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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Maggio 2008
SCIENZIATI PROPONGONO DI CREARE CODICI DI IDENTIFICAZIONE PARTICOLARI PER LE BIOBANCHE  
 
Bruxelles, 27 maggio 2008 - Scienziati finanziati dall´Ue suggeriscono che tutte le biobanche (raccolte di campioni biologici umani) dovrebbero ricevere un codice di identificazione particolare. In un articolo sul Journal of the American Medical Association (Jama), essi scrivono che un simile progetto ottimizzerebbe l´uso di queste risorse e aprirebbe nuove strade per gli studi genetici. Le biobanche sono formate da campioni di materiale biologico umano come sangue o tessuti, assieme ai dati associati con questi, come le informazioni cliniche. Le biobanche sono spesso usate, ad esempio, negli studi ad ampio raggio progettati per identificare i geni associati ad una particolare malattia o disturbo. Alla fine i risultati di questi studi possono portare allo sviluppo di nuove terapie. Tuttavia, questi studi richiedono un grande numero di campioni per svolgere delle analisi statistiche affidabili. Ottenere questa massa critica di campioni sarebbe più semplice se i ricercatori potessero trovare ed avere accesso ai dati provenienti da altre biobanche. Il problema è che attualmente è molto difficile individuare le biobanche. Per risolvere questo problema, gli autori propongono che a ciascuna biobanca venga assegnato un codice strutturato particolare, simile all´International Standard Book Number (Isbn), che è stato usato nel mondo dei libri per oltre 40 anni. L´isbn è composto da una serie di elementi che identificano la lingua e la regione geografica, l´editore e la specifica edizione della pubblicazione. Un sistema simile potrebbe essere applicato alle biobanche, con diversi elementi che identificano il custode della biobanca, la sua nazione e la singola raccolta. Se creato seguendo le stesse linee guida del sistema Isbn, "sarebbe facile identificare una raccolta biologica, le varie indagini in uno studio longitudinale, o un programma internazionale formato da raccolte costituite in vari Paesi," affermano gli autori. Le biobanche riceverebbero il loro codice nel momento dell´approvazione etica, e il sistema potrebbe essere applicato retroattivamente a studi e raccolte già esistenti. Gli autori sono molto chiari circa i vantaggi offerti dal loro sistema. In primo luogo, permette ai singoli di tracciare gli utilizzi fatti di una certa biobanca e di trovare i risultati generati. Includendo le informazioni relative a chi ha raccolto i campioni e i dati, questo sistema potrebbe anche dare il giusto riconoscimento del duro lavoro richiesto per costruire una biobanca. Il numero di registrazione potrebbe essere dato anche ai partecipanti ad uno studio, permettendo loro di seguire l´utilizzo della raccolta e di vedere come i loro campioni e dati vengono usati, anche se sono resi anonimi. Bisogna rispondere però ancora ad alcune domande relative a chi si dovrebbe occupare della gestione del sistema e chi del suo finanziamento, oltre a come garantire il suo arricchimento. I progetti Ue a supporto della proposta sono: Ga2len ("Global allergy and asthma European network") e Phoebe ("Promoting the harmonisation of epidemiological biobanks in Europe"), entrambi finanziati nell´ambito del sesto Programma quadro e Gen2phen ("Genotype to phenotype databases: a holistic solution") e Bbmri ("Biobanking and biomolecular resources research infrastructure"), entrambi finanziati mediante il settimo Programma quadro (7°Pq). Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Jama. Com .  
   
   
SCLEROSI MULTIPLA, A BARI IL PIÙ GRANDE CENTRO D’ITALIA INTERVENIRE SUBITO PER FERMARE LA MALATTIA LA PROF.SSA TROJANO: “UNA TERAPIA PRECOCE E CONTINUATA NEL TEMPO RALLENTA LA PROGRESSIONE DELLA DISABILITÀ: PERDERE L’ AUTONOMIA È IL PRINCIPALE TIMORE DEI MALATI”. IN REGIONE 4.000 PAZIENTI  
 
Bari, 27 maggio 2008 – La sclerosi multipla, malattia cronica progressiva, può provocare nel tempo una pesante riduzione della qualità della vita. Per fortuna, se si interviene subito, la patologia può essere “congelata”: l’intervento precoce infatti è in grado di ridurne radicalmente l’aggressività, con un effetto che dura nel tempo. Una buona notizia per gli oltre 4. 000 malati della Puglia, soprattutto donne, che possono contare a Bari sulla presenza di un centro di eccellenza, il più grande d’Italia per numero di pazienti seguiti, oltre 3. 500. Il Centro Sclerosi Multipla è strutturato all’interno del Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche dell’ Università di Bari, diretto dal prof. Paolo Livrea, con un’articolazione intradipartimentale. L’ attività del Centro è coordinata dalla professoressa Maria Trojano, ordinario di Neurologia e Direttore dell’Unità di Neurofisiopatologia presso lo stesso Dipartimento, una delle massime esperte internazionali sugli studi post-marketing volti a valutare i benefici dei trattamenti nel lungo termine. La ricercatrice ha infatti condotto vari studi osservazionali a questo scopo tra i quali uno più recente pubblicato sulla rivista americana “The Annals of Neurology”, che ha seguito 1. 500 pazienti per 7 anni per valutare l´impatto nel tempo di una terapia con Interferone beta. “La Sclerosi Multipla è una malattia cronica con una durata di oltre 30 anni, tuttavia la maggior parte degli studi clinici di fase Iii possono essere condotti, per problemi etici e per i costi elevati, per periodi non più lunghi di 3 anni – spiega la Trojano -. Per i malati invece l’attesa più importante da un trattamento è senza dubbio poter mantenere la propria autonomia, qualità di vita e prevenire la disabilità a lungo termine. Il nostro studio ha dimostrato che una terapia con interferone beta, iniziata precocemente e prolungata nel tempo, consente una riduzione significativa dell´incidenza della disabilità ed un rallentamento del tempo al raggiungimento di gradi severi di perdita d’autonomia ed allo sviluppo di una forma progressiva di malattia”. Bari, vero punto di riferimento nazionale per la ricerca e la cura di questa malattia, ospita oggi il Convegno “Question Time in sclerosi multipla. Contro la progressione della disabilità: il trattamento precoce è la nuova opportunità?”, tappa di un progetto nazionale itinerante di sensibilizzazione e formazione che in seguito toccherà Firenze, Genova e Padova. La sclerosi multipla rappresenta la prima causa di invalidità di origine neurologica nel giovane adulto. È più frequente nelle donne rispetto agli uomini e si manifesta prevalentemente fra i 20 e i 40 anni, con un picco intorno ai 20-30. Nel nostro Paese ne sono affette circa 57. 000 persone. “È una malattia che oggi fa meno paura che in passato perché, anche grazie all’azione delle associazioni dei pazienti, in particolare l’ Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism), sta aumentando la consapevolezza sulle possibilità di cura. I risultati dello studio Benefit hanno infatti dimostrato che se si interviene fin dal primo attacco con interferone beta 1-b si può rallentare del 40% la progressione della malattia e della disabilità. Per questo è importante aumentare le conoscenza sulla patologia fra i cittadini e diffondere la cultura dell’intervento precoce fra gli operatori sanitari”. Per raccogliere evidenze e promuovere studi osservazionali sulla storia naturale della malattia è importante poter contare su un numero significativo di pazienti. Questo è oggi possibile nel nostro Paese grazie ad una rete informatica nazionale, coordinata dalla prof. Ssa Trojano, che collega i principali Centri Clinici Italiani per la cura della Sclerosi Multipla, attiva dal 2000. Attualmente la banca dati di questa rete contiene informazioni cliniche, strumentali e terapeutiche di oltre 10. 000 malati. Su questa popolazione sono stati attivati circa 15 progetti nazionali volti a migliorare la conoscenza sulla malattia ed alla risoluzione di problemi clinico-assistenziali ancora aperti. Ma oltre all’investimento in assistenza e ricerca è importante anche crescere la cultura della malattia: i sintomi iniziali possono infatti essere piuttosto blandi, come debolezza e affaticamento, disturbi della vista, della sensibilità o motori, e per questo spesso i pazienti attendono troppo, prima di rivolgersi al medico. Una grande attività per diffondere una corretta informazione sulla sclerosi multipla e per sensibilizzare l’opinione pubblica e tutti coloro che sono coinvolti è quella svolta dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla che dal 1968, interviene nel nostro paese per promuovere ed erogare servizi sociali e sanitari, per promuovere e sostenere la ricerca scientifica e per affermare i diritti delle persone con sclerosi multipla. “La nostra Associazione, che compie 40 anni e li festeggia proprio in questi giorni con la settimana nazionale della Sclerosi Multipla (dal 17 al 25 maggio) richiama da tempo l’attenzione sull’importanza della terapia precoce, così come dimostrato da numerosi studi scientifici - dichiara il prof. Mario Alberto Battaglia, presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla - . La scelta terapeutica più opportuna deve essere concordata tra il neurologo curante e la persona con sclerosi multipla, che deve poter scegliere il trattamento precoce senza ostacoli, per questo l’Associazione chiede la rimborsabilità del farmaco a carico del Servizio Sanitario Nazionale per la terapia precoce e garantisce l’informazione attraverso, il proprio sito, le riviste e tutti gli altri canali”. Contro la progressione della disabilità il trattamento precoce rappresenta un´opportunità unica per fermare un processo irreversibile e intervenire prima che la malattia assuma percorsi imprevedibili. .  
   
   
MORTE IN CULLA, BRESCIANI:REGIONE SOSTIENE RICERCA  
 
 Milano, 27 maggio 2008 - "La Lombardia è stata da subito al fianco delle ricerche iniziate alcuni anni fa sulle cause della cosiddetta ´morte in culla´ e in seguito anche sulla morte prenatale del feto, e abbiamo tutte le intenzioni di continuare su questa strada in ossequio al principio della tutela della vita". Così l´assessore lombardo alla Sanità, Luciano Bresciani, ha illustrato la posizione del governo regionale nel corso di un convegno tenutosi ieri mattina alla Biblioteca Ambrosiana per discutere dell´attuazione della Legge 31 proprio nel campo della morte improvvisa del neonato (Sids), che colpisce - è stato spiegato in apertura dei lavori dal professor Luigi Matturri del Centro di Ricerca "Lino Rossi" - all´incirca nell´1 per mille dei casi, mentre la morte prenatale del feto si verifica fino a 10 volte più frequentemente. "L´appuntamento di oggi è un momento importante che ci serve per fare il punto della situazione nella ricerca medica - ha spiegato Bresciani - Allo stato attuale sappiamo che le cause profonde dipendono da alterazioni congenite del sistema nervoso del feto, ma si è altresì scoperto che grande importanza hanno le cause indotte, ossia lo stile di vita della madre in gravidanza (fumo, alcool, inquinamento, dieta sbagliata, eccetera). Ecco quindi l´importanza di fare comunicazione per diffondere tra la popolazione le informazioni utili ai fini della prevenzione. Se le ricerche cliniche sono il futuro, l´unico presente immediatamente percorribile è quello di una prevenzione seria ed efficace che elimini le cause indotte che aumentano i rischi di morte in culla e morte prenatale del feto". .  
   
   
III CONGRESSO NAZIONALE A.N.I.R.CEF. “LE COMORBILITÀ E LA FARMACORESISTENZA NELLE CEFALEE. ATTUALITÀ E PROSPETTIVE” CURATA PER DEPRESSIONE GUARISCE DALL’EMICRANIA  
 
Taormina, 27 maggio 2008 - Al prossimo congresso Anircef, di Taormina 28-31 maggio, il primo caso europeo di emicrania cronica quotidiana trattata con stimolazione vagale (Vns). Dopo 2 soli precedenti (uno in Canada: Mark Sadler e uno in Usa: Alexader Mauskop) il neurochirurgo Angelo Franzini del Besta di Milano ha ottenuto una risposta efficace in una 40enne seguita dai colleghi diretti da Gennaro Bussone per emicrania cronica quotidiana e depressione farmacoresistente. I neurologi canadesi avevano usato la Vns in un paziente affetto anche da epilessia farmacoresistente (accade nel 30% circa dei casi) e l’epilessia non migliorò quanto l’emicrania, passata da 3 attacchi al mese a 3 ogni 13 mesi Al Besta la Vns ha migliorato sia la depressione sia il mal di testa che, a distanza ormai di 6 mesi dall’impianto non si è più ripresentato con la precedente frequenza che da anni condannava la paziente ad attacchi non controllabili dai farmaci ogni giorno. “L’emicrania è una malattia cronica in cui la depressione si associa a disabilità e dolore. -dice Gennaro Bussone- Recenti antidepressivi come venlafaxina o duloxetina puntano proprio a ridurre il dolore per migliorare la depressione, interrompendo il circolo vizioso che fa autoalimentare le due comorbilità fra loro: è possibile che, all’opposto, riducendo la depressione, la Vns induca una conseguente riduzione dell’emicrania” Per spiegare il risultato dei canadesi non va dimenticato che epilessia ed emicrania potrebbero risentire di frequenze simili così come risentono dei farmaci neuromodulatori valproato o topiramato, che agiscono, a dosaggi diversi, su entrambe. La comune radice delle due malattie è peraltro nota da tempo: in entrambe si verifica, seppure in misura diversa, la cosiddetta “ipereccitabilità neuronale” cioè un’eccessiva attivazione elettrica dei neuroni, presupposto per lo scatenamento degli attacchi di entrambe le malattie. L’esperienza di Sandler ha suscitato interesse in tutto il mondo, tant’è che nel 2005 Alexader Mauskop della State University di New York ha utilizzato “off label” la Vns direttamente nell’emicrania cronica farmacoresistente, restituendo a un 45enne e a una 26enne una vita normale con l’aiuto di farmaci antiemicranici tornati finalmente a funzionare. Forse, senza saperlo, Sandler, Bussone e Mauskop, pur usando la Vns in malattie diverse (epilessia il primo, depressione il secondo e direttamente emicrania il terzo), possono aver utilizzato la frequenza di stimolazione che va bene per l’emicrania. Al Besta stanno già selezionato pazienti depressi affetti anche da emicrania che, alla luce dei recenti risultati, potrebbero ottenere il doppio vantaggio di veder migliorare contemporaneamente il disturbo dell’umore e il mal di testa dopo trattamento con Vns: “E’ fondamentale però non fare di tutte l’erbe un fascio –precisa Massimo Leone, che da tempo si occupa di neurostimolazione al Centro Cefalee del noto istituto milanese dove 8 anni fa ha seguito personalmente il primo paziente operato al mondo con un’altra tecnica più invasiva chiamata Dbs (da deep brain stimulation, cioè stimolazione cerebrale profonda), usata nella cefalea a grappolo farmacoresistente - I pazienti vanno selezionati con estrema cura e seguiti per almeno un anno prima di pensare ad un trattamento di questo tipo. Una situazione depressiva o ansiosa cronica rappresentano il terreno predisponente per lo sviluppo di un’emicrania cronica quotidiana che tende a non rispondere più neppure ai farmaci di profilassi, spingendo verso l’abisso dell’abuso farmacologico” Il caso di cui riferiranno a Taormina i medici del Besta è forse quello che meglio rispecchia lo spirito dell’intero congresso siciliano (intitolato infatti: La Comorbidità E La Farmacoresistenza Nelle Cefalee), perché racchiude in un’unica situazione sia il presentarsi di due patologie nello stesso paziente (si parlerà ad esempio anche di emicrania e ictus, emicrania e pervietà del setto interatriale cardiaco, emicrania e disturbi del sonno, emicrania e dieta, ecc. Ecc), sia il grave problema della farmacoresistenza, in continua crescita a causa dell’abuso e/o dell’errato uso dei farmaci, soprattutto da banco. .  
   
   
EMERGENZE SANITARIE DA ARRESTO CARDIACO I DEFIBRILLATORI ARRIVANO IN TUTTO IL TRENTINO IN DOTAZIONE A FORZE DELL’ORDINE, PROTEZIONE CIVILE, CARCERI, FARMACIE E CASE DI RIPOSO  
 
Trento, 23 maggio 2008 - Saranno 300 i defibrillatori, apparecchi in grado di garantire un intervento efficace su pazienti colti da arresto o crisi cardiaca, distribuiti in Trentino nei prossimi mesi. Lo ha deciso la giunta provinciale su proposta dell’assessore alle politiche sanitarie Remo Andreolli che ha così accolto la sollecitazione della comunità medica a dotare di queste particolari apparecchiature il personale chiamato ad interventi d’emergenza. Tra il 2008 e il 2009 la Provincia doterà di defibrillatori le forze dell’ordine (carabinieri, guardia di finanza, polizia e vigili urbani), la protezione civile (vigili del fuoco e soccorso alpino), le case circondariali di Trento e Rovereto, la farmacie, e le case di riposo (Rsa). La giunta ha stanziato per il noleggio 210 mila euro nel 2008 e 220 mila euro nel 2009. Con le apparecchiature, l’ente pubblico organizzerà anche dei corsi di formazione per il corretto utilizzo a circa 1500 operatori. Il Trentino è una delle prime Province e Regioni italiane a dotare di defibrillatori le principali strutture di pronto intervento ed emergenza sanitaria. La decisione è stata presa stamani dalla giunta provinciale che ha approvato la delibera a firma dell’assessore alle politiche per la salute, Remo Andreolli. Il defibrillatore è un apparecchio che permette con una buona percentuale di recuperare le situazioni di criticità dovute ad arresto cardiaco. La fornitura dell’apparecchiatura è da tempo richiesta dal mondo medico. Negli Stati uniti, il defibrillatore è molto utilizzato e non sono rari i casi in cui le persone decidono l’acquisto in prima persona per un uso domestico in caso di crisi cardiaca. La decisione di dotare le unità di pronto intervento rientra nell’ambito del “Progetto provinciale per la defibrillazione precoce”, il cui costo è stimato in euro 210 mila per l’anno 2008 e in euro 220 per l’anno 2009: la cifra servirà a noleggiare 300 defibrillatori e a finanziare i corsi di formazione di circa 1. 500 persone nel biennio. Queste le strutture e gli enti con i quali sono già stati attivati i contatti per consegna della strumentazione e per verificare la fattibilità del progetto: Forze dell’Ordine (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Vigili Urbani); Protezione Civile (Vigili del fuoco e Soccorso Alpino); Case Circondariali di Trento e Rovereto; Farmacie; Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa). Sulla base dei risultati della sperimentazione avviata queste strutture negli anni 2008 e 2009, è ipotizzabile che la fornitura di defibrillatori si estenda ad altre realtà: gli istituti scolastici, università, le principali stazioni di trasporto pubblico; gli uffici pubblici con presenza media giornaliera superiore alle 200 unità. In vista di queste successive intese, la giunta ha incaricato l’Azienda provinciale per i servizi sanitari di attivarsi “al fine di acquisire la disponibilità delle attrezzature e della necessaria formazione secondo le modalità più idonee sul piano economico e qualitativo, con l’obiettivo di garantire una gestione integrata dei servizi connessi al progetto e comprendenti: il noleggio dei defibrillatori automatici e la messa a disposizione del relativo materiale d’uso, la gestione della loro manutenzione ed eventuale sostituzione, la formazione delle persone per l’autorizzazione all’utilizzo della strumentazione ed il relativo retraining annuale”. L’autorizzazione all’uso del defibrillatore è nominativa e ha una durata di 12 mesi con possibilità di essere rinnovata nei tre mesi precedenti e nei tre mesi successivi la data di scadenza. Il riconoscimento viene rilasciato ai singoli operatori dopo aver effettuato e superato la formazione da parte del responsabile medico dell’Unità operativa di Trentino Emergenza dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Per l’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore è prevista una fase di formazione della durata di 20 ore, con l’obiettivo di fornire ad ogni operatore, gli strumenti per il corretto utilizzo della strumentazione, nonché la conoscenza delle modalità, anche operative, nei casi di emergenza-urgenza. Il registro con l’elenco dei defibrillatori automatici dati in uso, le sedi che li ricevono e le persone che sono abilitate all’utilizzo sarà tenuto e aggiornato presso l’Unità operativa di Trentino Emergenza 118. .  
   
   
SANITA´,FORMIGONI:STIMO LUCCHINA,FIDUCIA IN GIUDICI  
 
Milano, 27 maggio 2008 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, appresa la notizia del rinvio a giudizio del dr. Carlo Lucchina, attualmente direttore generale della Sanità, esprime il convincimento che solo il dibattimento e il relativo contraddittorio potranno effettivamente chiarire la reale responsabilità degli imputati, sia sotto il profilo materiale che soggettivo. "Abbiamo già cinque anni fa - dichiara Formigoni - scelto il dr. Lucchina come direttore generale della Sanità della Lombardia per un rapporto fiduciario e di stima che, in tutto questo periodo, è stato confermato e incrementato da una conduzione manageriale di alto livello di questo importante e delicato comparto, realizzata con grande competenza e dedizione". Il presidente Formigoni ha aggiunto di essere fiducioso nell´operato della Magistratura, contando su una rapida e positiva definizione del procedimento. .  
   
   
NUORO, VIA AI LAVORI PER IL CENTRO DI RADIOTERAPIA  
 
Cagliari, 27 Maggio 2008 - Ieri mattina, alla presenza del Presidente della Regione, Renato Soru, e dell´Assessore Nerina Dirindin, è stato dato il via ai lavori per il Centro di radioterapia della Asl nuorese, e presentato il "Polo sanitario del Centro Sardegna". Soru e Dirindin hanno chiesto alla Asl e alla ditta che eseguirà i lavori "uno sforzo ulteriore affinché entro dieci mesi la radioterapia sia una realtà per i pazienti del Centro Sardegna". I lavori per il Centro della radioterapia rientrano nel progetto più generale di riqualificazione delle strutture dell’intera provincia. Tra gli interventi già finanziati, i lavori all´ospedale Zonchello, la ristrutturazione del blocco operatorio e del pronto soccorso di Sorgono, la ristrutturazione della dialisi e l´ampliamento della residenza riabilitativa a Macomer, oltre al nuovo day hospital oncologico. A Siniscola, infine, è previsto l´ampliamento del Poliambulatorio e l’imminente realizzazione della Casa della Salute. Il presidente Soru ha tracciato un bilancio dell´attività svolta finora in campo sanitario: "Il progetto nuorese è solo una parte: stiamo valutando i progetti dei nuovi ospedali di San Gavino e di Alghero. A Cagliari vogliamo chiudere alcuni residuati bellici degli anni Trenta, e stiamo progettando il nuovo ospedale. A Sassari, in un analogo project financing, non ci sono state offerte e perciò si cercherà una formula più adatta: ci sono tre mesi di tempo per presentare un progetto preliminare". A Olbia, ha ricordato Soru, "abbiamo aperto il primo blocco del nuovo ospedale e sono in corso i lavori per la realizzazione di completamento. Insomma, il bilancio di questi tre anni è più che lusinghiero. Ci siamo mossi con regole e rigore, per fare investimenti strutturali importanti come quelli che stiamo vedendo in questi anni in Sardegna. E siamo riusciti a risanare i bilanci e ad evitare di essere sotto tutela del Governo nazionale". Il Presidente Soru ha poi voluto rivolgere un pensiero agli operatori della sanità sarda: "Stiamo adeguando le strutture per offrire ambienti di lavoro migliori, in modo tale che ognuno possa esprimere il meglio della sua professionalità e della sua passione. Facciamo un patto per la salute in Sardegna con i medici, gli infermieri e tutti coloro che lavorano nella sanità. Solo così eviteremo che i sardi debbano andare a curarsi fuori, perché troveranno le capacità necessarie qui da noi". Per l´assessore Dirindin, "gli interventi finora finanziati e il progetto più generale per il Nuorese, confermano l´attenzione per il territorio, dove si realizza il terzo polo sanitario dell´isola. Abbiamo investito ingenti risorse per decentrare i servizi, avvicinarli al cittadino e ribadire la centralità del paziente". .  
   
   
CORSI DI FORMAZIONE PER OPERATORE SOCIO SANITARIO APPROVATI I CRITERI PER I BANDI DI ISCRIZIONE I TERMINI SI APRIRANNO IL 3 GIUGNO PER CHIUDERLI IL 1 AGOSTO 2008  
 
Trento, 27 maggio 2008 – Su proposta degli assessori Marta Dalmaso (politiche sociali) e Remo Andreolli (politiche per la salute), la giunta provinciale ha approvato il 23 maggio gli indirizzi per i bandi di iscrizione ai corsi di operatore socio sanitario per il periodo 2008 – 2010. Le novità più importanti riguardano i criteri richiesti ai cittadini stranieri e in particolare la conoscenza della lingua italiana e il possesso di uno specifico titolo di studio. Dal 3 giugno al 1 agosto 2008 tutte le persone interessate possono iscriversi ai bandi di concorso per l’accesso ai corsi di operatore socio sanitario per il periodo 2008 - 2010, presso le sedi formative dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, dell’Opera Armida Barelli, dell’Istituto Regionale di Studi e Ricerca Sociale. L’operatore socio sanitario garantisce interventi assistenziali anche di carattere sanitario, concorre a mantenimento con standard di confortevolezza e sicurezza gli ambienti di vita e di cura, collabora nell’accoglienza della persona e della sua famiglia favorendone l’inserimento nei servizi, pianifica le proprie attività integrandole con quelle del gruppo di lavoro, infermieri in particolare. Inoltre, l’operatore socio assistenziale assiste l’anziano, il minore, l’emarginato, la persona disabile, il paziente ospedaliero, le persone con problemi di salute in fase acuta, cronica o terminale. Prevalentemente, questa figura professionale opera in ospedale, a domicilio, nelle R. S. A. , nei centri diurni, nei servizi residenziali e semiresidenziali. La delibera approvata oggi dalla giunta provinciale su iniziativa degli assessore alle politiche sociali Marta Dalmaso e alle politiche per la salute Remo Andreolli fissa anche i requisiti di accesso ai corsi di formazione: età minima 17 anni compiuti alla data di presentazione della domanda di iscrizione al corso; assenza di minorazioni o malattie che possano impedire l’esercizio delle funzioni previste dal profilo di Operatore Socio Sanitario; possesso del titolo conclusivo del primo ciclo scolastico (licenza di scuola media) I corsi sono a numero chiuso: pertanto qualora gli iscritti a concorso superino il numero dei posti previsti, viene fatta una selezione, presso le diverse sedi formative, il giorno 11 settembre 2008. Le principali novità del nuovo bando di iscrizione riguardano i cittadini stranieri (comunitari ed extracomunitari), i quali dovranno dimostrare di essere in possesso di regolare permesso di soggiorno, iscritti al concorso e per i quali è previsto un esame di conoscenza della lingua italiana (livello B2) che si terranno il giorno 4 settembre 2008. Per gli interessati, sono organizzati degli incontri di preparazione all’esame di conoscenza della lingua italiana nei giorni 2 e 3 settembre 2008. Inoltre, presso il Polo didattico di Trento dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, possono iscriversi in soprannumero al corso per operatori socio sanitari (con riduzione delle ore di formazione a 360 ore) i cittadini stranieri (extracomunitari o comunitari), residenti in provincia di Trento, che sono in possesso di un titolo professionale di infermiere, conseguito in paesi extracomunitari o dell’Unione Europea, non riconosciuto valido dal Ministero della Salute, ai fini dell’esercizio professionale sul territorio nazionale. Possono essere ammessi in soprannumero coloro che, pur in mancanza di specifico diniego da parte del Ministero della Salute a svolgere attività professionale in ambito sanitario, posseggono un titolo professionale di infermiere conseguito all’estero, già riconosciuto non valido e insufficiente in termini formativi. In questi casi spetterà al Servizio provinciale Organizzazione e qualità delle attività sanitarie – Ufficio formazione e sviluppo delle risorse umane, nell’ambito delle pratiche di riconoscimento dallo stesso gestite, dichiarare che il titolo professionale di cui trattasi rappresenta analogo titolo rispetto al quale vi è già stato un esplicito diniego da parte del Ministero competente. .  
   
   
SPIN OFF, COLLABORAZIONE WILCHIMEDICA - POLICLINICO NAPOLI  
 
Potenza, 27 maggio 2008 - Primi importanti risultati tra le società vincitrici del Progetto Spin Off “Incentivi alla nuova imprenditoria nel campo della ricerca dello sviluppo tecnologico e dell’innovazione” finanziato dalla Regione Basilicata arrivano da Wimedica S. R. L. Di San Fele. Wimedica, società che sviluppa soluzioni tecnologiche per il monitoraggio a distanza dei sintomi del dolore, ha siglato un accordo con il reparto di Cardiochirurgia del Policlinico di Napoli. L’accordo prevede l’implementazione del prodotto ideato da Wimedica nella struttura sanitaria, al fine di realizzare test di monitoraggio sui pazienti dopo gli interventi chirurgici. Riconoscimento rilevante che dimostra la validità del progetto, nato dall’idea di giovani laureati lucani, che hanno saputo coniugare le loro esperienze professionali maturate in contesti internazionali. L’innovativa tecnologia sviluppata da Wimedica permette la rilevazione dell’andamento del dolore dei pazienti durante la degenza in ospedale e/o a domicilio. Uno strumento che consente alle strutture ospedaliere di monitorare a distanza in real time i pazienti, riducendo significativamente i tempi di degenza e migliorando l’efficienza interna. L’esempio di Wimedica dimostra che progetti mirati all’innovazione tecnologica, come il bando Spin Off, sono in grado di valorizzare le competenze presenti in Basilicata, di creare imprese che hanno mercati di sbocco extra regionali e di migliorare concretamente il contesto economico locale. .  
   
   
QUALI SONO GLI ASPETTI CHE DETERMINANO LO STRESS TRA MEDICI E INFERMIERI? SE NE DISCUTE IN UN CONVEGNO ORGANIZZATO DALL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO – BICOCCCA E DALL’ OSPEDALE SAN CARLO BORROMEO DI MILANO  
 
 Milano, 27 maggio 2008 - Il 28 e il 29 maggio si tiene presso l’Azienda Ospedaliera San Carlo Borromeo di Milano il convegno “La qualità della relazione: pazienti, familiari e operatori della salute di fronte allo stress”, evento che nasce dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Milano - Bicocca e l’Ospedale San Carlo Borromeo. Obiettivo principale è il confronto tra la realtà accademica e quella sanitaria, rappresentata dalle diverse figure professionali che operano al suo interno, attraverso la presentazione di ricerche, modelli d´intervento ed esperienze professionali i cui risultati sono rivolti a promuovere il benessere di pazienti, familiari e operatori della salute. Nel corso del convegno si discuterà, tra le altre cose, degli aspetti più rilevanti all´interno della realtà sanitaria, a partire dall’organizzazione della struttura ospedaliera e dall´influenza che questi hanno non solo sulle prestazioni offerte agli utenti ma soprattutto sul benessere degli operatori sanitari. Dalla valutazione delle variabili che influiscono sullo stress di medici e infermieri si passerà a presentare i modelli d´intervento volti a prevenire e a intervenire sul burn-out, espressione dell´esaurimento psico-fisico che sempre più frequentemente colpisce queste categorie professionali. Saranno analizzati inoltre i molteplici aspetti riguardanti la gestione del paziente, tenendo conto non solo di quelli legati alla maturità cognitiva ed emotiva del paziente nelle diverse fasi dello sviluppo dall´infanzia alla senescenza ma anche di alcuni dei problemi che ricorrono più frequentemente in specifiche patologie. Ampio spazio sarà dato alla trattazione delle problematiche relative alla famiglia e ai caregivers in genere, sia rispetto alle difficoltà che questi possono incontrare nella cura del malato sia al loro rapporto con la struttura ospedaliera. Rimanendo nell´ambito della relazione con il paziente e i suoi familiari, sarà considerata la dimensione transculturale: l´intervento medico non può prescindere infatti dal considerare le credenze relative alla salute e alla malattia e i modelli di cura che ne derivano, rischiando di inficiare il buon esito delle cure prestate Programma 28 maggio: Ore 09:00 - Apertura dei lavori Antonio Mobilia - A. O. "Ospedale San Carlo Borromeo", Giuseppe Vallar - Università degli Studi di Milano-bicocca, Giorgio De Isabella - U. O. C. Di Psicologia presso l´A. O. "Ospedale San Carlo Borromeo", Chiara Ripamonti - Università degli Studi di Milano – Bicocca. Ore 09:30-11:00 Prima sessione: Gli operatori sanitari e la struttura ospedaliera: qualità delle relazioni e benessere, Chairmen: Pietro Bassi e Enrico Molinari, Antonella delle Fave - Esperienza ottimale e qualita´ delle relazioni nella professione medica, Giuseppe Negrini - L´infermiere tra medico e paziente, Bruno Tiranti - La qualità della struttura ospedaliera e il benessere degli operatori. Ore 11:00-11:30 Coffee Break Ore 11:30-13:00 Seconda sessione - L´influenza delle differenze di genere e culturali nella qualità delle relazioni tra operatoti sanitari, pazienti e caregivers, Chairmen: Mauro Buscaglia e Fabio Madeddu, Mara Tognetti - Le differenze di genere negli operatori, nei pazienti e nei caregivers: effetti sulla relazione terapeutica, Laura Lozza - La relazione tra operatore sanitario, pazienti e caregivers stranieri Umberto Mazza – Discussione, Ore 13:00-14:00 Pausa, Ore 14:00-15:30 Terza sessione - L´incontro con il paziente difficile, Chairmen: Giorgio Bertolotti e Maurizio Poli, Giorgio Rezzonico - I diversi profili psicologici del paziente malato, Giusy Majani - L´aderenza alle prescrizioni e il carico sui caregivers, Mara Cremona - Il fisioterapista con il paziente che non si fa riabilitare, Ore 15:30-16:00 Coffee Break, Ore 16:00-17:00 Simonetta M. G. Adamo, Wanda de Cristofaro - Il rifiuto della terapia da parte di un adolescente: aspetti evolutivi e anti-evolutivi, Riccardo Telleschi – Discussione, Programma 29 maggio: Ore 09:00-09:30 Antonio Mastroeni - Qualità e salute: come cambiano le politiche di qualità alla luce delle nuove strategie per la promozione della salute, • Ore 09:30-11:00 Quarta sessione A - La relazione terapeutica e gli inteventi in ambito sanitario: età evolutiva Chairmen: Egidio Moja e Alberto Podestà, Momcilo Jankovic - La relazione terapeutica con il bambino e l´adolescente affetti da leucemia, Carlo A. Clerici, Franca Fossati Bellani, Andrea Ferrari - Il riconoscimento della sofferenza emotiva degli adolescenti affetti da patologie tumorali; un´esperienza clinica, Francesco Bossi - La cronicità neuropsichiatrica. • Ore 09:30-11:00 Quarta sessione B - La relazione terapeutica e gli inteventi in ambito sanitario: adulto Chairmen: Angelo Bargiggia e Vito Tummino, Giulio Mariani - Il paziente con il diabete, Antonino Frustaglia - La qualità della comunicazione con il paziente anziano istituzionalizzato e i caregivers, Roberto Garini, Ignazio Caruso, Miragoli Paolo, Redemagni Elena - Lo stress nelle famiglie dei pazienti psicotici. • Ore 11:00-11:30 Coffee Break. • Ore 11:30-13:30 Quinta sessione - Strumenti di valutazione dello stress negli operatori sanitari e modelli d´intervento, Chairmen: Lucio Sarno e Piergiorgio Settembrini, Chiara Ripamonti, Patrizia Steca - La qualità della relaizone di medici ed infermieri con pazienti e caregivers (valutazione dello stress in ambito ospedaliero e programmi d´intervento), Antonella Curatolo, Fabio Giommi, Giorgio De Isabella - Mindfulness: programmi per operatori e per pazienti, Maria Elena Magrin, Veronica Viganò - Valutare e promuovere resilienza negli operatori sanitari, Rosaria Monaco – Discussione, Ore 13:30-14:30 Pausa, Ore 14:30-16:30 Sesta sessione - Esperienze a confronto: opinioni sui poster Chairmen: Franco Casazza e Giorgio De Isabella, Marco Poli - L´insegnamento della psicologia in ambito medico, Sessione Poster - Patrizia Steca, Franca Miola, Massimo Miglioretti, Tamara Rabà, Marta Bassi, Mariagrazia Strepparava, Tavola rotonda: la prospettiva psicologica nell´attuale realtà sanitaria. Il comitato scientifico è composto da: Dott. Giorgio de Isabella, Dott. Ssa Chiara Ripamonti, Dott. Ssa Patrizia Steca. Il convegno è patrocinato da: Regione Lombardia, Asco (Accademia degli Studi Cognitivi), Sipsot Regione Lombardia (Società Italiana di Psicologia dei Servizi Ospedalieri e Territoriali). La quota di partecipazione è di 70,00 Euro, ma è gratuita per studenti, tirocinanti e specializzandi. Sono stati riconosciuti 9 Ecm. L’iscrizione dovrà pervenire entro e non oltre il 16 Maggio 2008. Per maggiori informazioni sul convegno e sulle modalità di iscrizione contattare dal Lunedì al Venerdì dalle ore 14:00 alle ore 16:00 il seguente numero: 02/40222832 .  
   
   
SANITA’. GALAN: “BENE HA FATTO IL MINISTRO SACCONI A PARLARE DI FALLIMENTO POLITICO DELLE REGIONI CON I CONTI IN ROSSO”  
 
Venezia, 27 maggio 2008 - Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha detto questa mattina a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, che intende sanzionare le Regioni che hanno i conti della sanità in rosso e che vuole introdurre nuove regole per la gestione della spesa sanitaria. “Al ministro - ha detto il presidente della Regione del Veneto, Giancarlo Galan, che ha incontrato ieri il ministro in un’ora di colloquio privato - va un grazie riconoscente per aver riconosciuto il disastro politico di certi cattivi amministratori e per aver capito che il Veneto per troppi anni si è fatto carico della pessima amministrazione di troppe Regioni del Centro e del Sud. ” Il presidente Galan ha concordato con un altro pensiero del ministro Sacconi, e cioè che in certi casi “non può neppure esserci una sanzione, ma si deve prendere atto del fallimento politico e passare al commissariamento per poi tornare, il prima possibile, alle urne. ” Per Galan, infine, è stato importante che Sacconi abbia sentito la necessità di sottolineare che il modello socio sanitario veneto funziona perché in tanti anni si è amministrato con concretezza e con lungimiranza senza per altro prevedere mai “nessuna pressione fiscale locale aggiuntiva. ” .  
   
   
SANITÀ INVIATA IERI DOPO GLI ESPOSTI, A GIULIO TREMONTI E MAURIZIO SACCONI GENERICI SUPERSCONTATI: LETTERA DI ENRICO ROSSI AI MINISTRI «SI STIMA UNA MANCATA ECONOMIA PER IL SERVIZIO SANITARIO DI CIRCA 1 MILIARDO DI EURO»  
 
 Firenze, 27 maggio 2008 - In relazione ai problemi relativi al mercato dei farmaci generici, che lo hanno inditto a presentare un esposto all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato e alla Procura della Repubblica, l’assessore Enrico Rossi, in qualità di coordinatore della Commissione Salute della Stato Regioni, ha inviato una lettera al ministro dell’Economia e Finanze, Giulio Tremonti, e al ministro del Lavoro, Salute e Politiche sociali, Maurizio Sacconi. «Ritengo opportuno informare – scrive l’assessore Rossi – che sulla base delle indicazioni emerse dalla riunione della Commissione salute della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome del 22 maggio scorso, ho provveduto a trasmettere alla Procura della Repubblica di Firenze e all’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato un esposto. L’esposto trae origine dal riscontro che a fronte di sconti offerti alla farmacie sull’acquisto dei farmaci off-patent dalle aziende produttrici di medicinali e dai distributori all’ingrosso di farmaci, che in alcuni casi arrivano a superare l’80%, il Servizio Sanitario nazionale è chiamato sempre a rimborsare alla farmacia il prezzo al pubblico dei farmaci erogati». «Tale pratica – prosegue Rossi - sulla cui legittimità si dovranno esprimere le autorità competenti, oltre alle possibili ricadute che può avere dal punto di vista sanitario, di fatto rende nullo l’effetto dell’articolo 7 della legge 405/01 i quale ha previsto che il prezzo di rimborso, da parte del Ssn, deve essere pari al prezzo al pubblico più basso fra i prodotti in commercio. In altre parole, le aziende farmaceutiche, per tentare di assicurarsi il mercato invece di abbassare il prezzo al pubblico dei medicinali preferiscono fare campagne promozionali verso le farmacie». «Se consideriamo che nell’anno 2008 il mercato, in regime di Ssn, dei farmaci a brevetto scaduto interesserà circa 500 milioni di confezioni per una spesa pari a 4miliardi di euro, è stimabile che detti comportamenti portino una mancata economia per il Ssn di poco inferiore ad 1 miliardo di euro. Oltre agli aspetti sopra riportati credo non debbano essere sottovalutate le conseguenze che la pratica degli extra-sconti possono avere sullo sviluppo e sulla stabilità economica delle aziende farmaceutiche nonché sulla qualità dei prodotti. Considerata la complessità del problema e le ricadute che esso può avere sia nel settore sanitario che nel settore produttivo – conclude l’assessore Rossi - ritengo utile un confronto al fine di valutare gli elementi utili ad assumere le iniziative che si riterrà opportuno adottare». .  
   
   
FARE PIENA CHIAREZZA SUL MERCATO DEI GENERICI INDAGINI AVREBBERO MESSO IN LUCE DISTORSIONI A DANNO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE  
 
 Firenze, 27 maggio 2008 - “Ho ritenuto opportuno prendere questa iniziativa dopo che alcune segnalazioni, e le indagini che ne avevamo fatto seguire come Commissione salute della Conferenza Stato-regioni, avevano fatto emergere rilevanti anomalie nel mercato dei farmaci generici, il che comportava anche indirettamente un danno per il Servizio sanitario nazionale. In base ai risultati degli approfondimenti dei tecnici della Regione Toscana e dell’Aifa, l’agenzia nazionale del farmaco, sono risultati elementi che mi hanno portato a presentare un esposto all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e a coinvolgere i Ministeri dello sviluppo economico e della salute per chiedere un’iniziativa forte del governo sulla questione. Quello che ritengo necessario è fare completa chiarezza su un settore tanto importante del Servizio sanitario, che a che vedere non soltanto con aspetti economici e finanziari di rilevante entità, ma anche con quel rapporto di fiducia e di piena trasparenza che deve legare il cittadino alla sanità. Se poi si profileranno anche ipotesi di reato starà alla magistratura accertarle. ” Così l’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi motiva l’iniziativa presa in questi giorni in merito ad alcuni fenomeni di distorsione del mercato che si sono verificati nel settore del farmaci off patent e che avrebbero prefigurato un danno nei confronti del Servizio sanitario nazionale. “E’ stata la stessa Federfarma – prosegue l’assessore Rossi – a condividere con noi alcuni elementi di criticità che stavano emergendo, a fronte di una normativa che stabilisce i meccanismi del rimborso dei prezzi da parte del Servizio sanitario nazionale e le quote percentuali spettanti ai diversi protagonisti della filiera, aziende produttrici, grossisti e farmacisti. Bisognerà ora approfondire le indagini e verificare le eventuali anomalie nel rispetto di queste norme”. In pratica le indagini degli esperti della commissione avrebbero messo in luce il ricorso da parte dei grossisti a forti sconti, fino all’80%, nelle forniture alle farmacie di farmaci cosiddetti generici, rispetto al prezzo in etichetta che è quello che viene preso come riferimento dal Servizio sanitario nazionale per il rimborso. Va ricordato infine che la legge 662 del 1996 stabilisce le percentuali che spettano ai vari attori della filiera: il 66,65% all’azienda produttrice, il 6,65% al grossista e il 26,7% al farmacista. Il ricorso agli sconti, finalizzati alla conquista di sempre maggiori fette di mercato, avrebbe alterato questo equilibrio. .  
   
   
FARMACIA COMPUTERIZZATA ALL’OSPEDALE DI MATERA  
 
 Matera, 27 maggio 2008 - E’ in uso da diversi mesi, ma verrà presentata al pubblico giovedì, 29 maggio, alle ore 15 nell’Auditorium del nosocomio, la prima Farmacia computerizzata del “Madonna delle Grazie”. Attualmente tale farmacia è utilizzata solo nella U. O. Di Medicina, diretta dal dr. Andrea Sacco. Costituita da un armadio speciale, elettronico, collegato in wireless con due computer, la farmacia “Sistema Busterspid” è utilizzata da tutti i medici ed infermieri della Medicina, appositamente formati ad un utilizzo corretto e completo. Il prelievo dei farmaci è effettuato da questo armadio; ogni operatore sanitario è dotato di una password per il controllo dei farmaci, che verifica anche la data di scadenza, gli eventuali depositi, ecc. “Ogni volta che il medico prescrive un farmaco – spiega il dr. Sacco -, e l’infermiere lo somministra al paziente, l’operazione viene registrata. In questo modo, è possibile in ogni momento controllare la terapia, chi l’ha somministrata, a quale paziente, in quali dosi: viene meno il rischio clinico da somministrazione farmaci, ed aumenta la qualità della prestazione sanitaria”. L’utilizzo della Farmacia computerizzata è stata un’idea della Direzione Generale dell’Asl n. 4, subito fatta propria dalla U. O di Medicina. “Abbiamo aderito con entusiasmo alla proposta del dr. Maroscia – continua il dr. Sacco – convinti che sia una metodologia di lavoro assolutamente innovativa, e da promuovere. Crea infatti una documentazione non eliminabile, e alla dimissione del paziente sono registrate, su foglio elettronico da allegare alla cartella clinica, tutte le terapie effettuate. C’è, insomma, la rintracciabilità di tutto quel che è stato fatto, e questo, oltre che migliorare la qualità, permette il controllo della spesa farmaceutica evitando gli sprechi”. Questa sofisticata metodica di lavoro è resa possibile grazie ad una costante collaborazione della U. O. Di Servizio Farmaceutico dell’ospedale, diretta dal dr. Enzo Costanzo. Ad utilizzare la Farmacia computerizzata sono ancora pochi ospedali, in Italia. A Matera, l’unico reparto già avanzato in tal senso è la Medicina. “L’abbiamo sperimentata per quasi un anno – conclude il dr. Sacco – e giovedì la presentiamo agli operatori degli altri reparti, della cui formazione ci faremo carico noi direttamente, se vorranno fornirsi del Sistema Busterspid”. .  
   
   
MEDICI DI FAMIGLIA E PSICHIATRI INSIEME “UN TAVOLO COMUNE PER DIALOGARE” AL VIA LA COLLABORAZIONE TRA SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA GENERALE (SIMG) E SOCIETÀ ITALIANA DI PSICHIATRIA (SIP). NELLA PRIMAVERA 2009 IL PRIMO CONGRESSO INTERSOCIETARIO  
 
Firenze, 27 maggio 2008 – Mondo psichiatrico e mondo delle cure primarie insieme per affrontare il tema complesso del disagio mentale e, più in generale, del benessere dei cittadini. Con questi presupposti nasce il tavolo di lavoro tra due prestigiose società scientifiche, la Società Italiana di Medicina Generale (Simg) e la Società Italiana di Psichiatria (Sip). La collaborazione avrà diverse priorità di intervento, dalla gestione delle patologie somatiche, abitualmente sottovalutate nelle persone colpite da disturbi mentali gravi, alla definizione di strategie condivise per la decodifica e la gestione dei disturbi dell’umore. Senza dimenticare le situazioni a rischio caratteristiche della nostra società (adolescenti, nuove dipendenze e migranti). “A trent’anni dalla legge di riforma dei servizi psichiatrici – hanno spiegato i presidenti delle due società scientifiche, Claudio Cricelli (Simg) e Mariano Bassi (Sip) - è giunto il tempo di fare il punto, e di farlo insieme, sui problemi ancora sul campo: affrontare il tema della separatezza tra mondo psichiatrico e mondo delle cure primarie vuol dire oggi essere consapevoli delle dimensioni epidemiologiche e delle dinamiche sociali del disagio e del disturbo psichico, e provare a darvi una risposta per quanto possibile integrata. La valorizzazione della ‘medicina del territorio’ è la caratteristica che ci unisce: consta di progettazione a lungo termine, promozione della relazione terapeutica, proposizione di temi etici, definizione di strategie di utilizzo delle risorse. Eppure la medicina del territorio è ancora sottovalutata nel nostro Paese: la valorizzazione dovrebbe iniziare nelle facoltà mediche attraverso una enfasi sulla formazione, non solo disciplinare ma anche metodologica, ed il rinforzo del tirocinio sul territorio. ” La collaborazione si articolerà in iniziative di carattere interno (vi saranno studi su modelli di collaborazione e sullo sviluppo di indagini epidemiologiche per fotografare il “continente sommerso” dei disturbi psichiatrici) ed esterno alle due Società, rivolte cioè alla popolazione e ai rappresentanti istituzionali. Il primo appuntamento ufficiale sarà il congresso nazionale intersocietario nella primavera del 2009, che coinvolgerà il maggior numero di medici di medicina generale e psichiatri del nostro Paese, perché solo attraverso il dialogo e la sinergia si possono ottenere risultati rilevanti per la salute della popolazione. .  
   
   
V CONVEGNO INTERNAZIONALE DI PSICHIATRIA NEL CONVENTO DI NOVACELLA A VARNA  
 
Bolzano, 27 maggio 2008 - Prenderanno parte esperti provenienti dall’Alto Adige, dal Tirolo, dai Grigioni e dalla Baviera Superiore al V Convegno internazionale di psichiatrica che si svolgerà il 30 e 31 maggio presso il convento di Novacella a Varna. “Die Kultur der Vernetzung als Zukunftsthema der Psichiatrie (La cultura della messa in rete, un tema per la psichiatria del futuro)“, è questo il titolo del convegno internazionale di psichiatria che si svolgerà il 30 e 31 maggio presso il convento di Novacella a Varna. Prenderanno parte all’incontro internazionale esperti provenienti dall’Alto Adige, dal Tirolo, dai Grigioni e dalla Baviera Superiore e quindi il convegno internazionale si svolgerà in lingua tedesca. Il convegno, organizzato dall’Assessorato provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, è rivolto oltre che agli esperti anche alle persone direttamente coinvolte dalla tematica, i malati, le loro famiglie, gli operatori del settore ed i rappresentanti del mondo politico. L’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, sarà presente ai lavori del convegno. .  
   
   
FINANZIAMENTO PER RISTRUTTURAZIONE OSAPEDALE VENOSA  
 
Potenza, 27 maggio 2008 - Il Ministero della Salute, Lavoro e Politiche Sociali ha comunicato l’ammissione a finanziamento dell’intervento di ristrutturazione e messa in sicurezza dell’Ospedale di Venosa per un valore di 1. 256. 023 euro di cui 1. 028. 093 a carico dello Stato. Lo rende noto l’assessore alla Salute della Regione Antonio Potenza. L’ammissione a finanziamento, - spiega l’Assessorato - in attuazione dell’Apq sanità, giunge al termine della fase di verifica e controllo della proposta regionale sulla scorta della progettazione dell’Ausl 1. La stessa Ausl 1 di Venosa dispone ora di 9 mesi di tempo per l’aggiudicazione dei lavori, pena la revoca del finanziamento assentito. .  
   
   
LOIERO NELLA SUA QUALITÀ DI COMMISSARIO PONE RIPARO AL DISAVANZO NELLA SANITÀ CALABRESE  
 
Reggio Calabria, 27 maggio 2008 - Il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, nella sua veste di commissario governativo, ha posto riparo al disavanzo di 116 milioni di euro riscontrato nella gestione della Sanità calabrese nel 2007, mitigando così i pesanti effetti automatici che sarebbero scattati a discapito dei calabresi. “Ci trasciniamo una situazione di deficit cronico – ha detto Loiero – e il Dipartimento della Sanità sta avviando interventi strutturali per evitare in futuro sforamenti e per ripianare i debiti esistenti, cercando di salvaguardare così uanto più possibile gli interessi dei cittadini. Si tratta purtroppo di un problema generale, che riguarda anche altre regioni, ma non per questo possiamo starcene con le mani in mano”. Per evitare gli appesantimenti sulle addizionali Irpef e Irap e scongiurare i meccanismi previsti dalla legge in caso di inadempienza, Loiero, intanto, ha adottato i provvedimenti per la copertura del disavanzo, sospendendo l’efficacia di alcune norme e coprendo il deficit riscontrato a livello nazionale sui conti di Asp e Aziende Ospedaliere calabresi mediante il ricorso a fondi del bilancio regionale del 2007 che non erano stati impegnati e un leggero ritocco delle addizionali. .  
   
   
PALAZZO REALE MILANO, ALIGI SASSU: DAL MITO ALLA REALTÀ. DIPINTI DEGLI ANNI TRENTA 17 GIUGNO – 7 SETTEMBRE 2008  
 
Milano, 27 maggio 2008 - L’assessorato alla Cultura del Comune di Milano, dal 17 giugno al 7 settembre 2008, presenta a Palazzo Reale la mostra Aligi Sassu: dal mito alla realtà. Dipinti degli Anni Trenta. Realizzata in collaborazione con la Fondazione Aligi Sassu e Helenita Olivares di Lugano e lo Studio-archivio Sassu di Milano. Gli Anni Trenta rappresentano, nella lunga ricerca artistica di Sassu (Milano, 1912 – Pollensa, Maiorca 2000) la stagione più ricca, sia dal punto di vista della sperimentazione linguistica, sia dal punto di vista della messa a fuoco dei soggetti, ai quali l’artista tornerà ciclicamente per tutta la vita. Come scrive Spies, “durante gli anni trenta il mito rappresenta l’espressione simbolica delle illusioni e delle paure di un’intera generazione di giovani, che si affacciava alla vita nel difficile periodo tra due guerre mondiali”. La mostra, secondo Sgarbi, “offre un osservatorio privilegiato per cogliere il viraggio dal mito alla realtà, dall’esigenza di ridurre la realtà a forma all’esigenza di dare una forma alla realtà”. Un viraggio che, come acutamente aveva colto Renato Guttuso, è anche una ripetuta oscillazione: conosce entusiastiche scoperte e meditati ritorni. “La questione essenziale per Sassu giovane era decidere la sua oscillazione tra mito e realtà, era vestire quei suoi uomini nudi”, aveva scritto infatti Guttuso nel 1959 (nella presentazione della personale di Sassu, alla Galleria delle Ore, a Milano). “Tutto il periodo è dominato in Sassu da quella oscillazione, tra la spinta verso una generalizzazione atemporale e la necessità di parlare chiaro sulla vita e sulla realtà”. Questa è la ragione per cui gli Uomini rossi poi “vestono i panni dei ciclisti, calzano le scarpette dei pugili, oziano vestiti in giacchetta e cravatta nei caffè milanesi o parigini”. Per poi tornare, però, ad abbandonare gli abiti del tempo storico e affrontare, di nuovo nudi, battaglie fuori del tempo. Che non sono altro che il racconto della nostra quotidiana battaglia contro il nulla. Il nostro tentativo di scalfire l’eternità con la nostra presenza breve. Sassu è stato un artista estremamente precoce. Scoperto da Marinetti, espone a soli sedici anni alla Biennale di Venezia, nella sala riservata ai Futuristi. Il dipinto I costruttori, del 1929, che apre la mostra, risente ancora della lettura futurista della realtà, per la sintesi rigorosa delle forme e la geometrizzazione spaziale che propone. Attraverso la splendida e composita saga degli “Uomini rossi” – rappresentata in mostra da un’accurata selezione di Argonauti, Suonatori, Cavalieri, Giocatori di dadi – che esibiscono nella loro gioiosa nudità il rifiuto del tempo storico, l’artista approda, verso la fine degli anni trenta, alla messa a punto di quel linguaggio realista che segnerà la sua adesione al movimento di Corrente: del quale è uno degli ispiratori e protagonisti. Esito ideale di questa ricerca è Il Grande Caffè, iniziato nel 1936, ma portato a termine solo nel 1939, dopo la lunga interruzione dovuta all’arresto di Sassu, accusato di cospirazione. Il grande dipinto (141 x 200 cm) è emblematico dell’approdo di Sassu a una scrittura del reale che rifiuta ormai sovrapposizioni formali. “Quanto a me, ambirei di essere chiamato realista”: aveva scritto l’artista nel 1936, rispondendo a un referendum curato da Lamberto Vitali per la rivista “Domus”. Anche se il realismo di Sassu non si riduce mai a cronaca del vero e tenta spesso le strade del “racconto di una possibilità esemplare”. Come accade nella splendida Sortita dei cavalieri veneti a Famagosta, del 1940, il grande dipinto che chiude la mostra, dove un episodio del 1571 (la battaglia davanti alla città cipriota di Famagosta, dominio di Venezia, stretta d’assedio dai turchi) diventa pretesto per una battaglia che l’artista vorrebbe contro i tiranni del suo tempo. “Nell’attuale situazione postmoderna, accanto a Fetting, Paladino, Salomé e Cucchi, i dipinti di Sassu, proprio come quelli dei suoi amici di Corrente, costituiscono un modello inconfessato”. Così Spies, sottolineando appassionatamente l’attualità della ricerca di Sassu, conclude il suo testo. La scelta di circoscrivere l’esposizione alla pittura – Sassu fu anche un validissimo scultore, autore di numerose opere monumentali, come fu ceramista, illustratore, scenografo – risponde alla volontà di esplorare proprio l’evoluzione del linguaggio dell’artista, dalle forme del mito a quelle della realtà. Evoluzione che trova nella pittura le sue pagine più indicative. In mostra sono ordinati un’ottantina di dipinti, provenienti da collezioni private, italiane e straniere, musei italiani e svizzeri. Il nucleo più consistente, quasi quaranta dipinti, proviene dalla Fondazione Aligi Sassu e Helenita Olivares, di Lugano, che conserva un corpus di oltre trecentocinquanta opere di Sassu. La mostra è curata da Giuseppe Bonini e Vittorio Sgarbi. Gli apparati scientifici sono a cura di Giuseppe Bonini e Barbara Oteri. .  
   
   
RISOLTO L’ENIGMA SECOLARE DEL TONDO RINUCCINI SI PENSAVA CHE FOSSE UN FALSO, MA FU DAVVERO GIOVANNI DA MILANO A DIPINGERE NEL 1365 IL CELEBRE CRISTO REDENTORE DELLA BASILICA FIORENTINA DI SANTA CROCE. LO PROVA IL RADIOCARBONIO  
 
 Firenze, 27 Maggio 2008 - Adesso ci sono le prove. Il Cristo Redentore, celebre fondo oro su tavola, di forma rotonda, da sempre nella basilica di Santa Croce al centro della volta della cappella Rinuccini, è realisticamente attribuibile al grande Giovanni da Milano, l’artista lombardo ‘vagabondo’ (così lo ha definito la storica dell’arte Mina Gregori), che fu protagonista della scena fiorentina e toscana e che seppe magistralmente armonizzare la lezione di Giotto con le influenze realistiche gotiche di provenienza transalpina. La datazione con il radiocarbonio ha difatti accertato che non si tratta di un falso dell’Ottocento, come fin qui si era pensato, bensì di un’autentica tavola del Trecento, contemporanea agli affreschi della cappella che Giovanni da Milano realizzò nel 1365. E’ dunque la prova regina per supporre che l’artista abbia dipinto entrambe le opere. Un enigma artistico secolare è stato così risolto a Firenze grazie agli specialisti dell’Opificio delle Pietre Dure. Alla vigilia della prima monografica dedicata a questo straordinario pittore (Galleria dell’Accademia, 9 giugno – 2 novembre 2008, www. Firenze2008. It), ne dà notizia la direttrice del museo Franca Falletti: “L’insolita presenza della tavola all’interno di un affresco e il diverso aspetto della superficie pittorica”, spiega, “avevano sempre lasciato pensare a un falso realizzato tra Settecento e Ottocento. Le indagini svolte in questi giorni ci consentono invece di attribuire con maggiore certezza a Giovanni da Milano anche la paternità di quest’opera”. Il Tondo Rinuccini sarà dunque una delle principali attrazioni della mostra curata da Daniela Parenti. In contemporanea, la Galleria degli Uffizi diretta da Antonio Natali presenterà L’eredità di Giotto. L’arte a Firenze tra il 1340 e il 1375, una mostra gemella curata da Angelo Tartuferi. Entrambe sono coprodotte dalla Soprintendenza per il Polo Museale Fiorentino con Firenze Musei e dall’Ente Cassa di Risparmio (www. Firenze2008. It). Nei laboratori dell’Opificio le indagini ravvicinate condotte sul tondo Rinuccini in accordo con l´Opera di Santa Croce hanno rivelato una stesura pittorica collimante con i modi di Giovanni da Milano nel tratteggio minuto e abilissimo con cui è costruito il modellato degli incarnati, mentre lo scorcio della mano benedicente di Cristo è così verosimile da lasciare stupefatti. “L´aspetto diverso, meno brillante rispetto alla consueta pittura su tavola”, aggiunge Parenti, “deriva dal legante usato, il caseinato di calcio invece dell´uovo, e dall´assenza della verniciatura finale. Aspetti che lasciano perplessi, ma che trovano spiegazione nella probabile volontà del pittore di armonizzare la tavola con gli affreschi circostanti, sostituendo la consueta pittura a uovo con una tecnica più vicina a quella della pittura murale”. Quanto al lapislazzulo artificiale rilevato sul manto blu di Cristo, è un pigmento ‘inventato’ solo all´inizio del Xix secolo, ed è soprattutto questa presenza che ha fatto finora dubitare dell´autenticità del dipinto. E’ probabile, tuttavia, che sia stato steso in occasione di un restauro della cappella a fine ottocento. La prova determinate, ricorda la soprintendente Cristina Acidini, è venuta però dalla datazione con il carbonio-14 fatta al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino con l’acceleratore di particelle del Labec, il Laboratorio di Tecniche Nucleari per i Beni Culturali dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Il test sul supporto ligneo ha dato infatti come risultato un arco temporale dal al 1294 al 1405, collimante con il periodo in cui Giovanni da Milano fu attivo. E’ stato così possibile risolvere un enigma che ha appassionato generazioni di studiosi. Il Cristo Redentore fa ora parte a pieno titolo del catalogo dell’artista lombardo. .  
   
   
MUGELLO CULLA DEL RINASCIMENTO GIOTTO, BEATO ANGELICO, DONATELLO E I MEDICI DA FIRENZE A S. PIERO A SIEVE, VICCHIO, BORGO S. LORENZO, SCARPERIA, 25 MAGGIO–30 NOVEMBRE 2008  
 
Firenze 27 Maggio 2008- Dal Mugello all’eternità. Nel segno di Giotto, Beato Angelico, Donatello e della dinastia dei Medici, sono state presentate oggi quattro mostre prodotte dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze con il titolo unificante Mugello culla del Rinascimento che sottolinea l’origine dei tre celebri pittori, nonché della casata che governò la Toscana per due secoli, facendo di arti e scienze lo strumento principe della propria politica e l’emblema della propria fortuna. Hanno presentato il programma Edoardo Speranza, presidente dell’Ente Cassa, il viceprefetto Vittoria Messere in rappresentanza del prefetto di Firenze Andrea De Martino e i rappresentanti delle molte istituzioni fiancheggiatrici: per la Regione e la Provincia gli assessori alla Cultura Paolo Cocchi e Giovanna Folonari, i soprintendenti Cristina Acidini (Polo Museale), Paola Grifoni (Beni Storico Artistici) e Bruno Santi (Opificio delle Pietre Dure), oltre all’ideatore del progetto Antonio Paolucci, i curatori, i sindaci del Mugello, le comunità montane. La visita alla culla del Rinascimento (www. Mugellorinascimento. It) inizia in realtà da a Firenze, da Palazzo Medici Riccardi, prima reggia della dinastia. Inizia precisamente dal Viaggio dei Magi di Benozzo Gozzoli, il celebre affresco metafora del ruolo salvifico della famiglia Medici. Nel ricco corteo se ne riconoscono i capostipiti, mentre il paesaggio toscano sullo sfondo è quello del Mugello. Ed ecco le quattro mostre ((25 maggio – 30 novembre 2008, orario 10-13 e 15-19, chiusura lunedì, martedì, mercoledì). 1) A S. Piero a Sieve (convento di Bosco ai Frati) Donatello, Brunelleschi e l’Uomo in Croce mette a confronto i famosi crocifissi al centro di una leggendaria disputa tra i due artisti. La curatela è di Anna Bisceglia con Antonio Paolucci. 2) Con gli stessi curatori, il Museo del Beato Angelico di Vicchio ospita invece Il Mugello e le arti: Giotto, Beato Angelico e Andrea del Castagno, una serie di preziosi dipinti provenienti dai grandi musei di Firenze (la famosa pala mugellana di Beato Angelico) e da collezioni private. In particolare le due tavolette di Giotto (S. Francesco e S. Giovanni) di recente acquisite dall’Ente Cassa. 3) A Borgo S. Lorenzo (Museo della Manifattura Chini) Isabella Lapi Ballerini ha curato Le ville dei Medici esponendo sia un ritratto di Bianca Cappello esposto per la prima volta, sia i tre che Bronzino fece a Cosimo il Vecchio, Pierfrancesco il Vecchio e Francesco I. Da vedere anche le tre lunette di Justus van Utens con le ville medicee di Trebbio, Cafaggiolo e Pratolino, gli analoghi disegni di Giorgio Vasari, i poemi di Lorenzo il Magnifico, rare ceramiche e oggetti vari, testimoni del legame dei Medici con la terra d’origine. 4) A Scarperia (Palazzo dei Vicari) Medici in armi ricorda infine le gesta guerriere della dinastia: con i ritratti (dipinti da Giovan Battista Naldini e dal Bronzino) dell’eroico Giovanni delle Bande Nere e del figlio Cosimo I, e con una ricca selezione di armature e lance, picche e spade, archi e archibugi, spingarde e colubrine (a cura di Mario Scalini). Per favorire i visitatori è stato ideato uno speciale biglietto di ingresso, la Card Mugello culla del Rinascimento. Al prezzo di € 5 (ridotti 3,5) dà accesso alle quattro mostre, al museo di Palazzo Medici Riccardi e a quelli del Mugello, a un pullman navetta domenicale (dall’8 giugno) e a sconti significativi in ristoranti, hotel e negozi della zona. “Mugello culla del Rinascimento”, spiega il presidente Speranza, “nasce con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e delle Diocesi di Firenze e Faenza. E’ l’edizione 2008 di Piccoli grandi musei, iniziativa di cui l’Ente Cassa va fiero perché fa intendere la specificità italiana, ma soprattutto toscana, del cosiddetto museo diffuso e contribuisce a far conoscere anche al pubblico meno colto luoghi e collezioni poco frequentati”. Il bel catalogo Polistampa è arricchito da testi degli specialisti Francesco Caglioti, Luciano Bellosi, Isabella Lapi Ballerini, Mario Scalini. .  
   
   
LORENZO JUCKER UKIYO-E DAL 13 GIUGNO AL 12 LUGLIO 2008  
 
 Milano, 27 maggio 2008 – Al Nepente Art Gallery - Ukiyo-e, nella tradizione giapponese indica la produzione delle stampe popolari, letteralmente significa immagini del mondo fluttuante. Un mondo sospeso su linee tracciate nel cielo, tra la nebbia che incornicia le sagome di una natura primordiale che convive con un’architettura semplice e non invasiva, silenziosa. La rappresentazione di una terra antica e di confine di mille culture, come le pendici dell’Himalaya, il tetto del mondo, dove i segni della civiltà vengono suggeriti da presenze sfuggenti o dall’assenza di esse. I veri abitanti sembrano essere la vegetazione esotica, i primi germogli di una magnolia, l’infinito. Tracce di presenze pesanti e antiche, di uomini che sussurrano litanie e donne che guardano lontano, attraverso il vuoto. Uno sguardo sul paesaggio, perdendosi nelle tinte piatte e desaturate di un cielo quasi bianco e nelle cime degli alberi che scompaiono lentamente in esso. La ricerca di Jucker è animata da qualcosa di poetico e spirituale, di armonioso e immobile, ma pesantemente vivo. La percezione di una superficie quasi sfumata e impalpabile cela la storia e la tradizione, il reale, la vita. Superficie che diviene sfondo della realtà personale, delle proprie immagini che prendono forma, ondeggiando tra i tetti e le foglie degli alberi che fanno da cornice e contenitore naturale. L’impossibilità di vedere attraverso la fitta nebbia, di scoprire cosa c’è oltre le possibilità della percezione umana dà vita a un diverso tipo di sguardo, quello sul paesaggio interiore e individuale. Lorenzo Jucker nasce a Milano nel 1974. Frequenta il liceo classico, per poi iscriversi alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Studia un anno all’estero presso l’Esquela Tecnica de Arquitectura di Siviglia, Spagna. Affascinato dai paesaggi andalusi, si avvicina al campo della fotografia. Tornato in Italia approfondisce il rapporto tra fotografia e paesaggio frequentando il corso extrauniversitario Fotografia e rappresentazione del territorio, tenuto dal Prof. Piero Pozzi, passaggio fondamentale per maturare una concezione della fotografia più conscia e completa. Decide allora di sospendere la sua esperienza universitaria per iscriversi al corso di Fotografo post-diploma presso il C. F. P. Riccardo Bauer, che frequenta nel biennio 2000-2002, svolgendo stages formativi presso lo studio Pesarini Michetti e presso Francesco Radino. Nel 2003 partecipa al concorso promosso dalla Provincia di Milano, La Provincia e il suo Territorio, dove ottiene il terzo premio. Da qui ne deriva un rapporto di collaborazione con la Direzione di Progetto di Pianificazione Territoriale, sottoforma di incarico professionale di documentazione fotografica dei cambiamenti territoriali. Si laurea nel 2004 con una tesi su Bernd e Hilla Becher, curata da Roberta Valtorta, e il lavoro viene segnalato dalla giuria nella prima edizione del premio Paolo Costantini per la saggistica sulla fotografia. Nel 2005 partecipa alla X edizione del Premio Nazionale di Fotografia Riccardo Pezza, dove vince il premio Electrolux Photochallenge – Sguardi sulla globalizzazione, che gli consente l’esperienza di un’indagine fotografica sulla società indiana. Nel frattempo collabora assiduamente con Francesco Radino la cui concezione di fotografia e i cui silenziosi insegnamenti gli sono fondamentali, e con Giampietro Agostini, seguendolo nella sua ricerca sul paesaggio industriale milanese e sul paesaggio rurale, da cui attinge altri preziosi suggerimenti. Attualmente vive e lavora come fotografo free-lance a Milano, dove affianca all’attività professionale la sua personale ricerca fotografica. .  
   
   
GERARDO DOTTORI IN MOSTRA A MAGIONE DAL 24 MAGGIO AL 14 GIUGNO  
 
Perugia, 27 maggio 2008 – Sarà un viaggio alla scoperta della creatività e dell’estetica di Gerardo Dottori e del suo rapporto con il Trasimeno: fino al 14 giugno, a Magione si terrà la mostra “Dottori dei colli e del lago”, realizzata nel Castello del Sovrano Militare Ordine di Malta per far conoscere i cicli pittorici del maestro futurista, dipinti in palazzi pubblici, chiese ed edifici privati nel territorio magionese, soprattutto intorno alla fine degli anni Quaranta. L’iniziativa, promossa dal Comune di Magione e dagli “Archivi Dottori”, è stata presentata stamani a Perugia nel corso di una conferenza-stampa a Palazzo Donini. La mostra rientra tra gli appuntamenti di “Qualità Trasimeno”, la manifestazione organizzata con il sostegno della Regione Umbria, che si svolge nella città lacustre da oggi fino a domenica 25 maggio. L’“incontro” con Dottori prevede tre momenti significativi: la mostra vera e propria all’interno del castello, dove saranno esposti 37 fra dipinti, idromatite, distacchi di affreschi e disegni, fra i quali molti lavori inediti; un convegno all’apertura della mostra incentrato soprattutto sulla pittura murale e le opere realizzate dall’artista a Magione e nel comprensorio; visite guidate in autobus nei luoghi in cui sono presenti opere di Dottori, o che influenzarono i suoi lavori: dalla Chiesa di S. Giovanni Battista e la sala consiliare del Comune di Magione, alla chiesa di S. Maria Annunziata di Montecolognola, alla chiesa di S. Cristoforo a Montesperello. L’iniziativa, ricordano gli organizzatori, fa idealmente seguito a quella del 1984, realizzata in occasione del centenario della nascita di Dottori, quando il Comune di Magione e la Pro Loco vollero rendere omaggio all’artista con una piccola mostra, in cui vennero esposti alcuni bozzetti per il dipinto raffigurante frà Giovanni da Pian del Carpine davanti all’imperatore dei Mongoli, dipinto nel 1948, e collocato nella sala consiliare del Comune di Magione. Tutte le visite sono gratuite. Per prenotazioni o ulteriori informazioni: Azienda di promozione turistica di Magione (075. 843859/360. 980085) .  
   
   
PASSIONI MASSIMO SANSAVINI DAL 3 AL 30 GIUGNO 2008  
 
 Milano, 27 maggio 2008 - Cuori che ballano al passaggio dello spettatore automobili scintillanti che sembrano uscite da un cartoon frammenti di mare che ci ondeggiano davanti agli occhi. Sono alcune delle Passioni, questo è il titolo della mostra, che Sansavini ci propone con una serie di lavori nuovissimi che non smettono di stupirci. Dopo le mostre Kindergarten e Flower Power ancora in corso e rispettivamente ad Iseo e a Cesena, ecco l’ultimissima produzione, Alla Galleria World’s Artists, di questo artista del gioco, trame sottili, allegorie e tanto disincantato “apparente” stupore. Un mondo e un modo divertente per fare riappropriare a noi, comuni mortali l ’arte contemporanea. Nella mostra oltre ai lavori ad incastri di legno laccato e lucidato su lamina di alluminio, vi saranno anche dieci “cuori volanti”, una suggestionante installazione di grande impatto emotivo. Il colore, con cui l’artista riesce a farci riaffiorare istinti ed emozioni sarà quindi il protagonista della mostra. Massimo Sansavini (1961) ha tenuto mostre personali al Museu Brasileiro da Escultura di San Paolo del Brasile, al Museo Nazionale di Belle Arti di Rio , Belo Horizonte e Porto Alegre, con un catalogo edito da Torcular e presentato da Tommaso Trini, Giuseppe Bonini, ed il direttore della Biennale di San Paolo Fabio Maghalaes. In Italia è stato inserito nella mostra patrocinata dal Presidente della Repubblica da Picasso a Botero, curata da Vittorio Sgarbi ed esposta al museo civico di Arezzo e a Palazzo Albertini di Forlì. Ha esposto ad Helsinki, al Mars Museum di Riga, Il suo progetto espositivo Neverland è stato ospitato presso i maggiori spazi museali tedeschi come unico progetto artistico voluto dal Ministero degli Esteri Italiano per il 2006/7 con un catalogo edito da Gangemi per conto del Ministero degli Esteri e curato da Maurizio Sciaccaluga, Maurizio Vanni, Francesco Gallo e Renato Cristin. Dal 2004 si occupa di scenografie per Rai Due per i programmi “Piazza Grande” e “In Famiglia” del quale ha eseguito l’ormai nota scenografia dell’oroscopo domenicale di Paolo Fox. .  
   
   
L´ANTOLOGICA DI FEDERICA GALLI  
 
Milano, 27 maggio 2008 - Più di 200 incisioni dell´artista Federica Galli (quasi un quarto della sua produzione) saranno esposte al pubblico nel Serrone della Villa Reale di Monza a partire dal 1° giugno, grazie a un´iniziativa del Comune e al patrocinio e sostegno economico della Regione Lombardia. La presentazione della mostra è stata fatta oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte la stessa artista, l´assessore regionale alle Culture, Massimo Zanello, il suo omologo del Comune di Monza, Alfonso Di Lio, e il curatore, Flavio Arensi. "Sono molto orgoglioso di essere qui a oggi a presentare la mostra antologica di una grande artista come Federica Galli - ha dichiarato Zanello - a dimostrazione dell´impegno del mio assessorato nel sostegno e nella valorizzazione dell´arte contemporanea. Oltre all´altissima qualità artistica delle sue incisioni, l´opera di questa ´inciditrice´ lombarda famosa in tutto il mondo ha per noi un particolare valore culturale e identitario per la sua predilezione alle vedute della Pianura Padana, con le sue cascine e le sue corti, e agli scorci di Milano e di Venezia". Zanello ha quindi sottolineato l´importanza della decisione presa con l´Amministrazione monzese di ospitare la mostra nella prestigiosa cornice della Villa Reale, "da sempre al centro del nostro impegno e del nostro lavoro per riportarla allo splendore che merita". - "Federica Galli, l´incanto dello sguardo (dal 1954 al 2007)", Serrone della Villa Reale, Monza, dal 1° giugno al 27 luglio 2008. .  
   
   
POTENZA, PERSONALE DI PITTURA DI MICHELE ASCOLI  
 
Potenza, 27 maggio 2008 - - L´amministrazione comunale, Città Cultura, in collaborazione con la Galleria Idearte, ha organizzato la personale di pittura di Michele Ascoli dal titolo “Oltre la siepe” che sarà allestita nella caratteristica Piazzetta "Santa Lucia" del centro storico ed è visitabile da mercoledi 28 maggio a domenica 8 giugno. In questo contesto, dal 4 al 6 giugno (con inizio dalle ore 18. 00) , sarà realizzato il programma: “Il suono delle parole nel silenzio delle immagini” con la lettura di alcuni testi dei poeti lucani Anna Maria Basso, Rocco Brindisi, Enza Logiudice, Rachele Padula Zaza, Franco Paciolla, Wnzo Perretti, Mario Santoro e Osvaldo Tagliavini. Le tre serate all´insegna della poesia e i dipinti (40 opere) in esposizione, tutti oli su tela a spatola, volutamente e disordinatamente attaccati sui muri del "larghetto" dove è nato l´artista potentino vogliono rappresentare una sorta di riconoscenza che l´artista ha voluto esprimere, soprattutto "per rompere il silenzio che da tempo è presente questo suggestivo angolo della nostra città". Michele Ascoli - Nell’adolescenza è stato allievo di Giuseppe Leone ed Aristide Tancredi dai quali ha ricevuto le prime nozioni di tecnica pittorica. Impossibilitato a frequentare l’Accademia delle Belle Arti, si diploma in ragioneria e si dedica agli studi artistici da autodidatta; approfondisce sempre più le cono­scenze dell’arte pittorica fino a rag­giungere una propria significativa evoluzione tecnico-stilistica guada­gnando ampi riconoscimenti critici. Opera da solo e raramente parteci­pa a mostre collettive. Da oltre venti anni, dipinge solo ad olio con l’uso della spatola. Ha all’attivo numerosissime mostre personali e collettive - tra le più significative Napoli - Latina - Roma - Catanzaro Lido - Potenza - Museo Archeologico di Tortora (Cs). Molte sue opere sono in collezioni pubbliche e private del territorio nazionale, nonché in Austria - Stati Uniti - Germania - Spagna -Francia - Inghilterra e Grecia. .  
   
   
FESTA DELLA REPUBBLICA: REGIONE UMBRIA ORGANIZZA MOSTRA FOTOGRAFICA A BRUXELLES  
 
Perugia, 27 maggio 2008 – Si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per la Festa della Repubblica la mostra fotografica “I riti del Maggio in Umbria” che la Regione Umbria ha organizzato insieme all’Istituto italiano di Cultura di Bruxelles. La mostra verrà inaugurata mercoledì 28 maggio nella capitale del Belgio e sede dell’Unione Europea, nella sede dell’Istituto italiano di Cultura, con una cerimonia nel corso della quale sono previsti gli interventi dell’ambasciatore italiano Sandro M. Siggia e dell’assessore agli Affari istituzionali della Regione Umbria Vincenzo Riommi. Seguirà la conferenza del professor Giancarlo Baronti, docente di Antropologia culturale all’Università degli studi di Perugia. Il “reportage” fotografico sui riti umbri del Maggio è opera del gruppo “Ztl” (Zona a traffico libero), composto da Gino Bulla, Massimo Damiani, Marco Francalancia e Angelo Maccabei. “Hanno realizzato una documentazione etnoantropologica – è scritto nella presentazione a cura di Alberto Pellegrino – che rappresenta una preziosa testimonianza di come le cerimonie popolari dedicate al risveglio primaverile della natura siano presenti in tutte le culture del bacino mediterraneo”. La mostra, realizzata in collaborazione con l’”Arulef” (Associazione regionale umbra emigrati e famiglie), resterà aperta a Bruxelles fino al 3 giugno. .  
   
   
GOLF - OTTIMA PROVA DI GIULIA SERGAS 11ª NEL CORNING CLASSIC  
 
 Roma, 27 maggio 2008 - Ottima prova di Giulia Sergas nel Corning Classic, dove si è classificata all´11° posto con 283 colpi (70 72 72 69) dopo una bella rimonta grazie a un giro finale in 69. Sul percorso del Corning Cc, a Corning nello stato di New York, ho colto il primo titolo in carriera Leta Lindley (277 - 73 67 70 67), trentaseienne di Phoenix in Arizona, che ha superato con un birdie alla prima buca di spareggio la coreana Jeong Jang (277 - 71 69 69 68). Al terzo posto con 278 Sun Young Yoo e Mi Hyun Kim, al quinto con 280 Meredith Duncan. Al 15° Paula Creamer (284), che ha tentato la rimonta partendo fortissima con un cinque sotto par nelle prime nove buche, poi due bogey ne hanno frenato il volo e le velleità. La Lindley ha intascato un assegno di 225. 000 dollari su un montepremi di 1. 500. 000 dollari. La Sergas, che ha messo a segno due eagle e un birdie a fronte di due bogey, ha guadagnato 25. 770 dollari che le hanno fatto fare un bel salto nella money list, dove ora è al 64° posto con 85. 969 dollari di guadagno. La Cavalleri, , 81ª con 148 (76 72) e fuori al taglio per due colpi, è 102ª con 43. 542 dollari. Senior Pga Championship: Successo Di Jay Haas, 71° Costantino Rocca - Costantino Rocca ha concluso al 71° posto con 306 colpi (75 76 76 79) il Senior Pga Championship, primo major stagionale della categoria seniores disputato all´Oak Hill Cc di Rochester, nello stato di New York, con la partecipazione tutti i migliori giocatori "over 50" del mondo. Il titolo è stato appannaggio dello statunitense Jay Haas (287 - 69 72 72 74), che nel giro finale ha superato il tedesco Bernhard Langer (288 - 71 71 70 76), leader dopo tre turni. Al terzo posto con 289 Scott Hoch, Joey Sindelar e Scott Simpson, al sesto con 290 Greg Norman, Don Pooley e Ron Streck, al 9° con 291 Jeff Sluman, al 13° con 293 Tom Kite e Craig Stadler, al 16° con 294 Tom Watson ed Eduardo Romero. Al vincitore è andato un assegno di 360. 000 dollari. Us Pga Tour: Secondo Titolo Stagionale Per Phil Mickelson - Mettendo a segno un birdie sull´ultima buca Phil Mickelson (266 - 65 68 65 68) ha vinto il Crowne Plaza Invitational sul percorso del Colonial Cc di Fort Worth nel Texas. Per il mancino di San Diego è il secondo titolo stagionale (suo anche il Northern Open) e il 34° in carriera: la prodezza gli ha evitato uno spareggio a tre con Tim Clark e Rod Pampling, secondi con 267. Quarto con 269 Stephen Ames, quindi con 270 Ben Crane e con 272 Pat Perez. Al settimo posto con 273 Geoff Ogilvy, al 15° con 276 Chris Dimarco e Mike Weir, al 26° con 277 David Toms. Il montepremi era di 6,1 milioni di dollari: a Mickelson ne sono andati 1. 098. 000. .  
   
   
SCI: DE BONA RAPPRESENTERÀ IL VENETO A CITTA’ DEL CAPO  
 
 Venezia, 27 maggio 2008 - Sarà l’assessore Oscar De Bona a rappresentare la Regione del Veneto a Città del Capo, in Sud Africa, in occasione della presentazione – mercoledì e giovedì prossimi - della candidatura di Cortina d’Ampezzo per i Mondiali di sci alpino del 2013. De Bona ha ricevuto l’incarico dal Presidente della Regione Giancarlo Galan, impedito all’ultimo momento a partecipare. “Andremo a dire - anticipa l’assessore veneto – che Cortina si era già dimostrata all’altezza nel 1956 quando aveva ospitato brillantemente un’edizione delle Olimpiadi invernali rimasta nella storia. In poco più di 50 anni da quell’evento olimpico, il Veneto è diventata una primaria regione europea. Cortina d’Ampezzo ha tutte le carte in regola per meritarsi l’assegnazione dei Campionati Mondiali di sci alpino del 2013. Situata tra le vette più belle del mondo non ha rivali in quanto a scenari naturali, storia e cultura delle sue genti. Ma brilla anche per la ricettività alberghiera, le proposte gastronomiche tipiche e l’organizzazione di servizi, manifestazioni e attività di svago. Anche dal punto di vista tecnico-sportivo e della bellezza dei percorsi sciistici, non ha nulla da invidiare alle altre stazioni invernali. C’è poi la vicinanza di Venezia, con il suo fascino e facilmente raggiungibile da ogni parte del mondo”. De Bona si dice convinto che con l’assegnazione ci potranno essere opportunità interessanti soprattutto per settori economici come il turismo e il commercio. Ma questo importante appuntamento sportivo potrebbe fare da volano anche per nuove infrastrutture nell’area ampezzana. .