ AVIAZIONE CIVILE DELL’EGITTO: PROGRAMMA FINALIZZATO AD AFFIANCARE L’EGITTO NELLO SVILUPPO E NELL’ARMONIZZAZIONE DELLA NORMATIVA TECNICA ED ECONOMICA DEL SETTORE |
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Roma, 14 maggio 2015 - Con la conferenza che si è svolta il 12 maggio al Cairo, il Direttore Generale Alessio Quaranta e il Vice Direttore Generale Benedetto Marasà hanno dato il via ufficiale al programma di gemellaggio (Twinning Project) tra l’Enac e il corrispettivo egiziano, l’Ecaa Egyptian Civil Aviation Authority. L’enac si è aggiudicato il twinning al termine di una procedura di selezione europea per affiancare l’autorità egiziana nello sviluppo, l´armonizzazione e l’implementazione della regolazione tecnica ed economica del settore aeronautico del Paese. La conferenza di oggi ha registrato un forte interesse tra le Istituzioni, il settore, l’industria e i media egiziani proprio per l’importanza che il progetto ricopre per lo sviluppo del Paese e che testimonia, ancora una volta, il ruolo di riferimento ricoperto dall’Enac nel contesto internazionale dell’aviazione civile. I twinning project sono programmi di gemellaggio istituzionale finanziati dall’Unione Europea mediante i quali si presta supporto ai Paesi che intendono aderire all´Ue (candidate countries) e ai Paesi limitrofi alla Ue stessa (neighbourhood countries); si attuano tramite una stretta collaborazione tra l’amministrazione del Paese beneficiario e l´amministrazione dello Stato Membro della Ue che presta l´assistenza. Nel caso del twinning Enac-ecaa, il finanziamento dell’Unione Europea è pari a 1.1 milioni di euro. Il programma, operativamente avviato nel febbraio 2015, dura 24 mesi e vede coinvolti, per conto dell’Enac, 24 professionisti, tra ingegneri, avvocati, economisti e ispettori di volo, coordinati dal Vice Direttore Generale Benedetto Marasà. Il gemellaggio prevede anche dei viaggi di studi in Europa, per alcuni manager dell´Ecaa che orienteranno le scelte normative e procedurali dei rispettivi settori (operatori aerei, aeroporti, service providers, security, ecc.). La prima visita è stata organizzata per il corrente mese di maggio, presso la Direzione Generale dell’Enac a Roma, per far sì che vertici e dirigenti della Ecaa familiarizzino con l´organizzazione e i metodi di certificazione e sorveglianza europei. L’affiancamento che l’Enac eserciterà nei confronti dell’Autorità Egiziana è finalizzato al conseguimento della piena indipendenza regolatoria e finanziaria, all’attuazione di norme, procedure e buone pratiche aeronautiche per armonizzarsi agli standard dell´Unione Europea in materia di safety, operazioni di volo, licenze di volo, spazio aereo, aeroporti, security, qualità, organizzazione interna e safety management system. Un aspetto di particolare interesse del programma prevede che vengano organizzati, per i referenti egiziani, anche incontri con il settore dell’aviazione civile nazionale (istituzioni, operatori aerei, operatori aeroportuali, service providers) su specifiche tematiche quali lo State Safety Program e l´implementazione delle norme europee. Il Direttore Generale Alessio Quaranta nel suo discorso di introduzione ha dichiarato: “L’avvio di questo importante progetto è stato possibile grazie anche all’impegno e al supporto delle Istituzioni nazionali, all’interesse riscontrato in tutto il settore dell’aviazione civile, nonché alla professionalità e alla dedizione sia del personale dell’Enac coinvolto, sia di quello dell’amministrazione egiziana. I Twinning Project rappresentano sempre una sfida che l’Enac accoglie con uno spirito positivo: costituiscono, infatti, un ulteriore stimolo per verificare le proprie capacità e permettono di trasmettere le competenze acquisite a favore di Paesi che necessitano di un supporto per adottare gli stringenti standard comunitari in campo tecnico ed economico. L’auspicio per i due anni in cui lavoreremo al fianco dell’Egitto, è quello di accompagnare questo importante Paese, che ha già un’ottima competenza in ambito aeronautica, verso il raggiungimento degli obiettivi che si è prefisso per un ulteriore crescita del comparto”. Il Vice Direttore Generale Benedetto Marasà nella relazione presentata quale coordinatore del progetto, ha illustrato nel dettaglio i lavori in programma, gli ambiti di interesse reciproco, la metodologia per raggiungere gli obiettivi prefissati: “Tra gli elementi chiave per il successo del progetto vi è senz’altro la volontà politica di attuare le riforme nel settore, senza ritardi nell’adozione dei regolamenti. Tra i principali risultati attesi nei due anni di lavoro, contiamo di poter raggiungere, tra l’altro, un accordo tra Ecaa e l’Easa, l’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea”. Alla conferenza del 12 maggio per l’Enac sono intervenuti il Direttore Generale Alessio Quaranta e il Vice Direttore Generale Benedetto Marasà. Ha partecipato anche l’Ambasciata d’Italia. Mentre per l’Egitto erano presenti alla conferenza, tra gli altri, il Presidente dell´Autorità per l´Aviazione Civile Egiziana, Mahmoud Taha Al-zanaty e rappresentanti sia del Ministero dell’Aviazione Civile, sia il Ministero della Cooperazione internazionale. Per l’Unione Europea, inoltre, è stato ospitato l’intervento del Capo delegazione dell’Unione Europea in Egitto James Moran. |
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UN AEROPORTO FUNZIONANTE IN ALTO ADIGE |
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Bolzano, 14 maggio 2015 - La Giunta provinciale ha designato il nuovo Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vicepresidente dell’Abd – Airport Bolzano Dolomiti. La Camera di commercio sottolinea l’importanza che l’aeroporto di Bolzano riveste per il collegamento e l’accessibilità dell’Alto Adige. “L’economia altoatesina ha bisogno di un aeroporto funzionante e non di strutture portate avanti con poca convinzione”, afferma il Presidente della Camera di commercio Michl Ebner. Gli imprenditori e le imprenditrici dell’Alto Adige operano sempre di più su mercati internazionali e necessitano pertanto di un collegamento efficiente con gli aeroporti maggiori. Allo stesso modo deve essere data ai partner commerciali la possibilità di raggiungere velocemente l’Alto Adige. Anche fiere e congressi di portata internazionale possono essere svolti solamente se i partecipanti possono raggiungere la sede in aereo. “Auspichiamo pertanto che venga trovata al più presto una nuova società di volo in modo da non interrompere il traffico aereo”, aggiunge Ebner. Anche il per il settore turistico altoatesino l’aeroporto riveste un ruolo importante. I dati sui soggiorni degli ospiti provenienti da zone vicine quali la Germania e l’Italia evidenziano un calo delle presenze. Sempre più persone apprezzano la vacanza in aereo che permette viaggi senza stress e scelgono di conseguenza le proprie mete. Per garantire la continuità del turismo in provincia è indispensabile offrire voli charter per attirare anche turisti da paesi lontani. L’aeroporto incide inoltre sulla mobilità degli altoatesini. Le zone montane sono già svantaggiate sotto l’aspetto dell’accessibilità perché la costruzione di strade e collegamenti ferroviari risulta più difficoltosa; occorre offrire anche collegamenti aerei. Essi offrono alla popolazione locale la possibilità di viaggiare più rapida e comoda e permettono di iniziare la vacanza senza lunghe percorrenze in auto per raggiungere uno degli aeroporti più vicini. Il collegamento con Roma può rappresentare il punto di accesso per gli altoatesini e le altoatesine, che da Roma possono raggiungere destinazioni in tutto il mondo. I servizi di trasporto dall’Alto Adige ai diversi aeroporti regionali come Bergamo, Verona o Venezia rappresentano pertanto solo un complemento e non un’alternativa all’aeroporto di Bolzano. Per essere competitivi a livello internazionale, l’economia e la destinazione turistica Alto Adige hanno bisogno di voli di linea e di voli charter affidabili che non subiscano continue cancellazioni. Devono essere garantiti un esercizio ininterrotto dell’aeroporto di Bolzano e un’infrastruttura consona e funzionante. |
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BASILICATA, PIANO TRASPORTI: APPROVATE LINEE PROGRAMMATICHE E STRATEGICHE |
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Potenza, 14 maggio 2015 - Sono state approvate nella scorsa seduta della Giunta regionale le Linee strategiche e programmatiche del Piano Regionale dei Trasporti. Si tratta di un documento di inquadramento programmatico preliminare che individua gli indirizzi strategici del nuovo Prt: Con l’art.1 della Legge Regionale n. 7 del 30 aprile 2014, la Regione Basilicata ha infatti voluto avviare l’iter di una nuova riforma del Trasporto Pubblico Locale in tutti i suoi settori: ferroviari, automobilistici extraurbani e automobilistici comunali; il tutto secondo principi di intermodalità ferro-gomma. Nelle Linee si fa riferimento anche ai servizi di adduzione agli scali ferroviari, all’integrazione delle reti, dei servizi e delle tariffe. L’assessore e la struttura dipartimentale della Regione Basilicata hanno lavorato negli ultimi mesi con impegno e determinazione, ritenendo la definizione e l’approvazione del nuovo Piano Regionale dei Trasporti la condizione urgente per attuare concretamente il processo di riforma del settore, oltre a soddisfare il principio di condizionalità ex ante della programmazione regionale 2014-2020 dei fondi europei, in via di completamento programmatico. Le Linee, quale atto prodromico alla stesura del Prt, contengono le strategie di indirizzo e introducono nel settore criteri di razionalizzazione ed integrazione delle modalità già esistenti, ma soprattutto conferiscono alla Regione le funzioni ed i compiti in materia di Tpl con l’obiettivo di elevare la qualità dei servizi, nel rispetto dei principi di economicità ed efficienza. Il documento che definisce le linee programmatiche per la parte infrastrutturale e dei servizi di trasporto è stato discusso in più sedute dell’Osservatorio permanente per la mobilità nel settore dei trasporti, alla presenza di rappresentanti delle Oo.ss. Di settore, delle due amministrazioni provinciali di Potenza e Matera, dell’Anav Basilicata, dei gestori dei servizi ferroviari regionali, dell’Adoc Basilicata e dell’Anci Basilicata. Il risultato consente ora di aprire un dibattito sulla materia nel quale sarà coinvolto a pieno titolo il Consiglio regionale, avviando così la discussione sul nuovo Prt. Sarà necessario innovare il sistema dei trasporti in Basilicata secondo criteri di economicità ed efficienza, mantenendo servizi adeguati per la nostra comunità. Le Linee Programmatiche rappresentano anche uno strumento necessario nell’ambito della procedura di Valutazione Ambientale Strategica del nuovo Prt in quanto, congiuntamente al Rapporto Ambientale Preliminare, fungono da base di consultazione in materia ambientale. |
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IL NUOVO PROGETTO PER LA TIRRENICA |
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Firenze 14 maggio 2015 - Dopo oltre 50 anni di tentativi, Regione Toscana, Regione Lazio, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero delle Infrastrutture, Autostrade per l´Italia e Sat hanno raggiunto un accordo per la realizzazione della Tirrenica, l´attesa grande infrastruttura viaria della costa. Ieri a Roma è stato firmato un Protocollo d´intesa che definisce il nuovo progetto, costi e tempi di realizzazione e fissa alcune questioni fondamentali come quella del pedaggio gratuito per i residenti. Secondo il presidente della Regione si tratta di un passo avanti serio e concreto rispetto al quale la Regione vigilerà perché si realizzi nel modo migliore e nei tempi previsti. Ecco di che cosa si tratta. Il progetto - La Tirrenica sarà composta da due parti, un tratto più lungo (circa 120 km) da Rosignano a Grosseto sud, ottenuto adeguando e migliorando l´attuale Aurelia, ed un tratto più breve (circa 50 km) di autostrada da Grosseto sud al confine della regione. Nel tratto di autostrada saranno previste tre barriere, uno a Grosseto sud, uno a Fonteblanda ed uno a Capalbio. I costi - L´opera nel suo insieme avrebbe un costo di 1.3 miliardi di euro. I tempi - Obiettivo è arrivare al progetto esecutivo entro agosto 2016. Così potrà essere probabilmente dato il via ai primi cantieri nel 2017. Il pedaggio - Il pedaggio sarà ´aperto´, cioè si pagherà non in base al numero dei Km percorsi ma con tariffe fisse da barriera a barriera, definite in base alla classe del veicolo. Il transito sarà gratuito per 5 anni per i veicoli di classe A dei residenti per tratte di massimo 20 km. Visto che il pedaggio sarà gestito con un sistema ´aperto´, sarà sempre gratuito il passaggio sui tratti di strada compresi tra barriera e barriera, utilizzando gli appositi svincoli. Dunque chi salirà sulla nuova Tirrenica dopo la barriera di Grosseto sud e scenderà prima di Fonteblanda non pagherà niente, così come non pagherà niente chi salirà dopo Fonteblanda e scenderà prima di Capalbio. Il numero e la collocazione degli svincoli saranno definiti in fase progettuale. Nel dettaglio - Analizzando la suddivisione in lotti dell´opera si vedrà che: - per i lotti 2 e 3 (San Pietro in Palazzi-scarlino) sono previsti interventi di riqualificazione della vecchia Aurelia, con una nuova pavimentazione, nuove barriere protettive, nuovi svincoli ed altri interventi di adeguamento e messa in sicurezza. Il progetto esecutivo relativo a questo intervento dovrebbe essere pronto già agli inizi del 2016. - per il lotto 4 (Grosseto sud-Fonteblanda), sarà costruita una vera autostrada sul tracciato della vecchia Aurelia - riguardo al lotto 5b (Fonteblanda-capalbio) il progetto sottoscritto da Regione, Ministero e Autostrade e Sat si rifà a quanto previsto nella delibera regionale n.916 del novembre 2013. - per i lotti 5a e 6 (Ansedonia-tarquinia, nel Lazio) è già avviato il cantiere per realizzare una vera e propria autostrada. |
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CONCENTRAZIONI: LA COMMISSIONE UE AUTORIZZA L´ACQUISIZIONE DEL CONTROLLO ESCLUSIVO DI EURO STAR DA PARTE DI SNCF |
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Bruxelles, 14 maggio 2015 - La Commissione europea ha autorizzato la proposta di acquisizione del controllo esclusivo di Euro Star International Limited da parte della società ferroviaria francese Sncf Mobi Lites ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni. La decisione della Commissione è subordinata al rispetto delle condizioni che gli operatori ferroviari che entrano nel mercato dovrebbero essere agevolate su attualmente servita solo da Euro Star Londra-bruxelles e Londra-parigi. La Commissione temeva che l´acquisizione, come inizialmente notificata ostacolerebbe l´ingresso di concorrenti in questi mercati. Aveva - come nella creazione di Euro Star nel 2010 - serie preoccupazioni per quanto riguarda l´accesso alle stazioni ferroviarie in Francia e Belgio, nonché centri di manutenzione in Francia, Belgio e Regno Unito. Così, la gamma di servizi per i viaggiatori potrebbe essere limitato. Attraverso gli impegni proposti dalla Sncf, Sncb e Euro Star queste preoccupazioni siano stati sciolti. Fin dalla sua istituzione nel 2010, l´Euro Star era controllata congiuntamente da Sncf e il governo britannico. Sncb detiene una quota di minoranza. Il 4 marzo 2015, il governo britannico ha annunciato la vendita della sua partecipazione in Euro Star è una impresa privata. Come parte dell´acquisizione Sncf ha negoziato un nuovo patto parasociale con il quale avranno il controllo esclusivo di Euro Star. Valutazione degli aiuti da parte della Commissione - Secondo la Commissione, l´operazione avrebbe dovuto, come inizialmente notificata per inibire l´ingresso di Euro Star-concorrenti sul Londra-parigi e Londra-bruxelles e perpetuando così la posizione dominante della società in questi mercati. A seguito dell´indagine di mercato, la Commissione ha concluso, in particolare, alla conclusione che l´accesso alle stazioni ferroviarie in Francia e in Belgio e dei servizi lì offerti, così come l´accesso ai centri di servizio in Francia, Belgio e nel Regno Unito a causa dei vincoli di capacità e il fatto che Euro Star e i suoi azionisti Sncf e Sncb gestire queste infrastrutture insieme, sarebbe stato più difficile. Inoltre, l´accesso per addestrare i percorsi nei periodi di punta sarebbe problematico, perché, come un operatore autorizzato Euro Star ha un accesso privilegiato. Guardando ai problemi di concorrenza identificati dalla Commissione Euro Star, Sncf e Sncb Mobi Lites hanno proposto impegni al fine di assicurare che i nuovi entranti ricevono un accesso adeguato e non discriminatorio per le seguenti aree: i) alle aree e servizi per le connessioni standard e le connessioni canale della Manica, biglietteria, informazioni viaggiatore e trasporti Manica alle stazioni francesi e belghe che sono attualmente gestiti dalla Sncf e Sncb; ii) sulla attualmente gestita da Sncf, Sncb e Euro Star centri di manutenzione in Francia, Belgio e Regno Unito per i servizi, come i treni notturni parcheggi, manutenzione e pulizia di treni e manutenzione leggera; iii) per le tracce che sono attualmente utilizzati da Euro Star in ore di punta, quando i nuovi entranti tale accesso non è riuscito a ottenere attraverso il gestore dell´infrastruttura come parte di un abituali Zugtrassenzuweisungsverfahrens. La Commissione ritiene che gli impegni proposti riducono le barriere all´ingresso per le imprese che vogliono offrire un transfrontalieri servizi ferroviari di trasporto passeggeri sulla Londra-parigi e Londra-bruxelles. Di conseguenza, la Commissione ha concluso che l´operazione proposta, come modificata dagli impegni, non solleverebbe problemi di concorrenza. La decisione di autorizzazione è adottata a condizione che gli impegni siano rigorosamente rispettati. |
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AOSTA, FIRMATO IL CONTRATTO CON LA STADLER PER LA FORNITURA DI CINQUE TRENI BIMODALI |
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Aosta, 14 maggio 2015 - Verranno forniti al massimo entro 36 mesi i cinque treni bimodali che la Valle d’Aosta ha acquistato dalla società svizzera Stadler. Il contratto di fornitura è stato sottoscritto il 12 maggio 2015. Obiettivo principale dell’operazione è evitare la rottura di carico, vale a dire il trasferimento dei passeggeri all’altezza di Ivrea o di Chivasso per raggiungere Torino. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati durante una conferenza stampa. Aurelio Marguerettaz, Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti. Abbiamo dei treni più veloci, più confortevoli, di nuova generazione, che inquinano di meno, facilmente raggiungibili dai disabili grazie all’accesso a raso e, ovviamente, potendo funzionare sia dove c’è l’elettrificazione sia dove non c’è, non è più prevista alcuna interruzione. Dopodiché c’è un altro aspetto che riterrei opportuno evidenziare. Il modulo diesel può essere tranquillamente tolto qualora gli investimenti sulla tratta portino a un’elettrificazione totale. Quindi quando qualcuno diceva che questo è solo una soluzione tampone e si buttano via dei soldi, diceva una cosa assolutamente non giusta. Il contratto sottoscritto con la Stadler, oltre all’acquisto dei treni, comprende anche il servizio di manutenzione per un periodo di cinque anni. Aurelio Marguerettaz, Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti. 27 milioni di euro sono stati stanziati dallo Stato e gli altri sono messi a disposizione nel progetto Par Fas. Quindi la fornitura di 43 milioni 130 mila euro più Iva trova totalmente copertura in questi fondi che arrivano dallo Stato e dai Par Fas. A fornire i treni sarà l’azienda svizzera Stadler che produce ogni anno fra i 300 e i 400 mezzi, ha due miliardi di euro di fatturato e circa 6mila dipendenti. Maurizio Oberti, direttore marketing e sales Italia Stadler. Il treno è a tre carrozze, noi li chiamiamo a tre casse, con l’aggiunta di un modulo intermedio diesel. Ha una lunghezza di circa 67 metri e la capacità di viaggiare in modalità elettrica fino a 160 chilometri all’ora e a 130 chilometri all’ora in modalità diesel. Ha una potenza di 2.600 chilowatt in modalità elettrica e 700 chilowatt in modalità diesel. Trasporta 160 - 180 passeggeri seduti e oltre a questi più o meno altrettanti in piedi. E’ dotato di tre porte per lato ed è equipaggiato con i sistemi di sicurezza Scmt e Ssc e quindi tutte le più moderne tecnologie. Un’ottima qualità del servizio e di sicurezza. |
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IDROVIA PADOVA-VENEZIA. OGGI INCONTRO IN REGIONE SULLA PROGETTAZIONE
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Venezia, 14 maggio 2015 - A seguito dell´aggiudicazione definitiva della progettazione preliminare per il completamento dell´Idrovia Padova - Venezia come canale navigabile di V Classe per navi fluvio-marittime con funzione anche di scolmatore del Fiume Brenta, il 7 marzo scorso è stato sottoscritto il contratto d’appalto con il raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato la gara. Prima dell´inizio dell´attività di progettazione, per garantire la partecipazione di tutti i portatori di interessi pubblici o privati, l’assessorato regionale alla difesa del suolo ha convocato per oggi alle ore 15.00 nella sala polifunzionale del Palazzo Grandi Stazioni a Venezia un incontro per illustrare gli obiettivi della Regione e per un primo esame contestuale dei vari aspetti di cui la progettazione dovrà tener conto. |
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SERRACCHIANI, GRANDI YACHT DAL MONTENEGRO A TRIESTE |
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Trieste, 14 maggio 2015 - Trieste punta ad attrarre i grandi yacht presenti nell´Adriatico orientale per offrire ormeggi invernali e servizi di manutenzione. È questo l´obiettivo dell´accordo sottoscritto ieri a Trieste, nella sede della Regione, al cospetto della presidente Debora Serracchiani, fra due consorzi di imprese triestine (Trieste Yacht Berths e Trieste Refitting System) e Kotor Mar (Porto di Cattaro), per promuovere la Destinazione Trieste fra i proprietari dei circa 1.700 grandi yacht che toccano ogni anno il porto del Montenegro. La Regione Friuli Venezia Giulia ha svolto un ruolo determinante nel favorire l´accordo, che nasce nell´ambito della cooperazione internazionale da tempo avviata con il Montenegro, facendo riferimento alla vivace Comunità italiana locale e all´attiva presenza dell´Università popolare di Trieste, che sta fra l´altro svolgendo proprio a Cattaro un corso sulla logistica per una ventina di giovani nostri connazionali. "Questo accordo - ha commentato Serracchiani - conferma il ruolo della Regione e di istituzioni come la Comunità italiana e l´Università popolare, nell´attività di accompagnamento delle imprese del Friuli Venezia Giulia alla ricerca di ampliare i propri orizzonti internazionali". "L´intesa con il Porto di Cattaro - ha aggiunto - rappresenta un´ottima possibilità per attrarre in Friuli Venezia Giulia un turismo di qualità, puntando a intercettare e a far transitare per Trieste il movimento dei grandi yacht che toccano il Montenegro. Si valorizzano così i nostri servizi portuali, su cui puntiamo molto, e si creano potenzialmente nuovi posti di lavoro". "Ma l´accordo è altrettanto importante - ha concluso la presidente - perché favorisce lo sviluppo delle reti di impresa, un tema sul quale l´Amministrazione regionale sta lavorando da tempo". Accanto ai rappresentanti dei due consorzi di imprese di Trieste, Roberto Sponza e Marino Quaiat, e al presidente dell´Università popolare di Trieste Fabrizio Somma, alla firma dell´intesa era presente anche il direttore di Kotor Mar, Davor Rajevic, che ha sottolineato l´importanza di creare un marchio dell´Adriatico per migliorare la capacità di attrazione del traffico delle navi da crociera e della nautica. Con l´accordo, il Porto di Cattaro si impegna a far conoscere tra gli armatori dei grandi yacht la possibilità di ormeggiare le proprie imbarcazioni a Trieste e di utilizzare i diversi servizi per la manutenzione e il refitting. Uno degli strumenti utilizzati per promuovere la Destinazione Trieste è una chiave Usb che contiene un filmato turistico su Trieste e sul Friuli Venezia Giulia e l´elenco degli operatori dei due consorzi, con i servizi offerti. |
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FVG, INCENDI: SERRACCHIANI, FARE SISTEMA PER RIDURRE RISCHIO IN MARE |
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Trieste, 14 maggio 2015 - La riduzione del rischio, la capacità d´intervento rapido e l´avvio di collaborazioni di sistema con i Paesi contermini costituiscono le basi per sviluppare una progettualità comune e coordinata da riconoscere come buona prassi a livello internazionale. Lo ha sottolineato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, aprendo ieri a Trieste, insieme all´assessore regionale alla Protezione civile, Paolo Panontin, il primo convegno internazionale Antincendio in mare/Sea-firefigting al quale partecipano Vigili del fuoco ed esperti del settore italiani, sloveni, croati, finlandesi ed olandesi. All´incontro, promosso dalla Regione e dal Corpo Nazionale Vigili del Fuoco in collaborazione con il ministero dell´Interno, gli enti e operatori dei Paesi vicini e dalla Finlandia, è stato descritto lo stato dell´arte dell´antincendio in mare e le esperienze di cooperazione finora maturate nell´Alto Adriatico; nel contempo sono state gettate le basi per la futura collaborazione transfrontaliera. Citando le recenti situazioni di emergenza generate dallo scoppio degli incendi a bordo di navi, la presidente Serracchiani ha evidenziato come "tali criticità richiamano la necessità di una maggiore cooperazione tra gli Stati membri dell´Ue: sulla base del mutuo apprendimento, dello scambio di buone pratiche e dell´introduzione di metodologie innovative e ´vincenti´". "Cooperazione - ha spiegato la presidente - significa maggior dialogo a livello istituzionale, maggiore collaborazione sotto il profilo operativo tra i soggetti provenienti da diversi Paesi e verifica della possibilità di adottare protocolli d´intervento comuni: l´obiettivo è l´implementazione uniforme delle forze per dare risposta efficiente a situazioni di emergenza che via via si presentano in ambito internazionale". Ricordando l´azione della Regione, che in più occasioni si è fatta interprete delle esigenze di collaborazione sinergica tra i Paesi che si affacciano sull´Adriatico e lo Ionio, Serracchiani si è soffermata sull´importanza della sicurezza e sulla condivisione degli obiettivi, delle procedure e attrezzatture addestrative in un periodo economicamente e socialmente delicato. Nell´evidenziare il comune spazio di riferimento europeo, la presidente ha evidenziato come la Regione Friuli Venezia Giulia coordina per l´Italia il secondo pilastro del tavolo della macroregione Adriatico-ionica, "che è appunto quello delle interconnessioni, fra le sponde dell´Adriatico, ma anche lungo l´Adriatico, come le autostrade del mare, che si sostanziano nel trasporto marittimo di passeggeri e di merci e di cui la sicurezza rappresenta un tassello fondamentale". Sono intervenuti tra gli altri al convegno, il direttore nazionale dei Vigili del Fuoco per l´Emergenza e il Soccorso tecnico Giuseppe Romano, il capo del Dipartimento per il Soccorso sloveno Darko But, il comandante generale dei Vigili del Fuoco croati Slavko Tucakovic. |
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DIFESA DELLA COSTA TRA PORTO RECANATI E POTENZA PICENA: LA REGIONE APPROVA LO SCHEMA DELLA CONVENZIONE E STANZIA 3 MILIONI |
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Ancona, 14 maggio 2015 - La Giunta regionale ha approvato lo schema della convenzione con il Provveditorato opere pubbliche (ministero Infrastrutture) e Rete ferroviaria italiana (Rfi) per progettare ed eseguire i lavori di difesa della costa tra il fiume Potenza (Porto Recanati) e fosso Pilocco (Potenza Picena). La delibera, adottata ieri, stanzia anche 3 milioni di compartecipazione regionale all’intervento, che ha un costo complessivo di 11,05 milioni. La quota rimanete viene garantita dallo Stato (4 milioni del Provveditorato) e da Rfi (altri 4 milioni). Le risorse assegnate dalla Regione sono quelle della nuova programmazione europea (fondi Por-fesr 2014-2020). L’intervento è previsto dal Piano di gestione integrata delle aree costiere, approvato dall’Assemblea legislativa nello scorso mese di gennaio. Prevede la realizzazione di opere rigide e ripascimento, a difesa dell’abitato a sud di Porto Recanati e del tratto della linea ferroviaria Bologna – Lecce che corre lungo la costa. La progettazione e l’aggiudicazione del bando, secondo la convenzione, andranno predisposte entro l’anno, mentre i lavori entro il 2016-2017. Quanto programmato rappresenta il secondo stralcio di un intervento complessivo che prevede la realizzazione di scogliere emerse e il ripascimento del litorale per un importo totale di 17,7 milioni di euro. La prima fase riguarda il ripascimento, in corso, della zona nord tra Porto Recanati e Potenza Picena, con 198 mila metri cubi di materiale e un costo di 4,21 milioni. La seconda fase prevede la realizzazione di nuove scogliere emerse, per un totale di 11,05 milioni che viene regolamentata con la convezione approvata oggi dalla Giunta regionale. La terza fase riguarderà, nel 2016, il ripascimento della zona sud con 115 mila metri cubi di materiale e un importo di 2,44 milioni di euro. |
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LIVORNO, ENTRO LUGLIO IL BANDO PER I LAVORI DI DARSENA EUROPA |
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Firenze 14 maggio 2015 – Avanti tutta con il programma per il rilancio del porto di Livorno con la realizzazione di Darsena Europa, uno dei pilastri attorno al quale ruota la strategia per lo sviluppo della città e dell´area costiera. Dopo la firma, la scorsa settimana, dell´accordo di programma con il governo, la regione sollecita una accelerazione nei tempi di uscita del bando, in modo da arrivare alla pubblicazione entro il mese di luglio. Questo il messaggio lanciato dalla Regione, presente oggi a Livorno alla riunione del Comitato per il Porto. Nel corso dell´incontro è stato fatto il punto su tempi e modi di realizzazione dell´intervento, che come noto prevede un investimento complessivo da 650 milioni di euro, da realizzare in project financing. Il presidente ha manifestato l´apprezzamento della Regione per il lavoro fin qui svolto e ha precisato che l´intera procedura debba essere messa in sicurezza per scongiurare fenomeni corruttivi ed errori amministrativi tali da inficiare o rallentare la realizzazione dell´opera. La Regione ha sottolineato anche l´importanza di favorire il più possibile l´apporto di partner internazionali, promuovendo anche all´estero la presentazione di proposte innovative. Rispetto dei tempi previsti, inserimento di premialità per favorirne la riduzione ulteriore, snellimento massimo delle procedure amministrative e un piano per la gestione della fase intermedia: questi i criteri guida cui dovrà ispirarsi l´attuazione del progetto e che la regione, in qualità di coordinatrice dell´accordo di programma, si impegna a far rispettare. |
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