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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Settembre 2011
DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO RECANTE MODIFICA DELLA DIRETTIVA 2006/116/CE CONCERNENTE LA DURATA DI PROTEZIONE DEL DIRITTO D´AUTORE E DI ALCUNI DIRITTI CONNESSI - DOMANDE FREQUENTI  
 
Bruxelles, 13 settembre 2011 - Quali sono gli elementi principali della nuova direttiva? Copyright per gli esecutori esteso from 50 a 70 anni : la direttiva restringe il divario tra la durata della protezione del copyright per gli autori (attualmente in vita e 70 anni dopo la morte degli autori ´) e la durata della protezione per artisti (attualmente 50 anni dopo le prestazioni) . Gli Esecutori ora avranno una remunerazione garantita per un periodo di tempo più lungo. Ulteriori misure per migliorare entrate interpreti: La direttiva rafforza anche la posizione degli esecutori, con una serie di misure di accompagnamento. Dal momento che artisti di solito assegnare loro diritti dei produttori discografici, queste misure garantire che gli artisti avranno entrate supplementari dall´estensione (fondo i musicisti di sessione ´). Inoltre, se i produttori non riescono a registrare sul mercato una registrazione, gli artisti possono ottenere i loro diritti di schiena e di mercato da soli (´use it or lose la´ disposizione). Infine, produttori discografici sarebbe impedito di effettuare le deduzioni per i canoni che pagano per artisti presenti, dopo i primi 50 anni sono oltre (una ´tabula rasa´). L´adozione di ieri della direttiva è uno dei risultati annunciati dalla Commissione nella sua strategia sui diritti di proprietà intellettuale, adottato nel maggio 2011: http://ec.Europa.eu/internal_market/copyright/docs/ipr_strategy/com_2011_287_en.pdf Come funziona l´estensione del copyright a 70 anni in pratica? La presente direttiva estende la durata del copyright per gli esecutori a 70 anni tramite una modifica della direttiva 2006/116/Ce. Secondo l´attuale normativa comunitaria, ha registrato performance musicali sono protetti per un massimo di 50 anni dopo la loro fissazione in un record. Ciò significa, ad esempio, che in un periodo di 50 anni, gli artisti vengono pagati ogni volta che si gioca il loro lavoro in onda e in luoghi pubblici come bar e discoteche. Dopo 50 anni, gli artisti perdono il controllo sull´uso delle loro prestazioni e non ricevono più alcun reddito da loro. Maggior parte degli artisti iniziano la loro carriera nei loro primi anni ´20 o anche prima. Aspettativa media di vita nell´Ue oggi ammonta a 76,4 anni per gli uomini e 82,4 anni per le donne. Questo significa che un artista che vive bene nel suo ´80, non sarebbe in grado di godere dei benefici della sua creazione, perché la durata della protezione avrebbe già esaurito il periodo di maggiore vulnerabilità della sua vita. Per compositori e parolieri, d´altra parte, la protezione dei diritti d´autore dura per tutta la loro vita e per 70 anni dopo la loro morte. L´estensione della durata della protezione per artisti ormai adottato significa che gli artisti in Europa riceverà un trattamento più equo ed essere certi di un reddito stabile per le loro performance durante il loro intero ciclo di vita. In che modo le misure di accompagnamento al lavoro all´estensione della durata in pratica? La direttiva introduce anche una serie di misure di accompagnamento a favore artisti e dare loro un maggiore controllo sul loro lavoro. Un fondo di 20% per i musicisti di sessione, pagati dalle case discografiche: questo garantisce la remunerazione che gli artisti che sono costretti a vendere i loro diritti nei confronti di una tantum tariffa flat ottenere pagamenti supplementari nel periodo di estensione. Il fondo si applicherebbe a tutte le registrazioni che beneficiare della proroga termine. Un ´use it or lose è´ clausola , il che significa che la casa discografica dovrà cedere il controllo sui suoi diritti d´autore per artisti, se non di mercato la registrazione sonora che contiene le prestazioni. Se una casa discografica non commercializza una registrazione nonostante la richiesta degli artisti ´, gli artisti avranno i loro diritti e possono tornare sul mercato gli stessi registrazione. Una ´tabula rasa´ disposizione , il che significa che i produttori non hanno il diritto di apportare eventuali deduzioni dei canoni contrattuali per artisti presenti nel periodo di estensione. Quanti artisti saranno interessate dalla revisione della direttiva? Perché l´urgenza di cambiare la situazione attuale? Se il termine attuale di 50 anni non è stato il cambiamento, alcune 7,000 interpreti, nel solo Regno Unito, avrebbe perso tutti i loro diritti airplay nei prossimi dieci anni. La grande maggioranza di questi artisti non sono cantanti rock famosi che hanno guadagnato milioni di sterline o di euro per la loro carriera. Ci sono migliaia di musicisti di sessione anonimi 1 , che hanno contribuito al suono delle registrazioni alla fine degli anni Cinquanta e Sessanta, per esempio. Se il termine non è stato esteso, questi musicisti non avrebbero più, per esempio, i diritti d´autore airplay da loro registrazioni, anche se questi diritti spesso contribuiscono alla loro pensione. Avrebbero anche perdere la protezione proprio quando la vendita al dettaglio in linea promette una nuova fonte di entrate possibili. La C ommissione studio di impatto dimostra che l´estensione della durata media di fornire agli esecutori dei redditi supplementari che vanno da € 150 a € 2000 all´anno. Tali importi, per lo più attribuibili a royalties airplay, sono insignificanti per il superstar grande musica ma sono notevoli per molti artisti musicali, i musicisti di sessione, in particolare. Sarà prezzi pagati dai consumatori per aumentare la musica come risultato? Non c´è ragione di pensare prezzi al dettaglio aumenteranno. Gli studi empirici mostrano che il prezzo delle registrazioni sonore che sono fuori del diritto d´autore non è inferiore a quello di registrazioni sonore a copyright.Uno studio 2 ha concluso che non vi era alcuna differenza sistematica tra i prezzi di in-copyright e registrazioni audio fuori del diritto d´autore. Lo studio ha anche indicato che ci sono molti altri fattori che spiegano il prezzo di una registrazione sonora, come la popolarità della canzone singoli performer o la fase della sua carriera quando lui / lei registrato una canzone. Accade per esempio quella canzone presto una performer che è fuori del diritto d´autore è più popolare, e quindi più costosi, che una canzone più tardi e meno popolare che è ancora protetti da copyright. L´estensione del termine, non influenzerà l´ammontare dei canoni airplay che le emittenti devono pagare: tutti i diritti di esecuzione pubblica che le emittenti si basano su siano gestiti collettivamente e delle emittenti pagare una tassa in base al fatturato - indipendentemente dal numero di esecutori sono protetti o no.Nessuna emittente cancella registrazioni sonore su base una ´pista per´. Va inoltre sottolineato che le emittenti pagano meno dell´1% del loro fatturato per l´industria musicale. In queste circostanze, qualsiasi impatto finanziario del diritto d´autore sulle emittenti è minimo. Sulla base di queste evidenze, non crediamo che h armonising la durata della protezione avrà un impatto negativo sui prezzi. Per le emittenti e musica nei bar e discoteche, il canone non dipende dal fatto che parti delle opere eseguite sono di dominio pubblico. Per i consumatori l´acquisto o il download di musica, ci sarà alcun impatto negativo, come record fisici o download non hanno un prezzo a seconda che una canzone è di dominio pubblico. Che dire archivi storici? Saranno disponibili per l´uso online? Estendendo la durata di esecutori non influenzerà progetti per rendere disponibili una serie di archivi storici di trasmissione a disposizione per la diffusione. Questi archivi sono coperti dalla licenza coperta che viene concessa dalla società di gestione collettiva artisti ´. Se esecutori vecchio non può essere trovata, la società di gestione collettiva manterrà il suo / la sua parte e cercare di individuare gli / lei: questo non è un problema a carico dell´emittente. Che dire di artisti che hanno già trasferito i loro diritti alle etichette discografiche? L´estensione del termine sarà disponibile con una disposizione che gli artisti possono recuperare i loro diritti d´autore se l´etichetta non ha intenzione di commercializzare i loro ulteriori registrazioni. Questo è comunemente indicato come il ´use-it-or-lose la´ disposizione. La clausola consentirà ai musicisti di commercializzare i loro prime canzoni stesse. In ogni caso, se né il produttore discografico, né l´esecutore mostra alcun interesse nel marketing della registrazione del suono entro un anno dopo un´estensione della durata, la registrazione audio non sarà più protetto. Sarà disponibile gratuitamente per uso pubblico. T ha industria discografica dovrà anche mettere da parte una percentuale dei proventi delle vendite e distribuire questi soldi agli artisti che, all´inizio del periodo, sono stati acquistati con un pagamento unico. Inoltre, i canoni airplay e il compenso per copia privata non sono mai assegnati ai produttori. I musicisti di sessione aggrapparsi a questi flussi di reddito che, in età avanzata, sono spesso la pensione principale. Airplay rappresenta il 57% degli esecutori raccolta reddito delle società ´. Si produttori discografici anche beneficiare di questa estensione del copyright? Sì. Con il termine copyright esteso, produttori discografici riceveranno entrate supplementari derivanti dalla vendita di dischi nei negozi e su Internet. Questo dovrebbe consentire ai produttori di adattarsi al contesto economico in rapida evoluzione, caratterizzata da una rapida riduzione delle vendite fisiche (- 30% negli ultimi cinque voti a favore) e la crescita relativamente lenta dei ricavi delle vendite on line. Si estende la quantità d´autore di estendere il monopolio? No, diritto d´autore in una registrazione sonora è non un monopolio. Copyright su una registrazione sonora fornisce alcun potere di monopolio per il suo proprietario: ci sono molte tracce audio intercambiabili là fuori che competono per il pubblico. Protetto da copyright registrazioni spesso in competizione con le altre registrazioni protette e con quelli che sono di dominio pubblico. Che mantiene bassi i prezzi. Quali sono i co-scritto funziona e cosa fa la direttiva fare per loro? Un "co-scritta composizione musicale" è una composizione musicale che comprende contributi di diversi autori (per esempio una persona scrivendo i testi e una persona che compongono la musica). Le stime indicano che tra il 60% e il 70% della musica è co-scritto. In diversi Stati membri, la tutela di tale co-scritto composizioni musicali è calcolato in maniera diversa - sono classificate o come opera singola più coautori con una durata unitaria di protezione o opere separate con i termini separati per ogni singolo autore. Ciò significa che un singolo pezzo di musica potrebbe avere diversi termini di protezione nei vari Stati membri. Per esempio, l´operetta ´La Gipsy Baron´ stata scritta da Johann Strauss, morto nel 1899, mentre uno degli autori del libretto, Leo Stein, morto nel 1921. La musica era di dominio pubblico in Germania nel 1929, mentre il testo era protetto fino al 1991. In Belgio, l´intera operetta era protetta fino al 1981, e in Italia, fino alla fine del 1977. La direttiva adottata oggi armonizza le modalità di calcolo della durata della protezione, che oggi scadono 70 anni dopo la morte dell´ultimo autore sopravvissuto, sia esso l´autore del testo o il compositore della musica. Come funziona la direttiva adottata differisce dalla proposta iniziale della Commissione? La direttiva adottata segue la proposta votata dalla grande maggioranza al Parlamento europeo. L´accordo finale stabilisce l´estensione della durata della protezione del copyright per artisti e produttori discografici a 70 anni e non 95 come nella proposta originaria della Commissione. In secondo luogo, il fondo sessione musicisti e la ´use-it-or-lose-it´ disposizione sarà ora permanente piuttosto che misure transitorie. In terzo luogo, un cosiddetto ´tabula rasa´ che impedisce produttori discografici di fare deduzioni per i canoni che pagano di artisti presenti è stato introdotto. La Commissione ritiene che l´esito finale sia un ottimo compromesso e se ne compiace. Ulteriori informazioni sulla proprietà intellettuale sono disponibili all´indirizzo: http://ec.Europa.eu/internal_market/copyright/term-protection/term-protection_en.htm    
   
   
PASSAGGIO AL DIGITALE TERRESTRE, IL PRESIDENTE DELLE MARCHE SPACCA SCRIVE AL MINISTRO ROMANI: ´RICONFERMIAMO IL PARERE NEGATIVO SULLE ASSEGNAZIONE NAZIONALE DELLE FREQUENZE PER LA PENALIZZAZIONE DELLE EMITTENTI LOCALI´.  
 
 Ancona, 13 Settembre 2011 - Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha scritto una lettera al ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, confermando il parere negativo sul Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per il digitale terrestre che penalizza le emittenti locali marchigiane a causa delle interferenze con i paesi esteri. Questo il testo della missiva, inviata per conoscenza anche al presidente Agcom, Corrado Calabro`. ´Le riconfermo con la presente il parere negativo della Regione Marche rispetto al Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre. Dal documento di Piano che e` stato trasmesso dall´Agcom alla Regione Marche alla fine di agosto scorso risulta in modo inequivocabile che non sono state affatto risolte le profonde criticita` su frequenze e modalita` di switch off che la Regione Marche ha sollevato in modo formale fin dal 2010 al Presidente dell´Agcom Corrado Calabro`, a Lei direttamente e in sede tecnica al Comitato Nazionale Italia Digitale (Cnid). La carenza fondamentale del Piano nazionale e` di riservare alle emittenti locali delle Marche frequenze gia` assegnate anche a Paesi esteri per accordo internazionale, soprattutto dell´area Adriatica. In conseguenza di tale scelta del Governo nazionale non viene messa a disposizione delle Marche nessuna frequenza ´certa´ per le emittenti locali, originando una situazione di assoluta gravita` per le sicure interferenze e quindi per le difficolta` di effettivo utilizzo delle stesse frequenze assegnate. La Regione sta intervenendo su molteplici fronti per agevolare lo switch off, ma Le frequenze definite per le Marche nel Piano nazionale risultano pesantemente interferite dalle emittente estere e quindi non idonee per affrontare in modo ordinato ed efficace il passaggio al digitale terrestre nella nostra regione, previsto da Ministero e Agcom dal 5 al 21 dicembre prossimi. Consideri, Signor Ministro, che gia` nel sistema analogico si verificano in molte zone territoriali delle Marche seri problemi di interferenza tra i segnali televisivi italiani e di altri Paesi esteri (Slovenia, Croazia, Bosnia, Albania e Montenegro). Tale situazione e` inaccettabile, soprattutto in questa fase di crisi economica, perche` rischia di creare forti disagi agli utenti e di colpire profondamente il patrimonio occupazionale e di competenze dell´emittenza locale marchigiana. La richiesta della Regione e` di rivedere il Piano nazionale per ottenere l´assegnazione anche alle emittenti locali delle Marche di almeno una frequenza coordinata e non interferita. Per questo sono a chiederLe un Suo autorevole intervento immediato, per evitare un´ingiusta penalizzazione per l´intera comunita` regionale´..  
   
   
FESTIVAL FILM. ALEMANNO: CONTINUI PERCORSO INTRAPRESO ANCHE ATTRAVERSO IL CONCORSO  
 
Roma, 13 settembre 2011 «Il Festival del Film di Roma, nella fase di costruzione della propria linea editoriale, si è confrontato con tutti i produttori italiani ed internazionali al fine di valutare l’opportunità dell’esistenza di un concorso o se mantenere solo una vetrina di film. È stato da tutti valutato, e successivamente discusso e approvato dal consiglio di amministrazione, che la presenza del concorso fosse la strada corretta da percorrere per dare forza e internazionalità alla manifestazione. Negli anni successivi l’inserimento di una giuria internazionale ha contribuito ulteriormente a rafforzare l’immagine del Festival. Credo che il Festival del film di Roma, apprezzato nel panorama internazionale e giunto ormai alla sua sesta edizione, debba continuare nel proprio percorso che è fatto di incontri tra gli attori e il pubblico, coinvolgimento delle scuole, eventi speciali, ma anche di un concorso, ormai consolidato e affermato, al quale si affianca l’unico Mercato del Film in Italia». Lo dichiara il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.  
   
   
PORDENONELEGGE.IT 2011: MERCOLEDI´ 14 SETTEMBRE, L´INAUGURAZIONE CON PAOLO MIELI E "I LIBRI CHE HANNO FATTO L´ITALIA".  
 
Pordenone, 13 settembre 2011 — Sarà dedicato a "I libri che hanno fatto l´Italia", ovvero a un´emozionante indagine sui rapporti fra i grandi scrittori italiani e il nostro Risorgimento, l´intervento dello storico e saggista Paolo Mieli, chiamato a inaugurare, mercoledì 14 settembre (ore 18.30, Teatro Verdi), la 12" edizione del festival pordenonelegge 2011, la Festa del Libro con l´Autore in cartellone fino al 18 settembre, come sempre a cura di Gian Mario Villalta (direttore artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet. Promosso dalla Camera di Commercio I.a.a. Di Pordenone attraverso la propria Azienda Speciale Concentro e sostenuta da Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia di Pordenone, Comune di Pordenone, Fondazione Crup, Pordenone Fiere, Banca Popolare Friuladria e Cinemazero, pordenonelegge 2011 sarà scandito da venti presentazioni in prima nazionale, con 245 ospiti italiani e stranieri - scrittori, editori, giornalisti, filosofi, sociologi, artisti, scienziati - chiamati a confrontarsi in oltre 200 incontri ed eventi programmati nelle 32 location del centro storico di Pordenone. Ed è forte l´attesa per l´incontro che vedrà protagonista lo scrittore Alessandro Baricco, vincitore, "per la magistrale capacità di unire storia e letteratura", del Premio Friuladria La storia in un romanzo 2011, nato dalla collaborazione fra pordenonelegge.It e il festival goriziano èStoria, su impulso di Banca Popolare Friuladria Crédit Agricole. Sabato 17 settembre (ore 18, Teatro Verdi) Baricco terrà un .Reading pensato per il festival, intorno alla genesi del suo romanzo "Questa storia", fortemente legato al Novecento e a un episodio che ne ha tragicamente determinato le sorti, la battaglia di Caporetto. Pordenonelegge si conferma motore produttivo di progetti da costruire nel tempo, pensati per favorire un dialogo costante fra autori, case editrici e lettori: ne è testimonianza il nuovo percorso Roland, scritture emergenti, curato da Giorgio Vasta e Marco Peano. Un laboratorio che sabato 17 e domenica 18 (dalle 10 al Convento di San Francesco) farà incontrare sei autori inediti che aspirano alla pubblicazione con sei editor: Giulio Mozzi (Einaudi Stile Libero), Giulia Ichino (Mondadori), Vincenzo Ostuni (Ponte alle Grazie), Dalia Oggero (Einaudi), Michele Rossi (Rizzoli) e Nicola Lagioia (minimum fax). Sarà un momento di incontro e confronto per ragionare sui testi degli autori in una discussione critica intorno alla scrittura e all´editoria, e forse davvero per scoprire nuovi nomi e nuovi talenti letterari da aggiungere in dote alla `città degli scrittori´. Pordenone, infatti, in questi anni si è affermata come cuore pulsante della scrittura narrativa, sede non solo del festival pordenonelegge ma anche di una scuola di scrittura e cuore pulsante del progetto Dedalus, dedicato alla realtà letteraria italiana. Senza dimenticare i talenti letterari che nell´ultimo decennio sono fioriti in città, da Mauro Covacich a Tullio Avoledo, da Federica Manzon a Simone Marcuzzi, agli stessi Gian Mario Villalta, fresco vincitore del premio Viareggio Poesia e direttore artistico di pordenonelegge, e Alberto Garlini, curatore del festival e, con Gian Mario Villalta, della sua derivazione ´operativa´, la scuola di scrittura pordenonescrive. Grandissimi protagonisti della letteratura e del pensiero internazionale, nel programma del festival: da Zygmunt Bauman, impegnato nella giornata conclusiva su un tema di cruciale attualità, "Non siamo tutti migranti?" (domenica 18 settembre, ore 16 Teatro Verdi), al Premio Nobel Vs Naipaul, che in esclusiva per il festival terrà un reading dedicato a "Lettere fra un padre e un figlio" (domenica 18 settembre, ore 18 Teatro Verdi), dallo scienziato Niles Eldredge, che terrà una lectio magistralis sul tema "Scienza, libri e critica letteraria" (domenica 18 settembre, ore 17 Convento di S. Francesco), al filosofo Giorgio Agamben, protagonista di una lezione su "Che cos´è il comando" (sabato 17 settembre, ore 15 Piazza San Marco) e di una conversazione su "La cultura di destra" (domenica 18 settembre, ore 15.30 Auditorium Istituto Vendramini) con Andrea Cavalletti. E giovedì 15 settembre (ore 17.30, Convento di San Francesco), protagonista di pordenonelegge sarà Cari Safina, presidente del Blu Ocean Institute, voce fra le più autorevoli dell´ecologismo mondiale: al festival, nell´incontro "Un mare in fiamme", ricostruirà la catena di eventi che hanno portato alla tragica fuoriuscita di petrolio dalla piattaforma della British Petroleum, al largo delle coste del Golfo del Messico. Fra gli eventi del festival, la rinnovata collaborazione con il Premio Campiello: il neo vincitore 2011, Andrea Molesini, autore del romanzo "Non tutti i bastardi sono di Vienna", sarà protagonista della Serata in onore del Premio Campiello 2011, mercoledì 14 settembre, alle 21 al Convento di San Francesco, presenti due componenti la Giuria dei letterati, Annamaria Testa ed Ermanno Paccagnini. Molesini sarà anche impegnato, sabato 17 settembre (ore 18.30, Ridotto del Teatro Verdi) della conversazione "Storia e racconto", con Valeria Montaldi. Inoltre, giovedì 15 settembre, alle 10 al Convento di San Francesco, spazio al Campiello giovani con i cinque finalisti della Xvi edizione, Mattia Conti,martina Evangelisti, Stefano Pietrosanti, Luzia Ribeiro Da Costa, Martina Zago e Viola di Grado, vincitrice del Campiello Opera Prima 2011. Presenta la scrittrice Federica Manzon. Naturalmente, anche quest´anno a pordenonelegge.It ci saranno grandi nomi della letteratura italiana e internazionale, con numerosissime presentazioni in prima assoluta: per Bompiani Antonio Scurati con il romanzo La seconda mezzanotte, il critico letterario Enzo Golino con la raccolta di interviste Dentro la letteratura, e Pietrangelo Buttafuoco con Il Lupo e la Luna; per Mondadori Silvio Muccino e Carla Vangelista con Rivoluzione n. 9; per Rizzoli Loretta Napoleoni con Ii contagio e il genio del thriller Jeffery Deaver, con L´addestratore, un nuovo romanzo per nuovi personaggi. Voland edizioni ha riservato a pordenonelegge la prima di Sankja, il nuovo romanzo dell´autore russo Zachar Prilepin, e la prima di Vendette, il nuovissimo romanzo di Philippe Djian. Mrador titola la nuova proposta di Fazi, siglata dall´autrice Elizabeth Gille, la figlia più giovane di Iréne Némirowski, presentato a Pordenone dalla sorella Denise Epstein. Sul versante autobiografico a pordenonelegge la prima de La mia vita in bicicletta, il nuovo libro dell´astronoma Margherita Hack pubblicato da Ediciclo, e di Se no che gente saremmo. Giocare, resistere e altre cose imparate da mio padre, il libro scritto da Gianfelice Facchetti, edito da Longanesi. In prima la nuova pubblicazione curata da Leg - Libreria Editrice Goriziana, Mussolini e i suoi generali, l´illuminante volume firmato da John Gooch; l´ispettore Ferraro ritorna nel nuovo giallo di Gianni Biondillo, I materiali del killer, edito Guanda. Rilettura a tinte noir per Pinocchio cuore di legno, a cura dello scrittore e giornalista Pietro Spirito, con la graphic designer e illustratrice Nadia Zorzin, realizzata per Fernandel. Scienza, filosofia e religione s´intrecciano nel libro Storia curiosa della scienza. Le radici pagane dell´Europa, l´ultima fatica letterario di Flavio Oreglio, edita Salani. Perfetto tempismo per la prima del libro Schoolrock. La scuola spacca!, edito San Paolo, firmato a quattro mani da Stefano Moriggi e Antonio Incorvaia, con prefazione rap curata da Frankie Hi­nrg. L´attualità drammatica del pianeta è al centro del nuovo libro che Mario Tozzi e Valerio Albertini hanno siglato per Edizioni Ambiente, Il futuro dell´energia, e una novità anche per la casa editrice 66thand2nd, a firma del congolese Alain Mabanckou, Domani avrò vent´anni. A Pordenone, in prima presentazione, anche il nuovo libro dell´autore norvegese Karl Ove Knausgard, La mia lotta 2, seconda tappa di una trilogia che ha proiettato l´autore nell´olimpo dei best selling. Sul versante cinematografico, a pordenonelegge 2011, in collaborazione con Cinemazero, la prima presentazione della pubblicazione Feltrinelli allegata al dvd de Il Gioiellino, il fortunato film di Andrea Molaioli: ne parleranno lo stesso regista e il giornalista Massimo Giannini, vicedirettore di Repubblica, domenica 18 settembre (ore 19.30 - Spazio Itasincontra Piazza Della Motta). Di straordinaria rilevanza la presenza degli altri autori stranieri, come l´argentino Andres Neuman, l´inglese Jim Crace, il messicano Jorge Volpi, i molti autori di best seller quali Glenn Cooper, John Stephens, e le auitrici Clara Sànchez, Veit Heinichen e Alicia Giménez-bartlett. Sempre al femminile, notevole la presenza di nomi preziosi della poesia e letteratura italiana e straniera, come Simonetta Agnello Hornby, Federica Manzon, Violeta Medina, Alessia Gazzola, Mariapia Veladiano, Maria Venturi. Fra gli italiani al festival non possiamo dimenticare Mauro Corona, Giancarlo De Cataldo, Ugo Riccarelli, Marco Malvaldi, Roberto Ferrucci, Tiziano Scarpa, Tullio Avoledo e Davide "Boosta" Di Leo, Alessandro Bertante, Emanuele Tonon, Walter Pedullà, Ferdinando Camon, Cesare De Michelis, Toni Capuozzo. Riflettere sul presente, sul nostro tempo, è una delle sfide di pordenonelegge: al festival Eugenio Scalfari, icona del giornalismo italiano, e ancora Enzo Golino, Ernesto Franco, Giampiero Mughini, Gabriele Nissim, Mario Giordano. Un momento importante della manifestazione verrà dedicato alla drammaturgia slovena con la presenza di Drago Jancar, Dragica Potocnjak, Vinko Moderndorfer, Simona Semenic, Ivo Svetina e Matja± Zupancic, presentati da Marko Sosia. Architettura, desiqn e arte saranno al centro di molti incontri con Vittorio Gregotti e Guido Martinotti, Luka Skansi, Pierre Alain Croset e Enzo Mari. A Tullio Pericoli il festival dedica un piccolo omaggio, con un incontro e una piccola mostra che ci porterà nel mondo dei suoi ritratti d´autore. Il modello italiano che sposa bellezza del territorio, tesori artistici e cultura con una secolare sapienza culinaria trova uno spazio d´eccezione all´interno di pordenonelegge: di `gastroletteratura´ e ´cucina di carta´ si parlerà con Allan Bay, Marco Bianchi, Arrigo Cipriani, il mitico inventore dell´Harry´s bar, Emanuela Folliero, Sapo Matteucci e Vita. A pordenonelegge le Storie di Sport: se l´incontro con Gianfelice Facchetti, intervistato da Bruno Pizzul, vedrà protagonista anche il calciatore Marco Materazzi, la nuova biografia di Dino Zoff sarà presentata dal grande campione con l´autore Giuseppe Manfridi con il giornalista Emilio Targia, e al festival faranno tappa atleti come Patrizio Oliva e Moreno Argentin, oltre a Roberto Ghidoni e Marco Patucchi. E una famosa scienziata, l´astrofisica Margherita Hack, si proporrà in modo più leggero e inconsueto: l´amore per la natura spiegato attraverso il piacere della bicicletta. Fra spiritualità, scienza e filosofia l´incontro con Benedetto Carucci Viterbi, rabbino preside delle Scuole ebraiche di Roma, che terrà una lectio sul primo comandamento: "lo sono il Signore Dio tuo". Ii teologo Vito Mancuso, con S.e. Silvano Maria Tomasi, dibatterà di "Autenticità e devozione", mentre Bruno Arpaia,, partendo dall´ultimo romanzo L´energia del vuoto, discuterà con Anna Gregorio di come i grandi temi della scienza possano essere affrontati dai narratori. Le nuove tecnologie spesso cambiano sia la fruizione dell´arte che il modo stesso di riprodurla: alle soglie della nuova era degli ebook, Edoardo Fleischner, Antonio Tombolini, Gianni Peresson e Antonio Riccardi ne spiegheranno i vantaggi e le potenzialità per il mercato del libro. Dopo il grande successo degli scorsi anni, l´edizione 2011 di pordenonelegge ripropone la Mappa dei Sentimenti, per raccontare otto sentimenti. Quest´anno saranno psicologi, psichiatri e psicoanalisti ad avere il compito di raccontare come è cambiata la nostra vita intima: la Speranza, l´Odio, l´Inquietudine, l´Invidia, la Gelosia, l´Amore, la Felicità e l´Amicizia troveranno in Eugenio Borgna, Paolo Crepet, Peppe Dell´acqua, Renato Gerbaudo, Anna Oliverio Ferraris, Maria Rita Parsi, Massimo Recalcati e Vera Slepoj la voce di una appassionata meditazione, con la quale tracciare le vie del nostro sentire. Parole in scena, il consueto itinerario fra spettacolo e letteratura per approfondire i linguaggi contigui e comunicanti a quello letterario, ospiterà in questa edizione 2011 artisti come Gene Gnocchi, Flavio Oreglio, Giuseppe Cederna, Roberto Roversi e Susy Blady, Natalino Balasso, Mauro Covacich, Lina Wertmuller, Teddy Reno, Francesco Bianconi e David Riondino. Eugenio Ghiozzi, in arte e per tutti Gene Gnocchi, sarà protagonista sabato 17 settembre (ore 21, Teatro Verdi) di un reading "Tra lettura e scrittura". Giuseppe Cederna (giovedì 15 settembre, ore 21 Convento di San Francesco), con il consueto talento affabulatorio ci porterà nel "quasi" magico mondo del cinema hollywoodiano attraverso "Piano americano: il cinema, ma soprattutto la vita". A pordenonelegge anche il frontman dei Baustelle, Francesco Bianconi: imperdibile il reading che terrà venerdì 16 settembre, dal suo primo e recentissimo libro, "Il regno animale" (ore 22, Palaprovincia di piazza San Giorgio). Poco prima, sempre venerdì, di scena sarà il collaudato sodalizio Patrizio Roversi e Susy Blady, con "Misteri per caso", (ore 19.30, Convento di San Francesco). Ed è particolarmente attesa l´intervista impossibile con il grande Orson Welles, che porteranno in scena l´attore friulano Giuseppe Battiston e il critico cinematografico Paolo Mereghetti, autore di una monografia dedicata al grande regista, pubblicata sui Cahiers du Cinéma. In collaborazione con Cinemazero, l´appuntamento sarà proposto sabato 17 settembre, alle 21.30 al Convento di S. Francesco, e ci farà ritrovare Battiston nel ruolo che gli è valso il premio Ubu 2009. Sempre sabato sera, dopo lo straordinario successo degli scorsi anni, Massimo Cirri e Natalino Balasso torneranno con "carnediromanzo", un happening, o meglio, un rave letterario in cui il pubblico viene preso per mano e portato, grazie a un sapiente caos organizzato, alla creazione di un´idea per un romanzo (Palaprovincia di Largo San Giorgio - ore 21.30). Natalino Balasso sarà anche protagonista, domenica 18 settembre (ore 15.30, Spazio Itasincontra), di una conversazione con il giornalista Sergio Frigo, dedicata al recentissimo libro del comico veneto, "Il figlio rubato" (Kellerman). Lo scrittore Mauro Covacich fresco autore del libro "A nome tuo" (Einaudi), a pordenonelegge presenta una performance del tutto speciale fra musica e reading (sabato 17 settembre, ore 22 Ridotto del Teatro Verdi), che ha titolato "lo sono un gruppuscolo". Impossibile da raccontare e preannunciare, coperta da stretto riserbo, la performance di Mauro Covacich, proposta con l´ausilio di un´insolita base armonica, "Musica per aeroporti" di Brian Eno, per la stessa natura stessa dell´esibizione non sarà replicabile, e va dunque seguita in diretta al festival. Ritorna a pordenonelegge il progetto Autorilsceneggiatori volto a riflettere sul rapporto tra la scrittura letteraria e quella cinematografica, mettendo a confronto lo sceneggiatore di un film e l´autore del libro da cui questo è tratto. Aprirà il percorso Ivan Cotroneo, autore del libro La kriptonite nella borsa, per il quale firma anche sceneggiatura e regia. Il secondo appuntamento vedrà a confronto Paolo Giordano, autore del successo letterario La solitudine dei numeri primi e Saverio Costanzo, regista che coraggiosamente è andato oltre a una semplice traduzione del testo per il cinema. A moderare gli incontri Francesco Piccolo. A pordenonelegge 2011, la poesia propone innanzitutto, a cura di Roberto Galaverni, due straordinari appuntamenti con uno sfondo tematico dedicato a Paesaggi con meraviglia, protagonista Giampiero Neri,nella cui poesia la memoria è un riaffiorare di dettagli che aggiungono sempre nuovi pezzi alla ricostruzione di una vicenda, di una storia; seguito da I poeti e la città, con Alberto Bertoni e Umberto Fiori, per un confronto delle rispettive letture di Giovanni Giudici e Camillo Sbarbaro. Theresia Pràmmer, studiosa di poesia di lingua tedesca e italiana, traduttrice, proporrà i poeti della scena berlinese, con la partecipazione di due dei protagonisti: Daniel Falb e Steffen Popp. Una delle migliori voci della poesia attuale, Anna Maria Carpi, presenterà il volume riassuntivo della sua opera in versi. La poetessa e scrittrice Laura Pugno presenta Violeta Medina, poetessa cilena, che da diciassette anni risiede a Madrid, dove si è messa in luce con i suoi recital-performance, diventando una delle voci di riferimento della scena spagnola. E poi, da mercoledì 14 alla domenica, le consuete serate alla Vecchia Tipografia Savio, dove si ascolteranno i poeti Fabio Franzin, Francesco Tomada, Marco Munaro, Sebastiano Aglieco, Pierluigi Cappello, Antonella Bukovaz, Antonella Sbuelz, Azzurra D´agostino, Mario Santagostini, Antonio Riccardi, Roberto Cescon, Mary B. Tolusso, Laura Pugno, Giampiero Neri, Umberto Fiori, Flavio Santi, Alberto Bertoni, Tiziano Broggiato, Piero Simon Ostan – un piccolo festival di poesia dentro il grande respiro di pordenonelegge. L´attenzione del festival alla poesia è realizzata con la collaborazione di Banca Popolare Friuladria-crédit Agricole. Www.pordenonelegge.it  
   
   
SOLI, IL NUOVO ROMANZO CHE GIOVANNI D´ALESSANDRO  
 
Cinisello Balsamo, 13 Settembre 2011 - È il racconto della disavventura di una giovane coppia di ricercatori, rinchiusa in uno sperduto oratorio sui mondi dell´Abruzzo dove si era recata per studiare un ciclo di enigmatici affreschi. Dopo la liberazione e il ritorno alla vita, i due vengono emarginati dall´Università per via del loro ribellarsi alla gestione clientelare delle cattedre, e il dipanarsi delle vicende li porterà infine in Francia. Un romanzo che tocca vari temi, dalla vita di coppia al conflitto tra generazioni, dalle baronie universitarie alla violenza dei potere, dalla pietà come possibilità di sottrarsi alla logica della storia, fino al misterioso e magico rapporto fra arte e memoria. Giovanni D´alessandro, autore di Se un Dio pietoso, I fuochi dei Kelt, La puttana del tedesco, ha già pubblicato con San Paolo Il guardiano dei giardini del cielo e Sulle rovine di noi. Parole e immagini dedicate all´Aquila (con Stefano Schirato). Edizioni San Paolo, in libreria dal prossimo 15 ottobre.  
   
   
SOLO PER SCRITTORI DI GIALLI E NOIR GARFAGNANA IN GIALLO  
 
Lucca, 13 settembre 2011 - E’ giunto alla terza edizione il premio Garfagnana in Giallo nato con l’idea di costruire un concorso letterario dedicato ai racconti gialli che devono trovare ambientazione nella valle della Toscana lucchese. Castelnuovo con la sua rocca ariostesca, Castiglione e il suo castello, San Romano, Vagli, i grandi laghi, le vette apuane, le antiche battaglie e i passaggi degli eserciti, possono essere scenari dei racconti dei partecipanti. Il concorso è indetto e organizzato da Il Giornale di Castelnuovo e patrocinato dal Comune di Castelnuovo di Garfagnana, dalla rivista letteraria Prospektiva e dall’Associazione per il Turismo in Garfagnana e Media Valle del Serchio. Il premio è diviso in due sezioni. Giallisti investigatori, ovvero tutti gli scrittori maggiorenni. Giallisti in erba, alla quale possono partecipare giovani fino a 17 anni compiuti. La giuria premierà i migliori racconti con la pubblicazione di un libro e con la cerimonia a Castelnuovo di Garfagnana (Lucca) che si svolgerà nell’autunno del 2011. Tutti gli autori inseriti in antologia riceveranno una copia del libro e un diploma. Durante l’evento verrà premiato il miglior racconto per ciascuna sezione, con una targa e premi di produzioni artigianali e alimentari della Garfagnana. La giuria è presieduta da Enrico Luceri (autore Mondadori e vincitore del Premio Tedeschi) e composta da Andrea Giannasi, Sabina Marchesi, Barbara Coli e Maurizio Poli. Presidente onorario è il sindaco di Castelnuovo di Garfagnana. La scadenza del concorso è posta al 30 settembre 2011. I partecipanti devono inviare un racconto giallo ambientato in Garfagnana della lunghezza massima di 10 cartelle in formato A4. Il testo deve essere inedito e l’autore ne deve certificare la piena proprietà e il diritto d’autore. Ogni partecipante può iscrivere anche più di un racconto. Gli autori, per il fatto stesso di partecipare al concorso, cedono il diritto di pubblicazione all’interno dell’antologia e sul sito internet della casa editrice Garfagnana senza aver nulla a richiedere (tutti i finalisti saranno pubblicati e riceveranno attestati, omaggi e copie dell’antologia in regalo). I diritti rimangono comunque di proprietà dei singoli autori che cedono dunque il solo sfruttamento dell’opera per la pubblicazione in antologia da parte della Garfagnana editrice. Le opere possono essere spedite in una unica copia cartacea alla segreteria del premio: Garfagnana in Giallo c/o Garfagnana editrice Loc. Le Lame di sopra 55032 Castelnuovo di Garfagnana (Lucca) oppure via email a garfagnanaingiallo@yahoo.It  contestualmente alla ricevuta di versamento dell’iscrizione. I risultati del premio verranno comunicati sul sito www.Ilgiornaledicastelnuovo.it  e sul sito http://garfagnanaingiallo.Wordpress.com  Ogni finalista riceverà una comunicazione postale (email o cartacea). La quota di partecipazione è stabilita in euro 20,00 per ogni racconto presentato da versare su conto corrente postale n. 11507530 intestato a Giannasi Andrea editore.  
   
   
AL PICCOLO VA IN SCENA LA CULTURA DELL’AFRICA SUBSAHARIANA: MILANO RACCONTA UN´EUROPA DIVERSA E SI CANDIDA A CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA  
 
 Milano, 13 settembre 2011 - Presentando ieri al Piccolo Teatro di via Rovello “Tramedafrica”, Xi edizione di “Tramedautore”, che si svolgerà al Piccolo dal 17 al 25 settembre, dedicata quest´anno all´Africa Subsahariana, l´assessore Stefano Boeri ha dichiarato: “Milano deve diventare, con e oltre Expo, una città che racconta di un´Europa diversa, che non solo include, ma anche rigenera le culture che ospita, dando voce e palco alle decine di diverse nazionalità che accoglie. Occorre avere la forza di raccontare la Milano vera, che è vissuta, governata e gestita da tante diverse culture. In questa prospettiva, Milano può candidarsi in rete con altre città italiane, a diventare la capitale europea della Cultura per il 2019”. Il programma della manifestazione sul sito www.Outis.it  
   
   
LE FORZE DELLA CITTÀ DI PARMA UNITE PER IL FESTIVAL VERDI  
 
Parma, 13 settembre 2011 - Si è tenuta ieri mattina nella sala di rappresentanza di Palazzo del Municipio un’importante riunione voluta dal Sindaco Pietro Vignali, Presidente della Fondazione Teatro Regio di Parma. “Era necessario avere intorno allo stesso tavolo tutte le forze della città – dichiara il Sindaco. Tutte le istituzioni invitate hanno aderito e hanno sottolineato unanimemente l’importanza strategica del Festival Verdi e dell’attività del Teatro Regio per la città di Parma. La riunione, a cui hanno partecipato rappresentanti della Camera di Commercio di Parma, dell’Ascom, della Fondazione Cariparma, di Cariparma Crédit Agricole e della Fondazione Monte Parma, e a cui seguiranno altri incontri nei prossimi giorni, ha chiarito la volontà condivisa da tutte queste istituzioni cittadine di sostenere il Festival Verdi e il Teatro Regio di Parma anche in prospettiva dell’imminente bicentenario verdiano. “La Fondazione Cariparma è sempre stata vicina al Teatro – ha dichiarato Carlo Gabbi Presidente della Fondazione Cariparma – e dal primo momento ha considerato il Festival Verdi un’occasione straordinaria di promozione culturale e sociale per il nostro intero territorio. Per questo stesso territorio che abbraccia Busseto, il Festival è una fonte di prestigio internazionale e di sviluppo economico. La Fondazione è e continuerà ad essere sostenitrice di questo importante volano di crescita”. “Ho in ogni occasione dichiarato il mio personale impegno per il Festival Verdi – ha aggiunto il Sindaco di Parma Pietro Vignali – che ci ricollega alle nostre più profonde radici culturali e ci proietta in ambito internazionale e sono molto contento che con le altre forze cittadine anche l’Unione Parmense degli Industriali ha assicurato la propria attenzione al Festival Verdi e a quanto bisogna fare per completarne il programma di attività”. Deciso, Andrea Zanlari, Presidente della Camera di Commercio: “Quella del Festival Verdi è una scommessa che insieme dobbiamo vincere”. “Il Festival Verdi conferma ancora una volta il legame con l’intero territorio delle Terre di Verdi - dichiara Enzo Malanca, Direttore Generale dell’Ascom. Così come oggi è programmato il Festival è un sistema in grado di far convergere a Parma turisti colti provenienti da ogni parte del mondo. Solo come sistema può produrre le ricadute che la nostra associazione ha rilevato in questi anni. Anche per questo, l’incontro di quest’oggi è stata la conferma del nostro impegno a fare ogni sforzo per realizzare un programma ampio che coinvolga l’intero nostro territorio”. “Il programma completo del Festival Verdi sarà presentato in una conferenza stampa aperta al pubblico il prossimo sabato 24 settembre alle ore 11.30 al Ridotto del Teatro Regio” – annuncia Mauro Meli Sovrintendente del Teatro Regio di Parma. “Diamo appuntamento ai tanti appassionati per condividere assieme i tanti aspetti di questa nuova edizione”.  
   
   
A FIRENZE TORNA ‘AVAMPOSTI’: “LA FORZA DEL TEATRO PER RACCONTARE LE DONNE”  
 
Firenze, 13 settembre 2011 – “Il teatro è il luogo sacro della parola. E in questo momento più che mai credo sia fondamentale la forza potente della parola parlata per raccontare le donne e delle donne: è un modo formidabile per arricchirci e aprire nuove dimensioni”. Lo ha detto l’assessore regionale alla cultura, al turismo e al commercio, Cristina Scaletti, in occasione della presentazione dell’edizione straordinaria di Avamposti Calenzanoteatrofestival, che quest’anno diventa Inartedonna per celebrare i venti anni del Teatro delle Donne che organizza questo Festival per il secondo anno. “Faccio i miei auguri più sinceri al Teatro delle Donne – ha proseguito Scaletti – per un ventennale caratterizzato da un’attività assai preziosa per tutti noi. Venti anni sono un tempo lungo, eppure la diversità delle donne continua a dover essere sostenuta, difesa e promossa. Oggi forse con maggior forza e decisione che nel passato, dovendo constatare, con rammarico, che invece che passi in avanti abbiamo fatto passi indietro. Per fortuna nella nostra società, assai variegata e complessa, la Toscana esprime un punto di vista evoluto e consente significative opportunità al femminile. Lo stesso ‘Teatro delle donne’ esprime questa realtà. Grazie quindi per quello che il Teatro delle Donne ha fatto e continua a fare per affermare con forza lo spazio che le donne possono rappresentare”. “Il Festival Avamposti – ha poi sottolineato l’assessore -, che gode anche del patrocinio dell’assessorato alle pari opportunità, offre un panorama ampio e diversificato della creatività femminile nel Teatro a partire dallo spettacolo inaugurale Lo Schifo, ispirato alla storia di Ilaria Alpi. Una storia che ci dimostra come l’attenzione della donna sia sempre volta alla concretezza, a restituire una riflessione sulla realtà, affrontando temi non semplici a partire dal quotidiano fino all’indagine del profondo”. “Mi auguro – ha concluso Cristina Scaletti- che gli spettacoli proposti possano stimolare dibattiti e riflessioni che aiutino a guardare con occhi più consapevoli la necessità che esprime il mondo femminile nella sua complessità”.  
   
   
MILANO: MUSEO DEL NOVECENTO. MARTA DELL’ANGELO APRE L’AUTUNNO DELLE MOSTRE TEMPORANEE  
 
Milano, 13 settembre 2011 – Oggi nello Spazio mostre prende il via “Agente-agisce-agito”, mostra in progressdi Marta Dell’angelo. È il secondo appuntamento della serie “Primo Piano d’Artista”, a cura di Alessandra Galasso, in cui un artista emergente italiano è invitato a presentare un apposito progetto espositivo che prevede la partecipazione attiva degli spettatori/visitatori. L’ingresso è libero. Marta Dell’angelo ha trasformato la manica lunga dell’Arengario, che ospita le esposizioni temporanee del Museo del Novecento, in un luogo di riflessione sul ruolo del “gesto” nell’espressione umana: diversi video, trasmessi su altrettanti monitor distribuiti nello spazio, proiettano immagini di mani e braccia di intellettuali colte in movimento durante conversazioni, lezioni e dibattiti pubblici. Perché “le posture – i corpi, i gesti, i movimenti – sono forme parallele e trasversali per intendere ed esprimere il senso e il significato del mondo”, dice l’artista. Disegni, annotazioni e un ciclo di incontri analizzeranno il ruolo del gesto e del ritmo nel processo della conoscenza, della memoria e dell’espressione umana. Durante il periodo della mostra, infatti, da martedì 13 a domenica 18 settembre, dalle ore 17.30 alle ore 18.30, si terranno al Museo del Novecento cinque incontri – a ingresso libero fino a esaurimento posti) con professionisti provenienti da diverse discipline: sport, filosofia, medicina, neuroscienze (più sotto il programma). Ciascun relatore proporrà le proprie riflessioni sul tema del linguaggio dei gesti. Tutti gli interventi saranno filmati e le immagini andranno ad aggiungersi alle altre proiezioni presenti in mostra. Per questo “Agente-agisce-agito” è una mostra in progress, un’esposizione in costante movimento, che cresce parallelamente all’esperienza che continua a svilupparsi in situ. Numerose sedie e poltrone provenienti dallo studio dell’artista sono a disposizione del pubblico per leggere, chiacchierare, ascoltare le conferenze oppure guardare i video, trasformando così lo spazio mostre del Museo in un luogo di sosta e di socializzazione, in cui i diversi elementi costituiscono appunti per lo sviluppo di future possibili opere. I visitatori potranno anche sfogliare ed eventualmente fare delle fotocopie di libri che provengono dalla biblioteca personale dell’artista. Domenica 18 settembre, dalle ore 10.30 alle 12, si svolgerà un laboratorio artistico per ragazzi dai 9 ai 14 anni, dal titolo “Guàrdati negli occhi”, condotto da Marta Dell’angelo e Ludovica Lumer. La partecipazione è gratuita previa iscrizione via email all’indirizzo museodelnovecento@civita.It (oppure telefonare al 02.43.35.35.22) Finissage domenica 18 settembre, dalle ore 17. “Pensieri in movimento” Serie di cinque incontri moderati da Ludovica Lumer, neuroscienziata (dalle 17.30 alle 18.30) . Posti disponibili fino a esaurimento. Martedì 13 settembre Andrea Pinotti, filosofo, Professore di Estetica presso l’Università degli Studi di Milano; mercoledì 14 settembre Lea Pericoli, campionessa di tennis, conduttrice televisiva e giornalista; giovedì 15 settembre Jane Messina, medico chirurgo, Dirigente Medico Unità Operativa Chirurgia della Mano, Istituto Ortopedico Gaetano Pini, Milano; venerdì 16 settembre Vittorio Gallese, neuroscienziato, Professore di Fisiologia Umana presso l’Università degli Studi di Parma; domenica 18 settembre Gustavo Pietropolli Charmet, psichiatra, già docente di Psicologia Dinamica presso l’Università degli Studi di Milano-bicocca.  
   
   
CULTURA - PREMIO RICCIONE PER IL TEATRO, EDIZIONE NUMERO 51: ECCO LE CINQUINE DEI FINALISTI. SABATO 17 LA PROCLAMAZIONE DEI VINCITORI. SERATA EVENTO E PREMIAZIONE CON TRA GLI ALTRI UMBERTO ORSINI, ALESSANDRO GASSMAN, FABRIZIO GIFUNI E ISABELLA RAGONESE  
 
Bologna, 13 settembre 2011 - Questa l’attesa “cinquina” di finalisti del Premio Riccione per il Teatro 2011: Saverio La Ruina, Italianesi; Vittorio Moroni, Il grande mago; Michele Santeramo, Il guaritore; Roberto Scarpetti, Viva l’Italia. Le morti Fausto e Iaio; Vitaliano Trevisan, La Bancarotta o sia Mercante Fallito. A contendersi la vittoria della sezione under-30, dedicata a Pier Vittorio Tondelli, quattro giovani autori: Davide Carnevali, Sweet Home Europa, Dario Merlini, Quello che c’è fuori, Luca Micheletti, Ritorno a Deepwater, Lorenzo Piccolo, La casa di carta. I vincitori dei due ambiti premi saranno proclamati sabato 17 settembre nell’ambito di una serata evento unico riservata alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti più prestigiosi e attesi del teatro italiano. La manifestazione, che si svolgerà nella meravigliosa cornice del Grand Hotel di Riccione, è a cura del nuovo direttore del Premio, Simone Bruscia, affiancato dalla giovane attrice Valentina Cenni nel ruolo di “madrina” della serata. Con loro sul palco, alcuni dei nomi più importanti del teatro e dello spettacolo italiano, a partire dai componenti della Giuria del Premio: Umberto Orsini (presidente di Giuria), Sonia Bergamasco, Elio De Capitani, Alessandro Gassman, Fabrizio Gifuni, Claudio Longhi, Fausto Paravidino, Isabella Ragonese. A impreziosire la serata, una serie di eventi live rigorosamente inediti. Tra gli altri, una lettura scenica a due voci di Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni che per la prima volta in assoluto mettono in scena Il piccolo principe di Antoine de Saint-exupéry, nell’adattamento inedito e originale di Pier Vittorio Tondelli. La lettura è arricchita da un video della giovane video-maker e fotografa Beatrice Imperato e dalle musiche originali composte ed eseguite dal vivo da Massimo Zamboni. Durante la serata verrà inoltre proiettato un video-showreel inedito sulla storia del Premio Riccione, dal 1947 a oggi - sempre a cura di Beatrice Imperato - accompagnato dalla sonorizzazione live di Alice Berni ed Enrico Malatesta; la spettacolare proiezione a parete, sulla facciata del Grand Hotel, è curata per l’occasione da Luckyassembler. Ad aprire e a chiudere la serata-evento, infine, un doppio live set del sound designer Gianmaria Gamberini. “Il Premio Riccione per il Teatro – ha commentato l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, durante la presentazione dell’evento avvenuta oggi a Bologna – mostra ancora di più come in questi ultimi anni, quell’area che si era sempre connotata come il divertimentificio si stia invece distinguendo con la capacità di arricchire l’offerta culturale con iniziative di grande pregio”. “Il turismo culturale – ha continuato Mezzetti – è l’unica voce in forte crescita nel complessivo movimento di questo settore, con un incremento che è giunto dall’11 al 35% e ha ancora notevoli margini. Dunque si tratta di un fattore di ricchezza per il nostro territorio e ci spinge a un’ulteriore riflessione da fare nel ragionamento sui difficili bilanci pubblici che ci aspettano”. Questa edizione del Premio Riccione è dedicata a due grandi protagonisti della cultura italiana che per molti anni hanno legato il loro nome al Premio Riccione: Pier Vittorio Tondelli, a cui è intitolato dal 1993 il riconoscimento per gli autori di teatro under-30; e Franco Quadri, a lungo direttore artistico e presidente di Giuria del Premio Riccione. Pier Vittorio Tondelli incontrò il Premio Riccione nel 1985, anno in cui venne premiato il suo testo teatrale Dinner Party. Da allora lo scrittore di Correggio, di cui ricorrono quest’anno i vent’anni dalla scomparsa, avviò un’intensa collaborazione con il Premio, curando mostre e partecipando alla creazione del Riccione Ttv Festival, rassegna dedicata al rapporto tra il video e le arti sceniche. Ideatore di quel progetto e protagonista di quell’incontro fu Franco Quadri, intellettuale e grandissimo uomo di teatro scomparso da pochi mesi. Chiamato nel 1982 a rifondare il Premio Riccione, Quadri assunse la direzione artistica dal 1983 al 1991 e la presidenza della Giuria dal 1995 al 2007: venticinque anni contraddistinti dall’apertura al nuovo e dalla capacità di far emergere i migliori talenti della drammaturgia. Forse la più significativa e preziosa nella sua lunga storia del Premio. La prima edizione del Premio nel 1947 affiancò al teatro anche un importante riconoscimento letterario, in quell’occasione, sotto l´egida di una giuria composta da Sibilla Aleramo, Mario Luzi, Guido Piovene, Elio Vittorini e Cesare Zavattini, vinse il suo primo premio da scrittore un giovanissimo Italo Calvino con un testo capitale della storia della letteratura italiana: Il sentiero dei nidi di ragno. Il Premio Riccione per il Teatro, aperto a tutte le forme e le possibilità della scrittura per la scena, ha licenziato nel corso degli anni talenti assoluti come Pier Vittorio Tondelli, Antonio Tarantino, Enzo Moscato, Mimmo Borrelli, Letizia Russo, Davide Enia, Fausto Paravidino e ha contribuito a plasmare un nuovo immaginario del teatro italiano. Il Premio Riccione per il Teatro è presentato e organizzato dall’ente Riccione Teatro, con l’adesione del Presidente della Repubblica Italiana, con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero della Gioventù, Regione Emilia-romagna, Provincia di Rimini, Comune di Riccione. L’ingresso alla serata-evento di premiazione è libero fino ad esaurimento posti previa prenotazione. Www.riccioneteatro.it  
   
   
SVELATO IL MISTERO DEL CROCIFISSO DI BERNARDO DADDI  
 
Firenze, 13 settembre 2011 – Dopo dodici anni di invisibilità e due di accurati restauri, torna a troneggiare al museo Bardini il grandioso crocifisso dipinto da Bernardo Daddi intorno al 1340. Più imponente del celebre Cristo di Cimabue (3,90 x 4,33 metri) della basilica di Santa Croce, l’opera misura 4,76 x 4,20 metri e sarà presentata al pubblico il 3 ottobre, con l’inaugurazione del ciclo di mostre Le stanze dei Tesori che l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze dedica al grande collezionismo per la collana Piccoli Grandi Musei. Il crocifisso di Daddi fa infatti parte della ricchissima collezione che l’antiquario Stefano Bardini (1836 – 1922) ha lasciato in dono al Comune di Firenze insieme al palazzo di Piazza dei Mozzi, che appunto ospita il museo. Il restauro è stato realizzato da Nicola Mac Gregor ed Elisabetta Codognato grazie a un finanziamento di 26 mila euro del Lions Club Poggio Imperiale. Ginevra Utari, allieva di Andrea De Marchi, docente di Storia dell’Arte dell’Università di Firenze, firma invece un approfondito studio storico- artistico, che non solo conferma la paternità dell’opera, ma ne definisce anche la probabile identità, fin qui ignota. Per importanza e dimensioni il crocifisso sarebbe infatti proprio la Crux de medio ecclesiae del Duomo di Firenze, ossia il crocifisso dell’altare principale, misteriosamente scomparso nella prima metà del Quattrocento. In coincidenza della mostra i risultati della ricerca saranno pubblicati dalla curatrice del museo Antonella Nesi in un volume (La Croce di Bernardo Daddi, vicissitudini di un’opera d’arte) edito dal Centro Di. Un progetto sostenuto dall’Ente Cassa, che ha finanziato anche il restauro del grande Salone dei Dipinti, dove il crocifisso sarà esposto nel punto esatto in cui Bardini lo sistemò nel 1884. Bernardo Daddi fu come noto uno dei più prolifici artisti fiorentini e morì quasi sicuramente nel 1348 durante la grande pestilenza. Collezioni pubbliche e private di tutto il mondo conservano numerose opere che ne attestano il ruolo di primo piano all’indomani della morte di Giotto, quando Firenze gli affidò alcuni lavori significativi. Tra gli altri, il polittico per l’altare maggiore di Santa Reparata, poi trasferito in San Pancrazio e ora per la massima parte agli Uffizi, e la Madonna di Orsanmichele. La Croce Bardini appartiene agli anni della maturità. Purtroppo non esistono documenti. Né si sa come l’antiquario se la procurò, da chi e a quale prezzo. Le sole testimonianze sono poche fotografie scattate intorno al 1888, l’anno in cui Bardini inaugurò in piazza dei Mozzi il suo atelier commerciale. Secondo i criteri di restauro in voga all’epoca, ne fece sostituire i finali, probabilmente danneggiati, con frammenti di un’altra opera. Ottenne così un pastiche antiquariale, comunque maestoso, ma rifiutò sempre di venderlo. Da allora il crocifisso è rimasto nel palazzo. Il solo spostamento risale al 1999, ossia all’iniziò della ristrutturazione dell’edificio. L’opera fu imballata in una cassa, ma per evitare distacchi di colore la superficie dipinta fu protetta incollandovi uno strato di veline. Dieci anni dopo, nel 2009, la Croce Bardini fu riesumata in occasione della riapertura del Museo. Con grande disappunto ci si accorse però che non era possibile esporla. Prima occorreva un radicale restauro per eliminare colla e veline. Ora il capolavoro di Daddi è finalmente pronto per essere restituito al mondo con gli altri tesori del Salone voluto da Bardini.  
   
   
SEMINARIO INTERNAZIONALE: POSREDOVANJA - LA SAPIENZA TRASMESSA  
 
 Trieste, 13 settembre 2011 - Significato culturale e problematiche linguistiche nella traduzione del testo filosofico. Il Seminario internazionale dedicato a «Posredovanja - La Sapienza trasmessa» incontra l’elaborazione filosofica di Gorazd Kocijanèiè e – a partire da un campione significativo di pagine scelte – discute le soluzioni di traduzione proposte dal gruppo di lavoro coordinato dal Centro Studi V. Jacques Maritain. Interventi: Giovanni Grandi, Tra mondo slavo e mondo latino: il significato di una traduzione. Damjan Hlede, Tra mondo slavo e mondo latino: le problematiche di una traduzione. Pavle Rak: L’esperienza della traduzione di Posredovanja in lingua russa. Intervento dell’Autore, Lingue di lavoro: Italiano e Sloveno con servizio di traduzione simultanea. 15 settembre 2011 - ore 15.30 Sala Tessitori della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia P.zza Oberdan n. 5 - Trieste Informazioni: Centro Studi Jacques Maritain +39.040.365017; mailto: segreteria@maritain.Eu    
   
   
MEDNARODNI SEMINAR POSREDOVANJA - LA SAPIENZA TRASMESSA  
 
 Trst, 15. Septembra 2011 - Pomen kulture in jezikovne problematike pri prevajanju filozofskih besedil. Mednarodni seminar na temo «Posredovanja - La Sapienza trasmessa » je osnovan na filozofski obdelavi vzorca izbranih strani iz del Gorazda Kocijanèièa, pri èemer obravnava rešitve v zvezi s prevajanjem, ki jih je predlagala delovna skupina pod vodstvom Študijski Center V. Jacques Maritain. Posegi - Giovanni Grandi, Med slovanskim in latinskim svetom: pomen prevoda. Damjan Hlede, Med slovanskim in latinskim svetom: problematike prevoda. Pavle Rak: Primer prevajanja Posredovanja v rušèino. Poseg avtorja Delovni jeziki: italijanšèina in slovenšèina s simultanim tolmaèenjem. 15. Septembra 2011 - ob 15.30 Dvorana Tessitori Avtonomne dežele Furlanije Julijske krajine Oberdanov trg 5 – Trst. Informacije: Študijski Center V. Jacques Maritain +39.040.365017; e-naslov: segreteria@maritain.Eu    
   
   
INAUGURATO IL PREMIO MONTALERA.  
 
Perugia, 13 settembre 2011 - In occasione dell’Anno della Cooperazione Culturale Italia-russia, sotto gli auspici dell’Ambasciata e del Consolato Generale della Federazione Russa in Italia, con il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Panicale, sabato 10 settembre 2011 è stato inaugurato il Premio Montalera. Il Premio Montalera promosso e organizzato dalla Soc. Agr. Forestale Montalera, in collaborazione con il Comune di Panicale è stato istituito dalla Signora Elisabetta Minciaroni con l’Ambasciatrice Olga Adamiscina, Presidente della Russian Arts Help Charity per promuovere il talento di giovani pittori russi. Gli artisti premiati Anatoly Paterilo, Ekaterina Kamynina, Ilya Lebedev, Ekaterina Khansen – Chernetskaya, erano presenti presso la sede della mostra a Panicale. Le opere hanno ottenuto un ampio consenso e sono state tutte acquisite il giorno stesso dell’inaugurazione. La mostra si potrà visitare fino al 15 settembre prossimo dalle ore 10 alle ore 22. L’inaugurazione è stata preceduta da una pranzo al Castello di Montalera dove Elisabetta Minciaroni, suo figlio Marco, l’Ambasciatrice Olga Adamiscina e il Sindaco di Panicale Luciana Bianco, hanno accolto un gruppo selezionato di ospiti formato da autorità, esponenti della cultura ed amici venuti per l’occasione da tutta Italia. Erano presenti, tra gli altri, S.a.r. Il Principe Nicola Romanov, discendente diretto dello Zar di Russia; il Console Generale della Federazione Russa Alexey Paramonov; il Prof. Claudio Strinati, Dirigente Generale dei Beni Culturali Italiani; Anna Coliva, Direttrice della Galleria Borghese di Roma; Padre Imoda, Presidente delle Università Cattoliche europee, il Principe Mario Chigi e la consorte Principessa Donatella; la Principesse Elika del Drago, la Duchessa Gioia Torlonia, i Marchesi Fausto e Immacolata Solaro del Borgo, in rappresentanza del Sovrano Ordine di Malta; il Giudice Costituzionale Luigi Mazzella e Signora; Maddalena Letta, moglie del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta; la Signora Maria Pia Fanfani, Presidente dell’Associazione Amici per la Pace; la famosa attrice Giovanna Ralli, la collezionista d’arte contemporanea Angela Lauro e molti altri. Ed ancora, tra le autorità e personalità locali, oltre che il Sindaco di Panicale Luciana Bianco e il Vice Sindaco Giselda Marina Bruni, S. E. L’arcivescovo metropolita di Perugia-città della Pieve, Mons. Gualtiero Bassetti; il Vescovo Emerito Mons. Giuseppe Chiaretti; l’Assessore alla Cultura della Regione Umbria Fabrizio Bracco; Tiziana Biganti della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etno-antropologici dell´Umbria, lo storico dell’arte, Prof. Bruno Toscano; la Contessa Rosetta Ansidei di Catrano, il Prof. Ruggero Ranieri, Presidente della Uguccione Ranieri di Sorbello Foundation; la signora Maria Grazia Marchetti Lungarotti, Direttrice della Fondazione Lungarotti di Torgiano; il Dott. Antonio Concina, Sindaco del Comune di Orvieto; l’Architetto Clara Caucci Von Saucken, Presidente dell’Associazione Dimore Storiche dell’Umbria; il Conte e la Contessa Carlo e Alessandra Sorbello, la Signora Elsa Colussi, la Senatrice Ada Urbani ed altri. Russian Arts Help Charity è un’associazione senza scopo di lucro fondata nel 1995 da S.e. Signora Olga Adamiscina, di famiglia intellettuale russa, moglie di Anatolij Adamiscin, già Ambasciatore dell’Unione Sovietica a Roma, a Londra e nel 1998 Ministro degli Esteri dell’U.r.s.s. Ne fanno parte anche famose personalità internazionali quali il Maestro Mstislav Rostropovich, S.a.r. Il Principe Michele di Kent, il Conte Andrei Tolstoi-miloslavskii e numerosi accademici ed artisti russi. Fine dell’associazione è aiutare giovani artisti russi quali pittori, musicisti, scrittori e di valorizzare il loro talento tramite concorsi, mostre, concerti in tutto il mondo. Negli scorsi dieci anni la Russian Arts Help Charity, solo nell’ambito della pittura, ha premiato oltre 80 artisti che grazie al suo operato, hanno esposto le loro opere in: Gran Bretagna, Stati Uniti, Svizzera, Austria, Cipro e nel 2008 in Italia a Milano. La selezione degli artisti, effettuata fra 40 opere in concorso, viene svolta da eminenti personalità accademiche russe che sostengono la Russian Arts Help Charity dal suo esordio, premiando una terna di vincitori. Il Premio consiste nella realizzazione di una mostra e un viaggio, con la permanenza di una settimana nel luogo dell’esposizione, completamente offerto, tramite Sponsor, dalla Russian Arts Help Charity. La Società Agricola Forestale Montalera, grazie alla Signora Elisabetta Minciaroni, legata da profonda e consolidata amicizia alla presidente della Russian Arts Help Charity, considerata la validità dell’iniziativa e al fine di consolidare i legami tra i due Paesi, ha deciso di organizzare una mostra di pittura promuovendo, in quest’anno particolarmente dedicato alla cultura italo-russa, il Premio Montalera e supportando l’evento presso tutte le istituzioni. Gli artisti sono ospitati una settimana al Castello di Montalera. A proposito del Premio, la Signora Minciaroni dichiara: “Mi auguro che questo legame continui negli anni per un sempre più profondo scambio artistico-culturale nell’ambito della Regione Umbria”. Il Comitato Del Premio Montalera È Composto Da Eminenti Personalità Italiane E Russe. Nello specifico, fanno parte della Giuria Del Premio per la Russian Arts Help Charity, Georgy Frangulyan, Sergei Kapitsa, Tatyana Nazarenko, Galina Samoilova, Tatiana Shumova, Dmitry Zhilinsky, Olga Adamishina, Elena Titova. Il Comitato D’onore è formato da Alexey Paramonov, Nicola Romanov, Alberto Arbasino, Claudio Strinati, Catiuscia Marini, Marco Vinicio Guasticchi, Francesco Scoppola, Luciana Bianco, Bruno Toscano, Anna Coliva, Giselda Marina Bruni, Elisabetta Minciaroni, Marco Minciaroni. Il Comitato Promotore è composto da Rosetta Ansidei di Catrano, Rossella Tino Antinori, Anna Carbone.  
   
   
CHIUSO IL XXV CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE, IL PRESIDENTE SPACCA: ´RAFFORZATA LA REPUTAZIONE DELLE MARCHE´.  
 
Ancona, 13 Settembre 2011 - ´Una straordinaria partecipazione popolare, una macchina organizzativa attenta ad ogni dettaglio, un grande orgoglio per la capacita` di servizio delle Marche e della citta` di Ancona´. Questo il commento del presidente della Regione e Commissario delegato per il Cen, Gian Mario Spacca, all´indomani della giornata conclusiva del Xxv Congresso Eucaristico Nazionale, chiuso dalla visita del Santo Padre ad Ancona. ´La preparazione di questo grande evento ´ sottolinea Spacca ´ e` avvenuta con la generosita`, la professionalita` e la laboriosita` che caratterizzano i marchigiani. La posta in essere era molto alta, visto che i riflettori sarebbero stati accesi sulle Marche per un´intera settimana. Eravamo certi che la reputazione guadagnata sul campo dalla nostra gente in occasione di altri grandi eventi sarebbe stata confermata e rafforzata. Cosi` e` stato. I commenti lusinghieri ascoltati in queste ore sull´organizzazione della Protezione civile regionale, sulla sicurezza dell´evento, sulla bellezza dei luoghi e sull´accoglienza della nostra comunita` ce lo confermano. Queste sono le Marche. Grazie´.  
   
   
LA “LEVA CANTAUTORALE DEGLI ANNI ZERO” AD AVERSA E A SUPERSOUND CLUB TENCO E MEI PER LA NUOVA CANZONE D’AUTORE CON ALA BIANCA  
 
Milano, 13 settembre 2011 - Ancora appuntamenti per “La leva cantautorale degli anni Zero”, il progetto che vede due realtà importanti ed eterogenee del settore musicale, Club Tenco e Meeting degli Indipendenti, coalizzate per la valorizzazione della nuova canzone d´autore. Una grande novità che ha preso avvio con un doppio album pubblicato il 9 novembre 2010 da Ala Bianca Group e distribuito da Warner e che include 36 artisti scelti fra i più rappresentativi della nuova ondata cantautorale. Un´iniziativa che va anche al di là dell´aspetto strettamente artistico in quanto testimonianza e racconto del difficile momento sociale e culturale del nostro Paese e che anche per questo sta suscitando un vasto interesse. Di grande importanza la parte live del progetto. Il prossimo appuntamento sarà il 15 settembre alle 21 ad Aversa (Ce) all´Auditorium Bianca D´aponte. E vedrà protagonisti Giovanni Block, Giorgia Del Mese e Alessandro Orlando Graziano. La serata è presentata dall´Associazione Bianca D´aponte e si svolgerà nell´ambito della rassegna “Estate ad Aversa” organizzata dall´Assessorato alla cultura del Comune di Aversa. L´evento successivo è previsto il 24 settembre a Faenza, al Teatro Masini, nell´ambito di Supersound, il grande festival organizzato dal Mei. In questa occasione saliranno sul palco Beatrice Antolini, Giorgia Del Mese, Giancarlo Frigieri, Granturismo, Maler, Petrina, Giuseppe Righini e Zibba. Ci saranno poi, scelti dal Mei, alcuni ospiti come Nathalie, Andrea Mirò, Chiara Canzian, Marco Parente, Marco Notari, Max Arduini e l’anteprima di "Colonna sonora originale" con Roberto Dell’era insieme a Rodrigo D’erasmo. La serata sarà condotta da Enrico Deregibus e trasmessa in diretta su Radio Popolare. L´ingresso è gratuito, con prenotazioni al numero: 0546/24647 o scrivendo a info@audiocoop.It  Gli artisti scelti per la “Leva” sono: Amor Fou, Andhira, Beatrice Antolini, Banda Elastica Pellizza, Bastian Contrario, Giovanni Block, Brunori Sas, Roberta Carrieri, Matteo Castellano, Cordepazze, Giorgia Del Mese, Denise, Dente, Roberta Di Lorenzo, Farabrutto, Giancarlo Frigieri, Dino Fumaretto, Giua, Ettore Giuradei, Granturismo, Alessandro Orlando Graziano, Simona Gretchen, Jang Senato, Samuel Katarro, Patrizia Laquidara, Alessio Lega, Maler, Mannarino, Mariposa, Erica Mou, Nobraino, Petrina, Piji, Giuseppe Righini, Paolo Simoni, Zibba. Una selezione ovviamente non esaustiva, ma certamente rappresentativa dei molti modi di fare canzoni d´autore in Italia, da quelli più innovativi a quelli più legati alla tradizione. Il progetto è curato da Enrico Deregibus e si avvale della produzione artistica di Enrico de Angelis e Giordano Sangiorgi e della produzione esecutiva di Toni Verona. Sul sito ufficiale dell´iniziativa, visitabile all´indirizzo www.Rockol.it/la-leva-cantautorale , è possibile ascoltare in streaming i 36 brani del doppio album.  
   
   
CULTURA: "LE RADICI DEL FUTURO" IN MOSTRA A TOLMEZZO  
 
 Udine, 13 settembre 2011 - "Le radici del futuro. La Repubblica partigiana della Carnia e dell´Alto Friuli": questo il titolo della mostra fotografico-documentaria che sarà inaugurata sabato 17 settembre nel Museo Carnico delle Arti Popolari "Michele Gortani" a Tolmezzo. Curata da Alberto Buvoli, Flavio Fabbroni e Monica Emmanuelli su progetto grafico e allestimento di Marco De Anna e Andrea Lucatello, la mostra è organizzata dal Museo stesso assieme a Università di Udine, Comune di Ampezzo, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, Comunità Montana della Carnia, con il sostegno di Turismofvg. La mostra - che attraverso fotografie e documenti intende dare una percezione visiva dell´importante esperienza che fu la Repubblica della Carnia - si inserisce nel progetto "1944. Repubblica della Carnia - Le radici della libertà e della democrazia" promosso dall´Università di Udine e dalla Regione per valorizzare, specialmente tra le giovani generazioni, il significato storico e civile di quella sia pur effimera Repubblica. Dice in proposito Giovanni Spangaro, testimone di quei tempi, anima e motore di tutto il progetto: "La mostra è un sunto significativo di quella straordinaria esperienza, la più importante della Resistenza per il suo significato anticipatore. La offriamo soprattutto alle giovani generazioni, nella consapevolezza che non c´è futuro senza conoscenza del passato". Dal percorso espositivo emergeranno gli elementi da cui la Repubblica della Carnia fu caratterizzata: separazione del potere politico (esercitato da civili) dal potere militare; libere elezioni comunali per capifamiglia con voto anche alle donne; trasparenza dell´amministrazione pubblica; soluzione del problema dell´alimentazione della popolazione; calmiere sui prezzi dei generi alimentari di prima necessità; riforma scolastica; costituzione di un Tribunale del popolo; abolizione della pena di morte per reati comuni; gratuità dell´amministrazione della giustizia; riforma fiscale patrimoniale; difesa del patrimonio boschivo; costituzione di un corpo di polizia civica; autonomia amministrativa dell´intero territorio montano e prealpino friulano. Dopo Tolmezzo, la mostra sarà ospitata dal 17 dicembre ad Ampezzo (che fu la capitale della Repubblica della Carnia) a Palazzo "A. Unfer". Intanto, si annuncia anche un altro importante tassello del progetto complessivo: il 23 (a Udine) e il 24 settembre (ad Ampezzo) si terrà un convegno internazionale di studi storici con l´intervento di importanti studiosi italiani e stranieri.  
   
   
A ROMA STATUA PAPA. MONUMENTO NON SARÀ RIMOSSO MA COMPLETATO  
 
Roma, 13 settembre 2011 - Il monumento dedicato a Papa Giovanni Paolo Ii situato davanti la Stazione Termini non deve essere rimosso ma completato. Ai fini del completamento dell’opera si deve intervenire su alcuni punti critici fra i quali: rifacimento della testa, ritocco della patina, modifica del mantello in 3 parti, rialzo di 20/30 centimetri della base di sostegno della struttura, riposizionamento della statua sul basamento in posizione leggermente arretrata rispetto all’attuale. Il completamento dell’opera deve essere effettuato dal Maestro Oliviero Rainaldi sotto la Direzione Tecnico-scientifica della Sovraintendenza Capitolina. Queste le conclusioni della Commissione Tecnica – composta da Umberto Broccoli, Sovraintendente capitolino, dal professor Francesco Buranelli segretario della Pontificia Commissone per i Beni Culturali della Chiesa, dal professor Giovanni Carbonara, Direttore della Scuola di specializzazione in beni Architettonici e del Paesaggio per lo studio e il restauro dei monumenti dell’Università La Sapienza, dalla professoressa Maria Vittoria Marini Clarelli, Direttore della Soprintendenza alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea – incaricata dal Sindaco di Roma Gianni Alemanno per la valutazione complessiva del Monumento “Conversazioni” del maestro Oliviero Rainaldi dedicato al Beato Papa Giovanni Paolo Ii. I Commissari hanno analizzato e studiato la situazione del monumento, considerando attentamente sia gli aspetti tecnico-artistici sia le ripercussioni culturali, mediatiche e devozionali che l’opera ha provocato nell’opinione pubblica fin dal momento della sua inaugurazione. Peraltro il monumento è stato tenuto subito sotto osservazione stretta dai tecnici di Sovraintendenza a causa di alcune criticità riscontrate al momento della messa in opera. Si è verificato, infatti, un repentino deterioramento della patina di rifinitura – in parte disciolta, in parte pulverulenta al tatto, non aderente alla superficie e sollevata a scaglie – che ha provocato una vistosa mutazione cromatica della parte esterna della statua e portato a vista le saldature. Inoltre si è notata una fessurazione del bronzo in corrispondenza della saldatura della testa sulle spalle; ciò ha determinato una percolazione sulla superficie interna della statua causata dalle infiltrazioni di acqua piovana. Dal confronto fra le immagini di due bozzetti preparatori con quelle della statua è emerso, infatti, come il risultato finale della fusione in bronzo sia diverso da quello che era il progetto dell’artista. L’opera appare modificata e appesantita a causa di semplificazioni eccessive avvenute nel corso della fusione. È normale ed è successo più volte nel corso dei secoli che la realizzazione della fusione si discosti, anche in maniera consistente, dall’idea dell’artista e richieda degli interventi di completamento. Questi problemi possono essere derivati dai tempi molto ristretti per l’esecuzione dei lavori di fonditura e finitura, che dovevano terminare entro la data di Beatificazione del Pontefice. Grazie al monitoraggio 24 ore su 24 delle telecamere di sicurezza la Commissione ha anche constatato che la statua è ormai divenuta meta di pellegrinaggi, luogo di visita, di preghiera e di richieste di grazie rivolte al Beato. Coinvolto dalla Commissione nell’analisi del monumento il Maestro Rainaldi ha pienamente condiviso tutte le considerazioni sulle criticità e si è dichiarato assolutamente d’accordo e disponibile a individuare soluzioni tecniche per il completamento dell’opera. Lo comunica l’Ufficio Stampa del Campidoglio.