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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Settembre 2011
L’ENAC CONSEGNA IL CANTIERE PER I LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLA PISTA DI VOLO DELL’AEROPORTO DI RAVENNA  
 
 Roma, 13 settembre 2011 - L’ente Nazionale per l’Aviazione Civile rende noto che venerdì scorso, 9 settembre, è stato consegnato il cantiere per l’avvio dei lavori di riqualifica della pista di volo dell’Aeroporto di Ravenna. La realizzazione delle opere, per un importo complessivo di 540.000 euro finanziato dall’Enac, rientra nell’ambito degli interventi previsti dal programma triennale dell’Ente per il periodo 2010-2012 a favore degli aeroporti minori. I lavori, che prevedono il rifacimento della pavimentazione della pista di volo e la sistemazione dei collettori laterali, verranno eseguiti dall’impresa Edilturci S.r.l. Di Mercato Saraceno (Fc), vincitrice del bando di gara. La durata dei lavori è contrattualmente fissata in 70 giorni. La Direzione Eliporti e Aeroporti Minori ha curato direttamente l’appalto e ha seguito la progettazione e la direzione dei lavori affidate a un professionista esterno. L’aeroporto di Ravenna ha una pista in asfalto di 1200 x 30 metri, dispone di hangar e di piccole infrastrutture destinate all’aeroclub con scuola di volo, volo turistico e paracadutismo.  
   
   
SETTIMANA MOBILITA´: SOSTENIBILITA´ E´ UNA PRIORITA´ DELL´AMMINISTRAZIONE ROMANA  
 
Roma, 13 settembre 2011 - «A conferma di quanto la mobilità sostenibile e le problematiche dell´inquinamento e della salute dei cittadini costituiscano una priorità per questa amministrazione, Roma Capitale ha deciso di aderire alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile in programma dal 16 al 22 settembre. In collaborazione con l´assessorato all´Ambiente e con aziende come Atac, Ama, Roma Metropolitane, Roma Tpl e Bioparco, abbiamo messo in piedi una serie di iniziative per coinvolgere e sensibilizzare tutti i cittadini: dagli stand informativi che verranno montati in via dei Fori Imperiali alla giornata dedicata al car pooling, dalla promozione del bollino blu all´invito a recarsi al lavoro con mezzi alternativi nella giornata del 21. Tutto questo segue quanto già fatto dall´Amministrazione fin dal suo insediamento: ad esempio, il rinnovo della flotta del trasporto pubblico, la realizzazione dei Piani Particolareggiati del Traffico, l´estensione delle zone a traffico limitato e della aree pedonali, il varo del Piano Merci. Questa è la strada intrapresa e sulla quale intendiamo proseguire per rendere Roma sempre più bella, vivibile e accogliente». Lo ha dichiara ieri Antonello Aurigemma, assessore alla Mobilità di Roma Capitale.  
   
   
ABRUZZO: CASTIGLIONE HA INCONTRATO L´AD FIAT MARCHIONNE  
 
Pescara, 13 settembre 2011 - In un clima sereno e di aperta collaborazione e apprezzamento reciproco il 12 settembre il Vice Presidente della Regione Abruzzo Alfredo Castiglione, con delega allo Sviluppo Economico, ha incontrato l´Amministratore Delegato Fiat Sergio Marchionne, con il quale si è intrattenuto ed ha scambiato riflessioni riguardo il Campus Automotive. "In un momento in cui nel nuovo scenario economico il sistema produttivo - afferma Castiglione - vive momenti di incertezza, che è fonte di preoccupazione, di ansia e di sfiducia verso le istituzioni e il futuro, è compito della classe dirigente alimentare la speranza e la fiducia, in un campo dove lavoratori e imprenditori sono le facce di una stessa medaglia. Compito di chi governa, infatti, è quello di essere capace di decriptare e decodificare le esigenze del territorio, senza sostituirsi ad esso. L´aver creduto fortemente nel Campus dell? Automotive va proprio in questa direzione". "L´amministratore Delegato di Fiat Sergio Marchionne - svela l´assessore Castiglione - ha molto apprezzato il fatto che l´azione cardine dello Sviluppo Economico della Regione Abruzzo, voluta da questa Amministrazione regionale per il fondi Fas, è rappresentata dal Campus Automotive, al quale sono stati destinati circa 34 milioni di euro. Da questa area, dal Campus e dalla filiera del sistema meccanica-automotive escono fuori numeri determinanti e fondamentali per l´economia industriale della nostra Regione: oltre il 50% delle esportazioni abruzzesi viene da lì, così come 25.000-30.000 addetti, con un fatturato di 7-8 miliardi di euro, considerando anche che, in provincia di Chieti, il 20-25% delle famiglie è direttamente interessato". A Sergio Marchionne il Vice Presidente ha anche sottolineato che il progetto del Campus Automotive va nella giusta direzione che l´Unione Europea ed il Governo centrale hanno delineato ed alla quale l´Amministrazione Chiodi ha subito aderito, adottando misure che stanno ridisegnando l´economia industriale della nostra Regione. "La riforma dei Consorzi industriali - aggiunge Castiglione - che mi auguro si completerà entro maggio del 2012, e l´aver puntato sui "Poli di Innovazione" e sui "Contratti di rete" sta a significare che il territorio va consegnato a chi lo vive e lo lavora, mentre le istituzioni, Regione in primis, assieme agli altri attori istituzionali, deve inevitabilmente aumentare i servizi presenti e rendere il territorio il più competitivo possibile, investendo in ricerca, innovazione, servizi. Ed é quello che stiamo facendo, se é vero che siamo l´ottava regione d´Italia ad aver dirottato i fondi comunitari e nazionali verso questi fattori strategici". Sergio Marchionne ha particolarmente apprezzato e ringraziato per questo la Regione Abruzzo per quanto sta facendo nel settore dell´Automotive, fatto che certamente rinsalda e rende più sicura la permanenza della Sevel nella nostra Regione. L´idea di puntare sul Campus Automotive fu espressamente condiviso anche nell´incontro che il Vice Presidente Alfredo Castiglione ha avuto con il Dottor Ernesto Auci, manager Fiat ed uomo di fiducia di Marchionne, alcuni mesi fa a Casa Fiat a Roma. "L´abruzzo - afferma Castiglione - può tornare a diventare una terra di sperimentazione e innovazione, avviando percorsi virtuosi nel mondo del lavoro, con il coraggio che tutti devono avere quali attori principali di una Regione che non deve più parlare di localismi, di campanilismo e di rendite di posizione. L´economia abruzzese é legata a filo doppio al destino Sevel, al suo indotto della Val di Sangro e al Polo d´innovazione dell´Automotive che, assieme agli altri domini, dovranno mettere in condizione il nostro territorio di poter competere con le altre realtà nazionali ed estere, potendo e dovendo mettere in condizione di consentire di intercettare i fondi a bando dell´Ue ed avere un peso specifico maggiore nei tavoli che contano. L´amministratore delegato Fiat - spiega Castiglione - ha ben apprezzato, nel pur breve scambio di informazioni, la strategia industriale che questo governo regionale propone nello spazio destinato al Campus Automotive". "Il Vice-presidente Alfredo Castiglione ha scambiato le sue riflessioni con Sergio Marchionne sul Campus e le idee progettuali che egli stesso vuol dare al territorio, dovrà avere la fisionomia di un centro direzionale integrato da laboratori, incubatori di spin off, area test, avere eventi e infrastrutture comuni per costituire un punto di riferimento per attività di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e modelli industriali nonché studi sulle garanzie di qualità, ma soprattutto sviluppo e accompagnamento finalizzate alla crescita di nuove imprese. Proprio come è nel desiderio della Sevel di Sergio Marchionne, che si é trovato in linea con quanto si sta facendo, sono stati destinati 34 milioni circa dei fondi Fas assieme ai 12 milioni destinati ai poli e alle reti, ai 17 milioni per i contratti di sviluppo regionali, ai circa 11 destinati al credito ed ai 37 milioni per la banda larga. Il modello automotive deve essere esteso anche ad altri settori, dove i nostri industriali dovrebbero attenzionare interventi come il Campus, utilizzando strumenti opportuni e occasioni che, seppur esigui nel numero, esistono, devono e possono essere messi in pratica per superare quelle barriere mentali che a volte si incontrano in processi che rivedono e ridisegnano il percorso di una regione". "Oltre alle imprese, agli enti pubblici locali, agli enti strumentali funzionali ed al mondo della finanza - ha detto Castiglione - devono maggiormente entrare le Università Abruzzesi e su questo Sergio Marchionne si è reso favorevole. Le competenze scientifiche ed ingegneristiche nei nostri Atenei possono accrescere il livello di qualificazione occupazionale, mediante attività di formazione su metodologie, strumenti e processi innovativi". "La ripresa potrà essere consolidata - conclude Alfredo Castiglione - potenziando inevitabilmente alcune opere infrastrutturali come il porto di Ortona, e migliorando le opere viarie e ferroviarie ad esso collegate. Bisogna potenziare il collegamento Pescara-torino con un volo aereo ed accelerare l´accordo tra i consorzi industriali di Vasto-casoli con quello del basso Lazio, per sviluppare la linea ferroviaria Gaeta-vasto, potenziando un tracciato già esistente al fine di collegare Vasto con Cassino. Ruolo centrale dovrà avere la Sangritana, che sta ottimamente operando attraverso accordi con le Ferrovie dello Stato".  
   
   
UNA NUOVA AUTO ELETTRICA: LA AUDI URBAN CONCEPT  
 
Verona, 13 settembre 2011 - Audi percorre nuove strade. Lo studio “Audi urban concept” è una vettura biposto, concepita per i grandi centri urbani. La showcar a trazione elettrica ha quattro ruote, ma esula da qualsiasi normale categoria di automobili. La Audi urban concept, che pesa solo 480 kg, dà vita a un concetto di automobile radicalmente nuovo, poiché riunisce in sé elementi propri di un’auto da corsa, di una roadster, di una fun car e di una city car. Ha tutte le carte in regola per fare tendenza, cambiando il modo di concepire la mobilità. “Quanta automobile ci vuole per coniugare in modo del tutto nuovo le esigenze di mobilità urbana e il piacere di guidare”? È questa la domanda da cui è scaturito il progetto della Audi urban concept. Durante la fase di sviluppo del design il modello di un aliante è stato fonte di ispirazione per quanto concerne la struttura leggera, l’efficienza e la riduzione all’essenziale, secondo il principio del “fare di più con meno”. Il risultato è un veicolo che esce da ogni schema, da ogni comune categoria di pensiero, un veicolo che ridefinisce il concetto di “piacere di guida”, un veicolo totalmente libero da zavorre mentali. La Audi urban concept si concentra sull’essenza pura della guida, evoca l’idea di libertà a un livello sublime. Allo stesso tempo offre il comfort e la sicurezza di una vettura chiusa, risultando quindi decisamente superiore a qualunque scooter. Questo studio, con la essenziale carrozzeria e le ruote sporgenti, è un’auto avanguardistica e fortemente emozionale, con un carattere sportivo, e sorprendentemente comoda. La cabina della Audi urban concept è in grado di ospitare due persone; il sedile del passeggero è leggermente arretrato rispetto a quello del conducente. Il tetto può essere aperto a scorrimento. Questa soluzione innovativa accentua l’aspetto ludico della guida, dal momento che con il bel tempo permette di viaggiare a tetto aperto e di effettuare rapidamente il ricambio dell’aria. Le rifiniture della showcar sfoggiano la tipica perfezione di ogni vettura Audi. E la sua tecnica riflette appieno la competenza del Marchio, in particolare per quanto concerne la struttura ultraleggera. Con la Audi urban concept il Marchio dei quattro anelli dà vita a una categoria di automobili completamente nuova, ad altissimo livello. Inoltre, Audi amplia verso il basso la gamma di future auto elettriche, al cui vertice troviamo la sportiva ad alte prestazioni R8 e-tron. La Audi urban concept invoglia a entrare nel mondo dell’elettromobilità. Questo studio si rivolge a persone interessate alla tecnica e capaci di entusiasmarsi per nuove idee di mobilità, indipendentemente dalla loro età e dallo stato sociale. Il suo target è formato in particolare da un pubblico urbano, il cui stile di vita si addice sia alla sua moderna concezione, e al piacere di guida a essa connessa, sia a un possibile sistema innovativo di leasing. Il design della Audi urban concept è assolutamente nuovo, pur avendo delle radici storiche che risalgono alle auto da corsa Auto Union degli Anni ´30, anch’esse per quei tempi all’avanguardia, ultraleggere e con motori posteriori. Anche le grandi ruote dei modelli di allora era staccate dallo chassis. L’odierno studio tecnico verniciato in bianco elettrico – lungo 3.219 mm, largo 1.678 ma alto solo 1.189 – ha un corpo su cui tutte le linee sono proiettate in avanti. Il padiglione vetrato, il cosiddetto “greenhouse”, è estremamente piatto; la linea del tetto si protrae verso il basso, formando un cuneo, mentre il vetro laterale tende verso l’alto. La linea tornado, caratteristica dei modelli Audi, crea sulla urban concept una spalla possente. Davanti alla ruota posteriore un blade verticale inclinato in avanti dà grande risalto alla fiancata. La sagoma verniciata in rosso speed ha l’effetto di un roll bar e richiama alla mente la sportiva ad alte prestazioni Audi R8. Verso il basso le fiancate tendono ad allargarsi, aumentando così la superficie del fondo, che svolge due funzioni importanti: alle alte velocità genera deportanza e serve inoltre per ricaricare la batteria per induzione, grazie a un sistema estremamente pratico. La calandra single-frame, tipica del Marchio dei quattro anelli, sulla Audi urban concept si presenta come superficie chiusa. Può essere ribaltata in avanti, scoprendo così l’attacco per la ricarica. I sottili fari a Led sporgono in modo plastico dalla carrozzeria. Gli indicatori di direzione si allungano, sotto forma di strisce di Led, sulla lamiera protettiva. Le ruote sono avvolte da coperture aderenti, quelle anteriori sterzano insieme a esse. I gruppi ottici posteriori, che sfoggiano un design plastico insieme con le luci di posizione e le luci dei freni, sono integrati nel corpo del veicolo e attorniano il lunotto nella sua parte superiore. Nella coda della vettura trova posto un piccolo bagagliaio che si apre come un cassetto. La parte anteriore del tetto è mobile. Anche in questo caso si tratta di un’idea innovativa, di una prerogativa esclusiva della Audi urban concept. Alloggiata su delle guide, può essere fatta scorrere a mano all’indietro, sovrapponendosi alla parte posteriore, che invece è fissa. Si può scegliere a proprio piacimento se viaggiare a tetto aperto o chiuso. Questo studio tecnico rappresenta una roadster on demand che può fare a meno di finestrini abbassabili e pesanti climatizzatori. Con il tetto chiuso si è al riparo dalla pioggia e dall’aria fredda. In alternativa alla urban concept con tetto scorrevole la Audi ha sviluppato una versione spyder caratterizzata da una fascia vetrata bassa intorno all’abitacolo e da porte che si aprono verso l’alto con un movimento obliquo. L’accesso all’abitacolo della Audi urban concept ha luogo con il tetto aperto. Il conducente e il passeggero entrano scavalcando il bordo inferiore: non esistono porte. Non è necessaria un’agilità particolare; l’accesso è facilitato da una maniglia posta sul telaio del parabrezza e da speciali incavature nelle sedute dei sedili. Questa showcar può ospitare due persone. Il conducente e il passeggero stanno seduti uno accanto all´altro. Il sedile destro è tuttavia arretrato di 30 centimetri, affinché ambedue abbiano più spazio per le spalle e le braccia. Le basi dei due sedili sono integrate nella monoscocca, allo scopo di ridurre notevolmente il peso. Su di esse sono applicati dei rivestimenti in materiale espanso realizzati su misura dei clienti, come per un’auto da corsa. Le cinture di sicurezza passano attraverso delle aperture presenti sugli schienali. Sedendo all’interno di una Audi urban concept si ha la vaga impressione di essere nella cabina di pilotaggio di un aereo; la posizione è molto sportiva. Il conducente ha la possibilità di regolare con precisione la posizione della pedaliera in alluminio e del piantone dello sterzo. Entrambi i componenti possono essere spostati in senso longitudinale: la pedaliera di 22 centimetri, il piantone dello sterzo di 14 per l’accesso all’abitacolo, più altri 6 per la regolazione personalizzata. Il piantone si protende quasi orizzontale nello spazio, con un profilo marcato, aperto al centro e dal design elegante. Sul suo dorso si trova un display per le indicazioni più importanti. Sul volante, piccolo ed esagonale, si trovano i tasti e le manopole dei comandi, con i quali è possibile gestire anche i programmi di guida Audi drive select della trazione elettrica. Ogni elemento degli interni è stato concepito nel rispetto dell’imperativo categorico della costruzione ultraleggera. Sotto il parabrezza si estende per tutta la larghezza dell’abitacolo un altro profilo importante, aperto al centro. È una sorta di plancia di nuovo taglio che ospita un’unità satellite, sulla quale si trovano i comandi del riscaldamento e due ampie bocchette di ventilazione. Il pavimento non è tappezzato con la moquette. Una stuoia innovativa copre parti di esso. Si tratta di un tessuto tecnico sviluppato originariamente per il settore delle calzature sportive, idrorepellente e molto resistente. I sedili sono rivestiti con tessuto. I cuscinetti in espanso, presenti al margine, sono bordati di pelle di canguro. La strumentazione è impreziosita da applicazioni in alluminio. La Audi urban concept è senza precedenti anche per quanto riguarda la concezione tecnica. La pannellatura esterna della showcar è in materiale plastico rinforzato con fibra di carbonio (Cfrp); per quanto concerne l’abitacolo si tratta invece di una monoscocca in Cfrp con una struttura di alluminio. La struttura ultraleggera rappresenta il fondamento di questo studio tecnico estremamente leggero, il cui peso a vuoto è di 480 kg. Il sofisticato telaio sottolinea il carattere decisamente sportivo della Audi urban concept. Le ruote da 21 pollici, staccate dalla carrozzeria, sono sostenute e guidate da bracci triangolati, realizzati con una combinazione di alluminio e Cfrp. Prodotte con la cosiddetta tecnologia “cladding”, le ruote sono molto leggere, il loro design varia l’effetto ottico delle lamelle dei modelli Audi e-tron. Il formato dei pneumatici, 125/60 davanti e 145/50 dietro, è fuori dall’ordinario, come del resto tutta la vettura. Nella Audi urban concept viene utilizzata la tecnologia “pushrod” diffusa negli sport motoristici. Come in un’auto da corsa, i montanti elastici sono montati all’interno della monoscocca, in posizione quasi orizzontale. Per la decelerazione ci sono quattro freni a dischi. Il diametro di sterzata, inferiore a nove metri, è ideale per una city car. Grazie al peso ridotto della vettura, lo sterzo a cremagliera può fare a meno del servosterzo. Zone a deformazione controllata, presenti sia nel frontale che nella coda, e due airbag assicurano un’elevata sicurezza passiva. Un innovativo sistema di assistenza aiuta il conducente a evitare di investire i pedoni. La batteria è alloggiata, in posizione di montaggio trasversale, dietro i sedili. La batteria agli ioni di litio, pesante circa 90 kg, può accumulare fino a 7,1 kWh di energia, di cui 5,7 kWh sono disponibili per l’uso. I due motori elettrici dello studio erogano 20 Cv (15 kW) di potenza permanente e 47 Nm di coppia. Si trovano fra le ruote posteriori motrici, a cui viene trasmessa la forza attraverso un cambio monomarcia. La Audi urban concept accelera in 16,9 secondi da 0 a 100 km/h, dopo circa sei secondi raggiunge una velocità di 60 km/h. Al semaforo la showcar ha una ripartenza brillante, grazie al fatto che la coppia massima sviluppata dai motori elettrici è disponibile già da fermi. La velocità massima è limitata a 100 km/h. Secondo il ciclo di marcia europeo l’autonomia è di 73 km. Usando una corrente trifase a 400 Volt, la batteria si ricarica completamente in circa 20 minuti. Con una normale corrente a 230 Volt occorre approssimativamente un’ora. Gli ingegneri Audi stanno lavorando alacremente allo sviluppo di una nuova tecnologia di ricarica, alternativa al metodo tradizionale. Con “Audi Wireless Charging” (Awc) si designa un sistema di ricarica per induzione, senza l’uso di cavi. Il cosiddetto “lato infrastruttura”, formato da una bobina e un convertitore Ac/ac, viene collocato sul posto di parcheggio della Audi urban concept e allacciato alla rete elettrica. La bobina primaria viene installata nella piastra a terra; con una potenza di 3,6 kW genera un campo elettromagnetico alternato ad alta frequenza. Quando la urban concept si porta sulla piastra, ha inizio il processo automatico di ricarica. Il campo magnetico alternato del lato infrastruttura genera per induzione (attraverso l’aria) una corrente alternata nella bobina secondaria installata nel veicolo. La tensione viene quindi raddrizzata e condotta alla rete di bordo, per alimentare la batteria o gli utilizzatori, come per esempio il riscaldamento. Il campo alternato si genera solo quando sulla superficie di ricarica si trova un veicolo e non crea pertanto nessun pericolo per le persone e gli animali. Il processo di ricarica termina automaticamente non appena la batteria è completamente carica. È tuttavia possibile interromperlo in qualsiasi momento. Il grado di efficienza dell’Awc è simile a quello di altre tecniche di ricarica. Pioggia, ghiaccio e neve non hanno alcun effetto negativo sul sistema. Questa nuova tecnologia rende la ricarica dei veicoli elettrici più semplice e molto più pratica. Con un successivo livello di sviluppo sarà possibile una sua maggiore diffusione, per esempio nell’ambito di parcheggi o di aree residenziali.  
   
   
UNA VOLKSWAGEN TUTTA NUOVA A MENO DI 10.000 EURO LA PICCOLA UP! HA I NUMERI PER DIVENTARE UNA BESTSELLER  
 
 Verona, 13 settembre 2011 - La Volkswagen, Casa automobilistica tedesca di maggior successo, presenta una nuova vettura compatta: la up!. È una city car a quattro posti davvero carismatica, una piccola vettura dal grande potenziale. Martin Winterkorn, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Volkswagen ha così commentato: “La nostra nuova city car interpreta sapientemente lo spirito della marca Volkswagen: design chiaro ed essenziale, ottimizzazione dello spazio, qualità e amore per ogni dettaglio e, naturalmente, importanti innovazioni per tutti”. Nuova fino all´ultima vite. Nonostante le dimensioni contenute (lunghezza 3,54 m e larghezza 1,64 m) la up! vanta un´ottima abitabilità interna e una meccanica altamente efficiente (2 nuove motorizzazioni benzina, 1 nuovo motore a gas metano, 2 nuovi cambi). La up! è una vettura inedita con un ottimo sfruttamento dello spazio, un alto livello di qualità, nuove tecnologie e costi notevolmente ridotti: vale a dire vantaggi immediati e di sicuro interesse per il Cliente. La up! sarà inoltre la prima auto della sua categoria dotata della funzione automatica di frenata di emergenza City. Lancio sul mercato alla fine dell´anno. La up! debutterà in Europa a dicembre; l´inizio della prevendita in Germania è previsto per il 13 settembre. Le versioni proposte saranno tre, con diversi allestimenti: take up! (versione di accesso), move up! intermedia orientata al comfort), high up! (top di gamma). Fin dal lancio verranno inoltre offerti due modelli speciali particolarmente eleganti definiti sulla base della high up!: la up! black e la up! white. La gamma up! sarà poi potenziata anno dopo anno: la famiglia si allargherà con Volkswagen piccole, efficienti, studiate nei minimi dettagli, originali e accattivanti. Facile per tutti. Questo è stato il principio che ha ispirato la Volkswagen non solo nel mettere su strada una nuova vettura, ma anche nel proporre nuove opzioni di personalizzazione e soluzioni di finanziamento. La up! vanterà, dunque, oltre alle canoniche linee di allestimento nuove dotazioni quali le up! box, intelligenti soluzioni portaoggetti per acquisti, viaggi o la gestione di bimbi a bordo. Sarà inoltre dotata di un sistema di infotainment che, grazie a specifiche app, sarà possibile personalizzare ulteriormente. La take up! 60 Cv costerà molto meno di 10.000 Euro. Inoltre, poiché una city car deve essere accessibile, la Volkswagen proporrà a chi acquista una up! un ventaglio di soluzioni ancora più completo, grazie a un nuovo modello di finanziamento caratterizzato da numerose possibilità di personalizzazione. Questo modello di finanziamento si chiama Autocredit2. Volendo si potrà contestualmente anche assicurare la up! a tariffe particolarmente competitive, specificamente pensate per il pubblico dei neopatentati. Una cosa è certa: grazie ad Autocredit2 e all´interessante prezzo della versione di accesso, molti potranno finalmente permettersi di guidare una vettura nuova, sicura e parca nei consumi. Pulita, leggera e aerodinamica Ecopagella per la up!. Grazie a un´efficace strategia di downsizing, all´impiego di acciai ad alta resistenza e all´eliminazione di ogni grammo superfluo, il peso della up! è stato contenuto in 929 kg, ben 140 kg in meno (-13%) rispetto al precedente modello più simile (la Lupo). Un altro ottimo risultato è rappresentato dal basso coefficiente Cx, pari a 0,32, grazie al quale il bilancio ambientale della nuova up! risulta estremamente positivo. Questa soluzione è stata scelta dalla Volkswagen dopo l´analisi degli effetti delle auto sull´ambiente (norma Iso 14040/44) nell´arco dell´intero ciclo di vita (produzione, utilizzo, riciclaggio). I risultati di questo bilancio sono confluiti in una ecopagella che la up! ha ricevuto già prima di essere lanciata sul mercato. L´ecopagella è stata verificata dall´ente di certificazione indipendente Tüv Nord. Un risultato fondamentale: la up! ha permesso di ridurre le ripercussioni sull´effetto serra del 21% rispetto al modello precedente. Spezzata la spirale del peso. Peso inferiore, maggiore sicurezza in caso di incidente: questo è possibile solo con l´adozione di tecnologie di produzione innovative. Infatti la carrozzeria della up! è costituita fino all´8,1% da “stampati a caldo”, cioè da componenti in grado di sopportare sollecitazioni estreme (tra gli altri pianale e montanti centrali); inoltre per il 56,5% vengono utilizzati i cosiddetti acciai ad alta e altissima resistenza. Ma al di là delle parole contano i fatti: con una rigidità torsionale statica di 19.800 Nm/°, la up! fissa nuovi standard di riferimento nella sua categoria. Al volante, tutti si accorgono subito di come questo elemento influisca positivamente su comfort e guidabilità. Altrettanto efficace è la rigidità dinamica della up!, pari a 49 Hz, i cui effetti sull´acustica e sulla risposta alle vibrazioni si traducono in un aumento del comfort di marcia. Infatti, la Volkswagen, anche nel caso delle compatte, tiene fede all´impegno di non scendere a compromessi in fatto di sicurezza, qualità e comfort offerti indipendentemente dal segmento. Motori di ultima generazione 4,2 litri di benzina per 100 km. Con la up! debutta una nuovissima generazione di motori benzina tre cilindri (sigla Ea211). I quattro valvole con potenze di 60 e 75 Cv a trazione anteriore, soddisfano la norma sui gas di scarico Euro 5. La versione Bluemotion Technology con 60 Cv (dotata tra l´altro di sistema start/stop, sistema di recupero dell´energia e pneumatici con resistenza al rotolamento ottimizzata) nel ciclo combinato consuma 4,2 l/100 km mentre la 75 Cv richiede 4,3 l/100 km. Di conseguenza entrambi questi motori da 1 litro di cilindrata restano al di sotto del limite di 100 g/km di Co2 fissato per le emissioni. Su questi livelli è anche la versione a gas metano da 68 Cv, che verrà introdotta in una fase successiva, con un consumo nel ciclo combinato di 3,2 kg/100 km a fronte di emissioni di Co2 di 86 g/km che, nella versione Bluemotion Technology scendono addirittura a 79 g/km. Inoltre per il 2013 è già prevista una up! con trazione elettrica. Un´altra novità è rappresentata dai 2 cambi a 5 rapporti (uno manuale e uno automatico), entrambi tra i più leggeri al mondo nel loro genere. Motori agili e leggeri. I nuovi motori interamente in alluminio, tanto compatti quanto leggeri, sono stati progettati per ridurre al massimo l´attrito interno. I due alberi a camme in testa sono azionati da cinghie dentate e l´albero a camme di ammissione può essere regolato al fine di ridurre ulteriormente consumi ed emissioni oltre a migliorare l´erogazione di potenza. Ogni cilindro è dotato di una propria bobina di accensione. Entrambi i propulsori benzina sono disponibili a richiesta in abbinamento al nuovo cambio automatico. Comfort acustico che non ha nulla da invidiare a quello delle sorelle maggiori. Il contenimento del peso è un processo che interessa l´intero sistema di trazione arrivando fino ai cuscinetti motore: per la up! è stata adottata una soluzione con elementi in gomma-metallo che, oltre a disaccoppiare in modo ottimale il tre cilindri dalla carrozzeria, è la più leggera tra tutte quelle proposte dalla concorrenza. In generale, grazie al concetto di isolamento e ammortizzazione la nuova up! si distingue per un livello di rumorosità sensibilmente più basso rispetto a quello di molte altre vetture di questa categoria. 1.0 Mpi 60 Cv. I 999 cm3 di cilindrata della motorizzazione base sviluppano 60 Cv di potenza a 5.500 giri mentre la coppia massima di 95 Nm è disponibile tra i 3.000 e i 5.000 giri. Determinante è il fatto che il 90% della coppia massima viene raggiunto tra i 2.000 e i 6.000 giri. Ciò significa buona agilità pressoché a ogni regime. Per la versione di accesso il consumo nel ciclo combinato con cambio manuale a 5 rapporti, è di 4,5 l/100 km a fronte di emissioni di Co2 di 105 g/km. Per la versione Bluemotion Technology i valori scendono rispettivamente a 4,2 l/100 km e 97 g/km. Se la up! viene dotata del serbatoio da 35 litri, l´autonomia teorica può raggiungere addirittura gli 833 km. La up! con cambio manuale e motore 60 Cv passa da 0 a 100 km/h in 14,4 secondi, raggiunge una velocità massima di 160 km/h (161 km/h e 14,5 secondi per la versione Bluemotion Technology). 1.0 Mpi 75 Cv. La variante più potente del motore 1.0 ha la medesima cilindrata e le stesse dimensioni di alesaggio (74,5 mm) e corsa (76,4 mm). La potenza supplementare è garantita da una differente gestione motore, che mette a disposizione la potenza massima di 75 Cv a 6.200 giri. La coppia massima resta invariata, 95 Nm. Con cambio manuale, il motore 75 Cv consuma in media 4,7 l/100 km (a fronte di emissioni di Co2 di 108 g/km). Le emissioni di Co2 della versione Bluemotion Technology si attestano invece su 99 g/km il consumo nel ciclo combinato è pari a 4,3 l/100 km. La versione più potente della up! con cambio manuale raggiunge una velocità di 171 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 13,2 secondi (174 km/h e 13,3 secondi la versione Bluemotion Technology). 1.0 Ecofuel 68 Cv. La denominazione Ecofuel per la marca Volkswagen è già da tempo garanzia di spostamenti all´insegna della massima ecocompatibilità ed economia dei consumi grazie al gas metano. Finora i motori Ecofuel sono stati riservati alla Touran, alla Passat e al Caddy. Ora la Volkswagen, con la nuova up!, per la prima volta porterà sul mercato una city car in versione Ecofuel. Anche per questa vettura la Casa adotta il tre cilindri 1.0 di nuovo sviluppo, che in questo caso eroga 68 Cv di potenza a fronte di un consumo nel ciclo combinato di 3,2 kg/100 km di gas metano, con emissioni di Co2 pari a 86 g/km. Per la versione Bluemotion Technology con sistema start/stop e sistema di recupero dell´energia, i consumi sono di appena 2,5 kg/100 km e le emissioni di Co2 si riducono a 79 g/km. Il costo del carburante per una percorrenza di 100 chilometri è nettamente inferiore a 2,50* Euro (* = prezzo in Germania ad agosto 2011). Serbatoio del metano nel sottoscocca. Valori così eccezionali si devono all´elevato valore energetico del gas metano: un kg di gas naturale equivale a circa 1,5 litri di benzina. Il metano viene accumulato in 2 serbatoi (che in totale contengono 11 kg di gas) situati sotto il pianale in corrispondenza dell´asse posteriore. Il serbatoio 1 è collocato, insieme a un serbatoio di riserva da 10 litri per la benzina, davanti all´asse; il serbatoio 2 occupa lo spazio normalmente adibito a vano della ruota di scorta. Grazie all´abbinamento dei serbatoi di gas metano e del serbatoio di riserva di benzina, l´autonomia della vettura risulta superiore a 550 km. Inoltre, dato che l´intero sistema Ecofuel è stato integrato nella struttura della vettura, non si è dovuto eliminare niente, fatta eccezione per il vano della ruota di scorta. Nuovi cambi 5 rapporti per questa city car. I nuovi cambi a 5 rapporti della up! sono stati appositamente studiati per i motori tre cilindri. Il cambio manuale, contraddistinto dalla sigla Mq100, pesa solo 25 kg risultando così il più leggero al mondo per questa categoria di coppia (di serie è abbinato alla indicazione della marcia consigliata e alla visualizzazione del rapporto innestato sulla strumentazione). Accanto a questo però, viene introdotto anche un nuovo automatico, siglato Sq100 che, con un peso inferiore a 30 kg, è tra i cambi automatici più leggeri al mondo. Offre i consueti rapporti “D”, “N” e “R”; in alternativa il guidatore può passare in qualsiasi momento alla modalità di innesto manuale. In modalità automatica “D”, il cambio seleziona di volta in volta il punto di innesto e il rapporto migliore per il contenimento dei consumi. L´sq100 viene proposto in abbinamento ai 2 motori benzina della up!. La prima utilitaria con funzione di frenata di emergenza City Arresto automatico. Un importante nuovo sistema sul fronte della sicurezza è la funzione di frenata di emergenza City (a richiesta). Questo dispositivo, che si attiva automaticamente a velocità inferiori a 30 km/h, registra tramite un sensore laser con 10 m di portata davanti alla vettura, il rischio di una collisione imminente e, a seconda di velocità e situazione, con una frenata automatica, può sia contribuire a ridurre la gravità di un incidente, sia persino consentire di evitare l´impatto. La up! è finora l´unica vettura del segmento che offre la possibilità di essere equipaggiata con la funzione di frenata di emergenza City. Sull´asse posteriore, tenendo conto del peso della vettura e della potenza del motore, i freni a tamburo svolgono perfettamente la loro funzione; su quello anteriore vengono utilizzati freni a disco autoventilanti di nuova progettazione. Anche in questo caso ogni grammo è importante: rispetto ai freni a disco montati finora sulle vetture di questa classe di potenza, si è riusciti a risparmiare 1,5 kg complessivi.  
   
   
TPL IN TOSCANA, ROSSI: “GARA UNICA, UNA SFIDA PER LA MODERNIZZAZIONE DEI SERVIZI”  
 
Firenze, 13 settembre 2011 – “La nostra battaglia non è sui tagli ma per la modernizzazione dei servizi”. Così il presidente Enrico Rossi ha commentato le decisioni assunte ieri dalla giunta regionale in relazione alla gara per il trasporto pubblico locale. “Dopodomani andrò a Roma alla riunione dei presidenti – ha proseguito – e mi batterò perchè siano ripristinate le risorse che il governo vuole tagliare, per evitare il collasso del paese. Ma nel frattempo non stiamo fermi. In Toscana con la gara unica riusciremo a produrre razionalizzazione e risparmi e una maggiore produttività, senza tagli. Le province provvederanno alla riorganizzazione dei percorsi, risparmieremo sui consigli di amministrazione che passeranno da 14 a uno, sugli acquisti, sulle forniture. Quanto all’accesso ai servizi, a biglietti e tariffe, ci serviremo dell’Isee, lo strumento che tiene conto dell’effettiva situazione economica delle famiglie”. “Dopo le manifestazioni contro la manovra – ha concluso il presidente Rossi – si al lavoro per governare la Toscana con spirito di equità e di innovazione. Siamo la prima regione italiana a lanciare questa sfida. Che sarà un vero processo di liberalizzazione, non di privatizzazione”. Per l’assessore ai trasporti Luca Ceccobao “si tratta di riprogettare la rete del trasporto pubblico locale dimensionandola sulla realtà sociale territoriale. Per far questo – ha proseguito – bisogna che sia più forte la dimensione industriale dei servizi. Dobbiamo salvare il settore, tutelare i 6000 addetti e tutti i cittadini toscani che usano i mezzi pubblici, nelle città come nei territori più periferici. Con le risorse stanziate rinnoveremo un parco macchine troppo vecchio. Ci diamo nove anni di tempo e una sola testa pensante: è la nostra sfida”. “La gara – ha proseguito l’assessore Cecobao – sarà un’ottima occasione offerta alle imprese pubbliche per rafforzarsi. Spetta a noi integrare il trasporto su gomma con quello su ferro. Nel 2004 avevamo 74 contratti, oggi ne abbiamo 14, alla fine ne avremo due, uno per la rete su gomma e uno per quella su ferro, un’unica azienda per il Tpl e un unico biglietto per tutte le tipologie di mezzi”.  
   
   
GARA PER IL TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE TOSCANA GARANTISCE 160 MILIONI ALL’ANNO PER 9 ANNI  
 
Firenze, 13 settembre 2011 – Un corrispettivo di 160 milioni di euro all’anno e 270 milioni in 9 anni per l’acquisto di nuovi autobus. Questo l’importo proposto dalla Regione come base per la gara di ambito regionale che assegnerà ad un unico gestore il servizio di trasporto pubblico in Toscana per il periodo 2013-2021. Con questa decisione la Giunta regionale salva il trasporto pubblico dopo i pesanti tagli fatti dal Governo (nel 2012 previsto l’88% delle risorse in meno rispetto al 2010) assicurandone il futuro per i prossimi 10 anni. Entra nel vivo la preparazione del bando per la gara pubblica che sarà bandita tra la seconda metà di dicembre 2011 e la prima metà di gennaio 2012 ed alla quale potranno partecipare aziende di trasporto ed ‘aggregati’ di aziende (obbligati a fondersi in un unico soggetto in caso di vittoria). Per il 2012, anno di transizione, la Regione Toscana ha intanto deciso di riservare 200 milioni di euro al trasporto pubblico, in modo da garantire il mantenimento del servizio, in attesa della rivoluzione del 2013. Alle cifre stanziate dalla Regione Toscana si sommeranno i fondi eventualmente stanziati dagli enti locali. Il futuro del tpl in Toscana: una rivoluzione necessaria - Quella che attende il servizio di trasporto pubblico su gomma in Toscana è una rivoluzione necessaria: l’idea di una gara d’appalto ad ambito unico, cioè il passaggio da una serie di servizi organizzata su base provinciale ad un unico servizio con un unico gestore (e dunque con un’unica tariffa e un unico consiglio di amministrazione) fino al 2010 rappresentava un’opportunità per razionalizzare il servizio e le risorse, mentre oggi è una necessità, l’unica possibilità per far sopravvivere il trasporto pubblico ai pesantissimi tagli imposti dal Governo. Il documento preliminare approvato oggi dalla Giunta regionale sarà ora sottoposto all’attenzione di una specifica commissione di 31 membri (Conferenza permanente) composta dall’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao, dai dieci presidenti delle dieci Province toscane, dai 10 sindaci delle città capoluogo e da altri 10 sindaci scelti dal Consiglio delle autonomie locali in rappresentanza anche dei Comuni medio-piccoli. Ci saranno poi due mesi di tempo in cui il documento sarà discusso dagli enti locali nel corso di conferenze provinciali dalle quali usciranno proposte e indicazioni che serviranno alle Province per pianificare, tenendo conto delle risorse disponibili, la nuova rete dei servizi. Al termine di questo lavoro la Regione approverà di nuovo il documento, comprensivo del dettaglio della rete dei servizi, che così diventerà la base per il bando di gara. Vista la riduzione delle risorse disponibili e la necessità di salvaguardare le fasce più deboli dell’utenza, la Regione sta inoltre valutando la possibilità di introdurre con la futura gara anche strumenti come il sistema Isee per valutare l’accesso a possibili riduzioni tariffarie. Il “patto” violato dal Governo: il taglio dell’88% delle risorse - Fino ad oggi il trasporto pubblico locale (in base al patto stabilito con la legge 422/1997) era un servizio nazionale garantito dallo Stato e gestito a livello locale, ma ora che il Governo ha tagliato quasi del tutto i fondi trasferiti destinati a far viaggiare autobus e treni, l’unica possibilità per far sopravvivere il servizio e, per quanto possibile, migliorarlo, è attraverso uno straordinario sforzo finanziario della Regione cui deve affiancarsi una profonda ed efficiente razionalizzazione del sistema. Nel 2011 il taglio dei fondi statali per il tpl in Toscana è stato di 165 milioni di euro sui 220 destinati nel 2010. La Regione Toscana è intervenuta a ‘tamponare’ la situazione con risorse straordinarie tratte dal proprio bilancio che hanno garantito il prosieguo del servizio, ma nonostante questo ci sono stati disagi, la riduzione e la rimodulazione di molti servizi, incrementi tariffari, maggiori disavanzi di gestione per le aziende, tensioni sindacali. Nonostante tutto, le previsione per il futuro sono ancora peggiori, dato che per il 2012 ad oggi sembrano destinati alla Toscana solo 24 milioni, con un taglio del 88% dei fondi statali rispetto al 2010. Nel bilancio regionale 2011 sono circa 462 i milioni di euro per il trasporto pubblico: 207,7 milioni di euro sono stati destinati al servizio su gomma, 217,3 milioni a quello su ferro, 34 milioni sono andati alla copertura degli oneri contrattuali dei dipendenti autoferrotranvieri e 3 milioni sono serviti per il collegamento con le isole dell’Arcipelago a garanzia della continuità territoriale.  
   
   
L’INTERPORTO DI BOLOGNA CAMBIA IMMAGINE LA SOCIETÀ DI GESTIONE RENDE PUBBLICO IL SUO NUOVO LOGO  
 
 Bologna, 13 settembre 2011 - L’interporto di Bologna lancia il suo nuovo marchio in concomitanza con il quarantesimo anniversario di costituzione della Società di gestione che dal 1971 rappresenta un punto di riferimento nello scenario logistico regionale nazionale e internazionale. La rivisitazione del logo si affianca alle nuove linee strategiche che la Società ha intrapreso nei tempi più recenti per conformarsi ai mutati equilibri economico-sociali scaturiti dalla recente crisi che grandi impatti sta avendo nel settore della logistica. Quello che l’Interporto di Bologna propone è un marchio pulito e deciso che condensa in un’immagine elementi concreti della sua attività, quali l’immobiliare logistico e il trasporto, ed elementi più emozionali che il gheppio trasmette legati alla filosofia aziendale, quali il presidio, l’arguzia, l’aggressività, il controllo.  
   
   
ANAS, CALABRIA: AGGIUDICATI I LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA SUL RACCORDO ANULARE DI REGGIO CALABRIA, PER UN IMPORTO COMPLESSIVO DI QUASI 4 MILIONI DI EURO PIETRO CIUCCI: “L’INTERVENTO È SEGNO DI GRANDE SINERGIA TRA L’ANAS E IL COMUNE DI REGGIO CALABRIA”  
 
Catanzaro, 13 settembre 2011 - L’anas ha pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale l’esito di gara d’appalto riguardante il completamento dei lavori di messa in sicurezza dello Svincolo sul torrente Sant’agata, all’altezza del km 4,750 del Raccordo Autostradale di Reggio Calabria. L’intervento oggetto del bando di gara è nato grazie alle attività di collaborazione tra l’Anas e l’allora sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti, oggi presidente della regione Calabria, nell’ambito di un forte dialogo teso al raggiungimento di comuni obiettivi che prosegue oggi con l’attuale amministrazione comunale. “Il bando che è stato pubblicato oggi – ha dichiarato l’Amministratore di Anas Pietro Ciucci – prevede un investimento di 4 milioni di euro, interamente finanziato con risorse Anas ed è indicativo del costante impegno profuso dall’Anas non soltanto nell’ambito delle grandi vie di comunicazione e della realizzazione di grandi opere, ma anche nell’ambito di interventi che, seppur considerati minori, sono in grado di produrre grandi benefici ai cittadini in termini di viabilità, di tempi di percorrenza e, non da ultimo, di sicurezza. L’intervento – ha continuato Ciucci - testimonia inoltre lo spirito di collaborazione tra l`Anas e il Comune di Reggio Calabria” L’impresa aggiudicataria è risultata Impresig S.r.l., con sede a Roma. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi e gli esiti di gara: www.Stradeanas.it  
   
   
ANAS: IN GAZZETTA UFFICIALE IL BANDO DI GARA PER L’AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DELL’AUTOSTRADA A22 BRENNERO-MODENA, CON INVESTIMENTI PER 3 MILIARDI DI EURO  
 
Roma, 12 settembre 2011 - L’anas comunica che è stato pubblicato, lunedì 12 settembre 2011, il bando di gara riguardante l’Autostrada A22 Brennero-modena per l’affidamento in concessione delle attività di costruzione relative alla realizzazione degli investimenti di adeguamento e di manutenzione straordinaria, di completamento della realizzazione degli interventi previsti nella vigente convenzione, della gestione e manutenzione della suddetta Autostrada nonché della realizzazione degli investimenti previsti dal D.l. 78/2010. L’importo complessivo degli investimenti previsti è pari a 3 miliardi di euro ed è comprensivo degli investimenti attualmente posti a carico del concessionario uscente, il cui completamento è previsto dopo il 30 aprile 2014. “Il ‘via’ ufficiale alla procedura – ha dichiarato l’Amministratore Unico di Anas Pietro Ciucci - testimonia l’impegno della società a rispettare i tempi fissati per l’espletamento della procedura per il riaffidamento della concessione dell’Autostrada A22, con evidenti effetti positivi anche per la realizzazione del tunnel ferroviario del Brennero”. La durata massima della concessione è di 50 anni a partire dal 1° maggio 2014. Il nuovo concessionario dovrà corrispondere allo Stato, a partire dal 31 dicembre 2011, un importo annuo di 70 milioni di euro fino ad un importo complessivo non inferiore a 568,7 milioni di euro e dovrà, inoltre, accantonare al “Fondo Ferrovia” un importo annuo non inferiore a 34,4 milioni di euro per tutta la durata della concessione. Il nuovo concessionario dovrà altresì versare al concessionario uscente un importo non superiore a 897,8 milioni di euro per le opere realizzate e non ancora ammortizzate al 30 aprile 2014. I soggetti interessati dovranno consegnare le domande di partecipazione entro le ore 12.00 del giorno 28 ottobre 2011, secondo quanto indicato nel bando di gara.  
   
   
VIABILITÀ FVG: INAUGURATA BRETELLA PEDEMONTANA PORDENONE-SISTEMA AUTOSTRADALE  
 
Caneva, 13 settembre 2011 - Con una spesa complessiva di circa 1 milione di euro, frutto della collaborazione finanziaria di Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia di Pordenone e Comune di Caneva, è stata realizzata - ed inaugurata oggi - la nuova bretella di collegamento tra Caneva/stevenà e Cornadella di Sacile, "porzione" del collegamento tra la provinciale 29 "Pedemontana occidentale" e la strada statale 13. All´odierna inaugurazione sono intervenuti gli assessori regionali Riccardo Riccardi ed Elio De Anna, il presidente e l´assessore alla Viabilità della Provincia di Pordenone, Alessandro Ciriani ed Antonio Consorti, il primo cittadino di Caneva, Andrea Attilio Gava, ed i parlamentari Fulvio Follegot ed Isidoro Gottardo, accanto a numerosi sindaci della zona. "Di fatto ora, per andare da Caneva a Treviso - ha rimarcato l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardi - si impiega la metà del tempo sino ad oggi necessario ma questa nuovo collegamento, che lega l´area della Pedemontana pordenonese con il sistema autostradale della A28, non è solo una delle tante tratte viarie che stiamo concretizzando in regione, bensì rappresenta una delle connessioni strategiche per imprimere nuovo sviluppo al sistema industriale pordenonese e più in generale a quello complessivo del Friuli Venezia Giulia". "Stiamo completando un disegno strategico per la Destra Tagliamento e l´intera regione", hanno osservato Riccardi, Ciriani e Consorti, andando a recuperare il "gap" infrastrutturale del Pordenonese e colmando lo svantaggio competitivo del nostro mondo della produzione, oltrechè, come ha evidenziato il sindaco Gava, per alleggerire dal traffico pesante (legato in particolare alle attività estrattive della zona) il centro di Caneva, mentre resta ancora da risolvere il nodo di Fiaschetti. La nuova bretella, realizzata in tempi indubbiamente brevi, in circa un anno di lavoro da un´impresa di Fiume Veneto, è un´opera attesa da decenni, è stato unanimemente riconosciuto: "ed ora - ha indicato l´assessore Riccardi - dopo aver messo mano alle criticità a Nord della A28, la Regione intende proseguire nel suo programma di miglioramento viario andando ad ammodernare e riqualificare il sistema della viabilità del distretto del Mobile, per il quale si conferma la disponibilità di 50 milioni di euro".  
   
   
PARTITO IL PRIMO TRENO GTW SULLA TRATTA MONZA-MOLTENO-LECCO  
 
Lecco, 13 settembre 2011 - Buona notizia per i pendolari della tratta Monza-molteno-lecco: ieri infatti, sono entrati in servizio due nuovi treni Gtw Stadler, cui seguiranno, entro il mese di ottobre, altri 9 convogli. All´inaugurazione hanno partecipato gli assessori regionali alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo e alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli, il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Roberto Castellie l´amministratore delegato di Trenord Giuseppe Biesuz. Presenti anche i sindaci e i rappresentanti istituzionali del territorio. Il nuovo materiale che viene attivato fa parte di una commessa complessiva di 19 treni, per un investimento di 62,5 milioni di euro, 8 dei quali sono già in servizio sulla Brescia-iseo-edolo. "Prosegue il percorso di rinnovamento del materiale rotabile sulle linee regionali lombarde - ha affermato Cattaneo -. Oggi mettiamo in esercizio treni nuovi: un investimento ancora più importante se pensiamo che questi 11 convogli vengono attivati entro ottobre proprio in occasione dei 100 anni dall´inaugurazione della linea. Una linea che è rifiorita grazie a una forte azione politica di Regione Lombardia sul miglioramento delle infrastrutture ferroviarie. Impegno che è stato premiato da un incremento di passeggeri: i viaggiatori infatti sono cresciuti del 57 per cento negli ultimi 10 anni, passando dai 7.900 del 2001 ai 12.400 di oggi". L´assessore ha inoltre ricordato che l´investimento è ancora più importante se si pensa all´attuale scenario economico: "Nonostante i tagli previsti dalle ultime manovre finanziarie, abbiamo continuato il lavoro di miglioramento del servizio con investimenti concreti. Oltre a non aver tagliato alcun servizio, abbiamo potenziato le possibilità dei pendolari con nuove corse, continuando con ferma decisione a impegnarci nel garantire un materiale rotabile più nuovo e più pulito e confortevole. La manovra finanziaria tuttavia delinea scenari inaccettabili, per i quali siamo pronti anche a iniziative forti a tutela dei pendolari lombardi, per non vedersi mettere le mani nelle tasche". "Oggi inauguriamo un nuovo treno confortevole e pulito - ha detto l´assessore Boscagli - ma c´è bisogno di un soprassalto di civiltà da parte di tutti gli utenti perché rimanga così: abbiamo un problema di risorse economiche, ma abbiamo anche necessità di questa maggiore civiltà, che deve essere alla base della concezione della convivenza comune e al modo di pensare alla cosa pubblica". Relazioni Con La Svizzera - Questa mattina è stato avviato anche un nuovo importante collegamento con Malpensa che accorcia le distanze tra la Svizzera e lo scalo lombardo. Sulla linea Bellinzona-luino-malpensa è attivo infatti un nuovo collegamento con 2 corse al giorno effettuate da un treno Flirt (partenza da Bellinzona ore 7.54 e arrivo a Malpensa 10.09; partenza da Malpensa 17.51 ore e arrivo a Bellinzona ore 20.08). Da dicembre il servizio sarà potenziato con l´attivazione di collegamenti ogni 2 ore sull´intera relazione Italia-svizzera verso lo scalo varesino. Altri Servizi Attivati - Dal 5 settembre sulla linea Milano-seveso-asso è stato inoltre attivato il servizio Suburbano S2, che estende il collegamento del passante ogni 30 minuti nell´ora di punta del mattino (dalle 6.30 alle 9) e nell´ora di punta del pomeriggio (a partire dalle 16). Sulla linea Milano-asso è stata attivata una corsa studenti, aumentando l´arco di servizio di 1 ora al mattino e 1 ora alla sera. Sulla linea Brescia-iseo-edolo è stata attivata una nuova corsa dedicata agli studenti in partenza alle 13.05 da Rovato per Bornato con corrispondenza per Iseo.  
   
   
VIABILITÀ: SACILE, RIUNIONE CON RICCARDI PER CHIUSURA PASSAGGI LIVELLO  
 
 Sacile (Pn), 13 settembre 2011 - La Regione Friuli Venezia Giulia è disponibile a verificare, d´intesa con la Provincia di Pordenone ed il Comune di Sacile, le possibili soluzioni progettuali e finanziarie alla soppressione dei cinque passaggi a livello lungo la linea ferroviaria Mestre-udine nell´area di San Odorico, con la contestuale realizzazione della viabilità locale per rendere accessibile la zona da Nord. E´ questo il risultato dell’ incontro di ieri, svoltosi al municipio di Sacile, al quale hanno partecipato, accanto al sindaco, Roberto Ceraolo, l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi, l´assessore provinciale alla Viabilità Antonio Consorti, l´assessore comunale all´Urbanistica Francesco Scarabellotto ed i rappresentanti di Rfi-rete ferroviaria italiana (direzione Investimenti e direzione territoriale Produzione di Trieste), con la quale sono stati a suo tempo sottoscritti - nel 2001 e nel 2003 - una serie di accordi. In pratica, come ha illustrato il primo cittadino, da un primo progetto per la chiusura di quattro dei cinque passi a livello "privati" (i proprietari di terreni ed immobili prospicienti la ferrovia sono in possesso delle chiavi per azionare i passaggi a livello) ed alla costruzione di una viabilità limitrofa, si vuole passare ad un progettualità più ambiziosa e sicura per la comunità, con la realizzazione della cosiddetta "Gronda Est di Sacile" , che prealtro presenta un costo totale di circa 3,5 milioni di lire.  
   
   
TRASPORTI IN LIGURIA, ASSESSORE VESCO A SCAJOLA: “SE LA REGIONE È DEBOLE IL GOVERNO È INESISTENTE. HA TAGLIATO TUTTI I FINANZIAMENTI”  
 
 Genova, 13 Settembre 2011 - “L’intervento del consigliere Scajola sulla debolezza della Regione con Trenitalia è ingrato e immeritato, semmai è il Governo che ci ha lasciato soli con Trenitalia, non dandoci alcun sostegno, a cominciare dai finanziamenti per il trasporto pubblico che per la Liguria sono stati tagliati”. Risponde così l’assessore ai trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco alle critiche del consigliere regionale Marco Scajola che accusa la Regione Liguria di essere stata debole con Trenitalia. “Il consigliere Scajola – rimarca l’assessore Vesco – dimentica che il Governo ha tagliato al trasporto pubblico ligure milioni di euro di finanziamenti nel 2011 e si accinge a farlo nuovamente anche nel 2012 in modo ancora più considerevole, con il risultato di determinare una riduzione del servizio a causa della diminuzione delle risorse, essendo la Regione Liguria nell’impossibilità di intervenire a favore del trasporto pubblico con risorse proprie”. “Per quanto riguarda poi la soppressione dei treni – continua Vesco – ricordo molto bene che lo zio del consigliere Scajola si era impegnato due anni fa a ripristinare il treno notturno Nizza Roma, ma a distanza di due anni non è stato ancora reintrodotto, evidentemente la debolezza è di famiglia”.  
   
   
ANCONA: INCONTRO REGIONE-FINCANTIERI PER IL FUTURO DELLO STABILIMENTO DORICO  
 
Ancona, 13 Settembre 2011 - Impegno per la ripresa del lavoro, gia` a partire dal mese di ottobre, per l´unita` produttiva di Ancona grazie a nuove commesse. Garanzie per il riavvio dell´attivita` dell´indotto collegato al cantiere di Ancona. Disponibilita` a collaborare con le imprese locali nell´ambito della strategia del centro servizi della navalmeccanica e integrazione del cantiere dorico con quelli di Monfalcone e Marghera. Questi i progetti che l´amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono ha discusso con il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca nel corso di un incontro svoltosi ieri. Progetti che comporteranno una riorganizzazione dello stabilimento, con un piano industriale che Bono ha annunciato presentera` il 21 settembre prossimo ad Ancona alle organizzazioni sindacali. All´incontro erano presenti anche l´assessore regionale alle Attivita` produttive Sara Giannini, l´assessore regionale al Lavoro Marco Luchetti e il direttore Marcello Sorrentino in rappresentanza di Fincantieri. Bono, pur confermando lo stato di gravissima crisi in cui versa il comparto della cantieristica navale ´ e dopo aver ricordato le difficolta` che investono l´azienda a tutti i livelli e in tutte le strutture - ha ribadito ´l´impegno di Fincantieri per la salvaguardia e il rilancio dello stabilimento di Ancona e del suo indotto attraverso una riorganizzazione dello stesso nell´ambito di una necessaria integrazione con gli altri siti adriatici, Monfalcone e Marghera´. Il Presidente Spacca ha assicurato l´impegno della Regione affinche` il progetto di Fincantieri possa realizzarsi e consentire cosi` il rapido riavvio del cantiere - obiettivo principale che si pone la Regione - ribadendo la strategicita` dello stabilimento anconetano del Gruppo ed esprimendo la propria soddisfazione per la prospettiva di nuovo lavoro nel cantiere navale, ´storico patrimonio industriale ´ ha sottolineato ´ di fondamentale importanza per il nostro territorio. Finalmente nel cantiere di Ancona torna il `ferro´. L´impegno della Regione e delle istituzioni locali, quello degli istituti di credito, l´attenzione dimostrata dall´ad Bono che sta mantenendo gli impegni annunciati per questa importante realta` produttiva, si sono sposati con la tenacia dei lavoratori profondamente legati al cantiere e dai quali ci aspettiamo anche in futuro un atteggiamento costruttivo, con tutta la comunita` che non li ha mai lasciati soli´. Spacca e Bono hanno quindi annunciato un incontro con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali per il 21 settembre, finalizzato alla individuazione di un percorso comune per addivenire ad una intesa che attraverso la condivisione degli obiettivi consenta di mettere in sicurezza e rilanciare il cantiere.  
   
   
PORTI FVG: REGIONE INCONTRA OPERATORI MONFALCONE  
 
Udine, 13 settembre 2011 - Gli operatori del porto di Monfalcone confermano il loro interesse a essere presenti e a investire nello sviluppo della scalo, purché questo possa avvenire all´interno di un disegno di respiro strategico e con una "governance" chiara e trasparente. Lo hanno ribadito ieri in un incontro promosso dall´assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità Riccardo Riccardi, che si è svolto nella sede della Regione Friuli Venezia Giulia a Udine. Gli imprenditori portuali erano guidati da Raffaele Bortolussi, presente anche Maurizio Maresca per conto di Unicredit Logistics. Gli operatori di Monfalcone, in particolare, hanno riconfermato la piena condivisione e sostegno al progetto avviato dalla Regione di costituire per legge un´Agenzia in grado di attivare e gestire la "piastra" portuale e logistica alla radice del Corridoio Adriatico-baltico, un Ente che abbia il ruolo di "regolatore" del porto. Nel ricordare le grandi potenzialità di sviluppo dello scalo monfalconese, soprattutto per le ampie aree alle spalle delle banchine, pari a 5 milioni di metri quadrati, gli operatori hanno tuttavia espresso preoccupazioni per i ritardi nell´avvio dei lavori di dragaggio del canale di accesso, che potrebbero compromettere non solo l´acquisizione di nuovi traffici ma anche quelli esistenti, con negative ricadute per il territorio.  
   
   
CON IL LANCIO A MARE DEI MASSI CICLOPICI, INIZIA LA COSTRUZIONE DEL PORTO TURISTICO DI NAPOLI A MARINA DI VIGLIENA.  
 
 Napoli, 13 Settembre 2011 - Con il lancio in mare dei massi ciclopici lanciati dai motopontoni Don Mariano e Don Antonio al largo di Marina di Vigliena si è dato il via ai lavori che porteranno alla nascita del Porto Turistico della città di Napoli. Alla cerimonia ufficiale della firma dei verbali di consegna da parte del Sindaco di Napoli De Magistris e del Presidente dell’Autorità Portuale Dassatti, che si è svolta ieri sulla banchina della Marina di Vigliena, proprio davanti allo specchio d’acqua che ospiterà nel 2013 i primi trecento posti barca, molti dei quali già prenotati dai diportisti che sognano di lasciare la propria barca nel cuore della loro città, hanno assistito oltre trecento persone tra cui imprenditori, autorità civili, militari e religiose tra cui il sacerdote Don Luigi Merola che ha benedetto il lancio in mare dei primi massi. Il progetto, che prevede strutture cantieristiche, artigiane, uffici e volumi ricettivi di eccellente livello, interessa oltre il 70% delle aree in concessione ed è frutto della collaborazione di forze professionali napoletane, il prof. Umberto Siola, le società d´ingegneria Protec, Alphatec e Stige, con il coordinamento progettuale dell´ing. Gianluca Salvia. Il costo dell’intervento è fissato in 120 milioni di euro, in base ad un programma che dovrà concludersi nel giro di qualche anno, così come ha assicurato Claudio Fogliano il Presidente di Porto Fiorito, la società composta da imprenditori partenopei, che attraverso investimenti privati doteranno la città di una struttura turistica che sarà un vero e proprio volano per l’economia locale ed andrà a riqualificare la zona orientale di Napoli, già oggetto di attenzioni da parte del Comitato Naplest presieduto da Marilù Faraone Mennella, che oggi insieme al Presidente di Porto Fiorito Claudio Fogliano, al Presidente dell’Unione Industriale di Napoli Paolo Graziano, al Vicepresidente dell’Ance Riccardo Giustino, al Presidente dell’Acen Rodolfo Girardi, hanno presentato nei dettagli il progetto che ha riscosso i consensi delle autorità politiche nazionali, regionali, provinciali e comunali. Una serie di interventi che Virman Cusenza, Direttore del Mattino, ha voluto illustrare in tutti i suoi dettagli al parterre istituzionale e cittadino per sottolineare l’importanza che assumerà per Napoli la nascita di un porto turistico all’interno della città. Un’importanza sottolineata dalle presenze alla cerimonia di presentazione delle autorità, a partire dal Sindaco Luigi De Magistris, al Sottosegretario ai Beni Culturali Riccardo Villari, al Presidente della Provincia Luigi Cesaro, al Vicesindaco Tommaso Sodano, all’Assessore all’Urbanistica Luigi De Falco e al Patrimonio Bernardino Tuccillo, all’Assessore Regionale all’Urbanistica Marcello Taglialatela e al Consigliere Regionale Fulvio Martusciello. Significativa è stata la presenza al via ufficiale del Procuratore Generale della Repubblica Vittorio Martusciello e del Procuratore Giandomenico Lepore, e dei vertici di Carabinieri, Finanza e Questura. E per le autorità Marittime il Contrammiraglio Domenico Picone direttore marittimo della Campania. Nel parterre istituzionale anche Francesco Nerli, che avviò l’iter burocratico del nascente marina. Al termine della presentazione sono state così consegnati lavori al Presidente Fogliano unitamente alla aree a mare ed a terra, oggetto di bonifiche che sono state effettuate dai responsabili dell’Asl Napoli 1 Centro, e dalla Provincia che ha provveduto a certificare le avvenute bonifiche a terra e sui fondali.