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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Maggio 2010
CROAZIA, NUOVO TERMINAL PASSEGGERI A DUBROVNIK  
 
Trieste, 25 maggio 2010 - E´ stato inaugurato il 12 maggio scorso il nuovo terminal aeroportuale di Ragusa/dubrovnik in Croazia. La nuova struttura permetterà all´aeroporto una capacità di 2 milioni di passeggeri all´anno. Il costo totale della costruzione del nuovo terminal è di 24 milioni di euro. La premier Jadranka Kosor ha annunciato, inaugurando il terminal, investimenti del valore di 68 milioni di euro nell´infrastruttura stradale per la contea di Ragusa (Dubrovacko-neretvanska) per l´anno in corso. Per la costruzione dell´autostrada A1 (Dubrovnik) e A10 (confine con la Bosnia-erzegovina/porto di Ploce) sono in corso i negoziati con la Banca Europea di Investimenti e con la Bers. I lavori di costruzione del valore di 78 milioni di euro inizieranno già nel 2010, mentre il completamento è previsto nel 2012.  
   
   
UNGHERIA, NUOVO SISTEMA PER EVITARE IL TRAFFICO  
 
Praga, 25 maggio 2010 - "Just in Time Traffic Information" (Jitti) è il nuovo sistema di alert sul traffico nato in Ungheria. Si tratta - rende noto "economia.Eu" - di una community aperta a tutti, capace di mostrare il traffico di ogni singola zona del paese in tempo reale. Le velocità sono misurate usando dati Gps e lo stato della viabilità appare sugli schermi degli utenti, tramite connessione internet. Le informazioni sono fornite dagli stessi utenti, attivi sul territorio di tutto il Paese. Basta che si uniscano al team Jitti con i loro smartphones dotati di Gps e le informazioni saranno caricate automaticamente ed integrate al sistema, creando una mappa completa. Il software per smartphone necessario è scaricabile direttamente dal sito, una piattaforma molto esaustiva, in ungherese ed inglese. Jitti prevede ulteriori sviluppo, come la ricerca e prenotazione del parcheggio online e la possibilità di usufruire della mappa di una certa zona anche in modalità offline.  
   
   
PIOGGIA DI FONDI PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE NEL MANTOVANO  
 
Mantova, 25 maggio 2010 - Presentati il 3 maggio a Palazzo di Bagno dal Presidente della Provincia Maurizio Fontanili e dall´assessore provinciale alle attività produttive Ezio Zani gli interventi per la mobilità sostenibile che saranno realizzati a Mantova e provincia grazie ai fondi comunitari recentemente stanziati e gestiti dalla Regione Lombardia. Per quanto riguarda la città, una fetta dei contributi, in genere il 50 per cento del costo complessivo dell´opera, servirà a finanziare le stazioni passanti: il progetto integrato di nodi di interscambio ferro-gomma nell´area urbana di Mantova ha un costo totale di 1.097.254,27 euro. Il contributo europeo è pari a 482.434,35 euro. I fondi, in particolare, serviranno per le stazioni passanti di Levata (che la Provincia ha già realizzato), di Borgochiesanuova (riqualificazione della stazione passante sul modello di quella di viale Risorgimento che verrà fatta dalla Provincia), e dell´Itis (stazione ferroviaria che verrà realizzata dal Comune di Mantova). Per l´intermodalità delle merci e quindi per iI potenziamento della viabilità al terminal di scambio intermodale gomma-ferro nell´ambito del polo logistico Mantova-valdaro andrà un contributo comunitario di 3 milioni di euro (costo totale dell´intervento 6 milioni di euro). I fondi serviranno per realizzare la prima parte della piattaforma logistica che servirà alla Valdaro spa per garantire il passaggio delle merci tra la gomma (tir) e il ferro (treni). I lavori saranno coordinati dalla Provincia in collaborazione con la Valdaro spa e verranno realizzati dal Comune di Mantova. Per la realizzazione di una banchina ferroviaria con collegamento alla banchina fluviale sul Po a Revere (costo totale stimato 2.197.250 euro) va al Comune un finanziamento di 1.071.625 euro. Sarà lo stesso comune a coordinare il progetto). Per la viabilità e in particolare per la Tangenziale sud di Quistello - 2° stralcio funzionale di collegamento tra la ex Ss 413 "Romana" e la strada comunale "Palazzina" a San Benedetto Po come parte del sistema viabilistico dell´asse dell´Oltrepo (Po.pe.) la Regione ha dirottato dall´Europa 3.013.603,46 euro (a fronte di un costo totale di 7.000.000 di euro) che saranno gestiti direttamente dalla Provincia. L´ente di via Principe Amedeo aggiungerà la parte mancante di finanziamento. Al Comune di San Benedetto per la realizzazione di una strada di collegamento tra la banchina fluviale e la ex Ss n. 413 sono in arrivo 395.494,38 euro (costo totale 3.059.000 euro). "Si tratta di interventi importanti e strategici per accrescere la competitività del territorio mantovano. Ancora una volta è stato determinante per conseguire questo risultato il lavoro in rete tra enti" ha commentato il presidente della Provincia Maurizio Fontanili. "Come Comune di Mantova - ha detto il neo sindaco Nicola Sodano - non possiamo che essere soddisfatti per i finanziamenti che arriveranno e ringraziare chi ha lavorato per conseguire questo risultato. Aggiungo anche che sarà nostra cura portare avanti i progetti iniziati dalle amministrazioni che ci hanno preceduto". Alla conferenza stampa sono intervenuti anche i sindaci di San Benedetto Marco Giavazzi e Quistello Alessando Pastacci, il presidente della Valdaro Spa Maurizio Lotti e gli assessori di Revere Luca Bianchi e Curtatone Carlo Bottani.  
   
   
LA SEAT IBIZA ST  
 
Verona, 25 Maggio 2010 - La Seat prosegue nella strategia di lancio di nuovi prodotti con la Ibiza St, la terza versione del suo modello di maggior successo. Questa familiare riunisce tutte le qualità positive del Marchio, rappresentando la vettura ideale per Clienti dallo spirito giovane e dallo stile di vita attivo. Un’automobile evocativa, dal design accattivante, con un carattere dinamico, efficiente, pratica, comoda e a un prezzo accessibile. La Seat Ibiza St è offerta con sei moderne motorizzazioni e può, inoltre, essere equipaggiata con un´ampia gamma di dispositivi e soluzioni tecnologicamente avanzate. La Ibiza St verrà lanciata nei vari mercati a partire da questa primavera con un ottimo rapporto qualità/prezzo che caratterizzerà tutte le varianti. Alla Seat sono riusciti a legare il concetto estremamente funzionale della Ibiza St con l´inconfondibile estetica che contraddistingue i modelli del Marchio spagnolo. La vettura mantiene il carattere giovane e sportivo tipico di tutti i modelli Ibiza, sebbene si tratti di un modello familiare dotato di un ampio vano di carico. La linea del tetto si fa più tesa verso il posteriore e termina con lo spoiler armoniosamente integrato nel portellone. I profili laterali allungati sottolineano la spaziosità della vettura. Il frontale riprende il tipico “Arrow Design” della Seat, mentre il posteriore sfoggia un look innovativo grazie ai gruppi ottici divisi in due parti. La Ibiza St ha una lunghezza di 4,23 metri, ovvero 18 centimetri in più rispetto alla Ibiza. Il vano di carico che vanta una capacità di carico 430 litri, si adatta perfettamente a quanti prediligono uno stile di vita attivo e dinamico. Inoltre, abbattendo parzialmente o completamente i sedili posteriori, si ottiene uno spazio ancora superiore. Gli ingegneri hanno dato particolare importanza alla comodità di accesso al bagagliaio, motivo per cui il portellone è particolarmente largo e il piano di carico ribassato. L´accuratezza delle finiture e la grande rigidità - qualità per altro tipiche di tutte le vetture della marca Seat - contraddistinguono la carrozzeria. Gli interni della Ibiza St si fanno notare per lo spazio disponibile e l’elevata qualità dei materiali. I designer e gli ingegneri hanno dedicato la massima attenzione anche ai minimi particolari. Tutti gli elementi sono funzionali, ergonomici e le finiture sono ottime: un´eccellenza che trova ulteriore conferma nella qualità dei materiali utilizzati. La tesa linea del cruscotto, le bocchette di forma circolare e la moderna leva del cambio, fra gli altri, ripropongono le emozioni suscitate dall’esterno della Ibiza St. Tutti i modelli del Marchio si contraddistinguono per l´eccezionale connubio di dinamismo, sportività e grande efficienza nei consumi, una combinazione resa possibile grazie all´avanzata tecnologia delle diverse motorizzazioni. La Ibiza St viene proposta con tre motorizzazioni benzina e tre motorizzazioni Diesel Tdi common rail: quattro dei propulsori sono dotati di iniezione diretta e sovralimentazione. Le potenze vanno da 70 a 105 Cv. Sia la precisione, sia la robustezza del telaio contribuiscono all´agilità e al dinamismo della Ibiza St, che rappresenta un´opzione preferenziale nel segmento delle piccole familiari, per i completi equipaggiamenti delle versioni Reference, Style e Sport, e anche grazie alla gamma di optional tecnologicamente avanzati (tra cui il cambio Dsg a 7 marce). Quando Luc Donckerwolke, Responsabile del Design, e il suo team si sono occupati della Ibiza St, la versione "station wagon" del modello, hanno accettato una sfida molto particolare: legare il carattere giovane e sportivo della Ibiza al concetto di una vettura familiare, dotata di un grande vano di carico. I designer della Seat sono riusciti a realizzare un´automobile estremamente funzionale e nel contempo fedele all´innovativa ed evocativa estetica delle vetture del Marchio spagnolo. L’“arrow Design”, elemento stilistico ricorrente e tipico della Seat, caratterizza il frontale della Ibiza St. Sui paraurti spiccano grandi prese d´aria, che consentono un afflusso ottimale di aria all´intercooler (per i motori sovralimentati). La calandra trapezoidale, incorniciata da un listello cromato con il logo Seat applicato, le nervature a forma di V sul cofano e la posizione ribassata dei fari si uniscono a creare la peculiare forma a freccia. A partire dalla versione Style, il livello medio di equipaggiamento, la Ibiza St include di serie fari a doppia ottica inseriti in una cornice cromata estremamente elegante. Le prese d´aria inferiori alloggiano i fendinebbia, che fungono anche da luce statica di svolta fino a una velocità di 40 km/h. Inoltre, per la versione Sport sono disponibili a richiesta i fari bi-xeno con tecnologia Afs (luce adattiva) che migliorano il sistema d’illuminazione della vettura con due funzioni: luce direzionabile per le curve o “cornering” e luce diurna. Le estremità superiori dei fari sono “disegnate” dalla “Linea Dinamica” laterale, che forma una sorta di piegatura acuta e si prolunga fino al retro lungo la parte superiore delle portiere, per poi scendere nella parte posteriore. All´altezza della maniglia della portiera anteriore parte una seconda linea in rilievo, che giunge fino al gruppo ottico posteriore, con andamento ascendente a sottolineare la parte retrostante della vettura. L´effetto cangiante delle linee crea una tensione che conferisce alle fiancate proporzioni scultoree. I passaruota possenti, gli specchietti situati sulle portiere, il montante C leggermente inclinato e le linee dei vetri sottolineano il carattere sportivo della Seat Ibiza St. Tutte le versioni montano di serie eleganti mancorrenti al tetto, cromati a partire dalle versioni Style e Sport. Il design del posteriore conferisce alla Seat Ibiza St un aspetto importante. Il deflettore posto all´estremità del tetto, in cui è integrata la terza luce stop, sporge dall’ampio lunotto. Il design dei proiettori, larghi alle estremità esterne e appuntiti nella parte interna, sottolinea lo sviluppo orizzontale del posteriore. Il logo Seat che come sempre funge da maniglia del portellone del bagagliaio, è posto sul prolungamento della linea delle luci. Nella parte bassa si trova l´alloggiamento per la targa. La Ibiza St ha una lunghezza di 4,23 metri, e supera di 18 centimetri la versione 5 porte. Le altre misure, ovvero il passo (2,46 m), la larghezza (1,69 m) e l´altezza (1,44 m) sono identiche per entrambi i modelli. Il coefficiente aerodinamico Cx del modello familiare è di soli 0,325, e conferma la precisione del lavoro svolto dagli esperti di aerodinamica e dai loro Colleghi del reparto di progettazione. Le superfici esterne, le parti inferiori dei paraurti e il deflettore sono stati sottoposti a un minuzioso lavoro di ottimizzazione. La Seat Ibiza St può vantare inoltre una gamma colori estremamente ampia: bianco Candy, rosso Emoción, nero Magico, grigio Luna e grigio Track, blu Ada, beige Balea, blu Nayara e rosso Dakota sono i nomi dei nuovi colori con vernice normale e metallizzata. In alternativa, sono disponibili anche i tre custom colors: Speed Blue, Boal e Tribu. Il design dinamico della carrozzeria della Seat Ibiza St è la conseguenza dell´applicazione della più avanzata tecnologia e si contraddistingue per rigidità, grande qualità, vibrazioni minime e sicurezza esemplari, diventando uno standard di riferimento nel segmento delle piccole familiari. Il criterio più importante nella valutazione di una carrozzeria è la rigidità torsionale. Nel caso della Ibiza St, il valore statico di questo parametro è di circa 14.500 Nm per grado. La rigidità è alla base della vocazione sportiva e della precisione nella manovrabilità della vettura, oltre che del relativo comfort di guida grazie all´assenza di fastidiose vibrazioni del volante, in corrispondenza del vano piedi e dei sedili. L´impiego di materiali fonoassorbenti nell´abitacolo garantisce un autentico piacere guida. Ciò significa che gli esperti della Seat sono riusciti a ridurre ulteriormente e in modo mirato il livello di rumorosità interna. Grazie a questo sforzo, la piccola familiare diventa emblema di qualità, solidità e sicurezza. La grande rigidità è dovuta in particolare all´impiego di acciai ultraresistenti e ad altissima resistenza per la carrozzeria, fra i quali anche quelli modellati termicamente, grazie all’utilizzo della tecnologia più avanzata. Per ottenere questo tipo di acciaio, le lamiere avanzano all´interno di un forno continuo e vengono esposte a una temperatura di 1.000 gradi centigradi. Immediatamente dopo vengono modellate mediante una pressa dotata di un sistema di raffreddamento ad acqua. Tale drastico cambiamento di temperatura consente di ottenere acciai estremamente resistenti agli sforzi di trazione. Questi vengono impiegati per circa un 10% dell´intera carrozzeria, prevalentemente nel montante B, in modo da costituire una sorta di colonna vertebrale della vettura. La configurazione e il rinforzo dei punti di giunzione della carrozzeria contribuiscono in buona misura alla qualità della stessa. Le zone della carrozzeria maggiormente sottoposte a sforzo sono unite sia mediante saldatura sia con adesivi strutturali. Nonostante la grande rigidità della carrozzeria, la Ibiza St spicca per il suo peso contenuto; ciò è possibile grazie all’utilizzo di acciai ultraresistenti, dato che i componenti realizzati con questo tipo di materiale possono essere più sottili rispetto a quelli in acciaio tradizionale. Queste qualità spiegano il moderato peso complessivo della vettura, solo 1.110 kg (versione base). Anche il livello di sicurezza passiva della Seat Ibiza St è da ricondurre sostanzialmente all´elevata resistenza della carrozzeria. Una traversa anteriore distribuisce le forze generate da un impatto frontale in modo tale che la deformazione della cellula di sicurezza dell´abitacolo sia minima. L´insieme dei sistemi di ritenuta è estremamente completo comprendendo, di serie, due airbag frontali, airbag torace e testa e, sui sedili posteriori, pretensionatori e limitatori della forza di ritenuta delle cinture. La forma degli appoggiatesta anteriori è stata studiata per ridurre il pericolo di lesioni a livello cervicale in caso di tamponamento. La dotazione è completata da tre appoggiatesta per i sedili posteriori e dal sistema di fissaggio per i seggiolini per bambini Isofix. La Ibiza St prevede una tecnologia avanzata anche per la protezione dei pedoni. Vari elementi deformabili, sviluppati in modo specifico per la parte anteriore di questo modello, riducono le conseguenze di un urto frontale. Lo spazio di deformazione sotto il cofano è molto ampio, quindi gli urti a bassa velocità (urti in parcheggio e il cosiddetto urto semifrontale) non hanno gravi conseguenze, dal momento che i vari componenti si trovano ben protetti all´interno della struttura della carrozzeria. L´abitacolo: qualità in ogni singolo dettaglio L´interno della Seat Ibiza St colpisce per lo spazio e la qualità delle finiture, rendendo la vettura più simile a un´auto appartenente al segmento superiore. I designer e gli ingegneri hanno prestato particolare attenzione anche ai minimi dettagli, creando soluzioni che risultano funzionali, pratiche e, nel contempo, accattivanti. I sedili sono avvolgenti ed ergonomici, sportivi e ribassati, sebbene sia possibile regolarli comodamente in altezza (su tutte le versioni), mentre l´altezza del sedile lato passeggero è regolabile soltanto a partire dalla versione Style. L´imbottitura dei sedili, in schiuma di poliuretano estremamente elastica e ad alta densità, accresce l´ergonomia e il comfort di seduta, rendendo così la vettura confortevole anche nei lunghi viaggi. Per quanto riguarda la versione Sport, i sedili sono sportivi e più avvolgenti, offrendo un sostegno laterale ancora maggiore. Nei sedili posteriori possono viaggiare comodamente anche passeggeri adulti grazie allo spazio sufficiente sia per le ginocchia sia per la testa. L´abitacolo della Ibiza St offre di serie tre portabicchieri, svariati e spaziosi vani portaoggetti (anche nelle portiere posteriori), e una presa da 12 Volt. Disponibili dalla versione Style, inoltre, tasche portaoggetti sul retro degli schienali dei sedili anteriori. I sedili rappresentano soltanto una delle numerose soluzioni ergonomiche che consentono di affrontare viaggi lunghi in tutta comodità. Ad esempio il volante può essere regolato in altezza e in profondità; per la versione Style il volante e il pomello del cambio rivestiti in pelle sono disponibili come optional, di serie invece per la versione Sport. Oppure, l’unità satellite di comando per la regolazione automatica della velocità, della radio e del telefono che a seconda delle versioni è montata nella parte posteriore del volante. Gli indicatori visivi sono di facile comprensione e l’utilizzo degli elementi di comando è molto intuitivo. La parte superiore del quadro strumenti ha una forma elegantemente curvata. Il contagiri e il tachimetro di grandi dimensioni sono installati in strutture tubolari dall’ispirazione sportiva. Le lancette di colore rosso contrastano con il nero dei quadranti e le cifre bianche. Il display tra i due strumenti mostra informazioni come il livello di carburante, la temperatura e quelle del computer di bordo, disponibile di serie dalla versione Style. I comandi del climatizzatore, di serie sulla versione Reference, si trovano nella parte inferiore della consolle centrale. Per le versioni Style e Sport è disponibile il sistema Climatronic Seat, che permette di visualizzare la temperatura su un display addizionale. Sopra i comandi del climatizzatore si trovano i pulsanti dedicati al sistema audio e la connessione Aux-in. Tutte le versioni sono dotate di sistema Bluetooth, mentre per le versioni Style e Sport è disponibile a richiesta la porta Usb per la connessione dell’iPod. A richiesta è anche la predisposizione per il navigatore portatile: l´apparecchio viene fissato mediante un supporto speciale alloggiato nella parte superiore del quadro strumenti. I particolari degli interni si contraddistinguono per la raffinatezza delle finiture e la qualità dei materiali. Tutti i pulsanti di comando compiono movimenti molto precisi e percorsi ben definiti, rimanendo alloggiati in modo visibile nelle rispettive posizioni. La superficie del cruscotto è imbottita con un leggero materiale espanso. La Seat offre quattro rivestimenti diversi e tre colori per l’allestimento dell´abitacolo. Le versioni Style e Sport possono essere dotate di sedili sportivi rivestiti in pelle, che possono essere anche riscaldabili. È inoltre disponibile il Pacchetto design con colori chiari per il cruscotto e il rivestimento delle portiere, oltre al bracciolo anteriore centrale e ulteriori vani portaoggetti. Il bagagliaio: grande utilità e dimensioni compatte Il portellone di grandi dimensioni della Seat Ibiza St è dotato di efficienti ammortizzatori telescopici pneumatici, che consentono di aprire e chiudere il bagagliaio in tutta comodità. Il logo del Marchio funge da maniglia: per sbloccarlo, è sufficiente sollevarlo verso l´alto. Il portellone ha un notevole angolo di apertura, in modo da consentire anche alle persone di alta statura di non essere costrette a chinarsi durante le operazioni di carico. L´ampio bagagliaio ha un rivestimento robusto, di alta qualità e una conformazione atta a consentire di sfruttare al meglio lo spazio disponibile. Ha un volume di 430 litri e il piano di carico si trova a soli 587 millimetri da terra. Il volume di carico può essere facilmente aumentato in due modi. Il metodo più rapido consiste nello sbloccare lo schienale del divano posteriore e abbatterlo sopra la seduta. L’altra alternativa consiste nel posizionare la seduta in verticale e conseguentemente abbattere lo schienale. Gli appoggiatesta di questi sedili sono estremamente compatti e si addossano facilmente contro il fondo della seduta. A partire dalla versione Style, lo schienale può essere abbattuto con un rapporto 60:40. Sfruttando tutto lo spazio disponibile fino al tetto, il vano di carico della Ibiza St può raggiungere il volume di 1.164 litri. Ad esempio, ciò significa che è possibile trasportare due biciclette smontando solamente le ruote anteriori. Il carico massimo consentito è di 515 chilogrammi. Il bagagliaio dispone di illuminazione e di ganci portaborse di serie. Il vano supplementare presente sotto il pianale di carico ripiegabile è anch´esso di serie. Al di sotto di questo vano si trova la ruota di scorta. Sono disponibili a richiesta delle reti portaoggetti per il bagagliaio. La gamma di accessori prevede vari elementi di supporto e fissaggio per il trasporto di sci, biciclette e box da sistemare sul tetto. È disponibile anche un gancio traino specifico. A seconda della motorizzazione, la Seat Ibiza St è in grado di trainare fino a un peso massimo di 1.200 kg (frenato, con pendenza dell’8%). La Seat Ibiza St sarà disponibile con una gamma di motorizzazioni moderne e tecnologicamente avanzate. Si tratta concretamente di tre motori benzina e tre motori Turbodiesel Tdi, dotati del sistema di iniezione common rail. Per quanto riguarda le versioni benzina, solamente l’1.2 12V 70 Cv è a tre cilindri, mentre le altre sono a quattro cilindri. Anche tra i Tdi si distinguono una versione tre cilindri, l’1.2 common rail 75 Cv, e due versioni quattro cilindri. Quattro dei propulsori sono a iniezione diretta e sistema turbo, tra i quali il nuovo e potente 1.2 Tsi. Nel loro insieme i sei motori coprono una gamma di potenza che va da 70 a 105 Cv e si distinguono per prontezza e ridotti livelli di consumo. Il motore base della Ibiza St è il benzina 1.198 cc; questo tre cilindri è caratterizzato dal monoblocco in lega e dall’ottimizzazione della distribuzione che rende il funzionamento particolarmente silenzioso; questo eroga 70 Cv di potenza e 112 Nm di coppia a 3.000 giri. Con questo motore, la Ibiza St è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 14,6 secondi, ha una velocità di punta di 163 km/h e vanta consumi invidiabili: solo 5,5 l/100 km. La trasmissione è dotata di un leggero ed efficiente cambio manuale a cinque marce, dall´innesto morbido e preciso. La Seat Ibiza St 1.2 è disponibile nella versione Reference. Il motore a benzina di cilindrata intermedia è l´1.4. Questo propulsore a quattro cilindri e 16 valvole da 1.390 cc eroga 85 Cv di potenza e sviluppa 132 Nm di coppia massima a 3.800 giri, passando da 0 a 100 km/h in 12,4 secondi; raggiunge una velocità massima di 177 km/h. La Ibiza St equipaggiata con questo motore ha consumi di 5,9 l/100 km ed è disponibile nelle versioni Reference e Style. Il motore a benzina più potente della Ibiza St è il nuovo 1.2 Tsi. Questo propulsore a quattro cilindri e 1.197 cc dispone di un sistema di iniezione diretta ed è sovralimentato grazie a un turbo tecnologicamente avanzato con intercooler. Ha due valvole per cilindro ed è stato ideato per ridurre il livello di attrito, il tempo di riscaldamento e il peso. Infatti, pesa solo 89,5 chilogrammi. La strategia di “downsizing” applicata al 1.2 Tsi, si esprime in una straordinaria potenza unita a un livello di consumi minimo. Il piccolo motore turbo eroga ben 105 Cv di potenza, raggiunge la coppia massima di 175 Nm a soli 1.550 giri mantenendola costante fino a 4.100 giri. In queste condizioni, la Ibiza St che monta questo propulsore è in grado di passare da 0 a 100 km/h in soli 10,2 secondi, con una velocità punta di 190 km/h e consumi di soli 5,3 l/100 km (ciclo combinato), e sarà disponibile dopo l’estate nelle versioni Style e Sport. L’1.2 Tsi Ecomotive Technology è ancora più parco nei consumi e grazie al sistema Start/stop raggiunge i 5,1 l/100 km a fronte di emissioni di Co2 di appena 119 g/km. Il sistema Start/stop provvede allo spegnimento del motore a vettura ferma, cambio in folle e pedale della frizione rilasciato e si riaccende quando il guidatore preme nuovamente il pedale della frizione. La Ibiza St 1.2 Tsi è dotata di cambio Dsg a doppia frizione. Si tratta di un cambio a 7 rapporti che consente un innesto rapido e morbido delle marce. Il conducente può scegliere tra due modalità di funzionamento automatico, Sport e Drive, e una sequenziale. Le due frizioni del cambio Dsg non sono in bagno d’olio, quindi l´elevato livello di efficienza del sistema viene ulteriormente implementato. Il rapporto delle prime sei marce è molto corto e sportivo, mentre quello dell´ultima marcia è più lungo, al fine di ridurre il regime del motore e, di conseguenza, i consumi. Con questo propulsore, la Ibiza St passa da 0 a 100 km/h in 10,0 secondi, ha una velocità di punta di 190 km/h e un consumo di carburante nel ciclo combinato di 5,3 l/100 km. Per quanto riguarda le versioni Diesel, il motore 1.2 Tdi si distingue per essere un propulsore tecnologicamente all´avanguardia. Si tratta di un tre cilindri dotato di albero di compensazione, con cilindrata di 1.199 cc e una potenza di 75 Cv. La coppia massima è di 180 Nm, disponibile già a partire da 1.500 giri. Gli ingegneri incaricati dello sviluppo di questo propulsore hanno dedicato particolare attenzione per ottenere una gestione intelligente del calore e ridurre al minimo i livelli di attrito. Il sistema common rail di ultima generazione inietta il carburante a una pressione di ben 1.800 bar. In ogni ciclo vengono eseguite separatamente sei operazioni di iniezione. E il perfetto coordinamento dei cicli di iniezione consente di ottenere una combustione omogenea, una grande potenza, riducendo nel contempo consumi ed emissioni. Con questo tre cilindri, la Ibiza St passa da 0 a 100 km/h in 14,5 secondi raggiungendo la velocità massima di 168 km/h. Ha un consumo di soli 3,9 l/100 km a fronte di emissioni di Co2 che si attestano sui 102 g/km. La Seat offre il 1.2 Tdi nella versione Reference. L’1.6 Tdi è di 1.598 cc e si distingue per il ridotto attrito interno. Il propulsore 1.6 Tdi è disponibile in due varianti. La prima (montata sulle versioni Reference e Style) vanta 90 Cv di potenza e 230 Nm di coppia disponibile tra i 1.500 e i 2.500 giri. Con questo motore, la Ibiza St accelera da 0 a km/h in 12,2 secondi, dispone di una velocità massima di 178 km/h, consuma solo 4,2 l/100 km ed ha emissioni di Co2 pari a 109 g/km. La seconda variante del 1.6 Tdi eroga ben 105 Cv di potenza e i 250 Nm di coppia, anch´essa disponibile tra i 1.500 e i 2.500 giri. Con questo motore, la Ibiza St passa da 0 a 100 km/h in soli 10,9 secondi, e raggiunge una velocità di punta di 188 km/h. Pur con queste prestazioni, ha un consumo di 4,2 l/100 km nel ciclo combinato. La Seat monta questo potente propulsore Diesel sulle versioni Style e Sport della Ibiza St. Il telaio della Ibiza St si contraddistingue per la ricercatezza e precisione, caratteristiche che gli conferiscono un comportamento sportivo e sicuro allo stesso tempo. Il sistema di controllo della stabilizzazione, Esp, è di serie nei principali mercati europei, mentre il sistema Xds - ovvero un sistema differenziale autobloccante - è abbinato ai motori oltre i 100 Cv. La piccola Seat familiare ha un carattere sportivo, molto reattivo in velocità e consente una guida molto precisa. L´equilibrata ripartizione del carico sugli assi, il contenuto peso complessivo e la larghezza dell’interasse conferiscono una maggiore stabilità e sicurezza alla vettura. Gli ingegneri incaricati dello sviluppo hanno lavorato così meticolosamente per ridurre le vibrazioni, che la Ibiza St è in grado di regalare il piacere di guida tipico di vetture appartenenti a un segmento superiore. Le sospensioni anteriori di tipo Mcpherson, conferiscono un comportamento dinamico più confortevole. Il gruppo è fissato a un telaio ausiliario monopezzo. In questo modo, sospensioni e motore restano indipendenti dalla carrozzeria, riducendo così sensibilmente vibrazioni e rumorosità. Il diametro di svolta della Ibiza St è di soli 10,48 metri, semplificando le operazioni di parcheggio e manovra. L´interasse anteriore è di 1,465 millimetri. Lo sterzo elettroidraulico di serie ha un rapporto sportivo. Alla guida, ne sono apprezzabili la precisione, la velocità di risposta e la stabilità direzionale della vettura. La pompa varia il proprio rendimento in modo selettivo, richiedendo unicamente l´energia necessaria per l´assistenza alle manovre del conducente. Ciò significa che la pompa non si attiva nella marcia in rettilineo. Questa soluzione offre numerosi vantaggi rispetto a un sistema puramente idraulico, in cui la pompa funziona costantemente, provocando in necessariamente una permanente circolazione dell´olio. Le sospensioni posteriori con bracci oscillanti dispongono di un asse a forma di “U” che funge da barra stabilizzatrice, aumentando la capacità di carico della Ibiza St. Il secondo vantaggio consiste nel fatto che tale configurazione consente di ridurre l´ingombro, motivo per cui il piano di carico del bagagliaio può essere molto basso. Sospensioni e ammortizzatori sono separati tra loro; in questo modo gli ingegneri incaricati dello sviluppo hanno avuto a disposizione un margine maggiore per la regolazione. Nel caso della versione St Sport, la regolazione è leggermente più rigida rispetto a quella delle altre due versioni. In questo modo, le principali differenze nell’asse anteriore sono concentrate nella taratura più rigida degli ammortizzatori, offrendo così un’eccellente progressione al fine di garantire la massima precisione sia su percorsi misti che rettilinei, e nel diametro della barra stabilizzatrice, che passa da 19 mm a 20 mm. Per quanto riguarda l’asse posteriore, le modifiche sono rivolte alla taratura degli ammortizzatori e alla rigidità torsionale dell’asse: 10 Nm/mm nelle versioni Reference e Style e 15 Nm/mm nella Ibiza Sport. La Seat Ibiza St dispone di un sistema frenante molto efficiente. Le ruote anteriori sono dotate di dischi autoventilati da 256 millimetri di diametro, mentre le ruote posteriori montano freni a tamburo o dischi pieni, a seconda della motorizzazione. Il sistema di assistenza alla frenata (Eba) di serie eroga in automatico la massima pressione in situazioni di emergenza, affinché il conducente possa sfruttare al meglio il rendimento dei freni in tali circostanze. Frenando a fondo, si attivano automaticamente le luci di emergenza. Il sistema di controllo della stabilizzazione Esp, previsto di serie, presenta varie importanti funzioni supplementari. Per esempio, facilita la partenza della vettura in salita, mantenendo la pressione del sistema frenante per alcuni secondi, una volta che il conducente rilascia il pedale del freno. Inoltre, tiene monitorata la pressione degli pneumatici, segnalando eventuali perdite attraverso una spia luminosa che si accende sul quadro strumenti. Le Ibiza St equipaggiate con i due motori più potenti da 105 Cv, dispongono del differenziale autobloccante elettronico Xds. Nel caso in cui il sistema elettronico rilevi che la ruota dell´asse di trazione anteriore che si trova all´interno della curva perde aderenza, questa ruota viene frenata brevemente in modo mirato. In questo modo, il sistema, che funge sostanzialmente da differenziale bloccante meccanico, a compensa la tendenza della vettura al sottosterzo, rendendo più neutra la guida e migliorando la trazione. A seconda della versione e del livello di equipaggiamento, variano anche le dimensioni e il design dei cerchi della Ibiza St. La versione Reference dispone di cerchi in acciaio da 15” con pneumatici 175/70, la versione Style invece di cerchi in lega da 15” con pneumatici 185/60. La Ibiza St Sport monta di cerchi in lega da 16” e pneumatici 215/45. La versione Reference può essere equipaggiata di cerchi da 15”, mentre per la Style è possibile scegliere quelli da 16”, optional quelli da 17” per la versione Sport. Tutti gli pneumatici sono ottimizzati sul fronte della resistenza all´usura, senza che questo pregiudichi minimamente il livello di comfort, sicurezza e handling della vettura.  
   
   
VIABILITÀ FVG: VALDUCCI RIVELA A KATEDROMOS, SONO UN MIRACOLATO  
 
Udine, 25 maggio 2010 - "Io sono un miracolato". La testimonianza, rivelata a sorpresa ieri per la prima volta ad un pubblico di centinaia di ragazzi riuniti all´auditorium Zanon di Udine per una mattinata di guida sicura promossa dalla Regione in collaborazione con la Provincia, è del presidente della commissione trasporti e telecomunicazioni della Camera, Mario Valducci. "Avevo da poco preso la patente, poco meno che ventenne, e ´facevo i numeri´ con le macchine di mio padre e di mio nonno - ha raccontato Valducci - fino che una sera, era la notte di Natale, stanco al rientro da una cena a casa dei genitori della mia fidanzata e complice la nebbia, sono uscito di strada. Un palo della luce sulla fiancata dell´auto ha evitato che io finissi nel canalone. Ho avuto solo fortuna, ma nella vita - ha ricordato Valducci ai ragazzi - non possiamo pensare che la buona sorte ci assista sempre". A stimolare questa rivelazione due ore di immagini, filmati, riflessioni, inserite nel progetto "Katedromos: il catechismo dell´educazione stradale", illustrato oggi dall´assessore regionale alla Mobilità e trasporti, Riccardo Riccardi, e proposte con incisività da Leonardo Indiveri, presidente del Consorzio nazionale guida difensiva. Una presentazione che ha colpito l´attenzione dell´intero auditorium Zanon in un crescendo di momenti coinvolgenti, fino all´intervento-testimonianza di Valducci. "Non ho mai raccontato in pubblico questo fatto personale, ma assistere oggi a due ore così intense mi ha fatto capire come sia importante farlo sapere ai più giovani", ha commentato Valducci. Nel corso dell´incontro Valducci ha anche anticipato molti dei temi in dibattito sul nuovo codice della strada, che dovrebbe diventare legge entro l´estate. Primo fra tutti il divieto di assumere alcol per i neopatentati. "Non ho nulla contro il bere sano, ma bere e guidare devono essere due momenti distanti tra loro", ha detto Valducci, ricordando anche la previsione del licenziamento per giusta causa nei confronti dei guidatori professionisti che siano sorpresi con tasso alcolico superiore a zero. Tra le altre novità di rilievo ricordate da Valducci, le nuove norme per le mini-car, finora regolate come dei semplici motocicli - obbligo di cinture per passeggeri e guidatori, obbligo di lezioni di pratica ed esame (estesi anche ai motocicli), sanzioni amministrative molto dure per motori truccati -, l´inasprimento delle sanzioni per chi non si ferma davanti ai pedoni sulle strisce "si passerà dai 5 agli 8 punti sottratti alla patente", l´obbligo del casco per chi va in bicicletta ed è minore di 14 anni. "Una regola difficile da sanzionare - ha ammesso Valducci - ma che è soprattutto un invito ai genitori di dotarsi sempre del caschetto di sicurezza e ad insegnare questa norma di prudenza ai propri figli". A ricordare come tutte le norme più stringenti, i controlli delle forze dell´ordine - "decuplicati, in questi ultimi anni", ha ricordato lo stesso Valducci -, tutte le giornate didattiche e gli sforzi informativi non servano a nulla senza il senso di responsabilità personale, è stato l´assessore Riccardi. "Non ci sarà sforzo più efficace del vostro passaparola - si è rivolto Riccardi agli studenti - per diffondere la verità che trasgredire alla guida non porta a nulla di buono. Ricordo ancora la prima volta che abbiamo presentato questo progetto in Regione a Udine, alla presenza di un collega assessore, ma soprattutto di un amico, Vladimir Kosic. Fu lui stesso a raccontare ai ragazzi perché si trova ora in carrozzina e a lasciare un grande insegnamento: ragazzi, non abbiate paura di avere paura. La prudenza vi salverà la vita". All´incontro sono inoltre intervenuti Fabio Marchetti, vicepresidente e assessore alla Mobilita` e Sicurezza stradale della Provincia di Udine, il questore di Udine, Giuseppe Padulano, presenti anche l´europarlamentare Giovanni Collino e l´assessore alla Mobilità del Comune di Udine, Enrico Pizza.  
   
   
LA POLO GTI 180 CV CONSUMA 6 LITRI/100 KM CON UN RISPARMIO DEL 25%  
 
Verona, 25 maggio 2010 - La Polo Gti è tornata e si ripresenta forte dei suoi 180 Cv di potenza. Anche questa Gti offre ciò che le tre leggendarie lettere della sua sigla promettono: caratteristiche di guida eccellenti e un comportamento dinamico senza compromessi, nel massimo della sicurezza. Ma non è tutto: la Polo non è mai stata così potente e parca nei consumi allo stesso tempo. Grazie all´intelligente downsizing del motore 1.4 Tsi a doppia sovralimentazione (turbocompressore + compressore meccanico) e al cambio Dsg a doppia frizione a 7 rapporti - di serie - estremamente efficiente, il team che ha sviluppato il modello è riuscito a ridurre il consumo nel ciclo combinato a 6 litri/100 km (a fronte di emissioni di Co2 pari a 139 g/km). Per fare un confronto, la versione precedente, dotata di motore 1.8 turbo 180 Cv, consumava 7,9 litri (con emissioni di Co2 pari a 188 g/km). La nuova versione abbatte quindi i consumi del 25%. A dispetto di riduzioni così consistenti, le prestazioni di guida garantiscono comunque la massima dinamicità. Questa sportiva Volkswagen del peso di soli 1.194 kg, passa da 0 a 100 km/h in soli 6,9 secondi e raggiunge una velocità massima di 229 km/h. La Polo Gti monta di serie il cambio Dsg che trasmette la potenza alle ruote anteriori. Un differenziale elettronico a bloccaggio trasversale (Xds) riduce la tendenza al sottosterzo migliorando la maneggevolezza, specialmente nell´affrontare curve a velocità elevate. Inoltre, la Polo Gti, come del resto tutte le versioni della gamma, è equipaggiata di serie con Esp e sistema di assistenza nelle partenze in salita. A questi si aggiungono, in materia di sicurezza, gli airbag frontali, quelli combinati testa/torace anteriori, tendicintura e limitatori della forza di ritenuta delle cinture di sicurezza (dotate di avvisatore acustico per le cinture non allacciate), appoggiatesta anteriori per prevenire il "colpo di frusta" e tre appoggiatesta posteriori, oltre ai relativi fissaggi Isofix per i seggiolini dei bambini. Sul fronte del comfort, si annoverano, tra gli altri, servosterzo elettroidraulico, alzacristalli elettrici anteriori, radiocomando per la chiusura centralizzata, illuminazione del vano bagagli (dotato di occhielli di fissaggio), avvisatore acustico di mancato spegnimento dei fari, regolazione in altezza del sedile del guidatore, specchietto di cortesia nelle alette parasole e cristalli atermici di colore verde. La Gti è la prima Polo che può essere ordinata con fari bixeno e luci di svolta, luci diurne e luci di posizione a Led oltre che tetto apribile/scorrevole Panorama. Sempre comprese nell’allestimento di serie, ci sono naturalmente anche le dotazioni caratteristiche della Gti come i sedili sportivi e i cerchi in lega leggera da 17" in design "Denver". Carrozzeria e interni,- Già al primo sguardo si riconosce che il nuovo modello di punta della gamma Polo è un’autentica Gti, sia dentro che fuori. Propone infatti tutte le peculiarità che contraddistinguono i modelli che portano questa sigla esclusiva. Look Gti. Dalla prima Golf Gti del 1976, il marchio Gti è cresciuto, divenendo una delle icone di sportività più conosciute al mondo in campo automobilistico. Una delle peculiarità estetiche tipiche del marchio è rappresentata dall´inconfondibile frontale. Tra gli elementi tipici, c’è la cornice rossa della calandra del radiatore che caratterizza anche la Polo Gti. Dalla sorella maggiore, la Golf Gti, la Polo più sportiva riprende le prese d’aria con struttura a nido d’ape che sono state inserite, in questo caso, all’interno dello spoiler anteriore opportunamente riprogettato. Ulteriori tratti Gti sono i sottoporta maggiorati e lo spoiler posteriore verniciato in tinta con la carrozzeria. Tra le altre particolarità esterne della Polo Gti ci sono i cerchi in lega leggera da 17 pollici modello "Denver ", che fanno intravedere le pinze dei freni verniciate in rosso, e l’esclusivo paraurti posteriore che, nella parte inferiore richiama esteticamente un diffusore. Sul lato sinistro è integrato il terminale di scarico cromato a doppia uscita. La nuova Polo Gti presenta altri due optional inediti in questa serie: il tetto panoramico ad azionamento elettrico che si apre e si solleva fino ad arrivare all’altezza del montante centrale e i nuovi fari bixeno completamente ridisegnati. All’interno dei doppi proiettori sono integrate le luci diurne e le luci di posizione a Led, oltre alle luci di svolta. Atmosfera Gti. Anche nell’abitacolo di questa Polo da 180 Cv si assapora l’ambiente tipico di una Gti. Un grande contributo in questo senso viene dagli eccezionali sedili sportivi, di serie, con i loro classici rivestimenti in tessuto nella tipica fantasia scozzese, una reminiscenza stilistica che rimanda alla prima Golf Gti degli anni ´70. Il padiglione, i rivestimenti dei montanti del tetto, le maniglie e le alette parasole sono neri e conferiscono un tocco di sportività alla vettura. Anche le superfici della consolle centrale presentano inserti di colore nero lucido. Questo crea un contrasto perfetto con i colori e i materiali utilizzati, come le cromature opache delle cornici delle bocchette o gli inserti cromati dei comandi di regolazione. Le maniglie apriporta, la leva del cambio e quella del freno a mano, la cuffia del cambio Dsg e le tre razze del volante sportivo sono tutti impreziositi da cromature opache. Nel classico rosso sono le cuciture della cuffia della leva cambio, dell’impugnatura della leva del freno a mano e del volante. Ma l’ampia dotazione di serie che mette in evidenza la sportività e il comfort della nuova Polo Gti non è finita qui. Comprende anche la pedaliera in look alluminio, gli alzacristalli elettrici anteriori (versione tre porte) e posteriori (versione cinque porte), gli specchietti retrovisori regolabili e riscaldabili elettricamente, il climatizzatore, il radiocomando per la chiusura centralizzata e i fari fendinebbia. Il volante è inoltre dotato dei "paddle" per l´azionamento del cambio Dsg. Non può mancare un pacchetto completo per la sicurezza passiva comprensivo di airbag per guidatore e passeggero, airbag laterali per testa e torace, tendicintura anteriori e fissaggi Isofix sul divano posteriore per i seggiolini dei bambini. Questa Volkswagen non è solo la migliore e più parsimoniosa Polo Gti di sempre, ma è anche la più sicura. Motore e cambio - La tradizione della Polo più sportiva è iniziata quasi 25 anni fa, con la leggendaria Polo Coupé G40 del 1986. Prima vettura al mondo dotata di un compressore "G" meccanico, questo modello ha ridefinito da subito i valori in fatto di dinamicità nel suo segmento. Con il suo motore da 113 Cv sfiorava i 200 km/h. Oggi, la Polo G40, se ben conservata, è considerata un pezzo da collezione. Il modello precedente della nuova Polo Gti, invece, montava il turbocompressore. Nella versione base sviluppava 150 Cv, mentre la Cup Edition arrivava fino a 180 Cv. Torniamo alla nuova Gti: entro fine maggio i primi esemplari arriveranno sul mercato tedesco, seguiranno poi i mercati europei e il Giappone. Con l’abbinamento di iniezione diretta e sovralimentazione il quattro cilindri quattro valvole 180 Cv Euro 5 raggiunge la potenza massima a 6.200 giri. Molto significativi per un motore con questa cilindrata sono i 250 Nm di coppia massima che, disponibili già da 2.000 giri, rimangono costanti fino ai 4.500 giri. Questi valori sottolineano come il potente quanto dinamico motore 1.4 Tsi si sposi perfettamente con la nuova Polo Gti. A ogni regime e in tutte le condizioni di guida questa vettura a trazione anteriore si rivela altamente dinamica. Con un peso di soli 1.184 kg, la Polo Gti passa da 0 a 100 km/h in soli 6,9 secondi e raggiunge una velocità massima di 229 km/h. Consumo nel ciclo combinato: appena 6 litri ogni 100 km, con emissioni di Co2 pari a 139 g/km. Per fare un confronto, la versione precedente, dotata di motore 1.8 turbo 180 Cv, consumava 7,9 litri (con emissioni di Co2 pari a 188 g/km). La nuova versione abbatte quindi i consumi del 25%. Un progresso tangibile. La tecnologia del Tsi 180 Cv in dettaglio - Sul fronte della tecnologia risulta particolarmente interessante osservare nel dettaglio la modalità di funzionamento complementare di compressore meccanico e turbocompressore. Il compressore, azionato tramite cinghia, aumenta la coppia del Tsi ai bassi regimi; si tratta di un´unità tipo Roots che già a bassi regimi consente di ottenere un´elevata portata. A un numero di giri più elevato si inserisce, inoltre, il turbocompressore a gas di scarico (con regolazione waste gate). Quindi il compressore e il turbocompressore a gas di scarico vengono collegati in linea. Il compressore viene azionato tramite un giunto elettromagnetico integrato in un modulo all´interno della pompa dell´acqua. Una valvola di regolazione fa in modo che l´aria esterna necessaria per il valore di esercizio raggiunga il turbocompressore a gas di scarico o il compressore. Il funzionamento del turbocompressore a gas di scarico prevede che la valvola di regolazione sia aperta. Come notoriamente avviene nei tradizionali motori Turbo, l´aria passa quindi attraverso l´intercooler anteriore e la valvola a farfalla nel collettore di aspirazione. Da un regime motore di 3.500 giri, il compressore meccanico affida completamente il lavoro al turbocompressore. Cambio Dsg: estremamente efficiente e sportivo - Il cambio Dsg a 7 rapporti, di serie, influisce positivamente sulla dinamica di marcia. Questa trasmissione a doppia frizione, infatti, unisce la sportività e l’economicità proprie di un cambio meccanico al comfort di un cambio automatico. In alternativa alla modalità completamente automatica, il Dsg può essere azionato manualmente, tramite la leva del cambio tipo Tiptronic oppure con i paddle presenti di serie sul volante. Una delle eccezionali caratteristiche costruttive del primo cambio Dsg a 7 rapporti al mondo destinato alla grande produzione in serie, sono le due frizioni a secco con pressione regolata idraulicamente. La potenza del motore viene trasmessa tramite gli alberi motore attraverso un volano bimassa alla doppia frizione. La frizione I comanda i rapporti dispari, mentre la frizione Ii viene impiegata per i rapporti pari e per la retromarcia. Quali sono i vantaggi di questa accurata gestione delle frizioni? All´innesto non si verifica alcuna interruzione della forza di trazione ottenendo così dinamicità e comfort di livello superiore, per un piacere di guida autentico. Ciò è dovuto, oltre che alla meccatronica intelligente (comando elettroidraulico del cambio), alle due frizioni, ai due alberi di entrata e ai tre alberi di uscita. Questo abbinamento fa in modo che il rapporto superiore resti sempre in attesa di poter essere inserito garantendo cambi marcia estremamente rapidi e fluidi. Ad esempio: mentre la Polo viene guidata in sesta marcia, la settima è in realtà già inserita ma non ancora "attiva". Non appena viene raggiunto il punto di innesto ideale, la frizione responsabile della sesta marcia si apre automaticamente, mentre l´altra si chiude per consentire un innesto preciso della settima. Frutto di questo gioco di sovrapposizione di apertura e chiusura delle due frizioni sono la fluidità e il comfort di innesto cui si è precedentemente accennato. La procedura di innesto completa avviene invece in una manciata di centesimi di secondi e quindi più rapidamente di quanto saprebbe fare un pilota professionista. Telaio La punta di diamante della gamma Polo è una vettura sportiva e al tempo stesso sicura. Questo grazie all’assetto sportivo specifico, all’Esp e al differenziale a bloccaggio elettronico trasversale Xds che permettono una guida sicura e precisa della Polo Gti anche nel misto stretto. Il telaio prevede un asse anteriore di tipo Mcpherson e un asse posteriore a bracci oscillanti con taratura particolarmente sportiva. Oltre agli ammortizzatori registrati per fornire una risposta piuttosto rigida, anche le molle sono state appositamente adattate e abbassano l’assetto di 15 mm rispetto alla versione standard. Ne risultano minori coricamenti laterali e un baricentro più basso; due aspetti che si ripercuotono positivamente sulla dinamicità in curva. Al raggiungimento dello stesso obiettivo concorrono gli pneumatici con sezione ribassata (215/40 R17 87V) montati su cerchi in lega leggera 7Jx17 nel tipico disegno Gti a 5 fori "Denver" che richiamano quelli montati sulla Golf Gti. Regolazione perfetta: Esp e Xds mantengono la stabilità - Anche sul fronte della sicurezza, la Polo Gti presenta un equipaggiamento di serie completo con dischi freno maggiorati e programma di controllo della stabilizzazione Esp. A questo si aggiungono innumerevoli moduli elettronici come il sistema antibloccaggio (Abs), il dispositivo di assistenza nelle partenze in salita, il sistema antislittamento (Asr), la regolazione della coppia in fase di rilascio (Msr) e il bloccaggio elettronico del differenziale (Eds). La pressione degli pneumatici viene monitorata da un apposito indicatore di pressione (Rka), montato di serie. Un’avanzata evoluzione delle ben note funzioni Eds è rappresentata dal differenziale a bloccaggio elettronico trasversale Xds, introdotto per la prima volta dalla Volkswagen nella Golf Gti. Il sistema Xds migliora la maneggevolezza quando si affrontano le curve a velocità sostenuta, riducendo il sottosterzo e dando alla vettura un assetto "neutro". Il sistema, infatti, lavora sulla ruota "scarica ", interna alla curva, con interventi mirati sui freni aumentando la trazione. Offerto di serie sulla Polo Gti, si serve dei dati provenienti dai sensori, quali l’angolo di sterzata, la velocità di imbardata e il numero di giri della ruota. Ne risulta un livello superiore di sicurezza e piacere di guida, in quanto l’Xds permette alla Polo Gti di sterzare in modo ancora più preciso.  
   
   
APPALTATA LA CICLOPEDONALE GOITO-SACCA  
 
Mantova, 25 maggio 2010 - Il sistema ciclopedonale dell´Alto Mincio si arricchisce di un nuovo importantissimo collegamento. La gara d´appalto per la realizzazione della "Goito-sacca" è stata, infatti, aggiudicata provvisoriamente alla ditta I.c.s.i.t. Srl di Revere, che ha offerto un ribasso di oltre il 21% rispetto alla cifra indicata nel bando. Il costo dell´intervento sarà di circa 509 mila euro, 223 mila dei quali a carico della Provincia, 188 mila provenienti da fondi regionali e 97 mila dalle casse del comune di Goito. Il progetto prevede la realizzazione di una pista ciclopedonale che collegherà la località di Sacca all´abitato del comune di Goito, attraverso un percorso che si svilupperà per una lunghezza complessiva di circa due chilometri. In uscita da Sacca, la pista affiancherà la Strada Provinciale n°23, devierà nella direzione del quartiere Pedagno e continuerà parallelamente alla strada stessa, fino a raggiungere Goito. Il tracciato di svilupperà in tre tratti principali: uno parallelo alla Provinciale, uno a strada Pedagno, mentre il terzo sarà di raccordo tra i due. La ciclopedonale di connessione tra Sacca e di Goito rappresenta il naturale completamento dell´itinerario "Mantova-grazie-rivalta-goito-pozzolo", facente parte, più in generale, del sistema ciclabile dell´Alto Mincio, finalizzato alla valorizzazione ambientale e allo sviluppo turistico di un territorio, quello dell´Alta Valle del Mincio, ad alto valore paesaggistico e ambientale. L´opera è finalizzata a promuovere, valorizzare e garantire la fruizione pubblica del paesaggio e dell´ ambiente dei territori attraversati. Soddisfazione è stata espressa dal vice presidente della Provincia Claudio Camocardi: "Se siamo prossimi all´inizio dei lavori lo dobbiamo alla stretta collaborazione intercorsa tra la Provincia, il comune di Goito e la Regione Lombardia. Quest´ultima, in particolare, ha erogato un finanziamento a fondo perduto che rientra nell´ambito del Progetto integrato "Ambiente, Benessere, Cultura" del Sistema Turistico Po di Lombardia". L´opera sarà terminata nei prossimi mesi.  
   
   
LA PROVINCIA DI VICENZA PROMUOVE L´ ´´OSTIGLIA DAY´´ UNA “VIA VERDE“ COME LA “PASSAU VIENNA”.  
 
 Vicenza, 25 maggio 22010 - La Provincia di Vicenza sostiene e promuove il progetto della ciclabile sul sedime dell’ex ferrovia Treviso–ostiglia. Per far conoscere questa importante opera, inserita nei piani di sviluppo della ciclabilità regionale, si è svolta il 21 maggio a Palazzo Folco la conferenza stampa di presentazione della quinta edizione dell’”Ostiglia Day”, manifestazione svoltasi domenica 23 maggio dai gruppi Fiab delle province toccate dal tracciato. A descrivere le caratteristiche dell’iniziativa erano intervenuti il direttore Fiab Giuseppe Merlin e il responsabile Michele Mutterle, il Presidente di Tuttinbici di Vicenza Stefano Maboni con la responsabile delle relazioni esterne Marisa Osti e il rappresentante del Comitato dell’Ostiglia Sergio Facchin. La manifestazione prevedeva un tour di media difficoltà lungo 70 chilometri, totali andata e ritorno, su piste ciclabili e strade secondarie con scarso traffico. La partenza è prevista alle 9 di domenica da Piazza Matteotti e il rientro nel pomeriggio. Per il pranzo è prevista la sosta alla festa dei Bisi di Pozzolo di Villaga, dove confluiranno i vari gruppi che partiranno, oltre che da Vicenza, anche da Verona, Treviso, Mestre e Padova. “Una festa di primavera –ha commentato l’Assessore alla Viabilità della Provincia Giovanni Forte- per far conoscere ai cittadini questo grande progetto che unirà diverse province e che consentirà il recupero e la fruibilità di tanti luoghi ricchi di risorse naturalistiche e culturali da poter scoprire grazie al mezzo ecologico della bicicletta. Da tempo la Provincia sta coordinando il tavolo tecnico dei Comuni coinvolti ed entro l’anno procederemo all’acquisto della nostra parte di sedime dalle ferrovie. E’ questa la premessa indispensabile per iniziare i lavori dei vari tratti previsti”. Il ritrovo per i partecipanti era previsto per le 9 di domenica a Piazza Matteotti. Si procederà per la Riviera Berica fino all’ex stazione di Villaganzerla. Poi il percorso ha proseguito per Ponte di Nanto, Ponte di Mossano, Ponte di Barbarano, Villaga e quindi Pozzolo, dove confluiranno i gruppi delle diverse province. L’arrivo alele 12.30. Per l´occasione erano stati invitati a raggiungere Pozzolo in bicicletta anche i Sindaci dei Comuni interessati dal tracciato e gli Amministratori Provinciali e Regionali. La pista ciclo-pedonale sul sedime dell´ex ferrovia Treviso-ostiglia è la linea ferroviaria dismessa più lunga d’Italia, 118 km quasi interamente preservati, da Treviso attraverso la pianura padana, da nord-est a sud-ovest, fino ad Ostiglia, interessando quattro province venete (Treviso, Padova, Vicenza e Verona) e la provincia di Mantova. Rientra fra i progetti strategici della Regione Veneto e quindi fra gli obiettivi prioritari in ambito infrastrutturale. Il percorso risulta eccezionalmente ricco dal punto di vista naturalistico e culturale, tanto da rappresentare la sede ideale per la realizzazione di un itinerario ciclo-turistico di sicuro richiamo per visitatori italiani e stranieri, un’occasione di divertimento per le famiglie oltre che un´opportunità di sviluppo per imprenditori agricoli, turistici e commerciali. Accanto al sedime, i quasi 40 caselli e le 15 stazioni potranno essere ristrutturati e adibiti a ostelli, centri ristoro, piccoli musei e altro. All’interno del Parco del Sile, in provincia di Treviso, i primi interventi di recupero sono già iniziati e oggi sono fruibili come pista ciclabile alcuni chilometri del vecchio tracciato ferroviario. La Provincia di Padova ha acquistato l’intera tratta ricadente nel suo territorio provinciale, ha già redatto il progetto definitivo del primo stralcio di 20 km e a breve inizierà la progettazione del secondo stralcio della ciclabile con il preciso intento di dare continuità a quanto già realizzato nel trevigiano. La Provincia di Vicenza, dopo l’accordo di programma con i comuni interessati dal tracciato, ha eseguito un rilievo completo e preciso del sedime ricadente nel proprio territorio e, grazie anche ad un contributo regionale, sono in corso le trattative per l’acquisto. La situazione nella Provincia di Verona appare molto più problematica . “ E’ nostra intenzione- ha affermato l’Assessore Forte- prendere contatti con la Provincia di Verona, per valutare una collaborazione che dia slancio al progetto. E’ tempo che la ciclabilità venga considerata una risorsa strategica per favorire l’incremento della mobilità alternativa nella nostra realtà, ancora affetta in questo senso da una certa arretratezza strutturale.  
   
   
DALLA BAVIERA A MANTOVA: LA NUOVA VIA PER I TRASPORTI  
 
Mantova, 25 maggio 2010 - Si è tenuto nei giorni scorsi a Prien m Chiemsee, nel cuore della Baviera, un incontro politico per il progetto europeo Transitects al quale hanno partecipato le 4 Province della Lombardia orientale, (Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova) insieme ad Alot - Agenzia della Lombardia Orientale per i Trasporti e la Logistica. Per la Provincia di Mantova è intervenuto il vice Presidente e Assessore alla Programmazione, Lavori pubblici e Trasporti Claudio Camocardi. L´incontro è stato organizzato dalla società bavarese Lkz-logistik Kompetenz Zentrum per sviluppare un dibattito che, prendendo spunto da Transitects, progetto europeo di Cooperazione Transnazionale finanziato con i Fondi Fesr attraverso il Programma Spazio Alpino, si è incentrato sullo stato attuale, sulle potenzialità e sulle problematiche dei trasporti in Europa, con un´attenzione particolare per l´area tedesca, austriaca e del nord Italia. Il vice presidente Camocardi ha messo in luce la situazione dei collegamenti tra il cosiddetto "corridoio del Brennero" che porta dalla Lombardia all´Austria e Germania, e l´asse Est-ovest che attraversa il Nord Italia sulle vie fluviali dal porto di Venezia fino all´area metropolitana di Milano. Alla tavola rotonda hanno inoltre partecipato Groner-weber, capo del comitato direttivo per il traffico e la ricerca del Ministero tedesco dei Trasporti, Bechtold del Ministero dei Trasporti dello stato Bavarese, Mauro Zinnanti del Dipartimento dei Trasporti della Regione Friuli Venezia Giulia, Nemeth del Ministero dei Trasporti austriaco, Markus Riethe della Regione tedesca Donau-iller, e altri esponenti di società private operanti nel settore trasporti come la Gmbh, Wrs. Attraverso il progetto Transitects verrà offerta alle Istituzioni la possibilità di disegnare soluzioni transnazionali intermodali comuni per il trasporto merci nell´Area delle Alpi e nel territorio limitrofo, rendendo la rete ferroviaria più attraente e, quindi, favorendone l´accessibilità e la funzionalità per il mercato logistico.  
   
   
INAUGURATO RACCORDO STRADALE A JESOLO  
 
Jesolo (Venezia), 24 maggio 2010 - E’ stato inaugurato ieri a Jesolo (Venezia) il raccordo stradale tra la S. R. 43 “Del Mare” e la S. P. 42 “Jesolana”. E’ intervenuto alla cerimonia l’assessore regionale alla mobilità e alle infrastrutture Renato Chisso, insieme al sindaco di Jesolo Francesco Calzavara, all’assessore provinciale Emanuele Prataviera e ai rappresentanti di Veneto Strade spa. L’intervento ha lo scopo di fluidificare il traffico di attraversamento per chi proviene da Eraclea e per chi raggiunge la zona produttiva e artigianale, passando per il centro di Jesolo. Ma rappresenta soprattutto uno dei tasselli per migliorare l’accessibilità alle spiagge. Lo ha sottolineato proprio l’assessore Chisso, mettendo in risalto l’utilità dell’opera in questo momento in cui si avvia la stagione estiva. Ha aggiunto che sarà realizzato quanto prima anche un secondo lotto, in quanto le risorse (19 milioni di euro) sono già disponibili nelle casse regionali. Si tratta solo di passare alla progettazione definitiva. Chisso ha fatto riferimento anche alla realizzazione dell’”autostrada del mare”. “Noi proseguiremo - ha detto - nonostante le polemiche, grazie anche al sostegno dell’amministrazione comunale. Nella seconda gara d’appalto allargheremo la possibilità di esenzione ad aree più vaste del territorio interessato, in particolare verso Treviso”. In conclusione l’assessore ha detto che si tratta di interventi che continuano nel solco della “voglia del fare” dell’amministrazione regionale a supporto di quello che è il più importante settore economico del Veneto, il turismo. L’opera inaugurata oggi è lunga 3 km. Ed è costata complessivamente 13 milioni e mezzo di euro. Anche il sindaco ha posto l’accento sull’importanza per il territorio di questo intervento che assieme a quelli che seguiranno traccia un “percorso di soluzioni” per l’accesso al litorale.  
   
   
GENOVA: INFRASTRUTTURE, 3 MILIONI DI EURO PER IL PONTE DI MANESSENO E LA VARIANTE ALLA STRADA PROVINCIALE DI VIA SARDORELLA  
 
Genova, 25 Maggio 2010 - Siglato il 21 maggio accordo di programma tra Regione Liguria, Provincia di Genova e Comune di Sant´olcese Genova. Via libera alla realizzazione del ponte di aggiramento di Manesseno e della variante alla strada provinciale n.2 che collega Sardorella al Comune di Genova connesso con la definitiva sistemazione dell´alveo del torrente Secca. È stato deciso oggi attraverso l´accordo di programma siglato tra la Regione Liguria, la Provincia di Genova e il Comune di Sant´olcese per la riqualificazione urbanistica dell´abitato e il completamento dell´asse di via Sardorella nel Comune di Genova e presentato dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, dall´assessore regionale alle Infrastruttrure, Ezio Chiesa, dall´assessore alla viabilità della Provincia di Genova, Piero Fossati, e dal sindaco di Sant´olcese, Angelo Cassissa. Il finanziamento previsto ammonta a 3 milioni di euro di cui 2,4 provenienti dai Fondi Fas per le aree sottoutilizzate e 600mila euro di co-finanziamento dalla Provincia di Genova. L´accordo di programma siglato oggi prevede che la progettazione delle opere sia a carico della Provincia di Genova e che l´aggiudicazione dei lavori alla ditta incaricata di eseguirli avvenga entro la fine del 2010. Risale al 2000 la sigla del protocollo d´intesa per la definizione del completamento della viabilità comunale, provinciale e statale nell´ambito dell´alta Valpolcevera. Tra gli interventi previsti figura la variante alla strada provinciale n. 2 in corrispondenza dell´abitato di Manesseno nel Comune di Sant´olcese. Nel 2008 l´intervento è stato inserito dalla Giunta regionale all’interno del programma attuativo dei fondi Fas 2007-2013 e nel 2009 è stato adottato dal consiglio regionale  
   
   
OSTIGLIA, OK AL PROGETTO DEFINITIVO PER IL COLLEGAMENTO TRA LA PROVINCIALE 80 E LA OSTIGLIA - MARE  
 
Mantova, 25 maggio 2010 - Approvato dalla Giunta Provinciale il progetto definitivo del collegamento tra la strada provinciale 80 e la rotatoria di connessione con la Ostiglia - Mare sulla statale 12 Abetone - Brennero. Contestualmente la Provincia ha provveduto alla dichiarazione di pubblica utilità dell´opera. L´intervento il cui costo complessivo è di 1.300.000 euro, sarà finanziato con un contributo a fondo perduto della Regione Lombardia nell´ambito di Obiettivo 2 Oltrepo Mantovano di 514.543 euro, con 113.821 euro a carico del bilancio provinciale e con 157.091 euro stanziati dal Comune di Ostiglia. Il resto dei costi, 514.543 euro, saranno coperti con un mutuo a tasso zero della Regione Lombardia Obiettivo 2 Oltrepo mantovano. "Con i lavori di raddoppio della linea ferroviaria Bologna-verona nel nodo di Ostiglia sono cambiate le esigenze viabilistiche - spiega il vice presidente della Provincia di Mantova Claudio Camocardi -. Da parte nostra abbiamo quindi provveduto a realizzare una nuova rotatoria sulla statale 123 a Ponte dei Tedeschi e la strada Ostiglia mare. Rfi ha realizzato invece il nuovo tratto della statale 12 con due sottopassi ferroviari. Con gli interventi per il raddoppio della linea ferroviaria però è stata necessaria l´interruzione della provinciale 80. Costruendo il collegamento anche questo tratto stradale sarà nuovamente percorribile. Per due anni questo intervento era rimasto bloccato a causa dei vincoli imposti dal rispetto del Patto di stabilità e per le minori fondi. Con la candidatura ai bandi regionali siamo riusciti ad assicurarci il finanziamento necessario per sbloccare la situazione".  
   
   
TRENITALIA CONFERMA: IL LINK ANCONA ´FALCONARA NON SARA´ SOPPRESSO SCONGIURATO IL RISCHIO DI UN ULTERIORE DISAGIO PER IL CAPOLUOGO REGIONALE.  
 
Ancona, 25 Maggio 2010 - Ci sono buone notizie per gli utenti dei treni Eurostar Rimini ´Roma: il servizio navetta che collega Ancona a Falconara, snodo ferroviario per la frequentatissima tratta, non sarà soppresso. Lo ha confermato oggi Trenitalia all´assessore regionale ai Trasporti, Luigi Viventi dopo l´incontro che si era tenuto pochi giorni fa proprio su questo problema. Di fronte alle fondate ipotesi di annullare il link che trasporta i viaggiatori da Ancona fino a Falconara negli orari utili per la partenza dell´Eurostar, l´assessore Viventi, infatti, aveva sollecitamente chiesto un incontro con i vertici di Trenitalia per evitare tale rischio. Dal colloquio è emersa da parte dei rappresentanti dell´Ente una disponibilità a rivedere la decisione e trovare una soluzione al problema. ´Siamo soddisfatti del risultato ottenuto ´ ha affermato Viventi ´ e prendiamo atto dell´assicurazione che Trenitalia ha dato in favore dell´utenza. Siamo riusciti a scongiurare, quindi, un ulteriore disagio per il capoluogo regionale che ha già subito troppe penalizzazioni in passato. La garanzia di Trenitalia giunta oggi ci conforta perché presuppone una volontà di dialogo e leale collaborazione per affrontare organicamente tutte le problematiche aperte sul tavolo delle trattative, soprattutto in riferimento alla lunga percorrenza a seguito dell´introduzione dei servizi dell´Alta Velocità. ´ La situazione dei collegamenti ferroviari di Ancona è stata considerata in maniera ´particolare´ da Trenitalia, che ha poi deciso di garantire il link, nonostante a livello nazionale l´Ente stia già sopprimendo questo tipo di servizi bus ´navetta per i viaggiatori.  
   
   
INCIDENTE BITONTO: "C´È PROGETTO PER ELIMINARE PASSAGGIO A LIVELLO"  
 
 Bari, 25 maggio 2010 - Mentre erano regolarmente in corso gli accertamenti tecnici e la rimozione dei mezzi coinvolti nell’incidente sul tratto ferroviario tra Bari e Bitonto, nei pressi del passaggio a livello di via Santo Spirito, l’Assessore regionale alla Mobilità Guglielmo Minervini è intervenuto per spiegare che “la delicatezza di quel passaggio a livello era già all’attenzione della Regione che con la Ferrotramviaria ha predisposto un progetto di eliminazione rispetto al quale, proprio alcuni giorni fa, è arrivato il nulla osta da parte del Comune di Bitonto”. Non si tratta tuttavia di un intervento isolato. “Da tempo la Regione Puglia –continua Minervini - ha avviato un piano di azione organico per l’eliminazione dei passaggi a livello: nei centri urbani attraverso la realizzazione di opere sostitutive, mentre di messa in sicurezza per quelli extraurbani su cui incide un maggiore flusso di traffico”. Proprio a Bitonto sono già in corso i lavori di eliminazione del passaggio a livello all’altezza dell’incrocio su via Giovinazzo e, sempre sulla stessa linea di collegamento della Bari Nord, un sottopasso è in via di completamento a Terlizzi. Interventi che impegnano la Regione per 10 milioni di euro.  
   
   
L´AGENZIA PER LE RETI TRANS-EUROPEE DI TRASPORTO IN VISITA AI CANTIERI MANTOVANI FINANZIATI CON FONDI EUROPEI  
 
Mantova, 25 maggio 2010 - Nel corso del 2009, Provincia di Mantova e Sistemi Territoriali spa hanno ottenuto un finanziamento europeo per il progetto: "Miglioramento infrastrutturale del sistema idroviario dell´Italia del Nord". Il progetto riguarda, per la parte mantovana, la realizzazione del primo stralcio della Conca di Valdaro, le opere di allargamento e urbanizzazione del Porto di Valdaro, e la bretella di congiunzione tra il casello di Mantova Nord e la zona industriale di Valdaro. Opere di grande importanza per l´economia mantovana, che si propone, quindi, come punto di snodo dei traffici commerciali sul versante Nord-sud (da e verso l´Europa Centrale) e su quello Est-ovest (dalla Pianura Padana verso il Mediterraneo). L´area portuale e retro-portuale di Valdaro diventerà una piattaforma multi-modale in grado di smistare merci e prodotti offrendo, con la ferrovia e l´idrovia, una valida alternativa al trasporto su gomma. Assieme alle opere finanziate nel versante veneto, questi lavori contribuiscono in maniera significativa allo sviluppo globale del Sistema idroviario del Nord Italia. Il miglioramento delle infrastrutture consentirà, infatti, di aumentare i traffici commerciali, rendendo la navigazione interna un trasporto competitivo e vantaggioso per le imprese non solo mantovane. Il progetto complessivo, apprezzato dalla Commissione Europea per la qualità delle progettazioni e la competenza e capacità organizzativa degli Enti proponenti, è stato premiato con un finanziamento di 9.302.000 euro, pari al 10% dell´ammontare totale del costo delle opere, che si aggira sui 93.020.000 euro. Il progetto, avviato nel maggio 2009, terminerà ad ottobre 2012 e si inserisce in un programma di lungo termine che intende portare il sistema idroviario del nord Italia ai massimi livelli europei in termini di capacità, competenza ed efficienza complessiva, sulla scia dei principali modelli europei operativi nel Nord Europa e lungo il Danubio. L´unione Europea ha dimostrato di apprezzare il lavoro che gli organi competenti, Provincia di Mantova in primis, stanno portando avanti: due progetti sono stati approvati e finanziati nel 2010 e altri sono in via di definizione. In questa occasione, l´Agenzia per le Reti Trans-europee, braccio operativo della Commissione Europea, ha fatto visita il 20 maggio ai cantieri finanziati, per verificare lo stato di avanzamento dei lavori e definire dettagli per la gestione amministrativa. "E´ un piacere essere qui a Mantova -ha spiegato Nadia Ckellafa, ispettore dell´agenzia per le reti trans-europee di trasporto- a distanza di sei mesi dall´approvazione del finanziamento e verificare come i cantieri siano in stato di avanzamento. Siamo ottimisti sul fatto che i lavori verranno ultimati per tempo". "Nel corso del 2009 - ha commentato il presidente Fontanili - dal porto di Valdaro sono transitate circa 500 mila tonnellate di merci e l´intera operazione di promozione del trasporto su acqua ha beneficiato spesso dei fondi europei. E´ importante che i suoi ispettori verifichino in che modo vengono spesi i soldi". "Faremo tutto il possibile per recuperare parte dei ritardi dovuti all´aggiudicazione delle gare -ha concluso il vice presidente Camocardi- che rappresentano, purtroppo, una difficoltà oggettiva".