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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Ottobre 2011
AGENDA DIGITALE: I SOCIAL NETWORK POSSONO FARE MOLTO DI PIÙ PER TUTELARE I MINORI – RELAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 4 ottobre 2011 – Secondo un nuovo ciclo di test eseguiti dalla Commissione, solo due social network su nove (Habbo Hotel e Xbox Live) presentano impostazioni predefinite che rendono accessibili i profili personali dei minori esclusivamente alla loro lista di contatti autorizzata. Tuttavia, la maggior parte dei siti verificati forniscono ai giovani informazioni sulla sicurezza adeguate alla loro età nonché assistenza e/o materiale didattico concepito su misura per i minori e rispondono a richieste di supporto, come nel caso di sette siti, la maggior parte dei quali ha avuto tempi di risposta inferiori ad un giorno. Due siti (Dailymotion e Windows Live) garantiscono che i minori possano essere contattati in modalità predefinita solo da amici attraverso messaggi pubblici o privati. In tutti i siti verificati, i minori possono ricevere richieste di amicizia da chiunque. Su sei dei siti testati, i profili di minori sono direttamente accessibili ad “amici di amici”. Tutti i siti verificati forniscono una versione più concisa e comprensibile per i minori delle loro clausole di utilizzo del servizio. Neelie Kroes, Vicepresidente e Commissaria per l’Agenda digitale, ha dichiarato: «I giovani amano i social network e ne traggono grandi benefici, ma spesso non sono sufficientemente consapevoli dei rischi che corrono, ad esempio quello di essere adescati da adulti. I social network devono assumersi le proprie responsabilità in modo serio verso questi giovani. È mia intenzione, nel corso dell’anno, affrontare questi problemi per mezzo di una strategia globale che renda internet un luogo più sicuro per i minori, attraverso la combinazione di misure di tutela e di responsabilizzazione». La relazione esamina in particolare l´applicazione dell’accordo europeo sulla socializzazione in rete più sicura da parte delle piattaforme per la creazione di blog (Skyrock) e per i giochi (Xbox Live), di quelle per la condivisione di foto e video (Youtube, Dailymotion, Flickr), dei mondi virtuali (Habbo Hotel, Stardoll), delle piattaforme che hanno alcune funzionalità di socializzazione in rete (Windows Live) e di quelle che permettono la creazione di profili personali con la possibilità di pubblicare post, foto e aggiornamenti (Yahoo! Pulse). I test si sono svolti tra maggio e giugno 2011. Quest’ultima relazione integra quella pubblicata nel giugno 2011 sull’attuazione dell’accordo da parte di 14 siti di socializzazione in rete (cfr. Ip/11/762). La Commissione è impegnata nella revisione dei meccanismi di tutela dei minori in rete contro pericoli quali l´adescamento e il cyber-bullismo, nel quadro dell´obiettivo fissato dall’Agenda digitale europea per rafforzare la fiducia in internet (cfr. Ip/10/581, Memo/10/199 e Memo/10/200). I risultati di entrambi i sondaggi sull’attuazione dell’accordo saranno tenuti in considerazione dalla Commissione nel quadro di un´iniziativa globale prevista entro l´anno, destinata a fornire ai minori i mezzi e la necessaria tutela per utilizzare le nuove tecnologie. Contesto - I principi Ue per un uso più sicuro dei siti di socializzazione in rete sono il risultato di un accordo di autoregolamentazione mediato dalla stessa Commissione nel 2009 per la protezione online dei minori (cfr. Ip/09/232). A tutt’oggi ventuno società hanno sottoscritto l´accordo: Arto, Bebo, Dailymotion, Facebook, Giovani, Google, Hyves, Microsoft Europe, Myspace, Nasza-klasa, Netlog, One, Rate, Skyrock, Vznet Netzwerke, Stardoll, Sulake, Tuenti, Yahoo! Europe e Zap. Wer-kennt-wen ha firmato nel novembre 2010, ma non è stato inserito nell’attuale tornata di test. Dall’ultima relazione emerge che: Habbo Hotel e Xbox Live sono gli unici siti con impostazioni predefinite che rendono visibili le informazioni personali ed identificabili sui minori esclusivamente alle liste di contatti autorizzate dai minori stessi, a prescindere dalla quantità di informazioni personali pubblicate sui loro profili; i risultati dei test sugli altri sette siti web indicano che una quantità considerevole di informazioni personali (comprese quelle aggiunte dagli utenti dopo essersi registrati) sono mostrate automaticamente ad utenti che non rientrano nell´elenco dei contatti autorizzato dal minore. Dette informazioni non hanno necessariamente condotto all’immediata identificazione dei minori, ma ne avevano le potenzialità; su sei dei siti testati, i profili di minori sono direttamente accessibili ad “amici di amici”. Utenti non registrati possono avere accesso a profili di minori tramite un loro blog o un video o una foto che il minore può aver caricato in rete. Una volta ritrovati un blog, dei video, delle foto, canali video o album fotografici del minore (ad esempio, tramite un motore di ricerca o mediante un link spedito via posta elettronica, ecc.), si può accedere al suo profilo; otto su nove siti testati forniscono informazioni di sicurezza, assistenza e/o materiale didattico concepito su misura per i minori (tutti i siti ad eccezione di Windows Live). In Windows Live le informazioni fornite sono in realtà indirizzate a genitori ed educatori, anche se possono essere facilmente comprese anche dai giovani; Dailymotion, Flickr, Habbo Hotel, Yahoo! Pulse, Skyrock, Stardoll e Youtube forniscono informazioni sulla sicurezza per minori e genitori facili da trovare e da comprendere; solo su uno dei nove siti testati i profili di minori possono essere ritrovati automaticamente tramite una ricerca del nome, con motori di ricerca interni od esterni (ad esempio Google, Bing o Yahoo!). Su diversi fra questi siti web i profili degli utenti non sono il punto di accesso o il centro di interesse principale per gli utenti. Questo è vero specialmente nel caso di piattaforme per la condivisione di foto e video, dove gli utenti solitamente visitano un album fotografico o un canale video ma non necessariamente il profilo di un utente. I principi Ue per un uso più sicuro dei siti di socializzazione online e la valutazione della loro effettiva applicazione: http://ec.Europa.eu/information_society/activities/social_networking/
eu_action/implementation_princip_2011/index_en.htm
 Programma “Internet più sicuro”: http://ec.Europa.eu/information_society/activities/sip/index_en.htm  Sito internet dell´Agenda digitale: http://ec.Europa.eu/digital-agenda  Sito internet di Neelie Kroes: http://ec.Europa.eu/commission_2010-2014/kroes/  Per seguire Neelie Kroes su Twitter: http://twitter.Com/neeliekroeseu  
 
   
   
CONFERENZA SULL´ANALISI INTELLIGENTE DEI DATI  
 
Porto, 4 ottobre 2011 - Dal 29 al 31 ottobre 2011 si terrà a Porto, in Portogallo, una conferenza sull´analisi intelligente dei dati. L´analisi intelligente dei dati è un campo che aiuta a facilitare lo smistamento di grandi quantità di dati. Si può, ad esempio, generare aggregazioni semplici, modelli generali e regolarità che altrimenti potrebbero passare inosservati. La conferenza prenderà in esame una vasta gamma di metodi di modellazione e di analisi, con particolare attenzione ai sistemi software end-to-end. Gli argomenti di discussione includeranno una categoria emergente di problemi riguardanti la modellazione e l´analisi di sistemi complessi e dinamici quali i sistemi economici, le reti di regolazione genica, le reti sociali, i sistemi di risorse naturali e i sistemi cognitivi. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Liaad.up.pt/ida2011/index.html    
   
   
RETI AMICHE: SI PARTE DA TORINO PER RAGGIUNGERE IL PIEMONTE  
 
Torino, 4 ottobre 2011 - Un accordo “pilota” che permette di avviare una collaborazione interistituzionale sull’innovazione di cui oggi usufruiscono i dipendenti Fiat, ma che in futuro potrà riguardare sempre più cittadini e lavoratori piemontesi. Tutto questo riguarda l’’iniziativa “Reti Amiche”, avviata il 3 ottobre con la firma di un’intesa tra Fiat, Regione Piemonte e Comune di Torino, che favorisce la diffusione più rapida dei servizi degli enti pubblici da parte degli utenti, consentendo anche di individuare soluzioni innovative e strumenti in grado di migliorare l’erogazione e l’utilizzo dei servizi stessi. Il progetto attua un´integrazione di reti che si affiancano agli sportelli della Pubblica amministrazione, avviando processi virtuosi in grado di favorire l’accesso a pratiche e procedure in modo omogeneo e immediato. Le prospettive di sviluppo in ottica futura daranno potenzialmente a tutti i lavoratori piemontesi la possibilità di poter ottimizzare al massimo il proprio tempo quando si tratterà di prenotare visite, pagare tasse, richiedere certificati. “Reti Amiche”, in concreto, funzionerà così: attraverso il badge aziendale il dipendente avrà accesso ad un interfaccia unica dalla quale si può fruire, oltre che dei servizi messi a disposizione dalla propria azienda, anche di quelli della Pubblica amministrazione. I vantaggi sono di riuscire ad accedere a procedure che normalmente risiedono in portali differenti e che fanno capo ad enti diversi inserendo solamente un’unica login. “Le potenzialità di questa iniziativa - commenta il presidente della Regione, Roberto Cota - potranno essere sfruttate al massimo in Piemonte grazie alle già innovative infrastrutture telematiche di cui disponiamo. Il nostro obiettivo è di fare in modo che questo progetto di innovazione possa essere diffuso nella maniera più ampia possibile sui territori. L’accordo con Fiat e Comune di Torino è in linea di continuità con il protocollo d’intesa triennale che abbiamo siglato ad ottobre 2010 con il ministro Brunetta per la realizzazione di un programma di innovazione dell’azione amministrativa finalizzato ad incrementare l’accessibilità dei sistemi di e-government. Si rafforza pertanto l’impegno di avvicinarsi sempre di più alle esigenze e alle aspettative dei cittadini e delle imprese, facendo sistema tra istituzioni”. Sul tema dell’accesso ai servizi on line la Regione Piemonte e la Città di Torino stanno continuando ad investire in questi anni in termini economici, di tempo e di progettualità insieme a Csi-piemonte, che ha dispiegato le infrastrutture informatiche degli enti pubblici piemontesi e rende disponibili questi servizi 24 ore su 24.  
   
   
TOSCANAECONOMIA, UNA PIATTAFORMA PER L’INNOVAZIONE  
 
Firenze, 4 ottobre 2011 – Tutto quanto c’è da sapere sull’innovazione è a portata di clik sulla piattaforma www.Toscanaeconomia.it/  consultabile su questo sito, nelle pagine di economia, innovazione, istruzione e ricerca, ricerca e alta formazione. Il sito presenta un quadro completo dell’offerta innovativa che la realtà toscana è in grado di esprimere in termini di servizi, strumenti, competenze, ricerca e opportunità che favoriscono la crescita dell’economia e gli investimenti produttivi. Le imprese in primo luogo, ma anche tutti i soggetti che operano nel settore dell’innovazione e della ricerca possono usufruire di questo nuovo spazio. Due gli obiettivi principali: fornire tutte le informazioni e gli aggiornamenti per le piccole e medie imprese sui servizi avanzati e qualificati, sulle opportunità e sugli strumenti disponibili per favorire l’innovazione e il trasferimento tecnologico; funzionare come spazio aperto allo scambio di esperienze e al confronto tra tutti i soggetti pubblici e privati sui temi dell’innovazione. “L’innovazione del sistema produttivo regionale – spiega l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – è un passaggio obbligato per lo sviluppo della nostra economia, un passaggio che la crisi in atto rende più urgente affrontare per ridare competitività alle nostre imprese. E’ con questa consapevolezza che, non da oggi, la Regione Toscana sta lavorando alla razionalizzazione, riorganizzazione e potenziamento del sistema regionale dell’innovazione e del trasferimento tecnologico. E’ un processo che ha avuto una forte accelerazione negli ultimi mesi, coinvolgendo i diversi territori della Toscana e tutti i soggetti interessati. Grazie alla piattaforma di Toscaneconomia tutti i soggetti coinvolti potranno essere informati sulle novità e le opportunità offerte dal sistema ed esistenti sul territorio”. Il sito è strutturato come spazio aperto, per ogni area tematica possono essere aperti dei forum di discussione e confronto. L’obiettivo ambizioso è la costruzione di una piattaforma aperta diretta a favorire una partecipazione attiva, diffusa e costante, creare uno spazio di condivisione che promuova la nascita di una comunità regionale degli innovatori. Aggregazione di conoscenze e competenze: sotto questo profilo alcuni soggetti hanno un ruolo di primo piano sul nuovo sito dal momento che rappresentano punti di riferimento importanti per il mondo delle imprese. Si tratta dei Distretti tecnologici, degli Incubatori e dei Poli di innovazione. Ma altrettanto importanti sono la Tecnorete, i Centri di ricerca e Centri servizi, le Università. Il sito www.Toscanaeconomia.it fa parte del progetto Indoors, patrocinato dalla Regione Toscana e finanziato dall’Unione Europea. Partner del progetto sono Eurosportello Confesercenti, Promofirenze, Cpr, Etruria Innovazione, Confindustria Toscana e Unioncamere Toscana. Il sito è gestito da Eurosportello Confesercenti.  
   
   
ANNUNCIATI I VINCITORI DI EUCYS 2011 - GLI SCIENZIATI DEL FUTURO SONO QUI!  
 
Bruxelles, 4 ottobre 2011 - Giovani scienziati provenienti da Irlanda, Lituania e Svizzera si sono visti assegnare i primi premi durante la cerimonia di premiazione che ha concluso i cinque giorni del concorso per giovani scienziati. La finale del 23º concorso annuale dell´Unione europea per giovani scienziati (Eucys), tenutasi a Helsinki in Finlandia, ha visto incontrarsi 130 concorrenti provenienti da 37 paesi di tutta l´Europa e oltre, per mostrare al mondo scientifico che i ricercatori del futuro sono brillanti e pieni di idee. Su 87 progetti presentati, una giuria internazionale ha deciso di premiare con i riconoscimenti più importanti tre progetti nel campo dell´informatica, della medicina e dell´ingegneria, ritenendoli di classe superiore. I vincitori del primo premio sono stati Alexander Amini dall´Irlanda con il suo progetto "Tennis Sensor Data Analysis: An Automated System for Macro Motion Refinement", Povilas Kavaliauskas dalla Lituania con il suo progetto "The Role of Houseflies (Musca domestica) in Spreading Antibiotic Resistant Bacteria" e Pius Markus Theiler dalla Svizzera con il suo progetto "pi Cam - The Development of a Camming Device for Climbing". Il concorso annuale è aperto ai giovani di età compresa tra 14 e 21 anni, e mette in evidenza l´impegno dell´Unione europea di investire nei giovani, garantendo che gli scienziati del futuro siano ben attrezzati per affrontare i problemi dell´Europa di domani. "I giovani ricercatori di talento forgeranno il nostro futuro. Abbiamo bisogno di trovare risposte alle sfide più grandi della società, quali i cambiamenti climatici, la ricerca di fonti energetiche sostenibili, l´alimentazione mondiale o la lotta contro le malattie. Incoraggio pertanto i giovani a seguire una carriera nel campo della scienza e a mantenere l´Europa a livello mondiale nella ricerca e nell´innovazione", ha dichiarato il commissario per la Ricerca, l´innovazione e la scienza, Máire Geoghegan-quinn. La finale del concorso Ue è la fase conclusiva di una serie di tappe per i concorrenti, in quanto tutti i giovani scienziati del concorso sono vincitori del primo premio delle rispettive competizioni nazionali. Il concorso si è tenuto a Kattilahalli, una vecchia centrale elettrica trasformata in centro culturale. Quest´anno i concorrenti hanno coperto una vasta gamma di argomenti, tra cui la biologia, chimica, l´informatica, le scienze sociali, l´ambiente, la matematica, i materiali, l´ingegneria e la medicina, e oltre ai primi premi, sono stati assegnati secondi premi a gruppi provenienti da Bulgaria, Germania e Regno Unito, mentre i terzi premi sono andati a squadre dalla Norvegia, Polonia e Regno Unito. Un premio internazionale speciale è stato vinto da un progetto dalla Nuova Zelanda. I vincitori si divideranno un montepremi di 51.500 euro. Il concorso dell´Unione europea è il successore del concorso Philips, che si è svolto dal 1968 al 1988 e ha riunito i vincitori dei concorsi nazionali. Nel 1987 l´allora presidente della Commissione europea, Jacques Delors, è stato sollecitato affinché la Commissione europea assumesse la gestione del concorso e, dopo varie consultazioni, è stato deciso che la Commissione sarebbe stata responsabile del concorso. La finale del primo concorso Ue si è svolta a Bruxelles nel 1989. Da allora, l´evento è stato ospitato ad Amsterdam, Bergen, Berlino, Budapest, Copenaghen, Dublino, Helsinki, Lisbona, Lussemburgo, Milano, Mosca, Newcastle sul Tyne, Parigi, Porto, Siviglia, Stoccolma, Salonicco, Valencia, Vienna e Zurigo. Lo standard delle candidature è sempre molto elevato e nel passato molti partecipanti hanno raggiunto importanti innovazioni scientifiche o avviato attività di mercato partendo dalle idee sviluppate per il concorso. Per maggiori informazioni, visitare: Concorso Ue per giovani scienziati: http://ec.Europa.eu/research/youngscientists/index_en.cfm    
   
   
TRENTO E ROVERETO, I NUOVI POLI TECNOLOGICI PER LA FORMAZIONE E LO SVILUPPO MECCATRONICA E "TECNOLOGICO": UNA DELIBERAZIONE FISSA LA DIRETTIVA A PATRIMONIO DEL TRENTINO PER DELINEARE L´INTERA OPERAZIONE  
 
Trento 4 ottobre 2011 - "Qui si disegna il Trentino del futuro, attorno a dei nodi che sono, e sempre più saranno, decisivi: quelli di un progetto che sappia sviluppare le sinergie tra aziende, ricerca e formazione, mettendo vicine, anche logisticamente, realtà d´impresa e centri di formazione, ricerca e sperimentazione a vari livelli, in un contesto urbanistico unitario, in collaborazione con i Comuni interessati. E´ la prosecuzione di strategie che il governo provinciale ha inteso perseguire in tutti questi anni. Per questo reputo importante la deliberazione fatta propria il 30 settembre dalla Giunta provinciale di riassumere in una unica direttiva a Patrimonio del Trentino Spa, alcune decisioni importanti, vorrei dire decisive, per ridisegnare intere zone delle città di Trento e Rovereto. E proprio perché queste scelte coinvolgono direttamente il Comune capoluogo e la città della Quercia abbiamo voluto che fossero con noi, oggi, in Giunta, anche il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta e di Rovereto, Andrea Miorandi". Così Lorenzo Dellai, presidente della Provincia autonoma di Trento, riassume quanto già era stato condiviso venerdì scorso dalla Giunta provinciale sui progetti di riqualificazione tanto dell´area ex Italcementi a Trento quanto del nuovo Polo della Meccatronica a Rovereto. "Tecnicamente parliamo di acquisizioni e permute - aggiunge Dellai - ma appare chiaro che di ben altro si parla, una volta avviato il necessario processo di pianificazione. Si tratta infatti di dare vita ad un percorso che porti nuova linfa vitale alle aziende e al processo produttivo in genere, attraverso un accesso privilegiato al mondo della ricerca e della formazione. Questo per dare vita ad un processo di innovazione per essere protagonisti nella competizione di un mondo produttivo sempre più globalizzato. Il mandato della Giunta è, da questo punto di vista, totale e convinto. E significativa la condivisione registrata con i primi cittadini di Trento e Rovereto". La deliberazione del presidente Dellai approvata ribadisce come la Provincia autonoma di Trento promuove politiche e interventi mirati alla coesione sociale, alla protezione delle fragilità, alla esaltazione dei talenti, nonché politiche sinergiche a sostegno dello sviluppo locale anche attraverso investimenti nel campo della formazione, dell’educazione e della ricerca utilizzando gli strumenti di sistema in funzione della sostenibilità economica. In quest´ottica ottica si collocano importanti scelte infrastrutturali che puntano alla ricerca di un modello di sviluppo armonico del tessuto urbano. E´ a partire da questa visione che la Provincia ha elaborato un progetto che trovando concretizzazione nei due Comuni maggiori della provincia: Rovereto, dove è prevista la trasformazione dell’attuale Polo Tecnologico in un Polo della Meccatronica, con la realizzazione di aree dedicate ad ospitare aziende, scuola ed università, oltre a centri di ricerca accademici, pubblici e privati; e Trento, con la valorizzazione dell’area “Ex Italcementi” attraverso l’insediamento dell’Ict-village e di un polo scolastico tecnico - scientifico. Entrambi i progetti richiedono un notevole impegno di progettazione e trasformazione del territorio, basato sulla creazione di un contesto logistico organico, nonché il supporto operativo della Patrimonio del Trentino S.p.a., che costituisce lo strumento attraverso il quale possono essere attuati importanti progetti per la valorizzazione del patrimonio pubblico provinciale assicurando migliori livelli di efficienza e di redditività. In questo contesto svolge attività di acquisizione, riqualificazione, valorizzazione, conservazione, gestione, manutenzione, alienazione e sviluppo dei beni e diritti per conto della Provincia e dei suoi enti funzionali, nel rispetto delle direttive e degli indirizzi strategici stabiliti dalla Provincia Autonoma di Trento. Di oggi, dunque, la direttiva per l´ acquisizione delle aree per il Polo della Meccatronica a Rovereto, dell´area Ex Italcementi in località Piedicastello a Trento nonché - in un contesto ovviamente diverso - del capannone "Ex Alpefrutta" in località Paludi a Pergine Valsugana. Polo della Meccatronica. La Provincia ed il Comune di Rovereto nel novembre 2010 hanno sottoscritto un protocollo d´intesa relativo alla collaborazione strategica tra i due enti ed agli interventi di competenza provinciale programmati nel quinquennio 2010/2015. Vi si condivide l’importanza di attuare politiche sinergiche a sostegno dello sviluppo locale, mettendo in atto investimenti nel campo della formazione, dell’educazione e della ricerca. Un secondo protocollo - marzo 2011 - impegna a trasformare, con il supporto di Trentino Sviluppo, l’attuale Polo Tecnologico di Rovereto, in via Zeni, in un nuovo Polo della Meccatronica di valenza provinciale, luogo fisico in cui collaboreranno in modo sinergico il mondo dell’impresa, della ricerca e della formazione, supportati da servizi ad alto valore aggiunto forniti da Trentino Sviluppo Spa. Obiettivo: innescare dinamiche virtuose di promozione e sviluppo economico, per il potenziamento dell’eccellenza e della competitività del mercato. Comprenderà due istituti scolastici, l’Iti Marconi e il Cfp Veronesi, che si trovano nelle strette vicinanze dell´area industriale, insieme appunto ad un polo di formazione e ricerca universitaria legato alla disciplina della "meccatronica", ovvero la scienza che risulta dall´interazione fra meccanica, elettronica ed informatica. Il nuovo Polo della Meccatronica, vero cuore dell´area, si svilupperà su un´area di 20 mila metri quadrati, ospitando anche una zona residenziale e nuovi spazi per la socialità. La realizzazione del Polo della Meccatronica richiede la disponibilità di nuovi spazi e per questo nel giugno 2011 è stata impartita a Patrimonio del Trentino S.p.a. La direttiva per l’avvio delle trattative di acquisizione dell’area attigua all’attuale Polo Tecnologico di Rovereto, in Via Unione, per trasferirla poi alla Provincia o ad altra società controllata per l’implementazione del progetto. Le trattative si sono concluse positivamente e Patrimonio del Trentino è ora pronta ad acquisire le aree ad un prezzo non superiore a euro 14.165.000, già ritenuto congruo dal Cta nell´agosto di quest´anno. Si è stabilito inoltre che in caso di conclusione positiva delle trattative sarebbe stata garantita a Patrimonio del Trentino la copertura finanziaria dell’onere sostenuto per l’acquisizione. Pertanto allo scopo di consentire il trasferimento alla Provincia dell’area attigua all’attuale Polo Tecnologico di Rovereto si è ritenuto di procedere ad un’operazione di permuta, trasferendo alla Patrimonio del Trentino alcuni beni non più funzionali allo svolgimento delle attività istituzionali della Provincia. Tali beni sono stati individuati nel compendio situato in via Belenzani, il "Rettorato” dell´Università e nel complesso immobiliare di via Dogana - via Segantini denominato “Ex Dogana”, che sono attualmente oggetto di stima da parte delle competenti Strutture provinciali e saranno poi sottoposti al parere di congruità del Comitato Tecnico Amministrativo provinciale (Cta). Ricordiamo che il "Rettorato” è stato acquistato dalla Provincia nel 1973 e che è previsto il trasfeimento del Rettorato presso l’immobile, sempre di proprietà provinciale, attuale sede del Museo delle Scienze, in via Calepina a Trento, che resterà libero a decorrere dall’autunno 2013 per il trasferimento del Museo nella nuova sede. Dunque non più funzionale alle esigenze della Provincia viene trasferito alla Patrimonio del Trentino per conseguire la successiva dismissione dello stesso. La Provincia inoltre è proprietaria dell´articolato complesso immobiliare in via Dogana - via Segantini, un tempo occupati dagli uffici doganali ed ora dismessi. L´area è adiacente all’attuale sede della Federazione dei Consorzi e delle Cooperative Trentine che, per parte sua, ha manifestato un interesse di massima all’acquisizione degli immobili. Nell´agosto del 2010 la Provincia ha incaricato Patrimonio del Trentino di procedere alle trattative, rinviando ad un successivo provvedimento la definizione delle modalità relative al trasferimento della proprietà del complesso immobiliare “Ex Dogana”. Si è quindi ritenuto opportuno trasferire Rettorato ed Ex Dogana, ormai non più di interesse pubblico a Patrimonio del Trentino, permutandoli con beni di pari valore di rilevante interesse pubblico, quali appunto le aree del Polo della Meccatronica. Per definire l’ammontare dell’eventuale conguaglio, i compendi “Rettorato” ed “Ex Dogana”, come già detto, sono attualmente oggetto di stima. Piedicastello. Con riferimento invece, al progetto relativo alla realizzazione a Trento di un distretto tecnologico (Ict Village), va rilevato che per perseguire un ampio progetto di riqualificazione del tessuto urbanistico, edilizio ed ambientale del compendio urbano a Piedicastello, è interesse della Provincia acquisire l’area ex Italcementi, oggi di proprietà della Società Piedicastello Spa. Il progetto di riqualificazione prevede l’integrazione di diverse tipologie di intervento e la presenza di una pluralità di funzioni, tra cui un nuovo compendio scolastico ed un Distretto dell’Information and Communication Technology (Ict), all’interno del quale ubicare i centri di ricerca, lo sviluppo e l’alta formazione, compresa la nuova sede di Informatica Trentina. Il progetto richiede la disponibilità complessiva del comparto immobiliare composto dall’area “Ex Italcementi” di proprietà della società Piedicastello S.p.a., dall’”Opera Bonomelli” di proprietà del Comune di Trento e dalla “Motorizzazione civile” già di proprietà della Provincia. Nell´agosto 2010 la Giunta Provinciale ha affidato a Patrimonio del Trentino il compito di portare a termine le trattative, già intraprese con la Federazione delle Cooperative, per l’acquisizione dell’area “Ex Italcementi”. Patrimonio del Trentino il 30 agosto 2011 ha presentato la perizia di stima dell’area per la verifica della congruità del prezzo di acquisto da parte del Cta che ha ritenuto congruo il prezzo complessivo di euro 30.293.500. E´ stata dunque oggi impartita la direttiva per l’acquisizione dell’area. La Provincia provvederà a definire gli aspetti che riguardano la realizzazione del progetto di riqualificazione dell’area, con particolare riferimento alle necessità relative all’eventuale realizzazione del Polo scolastico, di competenza della Provincia, e del Distretto dell’Information and Communication Technology (Ict). S. Cristoforo, Pergine Valsugana. Infine, è stata rilevata la necessità, espressa dal Dipartimento Protezione Civile e Infrastrutture, di acquisizione del compendio immobiliare sede della Cooperativa Agricola Alpefrutta, frazione S. Cristoforo di Pergine Valsugana, in considerazione dell’ottimale dislocazione dell’immobile, limitrofo alla sede viaria della statale 47 della Valsugana e quindi particolarmente utile per le attività ed i servizi del Dipartimento. L´attuale proprietario dell’immobile è la Commerciale Alpefrutta Srl - era il magazzino per la conservazione e la lavorazione della frutta -, messa in liquidazione dai soci nel marzo del 2010. La proprietà è ora disponibile alla vendita dell’immobile; Patrimonio del Trentino ha provveduto a redigere la perizia di stima e il Cta, il 18 aprile 2011, ha ritenuto congruo un valore di acquisto dell’immobile in un prezzo massimo di € 2.925.000,00. Si è disposto dunque che Patrimonio del Trentino concluda nel più breve tempo possibile le operazioni necessarie all’acquisizione e che successivamente si provveda ad eseguire tutti gli interventi necessari a rendere l’immobile acquisito funzionale alle attività che verranno in esso espletate, concordandoli con il Dipartimento Protezione Civile e Infrastrutture.  
   
   
CONVEGNO SULLE LAVAGNE INTERATTIVE MULTIMEDIALI A SCUOLA: UTILIZZARE LE NUOVE TECNOLOGIE, MA LO STUDENTE RESTI AL CENTRO DELLA DIDATTICA  
 
Trento, 4 ottobre 2011 - “Una rete di lavagne”, questo il titolo del convegno ospitato l’ 1 ottobre presso l’aula magna del Palazzo dell’istruzione di via Gilli a Trento per fare il punto della situazione a due anni dall’attivazione del progetto di ricerca, sperimentazione e sviluppo Wii4dida promosso dal Servizio Sviluppo e Innovazione del Sistema Scolastico e Formativo della Provincia autonoma di Trento, dal Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento e dalla Fondazione Bruno Kessler. In apertura è intervenuta l’assessore provinciale all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso. Più di cento insegnanti provenienti anche da altre realtà italiane, giunti a Trento per un seminario di riflessione sull’utilizzo delle Lavagne Interattive Multimediali a scuola. Un confronto a tutto campo sul tema ed una rassegna dello stato dell’arte delle varie tecnologie delle Lavagne Interattive Multimediali, delle iniziative istituzionali, ma anche e soprattutto di quelle delle comunità spontanee con le “buone pratiche ed errori da evitare”. Un’opportunità anche per riflettere su due anni di sperimentazione di tecnologie didattiche a basso costo che possano affiancare i docenti nella realizzazione di ambienti virtuali di apprendimento cooperativo (avac), sperimentando e verificando l´impatto delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione nei processi didattico-formativi. Nell’anno scolastico 2009/2010 il progetto ha visto la partecipazione e il coinvolgimento di 13 istituti provinciali di ogni ordine e grado, nel 2010/2011 la partecipazione è salita a 26 istituti con 60 insegnanti coinvolti. Ampio spazio, nel convegno, anche ad iniziative in atto fuori provincia per avere una panoramica più ampia possibile e permettere un confronto costruttivo con la realtà locale. Nel suo saluto iniziale, l’assessore all´istruzione Marta Dalmaso è entrata del merito, riconoscendo innanzitutto l’interesse per un appuntamento di riflessione e di puntualizzazione su un tema, come quello dell’uso delle nuove tecnologie nella scuola, in particolare le Lavagne interattive, importante per diversi motivi: "Per il contenuto che questo convegno pone all’attenzione di noi tutti, ormai fortemente consapevoli sia del fatto che non possiamo “sfuggire” al confronto con questo tema e con i nuovi strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione, così come non possiamo “sfuggire” dal misurarci e quindi dall’uso di tali strumenti anche nella didattica, nel lavoro quotidiano coi ragazzi, con le nuove generazioni chiamate “nativi digitali” e che, quindi, sono molto spesso più avanti di noi adulti nel rapporto con la tecnologia e l’informatica. Siamo peraltro sempre più consapevoli – ha aggiunto l’assessore - che non possiamo solo “subire” il fascino e l’utilizzo passivo di questi nuovi strumenti, magari enfatizzandoli e trasformando forse inconsapevolmente lo strumento, il mezzo in fine. Ben venga, dunque, una giornata per fare il punto sul cammino fatto e su come procedere nella direzione giusta, per evitare guasti che ricadrebbero innanzitutto sui ragazzi.” L’assessore Dalmaso ha ricordato che ormai da alcuni anni la Provincia di Trento riconosce un´importanza strategica alle nuove tecnologie nella scuola, a tutti i livelli, e che anche nell’elaborazione dei Nuovi Piani di Studio provinciali c’è un esplicito richiamo a questa prospettiva. “Un primo bilancio è stato già fatto due anni fa con la pubblicazione Gli Insegnanti e le Tic, che restituiva i risultati dell’indagine svoltasi nell’anno scolastico 2007/2008 sull’utilizzo e la conoscenza delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Un’indagine che sondava il livello degli insegnanti operanti nel territorio trentino, ma che cercava anche di individuare i fabbisogni conoscitivi ed operativi rimasti inevasi. Ma la diffusione delle nuove tecnologie e, nello specifico, delle Lavagne Interattive multimediali ha rappresentato anche l’occasione per avviare una riflessione pedagogica e didattica sul processo di insegnamento e apprendimento, su come si può procedere senza intaccare la centralità dello studente, ma anzi rafforzando le opportunità per personalizzare l’azione educativa anche attraverso l’utilizzo di strumenti e linguaggi con cui convivono e si confrontano quotidianamente i “nativi digitali”. L’appuntamento odierno – ha detto l’assessore - “ha ulteriori elementi di interesse: fa il punto sullo stato dell’arte, apre ad un confronto con le altre realtà istituzionali e di base: un’opportunità per comunicare ciò che abbiamo fatto e facciamo nella nostra realtà provinciale, ma anche un’occasione preziosa per ascoltare altre esperienze della realtà nazionale, che rimane comunque un punto di riferimento importante per noi, insieme alle aperture ed al confronto internazionale su altre tematiche.” "Ma oggi – ha concluso Dalmaso – qui si riflette anche su come usare meglio le risorse nella scuola in un momento di crisi per tutti; infatti in questi due anni, nella nostra realtà, si sono sperimentate tecnologie didattiche a basso costo che possono affiancare i docenti nella realizzazione di ambienti virtuali di apprendimento cooperativo (avac), sperimentando e verificando l´impatto delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione nei processi didattico-formativi. Infine, il convegno vede assieme diverse realtà sia nell’attivazione del progetto di ricerca, sperimentazione e sviluppo Wii4dida, sia nell’organizzazione della giornata: Servizio Sviluppo e Innovazione del Sistema Scolastico e Formativo della provincia di Trento, Dipartimento Innovazione e Ict, dal Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento, dalla Fondazione Bruno Kessler. E questo è davvero un ulteriore elemento di interesse: ritroviamo tre punti di riferimento istituzionale che promuovono sperimentazione e che, principalmente, si ritrovano assieme per ragionare sul percorso fatto e su come migliorare i passi successivi, per dare ai ragazzi ed alla comunità trentina un´offerta formativa sempre più di qualità.” Subito dopo, il convegno è entrato nel vivo con le relazioni delle singole scuole sia del Trentino che da fuori provincia.  
   
   
MARINA SAETTA MIGLIOR RICERCATRICE SU MALATTIE RESPIRATORIE: ZAIA, “COMPLIMENTI, ANCORA UNA DONNA VENETA AI VERTICI”  
 
 Venezia, 4 ottobre 2011 - “Dopo Ilaria Capua, Marina Saetta: ancora una donna veneta ai vertici internazionali della ricerca sanitaria, un nuovo motivo d’orgoglio per il Veneto e per i veneti. Rivolgo i miei più sinceri complimenti alla dottoressa Saetta per il significativo riconoscimento assegnatole dalla Società Europea di Pneumologia”. Con queste parole, il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia il 30 settembre si felicitava con la direttrice della Clinica Pneumologica dell’Università di Padova e del Centro di Assistenza e Ricerca ad Alta Specializzazione su Asma Bronchiale e Bpco, originaria di Valdagno, in provincia di Vicenza, alla quale la comunità scientifica europea del settore ha consegnato il prestigioso Presidential Award, prima volta per un ricercatore italiano. “Questo nuovo riconoscimento alla ricerca sanitaria veneta – aggiunge Zaia – ha molti significati: conferma il livello d’eccellenza che i ricercatori veneti continuano a mantenere nel panorama mondiale; testimonia la qualità del mondo universitario che li esprime; pone ancora una volta una donna, fatto questo che considero estremamente significativo, ai vertici internazionali in settori difficili e delicati”. “Alla dottoressa Saetta – conclude Zaia – va non solo il mio plauso, ma anche il ringraziamento di milioni di pazienti, del Veneto, dell’Italia, del mondo, che sono colpiti dalle malattie delle quali si sta occupando, cioè le patologie respiratorie croniche più diffuse, come asma ed enfisema. Se nuove terapie potranno essere applicate, infatti, tanta parte del merito va alle ricerche di Marina Saetta”.  
   
   
DELIBERA CIPE. VENDOLA: "LA PUGLIA FA LA PARTE DEL LEONE"  
 
Bari, 4 ottobre 2011 - “La delibera Cipe libera per il nostro sistema universitario complessivamente 365 milioni di euro. Vorrei però sottolineare che 250 milioni sono quelli di competenza regionale, sono soldi della Puglia. Il che vuol dire che molti degli interventi contenuti nella delibera rappresentano per noi oggi la possibilità di spendere ciò che ci appartiene”. Lo ha detto il Presidente della regione Puglia Nichi Vendola nel corso della conferenza stampa svoltasi ieri mattina con gli assessori regionali competenti Loredana Capone e Alba Sasso e i quattro Rettori delle Università pugliesi (Bari, Lecce, Foggia e Politecnico), per l’illustrazione dei dettagli della delibera Cipe approvata venerdì scorso che assegna alla Puglia 365 milioni di euro per le Università e la ricerca. “Vorrei far notare – ha proseguito Vendola – che su sette regioni meridionali che hanno fruito dei finanziamenti della delibera Cipe, la regione Puglia fa la parte del leone perché è di gran lunga al disopra di qualunque altra regione. Dopo di noi, la Sardegna con 301 milioni, la Campania, sede di ben sette università, con 118 milioni di euro. Questo significa che abbiamo lavorato bene con le Università. I singoli Atenei pugliesi sono stati in grado di sviluppare progettazione di qualità e questo ha anche a che fare molto con il lavoro concreto che si è fatto perché si sviluppassero come un sistema universitario regionale integrato. Con questo sistema – ha detto ancora Vendola – abbiamo intessuto una relazione fondata su due elementi decisivi, il diritto allo studio in tutte le sue forme (dall’edilizia scolastica alle residenze universitarie ai diritti degli studenti) e la relazione tra università e economia cioè tra ricerca e sviluppo economico. Da questo punto di vista vorrei sottolineare la qualità dei progetti che vengono finanziati con questa delibera”. Su questa vicenda si è espressa, per Vendola, “una nuova classe dirigente” laddove per classe dirigente si intende “non solo ciò che appartiene alle competenze del ceto politico e amministrativo, ma anche più in generale alla capacità di mettere insieme le responsabilità degli attori economici del sistema, della società civile, del sistema accademico. Penso - ha concluso Vendola - che questo è un pezzo importante che ci lascia intravedere quale è la strada giusta che dovremmo sempre perseguire. La capacità cioè di esprimere un punto di vista generale e di poter elaborare progetti all’altezza del tempi difficili che stiamo vivendo. Così si costruiscono funzioni tipiche di una vera classe dirigente. Le Università hanno cominciato a ragionare come sistema e non come frammento singolo. Così si sta in Europa e nel mondo”.  
   
   
CALABRIA: PRESENTATO A ROMA IL PROGETTO DI EDUCAZIONE FINANZIARIA DESTINATO ALLA SCUOLA  
 
 Catanzaro, 4 ottobre 2011 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, commentando il progetto di educazione finanziaria promosso dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con il Consorzio Pattichiari, Sensi Contemporanei (programma del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica), la Fondazione per la scuola della Compagnia di San Paolo e l’Ufficio Scolastico Regionale, il 30 settembre ha sottolineato che “la Calabria è la prima Regione d’Italia a realizzare un progetto di educazione finanziaria destinato alla Scuola. Si tratta di un’iniziativa che oltre ad arricchire il curriculum degli studenti, si inserisce nel più ampio progetto di cultura della legalità che la Regione sta realizzando”. Su tutto il territorio regionale saranno coinvolti oltre 10.000 studenti e 287 scuole. Nella prossima settimana in ognuna delle cinque Province sarà organizzata una giornata di formazione dedicata ai docenti. La formazione agli alunni sarà realizzata con l’aiuto dei direttori delle filiali calabresi di Banca Carime, Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare del Mezzogiorno, Banco di Napoli, Unicredit, e le banche di credito cooperativo. “Il progetto è particolarmente importante – ha invece spiegato l’Assessore Caligiuri che ha partecipato alla presentazione del progetto che si è tenuta questa mattina presso la sede dell’Abi (Associazione Bancaria Italiana) a Roma - perché a partire dal 2012 nei test Ocse di Pisa saranno misurate anche le conoscenze in materia di educazione finanziaria. Inoltre, promuoviamo comportamenti responsabili e improntati alla legalità e alla convenienza della legalità”. Alla presentazione dell’iniziativa hanno partecipato Alberto Versace, Presidente di Sensi Contemporanei e Direttore Generale presso il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica; Filippo Cavazzuti, Presidente del Consorzio Pattichiari e Giuseppe Lombardi, Presidente della Commissione Regionale Abi della Calabria.  
   
   
FINI A MATERA; DE FILIPPO: SCUOLA LUCANA ESEMPIO DI SUCCESSO “IN UN AREA DEBOLE DEL PAESE SI CONTINUA A INVESTIRE SULL’ISTRUZIONE. LO STATO FACCIA ALTRETTANTO”  
 
Matera, 4 ottobre 2011 - “La scelta del presidente Fini di inaugurare l’anno scolastico in Basilicata è caduta su una realtà che pur essendo una delle aree deboli del Paese è una delle aree forti dell’Istruzione, interessata da un continuo processo di miglioramento. E questo è un patrimonio per la crescita della nostra Regione”, Così il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha sottolineato la visita a Matera del Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini. “L’ultimo rapporto Tuttoscuola – ha aggiunto De Filippo – colloca le scuole della Basilicata al quinto posto tra le scuole delle Regioni Italiane, prima tra tutte le Regioni Italiane, ma avanti anche a regioni più grandi e Forti quali Lombardia e Lazio. Noi crediamo nei nostri giovani e ci investiamo, siamo convinti che la via del riscatto di quello che è il più antico divario del mondo, ossia le differenze tra il Nord e il Sud Italia, passino per i saperi, e confidiamo di fare, anche così, il nostro dovere per superarlo. Non è un caso che la Basilicata vanti indicatori sopra la media nazionale in ben 11 dei 16 gruppi di parametri considerati dalla ricerca, primeggiando addirittura in due campi”. “Per questo – ha concluso De Filippo – la visita del presidente Fini è occasione per ringraziare gli operatori della scuola e dare atto del buon lavoro condotto quotidianamente, ma anche per rivolgere un invito alle Istituzioni Statali affinché le politiche dei tagli non si abbattano come una scure sulle speranze di futuro: la Regione Basilicata, tra tutte le difficoltà, ha sempre continuato a investire nel mono dell’istruzione e i risultati sono evidenti oggi e lo saranno ancor più domani”.  
   
   
CIPE - CAPPELLACCI: "FONDI PER INFRASTRUTTURE UNIVERSITARIE RISULTATO IMPORTANTE PER LA SARDEGNA"  
 
 Cagliari, 4 ottobre 2011 - "Un risultato concreto importante". Così il presidente Ugo Cappellacci il 30 Settembre ha commentato il via libera del Cipe ai fondi per l’edilizia universitaria. "La decisione di oggi - ha aggiunto, sottolineando l’attenzione del ministro Fitto alla collaborazione con la Sardegna - non solo accoglie le nostre richieste, ma rappresenta altresì la conferma che quando la dialettica tra i Ministeri e le Regioni viaggia sul binario del dialogo e dell’ascolto reciproco, possono arrivare risposte alle istanze dei territori". "Tali decisioni - ha sottolineato Cappellacci - rappresentano anche l’esito di un processo condiviso con il Ministro Fitto, che nasce dalla nostre rivendicazioni e che ha dato luogo anche alla recente delibera sui fondi per le infrastrutture". "Da parte del Ministro - ha proseguito il presidente della Giunta, che nei mesi scorsi per richiamare l’attenzione del Governo sulle questioni riguardanti la Sardegna si è anche autosospeso dal partito di appartenenza - abbiamo registrato immediate risposte, che sono indice di un atteggiamento responsabile verso la crescita e lo sviluppo della Sardegna e delle regioni del Sud. L’auspicio è che la sua opera prosegua, che il suo modus operandi prevalga e faccia breccia rispetto a quelle posizioni politiche eccessivamente sbilanciate sul Nord della Penisola a scapito delle Regioni del Mezzogiorno". "Gli interventi contenuti nella delibera odierna - aggiunge il presidente - sono rivolti a quelle nuove generazioni che rappresentano il grande capitale umano della nostra Isola: una risorsa sulla quale continueremo a investire affinché la ripresa, l’uscita della Sardegna dalla crisi non sia riscontrabile solo negli indicatori economici, ma sia una nuova partenza anche dal punto di vista culturale, sociale e morale". La delibera adottata accoglie totalmente le richieste della Regione in materia di edilizia universitaria e libera complessivi 301.368.000 euro, così ripartiti: 18.000.000 euro per la razionalizzazione strategica della Cittadella Universitaria di Monserrato con accorpamento di tutte le strutture per la didattica e per la ricerca della Facoltà di Farmacia, della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e della Facoltà di Medicina e Chirurgia: Realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica da destinare alla didattica (aule e laboratori) per la Facoltà di Farmacia, la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e la Facoltà di Medicina e Chirurgia e allestimento funzionale e strumentale degli spazi (16.500 mq ca); 6.000.000 di euro per la razionalizzazione strategica della Cittadella Universitaria di Monserrato con accorpamento di tutte le strutture per la didattica e per la ricerca della Facoltà di Farmacia, della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e della Facoltà di Medicina e Chirurgia: Realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica come Centro di servizi comuni di alta qualificazione tecnologica per la ricerca delle Facoltà di Farmacia, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e Medicina e Chirurgia (Cesar) e allestimento delle strutture tecnologiche (3.000 mq ca); 3.000.000 di euro per il sistema informatico gestionale integrato a supporto delle scelte strategiche dell’Ateneo in tema di didattica e di ricerca e potenziamento dei servizi on line agli studenti, anche in relazione alla dematerializzazione dei documenti cartacei nella pubblica amministrazione; 8.000.000 di euro per la razionalizzazione e potenziamento delle strutture disponibili nel “campus” urbano del comune di Cagliari a servizio dei Poli Universitari dell’Ingegneria e Architettura, Umanistico ed Economico Giuridico dal complesso di Piazza d’Armi e via Is Maglias (Ingegneria) e Via Trentino (Scienza della Terra) fino alla Via Ospedale (ex Clinica Aresu e Clinica Pediatrica) 4 lotti funzionali: 1) Riqualificazione dell’edificio ex Medicina del Lavoro , 2) Riqualificazione dell’edificio ex Clinica Aresu; 3) Riqualificazione dell’edificio della ex Clinica Pediatrica; Riqualificazione dell’edificio di Via Trentino (Scienze della Terra); 4) realizzazione della nuova Biblioteca di Ingegneria nel complesso di Piazza d’Armi e via Is Maglias e dei relativi allestimenti tecnologici; 3.000.000 di euro per l’Orto Botanico; 40.000.000 di euro per il Policlinico di Monserrato realizzazione blocco "R"; Per quanto riguarda il Polo Universitario di Sassari sono previsti i seguenti stanziamenti: 3.600.000 euro per il Polo Agrario Veterinario - Potenziamento didattica Dipartimenti (ex Facoltà) di Agraria; 3.600.000 euro per il Polo Agrario Veterinario - Potenziamento didattica Dipartimenti (ex Facoltà) di Agraria; 18.000.000 per la Realizzazione dell’Orto botanico - Completamento Realizzazione Area Bionaturalistica; 7.000.000 di euro Costruzione nuova Sede Dipartimenti (ex Facoltà) di Farmacia complesso Monserrato; 9.000.000 di euro per la realizzazione del nuovo Polo Umanistico di via Roma Dipartimenti (ex Facoltà) di Lettere e Lingue; 17.800.000 per la ristrutturazione dei Palazzi dell’Amministrazione Centrale Complesso Piazza Università; 4.000.000 per la ristrutturazione della Sede dei Dipartimenti (ex facoltà) di Economia. Per quanto riguarda l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari sono disponibili i seguenti finanziamenti: 95.000.000 di euro per l’ampliamento del complesso universitario, compreso il completamento, l’adeguamento funzionale e il collegamento dell’esistente; Sono stati inoltre finanziati i seguenti interventi: 4.750.000 per la riqualificazione dell’Accademia delle Arti di Sassari; 20.000.000 di euro per il Campus Universitario di Sassari (500 posti e servizi accessori); 25.000.000 di euro per il Campus Universitario di Cagliari 6.558.040 di euro per la Riqualificazione Edilizia delle Case dello Studente di Cagliari e delle mense; 8.356.379 di euro per la Realizzazione e potenziamento dei centri di eccellenza per la diffusione della cultura dell’innovazione e dell’impresa.  
   
   
ISTRUZIONE: OGGI A UDINE CONVEGNO SULL´ORIENTAMENTO  
 
Trieste, 4 ottobre 2011 - Promosso dal Servizio istruzione, università e ricerca della Regione, si terrà domani a Udine, nell´auditorium di via Sabbadini, con inizio alle ore 9.30, il convegno "Transizioni e domanda di orientamento. Riflessione sui nuovi paradigmi culturali e le sfide per il futuro sulla base dell´esperienza del progetto V.a.i. E in prospettiva del Forum dell´Orientamento di Genova". Facendo proprio quanto emerso recentemente in sede di Conferenza delle Regioni, la Regione Friuli Venezia Giulia ha inteso organizzare questo momento di confronto per discutere le tematiche delle politiche dell´orientamento e della loro integrazione, con particolare riferimento alle situazioni di svantaggio. In tale prospettiva, nell´ambito della rete dei servizi territoriali, il progetto V.a.i. (Valorizzazione accoglienza integrata) è una sperimentazione di buone pratiche. In vista del Forum internazionale dell´orientamento, in programma a Genova il prossimo 17 novembre, in una sessione pomeridiana parallela del convegno di Udine è previsto anche un focus group, nel quale rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome si confronteranno sui temi dell´orientamento.  
   
   
SARDEGNA: FINANZIAMENTO DI ASSEGNI DI RICERCA: PROROGA PER PRESENTAZIONE PROGETTI  
 
Cagliari, 4 ottobre 2011 - L´assessorato della Pubblica istruzione informa che sono stati prorogati i termini per la presentazione dei progetti dell’avviso per il finanziamento di assegni di ricerca del Po Fse 2007-2013 – asse Iv - Obiettivo specifico l) “Creazione di reti tra Università, Centri tecnologici di ricerca, mondo produttivo ed istituzionale con particolare attenzione alla promozione della ricerca e dell’innovazione”; Obiettivo operativo l.3) “Favorire l’applicazione della ricerca industriale e precompetitiva in settori di potenziale eccellenza”; Linea di attività l.3.1) ”Azioni di potenziamento del capitale umano nella ricerca e nell´innovazione. Questi i nuovi termini di scadenza : - entro le ore 13 del 24 ottobre 2011 per i progetti presentati in forma singola; - entro le ore 13 del 23 novembre 2011 per i progetti presentati in forma partenariale. Ricordiamo che la finalità è l’integrazione fra il sistema universitario della ricerca e il sistema pubblico della ricerca e delle imprese per favorire e incentivare la crescita economica, in particolar modo con la promozione e valorizzazione delle risorse umane negli ambiti di eccellenza della ricerca, di base e applicata, e dell’innovazione. Agli Atenei della Sardegna, viene riconosciuto e affidato il compito di coniugare e innovare le aree di studio istituzionali in inediti spazi, contenuti e programmi di ricerca, sensibili ai fabbisogni del tessuto produttivo e imprenditoriale regionale, in ambito tecnico-scientifico, umanistico, giuridico e politico-sociale, ivi compreso quello afferente alla conservazione e restauro dei beni culturali, mobili e immobili. Spetta, ancora, agli Atenei, sensibilizzare i Centri pubblici e le imprese nei temi della ricerca e dell’innovazione, potenziando anche le capacità di investimento in tecnologie avanzate, soprattutto nelle filiere produttive, nei settori di ricaduta di sviluppo economico, produttivo e occupazionale e di eccellenza individuati sul territorio dalla programmazione europea e regionale. Le proposte progettuali potranno essere presentate in forma singola o associata e partenariale e le attività di ricerca potranno essere svolte presso le Università, Centri di ricerca pubblici e imprese al fine di sostenere gli spazi di applicazione della ricerca precompetitiva industriale nei settori di potenziale eccellenza. Le Università interessate dovranno far pervenire le proposte progettuali al seguente indirizzo: Regione autonoma della Sardegna, Assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, Direzione generale della pubblica istruzione, Servizio formazione superiore permanente e dei supporti direzionali, Viale Trieste n. 186 - 09123 Cagliari. Per informazioni contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle 13 e il martedì e mercoledì pomeriggio dalle ore 16 alle 17 i seguenti numeri telefonici: 070/6065074 - 070/6064099 fax: 070/6064539 o inviare una e-mail all’indirizzo: pi.Formazionesuperiore@regione.sardegna.it    
   
   
GENITORI A FIRENZE: STRATEGIE PER LA SCUOLA CHE VERRA´ ITINERARI E COLLABORAZIONI PER DARE FUTURO AI GIOVANI  
 
Firenze, 4 ottobre 2011 - Genitori a scuola, questi sconosciuti. Eppure questa volta a lanciare un serio confronto sulla scuola che verrà sono proprio i genitori dell´associazione genitori Age Toscana e del Forum provinciale delle Associazioni dei Genitori (Fopags) di Firenze con la collaborazione della Direzione Scolastica Regionale per la Toscana, della rivista Tuttoscuola e il patrocinio della Regione Toscana. “Itinerari e collaborazioni per dare futuro ai giovani” è una due giorni tutta orientata a studiare il futuro della scuola e le opportunità che si aprono per i nostri giovani. L’appuntamento è a Firenze presso l’Iti Leonardo da Vinci, via del Terzolle 91, venerdì 7 e sabato 8 ottobre (ore 9,30-12,30) a due passi dalla stazione di Firenze Rifredi, che è ben servita dai treni locali e a lunga percorrenza. L´obiettivo dichiarato è mettere a fuoco punti di forza e disfunzioni della scuola del presente per disegnare un possibile scenario in cui vengano valorizzate le migliori strategie per rendere efficace e competitivo il servizio istruzione. Uno scambio costruttivo a più voci costituito dall´Amministrazione scolastica, dalla Regione, dall´ambito universitario, dai genitori e da Tuttoscuola. L’intento non secondario è anche quello di rilanciare la partecipazione dei genitori attraverso gli strumenti esistenti, come i consigli di classe e di istituto e i Forum provinciali delle associazioni dei genitori. “Siamo impegnati nella formazione dei genitori eletti negli organi collegiali da molti anni –dichiarano i rappresentanti di Age Toscana e Fopags Firenze- Non a caso, abbiamo scelto la data tradizionalmente individuata per la Giornata europea dei genitori e della scuola, che si colloca immediatamente prima del rinnovo dei consigli di classe e d’istituto”. La prima sessione, "Itinerari e collaborazioni per dare futuro ai giovani", analizza e discute le ricadute dell´attuazione del riordino istituzionale disegnato dalla riforma del Titolo V della Costituzione. Ne parlano: Stella Targetti, assessore alla Scuola, università e ricerca della regione Toscana, che affronta il tema delle "politiche formative territoriali"; Alfonso Rubinacci, coordinatore del Comitato scientifico di Tuttoscuola, che approfondisce la "governance territoriale nella prospettiva federalista"; Annamaria Poggi, docente Istituzioni di diritto pubblico dell´Università di Torino, che affronta il tema dell´ "Individuazione e controllo dei livelli essenziali delle prestazioni del sistema educativo"; Angela Palamone, Direttore Generale dell´Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, che analizza "I nuovi sviluppi dell´Istruzione e della formazione (la riforma del sistema educativo, rapporti con Ifp/its/apprendistato)". La seconda sessione, "Genitori a scuola di comunicazione", mira a disegnare un quadro completo delle forme e modalità di partecipazione dei genitori alla vita della scuola in un´ottica diversa dal passato. Introduce Rita Manzani Di Goro, presidente dell´Associazione genitori A.ge. Toscana, con una riflessione su "Genitori a scuola: comunicare per partecipare"; segue l´intervento dell´avv. Giuseppe Pennisi, su "Il rapporto genitori-scuola com´era ieri, com´é oggi, come dovrebbe essere". Chiude la sessione Giovanni Vischi, coordinatore del Fopags di Firenze. Hanno aderito all´iniziativa assessori provinciali e comunali; esperti del mondo della scuola; dirigenti scolastici e docenti. È richiesta l’iscrizione presso supportoautonomia@csa.Fi.it  (055 6528609). La Partecipazione E´ Libera E Gratuita. Per i genitori attesi da fuori regione, l’Age Toscana ha organizzato una visita guidata gratuita del museo degli Uffizi per il pomeriggio di sabato 8 ottobre (è necessario prenotare presso agetoscana@age.It , 328 8424375).  
   
   
ISTRUZIONE FVG: STUDENTI IN CAMPO SCUOLA ARCHEOLOGICO  
 
 Aquileia, 4 ottobre 2011 - Un campo scuola archeologico come straordinaria palestra didattica per gli allievi delle superiori, ma anche come occasione di incontro fra studenti di Paesi europei diversi e, infine, come strumento per coinvolgere sempre di più i giovani nell´impegno volontario per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali. Sono questi i lusinghieri risultati del progetto "Confrontarsi attivamente sul territorio" che, grazie ai fondi europei Interreg Italia-austria, ha coinvolto una sessantina di studenti di quattro scuole di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia. Guidati da archeologi, da volontari e dai loro insegnanti, gli allievi delle quattro scuole hanno portato a termine, nel corso di un´intensa settimana di lavoro "sul campo", la pulizia, lo studio e il rilievo topografico di un tratto delle mura tardo-antiche di Aquileia, lungo la via Annia, permettendo di aprire per la prima volta al pubblico uno dei più interessanti reperti dell´area archeologica, risalente al Iv-v secolo d.C. I ragazzi hanno potuto, in parallelo al lavoro in via Annia, anche visitare musei e siti archeologici ad Aquileia e Magdalensberg in Carinzia, partecipare a escursioni in bicicletta per conoscere la storia della zona di Aquileia e Grado, a incontri culturali e a un laboratorio teatrale. A conclusione del progetto, che ha avuto come capofila l´Istituto per geometri "Marinoni" di Udine, l´assessore regionale all´Istruzione Roberto Molinaro, assieme al sindaco di Aquileia Alviano Scarel, l’ 1 ottobre, ha voluto incontrare e ringraziare i protagonisti di questa straordinaria esperienza: gli studenti naturalmente, poi gli insegnanti e in particolare l´ex preside del "Marinoni" e promotrice dell´iniziativa Ester Iannis e i volontari della Società Friulana di Archeologia, il presidente Gian Andrea Cescutti e il direttore Massimo Lavarone. "Questo progetto Interreg - ha osservato l´assessore Molinaro - si segnala come un modello da diffondere sempre di più: perché consente di stabilire un rapporto virtuoso tra la scuola e il mondo del volontariato, in uno stretto collegamento con il territorio; perché le collaborazioni esterne sono un´opportunità fondamentale che gli istituti scolastici hanno per ampliare i loro orizzonti didattici; infine perché le iniziative internazionali permettono di costruire un´autentica scuola europea dal basso". Anche il sindaco Scarel ha sottolineato l´importanza del progetto che ha coinvolto le quattro scuole. "Aquileia - ha detto - vuole diventare una capitale dell´archeologia, e proprio per questo c´è e ci deve essere spazio per tutti, anche per gli studenti". "Confrontarsi attivamente sul territorio" è stato inserito tra i 18 "piccoli progetti" finanziati con i fondi Interreg Italia-austria. E sono molto spesso proprio i piccoli progetti, quelli che dispongono di risorse limitate, a dare i frutti più importanti, come è stato da più parti rilevato in occasione della cerimonia di chiusura. Accanto all´Istituto per geometri "Marinoni" di Udine, hanno partecipato al progetto Interreg due scuole venete (Istituto tecnico "Palladio" e Liceo "Fondazione Pio X", entrambi di Treviso) e una scuola carinziana (Istituto per il turismo "Wi´mo" di Klagenfurt). Ad affiancare il "Marinoni" e la Società Friulana di Archeologia, sono stati anche il Club Unesco di Aquileia, la Fondazione Aquileia e la Soprintendenza ai Beni archeologici del Friuli Venezia Giulia.  
   
   
DIRITTO ALLO STUDIO: AL VAGLIO DELLA GIUNTA REGIONALE DELLE MARCHE LA RIFORMA STRUTTURALE DEGLI ERSU.  
 
Ancona, 4 Ottobre 2011 - La Giunta regionale ha discusso ieri mattina del futuro assetto degli Ersu, gli enti regionali per il diritto allo studio. Di fronte alla scadenza dei termini per il rinnovo delle cariche degli Ersu, l´esecutivo ha definito una linea di indirizzo che prevede il mantenimento nei territori della gestione degli enti, con l´ipotesi (che sara` ora approfondita dall´assessorato competente) di assegnazione della funzione amministrativa degli Ersu ai Comuni per quel che riguarda gli aspetti strettamente legati al diritto allo studio. L´ipotesi, che sara` tradotta in una proposta di legge da trasmettere al Consiglio regionale, prevede che la gestione e l´amministrazione degli enti sia trasferita ai Comuni sedi di Universita`. Secondo questo nuovo modello le funzioni amministrative saranno ben distinte dalle strategie di sviluppo delle attivita` universitarie che saranno in capo agli stessi atenei. La riforma strutturale degli Ersu si inquadra nella logica, gia` seguita per altri enti e societa` regionali, del risparmio, dell´efficientamento e del miglioramento della produttivita`. Gli Ersu, e` stato ribadito questa mattina in Giunta, dovranno cioe` essere interpretati sulla base della loro specifica missione che e` unicamente quella di erogare servizi agli studenti.  
   
   
PAVIA: DINOSAURI ALL’UNIVERSITá MERCOLEDÌ 5 OTTOBRE  
 
Pavia, 4 ottobre 2011 - Come mai un Diplodoco del Giurassico troneggia in un cortile dell’Università di Pavia? Siamo tornati indietro di 150 milioni di anni? Sfruttando il richiamo che la mostra “Dinosauri In Carne E Ossa” (si veda il sito www.Geomodel.it/dinosauri-in-carne-e-ossa/pavia.php ), sta avendo su di un vasto pubblico, attraverso l’allestimento di una sezione dedicata si è potuto accendere i riflettori anche sul lavoro di ricerca e divulgazione in ambito paleontologico svolto contributo che l’Ateneo Pavese e in particolar modo dal Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente. La mostra, visitabile fino al 13 Novembre, è stata allestita presso il Castello Visconteo grazie all’ospitalità e alla collaborazione del Comune di Pavia. Essa espone molti modelli in scala reale dei più importanti e conosciuti dinosauri realizzati dalla ditta Geomodel ed è stata progettata e curata in tutte le fasi della realizzazione dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti del Museo Civico di Storia Naturale di Milano con la collaborazione di diversi specialisti nonché di affermati artisti del settore; tale esposizione, tutta italiana, esprime valori molto alti nella divulgazione scientifica in un settore che tradizionalmente è monopolio della cultura anglosassone e consente al visitatore di osservare come dal vero le “terribili lucertole”. L’occasione di portare a Pavia questa mostra dopo le esibizioni di Piacenza e Courmayeur è stata dettata anche da una importante ricorrenza: le celebrazioni per il 650° anniversario della fondazione dell’Università degli Studi di Pavia. Oltre alle manifestazioni di tipo prettamente umanistico, il contributo dato alla mostra sui dinosauri è certamente un segnale della vitalità del settore scientifico universitario pavese che, tramite i suoi ricercatori, opera in diversi campi della paleontologia. Il Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Ateneo Pavese vi ha infatti contribuito fattivamente allestendo uno specifico settore scientifico-divulgativo dedicato ad alcune delle proprie attività di ricerca in ambito paleontologico, nonché alla Storia della Geologia pavese e al Corso di Laurea in Scienze Geologiche a Pavia. A completamento di una serie di pannelli esplicativi, sono esposti diversi fossili provenienti dalle collezioni storiche che fanno parte del Sistema Museale dell’Ateneo di Pavia ed altri raccolti durante le ricerche “sul campo” dai ricercatori pavesi. E’ senz’altro un’occasione unica per esplorare il mondo delle Scienze della Terra e di prendere visione diretta di come vengono studiati i fossili dal punto di vista scientifico, dai microfossili ai grandi vertebrati, per capirne i segreti e tutto quello che ancora ci possono raccontare. Interverranno: 15.00 Prof. Dario Mantovani (Responsabile celebrazioni del 650° Anniversario) Introduzione –“ Le Celebrazioni Del 650° Anniversario Della Fondazione Dell’universita’ Di Pavia”. 15.05- 15.15 Prof. Cesare Perotti (Direttore del Dipartimento di Scienze Della Terra e dell’Ambiente): “La Tradizione Delle Scienze Geologiche A Pavia”. 15.15-15.30 Prof.ssa Miriam Cobianchi (Paleontologa, Dipartimento di Scienze Della Terra e dell’Ambiente): “La Paleontologia Tra Scienza E Divulgazione – Il Contributo Alla Mostra Del Dipartimento Di Scienze Della Terra E Dell’ambiente”. 15.30-15-40 Dott.ssa Manuela Bordiga (dottoranda, Dipartimento di Scienze Della Terra e dell’Ambiente): “Ricostruzioni Paleoclimatiche Su Basi Paleontologiche”. 15.30-15.45 Dott.simone Maganuco (Museo di Storia Naturale di Milano): Dinosauri In Carne E Ossa A “Pavia- Come Scienza E Arte Ridanno Vita Al Passato”.  
   
   
APERTA ATTIVITÀ 2011-2012 SCUOLA MERLETTI GO  
 
Gorizia, 4 ottobre 2011 - 62 corsi distribuiti in 37 Comuni del Friuli Venezia Giulia, da Tarvisio a Grado, con 800 allievi provenienti da tutta la regione ma anche dalle vicine Slovenia e Austria e, per i corsi di tipo intensivo, anche da più lontano, dalla Campania alla Svizzera. Sono questi i numeri dell´anno scolastico 2011-2012 della Scuola dei corsi merletti di Gorizia, che si è aperto ieri con un incontro nella sede della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia, al quale ha partecipato l´assessore regionale all´Istruzione Roberto Molinaro. All´inaugurazione dell´anno scolastico della Scuola merletti, istituto di formazione che fa capo alla direzione Istruzione della Regione, hanno partecipato anche la presidente Lucia Samero, la direttrice Giovanna Vesci, numerose insegnanti e autorità locali. "La Scuola merletti - ha detto Molinaro - rappresenta un patrimonio importante per il Friuli Venezia Giulia. La sfida, oggi, è quella di saper coniugare una tradizione che viene da lontano, radicata a Gorizia e nel territorio, con forti elementi di innovazione". Come ha ricordato la presidente Samero, la Scuola goriziana è l´unica istituzione pubblica a rilasciare in Italia un diploma di Maestro merlettaio, dopo sei anni di corso, attraverso un percorso formativo che prevede, accanto alle esercitazioni pratiche per acquisire la tecnica del merletto a fuselli, anche lezioni di storia dell´arte e di progettazione. A fianco dei cicli finalizzati all´acquisizione del diploma, la Scuola ha sviluppato anche corsi di divulgazione di tre anni, per chi desidera avvicinarsi al merletto da semplice appassionato, e nello stesso tempo ha puntato su materiali innovativi rispetto a quelli tradizionali, per stimolare fantasia e creatività. Sempre più importante è anche la collaborazione con alcuni istituti scolastici, che hanno inserito il merletto nei loro piani di offerta formativa. Tra le iniziative promosse dalla Scuola, ci sono un progetto internazionale in Montenegro, una mostra promossa assieme alla Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia basata su lavori ispirati ad antichi gioielli, un concorso internazionale biennale che nel 2012 arriverà alla terza edizione e avrà come tema "Trasparenze". Oltre a consolidare la sua già intensa attività è necessario che la Scuola, ha osservato l´assessore regionale Molinaro, sappia anche "guardare oltre". Molinaro ha indicato alcune direzioni di sviluppo: la valorizzazione di un interessante prodotto di artigianato artistico rafforzando l´identificazione tra il merletto e l´area del Goriziano, analogamente a quanto è stato fatto con la Scuola mosaicisti di Spilimbergo; l´ampliamento delle esperienze internazionali, fino a costruire una rete europea del merletto; infine la ricerca di sinergie con altri prodotti tipici, per dare maggior valore al territorio. Per "dare gambe" a queste potenzialità di sviluppo occorre anche ripensare, secondo l´assessore, l´assetto della Scuola. L´amministrazione regionale - come ha anticipato oggi Molinaro - sta lavorando attorno all´ipotesi di una Fondazione, puntando a coinvolgere maggiormente le istituzioni locali. "La Regione - ha comunque assicurato - c´è e ci sarà, perché è interessata a valorizzare ciò che il nostro territorio produce".  
   
   
DALL’UNIVERSITA’ ALL’AZIENDA CON UN APERITIVO ACTL – SPORTELLO STAGE CERCA 20 GIOVANI IN UN CONTESTO PIACEVOLE ED INFORMALE  
 
Milano, 4 ottobre 2011 – Un aperitivo esclusivo con i responsabili di Kpmg per conoscere di persona le opportunità di inserimento in azienda, i profili ricercati e i percorsi di carriera. E’ l’opportunità che Actl - Sportello Stage offre a 20 giovani neolaureati in economia, giurisprudenza ed ingegneria attraverso l’iniziativa “Aperitivo con il Direttore”, il ciclo di incontri (a partecipazione gratuita) organizzati da Actl con i responsabili di importanti realtà aziendali, rivolti a brillanti giovani in cerca di lavoro che si svolgono nei locali di tendenza delle principali città italiane. Questa formula, ideata da Actl – Sportello Stage per favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di stage e di lavoro, sta riscuotendo da tre anni un notevole successo tra i giovani e le aziende. Il prossimo appuntamento a Milano sarà l’11 ottobre con Kpmg, azienda leader nei servizi professionali alle imprese (per partecipare alle selezioni è necessario inviare la candidatura entro il 7 ottobre). Durante l´aperitivo, che si svolgerà in un locale di tendenza a Milano, i partecipanti potranno confrontarsi con i responsabili aziendali, ascoltare le loro esperienze professionali, informarsi sulle posizioni ricercate dall´azienda e farsi conoscere. L’incontro è finalizzato alla conoscenza di giovani profili da inserire all’interno del Network Kpmg nelle aree Audit, Advisory e Tax & Legal. “Aperitivo con il Direttore” è un’iniziativa che permette ai giovani in cerca di lavoro di presentarsi e farsi conoscere personalmente dalle aziende in modo informale, esclusivo e sorseggiando un buon cocktail in noti locali. Una preziosa opportunità, dunque, per tutti per i giovani per conoscere da vicino un’importante realtà internazionale come Kpmg e poter inviare delle candidature mirate ed in linea con le esigenze dell’azienda. “L’idea di incontrare gli studenti in un contesto meno formale e più aperto ci è sembrata da subito una bella occasione per presentarci e per conoscere meglio i nostri candidati. Alla base della cultura professionale Kpmg, oltre alla competenza, ci sono la trasparenza e la fiducia. Elementi questi, che si creano solo costruendo una relazione autentica con le persone. In questa prospettiva, occasioni di dialogo come questa sono veramente preziose per trasferire fin da subito i nostri valori di riferimento. Per i giovani questa è un’occasione di orientamento preziosa perché si fanno immediatamente un’idea della nostra realtà. Dal confronto in presa diretta con i nostri professionisti capiscono in modo fattuale il tipo di lavoro che li aspetta e lo spirito multidisciplinare del nostro Network. Per noi è un momento di incontro utile per cogliere anche aspettative, ambizioni, idee e dunque per calibrare sempre meglio la nostra offerta” , dichiara Francesco Spadaro, partner responsabile delle Risorse Umane del network Kpmg. “Aperitivo con Direttore riscuote ogni volta molto successo sia tra i giovani in quanto si è dimostrato un ottimo strumento di inserimento nel mondo del lavoro (oltre 80% dei partecipanti viene ricontattato dalle aziende per prendere parte ad un iter di selezione), sia tra le aziende che hanno l’opportunità di entrare in contatto con i migliori talenti accuratamente preselezionati da Actl sulla base delle indicazioni fornite dall’azienda, dichiara Marina Verderajme, Presidente di Actl. Le Selezioni Gli esperti della Selezione di Actl – Sportello Stage sceglieranno i curricula dei candidati più in linea con il profilo richiesto dalle aziende. I giovani selezionati parteciperanno all’“Aperitivo con il Direttore”. Per partecipare inviare il Cv, entro il 7 ottobre 2011, all’indirizzo aperitivodirettore@actl.It  specificando nell’oggetto “Aperitivo con il Direttore - Kpmg”. La partecipazione è gratuita. I posti sono limitati. Per Informazioni Per maggiori informazioni contattare Actl – Sportello Stage: tel 02-58430691; aperitivodirettore@actl.It ; Il calendario degli incontri è periodicamente aggiornato e consultabile sul portale www.Sportellostage.it/    
   
   
IN TRENTINO UNA RETE AMBIENTALE PER LE SCUOLE PRESENTATA L´ATTIVITÀ PER L´ANNO SCOLASTICO 2011/2012  
 
Trento, 4 ottobre 2011 - Si è svolta il 29 settembre presso l’Ecosportello Fa’ la Cosa Giusta! la presentazione delle attività della Rete trentina di educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile dell’Appa per le scuole 2011/2012. All’incontro erano presenti Monica Tamanini, coordinatrice della Rete trentina di educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile; Lucia Rigotti per illustrare le varie opportunità e spiegare il funzionamento e le modalità di adesione alle attività per le scuole; e Jacopo Mantoan, per illustrare il nuovo “Webform per insegnanti ed educatori”, uno strumento messo da poco a disposizione all’interno del sito web della Rete trentina di educazione ambientale e che permetterà una maggiore interazione tra la Rete stessa e le scuole della provincia. Durante l’incontro sono state presentate le nuove proposte per le scuole: percorsi didattici, attività di animazione presso i Centri di esperienza e le visite guidate alle mostre itineranti interattive, oltre 350 proposte formative offerte dalla Rete trentina di educazione ambientale e da altri soggetti. Anche per l’anno scolastico 2011-2012, gli Educatori ambientali della Rete trentina di educazione ambientale dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente riprendono dunque le loro attività rivolte al mondo della scuola trentina. E lo fanno aggiornando la Guida, uno strumento diventato insostituibile e prezioso per sviluppare percorsi didattici, di ricerca e di sviluppo locale rivolti agli studenti e che offre ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado un quadro complessivo dell’offerta didattica sui temi dell’educazione ambientale nella nostra provincia. La guida si presenta come un doppio catalogo: da un lato la “Guida alle attività della Rete trentina di educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile” dell’Agenzia stessa, con più di 100 proposte, e dall’altro le “Pagine gialle delle attività di educazione ambientale”, una raccolta di più di 250 proposte formative offerte da circa 60 soggetti che a diverso titolo si occupano di educazione ambientale. La guida, che è stata inviata a tutte le scuole trentine, è consultabile on line al sito www.Appa.provincia.tn.it/educazioneambientale ed è reperibile presso la sede dell’Appa in Piazza Vittoria, 5 a Trento e presso l’Ecosportello Fa’ la Cosa Giusta! in via Torre Verde 34 a Trento.  
   
   
SCIENZIATI AFFERMANO CHE SU VENERE LE CONDIZIONI CLIMATICHE NON SONO DESTINATE A MIGLIORARE  
 
Bruxelles, 4 ottobre 2011 - Venere è famoso per il suo brutto clima e, secondo nuove ricerche condotte da un team internazionale di scienziati provenienti da Belgio, Germania e Stati Uniti e pubblicate nella rivista Icarus, sembra che le cose siano destinate a rimanere immutate nel futuro immediato. Sulla sua superficie, Venere frigge a oltre 400 gradi Celsius sotto una soffocante coltre di nubi di acido solforico e una schiacciante pressione atmosferica oltre 90 volte superiore a quella della Terra. E il team di scienziati ha scoperto che questa tendenza è destinata a continuare. Uno degli autori dello studio, il dott. Tim Livengood del National Center for Earth and Space Science Education, Capitol Heights, negli Stati Uniti, contestualizza il particolare clima di Venere: "Qualsiasi variabilità nel tempo su Venere è degna di nota, poiché il pianeta possiede così tante caratteristiche che mantengono inalterate le condizioni atmosferiche. La Terra ha le stagioni poiché il suo asse di rotazione è inclinato di circa 23 gradi, e ciò varia l´intensità della luce solare e la lunghezza del giorno nei due emisferi nel corso dell´anno. Tuttavia, Venere si è inclinato così tanto, che il pianeta è quasi completamente sotto sopra e presenta ora un´inclinazione finale di meno di tre gradi rispetto al Sole, quindi l´effetto stagionale è trascurabile." Il dott. Livengood continua: "[Venere] possiede un´orbita persino più circolare rispetto a quella della Terra, e questo evita che il pianeta diventi sensibilmente più caldo o più freddo avvicinandosi o allontanandosi dal Sole. E anche se ci si potrebbe aspettare che la situazione si raffreddi di notte, in particolare visto che Venere ruota così piano che la sua notte dura quasi due mesi terrestri, la spessa atmosfera e le nubi di acido solforico agiscono da coperta, mentre i venti spostano il calore in giro mantenendo le temperature quasi costanti. Infine, quasi tutta l´acqua del pianeta è finita nello spazio, e quindi non si hanno temporali o precipitazioni come sulla Terra, dove invece l´acqua evapora e si condensa in nuvole." Per condurre il loro studio sui modelli del tempo di Venere il team ha misurato la temperatura e le velocità del vento nella sua atmosfera superiore osservando una luce infrarossa emessa dalle molecole di anidride carbonica (Co2) quando vengono stimolate dalla luce solare. La luce infrarossa è invisibile all´occhio umano e viene da noi percepita come calore, ma può essere rilevata da speciali strumenti. Nella ricerca, essa appare come una linea nel grafico di uno spettrometro, uno strumento che separa la luce nei colori che la compongono, ciascuno dei quali corrisponde a una frequenza specifica. L´ampiezza della linea ha rivelato la temperatura, mentre i cambiamenti nella sua frequenza hanno fornito la velocità del vento. Il team ha quindi confrontato le osservazioni del 1990 e 1991 con quelle effettuate nel 2009. Ed effettuando dei confronti con vecchi dati della Nasa il team ha anche individuato alcuni fenomeni bizzarri che accadono molto al di sopra della superficie del pianeta, nell´aria fredda e trasparente sopra le nubi di acido, in due strati chiamati la mesosfera e la termosfera. "Anche se l´aria sopra le regioni polari in questi strati atmosferici superiori su Venere era più fredda dell´aria sopra l´equatore nella maggior parte delle misurazioni, alle volte essa appariva essere più calda," dice un altro autore dello studio, il dott. Theodor Kostiuk del Nasa Goddard. "Nell´atmosfera della Terra, un tipo di circolazione chiamata "cella di Hadley" si verifica quando l´aria calda risale sopra l´equatore e si sposta verso i poli, dove si raffredda e si abbassa. Poiché l´atmosfera è più densa vicino alla superficie, l´aria che discende viene compressa e riscalda l´atmosfera superiore sopra i poli della Terra. Su Venere abbiamo osservato l´opposto. Inoltre, anche se la temperatura della superficie è abbastanza costante, noi abbiamo osservato cambiamenti considerevoli, fino a 54 gradi Fahrenheit (un cambiamento di circa 30 K), nel corso di alcuni giorni terrestri negli strati della mesosfera e della termosfera a basse latitudini su Venere. I poli sembravano essere più stabili, ma ugualmente abbiamo visto cambiamenti massimi di 27 gradi Fahrenheit (cambiamento di circa 15 K)." Anche l´autore principale, il dott. Guido Sonnabend dell´Università di Colonia in Germania, ha commentato: "La mesosfera e la termosfera di Venere sono attive dal punto di vista dinamico. I venti causati dal riscaldamento solare e i venti di zona da est verso ovest entrano in competizione, dando come possibile risultato delle temperature locali alterate e una loro variabilità nel tempo." Venere è spesso descritto come il gemello della Terra a causa delle loro dimensioni simili, ma ora noi possiamo certamente concludere che le somiglianze si fermano lì e che i due pianeti certamente non condividono gli stessi modelli climatici. Per maggiori informazioni, visitare: Agenzia spaziale europea: http://www.Esa.int/esacp/index.html    
   
   
AREE VERDI PUBBLICHE: DA REGIONE UMBRIA 122MILA EURO A COMUNI  
 
Perugia, 4 ottobre 2011 - Sistemare le aree verdi pubbliche nei centri urbani e migliorarne la fruibilità: è con questo obiettivo che la Giunta regionale dell´Umbria ha stanziato 122mila euro, in attuazione della legge regionale 28/01 (Testo unico regionale per le foreste) che, all´art.16, prevede il finanziamento di iniziative di enti pubblici, associazioni e organismi scolastici che rafforzino "la conoscenza, la valorizzazione, la conservazione e la tutela del bosco e della flora". Su proposta dell´assessore alla Promozione forestale e dei sistemi naturalistici e ambientalistici, Fernanda Cecchini, lo stanziamento è stato ripartito tra dieci Comuni le cui domande erano state ritenute ammissibili. "Agli uffici regionali - sottolinea l´assessore - sono pervenute richieste di contributi e preventivi di spesa di fatto esclusivamente da parte di Comuni per la sistemazione e il miglioramento di aree verdi, valutate tutte positivamente, per un ammontare di quasi 262mila euro. Un importo notevolmente superiore rispetto alle risorse regionali disponibili, pari a 121.700 euro. Pertanto - aggiunge -, si è deciso di applicare il criterio più appropriato, finanziando le domande in proporzione al rapporto tra disponibilità e totale delle richieste. Si è tenuto anche conto degli eventuali finanziamenti concessi negli anni precedenti". A beneficiare dei contributi per l´annualità 2011 saranno i Comuni di Vallo di Nera, Giove, Allerona, Piegaro, Sant´anatolia di Narco, Citerna, Torgiano, Città di Castello, Perugia e Otricoli  
   
   
VERDE. INAUGURATE A MILANO LE PRIME AREE RISTORO NEI PARCHI CITTADINI  
 
Milano, 4 ottobre 2011 - Pausa pranzo, merenda o brunch della domenica nel verde. In largo Richini, vicino all ‘Università Statale, al parco Don Luigi Giussani (ex Solari), al Giardino della Guastalla e ai Giardini pubblici Indro Montanelli l’assessorato all’Arredo urbano e Verde ha attrezzato quattro aree ristoro. I tavoli in legno con sedute incorporate sono così posizionati: otto in largo Richini, quattro ai Giardini Montanelli, due all’ex Solari e alla Guastalla. Chi sosterà per consumare il pasto, per leggere o sorseggiare un caffè, oltre al posto a sedere potrà usufruire anche di cestini per la raccolta differenziata. Sui tavoli il Comune ha posto un avviso con un invito a rispettare l’ambiente: “Questa è un’ area ristoro. Dopo aver consumato il tuo pasto aiutaci a tenerla pulita, usa i contenitori colorati pubblici per la raccolta differenziata”. Questa mattina l’assessore Pierfrancesco Maran ha presentato alla stampa l’area ristoro di largo Richini, già piena di studenti alle prese con pranzo, dispense e attese pre-esame. “Sono molte le persone che preferiscono passare la pausa pranzo al parco o nei giardini vicino all’ufficio – ha detto l’assessore Maran – per rilassarsi e incontrarsi con colleghi ed amici. Per questo abbiamo pensato alle aree ristoro: un intervento utile e che è subito risultato molto gradito. In particolare in largo Richini le aree sono diventate un nuovo punto di studio per i giovani della Statale. E´ nostra intenzione, in primavera, crearne altre”.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA SOLLECITA L’ITALIA A RISOLVERE LA SITUAZIONE RIFIUTI IN CAMPANIA  
 
Bruxelles, 4 ottobre 2011 - La Commissione preme sull’Italia affinché trovi soluzioni efficaci a breve e lungo termine per la gestione dei rifiuti in Campania, regione che su questo fronte è stata al centro di ripetute crisi. Su raccomandazione del commissario per l’Ambiente Janez Potočnik sarà inviata una lettera di costituzione in mora, in cui si ricordano all’Italia gli obblighi che le incombono e la necessità di conformarsi alla sentenza del 2010 della Corte di giustizia dell’Unione europea. Se l’Italia non eseguirà la sentenza, la Commissione potrà adire di nuovo la Corte e chiedere che vengano inflitte ammende. Le emergenze rifiuti verificatesi a Napoli e nelle zone circostanti destano non poche preoccupazioni in quanto ormai da vari anni stanno mettendo in pericolo la salute umana e l’ambiente. Nonostante la situazione sia in qualche modo migliorata da quando la Corte si è pronunciata nel 2010, la regione Campania continua ad essere priva di una rete adeguata di impianti per la gestione dei rifiuti. A Napoli e in molti altri comuni campani sussistono problemi ricorrenti con la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Alla produzione giornaliera vanno ad aggiungersi i circa 6 milioni di tonnellate di vecchie balle di rifiuti ancora depositate in discariche temporanee in attesa di un definitivo smaltimento o recupero. Tra gennaio e giugno 2011 le autorità italiane hanno presentato varie bozze di piani di gestione dei rifiuti, che dovevano delineare il quadro entro cui costruire gli impianti necessari per conformarsi alla sentenza. Dalla valutazione di tali piani risulta che una grande maggioranza delle istallazioni previste sono lungi dall’essere realizzate e che la tempistica indicata dalle autorità italiane è spesso troppo vaga. La Commissione si preoccupa nel constatare che apparentemente sono state prese ben poche misure, ivi comprese le spedizioni, per garantire una regolare gestione dei rifiuti in Campania fino a quando entreranno in funzione tutti gli impianti previsti. Contesto - Nel 2007 nella regione Campania (Italia del Sud) si è assistito ad una grave crisi senza precedenti in materia di rifiuti, dalla quale è emersa una realtà sistemica: la mancata applicazione del piano di gestione regionale dei rifiuti. Questa situazione ha messo seriamente a repentaglio l’ambiente e la salute dei cittadini napoletani e del territorio circostante e ha reso ancor più urgenti le indagini della Commissione sulla scorretta applicazione della direttiva 2006/12/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 aprile 2006, relativa ai rifiuti (cfr. Ip/08/151). Nel 2010 la Corte di giustizia ha condannato l’Italia per non avere istituito nella regione Campania un adeguato sistema integrato per la gestione dei rifiuti (cfr. Ip/08/705). Con gli attuali 3 miliardi di tonnellate all’anno, la quantità di rifiuti prodotti nell’Ue è in costante aumento. La direttiva quadro sui rifiuti mira a scindere la crescita economica dalla produzione dei rifiuti e fissa un quadro giuridico per il trattamento dei rifiuti all’interno dell’Ue, allo scopo di proteggere l’ambiente e la salute umana cercando di prevenire gli effetti nocivi derivanti dalla generazione e dalla gestione dei rifiuti. Per ulteriori informazioni: direttiva quadro sui rifiuti http://eur-lex.Europa.eu/lexuriserv/lexuriserv.do?uri=celex:32008l0098:it:not  Si veda anche: pagina “Waste” sul sito Europa http://ec.Europa.eu/environment/waste/index.htm  Per ulteriori dati statistici sui rifiuti nell’Ue-27, si veda: http://epp.Eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/waste/data/database    
   
   
AL VIA NUOVA GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI NELL’ALTO BRADANO PARTE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN DIECI COMUNI DELL’AREA. CIASCUNO SARÀ DOTATO DI UN’ISOLA ECOLOGICA. IN PENSIONE I VECCHI CASSONETTI  
 
Potenza, 4 ottobre 2011 - Prende il via la nuova gestione dei rifiuti solidi urbani nei dieci comuni dell’Alto Bradano. Si tratta di una vera e propria rivoluzione, annunciata ufficialmente, in una conferenza stampa svoltasi in Regione, dal commissario della Comunità montana, Antonio Anatrone. Alla conferenza erano presenti, a sottolineare l’importanza di questa nuova gestione dei rifiuti, il presidente della Regione Vito De Filippo, il presidente e l’assessore all’Ambiente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza e Massimo Macchia, Pietro Chirulli e Salvatore Discianni dell’associazione di imprese Serveco-pellicano Verde che gestirà il servizio. Ultimata la fase di consegna a domicilio dei kit per la raccolta differenziata, per gli abitanti di Acerenza, Banzi, Cancellara, Forenza, Genzano di Lucania, Montemilone, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, San Chirico Nuovo e Tolve, d’ora in poi, cambierà radicalmente il modo di gestire i rifiuti in casa. Mandato in pensione il vecchio cassonetto, tutte le famiglie, ma anche le attività commerciali, sono state dotate di sacchetti e contenitori per la raccolta di carta, plastica, alluminio, vetro, rifiuti organici e dei rifiuti non riciclabili. Nuovi supporti prederanno, nelle case dei cittadini, il posto delle vecchie e poco ecologiche pattumiere. Oltre al materiale informativo necessario per comprendere le modalità del nuovo servizio di raccolta differenziata dei rifiuti, ogni nucleo familiare ha ricevuto anche una serie di etichette con codice a barre che, opportunamente usate, permetteranno in futuro di monitorare il servizio e farlo funzionare meglio. “L’attivazione e la gestione dei rifiuti solidi urbani – ha detto il presidente De Filippo - è un segmento dei servizi pubblici tra i più importanti e necessari. Il progetto della raccolta differenziata nei Comuni dell’Alto Bradano è senz’altro importante e rappresenta una buon pratica. Implementare il ciclo virtuoso dei rifiuti in un territorio come quello della Basilicata, particolare per sue le condizioni orografiche e demografiche, richiede un impegno delle amministrazioni ma anche un cambiamento culturale dei cittadini che devono convincersi che la raccolta differenziata porta solo vantaggi”. “La società moderna – ha affermato Antonio Anatrone, commissario della Comunità Montana Alto Bradano – produce una sempre maggiore quantità di rifiuti. Il problema è smaltirli. Il nuovo servizio nasce dalla specifica volontà, condivisa da tutti i sindaci del comprensorio, di superare i vecchi sistemi di gestione e sostituirli con un innovativo ed unico, per la nostra regione, servizio comprensoriale di raccolta differenziata “porta a porta” con l’obiettivo di incrementare, sia in termini quantitativi che qualitativi, i valori percentuali di raccolta e recupero dei rifiuti. Il sistema adottato, infatti, grazie all’uso di contenitori e codice a barre personalizzati, potrà meglio riuscire nell’intento di responsabilizzare i singoli cittadini e stimolarli attraverso la previsione di bonus premiali per gli utenti virtuosi”. In attesa delle “isole ambientali” nei singoli comuni, di notevole importanza per il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti sono i due centri di raccolta, presenti nei comuni di Genzano di Lucania e Palazzo San Gervasio, nei quali sarà possibile conferire personalmente e facoltativamente i rifiuti. Il sistema è completato dai servizi di ritiro degli ingombranti a domicilio e dai servizi dedicati alle imprese. “In questa nuova gestione – ha detto Chirulli, rappresentante dell’associazione di imprese Serveco-pellicano Verde che – stiamo riversando tutta la nostra esperienza maturata in oltre trent’anni di attività: qualità, professionalità, alto profilo tecnologico, ma anche partecipazione e attenzione alle richieste del territorio saranno i capisaldi della nostra azione”. Sull’iniziativa è intervenuto anche l’assessore regionale all’Ambiente, Agatino Mancusi. “La Regione è impegnata a sostenere il sistema di raccolta differenziata nell’intera catena dei rifiuti, perché – ha affermato Mancusi - è essenziale per la tutela dell’ambiente, per la salute e anche per il ritorno che indubbiamente ha per l’economia. Il progetto presentato oggi riguarda i dieci Comuni dell’Alto Bradano, ma il Dipartimento Ambiente sta lavorando per superare le criticità esistenti sul territorio ed estendere il sistema della raccolta differenziata in tutta la Basilicata”. L’implementazione di questi sistemi sarà accompagnata da una massiccia fase di informazione/formazione (Noi facciamo così: spingiamo la raccolta differenziata, questo lo slogan scelto per la compagna informativa e promozionale), che permetterà ai cittadini, comune per comune, di comprendere appieno il valore ambientale del recupero di materia conseguente alla raccolta differenziata e di conoscere le corrette modalità di fruizione dei nuovi servizi.  
   
   
DIOSSINA PIANO DI VENAFRO, LO STATO DELLA SITUAZIONE  
 
 Campobasso, 4 ottobre 2011 - In relazione alle legittime preoccupazioni dei cittadini in merito alla tematica "diossina nella Piana di Venafro", si riferisce quanto segue: «Gli enti strumentali della Regione (Asrem, Arpa Molise, Istituto Zooprofilattico Sperimentale) svolgono sistematicamente Piani di monitoraggio e controllo ambientale e sugli alimenti a tutela della salute dei cittadini e dell´ambiente. Nell´ambito di tale attività istituzionali, sono emersi recentemente, su talune matrici, valori analitici dei contaminanti in esame che hanno indotto gli stessi Enti, di concerto con le competenti Strutture regionali, a predisporre controlli più approfonditi per individuarne le cause e valutare l´effettivo rischio per la popolazione. È stato, pertanto, istituito un tavolo tecnico con il compito di predisporre tale Piano d´azione, con l´obiettivo di individuare con precisione le potenziali fonti di emissione, l´effettiva estensione geografica della contaminazione e le misure necessarie per l´eliminazione del problema. In ogni caso, già da tempo sono state predisposte misure di salvaguardia per evitare che i prodotti contaminati potessero essere consumati. I risultati dell´attività di monitoraggio finora effettuata, e che vengono continuamente aggiornati, sono comunque a disposizione presso gli Organi competenti (Regione, Asrem, Arpa Molise, Izs A&m). Gli esiti delle ulteriori attività poste in essere verranno in ogni caso resi pubblici e allo stesso modo messi a disposizione delle amministrazioni, degli organi di informazione, dei cittadini».  
   
   
RACCOLTA DIFFERENZIATA, IN TOSCANA SALE AL 40,06%  
 
Firenze, 3 ottobre 2011 – Continua a crescere la raccolta differenziata in Toscana che nell’anno 2010 si è attestata a quota 40,06% con un incremento rispetto all’anno precedente di un punto e mezzo (38,56) confermando l’andamento positivo iniziato nel 2008. La produzione di rifiuti urbani nel 2010 è aumentata leggermente, col dato pro capite che è passato da 663 a 670 kg/abitante, interrompendo la fase di decremento iniziata nel 2007, ma mantenendosi sui valori del 2003. Anche il dato assoluto di produzione di rifiuti urbani, pari a circa 2,51 milioni di tonnellate, è in lieve aumento rispetto al 2009 (+ 1,6 %). «Siamo abbastanza soddisfatti della crescita della raccolta differenziata – commenta l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini – Ma i dati che emergono dimostrano che ancora molto c’è da fare, che occorre velocizzazre gli investimenti da parte degli Ato e che siamo ancora lontani dall’obiettivo europeo che fissa la raccolta differenziata al 65% nel 2012. Tutto lavoro che sarà ben presente nel prossimo piano dei rifiuti. Il fatto che la raccolta differenziata cresca con un trend costante e nonostante che le metodologie di contabilizzazione siano le più stringenti in assoluto rispetto al panorama nazionale – continua Bramerini – conferma il grande impegno che la Regione sta dedicando alla riorganizzazione del sistema di gestione dei rifiuti e alla promozione della raccolta differenziata. In particolare sottolineo gli accordi di filiera con Corepla per il riciclaggio effettivo di materiali plastici e il lavoro con Coreve per impostare gli utilizzi alternativi al vetro non riciclabile nelle vetrerie. L’obiettivo vero, infatti, è e deve essere sempre di più, quello di far tornare a nuova vita la materia che viene raccolta in modo differenziato in modo che i cittadini possano vedere concretamente gli oggetti prodotti dal loro impegno. In questo senso la Regione Toscana ha finanziato da poco due bandi da 3 milioni di euro per incentivare gli acquisti verdi, una tappa decisiva per lo sviluppo del riciclo che prende il via dalla raccolta differenziata”. Per il 2010 a scala di Ambito il risultato migliore in termini di efficienza della raccolta differenziata è stato quello dell’Ato Toscana Centro (province di Firenze, Pistoia e Prato) con il 43,99%, seguito dall’ Ato Toscana Costa (province di Livorno, Lucca, Massa e Pisa) con il 40,99% e dall’Ato Toscana Sud (province di Arezzo, Grosseto e Siena) con il 36,44%. Nessuno dei tre Ato ha superato l’obiettivo del 45% di raccolta differenziata fissato dal D.lgs. 152/2006. A livello provinciale le province più virtuose sono state quelle di Lucca (48,50%), Prato (45,86%) e Siena (45,71%). Di recente è uscito il provvedimento regionale che certifica per tutti i Comuni la percentuale di raccolta differenziata raggiunta nel 2010. Nove i Comuni particolarmente virtuosi che già oggi superano il 65%. Si conferma il primato di Montespertoli 91,18 %. A seguire, Capannori 81,89 %, Capolona 65,61 %, Porcari 77,51 %, Seravezza 78,83 %, Vaiano 75,38 %, Vecchiano 72,75 %, Villa Basilica 72,92 %, Vinci 76,52 %. Sono invece 21 quelli in cui la raccolta differenziata rimane sotto il 15%: Sillano 11,75%, Casale Marittimo 12,92%, Santa Luce 13,97%, Capoliveri 10,43%, Marciana 6,99%, Marciana Marina 14,58%, Rio nell’Elba 8,44%, Abetone 14,94%, Marliana 7,30%, Piteglio 13,80%, Sambuca pistoiese 13,75%, Badia Tedalda 9,66%, Chitignano 13,64%, Marciano della Chiana 13,31%, Montemignaio 12,52%, Ralla 11,48%, Campagnatico 13,21%, Capalbio 10,80%, Pitigliano 10,22%, Roccalbegna 7,94%, Sorano 11,05%. La raccolta differenziata in Toscana - In Toscana nel 2010 si sono raccolte in forma differenziata e avviate a riciclaggio 300.084 tonnellate di carta e cartone (32% del totale Rd), 220.485 tonnellate di rifiuti organici (24%), 115.280 tonnellate di sfalci e potature (12%), 71.125 tonnellate di legno (8%), 93.817 tonnellate di vetro (10%), 27.976 tonnellate di metallo (3%), 44.741 tonnellate di plastica (5%), 19.512 tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (2%), 11.261 tonnellate di altri rifiuti ingombranti (1%), 6.803 tonnellate di stracci (0,7%), 3.986 tonnellate di lattine (0,4%), 2.400 tonnellate di rifiuti urbani pericolosi (ad es. Pile esaurite) che rappresentano lo 0,3%, 335 tonnellate di altri rifiuti da Rd. La raccolta differenziata pro capite annua regionale è stata pari a circa 250 kilogrammi/abitante (circa 12 kg/abitante in più rispetto al 2009). Questo dato è variabile a seconda delle Province: ad Arezzo i kg pro capite sono stati 186, a Firenze 264, a Grosseto 183, a Livorno 243, a Lucca 324, a Massa 191, a Pisa 235, a Pistoia 210, a Prato 319, a Siena 277.