Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 01 Luglio 2014
CONCORSO FOTOGRAFICO DEL PARLAMENTO EUROPEO: LA MOSTRA DEI VINCITORI  
 
Strasburgo, 1 luglio 2014 - "Al giorno d´oggi" di Gábor Szellő e "Vogliamo un paesaggio libero" di Alessandra Giansante sono state selezionate come opere vincitrici del concorso fotografico promosso dal Parlamento europeo. I lavori sono in esposizione alla mostra allestita nella sede del Parlamento europeo a Strasburgo, insieme ad altre opere. Sebbene il tema della mostra sia "Sulla strada verso il voto - Il giorno delle elezioni", tutte le migliori opere partecipanti sono esposte. Da gennaio a maggio 2014, il Parlamento europeo ha proposto un concorso fotografico. Ogni mese un tema veniva proposto sul sito del Parlamento e sui social media, e si invitavano i visitatori e gli utenti ad inviare le loro foto. I temi, tutti legati ai temi discussi in sessione plenaria, erano: emissioni di automobili e furgoni; tabacco; diritti alla pensione; buste di plastica; sulla strada verso il voto/ il giorno delle elezioni. I due vincitori finali, tra tutte le categorie, sono stati Gábor Szellő ed Alessandra Giansante. Szello é stato nominato vincitore da una giuria di esperti, mentre Giansante é stata scelta sulla base del numero dei "mi piace" sui social media del Parlamento europeo. Entrambi sono stati invitati a Strasburgo e stanno "esplorando" l´edificio con le loro macchine fotografiche. I risultati del loro lavoro verranno pubblicati sulle pagine Facebook e Flickr del Parlamento questo venerdì.  
   
   
UNIBAS E SEDE RAI BASILICATA, CORSO DI FORMAZIONE SULL´AMBIENTE  
 
Potenza, 1 luglio 2014 - Come coniugare correttamente turismo e beni culturali e ambientali. E’ uno degli obiettivi principali del corso di formazione ambientale per giornalisti e professionisti dell’informazione sul tema "Comunicare/ Divulgare: ambiente e beni culturali" cominciato ieri a Matera e che proseguirà fino al 4 luglio prossimo. È quanto fa sapere in una nota stampa l’Università degli studi della Basilicata. Il corso è organizzato dalla sede Rai Basilicata e dall’Università degli Studi della Basilicata in collaborazione con la Fondazione Enrico Mattei e l’Ordine dei Giornalisti. I partecipanti saranno coinvolti in lezioni frontali ed escursioni in diverse aree della Basilicata. I temi spaziano dalla legislazione sul patrimonio culturale al restauro e alla conservazione dei “tesori” archeologici e architettonici, passando per l’etica e la deontologia della comunicazione e per il valore socio-economico dell’ambiente e del paesaggio. “Oggi è più che mai necessario valorizzare l’attività, le energie e soprattutto le eccellenze della nostra Università – ha detto il neo eletto Rettore dell’Unibas, Aurelia Sole – così come bisogna fare per la Basilicata e per i suoi “tesori” ambientali, artistici, culturali e archeologici. “Nel segno di Lucio Susmel – ha detto il direttore della sede lucana della Rai, Fausto Taverniti – tra i padri dell’ecologia e poi di Franco Viola a Padova, il corso di formazione ambientale per professionisti dell’informazione ha potuto contare sul sostegno e sulla passione e le conoscenze scientifiche del neo Rettore dell’Unibas, la professoressa Aurelia Sole. Il corso gode del patrocinio del Ministero dell’Ambiente, Ministero dei Beni e Attività Culturali, Regione Basilicata, Comune di Matera, Confindustria, Ordine dei Giornalisti e Ferpi.  
   
   
ECCO LA CINQUINA DEL PREMIO È-BOOK L’UNICO CONCORSO CHE FA VINCERE DUEMILA EURO AGLI STUDENTI UNIVERSITARI SFIDANDOLI A CREARE UNO SLOGAN CHE RACCONTI PERCHÉ “IL FUTURO È NEI LIBRI CHE LEGGI”*  
 
Milano, 1 luglio 2014 - Ecco la cinquina del premio è-book: cinque sono i vincitori del concorso promosso dall’Associazione Italiana Editori (Aie) in collaborazione con tutto il mondo universitario che premia i migliori slogan sul tema “Il futuro è nei libri che leggi*. Perché?”. Alla quarta edizione hanno partecipato oltre duemila e cinquecento studenti -un quarto in più dello scorso anno- dei diversi corsi di laurea, da tutta Italia. Gli studenti hanno avuto tempo un mese, dal 23 aprile al 23 maggio in occasione dell’iniziativa di promozione nazionale della lettura Il Maggio dei libri, per pensare uno slogan che in un massimo 50 caratteri raccontasse al meglio il valore dei libri all’università. Ecco i migliori, selezionati dalla giuria degli editori: Coltiva la lettura, fioriranno idee di Daniele Pala (Università degli Studi di Pisa) Il cambiamento è nei #libricheleggerai di Anselmo Silveri (Università degli Studi di Teramo) Il futuro è cultura; l´ho letto da qualche parte di Alice Scolari (Politecnico di Milano) Per lo slogan Più sai, più sei che hanno ideato sia Ludovica Bartocci (Università degli Studi Roma Tre) che Carlo Pio Guerra (Accademia delle Belle Arti di Roma) sono premiati entrambi gli studenti a pari merito. “Gli slogan che abbiamo scelto – spiega la presidente del gruppo accademico professionale di Aie Mirka Daniela Giacoletto Papas, che è anche presidente della giuria - raccontano bene perché i libri, la lettura e lo studio siano cruciali per acquisire gli strumenti culturali che ci accompagneranno poi per tutta la vita, ben oltre gli anni dell’università. È-book è un concorso e certamente vuole essere anche un gioco, ma porta con sé una sfida importante: riflettere su cosa - e perché - basare il futuro. E che questa sia una sfida determinante lo sanno bene anche gli studenti, che mai come quest’anno l’hanno raccolta”. I vincitori del concorso sono premiati con un contributo di 2000 euro ciascuno a rimborso della retta universitaria (fino a duemila euro, in base alla retta universitaria dell’anno accademico 2013/2014) oppure, a scelta del vincitore, con un buono per acquisto di libri o di ebook, sempre del valore di duemila euro ciascuno. I buoni si potranno utilizzare in qualsiasi libreria italiana, incluse quelle online. Gli studenti partecipando al concorso hanno anche compilato un questionario sulle loro abitudini di studio, rivolto in particolare a indagare il loro utilizzo delle tecnologie per lo studio: i risultati di questa indagine saranno presentati all’inizio del prossimo anno accademico in un convegno. Al pari del concorso l’indagine è promossa da Aie (Associazione Italiana Editori), con il patrocinio della Conferenza dei Rettori (Crui), del Consiglio universitario Nazionale (Cun), dell’Agenzia di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Anvur) e con il supporto dell’Associazione italiana dei Comunicatori d’Università-aicun. Per sapere tutto del concorso è-book: www.Aie.it  Su facebook https://www.Facebook.com/ebook.universitari  #premioebook  
   
   
LE BIBLIOTECHE CENTRI DI CRESCITA CULTURALE E CIVILE, LA REGIONE TOSCANA INVESTE SUL LORO SVILUPPO  
 
Firenze, 1 luglio 2014 - Non c´è difficoltà economica che tenga, la Regione mantiene invariate le risorse destinate a biblioteche e archivi, considerate risorse fondamentali per la crescita culturale, sociale e civile: un milione 220mila euro la cifra stanziata stamani, che sfora ben i 3milioni complessivi grazie al cofinanziamento da parte degli enti locali. Le biblioteche sono l´istituzione culturale più diffusa sul territorio regionale, più dei musei o dei teatri; ma i finanziamenti regionali non vanno a biblioteche singole (circa 600 quelle coinvolte) bensì alle 12 Reti documentarie toscane. Si tratta di veri e propri network cooperativi, di scala per lo più provinciale, di istituzioni che condividono la gestione di risorse, piattaforme informatiche e strumenti informativi, servizi e attività per il pubblico: un´esperienza fortemente sostenuta dalle politiche regionali e ormai consolidata, tra le più rilevanti a livello nazionale. I progetti finanziati prevedono numerosi interventi per la conservazione e il restauro del patrimonio storico bibliografico e archivistico, lo sviluppo delle banche dati catalografiche e delle collezioni digitali, la promozione della lettura, l´ampliamento dei servizi. Oltre 575mila euro della Regione saranno destinati all´acquisto di libri e di materiale documentario per l´arricchimento dell´offerta al pubblico. "Se dovessi ridurre in uno slogan l´azione decisa stamani con la Giunta – afferma l´assessora regionale alla cultura Sara Nocentini – lo racchiuderei in tre parole: contaminazione, intersettorialità, trasversalità. Ritengo strategico infatti che le politiche bibliotecarie regionali interagiscano con quelle educative, ma anche con le politiche socio-sanitarie e con tutte le azioni di settore per la valorizzazione dei territori: in parole povere, commercio e turismo. Abbiamo l´idea di un sistema di interscambio che si alimenta e produce crescita sociale e civile". "Abbiamo deciso di orientare i nostri sforzi in particolare verso bambini e giovani, pubblico per fortuna in crescita costante nelle presenze, cioè investire sulle forze del nostro futuro che dovranno essere colte e preparate anche grazie agli strumenti che metteremo a disposizione in biblioteche e archivi – sottolinea Nocentini -. Altro obiettivo il contributo che vogliamo fornire all´alfabetizzazione informatica e digitale dei cittadini; si tratta di un´opera di valore sociale possibile solo grazie alla rete che è stata creata in questi anni. Infine abbiamo sottolineato le iniziative locali che puntano alla maggior fruizione delle strutture e dei servizi offerti grazie al potenziamento e ampliamento degli orari di apertura".  
   
   
GRANDE GUERRA: SPECIALE REDIPUGLIA, I LUOGHI E LA STORIA  
 
Trieste, 1 luglio 2014 - Una storia, quella del Sacrario di Redipuglia che si lega profondamente ad uno dei più cruenti teatri della Grande Guerra: la quota 89 del monte Sei Busi dove, con le trincee - italiane e austriache - a pochi metri le une dalle altre, migliaia erano stati i caduti. Un servizio filmato, online sui siti internet della Regione, racconta ora quella storia come premessa di conoscenza del luogo che, il prossimo 6 luglio, ospiterà il concerto diretto dal Maestro Riccardo Muti: evento - al quale interverrà il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con i capi di Stato e rappresentanti di altri Governi dei Paesi vicini - che segnerà l´inizio ufficiale delle commemorazioni per il Centenario del Primo Conflitto Mondiale. La Regione Friuli Venezia Giulia ha - da tempo - predisposto un programma di iniziative con convegni, pubblicazioni e progetti accanto alla realizzazione di un docu-film che sarà presentato il prossimo autunno. Lo speciale su Redipuglia è parte di quel percorso visivo di memorie e frammenti di un conflitto che, ha sottolineato più volte la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, "è ricordo necessario per costruire su basi solide ciò che vogliamo lasciare a coloro che verranno dopo di noi. Perché memoria e conoscenza sono i primi passi per una convivenza pacifica: unica opzione possibile". Il servizio, scaricabile anche dal sito della web tv Fvg.tv, inizia a San Giovanni di Duino con le immagini dell´Erma della Iii Armata, che avrebbe dovuto essere la simbolica porta d´ingresso ai campi di battaglia della Grande Guerra. Parte di un progetto che voleva elevare a zona sacra l´intero Carso e che negli anni ´20 del secolo scorso prende forma con l´idea di un cimitero monumentale per i Caduti : luogo dove raccogliere e comporre le migliaia di salme di soldati, noti o di cui si era persa per sempre la memoria del nome. Lo spazio scelto sarà quello del colle di Sant´elia, consacrato il 24 maggio del 1923. Il Cimitero "Invitti della Terza Armata", una vera e propria necropoli, 30 mila le salme sepolte - avrà vita breve. Ai problemi legati alla struttura stessa del sacrario, si aggiungono, negli anni ´30, le imperiali necessità del fascismo che pensa ad un circuito di monumenti del silenzio - da Trento a Rovereto, dal Grappa al Piave, a Caporetto: un circuito che avrà il suo fulcro in Redipuglia: l´italianizzazione forzata ha tradotto così l´antico nome di Sredij polije, la terra di mezzo. All´architetto Giovanni Greppi e allo scultore Giannino Castiglioni, che nel 1935 avevano realizzato l´imponente scala in pietra per il Sacrario del Grappa, il compito di studiare il progetto. Le immagini aeree del filmato restituiscono, in tutta la sua pienezza, la monumentale tomba-scalinata pensata da Greppi con, al centro, un monolite di marmo rosso, per Emanuele Filiberto, duca d´Aosta, comandante della Terza Armata, che aveva chiesto di poter essere sepolto tra i suoi soldati. Accanto i blocchi di granito grigio per i generali Chinotto, Monti, Paolini, Prelli e Riccieri. La costruzione inizia nel 1936 e in due anni di lavoro, e con costi altissimi, la collina viene rivestita di pietra del Carso. L´inaugurazione, in occasione della visita del Capo del Governo Benito Mussolini, è datata 18 settembre 1938. Alle sepolture del Sant´elia si sono aggiunte quelle del vicino monte San Michele e più di 100 mila sono i soldati che Redipuglia accoglie. 60 mila non hanno nome. "Vigile e sicura scolta alle frontiere d´Italia" recita l´epigrafe sulla tomba del Duca d´Aosta. Presente e muto esercito. Perchè, dicono antiche leggende, in ogni momento i morti possono essere chiamati a combattere di nuovo. Qualcuno giurò di averli sentiti e visti quei soldati: ombre che marciavano in silenzio, nella notte.  
   
   
VENETO: APPROVATO AVVISO PUBBLICO PER FORMAZIONE DI TECNICI DEL RESTAURO DEI BENI CULTURALI  
 
Venezia, 1 luglio 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale all’istruzione, alla formazione professionale e al lavoro Elena Donazzan, ha approvato un avviso pubblico per presentare progetti rivolti alla formazione di tecnici del restauro dei beni culturali, con un impegno di spesa di 2,3 milioni di euro per il 2014. “Il Veneto prosegue la consolidata programmazione regionale in questo importante settore del lavoro altamente professionalizzato – afferma Donazzan –. E’ uno dei punti al centro del nostro sistema formativo di eccellenza, con l’obiettivo di far crescere figure e professioni che sappiano amare e proteggere il nostro immenso patrimonio artistico e culturale, che deve diventare sempre più anche volano di crescita economica”. Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla direttiva regionale entro e non oltre il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione dell’avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto, pena la non ammissibilità. L’assessore regionale ricorda che la definizione dello standard professionale e formativo del Tecnico del restauro di beni culturali è stata individuata in sede di Conferenza tra Stato e Regioni che ha definito gli elementi minimi condivisi per l´organizzazione dei corsi di formazione svolti dalle Regioni.  
   
   
NAPOLI SI COLORA DI MEDITERRANEO DAL 1° AL 15 LUGLIO C’È “COLORI LIBERI” MOSTRA D’ARTE MODERNA AL COMPLESSO MONUMENTALE SAN SEVERO AL PENDINO  
 
Napoli, 1 luglio 2014 - "Colori Liberi, Mediterraneo" è il titolo della mostra d´arte contemporanea che si terrà dal 1° al 15 luglio al Complesso Monumentale di San Severo al Pendino (via Duomo 286), Napoli. Il vernissage si terrà martedì 1° luglio alle ore 17,00. Nel cuore antico della capitale del Sud artisti provenienti da tutta Europa celebreranno il Mediterraneo con i suoi colori e le sue sfumature. Paesaggi, personaggi, sensazioni sono impresse sulle tele degli artisti che parteciperanno alla mostra collettiva. Organizza l´evento la Cooperativa Sociale Progetto Uomo onlus in collaborazione con Magazzine dell´Arte Contemporanea e l´associazione culturale Artantis. "Il Mediterraneo - scrivono gli organizzatori nel catalogo della mostra - dove i Colori si esprimono liberamente, come le passioni della vita. La mostra vuole accogliere tutte quelle espressioni artistiche che mettono al centro la bellezza dei popoli che si incontrano sulle sponde di questo mare". Tra gli artisti che parteciperanno: Antonello Incaglione, Antonio Sammartano, Giovanni Mangiacapra, Giuliano Pecelli, Maria Francesca Scalisi, Mirta Vignatti, Susy Provenzale, Vincenzo di Stefano, Vincenzo Venza. Il Complesso Monumentale di San Severo al Pendino è una chiesa sconsacrata, ed è sede di numerose mostre a carattere locale e nazionale, a due passi dal Duomo.  
   
   
A TORINO IL FESTIVAL DELLA FOTOGRAFIA STORICA MEMORANDUM FINO AL 20 LUGLIO  
 
Torino, 1 luglio 2014 - Dall’australia degli aborigeni all’Alaska dei ghiacciai o di ciò che ne resta, passando per una Mantova sott’acqua dopo l’alluvione del 1917, i navigli di Milano e i birrifici del Biellese, per poi spingersi oltre le sponde dei fiumi del Congo. È un affascinante viaggio spazio-temporale quello proposto da “Memorandum”, il festival della fotografia storica che farà tappa a Torino a partire da domani e fino al 20 luglio, nel Palazzo della Regione Piemonte in piazza Castello 165. L’inaugurazione venerdì 27 giugno 2014 nella sala Mostre della Regione. La quarta edizione della rassegna dedicata alla fotografia storica presenta 14 nuove mostre provenienti da altrettanti archivi e tutte ad ingresso gratuito. Un “tour fotografico” partito da Biella, che ora approda a Torino al Palazzo della Giunta regionale del Piemonte e in seguito toccherà anche Roma e Mantova. Il fulcro del percorso di questa edizione di Memorandum è il progetto fotografico–scientifico di Fabiano Ventura, fotografo e alpinista, che ha documentato gli effetti dei cambiamenti climatici in Alaska, Caucaso e Karakorum negli ultimi cento anni. Partendo dagli scatti di Vittorio Sella, Ardito Desio, Massimo Terzano, Mor Von Dechy e Wlliam Osgood Field, Ventura ha ripreso, ghiacciaio dopo ghiacciaio, le stesse identiche inquadrature. Ne scaturisce un confronto fra storico e contemporaneo che lascia stupefatti, sia per la bellezza delle immagini, sia per il profondo mutamento del pianeta che rivelano. L’esposizione sarà aperta al pubblico dal martedì alla domenica dalle 11 alle 19, con giorno di chiusura il lunedì. Questo il programma completo: Sulle tracce dei ghiacciai - Alaska, Caucaso e Karakorum: le fotografie contemporanee di Fabiano Ventura a confronto con le immagini storiche di cinque archivi internazionali. Magreb 1934 - Viaggio nell’Africa del Nord 1964-2014 a 50 anni dalla morte di Guglielmo Alberti, Centro Studi Generazioni e Luoghi - Archivi Alberti La Marmora, Biella. L’africa di Giacomo Savorgnan di Brazzà, Archivio Storico Capitolino, Roma. Disegnati con la luce: installazione video realizzata con materiali delle scuole di tutto il Piemonte. Obiettivo sul fotografo - Un secolo di operatività del Gabinetto fotografico Nazionale, Iccd Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione, Roma. La memoria dell’aborigeno - L’arte fotografica di J. W. Lindt, Museo Nazionale Preistorico Etnorafico “L. Pigorini”, Roma. Il viaggio della lana, Docbi Centro Studi Biellesi, Biella. La dolcezza inquieta, Archivio di Luigi Cavagna, Voghera. Il Movimento Fluxsus 1962-2012, Archivio Garghetti, Milano. I navigli di Chierichetti, Archivio Chierichetti, Milano. Storia di una piccola grande birra, Archivio Birrificio Menabrea, Biella. Cartoline dalla città sott’acqua, Archivio di Stato di Mantova. “1921-1953 Immagini dall’archivio privato del fotografo Franco Bogge”, Archivio Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Scatti d’autore, Festivaletteratura, Mantova (in mostra sotto i portici di Piazza Castello). Ad organizzare l’evento, l’Associazione Stilelibero e il Museo Regionale di Scienze Naturali del Piemonte. In allegato, l’invito all’inaugurazione e una foto in mostra.  
   
   
INDUSTRIA CULTURALE, FLOP IN CAMPANIA  
 
 Salerno, 1 luglio 2014 - L’industria della cultura in Campania produce il 4,4% del valore aggiunto, incidendo per il 4,5% sul mercato dell’occupazione. Con questi risultati la Campania si colloca al 13° posto tra le regioni italiane per la produzione di valore aggiunto e al 16° in quella per l’incidenza occupazionale. È quanto emerge dal Rapporto 2014 “Io sono cultura–l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi” elaborato dalla Fondazione Symbola e Unioncamere con la collaborazione e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Marche, presentato a Roma lo scorso 16 giugno. I dati sono stati estrapolati dal Centro Studi di Ance Salerno che ha anche evidenziato gli indicatori riferiti alle province della Campania ed alle regioni dell’Obiettivo Convergenza. Nell’ambito di queste regioni, se si fa riferimento al valore aggiunto, la Puglia si posiziona al 15° posto (3,9%); la Calabria al 17° (3,7%); la Sicilia al 19° (3,4%). In termini di incidenza occupazionale la Campania è preceduta dalla Puglia al 15° posto (4,6%); ed è seguita da: Calabria, al 18° posto (4,2%) e Sicilia con la stessa percentuale (4,2%). Il sistema produttivo culturale in Campania produce un valore aggiunto pari a circa 3,7 miliardi di euro che incidono per il 4,4% sul totale dell’economia regionale. Si tratta di una percentuale superiore al dato della Puglia (2,4 mld, 3,9%), della Calabria (1,06 mld, 3,7%) e della Sicilia (2,4 mld, 3,4%). Il sistema produttivo culturale fornisce occupazione in Campania a circa 74 mila addetti (4,5% del totale). Si tratta della migliore performance di numeri, nell’area della Convergenza, superiori a quelli della Puglia (57 mila, 4,6%), della Calabria (26 mila, 4,2%) e della Sicilia (61 mila, 4,2%). Per quanto riguarda la spesa turistica nelle regioni dell’Obiettivo Convergenza, l’incidenza dell’industria culturale in Campania è pari al 29,7% (circa un mld); in Puglia al 32,6% (circa 1 mld); in Calabria al 32,9% (974 mln); in Sicilia al 26,2% (1,3 mld). Le province della Campania Nella graduatoria delle province italiane per incidenza del valore aggiunto del sistema produttivo culturale sul totale delle economie locali le province della Campania generano una “rivoluzione” geografica. La prima è Benevento (6,1%) che si colloca al 16° posto; la seconda è Avellino (6%) al 18° posto; la terza è Salerno (4,6%) al 49° posto; la quarta è Napoli (4,2%) al 65° posto e la quinta è Caserta (3,8%) all’81° posto. Mentre Benevento ed Avellino si collocano al di sopra del tasso medio di incidenza nazionale (5,4%), occorre constatare che Salerno, Napoli e Caserta, pur dotate di un patrimonio artistico e culturale con un enorme potenziale attrattivo, non riescono a raggiungere il tasso medio di incidenza nazionale. Se, invece, si analizza il tasso di incidenza occupazionale della filiera culturale sulle economie locali è la provincia di Avellino a guidare la classifica campana, ponendosi al 15° posto (6,6%) seguita dalle province di Benevento (37° posto, 5,4%); Salerno (68° posto, 4,6%); Napoli (83° posto, 4,3%) e Caserta (100° posto, 3,6%). Anche in questo caso Salerno, Napoli e Caserta risultano sotto la media nazionale (5,8%) dietro Benevento che, comunque, (sebbene per un -0,4%) in questo caso specifico non la raggiunge. Sotto il profilo del peso percentuale delle imprese del sistema produttivo culturale sul totale delle imprese operanti nelle economie locali, in Campania l’incidenza è sempre inferiore alla media nazionale (7,3%): è così Avellino (46° posto, 6,9%); Napoli (62° posto, 6,2%); Salerno (64° posto, 6,1%); Benevento (92° posto, 5,2%); Caserta (108° posto, 4,5%). Il presidente Antonio Lombardi: “Occorre una gestione manageriale dei siti archeologici della Campania” «I numeri ci dicono – dichiara il presidente di Ance Salerno, Antonio Lombardi – che non siamo capaci di ottimizzare e valorizzare le notevoli risorse artistiche e culturali di cui siamo in possesso nell’ottica di produrre ricchezza e posti di lavoro come, invece, riescono a fare in altre regioni anche meno competitive da questo punto di vista. La filiera delle varie industrie di tipo culturale – continua Lombardi – risente della generale mancanza di visione strategica che caratterizza le Istituzioni della Campania. È una valutazione che investe tutti gli anelli delle competenze amministrative e gestionali, e che, nello stesso tempo, evidenzia un contesto poco favorevole alla crescita imprenditoriale anche in un ambito così strategico come quello dell’offerta culturale nel suo complesso. Mentre in altri territori – sottolinea ancora il presidente Lombardi – hanno preso forma partenariati virtuosi di tipo pubblico/privato, noi rimaniamo indietro e, soprattutto, non cogliamo le ricadute positive che si potrebbero attivare». «Ance Salerno – preannuncia Lombardi – sta valutando nei dettagli l’idea/progetto, da sottoporre alle Istituzioni competenti, relativa alla costituzione di una società a capitale pubblico/privato finalizzata alla gestione manageriale di eventi ed iniziative di alto profilo culturale nei siti di Paestum e Velia. Non si tratta di inventare nulla di nuovo, ma solo di assecondare – conclude– la domanda di turismo qualificato, di target medio/alto, in grado di fare confluire risorse aggiuntive, stimolando nuove opportunità di lavoro, nelle nostre aree così aggredite dalla crisi economica e produttiva».