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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Aprile 2007
UE E CINA STRINGONO UNA NUOVA ALLEANZA IN MATERIA DI BIOETICA  
 
Bruxelles, 17 aprile 2007 - Bioeticisti e scienziati della vita europei e cinesi hanno costituito un gruppo di esperti al fine di promuovere un comportamento etico nella ricerca biomedica in entrambe le regioni. Il gruppo è composto da 10 eminenti bioeticisti e ricercatori biomedici, i quali elaboreranno una serie di linee guida per la gestione etica della ricerca collaborativa fra Europa e Cina. Il comitato di esperti fa parte del progetto Bionet, finanziato dall´Ue, una rete di 21 scienziati europei e cinesi che collaborano sulla gestione etica della ricerca nel campo delle scienze della vita e della biomedicina. Nei prossimi tre anni, il gruppo terrà una serie di incontri di lavoro e di conferenze al fine di discutere le questioni etiche sollevate nei settori della ricerca in cui l´Ue e la Cina cooperano, nonché nella ricerca biomedica in senso lato. «I paesi europei hanno una tradizione più lunga di gestione bioetica e la loro esperienza potrebbe risultare vantaggiosa per la Cina attraverso il progetto di collaborazione», ha dichiarato Christoph Rehmann-sutter, presidente del gruppo di esperti e docente di bioetica all´Università di Basilea (Svizzera). Tra le questioni da discutere figureranno le sfide e gli approcci alla gestione etica della ricerca avanzata in ambito biologico e biomedico in Cina, la promozione della ricerca comparativa sulla gestione etica in Cina e nell´Ue nonché i metodi atti a migliorare la comprensione da parte del pubblico delle questioni bioetiche fondamentali. Il gruppo intende trattare gli aspetti etici di argomenti delicati quali medicina riproduttiva, genomica, biobanking e ricerca sulle cellule staminali. Per la fine del progetto, prevista nel 2009, il gruppo di esperti presenterà una serie di raccomandazioni politiche per la promozione della gestione etica della ricerca biomedica nell´Ue e in Cina. «Ritengo che Bionet contribuirà a normalizzare la pratica [della bioetica in Cina] in modo da consentirci di proteggere gli interessi della gente comune», ha dichiarato Lu Guangxiu, membro del gruppo degli esperti e docente di bioetica all´Istituto della riproduzione e dell´ingegneria umana delle cellule staminali nella provincia di Hunan in Cina. Ole Döring, esperto di bioetica all´Istituto degli affari asiatici ad Amburgo (Germania), sostiene che il partenariato Bionet si tradurrà in un mutuo vantaggio per la Cina e l´Europa. «In Cina, l´attuazione delle norme bioetiche è spesso molto diversificata e complicata. Apprendendo come affrontare queste situazioni, i paesi europei possono rendere più facilmente applicabile e pratica la gestione etica delle scienze della vita», ha affermato Döring. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Bionet-china. Org/ .  
   
   
IL SENATO USA TENTA DI ATTENUARE LE RESTRIZIONI ALLA RICERCA SULLE CELLULE STAMINALI  
 
Bruxells, 17 aprile 2007 - Il Senato Usa ha votato per eliminare le restrizioni all´uso di finanziamenti federali per la ricerca sulle cellule staminali embrionali, introdotte dal presidente George Bush quando ha assunto la sua carica nel 2001. La legge è stata approvata con una maggioranza di 63 voti contro 24, comunque insufficiente a raggiungere i due terzi necessari per annullare il preannunciato veto presidenziale. Le cellule staminali embrionali suscitano molto interesse tra i ricercatori poiché potrebbero condurre a importanti progressi medici per la cura di varie malattie come il diabete, il morbo di Parkinson e le lesioni del midollo spinale. I sostenitori ritengono che la ricerca sarebbe condotta su embrioni che, altrimenti, verrebbero scartati dalle cliniche per la fertilità. Gli oppositori sostengono invece che l´uso di embrioni nella ricerca non sia corretto dal punto di vista etico. Prima del voto un portavoce della Casa Bianca ha affermato che il presidente Bush intendeva esercitare il suo potere di veto sulla legge, come aveva fatto nel 2006, quando entrambe le camere del Congresso avevano approvato un disegno di legge analogo. «Questa legge oltrepassa una linea di confine morale, poiché prevede l´uso del denaro dei contribuenti per distruggere embrioni umani. Si tratta di un confine morale che il presidente non intende oltrepassare, per questo motivo ha dichiarato di voler mettere il veto anche su questo disegno di legge», ha affermato il portavoce. Sempre prima del voto del Senato, il senatore Tom Harkin, principale promotore del disegno di legge, ha affermato che la legge «darebbe il via libera ad una delle più interessanti e promettenti ricerche dei nostri tempi» e «darebbe speranza a milioni di americani che soffrono di diabete giovanile, morbo di Parkinson, cancro, lesioni al midollo spinale e molte altre malattie e patologie». Oltre a votare per alleggerire le restrizioni sulla ricerca sulle cellule staminali, il Senato ha altresì approvato un provvedimento a sostegno della ricerca che utilizza cellule staminali adulte, il quale ha ottenuto il sostegno del presidente Bush. .  
   
   
BRESCIANI: REALIZZARE LA RETE ONCOLOGICA REGIONALE L´ASSESSORE ALLA SANITA´ HA INAUGUARATO NUOVI LABORATORI ALL´IEO  
 
 Milano, 17 aprile 2007 - "La Lombardia è la Regione in cui ogni anno muoiono per tumore 28. 000 persone e delle circa 170. 000 ricoverate nei nostri ospedali, molte centinaia provengono da altre Regioni, attirate dall´elevato livello di qualità delle nostre strutture. La Regione Lombardia ha infatti posto nel proprio Piano Socio-sanitario la lotta ai tumori fra le priorità di intervento, identificando nel Piano Oncologico regionale (Por) il principale strumento di attuazione di tale attività". Lo ha affermato l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, intervenendo ieri mattina all´inaugurazione dei nuovi laboratori di oncologia molecolare dello Ieo (Istituto Europeo di Oncologia). "Un elemento cardine del Por - ha proseguito l´assessore - che potrà avere anche applicazioni per la ricerca oncologica, è la realizzazione della Rete Oncologica Lombarda, un sistema integrato di servizi sanitari e sociali che permette al paziente di ricevere cure e assistenza appropriate e coerenti con il suo bisogno. Si sta concludendo la prima fase del progetto sperimentale, che è coordinato dall´Istituto dei Tumori e che vede anche la partecipazione dello Ieo per l´expertise sulle neoplasie mammarie". "Sono stati condivisi dalla comunità oncologica lombarda - ha detto ancora l´assessore Bresciani - protocolli diagnostico-terapeutici per tre tipologie di tumore (mammella, tumori rari, melanoma) ed è in sperimentazione una rete telematica che consente la raccolta e la circolazione di informazioni cliniche in rete e il ´teleconsulto´ tra le strutture d´eccellenza e quelle periferiche. La possibilità di condividere dati e conoscenze in rete - ha concluso Bresciani - potrà essere anche strumento di facilitazione per la ricerca e per il trasferimento dei suoi risultati alla pratica clinica". . .  
   
   
EPATITE B CRONICA: ENTECAVIR ABBATTE LA CARICA VIRALE OLTRE 5.700 ESPERTI IN MALATTIE DEL FEGATO RIUNITI NELLA CAPITALE CATALANA IN OCCASIONE DEL 42° MEETING ANNUALE DELL’EUROPEAN ASSOCIATION FOR THE STUDY OF THE LIVER  
 
Barcellona, 17 Aprile 2007 – Entecavir, antivirale frutto della ricerca Bristol Myers Squibb, da circa due mesi disponibile anche in Italia, è oggi la molecola in grado di ridurre più efficacemente la carica virale anche a 48 settimane in pazienti affetti da epatite cronica B. I nuovi dati emergono dallo studio Etv-079, in cui sono stati messi a confronto entecavir con adefovir, farmaco per la terapia dell’epatite B, somministrati a pazienti naïve con epatite B cronica positivi all’antigene Hbeag, antigene rilevabile nel sangue quando è presente il virus. La carica virale, misurazione della quantità di virus dell’epatite B nel sangue, può essere un modo significativo per prevedere la progressione verso malattie epatiche importanti quali il cancro del fegato: l’efficacia di entecavir nella riduzione della carica virale si era già rivelata superiore ad adefovir sin dalle prime 12 settimane, confermata a 24 e oggi anche a 48 settimane. Il profilo di sicurezza dei due farmaci si è rivelato simile, con un’incidenza di effetti avversi gravi paragonabili, mentre quelli di grado 3-4 sono stati inferiori nei pazienti trattati con entecavir. Entecavir è il primo farmaco specificamente disegnato per bloccare la replicazione del virus responsabile dell’epatite B ed è indicato nei pazienti adulti con epatite B cronica con malattia epatica compensata ed evidenza di replicazione virale attiva, persistente aumento dei livelli di aminotrasferasi nel sangue e malattia epatica istologicamente attiva. Entecavir, approvato in più di 50 paesi in tutto il mondo, in Italia è disponibile attraverso il Servizio Sanitario Nazionale in classe H. L’infezione cronica da epatite B è una minaccia potenziale per la vita dei pazienti e costituisce un serio problema di salute pubblica in tutto il mondo. In Italia, circa 900. 000 persone sono contagiate dal virus dell’epatite B e quasi un terzo degli infetti risulta aver sviluppato la malattia cronica. In tutto il mondo sono più di 2 miliardi le persone contagiate e 350-400 milioni in forma cronica. L’epatite B è la decima causa di morte in tutto il mondo, con 1,2 milioni di decessi l’anno, e l’infezione cronica da epatite B è la causa principale del carcinoma epatocellulare, una forma di cancro del fegato. Il virus dell’epatite B è 100 volte più contagioso di quello dell’Hiv, che causa l’Aids. L’infezione cronica è considerata fattore responsabile dell’80% dei casi di cancro del fegato al mondo. .  
   
   
RICERCATORI INDIVIDUANO IL GENE COLLEGATO ALL´OBESITÀ  
 
Bruxelles, 17 aprile 2007 - Un´équipe di scienziati ha individuato un gene collegato all´obesità. Le persone che presentano due copie di una versione particolare del gene Fto hanno il 70% di probabilità in più di essere obese rispetto alle persone prive di tali copie. Lo studio, finanziato da alcune agenzie, nonché dal Sesto programma quadro (Fp6), è pubblicato on line dalla rivista «Science». Precedenti studi su gemelli e su bambini adottati hanno dimostrato che esiste una componente genetica dell´obesità, ma finora i ricercatori non erano stati in grado di individuare con precisione quali fossero i geni coinvolti. Quest’ultima scoperta è emersa durante una ricerca sulle cause genetiche del diabete condotta dalla Peninsula Medical School di Exeter e dall´Università di Oxford. La maggior parte dei geni collegati al diabete è coinvolta nella produzione di insulina. Tuttavia, i ricercatori si sono resi conto che le persone con una variante particolare (allele) del gene Fto correvano un rischio maggiore di sviluppare il diabete perché avevano un indice di massa corporea (Imc) più elevato. Allo studio iniziale hanno partecipato 2 000 pazienti diabetici e 3 000 soggetti sani. Ulteriori prove su campioni raccolti su 37 000 partecipanti di Regno Unito e Finlandia hanno confermato l´associazione fra il gene Fto e l´Imc. Nelle persone con una copia dell´allele il rischio di obesità aumenta del 30% rispetto alle persone prive delle copie, mentre negli individui con due copie dell´allele il rischio di obesità raggiunge il 70%. In media, gli individui con due copie del gene pesano tre chili in più rispetto alle persone senza le copie e l´effetto del gene potrebbe essere individuato già nei bambini di sette anni. Secondo i ricercatori, un europeo bianco su sei ha nel proprio corredo ereditario entrambe le copie dell´allele in questione. «In quanto nazione, mangiamo di più e facciamo meno esercizio fisico; il peso medio, quindi, è in aumento, ma tra la popolazione alcune persone sembrano ingrassare più di altre», ha commentato il professor Andrew Hattersley della Peninsula Medical School. «I nostri risultati suggeriscono una possibile risposta a qualcuno che potrebbe chiedere "Mangio allo stesso modo e faccio tanto esercizio fisico quanto il mio amico della porta accanto, allora perchè sono più grasso’" Esiste chiaramente una componente genetica dell´obesità. » Da ulteriori studi è emerso che il gene fa aumentare l´Imc sviluppando la quantità di tessuto grasso e non modificando l´altezza, la massa ossea o la massa magra, che possono anche incidere sull´Imc. La sfida futura per i ricercatori è comprendere come agiscono le differenti versioni del gene Fto per influenzare l´Imc. «Anche se dobbiamo ancora comprendere appieno il ruolo svolto dal gene Fto nell´obesità, i nostri risultati sono fonte di grande soddisfazione», ha dichiarato il professor Mark Mccarthy dell´Università di Oxford. «Individuando questo collegamento genetico, dovrebbe essere possibile migliorare la nostra comprensione del perché alcune persone hanno maggiori problemi di obesità, con tutte le implicazioni associate, quali il maggiore rischio di essere soggetti a diabete o malattie cardiache. Auspichiamo che le nuove informazioni scientifiche aprano la strada all´esplorazione di nuove modalità di cura di questa condizione. » Per maggiori informazioni consultare: http://www. Sciencexpress. Org/ Per ulteriori informazioni sulla ricerca sanitaria nell´ambito del 7Pq consultare: http://cordis. Europa. Eu/fp7/cooperation/health_en. Html .  
   
   
MENO GRASSI PIÙ SANIT DURANTE LA MOSTRA-CONVEGNO SULLA SALUTE, IL 18 APRILE A ROMA (FIUMICINO), IL CNR PRESENTERÀ A OPERATORI, PUBBLICO E MEDIA IL SUO IDROGELO ANTI-OBESITÀ E UNA NUOVA DIAGNOSTICA PER GLI SCOMPENSI LIPIDICI  
 
Roma, 17 aprile 2007 - Il ‘gel antifame’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche sarà presentato al Sanit: l’appuntamento è dalle 12. 15 alle 13. 30 del 18 aprile, nello stand n. 18 del Cnr (Padiglione 8, Nuova Fiera di Roma – Fiumicino, ingresso libero). I ricercatori dell’Istituto per i materiali compositi e biomedici del Cnr di Napoli (che hanno fondato una società di spin-off, la Academica Life Science) mostreranno in diretta come l’idrogelo assorba liquidi fino a mille volte il suo peso iniziale. Tra un anno, una volta conclusa la sperimentazione in corso, ci sarà il lancio sul mercato in forma di capsule da ingerire prima dei pasti con due bicchieri d’acqua per generare un senso di sazietà. Altro spin-off del Cnr, ‘Lipinutragen’, partecipante al Convegno e presente alla Mostra (pad 8, stand 33), ha messo a punto il ‘fat profile: una metodica basata sull’approccio della lipidomica, la nuova disciplina che ha l’obiettivo di effettuare una mappatura completa dei grassi presenti nell’organismo. “E’ un sistema diagnostico che permette di avere molte più informazioni sui grassi, considerando in particolare quelli che formano le membrane eritrocitarie (ovvero i globuli rossi). Con un semplice prelievo di sangue si ottengono informazioni personalizzate su come la dieta, le abitudini di vita e lo stato di salute del soggetto influenzino la membrana cellulare, con la possibilità di evidenziare eventuali scompensi lipidici prima ancora che questi si trasformino in patologie”, spiega Chryssostomos Chatgilialoglu, ricercatore dell’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività (Isof) del Cnr. “Questa nuova tecnica, oltre a consentire un’efficace prevenzione dei disturbi legati a dislipidemie (alterazioni del metabolismo dei grassi), malattie infiammatorie, cerebrali degenerative, cardiovascolari e dermatologiche, permette anche di individuare ‘lipidi insoliti’, detti lipidi trans, tossici per la cellula e che derivano dallo stress dei radicali liberi”, aggiunge Carla Ferreri del gruppo Biofreeradicals dell’Isof-cnr. “Il medico potrà così mirare alle reali necessità del suo paziente, con terapie per il ripristino del bilancio lipidico ed il controllo dello stress radicalico. Il ‘fat profile’ può senz’altro diventare l’elemento indispensabile per la personalizzazione di una terapia ‘nutraceutica’, ovvero basata su elementi nutrizionali che possono divenire curativi come farmaci. A tutt’oggi gli integratori vitaminici ed alimentari vengono consumati senza conoscerne il bisogno individuale”. Sarà presente al Sanit anche Li-tech, storico spin-off del Cnr guidato da Alessandro Soluri dell’Istituto di ingegneria biomedica (Isib) del Cnr, che presenterà una novità nel settore della ricerca radofarmaceutica: “Si tratta di ‘Satis’, Small animal tomographic imaging system, un innovativo sistema scintigrafico prodotto insieme a Sintesi Spca di Bari, altra società a partecipazione Cnr. Una mini gamma camera in grado di compiere una tomografia scintigrafica, mettendo in evidenza dettagli di patologie su piccoli animali e capace di studiare la biodistribuzione di farmaci innovativi, sia in diagnosi sia in terapia, da estendere in seguito all’uomo”, spiega Soluri, già autore della prima gamma camera completamente portatile e funzionante con batterie ricaricabili. La presentazione avverrà durante il Convegno, organizzato dal Cnr, su “Il ruolo del Cnr nell’innovazione tecnologica”, sempre il 18 aprile alle ore 9,00. Nell’ambito del Sanit, importante vetrina delle manifestazioni sulla salute che permette il confronto sugli ultimi ritrovati tra ricerca, industrie e strutture ospedaliere, gli scienziati del Cnr illustreranno il trasferimento al settore produttivo del lavoro svolto nei laboratori mediante la realizzazione di strumenti e farmaci innovativi, al fine di migliorare il modo di fare prevenzione e assicurare un maggior benessere dei cittadini. Saranno affrontate tematiche relative a trapianti d’organo, patologie del sistema nervoso, cartelle cliniche multimediali, malattie cardiologiche e oncologiche, alimentazione. .  
   
   
IN ARRIVO 416 MILA EURO PER LA CAMPAGNA CONTRO MORBILLO E ROSOLIA  
 
 Bruxelles, 17 aprile 2007 - Al via la campagna straordinaria di vaccinazione contro il morbillo e la rosolia congenita (biennio 2006-2007), grazie allo stanziamento della Giunta regionale del Lazio di 416 mila e 418 euro. L´agenzia di Sanità Pubblica (Asp) svolgerà una attività di coordinamento tra le Asl, per l´attuazione nel territorio regionale del Piano nazionale di vaccinazione, recepito dalla Giunta. Le Asl dovranno monitorare gli interventi per l’attuazione della campagna, aggiornando mensilmente le coperture raggiunte. .  
   
   
IBM: C’E’ IL KNOW-HOW ITALIANO PER L’ACCESSIBILITA’ DEI DISABILI VISIVI  
 
Milano, 17 aprile 2007 – Mwa, acronimo di Mobile Wireless Accessibility: è questo il nome della più avanzata soluzione oggi disponibile per non vedenti e ipovedenti messa a punto da Ibm Italia, in collaborazione con Fondazione Asphi onlus e in team con Nokia Italia e Cisco, per rivoluzionare le loro modalità di accesso a qualsiasi tipo di comunicazione aziendale. Sfruttando la tecnologia disponibile - dalle reti wireless di Cisco alla nuova generazione di cellulari Nokia, allo screen reader Talks - e perfezionandola in un’infrastruttura innovativa, la soluzione Mwa consente di superarne i tradizionali problemi di compatibilità coniugando tre contesti - la comunicazione in mobilità, il wireless e l’accessibilità per i disabili visivi - fino a questo momento non perfettamente integrati tra loro. “In Ibm Italia lavorano alcune decine di disabili visivi e moltissime altre che, potenzialmente, vanno incontro a problemi di vista” afferma Gabriele Peroni, Manager of Technical Sales Support, Ibm Italia. “Questi costituiscono solo una minima percentuale del numero di persone con disabilità visive nel nostro Paese - 350 mila non vedenti e più di 1 milione e mezzo di ipovedenti, secondo l’Inail. La soluzione Mwa aiuta a risolvere i problemi legati al deficit visivo e costituisce un’importante iniziativa di responsabilità sociale da parte di Ibm”. Così, quanti finora sono rimasti a margine di mansioni professionali che la tecnologia fa evolvere senza soluzione di continuità, potranno superare la disabilità sensoriale e accedere ai più comuni sistemi di comunicazione aziendale come Internet, la rete Intranet e tutte le applicazioni d’ufficio. “Questa soluzione attesta ulteriormente il valore della Unified Wireless Network di Cisco come piattaforma con cui abilitare la collaborazione e l’inclusione nella Human Network di persone che altrimenti vedrebbero preclusa o fortemente limitata la loro capacità di partecipare attivamente e produttivamente ai processi aziendali” dichiara Roberto Mircoli, Business Development Manager Wireless Networking & Security, Cisco Italy. “Cisco è da sempre impegnata non solo nello sviluppo tecnologico ma anche in quello di un utilizzo responsabile delle tecnologie, e questo è un altro passo in avanti nella facilitazione dell’accesso sicuro agli strumenti di comunicazione e collaborazione, grazie all’integrazione unificata di soluzioni di telefonia mobile, sintesi vocale e rete wireless”. “I telefoni Nokia Eseries, creati per rispondere alle esigenze della clientela business, supportano le più innovative soluzioni voce ed e-mail con applicativi studiati per il business e il tempo libero. Inoltre offrono performance sempre più elevate, maggior funzionalità e interoperabilità, ampio accesso a soluzioni e applicativi per sfruttare i reali vantaggi di una modalità dinamica d’accesso agli strumenti di lavoro” dice Valerio Gavazzi, direttore Enterprise Solutions, Nokia Italia. “La flessibilità di questi dispositivi ci consente di rispondere alle richieste di personalizzazione come nel caso del progetto Mwa, semplificando e agevolando il lavoro in mobilità di tutti i professionisti anche per i disabili visivi”. Avviato nel 2004, Il progetto Mwa ha fatto perno sulla stretta partnership tra gli sviluppatori della Ibm Italia, gli architetti di rete di Cisco e gli esperti di comunicazione mobile e design tecnologico di Nokia, avvalendosi nel contempo della consulenza della Fondazione Asphi onlus, che da oltre 27 anni promuove progetti informatici per il superamento della disabilità e l’integrazione dei disabili nel mondo del lavoro. In questi tre anni, il team pilota Ibm Italia, composto da un Project manager e dieci dipendenti tra non vedenti, ipovedenti e utenti normali, è riuscito a perfezionare e sperimentare la nuova architettura grazie a cui oggi è possibile svolgere diverse funzioni, dalle più semplici come quelle di comunicazione e messaggistica, alle più complesse (gestione amministrativa e finanziaria, di Crm, di vendita, di sviluppo applicativo). Nei prossimi tre mesi altri cinquanta utenti in Ibm Italia, scelti in un campione di over 50 e disabili visivi, saranno coinvolti nel progetto pilota per consentire l’ampliamento della soluzione; entro il 2007 la collaborazione sarà estesa ai Laboratori Ibm di La Gaude (Francia) e Hursley (Regno Unito) per lo sviluppo di sistemi di presenza, che consentono il controllo o il conteggio di persone e oggetti che entrano o escono da un ambiente, e di localizzazione, che permettono di conoscere il posizionamento di persone e oggetti in un ambiente. .  
   
   
CRESCE L’INTERESSE PER LA BIBLIOTECA MEDICA VIRTUALE WWW.BMV.BZ.IT  
 
Bolzano, 17 aprile 2007 - Il personale sanitario dell´Alto Adige può aggiornarsi gratuitamente grazie alla Biblioteca Medica Virtuale. L´iniziativa rientra in un progetto di formazione continua del personale sanitario voluto dall´Assessorato alla sanità ed alle politiche sociali della Provincia ed è giunto al compimento del suo secondo anno di vita. L´iniziativa è nata per far sì che le persone che lavorano nella Sanità prendano le loro decisioni basandosi sui dati che provengono dalle esperienze analoghe che si svolgono nel mondo. Medici e operatori sanitari hanno un bisogno continuo di incrementare il proprio aggiornamento professionale, soprattutto attraverso la lettura delle più qualificate riviste scientifiche internazionali. L’abbonamento a queste riviste è molto oneroso ed a ciò supplisce la Biblioteca Medica Virtuale (Bmv) all’indirizzo Internet www. Bmv. Bz. It, che garantisce la disponibilità delle migliori evidenze in letteratura, offre un programma organico di attività formativa a distanza (Fad) e segnala costantemente gli appuntamenti formativi residenziali. L´aspetto che rende l´esperienza della Provincia di Bolzano non solo importante ma esemplare per tutte le amministrazioni regionali italiane, consiste anche nella proficua collaborazione instauratasi tra le diverse biblioteche del territorio, che hanno unito le forze per raggiungere un duplice obiettivo: aumentare l´offerta di documentazione a disposizione degli utenti e, al contempo, accrescere il proprio potere contrattuale nei confronti delle case editrici, al fine di contenere i costi di abbonamento. La Biblioteca Medica Virtuale permette di consultare oltre 3. 600 periodici scientifici internazionali nonché le principali banche-dati di argomento sanitario. Dalla media di 5. 000 visite mensili del primo periodo successivo all´apertura del sito internet della Biblioteca Medica Virtuale, si è giunti ora a quota 17. 000 triplicando i dati di partenza. Nel novembre scorso la Biblioteca Medica Virtuale, www. Bmv. Bz. It , della Provincia Autonoma di Bolzano ha conseguito la certificazione di accessibilità del Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (Cnipa). Accessibilità di un sito Internet significa dare la possibilità di fruire dei contenuti disponibili anche a persone non vedenti, ipovedenti o con inabilità percettive. Grazie a specifiche tecnologie e particolari modalità di programmazione oggi è possibile progettare siti web fruibili anche da coloro che, a causa di disabilità, necessitano di tecnologie ausiliarie o di configurazioni particolari. Il sito della Biblioteca Medica Virtuale è il secondo in area sanitaria dei diciannove segnalati sul sito del Cnipa, www. Pubbliaccesso. Gov. It a potersi fregiare del logo di accessibilità. Come spiega la dott. Ssa Brigitte Hofer, coordinatrice del Progetto, "La finalità principale è quella di migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria nei confronti dei cittadini, attraverso la diffusione del sapere medico e scientifico. Accanto a questo obiettivo prioritario non dobbiamo dimenticare che la Biblioteca online è uno strumento formidabile per razionalizzare e coordinare l‘acquisto delle risorse bibliografiche. L’accesso alle risorse in abbonamento è riservato al personale sanitario dipendente delle Aziende sanitarie, la Claudiana, i medici di base ed i pediatri di libera scelta operanti nella Provincia autonoma di Bolzano". Accanto all’ottimo risultato raggiunto, è importante ricordare come l’accessibilità sia, a tutti gli effetti, un processo tecnologico e culturale in continua evoluzione, comporta l´investimento di tempo e risorse, ma è un passaggio fondamentale per ogni Amministrazione interessata all’eliminazione delle barriere informatiche. La Biblioteca medica virtuale www. Bmv. Bz. It, è un progetto dell’Ufficio formazione personale sanitario. La parte scientifica dei contenuti è elaborata in collaborazione con la casa editrice “Il pensiero scientifico”, la pagina web è stata realizzata dalla ditta “Xtend New media” di Bolzano. .  
   
   
COMPONENTI CONSIGLIO DI INDIRIZZO BURLO GAROFOLO  
 
Martignacco, 17 aprie 2007 - Sono stati indicati ieri dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore per la Salute e Protezione Sociale, tre dei cinque componenti del Consiglio di indirizzo dell´Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico "Burlo Garofolo". A far parte del Consiglio cui partecipano il direttore generale e il direttore scientifico dell´Istituto, sono stati designati l´avvocato Emilio Terpin, già commissario straordinario del Burlo Garofolo, che avrà il ruolo di presidente, Gabriella Kropf, imprenditrice nel settore del turismo, e Antonio Maria Bardelli, imprenditore e fondatore del Centro commerciale Città Fiera di Udine. Il Consiglio, istituito dalla legge regionale 14/06, indirizza l´attività dell´Istituto verificandone la congruità con la programmazione strategica e gli obiettivi assistenziali e di ricerca, formulando pareri preventivi sul programma pluriennale e sul bilancio pluriennale di previsione, sul programma annuale e sul bilancio preventivo, sul rendiconto annuale e sul bilancio consuntivo, sull´atto aziendale per l´organizzazione e il funzionamento dell´istituto, sulla costituzione o partecipazione a società, consorzi, altri enti e associazioni. .  
   
   
NOMINATO CONSIGLIO D´´INDIRIZZO CRO AVIANO  
 
Martignacco, 17 aprile 2007 - Su proposta dell´assessore alla Salute e Protezione sociale, la Giunta regionale ha designato i tre membri di propria competenza nel Consiglio d´indirizzo e verifica del Centro di Riferimento Oncologico (Cro) di Aviano. Nell´organo dell´Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico siederanno Piero Della Valentina - presidente - già commissario straordinario del Cro; Roberto Snaidero, presidente e amministratore delegato della Snaidero Spa, e Silvano Antonimi Canterin, presidente della Fondazione Crup. Il Consiglio di indirizzo e verifica è previsto dalla legge regionale 14/2006 di riforma degli Irccs ubicati in Friuli Venezia Giulia; la norma prevede altresì che tale organo sia composto da 5 membri, di cui tre designati dalla Regione e scelti tra coloro che svolgono un´attività per la quale è necessario possedere una qualificata competenza in materia programmatoria, organizzativa e gestionale. .  
   
   
INDAGINE “QUADRI” SULLA QUALITÀ DELL’ASSISTENZA AI DIABETICI L’INDAGINE ESAMINA I PUNTI DI FORZA E LE CRITICITÀ DELLA QUALITÀ DELL’ASSISTENZA AI DIABETICI.  
 
Bolzano, 17 aprile 2007 - Nella primavera del 2004 l’Assessorato alla sanità, in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità e con tutte le Regioni e Province autonome italiane, fece svolgere in Alto Adige un’indagine volta ad accertare la qualità nell’assistenza prestata ai malati di diabete tra 18 e 64 anni. Utilizzando un questionario standardizzato sono stati rilevati una serie di dati significativi su analisi diagnostiche e terapie consigliate, su diverse abitudini personali rispetto al fumo, all’attività fisica ed all’alimentazione dei pazienti, sui diritti riconosciuti ai diabetici e da questi esercitati, sulle complicanze fisiche legate al diabete e sulla percezione soggettiva dei pazienti sulla qualità dei servizi e delle prestazioni da questi erogate. La qualità dell’assistenza ed una gestione integrata del diabete sono considerati dei presupposti importanti per prevenire efficacemente le complicanze e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Per poter migliorare la qualità dell’assistenza è necessario il coinvolgimento del paziente soprattutto dal punto di vista dell’informazione. Un diabetico su tre tra quelli in terapia ipoglicemizzante, cioè una terapia per abbassare il livello della glicemia nel sangue, afferma di non essere mai stato informato su come gestire una crisi ipoglicemica e solo poco più della metà dei soggetti altoatesini intervistati ha dichiarato di essere stata informata sulla necessità di eseguire controlli regolari delle estremità inferiori. Tuttavia è ormai assodato che in un paziente diabetico i controlli regolari e il trattamento tempestivo di ogni anomalia possono ridurre il rischio di contrarre delle complicanze o di peggiorarle, e dunque migliorare la qualità di vita dei pazienti. Ma solo circa la metà dei soggetti altoatesini partecipanti allo studio dichiara di sottoporsi sempre o almeno regolarmente ai controlli previsti. Fattori di rischio individuali Nonostante le regolari campagne antifumo, circa un soggetto su tre fra i diabetici intervistati in Alto Adige dichiara di essere stato fumatore al momento della diagnosi, ed uno su quattro di esserlo tuttora. Dall’indagine risulta anche che l’età al momento della diagnosi e la durata della malattia incidono sia sul decorso clinico, sia sull’insorgenza di complicanze, soprattutto nelle persone che non hanno un buon controllo glicemico. Quasi due terzi dei diabetici intervistati dichiarano di soffrire, oltre che di diabete, anche di pressione alta (ipertensione arteriosa). Benché in Alto Adige ci sia una prevalenza dell’ipertensione superiore alla media nazionale, ci sono, in proporzione, meno diabetici altoatesini con ipertensione che dichiarano di essere sottoposti a terapia antipertensiva. In Alto Adige, quasi la metà dei diabetici dichiara di avere un tasso di colesterolo elevato, ma di questi solo la metà tiene la colesterolemia sotto controllo farmacologico. Un aspetto che desta preoccupazione è la bassa copertura vaccinale contro l’influenza tra i diabetici altoatesini, che con una percentuale inferiore al 25% sono notevolmente al di sotto rispetto alla media nazionale, che è di circa il doppio. In particolare i malati cronici, e quindi anche i diabetici, devono ricorrere al ricovero ospedaliero a seguito di complicanze dell’influenza in misura maggiore rispetto al resto della popolazione. Alta percentuale di soddisfazione rispetto ai sevizi in Alto Adige. Dall’indagine è emerso che i diabetici altoatesini intervistati si dicono più soddisfatti del proprio stato di salute rispetto alla media nazionale. La soddisfazione del campione altoatesino sulla qualità dei servizi per i diabetici è risultata generalmente molto elevata, soprattutto per quanto riguarda gli orari d’apertura, la pulizia dei locali e la cortesia del personale. L’alto Adige risulta migliore della media nazionale Anche per quanto riguarda i tempi d’attesa Tutti i risultati dell’indagine, redatta dai collaboratori dell’Osservatorio epidemiologico provinciale, dott. Peter Kreidl, dott. Antonio Fanolla e Renate Weiss, sono raccolti in un opuscolo pubblicato sul sito internet dell’Assessorato alla Sanità www. Provinz. Bz. It/gesundheitswesen/publ/publikationen_d. Asp). .  
   
   
PARERE FAVOREVOLE DELLA COMMISSIONE AL FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA: 311 MILIONI DI EURO PER IL 2007. SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITA´, SVILUPPO OMOGENEO DEL SISTEMA INTEGRATO DEI SERVIZI  
 
Bologna 17 aprile 2007 - Con un finanziamento di 311 milioni di euro per il 2007, è ai nastri di partenza il programma triennale per l´utilizzo del Fondo regionale per la non autosufficienza, basato sulle linee strategiche del Piano sociale e sanitario 2007/2009 (attualmente al confronto di istituzioni e forze sociali), elaborato in collaborazione con la "cabina di regia" regionale per il welfare (concertazione tra la Regione Emilia-romagna e Enti Locali) e sottoposto al confronto delle parti sociali, riguardo a obiettivi, priorità e gestione delle risorse. La Commissione "politiche per la salute e politiche sociali" dell´Assemblea legislativa ha dato oggi il parere favorevole alla relativa delibera, che è ora all´attenzione della Giunta regionale per l´approvazione definitiva. Il programma triennale rappresenta una parte importante del processo di realizzazione del nuovo welfare locale e regionale previsto dal Piano sociale e sanitario: Regione, Enti locali, Aziende Usl, terzo settore, volontariato, organizzazioni sindacali, assumono un impegno comune per realizzare il sistema integrato di servizi in favore delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie. Il Piano annuale di attività, elaborato dal Comitato di Distretto e dal direttore di Distretto, in armonia con le indicazioni della Conferenza territoriale sociale e sanitaria e della Regione, e aperto al confronto e contributo delle parti sociali, del terzo settore e dell´insieme dei soggetti erogatori dei servizi, rappresenta lo strumento per la sua realizzazione locale. Le risorse per il 2007, 311 milioni di euro, sono vincolate allo sviluppo e alla qualificazione, anche attraverso il processo di accreditamento, di una rete integrata di servizi flessibili, distribuiti in modo omogeneo nei vari territori della regione, centrati sui bisogni delle persone non autosufficienti e di chi accanto a loro vive e se ne prende cura. Ai 311 milioni (di cui 100 derivano dalla manovra fiscale regionale) si potrà aggiungere la quota parte delle risorse previste dalla finanziaria del Governo (100 milioni a livello nazionale per il 2007, 200 per il 2008, 200 per il 2009). Il riparto tra i Distretti dell´Azienda Usl è in relazione alla popolazione residente con più di 75 anni e riguarda 296 milioni, i restanti 15 sono infatti momentaneamente accantonati in attesa di essere destinati ai servizi socio-riabilitativi per persone disabili, all´assegno di cura per minori in condizione di gravissima disabilità e all´ accoglienza residenziale di adulti in condizione di gravissima disabilità acquisita. Queste le cifre del riparto tra le Aziende Usl: Piacenza 21. 229. 877; Parma 30. 765. 666; Reggio Emilia 31. 511. 662; Modena 42. 727. 249; Bologna 61. 935. 974; Imola 8. 877. 094; Ferrara 27. 458. 755; Ravenna 28. 064. 035; Forlì 13. 665. 490; Cesena 12. 279. 759; Rimini 17. 754. 295. La priorità individuata dal programma è il sostegno diretto ed indiretto della domiciliarità con l´obiettivo di potenziare i servizi e supportare le risorse proprie di ogni persona, della rete familiare, della comunità, per mantenere quanto più possibile la persona non autosufficiente nel suo contesto abituale, tra i propri cari. In particolare, il programma prevede lo sviluppo dell´assistenza domiciliare integrata (sanitaria e sociale), l´aumento dell´assegno di cura per anziani non autosufficienti, con una attenzione specifica per coloro che non percepiscono l´indennità di accompagnamento, la qualificazione delle assistenti familiari (con "punti di ascolto", formazione, consulenza), servizi di telesoccorso e teleassistenza anche gestiti con il concorso del volontariato, ricoveri temporanei "di sollievo", sostegno alle reti informali di solidarietà sociale (dal "portierato" al "custode" sociale). Nel 2007 continuano altresì le azioni necessarie per garantire maggiore equità e il contenimento della compartecipazione alle "spese alberghiere" delle residenze (case protette, residenze sanitarie assistenziali, centri diurni). I programmi locali dovranno essere approvati entro il 30 giugno; lo sviluppo dei servizi previsto sarà a regime entro dicembre 2007. La Regione Emilia-romagna è altresì impegnata a definire ulteriori indicazioni operative da emanare nell´arco dei prossimi mesi. Nelle prossime settimane si procederà, su base distrettuale, a fornire ai cittadini tutte le informazioni necessarie. .  
   
   
BANDO PER CONTRIBUTI A STRUTTURE SOCIO-ASSISTENZIALI E SOCIO-EDUCATIVE  
 
Ancona, 17 aprile 2007 - E´ stato emanato il bando recante i criteri di concessione dei contributi in conto capitale esclusivamente per le strutture socio-assistenziali e socio-educative previste dalle leggi regionali 20/2002 e 9/2003. I soggetti beneficiari di tali contributi sono gli Enti Locali (Comuni, Comunita` Montane e Province) e le Ipab, per interventi localizzati su tutto il territorio regionale. Saranno concessi contributi per il 50% delle spese ammissibili a finanziamento e comunque non superiori ad ´ 150. 000. In particolare, sono ammissibili a finanziamento, a partire dal 1 gennaio 2005, le spese per adeguamento di strutture esistenti, per la costruzione di nuove strutture, per l´acquisto di strutture esistenti e per l´acquisto di arredi, attrezzature, macchinari e strumentazione tecnica da destinare alle strutture. Le domande - compilate su apposita modulistica allegata al bando e complete di tutta la documentazione richiesta - vanno trasmesse all´Ente Capofila dell´Ambito Territoriale Sociale competente entro il 15 giugno 2007. I progetti, a cui si riferiscono le domande, devono essere conformi a quanto previsto dalle due leggi regionali sopra citate e dai relativi regolamenti attuativi. Le domande, previa valutazione dell´ambito territoriale, che provvede tra l´altro a stilare la graduatoria d´ambito, vengono trasmesse alla Regione Marche entro il 20 luglio 2007. La Regione Marche, dopo i relativi adempimenti istruttori, avvalendosi di apposita commissione costituita da funzionari regionali e provinciali, provvede a formulare le graduatorie provinciali entro il 20 ottobre 2007. Il bando, emanato con decreto del Dirigente del Servizio Politiche Sociali n. 77 del 12 aprile 2007, verra` pubblicato nel B. U. R. Del 26 aprile 2007. Il bando puo` essere visionato integralmente sul sito www. Norme. Marche. It oppure sul sito www. Servizisociali. Marche. It. .  
   
   
RELAZIONE ANNUALE ANTIDROGA 2006  
 
Roma, 17 aprile 2007 - La Direzione centrale per i servizi antidroga del ministero dell´Interno ha diffuso l´annuale Relazione sull´andamento del fenomeno, connesso all´uso di sostanze stupefacenti. Il documento rappresenta l´occasione per fare il punto della situazione su un fenomeno che, nonostante le efficaci azioni di contrasto, sia in campo nazionale che internazionale, continua a crescere in modo preoccupante, ampliando le sfere dei consumatori con inevitabili ricadute sulla società. L´attuale Relazione, che riporta i dati del 2006, si basa sulla rigorosa elaborazione statistico-analitica dei dati acquisiti dalle Forze di polizia nel corso delle attività di contrasto al traffico di stupefacenti. Questi alcuni dati che emergono dalla relazione. Nel 2006 sono stati sequestrati ben 33. 135 chili di sostanze stupefacenti e i decessi riconducibili agli abusi di queste sostanze sono stati 517. Le Regioni dove si è sequestrata più droga sono la Lombardia, il Lazio, la Puglia e la Campania. Le sostanze più richieste sul mercato restano i derivati della cannabis anche se aumenta il consumo di cocaina e di droghe sintetiche. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/droga_relazione2006/index. Html .  
   
   
SANIT 2007: IL PUNTO DI INCONTRO PER L’UNIVERSO DELLA SALUTE.  
 
Roma, 17 aprile 2007 - Si terrà dal 18 al 21 aprile alla Nuova Fiera di Roma la quarta edizione di Sanit – Mostra convegno internazionale di tecnologie, mezzi e servizi per la salute, quest’anno con il coordinamento scientifico degli eventi Ecm curato dal Ministero della Salute. Il Sanit rappresenta ormai uno degli eventi più importanti in Italia nel campo della salute, rappresentando un punto di incontro, confronto e riflessione tra gli operatori del settore ma anche tra questi, le istituzioni ed il pubblico. Caratteristica del Sanit fin dalla sua prima edizione infatti e’ quella di unire i convegni e gli incontri più tecnici, diretti ad un pubblico di operatori del settore e di esperti, ad eventi più divulgativi ed a dimostrazioni “live”, aperte anche al largo pubblico, che in questo modo può conoscere le “buone prassi”, le iniziative per la tutela della salute, le ultime innovazioni tecnologiche, la ricerca scientifica, le attività che ogni giorno svolgono migliaia di persone che operano nel settore. Ed e’ proprio questo l’obiettivo ultimo di Sanit: mettere in mostra la sanità che funziona, i risultati positivi, i successi raggiunti sia dalla sanità pubblica che da quella privata, dalle associazioni, dagli enti di ricerca. Senza voler ignorare le difficoltà che naturalmente ci sono, ma volendo valorizzare quelle “buone notizie” di quotidiano lavoro che raramente finisce sui mass media. Il Sanit e’ cresciuto esponenzialmente in questi 4 anni, ne sono testimonianza la crescita del numero dei visitatori e degli espositori, dei convegni e degli eventi, ma soprattutto il coordinamento scientifico degli eventi Ecm, che quest’anno e’ stato curato dal Ministero della Salute, coordinato dal Dott. Donato Greco, Capo del Dipartimento Prevenzione e Comunicazione. Il Sanit si articola in due parti: una dedicata ai 34 convegni, di cui 20 Ecm (ossia inseriti nel programma di Educazione Continua in Medicina) ed una dedicata alla mostra, con decine di stand di amministrazioni pubbliche, aziende private, associazioni, Società scientifiche. Nell’area della mostra si terranno dimostrazioni dal vivo, vi sarà la possibilità di “provare” ad esempio le attrezzature per la visione notturna dell’Aeronautica Militare, oppure di chiedere informazioni sugli ultimi brevetti del Cnr incontrando direttamente gli scienziati e gli staff di ricerca. E poi saranno messi in mostra mezzi di intervento rapido, barelle speciali per il trasporto di potenziali malati infettivi, nuovi ritrovati testati dal Cnr per ridurre il soprappeso corporeo, test alimentari e di prevenzione e molto molto altro. Tra gli eventi rilevanti, segnaliamo quello sulle nuove normative europee in tema di sicurezza alimentare, quelli sulla salute del bambino e della donna, quelli sull’immigrazione e quelli sui trapianti. Ma i temi sulla salute e per la salute saranno trattati praticamente tutti. Per il programma completo ed aggiornato, si può consultare il sito www. Sanit. Org. L’apertura e’ prevista per il 18 aprile alle ore 10,00 con l’intervento del Ministro Livia Turco e del Vice Sindaco di Roma Maria Pia Garavaglia, ma nel corso dei quattro giorni avremo alla Nuova Fiera di Roma tutti i massimi esponenti della sanità italiana e moltissimi rappresentanti istituzionali, tra i quali il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, l’assessore alla sanità Augusto Battaglia, il dott. Nello Martini, Presidente Aifa, il prof. Gianluigi Condorelli, del Cnr, il prof. Carlo Cannella, presidente Inran, l’On. Gian Paolo Patta, Sottosegretario del Ministero della Salute, i rappresentanti delle agenzie e degli assessorati alla sanità di moltissime regioni italiane, il Prof. Enrico Garaci, Presidente Istituto Superiore di Sanità, Prof. Aldo Morrone, Direttore Servizio di medicina preventiva delle Migrazioni e del turismo – San Gallicano, il Dott. Antonio Moccaldi, Presidente Ispesl. Ma scorrendo il lungo programma del Sanit si possono incontrare davvero tutti i nomi della sanità in Italia e non solo in Italia. .  
   
   
ART 2007, PRESENTATA LA MOSTRA INTERNAZIONALE DELL´ARTIGIANATO  
 
Firenze, 17 aprile 2007 - "La Mostra Internazionale dell´Artigianato giunge nel momento in cui le più recenti analisi economiche segnalano una ripresa complessiva del sistema artigiano toscano. Uno stato di salute positivo che mette le radici nella ritrovata capacità del sistema toscano ad innovare e ad agire congiuntamente nella promozione del territorio sui mercati più importanti a livello mondiale. La Toscana ha una lunga e consolidata tradizione di artigianato artistico e di qualità, un´ottima prerogativa per approdare con successo nel mercato globalizzato dove le produzioni eccellenti dimostrano di avere un maggior spazio rispetto ai prodotti ordinari". Lo ha detto Ambrogio Brenna, assessore alle attività produttive e all´innovazione della Regione Toscana intervenendo alla presentazione della 71a Mostra Internazionale dell´Artigianato che si terrà presso la Fortezza da Basso di Firenze dal 14 al 22 aprile 2007. "Art è una delle vetrine più significative a livello europeo della creatività del mondo dell´artigianato, un settore in cui la manualità è elemento essenziale e determinate. La Regione Toscana anche quest´anno ha mostrato un grande impegno per mettere in luce le eccellenze dell´artigianato artistico e di qualità", ha continuato Brenna. "Gli ottimi risultati di quest´anno, in termini di espositori, spazi ed iniziative di interesse internazionale incastonate nella mostra sono merito del proficuo rapporto tra Regione Toscana, Firenze Fiera ed Artex. " L´assessore ha poi annunciato "la prosecuzione dell´iter legislativo che porterà all´approvazione del testo unico dell´artigianato, strumento necessario per dotare la nostra regione di un quadro normativo chiaro e innovativo a sostegno delle imprese del settore. " Quanto al futuro di Firenze Fiera l´assessore Brenna ha ricordato che: "A parlare sono gli artigiani stessi. La loro presenza in massa ad Art 2007 mostra l´apprezzamento per il sistema fieristico fiorentino. E´ un segnale chiaro, di forte coesione, utile per ottenere la massima collaborazione dal sistema economico regionale e dalle istituzioni. Una tenuta necessaria per raggiungere nuove opportunità di mercato e di crescita per tutte le imprese del territorio". .  
   
   
AI NASTRI DI PARTENZA LA 76^ EDIZIONE DELLA MOSTRA DEI “CENTO PITTORI” ARTISTI.  
 
Roma, 17 aprile 2007 – Di nuovo in piazza, dal 18 al 22 aprile prossimi, tra colori, cavalletti e tante opere, i “Cento Pittori Via Margutta”. A far da cornice agli ormai sempre più celebri pennelli sarà – come già avvenuto nell’ottobre scorso - Piazza del Popolo, demandata a proseguire la tradizione di Via Margutta attualmente interessata da lavori di ristrutturazione. Dopo il successo registrato durante la scorsa edizione della kermesse, l’Amministrazione Capitolina si è dimostrata ben lieta di concedere nuovamente all’associazione in alternativa alla storica strada, sede negli anni passati delle numerose esposizioni dell’Associazione, l’elegante isola pedonale della Capitale. A tagliare il nastro della manifestazione – che rimarrà aperta tutti i giorni dalle 10. 00 alle 21. 00 con ingresso gratuito – dovrebbe essere Silvio Di Francia. L’assessore capitolino alle politiche Culturali, nei giorni scorsi, ha manifestato la propria disponibilità e si è complimentato con i vertici dell’associazione per il contributo che, con questa manifestazione, gli artisti riescono a dare alla città. Apprezzamento è stato dimostrato di nuovo anche da parte del primo cittadino che, come già fatto in passato, ha espresso ad Alberto Vespaziani, in quanto Presidente dell’Associazione, parole di profonda e sincera stima per quanto trasmesso da ciascun artista con le opere presentate. “La nostra mostra, divenuta da tempo un irrinunciabile appuntamento per appassionati d’arte, romani e stranieri, è del resto - ha risposto il Presidente dell’Associazione - il piccolo contributo che siamo lieti di dare a Roma così da rendere merito a questa città di essere luogo ricco di storia ed arte. Quello che ci auguriamo per il futuro è che prosegua e si rafforzi la collaborazione con l’Amministrazione Capitolina affinché ci venga reso possibile continuare a fare di Via Margutta una colorata galleria all’aperto. ” Al plauso del Campidoglio si sono uniti anche il Consigliere Comunale Marco Marsilio, Vincenzo Vita, Assessore alle Politiche Culturali della Provincia di Roma, e Ivana Della Portella, Presidente di Zetema. Anche loro, da sempre entusiasti estimatori dell’arte dei celebri cento pennelli, hanno voluto testimoniare con la presenza all’inaugurazione dell’attuale edizione della kermesse il forte legame che ormai da anni li lega all’associazione. Alla manifestazione – patrocinata dal Comune di Roma, dalla Provincia di Roma e dalla Regione Lazio – prenderanno parte 120 tra pittori e scultori, che trasformeranno la piazza in un immenso e colorato ambiente espositivo in cui sarà possibile ammirare oltre 3. 000 opere tra dipinti a olio, disegni, sculture e acquerelli. Tra i tanti pennelli anche Maurice Salamè, pittore libanese di nascita e australiano d’adozione, e Corinthios, di origine greca. “Sapere che anche artisti che vivono e lavorano dall’altra parte del mondo desiderano partecipare a questa rassegna e vengono appositamente in Italia per farlo – tiene a precisare Alberto Vespaziani – ci riempie d’orgoglio e ci stimola ad impegnarci affinché il successo e la fama di questa storica manifestazione continuino ad aumentare e ad ottenere spazi sempre maggiori capaci di contribuire alla crescita dell’anima artistica della nostra città”. La mostra sarà ancora una volta interessante occasione per conoscere e analizzare linguaggi espressivi e tecniche artistiche diverse, studiare i fermenti che si sviluppano continuamente e raccogliere i diversi messaggi che ogni espositore intende “consegnare” alla collettività. Per questo gli artisti si augurano una massiccia affluenza di collezionisti ed amanti dell’arte, italiani e stranieri, che, complici le belle giornate, approfittino per passeggiare tra i cavalletti e scambiare opinioni con gli artisti. Per l´intera durata della manifestazione il pubblico potrà unirsi ai pittori di Via Margutta nel brindisi dedicato all´arte, alla storica kermesse e alla nuova "sede" della stessa degustando il vino offerto dall´azienda Agricola Cavalieri, che da sempre è vicina ai Cento Pittori di Via Margutta. .  
   
   
UNA NUOVA LEGGE SULLO SPETTACOLO, APERTO IL FORUM  
 
 L´aquila, 17 aprile 2007 -  "Oggi facciamo un bell´esercizio di democrazia". Con queste parole, l´assessore regionale alla Cultura, Betty Mura, ha aperto, ieri, nella sede dell´Accademia di belle arti, all´Aquila, il Forum sullo spettacolo "Verso una nuova legge", due giornate di incontro per varare insieme il disegno di legge quadro regionale in materia di spettacolo. "Il confronto odierno - ha detto ancora la Mura - non chiude il percorso ma semplicemente una tappa che ci avvicina al traguardo finale: una normativa organica della materia in grado di conciliare le esigenze di tutte le professionalità artistiche esistenti in Abruzzo". Teatro, cinema, danza, musica. C´erano tutte, all´apertura dei lavori del Forum, le rappresentanze culturali della regione. Dopo i saluti di rito della Mura e di Eugenio Carlomagno, preside dell´Accademia di belle arti, è stato Beniamino Caravita di Toritto, ordinario di diritto pubblico alla "Sapienza" di Roma, ad illustrare le peculiarità dell´"ipotesi" di nuova legge di riforma sulla quale si sta lavorando dall´anno scorso. In mancanza di direttive da parte dello Stato, sono le Regioni, dopo una lunga disputa legislativa, a provvedere al riordino dello spettacolo. La bozza elaborata dalla Mura, coadiuvata da una commissione di studio regionale, prevede tra le novità un bando triennale ed uno annuale per la stipula delle convenzioni. Il bando triennale costituisce lo strumento per il finanziamento regionale di soggetti che operano in modo stabile nel settore dello spettacolo. Il bando annuale, invece, rappresenta il mezzo per finanziare quei soggetti che intendono realizzare un progetto artistico di durata annnuale. Il sostegno regionale può articolarsi in diverse forme: erogazione di contributo il cui ammontare non può superare il 60 per cento del costo complessivo dell´iniziativa artistica proposta; erogazione di contributo in conto interessi per l´acquisto di infrastrutture e di materiale necessario; prestazione di garanzie sussidiarie finalizzate alla trasformazione di debiti a breve termine in passività a protratta scadenza e anticipazioni bancarie concesse per l´allestimento e la produzione di nuovi spettacoli. La legge in gestazione contempla anche l´istituzione di un Osservatorio, con il compito di monitorare, effettuare rilevazioni, studi e analisi per valutare le tendenze del settore, e di un Comitato tecnico artistico di supporto alla Giunta. La Regione, poi, creerà un Fondo unico dello spettacolo pari a 12 milioni euro. La prima tranche del Forum si è conclusa con la composizione di tre gruppi di lavoro. Nel pomeriggio sono in programma gli interventi di vari consiglieri regionali e, tra gli altri, di Pietro Folena, presidente della Commissione cultura della Camera dei deputati. Le conclusioni ci saranno domani mattina. .  
   
   
ILLUSTRATA PROPOSTA DI LEGGE SU SPETTACOLO DAL VIVO  
 
 Trieste, 17 aprile 2007 - Et - Dopo ventisei anni dall´approvazione dell´ultima norma regionale in materia di spettacoli dal vivo, un gruppo di consiglieri appartenenti a Intesa Democratica ha illustrato alla Vi Commissione consiliare la nuova proposta di legge, che segue le leggi di riordino sul cinema e le biblioteche. Secondo i proponenti, infatti, l´ambito degli spettacoli ha bisogno di essere riformato in quanto la legge 68 ha di fatto esaurito il suo compito, portando a una grande espansione del settore. Il provvedimento ha, tra le novità, l´obiettivo di salvaguardare l´esistente, senza impedire la sperimentazione, la formazione degli operatori e del pubblico stesso, insieme ad una più ampia apertura al contesto transfrontaliero e internazionale. Diversi e partecipati gli strumenti innovativi: tra essi il piano di programmazione triennale in materia di spettacoli dal vivo, che dovrebbe coinvolgere nella fase di stesura i soggetti primari individuati dalla Regione, ma anche altri enti interessati a partecipare alla sua creazione. Gli attori necessari ad una valida gestione del settore sono, secondo la proposta di legge, il già istituito Comitato degli esperti che valuta l´utilizzo dei finanziamenti erogati, il Comitato delle Province e Comuni e l´Osservatorio della cultura e dello spettacolo. Quest´ultimo dovrebbe monitorare lo stato dell´arte dei soggetti coinvolti nell´attività e tenere l´Albo degli enti pubblici e privati operanti nel settore degli spettacoli dal vivo. Una delle azioni principali è il riordino delle forme d´intervento finanziario regionale, per differenziare più nettamente gli ambiti di competenza di Regione, Province e Comuni. Ciò significherebbe puntare l´azione regionale di sostegno ai maggiori organismi di spettacolo del Friuli Venezia Giulia (da individuare in base ai criteri elencati nella norma), valorizzando lo strumento delle convenzioni attraverso la previsione di programmi di durata triennale. Allo stesso modo la Regione potrebbe concorrere al sostegno di progetti speciali, presentati sia dai maggior enti operanti, come anche da altri soggetti iscritti all´Albo. La normativa al vaglio della Commissione si propone anche di sviluppare nuovi modelli di intervento per il rafforzamento strutturale e finanziario delle imprese di spettacolo; in questo senso sono previsti interventi specifici per il sostegno al reddito e le agevolazioni al credito. Per promuovere la collaborazione tra i diversi soggetti che compongono il mondo dello spettacolo, nonché tra questi e gli Enti locali, si prevede anche la possibilità di riconoscere e sostenere due nuovi strumenti: i "distretti culturali" e le "residenze multidisciplinari", per meglio valorizzare i singoli territori e favorire l´offerta di servizi e di azioni coordinate. La norma illustrata comprende anche articoli sulla salvaguardia del patrimonio storico culturale della regione, sulla promozione dell´eccellenza per le attività corali e bandistiche e sulle iniziative di alta formazione in tutti i settori oggetto della legge. .  
   
   
ART DIRECTORS CLUB ITALIANO PRESENTA ADCI COLLECTION TRIENNALE BOVISA MILANO 2 - 15 MAGGIO 2007  
 
 Milano, 17 aprile 2007 - Un marchio in cerca d’autore: l’Art Directors Club Italiano, associazione che racchiude i migliori creativi italiani dal 1985, estende le sue attività presentandosi come motore di produzione creativo nei vari ambiti d’espressione (pubblicità, design, arte, fotografia). Il passaggio è segnato dall’avvento del nuovo marchio Adci, dedicato alle edizioni, che si affiancherà allo storico marchio dell’associazione. Per annunciare al mondo della creatività questa nuova attività d’edizione dell’Art Directors Club Italiano è nata la mostra Adci Collection, un appuntamento annuale con cui l’associazione vuole promuovere gli scambi creativi e culturali tra il mondo della pubblicità e le altre professioni legate alla creatività. La mostra, che si inaugura il 2 maggio (ore 19. 30) alla Triennale Bovisa, presenterà una serie di edizioni d’autore prodotte in tiratura limitata da designer, architetti, fotografi, artisti e creativi: i vasi in ceramica o silicone disegnati da Aldo Cibic, le fotografie “Sottosale” e le opere “Dannicollate”di Occhiomagico, i vasi in ceramica realizzati da Denis Santachiara per Attese Edizioni, l’edizione limitata della “Carrara” disegnata da Alfredo Haberli per Luceplan, gli scatti di Giovanni Gastel e Carlo Orsi, i braccialetti creati da Donatella Pellini, i pinocchietti porta-anelli disegnati da Andrea Branzi, le bed cover di Lisa Corti, i bassorilievi in fibra e resina della serie “Divine” di Flavio Lucchini, i vasetti di Michele De Lucchi e le moderne icone mediatiche della collezione “Cima’s Holy Stars” realizzate da Daniele Cima. Sarà possibile acquistare le opere esposte per tutta la durata della mostra, dal 2 al 15 maggio. I protagonisti di questa prima edizione sono: Andrea Branzi, Aldo Cibic, Daniele Cima, Lisa Corti, Michele De Lucchi, Giovanni Gastel, Pino Guidolotti, David Kuller, Flavio Lucchini, Luceplan, Paola Navone, Occhiomagico, Laura Pedone, Donatella Pellini, Carlo Orsi, Denis Santachiara per Attese Edizioni, Daniela Scarso, Francesca Schiavoni. Inaugurazione 2 Maggio 2007 ore 19. 30 Triennale Bovisa .  
   
   
ITALIA E GIAPPONE A CONFRONTO SULLA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI  
 
 Roma, 17 aprile 2007 - Il Teatro Romano di Aosta non ha più segreti per gli studiosi e i conservatori. Ogni piccolo fregio, blocco di pietra ed elemento della sua struttura architettonica è stato mappato da Siinda, sistema integrato per il supporto alla diagnosi dello ‘stato di salute’ di un manufatto, nato da un consorzio ad hoc composto, tra gli altri, da ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche afferenti all’Istituto per le applicazioni del calcolo (Iac), Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali (Itabc), Istituto di elettronica e di ingegneria dell´informazione e delle telecomunicazioni (Ieiit), in collaborazione con la Regione Valle d’Aosta, Politecnico di Milano e le aziende Menci sw, Foart e Cm sistemi. Siinda, che acquisisce e integra tutte le informazioni possibili sul manufatto, è un valido alleato della Soprintendenza locale per la manutenzione del monumento, risalente all’inizio del I secolo d. C. Il sistema è uno dei risultati che saranno presentati nel seminario: “Tecnologie dell’informazione e della comunicazione culturale”, previsto a Tokyo, il 16 e il 17 aprile, nell’ambito della grande rassegna ‘Primavera italiana in Giappone’, sostenuta dal Ministero degli affari esteri (Mae). Il seminario - promosso dal Ministero affari esteri (Mae) e organizzato dal Dipartimento patrimonio culturale del Cnr, in collaborazione con il Media integration and communication center (Micc) dell’Università di Firenze, la Fondazione Italia Giappone, l’Enea, la Rai, l’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze e la Regione Toscana - vedrà la partecipazione di rappresentanti di istituzioni pubbliche e private italiane e giapponesi per un confronto e uno scambio di conoscenze sulla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. L’applicazione delle tecnologie e metodologie made in Italy riguarderà non solo monumenti italiani noti in tutto il mondo, ma anche manufatti custoditi in centri esclusi dai grandi circuiti di massa che rappresentano elementi distintivi di identità e autenticità della cultura del nostro Paese. Ad Aosta, gli ‘architetti informatici’, hanno riprodotto il Teatro in 3D e hanno reso interrogabile ogni piccolo tassello della struttura virtuale. “Al modello 3D”, spiega Laura Moltedo dell’Iac-cnr, “vengono associate le diverse tipologie di informazioni riferite sia al manufatto stesso, come immagini, dati colorimetrici e chimici ottenuti da campionamenti del materiale, sia alle condizioni dell’ambiente circostante, quali temperatura, umidità, direzione e velocità del vento. Attraverso dati colorimetrici, ad esempio, è possibile elaborare immagini che perimetrano le manifestazioni di degrado la cui tipologia viene definita grazie a una sorta di vocabolario fornito dall’esperto al sistema stesso”. “In questo modo”, continua Paolo Salonia dell’Itabc-cnr, “si ottengono mappature complete di tutte le patologie presenti sul Teatro e la diretta loro associazione ai diversi fenomeni. Il sistema semplice e affidabile, è attualmente sperimentato anche sull’Arco di Augusto, sempre ad Aosta”. In Sardegna, invece, una ‘iniezione’ di information technology ‘rivitalizzerà’ le antiche torri costiere, grazie al progetto “Torri multimediali”, messo a punto dall’Istituto di storia dell’Europa mediterranea (Isem) del Cnr, in collaborazione con il regista Francesco Casu e l’architetto Olindo Merone di Antalya onlus. La rete di avvistamento costiero sardo, nata in funzione delle politiche di difesa degli Stati mediterranei dal Xv al Xix secolo, si trasformerà in un moderno sistema di presidi di informazione telematica, una sorta di network per la conoscenza del territorio. “Allestite in chiave multimediale e collegate alla rete Internet”, spiega Giovanni Serreli dell’Isem- Cnr, “le torri saranno ‘videosurround interattivi’, ossia punti d’osservazione digitale che permetteranno di compiere un viaggio immersivo alla scoperta dei luoghi e della storia dell’isola. Il visitatore potrà conoscere non solo il monumento, ma tutto il sistema difensivo composto da torri e città fortificate dell’antico regno di Sardegna e di tutti gli stati che appartennero alla Corona di Spagna, dall’area tirrenica alla Turchia e al Maghreb”. Il progetto ha già raccolto l’adesione degli Enti Locali costieri, in particolare della Provincia di Cagliari. “Il seminario”, spiega Maria Mautone, Direttore del Dipartimento patrimonio culturale del Cnr, “vuole proporre una molteplicità di approcci attraverso i quali, in forma integrata, devono essere affrontati lo studio e la salvaguardia dei Beni Culturali. I contributi sono, quindi, presentati secondo la filiera che raccorda conoscenza, diagnosi, conservazione, valorizzazione, gestione, fruizione e formazione. L’auspicio è che da questo incontro possano scaturire numerose occasioni di confronto e di scambio tra le culture dei due Paesi in una prospettiva progettuale e operativa”. .  
   
   
RESTAURATA LA FATTORIA DI VILLA EMO , FANZOLO DI VEDELAGO, TREVISO  
 
Treviso, 17 aprile 2007 - Il restauro della grande Fattoria di Villa Emo, capolavoro del Palladio nella campagna di Fanzolo di Vedelago, nel trevigiano, è stato completato. L’imponente, elegante edificio, lungo oltre 150 metri, nel tempo era stato oggetto di manomissioni e si presentava in condizioni davvero molto precarie. Con un investimento di circa 6 milioni di euro, è stato recuperato in tutte le sue parti e trasformato, nel totale rispetto per l’architettura originale, nel nuovo Centro Servizi del Credito Trevigiano, la banca di credito cooperativo che nel 2004 ha deciso di porsi come mission la salvaguardia completa del monumento più celebre del proprio territorio, ovvero la villa palladiana degli Emo e del paesaggio ad essa circostante. La Fattoria sorge nell’area dove a, metà del ’400 si innalzava la villa dei Barbarigo, i nobili veneziani che, nel 1535, cedettero il loro fondo di Fanzolo a Leonardo Emo. Questi, figlio di Giovanni, morì il 28 gennaio 1539 e fu l’omonimo nipote, figlio del fratello Alvise, ad ereditare il fondo e la villa già dei Barbarigo e a commissionare al Palladio la nuova dimora. La villa palladiana, progettata intorno al 1558-60, venne innalzata a levante della vecchia costruzione dei Barbarigo. Una volta realizzata la nuova villa, la vecchia residenza divenne secondaria e, qualche decennio dopo, ne venne decisa la demolizione. Al suo posto, nel Settecento venne deciso di innalzare la fattoria, il nuovo cuore agricolo dei possedimenti degli Emo. Gli esperti fanno risalire una possibile paternità della fattoria, all’architetto luganese Francesco Muttoni (1668 – 1747), giunto a Venezia alla fine del Seicento. Il Muttoni era stato chiamato dagli Emo per dare una diversa configurazione funzionale alla villa palladiana: le due barchesse laterali, originariamente previste per gli usi agricoli, dovevano essere trasformate ad uso residenziale. Alle funzioni collegate alla coltivazione dei possedimenti avrebbe dovuto provvedere un edificio apposito, la Fattoria, appunto. Qui il luogo di lavoro, in villa le funzioni di direzione, amministrazione e controllo dell’attività di campagna. Nel restauro (affidato all’architetto Alberto Torsello che ha operato in stretto rapporto con le Soprintendenze), la scelta è stata quella della “Conservazione Totale”, rispettando il preesistente, nelle sue stratificazioni, senza manomettere nulla, conservando persino i vecchi intonaci anche là dove di evidente fattura popolare. Il nuovo Centro Servizi, con tutta la necessaria tecnologia, è entrato come “ospite” nella Fattoria, adeguandosi alla stessa, rispettando in toto la lettura dell’impianto dell’edificio e delle sue originali funzioni: valgano l’esempio dei camini ottocenteschi funzionali alla bachicoltura, riscoperti e resi evidenti, o le botti che non sono state rimosse dalla vecchia cantina che le ospitava e che continuerà ospitarle. Inoltre, valorizzando caratteristiche originali del fabbricato e agendo con nuove tecnologie, si è voluto trasformare la Fattoria in un edificio “passivo”, ovvero autosufficiente in termini di consumi energetici. “Questo restauro, per il Credito Trevigiano, afferma il suo presidente Nicola Di Santo, è la prosecuzione di un’idea nata qualche anno fa sull’onda del movimento popolare sorto dalla preoccupazione che i terreni circostanti la villa fossero acquistati dai cavatori di ghiaia. Avremmo avuto Villa e parco assediati da enormi voragini. Il paesaggio ne sarebbe sortito completamente stravolto. Noi, che per statuto siamo impegnati nella difesa dei valori culturali ed economici del territorio, non potevamo stare a guardare e favorimmo attraverso dei prestiti agevolati l’acquisto di quei terreni. Questa sensibilità portò il conte Emo a proporci l’acquisto della villa. Egli aveva infatti individuato in noi un interlocutore che non ne avrebbe snaturato la destinazione d’uso e, soprattutto, ne avrebbe rispettato la storia”. Garantita la regolare apertura al pubblico, in perfette condizioni e con tutti i suoi arredi, della Villa, del suo meraviglioso Parco, resa funzionale la grande Fattoria, la nostra attenzione è ora destinata a concentrarsi sull’antico Borgo prospiciente l’ingresso della Villa. E’ un nucleo, storicamente molto interessante, di edifici un tempo abitati dai coloni. Stiamo oggi discutendo su come recuperarli architettonicamente e dare loro nuova vita e nuova funzione. Il secondo fronte, meno evidente ma altrettanto importante, è quello di continuare a salvaguardare il contesto paesaggistico della Villa. E’ degli scorsi mesi la nostra battaglia per l’interramento di un tratto della futura autostrada Pedemontana che, nel progetto originale, passava a nord della Villa, su strutture sopraelevate, finendo così con il “tagliare” l’orizzonte che dalla Villa consente all’occhio di spaziare sino ai Colli Asolani. Una battaglia di civiltà che credo altrettanto importante del restauro degli storici edifici”. Il gruppo di lavoro che per conto del Credito Trevigiano, in accordo con le Soprintendenze, coordina il “Progetto Villa Emo” si è posto l’obiettivo di valorizzare l’intero complesso, sia in termini di tutela dell’intangibilità della Villa che di salvaguardia ambientale, senza tuttavia musealizzare il tutto, semmai adeguando le pertinenze rustiche, nell’assoluto rispetto delle architetture e del paesaggio, alle nuove esigenze dei tempi. Così la Fattoria, che in tempi di economia agricola rappresentava uno dei centri di produzione economica del sistema villa, è stata attentamente restaurata e destinata ad ospitare il Centro Servizi del Credito Trevigiano, una destinazione che – nella realtà dei nuovi tempi – persegue la funzione di centro economico originaria dell’edificio. Il “Modello Villa Emo” di recupero e “riutilizzo compatibile” di un bene storico è oggetto di riflessione a livello veneto e nazionale e potrebbe costituire un prototipo nel processo di salvaguardia di quell’immenso patrimonio, unico al mondo, rappresentato dalle 4217 ville venete. . .  
   
   
46 MILIONI DI EURO IN ARRIVO PER LA CULTURA TOSCANA  
 
Firenze, 17 aprile 2007 - 46 milioni di euro per finanziare la cultura toscana. Si tratta di pacchetto di 55 progetti presentati da Comuni e istituzioni culturali. La decisione è emersa dall´incontro che si è svolto ieripomeriggio a Palazzo Bastogi tra il presidente Claudio Martini che, come noto, mantiene ancora la delega alla Cultura, e le Amministrazioni provinciali. Sul bilancio pluriennale 2006-2008 della Regione e dunque con fondi diretti dell´amministrazione regionale, sono disponibili 32 milioni e 600 mila euro che finanzieranno 44 progetti. Presto, per l´esattezza il prossimo 30 maggio, Regione e due Ministeri (Beni Culturali e Sviluppo Economico) sottoscriveranno il quinto accordo integrativo del più generale Accordo di Programma Quadro per i beni e le attività culturali: e questo documento, a fronte di investimenti per 23 milioni di euro, finanzierà altri 11 progetti. Restano, da finanziare, un centinaio di altri progetti per ulteriori 80 milioni di euro: fra il 2007 e il 2010 cioè entro la fine della legislatura, la Regione prevede di attivare - con fondi nazionali ed europei - risorse per ulteriori 84 milioni di euro; serviranno, appunto, per finanziare il nutrito pacchetto di progetti (un vero e proprio "parco progetti per la cultura toscana") già presentati, già tutti cantierabili e già inseriti in una graduatoria formulata dai competenti uffici del Dipartimento Cultura in base a quattro criteri di selezione: qualità progettuale ed elementi di innovazione; strategia di valorizzazione e fruibilità del bene; impatto socio-economico; efficienza amministrativa. Con l´accordo integrativo del 30 maggio, otto degli undici interventi riguardano importanti progetti infrastrutturali: di grande impatto i finanziamenti per le Cascine di Firenze (per un totale di 2,1 milioni di euro) e per il museo Pecci di Prato (sono in ballo 5 milioni di euro). Di rilievo, nell´ambito delle Celebrazioni Galileiane, anche la ristrutturazione del museo fiorentino dedicato alla Storia della Scienza (la Regione interviene, per questo progetto, con un milione e mezzo di euro e in totale l´accordo prevede, sempre per questo museo galileiano, risorse per oltre sei milioni di euro). "Soddisfazione" è stata espressa da Claudio Martini. "In Toscana gli interventi per i beni culturali hanno un valore strategico. Potenziare sul territorio l´offerta culturale è un sostegno allo sviluppo dell´economia locale. I 55 progetti che finanziamo sono il frutto di un lungo lavoro fatto in collaborazione con Province, Enti locali e la comunità civile, per spendere con efficienza e nel rispetto dei parametri di qualità le risorse disponibili in una fase di grande sofferenza per la finanza regionale. Ma non ci limitiamo a piangere sulla carenza delle risorse disponibili: abbiamo messo in piedi meccanismi virtuosi, ad esempio le sinergie con il governo centrale e fra pochi giorni firmeremo un importante accordo integrativo. Stiamo rendendo operativa - conclude Martini - una soluzione che nei prossimi 3 anni consentirà di soddisfare le richieste sia dei grandi che dei piccoli Comuni, consapevoli che la Toscana da una rinnovata attenzione per la cultura può trovare nuove occasioni di crescita". (mb) Accordo Di Programma Quadro Integrativo 2007 Progetti finanziati: 11 Totale contributi previsti dall´accordo: 22. 985. 670,40 euro: Comune Firenze: parco delle Cascine (3. 500. 000 euro); Comune di Follonica (Gr): area ex Ilva (1. 033. 984,29 euro); Comune di Santa Fiora (Gr): ex cinema Gambrinus (1. 000. 000 euro); Comune di Capoliveri (Li): ex cinema Flamingo (800. 000 euro); Provincia di Livorno: Fortezza Vecchia (970. 000 euro); Comune di Prato: Museo Pecci (8. 333. 000 euro); Comune di Monteroni d´Arbia (Si): Grancia di Cuna (528. 000 euro); Comune di San Gimignano (Si): studio fattibilità per il carcere (298. 886,11 euro); Istituto Museo Storia della Scienza Firenze: ristrutturazione allestimento spazi museali (6. 277. 800 euro); Regione Toscana: carta dei vincoli (120. 000 euro); Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici: Gis Pianosa (120. 000 euro). .  
   
   
NASCE "FESTIVAL". CULTURA E SPETTACOLO A TIVOLI  
 
Roma, 17 aprile 2007 - Si inaugura il 16 giugno a Tivoli “festiVal”, il Festival Internazionale di Villa Adriana promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio, dal Ministero dei Beni e della Attività Culturali, con la partecipazione della Provincia di Roma e la collaborazione del Comune di Tivoli e prodotto dalla Fondazione Musica per Roma. L’iniziativa debutterà con dieci spettacoli diversi alternati per le vie del centro storico di Tivoli. Si potrà assistere a numerose esibizioni musicali, teatrali e di danza ma anche a spettacoli circensi di artisti internazionali. Giovedì 21 giugno, con le Dionisiache di Giorgio Barbrio Corsetti, ispirato alla figura mitologica di Dioniso, verrà invece inaugurato il teatro di Villa Adriana dove saranno ospitatisette spettacoli con quattordici repliche. Il Teatro, realizzato con strutture mobili, potrà accogliere circa mille spettatori e sarà dotato di un palcoscenico completo in grado di ospitare spettacoli molto articolati, capaci di porsi al confine fra teatro musica e danza. L’intera iniziativa, che si protrarrà fino al 14 luglio, nasce da una collaborazione fra la Regione Lazio e il Parco della musica, Auditorium di Roma. L’assessore alla Cultura della Regione Lazio, Giulia Rodano, ha dichiarato che, “partendo da Villa Adriana Festival, viene posto come obiettivo quello di valorizzare anche il Tempio di Ercole, sempre a Tivoli, ma anche luoghi come Vulci e l’Abbazia di Fossanova, individuando sinergie culturali fra la città e la provincia con realizzazioni create ad hoc e in grado di suscitare attenzione a livello internazionale”. L’assessore ha poi aggiunto: “Questo festival rappresenta l’attuazione di uno dei punti elettorali della Giunta Marrazzo, la realizzazione cioè di grandi appuntamenti di cultura che fungano da traino alla miriade di eventi promossi nel territorio regionale”. Gianni Borgna, Presidente della Fondazione Musica per Roma, ha spiegato che “è la prima volta che la fondazione esce dai confini del Parco della Musica, Auditorium di Roma ma non sarà l’unica e soprattutto non sarà l’ultima visto che festiVal è un evento destinato a ripetersi negli anni”. .  
   
   
GOLF - A RIVA DEI TESSALI DA MERCOLEDI´ 18 APRILE LA SETTIMANA DI GOLF PUGLIESE  
 
Milano, 17 aprile 2007 - Con la disputa della Puglia e Basilicata Pro-am (mercoledì 18 aprile) si apre la settimana di grande golf sul percorso del Golf Club Riva dei Tessali/metaponto, imperniata sulla disputa della Xxii edizione dell´Italian Tessali/metaponto Open di Puglia e Basilicata (19-22 aprile). La Pro-am si svolgerà su entrambi i percorsi del club, quello originario all´interno della pineta (il Golf Club Riva dei Tessali), e il più recente (il Golf Club Metaponto) un links ricavato tra gli aranceti, che s’affaccia sulle rovine dell’antica città della Magna Grecia. In gara 65 formazioni composte da un professionista e da due dilettanti, divise sui due tracciati: verranno stilate due classifiche separate. Sarà l´occasione per vedere all´opera in anteprima alcuni dei protagonisti del torneo che manterrà la stessa formula delle ultime stagioni, ossia con i concorrenti impegnati su entrambi i campi nelle prime due giornate. In tal modo l´Italian Tessali/metaponto Open di Puglia e Basilicata, oltre ad essere la gara più longeva del circuito, potrà vantare un altro record, quello del maggior numero di partecipanti, che saranno ben 168 contro i rituali 156. In palio 130. 000 euro, dei quali 20. 800 andranno al vincitore. Ottimo il field con la presenza di ben sei giocatori tra i primi dieci della money list, capeggiata dal ventiseienne torinese Edoardo Molinari (52. 151 euro guadagnati fino a oggi), che ha già vinto a inizio stagione il Club Colombia Masters e il Tusker Kenya Open. Punterà decisamente al successo, che manca tra l´altro agli italiani dal 1990 (Emanuele Bolognesi) e con il quale salirebbe direttamente nell´European Tour. Non avrà, naturalmente, vita facile per la presenza, come detto, di ottimi elementi quali il cileno Felipe Aguilar, numero tre del ranking, l´argentino Miguel Rodriguez (n. 5), il gallese Jamie Donaldson (n. 6), l´altro argentino Hernan Rey (n. 7) e il sudafricano James Kamte (n. 9). Altri professionisti di peso il francese Anthony Snobeck, campione uscente, gli spagnoli Alvaro Salto e Carlos Del Moral, vincitori nel 2006 del Parco di Monza Challenge e del Texbond Open a Gardagolf, l´inglese Peter Baker e lo svedese Magnus Persson, che vantano titoli nell´European Tour. Tra i numerosi altri italiani in campo Alessio Bruschi, Paolo Terreni, Andrea Maestroni, Michele Reale, Alessandro Napoleoni e Marco Crespi sono in grado di competere per le prime posizioni. Lpga Tour: Brittany Lincicome Batte Lorena Ochoa E Laura Davies - Brittany Lincicome (278 - 67 72 67 72) ha vinto il Ginn Open (Lpga Tour) sul percorso del Reunion Resort & Club di Reunion, in Florida. La giovanissima statunitense, ventidue anni a settembre, ha conquistato il secondo titolo nel circuito superando in un finale incredibile la messicana Lorena Ochoa (279 - 66 66 70 77) e l´inglese Laura Davies (281 - 66 66 70 79), leaders per tre giri e che avevano iniziato il quarto con quattro colpi di margine sull´avversaria. Al quarto posto con 282 Juli Inkster e Nicole Castrale, al sesto con 283 Birdie Kim e Se Ri Pak, al 14° con 287 Karrie Webb e al 24° con 289 Paula Creamer e Ai Miyazato. Finale da dimenticare per Silvia Cavalleri che con un 80 (2 birdie, 8 bogey, 1 doppio bogey) e lo score di 295 (76 67 72 80) è scivolata dalla 31ª alla 56ª posizione. Non ha superato il taglio Giulia Sergas, 126ª con 152 (75 77). Aveva iniziato nel migliore dei modi il turno conclusivo la Ochoa che con due birdie in cinque buche si era portata a "meno 16" staccando di due colpi la Davies e portando a sei il margine sulla Lincicome. Alla buca 12 la messicana era ancora ben salda al comando con "meno 15", con la Davies a tre colpi e la Lincicome, molto regolare nel suo cammino, a quattro. A quel punto è accaduto l´impensabile. La Ochoa, infatti, ha perso sei colpi nelle rimanenti sei buche (2 bogey, 2 doppi bogey) e la Davies cinque nelle ultime due. Alla buca 16 avanti la Davies con "meno 12", seguita dalle rivali a "meno 11". L´inglese alla 17 ha segnato un doppio bogey e si è trovata dietro a "meno dieci". Sull´ultima buca doppio bogey per la Ochoa, triplo bogey per la Davies e bogey vincente per la Lincicome. Us Pga Tour: Gioco Sospeso, Il Torneo Si Conclude Con Un Giorno Di Ritardo - Il forte vento hanno impedito la disputa del quarto giro del Verizon Heritage (Us Pga Tour), sul tracciato dell´Harbour Town Golf Links di Hilton Head Island, nel South Carolina, torneo che si concluderà pertanto con un giorno di ritardo. In vetta Jerry Kelly con 200 colpi (63 70 67), seguito con 201 da Ernie Els (65 65 71) e Kevin Na (67 68 66), unici tre partecipanti a non scendere in campo, mentre gli altri classificati immediatamente a ridosso hanno giocato solo una buca. Al quarto posto con 202 Boo Weekley, al quinto con 204 Zach Johnson, vincitore del Masters, Stephen Ames, Vaughn Taylor, Sean O´hair e Stephen Leaney. .  
   
   
INTERNAZIONALI DELTAPLANO IN LOMBARDIA E VENETO  
 
Milano, 17 aprile 2007 - Tutto è pronto a Bergamo per il 3° Trofeo dell´Isola, gara tra deltaplani sponsorizzata dalla Italcementi, azienda che ha legato il suo nome a manifestazioni di ciclismo, sci nordico, vela ed altri sport con habitat ideale nel contatto con la natura, come il volo in parapendio e deltaplano che sfrutta come motore le correnti d´aria ascensionali. Gli organizzatori del Volo Libero Bergamo devono ancora decidere quale decollo utilizzare per la miglior riuscita della gara, ferma restando la sede logistica e l´atterraggio ufficiale a Palazzago. Nelle scorse edizioni i percorsi di gara si snodarono nel comprensorio pedemontano, superando ad ovest il Monte Cornizzolo, vicino Erba, e la Presolana in Val Seriana. Le gare di volo libero assomigliano alle regate veliche: i piloti devono raggiungere determinati punti del territorio, detti "boe", registrandoli con il Gps. Vince chi impiega minor tempo a raggiungere l´atterraggio. Nel frattempo in Veneto si è chiuso il Trofeo-expò Montegrappa 2007 che ha visto la partecipazione di 220 piloti di parapendio e deltaplano provenienti da 18 nazioni, Argentina ed Australia le più lontane. Tre giorni di lunghe ed esaltanti manches con percorsi che hanno toccato un massimo di 108,5 km, trasvolando i cieli di Bassano, Romano d´Ezzelino, Marostica ed Asolo, solo per citare le località più note. Folto il pubblico in atterraggio a Borso del Grappa intento alle esibizioni di paramotori ed aquiloni, ai voli acrobatici, agli stand dei produttori di attrezzature per il volo sotto una tensiostruttura di 500 mq, ed in voli biposto con istruttore. Altri 300 piloti, oltre a quelli in gara, hanno animato spontaneamente la manifestazione, colorando il cielo con i loro mezzi. Nella gara dei parapendio vittoria del trentino Christian Biasi, seguito dal britannico Bruce Goldsmith. La ceca Hana Matyaskowa miglior donna in gara. Per i deltaplani vince l´austriaco Robert Reisiger davanti ad Alex Ploner di Molveno (Trento). Lo sloveno Primoz Gricar è stato il migliore tra i piloti delle cosiddette "ali rigide", deltaplani in grado di superare i 100 km/h. .  
   
   
CICLISMO: ASSEGNATA AL TRENTINO L’ORGANIZZAZIONE DEL MEETING NAZIONALE DI SOCIETÀ PER GIOVANISSIMI 2008  
 
 Trento, 17 aprile 2007 - Nella riunione del 12 aprile, a Roma, il Consiglio federale della Federazione ciclistica italiana ha assegnato al Trentino l’organizzazione del Meeting Nazionale di società per giovanissimi 2008, una sorta di campionato italiano di società. Si tratta di un riconoscimento prestigioso che è stato raggiunto anche grazie ai risultati agonistici ottenuti dall’Unione ciclistica Valle di Cembra, campione in carica della specialità, cui spetterà la parte tecnico - organizzativa dell’evento. La manifestazione si terrà nel secondo weekend di settembre 2008 e vedrà la partecipazione di circa 3. 500 bambini di età compresa tra i 7 e i 12 anni: per tre giorni si cimenteranno nelle specialità gimcana e sprint su percorsi appositamente predisposti. Oltre agli atleti, tra accompagnatori e genitori, circa 8. 000 persone saranno in Trentino con la parte logistica affidata a un team collaudato quale il comitato organizzatore dei grandi eventi della Val di Fiemme. Professionalità e apporto di volontari esperti alimentano un meeting che rappresenta il palcoscenico ideale per promuovere il cicloturismo in Trentino. Sullo sfondo, la volontà del Trentino e della Valle di Fiemme di puntare in maniera forte al turismo legato alla bicicletta grazie anche al collegamento della manifestazione a una serie di iniziative promozionali in grado di rafforzare la dimensione agonistica, di competenza della Federazione, e quella più prettamente turistica. La Val di Fiemme ha superato nel confronto Cuneo, Treviso, Montecatini e Cattolica, riuscendo a portare (per la prima volta dalla sua effettuazione) il meeting nazionale per giovanissimi in una località di montagna. Nella convinzione che il binomio sport turismo possa trovare ancora una volta piena applicazione, grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore provinciale al turismo Tiziano Mellarini, dall’intero staff dell’Apt Val di Fiemme e dal presidente dell’Unione ciclistica Valle di Cembra Edi Ravanelli, promotori e artefici dell’assegnazione al Trentino dell’atteso appuntamento. .