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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Maggio 2015
UNA PIATTAFORMA DI SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE SULL´ENERGIA DARÀ L´OPPORTUNITÀ A RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI EUROPEE, STATI MEMBRI E LE LORO REGIONI, ESPERTI SULL´ENERGIA E STAKEHOLDERS DI RIFLETTERE E DISCUTERE DELL´IMPORTANZA DELLA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE NEL SETTORE DELL´ENERGIA.  
 
Bruxelles, 27 maggio 2015 - Da oggi, le regioni dell´Ue avranno l´opportunità di condividere le loro competenze tema di investimenti intelligenti in energia sostenibile. La piattaforma di specializzazione intelligente sull´energia darà inoltre l´opportunità alle regioni di utilizzare al meglio i fondi della politica di coesione previsti per gli investimenti in: efficienza energetica, energie rinnovabili, reti intelligenti (smart grids) e altri progetti di energia sostenibile. Le regioni partecipanti potranno scambiare informazioni anche su come usare nel modo migliore le tecnologie innovative per l´energia sostenibile e allineare le loro attività innovative nel campo dell´energia a livello nazionale, regionale e locale. La piattaforma è frutto di un´iniziativa congiunta delle direzioni generali Politica regionale e urbana ed Energia della Commissione europea e del Centro Comune di Ricerca (Jrc). La piattaforma collaborerà con le regioni/Paesi interessati per: 1) analizzare le attuali priorità e politiche energetiche; 2) identificare le buone pratiche, le priorità e le tabelle di marcia per una cooperazione trans-regionale e transnazionale che parta dal basso e acceleri lo sviluppo e la mobilitazione delle tecnologie energetiche. A proposito della piattaforma la Commissaria Corina Creţu ha dichiarato "Per il 2014-2020, più di 38 miliardi dei fondi della politica di coesione saranno investiti per raggiungere gli obiettivi della strategia Unione per l´energia e dare una spinta al cambiamento verso un´economia a bassa emissione di carbone in tutti i settori ". Anche il Commissario Navracsics, responsabile per il Centro Comune di Ricerca (Jrc), ha commentato dicendo " Costruire una vera unione dell´energia richiederà delle solide basi scientifiche e sono felice che il servizio scientifico della Commissione, il centro comune di ricerca (Jrc), abbia un ruolo centrale per assicurare che questo avvenga". Contesto: Attualmente 172 regioni e Paesi, pari all´80% delle regioni europee, partecipano alle attività di questa piattaforma. Più di 2/3 hanno scelto l´energia come area di specializzazione intelligente. La specializzazione intelligente è un approccio innovativo sviluppato dalla Commissione europea per incoraggiare la crescita economica e la prosperità a livello regionale. La specializzazione promuove l´uso efficiente e mirato degli investimenti pubblici nella ricerca e nell´innovazione per creare vantaggi competitivi e dare la possibilità alle regioni di specializzarsi nei propri punti di forza. Questa è una precondizione per beneficiare dei fondi strutturali e d´investimento. La nuova piattaforma sull´energia fornirà informazioni, conoscenza e competenze su come investire nei progetti energetici in linea con i bisogni degli attori politici, delle autorità e degli stakeholder che gestiscono i settori dell´ energia e della ricerca. Maggiori informazioni Sito ufficiale della piattaforma http://s3platform.Jrc.ec.europa.eu/s3p-energy    
   
   
TORINO: CONTRATTI DI PRESTAZIONE ENERGETICA E INVESTIMENTI NELL’AREA METROPOLITANA: IL COINVOLGIMENTO DELLE ENERGY SERVICE COMPANY  
 
Torino, 27 maggio 2015 - Come affrontare le problematiche di accesso al credito? Quali sono le condizioni contrattuali che soddisfano le esigenze delle Energy service company? Come impostare la gestione contrattuale e gli aspetti progettuali? Queste alcune delle tematiche cui i partecipanti sono chiamati a dare il loro contributo attivo, condividendo la loro esperienza, nel corso della tavola rotonda, organizzata nell’ambito del progetto europeo 2020Together, che si svolgerà a Palazzo Cisterna (Sala Consiglieri) il 28 maggio dalle 10 alle 13. Obiettivo del progetto, finanziato dal Programma Intelligent Energy for Europe / Mobilizing Local Energy Investments, è la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica di oltre 60 edifici pubblici e di circa 1.500 punti luce del territorio metropolitano di Torino per un importo complessivo di 10 milioni di euro, grazie all’attivazione di contratti di prestazione energetica, una nuova forma di partnership finanziaria tra amministrazioni pubbliche locali e investitori privati. La Città metropolitana di Torino è capofila del progetto di cui sono partner anche la Regione Piemonte, la Città di Torino e Environment Park. Per informazioni e iscrizioni: http://www.Cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/risorse-energetiche/progetti-energia-sostenibile/2020together/eventi    
   
   
BOLZANO: CENTRALI IDROELETTRICHE, 244 MILIONI EURO IN FONDI AMBIENTALI  
 
Bolzano, 27 maggio 2015 - La Giunta provinciale ha approvato il disciplinare per l’esercizio di 8 delle 10 centrali idroelettriche che erano state sottoposte alla procedura del riesame. Il concessionario Se Hydropower dovrà versare fondi a titolo di compensazione ambientale per una somma complessiva di 244 milioni di euro per il periodo 2010-2040. Come già annunciato dalla Giunta provinciale, "nessun Comune rivierasco dovrà temere di ricevere in futuro minori fondi per compensazioni ambientali rispetto a quanto avuto finora", ribadisce l´assessore provinciale all´energia Richard Theiner. La Giunta ha pertanto approvato il disciplinare per otto centrali idroelettriche e confermato la decisione di garantire il contributo più vantaggioso. A seguito della procedura del riesame delle concessioni idroelettriche, quindi, è stato stabilito che per i Comuni rivieraschi sono confermati i fondi ambientali in origine più elevati che la società provinciale Sel aveva offerto a suo tempo. In concreto, significa per Sel e per la controllata Se Hydropower un versamento di 244 milioni di euro per il periodo 2010-2040, con un aumento di 97,42 milioni di euro. Beneficiari di queste compensazioni ambientali sono i Comuni rivieraschi che si trovano nel bacino delle centrali di Lana, S. Valpurga d´Ultimo, S. Pancrazio, Sarentino, Cardano, Ponte Gardena, Bressanone e Selva dei Molini. Si tratta di 20 Comuni o loro frazioni: Sarentino, Ultimo, Barbiano, Laion, Ponte Gardena, Castelrotto, Molini di Tures, Campo Tures, San Pancrazio, Lana, Bolzano, Cornedo, Renon, Fiè allo Sciliar, Bressanone, Luson, Naz Sciaves, Fortezza, Rodengo e Rio Pusteria.  
   
   
ROMA, URBANISTICA: IL RILANCIO DELL’EUR CAUDO ANCHE GRAZIE A NUOVA ILLUMINAZIONE  
 
Roma, 27 maggio 2016 - Oggi alle 18 presso l’Auditorium dell’Ara Pacis, l’assessore alla Trasformazione urbana Giovanni Caudo partecipa alla presentazione del concorso internazionale di idee “Urban Lightscape – Una nuova illuminazione per l’Eur”, organizzato dall’Aidi - Associazione Italiana di Illuminazione. “Un concorso di idee che ha come obiettivo quello di valorizzare gli edifici dell’E42 e che si inserisce nell’impegno che l’Amministrazione capitolina sta profondendo per il rilancio del quartiere romano”, dichiara l’assessore Giovanni Caudo in una nota. “L’eur – continua Caudo - ha una spiccata vocazione: la qualità architettonica, il verde, le sue istituzioni culturali, a cominciare dall’Archivio di Stato, tutti valori che conferiscono unicità al progetto di un polo del turismo congressuale che faccia da motore per lo sviluppo di Roma e del paese. Oggi Roma è al 21mo posto nella classifica del turismo congressuale in Europa e stiamo lavorando per superare questo gap. Un grande passo in avanti è stata la scelta di Telecom di portare la propria sede italiana nelle Torri di Ligini. Presto il paesaggio desolato delle torri “scorticate” sarà sanato, una scelta lungimirante che guarda al prestigio del contesto dell’E42. L’altro fronte è quello della Nuvola di Fuksas che sarà completata grazie all’offerta d’acquisto di alcuni edifici di Eur Spa da parte dell’Inail. Si prospetta così un asse unico al mondo, fra il centro congressi di Libera e il nuovo edificio. Per quel che mi riguarda, non esistono scelte urbanistiche senza un progetto di sviluppo. La giunta Marino e il Municipio Ix, con il presidente Andrea Santoro, stanno portando avanti scelte cruciali, se si vuole chiudere la pagina dell’inchiesta “Mondo di mezzo” per tornare a ragionare di sviluppo”.  
   
   
CASA: APPROVATI I BILANCI CONSUNTIVI DELLE ATER FVG  
 
Udine, 27 maggio 2015 - Si è tenuta ieri la prima riunione plenaria delle cinque Aziende regionali per l´edilizia residenziale con all´ordine del giorno l´approvazione congiunta dei bilanci consuntivi 2014. La riunione si è svolta all´Ater di Trieste alla presenza dell´assessore regionale Mariagrazia Santoro, degli amministratori unici e del collegio dei revisori dei conti. "È la prima volta che la verifica e l´approvazione dei bilanci delle Ater viene fatta a livello congiunto, a dimostrazione di come gli obiettivi siano l´omogenità, la semplificazione e la razionalizzazione di ogni procedura", ha commentato Santoro, facendo anche notare che "tale procedura consegue direttamente dalla volontà di questa Amministrazione di passare da cinque collegi dei revisori dei conti ad uno unico per tutte le Ater". "Una priorità che emerge dall´analisi dei bilanci - ha aggiunto Santoro - è quella di rendere efficienti e produttive le risorse del sistema delle Ater per poter dare risposte, in termine di numero di alloggi, ai cittadini con costanza e continuità." Il presidente del collegio dei revisori dei conti Pietro Colavitti, dichiarando approvati e conformi legalmentei bilanci di tutte le Ater, ha ricordato come "nei 14 mesi di attività del collegio, sono state circa 100 le riunioni condotte con le Ater in un clima di grande collaborazione. La stessa collaborazione si è avuta con gli amministratori unici per la predisposizione del Piano di convergenza per raggiungere una migliore efficienza e economicità di una parte dei servizi erogati dalle Aziende". Questi i dati presentati per ogni Azienda: Trieste: utile post imposte e accantonamenti 191 euro; accantonamenti per manutenzioni 911.000 euro; nel 2014 nuove costruzioni, manutenzione straordinarie e recuperi per 15.839.104 euro. Udine: utile post imposte e accantonamenti 23.550 euro; accantonamenti per manutenzioni 550.000 euro; nuove costruzioni, manutenzione straordinarie e recuperi nel 2014 per 9.521.902 euro. Gorizia: utile post imposte e accantonamenti 5.991 euro; accantonamenti per manutenzioni 835.000 euro; nuove costruzioni, manutenzione straordinarie e recuperi 2014 per 16.100.000 euro. Pordenone: utile post imposte e accantonamenti 14.027 euro; accantonamenti per manutenzioni 640.000 euro; nuove costruzioni, manutenzione straordinarie, ordinarie e recuperi nel 2014 per 7.042.435 euro. Alto Friuli: utile post imposte e accantonamenti 2.713 euro; accantonamenti per manutenzioni 746.453 euro; nuove costruzioni, manutenzione straordinarie, ordinarie e recuperi 2014 per 923.258 euro.  
   
   
DISMISSIONI IMMOBILI: IL PRESIDENTE PIGLIARU INCONTRA IL DIRETTORE DELL´AGENZIA DEL DEMANIO  
 
Cagliari, 27 Maggio 2015 - Incontro a Villa Devoto, tra il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi. Si è trattato di una riunione che ha ripreso l’argomento della valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare pubblico presente in Sardegna, soffermandosi in particolare sul tema delle dismissioni. "Siamo pronti a riprendere il filo del discorso ripartendo dagli accordi siglati nel 2008 dalla Regione con il Governo e l´Agenzia del Demanio", ha detto il presidente Pigliaru. "È fondamentale definire lo stato dell´arte, considerando in più le nuove esigenze". Una volontà sottolineata anche dal Direttore Reggi, che ha evidenziato l’importanza della collaborazione, ragionando insieme in una logica di progetti per il territorio. Il percorso condiviso di ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, è stato convenuto, è da svolgersi in stretta collaborazione tra lo Stato e la Regione, nell’ambito delle prerogative sancite dall´articolo 14 dello Statuto Sardo, che prevede il passaggio al patrimonio della Regione degli immobili non più utilizzati dallo Stato.  
   
   
NEL 2015 PER LA MACROAREA LOMBARDIA, VENETO ED EMILIA-ROMAGNA SI STIMA UNA CRESCITA DEL PIL DELL’1,2%. PER IL BIENNIO 2016-2017 È PREVISTO UN RAFFORZAMENTO DELLA CRESCITA ECONOMICA, SOPRATTUTTO PER IL DELINEARSI DI MIGLIORI PROSPETTIVE PER INVESTIMENTI, ESPORTAZIONI E CONSUMI.  
 
Milano, 27 maggio 2015 - Nel 2015 per il Pil della macroarea, che comprende le regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-romagna, e rappresenta il 40% della ricchezza complessiva nazionale, è prevista una crescita dell’1,2% rispetto allo 0,7% dell’Italia. E’ quanto emerge dall’analisi per la prima volta realizzata congiuntamente dalle Unioni regionali delle Camere di Commercio delle tre regioni - utilizzando i dati regionali di fonte Prometeia sugli “Scenari delle economie locali” - e presentata in occasione della prima riunione congiunta delle Giunte delle tre Unioni regionali a suggello del Protocollo di collaborazione sottoscritto in tema di monitoraggio dell’economia, supporto all’internazionalizzazione e sviluppo della progettazione europea. «I dati di fonte Prometeia se da un lato ribadiscono l´importanza della macroarea rappresentata da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, dall´altro confermano che il passo più spedito di queste regioni rispetto al resto del Paese rimane zavorrato da fattori interni che ne limitano la crescita - commenta Fernando Zilio, presidente Unioncamere del Veneto -. Pensare di poter migliorare il nostro Pil in assenza di maggiori consumi è quanto meno utopico, ma è altrettanto chiaro che, se si continua a parlare di aumento delle accise e dell´Iva per recuperare buchi non previsti, i consumi non solo non aumenteranno ma sono destinati a contrarsi. Per consolidare la ripresa non resta dunque che un atto di coraggio da parte del Governo: mettere mano alla spesa pubblica improduttiva». Sulla base di quanto emerge dall’analisi, sembra quindi confermarsi l’uscita dalla recessione ed il rafforzamento dell’economia: dopo un’inversione di segno già dal 2014, in particolare per Lombardia ed Emilia-romagna, per il 2015 si stima una crescita più ampia che colloca le tre regioni ai primi posti: l’incremento del Pil risulta dell’1,3% per la Lombardia e dell’1,1% per Veneto ed Emilia-romagna. Nel quadro di un diffuso rafforzamento della crescita nel biennio 2016-2017, la macroarea manterrà la sua leadership a livello nazionale con un incremento del 2% per il 2016 e dell’1,8% per il 2017. Le positive previsioni per il 2015 nelle tre regioni incorporano i benefici che dovrebbero scaturire dall’Expo, soprattutto nella parte centrale dell’anno, ma anche da dinamiche più vivaci per l’export, gli investimenti ed i consumi delle famiglie. Le esportazioni, supportate dalla debolezza dell’euro e dalla vivacità della domanda mondiale, trainano la ripresa e segneranno nel 2015 un’accelerazione complessiva per la macroarea del 5,6%, confermando la crescente importanza dei mercati esteri sulle economie regionali. Dopo le flessioni del biennio 2012-2013 e il lieve aumento nel 2014, nel 2015 anche i consumi delle famiglie registreranno una crescita più robusta pari all’1,8%, offrendo un contributo importante all’aumento del Pil della macroarea. La spesa per consumi pubblici sarà l’unica componente in diminuzione. Si delineano migliori prospettive anche per gli investimenti che torneranno a crescere a partire dall’anno in corso, invertendo la tendenza negativa registrata negli ultimi anni: l’aumento previsto per la macroarea è dell’1,4%. La dinamica degli investimenti ha risentito in modo particolare degli effetti della crisi e la scommessa sulla ripresa si basa sull’auspicio che si inneschi un processo di accumulazione di capitale. Il 2015 sarà un anno di crescita per tutti i settori della macroarea, ma con qualche differenza regionale. L’industria e i servizi cresceranno in tutte e tre le regioni in modo abbastanza omogeneo, con un aumento complessivo, rispettivamente, dell’1,6% e dell’1,2%. Il comparto delle costruzioni, che ha risentito pesantemente della crisi, registrerà per la prima volta un lieve incremento del valore aggiunto per la Lombardia, mentre per il Veneto la variazione è nulla e ancora lievemente negativa per l’Emilia-romagna. La dinamica occupazionale accelererà nel 2015, portando la variazione delle unità di lavoro nella macroarea dallo 0,3% del 2014 allo 0,6% per l’anno in corso. Una progressiva accelerazione è prevista in tutte e tre le regioni nel 2016 e 2017, in corrispondenza della crescita del Pil più robusta. Gli effetti positivi della crescita occupazionale incideranno anche sul tasso di disoccupazione che diminuirà di 0,1 punti percentuali già nel 2015. Questi scenari di previsione si inseriscono in un quadro internazionale che presenta tendenze non omogenee e frammentate. L’economia americana non presenta segnali univoci sull’intensità della ripresa in atto: le previsioni del Pil degli Stati Uniti confermano l’accelerazione (2,8%), ma con un passo più lento rispetto a quanto prefigurato tre mesi fa. In Europa si conferma la ripresa (1,4%) ma il recupero rimane più debole rispetto a quello statunitense, soprattutto per le difficoltà sul fronte del mercato del lavoro e degli investimenti. Per quanto riguarda le aree emergenti, se per Cina ed India l’economia cresce a ritmi sostenuti, Brasile e Russia sono in fase di decelerazione (o di recessione, come nel caso della Russia). Lo scenario internazionale, quindi, configura una crescita moderata dell’economia mondiale, con evidenti divaricazioni tra tendenze relativamente positive per le economie avanzate e una fase decisamente difficile per i paesi emergenti e produttori di materie prime. In questo quadro, le previsioni che emergono dagli scenari Prometeia su Lombardia, Veneto ed Emilia-romagna e, più in generale, sulla macroarea sono senz’altro positive. Le opportunità che derivano dal deprezzamento dell’euro, dalla discesa delle quotazioni del petrolio e dall’espansione quantitativa della Bce certamente contribuiranno a favorire la ripresa. Tuttavia, gli effetti strutturali che la crisi ha determinato impongono anche una certa cautela. La ripresa potrà realizzarsi solo dall’effetto combinato delle componenti che determineranno la dinamica del Pil e, quindi, da un’accelerazione dell’export, da una crescita più robusta dei consumi ma, soprattutto, da un effettivo rilancio degli investimenti.  
   
   
FINANZE: FVG, BANCHE DEVONO RIORGANIZZARSI, NON SOLO AGGREGARSI  
 
Trieste, 27 maggio 2015 - "Tra le molte riflessioni condivisibili espresse dal governatore della Banca d´Italia Ignazio Visco nelle odierne considerazioni finali, mi pare spicchi quella secondo la quale ´il cambiamento non può essere procrastinato´", ha dichiarato a Roma l´assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni, a margine dell´Assemblea annuale della Banca d´Italia. "Le trasformazioni in atto, se da un lato spingono al superamento degli eccessi di frammentazione del nostro sistema bancario, raccomandano che le auspicate aggregazioni siano accompagnate da processi di significativa riorganizzazione interna e da adeguata sensibilità per l´irrobustimento delle attività caratteristiche", ha rilevato l´assessore. "Altro profilo su cui occorre concentrarsi per assicurare un duraturo rilancio al sistema bancario - ha infine sottolineato Peroni - è il nodo del credito deteriorato, sul quale è necessario elaborare strategie mirate, tanto sul fronte del relativo trattamento fiscale, quanto dell´implementazione di un apposito mercato secondario, finora inesistente".  
   
   
18 PAESI SI RIVEDONO DOPO UN SECOLO A MILANO PADIGLIONI DEL 1906-2015 A CONFRONTO IN UNA MOSTRA A PALAZZO GIURECONSULTI UN TUFFO NEL PASSATO, TRA SOUVENIR MAROCCHINI, L’IMPERATORE CINESE, LA MODA FRANCESE, OROLOGI SVIZZERI, TRENI AUSTRIACI  
 
Milano, 27 maggio 2015 - Italia, Austria, Belgio, Cina, Egitto, Francia, Germania, Regno Unito, Marocco, Russia, Svizzera, oltre all’America Latina – Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Messico, Uruguay - sono i Paesi del mondo che hanno in comune l’aver partecipato ai due Expo di Milano, 1906 e 2015. Arrivano in mostra i padiglioni di allora e di oggi col confronto delle proposte. È il contributo di una esposizione promossa dalla Camera di commercio di Milano a palazzo Giureconsulti, in piazza Mercanti 2, dalle 10 alle 17, fino al 29 maggio, che poi sarà presente a Expo e visitabile negli spazi delle Camere di commercio lombarde, a fianco del Padiglione Italia. Un’iniziativa nell’ambito della manifestazione Photofestival e di “Expoincittà”. Per Dario Bossi, consigliere della Camera di commercio di Milano: “Sono convinto che Expo, oggi come nel 1906, rappresenti un ponte verso il futuro, sempre più caratterizzato da infrastrutture immateriali, da scambi di conoscenze, in una dinamica globale. Una condizione ben rappresentata nell’Esposizione Universale, intorno ai padiglioni che riproponiamo in questa mostra fotografica e di raccolta di documenti storici. L’iniziativa si colloca nel quadro di Photofestival, che quest’anno per Expo avrà un’edizione speciale anche autunnale e di Expoincittà, il cartellone delle iniziative del fuori Expo”. La mostra è aperta dalle 10 alle 17 ogni giorno in piazza Mercanti 2, nella sala Notari che si affaccia sulla passeggiata della piazza. Al termine un quiz sui due Expo. Esposti una trentina di documenti storici. Dalla piantina dell’epoca a confronto con quella di oggi, al bilancio in pareggio del 1906 coi promotori di allora (il re, il governo, il Comune di Milano, la Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, la Camera di commercio di Milano, i privati), ai premi dell’epoca, ai marchi delle imprese più innovative di quel periodo disegnati a mano. Viaggi tra i due Expo. Dai souvenir del Marocco di allora al viaggio tra i profumi di oggi, dalla moda della Francia al mercato all’aperto, dal trasporto ferroviario dell’Austria alla passeggiata in montagna, dagli orologi della Svizzera alle risorse limitate di oggi, dall’imperatore cinese ai colori della terra, dallo stile fiammingo del Belgio alla ecosostenibilità, dall’artigianato della Russia agli spazi sconfinati della natura, dai prodotti alimentari dell’America Latina alla rete del Brasile di oggi, dall’artigianato dell’Egitto alla storia della civiltà.  
   
   
FERRARA: IN LINEA LE INFORMAZIONI STATISTICHE DELLA PROVINCIA  
 
Ferrara, 27 maggio 2015 - L’”annuario statistico della provincia di Ferrara” è giunto quest´anno alla cinquantasettesima edizione, affermandosi sempre più come un utile strumento d´informazione e analisi per quanti sono interessati a conoscere tutti i numeri del territorio in modo dettagliato e affidabile. Il Rapporto, curato dall’ufficio Cultura e relazioni d’impresa della Camera di Commercio, si basa prevalentemente sulle fonti della statistica ufficiale e costituisce una guida fondamentale per aggiornare le conoscenze sulla realtà ferrarese, misurandone i cambiamenti negli anni. Uno strumento di conoscenza consultabile on line, ma soprattutto di lavoro per gli operatori economici, sociali e culturali, nonché per la Pubblica amministrazione, che deve poter programmare e intervenire affidando le proprie politiche a parametri certi. Una preziosa “miniera” informativa (con un dettaglio che, per gran parte dei dati, è esteso anche al livello comunale), alla quale attingere per conoscere ed aggiornare una serie di fenomeni estremamente ampi e diversificati, spesso ricchi di curiosità: dalla demografia delle imprese agli aspetti più specifici legati all’imprenditoria straniera; dai dati sull’interscambio commerciale con l’estero delle nostre imprese (import-export) a quelli sulla struttura commerciale-distributiva per le varie tipologie di esercizi; dalla movimentazione e struttura della popolazione all’andamento del mercato del lavoro, fino alla panoramica sui singoli settori di attività economica (agricoltura e pesca, turismo, credito, edilizia, ecc.). Secondo il presidente della Camera di Commercio di Ferrara, Paolo Govoni, “Lo stato di salute della nostra economia sta migliorando, ma il paziente Italia non è ancora guarito. Per accelerarne la ripresa, quindi, bisogna inserire nella cura dosi massicce di innovazione. E nell’era del web 2.0 questa innovazione si chiama ‘e-business’. Perché sono proprio le imprese che hanno colto i vantaggi del web quelle che stanno dimostrando - anche a Ferrara - di saper trainare la nostra economia e offrire maggiori opportunità per la crescita occupazionale, in particolare giovanile. Per questo è importante che le riforme messe in atto dal Governo vengano accompagnate da chiari indirizzi di politica economica che sappiano spingere più incisivamente verso la digitalizzazione del nostro Paese. Perché - conclude Govoni - con la nostra cultura, i nostri saperi che rendono unico il made in Italy nel mondo, abbiamo le carte in regola per diventare una ‘superpotenza’ dell’economia digitale”. Il Rapporto, corredato da una sintesi dei più significativi risultati, da un´appendice di tavole statistiche e da focus ragionati sui principali temi affrontati in ciascun capitolo, è consultabile direttamente sul sito www.Fe.camcom.it    
   
   
FERRIERA SERVOLA: SERRACCHIANI, RILANCIO NEI TEMPI E MODI PREVISTI  
 
Trieste, 27 maggio 2015 - "Il cronoprogramma previsto per il rilancio della Ferriera di Servola è perfettamente rispettato in ogni settore, dall´adeguamento e l´ottimizzazione degli impianti alla salvaguardia dell´occupazione ed a tutte le attività necessarie per la tutela dell´ambiente". Confermando il pieno rispetto delle tempistiche, la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha fatto il punto con istituzioni, azienda e sindacati su quella che ha definito "una crisi industriale complessa rispetto a cui, dopo il proficuo e sinergico lavoro di tutti gli attori coinvolti, ora possiamo addirittura parlare di allargamento dell´attività industriale". "Entro l´estate - ha annunciato Serracchiani, ringraziando in particolare il cavaliere Giovanni Arvedi per l´impegno assunto a Trieste - sigleremo l´ultimo accordo di programma quadro e procederemo alla nomina del commissario straordinario che dovrà curarne l´operatività. A quel punto - ha aggiunto la presidente - potremo affidare a Invitalia l´individuazione del percorso di riqualificazione del sito, valutando bene quali compiti affidarle e quali, invece, potremo svolgere direttamente con opportuno risparmio di costi". Al tavolo Ferriera riunitosi oggi a Trieste erano presenti tutte le amministrazioni interessate. Oltre a Serracchiani ed agli assessori regionali a Lavoro, Loredana Panariti, ed Ambiente, Sara Vito, sono infatti intervenuti il sindaco Roberto Cosolini con gli assessori Edi Kraus e Umberto Laureni, e la presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat, con gli assessori Adele Pino e Vittorio Zollia. Tre i punti cardine della nuova Ferriera, illustrati al tavolo dall´amministratore delegato della Siderurgica Triestina, Francesco Rosato. In primis il piano di risanamento dell´impianto, quindi il programma ambientale con la messa in sicurezza dei suoli e, ultimo ma non ultimo, la reindustrializzazione. L´innovativo impianto di aspirazione della cokeria, ha assicurato Rosato, sarà in esercizio entro l´anno ed abbatterà i fumi in maniera radicale, molto più di quanto previsto dalle normative europee, diventando di fatto, ha poi sottolineato Serracchiani, il primo in Europa a raggiungere livelli così alti di rispetto ambientale. A buon punto anche l´impianto di laminazione che lavorerà i semiprodotti inviati da Cremona. Con le strutture al 70 per cento già a Trieste, sono previsti 7 mesi di montaggio e l´apertura nel corso del primo trimestre 2016. A questo proposito, verrà prima impiegato personale specializzato e poi, come riferito da Rosato, saranno coinvolti ulteriori 80 lavoratori all´avvio dell´impianto. Tutto quanto, ha spiegato Serracchiani, avverrà sotto l´attento controllo della Regione, sia per quanto riguarda il rispetto delle tempistiche, considerato fondamentale da Cosolini che ha anche chiesto il maggior coinvolgimento possibile dell´indotto locale, sia per i fattori occupazione e difesa dell´ambiente. Rassicurazioni ai sindacati sono state fornite anche in merito alla formazione dei lavoratori. "Tutto pronto, dagli strumenti alle risorse", ha chiosato Serracchiani. Così come, ha concluso la presidente della Regione, sarà pronta la Ferriera per l´Open Day, spostato da giugno a settembre in quanto il cantiere attivo ha occupato buona parte dell´area visitabile. "Essendo appena arrivato l´impianto di aspirazione - ha commentato - meglio aprire le porte tra qualche mese, quando avremo qualcosa in più da verificare e mostrare".  
   
   
LOMBARDIA: OLTRE 34 MILIONI PER START UP  
 
 Milano, 27 maggio 2015 - Start Up (e in particolare Start Up per Expo), opportunità di creazione di nuove imprese, misure di semplificazione e sburocratizzazione (con l´introduzione delle figure degli Angeli Anti Burocrazia), artigianato, ricerca e innovazione ed Expo. Sono alcuni dei temi toccati dall´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini, che è intervenuto, in diretta, alla Videochat del Tg1, dedicata ai temi dell´economia e delle imprese. Melazzini ha risposto alle domande degli spettatori giunte in tempo reale. Start Up - Lucia da Bergamo, Marcello da Como e Francesco da Torino hanno chiesto informazioni sulla creazione di nuove imprese. "Regione Lombardia - ha ricordato Melazzini - ha messo a disposizione oltre 34 milioni di euro per i diversi programmi di sostegno e accompagnamento alle Start Up: 32,5 milioni per i Prigrammi Start Up e Re Start Up e 1,55 milioni per il Bando ´Start Up per Expo´ con contributi a fondo perduto di 15.000 euro per 100 imprese. Tra queste, ne sono state individuate 24 particolarmente innovative che saranno ospitate nello ´Spazio Start Up´ di Padiglione Italia durante Expo 2015". Semplificazione E Sburocratizzazione - Tra gli interventi di semplificazione e sburocratizzazione l´assessore ha ricordato l´approvazione, a febbraio 2014, della Legge 11 Impresa Lombardia "che contiene diverse misure in questo senso" e l´introduzione delle figure degli Angeli Anti Burocrazia, 30 giovani neolaureati in servizio da gennaio in tutte le Province per "aiutare le imprese a risolvere concretamente i loro problemi". Artigianato - Marica da Varese ha invece rivolto all´assessore un quesito sul sostegno al settore artigiano. A questo proposito Melazzini ha ricordato la recente approvazione in Giunta regionale del progetto di legge dedicato alla ´Manifattura 4.0´: "Vogliamo favorire la re-industrializzazione nell´innovazione, così come un rapporto virtuoso tra ´saper fare´ tradizionale e propensione all´innovazione". Ricerca Ed Expo - La centralità della ricerca nelle politiche regionali - con l´avvio del programma Innovalombardia - e le opportunità offerte da Expo ("questi sei mesi sono indispensabili per il rilancio della nostra economia soprattutto riguardo alle giovani generazioni") hanno chiuso i 45 minuti di intervento di Melazzini. "Expo - ha detto - deve essere energia per il futuro dei giovani. A loro dico di essere determinati nel perseguire i propri obiettivi. Come diceva Nelson Mandela ´un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso´".  
   
   
BERGAMO CAPITALE DELLE VALVOLE INDUSTRIALI  
 
Bergamo, 27 maggio 2015 - "La Lombardia rappresenta il 23 per cento del pil nazionale ed è tra le Regioni più forti, non solo economicamente, d´Europa. La bergamasca è leader in un settore che rappresenta un´eccellenza nazionale e non solo: il settore delle valvole industriali, vero fiore all´occhiello per il manifatturiero italiano con oltre 10 mila addetti". Così l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, ha aperto il suo intervento alla presentazione di ´Ivs - Industrial Valve Summit´, il più importante evento internazionale dedicato alla filiera delle valvole industriali, il 27 e 28 maggio alla Fiera di Bergamo. "L´italia - ha proseguito Terzi - è al secondo posto al mondo per esportazione di valvole industriali, dopo la Cina e prima di colossi come Stati Uniti d´America, Germania e Giappone. Il settore registra un trend positivo continuo e vanta un export pari a 7,8 miliardi di dollari e una quota di mercato di circa il 14 per cento". I Numeri - "Sono numeri di un´eccellenza lombarda e mondiale - ha chiosato Terzi - con oltre 100 aziende attive, di cui il 60 per cento di proprietà italiana e le rimanenti di gruppi internazionali. Le prime 50 aziende specializzate nella produzione di valvole per il settore Oil&gas - ha aggiunto poi l´assessore - fatturano da sole 3,1 miliardi di euro. Di questo gruppo, ben 39 aziende hanno sede in Lombardia (e 29 sono bergamasche) e generano l´80 per cento del fatturato totale, con un export pari a 2,5 miliardi di euro. Nel territorio lombardo sono attive anche le più importanti aziende a livello mondiale nella filiera delle valvole industriali: forgiatori, produttori di attuatori, guarnizioni, sistemi di tenuta, rivestimenti e soluzioni di flow control". La Fiera - "La fiera che si aprirà domani -ha sottolineato la titolare lombarda all´Ambiente - super specialistica e tecnica, si pone come obiettivo quello di valorizzare la filiera produttiva e fare il punto sull´innovazione tecnologica del settore. Siamo di fronte a uno dei pochi settori manifatturieri che continua a crescere con percentuali a due cifre - ha poi aggiunto la titolare lombarda all´Ambiente - .Quasi una valvola su 4 è made in Lombardy: questo significa che il paese e in particolare la Regione devono preservare una filiera che funziona e cresce". Gli Investimenti - "Come Regione - ha ricordato infine Terzi - abbiamo investito 30 milioni di euro per le start up innovative, creato aree a burocrazia zero, investito risorse importanti sulla banda larga e ultra larga. La nostra è la regione che investe di più in ricerca e innovazione: quasi il 2 per cento del Pil e la nostra ambizione è di arrivare al 3 per cento entro il 2018, percentuale che ci porterebbe a livello dei Paesi più evoluti d´Europa. Per questo - ha concluso l´assessore Terzi - la Giunta ha approvato una misura che mette un miliardo di euro proprio per sostenere gli investimenti in innovazione e le start-up avviate dai giovani. Risorse alle quali si sono recentemente aggiunte quelle che derivano dai fondi Ue, che siamo riusciti ad aumentare del 60 per cento: 470 milioni a disposizione per vari obiettivi, compreso quello di sostenere la crescita dimensionale delle nostre Pmi".  
   
   
SARDEGNA: PRESTO DDL SULLA SEMPLIFICAZIONE  
 
Cagliari, 27 Maggio 2015 - "Nelle prossime settimane porterò all´attenzione dell´esecutivo un disegno di legge sulla Semplificazione". Lo afferma l´assessore dell´Industria Maria Grazia Piras commentando l´articolo pubblicato dal Sole 24 in merito all´indice di disagio imprenditoriale 2015 che vede la Sardegna al primo posto. "Già oggi - prosegue l´assessore Piras - la nostra posizione, nel campo della semplificazione, è molto avanti grazie al Suap (Sportello Unico per le Attività Produttive) e stiamo avviando la sperimentazione dello Sportello Unico per l´Edilizia (Sue) nei principali comuni della Sardegna. Gli elementi che condizionano l´appeal del sistema isolano - conclude l´assessore Piras - sono a noi ben noti e sono in cima alle priorità delle azioni di governo di questa Giunta".  
   
   
SMITH, ACCETTATE RICHIESTE DELLA REGIONE: RITIRO MOBILITÀ E PIANO INDUSTRIALE  
 
 Firenze 27 maggio 2015 – L´impegno della Regione per la Smith di Volterra ha ottenuto un primo risultato con l´annuncio della disponibilità al ritiro della mobilità e con la presentazione di un piano industriale sostenuto dall´uso degli ammortizzatori sociali. E´ una buona notizia, che premia l´impegno assiduo fatto dalla Regione che ha anche scelto di portare a Volterra gli uffici della presidenza per seguire da vicino la vicenda. Il presidente saluta positivamente la buona notizia uscita dall´incontro di oggi in sede confindustriale a Pisa. Domani, mercoledì 27 maggio, è previsto un confronto al Mise, a cui parteciperà l´assessore regionale al lavoro. L´auspicio è che questo serva a consolidare una decisione che è fondamentale per lo sviluppo della Val di Cecina. A questo proposito il presidente ha scritto ieri al sindaco di Volterra per assicurare il sostegno della Regione alla richiesta che almeno un terzo delle royalties che Solvay versa annualmente a Stato e Regione per le concessioni minerarie a Saline, venga reinvestito a supporto delle attività produttive e del lavoro nel territorio, senza dispersioni su altri fronti.