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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Dicembre 2008
LA DIVISIONE CELLULARE RISENTE DEL CALDO  
 
Bruxelles, 16 dicembre 2008 -Una nuova scoperta ha gettato luce sul meccanismo della divisione cellulare in un microorganismo che prospera nell´acido caldo. Grazie a questa scoperta, i ricercatori di tutto il mondo possono raggiungere una migliore comprensione delle principali discendenze evolutive della vita sulla Terra e dei processi vitali nelle cellule umane. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. Il concetto dell´evoluzione molecolare è emerso negli anni 1960, frutto dello studio di un gruppo di ricercatori che intendeva capire più a fondo la struttura e la funzione degli acidi nucleici e delle proteine. I moderni progressi nella genomica hanno fatto aumentare di moltissimo l´interesse in questo campo. Più di recente, alcuni ricercatori del Dipartimento di evoluzione molecolare presso il Centro di biologia evolutiva (Ebc) dell´Università di Uppsala in Svezia sono riusciti ad identificare un nuovo meccanismo di divisione cellulare. Ogni giorno milioni di milioni di cellule del corpo umano muoiono, ma vengono costantemente sostituite poiché le cellule si dividono e si moltiplicano. Questo processo di divisione cellulare è fondamentale per la sopravvivenza di qualunque specie ma avviene così regolarmente che è facile darlo per scontato. Per gli scienziati, comumque, questo processo di divisione cellulare è sempre affascinante. Hanno notato, per esempio, che gli errori che avvengono durante questo processo possono causare malattie. È per questo che la ricerca e la scoperta fatte all´Università di Uppsala sono così importanti. Questa scoperta è stata fatta nel micorganismo Archaea chiamato Sulfolobus acidocaldarius. Com´è tipico di molti altri microrganismi Archaea, il Sulfolobus acidocaldarius è un "estremofilo" che fu inizialmente scoperto in una calda primavera nel Parco Nazionale di Yellowstone in Wyoming, Stati Uniti. Il termine estremofilo si riferisce al fatto che questi microrganismi normalmente si trovano e prosperano in condizioni estreme di caldo, acidità, salinità o pressione. Nella fattispecie, il Sulfolobus acidocaldarius prospera in acido ad una temperatura di 80 gradi Celsius. A causa di questa loro particolare capacità, gli Sulfolobus acidocaldarius sono interessanti per i ricercatori, permettendo agli scienziati di svelare una serie di misteri. I microrganismi sono anche usati come "fabbriche di cellule", progettati per colture di cellule su larga scala e per la produzione di biomateriale. In molti casi, hanno sostituito la produzione chimica e sintetica. Per il professore dell´Università di Uppsala, Rolf Bernander, "Rappresentano un affascinante sistema modello nelle teorie su come la vita ha potuto avere origine negli ambienti caldi sulla Terra agli inizi, nonché nella ricerca della vita in ambienti estremi su altri pianeti. " Il team di ricercatori di Uppsala, tra cui c´erano Ann-christin Lindås, Erik Karlsson, Maria Lindgren e Thijs Ettema, sono stati in grado di identificare tre geni che vengono "attivati" appena prima della divisione cellulare. Questi geni producono una proteina che provoca la formazione di una fascia al intorno al centro della cellula tra cromosomi appena divisi. La fascia continua a stringersi gradualmente finché non si formano due cellule "figlie". Secondo il professor Bernander, quello cui hanno assistito è una prima mondiale. "È la prima volta in decenni che si scopre un nuovo meccanismo di divisione cellulare, e i prodotti genetici non mostrano somiglianze con proteine di divisione conosciute", ha sottolineato. Questi risultati hanno implicazioni di ampio respiro, poiché non migliorano soltanto la nostra comprensione della biologia cellulare degli Archaea e degli estremofili, ma anche la nostra comprensione dei processi cellulare chiave negli umani e negli altri organismi superiori. Per ulteriori informazioni, visitare: Università di Uppsala http://artedi. Ebc. Uu. Se/ Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas) http://www. Pnas. Org/ .  
   
   
EFFICACI GLI SCREENING ANTITUMORI OGGI A MILANO CONVEGNO SU CANCRO AL SENO, COLON RETTO E COLLO UTERO  
 
 Milano, 16 dicembre 2008 - "Lo scorso anno in Lombardia sono stati effettuati circa la metà di tutti gli esami di screening per il tumore del colon retto svolti in Italia, a dimostrazione del grande impulso che vi hanno avuto le attività di diagnosi precoce delle neoplasie. I cittadini lombardi, in sostanza, stanno facendo proprio uno slogan che considero assai adeguato a questo tipo di problemi: ´Sappiatelo prima, vivrete di più´". Lo ha affermato l´assessore alla Sanità di Regione Lombardia, Luciano Bresciani, presentando ieri mattina alla stampa il convegno annuale dell´Ons (Osservatorio Nazionale Screening) che quest´anno si tiene a Milano (domani martedì 16 dicembre, dalle ore 9 alle ore 18, all´auditorium Giorgio Gaber del Palazzo della Regione - piazza Duca d´Aosta, 3). Le attività di screening, per la cui realizzazione la Regione Lombardia ha investito oltre 30 milioni di euro, riguardano il cancro della mammella, del colon retto e della cervice uterina, i tre principali tumori che colpiscono la popolazione italiana. Attualmente la ricerca scientifica ha fornito prove sufficienti sull´efficacia di tre screening, il cui obiettivo è quello di identificare precocemente i tumori, riducendo di conseguenza la mortalità. In Lombardia il carcinoma mammario è al primo posto per incidenza tra i tumori femminili e presenta, secondo le stime dell´Istituto superiore di Sanità riferite al 2008, tassi di poco superiore alla media nazionale (109 casi ogni 100. 000 abitanti contro 93 su 100. 000. Il carcinoma al colon retto invece presenta, per entrambi i sessi, tassi di incidenza sovrapponibili alle medie nazionali (maschi 69 su 100. 000; femmine 39 su 100. 000). Da ultimo il carcinoma della cervice uterina mostra tassi di incidenza di poco inferiori alle medie nazionali (9,4 su 100. 000 contro 9,8 su 100. 000). In base a questo quadro in Lombardia hanno pertanto ricevuto maggior impulso i programmi di screening del carcinoma mammario e colonrettale. "Siamo partiti nel 2000 - ha spiegato l´assessore Bresciani - invitando tutte le donne tra i 50 e i 69 anni a sottoporsi ogni due anni allo screening mammografico. Nel 2007 su un target di 1. 248. 321 donne sono state 546. 955 le lombarde invitate a sottoporsi allo screening. Di queste 297. 722 hanno aderito, facendo una mammografia, con tassi medi regionali d´adesione del 62% (dato medio nazionale 60%). I programmi di screening del carcinoma colonrettale, con offerta attiva biennale della ricerca del sangue occulto fecale (sof) ai residenti d´età compresa tra i 50 ed i 69 anni, sono stati avviati nel 2005 e sono attivi in tutte le Asl. Nel 2007 su un target di 2. 481. 117 persone, sono stati invitati 1. 275. 048 lombardi; di questi 514. 575 (43. 3%) si sono sottoposti al test". "Di notevole rilievo - ha proseguito l´assessore - sono stati i risultati ottenuti per la popolazione in termini di diagnosi precoce. Solo nel 2007 sono stati diagnosticati 934 cancri della mammella di cui 101 (11%) in situ e 261 (28%) di dimensioni inferiori ai 10 mm e quindi in fase precoce. Inoltre dal 2005, anno di avvio, al 2007 sono stati diagnosticati 2. 175 cancri del colon retto". L´assessore Bresciani ha infine ricordato che "relativamente al carcinoma della cervice uterina, tenuto conto che in Lombardia circa il 70% delle donne di età compresa tra i 25 ed i 64 anni effettua il pap test con regolarità presso strutture sanitarie o consultoriali ma anche dal proprio ginecologo di fiducia, l´attività è indirizzata al coinvolgimento di quel 30% di donne che non aderisce agli inviti dell´Asl o non si reca spontaneamente ad effettuare il test". Alla conferenza stampa è intervenuto anche il direttore dell´Osservatorio nazionale Screening, Marco Zappa, il quale ha illustrato la situazione nazionale. "In Italia, - ha detto - nel corso del 2007 sono state inviate poco meno di 8. 000. 000 di lettere di invito a sottoporsi ad un esame precoce (2. 209. 000 per lo screening mammografico, 3. 021. 000 per lo screening cervicale, 2. 613. 000 per lo screening colonrettale). A questi inviti hanno risposto oltre 3. 500. 000 di persone (1. 221. 000 per lo screening mammografico, 1. 217. 000 allo screening della cervice e 1. 140. 000 a quello del colon retto) "Un dato comune a tutte e tre i tipi di screening - ha sottolineato Zappa - è lo squilibrio tra il Nord e il Sud Italia per quanto riguarda la diffusione di questo tipo di esami. Essa è di norma nell´Italia meridionale ed insulare assai minore che nel resto del paese. Se ci confrontiamo invece col resto dell´Europa notiamo che il nostro livello i partecipazione e più basso". Nel corso del convegno di domani verranno presentati tutti questi dati, dettagliati per Regione e confrontati con quelli degli altri paesi europei. .  
   
   
EFFETTI DEI FARMACI SULLE DONNE: IL PARERE DEL COMITATO PER LA BIOETICA  
 
 Roma, 16 dicembre 2008 - Effetti collaterali e indesiderati: questa voce nei foglietti inseriti all’interno di ogni medicinale – i cosiddetti ”bugiardini” – riporta quali possono essere le reazioni collaterali all´assunzione di un farmaco. Ma su quali soggetti si studiano gli effetti di un medicinale? In altre parole, come procede la sperimentazione della medicina, e dunque l´informazione, sui danni collaterali di un farmaco? Il Comitato nazionale per la Bioetica (Cnb) ha recentemente espresso un parere sulla questione nel documento "La sperimentazione farmacologica sulle donne", in cui si evince che il “campione” di riferimento è sostanzialmente di sesso maschile. Più precisamente, la sperimentazione della medicina ha sviluppato un approccio "neutrale" e "in-differente" rispetto alla differenza sessuale. "Molti ricercatori e medici in taluni capitoli della patologia umana non hanno tenuto adeguatamente in considerazione le differenze tra i sessi per quanto riguarda lo studio della sintomatologia, l´accertamento della diagnosi e l´efficacia dei trattamenti", si legge nella premessa del documento. Cosa vuol dire questo? E’ una cosa che si sa poco e a cui si pensa ancor meno, eppure gli effetti di un medicinale su una donna o su un uomo non sono gli stessi, perché donna e uomo sono diversi. Eppure, a parte i medicinali che curano patologie specificamente femminili (pensate alle patologie del seno, ad esempio), lo studio degli effetti dei medicinali “per tutti” non sono differenziati, se non in misura minima. Vale a dire, gli effetti collaterali e/o indesiderati studiati prima che un farmaco sia messo in vendita dicono poco su cosa è possibile che succeda alle donne. Nel parere del Comitato per la Bioetica si legge che sebbene il consumo dei farmaci da parte delle donne sia in aumento rispetto agli uomini, risulta che "le donne sono maggiormente esposte a possibili reazioni avverse al momento dell´assunzione di farmaci dopo l´immissione in commercio e si riscontra una minore efficacia nell´uso di farmaci, con effetti collaterali e indesiderati più frequenti e più gravi rispetto agli uomini". Il documento analizza le principali ragioni di questa carenza, ne discute le problematiche etiche emergenti e analizza le normative internazionali e nazionali sull’argomento, sottolineando l´aspetto che lega la sperimentazione farmacologica all´età fertile della donna. Le conclusioni del Comitato nazionale per la Bioetica sottolineano la pericolosità di una farmacologia “neutrale” rispetto alle differenze sessuali: “la donna non può essere assimilata all’uomo, come una mera variabile, ma ha una specificità che la sperimentazione è chiamata a tenere in considerazione per promuovere una medicina che riconosca adeguatamente le pari opportunità uomo/donna”. Dunque il Comitato propone di sensibilizzare le autorità sanitarie e di incentivare le aziende farmaceutiche a sostenere la sperimentazione distinta per sesso, anche se poco redditizia. La bassa redditività della sperimentazione "di genere" per le case produttrici di farmaci potrebbe diventare, viceversa, una forma di investimento mirato e con effetti di ampio respiro, dato che sono proprio le donne ad essere le maggiori consumatrici di farmaci. In un contesto culturale in cui l’approccio consapevole alla cura di sé comincia a prendere sempre più le misure al significato autentico di salute, proprio le donne sembrano essere particolarmente sensibili al tema in questione. Di seguito, alcune delle indicazioni espresse dal Comitato nazionale per le Bioetica nel documento: Promuovere la partecipazione ai trials clinici delle donne con un’adeguata informazione sull’importanza sociale della sperimentazione femminile; garantire una maggiore presenza delle donne come sperimentatrici e come componenti dei Comitati etici; sollecitare una formazione sanitaria attenta alla dimensione femminile nell’ambito della sperimentazione farmacologica, oltre che della ricerca e della cura; incrementare una cooperazione internazionale, oltre che nazionale e locale, con attenzione alla condizione femminile nell’ambito della sperimentazione clinica. .  
   
   
TELEMEDICINA RIDUCE I COSTI DELLA SANITÀ  
 
Trieste, 16 dicembre 2008 - "La telemedicina abbatte i costi della sanità, ottimizza i processi, rende la diagnostica più rapida ed efficace, consente un costante monitoraggio dei pazienti affetti da malattie croniche, può rivoluzionare le regole e le condotte dell´assistenza domiciliare ed ospedaliera. Eppure anche in questo settore, come in tanti altri, l´Italia ha accumulato ritardi significativi, che tuttavia, in virtù delle competenze maturate in Friuli Venezia Giulia, possiamo recuperare". Lo ha detto ieri l´assessore regionale all´Università e Ricerca, Alessia Rosolen che, nel portare il saluto dell´Amministrazione regionale al nono congresso nazionale dell´Associazione italiana di Telemedicina ed Informatica medica, ha aggiunto come "per colmare questi ritardi occorre investire risorse, ma soprattutto occorre modificare le prassi e le abitudini mentali della Pubblica amministrazione, delle imprese, dei centri di ricerca e delle Università italiane". E se la telemedicina è "messa in rete di risorse, di conoscenze e di tecnologie; se è scienza della vita e multidisciplinarietà; se rappresenta abbattimento di barriere, alimentandosi di pratiche condivise, di alleanze e di collaborazioni", ecco che essa può anche essere "la metafora di tutto ciò che questa Amministrazione regionale auspica dalla ricerca, dalla formazione e dall´innovazione, che devono viaggiare in maniera sinergica ed interconnessa", mentre "fino ad oggi in Italia e anche in Friuli Venezia Giulia hanno spesso giocato in proprio". Questa è, secondo l´assessore, "la vera sfida". Proprio per questa ragione, ha aggiunto, "vorrei che attraverso la telemedicina si potesse tratteggiare un modello che possa essere validamente accolto e fatto proprio anche da altre realtà accademiche, scientifiche e imprenditoriali del Friuli Venezia Giulia". .  
   
   
TRIESTE: ECCELLENZA DEL BURLO IN PROSPETTIVA NUOVA SEDE  
 
 Trieste, 16 dicembre 2008 - L´irccs "Burlo Garofolo" di Trieste si presenta con un volto nuovo. Dopo 18 mesi di lavori, attuati senza bloccare l´attività, e un investimento complessivo di tre milioni di euro, l´ospedale infantile dispone di un blocco operatorio totalmente rinnovato, con sei sale operatorie. Nuove anche la rianimazione e la gastroenterologia. Le strutture sono state inaugurate il 13 dicembre, presente, tra gli altri, l´assessore regionale alla Salute e protezione sociale, Vladimir Kosic, accanto ai i responsabili dell´istituto e a diverse altre autorità. Nel corso della visita sono stati inaugurati anche i nuovi laboratori integrati di immunopatologia cellulare per la ricerca e il biobanking, ovvero per la raccolta e conservazione delle cellule staminali ed emopoietiche che si utilizzano nei trapianti e nelle terapie cellulari. Sette laboratori ad alta tecnologia, costati oltre 800 mila euro, tra parte edilizia e strumentazioni, che permettono al "Burlo" di disporre di un modernissimo sistema di conservazione a bassa temperatura di linee cellulari. Non mancano spazi dedicati alla diagnostica immunogenetica e oncologica, che consentono ai medici di ottenere diagnosi in tempi brevi e di meglio dosare i trattamenti terapeutici, facendolo in maniera personalizzata. Per l´assessore Kosic "gli interventi realizzati e quelli ancora in corso consentono al personale dell´istituto di disporre di ambienti e attrezzature di eccellenza per svolgere nel migliore dei modi, a beneficio dell´utenza, l´attività di ricerca, di cura, di didattica e di formazione". Un´attività "di qualità che l´Istituto potrà portare nella nuova sede, a Cattinara, ove trasferirà il suo patrimonio di conoscenze e di risposte alle crescenti complessità dei bisogni di salute, trovando spazi più adeguati per meglio svolgere il suo ruolo". "Lo scorso 9 dicembre - ha ricordato infatti l´assessore - la Conferenza dei servizi tra Regione, Comune, Provincia, Anas, Burlo e Azienda ospedaliero-universitaria, ha approvato il testo dell´accordo di programma per le nuove realizzazioni nel comprensorio di Cattinara. Entro febbraio è prevedibile che l´accordo divenga variante urbanistica e che quindi si possa partire con le gare per l´attuazione degli interventi previsti, tra cui la nuova sede del "Burlo", che la Regione ha da tempo programmato". "È su questo futuro - ha concluso Kosic - che le risorse professionali e finanziarie devono ora concentrarsi, in quanto rappresenta la vera prospettiva per il ´Burlo´ e per la sanità regionale". "Nel frattempo - ha concluso - anche al ´Burlo´ andrà, così come a tutte le Aziende sanitarie e agli ospedali del Friuli Venezia Giulia, la massima attenzione dell´Amministrazione regionale, per garantire prestazioni di qualità e in sicurezza per tutto il tempo necessario alla transizione". .  
   
   
ZONE MONTANE E ISOLE: 10 MILIONI PER SERVIZI E PROGETTI SANITARI ACCORDO REGIONE TOSCANA -UNCEM PER LA DESTINAZIONE E LA RIPARTIZIONE  
 
 Firenze, 16 dicembre 2008 - Quasi 10 milioni di euro: a tanto ammontano i fondi con cui l´assessorato per il diritto alla salute finanzia per il 2008 i progetti e le iniziative sanitarie per le zone montane e le isole toscane. I fondi verranno ripartiti per l´82,5% fra le zone montane e per il 17,5% fra le isole in proporzione al numero degli abitanti dei comuni, dopo una concertazione fra Aziende sanitarie, Conferenze dei sindaci, Comunità montane e Società della Salute. «Insieme allo stanziamento – spiega l´assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi – abbiamo anche approvato uno schema di accordo con l´Uncem per definire nuovi indirizzi di programmazione integrata. Queste risorse infatti vanno spese in modo mirato e specifico per produrre effetti positivi sulle comunità interessate». L´accordo individua infatti alcuni obiettivi precisi a cui dovranno tendere fino al 2010 i progetti che verranno finanziati: in primo luogo migliorare la fruibilità dei servizi sanitari, soprattutto per gli anziani che rappresentano una fascia di popolazione molto importante nelle zone montane. Poi valorizzare le risorse umane e professionali che operano nelle specificità geografiche, potenziare i servizi di emergenza-urgenza, con particolare riferimento ai comuni montani in situazioni di maggior disagio e infine definire percorsi assistenziali per patologie e categorie specifiche di persone. I progetti, che dovranno essere presentati entro il 31 dicembre (e in data da concordare negli anni successivi) dovranno essere approvati dalle Conferenze dei sindaci e dalle Società della salute, previa intesa con le Comunità montane e faranno parte del Piani integrati di salute. Nelle zone dove si è costituita la Società della salute il finanziamento, destinato a programmi di attività integrate condivise, dovr&agr ave; tenere conto dell´avvio del progetto sull´assistenza continuativa alle persone non autosufficienti. Al termine di ogni anno la Regione e l´Uncem verificheranno l´utilizzo dei fondi, lo stato di attuazione dei progetti e la congruità dei criteri di ripartizione. Ecco come sono stati distribuiti i finanziamenti per il 2008. Asl 1 Massa Carrara 1. 128. 229; Asl 2 Lucca 2. 092. 585; Asl 3 Pistoia 653. 690; Asl 4 Prato 345. 276; Asl 6 Livorno 1. 506. 936; Asl 7 Siena 541. 644; Asl 8 Arezzo 1. 132. 693; Asl 9 Grosseto 541. 644; Asl 10 Firenze 514. 965; Asl 12 Viareggio 662. 332; Totale 9. 119. 993. .  
   
   
ALAD-FAND, CORSO FORMAZIONE SU AUTOGESTIONE DIABETE MELLITO  
 
Caserta, 16 dicembre 2008 - Nei giorni scorsi presso il Crowne Plaza Hotel, si è svolto il corso di formazione teorico-pratico su autogestione ed autocontrollo del Diabete mellito finalizzato alla creazione della figura del “Diabetico guida”: un paziente diabetico esperto ed in grado di aiutare altri diabetici, previa preparazione e modelli prestabiliti, il corretto autocontrollo glicemico domiciliare ed altre tecniche di autogestione, assegnando molta importanza alla compilazione del diario glicemico che consente al proprio diabetologo di dare indicazioni utili al paziente per migliorarsi nell’autogestione e ritardare, il più possibile, l’insorgenza delle complicanze. “L’obiettivo del corso – riferisce una nota dell’Alad-fand di Basilicata - è stato quello di fornire informazioni scientifiche e formazione educativa a rappresentanti di Associazioni di Volontariato. Tra gli obiettivi specifici il corso si prefigge di formare persone con diabete sugli argomenti del corso; affinare competenze a riconoscere possibili errori per migliorare la qualità della vita e valorizzare il ruolo delle Associazioni di volontariato nel percorso educativo delle persone con diabete”. .  
   
   
SANITÀ, S.CAMILLO, CON "CITTÀ ETICA" L´OSPEDALE DIVENTA PIÙ ACCOGLIENTE  
 
Roma, 16 dicembre 2008 - “Vogliamo rendere l’ospedale un luogo in cui i malati e i loro famigliari possano sentirsi a casa: una struttura più accogliente, più bella e vivibile”. Così il direttore generale del San Camillo-forlanini, Luigi Macchitella, descrive l´iniziativa “Città Etica”, un’operazione che ha l’obiettivo di valorizzare uno degli ospedali più grandi d’ Europa con oltre cinquemila dipendenti e circa 10mila pazienti ogni giorno. “Punteremo in primo luogo sulla comunicazione verso l’utenza - prosegue Macchitella - Vogliamo fare in modo che il paziente viva nel modo più semplice possibile il rapporto con l’ospedale. Noi vogliamo comunicare la buona sanità quella che rende questo ospedale centro di eccellenza in molti settori”. Nell’ospedale, che si estende su una superficie di 24 ettari, saranno posti totem informativi, sui quali le aziende private potranno apporre messaggi pubblicitari. “I ricavi della pubblicità - spiega il direttore generale - verranno reinvestiti totalmente per l’attività ospedaliera. Il nostro primo obiettivo è ristrutturare la Casa della suore, in modo da poter garantire alloggi per i parenti dei ricoverati”. .  
   
   
INAUGURAZIONE CENTRO MEDICINA GENERALE E AMBULATORI PER ENDOMETRIOSI DUE ECCELLENZE DEL MODELLO SANITARIO VENETO  
 
 Bovolone (Verona), 15 dicembre 2008 - L’assessore regionale alla sanità Sandro Sandri ha visitato nel pomeriggio dell’ 11 dicembre l’Ospedale San Biagio di Bovolone (Verona), inaugurando nell’occasione il Centro di Medicina Generale intitolato alla memoria del medico Daniele Giraldi, e laboratorio integrato per la diagnosi e la cura dell’Endometriosi. “Sono particolarmente contento di essere qui oggi – ha detto Sandri – incontrando il direttore generale Daniela Carraro, i sanitari e numerose autorità locali alla presenza anche dell’on. Alessandro Montagnoli e del presidente della V° Commissione del Consiglio regionale Raffaele Bazzoni – per dimostrare la rinnovata attenzione della Regione nei confronti dei cittadini di quest’area del veronese e delle loro necessità di salute. Le due strutture che abbiamo inaugurato oggi – ha aggiunto Sandri – sono la dimostrazione che qui a Bovolone si sta lavorando per costruire una sanità moderna e il linea con il modello veneto, costituita nell’occasione da eccellenze come gli ambulatori per l’endometriosi e da una forte integrazione tra ospedale e territorio, testimoniata dalla lodevolissima iniziativa dei medici di medicina generale locali che, con lungimiranza, hanno dato vita al Centro di Medicina Generale. Ed è proprio verso la medicina territoriale e di base – ha annunciato Sandri – che è mia intenzione rafforzare gli interventi regionali futuri, dopo una stagione che ha visto privilegiare le strutture per acuti”. Il Centro di Medicina Generale “Daniele Giraldi” è stato attivato il 3 novembre. Quattro medici hanno spostato i loro ambulatori all’interno della struttura ospedaliera, garantendo così un orario di apertura più ampio per i propri pazienti (dalle ore 8. 00 alle ore 12. 30 e dalle ore 15. 00 alle ore 19. 30 dal lunedì al venerdì; il sabato è garantita la presenza di un medico dalle ore 8. 00 alle ore 10. 00). Gli utenti complessivi sono circa 5000, con una affluenza giornaliera stimata di circa 200 – 300 pazienti. L’ambulatorio Integrato per la diagnosi e la cura dell’Endometriosi va ad integrare l’attività del centro già aperto al “Mater salutis” di Legnago. I medici e gli specialisti si occuperanno di questa patologia femminile cronica, spesso invalidante, che colpisce circa tre milioni di donne in Italia. Con questa struttura, poco diffusa a livello veneto, l’Ulss 21 si propone come centro di riferimento per la cura dell’endometriosi. .  
   
   
SANITA’: LA MACEDONIA “STUDIA” IL MODELLO VENETO SANDRI INCONTRA IL MINISTRO DELLA SANITA’ OSMANI  
 
Venezia, 16 dicembre 2008 - L’assessore regionale alla Sanità del Veneto Sandro Sandri il 12 dicembre ha ricevuto a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia, il Ministro della Sanità della Repubblica di Macedonia Bujar Osmani. L’incontro è stato chiesto dal giovanissimo (29 anni) Ministro macedone con lo scopo di conoscere più a fondo il “modello sanitario” veneto e valutare la possibilità di avviare rapporti di collaborazione nel settore. “Sulla vostra organizzazione sanitaria – ha detto Osmani – abbiamo eccellenti notizie, ed è nostra intenzione studiare a fondo questo modello nell’ambito di un’ampia azione di ricostruzione della rete sanitaria e ospedaliera del nostro Paese”. Sandri, da parte sua, ha illustrato al Ministro macedone le principali caratteristiche del sistema sanitario regionale in generale, e Veneto in particolare, dichiarandosi ben contento di poter avviare forme di collaborazione sanitaria con la giovane Repubblica macedone. In particolare, l’Assessore ha fatto riferimento alle modalità di realizzazione dei nuovi Ospedali e al sistema del project financing, alla strategia di forte integrazione tra Ospedale e medicina territoriale, al settore della formazione professionale degli operatori, che potrebbe essere uno dei primi elementi di future possibili collaborazioni. . .  
   
   
FIRENZE: ENTRA NELLA FASE OPERATIVA IL PROGETTO DESTINATO AI DISABILI CON DEFICIT MOTORIO MELAMPO, NEL 2009 PARTE L´ADDESTRAMENTO DEI CANI PER PRESENTARE LE DOMANDE DI AMMISSIONE C´È TEMPO FINO AL 31 GENNAIO 2009  
 
 Firenze, 16 dicembre 2008 - Prende ufficialmente il via ´Melampo´, il progetto sperimentale ideato dalla Scuola Nazionale Cani Guida di Scandicci in collaborazione con l’Azienda Sanitaria 10 di Firenze che punta all´addestramento di cani destinati a disabili con deficit motorio per assisterli nelle normali attività quotidiane. Da oggi sono stati aperti i termini per la presentazione delle domande per la selezione dei team che parteciperanno al progetto sperimentale. La durata del progetto è di 24 mesi durante i quali verranno creati i primi team operativi uomo/cane, mettendo così a disposizione delle persone disabili non solo l’animale formato ma anche la possibilità di farlo partecipare attivamente alla sua formazione. I cani preparati saranno in grado di soddisfare alcune esigenze specifiche delle persone alle quali saranno assegnati: aprire e chiudere porte e sportelli, portare telefoni, accendere e spengere luci, portare il giornale e la spesa, raccogliere oggetti caduti a terra, caricare il cestello della lavatrice e soprattutto infondere fiducia nelle proprie capacità ai disabili stessi che saranno in grado di sviluppare, attraverso l’apporto del cane, nuove abilità. Nella fase attuativa del progetto agli operatori della Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi si aggiungeranno anche quelli del centro residenziale di riabilitazione Villa ´Il Sorriso´ che affiancheranno i disabili secondo un percorso calibrato sulle loro specifiche esigenze durante la formazione da parte del team di addestratori. Le persone interessate alla selezione dei team che faranno parte del progetto possono scaricare dal sito www. Regione. Toscana. It/scuolacaniguida il modulo di richiesta informazioni che, dopo la compilazione, dovrà essere spedito al seguente indirizzo: Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi, Via dei Ciliegi 26, 50020 Scandicci (Fi). Per avere informazioni si può anche telefonare allo 055 4382853. La Scuola provvederà successivamente a inviare il modulo per la richiesta di partecipazione che dovrà essere riconsegnato o rispedito alla Scuola, debitamente compilato, entro il 31 Gennaio 2009. L´ammissione al progetto verrà comunicata direttamente agli interessati. .  
   
   
BOLZANO, ACCORDO SUL NUOVO CONTRATTO COLLETTIVO DEI MEDICI  
 
Bolzano, 16 dicembre 2008 - La Giunta provinciale ha dato ieri il suo assenso alla firma del contratto collettivo per i medici e veterinari del servizio sanitario provinciale. L’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, esprime in una nota la propria soddisfazione per il nuovo accordo. L’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, è particolarmente soddisfatto del nuovo accordo riguardante il contratto collettivo dei medici e dei veterinari del servizio sanitario provinciale che prevede un orario di lavoro più flessibile, un aumento dell’orario di lavoro da 38 a 40 ore ed un miglioramento della retribuzione dei medici con contratto di lavoro a tempo parziale. Il contratto comporta una spesa sul bilancio provinciale di 34,7 milioni di Euro per il 2009. .  
   
   
POTENZA, APRE LA PERSONALE DI ROBERTA BASILE  
 
Potenza, 16 dicembre 2008 . - Da ieri e fino a metà gennaio, presso Banca Sella, di via dei mille,34 a Potenza in mostra le tele di Roberta Basile. Una decina di pezzi, acrilici su tela con applicazioni in formati che vanno da 140x160 sino ai più piccoli 50x50. Costituiscono il corpus della mostra dell´artista napoletana, il cui filo conduttore è un chiaro orientamento verso il bene, la positività, la rappresentazione di una rinascita indirizzata alla speranza e la propositività. Nei lavori della Basile, in cui colori acidi sono alternati a sfondi chiari o brillanti, nulla passa sotto silenzio: dalla polemica socio-politica, ai più recenti riferimenti naturalistici e ambientalistici, fino all’invito a usare la ragione per rimanere a galla, sottraendosi al caos. Impronte del proprio corpo che vogliono rappresentare immagini e visioni ancestrali si susseguono in segni che sviluppano l’involucro di un’essenza di nascita-morte e ri-nascita. Figure, colori e assiomi di visioni che escogitano motivi di insoliti o inusuali paradigmi. Domande sull’evasione di un’arte che nell’insieme del suo essere, è principio commisto di poesia, filosofia e religione: ricerca dunque, di un archetipo -di stampo junghiano-. L’artista pone la domanda sull’essenza dell’essere, giungendo così ad una visione d’insieme: inter-relazione e inter-disciplinarità dei sistemi culturali. Si giunge quindi ad un’opera che cerca di trascendere il corpo emozionale per giungere ed acquisire il corpus formale di un’arte che si narra attraverso immagini e scrittura. Ove nel gioco linguistico, la pittrice esprime l’essenza di uno scorrere temporale, espressione che attraversa il tempo storico: da un lato dunque rappresenta la contemporaneità di immagini e dall’altro la ciclicità di un tempo che lascia basiti. Le sue creazioni vanno oltre, facendo rivivere e diffondendo stralci significativi del pensiero di scrittori come Laing, filosofi come Platone e poeti come Neruda. Lascia così allo spettatore porre la domanda sulla inter-comunicabilità delle religioni, che nella loro evoluzione hanno come unico scopo il raggiungimento della pace, là dove oggi l’uomo è ancora soggiogato in una lotta alla sopravvivenza. Essere di una civiltà che nella sua evoluzione di un’alacre beffa del destino dell’uomo, in lotta tra bene e male, tra polo positivo e negativo o destra e sinistra è in realtà ancora asservito al gioco della volontà di potenza di una globalizzazione economica, in un’equazione di economia e potenza che distrugge la stessa economia. Se Nodi è reso lampante dalle orme del proprio corpo e dai nodi o “stalli” psichici che si intrecciano nel nostro percorso di esseri umani, in un’altra opera L’aquilone si rievoca il grande poeta Neruda; o ancora i cerchi concentrici di parole reiterano il gioco linguistico-visivo, e socio-politico dato dal nuovo progetto su Platone. L’autrice infatti si ripropone di riscrivere la serie della Repubblica dell’antico filosofo, sì da ricordare quanto l’antico sia ancora attuale, come le problematiche di allora si ripresentino in maniera così evidente e in che misura: commenta l’autrice” la storia se ancora la si leggesse, potrebbe insegnare…”; attraverso dunque un excursus nelle Utopie scritte e vissute nei secoli,. La Repubblica, partendo dall’antica polis, può e deve essere una lezione per il futuro delle nostre megalopoli…, cioè quel passaggio dal micro al macro cosmo… Ciò testimonia il confine labile e quasi impalpabile tra parole e immagini, perfettamente interscambiabile. Il vocabolo diviene immagine e l’immagine trae senso e consistenza dalla parola quest’ultima assurge così a pretesto e tramite del messaggio che dal verbo muta a significato vitale, ma che ne scavalca anche il mero limite formale e convenzionale, calandola all’interno di una cornice inusuale. Risveglio dunque di un uomo nuovo che ricordi il bene comune della terra e dell’intero universo; risveglio delle energie che vorrebbe rieducare l’uomo ad un’emancipazione verso il bene. Utopia che diviene realtà, e che ricorda all’uomo quanto la vita sia un bene prezioso e quanto il risveglio delle coscienze possa e debba animare un nuovo processo evolutivo. .  
   
   
EMBRICE SU EMBRICE 2008.  
 
Roma, 16 dicembre 2008 - Il ventidue febbraio duemilanove, si apre a Roma, in via delle Sette Chiese 78, la Galleria Embrice con una esposizione dedicata al nome stesso di “Embrice” nella quale si ripercorrono le tappe sulle riflessioni, i progetti per il logo e per il coordinamento di immagine affidato allo studio Freelands . Nomina non sunt res ma le cose iniziano a esistere dal momento in cui le si nominano. Embrice è il nome di una tegola piana in laterizio, di forma trapezoidale, con i bordi convergenti rilevati; il termine edilizio trasmigra poi in campo zoologico, a connotare un gruppo di animali embricati: ricoperti cioè da un mantello esterno fatto di elementi fra loro collegati meccanicamente. L’etimologia del nome è legata al lemma Imber, pioggia, qui usato ad indicare, con una contaminazione semantica, lo spazio protetto dalla pioggia e, per estensione, dai rumori esterni. Il sottotitolo artiemestiere indica fin dall’inizio un terreno di pari dignità per il maggiore e il minore, tanto per le arti liberali, quanto per quelle meccaniche. Embrice connota perciò un luogo che dà ospitalità, rispettando la scelta di campo del soggetto che espone, nel quale il prodotto del lavoro e la discussione trovano spazio senza ambientazioni di genere. Alla prima, nel corso del 2008, seguono altre dodici occasioni nelle quali Embrice dà spazio al lavoro di architetti, artigiani, artisti, documentaristi, ciascuno nel suo ambito espositivo e sociale: Freelands; Fabio Andriotto; Alfredo Passeri; Roberto Ianigro e Valentina Ricciuti; Alberto Giuliani; Massimo Alessandrini; Alessandra Baldoni, Maria Chiara Calvani e Silvia Sbordoni; Davide Tarantino e Guido Lombardo; Daniele Forlani; Sergio Capiluppi, Christian Ciampoli e Silvia Sbordoni; Federica Dal Falco; Franca Bossalin, Carlo Laurenti e Leone Spita; Dafne Tafuri. “Embrice su Embrice 2008” si propone di mettere questi soggetti a confronto nello stesso tempo e nello stesso spazio, appositamente modificato. Nasce così una rassegna antologica di frammenti, con l’ausilio del modello o del pezzo esemplare di ciascuno e proiezioni con audio su numerosi schermi. .