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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Maggio 2015
LA REGIONE METTE A DISPOSIZIONE 30 MILIONI DI EURO DI RISORSE EUROPEE PER REALIZZARE LABORATORI APERTI NEI 9 CAPOLUOGHI (PIÙ CESENA) DELL´EMILIA-ROMAGNA, ATTREZZATI CON SOLUZIONI TECNOLOGICHE ICT AVANZATE. L´OK DELLA GIUNTA REGIONALE IN ATTUAZIONE DELL´AGENDA URBANA PREVISTA NEL POR FESR 2014- 2020.  
 
Bologna, 26 maggio 2015 – Trenta milioni di euro di risorse europee a disposizione delle nove città capoluogo dell’Emilia-romagna, a cui si aggiunge anche Cesena, per i progetti dei laboratori aperti. Il via libera è arrivato dalla Giunta regionale in attuazione di ‘Città attrattive e partecipate’, asse 6 del Por Fesr 2014- 2020. Le risorse - il 6% dei 482 milioni approvati dalla Commissione europea per l’Emilia-romagna - a disposizione delle città emiliano romagnole riguardano l’agenda digitale, l’attuazione dei laboratori aperti (innovation lab, ovvero spazi attrezzati con soluzioni tecnologiche Ict avanzate) e il recupero dei contenitori culturali dismessi. In particolare i laboratori saranno ospitati in beni/contenitori culturali che rappresentano in modo significativo l’identità urbana del capoluogo, favorendo così la partecipazione dei cittadini per far nascere processi di qualificazione e di rivitalizzazione di parti di città. I 10 laboratori aperti sui temi dell’Ict puntano a favorire lo sviluppo digitale delle città e dei servizi offerti, con la partecipazione attiva di cittadini, imprese, pubblica amministrazione, mondo della ricerca e terzo settore sui temi dell’accesso ai servizi, della mobilità e della formazione. «Con queste risorse si da concretezza alla realizzazione di uno strumento fondamentale per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva dell’Emilia-romagna e delle sue città. Entro il 2020 dovremo far in modo che il maggior numero di famiglie abbia un accesso a banda ultra-larga e che il 100% delle pratiche della pubblica amministrazione sia online», ha evidenziato soddisfatto l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi. Nelle scorse settimane era stato definito un protocollo d’intesa tra Regione e Comuni capoluogo dell’Emilia-romagna (insieme a Cesena) e la costituzione del Laboratorio Urbano.  
   
   
CONVEGNO ALMALAUREA: I LAUREATI TRA (IM)MOBILITÀ SOCIALE E MOBILITÀ TERRITORIALE  
 
Milano, 26 maggio 2016 – Il Convegno si caratterizza per un’innovazione rispetto al passato: la presentazione congiunta delle due indagini, quella sul Profilo e quella sulla Condizione occupazionale dei laureati. Il rapporto permetterà di delineare a tutto tondo le performance dei laureati italiani e di approfondire il tema della loro mobilità, declinata sia in senso territoriale che sociale. Il tema verrà approfondito da numerosi studiosi, esponenti del mondo accademico e rappresentanti delle istituzioni, a partire dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini. All’incontro interverranno anche Cristina Messa, rettore dell’Università di Milano-bicocca, Cristina Tajani, Assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca Comune di Milano e Valentina Aprea, Assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Regione Lombardia. Il Convegno Almalaurea “I laureati tra (im)mobilità sociale e mobilità territoriale”, che si terrà giovedì 28 maggio alle ore 9.45 all’ Università di Milano Bicocca Edificio U6, Aula Magna, Piazza dell’Ateneo Nuovo 1 - 20126 Milano https://www.Facebook.com/bicocca    
   
   
UMBRIA: PUBBLICATO BANDO PER CONCORSO PREMIO DI LAUREA PECCATI-CRISPOLTI  
 
Perugia, 26 maggio 2015 – E´ pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Umbria del 19 maggio 2015 – Serie Avvisi e Concorsi - n. 20, e nel sito istituzionale della Regione alla voce Istruzione/bandi e contributi, la seconda edizione del Premio per onorare la memoria di Margherita Peccati e Daniela Crispolti, le due impiegate regionali colpite a morte mentre erano sul loro posto di lavoro il 6 marzo 2013. Il Premio è rivolto ai laureati disoccupati/inoccupati nell´anno accademico 2013 – 2014, di ogni facoltà e corso di laurea magistrali o magistrali a ciclo unico dell´Università degli Studi di Perugia e dell´Università per Stranieri ed ha come finalità quella di premiare, valorizzare e diffondere le due migliori tesi in tema di pubblica amministrazione e, nello specifico, sul ruolo svolto dalla pubblica amministrazione anche in relazione all´impiego e alla gestione delle risorse pubbliche, nazionali ed europee, destinate ai cittadini, ai lavoratori e alle imprese. L´amministrazione regionale ha istituito il Premio con legge regionale n. 23 del 28 novembre 2014 per ricordare le qualità professionali, l´impegno e la serietà delle due lavoratrici esemplari che hanno perso la vita e, al contempo, evidenziare il valore del lavoro pubblico. La selezione delle tesi dei giovani laureati sarà effettuata da un´apposita commissione composta da rappresentanti della Regione Umbria ed esperti universitari. Il Premio consiste in una borsa del valore di 6 mila euro per ciascuna delle due tesi vincitrici con lo svolgimento di un tirocinio finalizzato a sviluppare e approfondire presso una pubblica amministrazione del territorio regionale, specifici aspetti trattati nella tesi. L´importo per il vincitore verrà suddiviso in 3.000 euro per il Premio e 3.000 euro per lo svolgimento del tirocinio che avrà la durata di sei mesi e che è finalizzato ad agevolare le scelte professionali e l´occupabilità dei giovani nel percorso di transizione tra scuola e lavoro. Alle tesi partecipanti che conseguiranno un punteggio di almeno 90/100, verrà attribuita la segnalazione di "Eccellenza". Inoltre, la Regione Umbria mette a disposizione dei laureati premiati tutte le iniziative di diffusione e di valorizzazione delle tesi attraverso l´utilizzo dei canali propri istituzionali. La documentazione di ammissione al concorso potrà essere inviata - entro e non oltre il 15/06/2015 a pena di esclusione – in uno dei seguenti modi: posta certificata a direzionesviluppo.Regione@postacert.umbria.it ; oppure tramite raccomandata a Regione Umbria - Servizio Istruzione, Università e Ricerca - Via Mario Angeloni, 61 – 06124 Perugia; oppure consegnata a mano presso l´Ufficio Protocollo della Regione Umbria - Servizio Istruzione, Università e Ricerca – 1° Piano, Palazzo Broletto, Via Mario Angeloni, 61 – 06124 Perugia, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Tutte le informazioni utili possono inoltre essere richieste al Servizio Istruzione, Università e Ricerca della direzione regionale programmazione, innovazione e competitività dell´Umbria.  
   
   
PUGLIA: LA FORMAZIONE E L’ISTRUZIONE SI FANNO IN TRE  
 
Bari, 26 maggio 2015 - Tre bandi: progetti di rafforzamento delle competenze linguistiche, costituzione di nuovi istituti tecnici superiori e percorsi di alternanza scuola-lavoro Tre bandi, un solo filo conduttore: sostenere e rafforzare il capitale umano delle ragazze e dei ragazzi pugliesi al fine di migliorarne l’occupabilità. È questo il senso dei tre avvisi, pubblicati dall’assessorato alla formazione e al diritto allo studio e dalle strutture afferenti, con un impegno di spesa complessivo di circa 12 milioni di euro. Il finanziamento complessivamente disponibile per la costituzione di nuovi Its è di 900mila euro, ma il costo massimo di ciascun progetto non potrà superare complessivamente la somma di 300mila euro. La Regione Puglia ha già attivato, in via sperimentale, il Polo Tecnico-professionale Sperimentale sul Turismo ed ha istituito tre Istituti Tecnici Superiori (Its), nelle aree tecnologiche considerate di particolare rilevanza strategica, delle “Nuove tecnologie per il made in Italy - settore meccanica/meccatronica e settore produzioni agroalimentari” e della “Mobilità sostenibile - settore aerospazio”.(...) Tuttora aperto, a seguito di proroga, è anche l’Avviso Pubblico n. 3/2015 del Servizio Formazione Professionale, dal titolo “Progetti di Rafforzamento delle Competenze Linguistiche - Mobilità Interregionale e Transnazionale”. Di conseguenza le Scuole, gli Enti di Formazione e le Fondazioni Its che vorranno aderire al bando, potranno inoltrare la domanda, a pena di esclusione, unicamente in via telematica attraverso la procedura on line Progetti di Rafforzamento delle Competenze Linguistiche - Mobilità Interregionale e Trasnazionale messa a disposizione all’indirizzo www.Sistema.puglia.it nella sezione Formazione Professionale (link diretto www.Sistema.puglia.it/mobilitàtrasnazionale2015 ) sino alle ore 14.00 del 27/05/2015. Il bando, rivolto agli studenti degli Istituti Scolastici di Istruzione Secondaria statali, agli allievi dei percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale e agli allievi delle Fondazioni Its, offre la possibilità di effettuare stage/tirocini formativi presso aziende ubicate in un’altra regione italiana o in un altro Paese europeo o di frequentare corsi di lingua presso istituti di comprovata esperienza, con conferimento di certificazioni finali riconosciute a livello internazionale e spendibili nel mercato del lavoro. L’impegno di spesa complessivo per i progetti di rafforzamento delle competenze linguistiche è pari ad 8 milioni di euro. Sono invece scaduti i termini per presentare progetti di Percorsi di Alternanza Scuola – Lavoro (A.s.l), rivolti agli studenti del quarto anno degli Istituti pubblici di istruzione secondaria di Ii grado, da realizzarsi nell’ anno scolastico 2014-2015. Attraverso questo bando, con un impegno di 3 milioni di euro, gli Istituti pubblici di istruzione secondaria di Ii grado, anche in convenzione con enti, imprese, associazioni datoriali, Camere di Commercio, Enti pubblici e privati hanno potuto presentare percorsi di alternanza scuola – lavoro per rafforzare sia i rapporti tra il sistema scolastico e il mondo del lavoro sia i legami delle istituzioni scolastiche - anche associate in rete - con il territorio. L’alternanza scuola lavoro è uno strumento che offre agli studenti l’opportunità di apprendere mediante esperienze didattiche in ambienti lavorativi privati, pubblici e del terzo settore attraverso un´organica e sistematica interazione tra fasi di apprendimento in aula e fasi di apprendimento in contesti lavorativi, per raggiungere sia l´obiettivo di un apprendimento motivante sia l´obiettivo di un´acquisizione di competenze spendibili anche in vista dell´occupabilità. L’avviso pubblico 5/2015 “Costituzione di nuovi Istituti Tecnici Superiori – Its”, il bando n. 3/2015 “Progetti di Rafforzamento delle Competenze Linguistiche - Mobilità Interregionale e Transnazionale” e l’Avviso n. 2/2015 “Percorsi di Alternanza Scuola Lavoro”, sono cofinanziati con risorse pari circa 12 milioni di euro del Programma Operativo Regione Puglia del Fondo Sociale Europeo per il periodo 2007-2013.  
   
   
BOLZANO: SOSTEGNO SCOLASTICO AI BAMBINI CON PROBELMI DI UDITO  
 
Bolzano, 25 maggio 2015 - Il sostegno in ambito scolastico ai bambini con problemi di udito è stato al centro di un recente incontro organizzato dall’assessora Stocker con i rappresentanti delle Intendenze scolastiche, dell’Ufficio per persone disabili, analoghe strutture operanti in Trentino e delle Associazioni del settore. Le possibilità di accompagnamento nell´ambito scolastico di bambini ipo-udenti o sordi sono state al centro di un recente incontro organizzato dall´assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, con i rappresentanti delle Intendenze scolastiche, dell´Ufficio per persone disabili, analoghe strutture operanti in Trentino e delle Associazioni del settore. Nel corso dell´incontro Roberto Ceccato, Daniela Tonelli e Livio Degasperi, che operano nei servizi specialistici della Provincia di Trento, hanno illustrato la figura professionale del cosiddetto facilitatore linguistico ed il procedimento di assegnazione alle scuole. Nel Trentino un ruolo centrale viene svolto in quest´ ambito dalle Associazioni private sia per quanto riguarda la formazione dei facilitatori linguistici sia per quanto riguarda l´erogazione delle prestazioni attraverso un´apposita convenzione. Lo scambio di esperienze tra le due realtà provinciali è stato uno dei momenti che hanno caratterizzato l´attività del gruppo di lavoro che si occupa del sostengo scolastico dei bambini con problemi di udito. Le varie esperienze confluiranno quindi in un ulteriore incontro con i rappresentanti delle Intendenze scolastiche.  
   
   
LA PULCE NELL´ORECCHIO,STUDIO SU DISAGIO GIOVANI  
 
Pescara, 26 maggio 2015 - Mercoledì 27 maggio (Auditorium Giovanni Paolo Ii, via Cavour 9 Pescara, ore 19.00) è prevista la giornata conclusiva del progetto "La pulce nell´orecchio", partecipato da ottanta classi della scuola secondaria di secondo grado e cofinanziato dal Programma attuativo regionale del Fondo sociale per le Aree sottoutilizzate Par Fas Abruzzo 2001-2013. Il progetto "La pulce nell´orecchio" nasce da un´attenta analisi dei bisogni emergenti oggi, sia dalla società nella sua evoluzione storica, sia dalla stessa pratica educativo-didattica del sistema scuola. Si crede che esista una sinergia di fattori tra loro interattivi di natura sociale, psicologica, culturale, emotiva che determinano negli adolescenti un malessere esistenziale che si manifesta principalmente come disagio, incapacità di comunicare, di integrarsi nel tessuto sociale. Ciò è causa di comportamenti aggressivi, spesso autodistruttivi, di rinuncia alla vita. All´incontro conclusivo all´Auditorium, il programma prevede alle ore 19.00 l´intervento della psicologia Menica Marano, a seguire un confronto partecipato fra ragazzi, genitori ed educatori, quindi il saluto istituzionale dell´assessore alle Politiche sociale, Marinella Sclocco. A conclusione (ore 21.10), lo spettacolo teatrale "La pulce nell´orecchio" e la successiva diffusione dei risultati raggiunti.  
   
   
AOSTA, CONCLUSO IL PROGETTO MINI METEO 2014/15  
 
Aosta, 26 maggio 2015 - Anche quest’anno, il Centro funzionale regionale dell’Assessorato delle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, ha organizzato il Progetto didattico Mini Meteo – Sono io che faccio le previsioni!, rivolto alle classi quarte e quinte delle scuole primarie valdostane. Mauro Baccega, Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica. È un progetto che dura da quattro anni, che sta dando dei risultati veramente straordinari. Io devo ringraziare la struttura che sta lavorando in questa direzione e devo ringraziare tutte le scuole e le insegnanti che hanno partecipato a questo progetto. Un progetto che va nella direzione di formare questi ragazzi che, nel tempo, potranno prendere consapevolezza di che cosa vuol dire conoscere il meteo. Le classi sono state accompagnate in una visita a una stazione meteorologica e al Centro funzionale regionale. Alla fine del percorso, i bambini sono in grado di leggere un bollettino meteorologico. Mauro Baccega, Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica Ci sono stati degli incontri formativi, ci sono stati dei momenti di gioco che hanno in qualche modo coinvolto pienamente i bambini e ci sono state delle visite guidate che hanno dato loro davvero la consapevolezza di che cosa significa conoscere le condizioni meteorologiche. L’obiettivo finale è diffondere la cultura dei rischi naturali sin dalla giovane età, affinché i ragazzi possano crescere con maggiore consapevolezza dei potenziali pericoli, costituendo un esempio da seguire per le loro famiglie. Un obiettivo raggiungibile grazie anche ai fondi europei. Mauro Baccega, Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica In questo momento i finanziamenti europei sono fondamentali. Lo sforzo che l´Amministrazione regionale sta facendo va proprio in quella direzione: finanziamenti europei, cofinanziamenti regionali per dare risposte importanti e partire dall´infanzia e ad arrivare ai più grandi. Giovedì 21 maggio, la Cittadella dei giovani ha accolto la giornata finale del progetto Mauro Baccega, Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica Mi diverto, mi piace ed è bello stare in mezzo ai ragazzi  
   
   
AMBIENTE - QUALITÀ DELL´ARIA IN EMILIA ROMAGNA, I DATI 2014 NEL REPORT REGIONALE. CONCENTRAZIONE MEDIA ANNUALE DI POLVERI SOTTILI AI MINIMI STORICI; IN CALO, SEPPURE ANCORA ELEVATI, I VALORI DELL´OZONO.  
 
Bologna, 26 maggio 2015 - La concentrazione media annuale di polveri sottili (Pm10) ha confermato i minimi storici raggiunti nel 2013; rispettato nel 77% delle stazioni di monitoraggio il limite dei 35 superamenti giornalieri (contro il 28% del 2012 e il 38% del 2013). Rispettati in tutta la regione anche i valori limite annuali per la protezione della salute umana, sia per le polveri sottili sia per quelle ultrasottili. Confermata l’assenza di criticità per gli inquinanti storici quali monossido di carbonio e biossido di zolfo. Bene anche il benzene, la cui concentrazione nell’aria si è progressivamente ridotta e ora è stabilizzata su valori sensibilmente inferiori al limite in tutte le stazioni. In diminuzione dal 2011 l’ozono, anche se continua a registrare valori superiori ai limiti. In calo anche la media annuale del biossido d´azoto: il limite della media annua è stato rispettato in 36 delle 40 stazioni della rete regionale di monitoraggio. Sono questi, in sintesi, i dati 2014 sulla qualità dell’aria in Emilia-romagna, contenuti nel Report realizzato da Regione e Arpa (Agenzia regionale per la prevenzione e l’ambiente),presentato oggi alla stampa dall’assessore regionale alle Politiche ambientali Paola Gazzolo e dal direttore generale di Arpa Franco Zinoni. “Sono dati positivi e incoraggianti, che confermano l’efficacia delle azioni finora intraprese ma che al tempo stesso ci spronano a non abbassare la guardia - ha commentato l’assessore Gazzolo -. Nel bilancio 2015 abbiamo messo a bilancio oltre 3 milioni di euro per azioni destinate al miglioramento della qualità dell’aria. Entro l’anno approveremo il nuovo Piano aria integrato regionale e stiamo già ragionando con i Comuni per passare, rispetto ai blocchi del traffico, da misure di tipo emergenziale ad azioni strutturali”. Al contempo, poiché i dati indicano che il 50% dell’inquinamento dell’aria deriva dalle regioni limitrofe, l’assessore ha ribadito “la necessità di continuare a lavorare nell’ambito del protocollo del Bacino padano per intraprendere azioni comuni per il miglioramento dell’aria, tra cui il progetto europeo ‘Life Prepair’ del quale ci attendiamo l’approvazione entro l’estate”. Zinoni ha evidenziato in particolare come “i valori registrati per le polveri sottili sono ai minimi storici a parità di condizioni meteo rispetto agli anni passati. Rimangono invece lontani gli obiettivi programmati per l’ozono, anche se i valori si sono ridotti”. Il Report è disponibile in versione integrale sul sito web di Arpa-emilia-romagna Risorse e azioni intraprese dalla Regione - 3 milioni e 350 mila euro per azioni destinate al miglioramento della qualità dell’aria. Sono quelli messi a bilancio 2015 dalla Regione Emilia-romagna:1 milione e 900 mila euro è destinato ad azioni per il miglioramento della qualità dell´aria; 650 mila euro alla gestione delle reti di monitoraggio qualità dell’aria; 800 mila euro al cofinanziamento del progetto “Life Prepair”, che interessa il miglioramento della qualità dell’aria del Bacino del Po. A questi si sommano circa 153 milioni di euro per il settennato 2014-2020 previsti nei Piani operativi regionali Fesr (Fondo europeo sviluppo regionale) e Psr (Piano di sviluppo rurale), che finanzieranno azioni di efficienza energetica, energie rinnovabili, infrastrutture e sistemi di trasporto sostenibili, piste ciclabili e percorsi pedonali, ammodernamento aziende agricole, riduzione delle emissioni di ammoniaca e gas serra dall’agricoltura, migliore gestione di fertilizzanti e pesticidi. I Dati Del Report Nel Dettaglio - Polveri fini (Pm10, Pm2,5) - La concentrazione media annuale di Pm10 nel 2014 ha confermato i minimi storici raggiunti nel 2013. É stato rispettato in tutte le stazioni il valore limite annuale per la protezione della salute umana previsto dalla normativa europea (40 microgrammi per metro cubo) e per il Pm2,5 (25 microgrammi per metro cubo). Il numero di superamenti del valore limite giornaliero (meno di 35 superamenti anno della concentrazione media giornaliera di 50 μg/m3) è diminuito nelle stazioni di fondo urbano/suburbano e da traffico, dove si registrano tuttavia ancora situazioni di non rispetto del limite. Solo nelle stazioni di fondo rurale, per la seconda volta dal 2008, tutti i valori sono risultati inferiori al valore limite giornaliero. Complessivamente il limite dei 35 superamenti giornalieri di Pm10 è stato rispettato nel 77% delle stazioni di monitoraggio, contro il 28% del 2012 e il 38% del 2013. Analizzando i dati delle polveri fini dell´ultima stagione (compresa tra ottobre 2014 e marzo 2015), emerge una situazione complessivamente migliore rispetto allo stesso periodo degli anni passati: in quasi tutte le stazioni i superamenti della soglia delle polveri sono stati inferiori alla media di quelli verificatisi nello stesso periodo degli otto anni precedenti. Per alcune stazioni il numero di superamenti è stato addirittura il più basso degli ultimi otto anni: Corte Brugnatella (Pc), Montecucco (Pc), Parco Ferrari e San Francesco (Mo), San Felice (Bo) e De Amicis (Bo), Isonzo (Fe), Savignano (Fc). Mettendo a confronto, nel semestre ottobre 2014/marzo 2015, il numero medio di superamenti giornalieri e il numero di giorni meteorologicamente favorevoli all’accumulo di polveri sottili, negli ultimi nove anni il rapporto è stato tendenzialmente in diminuzione, passando da 55 giorni su 111 della stagione 2006/07 (49%) ai recenti 30 su 105 del semestre 2014/15 (28%). Anche per il Pm2,5la concentrazione media annuale è risultata in ulteriore miglioramento rispetto agli anni precedenti, con valori inferiori al limite annuale (25 μg/m3) in tutte le 21 stazioni di misura. Se invece si analizza il limite giornaliero del Pm10 (media oraria giornaliera da non superare per più di 35 volte=50 microgrammi/m3), sono 8 le stazioni che l´hanno superato nel 2014, pur evidenziando in tutti i casi una netta riduzione del numero dei superamenti rispetto agli anni precedenti. A Piacenza è successo per una stazione su 4, a Parma 2 su 4, Reggio-emilia una su 5, Modena 2 su 6, Forlì-cesena 1 su 5, Rimini una su 5. Le stazioni nelle quali il limite non è stato rispettato sono: Giordani-farnese a Piacenza (38 superamenti contro i 71 del 2012 e 43 del 2013), Cittadella (44 contro i 70 del 2012 e 40 del 2013) e Montebello (61 contro i 115 del 2012 e 80 del 2013) a Parma, Timavo a Reggio nell´Emilia (50 contro i 93 del 2012 e 56 del 2013), Remesina a Carpi - Modena (38 contro gli 85 del 2012 e 45 del 2013), Giardini a Modena (36 contro gli 85 del 2012 e 51 del 2013), Savignano (44 contro gli 83 del 2012 e 45 del 2013) a Savignano sul Rubicone (Fc), Flaminia a Rimini (52 contro gli 89 del 2012 e 68 del 2013). A Bologna, Ravenna e Ferrara non si è verificato alcun superamento. Biossido d´azoto (No2) - Nel 2014 solo in 4 delle 40 stazioni della rete regionale di monitoraggio non è stato rispettato il limite della media annua di biossido d’azoto (No2). Si tratta di stazioni collocate a bordo strada: “Porta San Felice” a Bologna, “Via Giardini” a Modena, “Giordani-farnese” a Piacenza e “San Francesco” a Fiorano Modenese. Un dato in costante calo, perché nel 2012 le stazioni dove non era stato rispettato il limite erano otto ed erano sei nel 2013. Le province nelle quali è stato rispettato il limite della media annua sono Parma, Reggio Emilia, Ferrara, Ravenna, Forlì-cesena e Rimini. Ozono (O3) - Il numero di superamenti dell’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana (media massima giornaliera calcolata su 8 ore superiore a 120 microgrammi per metro cubo) dell’ozono, dal 2011 è diminuito nelle stazioni di fondo rurale e urbano/suburbano e ha raggiunto il minimo storico nel 2014. Andamento favorito dalle condizioni meteorologiche registrate l’anno scorso, con una percentuale di giorni favorevoli alla formazione di ozono inferiore ai valori registrati nel precedente decennio (2004-2013). La soglia di informazione alla popolazione (media oraria=180 microgrammi per metro cubo) è stata invece superata anche nel 2014 in tutte le stazioni che misurano l´ozono, seppure in numero più contenuto rispetto agli anni precedenti. Altri inquinanti (Co, So2, Benzene) - I dati 2014 confermano che gli inquinanti primari, quali monossido di carbonio e biossido di zolfo, che in passato costituivano il principale problema di inquinamento delle aree urbane e industriali, non presentano alcuna criticità. La concentrazione in aria di benzene si è progressivamente ridotta, stabilizzandosi su valori inferiori al limite anche nelle aree urbane e industriali. Le fonti dell´inquinamento - L´ultimo inventario delle emissioni in atmosfera delle principali sostanze inquinanti e climalteranti stima quali fonti principali legate all´inquinamento diretto da polveri (Pm10) la combustione non industriale (riscaldamento residenziale di cui la pressoché totalità deriva dall´impiego di biomassa come combustibile), che rappresenta il 40% del totale, e il traffico su strada, che contribuisce per il 34%, seguiti dai trasporti non stradali e dall´industria. I trasporti stradali sono i principali responsabili anche delle emissioni di ossidi di azoto (Nox), contribuendo per il 57%, seguiti dalle attività industriali e di produzione di energia. Il traffico incide per il 39% sulle emissioni di monossido di carbonio (Co) e rappresenta anche la principale fonte di emissioni di sostanze climalteranti, essendo responsabile del 25% delle emissioni di anidride carbonica (Co2 equivalente). La concentrazione media di fondo di inquinanti secondari come Pm10, Pm2,5 e Ozono in Emilia-romagna dipende in buona parte dall’inquinamento a grande scala tipico della Pianura padana. In particolare le polveri Pm10 e Pm2,5 sono in parte (30-50%) di origine secondaria ovvero sono prodotte da reazioni chimico-fisiche che avvengono in atmosfera a partire da inquinanti precursori come l’ammoniaca (Nh3) emessa principalmente dalle attività agricole e zootecniche, gli ossidi di azoto (Nox), i composti organici volatili (Cov) dovuti principalmente all’uso di solventi. I dati della Qualità dell´aria in tempo reale - Arpa Emilia-romagna pubblica quotidianamente i dati relativi alla qualità dell´aria sul proprio sito web (www.Arpa.emr.it) in diversi modi. Oltre al dettaglio provinciale, stazione per stazione, per i seguenti inquinanti: Particolato (Pm10 e Pm2,5); Ozono (O3); Biossido di Azoto (No2); Benzene (C6h6); Monossido di Carbonio (Co), da quest´anno vengono diffusi la situazione riassuntiva regionale quotidiana della qualità dell´aria e quella specifica relativa all´ozono. Quest’ultima è la novità più importante, in quanto risponde all´obbligo di comunicare alla popolazione (previsto dall´art. 8 del D.lgs. N. 155/2010) il verificarsi di un superamento della soglia di informazione o di allarme per l´ozono. Il bollettino indica per ogni superamento le informazioni previste dalla normativa relative alla durata del superamento e all´orario nel quale esso è avvenuto. Infine, i dati sulla qualità dell´aria sono disponibili anche su mappa, in particolare quelli di Valutazioni e Previsioni di qualità dell´aria e i dati dalle stazioni di monitoraggio, per i seguenti inquinanti: Pm10, Pm2,5, Biossido d´azoto, Ozono e Indice di Qualità dell´aria.  
   
   
MONTAGNA: UNCEM A SERRACCHIANI, FVG LABORATORIO PER LO SVILUPPO  
 
 Udine, 26 maggio 2015 - "Il Friuli Venezia Giulia, che ha già promosso una riforma istituzionale importante, ha tutte le caratteristiche per essere un laboratorio in grado di dimostrare come applicare due temi essenziali per la politica della montagna. La sperimentazione di un modello di sviluppo eco-compatibile e la costruzione di una nuova modalità di erogazione dei servizi essenziali quali scuola, sanità, sociale, trasporti e poste, che possa continuare a garantire il diritto di cittadinanza nelle terre alte". Lo ha affermato il presidente nazionale dell´Uncem-unione nazionale Comuni, Comunità e Enti montani, Enrico Borghi, nel corso dell´incontro con la presidente della Regione, Debora Serracchiani, avvenuto nella sede di Udine alla presenza degli assessori alle Autonomie locali, Paolo Panontin, e alle Risorse agricole e forestali, Cristiano Shaurli. Serracchiani ha valutato "molto interessante la proposta avanzata dall´Uncem di avviare una sorta di partnership che permetta di condividere e acquisire buone prassi, anche per sollecitare iniziative legislative che costruiscano una necessaria cornice normativa". La presidente ha ricordato che il Friuli Venezia Giulia, Regione a Statuto speciale, "non si è tirata indietro", convinta della necessità di accettare le sfide della riforma Delrio, e ha auspicato collaborazione per continuare il percorso che permetterà di vincere le sfide imposte dal cambiamento. Borghi nel convenire che la Regione "ha avuto il coraggio di avviare una riforma che consente di aggregare più Comuni senza far perdere loro l´identità ma per raggiungere una massa critica, in grado di consentire da un lato di sostenere fiscalmente il peso della riorganizzazione dei servizi e dall´altro di diventare un ambito nel quale applicare le nuove direttive e opportunità finanziarie dell´Unione Europea", ha osservato che "si tratta di un modello interessante dal quale possono arrivare indicazioni per il collegato "Montagna" a cui stiamo lavorando in occasione della prossima legge di stabilità". Panontin - presenti all´incontro anche il presidente della delegazione regionale Ivan Buzzi e il vice Stefano Lucchini e il deputato Giorgio Zanin - ha ricordato che con l´Unione "l´Amministrazione regionale ha sempre instaurato un dialogo coerente e proficuo" e ha richiamato come nella recente riforma del Consiglio delle autonomie sia stato correttamente riconosciuto un ruolo meritato all´Uncem. Da parte sua Shaurli ha dato piena disponibilità alla collaborazione su specifici temi convenendo con Borghi che "la sostenibilità, tema fondamentale suggerito dalle direttive europee, permette di innescare filiere ad alto valore aggiunto sfruttando le risorse naturali della montagna, come il legno, l´acqua, le energie rinnovabili". "Si pensi solo - ha ricordato Borghi - alla strategia macroregionale alpina che entrerà in vigore il prossimo anno e che avrà misure importanti sui temi della connettività, della salvaguardia e della tutela ambientale e culturale, dell´innovazione e della ricerca: tutti ambiti che non si risolvono su singola base municipale ma che hanno bisogno di un territorio ampio e coeso".  
   
   
LOMBARDIA, OASI DI BAGGERO: TERRITORIO ANCORA PIÙ ATTRATTIVO  
 
Merone/co, 26 maggio 2015 - "Il centro parco foresteria Oasi di Baggero-merone rappresenta l´esito di un proficuo lavoro di squadra tra pubblico e privato per migliorare i servizi a favore dei cittadini". Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega all´Attuazione del programma, ai Rapporti istituzionali nazionali e alle Relazioni internazionali Alessandro Fermi durante la cerimonia di inaugurazione della nuova struttura. La foresteria sorge all´interno dell´Oasi di Baggero, un´ex cava di 220.000 mq, sita nei Comuni di Lambrugo, Lurago d´Erba, Merone, Monguzzo. Regione Investe Su Aree Protette - "L´oasi di Baggero - ha continuato Fermi - è considerata una delle aree di più alto pregio naturalistico - ambientale e rappresenta un modello esemplare di recupero di aree estrattive a livello europeo. Regione Lombardia ha concesso al Parco Valle del Lambro finanziamenti per oltre 1 milione e 200 mila euro finalizzati sia alla ristrutturazione del fabbricato che al consolidamento del versante sul quale insiste il fabbricato stesso. Da sempre, infatti, la Regione investe sulle aree protette per arricchire il territorio e migliorarne la fruibilità ambientale". Attrattiva In Più Per Il Territorio - "Oggi - ha concluso Fermi - celebriamo anche la giornata europea dei Parchi. La concomitanza di questi due eventi mi riempie di orgoglio poiché da oggi il nostro territorio potrà godere di un´attrattiva in più, atta ad accogliere il turismo giovanile e scolastico per fini educativi e didattico ambientali".  
   
   
LAZIO: ACCORDO CON L’ORDINE DEI GEOLOGI PER MIGLIORARE LA GESTIONE DELLE EMERGENZE  
 
Roma, 26 maggio 2015 - L’agenzia Regionale di Protezione Civile e l’Ordine dei Geologi del Lazio hanno sottoscritto un protocollo d’intesa triennale per rendere ancora più efficace la gestione di situazioni di crisi ed emergenza e garantire maggiore sicurezza sul territorio per i cittadini. Dall’ordine dei geologi un contributo concreto nelle diverse emergenze. L’ordine metterà a disposizione la capacità specifica di ciascun iscritto ai diversi gruppi di Protezione Civile. I professionisti potranno essere impiegati per effettuare sopralluoghi in caso di sisma, per analizzare i danni prodotti sul territorio da eventi calamitosi come frane sismo-indotte e dissesti. Tra le altre cose potranno dare il loro contributo anche in occasione di eventi metereologici avversi o in caso di eventi di particolare criticità di tipo idrogeologico e idraulico o franoso. I geologi a disposizione anche in caso di emergenze al livello nazionale. I geologi potranno dare il proprio contributo, attraverso convenzioni specifiche, anche in caso di eventi calamitosi di tipo C, cioè di emergenze a livello nazionale. “Con la firma del protocollo miglioriamo ancora di più le capacità operative dell’Agenzia in fase emergenziale. Il supporto dei geologi sarà senza oneri per la Regione Lazio” – lo ha detto Gennaro Tornatore, direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile. “Dopo la firma del protocollo odierno l’auspicio è che si possa giungere all’istituzione di presidi territoriali idrogeologici quali supporto tecnico alle autorità di Protezione civile in relazione all’assunzione delle decisioni volte ad assicurare la tutela alla popolazione esposta ai rischi naturali”- è il commento di Roberto Troncarelli, presidente dell’Ordine Geologi del Lazio.  
   
   
RIFIUTI, REGIONE CAMPANIA PRONTA A INTERVENIRE PER CUB  
 
Napoli, 26 maggio 2015 - In riferimento alla vertenza dei lavoratori dei Consorzi dei rifiuti, si comunica che la Regione Campania è immediatamente disponibile ad intervenire in loro favore anticipando al liquidatore del Consorzio parte delle somme necessarie a pagare le spettanze, e sollecita una rapidissima convocazione di un incontro. Il lungo lavoro portato avanti in questi anni potrà essere completato con l´individuazione da parte del Governo di uno strumento normativo che possa consentire alla Regione di intervenire.