Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 16 Dicembre 2008
LA “MIGRAZIONE” AL DIGITALE TERRESTRE  
 
 Trento, 16 dicembre 2008 - Il conto alla rovescia è iniziato da tempo. A metà febbraio anche il Trentino sarà interessato dalla rivoluzione del digitale terrestre, la nuova modalità di trasmissione del segnale televisivo che, regione dopo regione, interesserà tutta Italia entro il 2012. La nostra provincia, preceduta da Sardegna e Valle d’Aosta è tra i primi territori ad essere coinvolti da questo passaggio. E’ un cambiamento radicale che aprirà nuove frontiere per il mezzo televisivo, ampliando la gamma dei canali e dei servizi a disposizione dei cittadini. Il cambiamento interesserà il rapporto tra produttori e consumatori di televisione, tra pubblica amministrazione e cittadini, coinvolgendo anche l’economia e il costume. Per vedere le trasmissioni in digitale servono televisioni abilitate o un decoder. Ieri la Provincia ha organizzato un convegno per editori e tecnici per fare il punto sulla situazione. Nella notte tra il 15 e il 16 febbraio 2009 due canali, Rai 2 e Rete 4, smetteranno di essere trasmessi in analogico e diventeranno digitali. Questo avverrà in molti (104 circa, circa perché i segnali non seguono esattamente i confini amministrativi) comuni del Trentino. Le prime zone ad essere interessate saranno la Val d’Adige, la Valle di Non e Cembra, la Valsugana e il Garda. Per tutto il territorio provinciale il passaggio definitivo al digitale, per tutti i canali, sarà nell’ottobre del prossimo anno. L’incontro di oggi rientra nelle numerose attività organizzate dalla Provincia per accompagnare la transizione. E’ già iniziata da tempo una campagna informativa che vede Adriana Volpe come testimonial. Per gli abbonati Rai con almeno 75 anni lo stato ha previsto inoltre un contributo di 50 euro, sotto forma di sconto applicato dal rivenditore, per l’acquisto del decoder interattivo. Nei prossimi mesi si terranno altri incontri, soprattutto con le persone che soffrono maggiormente l’approccio a nuove tecnologie, per spiegare cosa devono fare i cittadini in questo passaggio. Per questo scopo saranno coinvolti anche gruppi di volontari. Non ci sono però particolari operazioni a carico dei cittadini. Sostanzialmente si tratta di acquistare il decoder, se già non si possiede una televisione di ultima generazione, e sintonizzarsi. Nei primi giorni potrebbe verificarsi qualche inconveniente tecnico dovuto alla messa a punto dei nuovi impianti di trasmissione. In questo caso si dovrà semplicemente pazientare un pò e aspettare che i tecnici facciano il loro lavoro. I lavori di oggi sono stati aperti da Angelo Pettazzi, coordinatore della Task Force per il Digitale Terrestre in Trentino. Facendo l’esempio di quanto avvenuto in Sardegna, ha previsto che il digitale terrestre porterà un’offerta di canali, sia locali che nazionali, molto più ampia. Secondo un’indagine, ha spiegato, solo il 2% dei sardi si è sentito preso alla sprovvista dal cambio di tecnologia, segno che le campagne di informazione sono servite. Più alta, il 26%, la percentuale di chi ha avuto problemi di natura tecnica, che sono però in fase di risoluzione. Lo stato, come ha detto Eva Spina del Ministero dello Sviluppo Economico e Comunicazioni, in Trentino ha già erogato il contributo per l’acquisto del decoder a circa 400 persone a partire dai primi giorni di dicembre, l’iniziativa naturalmente prosegue perché sono molti di più gli aventi diritto. A partire dal 10 gennaio, ha proseguito, sugli schermi Rai e Mediaset comparirà un messaggio che ricorderà agli utenti la scadenza di metà febbraio. Elena Porta, di Aeranti-corallo associazione che rappresenta circa 1000 tra televisioni e radio locali – ha sottolineato che il cambiamento aprirà notevoli opportunità per l’emittenza locale. Alessandro Zorer, di Create Net (il centro di ricerca trentino che è partner tecnologico della Provincia per il passaggio al digitale), ha ribadito che il digitale porterà più canali, più interattività, la possibilità per gli utenti di utilizzare anche servizi transattivi legati al commercio (acquisto di beni e servizi) o alla gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione (pagamento di tributi). La televisione digitale potrà avere successo, ha concluso, perché è già uno strumento di uso comune e facile e perché il costo per l’adeguamento tecnologico domestico è basso. Marina Boumis, della Fondazione Bordoni, ha ricordato che col digitale si potrà mettere ordine nell’etere usando meglio una risorsa importante come quella dei canali radio-televisivi. .  
   
   
AL VIA LA QUARTA EDIZIONE DEL “PROGETTO BONELLI”: STAGE NELLA COMUNICAZIONE DEL TERZO SETTORE  
 
 Roma, 15 dicembre 2008 - Promosso dal Forum del Terzo Settore in collaborazione con la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università Sapienza di Roma, il contributo di Arca-enel, il sostegno di Fnsi - Federazione Nazionale Stampa Italiana, Associazione Stampa Romana e Inpgi, Ucsi - Unione Cattolica Stampa Italiana, il patrocinio dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, dell’Usigrai e dell’Agenda del Giornalista e il supporto di Enaip - Ente Nazionale Acli Istruzione Professionale. Dopo il successo della scorsa edizione, che ha visto un incremento dei partecipanti pari al 26%, riparte il “Progetto Bonelli”, iniziativa culturale e formativa che si pone l´obiettivo di avviare stage formativi e di aggiornamento negli uffici stampa e comunicazione del non profit e nelle redazioni editoriali del Terzo Settore. Chi era Giorgio Bonelli cui è dedicato il progetto: per 40 anni è stato capo ufficio stampa delle Acli, decano del giornalismo associativo e sindacalista impegnato. E’ scomparso nel dicembre del 2003. Che obiettivi si pone il progetto: fornire concrete occasioni formative e di apprendimento di tecniche e metodologie di lavoro nell’ambito della comunicazione e informazione del Terzo Settore all’interno di: 1. Uffici stampa e strutture di comunicazione ed editoria di organizzazioni aderenti al Forum del Terzo Settore, o coinvolte nel progetto; 2. Redazioni di testate di informazione sociale di organizzazioni aderenti al Forum del Terzo Settore o coinvolte nel progetto. Che profili prevede il progetto: A. 2 Stage di “aggiornamento sociale” per giornalisti pubblicisti o professionisti; B. 8 stage formativi per giovani laureati (laurea di base, magistrale e vecchio ordinamento); C. 10 stage per studenti iscritti ai corsi di laurea specialistica indicati (Facoltà e Corsi di Laurea di Scienze della Comunicazione dell’Università “La Sapienza” di Roma, e delle Università degli studi di Bologna, Padova, Pisa e Sassari e dei Corsi di Laurea in Comunicazione pubblica e d´impresa e in Comunicazione politica e sociale dell’Università di Milano) Cosa offre ai vincitori: Per i profili A e B sono anche previste delle borse di studio; per il profilo C sono invece previsti dei crediti formativi. A tutti i vincitori verrà consegnata una copia completa dell’Agenda del Giornalista. Gli stage prevedono un tetto di 310 ore da svolgersi in tre mesi; i tempi di svolgimento sono indicativamente compresi tra maggio e ottobre 2009. Come partecipare: Le domande di partecipazione al bando dovranno essere inviate entro e non oltre il 13 marzo 2009 secondo le modalità indicate nel sito www. Forumterzosettore. It/progettobonelli Per informazioni contattare: Segreteria Organizzativa del “Progetto Bonelli”: e-mail: progettobonelli@forumterzosettore. It tel. 06 68136844, dal lunedì al venerdì dalle 10. 30 alle 13. 30. .  
   
   
PRESENTATI A FIRENZE I DATI DI UNA INDAGINE SU GIOVANI, MEDIA, POLITICA QUESTA POLITICA, AI GIOVANI, PROPRIO NON VA GIÙ FRAGAI: «DATI CHE DEVONO FAR RIFLETTERE: NOI POLITICI MA ANCHE I MEDIA»  
 
 Firenze, 16 dicembre 2008 - Solo due studenti su dieci credono che nei dibattiti in tv si affrontino problemi seri per il paese; quattro su dieci ritengono che i vari Ballarò, Porta a Porta, Anno Zero abbiano trasformato la politica in uno spettacolo come tanti altri mentre il 42,4% dichiara che bisognerebbe fare più attenzione ai progetti e meno alle esibizioni dei politici. Quasi il 38% si informa attraverso motori di ricerca. Quando leggono un giornale solo il 4% leggono le pagine dedicate alla politica nazionale. Questi alcuni fra i dati emersi da una indagine “sulle informazioni che i minori hanno della politica attraverso i media”. Curata dal Centro Studi Minori e Media di Firenze (presieduto da Laura Sturlese con Isabella Poli direttore scientifico di un Comitato guidato da Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale), la ricerca è stata presentata questa mattina nella sede de l Consiglio Regionale in un convegno di studio svolto con il patrocinio di Regione Toscana e Università di Firenze. La ricerca ha coinvolto 1505 studenti in 18 scuole in 12 province di 7 regioni (Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Lazio, Campania, Sicilia): i ragazzi, in sintesi, bocciano sia i media che il mondo della politica. Sfiduciati (46,5%) e delusi – si legge in una scheda del Centro Studi Minori e Media –, gli studenti si dichiarano in maggioranza (oltre il 60%) disinteressati alla politica e il giudizio sull´informazione politica dei media è molto severo: povertà, ambiente e pari opportunità sono temi che, secondo gli intervistati, non hanno spazio sui media. Bocciata anche la scuola, nel processo di formazione di una coscienza civica delle nuove generazioni quarant´anni dopo il 1968: fra le fonti di informazione politica, la scuola viene solo al quinto posto dopo famiglia (al primo posto), media, amici e li bri. Molte le lacune dimostrate dagli studenti (Tony Blair e Robert Kennedy, ad esempio, sono stati collocati fra i candidati alle recenti elezioni presidenziali Usa mentre cinque studenti su dieci ignorano il significato di “par condicio” e solo due su dieci sanno cosa si intende quando si dice che il governo “pone la fiducia”). La “effettiva importanza” di questa ricerca è stata sottolineata dall´assessore Agostino Fragai, titolare in Regione Toscana della delega alla partecipazione, secondo cui “tutti dovremmo riflettere seriamente davanti a questi dati: noi come politici, tornando a una politica intesa come autentico servizio per l´interesse generale, ma anche un sistema mediatico dove è difficile far passare notizie importanti mentre spesso sono le beghe di corridoio a finire in prima pagina”. Il candidato più conosciuto alle scorse elezioni italiane? Bertinotti (a Boselli la palma di meno conosciu to). Il 54% degli intervistati ha collocato Berlusconi nel centro destra e il 38,3 nella destra. Ma c´è anche un 2,2% secondo cui Berlusconi è di centro sinistra se non addirittura di sinistra (1,6%). Alla domanda aperta (“cosa ne pensi della politica”) alcuni hanno risposto. “marea di carte e parole”, “stupenda se venisse gestita meglio”, “un circolo ricreativo”, “valido strumento di mediazione”, “vorrei un governo di pensatori e filosofi”. Dalle risposte – sottolinea il Centro Studi – emerge un´analisi abbastanza critica e motivata dell´informazione politica, ma anche una forte aspettativa per una politica “nobile” nei media e nel paese. Gli studenti toscani risultano meno sfiduciati dalla politica rispetto ai loro coetanei di altre regioni (ne sono stati intervistati 729, residenti in cinque province): il 46% di coloro che potevano votare ha dichiarato di interes sarsi abbastanza o molto di politica. Per informarsi sulla politica più dell´80% del campione toscano segue il tg e, quando sfogliano un giornale, i ragazzi toscani leggono più dei loro coetanei la pagina della cronaca locale. Maggiori informazioni sulle attività del Centro Studi su www. Minorimedia. It Nel corso del convegno sono intervenuti, fra gli altri, la preside della Facoltà di Scienze Politiche fiorentina Franca Alacevich e il presidente emerito della Corte Costituzionale Cesare Mirabelli. .  
   
   
ARRIVA DA NIELSEN ONLINE LA PRIMA ANALISI COMPLETA SULL’UTILIZZO DEI TELEFONI CELLULARI IN ITALIA  
 
 Milano, 16 dicembre 2008 – Sono oltre 50 milioni gli utenti di telefonia mobile in Italia. Quasi 40 milioni di italiani utilizzano gli Sms e 4 milioni scaricano suonerie per il telefonino. Sono solo alcuni dei dati che emergono dalle analisi di Nielsen Online sul mondo del media mobile relative al terzo trimestre del 2008, contenute nel nuovo servizio Mobile Insights. “In Italia il mercato della telefonia mobile è in continua evoluzione. Oltre che per telefonare e inviare Sms sempre più utenti utilizzano il cellulare per accedere a internet, giocare, scaricare musica e guardare video”, commenta Ombretta Capodaglio, marketing manager Nielsen Online, “Nielsen viene incontro alla necessità degli operatori del settore di conoscere e comprendere questo mercato per poterne sfruttare le grandi potenzialità con un report completo ma allo stesso tempo sintetico e di facile lettura”. Proprio per rispondere alle numerose richieste di approfondimento e aumentare la consapevolezza dell’importanza del settore mobile, Nielsen Online lancia il nuovo servizio Mobile Insights offrendo il 50% di sconto a chi lo acquisterà entro il 23 dicembre. Mobile Insight fornisce informazioni chiave sul settore incrociando varie metriche, tra cui il profilo demografico degli utenti, l’operatore telefonico utilizzato, la marca del cellulare, la tipologia di contratto e l’utilizzo delle varie funzionalità (Sms, Mms, internet, download, video, game, ecc. ). Il report include anche un focus più specifico sul Mobile Gaming, sulla visione di video e Tv dal cellulare e sull’Internet Mobile, “un settore chiave per gli sviluppi del web e in particolare dell’advertising online” conclude Capodaglio. .  
   
   
A PERUGIA (FACOLTÀ D´AGRARIA), PRIMA NAZIONALE DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LEGNO ED ENERGIE”  
 
 Perugia, 16 dicembre 2008 - Il legno è una preziosa e versatile fonte di varie energie, che ha rappresentato nei secoli la principale risorsa di energia termica delle famiglie e delle industrie e oggi fornisce anche energia elettrica ed energia meccanica. Soppiantato a partire dal 1800 dai combustibili fossili (carbone e metano), il legno è tornato oggi ad essere di moda. Tra le motivazioni c’è l’aumento di sensibilità nei confronti dell’ambiente, ma anche il recente vertiginoso incremento del prezzo dei combustibili fossili, che ha reso interessante il legno per il suo basso prezzo e per l´affidabilità delle moderne tecnologie di combustione del legno. L´italia è il primo importatore al mondo di biomasse a fini energetici, davanti a Giappone e Usa, questo anche se alcune Regioni, come l´Umbria, sono grandi fornitrici di legna da ardere: il 97,6% della produzione di legna dei boschi dell´Umbria viene bruciato per fornire fondamentalmente calore, anche perchè è tra le più grandi consumatrici di legno annuo d´Italia, con oltre 1, 5 tonnellate/annue di legna per famiglia! Di questo e di altre importanti informazioni si parlerà domani pomeriggio (ore 15,30) all´aula Magna della Facoltà d´Agraria di Perugia, dove verrà presentato, in prima nazionale, il libro edito da Il Sole 24 Ore Business Media srl a cura di Antonio Brunori dal titolo “Legno ed Energia. Come produrre energie con le biomasse legnose”. <<Il volume analizza i pregi e i difetti dei vari tipi e forme di legno e delle diverse tecnologie di combustione, dalla piccola caldaia agli impianti di trigenerazione>> – dice il curatore del volume, Antonio Brunori, dottore forestale e direttore responsabile della rivista del Consiglio dell´Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, Af -. <<Non va dimenticato che il legno rappresenta un importante mezzo di valorizzazione dei boschi e delle campagne italiane. Le biomasse legnose di origine agroforestale e industriale, infatti, tagliate a pezzi o trasformate in cippato, briquette, pellet o biocombustibile liquido e gassoso possono produrre energia elettrica, energia termica (sia per riscaldare che per rinfrescare), ma anche energia meccanica (per l’autotrazione). >> Attualmente i boschi italiani sono sottoutilizzati, perchè solo il 25% della crescita annuale viene periodicamente tagliata, lasciando il restante 75% come dote del patrimonio forestale. Questo fenomeno di abbandono dura da alcune decenni e spiega come sia possibile che la superficie boschiva italiana sia raddoppiata negli ultimi 50 anni, arrivando a circa 10,4 milioni di ettari (dato dell´Inventario Forestale Nazionale del Corpo Forestale dello Stato, 2005), nonostante l´azione distruttiva degli incendi. Il contributo del legno alla riduzione dell’effetto serra (è Co2 neutrale) è un altro dei motivi per cui le biomasse legnose siano considerate il combustibile rinnovabile per eccellenza. Durante l´incontro di domani verranno fornite indicazioni economiche per l’uso ottimale dei combustibili legnosi a piccola scala (appartamenti, condomini, edifici pubblici, aziende agrituristiche) fino alla più ampia scala dei quartieri o delle città, confrontandone la convenienza economica rispetto ai combustibili fossili e alle Aziende fornitrici di energia (le E. S. Co. ) che utilizzano fonti rinnovabili. L´incontro, presieduto dal Preside della Facoltà d´Agraria, Prof. Francesco Pennacchi, vedrà anche la presenza della libreria “Il Salvalibro” di Foligno, che metterà a disposizione dei partecipanti testi, manuali e manoscritti tecnici e scientifici prodotti dal 1850 ad oggi, tutti inerenti le Scienze Agrarie, Botaniche e Forestali, dando a questo incontro di grande attualità anche uno spessore storico e culturale. .  
   
   
L’OMBRA HA LA CODA DI CAROLA PEGAN  
 
Milano, 16 dicembre 2008 - Melina lavora in un centro cinofilo, si occupa dell’educazione comportamentale dei cani e con loro ha da sempre un feeling particolare, che le permette di comprenderli immediatamente. A Melina vengono affidati tre cani, Tom, Rambo e Tigre, i loro padroni sono morti in circostanze tragiche e i cani sono gli unici testimoni… Gregorio, il commissario incaricato nell’indagine, segue l’istinto di Melina per dipanare questa ingarbugliata matassa. La crudeltà delle scene dei delitti lascia intuire un profondo senso di solitudine e di abbandono. Cosa legava in vita i tre uomini morti? Chi può uccidere con una ferocia bestiale vivendo poi una vita apparentemente tranquilla? Di chiara appartenenza al genere horror, il romanzo stimola la curiosità del lettore pagina dopo pagina, conducendolo al colpo di scena finale che lascia un senso di soddisfazione e di piacere per la lettura. Biografia Carola Pegan è nata a Genova. Oggi vive sulle colline moreniche del Lago di Garda. Grande appassionata di animali, ha frequentato l’Accademia Cinofila a Milano e il mondo dell’equitazione per lungo tempo. Editrice Nuovi Autori Milano pagine 184 Prezzo Copertina € 16. 00 .  
   
   
PAVIA: L’AVANGUARDIA RADICALE DI MARCELLO GALLIAN BIBLIOTECA UNIVERSITARIA, SALONE TERESIANO 17-18 DICEMBRE 2008  
 
Pavia, 15 dicembre 2008 - Il Centro Manoscritti dell’Università di Pavia, che conserva le carte di Marcello Gallian (1902-1968), dedica un convegno di studi e una mostra documentaria allo scrittore romano, a quarant’anni dalla sua scomparsa: le iniziative si propongono di chiarire alcuni momenti della vicenda politica e letteraria di Marcello Gallian, autore assai fecondo in ambito narrativo e teatrale, oggi quasi del tutto dimenticato sia come scrittore sia come esponente del cosiddetto “fascismo di sinistra”. Significativa figura di intellettuale del primo Novecento, Gallian, protagonista dell’avanguardismo romano negli ambienti di Bragaglia, fu, come lo ha definito Umberto Carpi, «uno scrittore di primissimo rango», «il più forte scrittore dell’area bontempelliana e “novecentista”, l’unico capace di autentiche accensioni e suggestioni surrealiste». «Irriducibile fascista antiborghese», ebbe un ruolo rilevante nella vita culturale del regime fascista e collaborò ad alcune fra le riviste più significative del Ventennio, eppure non fu mai uno scrittore ufficiale (Paolo Buchignani ne ha ricostruito nel 1984 la vicenda, nel volume La battaglia antiborghese di un fascista anarchico): si batté ostinatamente per quella rivoluzione antiborghese che vagheggiava, ma che non vedeva realizzata, tanto che alcune sue opere furono colpite dalla censura fascista. Nel 1925, alcuni anni dopo l’esperienza fiumana (giovanissimo, nel ’19 aveva abbandonato il collegio per seguire D’annunzio a Fiume) uscirono i suoi primi scritti; nel 1928 il suo primo romanzo, Il dramma nella latteria, fu ospitato su un intero numero della rivista di Libero De Libero e Luigi Diemoz, “L’interplanetario”, mentre l’anno dopo al Teatro degli Indipendenti di Bragaglia furono rappresentati i tre atti della sua Casa di Lazzaro. I primi anni Trenta segnarono il punto più alto del successo di Gallian: tra il 1934 e il 1935 uscirono ben quattro libri di cui uno, Comando di tappa, gli valse il Premio Viareggio. La mostra, curata da Nicoletta Trotta, intende illustrare vari aspetti dell’attività culturale e artistica di Gallian, documentandone le tappe più significative, attraverso una prima selezione dei materiali bibliografici e documentari presenti nell’archivio dello scrittore, approdato nel 2002 al Fondo Manoscritti per generosa donazione della famiglia Gallian. Accanto alle opere a stampa (libri, riviste, ritagli di giornale) si espongono carte autografe dello scrittore, lettere e cartoline estratte dal ricco corpus dei carteggi che annovera corrispondenti del calibro di Bacchelli, Bontempelli, Bilenchi, Cecchi, Govoni, Montale, Ungaretti, la Aleramo, la Manzini. Ricca la sezione iconografica: oltre alle fotografie, si presentano al pubblico opere pittoriche dello stesso Gallian, che negli anni Sessanta, nel generale oblio che avvolse la sua figura nel dopoguerra, si dedicò prevalentemente all’attività artistica. La mostra rimarrà aperta fino al 17 gennaio. .  
   
   
RIENTRO BENI ARCHEOLOGICI AD AQUILEIA  
 
 Aquileia, 16 dicembre 2008 - Rafforzare l´offerta culturale di Aquileia anche favorendo il ritorno nel Museo dell´antica città romana di reperti attualmente custoditi all´estero, per potenziare un ricco patrimonio da mettere a disposizione di tutti i cittadini. È quanto ha affermato l´assessore regionale all´Istruzione e Cultura, Roberto Molinaro, intervenuto a inaugurare la mostra "Fulgore di colori nel collezionismo asburgico", allestita nel Museo archeologico nazionale di Aquileia e aperta fino al 30 agosto. Vi sono proposte gemme aquileiesi, realizzate nelle numerose officine dell´antica città all´epoca romana, che facevano parte di cammei, anelli e monili, e che per la prima volta sono riproposte ad Aquileia assieme a pregiate pietre di taglio dell´epoca, pur essendo abitualmente custodite ed esposte al pubblico nei musei di Vienna e di Trieste. "Sarebbe opportuno - ha detto Molinaro - che ad Aquileia ritornassero molte cose che vi sono state asportate nel passato; come i reperti custoditi nel museo di Vienna, alcuni dei quali si possono ammirare nella mostra". L´assessore ha citato a esempio il recupero di numerose opere d´arte che giacevano in musei e gallerie sparsi nel mondo, e che sono state riportate in Italia. Per questo interesserà il Ministro Bondi, affinché sia possibile arricchire ulteriormente l´offerta archeologica della località friulana. La presentazione della mostra è stata introdotta dal presidente dell´Associazione nazionale per Aquileia, Giuseppe Cuscito, che ha organizzato l´esposizione assieme al museo, e illustrata da Luigi Fozzati, soprintendente per i beni archeologici del Friuli Venezia Giulia. Da parte sua il sindaco e presidente della Fondazione per Aquileia, Alviano Scarel, e il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, si sono soffermati sull´immenso patrimonio archeologico tuttora esistente ma celato nel sottosuolo della città, sia sollecitando l´avvio di una nuova campagna di scavi, sia caldeggiando il ritorno definitivo di almeno una parte dei reperti che sono stati ceduti da collezionisti o trasportati altrove, per esempio a Vienna all´epoca della dominazione austro-ungarica. Così Molinaro, nel ribadire che Aquileia è uno dei siti archeologici più importanti d´Europa, convinzione che si è in lui consolidata anche dopo avere partecipato a convegni e incontri alla fiera di settore di Paestum, ha affermato che la funzione della Fondazione, nella quale la Regione è fortemente impegnata, con il supporto dell´Associazione nazionale, è ormai quello di arrivare all´eccellenza della proposta di beni da presentare al grande pubblico. .  
   
   
NEL 2010 ANDREAS WEGELIN DIVENTERÀ IL NUOVO DIRETTORE GENERALE DELLA SUISA E SUBENTRERÀ NEL 2010 A ALFRED MEYER CHE GUIDA LA SOCIETÀ SVIZZERA PER I DIRITTI DEGLI AUTORI MUSICALI DAL 1997.  
 
Zurigo, 16 dicembre 2008 – Alfred Meyer, Direttore generale della Suisa andrà in pensione nel 2010. L’11 dicembre, il Consiglio d’amministrazione della società cooperativa ha chiamato a succedergli Andreas Wegelin (46) membro della Direzione della Suisa dal 1998 e responsabile di Servizi clienti e Licenze. Andreas Wegelin è entrato a far parte della Suisa nel 1987 in qualità di collaboratore giuridico. Il signor Jean Cavalli (51), responsabile degli ambiti Servizi membri e Ripartizione, continuerà a fungere da Condirettore generale. L’anno prossimo verranno definite le modalità di passaggio delle consegne affinché l’avvicendamento possa avvenire nel migliore dei modi. «Desideriamo felicitarci con il signor Wegelin per la sua nomina e il signor Cavalli per la sua riconferma. Il Consiglio della Suisa è persuaso di aver fatto la scelta giusta per la nostra cooperativa», afferma Hans Ulrich Lehmann, presidente della Suisa, la Società svizzera per i diritti degli autori musicali. «Sappiamo che sono estremamente competenti nelle questioni riguardanti i diritti d’autore e inoltre possiedono le capacità e la personalità richieste per guidare con successo la società non profit Suisa». La Suisa è la società cooperativa dei compositori, parolieri ed editori di musica in Svizzera e nel Principato di Liechtenstein. Nel novero dei 26 000 membri si contano creatori musicali di tutti i generi. In Svizzera e nel Liechtenstein la Suisa rappresenta il repertorio di musica di due milioni di autori musicali di tutto il mondo. Rilascia licenze per l´utilizzazione di questo repertorio mondiale a oltre 90°000 clienti. Con circa 200 collaboratori impiegati nelle sedi di Zurigo, Losanna e Lugano, la Suisa genera un fatturato di oltre 135 milioni di franchi. In qualità di organizzazione senza scopo di lucro, ripartisce gli introiti provenienti dalle licenze agli autori ed editori musicali, previa deduzione delle spese amministrative. . .  
   
   
UMBRIA JAZZ” CON ENRICO RAVA ALL’AMBASCIATA D’ITALIA A BRASILIA  
 
Brasilia, 16 dicembre 2008 – “Non è che l’inizio”, aveva dichiarato nel settembre 2007 l’ambasciatore d’Italia in Brasile Michele Valensise, ospitando per la prima volta in assoluto, presso il teatro dell’ambasciata a Brasilia, un concerto jazz, in un luogo abituato – parole dell’ambasciatore – ad accogliere sonate, sinfonie e quartetti per archi. Allora era stata “Umbria Jazz”, in tour promozionale nel quadro del progetto di cooperazione internazionale dell’Umbria e di quattro altre regioni italiane con il Brasile, a far ricevere all’ambasciata il “battesimo” del jazz con il pianoforte di Danilo Rea, il contrabbasso di Enzo Pietrostefani e la batteria di Fabrizio Sferra. Ed è stata ancora una volta “Umbria Jazz” ad entusiasmare l’ 11 dicembre a Brasilia le oltre quattrocento persone convenute nell’ambasciata italiana per ascoltare il Quintetto di Enrico Rava, formato, oltre che dal famoso trombettista, dal pianista folignate Giovanni Guidi, da Fabio Negri (clarino e sax), dal contrabbasso Pietro Leverato e, per una singolare coincidenza in odore di predestinazione, dal batterista Fabrizio Sferra, ora nel gruppo di Rava, ad un paio di mesi dallo scioglimento della storica formazione “Doctor 3”, che per 11 anni aveva legato Rea, Pietrostefani e lo stesso Sferra. L’accordo di cooperazione internazionale che Umbria, Toscana, Marche, Emilia Romagna e Liguria hanno firmato con il Governo Federativo del Brasile (e che proprio all’inizio di questa settimana è stato rifinanziato dal Ministero degli Esteri Italiano) si chiama ora “Brasile Pròximo”, Brasile vicino, ma il potere di suggestione di “Umbria Jazz” nella tiepida notte d’inizio estate a Brasilia non è cambiata: e se di “assaggio” si è trattato, è stato un assaggio vero, di un ricordo ed un’anticipazione dell’“Umbria Jazz” estiva, che ha fatto assaporare ai presenti (grazie all’evento patrocinato dalla “Cassa Economica Federale del Brasile) un po’ del clima e dell’aura della manifestazione, quando Perugia e l’Umbria, in luglio, vivono per una settimana all’insegna del jazz. “Siamo felici – ha detto ieri l’ambasciatore italiano Michele Valensise – di ospitare questo concerto, e del fatto che proseguano gli importanti rapporti di collaborazione fra Italia e Brasile su progetti comuni di sviluppo, in un momento in cui, nonostante la crisi, il Brasile dimostra un grande dinamismo ed una grande capacità di proposta nell’economia e nello sviluppo sostenibile”. “Il legame di ‘Umbria Jazz’ con il Brasile è un legame ormai consolidato – ricorda Giovanni Tarpani, segretario della Fondazione “Uj”, ricordando la partecipazione, nel settembre 2006, del sassofonista Francesco Cafiso e del “Doctor 3” di Rea, Pietrostefani e Sferra al festival “Tudo è jazz” di Ouro Preto, ed alla citata serata di gala all’Ambasciata d’Italia a Brasilia. “Per non parlare – continua Tarpani – del ‘tour’ dell’anno scorso del pianista Stefano Bollani, esibitosi a Brasilia al Teatro della ‘Caixa Economica Federal’ e a San Paolo presso il ‘Bourbon Street Music Club’, con un quintetto tutto brasiliano composto da Marcos Pereira alla chitarra, Jorge Helder al contrabbasso, Jurim Pereira alla batteria, Armando Marcal alle percussioni e Ze Nogueira al sax. C’è stato poi lo straordinario, indimenticabile concerto nella Favela ‘Pereira da Silva’, al centro della Zona Sul di Rio de Janeiro. Ma quella è un’altra storia, è stato un evento che, per il suo significato sociale, è andato anche al di là della musica”. Il giovanissimo pianista (19 anni) della formazione di Enrico Rava, Giovanni Guidi, è un umbro, un folignate “doc”, che ha frequentato negli anni scorsi le “Berkley Jazz Clinics” di “Umbria Jazz” a Perugia. Quando non è con Rava, che lo ha accolto nella sua “band” dopo essere entrato in contatto con lui a Siena nel 2003, Guidi suona nel proprio gruppo, il “Giovanni Guidi Quartet”. Nonostante passi, per la sua attività, gran parte dell’anno in viaggio, Guidi sottolinea che la sua casa è a Foligno, e a Foligno gli piace stare. Anche Fabio Negri e Pietro Leverato sono giovani emergenti. “Rava è un maestro” dicono , un maestro che ci fa crescere”. Enrico Rava si schermisce, rifiuta il ruolo. “Li ho scelti solo perché suonano bene – taglia corto -, e non certo perché sono giovani. Se avessero avuto sessantanni, li avrei presi lo stesso. Certo, i giovani spesso suonano meglio, perché sono in contatto, in maggiore sintonia con la contemporaneità. Ma questo è solo per il fatto che gran parte dei miei coetanei si sono fermati e fossilizzati”. .  
   
   
NUOVO CORSO DELLE INIZIATIVE CULTURALI DI VILLA MANIN.  
 
 Udine, 16 dicembre 2008 - E´ stato il presidente Renzo Tondo, assieme all´assessore regionale alla Cultura, Roberto Molinaro e al commissario straordinario dell´Azienda Speciale Villa Manin, Enzo Cainero, a presentare il programma biennale (primavera 2009 - primavera 2011) che legherà l´Azienda Speciale e la società Linea d´ombra Libri incaricata di coorganizzare quattro mostre di eccellenza artistica finalizzate a riannodare un contatto diretto con il territorio, prevedendo due rassegne di artisti del Friuli Venezia Giulia e due di carattere internazionale significativamente motivate dalla posizione ponte della regione con la Mitteleuropa e l´Est Europa, stimolando la rivitalizzazione dei rapporti verso l´area. L´articolata progettualità trova essenziale riferimento nell´accordo intervenuto con Marco Goldin e Linea d´ombra Libri per la conduzione dell´attività espositiva nella prestigiosa sede di Passariano di Codroipo, appartenente alla Regione. Pertanto il 21 marzo fino al 30 agosto 2009 si aprirà una ampia antologica dedicata a Giuseppe Zigaina, nella ricorrenza dei suoi 85 anni. Tra i principali artisti del secondo Novecento in Italia, di Zigaina saranno esposte oltre cento opere, dalla prima del 1942 fino ai mesi ultimi. Opere provenienti da Musei e collezioni sparsi nel nostro Paese. A seguire, dal 26 settembre 2009, e fino al 7 marzo 2010, una prima, importante mostra internazionale, "L´età di Corot e Monet. La diffusione del Realismo e dell´Impressionismo nell´Europa centrale e orientale". Attraverso prestiti prestigiosi provenienti da notissimi Musei americani ed europei, per la prima volta, e non solo in Italia, verrà raccontata in una esposizione di circa 100 opere la grande influenza che la pittura francese ebbe in quei territori, prima con gli esempi soprattutto di Corot e Courbet e successivamente con l´apporto determinante di Monet, Manet e compagni, fino al primo Kandinsky, folgorato dalla visione di alcuni "Covoni" dipinti da Monet nell´ultimo decennio del secolo ed esposti dopo poco in una rassegna a Mosca. Le affascinanti caratteristiche nazionali che hanno fatto di certa pittura ottocentesca del centro ed est Europa un caso di assoluta bellezza, hanno trovato rinnovata forza e modernità dal contatto con i venti nuovi che giungevano da Parigi. Una mutazione nell´originalità che si ritrova in grandi maestri nazionali da Levitan a Klever, da Chelmonsky a Merse, da Rohlfs a Calame, dal primo Hodler a Mauve, dal primo Ensor al già citato, primo Kandinsky e il primo Malevich, solo per fare alcuni nomi tra i tanti che saranno in mostra. Per far infine comprendere per la prima volta il senso di un percorso che ha indubbiamente segnato in modo profondo alcuni decenni di pittura nel secondo Ottocento nel vecchio Continente. Torneranno i grandi friulani con la mostra dedicata a "I Basaldella" dal 27 marzo 2010 (e fino al 29 agosto). A oltre vent´anni di distanza dall´esposizione che ai tre fratelli (Afro, Dino, Mirko) venne riservata dalla Galleria d´Arte Moderna di Udine, oltre cento opere serviranno a ripercorrere l´affascinante storia di una famiglia di artisti che ha pochi eguali, ricordando il centenario della nascita di Mirko. Infine, dal 25 settembre 2010 al 6 marzo 2011, la seconda grande mostra internazionale, "Da Böcklin a Klimt a Schiele. Dal Simbolismo alla Secessione tra Monaco e Vienna", per analizzare, facendo ricorso a cento importanti dipinti provenienti da Musei di tutto il Continente, quel momento straordinario in cui la pittura nella Mitteleuropa costituì una superba alternativa ai francesismi che albergavano in così tanti luoghi. Monaco e Vienna, tra il Simbolismo di Von Stück e Böcklin da un lato e il gusto secessionista di Klimt prima e Schiele poi, sono due capitali fondamentali per l´arte, con il ruolo determinante soprattutto dell´Accademia di Monaco. Punto di snodo attorno a cui ruotano figure di primissimo piano della pittura, ma dell´arte in generale, in quel tempo a cavallo tra i due secoli, con influssi rilevanti soprattutto per la cultura triestina. .  
   
   
“VISSI D’ARTE”, MONOLOGO SU PUCCINI AL S.A.S.S. DI TRENTO  
 
 Trento, 16 dicembre 2008 - È dedicato agli appassionati dell’opera lirica “Vissi d’arte”, un monologo scritto e interpretato da Alfonso Masi, che è in programma mercoledì 17 dicembre, alle ore 17. 30, al S. A. S. S. , lo Spazio Archeologico del Sas, a Trento, sotto piazza Cesare Battisti. L’occasione è data dall’anniversario, il prossimo lunedì, dei centocinquanta anni dalla nascita di Giacomo Puccini. Giacomo Puccini, prossimo alla morte nel letto di un ospedale a Bruxelles, ripercorre i sentieri della sua vita evocando affetti personali e personaggi nati dalla propria arte, con un occhio di riguardo per le figure di donne. Emergono così persone incontrate in vita che vanno ad intrecciarsi con i personaggi delle sue opere liriche: la gelosia di Elvira, prima sua compagna e poi moglie, si confonde con quella di Tosca; le mani di Elvira, che lavano i panni del piccolo Antonio nella fredda casa di Milano, si trasformano nella gelida manina di Mimì; Dora, la giovane domestica suicidatasi perché accusata ingiustamente da Elvira, viene avvicinata alla piccola Butterfly, piena di dolore. Infine Turandot, “di gelo cinta”, l’opera che Puccini non riesce a terminare, diventa un presagio della propria morte e il compositore immagina che quando l’opera verrà rappresentata incompiuta qualcuno uscirà alla ribalta per annunciare al pubblico: “A questo punto il Maestro è morto. ” “Vissi d’arte”, non è solo il titolo di un’aria della Tosca: è l’esistenza stessa di Puccini in cui vita, arte e musica si compenetrano e si fondono, e che Alfonso Masi fa rivivere in un monologo da lui scritto e interpretato, che riempirà di sogni, visioni e ricordi ne sale dello Spazio Archeologico del Sas sotto Piazza Cesare Battisti. L’appuntamento (ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili) è per martedì 17 dicembre, alle 17. 30. Informazioni Tel. 0461 492161 - 0461 492182 E-mail: sopr. Archeologica@provincia. Tn. It .  
   
   
MILANO: OGGI DOMANI CONCERTO JAZZ ALL’ANAGRAFE DI VIA LARGA.  
 
Milano, 16 dicembre 2008 – Oggi alle ore 19. 00, nel salone dell’Anagrafe di via Larga 12 si terrà un concerto jazz con Franco Cerri e Enrico Intra. Assieme a Cerri (chitarra) e Intra (pianoforte), si esibiranno Marco Vaggi al contrabbasso e Tony Arco alla batteria. La serata sarà introdotta da Maurizio Franco. In programma R. Rodgers “My Funny Valentine”, E. Intra “Rondò”, A. C. Jobim ”Corcovado”, Intra “Bluestop”, D. Reinhardt “Nuages”, Styne “Fine and Dandy”, D. Ellington “C – Jam Blues”. Sarà presente l’assessore ai Servizi civici Stefano Pillitteri. L’ingresso è gratuito. .